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2011_Vitapiu_3_IT_settembre

Date post: 10-Mar-2016
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VI T A PI U ` VI T A PI U ` Bolle di sapone… il coraggio di un’azione in cui gli ultimi saranno i primi “S viluppare progetti”, “scambiare competenze”, “sostenere processi formativi”… sono le idee geniali che frullano in testa a Sr. Sally, mentre consegna, ad ogni bimbo e bimba, cannuccia e bicchiere con acqua insaponata per il gioco delle bolle di sapone. Risorse da nulla, noi istantaneamente pensiamo, divertimento povero, per un gioco da poveri. Percorso irragionevole, smentito dalla cara Sally, che, con la complicità delle consorelle e collaboratrici laiche, ci dimostra come un divertimento “fuori moda”, a motivo della trovata dei videogiochi, possa trasformarsi in una fonte di ricerca formativa. Sr. Sally, ci sentiamo ormai di casa a Kupang; c’è desiderio di socializzare, di appartenere a questa vostra comunità, non in moderna virtualità, ma pronti a giocare la vostra stessa esperienza innovativa. Mi auguro sia così, per tutti voi, cari amici, rimanda Sally, con quella sua dolcezza sorridente, quanto determinata nel raccontare i progressi del progetto della “nuova scuola per l’infanzia” e nel raccogliere storie di vita vissuta sulle quali costruire il reale significato dell’impresa avviata. Ci ritroviamo nell’area canossiana del villaggio di Tofa, circondati da tranquilla quotidianità, solo a tratti interrotta dal rumore del trattore e dalla caduta pesante dei picconi sulla rocciosa terra rossa. Si avvicinano, alla chetichella, intere famiglie, che curiosano soddisfatte i progressi del cantiere in movimento: la scuola dei loro piccini. Se non fossimo aggiornati sulle origini “dell’avvenimento-Tofa”, osservando la gestione elementare dei lavori, nulla farebbe presagire che quel luogo possa presto trasformarsi per molti in uno dei luoghi più desiderati al mondo: la vetrina dei sogni possibili, perfetto connubio tra promozione, valorizzazione della persona e felicità. Sr. Sally, parlare di felicità sembra un po’ troppo? La risposta è immediata e disarmante nella sua naturalezza. Felicità… non vedete, non sentite come cantano le bolle di sapone, riflettendo i colori dell’iride e azzardando di portare sempre più in alto la serenità spensierata dei bimbi, i desideri che portano in cuore, anche se tutto sembra dissolversi in quel soffice “puf” che a sorpresa annulla la bolla. Qui si continua a sognare? Come in una mostra fotografica tridimensionale, già vediamo come saranno le nostre aule, ognuna non dovrà accogliere più di cinquanta scolaretti, ciascuno infatti ha bisogno di molta cura e attenzione privilegiata. Verranno decorate con legno e con disegni adatti all’infanzia, ma tutto questo sarà esclusivamente opera di insegnanti, genitori e alunni che, senza attribuzioni di “laurea honoris”, si riconoscono in straordinari artisti. Non ci saranno solo aule didattiche, una scuola come questa ha bisogno di ben altro? Immagino già la cucina dietro all’ingresso, deve essere straordinaria nelle attrezzature e nel menù giornaliero che offriamo ai frequentanti. Conoscendo le condizioni da cui provengono, ogni giorno necessitano non solo di essere ben rifocillati, ma di trovare un clima disteso, che faccia sentire la nostra costante presenza e passione per ognuno di loro, senza urla, senza forzate imposizioni… il vero “bon ton” canossiano. Mi parli di una scuola speciale, Sr. Sally, una sorte di luogo educativo familiare, in cui si desidera creare le premesse per sane stagioni future, all’insegna di uno sviluppo in divenire, sostenibile e ospitale. Sì, ci stiamo preparando e organizzando, con non poca fatica e con altrettanto entusiasmo e grandi attese, a questa nuova opera. Vorrei definire “sabbatico” questo tempo, condizione di studio, di piccole sperimentazioni pedagogiche, metodologiche e con spirito aperto al confronto con altre nostre realtà sparse nel mondo. La cosa che più ci sollecita è che, con l’aiuto della Fondazione Canossiana e dello strumento “online”, potremo farci conoscere e incontrare altre realtà, quasi in tempo reale, così, questo sperduto angolo Le bolle di sapone. Inizio della costruzione della scuola materna. FONDAZIONE CANOSSIANA FONDAZIONE CANOSSIANA In diretta da KUPANG con Sr. Sally di terra potrà associarsi al processo di innovazione formativa. Sono le due del pomeriggio, intanto i bimbi non si stancano di soffiare e racchiudere in quelle piccole o grandi bolle di sapone, che si confondono con la natura multicolore, le emozioni per l’attesa di quel qualcosa di nuovo che sta crescendo: esperienza unica, irrepetibile, ma spiazzante per noi abituati a ripercorrere fedelmente le regole dei percorsi di “qualità” e della “sicurezza”.
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Page 1: 2011_Vitapiu_3_IT_settembre

