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Raccontiamoci · 2018. 7. 1. · Autorizzazione del Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 R....

Date post: 06-Feb-2021
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Raccontiamoci BIMESTRALE DELLA FONDAZIONE “CONTESSA RIZZINI - Onlus” Supplemento al numero 114 - Giugno 2014 de “la Notizia” Numero cinquantadue - Luglio 2014 Foto: Andrea Dal Prato
Transcript
  • Numero trentatre- Marzo 2010

    RaccontiamociBIMESTRALE DELLA FONDAZIONE “CONTESSA RIZZINI - Onlus”

    Supplemento al numero 114 - Giugno 2014 de “la Notizia” Numero cinquantadue - Luglio 2014

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    INDICE

    Editoriale

    Le uscite

    I rimedi della nonna

    Novità

    Attività

    Le ricette illustrate

    Compleanni

    pagina 3

    pagina 4

    pagina 7

    pagina 8

    pagina 10

    pagina 12

    pagina 15

    DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Dal Prato

    DIRETTOREClaudio Delmenico

    CAPO REDATTOREAndreina Piccardi

    REDAZIONEAlessandra SchiavoniRaffaela ToniniCristina Togni Delmenico

    tel. 0376 819120e-mail: [email protected]

    EDITORECentro Culturale S. Lorenzo46040 Guidizzolo (MN)e-mail: [email protected]

    Autorizzazione del Tribunale di MantovaN° 8/95 del 30-05-1995R. O. C.: N° 9434del 16-10-2000

    Stampa: Arti Grafiche Studio 83 - VR

    In copertinaAlice e l’aquiloneFoto: Andrea Dal Prato

    RIZZINI IN FESTA

    DOMENICA 21 SETTEMBRE

    La Fondazione “Contessa Rizzini”È lieta di invitarvi al

    «Rizzini in Festa»Programma:

    ore 9.30: Saluto di benvenuto Celebrazione della S.S. Messa per gli ospiti e familiari ore 11.00: Spettacolo d’intrattenimento presentato da Carlo Zuanonore 12.30: Il Pranzo della Domenicaore 14.30: Intrattenimento musicaleore 15.30: Sottoscrizione a premi

    ATTENZIONE:I famigliari sono invitati a partecipare gratuitamente al pranzo in numero max di 2 persone per anziano. Si prega di dare la propria adesione entro il 9 Settembre tele-fonando al 0376/819120 o rivolgendosi direttamente alle animatrici, agli uffici ammi-nistrativi e al personale di reparto

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    EDITORIALE

    AIUTARE AIUTARE

    La nostra, è una piccola struttura e come tale ha i suoi pro ed i suoi contro. Noi preferiamo definirci una “famiglia allargata” dove ci si conosce un po’ tutti: ospiti, parenti, operatori, direttori e presiden-za e presenta, proprio per questo, il grande vantag-gio di poter intrecciare rapporti anche molto perso-nalizzati fra tutti noi; ciò che deve essere alla base del nostro lavoro quotidiano. Contrariamente a quanto mi è capitato di consta-tare personalmente, in questo periodo, in strutture ospedaliere, da noi non esistono numeri ma persone che dobbiamo assistere al meglio proprio perché in una fase di maggior bisogno dell’aiuto altrui per-sonalizzando il più possibile il nostro intervento a seconda delle singole differenze soggettive degli ospiti. Forse sono in errore io, raffrontando l’ospedale, che mira principalmente a superare la fase dell’a-cuzie, ma in qualche reparto ritengo che sarebbe comunque indispensabile poter contare su una “AS-SISTENZA” che sia veramente degna di questa pa-rola; in questo mese di esperienza diretta potrei ci-tare parecchi esempi contrari e non solo personali.Ma torniamo a noi … . Oltre agli interventi sog-gettivi mirati che sono i primari, anche quelli che hanno un comun denominatore fra diversi ospiti sono da considerare di certa utilità. Vedi le varie “USCITE”.Ieri, ad esempio, una uscita “semplice” (in quanto si è svolta in Guidizzolo) ha avuto un gran bel esito sul morale di tutti, ed anche sul mio dato che ho potuto finalmente parteciparvi. La sempre calorosa accoglienza al bar da Debora per un caffè di mezza mattina, poi sotto il portico dell’ex municipio per l’aperitivo, organizzato dalla Pro Loco, con contor-no di “chisol”, patatine e pizzette e con l’accompa-gnamento musicale di canzoni d’altri tempi.Quanto poco ci vuole per vederli FELICI!

