- 1. INFORMATICA Il linguaggio C
2. Premessa
- Fu creato agli inizi degli anni 70 quale strumento per lo
sviluppo del Sistema Operativo UNIX.
- Si diffuso molto rapidamente e nel 1989 lAmerican National
Standards Institute (ANSI) completava la definizione del linguaggio
producendo il documento noto comeANSI C , al quale fanno
riferimento ormai tutti i compilatori per quel linguaggio.
- A differenza degli altri linguaggi ad alto livello consente un
agevole accesso alla struttura hardware del sistema di
elaborazione.
3. Caratteristiche Generali
-
-
- ... ma anche poco astratto
-
-
- maiuscolo diverso da minuscolo negli identificatori!
4. Alfabeto
- Ilvocabolariobase del C costituito dai seguenti simboli:
- tutte le lettere dellalfabeto inglese maiuscole e
minuscole:
- un insieme di caratteri speciali, tra cui:
- +*/= < > ( ) [ ] { } . , ; : ? ! % # &
5. Identificatori
- Si riferiscono ad una delle entit del linguaggio:
- Iniziano con un carattere alfabetico oppure con _ (underscore)e
possono contenere solamente caratteri alfabetici, cifre e _
- Il C standard prevede che solo i primi 31 caratteri
dell'identificatore sono significativi, anche se possono essere
usati nomi pi lunghi.
6. Commenti
- Sono testi liberi inseriti allinterno del programma dal
programmatore per descrivere cosa fa il programma.
- Non sono processati dal compilatore: servono al programmatore,
non al sistema!
-
- Racchiuso tra i simboli:/**/
-
- /* Questo un commento corretto! */
-
- /* Questo /*risulter un*/errore */
7. Istruzioni
- Le istruzionidevono essere scritte rispettando alcune regole
sintattichee di punteggiatura.
- Listruzione deve sempre essere conclusa con un;(punto e
virgola).
- Si pu scrivere pi di unistruzione per rigapurch ognuna sia
conclusa col; .
- Unistruzione pu occupare pi di una riga .
8. Parole chiave
- case enum register typedef
- c onst float short unsigned
- default goto sizeof volatile
9. Struttura di un programma C
-
-
- Direttive e parte dichiarativaglobale
10. Struttura di un programma C
- Tutti gli oggetti, con le loro caratteristiche, che compongono
il programma devono essere preventivamentedichiarati .
-
- la parola chiave che indica il punto di ingresso del programma
quando viene eseguito dal S.O.;
-
- il suo contenuto delimitato da parentesi graffe{ }
11. Struttura di un programma C
- Parte dichiarativalocale :
-
- elenco degli oggetti che compongono ilmain ognuno con le
proprie caratteristiche.
-
- sequenza di istruzioni , ovvero ci che descriviamo con il
diagramma di flusso oppure con lo pseudocodice! Ovvero le
istruzioni vere e proprie!
12. Struttura di un programma C
fileprova.c START STOP 13. I dati 14. Definizione dei dati
- In C, tutti i dati devono esseredichiarati e definiti prima di
essere usati!
-
- riserva spazio in memoria;
-
- identifica gli operatori leciti su quel dato
- Richiede lindicazione di:
-
- modalit di accesso(variabile/costante).
15. Tipi
- Il tipo definisce l'insieme deivaloriche possono essere
assunti, larappresentazione internae l'insieme deglioperatoriche
possono agire su quel dato.
- Il linguaggio C richiede di definire il tipo dei dati e
possiede regole rigide per la loro manipolazione ( tipizzazione
forte). Permette inoltre al programmatore di definire nuovi tipi
astratti.
- Contemporaneamente permette di vedere gli oggetti interni al
calcolatore: i registri, la memoria, gli indirizzi (puntatori),
ecc.
16. Tipi base (primitivi)
- Sono quelli forniti direttamente dal C.
- Sono identificati da parole chiave!
-
- int interi (complemento a 2);
-
- float reali (floating point singola precisione);
-
- double reali (floating point doppia precisione).
- La dimensione precisa di questi tipi dipende dallarchitettura
(non definita dal linguaggio).
- Attenzione:le parole chiave dei tipi base vanno scritte in
minuscolo!
17. INFORMATICA Cenni sulla Rappresentazione dei dati 18.
char
- Il tipochar(character)definisce un carattere (attenzione:un
solo carattere !) espresso su 8 bit (1 byte) in codice ASCII.
