PREPARAZIONI SEMISOLIDE PER APPLICAZIONE
CUTANEA O POMATE
ECCIPIENTI O BASI
Tecnologia Socioeconomia Legislazione Farmaceutica 1 con laboratorio - CdLM CTF – 12 cfu1° semestre –
Docente:Prof.ssa Anna Maria
Maccioni
PREPARAZIONI SEMISOLIDE PER APPLICAZIONE
CUTANEA O POMATE
Definizione F.U. XI:
“ sono destinate al rilascio locale o transdermico di principi attivi, oppure hanno
azione emolliente o protettiva. Hanno aspetto omogeneo. Sono costituite da una base
semplice o composta in cui sono disciolti o dispersi uno o più principi attivi”
Composizione
Eccipienti o basi
Conservanti
Ntiossidanti
Umettanti
Addensanti
Eccipienti o basi per pomate
Proprietà richieste:
Effetto solvente, Stabilità del farmaco, Regolare la cessione del farmaco
(buona biodisponibilità),Preparato stabile e di bell’aspetto
1) Eccipienti lipofili immiscibili con l’acqua
2) Eccipienti lipofili miscibili con l’acqua
3) Eccipienti idrofili
1)ECCIPIENTI LIPOFILI IMMISCIBILI CON L’ACQUA
Le caratteristiche di questo tipo di eccipienti sono:
l’untuosità e la scarsa aderenza su piaghe umide o su mucose rendendo difficile il
contatto del medicamento con gli essudati dei tessuti;
difficoltà di rimozione ;
effetto emolliente dovuto all’effetto occlusivo e conseguente idratazione dello
strato corneo, favorendo l’attività del principio attivo incorporato, come già detto
precedentemente a proposito dei fattori che influiscono sull’assorbimento
percutaneo;
inerzia chimica
LIPIDI DI ORIGINE MINERALE
Miscele di n-paraffine, paraffine ramificate e idrocarburi aromatici, di consistenza
liquida, semisolida e solida a seconda di quale componente prevale
Oli minerali
L’olio grezzo dal quale derivano gli oli minerali è una miscela complessa di paraffine
e di idrocarburi ciclici (nafteni) contenenti di solito da 16 a 21 atomi di carbonio (C16
H24 - C21H44).
Standard internazionali per l’olio minerale
PARAFFINA LIQUIDA
F.U. riporta valori standard riferiti all’olio minerale pesante Primol dato dalla USP.
Uso dermatologico : l’olio minerale facilmente emulsionabile specialmente nelle
emulsioni A/O per l’assenza di polarità. Si realizzano emulsioni O/A e A/O
consistenti e fluide, oleoliti, paste, unguenti (fusioni anidre) e lipogeli.
Si usa solamente nelle preparazioni con azione cutanea superficiale, per l’estraneità
totale alla composizione chimica e biologica dei lipidi cutanei.
Inodore e insapore a freddo Miscibile con altri oli (escl.ricino) Privo di paraffine solide
Trasparente, incolore, no fluorescenze Neutro Privo di derivati solforati
Insolubile in acqua e in etanolo Privo di sostanze arbonizzabili
Grassi minerali
VASELINA BIANCA (F.U. IX) o Paraffina molle o Petroleum jelly.
Provenienza: raffinazione di oli lubrificanti del petrolio attraverso diversi sistemi di
estrazione con solventi
Composizione: miscela di idrocarburi semisolidi del tipo (CnH2n+2)
Caratteristiche: massa semisolida untuosa, inodore e insapore di colore bianco; è
insolubile in acqua, alcol e glicerina mentre risulta solubile in benzene, cloroformio,
etere e oli minerali. Punto di rammollimento 38-56°C.
Secondo la BP (Farmacopea Britannica) sono codificate due tipi di vaselina:
* Yellow soft paraffin BP (tipo giallo traslucido)
* White soft paraffin BP (tipo bianco traslucido)
Utilizzo dermatologico:, unguenti, creme, cold cream,ecc. Ha un azione emolliente
per pelli screpolate in quanto ha il vantaggio di aderire e non penetra nella cute, non
irrita ed è chimicamente e fisiologicamente inerte.
Plastibase : vaselina artificiale ottenuta sciogliendo nella paraffina liquida a 130°C,
il 5% di polietilene e poi raffreddato rapidamente. Nei prodotti artificiali si fa in
modo che prevalga la componente liquida rispetto a quella solida in modo da
facilitare la diffusione del farmaco attraverso il veicolo e la sua cessione alla pelle,
senza influire sulla consistenza.
