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1G Scienze 12 ottobre 2010

Date post: 23-Feb-2016
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1G Scienze 12 ottobre 2010
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FISICA E CHIMIC Conoscere il sistema di numerazione decimale Saper operare con i numeri naturali e decimali Ciò che saprai Il significato di "scienze" e di "fare scienze" Il metodo scientifico I campi di studio delle scienze Checosa sono ideogrammi, istogrammi, areogrammi e diagrammi cartesiani Il sistema metrico decimale Ciò che saprai fare Applicare il metodo scientifico Rappresentare dati Misurare grandezzenel sistema metrico decimale .' >•• , Il mio professore ci ha detto che prima di iniziare a studiare dobbiamo imparare a fare gli "scienziati". Sarà interessante, ma che significa? Non c'è una sola scienza: diciamo infatti "le scienze". Ma perché? E poi potremo allestire un laboratorio scientifico. Che cosa ci servirà? Percorso di studio v Fare scienze significa .. Misurare una grandezza Strumenti per misurare "..... '-\ I sistemi di misura \ anglosassoni ,. Segnali T di sicurezza Scienze e non scienza Raccogliere e rappresentare dati Il laboratorio scientifico
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Page 1: 1G Scienze 12 ottobre 2010

FISICA E CHIMIC

Conoscere il sistemadi numerazione decimale

Saper operare con i numerinaturali e decimali

Ciò che sapraiIl significato di "scienze"e di "fare scienze"Il metodo scientifico

I campi di studio delle scienzeChecosa sono ideogrammi,istogrammi, areogrammie diagrammi cartesianiIl sistema metrico decimale

Ciò che saprai fareApplicare il metodo scientificoRappresentare datiMisurare grandezzenel sistemametrico decimale

.' >•• ,

Il mio professore ci ha detto cheprima di iniziare a studiare dobbiamoimparare a fare gli "scienziati". Saràinteressante, ma che significa?

Non c'è una sola scienza:diciamo infatti "le scienze".

Ma perché?

E poi potremoallestire unlaboratorioscientifico. Checosa ci servirà?

Percorsodi studio

vFare scienze

significa ..

Misurare

una grandezza

Strumenti

per misurare

".....

'-\ I sistemi di misura\ anglosassoni

,. SegnaliT di sicurezza

Scienzee non scienza

Raccoglieree rappresentare dati

Il laboratorioscientifico

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Che cosa significa fare scienze? Per rispondere incominciamo a osservare che:

Fai scienze tu quando, osservando un fenome­

no, ad esempio il palloncino che ti è scappatodalle mani volare sempre più in alto, curiosoti chiedi il "perché" cercando di scoprirlo.

Fa scienze un bambino inizianòo l'incessante atti­

vità di scoperta del mondo che lo circonda e cer­

cando di capire con curiosità ciò che accade.

Fa scienze uno qualsiasi di noi quando, osservando un feno­

meno, si chiede "perché" accade e ne scopre la causa.

Queste considerazioni ci portano a dedurre che quando cerchiamo di non su­

bire un fenomeno ma di scoprire perché e come accad~, "facciamo scienze", ov­vero ci trasformiamo in "scienziati" capaci di superare la fase di conoscenza pas­

siva per arrivare alla fase di conoscenza scientifica.

Ciò che ci permetterà di scoprire e spiegare quanto succede attorno a noi da

"scienziati" è l'atteggiamento scientifico che, di fronte a un problema, porta aporsi delle domande e a cercare una risposta esauriente e dimostrabile.

Page 3: 1G Scienze 12 ottobre 2010

Per fare scienze

In altre parole, l'atteggiamento scientifico è la capacità di affron­tare un qualsiasi problema secondo il metodo scientifico spe­rimentale, il metodo introdotto da uno fra i più grandi scien­ziati della storia, Galileo Galilei (1564-1642), che ha dato l'av­

vio alle "scienze sperimentali", ponendo alla base di una qual­siasi acquisizione scientifica il metodo sperimentale, cioè il me­todo di lavoro di un qualunque scienziato.In che cosa consiste?

Per Galileo, un vero scienziato deve:

osservare attentamente il fenomeno, porsi delle domande e rac­cogliere tutti i dati e le informazioni necessarie;

dare delle risposte alle sue domande formulando un'ipotesi;

verificare sperimentalmente la sua ipotesi;

trarre le conclusioni arrivando alla conoscenza scientifica, cioèalla legge o regola che spiega il fenomeno.

