ADHD nella prima infanzia Strategie di intervento a scuola
Dott.ssa Barbara CoppolaPsicologa-Psicoterapeutacognitivo-comportamentale
Scaletta di oggi• I bambini dai 3 ai 6
• Prevenire è già intervenire
• Rete scuola-famiglia
• Tecniche di osservazione : l’analisi funzionale
• Tecniche di intervento comportamentale
Ogni cosa al suo tempo
Fase pre-concettuale.. Dai 2 ai 4 anni.
• L’atteggiamento del bambino è ancora di tipo egocentrico. Questa visione unilaterale delle cose lo porta a credere che tutti la pensino come lui e che capiscano i suoi desideri-pensieri senza che sia necessario fare sforzi per farsi capire. Il linguaggio diventa molto importante perché impara ad associare parole ad oggetti o azioni. Il gioco è l’elemento principale, ripete in forma di gioco le azioni reali che sperimenta. Imita tutte le persone che gli sono vicine, le idealizza. Non è in grado ancora di distinguere un oggetto dalla categoria a cui appartiene, ad esempio se vede in una passeggiata diverse lumache, non riesce ancora comprendere che sono animali diversi della stessa specie, ma pensa che si tratti sempre dello stesso animale standard. Gli aspetti qualitativi e quantitativi di un oggetto riesce a percepirli solo in modo separato e non contemporaneamente. Non è neppure capace di relazionare i concetti di tempo, spazio e causa. Il suo ragionamento non è né deduttivo (dal generale al particolare), né induttivo (dal particolare al generale), ma analogico (dal particolare al particolare).
Sviluppo cognitivoFase preoperatoria 2-7 anni
Fase del pensiero intuitivo. Da 4 a 7 anni.
• Aumenta la partecipazione e la socializzazione nella vita di ogni giorno in maniera creativa, autonoma, adeguata alle diverse circostanze. Entrando nella scuola materna sperimenta l’esistenza di altre autorità diverse dei genitori e questo lo obbliga a rivedere le conoscenza acquisite nelle fasi precedenti. Tutta la sua capacità di riprodurre mentalmente un avvenimento o un’azione avviene nell’unica direzione in cui l’avvenimento si è verificato. Non è capace di reversibilità. La socializzazione caratterizzata dall’uso dei simboli, tocca profondamente la vita affettiva. Piaget afferma in modo deciso che l’affettività e la comprensione sono inscindibili e che ambedue sono sempre presenti sia nei processi di apprendimento che nella vita di relazione.
Sviluppo cognitivoFase preoperatoria 2-7 anni
Le emozioni e le relazioni
• Lo sviluppo del bambino a 3 anni subisce un grande cambiamento. I bambini acquisiscono il concetto di un sé privato, pensante, non visibile ad un osservatore esterno. Cominciano a capire che gli adulti non possono vedere i loro pensieri e scoprono di conseguenza di poter dire anche qualche bugia...I bambini di 3-4 anni, inoltre, parlano di sé in prima persona e si riconoscono come autori dei loro discorsi. Apprendono precocemente ciò che i genitori o gli insegnanti si attendono da loro. Si può dire che interiorizzano le loro norme e i loro valori.
Le emozioni e le relazioni Tra i 4 e i 6 anni
• Cominciano a porre domande di tipo “filosofico” (per esempio da dove vengono gli uomini, dove sta il pensiero), al tempo stesso però i legami tra le cose rispondono ancora a criteri soggettivi.
• Di alcuni oggetti possono comprendere il loro funzionamento di altri no. Possono pensare, per esempio, che il campanello della bici sia necessario al movimento ed ignorare il ruolo della catena. Sanno, però, immaginare situazioni che non esistono e questa abilità consente loro di fare nuovi giochi di fantasia e di invenzione e di apprezzare le fiabe.
Le emozioni e le relazioni • I bambini hanno bisogno di avere ampie opportunità di
contatti sociali, in particolare con coetanei. La socializzazione con i coetanei prevede un piano di maggiore parità e consente di sperimentare anche altre abilità: gli amici devono essere conquistati, con loro si litiga ma si impara anche a fare la pace, bisogna impegnarsi per mantenere nel tempo le amicizie, si sviluppano gelosie e rivalità ma anche solidarietà e tolleranza reciproca.La comparsa dell'interazione linguistica fa emergere una nuova abilità relazionale sociale che consente la formazione di competenze affettive in merito allo sviluppo di sentimenti interindividuali segnando l'inizio di un'organizzazione permanente della dimensione affettiva stessa.