    Il Presidente Claudio Delmenico

    La missione di chi svolge la professione di ope-ratore sanitario in una casa di riposo, è aiutare, sostenere ed accompagnare chi si trova nella stagione più fragile dell’esistenza.Il nostro aiuto deve essere rispettoso, discreto e, soprattutto, personalizzato a seconda dell’an-ziano con cui ci relazioniamo. Non possiamo dimenticare che ognuno di loro porta con sé: una storia, un vissuto, un percorso che dobbia-mo tenere in estrema considerazione.Mentre svolgiamo le attività quotidiane, che or-mai sembrano ogni giorno uguali, un aspetto che dobbiamo tenere sempre in considerazione è che, in verità, nessun giorno è uguale all’altro e dobbiamo porre sempre l’attenzione, nell no-stro agire, al rapporto con i nostri anziani.E’ difficile, ma necessario e fa la differenza, rag-giungere il valore aggiunto che definisce quello che ci riproponiamo come operatori: garantire la maggior qualità della vita possibile ai nostri ospiti.Sulla qualità del nostro intervento si deve sem-pre migliorare, non ci si può fermare nella ri-cerca; a mio parere, le nostre energie come ope-ratori, vanno concentrate sui nostri utenti e sul modo con cui vogliamo aiutarli, sostenerli, ac-compagnarli in questa stagione della loro vita.Come altrettanto fondamentale per perseguire questo scopo è che tutti gli operatori che com-pongono l’equipe multidisciplinare che si occu-pa dell’anziano, ciascuno nel rispetto delle pro-prie ed altrui competenze, percorrano la stessa strada, in piena sintonia sui progetti stabiliti.

    Alessandra

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    LA FESTA D’ESTATEQuella di Lunedì 23 giugno, ultima sera della festa paesana di Rebecco, è stata una bella sera d’estate,.Si è fatta perdonare la serata dell’anno prece-dente che ci aveva costretto, all’ultimo, ad an-nullare l’uscita a causa di un acquazzone arriva-to appena prima di salire sul pulmino.Quest’anno, tutto è stato perfetto: tempo, atmo-sfera, cena e musica da intenditori.Rebecco si è riempita di cultori della musica che hanno cenato e aspettato lo spettacolo di Pietro Galassi che non ha di certo tradito le aspettative.Un palco da concerto con i musicisti su più piani e la pista gremita da tantissimi ballerini.Con noi, come sempre, gli organizzatori non hanno tradito le aspettative e si sono dimostrati fantastici e pronti a soddisfare ogni nostra ne-cessità, dalla preparazione del tavolo al servizio della cena. Un’ospitalità che ci permette da sem-pre di sentirci a casa anche se siamo fuori e per-

    mette ad ospiti e familiari di passare una serata insieme, ritrovando quella sensazione di norma-lità che purtroppo si perde nella vita in struttura.Grazie Rebecco, grazie “Festa d’Estate” da par-te di tutti noi.

