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3 “Sicurezza Sul lavoro e riforma aSSunzioni, attenzioni ...conda che la startup innovativa sia...

Date post: 04-Aug-2020
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1 n°01 - GENNAIO 2020 STARTUP INNOVATIVE, AL VIA IL NUOVO INCENTIVO “SMART&START ITALIA” 2 5 LE AZIENDE ICT SONO A CACCIA DI CANDIDATI: LE OFFERTE DI LAVORO CRESCONO DEL 27% 6 3 EUROPEAN GREEN DEAL, IL PIANO EUROPEO PER L’AMBIENTE ASSUNZIONI, ATTENZIONI PER I GIOVANI E POLITICHE DI WELFARE “AL FEMMINILE” SONO ALLA BASE DEL SUCCESSO NESTLè è iniziato un nuovo anno che porta con sé ambiziosi obiettivi da raggiungere. Ce ne parla il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo “SICUREZZA SUL LAVORO E RIFORMA DELLE PENSIONI SONO LE NOSTRE PRIORITà PER IL 2020” Questo Governo ha un obiettivo preciso: garantire maggiori tutele a chi lavo- ra e contrastare le morti sul lavoro. Un impegno che richiede il contributo di tutti: politica, sindacati, aziende, associazioni e lavoratori stessi. Su tale argomento non possono e non devono esserci divi- sioni o differenze politiche: bisogna tendere a un uni- co orizzonte comune, perché con il lavoro e la vita delle persone non si può scherzare. Seguendo questa direzione, per il triennio 2020-2022 abbiamo già stanziato, nell’ultima Legge di Bilancio, 6 milioni di euro in più per il “Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro”. Sul fronte lavoro e aziende siamo riusciti a raggiungere impor- tanti obiettivi: la riconferma di Quota 100, Ape Sociale e Opzione Donna, tutte misure che permetteranno a migliaia di lavoratrici e lavoratori di andare prima in pensione, favorendo così l’ingres- so nel mondo del lavoro da parte dei più giovani. È inoltre mia intenzione avviare al più presto un tavolo di confronto con i sin- dacati al fine di individuare nuove misure di flessibilità in uscita, con l’obiettivo di rendere più efficiente il sistema previdenziale italiano e superare la Legge Fornero. Nel frattempo è stata già istituita una Commissione tecnica sui lavori gravosi per valu- tare la gravosità delle occupazioni in relazione all’età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori e studiare le risposte previdenziali più adatte a specifiche categorie professionali. In merito agli sgra- vi contributivi, 47 milioni di euro in più sono stati destinati all’ apprendistato ed è confermata la riduzione, in favore dei datori di lavoro privati e pari al 50% dei contributi previ- denziali dovuti, per le assunzioni di gio- vani under 35. Ulte- riori importanti sgra- vi per chi assume laureati “eccellenti”. Nel 2020 inoltre, grazie al taglio del cuneo fiscale, i lavora- tori dipendenti vedranno un aumento tangibile nelle loro buste paghe. Abbiamo anche aumentato le risorse del “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”: un impegno concreto che si inserisce in uno spettro più ampio di interventi che vogliamo attuare, come maggiori investimenti nella formazione delle per- sone con disabilità. Altresì è stato istituito il “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia” con una dotazione pari a un miliardo di euro per il 2021 e 1,2 miliardi dal 2022; raddoppiato il bonus asilo nido e aumentato il periodo di congedo di paternità da 5 a 7 giorni. Le buone notizie per l’anno appena iniziato ci sono. Natural- mente c’è molto da fare per raggiungere gli obiettivi preposti e mi impegnerò quotidianamente affinché ciò accada nel più bre- ve tempo possibile.
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Page 1: 3 “Sicurezza Sul lavoro e riforma aSSunzioni, attenzioni ...conda che la startup innovativa sia già costituita o sia ancora da costituire. È interessante ricordare, infine, come

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n°01 - GENNAIO 2020

Startup innovative, al via il nuovo incentivo “Smart&Start italia”

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le aziende ict Sono a caccia di candidati: le offerte di lavoro creScono del 27%

