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In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa al CMP di Milano Roserio Spedizione in abbonamento postale Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Milano Anno 30 - 2° Quadrimestre 2017 “La Vergine Maria, modello della Chiesa «in uscita» e docile allo Spirito Santo, ci aiuti ad essere tutti, in forza del nostro Battesimo, discepoli missionari per portare il messaggio della salvezza all’intera famiglia umana”. (Papa Francesco. Angelus. Roma, 23 ottobre 2016) 3/2017 Foto © Osservatore Romano
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“La Vergine Maria, modello della

Chiesa «in uscita» e docile allo

Spirito Santo,ci aiuti ad essere tutti, in forza del nostro Battesimo,

discepoli missionari

per portare il messaggio della

salvezza all’intera famiglia umana”.

(Papa Francesco. Angelus. Roma, 23 ottobre 2016)

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Foto © Osservatore Romano

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Indice

Non stancatevi mai di pregare per i sacerdoti, specialmente in questi momenti in cui sembra che si siano scatenate sul mondo tutte le forze del male, accanendosi in modo particolare

contro i ministri sacri del Signore.Pregate affinché rimangano fedeli alla loro vocazione,

affinché siano santi, affinché siano, in definitiva, niente di più (e niente di meno) di quello che devono essere:

“Alter Christus”.

Accompagnate con la vostra preghiera i Sacerdoti e i diaconiMissionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo!

Si proibisce la riproduzione parziale o totale degli articoli contenuti in questa circolare, senza la previa autorizzazione.

Per saperne di più:“MISSIONARI SERVI DEI POVERI DEL TERZO MONDO”PERU’: CUZCO: P.O. Box 907 - Cuzco, Perù - Tel. 0051 95 6949389 - 0051 98 4032491 - e-mail [email protected]: CASELLA POSTALE 220 - 26900 LODI - Italia - Tel. (02) 9810260 - Fax (02) 98260273 - Cell. P. Walter 335.1823251SVIZZERA: Rathausgasse 1- Postfach 83 - 9320 Arbon (Svizzera) - Tel. 071/4478836 - Fax 071/4478834USA: W. BABYLON, NEW YORK: P.O. BOX 1051 - 11704 U.S.A.

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AvvISO IMPORTANTE

Questa rivista è stata e sarà sempre gratuita. La pubblicazione dei dati bancari, e di altri canali, vuole facilitare tutti gli amici che costantemente ci ricordano di indicare le modalità per permettere loro di aiutare i poveri.

Nostra Signora di FatimaP. Pierfilippo Giovanetti , msp (Italiano) pag. 3

Fatima nella storia e vita dei Missionari SPTMP. Alvaro de Maria Gómez, msp (Spagnolo) pag. 7

I Santi Francesco e Giacinta MartoP. Pierfilippo Giovanetti, msp (Italiano) pag. 14

Intervista alla sorella Maria Strzalkowska, msp pag. 22

Dalle nostre case Cronaca del Movimento pag. 29

Dal mondo pag. 34

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Cento anni fa, a Fatima (Por-togallo), la Madonna apparve a tre bambini: Lucia (10 anni), Giacinta (9) e Francesco (7). Lucia, che si fece carmelitana scalza nel convento di Coimbra (Portogallo), nel libro “Memorie di Lucia” ci racconta i fatti delle apparizioni. Già nel 1916 apparve loro per tre volte l’Angelo del Portogal-lo, che insistette sull’importan-za della preghiera, soprattutto in riparazione dei peccati della gente. Durante la prima appari-zione, insegnò loro la seguente orazione: “Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per quel-li che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano”. Poi, nella terza e ultima appa-rizione, insegnò loro a pregare così: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profon-damente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità

Nostra Signora di FatimaP. Pierfilippo Giovanetti, msp (italiano)

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di Gesù Cristo presente in tutti i ta-bernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferen-ze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”.Ogni giorno, all’inizio dell’A-dorazione Eucaristica, i Missio-nari Servi dei Poveri TM ripe-tono queste preghiere dell’An-gelo.La Vergine apparve ai tre pa-storelli per la prima volta il 13 maggio 1917, promettendo loro che sarebbero andati in Cielo (ma Francesco avrebbe dovuto recitare molti rosari). Disse loro: “Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra”. Nella seconda apparizione, il 13

giugno di quello stesso anno, disse a Lucia che Gesù vole-va servirsi di lei per stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato... Il 13 luglio fece vedere ai tre pa-storelli l’inferno. Secondo quan-to disse la Vergine, Dio volle stabilire nel mondo la devozio-ne al suo Cuore Immacolato per salvare le anime dei peccatori, per la conversione della Russia e per la fine della Prima Guerra Mondiale. Il 15 agosto, Maria disse loro:“Pregate, pregate molto e fate sa-crifici per i peccatori, perché mol-te anime vanno all’inferno, perché non c’è chi si sacrifichi e interceda per loro”.Il 13 settembre insistette sulla recita del rosario tutti i giorni, come in realtà aveva fatto an-

La devozione alla Vergine di Fatima è giunta fino sull’Alta Cordigliera di Cuzco-Perù

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che nelle altre apparizioni. Il 13 ottobre di quell’anno 1917 avvenne il grande miracolo del sole, visto fino a 50 Km. di distanza da più di 100.000 persone. Secondo vari testimo-ni, il sole incominciò ad appa-rire come un disco d’argento che poteva essere fissato. Poi, per tre volte girò su sé stesso, emettendo raggi di tutti i colori. D’improvviso parve precipitar-si sulla moltitudine. Tutti, atei compresi, credettero che quella era la fine del mondo, s’inginoc-chiarono e supplicarono mise-ricordia. I vestiti dei presenti, bagnati dalla pioggia appena ca-duta, rimasero miracolosamente asciutti. Quel giorno la Vergine disse: “Io sono la Madonna del Rosario... Che gli uomini non offendano più Dio, che è già molto offeso”.Francesco e Giacinta Marto mo-rirono poco dopo le apparizioni, mentre Lucia dos Santos si fece religiosa di clausura e visse an-cora molti anni. Il 10 dicembre 1925 ella ebbe un’altra appari-zione mentre era novizia delle religiose Dorotee, a Pontevedra (Spagna). La Vergine, che nel-la sesta apparizione di Fatima si era presentata come “Nostra Signora del Rosario”, in que-sta occasione le fece la famo-

sa promessa dei cinque primi sabati del mese, simile a quel-la che Gesù Cristo fece a Santa Margherita Maria de Alacoque promettendo la salvezza eter-na a coloro che si confessassero e ricevessero la comunione per nove primi venerdi del mese di seguito. Disse la Vergine a Lucia: “Fa sapere questo: a tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa comunione, reciteranno il rosario e mi faranno compagnia per quindi-ci minuti meditando i misteri del rosario con l’intenzione di offrirmi riparazione, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. Lucia, in una lettera in data 8 novembre 1989, confermò che la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria - fatta dal Papa Giovanni Paolo II, in unione con tutti i vescovi del mondo, il 25 marzo 1984 - corrispondeva ai desideri della Madonna. Riassumendo il messaggio di Fatima, così importante per noi Missionari Servi dei Poveri TM, possiamo dire che Maria ci chiede conversione, penitenza, preghiera (specialmente con la recita del rosario), devozione e consacrazione al suo Cuore Im-macolato.

