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15 giugno 2013

Date post: 30-Mar-2016
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Bianchi alza la voce: "Scarabeo vergognati"
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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmelo Parpiglia. E' stato proprio il de- legato allo Sport per la Regione Molise a ricordare come la Giunta Iorio abbia provveduto, lo scorso mese di febbraio, a versare nelle casse della società del Campobasso calcio la cifra come impe- gnata per il campionato appena conclu- sosi. Questo, dinanzi alle ultime dichia- razioni di Di Palma che ha esternato in merito a presunti ritardi nell'accredita- mento regionale. Al contrario, è stata proprio la Giunta Iorio a firmare l'atto di pagamento per 42mila euro. Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco direttore della Fondazione Molise Cultura. Ad oggi non si comprende il ruolo che sta avendo nel delicato mo- mento che sta attraversando il settore della cultura. Sembra essersi chiuso nella torre d'avorio di via Milano dell'ex palazzo Gil senza dare un benchè mi- nimo sussulto. E' pur vero che dalla Re- gione non c'è un accompagnamento reale anche perchè il capitolo di bilancio porta iscritto zero euro. Ma il silenzio che è caduto sull'organizzazione non la- scia presagire nulla di buono. L’Oscar del giorno a Carmelo Parpiglia Il Tapiro del giorno a Sandro Arco GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 14 - SABATO 15 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita ISERNIA. Dura la replica del patron di Ittierre, Antonio Bianchi dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo. "Assessore Scarabeo, avrei voluto leggere con interesse quello che Lei ha dichiarato, venerdì, sui quotidiani. Debbo, però, dirLe che le sue, definiamole "dichiarazioni", che altro non sono che un attacco immotivato e proditorio, mi hanno, veramente, annoiato e, sicuramente cio' La farà felice,infastidito. Sì, utilizzo volutamente questi due termini perché Lei, per motivi incomprensibili ai più, ma che io comprendo molto bene, ha sempre cercato in ogni occasione di screditare Ittierre ed il sottoscritto. Quindi e' giunto il momento di fare un po' di chiarezza sulla serietà e trasparenza mia e di chi ha pubblicamente detto il falso. Continua a pagina 11 Industria, occorre una piano definito Le chiacchiere non servono più
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L'Oscar del giorno lo assegniamo aCarmelo Parpiglia. E' stato proprio il de-legato allo Sport per la Regione Molise aricordare come la Giunta Iorio abbiaprovveduto, lo scorso mese di febbraio, aversare nelle casse della società delCampobasso calcio la cifra come impe-gnata per il campionato appena conclu-sosi. Questo, dinanzi alle ultime dichia-razioni di Di Palma che ha esternato inmerito a presunti ritardi nell'accredita-mento regionale. Al contrario, è stataproprio la Giunta Iorio a firmare l'atto dipagamento per 42mila euro.

Il Tapiro del giorno lo diamo a SandroArco direttore della Fondazione MoliseCultura. Ad oggi non si comprende ilruolo che sta avendo nel delicato mo-mento che sta attraversando il settoredella cultura. Sembra essersi chiusonella torre d'avorio di via Milano dell'expalazzo Gil senza dare un benchè mi-nimo sussulto. E' pur vero che dalla Re-gione non c'è un accompagnamentoreale anche perchè il capitolo di bilancioporta iscritto zero euro. Ma il silenzioche è caduto sull'organizzazione non la-scia presagire nulla di buono.

L’Oscar del giornoa Carmelo Parpiglia

Il Tapiro del giornoa Sandro Arco

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 14 - SABATO 15 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

ISERNIA. Dura la replica del patron di Ittierre, Antonio Bianchi dopo le dichiarazioni dell'assessoreregionale alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo. "Assessore Scarabeo, avrei voluto leggere coninteresse quello che Lei ha dichiarato, venerdì, sui quotidiani. Debbo, però, dirLe che le sue, definiamole"dichiarazioni", che altro non sono che un attacco immotivato e proditorio, mi hanno, veramente, annoiatoe, sicuramente cio' La farà felice,infastidito. Sì, utilizzo volutamente questi due termini perché Lei, permotivi incomprensibili ai più, ma che io comprendo molto bene, ha sempre cercato in ogni occasione discreditare Ittierre ed il sottoscritto. Quindi e' giunto il momento di fare un po' di chiarezza sulla serietà etrasparenza mia e di chi ha pubblicamente detto il falso.

Continua a pagina 11

Industria, occorre una piano definitoLe chiacchiere non servono più

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Stranezze campobassane. Che nessuno denuncia, solleva, o cerca

di approfondire. Eppure, non c’è giorno che il sindaco non ricordi, al

colto e all’inclita, che le casse comunali sono vuote, per cui anche

l’ordinaria amministrazione diventa un impegno astratto e le istanze

sociali, economiche e culturali sono destinate ad essere cestinate.

Stranezze campobassane. Nessuno che chieda conto al sindaco,

però, degli atti amministrativi di rilevanza strategica che avrebbero

dovuto aiutare il capoluogo ad uscire dallo stato di indeterminatezza

strutturale in cui si trova, per avviarsi finalmente ad esercitare il ruolo

di centro direzionale. Ci riferiamo all’Accordo di programma -

“Asse città” - sottoscritto dal sindaco con Michele Iorio nel 2010

(allora presidente della giunta regionale) e novellato successivamente

con protocolli d’intesa. Con quell’Accordo l’amministrazione di Pa-

lazzo san Giorgio poteva disporre di un finanziamento di 25 milioni

di euro. Dote finanziaria cospicua, ragguardevole, che la Regione

Molise metteva a disposizione per fare di Campobasso una città fun-

zionale e moderna, e dei campobassani una collettività meglio assi-

stita sul piano sociale ed economico. L’Accordo avrebbe tolto dalla

bocca di Di Bartolomeo lo stucchevole ritornello “non c’ho una

lira” per imporgli, al contrario, una forte azione dinamica e costrut-

tiva, e ai campobassani, assuefatti e rassegnati al “destino cinico e

baro”, finalmente uno spiraglio di luce. Più che ai campobassani, la

questione sarebbe dovuta interessare maggiormente agli ordini pro-

fessionali, alle forze sociali, alle associazioni di categoria dediti alle

lamentazioni, alle imprecazioni, alle rivendicazioni fine a se stesse.

Stranezza nella stranezze: non risulta che costoro si siano degnati

di chiedere al sindaco come mai quell’Accordo e quel finanziamento

che avrebbero dato respiro all’azione amministrativa e sviluppo al-

l’economia, non abbia avuto fortuna. Ossia, non abbia prodotto la-

voro, investimenti e occupazione lasciando che la geremiade sulla

crisi e del “non c’ho una lira” continuasse ad essere il sottofondo

musicale di questa sorta di marcia funebre che sta accompagnando

Campobasso sempre più in basso, verso la precarietà. A beneficio

dei distratti e dalla memoria corta, quei 25 milioni di euro assegnati

all’amministrazione comunale di Campobasso riguardavano l’ipotesi

della sede regionale sul Romagnoli (“utilizzando anche sistemi fi-

nanziari e urbanistici innovativi”); la ricucitura dell’ingresso (lato

Porta Napoli) della città; la riqualificazione di Piazza Savoia e delle

intersezioni con Via Monsignor Bologna, Via Gazzani e Viale Man-

zoni; la galleria che avrebbe dovuto collegare il terminal delle auto-

corriere a Via Insorti d’Ungheria; un fabbricato direzionale

sull’area dell’ex Mattatoio in Via Garibaldi; la riqualificazione am-

bientale del torrente Scarafone e tutta una serie di aggiustamenti ur-

banistici e territoriali nell’ambito di Selvapiana. In sostanza: il

miglioramento della viabilità, la qualificazione urbana, e il risana-

mento ambientale. A tutto ciò, però, deve essere aggiunto l’acquisto

dell’ex Hotel Roxy da parte della Regione Molise, pagato oltre tre

milioni di euro a una ben nota ditta locale e lasciato marcire tra l’in-

differenza generale, quasi che i tre milioni non siano soldi della col-

lettività e l’affare fatto dal privato rientri di diritto nella politica degli

sprechi. Accordo di programma sottoscritto; milioni stanziati; tem-

pistica definita; progetti ed opere realizzate zero. Un motivo e un

colpevole devono pur esserci. Campobasso boccheggia, disfatta, ap-

passita, violata nelle sue storiche prerogative di centro direzionale,

di città ordinata, composta, razionale, con una borghesia colta e ap-

passionata, e la vocazione a rendersi accogliente. Purtroppo ha ce-

duto impietosamente il passo al disordine, alla scomposizione

territoriale, alla irrazionalità, e la borghesia colta e appassionata è

stata sommersa dal magma dei parvenu e del loro implicito impulso

al qualunquismo economico. Città, brutta a vedersi, e male a viverci.

Le opere contenute e previste dall’Accordo di programma avrebbero

dovuto (e potuto) invertire la tendenza. Ma qualcosa e qualcuno

(chi?) hanno impedito che avvenisse. La città e i cittadini hanno di-

ritto a sapere. Per rompere il tabù delle mistificazioni e degli infin-

gimenti.

Dardo

CAMPOBASSO. Il rendiconto finanziario della Regione Molise non fornisce alcuna giustificazione in ordine alla perma-nenza in bilancio ed alla relativa contabilizzazione di un numero rilevante di residui attivi, pari ad un miliardo e duecentomilioni di euro, di cui molti di antica genesi». E «la determinazione di questa somma è avvenuta in assenza dei requisiti mi-nimi dell'accertamento contabile quali la ragione del credito, il titolo giuridico, il soggetto debitore, l'entità del credito e lasua scadenza». Lo afferma la sentenza 138 della Corte Costituzionale, depositata ieri, relatore il giudice Aldo Carosi, che hadichiarato l'incostituzionalità dell'articolo numero 7 della legge sul rendiconto generale della Regione Molise per l'eserciziofinanziario 2011. La legge regionale portata all'esame della Consulta è la 23/2012: la Presidenza del Consiglio ha sollevatodubbi di costituzionalità sugli articoli 2, 9 e 7. La Corte ha giudicato inammissibili le prime due questioni, mentre ha accoltola terza, perché contrasta, sotto il profilo dell'accertamento dei residui attivi, con l'articolo 117 della Costituzione.

Il Presidente del Consiglio dei ministri, infatti, aveva lamentato la contabilizzazione nel bilancio consuntivo regionale diuna rilevante massa di residui attivi senza il previo accertamento degli stessi, previsto per legge. «Il principio della previadimostrazione analitica dei crediti e delle somme da riscuotere, iscrivibili nelle partite dei residui attivi e computabili ai finidell'avanzo d'amministrazione - scrive la Corte - è, nel nostro ordinamento, principio risalente, in ragione della sua strettainerenza ai concetti di certezza e attendibilità che devono caratterizzare le risultanze della gestione economica e finanziaria».In altre parole, la verifica sulle somme accertate e non riscosse è centrale per l'accertamento di bilancio.

"Nella contabilità 2011, non giustificando oltre 1,2 miliardi di residui attivi, spiega la sentenza, vengono assunti quali at-tività del bilancio consuntivo una serie di valori non dimostrati, espressi attraverso un'aggregazione apodittica e sintetica,suscettibile di alterare le risultanze finali del conto, che a sua volta deve essere consolidato con quello delle altre pubblicheamministrazioni per le richiamate finalità di coordinamento della finanza pubblica".