- I valori sono interpretati comenumeri interi con segno su 8
bit(-128 +127).
- Un carattere deve essere indicato tra apici, cos:
19. int
- Il tipoint(integer)definisce i numeri interi con segno.
- La rappresentazione interna e l'intervallo dei valori assunti
dipende dal compilatore e dalla macchina usata.
- Generalmente si tratta del complemento a 2 e i valori assunti
sono compresi nellintervallo -3276832767 su 16 bit oppure, per le
macchine a 32 bit, nellintervallo-2.147.483.6482.147.483.647.
- Vanno indicati semplicemente cos come siamo abituati a
scriverli sulla carta, col loro valore (senza il punto
decimale):
20. float e double
- Sia iltipofloatche il tipodoublesono rappresentazioni di numeri
reali (frazionari).
- Sono rappresentati secondo la notazionefloating-point ,
rispettivamente in singola (32 bit) e doppia (64 bit)
precisione.
- I valori assunti (rappresentabili) sono:
- float 3.4E+38(7 cifre decimali)
- double 1.7E+308(17 cifre decimali)
- La rappresentazione normalmente riferita allo standard IEEE
P754.
21. float e double
- I valori di tipofloatodoublevanno indicati con il punto
decimale, ad esempio:
- E ammessa anche una notazione simile alla notazione scientifica
con il carattere E al posto di 10, cos:
- In alternativa, si pu ancora scrivere il numero senza punto
decimalema seguito dal suffissoFoppuref(ad esempio,10F
,10fe10.0sono equivalenti). Il compilatore concepisce questi valori
sempre come di tipodouble .
22. Modificatori dei tipi base
- Sono previsti dei modificatori, identificati da parole chiave,
da premettere ai tipi base:
23. short / long
- Il qualificatoreshortsi applica al tipointe impone che la
rappresentazione degli interi sia su 16 bit (valori assunti:
-3276832767);
- il qualificatorelongsi applica sia al tipointche al tipodouble
;
-
- long intimpone la rappresentazione degli interi su 32 bit
(valori assunti: -2.147.483.6482.147.483.647);
-
- long doubleforza la rappresentazione dei reali su 80 bit (
1.7E+308 aumentando la precisione a 22 cifre decimali).
24. signed / unsigned
- I qualificatorisignedeunsigned si applicano ai tipichareint
.
- signed ridondante e serve solo a ricordare che un valore inteso
con segno (ma perintechar gi cos!);
- unsignedpermette di estendere l'intervallo dei valori
non-negativi.
-
- Il tipounsigned char pu assumere valori nell'intervallo 0255 e
il tipo unsigned int valori nell'intervallo 065535.
- I qualificatori possono apparire da soli: nel qual caso si
assume che sia sottinteso il tipoint . E lecito, ad esempio, il
tipounsigned shortche viene interpretato comeunsigned short int ,
ecc.
25. Altri valori interi
- Per un dato intero, i valori di variabili e costanti possono
anche essere espressi inesadecimale(specificati col
prefisso0xoppure0X , ad esempio,0xFF = 255 10 )
oppureottale(prefisso0(zero), ad esempio0377 = 255 10 );
- per il formatolongsi usa il suffissoLoppurel(
255Lo255lesprimono entrambi unlong intcon valore255 10 );
- per l' unsignedsi usa il suffissoUoppureu( 255Ue255uesprimono
ununsigned int=255 10). I suffissiuedlpossono apparire entrambi,
con ovvio significato.
26. Valori speciali
- Il codice ASCII comprende alcuni caratteri non stampabili. Per
rappresentarli viene utilizzata lasequenza di escape(
backslashseguito da un altro carattere).