Cere minerali
PARAFFINA o cera di paraffina, paraffina wax, paraffina dura
Provenienza: per distillazione del petrolio
Composizione: definita come miscela purificata di idrocarburi solidi ricavati dal
petrolio.
Caratteristiche: forma grossi cristalli caratteristici e si presenta in forma di massa
cerosa incolore o bianco traslucida.
E’ estremamente stabile, insolubile in acqua ed etanolo, solubile in olio minerale. Il
punto di fusione è intorno a 50-60°C e dipende dalla maggiore o minore presenza di
idrocarburi ad alto peso molecolare.
Utilizzo dermatologico: si usa per aumentare il p.f. della fase grassa, per impartire
strutture più rigide. E’ considerata dermatologicamente inerte ed innocua.
CERA MICROCRISTALLINA
Provenienza: si estrae dal residuo di distillazione
Composizione: miscela molto complessa di idrocarburi saturi ramificati e naftenici
con elevato peso molecolare.
Caratteristiche: fonde a temperatura superiore alla paraffina (54-82°C). Si definisce
microcristallina perché i suoi cristalli risultano di grandezza inferiore alla paraffina e
inoltre rispetto a questa risulta più flessibile e plastica, più adesiva e meno traslucida.
Utilizzo dermatologico: impiegata per modificare la struttura cristallina di altre cere
presenti e per le sue proprietà plastiche. Avendo p.f. più alto della paraffina porta a
sistemi più viscosi. Si usa in creme grasse, stick, ecc. E’ considerata un emolliente
innocuo.
OZOCHERITE
Provenienza: prodotto di natura bituminosa (intorno ai depositi di petrolio) dal quale
si estrae per fusione in acqua bollente e trattamento con H2SO4.
Composizione: ancora non ben definita; per lo più costituita da idrocarburi solidi ed
insaturi ad alto peso molecolare, con idrocarburi liquidi e sostanze contenenti
ossigeno.
Caratteristiche: solido ceroso bianco-giallo o verde-bruno, ed è una sostanza
amorfa, malleabile non cristallina, p.f. 58-80°C.
So dermatologico: usata come succedaneo della cera d’api per la sua plasticità. E’
innocua per la pelle.
CERESINA : ozocherite purificata e secondo alcuni è una miscela di ozocherite
(amorfa) e paraffina (cristallina) il cui p.f. sarebbe regolato dai rapporti tra queste due
sostanze.
LIPIDI DI ORIGINE VEGETALE
Oli vegetali
Principalmente costituiti da trigliceridi e da piccole quantità di esteri , alcoli liberi
sterolici, alifatici, triterpenici e da idrocarburi.
OLIO DI OLIVA
Si estrae per spremitura dal frutto di Olea sativa. I suoi trigliceridi contengono
per il 70% acido oleico e linoleico con piccole dosi di palmitico.
Frazione insaponificabile
Proprietà emollienti, ammorbidenti e sebo restitutive.
Presenta un azione fotoprotettiva e lenitiva in caso di ustioni.
Stabilizzante le emulsioni per la presenza di fitosteroli e alcoli terpenici.
OLIO DI MANDORLE
Si ricava dal seme del Prunus amygdalus in varietà amara o dolce. I trigliceridi
dell’olio di mandorle contengono acido oleico per il 76%.
Nonostante il suo elevato grado di insaturazione, l’olio di mandorle è stato
largamente usato in oleoliti, latti e creme per le sue proprietà emollienti e l’assenza di
irritazione e sensibilizzazione.
OLIO DI GERME DI GRANO
Si ottiene per spremitura del seme germinato del Triticum aestivum. Il 60% del
suo contenuto in acidi grassi è costituito da acido linoleico. La sua frazione
insaponificabile è costituita da fitosteroli ed ergosterolo.
E’ un olio molto impiegato in cosmesi funzionale per il suo apporto eudermico,
specie in oli e creme restitutive.
Grassi vegetali
Composizione è simile a quella degli oli vegetali con la differenza che questi sono
più ricchi di acidi grassi saturi, da cui ne deriva il loro aspetto burroso.
BURRO DI KARITÈ
Provenienza: si estrae per pressatura a freddo dei frutti della pianta del Karitè (albero
ad alto fusto -15 metri di altezza e un metro di diametro), chiamata anche Shea,
Galam, Bambrite.
Composizione: gli acidi grassi più abbondanti sono lo stearico e l’oleico. Di
particolare interesse è la frazione insaponificabile che costituisce l’8% e la presenza
di Vitamina A che è contenuta in 1500 unità al grammo.