    Alessandra

    IL CENTRO DIURNO A DESENZANOGiovedì 29 giugno siamo partiti alla volta di De-senzano. La strada che collega Rivoltella al cen-tro era bellissima perché adornata da una siepe fiorita e coloratissima. “Per me erano “eander” dice Gisella a Iolanda che le risponde “No se-condo me no, erano altri fiori tutti colorati”. “No no, guarda che erano leander!” “Beh erano belli lo stesso!”.“Siamo arrivati in centro a Desenzano dove ab-biamo fatto una passeggiata e gustato un buonis-simo caffè macchiato” ricorda Maria. La fortuna è stata quella di avere una vera gui-da turistica d’eccezione… infatti Iolanda è cre-

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    sciuta ed ha abitato in zona e conosceva tutto! “A destra potete ammirare il ponte veneziano, qui a sinistra c’è il punto di imbarco dei battel-li. Partono da qui, passano Sirmione e navigano per tutta la costa veronese e trentina fino a Riva del Garda e poi scendono dalla costa bresciana, ma è piena di gallerie fino a Salò!” ci racconta Iolanda. Gisella “Qualche anno fa ci sono stata in gita sul battello ed ho persino mangiato su, il pesce, mi ricordo”.Il giro ci porta anche in Duomo per una breve preghiera e poi via, con il nostro pulmino, ab-biamo raggiunto Lugana dove al ristorante “IL CICLONE” ci attendeva un pranzetto con i fioc-chi. “Sì, abbiamo mangiato bene” dice Onorina che essendo stata per tanti anni cuoca al risto-rante “IL BERSAGLIERE” se ne intende pro-prio! Potevamo forse farci mancare un buon ge-lato!?! Nooooo!!! “Ma che bon” si lecca ancora i baffi Ida. Il buon pranzo la bellissima vista sul lago e l’ottima compagnia ci hanno fatto passare una giornata veramente bella tanto che Onorina ci ha detto: “ce l’ho in mente fino a quando cam-po!!! E pensare che non volevo venire ma per fortuna mia figlia ha insistito un po’”. Saliti sul pulmino siamo passati anche per Sir-mione, anche quella molto bella. Arrivati al Centro Diurno Ernesta ha detto: “E’ andato tut-to bene, non è successo niente” mentre Gisella affermava: “Sema tornà pusè mort che viv!!!”.Un ringraziamento all’ AVR (Associazione Vo-lontari Rodigo) che ci ha messo a disposizione il messo, e grazie a Mario l’autista per la genti-lezza e disponibilità.

    Gisella, Ida, Iolanda, Onorina, Ernesta, Maria

    LA CENA DI BABETTEÈ da febbraio che proviamo ad organizzare in-sieme al Signor Modica del direttivo Auser, la nostra partecipazione alla festa provinciale dell’associazione, a Marmirolo, e se questa non è voglia di esserci…Anche il Sindaco di Guidizzolo si è prodigato, mettendo a nostra disposizione il pulmino del Comune che, appena finito il trasporto degli utenti della Casa del Sole, si è precipitato a pren-derci per portarci a Marmirolo, dove ci aspetta-vano i volontari ed un nutrito numero di utenti

    ed operatori delle varie Case di Ri-poso della provincia.L’ i n t r a t -t en imento m u s i c a l e ha accolto tutti sotto le piante, al

    fresco, ed ha creato da subito una bella atmosfe-ra che poi ha accompagnato tutta la serata.La cena è stata abbondante e gustosa ed i nostri anziani si sono divertiti molto.Peccato dover tornare, ma il vento e le nuvole hanno accelerato il ritorno da una splendida se-rata.Un ringraziamento vivissimo ad AUSER e in particolare al Signor Modica per l’impegno pro-fuso per la nostra partecipazione all’iniziativa.

    Alessandra

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    GITA AL PARCO…“Non sapevo che ci fossero posti così meravigliosi così vicini a noi”…ha esclamato Gisella quando ha visto quella distesa rigogliosa di verde e piante “antiche” come le ha definite Giulio.“Bisognerebbe poter portarselo via, questo parco… portiamolo a casa!” Ernesta ha proposto

    sotto l’ombra, mentre si gustava una buonissima crema al caffè fredda.“Oh, se sta propres be, che a Medule!” Ha detto Giulio, che finalmente è riuscito a venir in gita.Una bella mattinata, con una bella passeggiata in mezzo al verde, guardando anche i ragazzi del Grest e i loro animatori che giocavano a “bandiera”.“Ah che bei … lur se la god… mia nuater a la so età…” Iolanda ha detto proseguendo: ”Quando ero piccola come loro, già lavoravo e mi davo da fare… meno male che le cose sono cambiate”.Tutti soddisfatti e contenti della mattinata, rilassati e belli, come solo una giornata all’aria aperta ci fa stare.