tabulatore vert. v null tabulatore orizz. esadecimale x ddd
return ottaleddd new line backslash pagina nuova f doppio apice
backspace apostrofo allarme a Carattere Sequenza Carattere Sequenza
27. Tabella riassuntiva 1.7E 308 (16 cifre) double 1.7E 308 (20
cifre) long double 3.4E 38 (7 cifre)float 0 4.294.967.295 unsigned
long, unsigned long int 0 65535 unsigned int, unsigned short int 0
255 unsigned, unsigned char, unsigned short
2.147.483.6482.147.483.648 signed long, signed long int
2.147.483.6482.147.483.648 long, long int, -3276832.767signed
short, signed short int -3276832.767short, short int,signed
short-3276832.767int, signed ,signed int-128 127char, signed char
Intervallo dei valori Tipo 28. Direttive
- Il C prevede che nel programma, oltre alle istruzioni,possano
esserci anche delledirettiveche devono essere interpretate ed
eseguite dal compilatore stesso (inserzione di macro, compilazioni
condizionate, inclusione di altri sorgenti, ecc.);
- il compilatore C esegue una preelaborazione del programma,
dettaPreprocessing , per riconoscere ed eventualmente eseguire le
direttive ;
- ledirettivesi distinguono dalle istruzioni perch sono inserite
sempre in righe individuali e iniziano con il carattere#seguito da
una parola chiave; ad esempio:
29. Definizione di variabili
- < tipo >< nome della variabile>;
- Pi in generale (definizioni multiple):
- < tipo >< lista dei nomi delle variabil i>;
-
- < nome >: lidentificatore che rappresenta il nome della
variabile;
-
- < lista dei nomi delle variabili>: lista di
identificatori separati da,(virgola).
30. Definizione di variabili
- Usiamo nomi significativi!
-
- Esempi: int RitenuteOperate, StipendioBase;
- float Ore Lavorate ;/* c uno spazio*/
- int Stip?base;/* c un carattere speciale*/
31. Definizione di variabili
- E possibile inizializzare una variabile, ovvero attribuirgli un
valore prima che venga utilizzata per la prima volta, in fase di
dichiarazione della stessa.
32. Definizione di costanti
- const< tipo >< nome della costante > = < valore
>;
-
- const double pigreco =3.14159;
-
- const charseparatore = $;
-
- const float aliquota = 0.2;
-
- Identificatori delle constanti tipicamente in MAIUSCOLO (ma una
convenzione!).
-
-
- const double PIGRECO = 3.14159;
33. La direttiva define
- E un'altra possibilit di definire valoricostanti: si introduce
un identificatore come sinonimo di una costante:
- #define identificatoretesto
- Deve comparire sempre in testa al programma, prima dimain() , e
all'inizio della riga.
- E elaborata dalpreprocessoredel compilatore, che sostituir in
tutto il programma, ovunque appare l'identificatore, il testo di
cui sinonimo.
34. La direttiva define
- Non essendo un'istruzione non termina con il punto e
virgola.
35. Stringa
-
- sequenza di caratteri terminata dal carattereNULL( );
- non un tipo di base del C.
- memorizzata in posizioni adiacenti di memoria.
-
- < sequenza di caratteri >
36. Visibilit delle variabili
- Ogni variabile definita allinterno di un precisoambiente di
visibilit (scope).
-
- definiteallesternoalmain sono visibili da tutti i moduli.
-
- definiteallinternodelmain(sono visibili solo allinterno delmain
);
-
- pi in generale, definite allinterno di un blocco (sono visibili
solo allinterno del blocco).
37. Struttura a blocchi
- In C possibile aggregare gruppi di istruzioni
inblocchiracchiudendole tra parentesi graffe;
- significato:delimitazione di un ambiente di visibilit di
oggetti (variabili).
aebsono definite solo allinterno del blocco! 38. Visibilit delle
variabili - Esempio
-
- n, x :visibili in tutto il file
-
- a, b, c ,y :visibili in tutto il main
-
- d, z :visibili solo nel blocco
39. Le istruzioni 40. Assegnazioni
-
- < variabile > = < espressione > ;
-
- Significato:il risultato di < espressione >
vieneassegnatoa < variabile >;
-
- < variabile >e< espressione >d evono essere
compatibili (ovvero dello stesso tipo);
-
- < variabile >deve essere stata precedentemente
definita!
41. Assegnazioni
- In realt l assegnazione(oassegnamento ) non unistruzione (come
accade in tutti gli altri linguaggi);
- il simbolo= unoperatoreche assegna alla variabile che si trova
a sinistra il valore calcolato sullespressione di destra;
- nel caso pi semplice lespressione di destra un semplice
valore.
- Sono pertanto lecite assegnazioni multiple:
- < var 1 > = < var 2 > = < espressione >
;
42. Istruzioni di I/O
- Per ora consideriamo solo lI/O interattivo, quello cio che si
realizza con tastiera e monitor.