Caratteristiche: massa abbastanza consistente color bianco avorio con p.f.
nettamente più alto del burro vaccino (32-45°C).
Uso dermatologico: utilizzato in diverse formulazioni per la protezione solare, nel
trattamento delle pelli secche e infantili, per il trattamento delle smagliature, ragadi e
nei massaggi sportivi.
Cere vegetali
Caratteristiche: sono cere esatte; sono solubili nei solventi organici ma meno dei
grassi veri e propri. Rispetto a questi sono meno facilmente idrolizzabili e non
contenendo trigliceridi, sono stabili al riscaldamento (non si sviluppa acroleina) e non
irrancidiscono; sono caratterizzate da una % molto elevata di insaponificabile.
CERA CANDELILLA
Provenienza: si ottiene da varie specie di Euphorbiacee come l’ Euphorbia cerifera.
Caratteristiche: di colore bruno giallognolo, ha odore simile alla cera d’api ed è ben
compatibile con le altre cere; p.f. 66-71°C.
Utilizzo cosmetico: viene usata come sostitutiva della cera d’api e della cera di
carnauba nella preparazione di stick per labbra, unguenti, lucida labbra.
CERA JOJOBA
Provenienza: si estrae dai semi di Simmondsia Chinensis, arbusto sempreverde che
cresce in terreni aridi di natura sabbiosa.
Caratteristiche: è una cera liquida principalmente costituita da una miscela di esteri
ad alto peso molecolare costituiti da acidi e alcoli insaturi a lunga catena. Tale lipide
tollera elevate temperature senza irrancidire. A temperatura ambiente è un liquido
limpido giallognolo inodore e insapore.
Uso dermatologico: utilizzata anche per ammorbidire la pelle, per massaggi lenitivi e
tonici, per preparati per bambini.
CERA DI CARNAUBA
Provenienza: è la cera che ricopre la pagina inferiore delle foglie di palma
Copernicia cerifera ( p.f. 82-85°C).
Composizione: è costituita per l’85% da esteri di cui il più abbondante è il miricil
cerotato:
CH3(CH2)24 CO
O(CH2)29CH3
LIPIDI DI ORIGINE ANIMALE
Grassi animali
Sono anch’essi esteri della glicerina con acidi saturi ed insaturi. La consistenza
semisolida è dovuta alla contemporanea presenza di gliceridi liquidi e solidi
SUGNA o grasso di maiale
Il più antico eccipiente per pomata ; la tendenza all’irrancidimento può essere
ritardata con l’aggiunta di antiossidanti.
Sugna benzoinata : ottenuta scaldando la sugna con benzoino polvere.
Cere Animali
CERA D’API
Provenienza: si ottiene dal favo dell’Apis mellifica, per estrazione in acqua calda.
Caratteristiche: la cera d’api vergine è di colore giallo o giallo bruno (presenta una
certa quantità di polline e propoli che possono dare sensibilizzazioni allergiche).
La cera d’api bianca o garzuoli sbiancata per estrazione con solventi.
Si presenta come massa solida plastica solubile con molti oli vegetali (p.f. 62-63°C).
Composizione: varia a seconda della zona di attività delle api; è una miscela
complessa contenente una certa frazione di esteri di cui l’acido più abbondante è il
cerotico .
Esteri di acidi cerosi 70,9 %
Esteri sterolici di acidi grassi 1,1 %
Flavoni e lattoni 0,9 %
Acidi liberi 14,5 %
Idrocarburi 13,6 %
Alcoli liberi 12,5 %
SPERMACETI
Provenienza: si ricava dal materiale contenuto nelle cavità pericraniche del cetaceo
Phjseter macrocephalus.
Caratteristiche: è una cera di massa traslucida di colore bianco, untuosa al tatto e di
colore madreperlaceo.
Composizione: principalmente costituita da palmitato di cetile
CH3(CH2)14 C OCH2(CH2)14CH3
O
e poi è presente alcol cetilico libero in apprezzabile quantità.
Uso dermatologico: oggi si utilizza direttamente il cetilpalmitato, per unguenti,
emulsioni A/O, cold-cream.
ESTERI UROPIGIALICI
Provenienza: sono dei lipidi che rivestono le piume dei pennuti acquatici (anitre,
cigni, oche, gabbiani, ecc.) creando una pellicola oleosa molto diffusibile che
impedisce la penetrazione dell’acqua nel piumaggio.
