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Alcuni dirigenti si sono espressi in maniera positiva dopo la gara di Verona persa 2-0.“Si sono visti dei miglioramenti sotto il profilo caratteriale, sul modulo e sui singoli”. Sarà, ma si son sprecate due nitide occasioni davanti alla porta, s’è dormito su entrambi i gol e si son ricevuti cori sgradevoli dal Bentegodi Come si fa avere fiducia se da 12 giornate non si vince? IL DERBY VICENZA-PADOVA SI GIOCA AL ROMEO MENTI LUNEDI 26 MARZO ORE 20:45 Luci a “San Siro”, pardon, al “Romeo Menti” per illuminare l’atteso derby tra due formazioni che non stanno attraver- sando un buon momento e con due obiettivi decisamente ben diversi. Il Vicenza va alla ricerca della propria identità e della prima vittoria del nuovo anno che manca dalla gara interna contro l’Empoli 1-0, 19ma giornata del girone d’an- data. Disastroso e poco promettente il ritorno con appena 3 punti dopo 10 giornate, ruolino da retrocessione, seconda Turno di chiusura mercoledi LONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933 sulla statale Vicenza - Marostica Sabato 24 marzo 2012 S E T T I M A N A L E S P O R T I V O CURIOSITÀ | MUSICA | SPETTACOLO | ATTUALITÀ DIRETTORE FABIO NOARO POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE Anno 55 - Numero 15 Dalla sinistra mister Baldini, esonerato dopo 8 giornate, al centro mister Cagni, silurato alla 29ma giornata e, alla destra, Beghetto a pilotare la pattuglia berica verso una salvezza che sà molto di una grande impresa. Se son rose, fioriranno! ZITTI E PEDALARE! CARA SOCIETÀ DIRIGENTI E GIOCATORI NON SIETE DEGNI DI QUESTO MERAVIGLIOSO PUBBLICO. AVANTI CON I FATTI… In certe situazioni e visti i risultati, sarebbe meglio stare zitti e produrre di più. Qui invece si continua a vendere fumo, difendendo tizio e caio manifestan- do fiducia ad una squadra che per quanto possa aver mostrato a sprazzi delle buone giocate al “Bentego- di”, in compenso non riesce a vincere da 12 gior- nate (5 pareggi e 7 sconfitte) occupando una posi- zione ad alto rischio. Infatti sarebbe allo spareggio play-out, quando con Cagni in panchina e il filotto di otto partite utili di fila, sembrava avesse capito la lezione allontanando certi spettri, purtroppo, ritor- nati, per l’aver mandato a casa il bresciano e l’aver messo a sedere in panchina il buon Beghetto, come conoscitore dell’ambiente e uomo giusto per porta- re in salvo la squadra. Sarà, ma non ci sembra abbia l’esperienza per riuscire nell’impresa. Massimo ha una squadra limitata per la cadetteria, lo era già an- che nella passata stagione con la differenza che s’è stati molto più fortunati. Ovvio che la fortuna non bussa sempre alla porta. Qui ci sono giocatori che a novembre avevano voglia di andar via ma sono stati trattenuti. Poi si vocifera, auguriamoci sia solo una voce di corridoio, i ritardi dei pagamenti che potrebbero costare la penalizzazione di due o tre punti in classifica, ci mancherebbe solo questo, la società staccata e il pubblico che sembra essersi rassegnato per ovvie ragioni. L’unico patrimonio che ci si poteva vantare nella città del Palladio era il nostro calcio Vicenza che rischia di sgretolarsi per colpa di persone incom- petenti per la mancata esperienza calcistica. Inutile far parte della Federazione ed essere fantasmi in questo sodalizio. Così, quando i gatti mancano, i topi ballano. Il direttore responsabile Editoriale sconfitta consecutiva per il nuovo tecnico Beghetto da due giornate sulla panca, (vuoi vedere che tra un po’ verrà richia- mato Cagni?) e Abbruscato che non riesce più ad inquadrare lo specchio della porta sbagliando persino ad un metro dal portiere. Sembrano segnali poco confortanti. Padova invece nettamente superiore, in lotta per salire di categoria, ma che balbetta da qualche giornata e, come se non bastasse, demo- ralizzato per aver perso a tavolino col Torino e pareggiato venerdì scorso all’Euganeo col Varese. Ora deve guardarsi bene alle spalle. Insomma eccoci al derby che si preannuncia invitante per entrambe le contendenti. (Continua alle pagine 2-3) Fabio Noaro visita il portale di Sport Vicenza sport attualità cultura www.sportvicenza.com C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373 C U C I N E C O M M E R C I A L E AZIENDA SPECIALIZZATA IN FORNITURE CAPANNONI CHIAVI IN MANO PREFABBRICATI IN C.A. SERRAMENTI IN ALLUMINIO PORTONI A LIBRO Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza tel. 0444 912331 - fax 0444 912373
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Alcuni dirigenti si sono espressi in maniera positiva dopo la gara di Verona persa 2-0.“Si sono visti dei miglioramenti sotto il profilo caratteriale, sul modulo e sui singoli”. Sarà, ma si son sprecate due nitide occasioni davanti alla porta, s’è dormito su entrambi i gol e si son ricevuti cori sgradevoli dal Bentegodi

Come si fa avere fiducia se da 12 giornate non si vince?IL DERBY VICENZA-PADOVA SI GIOCA AL ROMEO MENTI LUNEDI 26 MARZO ORE 20:45

Luci a “San Siro”, pardon, al “Romeo Menti” per illuminare l’atteso derby tra due formazioni che non stanno attraver-sando un buon momento e con due obiettivi decisamente ben diversi. Il Vicenza va alla ricerca della propria identità e della prima vittoria del nuovo anno che manca dalla gara interna contro l’Empoli 1-0, 19ma giornata del girone d’an-data. Disastroso e poco promettente il ritorno con appena 3 punti dopo 10 giornate, ruolino da retrocessione, seconda

Turno di chiusura mercolediLONGA DI SCHIAVON (VI) - Piazza Libertà, 15 - tel 0444 665933

sulla statale Vicenza - Marostica

Sabato 24 marzo 2012

S E T T I M A N A L E S P O R T I V OC U R I O S I T À | M U S I C A | S P E T T A C O L O | A T T U A L I T À

D I R E T T O R E F A B I O N O A R O

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/04 N.46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI VICENZA N.98 DEL 28/10/1957 - DISTRIBUZIONE GRATUITA CON ABBONAMENTO SOSTENITORE

Anno 55 - Numero 15

Dalla sinistra mister Baldini, esonerato dopo 8 giornate, al centro mister Cagni, silurato alla 29ma giornata e, alla destra, Beghetto a pilotare la pattuglia berica verso una salvezza che sà molto di una grande impresa. Se son rose, fioriranno!

ZITTI E PEDALARE! CARA SOCIETÀ DIRIGENTI E GIOCATORI NON SIETE DEGNI DI QUESTO MERAVIGLIOSO PUBBLICO. AVANTI CON I FATTI…

In certe situazioni e visti i risultati, sarebbe meglio stare zitti e produrre di più. Qui invece si continua a vendere fumo, difendendo tizio e caio manifestan-do fiducia ad una squadra che per quanto possa aver mostrato a sprazzi delle buone giocate al “Bentego-di”, in compenso non riesce a vincere da 12 gior-nate (5 pareggi e 7 sconfitte) occupando una posi-zione ad alto rischio. Infatti sarebbe allo spareggio play-out, quando con Cagni in panchina e il filotto di otto partite utili di fila, sembrava avesse capito la lezione allontanando certi spettri, purtroppo, ritor-nati, per l’aver mandato a casa il bresciano e l’aver messo a sedere in panchina il buon Beghetto, come conoscitore dell’ambiente e uomo giusto per porta-re in salvo la squadra. Sarà, ma non ci sembra abbia l’esperienza per riuscire nell’impresa. Massimo ha una squadra limitata per la cadetteria, lo era già an-che nella passata stagione con la differenza che s’è stati molto più fortunati. Ovvio che la fortuna non bussa sempre alla porta. Qui ci sono giocatori che a novembre avevano voglia di andar via ma sono stati trattenuti. Poi si vocifera, auguriamoci sia solo una voce di corridoio, i ritardi dei pagamenti che potrebbero costare la penalizzazione di due o tre punti in classifica, ci mancherebbe solo questo, la società staccata e il pubblico che sembra essersi rassegnato per ovvie ragioni. L’unico patrimonio che ci si poteva vantare nella città del Palladio era il nostro calcio Vicenza che rischia di sgretolarsi per colpa di persone incom-petenti per la mancata esperienza calcistica. Inutile far parte della Federazione ed essere fantasmi in questo sodalizio. Così, quando i gatti mancano, i topi ballano.