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Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state

215 giugno 2013

L’Hotel Roxy, pagato oltre tre milioni di euro a una ben nota ditta locale, marcisce tra l’indifferenza generale

Rendiconto regionale, dubbi sui contiLa Corte Costituzionale ha ribadito che troppi residui attivi non trovanogiustificazione attraverso la rispondenza con la realtà

Nel 2010l’amministrazione

comunale ha disposto di un finanziamento di 25 milioni di euro

Dica il sindaco perché è fallito l’Accordo di programma ‘Asse città’ e a chi va data la responsabilità che condanna la città al degrado

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La lettera

CAMPOBASSO. Paolo Di Laura Frattura resta alvertice della Regione Molise. Lo ha stabilito il Tar di

Campobasso comunicando la decisione dei giudiciamministrativi sul ricorso elettorale del centrodestra che chie-

deva l’annullamento delle elezioni dello scorso febbraio e il ritorno alleurne: l’istanza è stata respinta e dunque tutto resta così come è. I legali stanno valutando,ora, la possibilità di fare ricorso al Consiglio di Stato. Bisognerà, però, prima attendere ildeposito delle motivazioni che hanno portato i giudici amministrativi a respingere i ricorsipresentati. "ora il governo regionale può proseguire nella sua azione - è stata la primadichiarazione del presidente Frattura - e cercare di dare risposte ai problemi aperti inagenda". Sulla questione giuridica, naturalmente, bisognerà attendere le motivazioni chesaranno contenute nella sentenza per potere capire il perchè i ricorsi sono stati rigettati.

Non si tornerà, dunque, alle urne, così come era già successo altre due volte, e ora nonci saranno più scuse da poter accampare su ritardi e cose da fare da parte della GiuntaFrattura. Superato anche lo scoglio dei ricorsi, la maggioranza di centrosinistra dovrà la-vorare di gran lena per potere dare soluzioni ai problemi in sospeso che stanno strito-lando il tessuto produttivo regionale. Di tempo ne è rimasto effettivamente ben poco con-siderando le situazioni aperte e le crisi aziendali. Il Molise ha la necessità che venganoindividuate risposte possibili ai mali che ogni giorno toccano le maglie del suo tessutosociale ed economico. La tensione generata dalla discussione dei ricorsi aveva fatto slit-tare anche la seduta del Consiglio regionale che, fino a questo momento, non è ancorariuscito ad imprimere una svolta nella sua azione. Non essendoci, ora, più ostacoli da do-vere sormontare, non resta che mettersi a lavorare di gran lena per dare risposte ai millequesiti aperti e alle tante, troppe, crisi aziendali aperte.

TAaglio

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Regionali, non si torna al votoNO

Spett.le redazione della Gazzetta del Molise,mi chiamo Giovanni Luca Baccaro e leggo

con piacere il vostro giornale; con altrettantopiacere, ho notato l’impegno verso il sociale ela crescita della regione Molise, che ha questavostra testata .

A tale scopo vorrei offrire degli spunti perl’inchiesta, che penso sia alla base di una cor-retta informazione giornalistica, volta alla cre-scita e, perché no, anche alla critica; inoltrepenso che per politica, non si intenda la for-male creazione di liste di nomi atti a rappre-sentare una popolazione, ma la proposizionedi linee propositive atte alla fruizione, da partedi una popolazione, di scelte opulate alla cre-scita.

Non intendo in alcun modo fare parte diliste politiche o pseudo politiche, ma vorrei,come voi del resto, che questa regione abbi losviluppo e la crescita che merita, negatagli daanni di immobilismo soprattutto propositivo.

Spesso ho visto l’interessamento che la re-dazione ha in merito alla questione trasporti;all’uopo avrei due proposte che potrebbero ri-sultare interessanti e di poca spesa.

1) Passante ferroviario Lanciano – Casteldi Sangro – Isernia – Napoli.

Spesso questa testata si è mossa in favoredella realizzazione di una tratta ferroviaria: laBojano – Termoli; essa dovrebbe fungerecome completamento di un passante ferro-viario Adriatico - Tirreno, già parzialmenterealizzato con la Bojano – Isernia - Napoli. Sa-rebbe un opera importante che porterebbelavoro, come del resto la famigerata auto-strada Termoli – San Vittore, ma di lunga rea-lizzazione. Del resto fa parte di un progetto direalizzazione ferroviaria, anche l’altrettantofamigerata Roma – Molise – Puglie; essa vedecome unico tassello mancante, la realizza-zione della tratta Lucera – Campobasso. Con

la burocrazia vigente, i tempi di realizzazioneitaliani, tali opere potrebbero avere la loropiena funzionalità tra minimo 10 anni, senzatenere conto che, potrebbero finire nell’albodelle opere incompiute.

Il Molise necessita di opere di pronta realiz-zazione ed il passante ferroviario Tirreno –Adriatico proposto con la Lanciano – Castel diSangro – Isernia – Napoli è già esistente; essosi basa su 3 tratte presentei sul territorio chesono: Napoli – Carpinone, Carpinone – Sul-mona e Castel di Sangro – Lanciano. Le primedue tratte sono di proprietà delle ferroviedello stato, mentre la terza della societàabruzzese “Sangritana”. Tale passanteavrebbe bisogno solo di lavori di ammoder-namento, tra l’altro la società “Sangritana” stagià procedendo ad importanti opere di risa-namento sulla tratta di sua competenza; inol-tre e elettrificato quasi per la sua interezza (alfine di avere un valore di inquinamento bas-sissimo), a tale scopo mancherebbe solo iltratto Castel di Sangro – Venafro.

La tratta attraversa zone industriali moltoimportanti per il centro Italia quali: Val di San-gro, Castel di Sangro, Zona industriale Isernia– Venafro e diverse zone industriali dellaCampania; dal punto di vista commerciale sa-rebbe un opera a dire poco strategica, visto iltraffico su ruota esistente tra i nuclei menzio-nati.

Inoltre potrebbe essere da volano per losviluppo di aree interne molisane ormai ab-bandonate come Castel del Giudice, Sant’an-gelo del Pesco, Capracotta, San PietroAvellana, Carovilli; potrebbe avere anche unfine turistico visto l’attraversamento di areepaesaggistiche di grande impatto. Si potrebbecreare un collegamento turistico Boiano –Sulmona dove si muoverebbero turisti tra icomprensori della neve di Campitello, Capra-

cotta e Roccaraso; le stazioni ormai inutiliz-zate potrebbero essere trasformate in ostellio agriturismi e avere un turismo su rotaia in-tegrato.

Potrebbero essere incrementate l’industriadel legno con il taglio e la realizzazione diopere, vista la presenza boschiva del tratto at-traversato; sarebbe un grande stimolo per losviluppo e la rivitalizzazione dell’alto Molise;inoltre potrebbe assicurare un collegamentotra Pescara e Napoli, ora esistente solo suruota.

2) Trasporto su ruota regionale.Un altro tassello importante per lo sviluppo

del Molise è il trasporto umano su ruote. Laregione si basa su 3 centri principali che sono:Termoli, Campobasso, Isernia; si potrebbe co-struire un trasporto regionale basato su que-ste 3 realtà. La viabilità molisana si basa suuna dorsale principale, che è la ss17 (dal-l’Abruzzo alla Puglia), con due fondovalliprincipali che sono la Trignina e la Bifernina;poi c’è la litoranea costituita dalla ss16 (dallaPuglia all’Abruzzo). Se si circola per il Molise,in alcune ore della giornata soprattutto in-torno alle 14:00, ci sono strade percorse da unnumero elevato di bus con pochi passeggeri abordo. L’idea sarebbe quella di costituire unacircolare molisana Termoli – Campobasso –Isernia – Termoli che avrebbe una percor-renza sia in un senso che inversa, e porrelungo le principali arterie, dei veri e propriterminal per il collegamento con le aree in-terne. Si potrebbero avere terminal a Boiano,Bagnoli del Trigno, Trivento, Montenero di Bi-saccia, Larino, Lucito, ecc.; su questi terminalverrebbero organizzate delle circolari per ipaesi interni con autobus più piccoli. La fre-quenza delle corse potrebbe essere ancheoraria tra i 3 centri, per un trasporto di per-sone più adeguato, efficiente e soprattutto

meno oneroso per la regione.Inoltre, possono essere estrapolate da que-

ste circolari, le corse con destinazione extra-regionale aventi destinazioni: Benevento,Foggia, Caserta, Napoli, L’Aquila, Pescara,Roma; questi autobus avrebbero una ca-pienza maggiore (intorno ai 100 posti). Questecorse favorirebbero l’integrazione nel pro-getto circolare delle aree che potrebbero re-starne escluse quali: Campomarino,Gambatesa, Sepino, Venafro e Rionero.

Si potrebbero avere corse del tipo:Pescara – Termoli – Campobasso – Isernia –

Caserta - Napoli; Foggia – Campobasso – Iser-nia – Roma; Napoli – Caserta – Isernia – Ter-moli – Foggia.

Ad ogni terminal, ci saranno le coincidenzeper i paesi interni e per le altre principali de-stinazioni. In attesa della costruzione dei ter-minal si potrebbero attrezzare gli incroci sullestatali e fondovalli con pensiline temporaneee per fruire del servizio servirebbe solo un la-voro logistico.

Ferrovie, nuove idee per vecchi problemi

Il Tar ha respinto i ricorsi avverso le operazioni elettorali di febbraioOra il Consiglio regionale deve tornare a lavorare di gran lena

In redazione ci è giunta unabella lettera

di un lettore che volentieripubblichiamo perchè ci offre l'opportunità di tornare a parlare

di trasporti un settore che in Molise non ha mai

conosciuto una vera e propria programmazione.La lettera del nostro lettore

dovrebbe spronare la classe politica perchè

la questione trovi i dovuti e giusti tavoli.

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CAMPOBASSO. Cinquemila posti di lavoro persi,mentre i mancati incassi dalla pubblica amministra-zione sfiorano i 30 milioni di euro.

Ecco perchè bisogna far ripartire il settore attra-verso lo sblocco dei cantieri e il pagamento dei creditivantati dalle aziende con gli enti locali: otto milioni dieuro solo per gli imprenditori iscritti all’Associazionecostruttori edili del Molise. Si tenterà, a breve, di farepartire almeno le opere già cantierate. La Regionedeve cominciare a pensare seriamente a investire ininfrastrutture.

A partire dall'autostrada del Molise. Del resto l’edi-lizia è il settore più indicato per la ripresa economicadella nazione: è un settore anticiclico, ha un grandeindotto, rappresenta una fetta importante del Pil,circa l’11% ed è il motore della green economy. Biso-gna intervenire con urgenza sulle infrastrutture, an-che per permettere di recuperare il gap del sud Italiarispetto al nord e della nostra nazione rispetto alresto dell’Europa.

Ma la sola previsione della costruzione dell'auto-strada non basta. Oggi l'Europa sta puntando sullarete ferroviaria e il Molise risulta essere grande as-sente. Eppure è il tratto più corto di collegamento traAdriatico e Tirreno. Perchè non sfruttare, allora, que-sto percorso e far vedere con un progetto reale e cre-

dibile che il territorio è appetibile? Anche alla lucedella crisi economica che ha coinvolto lo scenariomondiale, si profila un futuro per il nostro Paese incui tra le linee guida da seguire vi sarà verosimil-mente la necessità di programmare investimenti ininfrastrutture e tecnologie e richiamare la sensibilitàsoprattutto delle istituzioni per pianificare, definirenormative, sistemi di incentivazione e regole semprepiù rivolte a favorire l'intermodalità e la crescita deltrasporto ferroviario. E' anche questa una sfida che laRegione deve portare nelle sedi competenti anchescommettendoci finanziariamente di proprio.

Del resto, è ancora bassissima la spesa dei fondi eu-ropei che potrebbero trovare collocazione in tale ge-nere di investimenti.

Ecco perchè bisogna ripartire dagli investimenti ininfrastrutture per sostenere la crescita economica.Occorre, dunque, riportare le infrastrutture al centrodel programma per lo sviluppo della regione, tramitel’identificazione di 5 o 6 opere urgenti, che possanodare un impulso allo sviluppo ed allo stesso tempo in-fluenzare positivamente l’immagine del nostro terri-torio. Altresì, è necessario chiarire e velocizzare ilprocesso di autorizzazione per queste opere, definireun programma di finanziamento realistico, massimiz-zando il ricorso al settore privato, ove possibile.

