2 ANEV - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ENERGIA DEL VENTO
L’ANEV è il membro italiano di:
L’ANEV collabora attivamente con le seguenti associazioni di carattere tecnico-scientifico:
L’ANEV ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la diffusione dell’eolico ed un suo corretto inserimento nel paesaggio con Legambiente, WWF e Greenpeace
L’ANEV inoltre fornisce servizi ai propri Associati tramite accordi e protocolli sottoscritti con:
Rivista mensile che ospita la newsletter ANEV:
ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento – èl’associazione di protezione ambientale (riconosciuta aisensi della Legge 8 luglio 1986 n. 349) nata nel luglio 2002che vede riunite circa 90 aziende che operano nel settoreeolico e oltre 5.000 soggetti, tra cui produttori e operatoridi energia elettrica e di tecnologia, impiantisti, progettisti,studi ingegneristici e ambientali, trader elettrici esviluppatori che operano nel rispetto delle norme e deiregolamenti associativi. L’ANEV è membro di ConfindustriaEnergia ed è fondatore del Coordinamento FREE. Inoltre èl’Associazione italiana presente nelle corrispondentiAssociazioni europee e Mondiali quali il WWEA–GWEC–WindEurope e aderisce a UNI–CEI-AIEE. Tra gli scopidell’Associazione vi è quello di concorrere alla promozionee utilizzazione della fonte eolica in un rapporto equilibratotra insediamenti e natura, quello di favorire la diffusionedella sicurezza e della tutela della salute sul lavoro neiparchi eolici, nonché quello di promuovere la ricerca e lo
sviluppo tecnologico finalizzato all’utilizzo della risorsavento e all’uso razionale dell’energia, oltre che alladiffusione di una corretta informazione basata su dati reali.L’obiettivo di conciliare lo sviluppo della produzione dienergia pulita con le necessarie tutele di valorizzazione esalvaguardia del territorio, ha spinto l’ANEV a intraprendereuna stretta collaborazione con le principali associazioniambientaliste che ha portato negli anni alla sottoscrizionedi un Protocollo d’intesa con LEGAMBIENTE, WWF eGREENPEACE finalizzato a diffondere l’eolico tutelandone ilcorretto inserimento nel paesaggio. L’ANEV si pone, graziealla sua esperienza specifica e all’alta professionalità degliassociati, come l’interlocutore privilegiato nell’auspicatoprocesso di collaborazione con le Istituzioni per ladefinizione della normativa di settore e con tutti gli organidi informazione sensibili ai temi energetico - ambientali einteressati alla divulgazione di una corretta informazionebasata sull’analisi scientifica dei dati diffusi.
STUDIO GEROSAavvocati e commercialisti
associati
L’ASSOCIAZIONE 4
PROTOCOLLI D’INTESA 5
EOLICO: COME FUNZIONA 6
IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE 6
I BENEFICI AMBIENTALI 7
ANALISI DEL RUMORE 7
EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO 8
LA POTENZA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE 9
GLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE 10
OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA 14
IL CONTESTO REGOLATORIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE 15
IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE DEL SETTORE EOLICO IN ITALIAPROTOCOLLO ANEV - UIL 16
LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ 17
PROCEDURE DI GESTIONE ESERCIZIO DEL GSE 18
COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO 19
IL MINIEOLICO 21
L’EOLICO OFF-SHORE 22
ATTIVITÀ, EVENTI E FORMAZIONE SULL’ENERGIA DEL VENTO 23
INDICE
4 ANEV - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ENERGIA DEL VENTO
SCOPIL’ANEV raccoglie, elabora e diffonde dati in modo da facilitare la co-noscenza e la comprensione delle problematiche relative all’uso dellafonte eolica, si propone di promuovere l’utilizzazione della fonte eolicain un rapporto costantemente equilibrato tra insediamenti e natura, sipropone di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico dell’ eolicoe il conseguente uso razionale dell’energia, sottolinea la valenza am-bientale della produzione di energia elettrica da fonte eolica e rinno-vabile in generale in funzione del risparmio energetico e dellariduzione delle sostanze inquinanti, che causano il degrado dell’am-biente locale e globale, porta avanti l’impegno di instaurare relazionicon le Istituzioni Pubbliche per rappresentare al meglio le finalitàdell’Associazione e dei suoi associati anche per il tramite dell’adesionead altri enti, organizzazioni e associazioni.
DATIRisparmio di materie primeL’energia del vento è l’energia del futuro, disponibile oggi. La produ-zione di energia eolica avviene tramite l’utilizzo di una tecnologiaavanzata ed estremamente affidabile, che consente di sfruttare effi-cacemente una risorsa rinnovabile, sempre disponibile, naturale e pu-lita.Il nostro Paese ha prodotto nel 2017 17,5 TWh di energia eolica, ingrado di coprire i fabbisogni domestici di 17 milioni di persone e diapportare benefici ambientali, con il risparmio di circa 24 milioni dibarili di petrolio corrispondenti a circa 12 milioni di tonnellate diemissioni risparmiate di CO2. Lo sfruttamento del vento consente dievitare: tonnellate di CO2 e di altri inquinanti ogni anno, di bruciaredecine di milioni di barili di petrolio, di consumare o importare materieprime energetiche tanto preziose e di realizzare altre infrastruttureenergetiche impattanti sul territorio e sulle popolazioni.
Sicurezza degli approvvigionamentiUn ricorso deciso alle fonti rinnovabili consente inoltre di aumentarela scurezza energetica, di ridurre la dipendenza dall’estero, di avereuna minore fluttuazione dei prezzi, di ridurre il rischio geopolitico, dimigliorare la bilancia commerciale del nostro Paese e di sviluppare oc-cupazione e innovazione tecnologica. L’Italia è importatrice di energiaelettrica per oltre il 13% del proprio fabbisogno, e importatrice peroltre l’80% delle materie prime per la produzione di energia, pertantol’apporto crescente dell’eolico in termini di produzione può aiutare ladiminuzione di questo deficit che, a livello mondiale, è tra i più elevati.L’eolico quindi, insieme alle altre fonti rinnovabili, potrà contribuire allacopertura dei crescenti consumi del nostro paese senza aumentare leemissioni nocive.
OccupazioneL’eolico porta benefici in termini economici locali, nazionali edinternazionali, supportando lo sviluppo della manodopera lo-cale, la creazione di posti di lavoro sia dal lato delproduttore/investitore sia indirettamente tramite i fornitori.Dallo studio congiunto ANEV - Uil sul potenziale occupazio-nale è emerso che, qualora in Italia si installassero 17.150 MWdi impianti eolici, si contribuirebbe a incrementare l’occupa-zione con 67.200 posti di lavoro, distribuiti in buona percen-tuale nel Meridione, dove la disoccupazione è maggiore. InItalia l’ eolico crea ogni anno un flusso finanziario di circa 3,5miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti e conta oggioltre 26.000 addetti.
AZIONI DELL’ANEVL’ANEV, associazione di categoria del settore eolico che racco-glie tra i suoi associati la gran parte delle aziende del comparto,annovera tra le sue principali attività• Divulgazione di dati certi e informazioni scientificamente fon-
date• Elaborazione di studi sulle tematiche energetiche e sull’eolico
in particolare• Adesione a comitati tecnici per la diffusione delle rinnovabili• Collaborazione con le Istituzioni in sede consultiva• Coordinamento con le associazioni ambientaliste• Attività di comunicazione per la diffusione delle fonti rinno-
vabili, in particolare dell’eolico• L’analisi della normativa di sostegno alle fonti rinnovabili, in
particolare dell’eolico• Rappresentanza del settore nei processi di definizione della
normativa che regola il comparto, al fine di promuovere lo svi-luppo dell’eolico, in sede istituzionale
• Organizzazione e partecipazione a convegni e manifestazioni,corsi di formazione, organizzazione di premi giornalistici
• Organizzazione e coordinamento dell’evento internazionaleGiornata Mondiale del Vento in Italia
• Adesione a Coordinamento FREE, WindEurope, GWEC,WWEA, ISES, KYOTO Club, CEI, AIEE, Confindustria Energia
• Elaborazione protocolli di intesa. Attività istituzionali: (MiSE)(es.il Protocollo ANEV - LEGAMBIENTE – GREENPEACE, il Pro-tocollo ANEV – UIL; Protocollo di Legalità del Ministero dell’In-terno e di Confindustria; Protocollo d’intesa ANEV – GSE);
• Attività a tutela della fauna come l’Osservatorio nazionale sueolico e avifauna.