Periodico Quadrimestrale: Anno 30 - 2° quadrimestre 2017dell’Associazione Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo - Onlus

Direttore Responsabile: Adalberto MiglioratiStampato presso: Coop. di solidarietà sociale SOLLICITUDO - 26900 LODI

Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 75 del 08.02.1988 Sede Legale: Via E. Asfinio, 8 - 26858 Sordio (Lodi) - Italia

Sped. Abbonamento Postale - Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 Filiale di Milano

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“Lottate contro la povertà e, allo stesso tempo, imparate dai poveri. Lasciatevi ispirare e guidare dalla loro vita sempli-ce ed essenziale, dai loro valori, dal loro senso di solidarietà e condivisione, dalla loro capa-cità di risollevarsi nelle diffi-coltà, e soprattutto dalla loro esperienza vissuta del Cristo

sofferente, Lui che è il solo Signore e Salvatore. Imparate, pertanto, anche dalla loro vita di preghiera e dalla loro fiducia in Dio”.

(Papa Francesco. Discorso ai membri del Consiglio di Rappresentanza di “Caritas Internationalis”. Roma, 17 novembre 2016)

La Casa di Formazione Sacerdotale “Santa Maria Madre dei Poveri” accoglie giovani che desiderano

diventare missionari Servi dei Poveri

del Terzo Mondo

Benvenuti

Se vuoi maggiore informazione, puoi scriverci al seguente indirizzo:

Qui c’è posto anche per te

Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo Seminario “Santa Maria Madrede los Pobres” C.tra Mazarambroz, s/n - 45110 Ajofrín (Toledo) - España e-mail: [email protected] - Tel. (34) 925390066 - Fax (34) 925390005

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Fatima nella storia e vita dei Missionari Servi dei Poveri TM P. Álvaro de María, msp (spagnolo)

Mi hanno chiesto di scrivere a proposito della presenza di Fati-ma nei Missionari Servi dei Pove-ri TM.Maria, tra le tante virtù (le ha tut-te!), si caratterizza sempre (nella vita terrena e in quella del Cielo) per la sua estrema (…ma efficace) discrezione.Perciò ho voluto riprodurre qui due estratti del libro del P. Gio-vanni (“In missione sulle Ande con Dio”) in cui egli fa riferimento a questo tema, e anche una parte del messaggio che ho scritto l’an-no scorso per la rivista speciale del mese di maggio.

Incontro con Suor Lucia dos Santos di Fatima«All’inizio del 1982 ho ricevuto una lettera dalla Madre Priora delle Car-melitane Scalze di Coimbra. La lette-ra mi invitava a visitare il monastero per parlare del mio lavoro missiona-rio alla comunità. Sapevo perfetta-mente che, per parlare alla comunità di Coimbra, era necessario avere un

permesso speciale del Vescovo locale. Di passaggio nel Carmelo di Caracas, avevo incontrato una carmelitana scalza portoghese, che era vissuta al-cuni anni come religiosa nel Carmelo di Coimbra. Allora ho voluto verifi-care se l’invito che avevo ricevuto era valido. Avendo avuto una risposta af-fermativa, mi sono messo in viaggio, diretto in Portogallo. Le suore della portineria del Carmelo di Coimbra, prima di ricevermi nel parlatorio per poi parlare alla comunità, hanno vo-luto “ispezionare” l’auto con cui ero arrivato. La stessa cosa hanno fatto con la valigia che portavo con me, e solo dopo questo mi hanno lasciato entrare.Allora ho parlato per varie ore alla comunità, spiegando il mio lavoro e l’ispirazione avuta dal Signore di fondare una nuova famiglia religio-sa, quella dei Missionari Servi dei Poveri TM. Era presente anche Suor Lucia (la veggente di Fatima). Suor Lucia è stata quella che maggiormen-te si è entusiasmata per il progetto e mi ha fatto varie domande. Davanti

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a tutta la comunità si è impegnata a pregare per la futura fondazione e mi ha detto testualmente: “Padre, viaggi per il mondo intero per far conoscere il carisma di questa nuova famiglia ecclesiale”. Alla fine ha convinto la Madre Priora ad aiutarmi material-mente per la realizzazione di questa Fondazione. Il Carmelo di Coimbra, durante la presenza di Suor Lucia, ci ha sempre aiutati. Quando ho conosciuto Suor Lucia nel 1982, credo che vivevano ancora alcuni suoi fratelli e sorelle. Sono rimasto edificato dal fatto che lei non ha voluto ricevere visite da nessun altro parente. Nei momenti più difficili, ho sem-pre scritto al Carmelo di Coimbra, raccomandandomi soprattutto alle preghiere di Suor Lucia. Di tanto in tanto ho ricevuto inviti da parte della Madre Priora delle Carmelitane Scal-ze di Coimbra. Uno è stato nel 2004, da parte della Madre Priora Celina,

ma non sono potuto andare a causa della mia malattia. Riuscii ad andarci nel 2006 con il Padre Álvaro, e nel febbraio 2015 con i nostri seminari-sti»

(P. Giovanni Salerno. In missione sulle Ande con Dio. Cuzco, 2002)

Incontro con la Madre Teresa di Calcutta«Il 2 ottobre 1982, a Fatima, mi sono incontrato con la Madre Teresa di Calcutta. Abbiamo recitato insie-me il Santo Rosario nella Cappella delle Apparizioni. Poi, con l’aiuto di un Padre carmelitano scalzo, che traduceva, le ho parlato dell’urgenza che avevo che mandasse alcune delle sue suore a Cuzco, per farsi carico del piccolo orfanotrofio che grazie a Dio avevo fondato. Infatti, a Roma avevo bussato invano alla porta di ben 16 Madri Generali, chiedendo suore per i nostri bambini. Quanto dispiacere

