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2006-06 Un comune privo delle strutture ncessarie

Date post: 13-Mar-2016
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Q contributi a parziale copertura delle spese di ristrutturazione. Così A fronte delle scontate spiegazioni richieste dalla Civica per la sua esclusione dal Collegio dei Revisori dei Conti, il sindaco ha risposto che ha voluto premiare la minoranza rispettosa e punire quella irrispettosa. Rammentiamo al sindaco che solo nei regimi totalitari si ragiona in questo modo: lui dovrebbe saperne qualcosa visto la sua lunga militanza da comunista.
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LA VERA MAGGIORANZA CHE AMMINISTRA COLOGNE hi ci segue da molto tempo sa che fin dai nostri inizi abbiamo scelto la Cstrada del l'informazione ai cittadini secondo criteri di obbiettività. I valori civici che ispirano la nostra attività politica per Cologne ci portano inevitabilmente a continuare nell'unico modo possibile: svolgere il nostro ruolo dicendo ancora e sempre la verità, anche se scomoda, su quanto accade nel nostro comune. Dopo la nomina dei Revisori dei Conti il quadro politico si è chiarito secondo quanto da noi denunciato in campagna elettorale, fatto che ci attirò a suo tempo accuse di ogni genere, fino agli oltraggi personali. Vi fu un accordo preelettorale tra Lega e Sinistra secondo questi termini: la Lega avrebbe presentato una propria lista al fine di indebolire l'opposizione: in cambio avrebbe avuto degli incarichi. Il giochino ha funzionato, la sinistra ha vinto le elezioni ed il premio è prontamente arrivato, sotto forma di acconto e di saldo. L'acconto fu la nomina dell'unico rappresentante dell'opposizione nella Casa di Riposo di un rappresentante della Lega, prima delle elezioni. Il saldo è venuto con la nomina, ancora una volta, di un rappresentante della Lega, a titolo CIVICA COLOGNESE CONTINUA IN ULTIMA PAGINA GIUGNO 2006 UN COMUNE IN TUMULTUOSA CRESCITA PRIVO DELLE STRUTTURE NECESSARIE iamo ripetutamente intervenuti nel passato sulla questione dell'eccessiva crescita del numero di abitanti del nostro comune, che sta sacrificando a ritmi cinesi un territorio prezioso con continue S nuove urbanizzazioni, che non portano nessun vantaggio al paese: anzi il costante imbruttimento di un paese che una volta era uno dei più belli della provincia è sotto gli occhi di tutti e le strutture pubbliche sono oramai inadeguate alla nuova situazione abitativa. Tranne il palazzetto dello sport, tutte le altre strutture sono oramai o palesemente inadeguate o inesistenti , dal parco pubblico alla scuola materna, dal centro anziani alle scuole elementari, dai miniappartamenti per anziani al municipio , dal passaggio a livello per Chiari all'asilo nido, dai campi da tennis alla piscina, dai parcheggi al sentiero pedemontano, per non parlare della gravissima situazione della rete fognaria di cui metà del paese è privo e della grave inadeguatezza dei depuratori. Ed il nuovo centro socio culturale, a meno di ripensamenti dell'ultim'ora, nasce chiaramente inadeguato per un comune di ottomila abitanti. el lontano 1999 raccogliemmo 1200 firme di cittadini che Nchiedevano di fermare l'insensata cresciuta urbanistica di Cologne. Così purtroppo non è stato, anzi questa tendenza continua senza un minimo di programmazione ed a vantaggio quasi esclusivo della speculazione edilizia. Già oggi il tessuto sociale del paese è compromesso. Corre voce che si vogliano inserire nuove aree da urbanizzare nel piano regolatore: ci auguriamo si tratti di voci infondate. Non possiamo che invitare ancora una volta gli amministratori a fermare l'espansione urbanistica, prima che il paese ne venga definitamene travolto. CIVICACOLOGNESE LA SINISTRA HA VINTO LE ELEZIONI ED IL PREMIO È PRONTAMENTE ARRIVATO SOTTO FORMA DI ACCONTO E DI SALDO.5100 5300 5500 5878 6408 7197 1980 1985 1990 1995 2000 2005 8000 5000 2010 oltre 8000
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LA VERA MAGGIORANZA CHE

AMMINISTRA COLOGNE

hi ci segue da molto tempo sa che fin dai nostri inizi abbiamo scelto la Cstrada del l'informazione ai

cittadini secondo criteri di obbiettività. I valori civici che ispirano la nostra attività

politica per Cologne ci p o r t a n o inevitabilmente a continuare n e l l ' u n i c o

modo possibile: svolgere il nostro ruolo dicendo ancora e sempre la verità, anche se scomoda, su quanto accade nel nostro comune. Dopo la nomina dei Revisori dei Conti il quadro politico si è chiarito secondo quanto da noi denunciato in campagna elettorale, fatto che ci attirò a suo tempo accuse di ogni genere, fino agli oltraggi personali. Vi fu un accordo preelettorale tra Lega e Sinistra secondo questi termini: la Lega avrebbe presentato una propria lista al fine di indebolire l'opposizione: in cambio avrebbe avuto degli incarichi. Il giochino ha funzionato, la sinistra ha vinto le elezioni ed il premio è prontamente arrivato, sotto forma di acconto e di saldo.L'acconto fu la nomina dell'unico rappresentante dell'opposizione nella Casa di Riposo di un rappresentante della Lega, prima delle elezioni. Il saldo è venuto con la nomina, ancora una volta, di un rappresentante della Lega, a titolo

CIVICA COLOGNESE

CONTINUA IN ULTIMA PAGINA

GIUGNO 2006

UN COMUNE IN TUMULTUOSA CRESCITA PRIVO DELLE

STRUTTURE NECESSARIE

iamo ripetutamente intervenuti nel passato sulla questione dell'eccessiva crescita del numero di abitanti del nostro comune, che sta sacrificando a ritmi cinesi un territorio prezioso con continue S

nuove urbanizzazioni, che non portano nessun vantaggio al paese: anzi il costante imbruttimento di un paese che una volta era uno dei più belli della provincia è sotto gli occhi di tutti e le strutture pubbliche sono oramai inadeguate alla nuova situazione abitativa. Tranne il palazzetto dello sport, tutte le altre strutture sono oramai o palesemente inadeguate o inesistenti , dal parco pubblico alla scuola materna, dal centro anziani alle scuole elementari, dai miniappartamenti per anziani al municipio , dal passaggio a livello per Chiari all'asilo nido, dai campi da tennis alla piscina, dai parcheggi al sentiero pedemontano, per non parlare della gravissima situazione della rete fognaria di cui metà del paese è privo e della grave inadeguatezza dei depuratori. Ed il nuovo centro socio culturale, a meno di ripensamenti dell'ultim'ora, nasce chiaramente inadeguato per un comune di ottomila abitanti.

el lontano 1999 raccogliemmo 1200 firme di cittadini che Nchiedevano di fermare

l'insensata cresciuta urbanistica di Cologne. Così purtroppo non è stato, anzi questa tendenza continua senza un minimo di programmazione ed a vantaggio quasi esclusivo della speculazione edilizia. Già oggi il tessuto sociale del paese è compromesso. Corre voce che si vogliano inserire nuove aree da urbanizzare nel piano regolatore: ci auguriamo si tratti di voci infondate. Non possiamo che invitare ancora una volta gli amministratori a fermare l'espansione urbanistica, prima che il paese ne venga definitamene travolto.

CIVICACOLOGNESE

“LA SINISTRA HA VINTO LE ELEZIONI

ED IL PREMIO È PRONTAMENTE ARRIVATO

SOTTO FORMA DI ACCONTO E DI SALDO.”

5100

5300

5500

5878

6408

7197

1980 1985 1990 1995 2000 2005

8000

5000

2010

oltre 8000

AREA EX BREDAPARCHEGGIO PARCO O GIARDINO ?

'amministrazione comunale ha intenzione di attrezzare quel che rimane dell'area situata tra le poste e l'area feste. Il progetto per la Lverità parla di parco pubblico.

L'area in questione è di circa 6.000 mq e si trova al centro del paese, quindi in ubicazione assai privilegiata. E' l'unica area pubblica di rilievo, disponibile nella zona centrale del paese, nel raggio di almeno un chilometro. In un

comune che si appresta a raggiungere gli ottomila abitanti è indispensabile prevedere un parcheggio, a servizio delle scuole medie e della zona est del paese ,

che di fatto ne è sprovvista. L'area feste in futuro andrà spostata in luogo più consono, cioè presso il palazzetto dello sport e si libererà dunque lo spazio per il parcheggio. La destinazione a parco è inattuabile a causa della sua ridotta dimensione. Prevedere poi, come fa l'amministrazione, un anfiteatro ed un largo viale interno ad esse è certamente fuori luogo. Al massimo si può pensare ad un giardino verde aperto, urbanisticamente concepito a completamento del villaggio Mandorleto, che nascerebbe già ben servito dalla strada che lo separa dal villaggio stesso.Questa è la nostra proposta che abbiamo portato in consulta urbanistica.A fianco riportiamo le piante relative alla proposta della giunta e a quella della Civica

CIVICACOLOGNESE

GIUGNO 2006

CONTINUA DA PAG.1

alvo alcune modifiche che necessariamente andavano fatte per adeguare gli edifici ai canoni della sicurezza ed ai minimi standard per il rispetto delle barriere architettoniche, le strutture che ospitano i S

ragazzi, dalla scuola materna alla elementare, alla media sono le stesse di trent'anni fa.Va ricordato che nel 1975 la popolazione di Cologne era inferiore ai 5000 abitanti e che oggi, a causa di una politica urbanistica largamente sovradimensionata per la nostra realtà contiamo circa 7200 abitanti, che presto diverranno 8.000, con conseguente incremento della popolazione scolastica.Con una popolazione aumentata del 50%, dovuto essenzialmente all'arrivo a Cologne di un consistente numero di famiglie evidentemente crescono anche i potenziali utenti del servizio scolastico. Il riscontro lo abbiamo avuto quest'anno quando per la prima volta alcuni bambini sono finiti in lista d'attesa alle iscrizioni per il primo anno della scuola materna comunale. Un'amministrazione

comunale attenta, in tutti questi anni, avrebbe potuto e dovuto studiare questo flusso immigratorio e conseguentemente trovare le giuste soluzioni.Purtroppo anche questa volta i nostri amministratori si sono resi conto in ritardo che le aule della scuola materna non bastavano più e come al solito all'ultimo momento hanno deciso la costruzione di una nuova aula entro l'inizio del prossimo anno scolastico. (Rammentiamo che sei anni fa la Civica raccolse 1200 firme per chiedere di raddoppiare l'edificio).La Civica Colognese, attraverso la consulta urbanistica, ha fatto presente che è giunto il momento di fare uno studio più approfondito di tutte le strutture scolastiche (analisi che deve tenere in considerazione l'aumento demografico che ci sarà anche nei prossimi anni) proponendo quindi il raddoppio della scuola materna (l'area c'è), in modo che la struttura sia in grado di soddisfare le domande

di tutti i cittadini colognesi perché è impensabile che le famiglie di Cologne debbano addirittura portare i propri bambini nei comuni limitrofi.