ATTIVITÀ ISTITUZIONALIL’ANEV è presente in numerosi gruppi di lavoro, tecnici e istitu-zionali, dove si discute del panorama legislativo nazionale nelsettore delle energie rinnovabili e in special modo dell’eolico.Partecipa al Tavolo di Monitoraggio sulle Rinnovabili istituitodall’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente(ARERA), partecipa a Gruppi di Lavoro istituiti dai Ministeridello Sviluppo Economico (MiSE) e dell’Ambiente (MATTM), faparte del Coordinamento per le Associazioni di Tutela Ambien-tale, è coinvolta nella predisposizione della normativa tecnicadegli Istituti Nazionali UNI e CEI riguardante gli impianti eolici. Ha istituito con il GSE un tavolo tecnico permanente per con-frontarsi sugli aspetti normativi del settore delle fonti rinnova-bili, riservato ad ANEV, al fine di favorire rapporto dicollaborazione reciproca tra i due soggetti, di attenuare even-tuali rischi di contraddittorio e di migliorare la comunicazionetra ANEV e GSE. ANEV svolge inoltre attività di sostegno agliassociati con aggiornamenti legislativi, attività legali e ammini-strative.
5 PROTOCOLLI D’INTESA
La mitigazione degli impatti passa dalla applicazione delle migliori tecnologie e dal rispetto di:• Norme tecniche relative alle strade• Norme di sicurezza nella gestione• Norme sulle linee elettriche• Vincoli sulle dismissioni• Occupazione del territorio, infrastrutture stradali e piazzole di manovra• Alterazione del campo sonoro ed impatto acustico• Perturbazione del campo aerodinamico nella zona del parco generatore• Interferenze sulle telecomunicazioni• Impatto visivo e paesaggistico
IMPATTO VISIVO E PAESAGGISTICOL’attenzione del paesaggio si concretizza nell’applicazione di procedurescaturenti dall’analisi di:• Definizione delle aree di studio• Indagine storico ambientale• Frequentazione del paesaggio• Effetti ed impatti• Altezza delle torri eoliche• Forma delle torri eoliche• Colore delle torri eoliche• Schema di impianto• Attività di cantiere• Sistemazione definitiva dell’area• Manutenzione dell’impianto• Dismissioni e ripristino
TERRITORIO NECESSARIO ALL’EOLICOConsiderando la reale superficie occupata a terra dell'aerogeneratore, paria 16 metri di lato di media equivalenti a 250 metri quadrati per aerogene-ratore, al 2030 nell’ipotesi in cui si installassero 16,2 GW di potenza su ter-raferma, l’occupazione del territorio sarebbe pari a 1,6 km2 corrispondenteallo 0,0008% della superficie totale dell'Italia.Tale valore si riduce a 1,55km2 pari allo 0,0006 % della superficie totale dell'Italia, per l'installatodi 9,5 GW nel 2017. Nell’ipotesi di considerare una fascia di rispetto, peruna superficie complessiva di circa 4.500 metri quadrati necessari perogni aerogeneratore, i valori precedentemente calcolati risulterebbero paria 31,5 km2 pari allo 0,01% della superficie totale dell'Italia per l’obiettivodi 16,2 GW e 30,6 km2 pari allo 0,01% per l'installato al 2017.
PROTOCOLLO PER IL CORRETTO INSERIMENTO NEL TERRITORIO DELL’EOLICO CON LEGAMBIENTE E GREENPEACE
IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
PROTOCOLLO DI LEGALITÀ CONCONFINDUSTRIA E MINISTERO DELL’INTERNO
Gli imprenditori dell’eolico nazionale riuniti nell’ANEV hanno formal-mente aderito al Protocollo di Legalità siglato dal Presidente di Con-findustria Marcegaglia e dal Ministro dell’Interno Maroni nel 2010.L’ANEV ha aderito con determinazione all’ iniziativa che Confindustriainsieme al Ministero dell’Interno hanno messo a punto per aiutare gliimprenditori della confederazione degli industriali a combattere e re-spingere ogni possibile caso di malcostume e a denunciare ogni com-portamento contrario al dovuto rispetto della legalità. L’ANEV inqualità di associazione nazionale dell’eolico, aderente a ConfindustriaEnergia, ha deciso di aderire all’iniziativa che permette ancor più didistinguere gli imprenditori Italiani che lavorano e crescono seguendocriteri di rispetto di buone pratiche e della legalità. Essere nell’ANEVsignifica oggi avere una ulteriore certificazione di rispettare oltre allemigliori prassi, anche le migliori procedure per evitare possibili intru-sioni da parte della criminalità in un settore che, per la sua crescitadegli ultimi anni, potrebbe attirare le attenzioni della criminalità conl’obiettivo di garantire che si faccia eolico nel rispetto della legalità,del paesaggio e del territorio.
PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANEV E GSE
Istituire un tavolo tecnico permanente per confrontarsi sugli aspettinormativi del settore delle fonti rinnovabili. Questo lo scopo del Pro-tocollo d’Intesa firmato nel marzo 2014 tra l’ANEV e il GSE. In parti-colare, l’accordo è finalizzato alla realizzazione congiunta di attivitàa sostegno dello sviluppo del settore eolico. Nell’ambito del tavolotecnico, infatti, il GSE fornisce, su richiesta di ANEV, informazioni echiarimenti che saranno da questa condivisi con i propri associati. Ilrapporto di collaborazione reciproca tra i due soggetti consente difacilitare il perseguimento del comune intento di promozione delleenergie rinnovabili, di attenuare eventuali rischi di contraddittorio edi migliorare la comunicazione tra ANEV e GSE. L’ANEV si impegnadiffondere ai propri iscritti le regole applicative definite dal GSE e araccogliere e a veicolare verso il Gestore stesso le eventuali proble-matiche riscontrate dai medesimi associati. A sua volta il GSE garan-tisce l’istituzione di un canale telematico dedicato ad ANEV al finedi fornire specifica assistenza e supporto tecnico.
6 EOLICO COME FUNZIONA
Gli uomini utilizzano l’energia eolica da molto tempo,quella cinetica da migliaia di anni con le barche, quellameccanica da centinaia di anni con i mulini a vento equella elettrica da decenni con gli aerogeneratori. I primiimpieghi risalgano a quasi mille anni a.c., quando furonocostruiti in Persia macchinari in grado di funzionare gra-zie al vento come pompe idrauliche per irrigare il terreno.Il vento oggi è utilizzato per creare energia pulita, inesau-ribile, efficiente, endogena che non necessita di infra-strutture energetiche di estrazione, raffinazione etrasporto, senza produrre emissioni climalteranti e rifiutidi qualsiasi genere.
Questo è oggi possibile grazie alle moderne turbine eoli-che che hanno raggiunto livelli di affidabilità, silenziositàe rispetto dell’ambiente estremamente avanzate. Si trattadi macchine che si mettono in movimento utilizzando laforza cinetica del vento trasformandola grazie ad un ge-neratore elettrico in energia elettrica. La quantità di ener-gia che una turbina può produrre dipende dall’intensitàdel vento e dalla dimensione delle pale che hanno tutteoramai velocità di rotazione limitata per garantire un’ele-vatissima sicurezza. Possiamo dire che l’energia eolica èenergia ad alto contenuto tecnologico, disponibile oggi.È insieme il presente e il futuro, futuro del pianeta e dellenuove generazioni.
IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE
Nell’individuazione di siti potenziali si è tenuto conto, oltreche di alcuni vincoli di natura ambientale, territoriale, pae-saggistica, di porre ulteriori misure di tutela sia progettualiche ambientali, che le aziende associate all’ANEV devonoseguire nella realizzazione di un parco eolico.Di seguito si riportano alcune regole nella realizzazionedi un progetto di “buon eolico” (previste nel Protocollosottoscritto da ANEV con Legambiente e Greenpeace):
In via cautelativa, quindi, è stato ricavato il potenziale rea-lizzabile, che si basa su criteri e dati scientifici, ricavatidall’esperienza delle aziende associate. I risultati dellostudio individuano 17.150 MW di potenziale eolico in-stallabile entro il 2030, cui corrisponderebbe una pro-duzione annuale di energia elettrica pari a 36,4 TWh,ovvero considerando l’intera popolazione italiana, circa606 kWh pro capite in un anno. Tale valore individuerebbe una percentuale di produzioneeolica sui consumi (CIL, Consumo Interno Lordo), pari acirca il 9,58%. Un dato particolarmente interessanteemerso dallo studio riguarda la possibile collocazionedella maggior parte degli impianti ancora da installare nelMeridione. Il centro-sud Italia risulta infatti essere parti-colarmente idoneo ad ospitare impianti eolici.