- Sono disponibili diverse forme in base al tipo di informazione
letta o scritta:
43. I/O formattato
- Standard output (scrittura su monitor)
- Standard input (lettura da tastiera)
- Lutilizzo di queste funzioni richiede linserimento di
unadirettiva
- allinizio del file sorgente il cui significato : includi il
filestdio.h
44. Listruzioneprintf
- Laprintfopera utilizzando una stringa, detta , nella quale si
devono inserire i comandi che descrivono come devono apparire i
dati sul monitor.
- Aldeve seguire la lista di variabili che si vuol
visualizzare.
- printf (< format >,< arg1 >,...,< argn
>);
45. Listruzioneprintf
- < format > : stringa che determina il formato di
visualizzazione per ognuno dei vari argomenti.
- < arg1 >,...,< argn > : lista degli argomenti da
visualizzare.Gli argomenti (opzionali) possono essere costanti,
variabili o espressioni.
- Se non ci sono argomenti (come quando si vuole visualizzare
solo un messaggio) la funzione trasferisce sul video il testo della
stringa die il cursore si posiziona subito dopo l'ultimo
carattere.
46. Listruzioneprintf
- Affinch il cursore vada a capo, occorre inserire nella stringa
diformatil carattere new-line ( ).
- printf ("Stampa di una riga ");
- printf ("Seconda riga ");
47. Specificatori di formato
- Generalmente nelformatsono indicati gli specificatori di
formato per le variabili della lista. I principali specificatori di
formato sono:
-
- %do%iper il tipoint , stampa in notazione decimale;
-
- %o per il tipoint , stampa in ottalesenza segno;
-
- %xper il tipoint , stampa in esadecimale senza segno;
-
- %u per il tipoint , stampa in decimale senza segno;
-
- %c per il tipochar , stampa un carattere;
-
- %fper il tipofloat , stampa nella notazione virgola mobile nel
formato -d.dddddd (6 cifre dopo la virgola);
-
- %eo%Eper il tipofloat , stampa nella notazione virgola mobile
nel formato esponenziale -d.dddddde(E)dd;
-
- %sper le sequenze di caratteri (stringhe).
48. Specificatori di formato
- Gli specificatori di formato sono costituiti dal
carattere%seguito da un altro carattere che indica il formato da
utilizzare per la stampa dell'argomento corrispondente (carattere,
numero intero o reale, stringa, ecc.).
- Quando incontra il primo specificatore di formato il C preleva
il primo argomento, effettua la conversione dal formato interno del
dato ad una sequenza di caratteri ASCII seguendo le indicazioni del
descrittore ed esegue infine l'ouput dei caratteri sul video.
- Prosegue poi con la stringa del format, ripetendo le azioni
prima descritte per ogni specificatore incontrato e cos fino ad
esaurire l'intero format: il numero di specificatori di formato
deve essere quindi pari al numero di argomenti.
49. Esempio
- Lassociazione tra variabili e specificatori di formato di tipo
ordinale: 1 specificatore1 variabile;
- 2 specificatore2 variabile, ecc.
- printf (%d %f %c , x, z, c);
- printf (%f***%c***%d , z, c, x);
2 0.500000 a _ 0.500000***a***2 _ 50. Specificatori di
formato
- Tra il carattere % e quello di specificazione pu esserci uno o
pi elementi aggiuntivi:
-
- un intero, che fissa la larghezza minima (numero di caratteri)
del campo su cui il dato stampato;
-
- un punto seguito da un intero, che stabilisce la precisione con
cui visualizzare il dato (numero di cifre frazionarie);
-
- uno di questi modificatori:
-
-
- h (per indicare che si tratta di un tiposhort ),
-
-
- l(per indicare che si tratta di un tipolong ),
-
-
- L (per indicare che si tratta di un tipolong double ).
51. Esempio (printf)
- floate=1.22E7,f=-0.1234567, g=98765.4321,h=1.0;
- printf ("a=%4d b=%3d c=%8d d=%1d ", a, b, c, d);
- printf (e=%9.3f f=%9.3f g=%9.3f h=%9.3f", e, f, g, h);
- e=12200000.000 f=-0.123 g=98765.432 h=1.00
52. Listruzione scanf
- Permette la lettura di dati da tastiera.
- Lascanf , come laprintf , opera utilizzando unformat , cio un
descrittore del formato che devono avere i dati in ingresso e
accetta vari tipi di argomenti: interi, reali, caratteri, stringhe,
ecc.