VITAPIU

VITAPIU

Bolle di sapone… il coraggio di un’azione in cui gli ultimi saranno i primi

“Sviluppare progetti”, “scambiare competenze”, “sostenere processi formativi”… sono le idee

geniali che frullano in testa a Sr. Sally, mentre consegna, ad ogni bimbo e bimba, cannuccia e bicchiere con acqua insaponata per il gioco delle bolle di sapone. Risorse da nulla, noi istantaneamente pensiamo, divertimento povero, per un gioco da poveri. Percorso irragionevole, smentito dalla cara Sally, che, con la complicità delle consorelle e collaboratrici laiche, ci dimostra come un divertimento “fuori moda”, a motivo della trovata dei videogiochi, possa trasformarsi in una fonte di ricerca formativa.

Sr. Sally, ci sentiamo ormai di casa a Kupang; c’è desiderio di socializzare, di appartenere a questa vostra comunità, non in moderna virtualità, ma pronti a giocare la vostra stessa esperienza innovativa.

Mi auguro sia così, per tutti voi, cari amici, rimanda Sally, con quella sua dolcezza sorridente, quanto determinata nel raccontare i progressi del progetto della “nuova scuola per l’infanzia” e nel raccogliere storie di vita vissuta sulle quali costruire il reale significato dell’impresa avviata.

Ci ritroviamo nell’area canossiana del villaggio di Tofa, circondati da tranquilla quotidianità, solo a tratti interrotta dal rumore del trattore e dalla caduta pesante

dei picconi sulla rocciosa terra rossa. Si avvicinano, alla chetichella, intere famiglie, che curiosano soddisfatte i progressi del cantiere in movimento: la scuola dei loro piccini. Se non fossimo aggiornati sulle origini “dell’avvenimento-Tofa”, osservando la gestione elementare dei lavori, nulla farebbe presagire che quel luogo possa presto trasformarsi per molti in uno dei luoghi più desiderati al mondo: la vetrina dei sogni possibili, perfetto connubio tra promozione, valorizzazione della persona e felicità.

Sr. Sally, parlare di felicità sembra un po’ troppo? La risposta è immediata e disarmante nella sua naturalezza.

Felicità… non vedete, non sentite come cantano le bolle di sapone, riflettendo i colori dell’iride e azzardando di portare sempre più in alto la serenità spensierata dei bimbi, i desideri che portano in cuore, anche se tutto sembra dissolversi in quel soffice “puf” che a sorpresa annulla la bolla.

Qui si continua a sognare?

Come in una mostra fotografica tridimensionale, già vediamo come saranno le nostre aule, ognuna non dovrà accogliere più di cinquanta scolaretti, ciascuno infatti ha bisogno di molta cura e attenzione privilegiata. Verranno decorate con legno e con disegni adatti all’infanzia, ma tutto questo sarà esclusivamente opera di insegnanti, genitori e alunni che,

senza attribuzioni di “laurea honoris”, si riconoscono in straordinari artisti.

Non ci saranno solo aule didattiche, una scuola come questa ha bisogno di ben altro?

Immagino già la cucina dietro all’ingresso, deve essere straordinaria nelle attrezzature e nel menù giornaliero che offriamo ai frequentanti. Conoscendo le condizioni da cui provengono, ogni giorno necessitano non solo di essere ben rifocillati, ma di trovare un clima disteso, che faccia sentire la nostra costante presenza e passione per ognuno di loro, senza urla, senza forzate imposizioni… il vero “bon ton” canossiano.

Mi parli di una scuola speciale, Sr. Sally, una sorte di luogo educativo familiare, in cui si desidera creare le premesse per sane stagioni future, all’insegna di uno sviluppo in divenire, sostenibile e ospitale.