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

STRUTTURE SCOLASTICHE INSUFFICIENTI

“E' L'UNICA AREA PUBBLICA DISPONIBILE NELLA

ZONA CENTRALE DEL PAESE NEL RAGGIO DI ALMENO UN

CHILOMETRO: PARCHEGGIO PARCO O GIARDINO?” PARCO GIOCHI

PARCO GIOCHI

(ATTUALE PARCO PUBBLICO)

PERCHE' COLOGNE RICEVE

POCHI CONTRIBUTI PER LE OPERE PUBBLICHE?

uando un comune interviene su un immobile antico ha delle forti probabilità di ricevere dallo stato o dalla regione importanti Qcontributi a parziale copertura delle spese di ristrutturazione. Così

è stato, ad esempio, per la ristrutturazione dell'immobile adibito a biblioteca nel comune di Capriolo. A Cologne, invece, l'amministrazione si appresta ad intervenire sull'edificio dell'ex municipio con i soli mezzi propri, cioè solo con i soldi dei contribuenti colognesi. Abbiamo indicato in altre pagine del giornale quanti annosi problemi attendono di essere risolti e quali nuove necessità del nostro comune non vengano soddisfatte per la mancanza di fondi. Chiediamo che l'amministrazione fornisca una risposta ai cittadini sui motivi del mancato ricevimento dei fondi per la ristrutturazione dell'ex municipio

.

ENTRATA

ENTRATA

A) Asilo NidoB) Nuova Aula

A

B

B

B

B/C

A) Spazio comuneB) Nuove AuleC) Asilo NidoD) Locali per materiale ed insegnanti

C/D

A

LA PROPOSTA DELLA CIVICA

LA NUOVA AULA DELLA SCUOLA MATERNA

ATTUALE PROPOSTA DELLA GIUNTA

PARCO GNECCHI

POSTE

STR

AD

A E

SIS

TEN

TE

VIL

LA

GG

IO M

AN

DO

RLETO

SCUOLE MEDIE

PARCHEGGIO

PAR

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AREA FESTE

PARCO GNECCHI

POSTE

MA

RC

IAPIE

DE E

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TEN

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A E

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SCUOLE MEDIE

LA PROPOSTA DELLA CIVICA

CONTINUA ALLA PAGINA SUCCESSIVA

MA

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IAPIE

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VIL

LA

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IO M

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DO

RLETO

VIALE

ANFITEATRO

VIALETTO

FONTANA

AREA EX BREDAPARCHEGGIO PARCO O GIARDINO ?

'amministrazione comunale ha intenzione di attrezzare quel che rimane dell'area situata tra le poste e l'area feste. Il progetto per la Lverità parla di parco pubblico.

L'area in questione è di circa 6.000 mq e si trova al centro del paese, quindi in ubicazione assai privilegiata. E' l'unica area pubblica di rilievo, disponibile nella zona centrale del paese, nel raggio di almeno un chilometro. In un

comune che si appresta a raggiungere gli ottomila abitanti è indispensabile prevedere un parcheggio, a servizio delle scuole medie e della zona est del paese ,

che di fatto ne è sprovvista. L'area feste in futuro andrà spostata in luogo più consono, cioè presso il palazzetto dello sport e si libererà dunque lo spazio per il parcheggio. La destinazione a parco è inattuabile a causa della sua ridotta dimensione. Prevedere poi, come fa l'amministrazione, un anfiteatro ed un largo viale interno ad esse è certamente fuori luogo. Al massimo si può pensare ad un giardino verde aperto, urbanisticamente concepito a completamento del villaggio Mandorleto, che nascerebbe già ben servito dalla strada che lo separa dal villaggio stesso.Questa è la nostra proposta che abbiamo portato in consulta urbanistica.A fianco riportiamo le piante relative alla proposta della giunta e a quella della Civica

CIVICACOLOGNESE

GIUGNO 2006

CONTINUA DA PAG.1

alvo alcune modifiche che necessariamente andavano fatte per adeguare gli edifici ai canoni della sicurezza ed ai minimi standard per il rispetto delle barriere architettoniche, le strutture che ospitano i S

ragazzi, dalla scuola materna alla elementare, alla media sono le stesse di trent'anni fa.Va ricordato che nel 1975 la popolazione di Cologne era inferiore ai 5000 abitanti e che oggi, a causa di una politica urbanistica largamente sovradimensionata per la nostra realtà contiamo circa 7200 abitanti, che presto diverranno 8.000, con conseguente incremento della popolazione scolastica.Con una popolazione aumentata del 50%, dovuto essenzialmente all'arrivo a Cologne di un consistente numero di famiglie evidentemente crescono anche i potenziali utenti del servizio scolastico. Il riscontro lo abbiamo avuto quest'anno quando per la prima volta alcuni bambini sono finiti in lista d'attesa alle iscrizioni per il primo anno della scuola materna comunale. Un'amministrazione

comunale attenta, in tutti questi anni, avrebbe potuto e dovuto studiare questo flusso immigratorio e conseguentemente trovare le giuste soluzioni.Purtroppo anche questa volta i nostri amministratori si sono resi conto in ritardo che le aule della scuola materna non bastavano più e come al solito all'ultimo momento hanno deciso la costruzione di una nuova aula entro l'inizio del prossimo anno scolastico. (Rammentiamo che sei anni fa la Civica raccolse 1200 firme per chiedere di raddoppiare l'edificio).La Civica Colognese, attraverso la consulta urbanistica, ha fatto presente che è giunto il momento di fare uno studio più approfondito di tutte le strutture scolastiche (analisi che deve tenere in considerazione l'aumento demografico che ci sarà anche nei prossimi anni) proponendo quindi il raddoppio della scuola materna (l'area c'è), in modo che la struttura sia in grado di soddisfare le domande

di tutti i cittadini colognesi perché è impensabile che le famiglie di Cologne debbano addirittura portare i propri bambini nei comuni limitrofi.

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

STRUTTURE SCOLASTICHE INSUFFICIENTI

“E' L'UNICA AREA PUBBLICA DISPONIBILE NELLA

ZONA CENTRALE DEL PAESE NEL RAGGIO DI ALMENO UN

CHILOMETRO: PARCHEGGIO PARCO O GIARDINO?” PARCO GIOCHI

PARCO GIOCHI

(ATTUALE PARCO PUBBLICO)

PERCHE' COLOGNE RICEVE

POCHI CONTRIBUTI PER LE OPERE PUBBLICHE?

uando un comune interviene su un immobile antico ha delle forti probabilità di ricevere dallo stato o dalla regione importanti Qcontributi a parziale copertura delle spese di ristrutturazione. Così

è stato, ad esempio, per la ristrutturazione dell'immobile adibito a biblioteca nel comune di Capriolo. A Cologne, invece, l'amministrazione si appresta ad intervenire sull'edificio dell'ex municipio con i soli mezzi propri, cioè solo con i soldi dei contribuenti colognesi. Abbiamo indicato in altre pagine del giornale quanti annosi problemi attendono di essere risolti e quali nuove necessità del nostro comune non vengano soddisfatte per la mancanza di fondi. Chiediamo che l'amministrazione fornisca una risposta ai cittadini sui motivi del mancato ricevimento dei fondi per la ristrutturazione dell'ex municipio

.

ENTRATA

ENTRATA

A) Asilo NidoB) Nuova Aula

A

B

B

B

B/C

A) Spazio comuneB) Nuove AuleC) Asilo NidoD) Locali per materiale ed insegnanti

C/D

A

LA PROPOSTA DELLA CIVICA

LA NUOVA AULA DELLA SCUOLA MATERNA

ATTUALE PROPOSTA DELLA GIUNTA

PARCO GNECCHI

POSTE

STR

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PARCO GNECCHI

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SCUOLE MEDIE

LA PROPOSTA DELLA CIVICA

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VIALE

ANFITEATRO

VIALETTO

FONTANA

IL MOSTRO EX EDERA

' con profonda amarezza che stiamo assistendo al sorgere, nel cuore del paese, di grossi edifici, tipici delle periferie di città. EAddirittura alcune costruzioni quasi si toccano

( è legale?). Tutti sono dislocati disordinatamente ed alcuni in notevole altezza a filo o quasi delle strade.La nostra battaglia per impedire a Cologne questo, come altri scempi, è durata a lungo , ma nel corso del tempo gli elettori, pur premiandoci costantemente, non ci hanno dato la forza sufficiente per far si Cologne continuasse a rimanere il bel paese di una volta. Sappiamo che dai cittadini si sta levando un coro di proteste per l'abbruttimento del centro del paese. Per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che associarci a queste lamentele, rammentando però che è in occasione del voto che ogni cittadino decide il futuro del proprio comune.

CIVICACOLOGNESE

“ADDIRITTURA ALCUNE

COSTRUZIONI QUASI SI TOCCANO.

MA È ELEGALE ?”

“È IN OCCASIONE DEL VOTO CHE OGNI

CITTADINO DECIDE IL FUTURO

DEL PROPRIO COMUNE.”