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TAaglio

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Cari amici della GAM, vi esprimo la mia personale so-lidarietà, per quel che possa valere e, come tutti, vi au-guro una soluzione positiva, rapida e duratura della si-tuazione lavorativa. Ciò espresso non mi esime dal fareuna considerazione avvalorata anche dalle parole di DonGiovanni, parroco di Bojano.

Ha affermato, parlando alle autorità politiche molisane,che è passato il tempo di erogare soldi a pioggia ma oc-corre impiegare le risorse con oculatezza, finalizzandolea garantire un lavoro stabile, facendo si che ogni uomosia orgoglioso del proprio e del guadagno che ne ottiene.Considero che questo momento di grande difficoltà possatrasformarsi in una straordinaria opportunità che vi in-vito a valutare. Al vostro posto andrei all'attacco!!! Baste-rebbe un pizzico di coraggio e di intraprendenza, semmaisi avesse voglia di rischiare nonché legalmente e legisla-tivamente fosse un'idea realizzabile che, unita alla note-vole attenzione mediatica utile a tenere sotto pressionegli interlocutori pubblici, potrebbe portare ad un esitopositivo.Richiesta: “Esimio Governatore, abbiamo consor-ziato le 3 categorie della filiera ed abbiamo elaborato il

nostro solido e lungimirante piano industriale che por-tiamo alla Sua valutazione!

Non desideriamo più un mero aiuto assistenziale, nonattendiamo le vostre proposte, né aspettiamo arrembantie scaltri imprenditori ma vogliamo diventare gli attoriprotagonisti del nostro futuro! Le chiediamo di finan-ziarci il progetto e di aiutarci nella ricerca del mercato!Restituiremo il prestito nel breve-medio termine! Assi-curazioni, fidejussioni o altro, se necessari, si concorde-ranno al momento della stesura del contratto”.

Personalmente ve lo darei a fondo perduto, una tan-tum!Tanti hanno intrapreso la strada del fai da te consuccesso e molti senza le spalle coperte! Nella vita biso-gna anche esporsi e tentare! Non sempre si può chiederequando le risorse sono di tutti e tutti ne devono trarreequamente beneficio!Cari amici, il Governo ha stretto lacinghia da tempo ed i trasferimenti di denaro alle re-gioni, da girare anche agli enti locali, sono molto scarsie le entrate non coprono adeguatamente tutte le spese.Ricordo che si dovrebbe parlare anche di investimenti,base dello sviluppo e della ripresa economica, invece la

voce di bilancio più “corrente” è la spesa! Il lavoro è la ra-dice della pianta famiglia e tutti dobbiamo concorrerealla sua crescita e solidità.In tanti chiedono un concretoaiuto economico all'Amministrazione regionale, oltre gliimprenditori ed i lavoratori ci sono i disabili, i disoccu-pati e gli inoccupati di ogni età, le famiglie in stato di di-sagio ed addirittura in povertà, gli anziani, i giovani, glistudenti meno abbienti, le associazioni sportive e cultu-rali e tanti ma tanti altri e gli amministratori sono tenutia soddisfare tutti nella maniera più giusta ed imparzialepossibile.

La solidarietà è alla base della reciprocità ed il nobileMolise ne dovrebbe fare tesoro!Non è più possibile, spe-cie di questi tempi, che si penalizzi il Sociale (primopunto del nuovo governo nazionale).

Chiedetelo ai comuni e nello specifico a quello di Iser-nia.Non è possibile che i servizi domiciliari alla personaabbiano risorse quasi nulle (diversamente abili, invalidi,anziani assistiti solo per un'ora alla settimana!). Un ec-cellente servizio regionale di teleassistenza è cessato enon è stato più rifinanziato. Contributi per l'abbattimentodelle barriere architettoniche, quasi nulli.La legge regio-nale n. 5/2011, microcredito alle famiglie indigenti, MAIfinanziata.

Fondo per le famiglie con almeno 3 figli minori, quasinullo.Fondo sociale per il superamento di situazioni con-tingenti, nullo.Fondo per il “Minimo vitale” che serve a ri-durre lo stato di disagio economico del nucleo familiare,nullo (parzialmente sostituito con le borse lavoro).Fondoper il rimborso dei libri di testo, prima ridotto ora inesi-stente.Fondo per il diritto allo studio prima decurtato oraquasi totalmente finanziato (fortunatamente). Per nonparlare della sanità e di tantissimo altro. Il MOLISEUNITO, laborioso e solidale, è l'obiettivo che la nostraclasse politica dovrà perseguire per preservare la nostraautonomia.

Dobbiamo difendere ad ogni costo la straordinaria ere-dità faticosamente conquistata dai nostri padri, per la-sciarla più rigogliosa e fiorente che mai ai nostri figli. An-tonio Bendato

Infrastrutture, nuovi investimenti

L’intervento.

Le aziende sono stritolate dal fermo lavori. Occorre una svolta

Questione Gam, ora interventi oculati

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TAaglio

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15 giugno 2013

Le Comunità Montane nel Molise sono state

soppresse, ma non estinte (!). Così è scritto nel

decreto del presidente della giunta regionale del

4 gennaio scorso. Nelle more della loro estin-

zione (sic!), la gestione continua ad essere assi-

curata da un Commissario liquidatore per

ciascuna delle Comunità il quale dispone di

mezzi, personale e risorse fino al 31 dicembre

2013. Questa è una storia che dura dalla prima-

vera 2011. Si sopprimono gli enti e li si mette in

liquidazione senza fissare un tempo certo entro

cui concludere l’operazione. Sicché, viene fuori

che l’ex Ersam (oggi “Arsiam”) è in liquida-

zione da circa 10 anni e le 10 Comunità mon-

tane, che il Molise ha colpevolmente tenuto in

vita senza dare loro un compito e un fine precisi,

ancorché gestite con scarsa redditività, lo sono

da circa 3. Liquidare enti che non hanno situa-

zioni patrimoniali rilevanti e, meno che mai,

complesse, sarebbe dovuto essere un adempi-

mento da risolvere in pochi mesi e non già,

come si prefigura, un procedimento amministra-

tivo indefinito. Le Comunità montane soppresse

(ma non estinte!) sono la Volturno con sede a

Venafro, la Centro Pentria con sede a Isernia, la

Alto Molise con sede ad Agnone, la Sannio con

sede a Frosolone, la Matese con sede a Boiano,

la Molise Centrale con sede a Ferrazzano, la

Cigno Valle del Biferno con sede a Casacalenda,

la Fortore Molisano con sede a Riccia, la Trignomedio Biferno con sede a Trivento e la TrignoMonte Mauro con sede a Palata. Per ciascuna di

esse un commissario liquidatore ristorato con

denaro pubblico.

Ovvero: Antonio Di Ludovico, Umbertina

Gualano, Errico Borrelli, Pasquale Serao, Anto-

nio D’Alessandro, Domenico Marinelli, Giu-

seppe Campolieti, Giovanni Fratangelo, Eldo

Fierro e Pasqualino D’Ascenzo. La maggior

parte è composta da dirigenti regionali. In questi

casi l’aggettivo “scandaloso” è il solo in grado

di tradurre lo stato d’animo del cittadino co-

mune che si guarda intorno, osserva, e prende

nota dell’uso di denaro pubblico. Ma scan-

dalo, anche nel significato biblico, ha

perso significato e mordente.

Ciò aiuta la politica e i politicanti a

laicizzare le risorse erariali nelle formule possi-

bili tra cui quella commissariale: formula parti-

colarmente utilizzata (gli Enti provinciali del

Turismo di Campobasso e Isernia e l’Azienda di

soggiorno di Termoli sono commissariati da

circa 20 anni! - ndr). Ma il paradosso è questo.

Una regione montana qual è il Molise, avrebbe

tutte le ragioni del mondo a tenere in vita certo

non 10 Comunità montane, ma una parte di esse

sicuramente, per interpretare e assecondare i bi-

sogni delle popolazioni della montagna. Altrove,

dove il carattere della montuosità territoriale

non è paragonabile al Molise, le Comunità mon-

tane sono in piena attività ed efficienza, dotate

di deleghe e di competenze tecniche e ammini-

strative e svolgono attività brillanti e produttive.

La Campania è un esempio a un tiro di

schioppo. Il Molise invece le Comunità mon-

tane ha deciso di sopprimerle e attende di estin-

guerle. Rinunciando di fatto ad ogni abbozzo di

politica montana anche se ha previsto l’istitu-

zione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dei

territori montani. Naturalmente, ciò non prima

che le Comunità montane, dopo essere state sop-

presse, vengano estinte . Per cui, tutto è riman-

dato alle … Calende greche.

Dardo

Da qualche giorno siamo venuti a conoscenza delProgetto GranManza, che i politici Ruta-Leva-Di LauraFrattura-Facciolla-Scarabeo vorrebbero portare, a tuttii costi, in Molise.

Dopo il no del Sindaco di Termoli, Basso Di Brino, a

localizzare una stalla di 12.000 bovini nella zona di Pan-tano Basso, stiamo adesso assistendo all’autocandida-tura di numerosi amministratori che metterebbero adiposizione i terreni ricadenti nei confini comunali chehanno l’onore di governare: dopo San Martino in Pen-silis, ecco spuntare anche il comune di San Giuliano diPuglia.

La nostra domanda sorge spontanea: ma su quali basiquesti politici e gli amministratori propongo una candi-datura?

Parlando di stalle e di bovini, un buon agricoltore,prima di aprirne una, procederebbe, tra tante, anche aquesta semplice analisi: verificherebbe dapprima la po-tenzialità produttiva, in unità foraggere, dei terreniaziendali e poi, in base al tipo di animali che dovrebberocomporre la stalla, determinerebbe quanti ne può cre-scere con i prodotti aziendali ed, eventualmente, laquantità di prodotti da acquistare all’esterno del-l’azienda per crescerne un numero maggiore.

Purtroppo nessuno dei politici prima citati e degliamministratori che hanno proposto una candidatura èagricoltore e di questo siamo anche un po’ dispiaciuti,perché oltre a non aver fatto la semplice analisi, nonhanno nemmeno tenuto in considerazione altri parame-tri che un amministratore deve valutare per opere ditale grandezza.

Non si possono mettere sul piatto della bilancia solol’investimento di 18 milioni di euro e i circa 60 posti dilavoro altrimenti, con tale pochezza di argomentazioni,bisognerebbe considerare l’apertura ad ogni tipologia difabbrica, ma si deve anche discutere dell’impatto che hasul territorio, con le dimensioni ancor più gigantesche

di fronte al piccolo Molise; al suo impatto paesaggi-stico-ambientale di fronte a un territorio e a una agri-coltura consolidati nel tempo; all’impatto nei confrontidi altre attività come quella turistica.

Politici lungimiranti non avrebbero pensato ad inse-diamenti di carattere intensivo, che nulla hanno a chefare con la qualità dei prodotti e con quell’idea di svi-luppo della filiera dell’agroalimentare di cui ha vera-mente bisogno il Molise. Ci viene, in questo momento, difare un paragone con il settore dell’olivicoltura, dove al-cuni poco lungimiranti produttori ed “esperti” del set-tore, spinti anche dalla politica, puntano a rincorrere laSpagna e la sua olivicoltura intensiva e non a scommet-tere, insieme alle istituzioni, sulla qualità dell’olivicol-tura italiana, fatta di circa 500 cultivar autoctone e diquella molisana, che ne conta 18.

Non siamo qui a criticare il progetto dal punto di vistatecnico, perché ancora non se ne conoscono i partico-lari, ma siamo qui a criticare e rigettare questa idea disviluppo che si vuole dare al Molise, ma che al Molisenon serve. Una idea di sviluppo che questo centro-sini-stra molisano sembra perpetuare, con il ritorno all’au-tostrada e con progetti che vengono calati dall’alto e chenulla hanno a che fare con la nostra realtà.

Siamo, invece, per un Molise e per politici “lungimi-ranti” che pensino ad uno sviluppo attraverso le sue pe-culiare risorse (natura, paesaggio, storia, arte, cultura,enogastronomia) racchiuse in quel magnifico scrignoche è il territorio; siamo per un coinvolgimento vero eattivo della popolazione e non solo come merce discambio.