P. Giovanni Salerno, msp in preghiera sulla tomba di San Francesco Marto

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mi dava il ricevere da Cuzco brutte notizie per aver lasciato i bambini in mano di semplici impiegati!La Madre Teresa ha ascoltato atten-tamente il progetto della Fondazione del Movimento dei Missionari Servi dei Poveri TM, però, di fronte alla mia richiesta di suore, mi ha detto che il carisma che io avevo nel cuore era diverso dal suo e che, per questo, dovevo sperare che Dio mi aiutassse a ottenere suore con il carisma dei Mis-sionari Servi dei Poveri TM. Dopo questo incontro, io avevo una speranza: sapevo che il Signore mi avrebbe aiutato! Quando s’intra-prende un’opera che è di Dio non bi-sogna mai perdere la speranza.I primi anni della Fondazione sono stati difficili, soprattutto per la Co-munità femminile, ma il Buon Dio ci ha aiutati. Non mi rimane altro che ringraziare Dio onnipotente e la buona Madre Teresa di Calcutta, che oggi conosce la gloria degli altari»

(P. Giovanni Salerno. In missione sulle Ande con Dio. Cuzco, 2002)

La Vergine Maria come guardiana del Movimento“Il P. Giovanni ha sempre insistito nel dire che il Movimento dei Missio-nari Servi dei Poveri TM non è suo, ma totalmente di Maria. Verità sa-crosanta! Fin dall’inizio della nostra fondazione, ho visto tante situazioni che parevano portare al fallimento di quest’opera, conducendoci a situazio-ni limite! …Ed ecco che entrava in azione una specie di “mano invisi-bile”, e queste situazioni apparente-mente senza soluzione umana veni-vano sistemate; e perfino quello che si

presentava come una catastrofe o una specie di maledizione finiva diven-tando una fonte incredibile di grazie. Una di quelle occasioni “estreme” la vissi personalmente nei primi anni del nostro Seminario di Ajofrín (To-ledo-Spagna), quando ne ero il retto-re. Ci fu un piccolo gruppo di semi-naristi che si lasciarono prendere dal “cattivo spirito della rivoluzione” e tramarono cose realmente machiavel-liche, malvagie, con tutta l’intenzio-ne di far chiudere il nostro Seminario. E “quella mano invisibile” interven-ne miracolosamente: quei seminaristi abbandonarono il Seminario (grazie a Dio! E che Lui li abbia perdonati! …Però, che brutta fine fecero!) e tut-to tornò in pace e serenità.E così, come testimoni riconoscen-ti di questo fatto concreto, volemmo fare una specie di “voto” a Maria, come segnale di gratitudine, promet-tendo che ogni anno la comunità dei seminaristi sarebbe andata in pel-legrinaggio a Fatima per rinnovare questa consacrazione a Lei del nostro Seminario: sono soliti andarvi in auto il fine settimana dopo gli esami di febbraio; e questa per loro è sempre un’importante occasione di rafforza-mento della loro vocazione”

(P. Álvaro de María. “Posuerunt me custodiam”.

Andahuaylillas, maggio 2016). A parte questi fatti “anedottici”, dobbiamo segnalare soprattutto come Maria e lo “spirito” con-creto di Fatima sono presenti in modo permanente nei Missionari Servi dei Poveri TM. Potremmo riassumere il mes-saggio di Fatima in una sola pa-

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rola, partendo dalla quale si “sgranano” gli altri elementi: CONVERSIONE. Uno dei punti fondamentali dei MSPTM (po-tremmo analogicamente consi-derarlo come un “quarto voto”) è l’impegno della “profonda e continua conversione” di ognu-no dei membri del Movimento. Solamente partendo da lì possia-mo cercare anche la conversione degli altri, particolarmente di quelli che ci sono stati affidati: i più poveri. La Madonna di Fa-tima (e i messaggi dell’Angelo che hanno preceduto le appari-zioni della Vergine, così come la “visione dell’inferno”) insistono nell’offerta di preghiere e sacri-fici (soprattutto delle sofferenze quotidiane, la nostra “croce di ogni giorno”) per la conversione dei poveri peccatori. La Vergine ha chiesto ai bambini: “Volete of-frirvi a Dio per sopportare tutte le

sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?”. E, in un’altra occasione: “Sacri-ficatevi per i peccatori, e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: «O Gesù, è per amor Vostro, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacola-to di Maria»”. È quanto ci premuriamo di fare ogni giorno, cercando in primo luogo questo bene per i pove-ri che serviamo, la loro salvezza eterna, il loro bene spirituale, sen-za trascurare l’assistenza materia-le (le opere di misericordia sono sempre 14, divise equamente in 7 corporali e 7 spirituali). Oltre a questo atteggiamento che deve impregnare ogni momento della nostra vita (quello di offri-re tutto al Signore - preghiera,

La recita del Santo Rosario è fondamentale nella formazione spirituale dei seminaristi di Ajofrin (Toledo, Spagna)

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sacrifici…- per la nostra propria conversione e per quella dei po-veri, di quelli che serviamo di-rettamente e di quelli del mondo intero, siano essi poveri in senso materiale o in quello spirituale), la nostra “quotidianità” è colma di riferimenti e richiami al mes-saggio di Fatima. Segnalo alcuni dei più significativi:

• La recita quotidiana del San-to Rosario (comunitariamente, come norma; ricordiamo infatti che, recitandolo in questo modo e applicando alla fine un Padre-nostro, un’Avemaria e un Gloria secondo le intenzioni del Papa, si ha l’indulgenza plenaria, ogni volta!...); senza dimenticare l’orazione che la Madonna ha chiesto ai tre bambini veggenti: “Quando reciterete il rosario, dopo ogni mistero dite: «O Gesù mio! Perdonateci, liberateci dal fuoco

dell’inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più biso-gnose della vostra misericordia»”.

• Il recitare comunitariamente ogni giorno, all’inizio dell’A-dorazione Eucaristica, come particolare atto di riparazione, la Preghiera dell’Angelo: “Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano. Santissi-ma Trinità, Padre, Figlio e Spiri-to Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i taberna-coli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meri-ti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”.

Processione della Vergine di Fatima nella Città dei Ragazzi dei Missionari Servi dei Poveri TM (Andahuaylillas, Cuzco)

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• Il rinnovare, anche questo co-munitariamente, la nostra con-sacrazione a Maria in momenti speciali (oltre ad insistere che cia-scuno la rinnovi individualmen-te: magari ogni giorno!): Nella Messa dei primi sabati del mese (con la rispettiva “comunio-ne riparatrice”) - che, se non c’è nessun impedimento liturgico, si celebra come Messa votiva al Cuo-re Immacolato -, seguita da una processione con la statua della Ma-donna di Fatima che accompagna-mo con il canto de “Il tredici mag-gio”, concludendo con la formula di consacrazione comunitaria.

Dopo la Messa del 12 ottobre (fe-sta di Nostra Signora del Pilar), quando facciamo la professione dei Voti (temporali o perpetui).Ogni volta che i nostri seminaristi

realizzano il loro pellegrinaggio annuale a Fatima.

• L’impegno di diffondere il messaggio di Fatima e l’amore al Cuore Immacolato di Maria: come iniziativa concreta abbiamo realizzato, già da qualche tempo, un trittico (totalmente gratuito) realizzato nella tipografia del-la nostra “Città dei Ragazzi” ad Andahuaylillas (Cuzco-Perù). Ci piacerebbe che arrivasse a tutti i punti della terra, ad ogni anima. Per favore, non esitate a chiederlo all’indirizzo responsabile di ogni paese, a seconda della lingua. Sa-remo felicissimi di inviarvi tutte le copie che vorrete, affinché col-laboriate con noi nella sua diffu-sione. Maria Santissima confidò ai tre pastorelli: “Dio desidera sta-bilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.

Le Suore Missionarie Serve dei Poveri TM, portano sull’Alta Cordigliera di Cuzco la devozione alla Vergine di Fatima

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S.O.S. ai giovani

Con i Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo tu puoi realizzare questo ideale, con una vita

di profonda orazione e generosa dedizione al servizio di tanti fratelli che soffrono tutti i tipi di emarginazione.

“Il mandato del Vangelo: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli,

battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro

a osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28,19-20) non si è esaurito, anzi ci impegna tutti, nei presenti scenari e nelle attuali sfide,

a sentirci chiamati a una rinnovata “uscita missionaria”. (Papa Francesco. Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2016)

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Papa Francesco, il 13 maggio scor-so, durante la sua visita al san-tuario di Fatima, ha canonizzato due dei tre pastorelli ai quali ap-parve la Vergine Maria nel 1917. I fratellini Francesco e Giacinta Marto erano figli di Manuel Pe-dro Marto e di Olimpia de Jesús Marto. Francesco nacque nel 1908 e Giacinta nel 1910, ambedue ad Aljustrel, un piccolo paese a circa un km da Fatima, nel Portogallo. Morirono quando erano ancora ragazzi e sono stati beatificati il 13 maggio del 2000 da San Gio-vanni Paolo II. La terza veggen-te, Lucia, cugina di Francesco e di Giacinta, è morta all’età di 97 anni, il 13 febbraio 2005. È lei che, nelle sue “Memorie”, ci parla non solo delle apparizioni dell’Angelo e della Vergine, ma anche della vita dei suoi cuginetti Francesco e Giacinta, sottolinean-do la loro devozione semplice e il loro amore per i peccatori. Nell’o-melia pronunciata in occasione della loro beatificazione, San Gio-

I Santi Francesco e giacinta Marto P. Pierfilippo Giovanetti, msp (Italiano)

vanni Pablo II li presentò come modelli per i bambi-ni. È precisa-mente quello che facciamo anche noi nel-le nostre case, per esempio scegliendoli come Patro-ni del nostro Collegio gratuito “Francesco e Giacinta Marto” ad Andahuaylillas (Cuzco). Il Papa concluse così la sua omelia: “La mia ultima parola è per i bambini: Cari bambini e bambine, vedo tan-ti di voi con addosso vestiti simili a quelli usati da Francesco e Giacinta. Vi stanno molto bene! Il guaio è che, questa sera o forse domani, toglierete questi abiti e... i pastorelli spariran-no. Non vi pare che non dovrebbero scomparire?! La Madonna ha biso-gno di tutti voi per consolare Gesù, triste per i torti che gli si fanno; ha bi-sogno delle vostre preghiere e dei vo-

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stri sacrifici per i peccatori. Chiedete ai vostri genitori ed ai vostri maestri di iscrivervi alla «scuola» della Ma-donna, affinché vi insegni a diventa-re come i pastorelli, i quali cercavano di far quanto Ella chiedeva loro. Vi dico che «si progredisce più in poco tempo di sottomissione e dipendenza da Maria che durante anni interi di iniziative personali, appoggiati sol-tanto su se stessi» (San Luigi Ma-ria Grignion di Montfort,  Trattato della vera devozione alla Santissima Vergine, n° 155). E’ stato così che i pastorelli sono diventati rapidamente santi. Una donna che aveva accolto Giacinta a Lisbona, nel sentire i con-sigli tanto belli e saggi che la piccola

dava, le domandò chi era stato ad in-segnarglieli. «È stata la Madonna»- rispose. Lasciandosi guidare, con to-tale generosità, da una Maestra così buona, Giacinta e Francesco hanno raggiunto in poco tempo le vette del-la perfezione”. Lo scorso 13 maggio tutti noi, Fratelli, Sorelle, Padri e bambini ci siamo consacrati alla Madonna dopo 33 giorni di pre-parazione, secondo il modello proposto da San Luigi Maria Gri-gnion de Montfort (1673-1716) nel suo “Trattato”. Che la Madre del Cielo ci protegga da ogni pericolo e continui ad aiutarci nel nostro peregrinare verso la Patria del Cielo.

