UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Fondamenti pedagogici della professionalità di educatore
Pedagogia generale 1Prof. Giuliana Sandrone
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Problema di partenza
In quali termini l’educatore può essereconsiderato un professionista?
Il suo operato non viene messo in discussionedal mercato del lavoro e dal servizio ai bisognidelle persone. Ha una formazione specifica.
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Educatore professionale: da quando?
- ANNI ‘50 = CURA E SOSTEGNO DI BAMBINI E GIOVANI SOPRATTUTTO INSTRUTTURE RESIDENZIALI
- ANNI ’70 = SVILUPPO WELFARE PUBBLICO SOCIALE E SANITARIO (1978 LALEGISLAZIONE AFFIDA AGLI ENTI LOCALI LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALIOFFERTI ALLA CITTADINANZA)
- ANNI ’80 = CON L’ISTITUZIONE DEL SSN SI AMPLIFICA LA DIMENSIONESANITARIA DELLA PROFESSIONE ���� GRANDE ATTENZIONE DA PARTE DELLEREGIONI
- ANNI ’90 = RIDEFINIZIONE DEL CONCETTO DI SERVIZI SOCIALI ����
decentramento ���� L 328/2000
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La formazione degli educatori
ANNI ‘80 - ’90 – inizio secolo
- A livello regionale è gestita dal Ministero della salute attraverso percorsipost-diploma ���� dimensione socio-sanitaria
- A partire dall’a.a.92-93 si apre il CdL quadriennale in Scienze dell’educazione(indirizzo educatore professionale extra scolastico) ���� dimensione sociopedagogica
- Nel 2001-02, a seguito della organizzazione universitaria Triennio+Biennio(DM 509/99) ���� CLASSE 18 = SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
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DEFINIZIONE GIURIDICA DELL’EDUCATORE COME PROFESSIONISTAIN CAMPO SANITARIO
D.M. 520/1998 (c.d. decreto Bindi)
«Operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitarioabilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di unprogetto terapeutico elaborato da un équipe multidisciplinare, volti a unosviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in uncontesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivoinserimento e reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà». (art.1)
SETTORI INTERVENTO
«In strutture e servizi sociosanitari esocioeducativi pubblici o privati, sul territorio,nelle strutture residenziali e semiresidenziali inregime di dipendenza o libero professionale».(art.1)
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Vengono istituiti in 25 Atenei italiani,all’interno delle Facoltà di Medicina eChirurgia corsi di laurea per laformazione dell’educatore professionale
PRINCIPALI NODI PROBLEMATICI
• Difficile attuabilità formativa diun profilo unico per l’educatoreprofessionale ≠ educatore sociale
• Quale formazione specifica intermini di conoscenze, abilità ecompetenze professionali?
• Quali prospettive di inserimentolavorativo al conseguimento deltitolo di laurea?
EDUCATORE PROFESSIONALE =
DIMENSIONE SANITARIA
ANNO ACCADEMICO 2001-2002
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ANNO ACCADEMICO 2002-2003
- Ruolo centrale della Facoltà di medicina echirurgia anche in presenza di collaborazionetra più facoltà- Numero iscritti programmato in base alfabbisogno annuo di educatori a livelloregionale- Valore abilitante del titolo per eserciziodella professione in ambito sanitario- Accesso ai concorsi pubblici in ambitosanitario- Attività dirette alla prevenzione, cura,riabilitazione, valutazione funzionale in etàevolutiva, adulta e geriatrica
L/SNT2 PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE –
EDUCATORE PROFESSIONALE
- Acquisizione di conoscenze di base e sviluppo dicompetenze in ordine alle scienze pedagogiche emetodologico-didattiche, integrate da conoscenze ecompetenze nelle discipline filosofiche, sociologiche epsicologiche, centratura sulle aree educative- Conoscenze e abilità atte a valutare e gestireprogetti educativi orientati ai servizi alla persona ealle comunità
- Competenze
L 19 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
DUE DIVERSI PERCORSI DILAUREA TRIENNALE PERL’EDUCATORE
Classe delle Lauree in Scienze dell’Educazione edella Formazione
Classe delle Lauree in Professioni sanitarie dellariabilitazione
Pedagogico-progettuali Metodologico-didatticheComunicativo-relazionaliOrganizzativo-istituzionali
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La formazione delle competenzedell’educatore professionale nei servizisanitari si distingue da quelladell’educatore professionale nei servizisocio-educativi e si differenzia anche sulpiano epistemologico.
La presenza massiccia di CFU in disciplinebiomediche ha avviato un processo diaderenza totale dell’educatoreprofessionale nei servizi sanitari ai profilicurriculari di altre professioni dellariabilitazione a discapito della specificitàprofessionale della cultura educativa.
PERCEZIONE DI INTERSCAMBIALITA’ TRA
FIGURA DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE NEI SERVIZI SANITARI
PROFILI CURRICULARI DI ALTRE PROFESSIONI SANITARIE
EDUCATORE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO
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L’educatore oggi: oltre la polisemia …
Fonte: Formez PA, Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali, 2009
154 figure presenti nella normativa
-Educatore-Educatore di comunità-Educatore di strada-Educatore per portatori di handicap-Educatore professionale-Educatore professionale animatore-Educatore specializzato-Educatore – animatore-Figura educativa-Operatore
-Operatore-Operatore di strada-Operatore educativo-Operatore pedagogico-Operatore tecnico dell’educazione-Primo/secondo operatore-Tecnico esperto nelle relazioni educative-Tecnico esperto nelle relazioni di aiuto per le marginalità sociali-Tecnico dei servizi sociali
POLISEMIA COMPLESSITA’ AGIRE EDUCATIVO
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L’educatore come professionista
AGIRE NON SPONTANEISTICO FORMAZIONE
CONOSCENZE ABILITA’
AGIRE COMPETENTECOMPETENZE
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L’educatore come professionista
COMPETENZE
RISCHIO DI RIDUZIONISMOnella definizione di professionalità educativa
Educazione comevocazione o missione
Esercizio asettico di Competenze tecniche
Dimensione personale(talento spontaneo)
Dimensione professionale(formazione)
RICERCA DI UNA SINTESI
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IDENTITA’ PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE
COMPETENZE
Livello di analisi
• Prassico (saper agire)
• Metodologico (saper fare)
• Epistemologico-formativo (sapere)
«Ontologici»
• Servizio educativo come risposta personalizzante
• Natura relazionale dell’azione educativa
• Pedagogia come sapere aggregante degli altri
saperi
Aree di competenza
• Competenze organizzativo-
gestionali e giuridiche
• Competenze progettuali,
metodologiche, comunicativo-
relazionali, etico-deontologiche
• Competenza pedagogica
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LA PROFESSIONE. LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA
COMPETENZE
• FUNZIONALISTILa professione si colloca tra bisogni individuali e necessitàfunzionali sociali. Dimensione ideale: a fronte di competenzetecniche specifiche, codice etico, tutela giuridica, ecc., sidefinisce la professione senza differenze (Maroy- Cattonar,2002)
• INTERAZIONISTI
Quali sono i meccanismi e i dispositivi che permettono ad unaprofessione di essere riconosciuta e legittimata socialmente(Bourdoncle, 1998)?
• NEO- WEBERIANI
Quali sono i processi politici di controllo del mercato e del lavoro che legittimano la presenza di un sistema di professioni?
SINTESI: CONOSCENZA, AUTONOMIA,
RESPONSABILITÀ
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LE COMPETENZE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI (COG)
COMPETENZE
Corso di Laurea L-19 (Scienze dell’educazione e formazione)«Competenze per elaborare, realizzare, gestire e valutare progetti educativi,al fine di rispondere alla crescente domanda educativa espressa dalla realtàsociale e dai servizi alla persona e alla comunità»
Cfr. voce «Organizzazione»Importanza, a livello propedeutico, del possesso di:• conoscenze della struttura organizzativa• conoscenza procedure che caratterizzano la struttura• conoscenza flussi informativi• conoscenza risorse umane impiegate• conoscenza della «cultura aziendale» (sintesi dei valoriche un servizio educativo rappresenta)
AZIONE
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LE COMPETENZE GIURIDICHE (CG)
COMPETENZE
Importanza, a livello propedeutico, della conoscenza di:
• comportamenti permessi• comportamenti prescritti• comportamenti vietati
1) L’educatore opera per garantire il diritto all’educazione per la realizzazione dellapersona di ciascuno
2) L’educatore opera all’interno di una normativa che regola il suo agire
3) L’educatore opera misurandosi con risorse e vincoli (Cfr. categoria «dispositivo») chedeterminano confini ed ambiti di intervento
Tre i legami tra diritto ed agire professionale dell’educatore:
Possibili indicatori di competenza:
• conosce la legislazione che disciplina il settore di intervento• sa applicare la normativa di interesse
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LE COMPETENZE PROGETTUALI (CP)
COMPETENZE
Cfr. voce «PROGETTO»
CENTRALITA’ DELLA PROGETTAZIONE NEL LAVORO EDUCATIVO
ABILITA’: Diagnosticare, Relazionarsi e Affrontare
EDUCABILITA’
INTENZIONALITA’
CONOSCENZE: es. mission e vision della struttura
LUOGO DI CONVERGENZA E SINTESI DI ALTRE COMPETENZE
Competenza pedagogica
COMPETENZA PROGETTUALE “PROCESSO INTERSOGGETTIVO DI RICERCA”
- Raccolta e analisi dei bisogni- Progettazione dell’intervento (finalità, obiettivi ed ipotesi d’azione)- Intervento educativo (flessibile in azione)- Valutazione degli esiti dell’intervento educativo
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LE COMPETENZE METODOLOGICHE (CM)
ASPETTO INTERNO DELLE COMPETENZE PROGETTUALI
LA COMPETENZA METODOLOGICA E’ ANCORATA ALLA STRUMENTALITA’PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE, MA SI SOSTANZIA NELL’USO FINALIZZATO
E CONSAPEVOLE DI STRUMENTI E METODI
CONOSCENZE/ABILITA’: conoscere e padroneggiare metodi, strumenti e tecniche di carattere educativo
Variabilità attività educatore
Versatilità richiesta
IMPORTANZA LEGATA A DUE FATTORI:
1) La pratica professionale dell’educatore non si basa sullo spontaneismo o sull’improvvisazione ma su un’ azione RAZIONALE.
2) L’azione educativa è sempre SITUAZIONALE e quindi richiede un approccio sempre unico.
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LE COMPETENZE COMUNICATIVO-RELAZIONALI (CCR)
L’EDUCATORE OPERA SEMPRE NELLA E ATTRAVERSO LA RELAZIONE CON L’ALTRO(Habermas: l’agire dell’educatore è un agire comunicativo)
LA COMPETENZA COMUNICATIVA-RELAZIONALE SI SOSTANZIA NEL SAPER MODULARE I PROPRI ATTI COMUNICATIVI IN RELAZIONE AI SOGGETTI E ALLA LORO CAPACITA’ DI ACCEDERE AI SIGNIFICATI, OLTRE CHE IN RAPPORTO AI
CONTESTI OPERATIVI (es. situazioni conflittuali)
CONOSCENZE: conoscere il processo comunicativo e consapevolezza dei suoi elementi costitutivi e delle funzioni a cui esso assolve
SI COLLOCANO SU DUE PIANI INTERDIPENDENTI:
1) Relazione educativa con il soggetto educando e il sistema relazionale che egli porta con sé (es. famiglia)
2) Rapporto con gli altri colleghi/professionisti
Saper comunicare saper ↔↔↔↔ stare all’interno delle relazioni
ABILITA’: ascoltare ed osservare la persona affidata, generare emozioni positive
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LE COMPETENZE ETICO-DEONTOLOGICHE (CED)
DEONTOLOGIA=COMPLESSO DELLE REGOLE DI CONDOTTA DA RISPETTARSINELL’ATTIVITA’ PROFESSIONALE CHE ATTENGONO, NEI LORO CONTENUTI ALL’ETICA,ALLA PRASSI E AL DIRITTO
CARATTERI COSTITUTIVI
1) Universalità: la deontologia esprime regole in manierauniversalmente comprensibile, capaci di offrire unarisposta coerente con gli scopi che l’azione stessa siprefigge;
2) Normatività: la deontologia come un aggregato diregole che orientano e supportano l’azione medianteun modello prescrittivo e, ove previsto, anchesanzionatorio
3) Pubblicità: la deontologia si collega all’etica pubblica,per cui ogni singola azione professionale, oltre adessere una pratica condivisa, è anche legittimata
4) Giustizia: requisito fondamentale e presupposto eticoimprescindibile in quanto alla base di ogni azionesociale.