Composizione: Il componente principale dell’estere uropigialico è un acido grasso
ramificato in posizione alfa:
CH3CH2CH2CH2 CH COOH
R
R = CH3OC2H5
e questa sua struttura ramificata conferisce al prodotto una migliore diffusibilità.
Sostanza simile ai grassi presenti nella superficie dell’epidermide umana.
Estere uropigialico liquido: costituito da cetil isonanoato
CH(CH3)5CO(CH2)15CH3
H3CH3C
O
ossia con acido grasso con ramificazione alchilica.
Estere uropigialico solido: è lo stearil eptanoato:
CH3(CH2)5CO(CH2)17CH3
O
Sulla pelle fonde (p.f. 23-27°C) e diffonde immediatamente senza provocare
sgradevole senso di unto.
LIPIDI DI ORIGINE SINTETICA
Oli di sintesi
NESATOL
E’ un olio a struttura trigliceride, neutro, saturo non irrancidente. Esso come gli oli
minerali possiede un buon potere lubrificante, una buona viscosità, stabilità e inerzia
chimica.
Ha il vantaggio, rispetto a questi, di possedere la struttura triglicerica la quale rientra
nel 33% dei lipidi cutanei.
MIGLYOL
Anche questo ha struttura triglicerica e a seconda della lunghezza della catena degli
acidi grassi saturi e della composizione viene indicato con un numero diverso: 812,
810, 818.
MYRITOL
Trigliceride dell’acido caprilico e caprinico. E’ caratterizzato da una buona stabilità
specie alle basse temperature.
Si impiega in oleoliti, unguenti in sostituzione degli oli vegetali.
OLIO DI SILICONE
HCl+
4O
CH3
CH3
SiH2O4+4 ClCl Si
CH3
CH3
+ 2
CH3
CH3
CH3Cl Cl Si ClSi Clorosilano
Tetramero ciclico del silano
In presenza di un regolatore di polimerizzazione si forma un polimero che in
questo caso sarà il Dimetilpolisilossano:
CH3O CH3
CH3
Si O CH3
CH3
Sin
x+n
O
CH3
CH3
Si O CH3
CH3
Si CH3
CH3
Sixn
CH3
generalmente metil o metil fenil silossani.
OLI :Viscosità è direttamente proporzionale alla lunghezza della catena e al peso
molecolare.
GOMME E RESINE: si formano in presenzadi legami crociati.
Le caratteristiche fondamentali dei siliconi sono:
bassa tensione superficiale: abbatte la schiuma e aumenta la bagnabilità del
liquido.
azione lubrificante
estrema idrorepellenza
inerzia chimica , scarso potere solvente
Uso dermatologico : in miscele con cere o altri prodotti altofondenti
Ciclosiliconi volatili.
OSi
O SiOSi
OSiCH3
CH3
CH3
CH33HC3HC3HC
3HC
Limpidi, inodori, insapori, non untuosi, atossici e non sensibilizzanti.
I ciclopolisilossani sono compatibili con molti ingredienti (alcool compreso in cui
sono solubili). Possono essere utilizzati da soli o come componente lipidica parziale o
totale delle emulsioni. In particolare sono idonei per la produzione a freddo delle
emulsioni A/S abbinati a siliconi polioli con proprietà emulsionanti.
Grassi di sintesi
DERIVATI DEL PENTAERITRITOLO o Pentaeritrite
Provenienza: è un tetraalcool ottenibile per sintesi tra acetaldeide e formaldeide:
CH2C
H2C CH2OH
CH2OH
HO
HO
Uso: come umettante al pari del glicerolo e dei glicoli in genere, oppure parzialmente
esterificato come agente emulsionante sia del tipo A/O, che O/A se eterificato con
molecole di polietilenglicole.
PPG-5 PENTAERITRITOLETERE
Si ottiene trattando il pentaeritritolo con un determinato numero di moli di ossido di
propilene; è un etere idrofobo di aspetto pastoso simile alla vaselina:
CH2C CH2(OCH CH2)nOHH2C CH2(OCH CH2)nOH
CH3
CH3
HOn(CH2 HCO)
HOn(CH2 HCO)
CH3
CH3
Caratteristiche: rispetto alla vaselina presenta una minore eterogeneità di
composizione, una maggiore regolarità reologica nel senso che presenta una minore
variabilità viscosimetrica al variare della temperatura; questo fa sì che le dosi
utilizzate sono molto inferiori rispetto alla vaselina.