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european Green deal, il piano europeo per l’ambiente

aSSunzioni, attenzioni per i Giovani e politiche di welfare “al femminile” Sono alla baSe del SucceSSo neStlè è iniziato un nuovo anno che porta con sé ambiziosi obiettivi

da raggiungere. ce ne parla il ministro del lavoro e delle politiche Sociali, nunzia catalfo

“Sicurezza Sul lavoro e riforma delle penSioni Sono le noStre priorità per il 2020”

Questo Governo ha un obiettivo preciso: garantire maggiori tutele a chi lavo-ra e contrastare le morti sul lavoro. Un impegno che richiede il contributo di tutti: politica, sindacati, aziende, associazioni e lavoratori stessi. Su tale argomento non possono e non devono esserci divi-sioni o differenze politiche: bisogna tendere a un uni-

co orizzonte comune, perché con il lavoro e la vita delle persone non si può scherzare. Seguendo questa direzione, per il triennio 2020-2022 abbiamo già stanziato, nell’ultima Legge di Bilancio, 6 milioni di euro in più per il “Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro”.Sul fronte lavoro e aziende siamo riusciti a raggiungere impor-tanti obiettivi: la riconferma di Quota 100, Ape Sociale e Opzione Donna, tutte misure che permetteranno a migliaia di lavoratrici e lavoratori di andare prima in pensione, favorendo così l’ingres-so nel mondo del lavoro da parte dei più giovani. È inoltre mia intenzione avviare al più presto un tavolo di confronto con i sin-dacati al fine di individuare nuove misure di flessibilità in uscita, con l’obiettivo di rendere più efficiente il sistema previdenziale italiano e superare la Legge Fornero. Nel frattempo è stata già istituita una Commissione tecnica sui lavori gravosi per valu-tare la gravosità delle occupazioni in relazione all’età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori e studiare le risposte previdenziali più adatte a specifiche categorie professionali.

In merito agli sgra-vi contributivi, 47 milioni di euro in più sono stati destinati all’apprendistato ed è confermata la riduzione, in favore dei datori di lavoro privati e pari al 50% dei contributi previ-denziali dovuti, per le assunzioni di gio-vani under 35. Ulte-riori importanti sgra-vi per chi assume laureati “eccellenti”.Nel 2020 inoltre, grazie al taglio del cuneo fiscale, i lavora-tori dipendenti vedranno un aumento tangibile nelle loro buste paghe. Abbiamo anche aumentato le risorse del “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”: un impegno concreto che si inserisce in uno spettro più ampio di interventi che vogliamo attuare, come maggiori investimenti nella formazione delle per-sone con disabilità.Altresì è stato istituito il “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia” con una dotazione pari a un miliardo di euro per il 2021 e 1,2 miliardi dal 2022; raddoppiato il bonus asilo nido e aumentato il periodo di congedo di paternità da 5 a 7 giorni.Le buone notizie per l’anno appena iniziato ci sono. Natural-mente c’è molto da fare per raggiungere gli obiettivi preposti e mi impegnerò quotidianamente affinché ciò accada nel più bre-ve tempo possibile.

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È ai nastri di partenza il nuovo incentivo “Smart&-Start Italia” messo a di-sposizione dal Ministero dello Sviluppo Economi-co e gestito da Invitalia per sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto conte-nuto tecnologico in tutta Italia. La misura agevo-lativa avrà nuovi criteri di valutazione e misure sem-plificate e, dal 20 gennaio 2020, sarà possibile pre-sentare la domanda per ottenere un regime di aiuto finalizzato a sostenere la piccola impresa. Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, volti ad acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale (ad esempio, macchinari e attrezzature, consulenze specialistiche tecnologi-che, brevetti, marchi e licenze). Possono beneficiare delle age-volazioni le startup innovative di piccole dimensioni, costituite da non più di 60 mesi dalla presentazione della domanda, con sede legale e operativa su tutto il territorio nazionale. Anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innova-tiva possono fare richiesta, compresi i cittadini stranieri in pos-sesso del visto startup, purché l’impresa sia formalmente costi-tuita entro trenta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Per essere definita startup innovativa, l’impresa deve avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo, sviluppare prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale e dell’intelligenza artificiale, essere finalizzata alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata. La circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto importanti novità sui benefi-ciari dei finanziamenti e sulle modalità di erogazione. Tra quelle

