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2^ Lezione PDF
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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA Docente Dr.ssa Luisa Meriggi Infermiera U.O. Cardiologia Macerata ASUR A.V.3 Corso di Laurea in Infermieristica sede di Fermo a.a. 2012-2013
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Page 1: 2^ Lezione PDF

INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA

CHIRURGIA GENERALE

E SPECIALISTICA

Docente Dr.ssa Luisa Meriggi

Infermiera U.O. Cardiologia Macerata ASUR A.V.3

Corso di Laurea in Infermieristica

sede di Fermo

a.a. 2012-2013

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

[email protected]

Dott.ssa Luisa Meriggi a.a.2012-2013

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

ASSISTENZA INTRA-OPERATORIA

Dott.ssa Luisa Meriggi a.a.2012-2013

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Fase INTRA operatoria:

“inizia quando la persona viene trasferita sul

lettino operatorio e termina con l’ammissione

alla sala risveglio”

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI

Il sistema proposto dal National Reasearch Council (NRC)

è basato sul rischio di contaminazione endogena

della ferita durante l’intervento:

Classe 1: ferite pulite

Classe 2: ferite pulite contaminate

Classe 3: ferite contaminate

Classe 4: ferite sporche infette

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Classe 1 (pulite)

Ferite operatorie non infette in cui non è presente

infiammazione.

Chiuse per 1^ intenzione, senza interruzione delle manovre

asettiche.

Se necessario, sono drenate con drenaggi a circuito chiuso.

Non coinvolgono l’apparato respiratorio, alimentare, genitale,

urinario.

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

Classe 2 (pulite contaminate)

Ferite operatorie non infette in cui non è presente

infiammazione.

Chiuse per 1° intenzione, senza interruzione delle manovre

asettiche.

Coinvolgono l’apparato respiratorio, gastrointestinale,

genitale, urinario senza contaminazione rilevante.

Interventi che interessano il tratto biliare, l’appendice, la

vagina e l’orofaringe.

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Classe 3 (contaminate)

Ferite traumatiche recenti.

Interventi con interruzione della sterilità.

Importante perdita dal tratto gastrointestinale.

Presenza di infiammazione acuta non purulenta.

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

Classe 4 (sporche infette)

Ferite traumatiche non recenti.

Presenza di tessuto ritenuto devitalizzato.

Infezioni cliniche in atto.

Visceri perforati.

I microorganismi che causano l’infezione nel periodo post-

operatorio sono presenti nel campo operatorio prima

dell’intervento.

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CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERANDI

Pazienti a basso rischio operatorio

Pazienti a rischio intermedio

Pazienti ad alto rischio

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERANDI

Pazienti a basso rischio operatorio:

In ottime condizioni generali, affetti da una

malattia localizzata, senza ripercussioni

sull’intero organismo (appendicite acuta,

calcolosi della colecisti…)

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERANDI

Pazienti a rischio intermedio:

In età avanzata, senza o con modeste

alterazioni sistemiche.

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

CLASSIFICAZIONE DEGLI OPERANDI

Pazienti ad alto rischio:

Soggetti con malattie gravi e

compromissione generale e/o con

patologia a carico di organi vitali

(cuore,polmoni…)

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

TEAM CHIRURGICO:

ASSISTITO

CHIRURGO

ANESTESISTA

COORDINATORE

INFERMIERE STRUMENTISTA

INFERMIERE DI SALA

INFERMIERE ANESTESISTA

OSS

AUSILIARI Dott.ssa Luisa Meriggi a.a.2012-2013

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OBIETTIVI

FASE INTRA-OPERATORIA:

Mantenimento della sicurezza

Monitoraggio fisiologico dell’assistito

Supporto psicologico all’assistito

PREVENIRE DANNI

PREVENIRE PROBLEMI

SCOPRIRE PRECOCEM. COMPLICANZE

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

TUTTO LO STAFF INFERMIERISTICO:

Garantisce continuità assistenziale con la presa in carico del

paziente

Offre informazioni e rassicurazioni realistiche

Incoraggia la partecipazione attiva dell’assistito nel piano di

assistenza

Agiscono come difensori della persona, monitorando i fattori

che possono causare lesioni, come: La posizione, le infezioni

Il malfunzionamento delle attrezzature

I rischi ambientali

Proteggono la dignità e gli interessi dell’assistito mentre è

anestetizzato

Controllano il mantenimento degli standard chirurgici di

assistenza Dott.ssa Luisa Meriggi a.a.2012-2013

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

RESPONSABILITA’ INFERMIERISTICHE:

Garantire la sicurezza ed il benessere

dell’assistito attraverso l’esecuzione delle attività di

Infermiere strumentista

Infermiere di sala

Infermiere anestesista

(Infermiere della sala risveglio)

(Coordinamento delle attività del personale di sala)