ESCLUSIONE DELLE AREE DI PARTICOLARE PREGIO PAESAGGISTICO;
FREQUENTAZIONE DEL PAESAGGIO ED ANALISI DELLE SPECIFICITÀ TERRITORIALI;
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI VISIVI DAI PUNTI DI INTERESSE CON FOTOSIMULAZIONI;
SCELTA DEL TIPO DI SOSTEGNO AL FINE DI MINIMIZZARNE L’IMPATTO VISIVO;
SCELTA DELL’AEROGENERATORE ANCHE SULLA BASE DELL’ALTEZZA DELLO STESSO;
INDIVIDUAZIONE DELLE MIGLIORI SOLUZIONI CROMATICHE POSSIBILI;
DISMISSIONE TOTALE A FINE DEL CICLO DI VITA E RIPRISTINO ALLA SITUAZIONE EX ANTE.
ROTOREserve a trasformare ilvento (energia cinetica)in movimento (energiameccanica) MOZZO
dove vengono fissate le pale
MOLTIPLICATORE DI GIRItrasforma la rotazionelenta delle pale in unarotazione più veloce
TORREsostiene la navicella e il rotore. Può essere di struttura tubolare o a traliccio
GENERATOREtrasforma l’energia meccanica in energia elettrica
TRASFORMATOREaumenta la tensione per il trasportodell’energia elettrica
NAVICELLAcontiene le varie parti che formanol’aerogeneratore
7 I BENEFICI AMBIENTALI
ANALISI DEL RUMORE
Nel 2017 l’installato eolico si è attestato sui 9.496 MW chehanno consentito di produrre un quantitativo di energiapulita pari a 17,5 TWh, circa 24 milioni di barili di petroliocorrispondenti a circa 12 milioni di tonnellate di emissionirisparmiate di CO2. Per valutare a fondo i benefici ambien-tali derivanti dalla scelta dell’energia eolica è opportunoconsiderare non solo la fase di esercizio dell’impianto mal’intero ciclo di vita dello stesso (“from cradle to grave”,
dalla culla alla tomba), ovvero valutare sia i consumi ener-getici che le emissioni in atmosfera generate dalle fasi di:
Lo strumento utilizzato per analisi di questo tipo è il Life
Cycle Assessment (LCA). Tramite l’LCA è possibile quan-tificare, attraverso indici di prestazione ambientale, l’effet-tivo impatto a lungo termine di un bene, un prodotto o unatecnologia analizzandone l’intero ciclo di vita dalla forni-tura della materia prima fino all’utilizzo del prodotto stessoe al suo smaltimento finale. Nel caso particolare di un im-pianto eolico è interessante valutare due aspetti sostan-ziali, la quota parte di CO2 prodotta nell’intero ciclo di vita(per una turbina da 2 MW considerando il mix energeticoitaliano è pari a circa 1.920 tCO2) e l’energy pay back time
(EPBT), ovvero il tempo necessario a raggiungere il pareg-gio tra energia spesa per le fasi di estrazione, produzione,progettazione, trasporto, installazione, futuro smantella-mento e riciclaggio dell’opera e quella prodotta in fase diesercizio. Si stima per una turbina eolica un EPBT mediointorno ai 9 mesi. Dopo 9 mesi quindi una turbina eolicaha già prodotto l’energia necessaria a tutto il suo ciclo divita, dall’estrazione delle materie prime necessarie alla co-struzione, fino allo smaltimento dell’ultimo componente.Riguardo alla fase di dismissione è interessante notarecome solo una piccola parte finisca in discarica:
LO STRUMENTO LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA)
PRODUZIONE COMPONENTI TRASPORTO SUL SITO COSTRUZIONE GESTIONE ESERCIZIO DISMISSIONE IMPIANTO
E RIPRISTINO CONDIZIONI ANTE OPERAM
EffettiIl rumore più importante prodotto da un impianto eolicoè imputabile all’attrito dell’aria con le pale e con la torredi sostegno, mentre i moderni macchinari posti nella na-vicella sono estremamente silenziosi. Il rumore di fondoin cui gli impianti sono ubicati, è di norma fortemente in-fluenzato dal vento: quanto maggiore è l’intensità delvento, tanto più il rumore emesso dall’aerogeneratore èmascherato dal rumore di fondo.
Rumore a distanza MitigazioniLa minimizzazione degli impatti avviene grazie a studipreventivi e all’applicazione di attenzioni di progettazioneche consentono di individuare dei lay-out tali da impediredisturbi. Per fare ciò si effettuano rilievi fonometrici sullatipologia e sul livello del rumore di fondo nonché una pre-visione del rumore prodotto dall’impianto. L’applicazionedei risultati grazie a modelli matematici complessi garan-tisce il contenimento dei limiti previsti dalla legge.
Rumore rispetto ad altre fonti
ACCIAIO
ACCIAIO PRIVO DI RUGGINE
GHISA
ALLUMINIO
PLASTICA - PVC
FIBRE DI VETRO
OLIO
PIOMBO
ZINCO
RAME
90% RIUTILIZZABILE
90% RIUTILIZZABILE
90% RIUTILIZZABILE
95% RIUTILIZZABILE
90% RIUTILIZZABILE
100% DISCARICA
100% DISCARICA
100% INCENERITO
90% RIUTILIZZABILE
90% RIUTILIZZABILE
10
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8 EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO
I benefici derivanti dal raggiungimento degli obiettivi internazio-nali assunti dall’Italia comporterebbero un risparmio enorme,anche in termini economici, derivanti dal mancato utilizzo di com-bustibili fossili e dal mancato pagamento delle penalità. Per giun-gere a tale traguardo occorre, all’interno di un quadro normativocerto, dotarsi degli strumenti necessari a livello nazionale e re-gionale. Minore dipendenza energetica equivale ad un maggiorpeso nello scacchiere internazionale.Ad oggi l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi rinnovabili 2020, conuna penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015 ri-
spetto ad un target al 2020 di 17%. L’obiettivo da raggiungereentro il 2030, ambizioso ma perseguibile, è del 28% di rinnovabilisui consumi complessivi da declinarsi in:
rinnovabili elettriche al 55% al 2030 rispetto al 33,5% del2015, l’eolico dovrà contribuire a questo traguardo con 40TWh al 2030
rinnovabili termiche al 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015
rinnovabili nei trasporti al 21% al 2030 rispetto al 6,4% del2015
2001TWh totali da FER
PREVISIONALI
% di eolico su totale FER 551,2 %
2002 492,9 %
2003 483,0 %
2004 563,3 %
2005 504,7 %
2006 526,7 %
2007 538,2 %
2008 589,6 %
2009 6311,0 %
2010 6812,4 %
2011 8412,1 %
2012 9214,2 %
2013 10913,7 %
2014 11712,8 %
2015 10913,4 %
2016 10616,5 %
2017 10316,9 %
2018 11815,4 %
2019 12515,7 %
2020 12616,3 %
PRODUZIONE DA FONTE EOLICA IN RAPPORTO AL TOTALE DELLE FONTI RINNOVABILI(dato storico e previsionale)
CRESCITA DELL’EOLICO DAL 1993 AL 2017: confronto tra capacità installata (in MW) europea e mondiale
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
50.000
0
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
500.000
550.000EUROPA MONDO
9 LA POTENZA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE
PUGLIA2.406 MW
ABRUZZO240 MW
MOLISE378 MW
EMILIA ROMAGNA16 MW
VENETO14 MW
MARCHE10 MW
BASILICATA951 MW
1.783 MWSICILIA
1.014 MWSARDEGNA
1.364 MWCAMPANIA
51 MWLAZIO
2 MWUMBRIA
124 MWTOSCANA
58 MWLIGURIA
19 MWPIEMONTE
3 MWVALLE D’AOSTA
1.065 MWCALABRIA
TOTALE 9.496 MW
> di 750 MW
501 ÷ 750 MW
251 ÷ 500 MW
100 ÷ 250 MW
< di 100 MW
EOLICO IN ITALIA: INSTALLATO E POTENZIALE
POTENZA TOTALE INSTALLATA, PREVISIONE DI TENDENZA AL 2020 E CONFRONTO CON SPAGNA E GERMANIA
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500
0
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000Potenza attualmente installata (MW) Potenza installabile al 2020 (MW)
SPAGNA
2014
GERMANIA
ITALIA
ITALIA 2018-2021
22.986
39.165
8.664
10.146
201523.025
44.946
8.959
11.246
201623.075
50.019
9.242
12.392
201723.170
56.132
9.496
12.50210.000
0
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
10 GLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE
SUDDIVISIONE AEROGENERATORI PER POTENZA AL 2017
SUDDIVISIONE AEROGENERATORI PER COSTRUTTORE IN MW AL 2017
850 Kw
1.835
2.000 Kw
1.774
600 Kw
677
660 Kw
532
1.500 Kw
327
2.300 Kw
320
3.000 Kw
244
2.500 Kw
167
Altre taglie
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3.840,2
1.155,8
625,6266,1 144,2
1784,9
925,9
350,3174,7
64,5 60,0 28,8 22,5 15,0 15,0 13,5 6,1 1,1 0,70,8
TOTALE 253,7 MW
100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
INSTALLATO NEL 2017
ERG RENEWENEL GREENPOWER
E2I ENERGIE SPECIALI FRI-EL
E.ON CLIMATE & RENEWABLES ITALIA FALCK RENEWABLES
F2I SGREDF EN ITALIA
GLENMONTGRUPPO IVPC
ALERIONMARGHERITA
BKW ITALIAPLT ENERGIA
ALPIQACCIONAINERGIA
GREENTECHARDIAN
RENVICOGRUPPO TOZZI
ASJA AMBIENTE ITALIAEDP RENEWABLES ITALIA SRL
SARDEOLICAVENTUNO
CVAFORTORE ENERGIA
EUROWINDBAYWA R.E.
ALLIANZMONCADAGDF SUEZ
AXPOREPOWER
WHYSOLWINDCO S.P.A.AGSM VERONA
FINPOWER WIND S.R.L.ICQ HOLDING
TOZZI GREEN SPAGRUPPO ENERGIA & SERVIZI
HELVETIC WIND ITALIA (GRUPPO BKW)CUBICOCOVER
GOLDEN AGRI RESOURCESFERA
ALISEA SRLLUCKY WIND
EOLICA CANCELLARA SRLBICCARI 2 EN. RINNOVABILI (FORTORE)
CAMAS ENERGY SRLARPINGE
RWE INNOGYALTRO
1.133,6782,0588,9337,8328,1312,3282,4277,6274,7271,8257,9238,2224,5201,9193,0155,8140,6130,1123,7112,1
109,5104,7100,096,096,089,488,479,574,772,071,3
68,066,065,163,662,062,060,056,054,453,952,050,550,048,047,243,642,1
42,036,834,034,034,0
1.022,4
INSTALLATO TOTALE AL 2017
TAGLIA MEDIA AEROGENERATORI INSTALLATI MW
pre 1998 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
412 534 569 637 641 776 802 918 1.194 1.151 1.536 1.434 1.720 1.557 1.816 1.821 2.003 1.706 2.083 2.078 2.206
412 444 483 525 565 586 607 671 758 813 917 1.011 1.117 1.172 1.234 1.300 1.324 1.328 1.345 1.359 1.396
POTENZA MEDIA ANNO POTENZA MEDIA CUMULATA
TOTALE 9.495,7 MW
11 GLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE
12 OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA
Sul territorio nazionale sono installati 6.730 aerogeneratori di varia taglia per un totale di potenza installata pari a 9.496 MW; laquota di energia prodotta nel 2017 è stata di circa 17,5 TWh, pari al fabbisogno di 17 milioni circa di persone.
AEROGENERATORI
2.406 1.545
1.783 1.498
1.364 1.015
1.065 595
1.014 693
951 573
378 313
239 286
124 82
58 46
51 36
19 9
16 20
29 19
0 0
9.496 6.730
POTENZIALE AL 2030
2.750 11.614
2.000 6.800
2.000 8.638
1.750 4.586
2.000 6.765
1.250 4.355
750 3.166
700 3.741
500 2.289
250 1.061
750 5.548
250 1.145
250 771
1.000 5.521
950 1.200
17.150 67.200
KW installati
0,589 124,275
0,356 69,896
0,231 99,011
0,511 68,061
0,611 42,426
1,374 80,927
1,181 85,152
0,178 22,146
0,033 5,425
0,036 10,819
0,009 2,982
0,004 0,734
0,004 0,727
0,001 0,280
0 0
0,153 30,670
CRESCITA 2017
MW N° MW N°occupati per abitante per Km2rispetto al 2016
0,8%
0,0%
2,1%
4,4%
0,0%
15,6%
0,8%
1,2%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
17,9%
0,0%
3,4%
PUGLIA
SICILIA
CAMPANIA
CALABRIA
SARDEGNA
BASILICATA
MOLISE
ABRUZZO
TOSCANA
LIGURIA
LAZIO
PIEMONTE
EMILIA ROMAGNA
ALTRE
OFFSHORE
TOTALE
RESTO DEL MONDO
AMERICA DEL NORDNazione Installato al 2017 (MW)USA 89.077Canada 12.239Messico 4.005TOT 105.321
AFRICA E MEDIO ORIENTENazione Installato al 2017 (MW)Sud Africa 2.094Egitto 810Marocco 787Etiopia 324Tunisia 245Giordania 119Altro 159TOT 4.538
ASIANazione Installato al 2017 (MW)Cina 188.232India 32.848Giappone 3.400Sud Corea 1136Pakistan 792Taiwan 692Tailandia 648Altro 794TOT 228.542
AMERICA LATINA E CARAIBINazione Installato al 2017 (MW)Brasile 12.763Cile 1.540Uruguay 1505Costarica 378Panama 270Peru 243Argentina 228Altro 964TOT 17.891
OCEANIANazione Installato al 2017 (MW)Australia 4.557Nuova Zelanda 623Isole del Pacifico 13TOT 5.193
GE
RM
AN
IA
SPA
GN
A
RE
GN
O U
NIT
O
FRA
NC
IA
ITA
LIA
TUR
CH
IA
SVE
ZIA
PO
LON
IA
DA
NIM
AR
CA
PO
RTO
GA
LLO
OLA
ND
A
IRLA
ND
A
RO
MA
NIA
BE
LGIO
AU
STR
IA
GR
EC
IA
FIN
LAN
DIA
NO
RV
EG
IA
BU
LGA
RIA
CR
OA
ZIA
UC
RA
INA
LITU
AN
IA
UN
GH
ER
IA
EST
ON
IA
RE
PU
BB
LIC
A C
EC
A
CIP
RO
LUSS
EM
BU
RG
O
SVIZ
ZE
RA
ALT
RE
POTENZA INSTALLATA: VALORE ASSOLUTO E IN FUNZIONE DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE
POTENZA INSTALLATA (MW) KW/ABITANTE KW/HA
EUROPA
Nazione Installato al 2017 (MW)Germania 56.132Spagna 23.170Regno Unito 18.872Francia 13.759Italia 9.496Turchia 6.857Svezia 6.691Polonia 5.848Danimarca 5.476Portogallo 5.316Olanda 4.341Irlanda 3.127Romania 3.029Belgio 2.843Austria 2.828Grecia 2.651Finlandia 2.071Norvegia 1.162Bulgaria 691Croazia 613Ucraina 593Lituania 493Ungheria 329Estonia 310Repubblica Ceca 308Cipro 158Lussemburgo 120Svizzera 70Altre 166TOTALE 177.520
160.000
150.000
140.000
130.000
120.000
110.000
100.000
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
23.170
5.316
13.759
9.496
18.872
3.127
6.691
6.857
2.651
2.071
691
593
310
308
158
120
329
613
613
1.162
5.476
2.843
4.341
5.848
702.828
3.029
56.132
MWKW/ppKW/ha
1,6000
1,500
1,400
1,300
1,200
1,100
1,000
0,900
0,800
0,700
0,600
0,500
0,400
0,300
0,200
0,100
0,000
13 OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA
14 OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA
Non solo benefici determinati dalla produzione di energia elet-trica senza alcuna emanazione di emissioni nocive per la salutee per l’ambiente, ma anche benefici in termini economici locali,nazionali ed internazionali, come: sviluppo della manodoperalocale, creazione di posti di lavoro sia dal lato del produttore/in-
vestitore sia indirettamente tramite i fornitori, sviluppo di unaindustria nazionale e miglioramento della bilancia commerciale.Inoltre dal solo comparto eolico si avrebbero ingenti investi-menti con benefiche ricadute occupazionali, di rilancio dell’eco-nomia e di innovazione tecnologica.
SCADENZEOBIETTIVI
NAZIONALI EDINTERNAZIONALI
Dati storiciTERNA
su elaborazione ANEV
Dir.Com. 2001/77/CE
Protocollo di Kyoto
ObiettivoComunitario
20/20/20
ANNO
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
648
755
871
1.213
1.676
2.081
2.684
3.694
4.807
5.755
6.835
8.108
8.556
8.664
8.959
9.242
9.496
10.146
11.421
12.742
141
107
116
342
463
405
603
1.010
1.113
948
1.080
1.273
449
108
295
283
254
1.000
1.725
1.571
30
44
45
40
40
40
45
0
0
0
0
350
450
250
17%
15%
14%
16%
14%
15%
15%
16%
17%
19%
24%
28%
34%
38%
35%
33%
32%
35%
36%
35%
327
336
345
349
353
357
361
359
339
357
344
325
318
309
315
321
320
322
325
327
969.000
1.198.500
1.241.000
1.564.000
1.989.000
2.975.000
3.707.360
3.844.984
4.683.300
5.892.570
7.087.860
9.170.880
10.394.130
10.436.070
10.197.711
12.246.480
12.232.500
13.017.827
14.088.170
15.158.514
1.563.487
1.933.787
2.002.361
2.523.523
3.209.263
4.800.180
5.981.847
7.544.089
9.188.916
11.561.576
13.906.807
17.993.818
20.393.908
20.476.196
20.008.522
24.028.330
24.000.900
25.541.758
27.641.837
29.741.915
Obiettivi SEN
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
12.852
13.342
13.822
14.422
14.792
15.362
15.762
16.282
310
690
1.280
1.450
1.220
1.470
1.350
1.020
200
200
800
850
850
900
950
500
36%
38%
40%
42%
45%
48%
50%
52%
331
335
338
341
344
348
352
356
16.170.386
16.786.904
17.487.456
18.649.809
19.645.255
20.831.794
21.814.923
22.876.047
31.727.270
32.936.915
2029
2030
16.662
17.150
530
688
150
200
55%
57%
361
364
24.458.150
25.443.600
47.988.359
49.921.872
34.311.440
36.592.046
38.545.171
40.873.231
42.802.190
44.884.179
MWINSTALLATI
TOTALE
MWINSTALLATI
ANNO
PERCENT.DA FERSU CIL
CILIN TW*
EMISSIONI EVITATE DICO2
N° BARILI DI PETROLIO RISPARMIATI
DI CUIRIFACIMENTI
DATI STORICI E PREVISIONALI DELLO SVILUPPO EOLICOIN RAPPORTO CON GLI OBBLIGHI ASSUNTI DALL'ITALIA ASPETTI AMBIENTALI
* Proiezioni del CIL valutate in funzione degli scenari tendenziali predisposti da TERNALegenda: CIL = Consumo Interno Lordo • FER = Fonti di Energia Rinnovabile • TWh = Terawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000.000 kWh) GWh = Gigawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000 di kWh) • MW = Unità di potenza elettrica, equivalente a 1.000.000 di Watt • CO2 = Anidride carbonica
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
1,14 1,41 1,46 1,84 2,34 3,50 4,36 5,50 6,70 8,43 10,14 13,12 14,87 14,93 14,59 17,52 17,50 18,62 20,15 21,69 23,13 24,02 25,02 26,68 28,10 29,80 31,21 32,73 34,99 36,40648 755 871 1213 1676 2081 2684 3694 4807 5755 6835 8108 8556 8664 8959 9242 9496 10146 11421 12742 12852 13342 13822 14422 14792 15362 15762 16282 16662 17150
MW EOLICI ONSHORE INSTALLATI TOTALE TWH EOLICI PRODOTTI
PROSPETTIVE DI CRESCITA DELL'EOLICO SULLA BASE DEGLI IMPEGNI DELL'ITALIA IN SEDE COMUNITARIA
15 IL CONTESTO REGOLATORIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Con Decreto del 10 Novembre 2017 firmato dai ministriCalenda (Sviluppo economico) e Galletti (Ambiente e tu-tela del territorio e del mare) è stata adottata la nuovaStrategia Energetica Nazionale (SEN). La Strategia sipone l’obiettivo di rendere il sistema energetico nazio-nale più competitivo (riduzione dei prezzi e costi ener-gia), più sostenibile (obiettivi ambientali e dide-carbonizzazione) e più sicuro (sicurezza di approvvi-gionamento e flessibilità dei sistemi).Per le fonti rinnovabili la SEN prevede un contributo ditali fonti del 28% sui consumi complessivi al 2030 rispettoal 17,5% del 2015 (e invece del 27% previsto nel Testo dellaconsultazione), e, per le le rinnovabili elettriche il passag-gio è dal 48-50% al 55%.Altro obiettivo è la cessazione della produzione di ener-gia elettrica da carbone con un obiettivo di accelera-zione al 2025, da realizzare tramite un puntuale piano diinterventi infrastrutturali e verso la decarbonizzazione al2050 (rispetto al 1990, una diminuzione delle emissionidel 39% al 2030 e del 63% al 2050).Sotto il profilo internazionale in ambito clima ed energia,il 2017 è stato caratterizzato dallo svolgimento dellaCOP23 di Bonn e dalle proposte di modifica della revi-sione della direttiva sulle fonti rinnovabili.La COP 23 di Bonn è stata una Conferenza di transizione,più orientata alla preparazione all’appuntamento del 2018in Polonia, a Katowice, che a definire gli accordi presi aParigi. La delegazione italiana, forte della scelta di fuo-riuscire dalla produzione di energia elettrica da carboneentro il 2025 contenuta nella Strategia Energetica Nazio-nale ha svolto un ruolo positivo partecipando, ad esem-pio, al lancio dell’Alleanza globale per lo stop al carbone.In merito alla revisione della Direttiva sulle fonti rinnova-bili, il 28 novembre 2017 la Commissione ITRE del parla-mento europeo, ha votato a favore di alcune proposte di
modifica al testo presentato dalla Commissione Europea.Tra le proposte della revisione della direttiva, che copriràil periodo 2021-2030, si evidenzia l’aumento dell’obiet-tivo minimo vincolante per l’Unione Europea di coprirecon fonti rinnovabili il 35% dei consumi finali lordi dienergia, affidando un ruolo rilevante all’energia prodottadalle fonti rinnovabili, prevedendo una pianificazionenormativa di durata almeno quinquennale per i sistemidi supporto allo sviluppo delle fonti rinnovabili. I nuovi criteri per gli schemi di supporto, attraverso mec-canismi competitivi e non discriminatori e aperti agli altriStati Membri, dovranno essere orientati non soltanto allasalvaguardia della tecnologia (o tecnologie) ma anchedegli impianti di piccola taglia e prevedere regole piùstringenti per prevenire azioni retroattive sugli schemi disupporto a tutela dell’investimento effettuato.Sono state richieste tempistiche più certe per le autoriz-zazioni con iter più snelli, salvaguardando gli impianti dipiccola taglia di generazione e di accumulo, e, per il rifaci-mento degli impianti esistenti iter autorizzativi di 12 mesi.Oggetto delle proposte anche la costituzione di ununico organo di interfaccia dell’investitore per il coor-dinamento dell’intera procedura per l’ottenimento delleautorizzazioni nazionali, regionali, locali anche ai finidella realizzazione delle infrastrutture necessarie allaconnessione alla rete di trasmissione o di distribuzione ela digitalizzazione della relativa documentazione.Nella seduta del 17 gennaio 2018 il Parlamento europeoha approvato le proposte di direttiva che, per quanto ri-guarda le energie rinnovabili prevede che nel 2030 laquota di energie rinnovabili deve essere pari al 35% delconsumo energetico dell'UE. Dovrebbero inoltre esserefissati obiettivi nazionali, dai quali gli Stati membri sa-rebbero autorizzati a discostarsi, a determinate condi-zioni, fino a un massimo del 10%.
16 IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE DEL SETTORE EOLICO IN ITALIA PROTOCOLLO ANEV - UIL
Nel Gennaio 2008 l’ANEV ela UIL hanno sottoscritto unProtocollo di Intesa, rinno-vato nel 2010, 2012 e nel2014, finalizzato alla predi-sposizione di uno studiocongiunto, che delineasseuno scenario sul panoramaoccupazionale fino al 2020,relativo al settore dell’eo-
lico. Lo studio si configura come un’elaborazione appro-fondita del reale potenziale occupazionale, verificando afondo gli aspetti della crescita prevista del comparto in-dustriale, delle società di sviluppo e di quelle di servizi. Inparticolare sono state considerate le ricadute occupazio-nali dirette e indotte nei seguenti settori. L’analisi del datoconclusivo relativo al potenziale eolico, trasposto in ter-mini occupazionali dall’ANEV rispetto ai criteri utilizzatigenericamente in letteratura, indica un potenziale occu-pazionale al 2030 in caso di realizzazione dei 17.150 MWprevisti di 67.200 posti di lavoro complessivi. Tale dato è divisibile in un terzo di occupati diretti e dueterzi di occupati dell’indotto.
6.800
2.675
3.741
2.286
1.061 771
5.548
4.586
6.765
11.6148.638 4.355
3.166
2.144
TOTALE OCCUPATIpotenziale al 2030
67.200
SERVIZIE SVILUPPO
3.500
3.192
2.987
3.241
987
2.125
987
1.758
2.487
1.784
1.274
1.142
500
367
300
529
27.417
INDUSTRIA
4.271
1.873
1.764
1.234
425
740
321
732
1.097
874
496
349
174
128
1.253
203
16.205
GESTIONE EMANUTENZIONE
3.843
3.573
2.049
2.290
1.263
1.721
806
1.251
1.964
1697
1396
798
387
276
324
468
23.388
TOTALE
11.614
8.638
6.800
6.765
2.675
4.586
2.114
3.741
5.548
4.355
3.166
2.289
1.061
771
1.877
1.200
67.200
DIRETTI
2.463
2.246
2.228
2.111
965
1.495
874
1.056
3.145
2658
1248
704
352
258
211
548
22.562
INDIRETTI
9.151
6.392
4.572
4.654
1.710
3.091
1.240
2.685
2.403
1.697
1.918
1.585
709
513
1.666
652
44.638
PUGLIA
CAMPANIA
SICILIA
SARDEGNA
MARCHE
CALABRIA
UMBRIA
ABRUZZO
LAZIO
BASILICATA
MOLISE
TOSCANA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
ALTRE
OFFSHORE
TOTALE
LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ17
L’eolico, essendo una valida risposta alle gravi minacceambientali dovute alle emissioni di gas serra in atmosferacausate dall’approvvigionamento energetico da fonti fos-sili, promuove la tutela della biodiversità e la salvaguardiadegli habitat naturali e delle popolazioni floro-faunistichesu macroscala. Occorre comunque pianificare le istalla-zioni degli aerogeneratori in modo da evitare possibili ri-percussioni sull’ambiente circostante e sulla biodiversitàa scala regionale e locale.Considerando gli effetti su flora e fauna connessi allo svi-luppo di impianti eolici, l’ISPRA (ex APAT, 2006) scrive: “Isoli effetti riscontrati riguardano il possibile impatto degliuccelli con il rotore delle macchine. Il numero di uccelli chemuoiono è comunque inferiore a quello dovuto al trafficoautomobilistico, ai pali della luce o del telefono”.Anche l’ente inglese per la protezione degli uccelli (So-ciety for the Protection of Birds - RSPB) ha dichiarato che“I Cambiamenti climatici rappresentano la più grande mi-naccia a lungo termine per i volatili e per altre specie.Quella eolica è la tecnologia più avanzata tra le rinnova-bili, disponibile in larga scala oggi. La RSPB supporta lacrescita significativa della produzione di energia eolicaonshore e offshore nel RegnoUnito."Considerando i benefici che l’eolico comporta all’avi-fauna contrastando i cambiamenti climatici grazie allemancate emissioni di gas serra, il WWF ha pubblicatoun Report (A Climate Risk Report. Bird Species and Cli-mate Change. The Global Status Report) che, sulla basedi più di 200 lavori scientifici, constata gli ingenti impattidei cambiamenti climatici sull’avifauna in ogni parte delglobo, evidenziando come gli scienziati hanno trovatopopolazioni in declino fino al 90% o con insuccesso ripro-duttivo totale e senza precedenti. L’IUCN (InternationalUnion for the Conservation of Nature) nel 2008 ha raf-forzato l’allarme, dichiarando che i cambiamenti climaticistanno portando all’estinzione una specie su otto di uc-celli.
FLORAEffetti:L’impatto sulla vegetazione si verifica soprattutto in fasedi realizzazione del Progetto, con la costruzione dellestrade e delle fondazioni, nonché con le movimentazionidei materiali.Mitigazioni:• Minimizzare gli impatti grazie a studi preventivi e al-
l’applicazione di attenzioni di cantiere;• Minimizzare i rischi di erosione causati dalle opere civili;• Ripristinare la vegetazione al termine della fase di can-
tiere;• Compensare l’impatto migliorando le aree vicine per
avere un bilancio complessivo positivo.
FAUNAEffetti:In fase di cantiere si può verificare un allontanamentomomentaneo degli animali per il rumore nelle fasi di co-struzione e di smantellamento;in fase di esercizio i po-tenziali impatti riguardano essenzialmente le popolazionidi avi e chirottero fauna.Al riguardo, si possono avere casi, seppur poco significa-tivi, di collisione di avifauna e chirotteri con le pale degliaerogeneratori, oltre che elettrocuzione e collisione del-l’avifauna con le linee elettriche. Difatti, numerosi studi suscala internazionale hanno dimostrato come sia relati-vamente basso il contributo delle turbine eoliche sui de-cessi annui di volatili; è stato osservato come gli uccelliimparino immediatamente ad evitare gli impatti con leturbine e come continuino comunque a nidificare e cibarsinei territori in cui gli impianti vengono installati. Al riguardo, la Comunità Europea nel 2011 ha pubblicatodelle Linee Guida Europee sull’energia eolica e i siti Na-tura 2000, che includono le ZPS, zone di protezione postelungo le rotte di migrazione dell’avifauna. Nel documentoviene esplicitato che non si può affermare che l’eolico creiun impatto sull’avifauna ma che occorre considerare casoper caso, anche in zone ad alta valenza ambientale comele ZPS, sottolineando che in alcuni casi, fornendo struttureper la nidificazione, gli impianti hanno comportato deglieffetti benefici sulle specie ornitiche locali.Secondo la US Fish and Wildlife Service la prima causadi mortalità tra gli uccelli è da ascrivere ai gatti (circa unmiliardo di esemplari all’anno), a seguire gli edifici (pocomeno di un miliardo), i cacciatori (circa 100 milionil’anno) e infine i veicoli, le torri per gli impianti di teleco-municazione, i pesticidi e le linee ad alta tensione (cia-scuna categoria con un contributo che va da 60 a 80milioni di esemplari l’anno); il contributo relativo agli im-pianti eolici risulta una frazione estremamente modesta.Infine, uno studio della Canadian Wind Energy Associa-tion (CanWEA) ha evidenziato che su 10.000 incidentioccorsi a volatili 5.820 sono riconducibili agli edifici,1.370 alle linee ad alta tensione, 1.060 ai gatti, 850 ai vei-coli, 710 ai pesticidi, 50 alle torri per gli impianti di
LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ18
telecomunicazione e meno di uno agli impianti eolici.Mitigazioni:• Cura nel lay-out (evitare zone di intense rotte migrato-
rie, lasciare liberi i corridoi);• Adozione delle BAT (Best Available Technologies): ro-
tore lento, torri tubolari, interramento degli elettrodotti;• Monitoraggio degli incidenti per la prevenzione.
OSSERVATORIO NAZIONALE EOLICO E FAUNA
ANEV e Legambiente Onlus, unitamente alla collabora-zione dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e laRicerca Ambientale, hanno instituito un Osservatorio Na-zionale su Eolico e Fauna, mirato ad ampliare le cono-scenze scientifiche sul tema del rapporto tra produzionedi energia elettrica da fonte eolica e popolazioni fauni-stiche, con particolare riferimento alla ornito e chirotte-rofauna, che rappresentano in modo indiscusso lacomponente di biodiversità in cui l’impatto dell’eolicoviene maggiormente dibattuto.Il principale obiettivo dell’Osservatorio è quello di raffor-zare la tutela ambientale e al tempo stesso promuovereuno sviluppo di impianti eolici sul territorio italiano che siaattento alla conservazione della biodiversità, monitorandoeventuali impatti ambientali dovuti alle potenziali intera-zioni tra gli impianti eolici e le popolazioni di chirotteri edi avifauna stanziale e migratrice, nonché promuovendola diffusione di best practices per la minimizzazione di talipotenziali impatti.
L’Osservatorio si occupa quindi di ampliare le cono-scenze scientifiche sul tema per mettere poi a disposi-zione studi, ricerche e metodi di monitoraggio checontribuiscano a dare un’informazione sull’argomentosempre più approfondita e basata su fondamenti scien-tifici. È stato a tal scopo pubblicato il Protocollo di Mo-nitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna(disponibile online alla pagina dell’Osservatorio nel sitodell’ANEV) contenente indicazioni di carattere tecnico-scientifico per pianificare ed eseguire attività di monito-raggio, ante e post operam, delle popolazioni di avifaunae chirotterofauna su siti eolici.Il Protocollo di Monitoraggio si propone quindi di indi-care una metodologia scientifica da poter utilizzare sulterritorio italiano sia per stimare, sotto il profilo qualita-tivo e quantitativo, gli eventuali impatti dell’eolico sul-l’avifauna e la chirotterofauna, sia per orientare larealizzazione di interventi tesi a mitigare e/o compensaretali tipologie di impatto.L’utilizzo del Protocollo di Monitoraggio risulta prope-deutico alla realizzazione da parte dell’Osservatorio diun potenziale database di informazioni sul tema eolico-fauna che permetta il confronto, nel tempo e nello spa-zio, di dati quantitativi ottenuti utilizzando le medesimemetodologie di rilevamento.In definitiva, il Protocollo rappresento uno strumentoutile e concreto per uniformare sui più recenti fonda-menti scientifici le difformità purtroppo attualmente pre-senti nelle normative regionali in materia.
PROCEDURE DI GESTIONE ESERCIZIO DEL GSE
In tema di rifacimento degli impianti esistenti, i cui inter-venti si inseriscono in un quadro ben più ampio di ammo-dernamento degli stessi, il 20 dicembre 2017 sono statepubblicate dal GSE, in attuazione dell’art. 30 del DM23.6.2016, le Procedure Operative Gestione esercizio degliimpianti di produzione di energia elettrica da fonti rinno-vabili diversi dai fotovoltaici ammessi agli incentivi, intro-ducendo una nuova prospettiva di crescita e sviluppo peril settore eolico. Le Procedure operative hanno infatti introdotto e disci-plinato ufficialmente nuove categorie di intervento qualiin particolare quelle di ammodernamento e potenzia-mento non incentivato, in aggiunta a quelle tradizionali disostituzione e modifica del lay-out, più strettamente le-gate all’operatività degli impianti eolici, dando agli opera-tori la possibilità di aumentare le produzioni attraversointerventi di innovazione e efficientamento tecnologico inragione dei quali viene comunque introdotto un tetto al-l’energia massima incentivabile.Le procedure rappresentano una nuova opportunità pertutte le fonti ma è tuttavia l’eolico a fornire il maggiorpotenziale grazie alla possibilità di interventi di reblading,ammodernamento e potenziamento che potrebbero inte-
ressare oltre 2 GW di iniziative con un incremento dellaProduzione aggiuntiva post intervento di quasi 4 TWh.Il processo di ammodernamento degli impianti esistenticonsente di attivare sul parco eolico italiano investimentiper oltre 2 miliardi di euro aggiuntivi nel breve periodo,con ricadute sull’occupazione fino a 22.000 unità aggiun-tive, tuttavia concentrati soprattutto nella fase di realiz-zazione degli interventi, a cui si aggiungono altri beneficiquali l’aumento del gettito fiscale, la riduzione prezzo elet-trico e l’incremento delle misure compensative verso ilterritorio.
COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO19
SCELTE E DEFINIZIONE DEL PROGETTO:• Vincoli ambientali di inserimento urbanistico• Distanza delle turbine dal perimetro dell’area urbana• Distanza delle turbine dal confine di proprietà di tanca• Distanza da strade Provinciali o nazionali• Evoluzione dell’ombra giornaliera
LA LOCALIZZAZIONE DEL SITO:• Disponibilità del vento• Sistemi di misura• Correlazioni di lungo termine
IL PROGETTO E IL PAESAGGIOCos’è il paesaggio: “Il Paesaggio designa una determinata parte di terri-torio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dal-
l'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” (da “Con-venzione Europea del Paesaggio”, Firenze 20 Ottobre 2000 - predispostadal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa)
PAESAGGIO NATURALE E PAESAGGIO ANTROPICO, AZIONI DI TUTELA:• Tutela Passiva (vincoli)• Mediata (strumenti urbanistici)• Attiva (selvicoltura, divulgazione)
LE NORME SUL PAESAGGIO• D. Lgs. 490/1999 - Testo unico delle disposizioni in materia di beni
culturali ed ambientali• L. 1497/1939 ora art. 139 del DLgs 490/1999• L. 431/1985 ora art. 146 del DLgs 490/1999
1
7
2 3
45
INDIVIDUAZIONE DI UN SITO
ANALISI ANEMOMETRICA LAYOUT
MONTAGGIO TORRI
INDAGINI GEOLOGICHESONDAGGI
FONDAZIONI
6
20 COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO
89
ARRIVO TURBINA: PALA
POSA IN OPERA: NAVICELLA, ROTORE, GIRANTE EOLICA NAVICELLA - CABINA DI TRASFORMAZIONE
SOTTOSTAZIONE CAVIDOTTI
SALA CONTROLLO MANUTENZIONE E ASSISTENZA
PARCO EOLICO FINITO
ARRIVO TURBINA: NAVICELLA
10
11
1213
14 15
16
IL MINIEOLICO21
In ambito internazionale si è ritenuto di classificare comeminieolico, per ragioni pratiche e di omogeneità, gli ae-rogeneratori sino a 100 kW di potenza, anche se for-malmente secondo la normativa IEC 61400-2 (Designrequirements for small wind turbines) fanno parte diquesta categoria le macchine con area spazzata ugualeo minore di 200 m2, corrispondente a un diametro delrotore di poco inferiore a 16 m e pari a una potenza ge-neralmente minore di 50-60 kW, in funzione della velo-cità nominale alla quale l’aerogeneratore eroga la suapotenza di targa.A livello mondiale, alla fine del 2015, sulla base di valuta-zioni istituzionali e dei dati pubblicati dall’industria, eranoinstallati piccoli aerogeneratori sino a 100 kW di potenzaper un valore complessivo approssimativo di 1,3 GW. LaCina, vanta il numero più elevato e la maggiore potenzacumulata, che a dicembre 2014 corrispondeva circa a800 MW, seguita dagli Stati Uniti, dove alla fine 2015,erano installati 144 MW e poi dal Regno Unito con 127,4MW. In Italia, il minieolico, inteso sino a 200 kW di po-tenza, soglia sino alla quale era erogata nel decreto pre-cedente del 2012 la tariffa onnicomprensiva, si è moltosviluppato negli ultimi cinque anni con una potenza cu-mulata alla fine del primo semestre 2016, secondo il bol-lettino semestrale del GSE, degli impianti che hannorichiesto l’accesso diretto agli incentivi, di 63,39 MW. Ilmaggior contributo al raggiungimento di questa potenzaè ascrivibile alle macchine da 60 kW, non tanto per unaragione tecnologica o commerciale, ma per il fatto chela taglia di 60 kW rappresenta il limite superiore di po-tenza a cui gli impianti possono usufruire della semplifi-cazione burocratica, cioè ottenere il permesso, tramite ilsilenzio/assenso, a costruire l’impianto con la semplicepresentazione al Comune della SCIA (Segnalazione Cer-tificata di Inizio Attività).In Italia, con il decreto legislativo del 23 giugno 2016, letariffe incentivanti per gli aerogeneratori sono state ri-dotte, rispetto al decreto del 2012, ai seguenti valori: da 1 kW a 20 kW = 250 €/MWh; da 20 kW a 60 kW = 190 €/MWh; da 60 kW a 200 kW a 160 €/MWh.
Riduzioni anche più severe si sono avute in Cina, negliUSA e nel Regno Unito. Ovviamente, il ruolo del sistemaincentivante è assolutamente primario nell’orientamentodel mercato, determinandone, a seconda dell’entità dellemisure, uno sviluppo consistente o una marcata ridu-zione del tasso di crescita.Un altro fattore, decisivo per l’evoluzione commercialedel settore, con la conquista di un ruolo non più margi-nale nel settore energetico, soprattutto in chiave strate-gica e sociale, e con un fattivo contributo allagenerazione e consumo dell’energia in ambito distri-buito, è rappresentato dall’innovazione tecnologica di cuiil minieolico ha giovato in quest’ultimo periodo. Infatti, lemacchine attuali, si avvalgono per buona parte di com-ponenti e dispositivi che hanno decretato il successo del-l’eolico maggiore, con risultati importanti in termini diaffidabilità e prestazioni. A questo proposito è bene ri-cordare che nel Wind Implementing Agreement dell’IEA(International Energy Agency) è presente il Task 27“Consumer Labelling of Small Wind Turbines”, con loscopo di sviluppare standard internazionali per quantoriguarda la qualità e le prestazioni delle macchine di pic-cola taglia.Una proiezione per il futuro, sino al 2020, secondo laWWEA (World Wind Energy Association), condivisa daaltri istituti e associazioni, contempla una crescita annuadel settore di circa 300 MW, valore che in caso di con-ferma, evidenzierebbe un’evoluzione di mercato incorag-giante per tutti gli operatori.L’ANEV, tramite la valutazione dei dati anemometrici di-sponibili sul territorio nazionale, stima un potenzialeenergetico del minieolico pari a circa 1,5 - 2 TWh/anno,corrispondente a una potenza installata di circa 1.000MW, raggiungibile soprattutto attraverso una semplifica-zione effettiva dei processi autorizzativi, perseguendoun’economicità nella fase precedente all’installazione(anemometria) e con uno sviluppo tecnologico caratte-rizzato da una spiccata versatilità che ne consenta la dif-fusione anche nei contesti più disparati.
L’EOLICO OFF-SHORE 22
L’eolico off-shore rappresenta per l’Italia un settore adelevate potenzialità ad oggi purtroppo ancora al palo; inquest’ottica l’ANEV ha predisposto uno studio per valu-tarne il potenziale realizzabile al 2030. Per calcolare unpossibile valore di riferimento, oltre al potenziale anemo-logico dei diversi siti (con un velocità minima di 6,5 m/sa 70 metri di altezza), è stata verificata la presenza di de-terminati vincoli quali:
presenza di aree naturali protette: in particolare learee marine protette istituite dal Ministerodell’Ambiente italiano e le aree della Rete Natura2000 (siti di importanza comunitaria, zone diprotezione speciale, ecc.);
vincoli ambientali - paesaggistici e archeologici;
presenza di importanti rotte di navigazione;
altri vincoli (servitù militari, aeronautica, ecc.);
la distanza dalla costa ( imponendo un valoreminimo di 4 km dalla riva), la tipologia di fondali(fangoso e/o sabbioso) e la profondità;
la superficie dell’area individuata;
la possibilità di connessione alla rete elettricanazionale (tramite elettrodotti situati nelle zonecostiere).
In considerazione dei vincoli sopraesposti si osserva chela maggior parte dei siti cantierabili si concentra lungole coste comprese tra l' Abruzzo e la Puglia per un valorestimabile intorno ai 550-650 MW. Altri 300 MW potreb-bero essere ripartiti tra alcune zone costiere della Sarde-gna e della Sicilia, nel caso in cui fosse sostanzialmenteriducibile il vincolo della prossimità alle rive, poiché in Si-cilia e Sardegna i fondali precipitano altre i 30 metri ingenere già a poche centinaia di metri dalla costa.Dei 950 MW considerati realizzabili 375 MW potrebberogià essere installati entro il 2020 vista la numerosità diprogetti già sviluppati e in attesa di uno sblocco autoriz-zativo che purtroppo fatica a pervenire.
MW EOLICI ONSHORE INSTALLATI TOTALE MW EOLICI INSTALLATI TOTALI CON OFFSHORE TWH EOLICI PRODOTTI
23 ATTIVITÀ, EVENTI E FORMAZIONE SULL’ENERGIA DEL VENTO
I SERVIZI DI RETE NEL SISTEMA ELETTRICO DECARBONIZZATO:
IL CONTRIBUTO DELLA FONTE EOLICA16 febbraio 2018
In occasione della consegna del Premio gior-nalistico è stato organizzato un dibattito suitemi della comunicazione ambientale, sull’in-formazione e l’energia e di come questi ven-gono veicolati mediaticamente.Sono stati premiati: Antonio Cianciullo de LaRepubblica per la categoria Stampa, TizianaPetrini e Simone Socionovo di greentg.it perla categoria TV, Michele Governatori di RadioRadicale per la categoria Radio, Romina Mau-rizi di quotidianoenergia.it per la categoriaWeb e Luca Aterini di greereport.it per la ca-tegoria Under 30.
GIORNATA MONDIALE DEL VENTO 15 giugno 2018 Campagna internazionale di sen-sibilizzazione sull’energia eolicanell’ambito della quale si svol-gono convegni, attività culturali,ludiche e formative e che vede ilcoinvolgimento dei principalioperatori del settore eolico. In Ita-lia la manifestazione è coordinatadall’ANEV e riceve ormai da 6anni il Patrocinio del Ministerodello sviluppo Economico e delMinistero dell’Ambiente e l’ade-
sione del Presidente della Repub-blica e di Roma Capitale. Per il2018 è previsto un convegno isti-tuzionale nella giornata del 15 giu-gno, preceduto dall’Assembleaordinaria dell’associazione.
A chiudere la manifestazione,l’evento conclusivo della GiornataMondale del Vento presso l’Audi-torium della Conciliazione, “Giudi-zio Universale Michelangelo andthe Secrets of the Sistine Chapel”.
KEY WINDECOMONDO - KEY ENERGY6-9 novembre 2018presso la Fiera di Rimini. La manifestazione KeyWindnasce in collaborazione con IEGExpo nell’ambito di Ecomondo.ANEV organizza in questa occa-sione convegni istituzionali ecorsi di formazione.
Cos’è il Premio giornalistico ANEVPremiare le opere giornalistiche che si sonoparticolarmente distinte per il loro valorescientifico, culturale e sociale nel comunicarel’energia eolica, evidenziando la valenza am-bientale della produzione di energia elettricada fonte rinnovabile, in funzione del risparmioenergetico e della riduzione delle sostanze in-quinanti responsabili del degrado dell’am-biente. Questo il fine del Premio giornalistico“Energia del Vento”, promosso dall’ANEV.Quattro le sezioni in concorso: carta stampata,radio, tv, web. Inoltre, è presente una sezionespeciale con il Premio Under 30, che intendepromuovere l’attività dei giovani giornalisti, suiquali poggia la speranza e la responsabilità diportare nel mondo dell’informazione una mag-giore sensibilità nei confronti della tematicaambientale, dell’energia pulita e dell’eolico. Ilbando di concorso è pubblicato sul sitoWWW.ANEV.ORG
VI PREMIO GIORNALISTICO ANEV“ENERGIA DEL VENTO” 2017
LA SICUREZZA NEL PARCO EOLICO16 – 17 marzo 2018Roma, sede ANEV(il corso organizzato con l’Ordine degliIngegneri di Roma conferisce 15 CFP agliingegneri)
RINNOVABILI: CORSO AVANZATO SULL’EOLICODalle autorizzazioni alla connessionealla rete, dalla progettazione alla gestione 14 -17 maggio 2018Roma, Sede ANEV(il corso organizzato con l’Ordine degliIngegneri di Roma conferisce 24 CFP agliingegneri)
IL MINIEOLICO14 settembre 2018Roma, Sede ANEV (il corso organizzato con l’Ordine degliIngegneri di Roma conferisce 8 CFP agliingegneri)
IL MINIEOLICO6 -7 novembre 2018 Fiera di Rimini Ecomondo KeyWind(il corso organizzato con l’Ordine degliIngegneri di Roma conferisce 10 CFP agliingegneri)
OPERATION&MAINTENANCE 8 – 9 novembre 2017 Fiera di Rimini Ecomondo KeyWind(il corso organizzato con l’Ordine degliIngegneri di Roma conferisce 10 CFP agliingegneri)
FORMAZIONE
VILLAGGIO PER LA TERRA22 aprile 2018
BIMBI IN UFFICIO25 maggio 2018
CONVEGNO ANEV ANIE ELETTRICITÀ FUTURA 27 marzo 2018
ATTIVITÀ CONVEGNISTICHE
Lungotevere dei Mellini, 44 • 00193 Roma • tel.: +390642014701 • fax: +390642004838 • [email protected] • P.IVA 07171931004
www.anev.org
ALCAMO
DOTTO MORCONE