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Vittorio Emanuele Ruffini Genova Largo Zecca 4 16124 Genova Telefono: 010 247 0778 Mail: [email protected] insegnante referente: Maria Cristina Mazzola MANGIA IN SALUTE… Lo stato del pianeta e dei suoi abitanti induce ad una riflessione sulla condivisione delle risorse disponibili, soprattutto alimentari. In quest'ottica si pone il progetto in questione. Si tratta di contribuire ad educare i giovani ad un'alimentazione sana, corretta, sicura e consapevole.Il progetto ha previsto l'ideazione di un'impresa che produce e vende prodotti dolci e salati, dallo studio di fattibilità per la collocazione sul territorio alla stesura dei documenti legali, alla scelta dei prodotti con relative ricette, al sito web.
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Vittorio Emanuele Ruffini Genova

Largo Zecca 4

16124 Genova

Telefono: 010 247 0778

Mail: [email protected]

insegnante referente: Maria Cristina Mazzola

MANGIA IN SALUTE…

Lo stato del pianeta e dei suoi abitanti induce ad una

riflessione sulla condivisione delle risorse disponibili,

soprattutto alimentari. In quest'ottica si pone il progetto in

questione. Si tratta di contribuire ad educare i giovani ad

un'alimentazione sana, corretta, sicura e consapevole.Il

progetto ha previsto l'ideazione di un'impresa che produce

e vende prodotti dolci e salati, dallo studio di fattibilità per

la collocazione sul territorio alla stesura dei documenti

legali, alla scelta dei prodotti con relative ricette, al sito

web.

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ISTITUTO VITTORIO EMANUELE RUFFINI

CLASSI INTERESSATE: CLASSI QUARTA E QUINTA SUPERIORE

INSEGNANTE REFERENTE: MARIA CRISTINA MAZZOLA

PROGETTO “ Mangiare bene tutti”

A) Soggetti coinvolti nel progetto:

- Organizzazioni partecipanti : - I.I.S.C. “V. Emanuele II - Ruffini” :

classe IV A Mercurio a.s. 2002/03

- IRRE Liguria

- Com. di Genova, servizio di refezione

- scolastica

- Webscuola (tin)

- Coordinatori : - un docente + due studenti della classe

- un rappresentante del servizio

- un rappresentante Webscuola

B) Riassunto del progetto:

Lo stato del pianeta e dei suoi abitanti induce ad una riflessione sulla condivisione delle

risorse disponibili, soprattutto alimentari.

In quest'ottica si pone il progetto in questione.

Si tratta di contribuire ad educare i giovani ad un'alimentazione sana, corretta, sicura e

consapevole.

Per quanto riguarda la cl. IV A Mercurio, si ipotizza la realizzazione di un sito Internet in

cui sia possibile navigare fra le diverse problematiche storico-geografiche legate al tema

'alimentazione'. Tutto ciò nell'ambito di un laboratorio telematico: attività di cooperazione

didattica in rete fra diverse classi di scuole superiori italiane che formeranno la cosiddetta

'classe virtuale': le classi partecipanti lavorano sui vari aspetti inerenti l'alimentazione,

tramite attività locali e scambi telematici (forum, e-mail, chat con esperti); si perviene ad

un documento finale, presente in Internet sia nel portale Webscuola sia nel sito

dell'Istituto.

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L'avvio sarà dato da un incontro a carattere di indagine fra la classe IV e gli esperti del

servizio comunale: un focus-group attraverso interviste, questionari per monitorare le

aspettative dei ragazzi in relazione al tema e quindi finalizzare alla consapevolezza

l'attività della classe stessa e di quella virtuale.

Gli esperti del servizio si sono dichiarati disponibili ad interventi tipo conferenza nei

confronti di tutti gli alunni dell'Istituto interessati alle problematiche dell'alimentazione, da

effettuarsi anche a breve, nonché a partecipare alle chat del laboratorio.

C) Motivazioni:

L’ipotesi di lavoro in questione si collega alla realizzazione dell'Unità Didattica relativa alla

gestione di pagine web, prevista all’interno della sperimentazione Progetto Mercurio

nell’indirizzo Programmatori alla classe IV.

Punti chiave dell’attività progettuale:

a) I contenuti costituiscono:

- il risultato di una scelta comune fra docenti del consiglio di classe e studenti.