• La dimensione affettiva si articola e si definisce nelle sue valenze di rispetto, timore, fiducia, simpatia, antipatia ecc.
Il gioco….diventa simbolico, il bambino raccoglie diverse immagini dal mondo e le mette insieme secondo una propria logica originale talvolta anche differente dalla realtà. Tali immagini vengono incorporate nel sè del bambino che raccoglie momenti, episodi, situazioni dall'ambiente che lo circonda e continueranno ad influenzare il suo comportamento e le sue esperienze per tutta la sua esistenza. Il gioco rappresenta il contenitore nel quale il bambino ripone le proprie immagini: esse sono raccolte e rielaborate inconsapevolmente durante il gioco. L'adulto da un lato quindi osserverà il gioco del bambino per comprenderne meglio pensieri, emozioni, sentimenti...Dall'altro giocherà con il bambino e si divertirà a costruire con lui mondi possibili.
Prevenire è già intervenire…
Le variabili
soggettive
variabili quantitative
di sviluppo
età evolutiva di riferimento
Variabili qualitative di
sviluppo
Cosa vi troverete di fronte con un bimbo con sospetta o confermata diagnosi di adhd???
• Movimento continuo, difficoltà a stare fermo
• Tempi di attenzione brevi e intermittenti
• Sensibilità alla noia
• Diminuzione veloce della motivazione al lavoro
• Bassa capacità regolativa
• Alta reattività alle frustrazioni con conseguente aggressività verbale e fisica
• Facile distraibilità: scarsa attenzione selettiva e continuativa (sensibilità agli interferenti esterni)
• Difficoltà a seguire le regole
Da dove partire??
Prima di tutto osservare
Cosa osservare?Come osservare?E poi cosa fare?Parliamo di comportamenti…
Principi generali di comportamentismo
• L’approccio comportamentale si basa sul concetto di “apprendimento operante” o “condizionamento operante o skinneriano”.
• Il condizionamento operante può essere definito come il processo con cui l’effetto di una risposta modifica le probabilità che essa sia nuovamente prodotta.
Approccio Comportamentale
Ha come obiettivo la modificazione di un comportamento disfunzionale!
Ma che cos’è un comportamento?
Essenzialmente il comportamento è qualsiasi cosa che una persona dice o fa!
Quando si applicano tecniche cognitivo comportamentale si impara ad affrontare un comportamento alla volta!!!!!
Con bambini iperattivi/impulsivi o disattenti è molto importante procedere in maniera sistematica, analizzando un comportamento alla volta, preferendo quello che in classe produce più conseguenze negative, per poi precedere ad altri comportamenti o classi di comportamenti simili.
La relazione funzionale
Stimolo Risposta Conseguenza
Un comportamento per essere oggetto di modificazione funzionale deve essere misurabile, quantificabile, osservabile in maniera oggettiva
Cos’è un
comportamento????
• Prendere un 30 ad un esame universitario è un comportamento?
• E’ un comportamento perdere 5 kg?
Conseguenze • Prendere 30
• Perdere peso
Comportamento • Studiare il
programma dell’esame
• Mangiare meno e fare esercizio fisico
• Preferire il gelato agli spinaci è un comportamento?
• E’ un comportamento sentirsi frustrati mentre si studia matematica?
Caratteristichepsicologiche
• Preferire il gelato nelle scelte
• Sentire come frustrante e faticoso lo studio della matematica
Comportamento
• Mangiare e chiedere più frequentemente di mangiare il gelato
• Fare fatica a concentrarsi, procastinare e dedicare poco tempo allo studio della matematica
Comportamento OVERT (manifesti)
• Sono direttamente osservabili
• Quantificabili
• Esempi: Camminare, lanciare una palla, gridare…..
Comportamento COVERT (personali, interni)
• Non sono direttamente osservabili dagli altri.
• Esempio: rituali interni, pensieri, emozioni……
Modificazione comportamentale• Diminuzione di
un comportamento inefficace e/o disfunzionale
• Aumento e/o aggiunta di un comportamento funzionale
Si definisce funzionale o disfunzionale un
comportamento in base allo scopo personale, collettivo
e/o contestuale che persegue o desidera perseguire!!!!!
Vantaggi dell’approccio comportamentale
• I suoi metodi ed i suoi principi fondamentali possono essere descritti con precisione: è facile poter replicare le tecniche ottenendo gli stessi risultati (ciò facilita la collaborazione tra le insegnanti).
• Le tecniche sono spesso applicate dagli individui nella vita di tutti i giorni (genitori, insegnanti, allenatori ed altre figure che si interfacciano con l’individuo possono applicare queste tecniche per gestire le questioni giornaliere)
L’obiettivo primario è
• Passare da un comportamento disfunzionale ad
uno funzionale
• Individuare i meccanismi che mantengono in
vita il comportamento disfunzionale in esame
Cosa serve,come si fa?
Per adesso vi basti sapere che tutti i comportamenti emessi
per continuare ad esistere devono essere necessariamente
rinforzati da qualcosa altrimenti per natura sono soggetti
all’estinzione….anche nei bambini adhd!!
Rinforzi: tutto rinforza, cosa rinforza?
I rinforzi non sono uguali per tutti
•Un oggetto, gesto o comportamento acquista valore rinforzante all’interno della specifica relazione funzionale dove è nato e dove continua ad esistere al momento in cui lo osserviamo.
I rinforzi sono virtualmente infiniti
I rinforzi sono primari e secondari:
↓
PRIMARI: legati alla sopravvivenza (es:cibo)
SECONDARI: appresi nel corso della vita
↓A livello più basso: consumatori e tangibili.
A livello più alto: sociali e informativi (feedback)
• NEGATIVI: non sono punizioni!!!
Quando il rinforzamento del
comportamento è ottenuto dalla sottrazione
di un elemento negativo o spiacevole
• POSITIVO: quando il rinforzamento del
comportamento si ottiene grazie
all’aggiunta di un elemento positivo o
piacevole
• Tipologia dei Rinforzi Positivi
� Rinforzi tangibili: premi materiali (ad es. giochi, dolciumi, vestiti,)
� Rinforzi sociali: manifestazioni di approvazione e di affetto (ad es. complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.)
� Rinforzi simbolici: bollini o gettoni premio che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o rinforzo dinamici
� Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia(es. usare il computer, andare al cinema, ecc.)
LE PUNIZIONI:creare stress temporaneointerrompendo una gratificazione o emettendo uno stimolo spiacevole
• Se non potete solo applicare tecniche di rinforzo
• Se i comportamenti sono più gravi e pericolosi per sé e altri (proviamo prima con il time-out o in associazione ad esso)
• Non farlo mai con il cibo
• Con i bimbi adhd non farlo con le pause motorie e/o intervalli
• È sempre meglio usarla raramente e preferire tecniche di rinforzo ed estinzione
Dare al bambino un compito spiacevole da svolgere, non fargli continuare il gioco che stava facendo o voleva
continuare a fare…..
Errori comuni:
•Centellinare le lodi
•Rinforzare il comportamento negativo
•Sottostimare o sminuire il comportamento
adeguato
•Farsi condizionare da opinioni personali nella
valutazione di un comportamento inadeguato (le
teorie ingenue)
La scelta del comportamento da modificare
È importante scegliere comportamenti specifici e non generali:
a. Si contribuisce ad assicurare l’attendibilità delle rilevazioni degli esempi di comportamento e delle variazioni nella sua frequenza, che rappresentano il criterio attraverso il quale si giudica l’efficacia di un rinforzatore;
b. Si aumenta la probabilità che il programma di rinforzo venga applicato con regolarità.
Si Oppone/ dice no alle richieste verbali della maestra
X X X X X X X X X X X
Si Allontana dal Proprio Posto X X X X X X X X X
Interrompe l’attività di gruppo X X X X X
Non Porta a Termine il Lavoro X X X X X X X X
Aggredisce i Compagni/le loro cose X
Parla ad Alta Voce X X X
Altri
Selezione e Identificazione dei Comportamenti Oggetti di Intervento
Prima di tutto osservare!!!
Impariamo l’analisi funzionale
Antecedente( il contesto/situazi
one)
Comportamento (cosa fa)
Conseguenza (cosa succede subito dopo)
Stiamocostruendo una
maschera di carnevale
Luca si arrabbia perché i
compagni non mettono i
brillantini come vuole lui. Esce
dall’aula sbattendo la
porta.
Lo inseguo mentre scappa e
arrabbiata e delusa gli dico di
rientrare altrimenti
chiamo i genitori
Esercitiamoci
un po’!
Esempi • Mentre il papà sta guardando la partita
in tv, il figlioletto gli saltella intorno . Infastidito il papà gli da i suoi dolcetti preferiti per calmarlo
• Paolo, un bambino iperattivo, in classe inizia a stancarsi di colorare il disegno di natale e cerca di distrarre i compagni lanciando oggetti, la maestra gli chiede di smetterla urlando e i compagni ridono
Il papà guarda la partita Il figlio gli
salta intorno
Il papà gli da i suoi dolcetti preferiti
In classe durante stiamo
colorando il disegno di natale
Paolo lancia gli oggetti
1)la mestragli chiede di smetterla urlando
2)i compagni ridono
Cosa si può fare una volta fatta una buona osservazione sulla base della analisi funzionale??
Tecniche comportamentali
• Analisi funzionale
• Estinzione
• Estinzione con rinforzo differenziale
• Punizione
• Token economy o gratificazione a punti
• Modeling
• Time out
Estinzione
• E’ una tecnica molto utile perché la maggior parte dei comportamenti disfunzionali vengono rinforzati nell’ambiente naturale di vita
• Consiste nell’evitare qualsiasi forma di rinforzo di fronte ad un comportamento disfunzionale
• E’molto difficile usare questa tecnica da sola ed è molto più efficace se utilizzata in abbinamento al rinforzo differenziale e al modeling
Estinzione e rinforzo differenziale
• Consiste nell’evitare di dare risposte rinforzanti in seguito all’emissione di un comportamento inadeguato e contemporaneamente e/o parallelamente rinforzare il comportamento adeguato
A ognuno la sua coccola!!!!!• È necessario utilizzare un rinforzatore che sia efficace
per l’individuo con cui si sta lavorando
• Un oggetto o un evento viene definito rinforzatore solo per i suoi effetti sul comportamento
• È utile comunque effettuare un’analisi dei rinforzatori soggettivi prima di ogni attività di modificazione funzionale
• Il rinforzo va emesso immediatamente dopo il comportamento che si vuole incentivare
Attenzione!!!
Rinforzo intermittente
Vs
Rinforzo continuo
Punizione1. Introdurre una stimolazione
spiacevole dopo il comportamento indesiderato
2. Sospendere temporaneamente una situazione positiva dopo il comportamento indesiderato
Nell’applicate tecniche di tccattenti all’uso delle parole!!!!• Adeguate all’età cronologica
• Spiegare un comportamento alla volta
• Parlare di comportamenti e non di persone
• Non utilizzare termini giudicanti
Token economy o gratificazione a premi• E’ una tecnica di passaggio da rinforzatori più o meno
concreti a rinforzatori meno concreti
• Consiste nel rinforzare il bambino con gettoni ( o con dei punti sotto qualsiasi forma) che, in seguito, possono essere scambiati con rinforzatori di livello più alto (es: dallo smile adesivo alla possibilità di andare a giocare in giardino..)
• La token economy prevede la definizione di un premio finale, di valore rinforzante per quel bambino, con la definizione dei ‘punti gettoni’ ed il valore numerico utile.
• Può essere individuale e di gruppo
TOKEN ECONOMY
� Permette di Affrontare Difficoltà non Superabili con altri metodi più tradizionali� Il programma deve avere una Durata Circoscritta
� Specificare i Comportamenti da Rinforzare.� Definire Quale Rinforzatore utilizzare (I token devono essere facilmente manipolabili e conteggiabili :gettoni, cartoncini, bottoni)� Scegliere i premi
Azioni più semplici compenso più bassoAzioni più difficili - compensi più alti per incentivare la motivazione
Caratteristiche del contrattoHa lo scopo di chiarire le principali regole di contrattazione
Deve contenere:
• le regole di comportamento
• un numero limitato di richieste
• richieste espresse in termini positivi (non si interrompe la maestra e per intervenire si alza la mano)
• numero di gettoni di compenso
• lista dei premi
• modalità di consegna gettoni
• modalità di scambio
ALCUNE REGOLE• Equità: le ricompense devono essere proporzionate alle
• prestazioni.
• Chiarezza e semplicità dei termini del contratto.
• Onestà: ciò si ha quando il contratto viene rispettato da entrambe le parti contraenti e la ricompensa consegnata subito dopo l’esecuzione del compito.
• Positività: il contratto non deve contenere clausole punitive.
• Sistematicità: è indispensabile che il contratto non
subisca interruzioni e che ci si attenga con rigore alle
regole stipulate.
Token economy di gruppo• Condivisione
• Incitazione reciproca
• Competizione positiva
• Incentiva comportamenti d’aiuto e cooperativi all’interno del gruppo.
• Economicità
• La token economy può essere molto utile con bambini che manifestano comportamenti iperattivi, impulsivi o con difficoltà attentive, perché rinforza in maniera semplice e concreta comportamenti funzionali, estinguendo quelli disfunzionali , utilizzando stimoli e simboli colorati, divertenti e adeguati alla sua età cronologica.
Ricordatevi sempre la fase evolutiva del bambino e della sua intera classe!!!!
Il contratto può prevedere:
• L’assegnazione di rinforzatori simbolici differenziata per
comportamenti diversi o uguale per tutti.
• Rinforzatori di sostegno individualizzati o uguali per tutti.
• Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento di un singolo soggetto.
Quando Luca esegue il disegno di halloween per intero, tutta la classe
riceve 3 gettoni e i compagni lo inciteranno ignorando
comportamenti disfunzionali
• Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del
comportamento dell’intero gruppo.
Quando tutti i bimbi portano a termine il disegno di halloween a scuola, la classe ha diritto a 10 gettoni
Costo della risposta
si perdono punti all’emissione di un comportamento disfunzionale
• In associazione ad una token di gruppo riduce i rischi di esclusione e svalutazione ed utilizza il gruppo come risorsa integrativa
• Usato sempre in associazione all’utilizzo strategico di rinforzatori
Modeling• Il modeling viene anche definito “apprendimento per
osservazione” ed è il più potente strumento di apprendimento che i bambini utilizzano naturalmente e semplicemente osservando i comportamenti degli adulti.
• Il bambino possiede fin da molto piccolo la capacità di introiettare ed emettere comportamenti adulti osservati, adattandoli alla fase evolutiva che attraversa
• Il modeling diventa uno strumento di cambiamento quando “intenzionalmente” mostriamo al bambino comportamenti adeguati con lo scopo di farci imitare
Procedura per l’insegnamento dell’imitazione:
• Fornire un modello o una combinazione di modello e prompting, anche fisico, sul comportamento che il bambino deve imitare
• Osservare per verificare l’imitazione del modello
• Rinforzare il comportamento imitato
Modeling
COMPORTAMENTALE
COGNITIVO
EMOTIVO
Time Out-1• Scegliere un comportamento bersaglio
• Annotare quanto spesso si verifica
• Scegliere un posto noioso e monotono
• Spiegare all’alunno in cosa consiste il time out
• Aspettare che il comportamento bersaglio si verifichi
Il comportamento bersaglio si verifica:
• Collocare immediatamente l’alunno nel posto scelto per il time out, non usare piu di 10 parole e 10 secondi
• Portare il timer, impostare la suoneria e collocarlo in modo che il bambino possa sentirlo
• Rimuovere ogni attenzione dal bambino
• Chiedere al bambino dopo che è suonato il timer, il perche è stato mandato in time out, se non se lo ricorda ditegli che cosa ha fatto
Time Out-2Con i più piccoli può essere utile saper che:
• Dai 3 anni 1 minuto + un minuto per anno
• Si può utilizzare l’aula
• Si può dare un nome generale per il posto del time out
• Si usano poche parole semplici e indicative del comportamento interrotto e/o disfunzionale
• Il time out dovrebbe portare una diminuzione del comportamento bersaglio del 50% o 70% in una o due settimane
Time Out-3: errori comuni• Parlare con il bambino mentre è in time out
• Parlare troppo prima di metterlo in time out
• Usare un posto comodo (materassino- poltroncina)
• Usare un posto dove si accede a giochi e stimoli interessanti
• Contare da soli e ricordarlo al bambino
• Far chiedere scusa dopo il time out
• Minacciare di usare il time out e non usarlo
Time Out: in caso di difficoltà1)Se il bimbo si muove dal luogo del time out: dirgli che
ogni volta che si alza si aggiungerà un minuto addizionale
2) Se lascia il posto del time out: riportarlo e ricominciare
sempre nello stesso modo
3)Se il bimbo fa molto rumore in time out: ignoratelo e
dopo aggiungete un tempo addizionale
4)Se non vuole lasciare il time out dopo il tempo previsto: lasciatelo li, dicendogli che da quel momento è una sua scelta, il tempo di punizione è finito
5)Dopo il time out il bimbo è di cattivo umore e non vuole partecipare alle attività: ditegli che adesso può partecipare se vuole, altrimenti è libero di rifiutarsi, intanto voi tornate alle attività.