Startup innovative, al via il nuovo incentivo “Smart&Start italia” dal 20 gennaio prossimo sarà possibile presentare domanda per la misura agevolativa che presenta importanti novità sui beneficiari e sulle modalità di erogazione

finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, volti ad acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale

più rilevanti, che mostrano di dare un segnale impor-tante per sostenere l’eco-nomia italiana delle piccole imprese, vi è certamente l’aiuto alle imprese giovani e femminili, al Mezzogior-no e agli istituti di ricerca, ma anche a incubatori e acceleratori d’impresa, strumenti sempre più utiliz-zati e indispensabili all’av-vio di un nuovo progetto imprenditoriale. Nello specifico, infatti, ven-

gono introdotte nuove premialità in caso di collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, com-presi i Digital Innovation Hub e viene sostenuta la realizzazione di piani di impresa nel Sud Italia da parte di startup già operative al Centro-Nord; viene elevato il finanziamento agevolato delle spese ammissibili al 90% nel caso di società costituite da sole donne, da under 36 o se un socio ha il titolo di dottore di ricerca; per le startup del Mezzogiorno fino al 30% del mutuo è a fondo perduto; vengono semplificate le modalità di rendicontazione; viene esteso il periodo di ammortamento fino a 10 anni per la restituzione del finanziamento. Le domande di agevolazione, corredate dei piani d’impresa, de-vono essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito Invitalia e saranno differenti a se-conda che la startup innovativa sia già costituita o sia ancora da costituire. È interessante ricordare, infine, come la prima edizio-ne di Smart&Start Italia risalga al 2013 e fosse dedicata solo alle regioni del Mezzogiorno. Dal 2015 le agevolazioni sono state estese alle startup innovative di tutta Italia. E i risultati di questa scelta non si sono fatti attendere: finora sono state finanziate circa mille startup, con 356 milioni di investimenti attivati e circa 5.500 nuovi occupati.

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aSSunzioni, attenzioni per i Giovani e politiche di welfare “al femminile” Sono alla baSe del SucceSSo neStlè dal 1875 il gruppo è presente in italia, valorizzando un continuo processo di innovazione e ricerca scientifica applicato al settore nutrizionale. nel giro di due anni verranno assunti oltre 200 professionisti, soprattutto nell’ambito it

nestlé a livello mondiale ha assunto un impegno molto ambizioso, quello di aiutare, attraverso il progetto nestlé needs Youth, 10 milioni di giovani ad avere accesso a opportunità economiche, entro il 2030

La newsletter mensile di Cliclavo-ro inaugura il nuovo anno 2020 con un’intervista a un grande gruppo in-ternazionale, colosso del settore ali-mentare nel mondo. Stiamo parlan-do di Nestlé, gruppo attivo dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la nutrizione, la salute e il benessere delle persone. Giacomo Piantoni, Direttore Risorse Umane del gruppo Nestlé in Italia ha rispo-sto alle nostre domande.In poche parole come si potrebbe “spiegare” la vostra realtà?Contiamo 413 stabilimenti e circa 323mila collaboratori distribuiti in ol-tre 190 Paesi di tutto il mondo. Il no-stro successo deriva da un continuo processo di innovazione e ricerca scientifica applicata alla nutrizione. Il gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando fu depositata a Milano, per la prima volta, l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, ali-mento completo per i bambini lattanti”.Nel nostro Paese come operate?Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutri-tion, Nestlé Health Science, Nestlé Professional e Cereal Part-ners Wolrdwide sono attualmente le principali divisioni che ope-rano in Italia. Assieme impiegano circa 4300 dipendenti in 11 stabilimenti, fra cui rientra anche la sede centrale di Assago. Nel 2018 è stato raggiunto un fatturato totale di circa 1,7 miliardi di euro. Fra i marchi più noti che commercializziamo ci sono sicura-mente Baci Perugina, Galak, Buitoni, Nidina, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Fitness Cereali, S. Pellegrino, Ac-qua Panna, Levissima, Nespresso, Purina One, Friskies e Felix.