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

INFERMIERE STRUMENTISTA

INFERMIERE DI SALA

INFERMIERE ANESTESISTA

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L’INFERMIERE

DI

SALA

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L’infermiere di sala: GESTISCE LA SALA E PROTEGGE L’ASSISTITO

Accoglie l’assistito e verifica il consenso (documentazione)

È RESPONSABILE DEL CORRETTO POSIZIONAMENTO DEL

PAZIENTE SUL LETTINO CHIRURGICO

È responsabile della seconda verifica della procedura e del sito chirurgico

Coordina il personale

Assicura la pulizia, temperatura, umidità, illumunazione adeguate

Controlla il buon funzionamento delle apparecchiature

Garantisce la disponibilità di tutta la strumentazione e materiali necessari

Evita interruzioni tecniche durante l’intervento

Controlla l’asepsi ed implementa le precauzioni per la prevenzione incendi

Monitora l’assistito e garantisce la sua sicurezza

Gestisce i campioni ottenuti durante la chirurgia

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POSIZIONI DEL PAZIENTE SUL TAVOLO OPERATORIO

posizione supina

posizione seduta o semiseduta

posizione prona

posizione genu-pettorale

posizione laterale

posizione ginecologica

posizione litotomica

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

POSIZIONAMENTO / OBIETTIVI INFERMIERISTICI

Il posizionamento sul lettino, in relazione al tempo in cui il

paziente viene lasciato nella stessa posizione, deve

rispondere ai criteri di:

Garantire un facile accesso al sito chirurgico, ma anche

favorire una adeguata funzione cardiocircolatoria

Mantenere l’integrità cutanea

Evitare ustioni (da elettrobisturi)

Evitare compressione di nervi

Prevenire o ridurre lesioni articolari e stiramenti muscolo

scheletrici (vedi allegato su rischi da posizionamento)

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

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L’INFERMIERE STRUMENTISTA

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L’infermiere strumentista: È RESPONSABILE DEGLI ATTI E STRUMENTI CHIRURGICI

Effettua il corretto lavaggio chirurgico

Prepara il tavolo sterile

Prepara suture, lacci e materiali speciali (laparoscopio)

Assiste il chirurgo anticipando gli strumenti e materiali

Al termine dell’intervento è responsabile del conteggio di tutto

il materiale utilizzato (aghi, garze, strumenti..) per assicurare

che non sia trattenuto come corpo estraneo nell’assistito.

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STRUMENTARIO

CHIRURGICO

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LAVAGGIO CHIRURGICO

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

LAVAGGIO SOCIALE

LA MANO PRENDE

dal paziente

dalla cute

dalle ferite infette

dal pus

dalle secrezioni

LA MANO PRENDE

dal personale sanitario

dal viso

dal corpo

dalle mani

dai vestiti

LA MANO

CONTAMINA

pazienti operati

bambini

malati gravi

malati cronici

anziani

personale sanitario

LA MANO INFETTA

le attrezzature

sanitarie

biancheria pulita

bagni

piatti e posate

ecc

LA MANO

TRASFERISCE

dalle lenzuola

dalla biancheria

sporca

dagli asciugamani

umidi

da bacinelle e

lavandini

dai bagni Dott.ssa Luisa Meriggi a.a.2012-2013

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

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Alcune regole “d’oro”

• unghie corte e curate, arrotondate e limate (per assicurare una facile

pulizia ed impedire la foratura dei guanti);

• non deve essere usato smalto (anche trasparente) nè indossati anelli o

orologi da polso;

• conservare un buon grado di idratazione della cute.

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L’INFERMIERE ANESTESISTA

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L’infermiere anestesista: È RESPONSABILE DELL’ANESTESIA E DEL

MONITORAGGIO DELLE FUNZONI VITALI DEL

PAZIENTE Accoglie il paziente in sala e controlla la documentazione

Valuta le condizioni fisiche immediate prima di iniziare l’anestesia

Somministra l’anestetico prescritto dall’anestesista

Mantiene la pervietà delle vie aeree anche attraverso tubo endotracheale

Monitora costantemente i parametri vitali dell’assistito

Tiene sotto controllo i livelli di anestetico nell’organismo

Gestisce il corretto risveglio

Segue ed accompagna il paziente fino alla sala risveglio

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ANESTESIA E SEDAZIONE

SEDAZIONE: La sedazione cosciente è una condizione

medica controllata che normalmente non comporta la perdita

dei riflessi protettivi

(la capacità di mantenere autonomamente la pervietà delle vie

aeree e rispondere in modo adeguato agli stimoli fisici ed ai

comandi verbali)

con lo scopo di fornire una condizione di rilassamento, amnesia

e/o controllo del dolore durante una procedura diagnostica o

chirurgica.