Sì, ci stiamo preparando e organizzando, con non poca fatica e con altrettanto entusiasmo e grandi attese, a questa nuova opera. Vorrei definire “sabbatico” questo tempo, condizione di studio, di piccole sperimentazioni pedagogiche, metodologiche e con spirito aperto al confronto con altre nostre realtà sparse nel mondo. La cosa che più ci sollecita è che, con l’aiuto della Fondazione Canossiana e dello strumento “online”, potremo farci conoscere e incontrare altre realtà, quasi in tempo reale, così, questo sperduto angolo

Le bolle di sapone.

Inizio della costruzione della scuola materna.

FONDAZIONE CANOSSIANA FONDAZIONE CANOSSIANA

In diretta da KUPANG con Sr. Sally

di terra potrà associarsi al processo di innovazione formativa.

Sono le due del pomeriggio, intanto i bimbi non si stancano di soffiare e racchiudere in quelle piccole o grandi bolle di sapone, che si confondono con la natura multicolore, le emozioni per l’attesa di quel qualcosa di nuovo che sta crescendo: esperienza unica, irrepetibile, ma spiazzante per noi abituati a ripercorrere fedelmente le regole dei percorsi di “qualità” e della “sicurezza”.

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VITAPIU

VITAPIU

PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DEI POPOLI • ONLUS

PER U

NA VITA MIGLIORE

FONDAZIONE CANOSSIANA FONDAZIONE CANOSSIANA

pedagogia consegnataci da Maddalena di Canossa, snobbando così il modello, oggi ricorrente: “chi prima arriva, più prende”.

Carissima Sr. Sally, carissimi collaboratori del villaggio di Tofa, carissimi simpatizzanti e benefattori … c’è poco ancora da spiegare circa la nuova scuola per l’infanzia, se non il desiderio di stappare simbolicamente con tutti una bottiglia gigante, non di champagne, ma di sincero incoraggiamento, perché questo meraviglioso evento, nella terra di Timor Ovest, abbia buon avvio e lungo seguito.

Come nostra consuetudine ripetiamo a Sr. Sally e ai suoi meravigliosi bimbi e bimbe che li sosterremo con gesti incoraggianti di concreta solidarietà, alimentando strategie di cooperazione tra la nostra internazionale “famiglia canossiana”.

Ciao a tutti, Sr. Liliana Ugoletti

Tutto qui deve ritrovare il senso di una sperimentazione esclusiva, di un servizio offerto sulla base di valori fondanti, continua Sally, con la sua inflessibile precisione, anche banchi, sedie, armadietti…, devono avere uno stile accogliente, dignitoso, sorprendente: forme e materiali diversi, è fuori discussione, perché disegnati e realizzati dalla “Provvidenza”.

Sei proprio orientata a promuovere classi di scolaretti “speciali”, ben equipaggiati di benevolenza, accompagnamento preveniente, serietà didattica … e di altro ancora: un ricco paniere di “buone prassi”, le sole che possono rimarginare i profondi strappi di un’infanzia già troppo provata da ristrettezze e da privazioni imposte dall’indigenza. È una sovrabbondanza di genialità, che si fa breccia di speranza, in un equilibrio troppo fragile del nostro tempo, e con la carenza di educatori pazienti, instancabili nel farsi dono gratuito: una

Le Sorelle mantengono alto l’entusiasmo dei bimbi.

I progressi della scuola materna.

sfida in aiuto a questi piccoli che debbono evitare il rischio di cadere in una lotta ricorrente per la sopravvivenza.Saranno gli insegnanti, i genitori, i bimbi stessi, come già accennavo, e tanti amici e collaboratori a distanza che ci aiuteranno a orientare meglio i nostri interventi, il nostro crescere insieme, il tentativo di volare sempre più in alto, come i nostri aquiloni o di mescolarci nei colori trasparenti dei grappoli di bolle di sapone: è scelta di pregio educativo per la giovane scuola canossiana a Kupang.Con tutti, ci deve accumunare la passione di chi “con cuore grande”, gratuitamente dà, perché i piccoli crescano materialmente e spiritualmente, quali premesse certe per “una vita migliore”. Lungi da noi la tentazione di invadere l’esperienza privata, di strumentalizzare, ma desiderio sincero di indicare mete sì, far riflettere sui comportamenti, vivere in modo costruttivo l’aggregazione e rivitalizzare un modello educativo all’insegna di quella genuina

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