Quanti giovani lavorano con voi in azienda e con quale strategia im-prenditoriale? Nestlé a livello mondiale ha assunto un impegno molto ambizioso, quello di aiutare, attraverso il progetto Nest-lé Needs Youth, 10 milioni di giovani ad avere accesso a opportunità eco-nomiche, entro il 2030. Il percorso in-tende preparare la prossima genera-zione al mondo del lavoro attraverso assunzioni dirette, attività di forma-zione, innovazione e partnership con altre aziende. In Italia i numeri sono molto incorag-gianti perché abbiamo registrato già più di 650 under30 assunti all’interno del Gruppo e attualmente abbiamo in azienda più di 60 stagisti. I giovani sono fin da subito responsabilizzati e

coinvolti nei nostri progetti, consapevoli che in un contesto pro-fessionale sempre più veloce e competitivo il loro contributo può risultare spesso determinante. Investiamo molto sulla loro forma-zione e abbiamo avviato diversi programmi di alternanza scuo-la-lavoro al fine di entrare in contatto anche con gli studenti delle scuole superiori, che rappresentano i lavoratori del domani. Il welfare aziendale? Quanto è importante per voi?In tempi non scontati, le politiche di welfare aziendale e di work life balance introdotte da Nestlé hanno rappresentato un modello unico e innovativo nel panorama aziendale italiano e soprattut-to sono stati e sono tutt’ora, gesti concreti orientati apertamen-te verso la ferma volontà imprenditoriale di cambiare non solo la vita in azienda, ma ragionando “più in grande”, di contribui-re a creare una società sempre più inclusiva e collaborativa. Da

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Giacomo Piantoni, Direttore Risorse Umane del gruppo Nestlé

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ci impegniamo quotidianamente per creare un ambiente di lavoro, una cultura d’impresa e un modello di leadership sani, che garantiscano pari opportunità a ogni nostro lavoratore e a tutti i livelli professionali

questo punto di vista ci impe-gniamo quotidianamente per creare un ambiente di lavo-ro, una cultura d’impresa e un modello di leadership “sani”, che garantiscano pari oppor-tunità a ogni nostro lavorato-re e a tutti i livelli professionali. Con l’obiettivo poi di includere e valorizzare la diversità co-me una scelta etica, oltre che strategica, sono nate all’inter-no del Gruppo le Emotional Communities, gruppi di colleghi che si riuniscono con lo scopo di sviluppare e diffondere in azienda una cultura che permetta alle persone di esprimere liberamente le proprie passioni e identità. Le communities presenti in Nestlé sono oggi Gender Balance, Young, Genitorialità, Ageing, LGBT+, Disabilità, Multiculturalità, Volontariato, Tempo Libero, Biblioteca e Green. Anche lato salute abbiamo costruito molto insieme ai nostri col-laboratori. Da anni abbiamo infatti avviato un programma per mi-gliorare il loro benessere sul luogo di lavoro, fornendo importanti servizi gratuiti, quali visite sportive, uno sportello psicologico di ascolto, programmi nutrizionali volti a promuovere un’alimenta-zione sana ed esercizi per adottare una corretta postura nel work place.Sappiamo che un focus particolare è rivolto alle donne. In che modo concretamente?Attualmente in Italia oltre il 40% dei nostri manager sono donne, un tasso destinato a crescere, dato che il gender balance è una nostra priorità globale. Abbiamo avviato programmi per supporta-re al meglio la conciliazione tra vita privata e professionale, a so-