- il fulcro di un’attività interdisciplinare, in cui si realizza un’interconnessione

fra docenti-studenti-esperti.

b) Le tecniche metodologiche sono fortemente caratterizzate da:

- attività guidata ed autonoma di ricerca

- verifica di competenze individuali e di gruppo.

c) Il ruolo di primo piano degli studenti si evidenzia nella :

- gestione del progetto

- recupero di alunni poco partecipi

- approfondimenti per alunni che non evidenziano lacune

- formazione di gruppi di lavoro

- capacità di adeguamento alla realtà delle scelte fatte a tavolino.

d) La garanzia di flessibilità in relazione alle verifiche previste in itinere.

La realizzazione del progetto consente:

1) lo sfruttamento di spazi di attività extracurricolari.

2) la verifica del prodotto effettuata da un partner esterno che stimola:

- la responsabilità nei confronti dell’attività svolta

- il controllo dei processi comunicativi relativi all’attività progettuale

- l’abitudine a certificare il proprio lavoro.

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D) Ruoli:

I.T.C. “Vittorio Emanuele II” - Ideazione del progetto

- Preparazione materiale iniziale

- Gestione laboratorio telematico prof. M.C.Mazzola (ore 40)

- Organizzazione degli incontri con esperti

. - Valutazione del progetto

- Preparazione prodotto finale prof. M.Pasini (ore 20)

Ristorazione scolastica Com. di Genova - Interventi di esperti

Webscuola - Selezione scuole italiane

- Apparato tecnico

- Organizzazione degli incontri telematici

- Pubblicizzazione dell’evento

- Diffusione del documento finale

IRRE Liguria - Diffusione del documento finale

- Partecipazione ad eventi sul tema dell'alimentazione

E) Obiettivi trasversali per gli studenti:

Elaborare strategie.

- Giungere a consapevoli soluzioni.

- Sviluppare le capacità operative.

- Favorire la mentalità al lavoro di gruppo.

- Affermare il metodo della divisione dei compiti come approccio a

problematiche complesse .

- Abituare al confronto fra i singoli ed i gruppi.

- Consentire rapporti tra le scuole e la realtà locale.

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- Avviare ad una mentalità progettuale e flessibile.

- Abituare ad una mentalità critica.

Microobiettivi per gli studenti:

- consolidamento di abilità linguistiche

- acquisizione dell’autocontrollo

- capacità di elaborazione in contesti specifici combinata ai protocolli di un

sistema particolare di scrittura

- sviluppo dell’autonomia come consuetudine alla valutazione, intesa come

momento critico e autocritico, ma anche come processo per acquisire

autostima

- attività di scelte di opportunità nella gestione di percorsi logici

- occasione di lavorare su un progetto comune per studenti di diverse classi

- realizzazione di una produzione comune

-uso dello scrivere come mezzo di comunicazione interpersonale per spiegare

i propri punti di vista, le proprie esperienze da confrontare con altri

Stimoli per gli studenti:

- la possibilità di raggiungere una veste editoriale a livello dei prodotti

commerciali

- la possibilità di comunicare con un alto numero di ragazzi

- la riduzione del tempo tra l’elaborazione dell’articolo e la sua edizione

- la novità dello strumento telematico con tutte le sue potenzialità

Finalità:

• sperimentare, in fase di formazione e realizzazione del progetto, “laboratori telematici”,

in cui collaborino docenti e studenti delle scuole partecipanti in un contesto

tendenzialmente "quotidiano"

• sperimentare nuove modalità di comunicazione e di formazione, tramite forum

telematici in diretta ed in differita

Inoltre si favorisce una metodologia didattica di tipo laboratoriale e ci si propone di

verificare l'ipotesi che una metodologia di insegnamento fondata sulla condivisione di

responsabilità, nonché sull'utilizzo di tecnologie capaci di raccordare la scuola al mondo

esperienziale dei ragazzi, riesca a rafforzare l'impegno scolastico degli studenti.

