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31 gennaio duemila15 P R O G RAMMA - istitutocervi.it · Docente di Psicologia dell'educazione e...

Date post: 18-Feb-2019
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31 gennaio duemila15 14 febbraio duemila15 28 Febbraio duemila15 DA TESTIMONE A TESTE Il valore della Testimonianza nella giustizia Mario Schermi - Docente di Psicologia dell'educazione e Sociologia della devianza e del mutamento (Università di Messina) Daniela Marcone Figlia di Francesco Marcone Stefania Grasso Figlia di Vincenzo Grasso Bruno Vallefuoco Padre di Alberto Vallefuoco Raffaele Cantone (Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione) { P R O G R A M M A } Maurizio De Lucia (Sost. Proc. DNA e componente Commissione Centrale per i collaboratori di giustizia e i testimoni) Anna Canepa (Sost. Proc. DNA Roma Segretario Generale Magistratura Democratica) Ignazio Cutrò (Presidente associazione italiana testimoni di giustizia ) PROCESSO DI CIVILTa' La Responsabilità del testimone PERSONE INFORMATE SUI FATTI Essere testimoni del nostro tempo Stefano Zanardi (Consigliere Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili di Modena) Gaetano Saffioti- Imprenditore. Enza Rando – Ufficio di Presidenza di Libera Presiede Manuel Masini – Coordinatore Libera Reggio Emilia Presiede Mirco Zanoni Coordinatore Culturale Istituto Alcide Cervi Beatrice Fonti - Coordinatrice Commissione di contrasto a mafie e corruzione C.U.P. di Modena Saluti di Rossella Cantoni – Presidente Istituto Alcide Cervi Introduce Margherita Asta – Libera Parma e Ufficio di Presidenza di Libera Alberto Vannucci (docente di scienze politiche università di Pisa)
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31 gennaio duemila15

14 febbraio duemila15 28 Febbraio duemila15

DA TESTIMONE A TESTE Il valore della Testimonianza nella giustizia

• Mario Schermi - Docente di Psicologia dell'educazione e Sociologia della devianza e del mutamento (Università di Messina)

•Daniela Marcone – Figlia di Francesco Marcone

Stefania Grasso – Figlia di Vincenzo Grasso

Bruno Vallefuoco – Padre di Alberto Vallefuoco

• Raffaele Cantone (Presidente dell’Autorità Nazionale

Anticorruzione)•

{ PROGRAMMA }

Maurizio De Lucia (Sost. Proc. DNA e componente Commissione Centrale per i collaboratori di giustizia e i testimoni)

Anna Canepa (Sost. Proc. DNA Roma Segretario Generale Magistratura Democratica)

Ignazio Cutrò (Presidente associazione italiana testimoni di giustizia )

PROCESSO DI CIVILTa' La Responsabilità del testimone

PERSONE INFORMATE SUI FATTI Essere testimoni del nostro tempo

Stefano Zanardi (Consigliere Ordine Commercialisti ed

Esperti Contabili di Modena)

Gaetano Saffioti- Imprenditore.•

Enza Rando – Ufficio di Presidenza di Libera•

Presiede Manuel Masini – Coordinatore Libera Reggio Emilia Presiede Mirco Zanoni – Coordinatore Culturale Istituto Alcide Cervi

Beatrice Fonti - Coordinatrice Commissione di contrasto a mafie e corruzione C.U.P. di Modena

Saluti di Rossella Cantoni – Presidente Istituto Alcide Cervi

Introduce Margherita Asta – Libera Parma e Ufficio di Presidenza di Libera

Alberto Vannucci (docente di scienze politiche

università di Pisa)

Via Fratelli Cervi 9, 42043 Gattatico (Reggio Emilia)Tel 0522 67 83 56Fax 0522 47 74 91

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E’ gradita la prenotazionevia mail all’indirizzo:[email protected] telefonicamente allo0522 67 83 56

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www.istitutocervi.it www.libera.it

C’è una patrimonio comune che lega le storie della Resistenza, le grandi lotte per la democrazia, la terribile stagione del terrorismo, la scia di lutti che le mafie hanno lasciato die-tro di sé. Questa materia viva sono gli uomini e le donne che portano sulla loro pelle l’esperienza diretta di quei fatti. Testimoni perché coevi, protagonisti involontari perché familiari di vittime, travolti dalla storia e dai suoi fenomeni sociali, anche i più deteriori. La memoria dolente della storia italiana è fatta di persone che affrontano questo ruolo in molti modi, nessuno di questi facile.