DAL LIbRO “IN MISSIONE SULLE ANDE CON DIO” del P. Giovanni Salerno, msp

DEVOZIONE A MARIA SANTISSIMABisogna che amiamo la Madonna come un bambino ama la sua mamma. Solo così sperimenteremo la sua materna protezione. Noi invochiamo Santa Maria come Madre dei Poveri del Terzo Mondo, perché apparve come prima Missionaria all’indio San Juan Diego nel Messico, nei primi anni dell’evangelizzazione di quella che oggi è l’America Latina, e gli disse: “Non sto qui io? Non sono io tua Ma-dre? Che cosa ti manca?”. Amate la Madonna! Portate nel cuore questa Mamma: fatela amare ai poveri, ai ragazzi. I poveri hanno bisogno di sapere che c’è una Mamma che veglia su di loro e li ama, li cerca e li aspetta. Ella è stata per noi, fin dall’inizio, la colonna di fuoco e il pilastro o colonna fondamentale del Movimento. Durante questi anni di “Mar Rosso” e di “deserto”, Ella ci ha sempre protetti come figli suoi. Per questo festeggiamo Santa Maria Madre dei Pove-ri del Terzo Mondo il 12 ottobre, data in cui in Spagna si festeggia la Madonna del Pilar. Festeggiamo perciò la Madonna che è stata ed è la Colonna o Pilastro portante del nostro Movimento. Amate la recita del Santo Rosario (…) Non rimandatelo mai alla sera, quando siete stanchi. La Madonna merita i tempi più belli della nostra giornata! Recitate il Santo Rosario adagio, con calma, meditando i misteri della vita di Gesù. Non è infatti solamente una recita di Avemaria, ma è anche una contemplazione amorosa della vita di Gesù.

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PROSSIMI APPUNTAMENTICarissimi amici, sempre è una grande gioia poterci incontra-re con voi per condividere insieme momenti di preghiera, di formazione e di esperienza missionaria; gli incontri si trasfor-mano anche in un momento di verifica riguardante il nostro cammino missionario. Per tutti questi motivi con tanta gioia vi aspettiamo ai nostri prossimi incontri e ritiri chiedendovi di farvene portavoce nel-le vostre realtà e comunità.

SAbATO 30 SETTEMbRE 2017, presso il Santuario dei P. Oblati Missionari di Rho (MI): Corso di formazione catechetica aperto a tutti (09:00 – 17:00).

DOMENICA 8 OTTObRE 2017, presso la Domus Vitellia a Roma: Giornata di spiritualità missionaria aperta a tutti (09:30 – 17:00).

SAbATO 21 OTTObRE 2017, presso Protettorato S. Giuseppe di Caltagirone (CT): Giornata di spiritualità missionaria aperta a tut-ti (09:30 – 17:00).

DOMENICA 5 NOVEMbRE 2017, presso Parrocchia “Mater Do-mini” a Catanzaro: Giornata di spiritualità missionaria aperta a tutti (09:30 – 17:00).

DOMENICA 12 NOVEMbRE 2017, presso casa “Sacro Cuore” a Vicenza: Giornata di spiritualità missionaria aperta a tutti (09:30 – 17:00).

DOMENICA 19 NOVEMbRE 2017, presso Monastero Carmeli-tane Scalze ai Ponti Rossi a Napoli: Giornata di spiritualità mis-sionaria aperta a tutti (09:30 – 17:00).

DOMENICA 26 NOVEMbRE 2017, presso Parrocchia S. Leone Magno a Bitonto (BA): Giornata di spiritualità missionaria aperta a tutti (09:30 – 17:00).

SAbATO 2 DICEMbRE 2017, presso Monastero “S. Benedetto” a Milano: Veglia di adorazione (20:30 – 24:00).

DOMENICA 3 DICEMbRE 2017, presso il Santuario P. Oblati Missionari di Rho (MI): Corso di formazione catechetica per tutti (09:00 – 17:00).

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Le noStRe PuBBLICazIonI GRatuIte“IN MISSIONE SULLE ANDE CON DIO”

“gIOVANI SEDOTTI DA CRISTOE DAI POVERI”

S. AgOSTINO SI CONFESSA

VIA CRUCIS PER gIOVANI E CONTEMPLATIVI

“MATRIMONI MISSIONARI”

“I MISSIONARI SERVI DEI POVERI DEL TERZO MONDO”

ROSARIO MISSIONARIO

“CHI è gESù CRISTO”

“IL MIO CUOREIMMACOLATOTRIONFERà”

LIbRO LIbRO

LIbRETTO LIbRETTO

LIbRETTO

LIbRETTO

DVDTRITTICO

TRITTICO

MISSIonaRI SeRVI DeI PoVeRI DeL teRzo MonDo onLuS CaSeLLa PoStaLe 220 - 26900 LoDI - Italia - tel. 02.9810260

Fax 02.98260273 - e-mail: [email protected] - www.msptm.com

Per richiedere gratuitamente questo materiale:

“IMITAZIONE DI CRISTO”LIbRETTO

Il 13 giugno 1917 a Fatima la Vergine Maria disse alla piccola Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A quelli che abbracceranno questa devozione prometto la salvezza e saranno amati da Dio come fiori posti da Me per adornare il suo trono”.

Oggi il Signore vuole servirsi di te

Missionari Servi dei Poveri del Terzo MondoVia E. Asfinio, 8 - 26858 SORDIO (LO) - Tel. +39 02 9810260

E-Mail: [email protected]: www.msptm.com

…per diffondere la devozione al Cuore Immacolato di Maria nella tua famiglia, nel tuo posto di lavoro, tra i tuoi amici… puoi richiederle a:

e desideri altre copie..

Con approvazione ecclesiastica

Tutti i giorni, davanti al Santissimo Sacramento solen-nemente esposto, i Missionari Servi dei Poveri del Terzo mondo recitano questa preghiera alla Vergine Maria; si tratta di un autentico programma di vita. Può anche es-sere il tuo programma di vita: recitala ogni giorno con affetto verso la tua Mamma del Cielo e con grande fiducia nel fatto che con Lei è possibile migliorare la tua Vita.

reghiera De Grandmaison

Santa Maria, Madre Dio, con-servatemi un cuore di un fan-ciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottenetemi

un cuore semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze; un cuore magnanimo nel dolo-re, facile alla compassione; un cuore fedele e gene-roso che non dimentichi alcun bene e che non serbi rancore di alcun male. Formatemi un cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato, contento di scomparire in altri cuori, sacrificandosi davanti al Vostro Figlio Divino, un grande cuore e indomabile, si che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare; un cuore tormentato dalla Gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo Amore, con una piaga che si rimargini solo in Cielo.

del Padre

I Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo credono fermamente in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, e in tut-ta la sua opera di Redenzione. E, così come lui visse per distrugge-re il peccato, anch’essi dedicano la propria vita all’evangelizza-zione dei più bisognosi, portan-do loro non solo la Parola di Dio, ma anche la sua presenza sacramentale, aiutati sempre dall’intercessione materna di Maria, Madre dei Poveri, e in totale fedeltà al Santo Padre (Successore di San Pietro) e al Magistero della Chiesa. Ti in-vitiamo a unirti a questa mis-sione.