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Come per qualunque tipo di scrittura elettronico, devono essere rispettati precisi

parametri, quali l’immediatezza e l’efficacia della comunicazione, propria del linguaggio

orale, unitamente alla rapida revisione dei testi, che favorisce un’alta qualità di controllo,

ma che nello stesso tempo induce alla sintesi ed alla chiarezza in relazione allo spazio

disponibile. E’ offerta la possibilità a tutti di essere contemporaneamente redattori e lettori,

permettendo di confrontarsi con interlocutori di ambienti diversi dal proprio; l’articolista

esce così dalla logica di un esercizio di scrittura di tipo auto-referenziale per entrare in

quella dell’esposizione.

Obiettivi per i fruitori:

- essere consapevoli dell'importanza dell'alimentazione e delle scelte ad essa

collegate

- sensibilizzazione delle famiglie sulle problematiche relative all'alimentazione dei

giovani

F) Strumenti:

chat, forum, e-mail per comunicazioni

consultazione Internet, ricerche individuali per approfondimenti

gestione pagine web per la produzione

G) Tempi:

fine gennaio 2003 studio di fattibilità

febbraio 2003 incontri a scuola con esperti, inizio attività con la classe

fine aprile 2003 consegna prodotto della classe

aprile/maggio 2003 assegnazione compiti componenti classe virtuale - scambi

telematici - realizzazione documento finale

maggio 2003 pubblicazione in Internet documento finale - valutazione

dei risultati

H) Schema di diffusione:

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- Trasferimento sotto forma di CD del materiale presente in Internet.

- Realizzazione di un dépliant divulgativo in collaborazione con il corso grafici

dell'indirizzo professionale

- Relazione di una monografia sul progetto.

- Interventi su riviste specializzate, sulla stampa cittadina, presso la Direzione

Regionale M.I.

- Interventi in rete, nei seguenti siti: I.T.C. “Vittorio Emanuele II”, Webscuola,

Comune

- Partecipazione a concorsi ('Concorso europeo del giovane consumatore',

'Ragazzi esperti di computer' alla Città dei Ragazzi di Roma), nonché ad

eventi vari ( Internet Fiesta, TED)

I) Valutazione:

Autoverifica continua delle competenze individuali rispetto:

- al gruppo

- all’utilizzo del computer

- alle altre realtà presenti nella rete Internet

Genova, 17/10/2002

M.Cristina Mazzola

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Un'esperienza di proficua collaborazione tra scuola ed enti locali è stata vissuta

nell'ambito del progetto di educazione alimentare, denominato 'Mangia in salute',

realizzato dai giovani e rivolto in particolare ai giovani ed alle loro famiglie, sul tema della

sicurezza alimentare con qualche breve escursione sul terreno del cibo nella letteratura,

nella musica, nel cinema.

I principi di una corretta alimentazione, basilari nella vita di un individuo, sono a rischio

negli adolescenti per diversi aspetti. Un'opera di prevenzione nei loro confronti svolta nelle

scuole è uno dei passaggi fondamentali recentemente fissati dalla commissione di studio

sull'obesità istituita dal Ministero della Salute.

In quest'ottica si è posto il progetto in questione, nato dalla collaborazione con il Servizio

di Ristorazione Scolastica del Comune di Genova.

Si è pensato di contribuire ad educare i giovani ad un'alimentazione sana, corretta, sicura

e consapevole, grazie alla realizzazione e diffusione in Internet di un ipertesto creato da

una classe di alunni diciottenni.

L'avvio è stato dato da un incontro a carattere di indagine tra la classe coinvolta e gli

esperti del servizio comunale: un focus-group attraverso interviste e questionari per

monitorare le aspettative dei ragazzi in relazione al tema e quindi finalizzare alla

consapevolezza la loro attività.

Gli esperti del servizio hanno anche partecipato ad una chat, organizzata con Webscuola

- la comunità online delle scuole - insieme a diversi istituti superiori italiani, allo scopo di

fornire alle ragazze ed ai ragazzi, attraverso l’interattività del dialogo “on line”, alcuni

strumenti per diventare dei consumatori informati, capaci di scegliere e di valutare la

“sicurezza” ed i “rischi” alimentari, analizzando i più comuni errori nutrizionali,

approfondendone gli stili, contribuendo alla conoscenza dei processi legati alla filiera

alimentare.

I resoconti di tali esperienze sono consultabili in rete all'interno dell'ipertesto 'Mangia in

salute', presente fra gli 'elaborati' nel sito del nostro Istituto (www.bdp.it/~genet/vittorio).