Larino Viva

Prorogati al 31 dicembre 2013 i commissari liquidatori la maggior parte dirigenti regionali, e tutti interessati ad arrotondare le entrate il più a lungo possibile

L'intervento.

Le Comunità montane da entiinutili a dispensatrici di prebende Il commissariamento degli enti regionali e sub-regionali nasconde non pochi interessipolitici e clientelari (gli Enti provinciali del Turismo di Campobasso e Termoli e l’Azienda di soggiorno di Termoli sono commissariati da circa 20 anni)

Quando il ragionamento gira a vuoto

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CAMPOBASSO. La Cgil Molise, in unanota, torna sulla questione del consultorioa Campobasso. "Dal Piano Sanitario Basso: “Tra i servizi sanitari che si occupanodella salute delle donne e dei bambini unposto di particolare importanza è ricopertodai consultori; si tratta di strutture di pre-venzione gratuita, ad accesso libero (cioèsenza la prescrizione del medico curante),con un organico formato da un’equipemultidisciplinare e multiprofessionalecomposta da ginecologo, ostetrica, pedia-tra, assistente sanitaria, psicologo e assi-stente sociale.” Il consultorio di Campo-basso da circa due mesi è privo del suocompianto direttore,prematuramentescomparso. Oltre ad essere il motore del-l’intera struttura il dottor Boccia era anchel’unico medico non obiettore dell’interaequipe che opera presso il consultorio diCB,peraltro già sensibilmente ridotta acausa della spending review. Il turn overbloccato riduce il personale ed anche i

tempi di apertura ed il servizio offerto.Non sempre è possibile,infatti, presso ilConsultorio ottenere la prescrizione dellapillola del giorno dopo,contraccezioned’urgenza di cui fanno richiesta soprat-tutto le adolescenti. In particolare la man-canza di medici obiettori impedisce alledonne che si recano al Consultorio diCampobasso di ottenere la certificazioneper la 194. Il calo delle richieste,divenutofisiologico grazie alla diffusione della pre-venzione primaria e secondaria è diven-tato adesso una quasi totale assenza di ri-

chieste. Accade perché le donne che sisono recate al Consultorio per la 194, negliultimi tempi hanno ricevuto soltanto infor-mazioni e sono state dirottate al Carda-relli,presso l’unica struttura operante sulterritorio regionale per la IVG. Mancaquindi l’integrazione con il Consultorio enon c’è una rete che integri in modo effi-cace la struttura ospedaliera e i consultoripresenti in tutta la Regione,che pure la-mentano carenza di organici. La struttura,che ha sede presso l’Ospedale Carda-relli,pratica annualmente circa 500 inter-

venti;il 30% delle pazienti è costituito daextracomunitarie. Opera anche donne pro-venienti da regioni limitrofe. Anche quil’organico è sottodimensionato,c’è carenzasoprattutto di ostetriche; accade di fre-quente che il personale, assunto per il ser-vizio in quanto non obiettore,nel giro dinon molto tempo sia portato a rivedere lapropria posizione di coscienza,venendocosì destinato ad altre mansioni. Il tutto siinserisce in un quadro nazionale cherende sempre più difficile l’applicazionedella 194, legge fortemente voluta dalledonne Italiane,che l’hanno sempre stre-nuamente difesa. "Si ricomincia a parlaredi morti dovute ad aborto clandestino. Per-ché ciò non accada anche in Molise chie-diamo al Governo Regionale di intervenirein tempi rapidi ed in modo efficace per ri-muovere le difficoltà che impediscono lapiena attuazione della 194,garantendonelle strutture la presenza di personalesanitario non obiettore".

615 giugno 2013

CAMPOBASSO. Il MoVimento 5stelle Molise denuncia il degradodelle principali strade e piazze delCapoluogo.

"In una inconsueta passeggiatatra le fontane, le vasche e gli stagnidel capoluogo, abbiamo scoperto,parafrasando Bob Dylan, la “De-solation road” campobassana:qualcosa che, a dire il vero, più cheuna piacevole escursione, somigliapiù ad una vera e propria via cru-cis del decoro urbano ed un re-quiem per una città sempre piùgrigia e fumosa, dove di barlumi diverde, di angoli o scorci naturali,di cultura del “bello”, del curato, delpulito, non v’è ne è ormai più trac-cia. Abbiamo quindi percorso leprincipali strade cittadine par-tendo da Piazza S. Francesco, doveai piedi della statua del Santo d’As-sisi, nascosta tra la vegetazione in-colta tra cui potrebbe perdersi unbambino, v’è una vasca ricavata trale rocce dove ristagna una pozzad’acqua malsana; forse solo un mi-racolo dello stesso santo amico de-gli animali riesce a far sopravviveancora qualche pesciolino, anchese, come ci raccontano le personedel posto, spesso in compagnia dialcuni grossi ratti, che hanno feli-cemente eletto domicilio nei pa-raggi dello stagno paludoso.

Proseguendo per via Mazzini,siamo arrivati in villa Flora, dove,nonostante la vicinanza ai “salottibuoni” della città, il laghetto aipiedi della Venere, in arte Flora,

versa nelle medesime condizionidi incuria; melma, rifiuti ed evi-dente stato di abbandono fanno dacornice alla fontana che un tempoera la ciliegina sulla torta di quellache veniva definita città “Giardino”proprio per la bellezza e la curadel verde cittadino. Ma era, eviden-temente, un’altra città; oggi ci tro-viamo nella Campobasso delnuovo millennio, consegnataci da

decenni di amministrazioni deva-stanti sotto il profilo urbanistico edel decoro urbano, senza soldi percomperare un gelato, figurarsi te-nere pulite le vasche e le aiuole….

Un po’ rassegnati ci spostiamopoco più in là, in Piazza VittorioEmanuele o Municipio che dir sivoglia, dove al centro domina la“peschera” come i più attempaticontinuano a chiamarla: stesso

scenario, i giochi d’acqua e glizampilli festosi sono ormai roba dacartoline d’epoca, la vasca è il solitoacquitrino, ricettacolo di rifiuti diogni sorta la cui manutenzione av-viene ormai solo con cadenza an-nuale, in concomitanza dell’ allesti-mento del presepe natalizio. Cispostiamo alle spalle del palazzodi città, cercando accortamente dinon disturbare chi all’interno siprodiga quotidianamente perchétutto ciò possa continuare ad avereluogo, e ci troviamo in villa deiCannoni, gioiello botanico dellacittà.

Al centro spicca l’ormai celebre eda poco restaurata “Quercia” delMarotta, alla cui base anche qui in-siste una vasca, peraltro colmatad’acqua proprio di recente, ma giànelle medesime condizioni dellealtre. Almeno sulla coerenza, nonc’è nulla da dire, abbandono e de-grado per tutti, senza discrimina-zioni!

Sempre più desolati, decidiamo

di rifugiarci e rinfrancarci al frescodella villa comunale De Capoa e,clamorosamente, troviamo i can-celli aperti, evento più che mairaro. Basta però poco per ricre-dersi; quel che resta della villasembra sempre più una casa deifantasmi dove il tempo sembra es-sersi fermato da qualche decennio,tra vasche prosciugate, statue esculture cadenti e vegetazione in-colta. Non c’è fortuna lungo la no-stra “desolation road” dove regnaindisturbato il degrado e l’abban-dono. Fa tristezza immaginare cosapossa pensare un malcapitato turi-sta nel percorrere i nostri stessipassi. Non vogliamo e non pos-siamo arrenderci all’immobilismoe all’incapacità amministrativa, allasquallida inettitudine che neglianni ha sfregiato la dignità di Cam-pobasso, abbandonandola e sven-dendola a costruttori e speculatorid’ogni sorta, cancellando radical-mente ogni traccia della compianta“Città Giardino”.

“Altro che città giardino”Campobasso

Il Movimento Cinque Stelle denuncia lo stato di degrado di molte aree cittadine

Torniamo a parlare di donne,consultori e 194La Cgil chiede la revisione dell'attualestruttura poliambulatoriale

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715 giugno 2013

CAMPOBASSO. "Esprimiamo tutto il nostro

rammarico per i fatti incresciosi avvenuti nelle ul-

time settimane, riguardante l’ordinanza di chiu-

sura di piazza Prefettura al traffico". Lo sostiene,

in una nota, la rappresentanza dei pubblici eser-

cizi di Confcommercio. "In un incontro tenutosi

lunedì 27 c.m. presso l’aula consiliare del comune

di Campobasso alla presenza di alcuni commer-

cianti, cittadini e dipendenti delle imprese com-

merciali, forse intenzionalmente non sono stati

invitati 9 pub di via Ferrari, che esprimono la

quasi totalità dei locali e delle attività operanti in

quella strada. Non solo. Non sono state inviate

neanche le rappresentanze sindacali del settore

quelle cioè che rappresentano l’espressione delle

attività e sono portavoce reali delle vere proble-

matiche del settore. Lasciando da parte la giusti-

ficata nota polemica riguardante la gestione or-

ganizzativa dell’assemblea pubblica, ci chiediamo

a tal punto chi ha interesse a rappresentare le

reali istanze degli operatori del terziario (com-

mercianti e operatori della somministrazioni,

siamo un'unica realtà). Nel silenzio ci ritroviamo

noi, insieme a tutti i nostri associati che condi-

vidono questo documento. Le nostre istanze ad

ogni buon conto riguardano:

- ZTL con sistema di telecamere a circuito

chiuso

- Controlli sulla sicurezza e sull’incolumità

pubblica, tenendo conto delle variria problema-

tiche, giustificate dei residenti

- Contingentamento delle licenze consen-

tendo l’apertura differenziando le tipologie es Yo-

gurterie, cornetterie, gelaterie, cantinette tratto-

rie, ecc… ampliando cosi la possibilità di offerta

anche alle famiglie.

- Carico e scarico differenziato a seconda

delle esigenze delle tipologie di locali stessi..

- Tariffe differenziate dei suolo pubblico in

base agli orari, non possiamo pagare la stessa

tassa di un locale aperto dalla mattina, visto che

utilizziamo il suolo solo in parte e per poche ore,

ampliando anche la possibilità di utilizzare il

suolo pubblico anche per tutto l’anno.

- Parcheggi intelligenti, ad esclusione dei com-

mercianti e dei residenti aprendo al traffico i var-

chi il fine settimana dando la possibilità a chi vo-

lesse, di aprire le proprie attività ad orario

continuato le tipologie di attività, chiudendo a

turnazione i centri commerciali e quindi consen-

tendo ai clienti di effettuare acquisti e usufruire

dei servizi.

- Soppressione per almeno 3 anni della tassa

di suolo pubblico dietro onere da parte nostra

di arredare in parte il centro storico e proporre

iniziative culturali e musicali con deroga rumori

fino alle 00.30

Ribadiamo poi per l’ennesima volta che i pro-

blemi relativi agli schiamazzi e all’ordine pubblico

non sono creato da noi che anzi ne subiamo le

conseguenze e gli strascichi e che i presupposti

di una tale situazione sono da ricercarsi in una

cattiva gestione dell’ammirazione comunale.

Un'amministrazione che, anche dopo continue

segnalazioni sulle metodologie da applicare, ha

completamente disatteso la normativa, ed ha

anzi trovato il modo per strumentalizzare il pro-

blema. Non capiamo infatti quale sia il problema

ostativo affinché l’amministrazione comunale per

cui non possa contingentare l’apertura dei pub-

blici esercizi nella zona centro storico, a questo

punto ricorderemo quali sono i termini di legge

da applicare, nella speranza che qualcuno la faccia

propria: Non siamo responsabili poi della aper-

ture indiscriminate in quella zona ma questa è

una strategia, poco lungimirante, miope e insen-

sata dell’amministrazione comunale incapace,

evidentemente, di programmare e emanare re-

golamenti.

Siamo consapevoli dei disagi che sono stati

evidenziati in quella zona ed abbiamo chiesto di

avere maggiori controlli di pubblica sicurezza,

ma questo purtroppo non è avvenuto, lasciando

gli stessi esercenti in balia di malviventi o per-

sone socialmente disagiate.