Per maggiori informazioni, visitaci:

www.msptm.comscrivici:

[email protected] telefonaci:02/9810260

• Eucaristia - È il sacramento in cui si fanno presenti il Corpo e il Sangue di Cristo sotto le specie del pane e del vino, così come Gesù stesso lo istituì nell’Ultima Cena (cfr. Mt 26, 26-29; Mc 14, 22-25; Lc 22, 14-23; 1Cor 11, 23-25).

• Confessione - È il sacramento del perdono. Gesù risorto diede il suo Spirito agli Apostoli, e con essi ai ministri del Perdono (sacerdoti validamente ordi-nati nella Chiesa cattolica).

• Unzione degli infermi - È il sacramento che con-ferisce una grazia speciale al cristiano che si trova gravemente ammalato o in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la pre-ghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e, se ha commesso peccati, gli saranno per-donati» (Gc 5,14-15). Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1526-1532.

• Matrimonio - È il sacramento che eleva e arric-chisce l’intima unione tra un uomo e una donna, rendendola segno vivo dell’unione tra Cristo e la sua Chiesa (cfr. Ef 5, 21-33; Ap 19, 6-8). È un’unione in-dissolubile ed esclusiva, perché “non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mt 19, 6; cfr. 1Cor 7, 10-11).

• Ordine - È il sacramento del ministero apostolico in unione con Cristo, Capo della Chiesa, il quale fa sì che i suoi ministri agiscano “in persona Christi” (nella persona stessa di Cristo). Essi sono incaricati in modo speciale di predicare la Parola di Dio (cfr. At 20, 28-32) e di celebrare l’Eucaristia (cfr. 1Cor 11, 23-25).

Con approvazione ecclesiastica.Vicario Generale dell’Archidiocesi di Cuzco

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Io,

del monastero di,

nella città di

(Paese: )

mi impegno a vivere l’obbedienza e la povertà della mia dedizione a Dio nel mio monastero, per il Movimento dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo, affinchè il Regno di Dio giunga fino ai più poveri.

Data:

Firma:

elogio deicontemplativi

“avete scelto di vivere con Cristo,o, detto meglio, Cristo vi ha scelti perchè viviate con Lui il suo mistero pasquale,attraverso il tempo e lo spazio.tutto ciò che siete, tutto ciò che fate ogni giorno, sia l’ufficio divino salmodiato o cantato, sia la celebrazione dell’eucaristia,sia i lavori in cella o in gruppi di fratelli, il rispetto della clausura e del silenzio, le mortificazioni volontarie o imposte dalla regola, tutto quanto è assunto, santificato, utilizzato da Cristo per la redenzione del mondo”.

Contemplativi

“... Senza dubbio con la preghiera e il sacrificio si possono aiutare le Missioni “(Santa teresina di Gesù Bambino. Storia di un’anima. B, 3 ss.).

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Le nostre comunità missionarie di sacerdoti e di seminaristi, di contemplativi a tempo completo, di giovani laici, di religiose e di coppie di sposi propongono di aiutarti in questo cammino:

■ Se sei un/a giovane in atteggiamento interiore di ricerca e che, durante il perio-do minimo di un anno (vissuto in terra di missione, condividendo la vita delle comunità dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo o delle Missionarie S.P.T.M) sei disposto/a a discernere quale è la missione a cui Dio ti chiama nella Chiesa…, sappi che i poveri ti aspettano.

■ Se sei un giovane interessato a vivere un fine settimana o alcuni altri giorni di silenzio e di preghiera in un’atmosfera missionaria nella nostra Casa di Forma-zione di Ajofrín (Toledo – España)…ti aspettiamo.

■ Se siete una coppia di sposi che con i vostri figli vi sentite chiamati a venire nel Terzo Mondo per un tempo di almeno due anni per aprire ai più poveri la vostra famiglia, come una piccola chiesa domestica …i poveri vi aspettano.

■ Se ti senti chiamato/a a dedicarti ai più poveri, contagiando con il tuo amore missio-nario la realtà in cui vivi, per mezzo della formazione e animazione di un “Gruppo d’Appoggio” dei Missionari Servi dei Poveri TM… mettiti in contatto con noi.

Se in te palpita una fiamma missionaria, non lasciare che si spenga: sei chiamato/a ad alimentarla

Laico consacrato Sorelle consacrate

Coppie di sposi consacrati Contemplativo a tempo completo

Seminarista Sacerdote

Oblato Socio/Collaboratore

Nome e Cognome: ................................................................................................................................................................................

via:.........................................................................................................................................................................................................................

Codice Postale:......................................................... Città ....................................................................................................................

Telefono:................................................................................................. Provincia ...............................................................................

Occupazione:...............................................................................................................................................................................................

Età:.........................................................................................................................................................................................................................

Grado d’istruzione:.................................................................................................................................................................................

Favorisca mandarmi informazioni sul modo di farmi missionario, membro del Movimento dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo, nella condizione di:

Spedire al seguente indirizzo:MISSIONARI SERVI DEI POVERI DEL TERZO MONDO - ONLUS

CASELLA POSTALE 220 - 26900 LODI - Italia - Tel. (02) 9810260Fax (02) 98260273 - E-mail: [email protected] - www.msptm.com

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Io

Via n. Cap.

Città Provincia Nazione

Data Firma

Questa “Scheda di Offerte Spirituali” puoi spedirla al nostro indirizzo di Cusco (Perù), dove sarà collocata ai piedi della Madonna, sull'altare della Cappella "Santa Maria Madre dei Poveri del Terzo Mondo".

MISIONEROS SIERvOS DE LOS POBRES DEL TERCER MUNDO Tel. 0051 95 6949389 - 0051 98 4032491

P.O. BOX 907 - CUZCO - PERU’ - e-mail:[email protected]

mensilequindicinalesettimanalequotidiana

AdorazioneEucaristica

altra

Santa Messa

UN AIUTO MOLTO IMPORTANTE PER I MISSIONARI

durante tutto l’anno .............., m’impegno a rimanere unito a voi per rin-graziare Dio di questo nuovo carisma ecclesiale, dato ai Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo. La mia partecipazione sarà la seguente:

Laici

“Se tu dici che sei cattolico, che hai ricevuto il battesimo, che sei cresimato o cresi-mata, devi andare oltre e portare il nome di Gesù: è un obbligo!”.