Quando, tre anni fa, Libera, Istituto Cervi e ANPI hanno creato il patto “Radici nel Futuro”, non pensavano solo ad un gemellaggio ideale tra cul-tura antimafia e cultura antifascista. Il presidio della legalità e i valori della Resistenza insieme possono generare un valore aggiunto di riflessione, il cui punto di incontro più alto è proprio la riflessione sul ruolo della memoria nella formazione civile. Di qui lo stimolo ad una riflessione matura sul ruolo dei testimoni, che spesso investono la dimensione fami-liare. E hanno sempre a che fare con il patto tra le generazioni, il diritto/dovere di trasmettere conoscenza e identità agli italiani di domani.

“Espansione di Memoria” intende indagare sul ruolo della testimonian-za nella costruzione delle competenze

e delle coscienze. Le voci dirette (privilegio esclusivo della storia contemporanea) sono la “rapid ac-cess memory” del nostro tempo, la risorsa che, come appunto la RAM dei dispositivi informatici, consente alla macchina sociale di funzionare cor-rettamente. La memoria è l’enzima che trasforma l’attualità in storia. Ma è un patrimonio che si tende spesso a dare per scontato, e infine a sottovalu-tare. I testimoni sono una fonte inesti-mabile quanto delicata, suscettibile al trascorrere del tempo e alle emozioni.

Più di tutto, ciò che lega l’esperienza dei testimoni e dei familiari delle vittime è l’irruzione brutale della storia nel privato, negli affetti. Eventi traumatici che trasformano persone normali in protagonisti, figli mogli, mariti, genitori di… Un ruolo non richiesto, che non ha niente di facile, di scontato, di naturale.

Il ciclo di tre incontri previsto non ha scelto un luogo casuale. Casa Cervi, luogo di memoria della Resistenza, è uno dei primi che si è misurato con le complessità di una dimensione priva-ta trasformata in sfera pubblica. Una casa appunto, dove l’ambito domesti-co ha sempre dovuto convivere con una rappresentanza collettiva. Alcide diventa Papà Cervi, le mogli diventa-no vedove dei sette fratelli, i bambini figli di martiri dell’antifascismo. Nes-suno di loro aveva chiesto di recitare questa parte. Così come nessuno dei

familiari di vittime di mafia, dei con-giunti delle stragi di Stato o del bri-gatismo rosso. Quasi tutti , dal 1945 ad oggi, hanno agito con la respon-sabilità cui erano stati chiamati loro malgrado. Facendo dono della loro dolorosa esperienza alla comunità.

Oggi il lavoro delle agenzie culturali e civili che si occupano di tutto questo poggia moltissimo sulla condivi-sione di queste memorie difficili. Ma è fatto anche di mediatori (tra generazioni, tra sentimenti) che devono trasformare le esperienze di vita in pedagogia morale e storica. Indagare il rapporto tra opinione pubblica, operatori culturali e testi-moni della lunga notte della Repub-blica è compito di questo seminario.

Lo faremo non solo con le voci origina-li di queste storie di mafia, di terrori-smo, di resistenza contemporanea, ma anche con esperti che ci aiuteranno a decodificare la matassa umana della memoria. E lo faremo con i responsa-bili dell’informazione che si occupano di trasformare queste esperienze in senso comune, in notizia, in immagi-nario collettivo. Lo scopo è quello di fornire maggiori strumenti di azione a chi quotidianamente educa alla cittadinanza consapevole al fianco di questi testimoni, e a rendere giustizia del lavoro inestimabile di quanti han-no messo le proprie biografie violate al servizio della memoria nazionale.

Un ciclo di approfondimenti promosso da Libera e Istituto Cervi sulla complessità della memoria nella travagliata storia italiana, dall’antifascismo all’antimafia


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