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LE COMPETENZE ETICO-DEONTOLOGICHE (CED)
“LA COMPONENTE ETICO-DEONTOLOGICA TROVASINTESI NELL’IDENTITA’ PROFESSIONALE EDUCATIVAPERMETTENDO LA TRADUZIONE DI PRINCIPI INREGOLE CHE ORIENTANO LA PRATICADELL’EDUCATORE PROMUOVENDO AZIONI «RETTE»,CAPACI DI ISTITUIRE UN RAPPORTO DIALETTICOPOSITIVO TRA LE ATTITUDINI PERSONALI EVOCAZIONALI E LE COMPETENZE CHE DETERMINANOLO SPECIFICO AGIRE PROFESSIONALE”.(p. 137)
ALCUNI INDICATORI DI COMPETENZA: essere consapevole del valore della trasparenza nell’azione professionale all’interno delle strutture pubbliche,
essere rispettoso nei confronti degli utenti, essere rispettoso nei confronti dei colleghi, saper rispettare la mission della struttura in cui si opera, saper
provvedere all’aggiornamento costante della propria formazione.
CONOSCENZE/ABILITA’: codice deontologico , rispetto, riservatezza…
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LA COMPETENZA PEDAGOGICA
«La competenza pedagogica si annuncia inprimis come competenza teorica in quantoall’educatore è richiesto di conoscere lascienza dell’educazione nei suoi risvoltistorici, teorici ed epistemologici, oltre chela capacità di acquisire linguaggio ecategorie semantiche attraverso cui saperproblematizzare pedagogicamentefenomeni e situazioni educative». (p. 138)
«La competenza pedagogica non si esaurisceperò in questo aspetto teorico perché sirealizza solo attraverso la finalizzazionedelle conoscenze e l’integrazione dei diversisaperi sul piano personale». (pp.138-139)
NON SOLO TEORIA…
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LA COMPETENZA PEDAGOGICA
COMPETENZE DI BASE ARTICOLAZIONI DELLA COMPETENZA PEDAGOGICA
Organizzativo-gestionaliGiuridiche
Saper agire
Progettuali Metodologiche
Saper progettare
Comunicativo-relazionaliEtico-deontologiche
Saper comunicareSapersi relazionare
Teoriche Saper riflettere
«Un educatore pedagogicamente competente, al pari di ogni altroprofessionista, si manifesta dapprima sul piano della praticaprofessionale nei termini di un saper agire in situazione ». (p.141)
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LA COMPETENZA PEDAGOGICA
«L’educatore deve essere una personadinamica, flessibile, una presenza attivacapace di affrontare l’imprevedibilitàdelle situazioni educative e la fallibilitàdelle proprie azioni considerandolielementi di forza piuttosto che didebolezza del lavoro». (p.141)
«Un ultimo aspetto della competenza pedagogica richiama la capacitàriflessiva del professionista che lega le competenze teoriche allo spiritocritico». (pp.141-142) →→→→ Il professionista riflessivo di Schön
La COMPETENZA PEDAGOGICA rappresenta dunque la SPECIFICITA’ PROFESSIONALE dell’ EDUCATORE, tanto da poter assumere questa competenza come strategica perché definisce l’azione esperta del
professionista, l’expertise, l’agency intesa come AZIONE COMPETENTE che fa sintesi di SAPERE FARE e SAPER ESSERE