Uso: in preparazioni lipidiche anidre (unguenti e lipogeli) e in emulsioni A/O per la
stabilizzazione della consistenza in un ampio intervallo di temperatura. Anche in
emulsioni O/A in quantità pari al 1-2,5%, in sostituzione di analoghe quantità di
siliconi (ad esempio creme barriera, creme per le mani).
Esteri di sintesi
Sono numerosissimi e comprendono sia sostanze oleose, grasse che cerose.
Caratteristiche: si riducono i rischi di instabilità chimica e i problemi di
irrancidimento; risultano mediamente polari, ben emulsionabili e permettono la
realizzazione di creme e latti di estrema gradevolezza.
Combinazioni tra acidi e alcoli
Fattori che regolano il comportamento di un estere
* lunghezza e tipo della catena alcolica con possibili ramificazioni (y)
* lunghezza e tipo della catena acida (z)
* lunghezza totale della catena estere (x)
y
z x
Inserimento di ramificazioni: riduzione del punto di fusione, possibilità di creare un
film poroso che permette alla pelle di respirare
Catena lunga: acidi tra C12 - C18 e alcoli tra C14 - C18, in questo modo migliorano le
caratteristiche di leggerezza, di non untuosità, morbidezza e migliore scorrevolezza.
ISOPROPIL MIRISTATO
Liquido incolore con buona solubilità negli oli, alcoli, etere cloroformio.
CH3(CH2)12C OCH(CH3)2
O
y = ramificata C3iso ; z = C14 ; x = C17
Uso: grazie alla sua scarsa untuosità e al suo elevato potere solvente serve alla
preparazione di ogni tipo di emulsione. Stesse caratteristiche presentano l’isopropil
palmitato e stearato.
DECIL OLEATO
E’ utilizzato in oli e unguenti e creme O/A, A/O per il suo buon effetto emolliente.
CH3(CH2)7CH CH(CH2)7COCH2(CH2)8CH3
O
y = C10 ; z = C18 ; x = C28
DIISOPROPIL ADIPATO
Composto a bassa viscosità, buon potere emulsionante utile nella preparazione di oli
per bagno e lozioni per capelli.
O
C
O
C (CH2)4 OCH(CH3)2(CH3)2CHO
y = (C3iso)2 ; z = C6 ; x = C12
ACIDI GRASSI
ACIDO STEARICO O STEARINA
CH3(CH2)16COOH
Provenienza : si ottiene dal sego per pressatura a freddo o per idrogenazione di oli
vegetali.
Composizione : la stearina commerciale contiene per il 50% Ac. Palmitico che ha le
stesse prerogative dell’acido stearico.
Caratteristiche : massa bianca cristallina con p.f. 69-70°C
Uso : si usa nella fabbricazione di creme evanescenti o di emulsioni saponose . E’
dermatologicamente innocuo e non irritante per la pelle.
ACIDO ISOSTEARICO
Composizione : è una miscela di acidi isostearici in cui predomina il 10
eptadecanoico
CH3(CH2)8 CH (CH2)6COOH
CH3
Caratteristiche : ha le caratteristiche chimiche dell’acido stearico, ma essendo fluido
presenta le caratteristiche di solubilità dell’acido oleico ; rispetto a questo risulta
molto più stabile in quanto non irrancidisce essendo un grasso saturo.
Uso : in sostituzione dell’acido stearico ogni qual volta si vogliono ottenere
preparazioni più scorrevoli e morbide, senza ricorrere all’acido oleico.
ACIDO OLEICO
Provenienza : si ottiene per idrolisi di grassi e oli contenenti gliceridi con acido
oleico
Composizione :
CH3(CH2)7CH CH(CH2)7COOH
Caratteristiche : olio incolore o giallo paglierino dall’odore tipico che aumenta per
esposizione all’aria.
Uso : si usa tal quale o salificato in creme evanescenti. Si ha sempre più la tendenza a
sostituirlo con l’acido isostearico più stabile all’ossidazione.
ALCOLI GRASSI
ALCOOL OLEILICO
Provenienza : nell’olio di pesce e si ottiene per saponificazione dello spermaceti.
Composizione :
CH3(CH2)7CH CH(CH2)7CH2OH
Caratteristiche : liquido oleoso limpido, inodore e incolore, solubile in alcool.
Uso: come surgrassante e come solvente e disperdente di coloranti in stick per labbra
ALCOOL STEARILICO
Provenienza : per idrogenazione dell’alcool oleico
Composizione :
CH3(CH2)16CH2OH
Caratteristiche : massa cerosa bianca, p.f. 53°C
Uso : si usa in sostituzione dell’alcool cetilico sia come emulsionante A/O sia quando
si vuole ottenere un prodotto più consistente. E’ emolliente e dermatologicamente
sicuro
ALCOOL CETILICO
Provenienza : per saponificazione dello spermaceti e idrogenazione dell’acido
palmitico (viene anche chiamato alcool palmitico).