Arrivando sull’attuale argomento relativo al-

l’apertura o chiusura di piazza Prefettura, noi ab-

biamo le idee ben chiare, chiusura ma con un

progetto condiviso e ripetiamo condiviso da

tutti, iniziando innanzitutto da come reinventare

il commercio, in altra forma, visto che il mercato

cambia e la concorrenza schiaccia. Tempo fa in-

viammo un idea di un centro commerciale natu-

rale, finalizzato ad incentivare il commercio con

sconti offerte eventi e con un sistema di fideliz-

zazione e non solo".

CAMPOBASSO. Sono anni, ormai, che i di-pendenti della Fisiomedica di Toro, strutturadedita alla riabilitazione, chiedono alla Re-gione che venga sistemata, una volta per sem-pre, la questione relativa all'Istituto. Ma come,si preferisce pagare il triplo delle prestazioniriabilitative fuori regione e a quelle molisane,tra queste la Fisiomedica, non sono vengonopagate meno di 100 euro la prestazionequanto i soldi neppure vengono stanziati.Così ancora ieri ennesima protesta davanti lasede regionale di via Genova. "I 55 dipendentioltre a consulenti esterni avanzano 3 mesi distipendio perché l'Asrem non paga. E' stato

saldato solo un bimestre del 2013. Basterebbericevere il trattamento delle altre strutturesia in velocità di pagamenti che in tariffe. E'necessario un dialogo ed un tavolo tra leparti".

I dipendenti mostrano comunque apprez-zamento per la Proprietà che resiste e cercacon ogni forza di salvaguardare i livelli occu-pazionali, ma attendono risposte dalla Re-gione. E' da anni che la dirigenza regionale,però, non riesce a sbrogliare una matassa cherischia di farsi ancor più complicata mettendoa rischio i posti di lavoro. Più volte sembravache si potesse giungere alla definizione della

problematica attraverso il pieno riconosci-mento di quanto fatto e non pagato in passatoe, soprattutto, di garantire un percorso futurocapace di assicurare la giusta e dovuta tran-quillità alla proprietà e, di conseguenza, laqualità dei servizi ai pazienti. E, poi, perchècostringere i molisani a dovere effettuare te-rapie riabilitative fuori regione dove i costi tri-plicano? Non sarebbe più logico garantire idovuti servizi in Molise? A questi interroga-tivi, però, nessuno riesce ancora a dare una ri-sposta. Stranezze molisane che lascianoaperti non pochi dubbi sull'operato e le stra-tegie in campo.

Fisiomedica, soluzioni mancate

Campobasso

AUTOBUS

AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spaTel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it

CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

La Regione non riesce a definire il problema della riabilitazione

Intanto i dipendentihanno effettuatouna nuova protesta

A fil di voce

Con l’arrivo della bella stagione si assiste in città al

moltiplicarsi dei venditori ambulanti di prodotti orto-

frutticoli. Si tratta, verosimilmente, di abusivi, provenienti

dalla Campania e dalla Puglia. Per quel che s’è capito os-

servando i loro camion pieni di merce nelle prime ore

del giorno e vuoti intorno all’ora di pranzo, quando la

gente esce dal lavoro e torna a casa, gli affari dovreb-

bero essere anche interessanti. La merce, stando ai

grossi cartelli che campeggiano sui loro mezzi, è venduta

a prezzi concorrenziali. Migliori di quelli praticati dai ne-

gozi specializzati e dagli stessi supermercati. La ragione

appare evidente: gli abusivi riescono a eludere le impo-

ste; i commercianti che sono in regola con la legge, in-

vece, hanno bisogno di praticare ricarichi più alti, per

starci dentro. Chiaramente i cittadini, pur di far quadrare

i magri bilanci, poco si soffermano sui danni che tali at-

tività mobili arrecano ai commercianti onesti. E com-

prano, senza esitazione.

Dal canto loro i vigili urbani, compatibilmente con

tutti i servizi che hanno da svolgere cercano di frenare

il fenomeno. Tentando di bloccare i venditori senza li-

cenza e di controllare con pignoleria quelli che sono in

regola. In modo da scoraggiarli a ritornare. Ma stando

a ciò che ogni giorno si vede, specie da Via 24 Maggio

in su, sino ai due ipermercati, i camion e i furgoncini

sono sempre presenti. C’è di più: tante volte si spingono

sino alle zone più centrali. In più d’una occasione ven-

ditori di carciofi si sono posizionati addirittura in una

delle traverse del corso, senza venire disturbati. I ven-

ditori di fiori, poi, agiscono per tutto l’arco dell’anno,

usando auto al posto dei furgoni. Da cui prendono

pochi mazzi di fiori per volta, da vendere ai passanti. Ge-

nerando un giustificato malumore tra i fiorai che pagano

le tasse. (ge.ve.)

Quando dilaganoi venditori ambulanti

“Piazza Prefettura, ci siamo anche noi”I titolari degli esercizi pubblici chiedono al Comune l'aperturadi un confronto su alcune specifiche tematiche

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L'Oscar del giorno lo assegniamo alCorpo Forestale. Ieri ancora gli agentiforestali hanno pizzicato l'ennesimapersona che aveva provveduto a portarevia 500 chilogrammi di legna in alto Mo-lise. Non è il primo caso che si registra eda qui l'azione diuturna degli uominidella Forestale costretti anche a doversiimpegnare su questo fronte per acciuf-fare quanti dediti al furto del legnatico.Azioni che si vanno susseguendo consempre maggiore frequenza per causediverse. Da qui la sottolineatura perl'impegno profuso.

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massi-miliano Scarabeo assessore regionalealle Attività produttive. In questa diffi-cile fase per l'economia regionale, do-vrebbe iniziare a mettere immediata-mente in agenda una proposta per unanuova fase programmatica di politicaindustriale. Così come della revisionedella dislocazione dei Nuclei industriali.E' la crisi che morde sempre più a chie-dere alla politica la prontezza degli in-terventi e la messa in campo di azioniforti. La sua lettera sulla questione It-tierre non sembra seguire questi obiet-tivi.

L’Oscar del giornoal Corpo Forestale

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 14 - SABATO 15 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Il Tapiro del giornoa Massimiliano Scarabeo

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ISERNIA. E' dura la lettera che il patron di It-tierre, Antonio Bianchi, ha scritto all'assessoreregionale alle Attività produttive, MassimilianoScarabeo. Del resto, in gioco c'è la produzionedell'azienda e la necessità di una politica indu-striale da parte della Regione. Ed è, anche, il mo-mento che si ponga fine alle chiacchiere inutili.

Questa la lettera di Bianchi."Assessore Scarabeo, avrei voluto leggere con

interesse quello che Lei ha dichiarato, venerdì,sui quotidiani.

Debbo, però, dirLe che le sue, definiamole"dichiarazioni", che altro non sono che un at-tacco immotivato e proditorio, mi hanno, vera-mente, annoiato e, sicuramente cio' La farà fe-lice,infastidito.

Sì, utilizzo volutamente questi due terminiperché Lei, per motivi incomprensibili ai più,ma che io comprendo molto bene, ha semprecercato in ogni occasione di screditare Ittierreed il sottoscritto.

Quindi e' giunto il momento di fare un po' dichiarezza sulla serietà e trasparenza mia e di chiha pubblicamente detto il falso.

Le debbo ricordare la fugace Sua apparizioneall'incontro fiume che si è tenuto in Regione il22 maggio scorso.

Le debbo ricordare il suo unico "impegno", inquesta fugace apparizione, che e' stato quello dimessaggiare mentre si stava discutendo delladelicatezza della situazione dei dipendenti edell'indotto?

O devo ricordarle che Lei, sì, proprio Lei, haesordito nell'unico intervento, di poche sillabe,dicendo di non ravvisare un interesse pubblico

nella situazione di Ittierre nonostante i 700 di-pendenti e le oltre 2500 persone dell'indotto?

E' incredibile che tutto questo pervenga da unesponente che tratta questioni pubbliche.

Ecco perché mi sono annoiato ed infastidito:perché constato come "aggredire" Ittierre sia at-tività che Lei, da qualche tempo, preferisce eprivilegia.

La sfido, quindi, ad una gara di trasparenza.Io lavoro 14 ore al giorno, sabati e domeniche

compresi. E ciò con dedizione e totale abnegazione. Lei può dire lo stesso? Io ho i bilanci di Ittierre e delle mie società,

assolutamente, in ordine.Lei può dire altrettanto delle aziende a Lei vi-

cine? Io dovevo, per contratto, assumere 571 per-

sone.Nel breve queste 571 persone sono lievitate

ad oltre 700 unità. Lei può dire la stessa cosa?La prego, non mi risponda che società a Lei

vicine gli scorsi anni hanno assunto alcunedecine di persone, perché sarei costretto ad op-porLe cio' che e' divenuto di pubblico dominio,ossia che queste persone sono state assuntedurante il periodo elettorale e l'interesse neiconfronti di esse terminava - ma, certamente,sarà un caso - a scrutini completati.

Devo rammentarLe, poi, quello che e' ancoradi pubblico dominio, ossia il suo "rapporto" coni dipendenti delle società a Lei vicine, rapportoche sta suscitando tanto interesse nelle aule digiustizia ed ancor prima negli ospedali pub-

blici!!Non credo che in questo confronto Lei possa

uscire vincente, neppure usufruendo del van-taggio di fare parte della "casta".

È sicuramente, vincente nel rappresentareartificiose ed artificiali dinamiche.

Io l'ho invitata in azienda e alla presenza delDott. Enzo Di Gaetano Le ho spiegato conmolta chiarezza e dovizia di dati, che Ittierre ne-cessitava, da parte della Regione Molise, non didanaro, ma di una garanzia che sarebbe statautilizzata per ottenere dalle banche, ripeto, nondalla Regione o da FinMolise, un finanzia-mento.

Nel corso di questo incontro Le ho spiegatoche questa garanzia sarebbe stata controga-rantita da Ittierre con il proprio patrimonionetto che, Le ricordo, non sono semplici cartecome Lei, populisticamente, in altra intervista,ha dichiarato, ma crediti reali e merce altret-tanto reale e di indubbio valore.

Queste spiegazioni, purtroppo, non hannosortito alcun effetto o perche', come gia' da Leidetto, non riesce a ravvisare un interesse pub-blico in una situazione ove l'interesse pubblicoe ' sotto gli occhi di tutti, o forse perché Lei èabituato ad altri meccanismi che esulano daimeccanismi utilizzati da comuni imprenditori edella gente comune.

Le ricordo, anche a futura memoria, una frasedetta nell'incontro in Regione in cui un'alta ca-rica della giunta ha, paradossalmente, dichia-rato, ricevendo il suo espresso assenso, cheavrebbe dovuto effettuare una valutazionecomparativa della convenienza, sottolineo con-

venienza, tra il garantire Ittierre in maniera se-ria, trasparente e controgarantita o mettere tuttii dipendenti in cassa ed abbandonare al loro de-stino dipendenti ed indotto.

E questo alla presenza di più testimoni chesono rimasti stupefatti da questo approccio po-litico ad uno dei problemi prioritari del Molise.

Spero quindi in un ritorno alla ragione ditutti Voi è che questo ritorno alla ragione con-senta di risolvere a stretto giro una problematicache interessa migliaia di persone.

Le ricordo inoltre che sono in possesso diuna documentazione, firmata dal Governatoree dal dott. Cancellario di Finmolise, che attestal’impegno degli stessi a sostenere, sotto il profilofinanziario, il piano industriale di Ittierre Spa eciò sarebbe dovuto avvenire già alla fine delmese di maggio con completamento dell’iter al30 giugno.

E per concludere, Lei sa bene che i bilanci ela documentazione richiesta sono stati conse-gnati a Finmolise con dovizia di dati.

Quindi, si vergogni e si ravveda caro Asses-sore".