Il direttore responsabile

Editoriale

sconfitta consecutiva per il nuovo tecnico Beghetto da due giornate sulla panca, (vuoi vedere che tra un po’ verrà richia-mato Cagni?) e Abbruscato che non riesce più ad inquadrare lo specchio della porta sbagliando persino ad un metro dal portiere. Sembrano segnali poco confortanti. Padova invece nettamente superiore, in lotta per salire di categoria, ma che balbetta da qualche giornata e, come se non bastasse, demo-ralizzato per aver perso a tavolino col Torino e pareggiato venerdì scorso all’Euganeo col Varese. Ora deve guardarsi bene alle spalle.Insomma eccoci al derby che si preannuncia invitante per entrambe le contendenti.(Continua alle pagine 2-3) Fabio Noaro

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Visto il clima il Verona lo si doveva far a polpettine

Calcio Vicenza. Cosa si può pretendere da questo derby? Verrebbe da dire solo una vittoria ma sarà dura!

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segue dalla prima

ALTRO DERBY QUELLO TRA VICENZA-PADOVA DOPO AVER PERSO QUELLO DI SABATO SCOR-SO A VERONA 2-0

La compagine guidata da Massimo Beghetto è stata battuta anche dal Verona nel derby del Bentegodi, precedentemente al Menti contro il Grosseto 0-1 e ha inciampato per la terza volta consecutiva. Ha centrato il dodicesimo incontro senza successi frutto di cinque pareggi e sette sconfitte, con una classifica che si fa sempre più preoccupante. Che si è trattata dell’ennesima giornata storta per i bianco-rossi lo si era capito dalle occasioni divorate da un incredulo Elvis Abbruscato. L’attaccante a secco dallo scorso 28 gen-naio nell’1-1 contro l’Ascoli, ha avuto due clamorose occa-sioni a tu per tu con Rafael murate dall’estremo difensore scaligero. Si sono vissuti anche segnali di palese nervosismo come quello che ha visto protagonista il capitano Daniele Martinelli in un diverbio con Tachtsidis. Ora lunedì sera il secondo derby consecutivo. Ci vorrà il miglior Vicenza per

fermare la compagine di Dal Canto ferita dalla decisione del giudice sportivo e dalla rete in pieno recupero subita nell’an-ticipo contro il Varese. Il Vicenza continua nella propria ar-rendevolezza, incapace di costruire gioco e di conseguenza palle da gol. C’è molto lavoro per Beghetto se vuole salvare la squadra dalla serie C dopo undici (noiosi) anni di serie B. Ora il Pa-dova si presenta un banco di prova di quelli tosti anche se non sta attraversando un buon momento ma sulla carta parte con i favori del pronostico. Non può permettersi altri passi falsi per non compromettere la posizione in classifica anche perché, alle spalle, Brescia e Sampdoria non scherzano. Il Vicenza, invece, ha dalla sua un calendario da prendere con le giuste misure. Dopo il Padova sarà la volta contro l’Albi-noleffe per poi ricevere tra le mura la Juve Stabia e scende-re a Gubbio per poi ospitare la Sampdoria. Beghetto deve iniziare fare punti altrimenti si potrebbe correre il rischio, tanto di pessime figure se ne sono già fatte una marea, di ri-chiamare Cagni e potrebbe essere la via migliore per salvare anche l’impossibile. (continua a pagina 3)

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Abbruscato non riesce più ad inquadrare lo specchio della porta. Speriamo riesca a farlo già dal derby di lunedì sera contro il Padova.

Beghetto non è partito col piede giusto e si augura di poter festeggiare il suo primo successo proprio contro il Padova.

Sabato 24 marzo 2012

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Difficile pensare alla salvezza con uno spogliatoio allo sfascio

Visto il clima il Verona lo si doveva far a polpettine

Cosa si può pretendere da questo derby? Verrebbe da dire solo una vittoria ma sarà dura! Calcio Vicenza. Squadra spaesata, senza identità e isolata. Difficile poter pensare ad un cambiamento radicale

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della sfida col Verona, un gruppo degli ultrà s’è confrontato con la squadra per avere delle spiegazioni. Tutto risolto nella massima serenità e ci si aspettava una gara gagliarda dal Bentegodi nel fare a polpettine i gialloblù. Ma a fettine son finiti i biancorossi dimo-strando ancora una volta di non avere gli attributi e le idee chiare. Ci sta a perdere, ma almeno nel derby ci si aspettava molto di più ed invece questa squadra ancora una volta è uscita senza raccogliere nulla anche se, per alcuni sprazi di gioco, ha fatto vedere cose discrete ma sempre poca cosa per una formazione che deve uscire in fretta dalle sabbie mobili. Il Padova va di-vorato punto e basta, altrimenti uscirà l’ennesimo incidente di percorso ad aumentare la crisi per la compagine di Beghetto.

SE LA SQUADRA NON REAGISCE, SIGNI-FICA CHE LO SPOGLIATOIO S’È ROTTO. SE LA SQUADRA SUBISCE IL COLPO, SI-GNIFICA CHE LO SPOGLIATOIO S’È ROT-TO. SE LA SQUADRA APPENA SUBISCE NON REAGISCE, SIGNIFICA CHE LO SPO-GLIATOIO S’È ROTTO. Ma se alla domanda chiedi come sta il gruppo, ti rispondono. “Ci sentiamo ancora più motivati, abbiamo voglia di reagire già dalla prossima gara perché ci sentiamo in debito con la tifoseria”. Queste parole si ripetono da quasi due mesi. La tifoseria si sente presa in giro quando prima della vigilia

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La disperazione di Soligo è l’immagine di questa crisi del Vicenza che non riesce più a tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Col Pa-dova non si può fallire ancora. Non importa se questo derby ha meno importanza di quello del Verona ma va vinto, punto e basta.

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Sabato 24 marzo 2012

P

La posizione del Vicenza Dopo 10 gare del girone di ritorno

0010011000

1-02-41-10-14-11-11-10-31-00-2

Totale 3

BRESCIA - VICENZAVICENZA - SASSUOLO

ASCOLI - VICENZAVICENZA - TORINO

CITTADELLA - VICENZAVICENZA - LIVORNOCROTONE - VICENZAVICENZA - VARESE

GROSSETO - VICENZAVICENZA - VERONAPADOVA - VICENZA

VICENZA - ALBINOLEFFE JUVE STABIA - VICENZA

VICENZA - GUBBIOSAMPDORIA - VICENZANOCERINA - VICENZA VICENZA - PESCARAMODENA - VICENZAVICENZA - EMPOLI

BARI - VICENZA VICENZA - REGGINA

2-00-11-10-14-21-12-20-21-12-12-12-11-03-10-12-21-10-31-02-20-0

And Incontro001001101303033113311

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4Calcio serie B. Regna la bagarre per i primi due posti mentre per gli spareggi Padova, Varese, Reggina, Brescia e Samp

Torino, Pescara, Verona, Sassuolo2 tra queste saliranno in serie A

un minuto dopo ammutolisce gli uomini di Simoni per il pari finale. La Nocerina, infine, dopo l’exploit della scor-sa giornata proprio contro il Gubbio, non riesce a dare continuità perdendo a Modena per 2-0 grazie ai gol di Dalla Bona e Signori. Fari puntati per la 32ma giornata tra Varese-Reggina entrambe ad inseguire il Padova im-pegnato nel difficile derby col Vicenza. Nella zona bas-sa il Crotone cerca l’allungo con l’Albinoleffe mentre il Livorno potrebbe superare i canarini gialli del Modena.