Composizione :
CH3(CH2)14CH2OH
Caratteristiche :massa cerosa cristallina, solubile in etanolo, etere e cloroformio, p.f.
47-49°C.
Uso : spesso associato con alcool stearilico, usato come fattore di consistenza della
fase grassa. Ampiamente usato in emulsioni A/O e O/A . E’ un buon emolliente.
2)ECCIPIENTI LIPOFILI MISCIBILI CON L’ACQUA
“basi di assorbimento” : hanno la capacitàdi assorbire una certa quantità di
acqua o di soluzione acqusa di farmaco, dando luogo alla formazione di emulsioni
A/O senza variare di molto la loro consistenza (la stabilità di tali emulsioni dipenderà
dalla struttura tridimensionale della fase lipidica).
Presenza di sostanze emulsionanti quali colesterolo, esteri del sorbitano,
monogliceridi, ecc.
La capacità di incorporare acqua viene indicato come numero d’acqua :
numero d’acqua (NA) = quantità d’acqua massima (in grammi), incorporata
manualmente, che 100g di eccipiente anidro possono trattenere per un determinato
periodo di tempo (24 ore) ad una determinata temperatura (15°-20°).
Il NA viene determinato in % dal rapporto in peso tra il prodotto idratato e quello
anidro :
NA= 100 CA100 -CA
CA = contenuto d’acqua, riferito alla pomata già idratata
CERE ANIMALI
LANOLINA o cera di lana o grasso di lana
Provenienza: ricavata dal vello del montone ossia è il sebo ovino di cui è
impregnato il vello lanoso.
Caratteristiche: si presenta come massa solida untuosa, translucida filamentosa di
colore giallo bruno, di odore pungente.
Composizione: principalmente da esteri e la sua composizione percentuale nei suoi
componenti è la seguente:
Esteri 95 %
alcoli liberi 3 %
acidi liberi 1 %
idrocarburi 1 %
alcoli sterolici e triterpenici: ad essi è dovuta la sua idrofilia, cioè la sua capacità di
emulsionare acqua, o meglio assorbire l’acqua (due volte il suo peso).
Inconvenienti : odore sgradevole, reazioni allergiche, facile ossidabilità
Composizione della frazione alcolica della lanolina
LANOCHIMICA
Diversi processi industriali per il frazionamento e la trasformazione della lanolina.
Arricchimento in frazione sterolica: viene aggiunto da 2 a 5% di colesterolo o
miscele di alcoli lanolici per aumentarne l’idrofilia.
Arricchimento in radicali OH: ciò aumenta la capacità emulsionante A/O.
Frazionamento per estrazione con solventi: viene separata la lanolina liquida da
quella solida. La lanolina liquida ha maggiori prerogative emulsionanti, risulta più
facilmente lavorabile, meno appiccicosa e più leggera.
Tensioattivazione: sostituendo l’alcol grasso di un alchilsolfosuccinato con alcoli
contenuti nella lanolina si ottiene una sostanza tensioattiva molto delicata sulla
pelle, il lanolinsolfosuccinato.
Etossilazione: trattando la lanolina con 50-70 moli di ossido di etilene si etossilano
gli alcoli e gli acidi liberi della lanolina ottenendo una lanolina etossilata, sostanza
altamente idrofila con ottime proprietà emulsionanti e solubilizzanti.
Acetilazione: in questo modo si esterificano tutti i gruppi alcolici liberi, ottenendo
una sostanza interamente lipidica priva di ogni attività emulsionante ma con
elevato potere lubrificante.
Idrogenazione: si ottiene una massa cerosa bianca caratterizzata da un elevato
contenuto in alcoli. Più stabile all’irrancidimento presenta potere emulsionante più
elevato.
La lanolina idrogenata può essere sottoposta ai processi visti sopra per ottenere sia la
lanolina idrogenata etossilata che la lanolina idrogenata acetilata con proprietà più
esaltate rispetto a quelle ottenute con la lanolina non idrogenata.
Saponificazione: l’idrolisi degli esteri porta alla formazione della frazione di
alcoli totali da un lato e alla frazione degli acidi totali salificati dall'altro.
Sottoponendo poi ciascuna di queste frazioni ai processi visti sopra si ottiene un
ulteriore gamma di lanolidi.