ISERNIA. Spero ricorderete le più svariate lotte e denunce pubbliche sulla cementi-ficazione selvaggia e in modo particolare le varie grida di allarme lanciate sulla situazionedel fiume “Sordo” e del suo piccolo ma significativo affluente “Rava”. Spero ricorderetedell’immane colata di cemento riversata in quel luogo in virtù del fatto che le inondazionimettevano a repentaglio le case e le attività commerciali. Spero ricorderete le varie oc-casioni dove ho ripetuto fino alla noia che le inondazioni sono un fatto normale oltreche naturale e che esistono leggi che vietano l’edificazione nelle vicinanze di un corsod’acqua e, maggiormente sulle sue rive e, ancor più, dentro il suo letto! Ricorderete delletante volte che ho avuto modo di riferire dei possibili inquinamenti e delle certe distru-zioni dell’habitat naturale, degli ecosistemi, della distruzione della flora e fauna piùambita. Ricorderete certamente anche di queste foto (che vi inviai a suo tempo e cheinvio nuovamente per vostra e nostra memoria) le quali ritraggono il dragaggio del tor-rente con mezzi meccanici (!!!), fino a spopolarlo di tutto ciò che di vivo lo animava, dallepiante ai pesci e alle rane.

Ebbene, se ricordate tutto ciò, mi sarà più semplice trasmettervi e mostrarvi quantosegue. Vi giro le meravigliose immagini riprese questa mattina sul torrente “Rava” di Iser-nia nelle quali, come per incanto, e che incanto, a distanza di un anno o due, la natura siè gloriosamente ripresa tutto! La vegetazione ridondante, i muschi affioranti, l’acqua ab-bondante e, meraviglia delle meraviglie, i pesci e straordinariamente, girini e rane che sonoricomparsi!!! E se per le piante sarebbe normale (forse) per i pesci meno, ma per girinie rane è un miracolo! A tutti è nota la delicatezza di questi esseri e del labile equilibriodell’habitat da essi richiesto. Scomparse praticamente da decenni persino in fiumi grandie considerati puliti (!), come per incanto ritornano al torrente “Rava” per riappropriarsidel loro territorio, per ricordare agli uomini che il cemento va fatto altrove, lì dove lanatura è stata meno generosa! E adesso, nel ricordare agli addetti ai lavori di non ripeterelo scempio del passato (per quanto il cemento lì rimane a futura vergogna), puliamo ilfiume consapevolmente, con la mano dell’uomo il quale, quando si mette d’impegno, sadosare la propria intelligenza e la propria forza, sa come sradicare il superfluo in modonon invasivo, senza far ricorso alla distruzione totale!!! E per chiudere, visto che non amocantarmela da solo, vi invito, unitamente a chi vorrà, a venire sabato 15 giugno alle ore10.30 presso il ponticello antistante l’attività commerciale Lidl, per godere insieme di que-sta meraviglia e per ripercorrere le tappe del come la natura va rispettata. Oltre allastampa l’invito è particolarmente rivolto ai più giovani, i quali potrebbero avere sempremeno occasioni di assistere ad una rappresentazione quotidiana ideale come quella diqualche anno fa, in via di estinzione oggi!".

ISERNIA. La DR Motor Company spa inmerito alla manifestazione tenuta ierimattina dalla Fiom, a cui hanno presoparte solo tre dipendenti in attività eduna decina di ex dipendenti ( tra quelli inmobilità e quelli licenziati ), precisa chei licenziamenti disposti in data 8 giugno ditre dipendenti iscritti al sindacato sonostati eseguiti, ai sensi dell’art. 2119 c.c.,per giusta causa e non rappresentano as-solutamente atti infondati e ricattatoricome il sindacato vuole far credere.

I tre dipendenti, e non tutti quelliiscritti alla Fiom che hanno manifestatonei giorni scorsi, hanno infatti assunto,anche attraverso precise dichiarazioni ri-lasciate agli organi d’informazione, uncomportamento denigratorio nei con-fronti della Società sia il 5 giugno 2013, inoccasione dell’incontro con il Prefetto diIsernia, sia il 7 giugno 2013, quandohanno organizzato e partecipato ad unamanifestazione, tenutasi dinanzi l’abita-zione del Presidente del Consiglio di Am-ministrazione della DR, Massimo Di Risio.In questa occasione, in particolare, hannoassunto comportamenti intimidatori, edaltamente offensivi della dignità del-l’Azienda e della persona del Presidente.Hanno inoltre diffuso notizie false ed inantitesi con quanto dichiarato dalla So-cietà e con il piano predisposto per la sal-vaguardia dell’azienda e dei posti di la-voro, con conseguente discredito dellacredibilità della Società stessa e del Pre-sidente.

In sintesi i tre dipendenti hanno as-

sunto condotte che hanno fatto venirmeno il rapporto di fiducia necessario perla prosecuzione del rapporto di lavoro.

Infatti il comportamento del lavoratoreche, per la sua gravità, sia idoneo a com-promettere la fiducia nei confronti deldatore di lavoro e sia pregiudizievole peril perseguimento degli scopi aziendaliconfigura una giusta causa di licenzia-mento.

Trattandosi di licenziamento per giustacausa, in base alla normativa vigente, nes-sun preavviso è stato riconosciuto e per-tanto il rapporto di lavoro è cessato almomento della ricezione della relativa co-municazione.

In merito alla questione delle spettanzenon retribuite, l’azienda precisa ancorauna volta che da marzo 2012 sta regolar-mente retribuendo i lavoratori in attività.Le spettanze a cui fa riferimento la Fiomrisalgono agli ultimi mesi del 2011 e rien-trano nella procedura di concordato incontinuità avviata lo scorso 14 maggio eper la quale l’azienda non può far nulla senon procedere secondo tempi e modalitàdi legge. In ogni caso l’azienda precisache le spettanze dei lavoratori sarannocorrisposte integralmente ed in via prio-ritaria rispetto a tutti gli altri creditori. Ilmedesimo regime si applica alle spet-tanze degli ex dipendenti in mobilitàprima del 14 maggio 2013. Per quantoconcerne l’attivazione della cassa inte-grazione straordinaria l’azienda comu-nica di aver regolarmente adempiuto laprocedura di attivazione.

“Scarabeo, sia sincero”

E' Emilio Izzo a ricordare la colatadi cemento che ha interessato il corso fluviale

Fiume Sordo, la naturavince sull’uomo

“L’azienda ha pagato i lavoratori”

Isernia

Il patron dell'Ittierre, Antonio Bianchi risponde all'assessore

La Dr Motor precisa la sua posizionedopo lo sciopero dei dipendenti

Massimiliano Scarabeo

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1215 giugno 2013

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino, conl’assistenza dello studio dell’Avvocato Vincenzo Iaco-vino del Foro di Campobasso, ha siglato l’atto di signi-ficazione e diffida

nei confronti della Regione Molise invitando alla re-voca, anche in autotutela, del Piano Sanitario Regionaleadottato dal Commissario ad acta Filippo Basso. L’atto disignificazione e diffida è stato prima di tutto indirizzatoal presidente della Giunta regionale del Molise, in qua-lità di commissario ad acta per il Piano di Rientro, ilquale è stato invitato ad adottare tutti gli opportuni enecessari provvedimenti volti alla revoca, anche in au-totutela, del Piano Sanitario Regionale adottato dalCommissario ad acta Filippo Basso attualmente al vagliodel Tavolo Tecnico, oltre che ad adottare ogni opportunainiziativa e provvedimento volto a garantire l’autonomiaregionale ed il rispetto delle regole, comprese quelle dirango costituzionale. Nello stesso documento si invita ediffida il Consiglio regionale a dar seguito alla proce-dura già avviata mediante l’approvazione del Piano Sa-nitario Regionale e comunque a far valere ogni dirittoinnanzi alla Corte Costituzionale e ogni altro diritto di-nanzi alle competenti autorità giudiziari. Anche l’as-sessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali, ildirettore generale della Direzione generale per la Salutee il Direttore Generale dell’Asrem, sono stati invitati avoler adottare ogni opportuno e consequenziale provve-

dimento. E’ stata inoltre invitata e diffidata la Conferenza per-

manente per la Programmazione sanitaria e socio sani-taria della Regione Molise, a prendere atto delle moti-vazioni contenute nella diffida e a condividerne ilcontenuto e le osservazioni, facendosi parte attiva itutte le sedi istituzionali per la risoluzione della proble-matica denunciata, riappropriandosi così del ruolo diprogrammazione violato, con espresso invito ad aste-nersi dal formulare eventuali osservazioni al Progetto diPiano Sanitario Regionale rassegnato dal dr. FilippoBasso e, comunque, dal dare seguito all’avviato procedi-mento. Il tutto con espressa riserva di far valere ogni di-

ritto e interesse legittimo innanzi alle competenti auto-rità giudiziarie amministrative, civili, penali e contabili.“Si tratta di un atto che segue tutte le altre iniziativevolte a neutralizzare la proposta di Piano Sanitario Re-gionale dal Commissario ad acta Filippo Basso e dalSub Commissario Rosati – commenta il sindaco BassoAntonio Di Brino – che penalizza l’offerta sanitariadell’Ospedale S. Timoteo e dell’intero basso Molise, con-siderata anche la prevista chiusura dell’Ospedale di La-rino. Non solo una contestazione sulla legittimità del-l’atto, ma anche una rilevazione sostanziale, perché laproposta del dr. Basso si basa su una formulazione me-ramente ragionieristica, con tagli trasversali e strutturalisenza tener conto delle effettive esigenze di cura edassistenza dei cittadini del basso Molise; ed anche per-ché la proposta non è corredata da uno studio epidemio-logico a sostegno delle scelte fatte. Infine, ma non perultimo, riteniamo che col depotenziamento di Termoli ela prevista chiusura di Larino, aumenterà in misuraesponenziale la mobilità passiva verso gli ospedali delleregioni limitrofe, determinando aggravamento dei costiper la Sanità molisana. Nessun risparmio quindi, masolo aggravi di spesa per le già dissestate finanze regio-nali”. Su questo tema è convocata per martedì 18 giugnoalle 10,30 in Municipio, un’apposita conferenza stampaalla quale prenderà parte, oltre al sindaco Di Brino, an-che l’avvocato Vincenzo Iacovino.

Termoli

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

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TERMOLI – La Polizia Municipale in-forma che da domani, sabato 15 giugno,entrerà in funzione l’Area Pedonale Ur-bana (A.P.U.) nell’area del Borgo Antico.Il divieto di transito e di sosta per tutti iveicoli, ad eccezione delle categorieesentate e/o autorizzate, resterà in vigoretutti i giorni, per l’intero arco delle 24ore, fino al 15 settembre prossimo, cosìcome stabilito dall’Ordinanza n. 25 del 30gennaio 2013. Si informa inoltre che dalleore 7 alle ore 18 e consentito il transito ela sosta, per il solo e carico e scarico, aiveicoli autorizzati. Sono esentate dal di-vieto di transito senza limitazioni tempo-rali, le seguenti categorie di veicoli: vei-coli delle Forze dell’Ordine e degli istitutidi vigilanza; veicoli di pronto interventoe soccorso; veicoli in servizio di Prote-zione Civile; veicoli delle società digestione o concessionari dei servizi pub-blici; velocipedi; veicoli al servizio di per-sone con ridotta capacità di deambula-zione, munite di apposito contrassegno. Iveicoli al servizio di persone con ridottacapacità di deambulazione, munite di ap-posito contrassegno, sono esentati senza

limiti temporali, dal divieto di transito epossono sostare negli appositi spazi ov-vero al di fuori degli stessi, purché nonsia creato pericolo o intralcio alla circo-lazione. Sono altresì autorizzati al solo

transito i possessori di garage o area per-tinenziale privata muniti di apposita au-torizzazione rilasciata secondo le dispo-sizioni del disciplinare approvato conD.G.C.n.30 del 22.01.2013.

Borgo Antico: entra in vigore l’area pedonale urbana Firmato l’atto di messain liquisazione della SEATERMOLI – Dopo il voto espresso in Consiglio comunale, in merito

allo scioglimento della S.E.A. S.p.A., il sindaco Basso Antonio Di Brino

si è recato nella tarda mattinata di oggi dal notaio Colavita a Termoli

per prendere parte all’incontro ufficiale del Consiglio di Amministra-

zione, conclusosi con la firma dello scioglimento e messa in liquida-

zione della società. “Con l’atto di oggi – ha commentato Di Brino a

margine dell’incontro – è stata chiusa un’altra vicenda delicata che

questa Amministrazione ha ereditato dal passato”.

Raccolta differenziata:al via il quarto ritirodella frazione organicaTERMOLI – Prende il via oggi, e durerà per tutto il periodo estivo,

il servizio di raccolta dell’umido per le utenze domestiche orga-

nizzato su quattro passaggi settimanali. L’iniziativa, come già spe-

cificato in precedenza, fa seguito alla rilevata sovrapproduzione

della frazione organica dovuta al flusso turistico, oltre che alla ri-

levata necessità di evitare fenomeni di putrescibilità dell’umido,

dovuti all’innalzamento della temperatura. Di seguito l’indicazione

delle zone e dei giorni di ritiro. Zona Centro: lunedì, mercoledì,

venerdì e domenica; Zona 1 Sud: lunedì, mercoledì, giovedì e sa-

bato; Zona 2 Ovest: lunedì, martedì, giovedì e sabato; Zona 3

Nord: martedì, giovedì, venerdì e domenica.

Di Brino diffida il presidente della regione a revocareil piano sanitario regionale adottato dal commissario Basso

TERMOLI – Verrà inaugurata alle 19 di domani, 15 giugno, nella sala espo-

sizioni dell’Officina Gallery in via Marconi, la mostra pottorica “Flowers”

dell’artista Michele Gammieri. L’esposizione, curata da Alessandra Signo-

rile, si può visitare tutti i giorni fino al 27 giugno. Nelle opere dell’artista

si spazia dall‘astrattismo alla grafica attraverso l‘arte geometrica, con to-

tale disinvoltura e leggerezza. I colori primari si combattono nei quadri

di Michele Gammieri, per giungere ad un’ingenua naturalità ricca di toni

caldi e freddi nello stesso tempo; si tratta di un’esecuzione semplice ed

elementare, con un ricco accostamento di colori che generalmente sono

puri. Nelle opere dell’artista si vanno accentuando le forme della realtà,

egli usa il proprio istinto, senza seguire quelli che sono i dettami tecnici

o filosofici delle espressioni artistiche ufficiali. Sembra lasciare intravedere

nelle sue opere, un’importante connotazione emotiva personale: la

gioia e il piacere dell’ arte per quello che da sé rappresenta, senza nul-

l’altro da conquistare.

Mostra pittorica di Michele Gammieri

TERMOLI – Si è tenuta ieri la giornata conclusiva del progetto di educazione alimentare

svoltosi presso il Centro San Damiano. L’evento ha consentito un’uscita mirata che i ra-

gazzi, ospiti del Centro, hanno effettuato presso la Fattoria D’Uva di Larino, nell’ambito

del percorso formativo denominato “Dalla spiga al pane”. Il progetto, realizzato in col-

laborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Termoli, ha visto coin-

volgere gli ospiti del Centro in un laboratorio sperimentale di educazione alimentare, di

conoscenza dei vari alimenti ed il loro corretto abbinamento. I ragazzi hanno potuto leg-

gere, scegliere e ricercare le ricette di base, recarsi al supermercato e al mercato cittadino

per l’acquisto di prodotti necessari alla preparazione dei pranzi mediante un utilizzo con-

sapevole del denaro. Successivamente si è passati all’attività di cucina, di base con la pre-

parazione di un pasto completo, dall’antipasto al dolce. La finalità di questo laboratorio

è quella di rendere le persone diversamente abili un po’ più autonome ed attente a ciò

che mangiano, includendole in un ambiente preposto alla cultura della buona e sana cucina.

L’intera iniziativa è stata accolta con entusiasmo da tutti gli ospiti del Centro e le famiglie

hanno apprezzato la finalità del laboratorio, riscontrandone l’utilità e complimentandosi

con tutto il personale.

Centro San Damiano: giornata conclusivadel progetto di educazione alimentare

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TERMOLI – Due uomini che hanno compiuto il loro lavoro ed il proprio dovere, incaricati ufficialmente

di rappresentare la Nazione ed agire in suo nome a bordo di una nave, considerato suolo italiano battente

Bandiera tricolore, molto probabilmente in acque internazionali con compiti di antipirateria. Due

uomini con le stellette, al servizio dello Stato, che hanno obbedito con molta dignità agli ordini,

lasciando la casa, la famiglia,

i commilitoni e gli amici,

ben sapendo di tornare

dove, quanto meno, sareb-

bero stati utilizzati come un

segno di vittoria di uno

Stato contro un altro Stato.

La diplomazia deve poter

portare in breve tempo in

Patria i due nostri conna-

zionali. Perché sentano mag-

giormente la vicinanza di tutti gli italiani, il nastro giallo è un simbolo associato a coloro che attendono

il ritorno di una persona cara o di truppe militari temporaneamente impossibilitate a tornare a casa.

Come viva speranza, fiduciosi nelle nostre Istituzioni, vi attendiamo sul patrio suolo. AVIS

1315 giugno 2013

TERMOLI – Oggi è festa grande per gliavisini che celebrano la decima GiornataMondiale del Donatore. Per tutto l’arcodella giornata Piazza Vittorio Veneto(Piazza Monumento) sarà addobbata eospiterà una serie di avvenimenti checoinvolgeranno la cittadinanza e le istitu-zioni. Un plauso al nuovo direttivo AVISdi Termoli che con entusiasmo, conti-nuità e grandissimo impegno di tutta lasquadra operativa, svolgono quotidiana-mente una attività neritoria a favoredella comunità. Non di meno i numero-sissimi volontari che aderiscono a tutte leiniziative ben pubblicizzate e ricche didepliant informativi sull’attività dell’Avisin Italia e nel Mondo. La sensibilizza-zione arriva ai cittadini con delle inizia-tive che vedono protagonisti tutti i sog-getti che svolgono attività istituzionali,industriali, sportive, artistiche, marittime,

associazioni. Un vero pieno coinvolgi-mento della città, solidale e partecipe conil nobile scopo della domazione. Orga-nizzazione certosina quella affidata al-l’AVIS cittadina, da sempre in prima li-nea nel mondo della solidarietà, unplauso a tutti i Consiglieri e tanti altrivolenterosi che collaborano con passionecostruendo una solida base, una catenaumana di donatori lunga chilometri unitaper un solo scopo: “Il Dono della Vita”. Ilmondo del volontariato è l’asse portantedella nostra società, presente ovunque enelle situazioni più precarie, pericolose edisagiate. Ancora un evento di grandeportata oggi in piazza Monumento. Ad-dobbata con palloncini, bandiere checreeranno un isola felice , dove ci saràvita per i presenti e per chi in futuro neavrà bisogno. Sarà ospite la casa auto-mobilistica Lamborghini, che quest’anno

festeggia i suoi cinquant’anni, e perl’evento odierno ha inviato l’ultima su-percar e il suo ingegnere Luciano De Oto.Una installazione artistica di tre metriper due dell’artista Fredy Luciani in fa-vore dei Marò, tenuti prigionieri in India,affinché il ricordo resti vivo. Sulle notedell’Inni nazionale saranno ricordati icaduti in terra straniera. Alla cerimoniasaranno presenti: la Capitaneria di Porto,ANMI Marinai d’Italia, le associazioniArcieri del Mare, Runners Termoli, Asso-ciazione sportiva Ultravolo, Scout Ter-moli 3, Club 500 d’A…Mare, Palestra Ti-ger Gym, Misericordia – Fratres, AngeliTermoli, L’Arca e le Generali assicura-zioni, La Frammarine degli armatoriFrancesco e Domenico Guidotti che ospi-teranno a bordo delle loro imbarcazionile personalità provenienti da fuori re-gione presenti all’evento.

In piazza Monumeto la ricorrenzadella giornata mondiale dell’AVIS

Termoli

ROTELLO - Entusiasmo e tanta

soddisfazione per i bambini di 3^ classe

della scuola primaria di che, dopo aver

vinto il concorso “I colori della vita”,

hanno chiuso in bellezza l’anno scola-

stico classificandosi al 1° posto in una

sezione del 41° Concorso nazionale

“Scuola facendo… conoscere, volere,

partecipare: 3 modi per essere cittadini

in Italia, in Europa, nel mondo“ nell'am-

bito del Progetto Protocollo E.I.P-

MIUR per “Cittadinanza e Costitu-

zione”. I bambini, coordinati dall’inse-

gnante Giulia Fanfulli, hanno vinto il

Premio nazionale E.I.P. Luigi Petacciato

“Sicurezza a scuola” III edizione (art. 3

della Dichiarazione Universale dei Di-

ritti dell’Uomo). La sezione di concorso è dedicata al piccolo Luigi Petacciato,

uno dei ventisette bambini morti insieme alla maestra nel crollo della scuola

F. Jovine a San Giuliano di Puglia nel 2002. I genitori del piccolo Luigi,

Nunziatina Porrazzo e Modesto Petacciato, attraverso questa lodevole inizia-

tiva continuano a promuovere la cultura della sicurezza e a tenere alta l’at-

tenzione sul diritto di tutti ad avere scuole sicure, coinvolgendo e rendendo

protagonisti i principali attori della nostra società, bambini e giovani. Il con-

corso è stato promosso dall’Associazione non governativa E.I.P. “Ecole Instru-

ment de Paix” Italia (riconosciuta dall’UNESCO e accreditata dal Consiglio

d`Europa) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Pa-

trocinio del Ministero dell’Istruzione

Università e Ricerca Direzione Gene-

rale per lo studente, la comunicazione,

l’integrazione e la partecipazione. La

classe 3^ della scuola primaria di Ro-

tello ha partecipato al concorso con un

quadro pittorico molto rappresentativo

che vuole essere un’icona di come la

scuola deve essere un luogo sicuro per

i bambini. Il premio in denaro di 250,00

euro sarà ritirato in occasione della

cerimonia di premiazione che si terrà a

Roma, alla presenza delle Autorità pa-

trocinanti il concorso, il 24 ottobre

2013 presso la Sala delle Conferenze

della Biblioteca Nazionale Centrale. Il

Dirigente scolastico dell’Istituto Omni-

comprensivo di Santa Croce di Magliano. Il professor Giuseppe Colombo, si

è complimentato vivamente con l’insegnante Giulia Fanfulli e i suoi alunni per

gli ottimi risultati conseguiti, esprimendo grande soddisfazione per tutti i lavori

svolti dalla classe nell’ambito del progetto scolastico da lui promosso dedicato

alla sicurezza “Andare a scuola sicuri…e tornare da scuola sicuri”. Compli-

menti ai nostri piccoli artisti e alla loro maestra che insieme vivono con pas-

sione e grande entusiasmo la scuola ottenendo tante meritate soddisfazioni.

Usando i colori della vivacità, spensieratezza e con tocco artistico, siete riusciti

a trasmettere forti emozioni, alti valori e… avete ragione a dire che… “La

sicurezza premia sempre”.

Gli alunni della scuola primariadi Rotello… Primi in sicurezza

ISOLE TREMITI – In vista dell’estate e dell’af-

fluenza di turisti la Guardia Costiera da lunedì

sarà presente nell’Arcipelago delle Diomedee.

Riapre infatti l’Ufficio della Delegazione di Spiag-

gia sull’Isola di San Domino. L'ufficio di spiaggia

delle Diomedee effettuerà controlli sulle due

principali isole dell'arcipelago e garantirà inter-

venti in caso di emergenze oltre a sbrigare le

pratiche di competenza degli isolani. L'ufficio

marittimo ha sede in via Matteotti e risponde ai

numeri telefonici: 334 / 6265844, tel. 0882.63751

e fax 0882.463970.