I ragazzi sono stati molto stimolati nella realizzazione della loro attività, perché hanno

avuto la possibilità di raggiungere una veste editoriale a livello dei prodotti commerciali e

l'opportunità di comunicare con un alto numero di coetanei.

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La collaborazione con enti esterni (il Comune di Genova e Webscuola) ha motivato gli

alunni, che hanno acquisito capacità nuove lavorando con insolito entusiasmo.

L'interesse per l'argomento era particolarmente sentito ed il lavoro ha assunto un

piacevole risvolto ludico.

Ciò ha coinvolto in modo speciale anche quegli alunni in genere poco partecipi alle

proposte didattiche ed ha permesso a coloro che altresì non evidenziano normalmente

lacune un lavoro di approfondimento, nell'ottica di una sempre maggiore consapevolezza

dell'importanza dell'alimentazione per i giovani.

Infatti il tema scelto ha molto coinvolto gli studenti, perché li interessa da vicino, nella loro

vita quotidiana: hanno così acquisito indicazioni utili per la loro alimentazione ed a questo

hanno partecipato anche le loro famiglie.

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progetto 'Mangiare bene tutti'

http://ospitiweb.indire.it/~genet/vittorio/elaborati/Mangiare%20bene%20tutti/file/file%20lett

eratura/totale.htm

progetto “Alimentazione e sport”

http://ospitiweb.indire.it/~genet/vittorio/elaborati/Mangiare%20bene%20tutti/file/file%20spo

rt/pag%20iniziale.htm

I.I.S.C. “V. Emanuele II - Ruffini”, Genova

classe IV A Mercurio a.s. 2002/03

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VIAGGIO NELL'ALIMENTAZIONE

I greci ritenevano che il momento del pasto fosse occasione di nutrimento non solo del corpo, ma

anche dello spirito; introdussero l'uso dell'olio e dell'aceto, ritenuto curativo.

Per attenuare o esaltare i sapori usavano aromi e miele, mentre facevano capolino alcune spezie,

provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa. Tra i cereali spiccava l'uso dell'orzo, quasi sempre

bollito, ma con il passare del tempo la coltivazione del frumento portò alla produzione del pane a

pasta lievitata.

I greci consideravano la carne un cibo di lusso e compariva solo sulle tavole dei ricchi; ciliegie, uva

e fragole erano molto comuni e il vino era una delle bevande più diffuse.

Agli inizi della civiltà di Roma la cucina era Certamente frugale. La base dell'alimentazione era

costituita da polente a base di cereali, primi tra tutti l'orzo, il miglio, e poi il farro. Il sale era usato

pochissimo perché bene assai prezioso e costoso e a volte il cereale veniva fatto bollire nell'acqua

di mare. La carne era poca, soprattutto di maiale e si preparava nei giorni di festa. Le polente

potevano essere arricchite con formaggi, miele oppure uova. Progressivamente, con le conquiste e

la possibilità di conoscere nuovi prodotti dell'agricoltura, nuove spezie e nuove abitudini alimentari,

la cucina romana si trasformò con un'abbondanza di ingredienti.

Due le caratteristiche principali nelle preparazioni dei Romani: l'introduzione delle salse, che

avevano il compito di "coprire" il gusto dei cibi mal conservati, ma che in seguito divennero

elementi distintivi delle ricette, e la cottura dei pesci che venivano, infatti, bolliti prima di essere fritti

o arrostiti. Lentamente il pane sostituì le polente di cereali. Dal pane alla pasticceria, anche se

primitiva, il passo fu breve: bastò aggiungere miele, uvetta e noci e nocciole.

Guerre, carestie e pestilenze costituiscono una continua minaccia alla sopravvivenza. I contatti con

le popolazioni barbare, nomadi e guerrieri, non portò alcuna novità, ma anzi impoverì la tradizione

gastronomica romana. Il Medioevo è il periodo dei pasti a base dei pochi cereali che i barbari non

saccheggiavano, delle verdure provenienti da un piccolo orto. in questo periodo le polente dei

romani si sostituirono con zuppe di legumi e cereali. Dopo il 1000 arrivano nuove coltivazioni che

sono le basi dei successivi cambiamenti: la canna di zucchero e il riso. Nel Medioevo si incomincia

a produrre il burro e il formaggio secco.