- scanf (< format >,< arg1 >,...,< argn
>);
53. Listruzione scanf
- : una stringa di caratteri dove compaionosolo specificatori di
formato( bene evitare di inserire degli spazi tra gli
specificatori), gli stessi utilizzati per laprintf ;
- ,...,:possono essere solo variabili il cui nome deve
esserepreceduto dal carattere& .
-
- i nomi delle variabili vanno sempre precedute dalloperatore
&
-
- che indica lindirizzo della variabile
54. Listruzione scanf
- Per comprendere il funzionamento dellascanf si immagini che,
man mano che vengono introdotti i caratteri dalla tastiera, il
codice di ognuno venga accodato in un contenitore (unflusso ).
- Si possono pensare cos a delle sequenze di caratteris ulle
quali il programma in esecuzione dispone di uncursore .
- Le modalit con cui opera lascanf sono alquanto complesse e
dipendono dagli specificatori che compaiono nel .
55. Listruzione scanf
- Quando deve leggere unnumero intero o reale ( int, float,
double ) , il cursore avanza fino al primo carattere diverso
daspazio .
- Vengono poi letti tutti i caratteri successivi (cifre) fino a
raggiungere un carattere dispaziooppure un delimitatore di riga
(comunque un carattere non numerico), sul quale il cursore si
ferma.
- Se la sequenza di caratteri cos isolata corretta, viene
convertita nella rappresentazione interna ( complemento a 2 oppure
floating-point ) e il valore attribuito alla variabile, altrimenti
le operazioni dellascanfsi bloccano.
56. Listruzione scanf
- Nel caso che la stringa contenga pi di un descrittore, per
ognuno viene attivato l'opportuno meccanismo di lettura e
conversione: affinch lascanf si comporti correttamenteci devono
essere tanti descrittori quanti argomenti.
- Tra un numero e il successivo possono essere inseriti quanti
caratteri separatori si desidera(spazio, new-line, ecc.):vengono
automaticamente ignorati (come ce ne fosse uno solo!).
- Se invece si leggono dati ditipochar viene letto un solo
carattere, quellosu cui posizionato il cursore, il quale avanza di
una sola posizione!
57. Listruzione scanf
- Per i dati pi comuni (numeri e stringhe di caratteri) i valori
devono essere introdotti separandoli tra loro da almeno un
separatore (spazio, invio, ecc.).
- Lo specificatore%* x provoca il salto della prossima
conversione:viene effettuata la lettura ma il valore non viene
assegnato all'argomento.
- Lo specificatore%*pu risultare utile in pratica solo nel caso
di lettura di dati da file (come si vedr pi avanti).
58. Esempio
- printf( Introduci tre numeri interi: ");
- scanf("%d%d%d", &dato1, &dato2, &dato3);
- printf( Hai introdotto: dato1=%d, dato2=%d,
- dato3=%d, dato1, dato2, dato3);
59. Listruzione scanf
- I tre dati interi (da tastiera) possono essere introdotti
indifferentemente separandoli tra loro con un semplicespaziooppure
con il tasto diinviooppure ancora con il caratteretab,ecc.
- Ad esempio sono leciti ed equivalenti:
-
- 14 674 99000(su una sola riga)
-
- 674 99000(su una sola riga)
-
- 674 (su tre righe distinte)
60. I/O
- scanfeprintfnon sono le uniche possibilit che abbiamo per
introdurre o visualizzare dati.
- Esistono numerose altre istruzioni di input sia per la lettura
da tastiera, sia per leggere dati da altri periferici (come, ad
es., il disco).
- Sono naturalmente diponibili le rispettive istruzioni di
output.
- Il loro uso per pi complesso e verr proposto pi avanti.
61. Espressioni
- Sono c ombinazioni di variabili e operatori.
- Esistono varie categorie di operatori, applicabili a tipi di
dati diversi:
62. Operatori aritmetici
- Quattro operatori comuni a tutti (numeri reali e interi):
- Per i numeri interi, esiste anche loperatore%che ritorna il
resto della divisione intera.
- Stesse regole di precedenza dellaritmetica ordinaria:
-
- le parentesi tonde alterano la gerarchia.
