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PRATO30 APRILE 2015
Certificazione competenze:primo ciclo
Dir. Gen. Toscana1
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per la Toscana
Direzione Generale
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INDICE• Un giorno speciale …• Il quadro normativo di riferimento• Il completamento di un percorso …• Il significato della certificazione• La modulistica• L’adozione sperimentale del modello• Richiesta di osservazioni dalle scuole• L’adozione definitiva dei nuovi modelli• Criticità?• eLearning
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IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO• DPR 275/1999: primi riferimenti alle competenze (art. 10)• Legge 53/2003: l’Istituzione scolastica provvede al rilascio della certificazione di competenza
sulla base di un modello nazionale (art. 3 c. 1, lett. a)• DLgs 59/2004: temporaneamente rimessa alle scuole l’elaborazione dei modelli di certificazione
delle competenze nella scuola primaria (art. 8, c. 1) e secondaria di secondo grado (art. 11, c. 2)• Legge 169/2008: voto numerico in decimi al termine della scuola primaria e della secondaria di
primo grado (art. 3); prevede l’emanazione di un Regolamento per coordinare le norme in materia di valutazione degli studenti
• DPR 122/2009, Regolamento sulla valutazione: le competenze sono «descritte e certificate» al termine della primaria e sono «accompagnate anche da valutazione in decimi» al termine del 1° ciclo di istruzione, con il rilascio ad ogni allievo di una certificazione (art. 8)
• DM 254/2012, Indicazioni Nazionali per il curricolo: la certificazione delle competenze «attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi» e viene ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale (p. 19)
• DLgs 13/2013: costituzione del Sistema Nazionale di certificazione delle competenze, che riconosce alle scuole il compito di certificare «le competenze acquisite dalla persona in contesti formali, non formali ed informali» (art. 2, c. 1, lett. f punto 1 e art. 3, c. 1)
• DM 183/2013: affidamento al Comitato Scientifico Nazionale del compito di elaborare una proposta di strumenti certificativi in linea con le finalità previste dal quadro normativo e in coerenza con le Indicazioni Nazionali
• CM 3 del 13 febbraio 2015
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IL COMPLETAMENTO DI UN PERCORSO …
… UNITARIO NEI VARI GRADI DI ISTRUZIONE
• Indicazioni nazionali per il 1° ciclo
• indicazioni nazionali per i licei
• linee guida per gli istituti tecnici e
professionali
• EQF (European Qualifications Framework) 4
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IL SIGNIFICATO DELLA CERTIFICAZIONE
• Nelle scuole del primo ciclo assume una Prevalente funzione educativa• Sono previste quattro tipologie di certificazione • quinta classe primaria, • terza classe secondaria di I grado, • seconda classe secondaria di II grado, • quinta classe secondaria di II grado
• Le 4 tipologie si caratterizzano attualmente per diversità di impianto culturale e di formato amministrativo.
• L’introduzione dei modelli nazionali sperimentali nel primo ciclo risponde all’esigenza di avviare un processo di armonizzazione
• La certificazione delle competenze NON è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione, ma accompagna ed integra tali strumenti
• La certificazione si riferisce a conoscenze, abilità e competenze in sintonia con le competenze chiave per l’apprendimento permanente del 2006.
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LA MODULISTICA
• Le caratteristiche salienti del modello proposto (2 sole pagine) sono presentate nelle «Linee guida» (15 pagine)
• PROFILI (13 per primaria e 13 per secondaria 1° grado) - COMPETENZE – DISCIPLINE - LIVELLI DEGLI INDICATORI (da D, iniziale, ad A, avanzato)
• Mancanza di un livello negativo, attesa la funzione pro-attiva di questa certificazione delle competenze nell’arco dell’obbligo
• Presenza di uno spazio aperto per la descrizione di competenze ad hoc per ogni allievo
• Competenze chiave correlate• Contributo ad arricchire le pratiche valutative delle scuole
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MODELLO PRIMARIA
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CLASSE 5a
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MODELLO SEC. 1° GRADO
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CLASSE 3a
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L’ADOZIONE SPERIMENTALE DEL MODELLO
Richiesta alle scuole interessate ad intraprendere un percorso di ricerca-sperimentazione con adesione entro il 20 marzo 2015 all’USR di competenza con:• Costituzione di un gruppo di progetto (supervisione e promozione lo sviluppo
di iniziative anche nell’ambito delle misure di accompagnamento (CM 49/2014);
• Informazione ai genitori circa il significato formativo dei nuovi strumenti di certificazione e la loro complementarietà con gli ordinari strumenti di valutazione
• Analisi dell’impatto dei nuovi strumenti e delle ricadute sull’attività progettuale, didattica e valutativa ordinaria
• Eventuale adozione dei nuovi modelli di certificazione da parte delle classi (quinta primaria e terza secondaria secondo grado) che intendono utilizzare il modello sperimentale
Entro il 15 luglio invio da parte della scuola di un report sintetico, sulla base di uno schema comune che verrà fornito, che illustri gli esiti del processo di adozione dei nuovi strumenti per la loro estensione ed adozione generalizzata
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RICHIESTA DI OSSERVAZIONI DALLE SCUOLEQuestioni culturali e pedagogiche poste all’attenzione delle Scuole:• Struttura complessiva dei modelli;• Utilizzo della scala a 4 valori (o a 3 valori) con gli enunciati
descrittivi dei livelli;• Forme di valutazione delle competenze utili a motivare
l’attribuzione dei livelli di ciascuna competenza;• Equilibrio tra duttilità degli strumenti e standard di definizione
delle competenze;• Capacità di ri-orientare le pratiche didattiche in coerenza con
l’impostazione delle Indicazioni curricolari vigenti;• Livello di comunicazione e fruibilità verso i genitori e esigenza di
ulteriori semplificazioni del linguaggio;• Agevolazione di un migliore raccordo con il coinvolgimento della
secondaria di secondo grado10
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L’ADOZIONE DEFINITIVA DEI NUOVI MODELLI
Strategia del MIUR:
• 2014/2015: adozione sperimentale nelle scuole
disponibili, in particolare in quelle già impegnate nelle
misure di accompagnamento delle Indicazioni/2012
• 2015/2016: adozione generalizzata in tutte le scuole del
prototipo validato ed eventualmente integrato;
• 2016/2017: adozione obbligatoria del nuovo modello di
certificazione, con recepimento mediante DM, così come
previsto dall’art. 8 del DPR 122/2009.11
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CRITICITÀ?
• È opportuno introdurre tutte le competenze
chiave dell’ EQF, anche quelle proprie che
vengono conseguite con gli studi successivi?
• …
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