Alcune regole comportamentali generali ma molto utili….
Ambiente Prevedibile� disposizione dei banchi: regolare per attività
� attività routinarie e strutturate con tempi di lavoro prestabiliti
� regole della classe ben
visibili e ricordate
� attività con tempi attentivi adeguati all’età
� tempo libero e destrutturato ma programmato
� rituali di accoglienza e di saluto
Il cartellone delle regole: una guida sempre utile se fatta bene!!!
•Un numero da 3 a 5•Poche parole per regola
•Descritte in modo operativo•Suggeriscono un comportamento da
avere non da evitare•Evitare il ‘non’.
•Associate a colori e forme differenti
CARTELLONE MENO EFFICACE
1. Non si deve parlare senza alzare la mano
2. Non si corre nei corridoi quando si va in mensa
3. Per uscire si aspetta un compagno e non ci si muove da soli
CARTELLONE PIU’ EFFICACE
1. Quando vuoi parlare prima alza la mano
1. Per andare in mensa si cammina piano
3. Per uscire ci si mette in fila per due
Esiste una differenza tra regole e divieti….
….se sentite l’esigenza di fare il cartello dei
divieti…..
Ricordatevi che….Numero esiguo (3-5)Vanno enunciati all’inizio della lezione e non ricordati continuamente durante le attività.Se necessario il gruppo va raccolto e si ricordano insiemeDevono prevedere conseguenze precise uguali per tutti le conseguenze devono essere emesse subito dopo la ‘trasgressione’ alla regola
E adesso che ne sapete di più ricordatevi che la cosa più importante è il lavoro di equipe!!!
Piccola equipe : le insegnati
Media equipe: famiglia e insegnati
Grande equipe: famiglia, scuola, tecnici sanitari
Con i bimbi adhd ciò che funziona davvero è inserire tutti questi interventi e conoscenze in un lavoro che viene definito:
L’INTERVENTO MULTIMODALE
LA RETEL’intervento multimodale
Bambino
Genitori
Psicologo
NPI
Medico
Terapisti Educatori
Scuola
CON IL TEACHER TRAINING COSA SUCCEDE?
Circolo Vizioso
Circolo VirtuosoTeacher Training
Se volete approfondire!!• Il comportamento problema è un messaggio, Carr et al, Erickson
• La presa in carico del bambino con adhd e dsa, Marzocchi e Centro per l’età evolutiva. Erickson
• L’alunno iperattivo in classe. Di Pietro et al, Erickson
• Disturbi dell’attenzione e iperattività, E.A.Kirby e L.K. Grimley, Erickson
• Sopravvivere nelle classi difficili, Manuale per gli insegnanti. Paul Blum, Erikson
• Strategie e tecniche per il cambiamento, G.Martin, J.Pear. Mc Graw Hill
• Comportamenti problema e alleanze psicoeducative, D.Ianes, Erickon
• Impulsività e autocontrollo. Cornoldi et al, Ericks
• L’ABC delle mie emozioni. M. Di Pietro, Erikson
• Genitori postivi, figli forti. R.A. Fabio, Erikson
• In classe ho un bambino che…, C.Cornoldi, S.Zaccaria, Giunti
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