SENTIERO MONTE ORFANO

'anello pedonale attorno al Monte Orfano non può essere completato a causa della sua interruzione a Cologne. Abbiamo già Lproposto di individuare una variante che aggiri l'abitato a nord,

risalendo in parte il monte. Ma si tratta di prendere decisioni coraggiose che non si addicono alla nostra amministrazione.

Non si trova di meglio allora che prevedere un senso unico verso la Spina, trasformare in malo modo una carreggiata di campagna, oltretutto asfaltandola, cioè rovinandola, per non imprigionare i residenti.

Il traffico in via Cappuccini è stato drasticamente ridimensionato con l'apertura della bretella Spina- Statale. Perché dunque farne un senso unico? Per tracciarvi un sentiero pedemontano ci dicono gli amministratori. Avremmo dunque un sentiero ecologico comunque fiancheggiato dal traffico automobilistico. Non possiamo che essere contrari ad un senso unico che non risolve nulla, tranne che togliere un importante accesso per gli abitanti del centro storico, peraltro già imbottigliati dal divieto di transito in piazza.

GIUGNO 2006

“SI TRATTA DI PRENDERE DECISIONI

CORAGGIOSE CHE NON SI ADDICONO

ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE”

Inoltre presso l'edificio che ospita la scuola materna dovrà trovare posto anche l'asilo nido, oramai non più eludibile, perché siamo certi risolverebbe un fondamentale problema alle tante giovani famiglie con entrambi i genitori che lavorano e che non hanno parenti a cui affidare i propri figli durante il giorno.

Seguendo la stessa logica anche le scuole elementari avranno in futuro problemi legati al numero insufficiente di aule. Oggi abbiamo circa 370 alunni che frequentano la scuola elementare, nel 2010 saranno circa 430. Un altro disagio che vogliamo sottolineare, sollevato da parecchi genitori, e' quello legato alla mensa della scuola elementare. Quest'anno le domande per il servizio mensa sono andate oltre le previsioni; infatti circa una cinquantina di alunni sono rimasti esclusi dal servizio creando non poche difficoltà alle rispettive famiglie.In conclusione, è incomprensibile il fatto che l'amministrazione continui a far finta di non vedere un problema fondamentale come quello di garantire il diritto allo studio dei propri cittadini, privilegiando altre opere, magari importanti, ma non indispensabili.

STRUTTURE SCOLASTICHE INSUFFICIENTI

NEL CUORE DEL PAESE

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

CONTINUA DALLA PAGINA PRECEDENTE

IL MOSTRO EX EDERA

' con profonda amarezza che stiamo assistendo al sorgere, nel cuore del paese, di grossi edifici, tipici delle periferie di città. EAddirittura alcune costruzioni quasi si toccano

( è legale?). Tutti sono dislocati disordinatamente ed alcuni in notevole altezza a filo o quasi delle strade.La nostra battaglia per impedire a Cologne questo, come altri scempi, è durata a lungo , ma nel corso del tempo gli elettori, pur premiandoci costantemente, non ci hanno dato la forza sufficiente per far si Cologne continuasse a rimanere il bel paese di una volta. Sappiamo che dai cittadini si sta levando un coro di proteste per l'abbruttimento del centro del paese. Per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che associarci a queste lamentele, rammentando però che è in occasione del voto che ogni cittadino decide il futuro del proprio comune.

CIVICACOLOGNESE

“ADDIRITTURA ALCUNE

COSTRUZIONI QUASI SI TOCCANO.

MA È ELEGALE ?”

“È IN OCCASIONE DEL VOTO CHE OGNI

CITTADINO DECIDE IL FUTURO

DEL PROPRIO COMUNE.”

SENTIERO MONTE ORFANO

'anello pedonale attorno al Monte Orfano non può essere completato a causa della sua interruzione a Cologne. Abbiamo già Lproposto di individuare una variante che aggiri l'abitato a nord,

risalendo in parte il monte. Ma si tratta di prendere decisioni coraggiose che non si addicono alla nostra amministrazione.

Non si trova di meglio allora che prevedere un senso unico verso la Spina, trasformare in malo modo una carreggiata di campagna, oltretutto asfaltandola, cioè rovinandola, per non imprigionare i residenti.

Il traffico in via Cappuccini è stato drasticamente ridimensionato con l'apertura della bretella Spina- Statale. Perché dunque farne un senso unico? Per tracciarvi un sentiero pedemontano ci dicono gli amministratori. Avremmo dunque un sentiero ecologico comunque fiancheggiato dal traffico automobilistico. Non possiamo che essere contrari ad un senso unico che non risolve nulla, tranne che togliere un importante accesso per gli abitanti del centro storico, peraltro già imbottigliati dal divieto di transito in piazza.

GIUGNO 2006

“SI TRATTA DI PRENDERE DECISIONI

CORAGGIOSE CHE NON SI ADDICONO

ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE”

Inoltre presso l'edificio che ospita la scuola materna dovrà trovare posto anche l'asilo nido, oramai non più eludibile, perché siamo certi risolverebbe un fondamentale problema alle tante giovani famiglie con entrambi i genitori che lavorano e che non hanno parenti a cui affidare i propri figli durante il giorno.

Seguendo la stessa logica anche le scuole elementari avranno in futuro problemi legati al numero insufficiente di aule. Oggi abbiamo circa 370 alunni che frequentano la scuola elementare, nel 2010 saranno circa 430. Un altro disagio che vogliamo sottolineare, sollevato da parecchi genitori, e' quello legato alla mensa della scuola elementare. Quest'anno le domande per il servizio mensa sono andate oltre le previsioni; infatti circa una cinquantina di alunni sono rimasti esclusi dal servizio creando non poche difficoltà alle rispettive famiglie.In conclusione, è incomprensibile il fatto che l'amministrazione continui a far finta di non vedere un problema fondamentale come quello di garantire il diritto allo studio dei propri cittadini, privilegiando altre opere, magari importanti, ma non indispensabili.

STRUTTURE SCOLASTICHE INSUFFICIENTI

NEL CUORE DEL PAESE

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

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GIUGNO 2006

Comunismo di ritorno

Che fine hanno fatto le bombe del monumento ai caduti ?

Cologne non aderisce al nuovo Consorzio zonale per i vigili

Sottopasso per Chiari

A fronte delle scontate spiegazioni richieste dalla Civica per la sua esclusione dal Collegio dei Revisori dei Conti, il sindaco ha risposto che ha voluto premiare la minoranza rispettosa e punire quella irrispettosa.

Rammentiamo al sindaco che solo nei regimi totalitari si ragiona in questo modo: lui dovrebbe saperne qualcosa visto la sua lunga

militanza da comunista.

Non sappiamo se, ed eventualmente perché, la Sovraintendenza abbia approvato l'eliminazione delle bombe che incorniciavano il monumento ai

caduti, cioè parte integrante del monumento stesso. Vorremmo però che la giunta dicesse alla popolazione dove sono finite le bombe, in quanto si

tratta di reperti che fanno parte della storia del nostro paese.

IIl comune di Cologne è l'unico della zona che non ha aderito al costituendo Consorzio per un razionale utilizzo dei vigili nelle ore

notturne, serali e festive. Il sindaco, interpellato in consiglio comunale, ha risposto che “ Cologne è un'isola felice”.

Scusi sig. sindaco, ma Lei dove vive?

Diventa sempre più problematico attraversare l'incrocio per Chiari quando le sbarre del passaggo a livello sono abbassate. Si tratta di una situazione

di oggettivo pericolo, che si fa ogni giorno più pesante. Rimaniamo in attesa che l'amministrazione affronti finalmente il problema, che non sarà minimamente risolto dall'aggiunta di una corsia per il traffico proveniente

da Palazzolo, ottenuta con la copertura della Fusia.

IN BREVECOMMISSIONE

EDILIZIA MORTIFICATA

La commissione edilizia ha sempre rappresentato un momento fondamentale di garanzia per il rispetto delle leggi sull'urbanistica e delle norme del piano regolatore.La legislazione nazionale degli ultimi anni ha dato la facoltà ai comuni di utilizzare o meno l'apporto della commissione per la stragrande maggioranza delle pratiche edilizie.Cologne ha seguito la strada di servirsene il meno possibile. A tutto danno della trasparenza amministrativa e dell'estetica degli edifici, diciamo noi.Chiediamo dunque agli amministratori una decisione importante per il futuro urbanistico di Cologne: tutte le pratiche passino nuovamente in commissione edilizia, anche se dopo l'eventuale avvio dei lavori, perché iniziati con la sola comunicazione al comune.

“I LAVORI SAREBBERO INIZIATI NEL DICEMBRE 2004.

SIAMO A METÀ 2006 E SIAMO ANCORA

ALLA SOLA FIRMA DELLA CONVEZIONE.”

Discoteca stazione

Aumento tassa rifiuti fino al 100% in

un solo anno.

Il catasto comunale non funziona

Collegamento impianto di depurazione con Rovato e le promesse elettorali.

Non possiamo che associarci alle lamentele degli abitanti della zona stazione riguardo ai problemi di parcheggio e di indecenza causati dalla presenza della discoteca. Ma non possiamo che girare il problema agli amministratori, chiedendo loro una volta tanto un pò di senso civico.

Gli operatori economici di Cologne si sono ritrovati aumenti della tassa rifiuti per l'anno 2005 fino al 100% rispetto all'anno precedente, senza che sia stato fornito un minimo di giustificazione. Considerata l'enormità degli aumenti riteniamo sia doveroso che l'amministrazione predisponga un prospetto atto a spiegare il perché di un simile atteggiamento e da dove nascono le diverse tariffe applicate alle varie categorie di contribuenti.

I cittadini colognesi che si rivolgono agli uffici comunali per aver informazioni catastali vengono spediti a Brescia. Così non deve essere perché con l'acquisizione dei dati catastali da parte dei comuni, anche a Cologne c'è l'obbligo di dare le risposte richieste dai cittadini.