Osserva le fasi del metodo sperimentale che ti guiderà alla sco­perta del meraviglioso mondo delle scienze. Ritratto di Galileo Galilei.

Osservare il fenomeno

raccogliendo tutti i dati e leinformazioni possibili

Formulare un'ipotesidi spiegazione

NO Verificare l'ipotesisperimentalmente

Formulare

un'altra ipotesi

L:ipotesiè confermata?sì

Formulare

la legge o la regolache spiega il fenomeno

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Page 4: 1G Scienze 12 ottobre 2010

Rrché parliamo di "scienze" e non di "scienza"?

BIOLOGIA

Studia gli esseri viventi.

Nella realtà, come sai e come capirai meglio andando avanti inquesto tuo viaggio, i fenomeni di cui si occupa la "scienza" so­no numerosi e differenti.

Nel corso della storia, infatti, i fenomeni che man mano colpi­vano l'attenzione degli scienziati sono diventati talmente nu­merosi e tra loro differenti che il campo di studio della scienza

è diventato sempre più vasto e misto.

FISICA

Studia i fenomeni naturali.

CHIMICA

Studia le sostanze e le loro reazioni.

ASTRONOMIA

Studia i corpi celesti.

Page 5: 1G Scienze 12 ottobre 2010

Per fare scienze

.JL '

1Iliii@l

VULCANOLOGIA

Settore della geologia chestudia la natura, lecaratteristiche fisiche e ladistribuzione dei fenomenivulcanici.

.JL

ECOLOGIA

Settore della biologia che studia i rapportitra gli esseri viventi e l'ambiente.

T _

METEOROLOGIA

Studia l'atmosfera terrestre e i suoi effetti sul clima.

ETOLOGIA

Settore della biologia che studiail comportamento animale.

GEOLOGIA

Studia l'origine, la morfologiae l'evoluzione della Terra.

originaria scienza è diventata sempre più un insie­;ne di "discipline scientifiche" e oggi quindi si parladi "scienze" o, più esattamente, di diverse "branchedella scienza", ciascuna delle quali spesso è suddivi­sa in vari settori che, pur in collegamento tra di loro,~ioccupano di argomenti specifici e circoscritti.:::cco in queste due pagine le principali branche del­-.a SCIenza.

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Page 6: 1G Scienze 12 ottobre 2010

Ai fini di una perfetta informazione scientifica può essere necessario saper

raccogliere e rappresentare dati. I dati ottenuti da una ricerca si raccolgono intabelle e si rappresentano graficamente mediante ideogrammi, istogrammi, areo­grammi e diagrammi cartesiani.

L'ideogramma è un grafico per "idea": i dati vengono visualizzati infatti da

una figura che ne dà effettivamente l'idea e il numero di volte in cui essa vie­ne ripetuta esprime la grandezza numerica dei dati che si vogliono rappre­sentare. Osserviamolo con un esempio.

Se vogliamo rappresentare con un ideogramma i dati relativi al "consumo di ener­gia elettrica per un'ora di utilizzo di alcuni elettrodomestici", scegliamo, ad esem­pio, una lampadina come "idea-grafico" e, assegnando ad essa il valore di 100 Wa '­

di consumo di energia per ogni ora di utilizzo, avremo il seguente ideogramméL

I d· consumoe ettro omestlco energetico [W/h)

radio

televisore

asciugacapelli i i i W W W W W W iiii~

registratore W

iwCWiiw~frigorifero

1000300

50

100650

Asciu aca elli

Televisore

Radio

Re istratore

Frigorifero

L'istogramma è una rappresentazione grafica nella quale i dati sono ra. ::-_::­sentati con rettangoli o parallelepipedi, disposti orizzontalmente o ve .-:; ­

mente, aventi tutti uguale base e la cui lunghezza o altezza rappresen - .ti in questione. Osserviamolo con un esempio.

. consumonazione di carne [kg)

120 ------

90

7560<Il

<Il

30 -c '0Cl c<Il @o- (j)

LL

kg

150 - - - - - - - - - - - - - - - - - -Se vogliamo rappresentare conun istogramma i dati relativi al

"consumo pro capite annuo dicarne in alcune nazioni", dise­

gniamo sei parallelepipedi (quan­ti sono i dati) aventi la stessa ba­se e stabilendo che l cm di altez­

za equivale a un consumo annuodi 30 kg di carne pro capite (cioèa testa), avremo l'istogramma afianco.

90---60

120

7590

150

5 a na

Grecia

Francia

Italia

Porto allo

Belgio

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