* - 7 punti | ** - 4 punti | ***- 2 punti | **** -1 punto

CLASSIFICA

TORINOPESCARAVERONA

SASSUOLOPADOVAVARESE

REGGINABRESCIA

SAMPDORIABARI***

GROSSETO

JUVE STABIA**CITTADELLAMODENALIVORNOCROTONE ****EMPOLIVICENZAGUBBIOASCOLI *ALBINOLEFFENOCERINA

3938363431312927262522

6362605950494646454141

0-01-01-12-23-32-12-02-31-11-12-0

2-10-13-00-21-22-01-10-10-10-31-2

SAMPDORIA - ASCOLIEMPOLI - BARI

PESCARA - BRESCIAGROSSETO - CITTADELLA

GUBBIO - CROTONEREGGINA - LIVORNOMODENA - NOCERINA

ALBINOLEFFE - SASSUOLOJUVE STABIA - TORINO

PADOVA - VARESEVERONA - VICENZA

RISULTATI 10^ GIORNATA RITORNOA

Il tecnico del Modena Agatino Cuttone sta risollevando i canarini gialli.

Classifica marcatori serie B

22 Immobile; 18 Sansone; 16 Sau; 14 Tavano; 13 Abbru-scato, Sforzini, Sansovini, Jonathas; 12 Paulinho, Caetano, Cocco; 11 Pozzi, Insigne; 10 Castaldo, Dionisi; 9 Papa N’Diaye, 8 Alfageme, Ceravolo, Ciofani, Ignacio Gomez; 7 Fiorenzi, Gagusa, Campagnacci, Caridi, Maah, Missiroli, Cacia, Ruopolo, Sgrigna, Di Gennaro, Caputo, Antonucci; 6 Di Roberto, El Kaddouri, Bianchi, Greco, Hallfredsson, De Luca, Boakye, Bertani, Cutolo; 5 Cellini, Catania, Ne-gro, Cascione, Di Carmine, Ferrari, Pichlmann, Maccaro-ne, Danielvicius.

Ridono il Sassuolo e il Verona, viene fermato invece il Torino. Pareggio tra Pescara e Brescia 1-1 con gli uo-mini di Zeman che sbagliano il rigore che poteva valere il primato in solitudine. Grandi emozioni nella 31esima giornata di Serie B, dove è protagonista la squadra di Ful-vio Pea, con una rimonta da urlo dal 2-0 al 3-2 in casa dell’AlbinoLeffe. L’Hellas vince il derby del veneto con il Vicenza per 2-0 in un match subito facile, grazie ai cen-tri di Gomez e Abbate nei primi 25’. Gli uomini di Man-dorlini poi controllano agilmente la gara. Il Torino viene fermato sull’1-1 dalla Juve Stabia: i granata, irriconosci-bili nella prima frazione, passano in svantaggio subendo il gol di Sau al 34’, ma sono bravi a concretizzare al pri-mo tiro in porta, pareggiando con Sgrigna cinque minuti più tardi. Nella ripresa partita più aperta ed equilibrata, ma il risultato non cambia. Continuano le difficoltà per la Sampdoria, che non va oltre lo 0-0 casalingo contro l’A-scoli, sprecando occasioni da gol con Pozzi e Munari, ma rischiando anche sul palo clamoroso di Rossini. Vittoria in rimonta della Reggina sul Livorno, con il neoentrato Montiel che sigla il 2-1 finale dopo i gol di Paulinho e Viola. Tre punti anche per l’Empoli, che batte 1-0 il Bari grazie ad un gol di Maccarone. Grande spettacolo nel pa-reggio per 3-3 tra Gubbio e Crotone. Al 90’ il match è sul 2-2 grazie ai gol di Ciofani e Boisfer per i padroni di casa e di Sansone e Calil per gli ospiti. Un centro di Cottafava fa esplodere il Barbetti, ma un rigore dello stesso Calil CROTONE - ALBINOLEFFE

SASSUOLO - EMPOLIBRESCIA - GROSSETO

TORINO - GUBBIOBARI - JUVE STABIALIVORNO - MODENAVICENZA - PADOVAASCOLI - PESCARAVARESE - REGGINA

CITTADELLA - SAMPDORIANOCERINA - VERONA

11^ GIORNATA DI RITORNO

TaccuinoLe partite dell’ 11^ giornata di ritorno

La serie B gioca sabato 24 marzo, ore 15:00Anticipovenerdì 23 marzo, ore 20:45 Sassuolo-EmpoliPosticipolunedi 26 marzo, ore 20:45 Vicenza-Padova

Le partite della 12^ giornata di ritorno

Modena-Ascoli; Pescara-Bari; Reggina-Brescia; Vero-na-Cittadella; Padova-Crotone; Gubbio-Livorno; Sam-pdoria-Nocerina; Grosseto-Sassuolo; Empoli-Torino; Juve Stabia-Varese; Albinoleffe-Vicenza

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Sabato 24 marzo 2012

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5Calcio Triestina, l’avversario di turno.Calcio serie A.

Lazio, Napoli, Udinese e Roma raccolte in 4 punti

Rossoneri in piena salute stanno in vetta mentre i bianconeri inseguono a quattro lunghezze in attesa dell’Inter

Rintasamento da terzo posto in serie A. DOPO LA FUGA ORMAI UFFICIALE DI CAPOLISTA (MILAN) E VICE-CAPOLI-STA (JUVENTUS), ENTRAMBE VITTO-RIOSE NELL’ANTICIPO, PER LA TER-ZA PIAZZA-CHAMPIONS, CI SONO TRE FORMAZIONI IN UN PUNTO. È la Lazio a spianare la strada al rientro di Udinese e Na-poli. Biancocelesti sconfitti dal Catania, al sesto risultato utile consecutivo, in virtù della quarta rete stagionale di Legrottaglie (record personale eguagliato in A). 2-2, inve-ce, il finale pirotecnico tra bianconeri e partenopei: friulani sul 2-0 con Pinzi e Di Natale (19esimo sigillo), di Cavani la doppietta decisiva (quota 18). Per l’uruguayano anche un errore dal dischetto. Alle loro spalle, l’Inter continua ad arrancare: 0-0 con l’Atalanta, anche a causa del rigore sbagliato da Milito. Pari anche per Bologna-Chievo (2-2: Di Vaio e Diamanti; Andreolli e Thereau), Lecce-Palermo (1-1: Di Michele e Munoz). In coda, ritorna al successo il Cagliari (3-0 al Cesena: tripletta di Pinilla, a quota 7); seconda vittoria di fila per il Novara, a Siena (0-2: Rigoni e Porcari).La 29ma giornata mette in evidenza Milan-Roma con i rossoneri in piena forma e giallorossi tornati a ridosso del-le zone alte a soli quattro lunghezze dai cugini della Lazio

al terzo posto.Bella sfida al San Paolo tra il Napoli ancora scosso dai 4 gol subiti dal Chelsea contro la sorpresa Catania di Mon-tella. La Juve ci prova contro il frastornato Inter.La Lazio dopo due ko di fila ci prova all’Olimpico contro un Cagliari quasi salvo ma che venderà cara la propria pel-le. Il Novara con il ritornato Tesser prova a cercare il terzo successo di fila, quasi costretto, dovendo affrontare il Lec-ce che sta sopra di tre punti e potrebbe essere la gara della svolta. Il Parma va nella tana del fanalino Cesena.

Allegri e Conte allenano due grossi complessi a differenza che Allegri col Milan ha un organico più attrezzato e Conte sta mettendo le basi per far ritornare grande la Juventus.

Classifica marcatori serie A

20 Ibrahimovic; 19 Di Natale; 18 Cavani; 15 Denis; 14 Palacio, Milito; 12 Jovetic, Klose; 11 Miccoli, Calaiò; 10 Di Vaio, Giovinco, Matri; 9 Nocerino, Borini; 8 Osvaldo, Lavezzi, Hernanes, Di Michele, Lodi; 7 Rigoni, Mutu, Lar-rivey, Maschisio, Pinilla, Hamsik; 6 Bergessio, Thereau, Budan.

TaccuinoLe partite della 10^ giornata di ritorno

La serie A gioca domenica 25 marzo, ore 15:00

Anticipisabato 24 marzo, ore 18:00 Milan-Romasabato 24 marzo, ore 20:45 Palermo-Udinesedomenica 25 marzo, ore 12:30 Atalanta-BolognaPosticipodomenica 25 marzo, ore 20:45 Juventus-Inter

Le partite dell’ 11^ giornata di ritorno

Cagliari-Atalanta; Lecce-Cesena; Fiorentina-Chievo; Inter-Genoa; Parma-Lazio; Catania-Milan; Juventus-Na-poli; Roma-Novara; Bologna-Palermo; Siena-Udinese

Sabato 24 marzo 2012

* - 6 punti

CHIEVOATALANTA*CAGLIARIGENOASIENAFIORENTINAPARMALECCENOVARACESENA

3534 34 33 32 32 31 26 23 17

MILANJUVENTUS

LAZIONAPOLI

UDINESEROMAINTER

CATANIA BOLOGNA PALERMO

60 56 48 47 47 44 41 41 36 35

CLASSIFICA

NAPOLI - CATANIAMILAN - ROMA

JUVENTUS - INTERCHIEVO - SIENA

ATALANTA - BOLOGNAGENOA - FIORENTINA

NOVARA - LECCECESENA - PARMA

PALERMO - UDINESELAZIO - CAGLIARI

1-23-22-11-41-30-11-10-20-13-0

10^ GIORNATA DI RITORNO

A

0-50-03-02-21-01-00-22-20-21-1

1-21-11-11-01-21-11-40-21-10-2

FIORENTINA - JUVENTUSINTER - ATALANTA

CAGLIARI - CESENABOLOGNA - CHIEVO

ROMA - GENOACATANIA - LAZIOPARMA - MILAN

UDINESE - NAPOLISIENA - NOVARA

LECCE - PALERMO

RISULTATI 9^ GIORNATA RITORNOA R

A

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6Calcio Triestina, l’avversario di turno. Giuliani sconfitti al Nereo Rocco dal Toro e all’ultimo posto L’avversario. Padova con 38 gol fatti e 29 subiti. Fuori casa ha vinto 6 volte. I suoi bomber sono Ruopolo, Cacia e Italiano

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - PADOVA | lunedì 26 marzo - ore 20:45

Ha già vinto la sfida lo scorso anno e in maniera netta, stessa cosa all’an-data anche se di misura, ma per Ales-sandro Dal Canto, grande ex del derby del Menti, la gara con il Vicenza avrà comunque un sapore particolare. “Per me avendoci fatto tanti anni da gioca-tore non è una partita normale - A Vi-cenza ho vissuto momenti di gloria e momenti meno positivi, ma ho preso il buono di entrambe le situazioni”.In casa biancoscudata la parola d’ordine è vincere per archiviare in fretta il pareggio col Varese e la sconfitta a tavolino col Torino e riprendere il cammino verso quello che è l’obiettivo stagionale. “Sarà una partita sentitissi-ma, l’ennesima in cui cercheremo di ottenere il bottino pieno. Percepiamo l’attesa che c’è in città, ma l’abbia-mo preparata come tutte le altre. Moralmente ci arrivia-mo bene nonostante quei due contraccolpi psicologici, che forse è servita a farci capire una volta per tutte che campionato è quello di serie B. Cerchiamo di raggiun-

Il Padova di Dal Cantorischia grosso al Menti

gere l’obiettivo delle prime sei posizioni, e poi tireremo le somme. Il pareggio col Varese e la sconfitta col Toro dopo aver vinto la gara in campo? Due campanelli d’al-larme senza dubbio”. Reduce da due vittorie consecutive, contro AlbinoLeffe e Brescia e il pareggio col Varese che ha lasciato parec-chio l’amaro in bocca, il Padova si avvicina al match di lunedì sera contro il Vicenza, con la consapevolezza di voler dare una svolta al proprio campionato (attual-mente è quinto con un punto di vantaggio dal Varese e quattro dal duo Reggina e Brescia. “L’importanza del ri-sultato è pesante sia per noi che per loro - ha detto l’alle-natore del Padova, Alessandro Dal Canto, in conferenza -. Per noi vincerla significherebbe staccare le inseguitri-ci e potremo avere l’opportunità di accorciare davanti. I giochi sono aperti ancora aperti per tutti: mancano 11 partite, sembrano poche ma i punti a disposizione sono tantissimi. In questo momento vogliamo pensare parti-ta dopo partita, senza fare troppi calcoli. Tra un mese le gerarchie saranno delineate meglio”. Dal Canto però mette in guardia i suoi dal Vicenza di Beghetto. “Cono-sciamo pregi e difetti del Vicenza, ma è una sfida fuori pronostico… La loro a dispetto dei risultati è una buona squadra, Abbruscato, Pinardi, Paro, Soligo e Botta è una

vita che fanno la B e quindi sanno come affrontare certe partite”.IL PADOVA PERDE LA GARA A TAVOLINO COL TORINO 0-3E NON SE NE DÀ UNA RAGIONESul campo vince 1-0, a tavolino perde 0-3. Una mazzata psicologica non indifferente per i giocatori e tre punti in meno in classifica, che a fine stagione potrebbero pesa-re davvero tanto. Black-out di Padova-Torino di inizio dicembre non è affatto semplice, ci sono ragioni da una parte e dall’altra ed errori commessi sia dal Torino che dal Padova. Possiamo definirlo un caso limite, relativa-mente al quale la giurisprudenza in merito non è poi così chiara, vista l’assenza di precedenti analoghi (gli altri casi di partite sospese per black-out non erano al-trettanto “intricati”). Morale. Paga sempre chi ospita e per quanto possano esserci varie ragioni, lo impone il regolamento.

PADOVA (4-4-2)

Frison

Botta

Tonucci

Bianco

Bastrini

Abbruscato

Pinardi

Martinelli

Paro

Gavazzi

Paolucci(Baclet)

Perin

RuopoloMarcolini(Bentivoglio)

Italiano

Cuffa

Trevisan

Bovo

Cacia

Legati

Renzetti

Donati

VICENZA (3-5-2)Allenatore Massimo BeghettoA disposizione in panchina:Pinsoglio, Zanchi, Giani, Maiorino, Brighenti, Baclet (Paolucci), Pisano

Allenatore Alessandro Dal CantoA disposizione in panchina:Cano, Portin, Franco, Bentivoglio (Marcolini ex),Cutolo, Succi, Jdayi

Un’azione dell’incontro di andata Padova-Vicenza 1-0

Trevor Trevisan il figlio dell’ex calciatore Angelo Tre-visan. Entrambi hanno indossato la maglia del Vicenza specialmente il padre che ha lasciato ottimi ricordi.

Sabato 24 marzo 2012

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7Mostre. La mostra è ospitata presso il Centro Commerciale Palladio a Vicenza dal 3 marzo al 1° aprile

[email protected]

Le Vicenze di Vicenza

LA CITTÀ STORICA NELLE RICO-STRUZIONI DI ALDO CAPITANIO E LA CITTÀ VISIONARIA NEI CALEN-DARI DI GABRIELE SCOTOLATI

È questo il titolo della mostra ospitata presso il Centro Commerciale Palladio (Strada Padana Superiore verso Padova, 50) a Vicenza.

Lungo quattro pannelli bifacciali (da 2,40 m. l’uno) si posso-no ammirare dieci quadri contenenti altrettanti ingrandimenti (formato 100 x 70 cm.) dai disegni originali di Aldo Capi-tanio (a matita, china e tempera), che raccontano gli eventi storici della città di Vicenza dall’epoca romana al ’900, at-traverso i periodi medievale, rinascimentale e ottocentesco.Nel lato opposto dei pannelli, altri dieci quadri ospitano la serie dei 25 calendari di Gabriele Scotolati, ideati fra il 1986 e il 2011, il cui soggetto è sempre la città di Vicenza (e i suoi abitanti), reinterpretata da uno spirito fantasioso, irridente, perfino irriverente, che sa accompagnare il linguaggio al se-gno pittorico in modo vigorosamente inaspettato.La rivista Storia Vicentina (Scripta Edizioni di Giorgio Ma-renghi), si è avvalsa nel 1994 della firma di Aldo Capitanio (è infatti da questa pubblicazione che provengono gli originali degli ingrandimenti presenti in mostra).All’interno del Centro Commerciale è visitabile anche “la più lunga Vicenza dipinta”, un murale lungo trenta metri in cui Scotolati ha dipinto (con la tecnica dei pastelli ad olio)

70 monumenti, fra scomparsi ed esistenti, del territorio vi-centino.Luogo: Centro Commerciale PalladioStrada Padana Superiore verso Padova, 50 – VicenzaTel: 0444 239000Orario: Tutti i giorni dalle 9 alle 21- Dal 3 marzo al 1 aprile 2012

Gabriele ScotolatiG. Scotolati ha al suo passivo una modesta e fallimentare esperienza amatoriale (12 relazioni sentimentali rapidamente consumate ed estinte come i mesi dell’anno), ma ha al suo attivo un’enorme produzione cartacea (più o meno abusiva) ed una chilometrica produzione murale (altrettanto abusiva) sulle pareti esterne di case altrui.La mancanza d’amore d’altronde, può generare anche di peggio; in questo caso l’autore l’ha espressa così. Ma… si direbbe che al Nostro prema molto il linguaggio scritto e ora-le; umiliato dal sesso difficoltoso infatti, affida al linguaggio (cioè all’uso aulico ed irriverente della parola) le sue presunte libertà artistiche, corredate anche dal segno.Ecco quindi una carrellata di segni, parole, colori, calendari, pitture murali… dove forse in fondo in fondo s’intravede co-munque il suo bisogno d’amore. G. Scotolati fa (per vivere) un po’ di tutto ciò: parole al vento, irrisioni & derisioni varie, disegni anche accurati ma con strani innesti di fantasia, poe-sie talvolta oltre la misura del buon senso, caricature benevo-le o malevole secondo l’umore, murales d’interni esterni o viceversa, pitture figurative e astratte, ma spesso con strofette pericolosette anzichenò …Gabriele Scotolati alias Tiberio Castellagofu Gabriele Padoan- Tel. 347-4790273e-mail: [email protected]

Aldo CapitanioCamisano Vicentino, 28 maggio 1952 /19 settembre 2001

1972 Nel giorno delle nozze (Eureka)1973/77 Il Corsaro Nero, La regina dei Caraibi (Il Giornalino)1978/82 Wanneka (Il Giornalino)1980/97 Storia a Fumetti di Enzo Biagi (Mondadori)1989/91 Nick Raider (Sergio Bonelli Editore)1995 Tex: Il soldato comanche (Sergio Bonelli Editore)1997 Tex: Bad River (Sergio Bonelli Editore)2001 Tex: Matador! La collera dei Montoya (S. Bonelli Ed.)Nel 1994 per la Storia Vicentina dell’editore Giorgio Mare.nghi (Scripta Edizioni) disegna ricostruzioni dettagliate della Vicenza dall’epoca romana al ’900, attraversando il periodo medievale, rinascimentale ed ottocentesco.LE VICENZE DI VICENZA: ne ripropone alcune illustra-zioni e ne approfondisce alcuni dettagli nell’appendice IN-GRANDIMENTI

PROBABILI FORMAZIONI | VICENZA - PADOVA | lunedì 26 marzo - ore 20:45

Eventi storici della nostra città riproposti con ingrandimenti fotografici di grande effetto e un murale di 30 metri

Sabato 24 marzo 2012

Aldo Capitanio, Ezzelini.

Gabriele Scotolati, La Piazza.

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8Dj Passarelli: dal vinile al digitaleMusica. Intervista con il Dj Antonio Passarelli, un professionista della consolle che ha girato il mondo

di Andrea Turetta

Di professione fa il Dj e naturalmente, parlare con lui di musica è assai pia-cevole ma, Antonio Passarelli ha avu-to modo di fare anche altre cose, tra le quali, essere presente in “Uomini e donne” quindi, proviamo a conoscer-lo meglio con l’intervista gentilmente concessa…Quanto è utile l’esperienza che si acquisisce anno dopo anno, quando si affronta la professione di dj?La professione del dj, così come anche tante altre, neces-sita di grande passione, ma come tutti ben sappiamo la passione deve essere coltivata e con i tempi che corrono, dove la tecnologia sta avanzando a passi molto rapidi e il pubblico diventa sempre più esigente, bisogna fare tesoro di ogni attimo che si trascorre dietro una consolle. Scru-tare la pista, tener conto del genere che si sta suonando, aggiornarsi sulle tecniche di missaggio alternative (digi-tali ad esempio), e di tutto fare una gran bel bagaglio da portare in giro volta per volta per non essere impreparati una volta che le mani solo al cielo e la pista è in delirio.

La tua passione per la musica come ha avuto avvio?Alla tenera età di nove anni, mia sorella era allora fidan-zata con un ragazzo il cui fratello era dj. In quel perio-do il vinile la faceva da padrone incontrastato, ed ogni volta che mi ritrovavo a casa loro ero circondato da og-getti magici, non riuscivo a capire come fosse possibile che quella puntina potesse trasmettere il suono alle casse e quel mixer riuscisse ad unire il tutto all’unisono. Mi incuriosii un bel po’ finché un bel giorno non decisi di sfiorare (senza permesso del proprietario) quegli oggetti magici; da quel momento in poi non sono riuscito a farne a meno. Iniziai ad essere dipendente, stranamente adora-vo il fidanzato di mia sorella e quasi tutti i giorni ero in quel salone nel seminterrato a provare, provare, provare e finalmente dopo qualche anno i miei si decisero a rega-larmi la consolle, ma il tempo dei vinili era quasi tramon-tato, al loro posto furono sostituiti i famosi Pioneer CDJ 100, i mitici, tutti li avevano. Iniziai col le prime feste di compleanno agli amici, poi le prime feste scolastiche, poi le prime domeniche pomeriggio danzanti, poi il sabato

notte nella discoteca del paese, poi Roma e poi ora alla conquista del mondo! (ride)

Oggi anche per chi fa musica la precarietà è ben pre-sente. È sempre più difficile fare progetti a medio-lungo termine?Quando parli del dj e nella stessa frase aggiungi la paro-la “lavoro” spesso le persone si fanno una grande risata, mio padre compreso. Eppure c’è chi vive di questo e chi si arricchisce con questo. Certo, ormai la concorrenza è talmente tanta che veramente bisogna essere diversi e decisamente bravi per poter andare avanti, ma bisogna crederci anche se tutto viene contro! Io attualmente non immagino la mia vita esclusivamente come dj, poiché mi rendo conto che è un po’ un rischio, difatti allo stesso tem-po studio anche Ingegneria Edile e spero di poter portare avanti ambo le cose in parallelo. Ora come ora è un lavo-ro/passione che mi rende indipendente al 90% e sono fiero di esserlo dall’età di quattordici anni. A chiunque voglia intraprendere questa carriera dico: provateci! Tentare non ha mai fatto male a nessuno, l’importante è rimanere pur sempre con i piedi per terra.

Il mondo della musica ha subito comunque dei forti stravolgimenti in questi anni, l’artista ha ancora il modo di controllare quanto realizza o la cosa rimane difficile?Come dicevo nella domanda precedente il lavoro del dj è leggermente instabile, e rimanere sulla cresta dell’on-da non è una cosa facile. Bisogna appunto rendersi con-to di quello che si sta andando incontro, senza rimanere accecati da un eventuale successo o arrendersi a qualche sconfitta. Si dice che la potenza non sia nulla senza con-trollo, ed in questo caso è la stessa cosa: se hai un potere tra le mani, che è quello di guidare migliaia di persone al divertimento, fallo con cautela e con passione, per non finire nel girone dei lussuriosi e non avere più la capacità di distinguere il Bene dal Male.

Per un dj quanto è importante raggiungere un proprio stile?Lo stile di un dj è un po’ come un modello di abito: se quello stilista non fosse stato in grado di renderlo diver-so dagli altri, o quanto meno particolare, probabilmente il popolo ne avrebbe fatto uso ma se ne sarebbe presto dimenticato. Una maglia semplice la comprano in tanti, la usano, la sfoggiano poi magari finisce nei panni da ri-ciclare; mentre una maglia particolare, bella, che ti ricor-da un epoca, che ha segnato un cambiamento, che è stata oggetto di momenti indimenticabili, la mostri ai posteri dicendo: “questa è la maglia, non una tra le tante”. Credo che il successo vero è proprio sia dovuto ad uno stile tutto personale, ispirandosi ai big ma unendo quel qualcosa di nostro che lo rende decisamente diverso.

Chi fa musica può in qualche modo fare qualcosa per migliorare il mondo che gli sta attorno?La musica ha segnato molte epoche e molte rivoluzioni ed è comunque un mezzo di comunicazione, ma bisogna usarla nel modo giusto e con le giuste forze. Da soli non si può fare molto, ma unendo le forze sono convinto che la musica possa fare tanto e per tanti, così come molti artisti ne fanno un uso per beneficenza ad esempio. Io sono as-solutissimamente pro verso questo tipo di manifestazione della musica.

Venendo per un attimo alla tua apparizione in “Uomini e donne”. Che tipo di esperienza è stata?“Uomini e Donne” -come tutte le esperienze della mia vita- è stato un modo per mettermi alla prova. Nasce tutto come un gioco, dato che di tal cosa si tratta, poi c’è chi casca nel baratro e chi no, ma mi spiego meglio. Molti al mio posto avrebbero approfittato dell’occasione per farsi una buona immagine, ad esempio ricreando un’esterna in una discoteca e suonando (nel mio caso di dj), eppure io

dopo la terza puntata ero cotto, pensavo solo a non far preoccupare lei e farle capire che ero lì solo ed esclusiva-mente per portarla a casa con me. In generale l’esperienza ti trasmette tanto, ogni emozione è elevata all’ennesima potenza, e ti rendi conto di quello che puoi e non puoi controllare di te stesso. Sono cresciuto tanto in quest’ulti-mo anno, e in parte lo devo anche ad esso.

Come ti spieghi il successo dei talent show?I talent show mettono in mostra quello che ognuno di noi ha dentro, quelle che sono le nostre passioni più grandi ed è giusto che vengano premiati con un ricambio di ascolti da parte del pubblico. Io non ho mai preso parte ad uno di essi, poiché il mio “talento” se così lo posso definire, lo metto già in mostra da un bel po’ e spero che quanto prima il pubblico se ne accorga e mi acclami per quel che sono.

In anni di onorata carriera artistica, avrai conosciuto e collaborato con tanti artisti, ce n’è qualcuno che ti va di ricordare in questa sede?Diciamo che la mia carriera è molto modesta, per avere solo ventidue anni ho girato molto sia l’ Italia che il resto del mondo, lavorando e non, ma un ricordo in particolare ad essere sincero non ce l’ho. Di sicuro la mia amicizia con lo stilista Carlo Pignatelli mi ha formato molto, e mi ha dato molti spunti al fine di una crescita professionale, ora è come un secondo padre che sforna sempre consigli utili. Del mondo dello spettacolo ne ho conosciuti tanti ma nessuno mi è rimasto impresso, quanto a quello mu-sicale ho affiancato molti dj di fama internazionale e mi sono divertito con tutti allo stesso modo. Chissà se un giorno a questa frase qualcun altro potrà rispondere elen-cando il mio nome...

Per chiudere, cosa consigliare ad un giovane che inten-da fare musica e magari lavorare come dj?La prima cosa è: non arrenderti mai, credi in quello che hai dentro! Anche se la concorrenza e molta sappi che scavando dentro te c’è qualcosa che ti rende diverso, cer-cala e fanne buon uso. Ma soprattutto rispetto, verso tutti e tutto. Una persona che rispetta sa farsi rispettare, e in ambito lavorativo è uno delle prerogative minime. Ascol-ta il popolo e missalo alle tue idee, fa della musica il mez-zo espressivo della tua anima. Fai divertire e divertiti. Un giorno ti guarderai indietro e ricorderai con orgoglio ogni tuo gesto e soprattutto potrai dire di essere stato l’artefice della felicità altrui.

Si ringrazia per la gentile collaborazione Laura Gorini

Sabato 24 marzo 2012

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9Genesi di una storia straordinariaCinema. Un film di Luc Besson, presentato in apertura al Film Festival di Roma, è basato su una storia vera

di Andrea Turetta

Basato sulla storia vera dell’eroica Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991. La signora Aung, The Lady come è conosciuta in tutto il mon-do, è candidata in Birmania alle prossi-me elezioni politiche suppletive del 1° aprile.In occasione dell’uscita del film patrocinato da Amnesty International sezione Italiana, la Good Films promuove la campagna Send a message per sensibilizzare l’opi-nione pubblica italiana a sostegno di Aung San Suu Kyi, leader del movimento democratico in Myanmar che da oltre 20 anni combatte contro le limitazioni alle libertà civili e politiche imposte dal regime militare.

“La lotta di Suu Kyi è uno dei più straordinari esempi di coraggio civile dell’Asia degli ultimi decenni.”Comitato norvegese per il premio Nobel (1991)“Fisicamente minuta ed elegante, ma di una levatura morale da gigante. Molti grandi uomini la temono. No-nostante siano armati fino ai denti, continuano a temer-la.” - Desmond Tutu“La considero un’eroina e una fonte di ispirazione.” Ba-rack Obama“Aung San Suu Kyi è un modello per tutti coloro che credono nella libertà di parola, nella democrazia e nei diritti umani.”- David Cameron“La tua determinazione e il tuo coraggio continuano a ispirare gli amici della libertà in tutto il mondo” - Bill Clinton“È il mio idolo” – Bono

THE LADY è la straordinaria storia di Aung San Suu Kyi e di suo marito, Michael Aris. Si tratta anche del racconto epico della pacifica lotta della donna al centro del movimento democratico birmano. Nonostante la di-stanza, le lunghe separazioni e un regime pericoloso e ostile, il loro amore resiste fino alla fine. Una storia di devozione e di comprensione umana sullo sfondo dei disordini politici che continuano tutt’oggi. La stesura di THE LADY ha richiesto tre anni di lavoro a Rebecca Frayn. Attraverso interviste con figure chiave vicine a Aung San Suu Kyi è stata in grado di ricostruire per la prima volta la vera storia dell’eroina nazionale birmana.

NOTE DI PRODUZIONE (tratto dal Pressbook del film)

THE LADY: Genesi di una storia straordinaria

Aung San Suu Kyi è una delle principali oppositrici alla giunta militare al potere in Birmania. Hadedicato la sua vita alla lotta per la democrazia nel suo paese. Dopo aver vinto le elezioni nel 1990 edopo l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace l’an-no successivo, è stata agli arresti domiciliariper più di quindici anni, ma non si è mai arresa. Nel 1999 ha rifiutato di andare in Inghilterra pervedere suo marito che stava morendo di cancro, per pau-ra di non poter rientrare in Birmania; nonl’avrebbe più rivisto. Quando infine Aung San Suu Kyi è stata rilasciata dagli arresti domiciliari nelNovembre 2010, non vedeva i suoi due figli, Alex e Kim, da dieci anni.Sono stati proprio l’inesauribile determinazione e lo stra-ordinario coraggio di questa donna, sola, in lotta contro un regime brutale e tirannico a spingere Michelle Yeoh e Luc Besson a portare su uno schermo il suo incredibile percorso. “Quando mi è arrivata la sceneggiatura di Re-becca Frayn nel2007, ho pensato che non si trattasse solo di una storia d’amore e sacrifico estremamente commovente, ma che mi venisse offerto un ruolo che non potevo rifiutare”, spiega MichelleYeoh.”Ho sempre pensato che ci fosse una mancanza di forti personaggi femminili nel cinema”. La produttrice Virginie Besson-Silla concorda: “In un’ora avevo fini-to di leggere la sceneggiatura. Ho capito subito che la EuropaCorp Company doveva assolutamente produrlo. Se sai di doverti dedicare completamente a un progetto per un paio d’anni, deve lasciarti subito a bocca aperta. Il fatto che fosse una donna a dimostrare il proprio eroi-smo era ancora più commovente, dato che generalmente sono gli uomini a venire rappresentati come personaggi eroici. Non c’erano dubbi, dovevamo fare questo film”, continua, entusiasta.”Era importante che io e Luc aves-simo la stessa visione del film che volevamo portare sul grande schermo. La mia priorità era di concentrarmi sul-loscopo del progetto e occuparmi dell’aspetto finanziario solo in un secondo momento. Andy Harries e Rebecca Frayn sono venuti a Parigi per incontrarci. Avevamo tut-ti la stessa visione e capivamo il suo potenziale impat-to”. Il produttore Andy Harries approva: “Dopo tre anni di lavoro senza alcunsupporto finanziario era fantastico potersi unire alla Eu-ropacorp e avere l’opportunità di fare il film insieme a Luc Besson, un regista che ho sempre ammirato. Luc e Virginie sono stati incredibilmente incoraggianti fin dal nostro primo incontro e hanno accolto a braccia aperte questo impegnativo progetto insieme a noi. È stata un’e-sperienza fantastica”.Tuttavia, non è stato facile capire fino in fondo la scelta di Aung San Suu Kyi di sacrificare la sua vita privata in nome dei suoi ideali. “Mentre leggevo il copione, non potevo fare a meno di chiedermi come una madre po-tesse fare una scelta simile” aggiunge Virginie Besson-Silla. “Ed era così lontana dalla mia natura che volevo capire cosa l’avesse portata ad abbandonare tutto per la patria. Dopo aver fatto delle ricerche e aver incontrato delle persone che l’avevano conosciuta, ma soprattutto dopo averla incontrata di persona dopo il suo rilascio, ho capito che era stata guidata dall’amore. Ha deciso di non tenere conto dei propri sentimenti per aiutare milioni di persone”.Michelle Yeoh concorda: “Mentre suo marito stava

morendo, Suu Kyi era intenta a preparare un discorso e a compiere i suoi dover di attivista. A prima vista, si potrebbe pensare che sia fredda e scostante, ma in un secondo momento, diventa chiaro che la sua è una per-sonalità molto forte che non si può fare ameno di ammi-rare”. Anche David Thewlis, che interpreta sia il ruolo di Michael Aris che quello del gemello Anthony, ha dovuto fare i conti con l’idea di una persona che ha vissuto una vita all’insegna dell’abnegazione. “È capitato che i co-niugi passassero anni senza vedersi o senza parlarsi, che per me è impensabile”, osserva l’attore. “Lui non sapeva neanche se sua moglie venisse torturata o picchiata, o se fosse in una cella di isolamento. Ha cresciuto i loro due figli da solo e non ha potuto vederla nemmeno quando gli è stato diagnosticato il tumore. Siccome non ho mai vissuto niente di simile, è stato difficile per me capire a fondo la situazione”.

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Sabato 24 marzo 2012

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Le sanguisughe continuano a suc-chiarvi il sangue. Anzi, lo fanno ancora un po’ di più. Lo fanno senza ritegno.

Fondato nel 1957 da Claudio Noaro

EDITOREEdizioni TAEV di Fabio Noaro

Strada Ca’ Balbi, 230 - 36100 VicenzaDirettore Responsabile Fabio Noaro

REDAZIONEStrada Ca’ Balbi, 230 - 36100 Vicenza

tel 0444 912331 - fax 0444 912373Art Director Roberto Scattolin

Direttore Commerciale Susanna NoaroRedattori Andrea Turetta, Luca Turetta

GRAFICA E [email protected]

STAMPAUTVI Tipolito Srl - Vicenza

Registrazione al Tribunale di Vicenza n.98 del 28/10/1957Iscrizione al ROC n. 11438

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Forum Internet www.sportvicenza.forumfree.it - www.freeartnews.forumfree.it

Libri. In libreria l’ultimo lavoro di Mario Giordano e il libro di Stefano Zecchi, diventato padre in età non più giovane

Spudorati

Dopo l’infinito cosa c’è, papà?

I tagli agli stipendi dei parlamentari? Non si fanno. L’aboli-zione dei vitalizi? A Montecitorio scatta la ribellione. Nessuno lascia, semmai qualcuno raddoppia, come i 200 superprivile-giati che prendono una pensione da ex parlamentare e una da ex consigliere regionale. Le auto blu? In Italia restano 72.000, mentre in tutta la Gran Bretagna sono 195. A uno degli ex giudici della Corte costituzionale hanno provato a toglierla. Risposta: «No, mi serve: viaggiare in treno è un problema». Si capisce. È un problema. Dare meno soldi ai partiti? Non scherziamo. In dieci anni ne hanno ricevuti il 1000 per cento in più. Li chiamano «rimborsi elettorali », in realtà sono una truffa al contribuente. E se la Lega si è potuta permettere in-vestimenti speculativi a Cipro e in Tanzania, la Margherita, anche se morta da almeno tre anni, ha preferito farsi rubare la metà del suo gruzzolo dall’ex tesoriere. Già, ma come faceva ad avere ancora 25 milioni di euro sul conto? Diminuire le spese del Palazzo? Figuriamoci.

Mentre gli italiani arrancano per colpa della crisi, gli stipen-di dei dipendenti di Palazzo Chigi sono cresciuti del 15,2 per cento in un anno. Eliminare le Province o almeno ridurne gli

Stefano Zecchi è diventato papà, fra mille titubanze, a 59 nove anni. Un padre “tardivo”, quindi, che oggi non si vergogna a confessare che il figlio “Frick” è stato la vera sorpresa della sua vita. Per lui è disposto a rinunciare a tutto, impegni lavo-rativi che lo allontanano da casa, partecipazioni ai programmi televisivi, etc. Meglio insegnargli a pescare o guardare insie-me le partite di calcio tifando per il Milan. In questo libro sor-prendente, Zecchi racconta attraverso la sua personalissima esperienza quale debba essere il ruolo della figura paterna in una società “mammocentrica” e come affronta ogni giorno i piccoli e grandi interrogativi che suo figlio gli pone. Al pro-prio padre ogni bambino chiede di spiegargli che cos’è la re-altà, anche attraverso i suoi comportamenti quotidiani, e poi sicurezza, protezione. Ma un padre, ci dice Zecchi, deve inse-gnare anche a sognare, e poi a trasformare i sogni in idee, e le idee in realtà. E deve oggi, a differenza del passato, conoscere la tenerezza di un’educazione ferma; che non significa essere “mammo”, bensì sostenere l’autorevolezza delle regole senza caparbietà, appunto con dolcezza. Perché se la ragione ti aiuta a gestire le tue insicurezze è solo il cuore che ti consente di avvicinarti nel modo più sensibile alla creatura che hai messo al mondo.

L’AUTOREStefano Zecchi insegna Estetica all’Università Statale di Mi-lano, città dove vive. Romanziere, saggista ed editorialista, tra i suoi libri ricordiamo: Estasi (1993), Sensualità (1995, pre-mio Bancarella 1996), L’incantesimo (1997), Fedeltà (2001) e i saggi Sillabario del nuovo millennio (1993), Il brutto e il bello (1995), L’artista armato (1998) e Capire l’arte (1999), Amata per caso (2003), L’uomo è ciò che guarda (2005), Le promesse della bellezza (2006), Il figlio giusto (2007) e Quan-do ci batteva forte il cuore (2010).

sprechi? Ma quando mai. La Provincia di Palermo paga 43 ore di straordinario agli spalatori di neve nel mese di luglio e quel-la di Treviso si è rifatta il look spendendo 500.000 euro solo per le poltrone. Il fatto è che sono spudorati, ma proprio tanto. Li avete sentiti parlare? «Andare in pensione a 50 anni è un mio diritto acquisito.» «15.000 euro al mese? Non mi bastano per sopravvivere.» Con i tagli ai costi della politica si riempio-no solo la bocca o, al massimo, il portafoglio. Spudorati. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: loro hanno le tasche piene; gli italiani, invece, ne hanno piene le tasche. A questo punto, caro lettore, ti chiederai: perché, dopo Sanguisughe, devo leggere un altro libro che mi farà venire il mal di fegato? La risposta è semplice. Mal di fegato dopo mal di fegato, qualche piccolo risultato è stato ottenuto. E qui si racconta quale. Ma è ancora troppo poco. Ancora troppe persone sguazzano nei privilegi, ancora troppe persone usano i soldi nostri per farsi i comodi loro, ancora troppe persone fingono di fare riforme e, alla fine, ci fregano sempre. Dobbiamo smascherarli, questi spudorati. Perché, se noi smettiamo di crederci, vincono loro. E non pos-siamo permettercelo.

L’AUTORE

Mario Giordano ha 46 anni ed è direttore di Tgcom24, l’all news di Mediaset. Si occupa di sprechi e costi della politica fin da quando andava in giro in bicicletta ai tempi del «Pinocchio » di Gad Lerner. Sul tema ha scritto già nove libri, da Silenzio si ruba a Sanguisughe. Le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche. Questo è il decimo. Ha una moglie molto paziente e quattro figli che gli chiedono perché continua a passare tutti i suoi momenti liberi scrivendo libri. Spudorati pure loro.

COLLANA Saggistica italianaPAGINE 128PREZZO 18,50 euro

COLLANA Varia saggistica italianaPAGINE 120PREZZO 17,00 euro www.mondadori.it

Sabato 24 marzo 2012

Mario Giordano

Fare il padre navigando a vista. Un padre d’eccezione ci racconta, con sorprendente tenerezza e un po’ d’ironia, cosa significa oggi crescere un figlio.

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11Animali.

Prima di fare il grande passo, tuttavia, vorrei invitarvi a riflettere su alcuni punti relativi alla vera natura del gatto: se al termine della lettura, sarete ancora dell’idea di pren-dere un secondo (o un terzo, un quarto micio…), allora potremo andare a scoprire insieme tutti i segreti di un in-serimento perfetto.Davvero Micio si sente solo?

Nella mia esperienza di incallita gattofila, ho notato che nella maggior parte dei casi il motivo per cui una persona è spinta a prendere un secondo micio in casa è perchè ritiene che il primo arrivato si senta solo e che, invece, un compagno vicino gli consentirebbe di passare meglio il tempo. Ma è davvero così?Ogni volta che si pensa alle esigenze di un gatto, bisogna sempre tenere presente le sue antiche origini da animale solitario, che perdurano nel suo DNA. Contrariamente al cane, la società felina non si struttura attorno ad un’idea di “branco” o di “gruppo di riferimento”: con l’evoluzione e, in particolare, con la domesticazione, il gatto ha im-parato a trarre dei vantaggi nell’adattarsi alla vita comu-nitaria senza che questo, pero’, si sia tradotto, a livello di comportamento di specie, in una strutturazione sociale con ruoli e competenze specifiche.In altre parole, il gatto può autonomamente “scegliere” di vivere in gruppo a patto che il territorio che ospita il grup-po offra abbondanti risorse (cibo, acqua, luoghi di riposo, ecc.) per tutti e in questa vita comunitaria può riuscire ad intessere relazioni affiliative con uno o più consimili o anche a vivere in una tollerante indifferenza con essi.Tuttavia, vi sono individui che, per carattere, per il modo in cui sono cresciuti, per abitudine, per inclinazione per-sonale, malgrado l’abbondanza di risorse preferiscono una vita “solitaria”, piuttosto che una trascorsa a dover condividere i propri spazi con un consimile. Questi in-dividui sono i classici gatti che, obbligati a vivere nello stesso appartamento con un altro gatto, si dimostreranno sempre scontrosi, irascibili e scostanti. Sì perchè, contrariamente a quanto si pensa e proprio a causa delle sue origini di animale solitario, la prima idea che Micio ha di un altro gatto nel suo territorio non e’ “che bello! ho qualcuno con cui stare in compagnia” (pensiero profondamente umano..), quanto piuttosto “accipicchia! È arrivato qualcuno che mangerà il mio cibo, userà la mia lettiera, dormirà nei miei posti preferiti”.Purtroppo, non è facile stabilire a priori se Micio accetterà di buon grado la convivenza con un altro gatto ed è per questo che prima di auto-convincersi del suo bisogno di

Dunque vi siete decisi. La vostra gatto-mania è ormai incontenibile e non sapete proprio pensare ad altro che non ad accogliere un altro batuffolino peloso e feli-noso tra le mura di casa vostra.

La convivenza fra gattiTutti i segreti di un inserimento perfetto se si decide di prendere in casa un secondo gattino

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compagnia, è il caso di chiedersi se è davvero così o se, semplicemente, non si stia cercando una scusa per pren-dere un secondo micino.Nel primo caso bisognerà ricordare un po’ di regole che elencheremo tra poco; nel secondo, cerchiamo di tener presente che questa nostra scelta andrà ad impattare in modo importante sulla qualità della vita di Micio e siamo dunque chiamati a farla consapevolmente e, soprattutto, pensando alle sue esigenze, prima di tutto. Ci sono gatti che vivono benissimo anche da soli, soprattutto se, come proprietari, saremo sufficientemente attenti da dar loro una vita interessante e stimolante.Come scegliere il secondo micio?

Un’altra delle domande classiche che si pone chi decide di prendere un secondo micio in casa è se orientarsi su un maschio, su una femmina, su un cucciolo o su un adulto. Fate la vostra scelta tenendo presenti i seguenti punti:• se la vostra idea è quella di tenere in casa due gatti ca-strati, non c’è differenza tra maschi e femmine. I gatti ca-strati tendono a stabilire tra di loro delle relazioni basate essenzialmente sulla tolleranza reciproca, indipendente-mente dal sesso.• che scegliate di inserire un cucciolo o un adulto, in en-trambi i casi dovrete applicare la procedura di inserimen-to graduale; con un cucciolo i tempi per il suo completa-mento potrebbero essere relativamente più brevi perchè, di solito, i cuccioli vengono tollerati meglio dagli adulti (ma questo non è generalizzabile! dipende molto dalla storia personale dell’adulto…).

• riflettete lungamente sull’idea di inserire un secondo gatto in una casa in cui vi sia già un gatto anziano: l’in-gresso di un nuovo micio può rivelarsi un evento partico-larmente stressante per il vecchietto di casa ed è una fatica che, a volte, conviene risparmiare…• evitate, se possibile di inserire una femmina in una casa in cui viva un maschio di 8-12 mesi, prima di averlo ca-strato: l’arrivo di una femmina potrebbe stimolarlo ad esi-bire tentativi di monta che potrebbero spaventare la nuova arrivata, rendendo l’inserimento tutto in salita. Se l’idea è di castralo, fatelo un mesetto prima dell’arrivo della fem-minuccia.Se non avete esperienza e volete avere un’idea di come procedere per il corretto inserimento di un nuovo micio in casa, contattate un esperto del comportamento animale che saprà sicuramente guidarvi in questa fase delicatissi-ma e importantissima di una nuova convivenza in fami-glia.

Dott.ssa Sonia Campawww.pet-ethology.it

Sabato 24 marzo 2012

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