Finalmente è stata firmata la convenzione tra Rovato ed i comuni limitrofi (compreso Cologne) per dare avvio alla costruzione dell'impianto di depurazione zonale, al quale sarà allacciata anche la rete di Cologne. In campagna elettorale, a fronte delle proteste della Civica per la mancata copertura fognaria del 50% del territorio e del grave problema dei depuratori, in quanto da decenni i soldi a disposizione del comune di Cologne venivano spesi per opere più “ appariscenti”, ma certamente meno importanti, la giunta rispose che i lavori sarebbero iniziati entro pochi mesi, cioè nel dicembre 2004. Siamo a metà 2006 e siamo ancora alla sola firma della convezione.

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE CIVICACOLOGNESE

GIUGNO 2006

Comunismo di ritorno

Che fine hanno fatto le bombe del monumento ai caduti ?

Cologne non aderisce al nuovo Consorzio zonale per i vigili

Sottopasso per Chiari

A fronte delle scontate spiegazioni richieste dalla Civica per la sua esclusione dal Collegio dei Revisori dei Conti, il sindaco ha risposto che ha voluto premiare la minoranza rispettosa e punire quella irrispettosa.

Rammentiamo al sindaco che solo nei regimi totalitari si ragiona in questo modo: lui dovrebbe saperne qualcosa visto la sua lunga

militanza da comunista.

Non sappiamo se, ed eventualmente perché, la Sovraintendenza abbia approvato l'eliminazione delle bombe che incorniciavano il monumento ai

caduti, cioè parte integrante del monumento stesso. Vorremmo però che la giunta dicesse alla popolazione dove sono finite le bombe, in quanto si

tratta di reperti che fanno parte della storia del nostro paese.

IIl comune di Cologne è l'unico della zona che non ha aderito al costituendo Consorzio per un razionale utilizzo dei vigili nelle ore

notturne, serali e festive. Il sindaco, interpellato in consiglio comunale, ha risposto che “ Cologne è un'isola felice”.

Scusi sig. sindaco, ma Lei dove vive?

Diventa sempre più problematico attraversare l'incrocio per Chiari quando le sbarre del passaggo a livello sono abbassate. Si tratta di una situazione

di oggettivo pericolo, che si fa ogni giorno più pesante. Rimaniamo in attesa che l'amministrazione affronti finalmente il problema, che non sarà minimamente risolto dall'aggiunta di una corsia per il traffico proveniente

da Palazzolo, ottenuta con la copertura della Fusia.

IN BREVECOMMISSIONE

EDILIZIA MORTIFICATA

La commissione edilizia ha sempre rappresentato un momento fondamentale di garanzia per il rispetto delle leggi sull'urbanistica e delle norme del piano regolatore.La legislazione nazionale degli ultimi anni ha dato la facoltà ai comuni di utilizzare o meno l'apporto della commissione per la stragrande maggioranza delle pratiche edilizie.Cologne ha seguito la strada di servirsene il meno possibile. A tutto danno della trasparenza amministrativa e dell'estetica degli edifici, diciamo noi.Chiediamo dunque agli amministratori una decisione importante per il futuro urbanistico di Cologne: tutte le pratiche passino nuovamente in commissione edilizia, anche se dopo l'eventuale avvio dei lavori, perché iniziati con la sola comunicazione al comune.

“I LAVORI SAREBBERO INIZIATI NEL DICEMBRE 2004.

SIAMO A METÀ 2006 E SIAMO ANCORA

ALLA SOLA FIRMA DELLA CONVEZIONE.”

Discoteca stazione

Aumento tassa rifiuti fino al 100% in

un solo anno.

Il catasto comunale non funziona

Collegamento impianto di depurazione con Rovato e le promesse elettorali.

Non possiamo che associarci alle lamentele degli abitanti della zona stazione riguardo ai problemi di parcheggio e di indecenza causati dalla presenza della discoteca. Ma non possiamo che girare il problema agli amministratori, chiedendo loro una volta tanto un pò di senso civico.

Gli operatori economici di Cologne si sono ritrovati aumenti della tassa rifiuti per l'anno 2005 fino al 100% rispetto all'anno precedente, senza che sia stato fornito un minimo di giustificazione. Considerata l'enormità degli aumenti riteniamo sia doveroso che l'amministrazione predisponga un prospetto atto a spiegare il perché di un simile atteggiamento e da dove nascono le diverse tariffe applicate alle varie categorie di contribuenti.

I cittadini colognesi che si rivolgono agli uffici comunali per aver informazioni catastali vengono spediti a Brescia. Così non deve essere perché con l'acquisizione dei dati catastali da parte dei comuni, anche a Cologne c'è l'obbligo di dare le risposte richieste dai cittadini.

Finalmente è stata firmata la convenzione tra Rovato ed i comuni limitrofi (compreso Cologne) per dare avvio alla costruzione dell'impianto di depurazione zonale, al quale sarà allacciata anche la rete di Cologne. In campagna elettorale, a fronte delle proteste della Civica per la mancata copertura fognaria del 50% del territorio e del grave problema dei depuratori, in quanto da decenni i soldi a disposizione del comune di Cologne venivano spesi per opere più “ appariscenti”, ma certamente meno importanti, la giunta rispose che i lavori sarebbero iniziati entro pochi mesi, cioè nel dicembre 2004. Siamo a metà 2006 e siamo ancora alla sola firma della convezione.

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE CIVICACOLOGNESE

S cia epe l

bib iot c .l e a

LA NUOVA BIBLIOTECA

on l'inserto speciale allegato la Civica Colognese intende portare a Cconoscenza della popolazione la

problematica relativa alla nuova biblioteca comunale. In relazione alla prevista ristrutturazione dell'ex Municipio di piazza Garibaldi per la sua destinazione a Centro Socio Culturale ivi inclusa la biblioteca, considerata l'importanza dell'intervento, la Civica Colognese ha tenuto un convegno in data 3-3-2006, al fine di approfondire l'argomento e di coinvolgere la popolazione riguardo ad una decisione tanto importante, anche in relazione alla prevista spesa di 3 miliardi e mezzo di vecchie lire , che sarà effettuata , tra l'altro, coi soli soldi dei contribuenti colognesi, per l'incomprensibile assenza di finanziamenti pubblici. Alla fine è risultato con chiarezza

quanto già a f f e r m a t o dalla Civica nel giugno 2005: non

ha senso prevedere un centro culturale in spazi tanto esigui. La nostra proposta era ed è quella di destinare l'immobile al solo uso di biblioteca, peraltro appena sufficiente anche per questa destinazione in un comune che sta viaggiando rapidamente verso gli ottomila abitanti: tale scelta consentirebbe inoltre di evitare il tamponamento della loggia che , se eseguito, deturperebbe uno degli edifici più belli di Cologne.

IL CONVEGNO DELLA CIVICA SULLA

NUOVA BIBLIOTECA

Il centro culturale

egli ultimi anni in molti paesi della nostra provincia sono nate biblioteche comunali eccellenti sia in termini di servizio per i Ncittadini sia in termini di patrimonio. Realtà che hanno avuto un

ottimo ritorno nella popolazione innalzando i livelli di lettura nei propri comuni ben al di sopra della media nazionale.L' amministrazione comunale di Cologne prevede la realizzazione di un centro culturale che comprende al suo interno anche una biblioteca: il tutto nell' ex municipio.Un centro culturale è sicuramente un' opera complessa perché dovrebbe accogliere in sè tutto ciò che è cultura: dai corsi di potenziamento scolastico alla sala di prove musicali, dalle conferenze alle mostre d'arte, dal teatro alle riunioni per le associazioni, dai corsi di lingue sino agli spettacoli all'aperto.Anche a poca distanza da noi, nel comune di Coccaglio, un centro socio-culturale è in fase di primissima progettazione, in una zona centrale del paese e su di una superficie di 5000mq di cui 1200mq già utilizzabili all'interno di due palazzi storici ed altri 2400 di nuova costruzione. Quindi si prevede una dimensione cinque volte superiore di quella prevista a Cologne.

Se a Cologne si vuole fare un centro socio-culturale, cioè un centro per la concentrazione e la diffusione di cultura e della socialità( per un comune che si collocherà nei prossimi vent'anni tra gli 8.000 e 10.000 abitanti), non si può non comprendere che l'ex municipio è un luogo totalmente inadeguato perché non presenta né gli spazi adatti né tanto meno le possibilità per una crescita futura. Parlare di Centro Socio-Culturale in spazi simili non ha senso.

Differente il discorso per quanto riguarda una biblioteca.

Capriolo ha adibito un edificio simile all'ex municipio di Cologne al solo uso di biblioteca: e gli addetti ai lavori ci dicono che sono già alle strette.Si tratta di un luogo accogliente sicuramente lontano dalla visione di biblioteca impolverata per poche persone, realizzata tenendo conto delle differenti utenze, con zone e settori differenziati per fasce di età.

Vi è stata una particolare attenzione nel pianificare gli spazi in maniera aperta per favorire la massima accessibilità ai servizi e la massima autonomia dell'utenza.Non secondaria una funzionalità degli arredi in relazione alle diverse tipologie di utenza.Su 700 mq netti utilizzabili gli spazi ad utilizzo esclusivo per i ragazzi sono ben il 20%.L'ingresso unico, posto lateralmente, permette un assoluto controllo delle

“EVITARE IL TAMPONAMENTO DELLA LOGGIA

CHE, SE ESEGUITO, DETURPEREBBE UNO

DEGLI EDIFICI PIÙ BELLI DI COLOGNE. ”

SPEC

IALE

BIL

OTE

A

BI

CGIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

c a eSpe i l

b t c .bi lio e a

CIVICACOLOGNESE

entrate e delle uscite fattore non secondario in una biblioteca che ospita 25000 volumi senza contare cdrom, dvd, riviste, ecc., dove quindi va messo in conto la possibilità di furti.

All'entrata è subito disponibile il servizio informazioni. Oltre alla grande scrivania trovano spazio i libri restituiti dal prestito, il deposito libri prenotati in attesa di prestito, uno spazio per i carrelli dei libri rientrati dal prestito , lo spazio per l'apparecchiatura di magnetizzazione dei libri, le telecamere a circuito chiuso per il controllo delle sale, fotocopiatrice, cancelleria.Una pianta della biblioteca con la localizzazione delle sale. Una zona d'esposizione delle iniziative perché la biblioteca deve farsi pubblicità e fare in modo che tutti i servizi e le proprie potenzialità siano conosciuti e sfruttati.