Distinguiamo: sedazione minima, moderata,profonda

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INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA

ANESTESIA E SEDAZIONE

ANESTESIA: indica genericamente l'abolizione della

sensibilità, della coscienza(se narcosi!), e del dolore,

associato a rilassamento muscolare.

Scopi: analgesia (abolizione del dolore), rilassamento,

perdita dei riflessi, ipnosi (perdita di coscienza). Può essere:

GENERALE

REGIONALE

BLOCCHI PERIFERICI

SPINALE

LOCALE

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ANESTESIA E SEDAZIONE

ANESTESIA GENERALE:

è uno stato di narcosi, cioè una grave depressione del sistema

nervoso centrale prodotta da agenti farmacologici.

Gli agenti anestetici sono INALATI o somministrati per E.V.

INALAZIONE: liquidi volatili e gas (protossido d’azoto+O2)

E.V.: barbiturici, benzodiazepine, ipnotici non barbiturici,

agenti dissociativi, oppioidi.

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ANESTESIA E SEDAZIONE

ANESTESIA REGIONALE:

un agente anestetico viene iniettato intorno ai nervi, in modo da

anestetizzare l’area che questi innervano.

ANESTESIA EPIDURALE: blocco della conduzione raggiunto

iniettando un anestetico locale entro il canale spinale, nello

spazio circostante la dura madre.

ANESTESIA SPINALE: si introduce l’anestetico nello spazio

subaracnoideo a livello lombare.

BLOCCHI DELLA CONDUZIONE LOCALE: blocco del plesso

brachiale, anestesia paravertebrale, blocco transacrale.

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ANESTESIA E SEDAZIONE

ANESTESIA LOCALE:

iniezione di anestetico locale entro i tessuti a livello locale.

Spesso viene eseguita in associazione con un blocco locale

regionale, iniettando i nervi che sono immediatamente intorno

l’area.

SEMPLICE, ECONOMICA

TEMPO DI RECUPERO POST-OPERATORIO BREVE

NO EFFETTI NEGATIVI DELL’ANESTESIA GENERALE

MA

ALTI LIVELLI PRE-OPERATORI DI ANSIA.

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Potenziali complicanze intra-operatorie

NAUSEA E VOMITO

ANAFILASSI

IPOSSIA E ALTRE COMPLICANZE RESPIRATORIE

IPOTERMIA

IPERTERMIA MALIGNA

CID

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AMBIENTE CHIRURGICO

SICUREZZA

ASEPSI

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RISCHI PER LA SALUTE ASSOCIATI

ALL’AMBIENTE CHIRURGICO

rischi associati al laser

esposizione a sangue e altri liquidi corporei

allergia al lattice

gas anestesiologici

vapori elettrochirurgia

radiazioni ionizzanati

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DATA DI STERILIZZAZIONE

DATA DI SCADENZA

LOTTO DI PRODUZIONE

DISPOSITIVO “STERILE”

PROCESSATO CON VAPORE

PROCESSATO CON

RADIAZIONI IONIZZANTI

PROCESSATO CON OSSIDO

DI ETILENE

DISPOSITIVO MONOUSO

SIMBOLOGIA PRESENTE

NEI DISPOSITIVI MEDICI

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STRUMENTARIO

CHIRURGICO

E

STERILIZZAZIONE: Vedi cap. 9 “Assistenza infermieristica specialistica”,

Masson editore

Vedi cap. 21 “Chirurgia per le professioni sanitarie” ,

Piccin editore

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DISPOSITIVI

di PROTEZIONE

INDIVIDUALE

NELL’AMBIENTE CHIRURGICO

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PROCESSO DI ASSISTENZA

INFERMIERISTICA

Accertamento

Diagnosi

Pianificazione obiettivi

Interventi

Valutazione

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Diagnosi infermieristiche:

?

?

?

Problemi collaborativi/potenziali complicanze:

?

?

?

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Diagnosi infermieristiche: Ansia correlata a preoccupazione espressa, secondaria a chirurgia o

ambiente di sala operatoria

Rischio di lesione da posizionamento perioperatorio

Rischio di lesione correlato ad anestesia e chirurgia

Disturbo della percezione sensoriale correlato ad anestesia generale

Problemi collaborativi/potenziali complicanze:

nausea e vomito

anafilassi

ipossia e altre complicanze respiratorie

ipotermia

ipertermia maligna

cid

infezioni

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Interventi infermieristici: Ridurre l’ansia

Prevenire le lesioni da posizionamento intra-

operatorio

Proteggere la sicurezza dell’assistito

Operare come avvocato dell’assistito

Monitoraggio e trattamento delle complicanze

potenziali

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Valutazione

RISULTATI DELL’ASSISTITO:

riduzione ansia

non sente minacciata la sua sicurezza

si sente preso in carico

non presenta lesioni

viene preservata la sua dignita’

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