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stegno della natalità e maternità. Un esempio è la fornitura gratui-ta, fino al 18esimo mese d’età dei nascituri, di prodotti Nestlé speci-fici per la prima infanzia, a tutte le mamme che ne fanno richie-sta. A livello internazionale poi, esiste la Nestlé Global Maternity Protection Policy, che garantisce ai caregivers primari un periodo minimo di maternità pienamente retribuita di 18 settimane e ai ca-regivers secondari quattro setti-

mane di congedo parentale.Il vostro piano assunzioni per il futuro?La nostra sede di Milano è stata scelta per ospitare diversi Hub internazionali che porteranno all’assunzione, entro il 2021, di oltre 200 professionisti. In particolare vorrei citare l’It Hub, una struttura all’avanguardia con oltre 150 professionisti che lavore-ranno a supporto di tutto il Gruppo a livello mondiale, in un’area, prioritaria oggigiorno, quale l’Information Technology. I progetti attuati e/o da attuare?Sui territori in cui operiamo abbiamo sempre preservato i valo-ri ambientali con stabilimenti all’avanguardia nella gestione dei rifiuti e nei consumi. Ma in questa direzione c’è sempre da im-parare e rinnovare e per gli anni a venire possiamo e vogliamo fare di più. Per il futuro in azienda, il nostro obiettivo principale è continuare a offrire un sistema di welfare sempre più completo, in modo da supportare le nostre persone, favorendo un ambien-te di lavoro in cui ogni singolo individuo riesca a essere felice ed esprimere al meglio la propria personalità, creatività e talento, a beneficio del Gruppo e della società.

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lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi consentiranno di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l’ambiente, accrescere il benessere dei cittadini e delle generazioni future

european Green deal, il piano europeo per l’ambientela commissione ue presenta la nuova strategia per migliorare la qualità della vita, promuovere un’attività economica sostenibile, creare nuovi posti di lavoro e dare impulso all’innovazione

L’obiettivo è ambizioso. Lo European Green Deal, il primo piano europeo sul clima, è un vero e proprio patto climatico tra gli stati membri che vuole azzerare le emissioni entro il 2050 - raggiun-gendo così la cosiddetta neutralità climatica – e ridurle fino al 55 per cento entro il 2030. La strategia ambientale della Commis-sione Ue punta a fare dell’Europa il primo continente neutrale per l’ambiente. Ma la nuova strategia climatica europea non solo vuole taglia-re le emissioni, ma anche creare nuovi posti di lavoro e dare impulso all’innovazione creando un nuovo sistema di finanzia-mento per aiutare le imprese ad adeguarsi a metodi di produ-zione più ecologici. Il conseguimento degli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue richiede quindi una politica industriale basata sull’economia circolare. Sarà necessaria l’azione di tutti i setto-ri dell’economia. In questa direzione, è fondamentale decarbo-nizzare il settore energetico. La produzione e l’uso dell’energia rappresentano oltre il 75% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Il 40% dei consumi energetici riguarda gli edifici, quindi, bisognerà riqualificarli e ristrutturarli, favorendo così il risparmio:

le persone potrebbero in questo modo ri-durre le bollette energetiche e l’uso dell’e-nergia. L’Unione europea sosterrà l’indu-stria - che attualmente utilizza solo il 12% di materiali riciclati - per innovare e diven-tare leader mondiali nell’economia verde. Per quanto riguarda la mobilità, invece, saranno introdotte forme di trasporto pri-vato e pubblico più pulite, più economi-che e più sane (i trasporti rappresentano il 25% dell’emissioni).Il Green Deal europeo accrescerà il be-nessere e migliorerà la salute dei cittadini e delle generazioni future: energia più pu-lita; aria, acqua e suolo più puliti; abitazio-ni, scuole e ospedali ristrutturati; migliori alternative di trasporto pubblico; più pun-ti di ricarica per le automobili elettriche;

prodotti più rispettosi dell’ambiente nei negozi; meno pesticidi e fertilizzanti; cibo più sano; imballaggi riutilizzabili o riciclabili, meno rifiuti. Lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecno-logie verdi consentiranno di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l’ambiente. Servirà quindi una trasfor-mazione radicale del sistema economico e del modo di vivere dei cittadini.I costi stimati ammontano a 260 miliardi di euro all’anno (pari all’1,5% del Pil aggregato comunitario) e si prevedono nuovi in-vestimenti verdi per 1.000 miliardi di euro. L’intervento su una serie di grandi temi ambientali rappresenta una formidabile leva di nuovo sviluppo sostenibile e occupazione. Il mondo del la-voro è cambiato e continua a cambiare: il fabbisogno di compe-tenze sarà assorbito prioritariamente dal tema della sostenibilità insieme a quelle digitali e linguistiche.Il piano prevede un percorso per una transizione giusta e social-mente equa in modo da non lasciare indietro nessuno. Si avvar-rà di finanziamenti dal programma InvestEu, prestiti della Banca europea e un piano di transizione strutturato.