Poi all'interno si trovano le varie stanze per utenza :Una zona per i piccolissimi in età prescolare dai 0 ai 6anni , una sala per i bambini dai 6 ai 12 anni, con postazione computer dotate di filtri per la navigazione su internet, una zona per i bambini dai 13 ai 18 anni anch'essa con pc e l'emeroteca per la consultazione dei periodici.Una zona adulti organizzata a scaffale aperto che occupa il primo piano, al suo interno posti di lettura informali.Ultimo piano una zona come sala di lettura-pluriuso.

Tutto questo viene realizzato utilizzando 700mq netti.

In questa condizione Capriolo è già al limite rispetto alle richieste provenienti dai cittadini e se ci fosse più spazio verrebbe immediatamente occupato.

Cologne ha più libri di Capriolo rispetto al numero di abitanti. Nonostante ciò a Capriolo il numero di libri letti per abitanti è 2,7 all'anno (la media italiana è del 1,1) a Cologne è 0,7, per non parlare degli iscritti: a Capriolo ogni iscritto in biblioteca legge in media annualmente 11 libri e mezzo mentre a Cologne la media è di 4 e mezzo, meno della metà, mentre quella italiana è 7,7. I dati così brillanti di Capriolo trovano giustificazione nella gestione rinnovata e lungimirante dell'istituto bibliotecario, soprattutto nella realizzazione di un edificio dalle dimensioni adeguate, con gli interni moderni e funzionali.

LA ZONA DA 6 A 12 ANNI

LA ZONA DA 13 A 18 ANNI

LA ZONA DA 0 A 6 ANNI

GIUGNO 2006

SPECIALE

BIL

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Speciale

biblioteca.

LA NUOVA BIBLIOTECA

on l'inserto speciale allegato la Civica Colognese intende portare a Cconoscenza della popolazione la

problematica relativa alla nuova biblioteca comunale. In relazione alla prevista ristrutturazione dell'ex Municipio di piazza Garibaldi per la sua destinazione a Centro Socio Culturale ivi inclusa la biblioteca, considerata l'importanza dell'intervento, la Civica Colognese ha tenuto un convegno in data 3-3-2006, al fine di approfondire l'argomento e di coinvolgere la popolazione riguardo ad una decisione tanto importante, anche in relazione alla prevista spesa di 3 miliardi e mezzo di vecchie lire , che sarà effettuata , tra l'altro, coi soli soldi dei contribuenti colognesi, per l'incomprensibile assenza di finanziamenti pubblici. Alla fine è risultato con chiarezza

quanto già a f f e r m a t o dalla Civica nel giugno 2005: non

ha senso prevedere un centro culturale in spazi tanto esigui. La nostra proposta era ed è quella di destinare l'immobile al solo uso di biblioteca, peraltro appena sufficiente anche per questa destinazione in un comune che sta viaggiando rapidamente verso gli ottomila abitanti: tale scelta consentirebbe inoltre di evitare il tamponamento della loggia che , se eseguito, deturperebbe uno degli edifici più belli di Cologne.

IL CONVEGNO DELLA CIVICA SULLA

NUOVA BIBLIOTECA

Il centro culturale

egli ultimi anni in molti paesi della nostra provincia sono nate biblioteche comunali eccellenti sia in termini di servizio per i Ncittadini sia in termini di patrimonio. Realtà che hanno avuto un

ottimo ritorno nella popolazione innalzando i livelli di lettura nei propri comuni ben al di sopra della media nazionale.L' amministrazione comunale di Cologne prevede la realizzazione di un centro culturale che comprende al suo interno anche una biblioteca: il tutto nell' ex municipio.Un centro culturale è sicuramente un' opera complessa perché dovrebbe accogliere in sè tutto ciò che è cultura: dai corsi di potenziamento scolastico alla sala di prove musicali, dalle conferenze alle mostre d'arte, dal teatro alle riunioni per le associazioni, dai corsi di lingue sino agli spettacoli all'aperto.Anche a poca distanza da noi, nel comune di Coccaglio, un centro socio-culturale è in fase di primissima progettazione, in una zona centrale del paese e su di una superficie di 5000mq di cui 1200mq già utilizzabili all'interno di due palazzi storici ed altri 2400 di nuova costruzione. Quindi si prevede una dimensione cinque volte superiore di quella prevista a Cologne.

Se a Cologne si vuole fare un centro socio-culturale, cioè un centro per la concentrazione e la diffusione di cultura e della socialità( per un comune che si collocherà nei prossimi vent'anni tra gli 8.000 e 10.000 abitanti), non si può non comprendere che l'ex municipio è un luogo totalmente inadeguato perché non presenta né gli spazi adatti né tanto meno le possibilità per una crescita futura. Parlare di Centro Socio-Culturale in spazi simili non ha senso.

Differente il discorso per quanto riguarda una biblioteca.

Capriolo ha adibito un edificio simile all'ex municipio di Cologne al solo uso di biblioteca: e gli addetti ai lavori ci dicono che sono già alle strette.Si tratta di un luogo accogliente sicuramente lontano dalla visione di biblioteca impolverata per poche persone, realizzata tenendo conto delle differenti utenze, con zone e settori differenziati per fasce di età.

Vi è stata una particolare attenzione nel pianificare gli spazi in maniera aperta per favorire la massima accessibilità ai servizi e la massima autonomia dell'utenza.Non secondaria una funzionalità degli arredi in relazione alle diverse tipologie di utenza.Su 700 mq netti utilizzabili gli spazi ad utilizzo esclusivo per i ragazzi sono ben il 20%.L'ingresso unico, posto lateralmente, permette un assoluto controllo delle

“EVITARE IL TAMPONAMENTO DELLA LOGGIA

CHE, SE ESEGUITO, DETURPEREBBE UNO

DEGLI EDIFICI PIÙ BELLI DI COLOGNE. ”

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CGIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

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CIVICACOLOGNESE

entrate e delle uscite fattore non secondario in una biblioteca che ospita 25000 volumi senza contare cdrom, dvd, riviste, ecc., dove quindi va messo in conto la possibilità di furti.

All'entrata è subito disponibile il servizio informazioni. Oltre alla grande scrivania trovano spazio i libri restituiti dal prestito, il deposito libri prenotati in attesa di prestito, uno spazio per i carrelli dei libri rientrati dal prestito , lo spazio per l'apparecchiatura di magnetizzazione dei libri, le telecamere a circuito chiuso per il controllo delle sale, fotocopiatrice, cancelleria.Una pianta della biblioteca con la localizzazione delle sale. Una zona d'esposizione delle iniziative perché la biblioteca deve farsi pubblicità e fare in modo che tutti i servizi e le proprie potenzialità siano conosciuti e sfruttati.

Poi all'interno si trovano le varie stanze per utenza :Una zona per i piccolissimi in età prescolare dai 0 ai 6anni , una sala per i bambini dai 6 ai 12 anni, con postazione computer dotate di filtri per la navigazione su internet, una zona per i bambini dai 13 ai 18 anni anch'essa con pc e l'emeroteca per la consultazione dei periodici.Una zona adulti organizzata a scaffale aperto che occupa il primo piano, al suo interno posti di lettura informali.Ultimo piano una zona come sala di lettura-pluriuso.

Tutto questo viene realizzato utilizzando 700mq netti.

In questa condizione Capriolo è già al limite rispetto alle richieste provenienti dai cittadini e se ci fosse più spazio verrebbe immediatamente occupato.

Cologne ha più libri di Capriolo rispetto al numero di abitanti. Nonostante ciò a Capriolo il numero di libri letti per abitanti è 2,7 all'anno (la media italiana è del 1,1) a Cologne è 0,7, per non parlare degli iscritti: a Capriolo ogni iscritto in biblioteca legge in media annualmente 11 libri e mezzo mentre a Cologne la media è di 4 e mezzo, meno della metà, mentre quella italiana è 7,7. I dati così brillanti di Capriolo trovano giustificazione nella gestione rinnovata e lungimirante dell'istituto bibliotecario, soprattutto nella realizzazione di un edificio dalle dimensioni adeguate, con gli interni moderni e funzionali.

LA ZONA DA 6 A 12 ANNI

LA ZONA DA 13 A 18 ANNI

LA ZONA DA 0 A 6 ANNI

GIUGNO 2006

SPECIALE

BIL

OTE

A

BI

C

L'EX MUNICIPIO

Gli intendimenti dell' amministrazione comunale

l palazzo dell'ex municipio apparteneva in origine alla famiglia Martinelli che aveva estese proprietà nel comune e i tecnici fanno Irisalire la sua costruzione alla fine del XVIII secolo, cioè alla fine del

1700.Tipologicamente si conformava a corte, aveva cioè nel lato nord il corpo principale rivolto a monte sul quale si innestavano le ali delimitando la corte interna.Tale conformazione è ben testimoniata dalla mappa del catasto napoleonico del 1809. Nella mappa successiva del 1852 la morfologia urbana è molto simile alla situazione odierna: infatti vi appare complessivamente il disegno della piazza che si estende dal sagrato della parrocchiale fino alla sottostante strada con la facciata dell'attuale municipio.Il fabbricato dell'ex municipio ha già subito a quell'epoca una trasformazione nell'ala levante dovuta probabilmente alla formazione di un nuovo ingresso su via Chiesa. Ha subito nel tempo e principalmente nel 900 una serie di interventi edilizi più o meno incisivi per garantirne l'uso come municipio.

La proposta dell'amministrazione prevede solo due stanze per i libri al piano superiore nei quali ammassare il materiale di tutte le utenze dai bambini di 6 anni agli anziani. Chiudere la loggia con dei finestroni con strutture a vista in ferro per trasformare la loggia in una sala lettura.Il progetto come biblioteca è a dir poco deficitario. Non si prevedono zone per i bambini, spazi destinati all'uso esclusivo dei ragazzi, la sala di lettura interamente vetrata ed esposta a sud rischia di diventare un forno

Come si deve affrontare la

ristrutturazione di un palazzo antico.