Durante il periodo di permanenza in Sicilia, gli arabi influenzarono moltissimo la preparazione dei

cibi. Essi riducevano in polvere le spezie che venivano mescolate alle carni e ai pesci. Le

preparazioni dei dolci erano celebri e assai apprezzate, ancora oggi da esse derivano il

marzapane e il torrone.

I contadini poveri e i salariati delle città consumavano pasti frugali (pane, minestre di cereali ed

erbe, radici, bacche, formaggi) durante le rare pause di lavoro. Le famiglie della classe (piccoli

borghesi, artigiani, commercianti) si riunivano a tavola per la colazione, alla fine della mattina, e,

soprattutto per la cena, all’imbrunire.

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Poiché la vita quotidiana era molto faticosa e monotona, erano assai gradite da tutti le occasioni

per festeggiare, prima di tutto con i banchetti: gli invitati, all’aperto o in sale al coperto, sedevano

su lunghe panche accostate alle tavole imbandite con ricchi cibi e abbondante vino. Si banchettava

per le feste familiari, per i battesimi e, soprattutto, in occasione dei matrimoni.

La cucina moderna affonda le sue radici nel Quattrocento e nel Cinquecento per le novità che

arrivano dal Nuovo Mondo. Compaiono le minestre preparate con brodo o latte, riso e cereali,

mentre le carni più pregiate sono selvaggina e pollame. Inoltre alla fine del Quattrocento

compaiono le paste "all'italiana"; maccheroni e vermicelli conditi con uvette oppure con burro e

sale, e le prime paste ripiene.

Patate, asparagi, mais, spinaci, fagioli, tacchino, cacao dalle Americhe, caffè e tè dall'Oriente:

sono queste le novità che modificheranno le abitudini in cucina. Per quanto riguarda il cacao e la

bevanda da esso derivata, la cioccolata, essi conobbero il massimo splendore dopo il Seicento,

quando divenne bevanda di re e principesse.

Niente più condimenti che coprono il sapore delle vivande, poche spezie a favore delle erbe

aromatiche e del limone. Le vivande delle classi più umili sono fagioli, polenta di mais, pane

casareccio farcito con formaggio.

Pochi i condimenti, olio al sud e grasso di maiale al nord, burro per i nobili. I re cominciano ad

occuparsi personalmente di cucina, proprio a Luigi XIV dobbiamo l'invenzione dei liquori. Sempre a

quel regno dobbiamo anche la creazione della maionese e della besciamella.

Entra il vino nella cottura delle carni; nasce il ragù e la gelatina; entra il cavolo nella tavola dei

poveri.

All'inizio dell'Ottocento viene impiantata in Francia la prima industria di lavorazione della

barbabietola: grazie a questo ora diventa normale avere lo zucchero in tavola. Sarà soprattutto la

scoperta di nuovi metodi per la conservazione dei cibi a mutare le ricette: a partire dalla metà

dell'Ottocento nasce una vera e propria industria per la refrigerazione.

Nasce la margarina e la produzione su scala industriale del burro. Si unifica la cucina dei nobili e

quella della borghesia. Nell'Ottocento arriva anche lo yogurth.

Alla fine degli anni cinquanta un gruppo di cuochi francesi inventarono una sorta di cucina basata

su nuove combinazioni di piccole quantità di cibi presentati artisticamente in piatti di dimensioni

superiori al normale guarniti e addobbati dagli stessi ingredienti delle ricette.

E' la Nouvelle Cuisine che oggi conosce un momento di difficoltà: troppi improvvisati e

approssimativi imitatori ne hanno decretato un lento declino, e le preparazioni raffinate restano

appannaggio esclusivo di pochi, selezionati e molto costosi templi del buon gusto.

Dall'esigenza di cucinare in modo rapido, oggi le ricette sono tornate ad essere più semplici:

l'attenzione delle massaie si rivolge sempre più alla qualità dei cibi.

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La riscoperta della dieta mediterranea, tuttora considerata ottimale per il gusto e per la salute, i

principi della dietetica e delle combinazioni alimentari sono i motivi conduttori della cucina che si

affaccia al Duemila.