(Papa Francesco. Meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae. Roma, 9 settembre 2016)

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Ai nuovi lettoriTi mandiamo varie copie di questa Lettera Circolare affinchè possa di-stribuirle fra i tuoi familiari, amici, compagni o colleghi di lavoro, ecc. Così ci aiuti a diffondere questo messaggio, per il bene di tutti quelli che soffrono nel Terzo Mondo. Facci pervenire indirizzi di amici che possano gradire di ricevere questa nostra Lettera Circolare.

Mittente: (Scrivere, qui sotto, i dati della persona che manda i nuovi indirizzi)

Cognome e Nome

via n.

Città C.A.P.

Provincia Stato

E-mail:

Spedire a questo indirizzo:Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo - Onlus

CASELLA POSTALE 220 - 26900 LODI - Italia Tel. 02.9810260 - Fax 02.98260273 - Cell. P. Walter 335.1823251e-mail: [email protected] - www.msptm.com

Cognome e Nome

via n.

Città C.A.P.

Provincia Stato

E-mail:

Cognome e Nome

via n.

Città C.A.P.

Provincia Stato

E-mail:

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Intervista alla Sorella Maria Strzalkowska, msp

Potrebbe riassumere in pochi tratti la sua storia personale fino all’incontro con il Movimento dei Missionari Servi dei Poveri TM?Sono nata un 26 agosto, giorno dedicato alla Madonna di Cze-stochowa. Nove giorni dopo la nascita, i miei genitori mi han-no fatto il maggiore dei regali, quello del santo Battesimo, e mi hanno messo il nome di Maria, sottomettendosi in questo all’in-sistenza di mia nonna, anche se loro avevano pensato di darmi un altro nome. Scrivendo que-sto mi rendo conto che sono nata appena quindici anni dopo la II Guerra Mondiale, eppure ciò non ha impedito che io passassi la mia infanzia tra risa e giochi, essendo io l’ultima nata di tre fratelli e vi-vendo in una piccola città al nor-dest della Polonia. Quasi tutti gli abitanti della zona, includendo i miei genitori e i miei fratelli, gua-dagnavano da vivere lavorando nello stabilimento tessile di quel-la località. Io sono stata l’unica

che non vi ha mai messo piede, perché ho intrapreso altri per-corsi, dal commercio alla profes-sione d’infermiera, che ho impa-rato quando ho scoperto il gusto

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di servire il prossimo. Nella mia casa paterna, come succedeva in generale con tutti i polacchi, ho avuto un esempio di famiglia cat-tolica praticante, anche se non im-pegnata in modo particolare con la parrocchia. All’età di vent’anni sono andata in pellegrinaggio a Jasna Gora, al santuario di Nostra Signora di Czestochowa. È stato un pellegrinaggio a piedi, durato quattordici giorni. Lì ho vissuto un tempo particolare nella fede: entrando in una chiesa, ho visto scritto sul leggio queste parole: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già ac-ceso!”. Non ne comprendevo tut-to il significato, però sentivo che quelle parole erano per me. Da allora cercavo di fare il possibile per essere fedele alla Messa quo-tidiana; inoltre mi sentivo attratta dalla vita religiosa. Cinque anni più tardi, ho lasciato la mia casa paterna per trasferirmi a Suvalki, dove avevano aperto un nuovo ospedale e avevano bisogno di infermiere.

è stato allora che ha conosciuto il Movimento e il Padre giovanni?Il Padre Giovanni l’ho conosciu-to tre anni più tardi, in un luogo pieno di laghi e di boschi che fre-quentavo con le mie compagne nei campeggi giovanili. Lui ve-niva in questa zona della Polonia (verde e accogliente durante l’e-state, ma molto fredda e coperta di neve durante l’inverno) per cercare giovani disposti a dare un tempo della propria vita al Signo-re nel servire i poveri del Perù.

Ricordo che, nel mio servizio di otorinolaringoiatria, tre persone diverse in un solo e medesimo giorno mi suggerirono un in-contro con il sacerdote, medico e missionario del Perú. Ho deciso di andarci insieme a un’altra in-fermiera, mia vicina, ma prima ho dato un’occhiata alla carta ge-ografica per sapere bene dove si trovava il Perù. Eravamo un bel gruppo di giovani nell’incontro con il P. Giovanni, che ci parlava per mezzo di un traduttore, un sacerdote, e che ha risvegliato in me un desiderio assopito sì, ma non spento: un desiderio di vita religiosa. Però, tutto questo mi sembrava troppo grande e irrag-giungibile, sia per la lingua, sia per l’enorme distanza geografica, sia - soprattutto - per il fatto che io pensavo che la vita missionaria fosse riservata a persone molto scelte e molto capaci e preparate; mentre io non mi consideravo af-fatto una di loro. Comunque, ho conservato nel mio cuore quel de-siderio e, il giorno dopo, ho acqui-stato un libro per studiare lo spa-gnolo, e il libro della “Imitazione di Cristo”, opera attribuita fino a pochi anni fa a Tommaso da Kem-pis. Ricordo che, in quegli anni, parecchie delle mie compagne o amiche lasciavano la Polonia per cercare migliori opportunità di lavoro in diversi paesi del mon-do, ma io sempre cullavo la mia idea che mai avrei lasciato il mio paese semplicemente per guada-gnare più denaro. Ma adesso l’i-dea di andare nel Perú per il Si-gnore mi risultava possibile; e di

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Suor Maria, msp mentre prepara le giovani novizie per essere Suore Missionarie Serve dei Poveri TM.

giorno in giorno cresceva in me il desiderio di realizzarla, ancora di più per il fatto che alcune giovani della mia cerchia condividevano la stessa idea. Così, con l’aiuto di Dio, il 23 gennaio 1991 ho preso per la prima volta un aereo per incominciare il viaggio della mia vita… che dura fino ad oggi. Du-rante il viaggio, da quando sono partita dalla Polonia ben decisa e molto fiduciosa, il Signore mi ha trattato con molto affetto, ma un certo timore si è manifestato nel mio organismo con forti dolori, uguali a quelli di una lombaggi-ne e di un’appendicite. Non ho detto niente a nessuno; solo ho preso qualche analgesico e sono salita a bordo dell’aereo nel volo da Varsavia a Francoforte. Lì ho avuto pochissimo tempo per la coincidenza aerea, mentre la mia povera conoscenza dello spagno-lo e del tedesco mi impedivano di capire bene quanto mi si dice-va; finalmente mi hanno accom-pagnato fino a prendere posto sull’aereo della Lufthansa che mi pareva molto piccolo, ma che ave-va sedili molto spaziosi e comodi. Risultato: ho fatto il viaggio nel

secondo piano dell’aereo, in pri-ma classe… A poco a poco i dolo-ri si sono calmati e a Cuzco sono scomparsi completamente.