Bisogna rendere gli interventi di un' amministrazione efficaci e lungimiranti. Perché i progetti architettonici non devono solo essere meri adattamenti di contenitori ma devono puntare a realizzare degli spazi con due obbiettivi:

1 Che siano coerenti con i compiti e le necessità di servizi moderni ed efficienti

2 Che esprimano una “bellezza architettonica”che va ricercata nella poetica dei progettisti, nel rispetto della storia dell'edificio e della sua evoluzione nel caso di ristrutturazioni.

LA SUGGESTIVA LOGGIA

DELL-EX MUNICIPIO

SPEC

IALE

BIL

OTE

A

BI

CGIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

c a eSpe i l

b t c .bi lio e a

Sp c lee ia

bibliote a.cper i mesi estivi, non a caso infatti le loggie sono poste a sud per creare uno spazio di compensazione tra esterno e interno, mantenendo fresco quest'ultimo. In compenso al piano inferiore troveranno spazio alcune associazioni una sala per mostre e una sala conferenze.

Non neghiamo che siano utili ma vi è un ordine di bisogni che riteniamo sia stato invertito.Come si può pensare di occupare più di 260 mq per stanze che verranno adoperate saltuariamente (mostre conferenze riunioni associative) sacrificandole alla biblioteca vera e propria da sempre deficitaria di spazio?

Riteniamo non per nostra opinione ma per realtà di comuni a noi vicini e da standard internazionali che i 600mq dell'intero edificio siano adatti ad ospitare unicamente una biblioteca moderna e funzionale per un paese di 8000 abitanti e sia invece del tutto inadatto ad ospitare un centro culturale, come dimostrato dall'analisi sopra esposta dei comuni di Coccaglio e Capriolo.

Proponiamo quindi un ascensore in grado di salire sino al sottotetto, e di localizzare vicino la zona d'entrata che deve essere unica con l'uscita per l'intero edificio, al fine di permettere il controllo di chi va a viene e come deterrente per i furti. Prevedere due entrate, come nelle intenzioni

La nostra proposta

CIVICACOLOGNESE

C

A

H

I

L

A) Ascensore fino al sottotettoB) EntrataC) Ragazzi 0-6D) EmerotecaE) Ragazzi6-13 (100mq)F) Ragazzi 13-18(100mq)

G) Sala lettura 66mqH) Libri adulti con posti di lettura informaliI) Sala multimedialeL) Sala consultazioneM) Loggia aperta

LA PROPOSTA DELLA CIVICA COLOGNESE

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SPECIALE

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PIANO TERRA

GIUGNO 2006

PRIMO PIANO

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L'EX MUNICIPIO

Gli intendimenti dell' amministrazione comunale

l palazzo dell'ex municipio apparteneva in origine alla famiglia Martinelli che aveva estese proprietà nel comune e i tecnici fanno Irisalire la sua costruzione alla fine del XVIII secolo, cioè alla fine del

1700.Tipologicamente si conformava a corte, aveva cioè nel lato nord il corpo principale rivolto a monte sul quale si innestavano le ali delimitando la corte interna.Tale conformazione è ben testimoniata dalla mappa del catasto napoleonico del 1809. Nella mappa successiva del 1852 la morfologia urbana è molto simile alla situazione odierna: infatti vi appare complessivamente il disegno della piazza che si estende dal sagrato della parrocchiale fino alla sottostante strada con la facciata dell'attuale municipio.Il fabbricato dell'ex municipio ha già subito a quell'epoca una trasformazione nell'ala levante dovuta probabilmente alla formazione di un nuovo ingresso su via Chiesa. Ha subito nel tempo e principalmente nel 900 una serie di interventi edilizi più o meno incisivi per garantirne l'uso come municipio.

La proposta dell'amministrazione prevede solo due stanze per i libri al piano superiore nei quali ammassare il materiale di tutte le utenze dai bambini di 6 anni agli anziani. Chiudere la loggia con dei finestroni con strutture a vista in ferro per trasformare la loggia in una sala lettura.Il progetto come biblioteca è a dir poco deficitario. Non si prevedono zone per i bambini, spazi destinati all'uso esclusivo dei ragazzi, la sala di lettura interamente vetrata ed esposta a sud rischia di diventare un forno

Come si deve affrontare la

ristrutturazione di un palazzo antico.

Bisogna rendere gli interventi di un' amministrazione efficaci e lungimiranti. Perché i progetti architettonici non devono solo essere meri adattamenti di contenitori ma devono puntare a realizzare degli spazi con due obbiettivi:

1 Che siano coerenti con i compiti e le necessità di servizi moderni ed efficienti

2 Che esprimano una “bellezza architettonica”che va ricercata nella poetica dei progettisti, nel rispetto della storia dell'edificio e della sua evoluzione nel caso di ristrutturazioni.

LA SUGGESTIVA LOGGIA

DELL-EX MUNICIPIO

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CGIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

S ecialep

bib iot ca.l e

Speciale

bibliote a.cper i mesi estivi, non a caso infatti le loggie sono poste a sud per creare uno spazio di compensazione tra esterno e interno, mantenendo fresco quest'ultimo. In compenso al piano inferiore troveranno spazio alcune associazioni una sala per mostre e una sala conferenze.

Non neghiamo che siano utili ma vi è un ordine di bisogni che riteniamo sia stato invertito.Come si può pensare di occupare più di 260 mq per stanze che verranno adoperate saltuariamente (mostre conferenze riunioni associative) sacrificandole alla biblioteca vera e propria da sempre deficitaria di spazio?

Riteniamo non per nostra opinione ma per realtà di comuni a noi vicini e da standard internazionali che i 600mq dell'intero edificio siano adatti ad ospitare unicamente una biblioteca moderna e funzionale per un paese di 8000 abitanti e sia invece del tutto inadatto ad ospitare un centro culturale, come dimostrato dall'analisi sopra esposta dei comuni di Coccaglio e Capriolo.

Proponiamo quindi un ascensore in grado di salire sino al sottotetto, e di localizzare vicino la zona d'entrata che deve essere unica con l'uscita per l'intero edificio, al fine di permettere il controllo di chi va a viene e come deterrente per i furti. Prevedere due entrate, come nelle intenzioni

La nostra proposta

CIVICACOLOGNESE

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A) Ascensore fino al sottotettoB) EntrataC) Ragazzi 0-6D) EmerotecaE) Ragazzi6-13 (100mq)F) Ragazzi 13-18(100mq)

G) Sala lettura 66mqH) Libri adulti con posti di lettura informaliI) Sala multimedialeL) Sala consultazioneM) Loggia aperta

LA PROPOSTA DELLA CIVICA COLOGNESE

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PIANO TERRA

GIUGNO 2006

PRIMO PIANO

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dell'amministrazione, è assolutamente sbagliato. Sempre nella zona d'entrata va prevista l'emeroteca destinata alla lettura di riviste e quotidiani.Rimane nel corpo nord lo spazio destinato unicamente ai bambini da 0 ai 6 anni. Proprio sulla scia di esperienze anglossassoni anche in Italia è attivo da tempo il progetto Nati per leggere promosso dall'associazione culturale pediatrici e dall'AIB per promuovere la lettura ad alta voce come momento di comunicazione, scambio affettivo e apprendimento tra genitori e figli in età prescolare. La biblioteca comunale ha il compito di informare i genitori e fornire loro gli strumenti, le cognizioni, i materiali e gli spazi per lo svolgimento di attività di lettura insieme ai loro bambini che non vadano chiaramente in conflitto con le altre utenze della biblioteca.L'intero lato ovest potrebbe essere diviso in due grandi stanze per i bambini dai 6 ai 13 anni e dai 13 ai 18 per un'occupazione totale di circa 100mq.E' da sottolineare come la presenza di postazioni internet sia da prevedere divisa nelle singole stanze in maniera tale da non obbligare ragazzi e bambini a muoversi inutilmente nella biblioteca.Al piano superiore nelle stanze del corpo nord e quelle a nord del corpo ovest si troverebbe il cuore dell'edifico con i libri divisi per tipologia su

C D

A

B

E

F G

H

B

A) Loc.AssociazioniB) Scala e Ascensore C) Sala esposizioni D) Sala conferenze

E) Sala multimediale F) Deposito libriG) Riviste-ufficioH) Sala lettura ricavatachiudendo la loggia

SPEC

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PIANO TERRA PRIMO PIANO

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

LA PROPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONEscaffale aperto per il pubblico adulto ai quali vanno però aggiunti degli arredi per la lettura informale. Prevedere tali arredi per sfogliare un libro tranquillamente o leggere ma senza ritrovarsi tra chi studia profondamente è una necessità evidenziata e sfruttata oramai da tutte le biblioteche. Differente è la sala lettura-studio che può trovare un'ottima collocazione nella grande stanza a nord est. Sarebbe una naturale sala lettura: fresca d'estate, spaziosa, lontano dalle utenze più “vivaci” dove poter studiare per chi frequenta scuole superiori o università, o per chi vuole leggere ma in maniera assolutamente silenziosa.Le stanze a sud del corpo ovest del piano superiore potranno infine accogliere la sala consultazione e la sala multimediale.Il sottotetto và recuperato al massimo possibile, per archivio e altri usi.

CIVICACOLOGNESE

a localizzazione dell'edificio nel centro storico e la sua originalità ne fanno uno dei più preziosi di LCologne.

La vera originalità di questo edificio sta proprio nella sua loggia. Una loggia unica nel suo genere a Cologne, profonda e suggestiva. Con i suoi archi è in grado infatti di donare leggerezza all'intero edificio, cosi' come gli archi della loggia del palazzo ducale di Venezia donano leggerezza ad uno degli edifici più belli del mondo, che diversamente risulterebbe assai pesante. Un carattere al tempo stesso elegante ed autorevole. Date per scontate le ovvie differenze qualitative, la problematica è la stessa. Un' autorevolezza architettonica inconsciamente già presente in tutti i colognesi proprio perché quella fu la sede municipale utilizzata da diverse generazioni di colognesi.

E' un luogo che va preservato nelle sue qualità principali: eleganza ed autorevolezza.

Le biblioteche sono più di ogni altro edificio uno specchio delle comunità che le progetta, le costruisce e le mantiene. Racchiudono non solo il sapere ma la memoria delle comunità e al tempo stesso ne rappresentano le ambizioni. Non dobbiamo sottovalutare la valenza simbolica della biblioteca e il “carattere iconico” della sua architettura.