    Alessandra

    FIERA IN MUSICADomenica 20 luglio, in occasione della Fiera di Guidizzolo, un gruppo di circa trenta persone, tra anziani e famigliari, ha approfittato per un uscita speciale. Prima tappa l’affezionato appuntamento del caffè macchiato. Che bontà, grazie a Marco e Debora che ci accolgono sempre a braccia aperte! Poi un giretto per la

    via principale a curiosare tra le bancarelle del mercatino fino al portico dell’ex comune dove la Proloco ci ha offerto l’aperitivo! Proprio così, abbiamo voluto seguire anche noi la moda. Un buonissimo “spriz”, patatine e focaccia, il tutto accompagnato dalla musica di Paolo De Giuli e Francesco Palmas! E cosa dire del cagnolino che guaiva a tempo di tromba? Una bellissima esperienza che nemmeno le tre gocce di pioggia ci ha rovinato. Un grazie di cuore a tutti i famigliari ed al loro prezioso aiuto, alla Proloco ed ai nostri volontari sempre presenti. Elena.

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    Zenzero: Fate bollire, per 10 minuti, un pez-zetto di radice di zenzero in 1/2 litro d’acqua. Addolcite con miele e bevete per 3 volte al gior-no per 5 giorni. (se siete influenzati aumentate il trattamento a 3 volte al giorno per 7 giorni). Sapevate che lo zenzero è utilissimo anche per il mal d’auto?

    Finocchio: In questo caso avete due opzioni: utilizzare un finocchio intero oppure 2 cucchiai di semi di finocchio (meglio questa soluzione). Fate bollire 1 Lt. d’acqua, con il finocchio o i suoi semi, per circa 5 minuti. Filtrate e bevete 3 volte al giorno per 5 giorni.

    Limone (contro la digestione Bloccata): Taglia-te la scorza di un limone a pezzetti, fate bollire due bicchieri d’acqua (per una persona), e butta-teci dentro le scorze di limone; fate bollire qual-che minuto e bevete caldo.

    Basilico: Fate bollire, per 5 minuti, 2 cucchiaini di basilico tritato, in 1/2 litro d’acqua. Filtrate e bevete tiepido prima di andare a dormire od a riposare

    Alloro: Fate bollire 1/2 litro d’acqua con 5 fo-glie di alloro (tritate in precedenza). Lasciate bollire a fuoco basso per circa 10 minuti. Filtrate

    e bevete un bicchiere (zuccherando), dopo ogni pasto.

    Prezzemolo: Prendete 1/2 litro d’acqua e fate bollire; quando sta per bollire, mettete qualche foglia di prezzemolo. Lasciate bollire per circa 10 minuti a fuoco basso. Filtrate e bevete un bic-chiere ogni 3/4 ore.

    Mele: Prendete una mela e tagliatela a fette (sen-za togliere la buccia); versate un poco di limone e mangiate un paio di pezzi dopo ogni pasto. La mela serve a tantissime cose, abbiamo scritto un articolo a riguardo.

    I RIMEDI DELLA NONNA

    I SETTE RIMEDI DELLA NONNA CONTRO L’ACIDITÁ DI STOMACOLa Nonna oggi vi propone Sette rimedi naturali contro l’acidità, la pesantezza e il gonfiore di stomaco; sette rimedi, così da soddisfare tutti i gusti e le esigenze

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    BIBLIOTECA LIONSUna bellissima iniziativa entra in Fondazione grazie al Lions Club Mantegna e il sistema Bi-bliotecario Ovest Mantovano.Una piccola biblioteca pensata e selezionata per ospiti e famigliari ha trovato posto in sala po-livalente, frutto di donazioni e del contribuito di chi ha voluto donare un libro e chi ha voluto attraverso questo gesto regalare la possibilità di far passare momenti di svago ai lettori, ospiti, familiari ed operatori.Per chi volesse, in sala polivalente, potrà trovare

    gli espositori ed i libri in prestito che dovrà ri-consegnare a lettura ultimata.Vi preghiamo di avvisare le animatrici al mo-mento del prestito e della riconsegna.Un ringraziamento sentito va al Lions Club Mantegna per l’allestimento e l’organizzazione dell’iniziativa.

    La Fondazione

    LA NUOVA SALA POLIVALENTEPer chi ha frequentato la Fondazione in que-

    NOVITÀ

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    NOVITÀ

    Questo progetto è stato presentato al Concorso indetto da Tena Sca che metteva in palio un pre-mio ambito di 5.000 euro per i progetti che af-frontassero diverse tematiche tra le quali anche quella gastronomica.La nostra Caposala si è occupata della raccolta, realizzazione ed elaborazione della bozza delle memorie gastronomiche e la partecipazione al bando che è stata presentata a maggio alla com-missione del concorso.Ora non ci resta che incrociare le dita...

    sti mesi si è accorto che fervono i lavori di ri-strutturazione che vanno di pari passo ai lavori d’ampliamento per la costruzione di un nuovo reparto che verrà aperto presto, sopra al Centro Diurno Integrato.Anche la struttura già esistente si sta mettendo a nuovo con piccoli lavoretti di “restiling” e la nostra sala polivalente, per l’occasione, è stata ampliata accorpando quella che prima era una terrazza, ma che era poco utilizzata dai nostri utenti e familiari.Così, venendo incontro alle esigenze di maggio-ri spazi comuni, negli ultimi mesi il progetto è diventato realtà ammodernando e ampliando la nostra sala che ospita anche numerose attività d’animazione, tra le quali la tombola.Ora i nostri ospiti e volontari hanno uno spazio adeguato e funzionale.È valsa la pena attendere un po’… ma si sa… ”se bello vuoi apparire un poco hai da soffri-re…”.

    Alessandra

    CONCORSO TENA SCA: LA PASSIONE D’ASSISTERE si chiama così il nostro libro che raccoglie le ricette degli anziani del CDI. Un progetto che raccoglie le ricette della memoria dei nostri utenti con foto dei procedi-menti delle fasi di realizzazione…; insomma un tuffo nella memoria per raccontare e realizzare manualmente le ricette culinarie che le nostre anziane massaie hanno nel loro personale libro di cucina.

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    LE NOSTRE CENTENARIEDa quando va in stampa Raccontiamoci, non ab-biamo mai ospitato in Fondazione una compo-nente così numerosa di centenarie.

    Di certo, le tre ragazze della classe del 1914 hanno una forza e una tenacia che fanno arrossi-re noi più giovani.Maria ha camminato per Desenzano con le com-pagne del Centro Diurno godendosi l’aria friz-zante del Lago.Adele ha festeggiato con le sue figlie, nuora e nipoti il compleanno, stupendosi un po’ della

    nostra attenzione e dell’importanza del risultato raggiunto.Tina ha deciso che terrà solo 99 anni; gli altri li darà in beneficenza alle compagne di reparto.E Colomba, la nostra Decana, che compirà 103 anni, coccola il suo fido “Bobi”, che l’aiuta nei giorni difficili.

    Ah… che bell’età!!!

    ATTIVITÀ

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    100 ANNI PER TINAAll’anagrafe è iscritta come Quintilla, ma per i suoi compaesani di Goito e per noi è Tina.Tina arriverà al traguardo dei 100 anni il prossi-mo 28 Agosto, circondata dall’affetto della sua

    famiglia e in particolare dei suoi “bambini”, che stravedono per lei, e la nuora Nives che cerca di stimolarla a tirarsi su nei momenti di sconforto.Tina trova grande conforto nella fede e nella S. Messa che per lei è un appuntamento immanca-bile, anche quando non è al top della forma.Il “bevr’in vin” è sicuramente il suo piatto pre-ferito che la tira su… quando, a volte, non ha forza.Le sue risate sguaiate sono contagiose per le sue compagne di reparto, in particolare per Silvia con la quale se la ride e scambia battute.Buon Compleanno Tina… 100 di questi gior-ni!!!

    ATTIVITÀ

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    Sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere l’olio, il latte e mescolare.Aggiungere gli albumi montati a neve ben ferma, mescolando dal basso verso l’alto, per non smontare il composto.Setacciare la farina assieme alla fecola, al lievito ed alla vanillina ed aggiungere al composto.Infine mettere il cioccolato a pezzi.Riporre il composto nei pirottini di carta e cuocere nel forno preriscaldato 175°per 35/40 minuti.Rifinire con lo zucchero a velo.

    MUFFIN AL CIOCCOLATO

    270 gr di farina 50 gr di fecola170 gr di zucchero1 busta di Vanillina1 busta di lievito3 uova150 gr cioccolato (latte o fondente)1 bicchiere di olio di semi1 bicchiere di latte

    INGREDIENTI

    PREPARAZIONE

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    UN GRADITO RITORNOChi frequenta la Casa ed di Riposo ed il Centro Diurno, anche se non è una novità, non può non dare il “Ben Tornata” ad Elena, che resterà con noi tutta l’estate .Ci accompagnerà nel periodo estivo aiutando le nonne del CDI nella preparazione di manicaret-ti culinari, nella realizzazione di manufatti arti-gianali, nelle attività ludiche e musicali e nelle belle uscite del periodo.Il tutto con allegria e positività come ci ha abi-tuato negli anni.Ben tornata Elena

    RAGAZZE AL LAVORO!!!Le nostre lavoratrici al CDI non smettono pro-prio mai di lavorare. Onorina indefessa unisce il filo di nylon ed Ernesta si dedica al cucito o alla preparazione dei “pon pon” con la lana.Maria, nostra volontaria e grande risorsa per noi, le aiuta ed insieme a loro, procede alla rea-lizzazione di stupendi manufatti di ogni genere.Erica e Jessica preparano il lavoro per il gruppo e Luisa, nostra aiutante da casa, rifinisce il tutto.Pensate, se dovessero andare in ferie tutte in una volta… saremmo rovinati!

    ULTIME DAL CENTRO DIURNO

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    L’ingresso di un nuovo ospite, per noi educatri-ci, rappresenta un momento delicatissimo in cui entrano in gioco molteplici aspetti e non poche emozioni, poiché necessariamente il suo arrivo corrisponde all’ultimo saluto di un ospite che ci ha lasciato.Un nuovo arrivo comporta l’addio ad un “vec-chio” ospite, col quale abbiamo condiviso una parte importante e delicata della vita, abbiamo ascoltato e vissuto, attraverso i suoi racconti o quelli dei famigliari, i ricordi più significativi ed umanamente più commoventi e coinvolgenti delle loro vite.Abbiamo visto, ascoltato, scrutato e confortato le loro tristezze, così come abbiamo partecipato con gioia ai loro sorrisi. Abbiamo cercato attra-verso la diversificazione delle attività educative, animative e ricreative quella che più si adattava e/o confaceva alle loro caratteristiche, inclina-zioni e potenzialità.Anche per le persone, ospiti, con gravi problemi e particolari compromissioni, ci siamo sforzate di ideare e realizzare progetti specifici e mirati che ci hanno permesso un contatto fisico, tan-gibile, molto importante cogliendo, accoglien-do anche solamente minimi ed infinitesimali ri-mandi e riconoscimenti.Altri aspetti importanti e significativi, rispetto all’ultimo saluto, riguardano la tutela, la salva-guardia e la comunicazione agli ospiti che vivo-no la gestione delle dinamiche proiettive della propria morte.

    Improvvisamente accanto al loro letto arriva un’altra persona; il vicino del posto a tavola non è più lo stesso; il compagno di carte, tombole, di allegre uscite e merende, la persona con la quale si è vissuto fianco a fianco non c’è più e viene sostituita da altra, altrettanto meritevole di ogni attenzione ed interesse.Un ultimo e non per questo meno importante aspetto riguarda il rapporto con i familiari.Abbiamo consapevolezza che talvolta qualche parente possa cogliere, nonostante la nostra ca-pacità e professionalità, un coinvolgimento ed una sensibilità diversa rispetto ad alcuni ospi-ti; ma è impossibile non provare più particolari stati d’affinità ed empatia con alcune persone, perché ciò dipende anche dal nostro bagaglio personale; ad esempio, qualcuno può ricordarci una persona a noi cara…Questo non significa però che ogni persona che sfortunatamente se ne va, non lasci in noi qual-cosa d’importante, paradossalmente vitale, tra-smissibile a chi rimane.

    Raffaela e Alessandra

    L’ULTIMO SALUTO…

    In questo numero diamo spazio al punto di vista delle educatrici, riguardo a questo momento ineluttabile della loro professione.

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    LO YOGA DELLA RISATALo “Yoga della risata” è una disciplina che abbina le tecniche della respirazione tipica dello yoga e il potere della risata.Parte dalla constatazione che ridere fa benissimo… ridere per almeno 10 minuti al giorno porta delle modificazioni positive al nostro organismo. Tale tecnica applicata con regolarità provoca modificazioni significative all’umore con la produzione di endorfine, ma anche a livello circolatorio e cardiaco. La risata non è necessario che sia spontanea, ma può essere anche indotta, perché il nostro cervello non è in grado di riconoscerne la differenza.Questa disciplina è stata formalizzata dal Dottor

    Madan Kataria, un medico indiano, con l’aiuto della moglie, un’insegnante di Yoga Madoori, che dal 1992 si è impegnato a formalizzare, studiare ed a diffondere nel mondo gli effetti positivi di questa disciplina.I club di “Yoga della risata” dove si fanno sessioni pratiche sono ormai diffusi in tutto il mondo e grazie ad un corso tenuto dalla Dott.ssa Letizia Espanoli ci sarà la possibilità di poter coinvolgere gli ospiti della Fondazione in un progetto che speriamo possa portare benessere e salute attraverso una sana risata…

    Alessandra

    Beruffi Iole 1 aprile 94 anni Minetto Norma 3 aprile 88 anni Lodi Elda 7 aprile 89 anniPaini Gisella 7 aprile 83 anniVerzegni Remo 9 aprile 83 anniGrassi Pietro 17 aprile 83 anniZanardi Sergio 25 aprile 77 anniPezzani Ettore 4 maggio 77 anniBoscaglia Adelina 6 maggio 82 anniBregoli Angela 10 maggio 78 anniCristofori Ernesta 15 maggio 95 anniGaggioli Pia 15 maggio 90 anni Nicosia Giuseppe 26 maggio 80 anniMondini Rino 29 maggio 93 anni

    Desiderati Gina 31 maggio 86 anniDaldosso Arnaldo 1 giugno 78 anniLucchini Ida 2 giugno 88 anniFerrari Silvia 7 giugno 81 anniDe Pasquale Elisa 9 giugno 85 anniAzzini Eva 14 giugno 90 anniAntonioli Mafalda 25 giugno 76 anniReggiani Bice 25 giugno 88 anniBeltrami Attilio 5 luglio 96 anniFioravazzi Carla 9 luglio 80 anniCortelazzi Maria 10 luglio 92 anniMassarotto Onorina 15 luglio 88 anniDallaglio Domenica 27 luglio 84 anniUggeri Annamaria 27 luglio 72 anni

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    Brilla

    no di

    nuov

    o spl

    endo

    re


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