Dagli alcoli ,
Per etossilazione si ottengono eteri lanolici dotati di progressiva idrofilia e indicati
sia come emulsionanti A/O (5 moli) o O/A (10 moli) sia come solubilizzanti (20-40
moli).
Dagli acidi
Per esterificazione con isopropanolo, si ottengono lanolati di isopropile caratterizzati
da notevoli proprietà emollienti e lubrificanti.
Per salificazione con idrato d’ammonio si ha un emulsionante A/O utilizzato per le
preparazioni decorative Water-proof,
Per salificazione con idrossido di sodio o trietanolammina si ottengono emulsionanti
O/A molto più delicati dei comuni saponi.
I derivati lanolici oggi a disposizione sono circa una ventina che comprendono
tensioattivi, emulsionanti A/O e O/A, solubilizzanti, oli, grassi, cere, sostanze
funzionali, vale a dire tutte sostanze fondamentali per la formulazione di preparati
cosmetici e dermofarmaceutici.
Alcoli della lanolina: sono i derivati più usati in quanto non presentano gli
inconvenienti visti sopra. Come illustrato nello schema si ottengono per idrolisi
basica della lanolina e successiva separazione della frazione contenente il colestrerolo
e gli altri alcoli sterolici e triterpenici. Il tenore in colesterolo non deve essere
inferiore al 30%.
Miscele di lanolina o di alcoli della lanolina con altri eccipienti grassi (1° gruppo)
Proprietà reologiche e di biodisponibilità diverse e molto spesso migliori dei prodotti
singoli.
Lano-vaselina: molto spesso nelle formulazioni si utilizzano miscele di questi
due eccipienti in vari rapporti, sia per poter incorporare acqua, sia per migliorare il
potere solvente, le caratteristiche reologiche che l’assorbimento degli umori.
Eucerina : prodotto commerciale costituito da una miscela di alcoli della
lanolina (6%) e paraffina sia allo stato solido (24%), sia allo stato molle (10%) e sia
allo stato liquido (60%). Si trova in commercio sia nel tipo anidro che idrato.
Hartolite : miscuglio in parti uguali di alcoli della lanolina e paraffina liquida.
Argobase : lanolina o alcoli della lanolina mescolati con altri materiali quali
paraffina liquida o molle, colesterolo, cera d’api, ecc.
Vaselina idrofila (USP XXI): alla vaselina bianca vengono aggiunti:
colesterolo, alcool stearilico e cera bianca.
3) ECCIPIENTI IDROFILI
Sono sostanze miscibili con l’acqua o facilmente disperdibili in essa.
POLIETILENGLICOLI (PEG)
Polimeri ottenuti per reazione tra ossido di etilene e glicole etilenico :
OHCH2 CH2OHCH2 CH2O( )n
n = da 3 a 225
PEG liquidi PM < 600; PEG molli PM fino a 1000; PEG solidi PM > 1000
Il numero serve a designare approssimativamente il loro peso molecolare.
Miscele di PEG per ottenere la consistenza voluta :
Esempio dalla USP XXI:
PEG 3500 400g
PEG 400 600g
oppure si può aggiungere acqua (5-10%) per avere una consistenza più cremosa.
Caratteristiche
igroscopicità : nel trattamento delle piaghe e in presenza di essudati ; controindicati
nel caso di dermatosi dove la pelle è già troppo secca perché tenderebbe a
disidratarla ; non creano un rivestimento occlusivo in quanto idrofili.
elevata idrofilia : utilizzati per avere un effetto di superficie con antisettici o
fungicidi ; non favoriscono la penetrazione dei medicamenti nella pelle intatta.
elevato potere solvente : favoriscono la dispersione di molti composti nella massa
della pomata.
incompatibilità : per alcune sostanze spesso utilizzate nelle pomate quali
fenoli, acidi organici e alcuni barbiturici: diminuiscono la loro solubilità, e in loro
presenza varia la loro consistenza.
p-aminobenzoati : la loro azione viene inibita dai PEG, per cui tali conservanti non
devono essere utilizzati nelle preparazioni a base di PEG e loro derivati.
IDROCOLLOIDI
Composti macromolecolari che hanno la capacità di formare geli con l’acqua.
I vantaggi di questi composti sono la buona tollerabilità e la facile lavabilità.
Gli svantaggi sono:
incompatibilità con numerose sostanze
instabili e tendono ad evaporare facilmente lasciando come residuo una polvere
(l’acqua può essere parzialmente trattenuta per aggiunta di glicerina o PEG a basso
PM).
ottimi terreni di coltura per i microorganismi per cui è necessaria la presenza di
antimicrobici.