L'edificio, adibito a lungo a Municipio ha già un suo ruolo simbolico per gli abitanti di Cologne, di cui l'architettura ne è il simbolo.Mutarne la facciata con un intervento di chiusura della loggia vuol dire in primo luogo abbruttire l'edificio ed appesantirlo architettonicamente, in secondo luogo intaccare quel sentimento anche di affetto storico diffuso che vuole l'ex municipio architettura autorevole e comunitaria: proprio i sentimenti che invece l'edificio potrebbe travasare nella funzione di biblioteca.Va dunque rifiutato qualsiasi intervento volto a sacrificarne il valore storico. Fortunatamente i beni culturali hanno bocciato l'intenzione dell'amministrazione di abbattere il muretto est che delimita la struttura a corte dell'edificio.In conclusione, queste nostre proposte mirano a trasformare l'ex municipio in una biblioteca moderna, completa e architettonicamente di valore.Come abbiamo sottolineato la sola destinazione a biblioteca occupa tutto l'edificio senza lasciare posto ad altri tipi d'uso. La chiusura della loggia farebbe guadagnare una stanza di 46mq, non indispensabili se si adibisce l'edificio al solo uso di biblioteca, ma volti solo a distruggere l' integrità, la bellezza e la leggerezza di uno degli edifici più belli di Cologne.

SPECIALE

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UN EDIFICIO ANTICO SALVAGUARDATO PREDISPONE

ALLA BELLEZZA DELLA CULTURA E DELLA LETTURA.

dell'amministrazione, è assolutamente sbagliato. Sempre nella zona d'entrata va prevista l'emeroteca destinata alla lettura di riviste e quotidiani.Rimane nel corpo nord lo spazio destinato unicamente ai bambini da 0 ai 6 anni. Proprio sulla scia di esperienze anglossassoni anche in Italia è attivo da tempo il progetto Nati per leggere promosso dall'associazione culturale pediatrici e dall'AIB per promuovere la lettura ad alta voce come momento di comunicazione, scambio affettivo e apprendimento tra genitori e figli in età prescolare. La biblioteca comunale ha il compito di informare i genitori e fornire loro gli strumenti, le cognizioni, i materiali e gli spazi per lo svolgimento di attività di lettura insieme ai loro bambini che non vadano chiaramente in conflitto con le altre utenze della biblioteca.L'intero lato ovest potrebbe essere diviso in due grandi stanze per i bambini dai 6 ai 13 anni e dai 13 ai 18 per un'occupazione totale di circa 100mq.E' da sottolineare come la presenza di postazioni internet sia da prevedere divisa nelle singole stanze in maniera tale da non obbligare ragazzi e bambini a muoversi inutilmente nella biblioteca.Al piano superiore nelle stanze del corpo nord e quelle a nord del corpo ovest si troverebbe il cuore dell'edifico con i libri divisi per tipologia su

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A) Loc.AssociazioniB) Scala e Ascensore C) Sala esposizioni D) Sala conferenze

E) Sala multimediale F) Deposito libriG) Riviste-ufficioH) Sala lettura ricavatachiudendo la loggia

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PIANO TERRA PRIMO PIANO

GIUGNO 2006

CIVICACOLOGNESE

LA PROPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONEscaffale aperto per il pubblico adulto ai quali vanno però aggiunti degli arredi per la lettura informale. Prevedere tali arredi per sfogliare un libro tranquillamente o leggere ma senza ritrovarsi tra chi studia profondamente è una necessità evidenziata e sfruttata oramai da tutte le biblioteche. Differente è la sala lettura-studio che può trovare un'ottima collocazione nella grande stanza a nord est. Sarebbe una naturale sala lettura: fresca d'estate, spaziosa, lontano dalle utenze più “vivaci” dove poter studiare per chi frequenta scuole superiori o università, o per chi vuole leggere ma in maniera assolutamente silenziosa.Le stanze a sud del corpo ovest del piano superiore potranno infine accogliere la sala consultazione e la sala multimediale.Il sottotetto và recuperato al massimo possibile, per archivio e altri usi.

CIVICACOLOGNESE

a localizzazione dell'edificio nel centro storico e la sua originalità ne fanno uno dei più preziosi di LCologne.

La vera originalità di questo edificio sta proprio nella sua loggia. Una loggia unica nel suo genere a Cologne, profonda e suggestiva. Con i suoi archi è in grado infatti di donare leggerezza all'intero edificio, cosi' come gli archi della loggia del palazzo ducale di Venezia donano leggerezza ad uno degli edifici più belli del mondo, che diversamente risulterebbe assai pesante. Un carattere al tempo stesso elegante ed autorevole. Date per scontate le ovvie differenze qualitative, la problematica è la stessa. Un' autorevolezza architettonica inconsciamente già presente in tutti i colognesi proprio perché quella fu la sede municipale utilizzata da diverse generazioni di colognesi.

E' un luogo che va preservato nelle sue qualità principali: eleganza ed autorevolezza.

Le biblioteche sono più di ogni altro edificio uno specchio delle comunità che le progetta, le costruisce e le mantiene. Racchiudono non solo il sapere ma la memoria delle comunità e al tempo stesso ne rappresentano le ambizioni. Non dobbiamo sottovalutare la valenza simbolica della biblioteca e il “carattere iconico” della sua architettura.

L'edificio, adibito a lungo a Municipio ha già un suo ruolo simbolico per gli abitanti di Cologne, di cui l'architettura ne è il simbolo.Mutarne la facciata con un intervento di chiusura della loggia vuol dire in primo luogo abbruttire l'edificio ed appesantirlo architettonicamente, in secondo luogo intaccare quel sentimento anche di affetto storico diffuso che vuole l'ex municipio architettura autorevole e comunitaria: proprio i sentimenti che invece l'edificio potrebbe travasare nella funzione di biblioteca.Va dunque rifiutato qualsiasi intervento volto a sacrificarne il valore storico. Fortunatamente i beni culturali hanno bocciato l'intenzione dell'amministrazione di abbattere il muretto est che delimita la struttura a corte dell'edificio.In conclusione, queste nostre proposte mirano a trasformare l'ex municipio in una biblioteca moderna, completa e architettonicamente di valore.Come abbiamo sottolineato la sola destinazione a biblioteca occupa tutto l'edificio senza lasciare posto ad altri tipi d'uso. La chiusura della loggia farebbe guadagnare una stanza di 46mq, non indispensabili se si adibisce l'edificio al solo uso di biblioteca, ma volti solo a distruggere l' integrità, la bellezza e la leggerezza di uno degli edifici più belli di Cologne.

SPECIALE

BIL

OTE

A

BI

C

GIUGNO 2006

UN EDIFICIO ANTICO SALVAGUARDATO PREDISPONE

ALLA BELLEZZA DELLA CULTURA E DELLA LETTURA.

LE CONSULTE

opo qualche mese dalle elezioni chiedemmo l'istituzione delle consulte, così come avviene in pressochè tutti i Dcomuni.

Le consulte sono delle commissioni, per l'appunto consultive, composte dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, che hanno il compito di analizzare i problemi di fondo del comune, fornendo all'amministrazione comunale innanzitutto le indicazioni generali sulla strada da seguire ed in un secondo tempo dire la propria opinione prima che la giunta ed il consiglio comunale deliberino al riguardo. Nonostante le nostre insistenze si è addivenuti alla loro prima convocazione solo nel dicembre scorso, cioè ad un anno e mezzo dalle elezioni. Abbiamo dovuto poi constatare il perché: nel frattempo la giunta ha portato a termine al suo interno ogni decisione in campo urbanistico, prima che le consulte prendessero concretamente il via, cioè quattro mesi fa.In consulta urbanistica ci siamo trovati, infatti, di fronte al fatto compiuto per tutto ciò che riguarda gli intendimenti dell'amministrazione per i prossimi tre anni. Si tratta di un atteggiamento già visto nel passato: da un lato si fa finta di istituire le consulte per darsi una patente di democraticità, dall'altro se ne svuota il significato portando in commissione cose di fatto già decise, a volte anche nei dettagli.Ad ogni modo la Civica ha portato le proprie proposte in consulta ed ora ne informa i cittadini nelle pagine di questo giornale: ogni proposta è argomentata e per la nuova biblioteca abbiamo fatto addirittura un convegno perché riteniamo l'intervento di particolare importanza per la nostra collettività. Dobbiamo anche sottolineare che a parte la consulta dell'urbanistica che si è riunita più volte perché la presidenza è della Civica, le altre di fatto non hanno ancora iniziato la loro attività.

RIPORTARE IL MERCATO IN PIAZZA

A due anni dall'ultimazione dei lavori di pavimentazione la nostra piazza non è agibile ai mezzi pesanti!!Questo è quanto affermato dal sindaco in consiglio comunale, a seguito di chiarimenti richiesti dalla Civica, riguardo al ritorno del mercato nella sua sede storica.

L'affermazione è gravissima!!! Ricordiamoci che i lavori di rifacimento sono costati due miliardi di vecchie lire.E poi, è mai possibile che non si possa tenere il mercato settimanale quando l'amministrazione ha organizzato manifestazioni nella parte antistante la chiesa, oltretutto senza alcun rispetto delle funzioni religiose del momento( funerali). Ad ogni modo riteniamo essenziale il ritorno del mercato in piazza per il mantenimento di quel poco che è

rimasto a Cologne di tradizioni sociali, in questo caso tra l'altro gratuite, che ravviverebbe almeno una volta alla settimana una piazza normalmente desolata. Se sarà necessario chiederemo il ricorso al referendum.ricorso al referendum.

CIVICACOLOGNESE

ZONA STAZIONE E DECORO

Riceviamo da un cittadino e volentieri pubblichiamo.