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Anche quest’anno l’Osservatorio delle Competenze Digita-li 2019 - studio condotto da Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia con il contributo di CFMT e il patrocinio di MIUR e AGID - prova a fare il punto sulla situazione occupazionale e sulla dinamicità del settore ICT nel nostro Paese. Il primo e più eclatante dato emerso è che gli annunci di lavoro destinati alle professioni ICT, pubblicati oramai prevalentemente online, sono aumentati del 27% nel 2018 rispetto all’anno precedente, supe-rando quota 106.000 in totale. I professionisti più “ambiti” sono gli Sviluppatori software, ricercati da ben il 46% delle imprese digital, seguiti da Digital Consultant e Digital Media Specialist.Eppure il crescente bisogno di manodopera non corrisponde ad una effettiva disponibilità di candidati sul territorio nazionale: sa-rebbero, infatti, ben 5.000 i laureati di cui le aziende avrebbero bisogno a fronte di un surplus di diplomati (i quali andrebbero formati all’interno delle aziende). Un buon segnale arriva dal nu-mero degli iscritti: i laureati ICT sono in forte aumento (14,5%) e per lo più provengono dalle facoltà di Informatica e Ingegneria Informatica (16,1% rispetto al 2017).A livello geografico è il Nord Ovest a fare la parte del leone con il 45% delle ricerche, sebbene si sia registrata una lieve diminu-zione del 3%; il 26% delle vacancies proviene dal Nord-Est, il 20% dal Centro e il 6% da Sud e Isole.Un dato positivo emerge anche sul versante delle retribuzioni: quadri (4,4%) e impiegati (2,7%) guadagnano di più rispetto al 2017.Ma quali abilità cercano precisamente le aziende digital? Sicura-mente un mix bilanciato di hard skills e soft skills: in particolare,

tra quest’ultime, capacità comunicative, team management, pro-blem solving, proattività e gestione dello stress.L’Osservatorio ha poi raccolto le priorità delle aziende in tal contesto, individuando dieci bisogni fondamentali: rafforzare training e aggiornamento delle competenze del personale do-cente; accrescere la consapevolezza che i lavori più qualificati aumenteranno e i lavori meno qualificati saranno sostituiti da macchine intelligenti; stimolare l’upskilling della forza lavoro ICT nelle aziende; riallineare continuamente i percorsi di studio all’innovazione e all’interdisciplinarietà; potenziare gli insegna-menti su nuove tecnologie, metodologie e competenze “soft”; assicurare un ecosistema più favorevole alla diffusione di una cultura imprenditoriale tra i professionisti dell’ICT; moltiplicare le opportunità per le esperienze di apprendistato; accrescere le opportunità di imprenditorialità digitale dei neolaureati ICT; crea-re percorsi di laurea ICT trasversali o di “filiera” (es. Cloud, Co-gnitive Computing); promuovere network collaborativi di filiera come modelli di accelerazione.

i professionisti più ambiti sono gli Sviluppatori software, ricercati da ben il 46% delle imprese digital, seguiti da digital consultant e digital media Specialist. a livello geografico è il nord ovest a fare la parte del leone

le aziende ict Sono a caccia di candidati: le offerte di lavoro creScono del 27%capacità comunicative, team management, problem solving, proattività e gestione dello stress: le principali e più richieste soft skills

colophonRedazione Cliclavoro

direzione Generale dei Sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazioneVia Fornovo, 8 - 00192 Roma

www.cliclavoro.gov.it

n°01 - Gennaio 2020

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