Varia natura :minerale (bentonite, anidride silicica) o organica (amido, derivati della
cellulosa, acidi poliacrilici (Carbopol ), alginati, gelatina).
Bentonite: è un silicato di alluminio idrato, simile al caolino ma con una struttura
del reticolo cristallino a tre strati; in tali strati si interpongono le molecole d’acqua
dando luogo al fenomeno del rigonfiamento. Infatti dispersa nell’acqua la bentonite
ne aumenta la viscosità o dà luogo alla formazione di un idrogel con carica negativa
per cui le sue proprietà sono influenzate dalla presenza di elettroliti.
Anidride silicica colloidale o silice precipitata (F.U. IX): deve
assorbire circa 2 ml di acqua per grammo. Noto anche col nome commerciale di
Aerosil con elevata superficie specifica (50-450 m2/g) e di dimensioni molto
piccole (10-40 nm).
Sulle particelle di Aerosil vi sono dei gruppi silanoli responsabili delle sue proprietà
aadsorbenti che gelificanti.
Carbopol : è un polimero molto ramificato di acido acrilico di formula generale:
CH2 CH
COOHn
Disperso in acqua al 2 - 5% e neutralizzato con alcali o ammine forma geli trasparenti
molto viscosi.
CERE EMULSIONANTI
Sono costituite da un appropriata fase oleosa che può essere costituita da alcoli e
acidi superiori (alcol cetilico e stearilico, acido palmitico e stearico), esteri superiori
(miristati, palmitati, stearati), oli vegetali, cere di varia provenienza e un
emulsionante idrofilo (stearati alcalini).
Cera emulsionante anionica
Alcool cetostearilico 90 g
Laurilsolfato di sodio 10 g
Acqua depurata 4 ml
Si possono ottenere emulsioni semisolide O/A con tipico aspetto cremoso e possono
mescolarsi con notevoli quantità di acqua mantenendo la loro stabilità.
Cera emulsionante non ionica
Cetomacrogol 1000 come emulsionante costituito da un prodotto di
condensazione dell’alcool cetilico e l’ossido di etilene.
Cere lanette sono cere emulsionanti simili a quelle anioniche.
Stearati alcalini formano emulsioni O/A con un basso contenuto in prodotti
solidi.
Acido stearico 15 g
Cera bianca 2.0 g
Vaselina bianca 8.0 g
Trietanolammina 1.5 g
Glicole propilenico 8.0 g
Acqua purificata 65.5 g
Emulsioni O/A : sono molto utilizzate in campo dermatologico. Una volta stese sulla
pelle, perdono l’acqua e i componenti volatili per evaporazione e lasciano un film
sottile nel quale si concentra il farmaco eventualmente presente che può essere
facilmente assorbito anche per la presenza di tensioattivi bagnanti ed emulsionanti
che favoriscono la penetrazione nell’apparato pilo-sebaceo.
Affinchè il farmaco si trovi disciolto nel film, si aggiungono cosolventi non volatili
miscibili con l’acqua quali la glicerina e i PEG, che entrano a far parte del film che si
forma dopo evaporazione dell’acqua.
Sono ben tollerate e facilmente lavabili con acqua.
Tra gli svantaggi: scarsa stabilità, formazione di muffe, irrancidimento e per questo
necessitano della presenza di conservanti ed eventualmente antiossidanti.
Conservanti
Specialmente utilizzati nelle preparazioni contenenti acqua quali i sistemi
emulsionati O/A e A/O e i geli.
I principali agenti utilizzati in questo campo sono:
Antiossidanti
Tra quelli più utilizzati ricordiamo:
Liposolubili : butilidrossitoluene, butilidrossianisolo, ascorbile palmitato.
Idrosolubili : metabisolfiti, solfiti, acido ascorbico.
Chelanti
Servono a captare tracce di metalli pesanti eventualmente presenti che possono
catalizzare reazioni ossidative.
Acido tartarico, acido citrico, EDTA sodico
Tamponi
Servono a mantenere i valori ottimali di pH della fase acquosa per fvorire la
stabilità delle sostanze e della preparazione.
Umettanti
Sono sostanze regolanti l’umidità, ossia minimizzano la perdita di acqua e
rendono il preparato più morbido all’applicazione, specialmente nelle emulsioni O/A
e geli. Tra questi ricordiamo: glicerina, glicole propilenico, sorbitolo.