Un cittadino colognese

Da secoli la nostra regione primeggia non solo in Italia,

ma in tutta Europa, per il suo trainante ruolo in campo

economico. Eppure, osservando il decoro urbano di

alcuni comuni, decoro che nel mondo civilizzato dovrebbe essere

un corrispettivo sociale dello sviluppo finanziario, si resta a dir

poco allibiti dall'incredibile e difficilmente uguagliabile

trascuratezza.Ê questo il caso della nuovissima zona adibita a parcheggio presso

la stazione ferroviaria di Cologne- paese alle pendici del Monte

Orfano nella zona occidentale della provincia bresciana-,

consistente in una bella colata di asfalto nero, privo della

segnaletica bianca per la delimitazione dei posti auto, rallegrata

da una vasta gamma di rifiuti, che esprimono il meglio della

propria categoria sfoggiando carte, bucce d'arancia e innocui

“coriandoli” vitrei di bottiglie e bottigliette.Vabbè, voi direte, sicuramente non sarà la versione definitiva(si

spera). Del resto non c'è nemmeno un cartello segnaletico, quel

solito ma indispensabile quadrato blu con una bella P bianca al

centro.Ê vero, aspettiamo che l'amministrazione porti ad ultimazione

questo “parcheggio”,magari augurandoci che pensi pure di

dedicarne una piccola parte per il deposito delle biciclette,

ovviamente dotato di pensilina protettiva (che piacevole

sensazione l'umidità della sella quando si ritorna da una

impegnativa giornata lavorativa), da sempre accantonate a

ridosso della cancellata che delimita la zona della stazione, alla

quale si accede da un marciapiede biancastro ad effetto granito,

creato dalla irregolarità della pavimentazione.È piacevole e rinfrancante notare come, da 25 anni, la zona

limitrofa alla stazione, non abbia mai subito rinnovamenti

adeguati all'utenza che usufruisce della linea

ferroviaria, ma nel momento in cui la novità arriva...è

stata una vera sorpresa!

CIVICACOLOGNESE

GIUGNO 2006GIUGNO 2006

LE CONSULTE

opo qualche mese dalle elezioni chiedemmo l'istituzione delle consulte, così come avviene in pressochè tutti i Dcomuni.

Le consulte sono delle commissioni, per l'appunto consultive, composte dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, che hanno il compito di analizzare i problemi di fondo del comune, fornendo all'amministrazione comunale innanzitutto le indicazioni generali sulla strada da seguire ed in un secondo tempo dire la propria opinione prima che la giunta ed il consiglio comunale deliberino al riguardo. Nonostante le nostre insistenze si è addivenuti alla loro prima convocazione solo nel dicembre scorso, cioè ad un anno e mezzo dalle elezioni. Abbiamo dovuto poi constatare il perché: nel frattempo la giunta ha portato a termine al suo interno ogni decisione in campo urbanistico, prima che le consulte prendessero concretamente il via, cioè quattro mesi fa.In consulta urbanistica ci siamo trovati, infatti, di fronte al fatto compiuto per tutto ciò che riguarda gli intendimenti dell'amministrazione per i prossimi tre anni. Si tratta di un atteggiamento già visto nel passato: da un lato si fa finta di istituire le consulte per darsi una patente di democraticità, dall'altro se ne svuota il significato portando in commissione cose di fatto già decise, a volte anche nei dettagli.Ad ogni modo la Civica ha portato le proprie proposte in consulta ed ora ne informa i cittadini nelle pagine di questo giornale: ogni proposta è argomentata e per la nuova biblioteca abbiamo fatto addirittura un convegno perché riteniamo l'intervento di particolare importanza per la nostra collettività. Dobbiamo anche sottolineare che a parte la consulta dell'urbanistica che si è riunita più volte perché la presidenza è della Civica, le altre di fatto non hanno ancora iniziato la loro attività.

RIPORTARE IL MERCATO IN PIAZZA

A due anni dall'ultimazione dei lavori di pavimentazione la nostra piazza non è agibile ai mezzi pesanti!!Questo è quanto affermato dal sindaco in consiglio comunale, a seguito di chiarimenti richiesti dalla Civica, riguardo al ritorno del mercato nella sua sede storica.

L'affermazione è gravissima!!! Ricordiamoci che i lavori di rifacimento sono costati due miliardi di vecchie lire.E poi, è mai possibile che non si possa tenere il mercato settimanale quando l'amministrazione ha organizzato manifestazioni nella parte antistante la chiesa, oltretutto senza alcun rispetto delle funzioni religiose del momento( funerali). Ad ogni modo riteniamo essenziale il ritorno del mercato in piazza per il mantenimento di quel poco che è

rimasto a Cologne di tradizioni sociali, in questo caso tra l'altro gratuite, che ravviverebbe almeno una volta alla settimana una piazza normalmente desolata. Se sarà necessario chiederemo il ricorso al referendum.ricorso al referendum.

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ZONA STAZIONE E DECORO

Riceviamo da un cittadino e volentieri pubblichiamo.

Un cittadino colognese

Da secoli la nostra regione primeggia non solo in Italia,

ma in tutta Europa, per il suo trainante ruolo in campo

economico. Eppure, osservando il decoro urbano di

alcuni comuni, decoro che nel mondo civilizzato dovrebbe essere

un corrispettivo sociale dello sviluppo finanziario, si resta a dir

poco allibiti dall'incredibile e difficilmente uguagliabile

trascuratezza.Ê questo il caso della nuovissima zona adibita a parcheggio presso

la stazione ferroviaria di Cologne- paese alle pendici del Monte

Orfano nella zona occidentale della provincia bresciana-,

consistente in una bella colata di asfalto nero, privo della

segnaletica bianca per la delimitazione dei posti auto, rallegrata

da una vasta gamma di rifiuti, che esprimono il meglio della

propria categoria sfoggiando carte, bucce d'arancia e innocui

“coriandoli” vitrei di bottiglie e bottigliette.Vabbè, voi direte, sicuramente non sarà la versione definitiva(si

spera). Del resto non c'è nemmeno un cartello segnaletico, quel

solito ma indispensabile quadrato blu con una bella P bianca al

centro.Ê vero, aspettiamo che l'amministrazione porti ad ultimazione

questo “parcheggio”,magari augurandoci che pensi pure di

dedicarne una piccola parte per il deposito delle biciclette,

ovviamente dotato di pensilina protettiva (che piacevole

sensazione l'umidità della sella quando si ritorna da una

impegnativa giornata lavorativa), da sempre accantonate a

ridosso della cancellata che delimita la zona della stazione, alla

quale si accede da un marciapiede biancastro ad effetto granito,

creato dalla irregolarità della pavimentazione.È piacevole e rinfrancante notare come, da 25 anni, la zona

limitrofa alla stazione, non abbia mai subito rinnovamenti

adeguati all'utenza che usufruisce della linea

ferroviaria, ma nel momento in cui la novità arriva...è

stata una vera sorpresa!

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GIUGNO 2006GIUGNO 2006

GIUGNO 2006

CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA

di unico rappresentante dell'opposizione nel collegio dei Revisori dei Conti (incarico tra l'altro retribuito). Sicchè gli unici due incarichi di rilievo assegnati all'opposizione in quanto tale , in quanto tale, dalla maggioranza, sono andati alla Lega Nord, lista di gran lunga minoritaria nell'ambito delle minoranze( 1 consigliere comunale su cinque).La Lega dunque a Cologne finge di svolgere un ruolo di minoranza.. La giunta di sinistra da parte sua, che si riempie la bocca del termine democrazia, dovrebbe vergognarsi: innanzitutto per gli accordi sottobanco test'è spiegati, in secondo luogo perché i posti delle minoranze, in democrazia, vanno lasciati scegliere alle minoranze stesse: se è la maggioranza a deciderli, viene meno ogni indipendenza critica dell'opposizione.Tanto dovevamo ai cittadini a chiarimento di una vicenda che non fa certo onore ai suoi protagonisti, ed anche per dimostrare come le nostre affermazioni in campagna elettorale fossero veritiere.Comunque la Civica non ha bisogno di un revisore dei conti per dare il proprio contributo alla collettività, anche se le spettava di diritto in quanto la nostra lista da sempre rappresenta la minoranza, nei numeri e di fatto.Il nostro impegno, così come richiesto da un terzo degli elettori continua, come dimostrato negli articoli di questo giornale.

www.civicacolognese.it

[email protected]

CENTRO DIURNO PER ANZIANI

a giunta comunale ha intenzione di costruire il nuovo centro diurno per anziani, semplicemente allargando quello esistente. Si Ltratterebbe di una decisione sbagliata perché non ci sono

neanche lontanamente gli spazi richiesti da quella che dovrà essere la principale struttura del paese.Invitiamo gli amministratori (e i cittadini) a visitare le nuove strutture dei comuni vicini: la più piccola è quella dello Zocco, atta a servire duemila abitanti, e dispone di uno spazio maggiore di quello che i nostri amministratori intendono assegnare al nuovo centro.L'area in questione, inoltre, è poca e preziosissima, vista la sua ubicazione e va lasciata a disposizione delle future esigenze del Municipio e della Casa di Riposo. Il Centro diurno così concepito sarebbe un non senso: costruirlo significherebbe buttare dalla finestra i soldi dei contribuenti perché la struttura andrebbe certamente rifatta nel giro di pochi anni.La nostra proposta è la seguente. Anziché fare le cose di corsa ed in malo modo si programmi senza fretta un centro diurno adatto ad un comune di 8-10 mila abitanti: considerata l'impraticabilità di Villa Gnecchi

per motivi testamentari, a Cologne oggi vi è un solo luogo adatto ad ospitare una struttura tanto importante: Villa Fontana, presso la località Fabbrica: ne uscirebbe, tra l'altro, una struttura molto simile al bellissimo centro anziani di Palazzolo. Il problema della localizzazione decentrata, a nostro giudizio, è secondario. Sappiamo invece che è intenzione

dell'amministrazione far vendere alla Casa di Riposo la villa in questione (tra l'altro in barba alle disposizioni testamentarie, furbescamente aggirate). Non possiamo che chiedere all'amministrazione un ripensamento al riguardo.

Oppure si pensi ad un nuovo edificio.

Ma non si sprechino i soldi dei contribuenti con un intervento palesemente inadeguato e mortificante per i colognesi.

“LA LEGA A COLOGNE FINGE

DI SVOLGERE UN RUOLO

DI MINORANZA.”

CIVICACOLOGNESE


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