-
- q = x / y;/*(q = 2, variabili intere! troncamento)*/
-
- r =x % y;/*(r = 1) , resto di 5 / 2*/
-
- q = x + (y * (x r));/*5 + (2 * (5 1)) = 13*/
63. Operatori aritmetici: esempi
- const double ENEPER = 2.718281;
- dato = 12 * 3 - 4 * 5;/*equivale a (12*3)-(4*5) = 16*/
- dato = dato + 1; /*aggiunge 1 a dato: dato = 17*/
- divintero = dato % 10; /*resto di 17 / 10 (= 7)*/
- inizio = dato;/*conversione di tipo*/
- risul = inizio / ENEPER;/*divisione tra numeri reali*/
64. Conversione forzata di tipo (casting)
- Si pu forzare la conversione di tipo anteponendo al dato che si
vuole convertire il tipo posto tra parentesi, secondo questo
schema:
- dato_real = (float)dato_1 / (float)dato_2;
- media = (dato_1 + dato_2) / (float)2;
- L'effetto della conversione mediante l'operazionecast limitato
all'espressione in cui appare: il dato su cui opera resta
immutato.
65. Operatori di assegnamento composti
- E possibile combinare listruzione di assegnazione con gli
operatori aritmetici.
-
- < variabile >< operatore > = < espressione >
;
-
- Significato: assegnazione + operazione.
-
- x+= 5; /*equivalente a x = x + 5*/
-
- y-= x; /*equivalente a y = y x*/
66. Operatori di incremento e decremento
- Per le assegnazioni composte pi comuni sono previsti degli
operatori espliciti:
-
- x++; /*equivale a x = x + 1*/
-
- valore--; /*equivale a valore = valore 1 */
67. Operatori di incremento e decremento
- Possono essere utilizzati sia in notazioneprefissache in
notazionepostfissa
- Prefissa: la variabile viene modificata prima di essere
utilizzata nellespressione
- Postfissa: la variabile viene modificata solo dopo averla
utilizzata nellespressione
-
- Se si eseguey = x++,si otterr come risultato x = 5ey = 4;
-
- Se si eseguey = ++x,si otterr come risultato x = 5ey = 5;
68. Operatori relazionali
- Operano su quantit numeriche o di tipochare forniscono un
risultato logico o booleano.
- Il risultato sempre di tipoint:
-
- risultato= 0 significaFALSO
- In C (C89) non esiste un tipo logico o booleano !
69. Esempio
- switch1 = dato1 < (dato2 * 0.5);
- /*switch1 = 10.5 < 1.85 = FALSO (= 0)*/
- flag = inter1 != inter2; /*flag = VERO( 0)*/
70. INFORMATICA Algebra di Boole 71. Operatori logici
- Operano su espressioni booleane e forniscono un risultato
logico o booleano.
- Equivalenti agli operatori Booleani di base.
-
- Stesse regole di precedenza
-
- (x > 0)&&(x < 10) (x compreso tra 1 e 9)
72. Esempio
- short int test, flag, condiz;
- test = !flag;/*test = NOT flag cio FALSO(= 0)*/
- condiz = (dato1>=dato2)&&test;
- /*condiz =VEROAND FALSOcioFALSO(= 0) */
73. Operatori di manipolazione dei bit
- Il C possiede una serie di operatori che possono agire
direttamente sui bit delle variabili e costanti di tipo intero o
carattere, dichiarate nel programma.
- Si tratta di 4 operatori derivati direttamente dalle operazioni
booleane di base e di altri 2 che eseguono loperazione di shift
(destra e sinistra) di un certo numero di bit.
- I primi si prestano a mascherare o commutare i bit, i secondi
possono essere utili nelle operazioni di divisione e
moltiplicazione per 2.
- Tranne uno, sono tutti operatori binari,che agiscono cio su due
espressioni.
74. Richiamo: operatori Booleani AAND B AOR B NOT A AXOR B 1 1 1
1 0 0 1 0 A B 1 0 1 0 0 0 1 0 A B 0 1 1 0 A 0 1 1 1 0 0 1 0 A B 75.
Operatori su bit
- Operatori di manipolazione dei bit:
Binario >> Shift a destra Binario >
-
- inserisce degli 0 nelle posizioni pi significative
- Dati con segno: equivale alloshift aritmetico ;
-
- >inserisce un valore uguale al bit pi significativo (bit di
segno) mantenendo pertanto inalterato il segno;
80. Operatori di shift
-
- unsigned char x = 15; /*x = 00001111*/
-
- x = x > 2 /*x =00 000011(15/2 2 = 3)*/
-
- char x = -15 /*x = 11110001*/
-
- x = x 2 /*x =11 111100(-15/2 2= - 4)*/
- Anche per questi operatori consentita la scrittura
abbreviata: