28 Novembre 2012
1) 28/11/12 Stampa Tuttoscienze In Sicilia mega-progetto per un centro biotech Banfi Daniele
2) 28/11/12 Corriere della Sera In Sicilia polo di ricerca da 210 milioni f.c.
3) 28/11/12 Messaggero Intervista ad Ignazio Marino - Marino: giusto l'allarme ma il Servizio sanitario va salvato Pirone Diodato
4) 28/11/12 Mattino Napoli Unità fegato riapre il centro del Cardarelli Pirro Maria
5) 28/11/12 Giorno - Carlino - Nazione Truffa Trapiantati sotto inchiesta Soldi per visite mai fatte in Francia
6) 28/11/12 Avvenire Legge 40: il ricorso oggi o mai più Ognibene Francesco
7) 27/11/12 Quotidianosanita.it Marino (Pd): “Serve razionalizzazione ma no nuove tasse” 8) 27/11/12 Quotidianosanita.it Monti: “La sostenibilità del Ssn è a rischio. Servono nuove modalità di finanziamento”
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27 novembre 2012
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Quotidianosanita.it
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Se rileggiamo queste dichiarazioni e consideriamo poi i provvedimenti messi in atto dal Governo nel corso dell'anno (spending review e legge stabilità) che hanno prodotto un defininaziamento del Ssn di 8,4 miliardi da qui al 2015 (in aggiunta ai 7,9 miliardi tagliati da Tremonti), non ci devono stupire più di tanto le parole pronunciate oggi da Monti. Lui e i suoi ministri, almeno una buona parte, sono evidentemente convinti da tempo che il nostro sistema sanitario non solo non sia più sostenibile, ma evidentemente sia anche troppo "ricco". E questo, apparentemente, a prescindere da tutti gli indicatori internazionali che continuano a segnalare che l'Italia spende meno degli altri Partner europei. In valori asoluti e in percentuale sul Pil.
Tuttavia, sentirsi dire a chiare lettere che "la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, nel prossimo futuro, potrebbe non essere garantita" come ha detto oggi Monti intervenendo in videoconferenza in occasione della presentazione a Palermo del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed, ha un effetto shock indiscutibile e lascia spazio a qualsiasi scenario per il futuro.
Dalla limitazione dei Lea (non dimentichiamo che Balduzzi li dovrà rivedere entro il prossimo 31 dicembre), all'avvio di nuove forme di finanziamento del sistema. Tradotto, almeno secondo Monti, per mantenere la sanità in piedi serviranno più risorse di quelle che lo Stato è in grado di mettere sul piatto e quindi dovrà essere qualcun altro a pagare direttamente le prestazioni o parte di esse (i cittadini?), a meno di non aumetare ulteriormente le tasse, cosa alquanto improbabile.
E allora mutue integrative sempre più "sostitutive", nuovi ticket, prestazioni selezionate o meglio "razionate", e via discorrendo.
E' chiaro che tutto ciò diventerà materia del prossimo Esecutivo. Ma una cosa si può dire sin d'ora: se sarà di nuovo Monti a guidarlo, per il Ssn si aprirà una stagione di profondi cambiamenti strutturali.
“La crisi ha colpito tutti - ha spiegato Monti - e il campo medico non è una eccezione. La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui andiamo fieri - ha avvertito il premier - potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni”.
“La posta in palio - ha concluso Monti - è altissima e anche l'innovazione medico scientifica, soprattutto in fase di industrializzazione, deve partecipare attivamente alla sfida, considerando il parametro costo-efficiacia non più residuale, bensì d'importanza critica".
E infine, per restare in tema di sostenibilità, non è escluso che nelle parole di Monti vi sia anche un'eco delle recenti analisi della European House di Ambrosetti che ha delineato un aumento della spesa sanitaria italiana del 150% da qui al
2050, quando, sempre secondo gli analisti, la spesa potrebbe toccare quota 281 miliardi di euro.
27 novembre 2012
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