Alle Tremiti riaprela Delegazionedi spiaggia

TERMOLI – L’installazione “Marò” è stata realizzata dall’artista Fredy Lu-

ciani per sensibilizzare chi di dovere e che i valorosi uomini delle nostre

Forze Armate possano rientrare in Italia. “E’ il desiderio di tutti gli italiani e

non perdiamo altro tempo – è il pensiero dell’artista -. Con determinazione

ela partecipazione di tutti riusciremo a riabbracciare i figli della nostra Patria”.

Perché l’installazione dedicata ai Marò

AVIS Civitas Thermolarum: “Non lasceremo soli i nostri fucilieri”

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1415 giugno 2013 Spettacolo

CAMPOBASSO - Arriva l’estate, torna l’annosa polemica sulla chiusura di piazza Pepe, sugli schiamazzi not-turni di chi frequenta i pub di via Ferrari. Il gioco al rimbalzo, come ogni anno, vede contrapposti il sindaco,gli esercenti dei pub del centro e i cittadini. Quest’anno sono due i problemi che Paolo Santangelo, presidenteApem (associazione pubblici esercizi Molise) deve dirimere, appunto la chiusura della piazza e il blocco dellelicenze. L’incontro con il sindaco, ha visto la partecipazione degli esercenti tutti, tranne dei nove pub di via Fer-rari e cioè: Caffè teatro, Noir, New village kebab, Domino, Grant, Cosa nostra, Portrait, Moe’s, Old way, Sei torri.La contestazione più vivace è sempre quella che pone l’accento sugli schiamzzi notturni. Ma, come più voltescritto, ognuno è padrone del proprio atteggiamento, il cliente, una volta pagato alla cassa, fuori dal locale èsoggettivamente responsabile di quel che fa.

Quello che manca, e lo si vede ogni sera, è la mancanza di controllo che si perpetua per tutta l’estate, tranneper qualche blitz delle Forze dell’Ordine che diventa folklore estivo.

Paolo Santangelo: “Sicurezza e ordine pubblico non possono essere di nostra competenza, ma degli organi dipolizia amministrativa, non siamo responsabili di quello che succede in quella zona. Però siamo sempre stati di-sponibili, anche con circostanziate denunce, ad aiutare gli organi di controllo nelle loro attività. Non siamo respon-sabili della aperture indiscriminate in quella zona, ma questa è una strategia poco lungimirante, miope e insensata,dell’amministrazione comunale incapace, evidentemente, di programmare ed emanare regolamenti. Siamo consa-pevoli dei disagi provocati in quella zona, abbiamo chiesto di avere maggiori controlli di Pubblica Sicurezza, maquesto purtroppo non è avvenuto, lasciando gli esercenti in balia di malviventi o persone socialmentedisagiate.Chiediamo inoltre τariffe differenziate dei suolo pubblico in base agli orari, non possiamo pagare la stessatassa di un locale aperto dalla mattina, visto che utilizziamo il suolo solo in parte e per poche ore, ed ancora, πar-cheggi intelligenti, ad esclusione dei commercianti e dei residenti e aprendo al traffico i varchi il fine settimana”.

Paolo Santangelo, presidente Apem: “Noi abbiamo le idee ben chiare”

I pub di via Ferrari chiedono la chiusura al traffico di piazzaPepe e propongono alternative di sicurezza e tutela del luogo

CAMPOBASSO - Oggi alle 16.00 allo stadio SelvaPiana “1° memorial Gino Scasserra”. Alle ore 16.00, iltriangolare di calcio giovanile "CUS Molise - FortunaCalcio Campobasso - A.C. Primavera Calcio Campo-basso". Alle 17.30, il match amichevole tra "Campo-basso Calcio anni 90" e "Rappresentativa Attori Mo-lisani". Ingresso libero.

CASALCIPRANO - Seconda giornata oggi del“Rugby international contest”. Dalle 9.30 incontriamatoriali (sino alle 20.00). Dalle 21.00 live di The ba-ker, Verso sud, Sistema modale. Alle 24.00 set dj Smith.L’evento termina domani.

CAMPOBASSO - Questa sera alle 19.00 inaugurala collettiva d’arte “Extra moenia”. Saranno 25 gli ar-tisti che esporranno le proprie opere. La mostra ter-mina il 30 giugno.

RIPALIMOSANI - Il sabato al Blue Note su tre pi-ste. Nell’area live concerto dei Mushma, nell’area di-sco la consolle è affidata a Flavio Emme e Raf, nel-l’area piscina, house con i dj Mark Di Meo e Mr. Jacko.

Appuntamenti

di Charles N. Papa

Come si evolve la notte. Sino a qualche anno fa,i bar servivano caffè, i pub birra, nei ristoranti sicenava e alle 23.30 si andava a nanna, le piazzeerano deputate alla feste ad esse riconosciute, trabancarelle e palloncini, le birrerie aprivano alle19.00 e alla mezzanotte chiudevano, si ballava indiscoteca anche di pomeriggio.

Tutto nella norma. Oggi la movida sembra in-vece, una pallina magica (la ricordate?) che non siferma più e che si dibatte nella notte come un’an-guilla di Natale.

Il popolo della notte ormai, segue il flusso creatodal branco. Non ci sono individualità, la moda nonè moda per il gusto della stessa, ma è un greggeche segue l’ariete. Oggi, tutti gli orari sono cam-biati, le abitudini sono diverse, la tecnologia orga-nizza gli incontri. Anni fa, l’appuntamento a Cam-pobasso, ma come in tutti i luoghi, era al ‘centro’,oggi l’unico centro riconosciuto è quello commer-ciale. Una tristezza.

Oggi l’eloquio costruttivo non esiste, ma esistonotermini grotteschi quali ‘tvb’ che sarebbe ti vogliobene. Tutto si basa sulla velocità. L’acquisizione diamicizie oggi, non è basata su uno scambio di idee,magari dopo una pizza, ma sulla richiesta su Face-book, e dire si, diventa un numero in più al totaledegli amici.

Se allora, i teenager si organizzano solo se hannoil telefonino all’ultimo grido, possono mai recepirela differenza di stile di una band o di un dj? Pos-sono carpire il buon gusto e la decenza artistica diognuno mentre fanno foto e video e si dimenanosulle bpm del disco, a prescindere da quanto lo

stesso possa essere oggettivamente brutto?La domanda è semplice: ma perchè l’essere

umano ha tanta voglia di comunicare, di farlo at-traverso il cellulare e poi magari, appena mettegiù, torna nella sua solitudine?

La connessione con l’universo, attraverso la rete,mette tutti in contatto. Che bello. Si, ma dalla tuastanza, nella quale sei da solo.

Senza scivolare in banalità, ci si chiede, perchèoggi è tutto così veloce...senza motivo? Se anni fasi andava nei club subito dopo cena e a mezzanottesi tornava a casa, oggi, e non si capisce secondoquale regola, prima si cena, poi si va nei pub, everso l’una in discoteca. Tutto spostato verso l’alba.

Prima, assistere ad un live, era complicato. Iprimi vagiti di questo nuovo percorso musicalenella notte campobassana, oltre a quelli degli“Amici della musica”, si svvertivano all’Amadeus,poi “Cantieri”, con la prima edizione in piazzaPepe, portò i vincitori in tour nei locali del capo-luogo .

L’evoluzione diventa però subito una involu-zione. Si capisce che non ci sono luoghi adatti ailive. Bisogna ringraziare l’Impero che porta nelcapoluogo gente come Jovanotti o Alexia, ma igruppi locali? In un crescendo di smania da live,un pò tutti , nel corso degli anni si sono attrezzatiper live e dj set. In questo modo, man mano, incontrapposizione al nulla degli anni ‘90, ci si puòimbattere in un bar, in una piscina, in un tabac-chino, con una band che suona o con un dj chemette dischi.

La voglia di assistere ad un concerto in un luogodeputato ad esso è tanta, ma le strutture sono po-che, vedi Blue Note, Le Cave, Holzhaus.

La musica ovunqueOggi live e dj set in ogni luogo. Un bene o un male?Non sempre il posto adempie alla sua mission

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Cominciamo bene. Siamo già agliultimatum. Neppure il tempo dipagare un caffè che Giulio DiPalma alza la voce, annunciandodi non iscrivere la squadra se laRegione non pagherà, entro il 25 diquesto mese, la somma di 50 milaeuro, promessa at-traverso una vec-chia delibera (ge-stione Iorio) alclub da poco rile-vato.

Debutta male ilnuovo padrone dellupo. Creando ul-teriori perplessitàsulla sua solvibi-lità. Messa piùvolte in discus-sione da una fran-gia del popolo di Facebook che gliha fatto le pulci sin dal suo primoapproccio in Molise. Un approcciocalcistico, naturalmente, visto cheDi Palma è nato tra noi, esatta-mente a Oratino, località in cui cisono ancora amici e parenti. E traquesti figura il giovane segretarioGianluca De Santis che si è ritro-vato, con un colpo di bacchetta ma-gica da tifoso della Nord a uomo difiducia nella stanza dei “segreti”.

Nessuno mette in dubbio che glienti debbano essere più sensibili aiproblemi comuni e lo sport è traquesti, anche se non il più essen-ziale. Dati i tempi in cui la gente haaltri problemi oltre a quello di ve-dere un gol nella porta avversaria.

I soldi che la Regione deve sbor-sare sono per il momento blindati,non sappiamo se per il 25 verrannoo meno sbloccati. Anche perché inquesti frangenti i nuovi inquilinidi via 4 Novembre sono impegnatiin vicende giuridiche.

Con un clima così rovente figu-riamoci se a qualcuno poteva pas-sare per la mente di affrettare itempi della pratica del club rosso-blu. Ecco perché crediamo chel’esternazione telefonica fatta aigiornalisti sia stata una sbucciaturadi Di Palma. Il quale dovrebbe co-minciare col dare, visto che sino aora ha solo chiesto. Tra le sue ri-chieste c’è quella di avere in affida-mento, per un certo numero dianni, dall’amministrazione comu-nale, l’area di Selva Piana. Frutto diun precedente accordo verbale conil sindaco, alla presenza di qual-cuno degli assessori in carica.

Di Palma anche qui fa sentire ilsuo ruggito: “Ho rilevato la squadra,quindi mi attendo il rispetto deipatti”. Si, ma al momento, non hané iscritto la squadra al campio-nato né ha pagato i giocatori né cisono parole intese a fornire la fide-iussione bancaria alla Lega, come

ombrello finanziario per il pros-simo campionato. Emerge quindiciò che abbiamo scritto in altre oc-casione: Di Palma sino a oggi hasolo chiesto, senza dare. Sembrache anche la pratica notarile siastata a costo zero, regalo del notaio

Giordano, fresco,ma convincenteamico rossoblu.

Intanto, si fannoanche i priminomi di giocatoriche potrebberovestire la magliadella nostra squa-dra. Tra gli altrispicca care cono-scenza di Recchi,il quale segue lesue piste. Trala-

sciando quelle di Ciccone che pureaveva portato a casa giocatori inte-ressanti. Alcuni dei quali farebberobene anche per il prossimo cam-pionato.

(pi.pò)

Sport

Lasciano esterrefatti le esternazioni del presidente rossoblù che punta già Regione e Comune.

Di Palma già minacciadi non iscrivere la squadraNel suo mirino la Regione che deve soldi alla società e il Comune a cui chiede la convenzione dell’area di Selva Piana

Il successore di Caponesino a oggi ha solo chiestosenza ancora dare

Iscriva primala squadrae metta a posto ladocumentazionee poi proviad avereuna contropartita

A Selva Piana il memorial Gino Scasserra.

Mario Ruzzi e Gino Scasserra in una foto del passato, prima di un’amichevole tra vecchie glorie rossoblù

Gino Scasserra premiato dal presidentissimo Tonino Molinari; Sulla destra, con cappello, si riconosce l’igegner Vittorio Colitto

e al centro, col cappotto sulle spalle, l’ex presidente del Campobassio Adolfo Colagiovanni

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