La nuova vita in missione le ha causato qualche difficoltà?All’inizio pensavo che fosse l’inizio di una pagina totalmente nuova della mia vita, ma con il passare degli anni ho compreso che era l’unica che da sempre sta-vo scrivendo. Il Signore era ed è la vera attrattiva della mia vita, anche se per molto tempo è rima-sta celata sotto tanti valori e bel-lezze della vita missionaria. Però il Movimento, con la sua regola di vita basata sulla “Imitazione di Cristo” e la frequente invocazione dello Spirito Santo, marcava total-mente il ritmo di questa scoperta, favorito dal servizio quotidiano dei più poveri – i prediletti del Signore. Le difficoltà con la nuova lin-gua sono durate pressappoco un anno, ma non mi hanno impedi-to un lavoro intenso, perché con i bambini della Casa-Hogar, che mi assorbivano quasi del tutto, ciò che contava erano il linguag-

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gio del “cuore” e gli occhi ben aperti sulle loro necessità. In se-guito c’è stata la difficoltà di de-cidere se continuare o ritornare, dopo avere visitato i miei in Polo-nia. Avevo bisogno di una spinta emozionale, ed erano loro - i bam-bini - quelli che facevano questo ruolo di calamita: quante volte ho pensato che nel Perù poteva suc-cedere un forte terremoto mentre io ero lontana e non potevo aiu-tare i bambini che piangevano sconsolatamente!

Quali sono stati i passi della comunità femminile del Mo-vimento, che oggi conta su un grande numero di Sorelle?Con il passare del tempo, il cre-scente numero delle Sorelle face-va sì che lo sguardo e i progetti fossero sempre più ampi. Comin-ciarono le missioni, prima nel car-cere delle donne, poi nei diversi villaggi sparsi sull’alta Cordiglie-ra delle Ande, dove incontravamo bisogni urgenti di servizio cate-chetico - spirituale e formativo -, e anche di appoggio nutrizionale per i più piccoli. Pareva che il nu-mero dei bisognosi si moltiplicas-se insieme con il nostro desiderio di occuparci di loro, spinto dalla carità che il Signore poneva gra-tuitamente nei nostri cuori. A distanza di tanti anni, l’en-tusiasmo missionario continua uguale?Dando uno sguardo a tutti gli anni vissuti in missione, mi chie-do che cosa cambierei se dovessi incominciare di nuovo. E rispon-

do che certamente continuerei a camminare sulle orme di Gesù e di Maria, com’è caratteristico del Movimento; solo che questa volta lo farei in pieno abbandono nella Provvidenza e a occhi chiusi.

Qual è il regalo più bello che le hanno fatto i poveri?Il Signore è il Maestro perfetto e si serve delle persone e delle si-tuazioni per formarci secondo il Suo Cuore. I poveri della Cordi-gliera mi hanno insegnato - tra molte altre cose - la generosità, la pazienza e l’ospitalità; e i bambi-ni hanno superato tutti dandomi esempio di perdono, fiducia e al-legria. Però il regalo più bello e inafferrabile sono stati e sono gli occhi dei bambini più piccoli, che trasmettono la bontà di Dio. Ricordo che, 20 anni fa, un bam-bino di 3 o 4 anni d’età, dopo aver sofferto di malesseri causati da una malattia con forte febbre, è riuscito a dormire solamente un poco, ma il suo sonno non era tranquillo: si agitava, sembrava che lottasse contro qualcuno. Ho cercato di svegliarlo. Il bambino, quando ha aperto gli occhi, mi ha guardato e ha sospirato con un senso di sollievo e di fiducia; sorridendo ha preso la mia mano e ha dormito ormai tranquillo, senza che si spegnesse il bel sor-riso del suo volto. Mi piacciono i particolari, e questo mi è rimasto molto impresso. Le prime bambine più grandicelle della Casa-Hogar Santa Teresa di Gesù (che allora avevano tra i 7 e i 9 anni d’età) ci accompagnava-

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no nella santa Messa e nell’Ado-razione Eucaristica giornaliera. E, quando hanno imparato a leg-gere, recitavano insieme con noi il breviario o facevano da lettrici nella santa Messa. Sono state loro ad aiutarmi a perseverare. Sono state come il preludio della futura comunità di Sorelle. Un grande re-galo è stato anche il fatto che, anni più tardi, alcune di loro hanno sentito la chiamata particolare del Signore alla vita religiosa e hanno chiesto di entrare nella comuni-tà per incominciarvi la propria formazione come Sorelle Missio-narie Serve dei Poveri TM. At-tualmente, tre di loro fanno parte delle Sorelle di voti perpetui, re-alizzando un prezioso apostolato con i bambini e con le giovani.

Qual è il momento più bello del-la sua giornata missionaria?Personalmente ho un grande amore per l’Eucaristia e ho sem-pre cercato di trasmetterlo ai bam-bini e alle Sorelle, in modo che

anch’essi aspettino con gioia l’ora della santa Messa come il più bel momento del giorno. Durante le missioni nei villaggi dell’alta Cor-digliera, è quasi impossibile avere il “lusso” della santa Messa quo-tidiana. Per questo offro tale grande pri-vazione per tutti i poveri dei luo-ghi in cui il Signore ci invia, affin-ché il mio dolore si trasformi nel loro desiderio di questo grande miracolo e regalo di Nostro Si-gnore che è la Santa Eucaristia.

Quali sono le sfide che lei con-sidera importanti, dal punto di vista missionario, per la Chiesa e per il Movimento nel futuro?Chiedo a Dio, e desidero per tut-ta la Chiesa ed in modo partico-lare per il nostro Movimento, che non dimentichiamo mai che siamo missionari “per natura” e che l’invio del Signore (“An-date”) non diventi un semplice suono di parole o un semplice fare dei progetti, ma sia sempre un camminare, un agire, un dare testimonianza da parte di tutti i battezzati, e nessuno si creda esonerato dall’essere missiona-rio: da vicino o da lontano; nella famiglia, nella scuola o sul lavo-ro, con i vicini di casa o fino agli ultimi confini della terra.

Che cosa direbbe ai giovani che ai nostri giorni sentono nel pro-prio cuore il desiderio di servire i poveri, ma si sentono frenati da molti dubbi e incertezze di fron-te al futuro? Ai giovani che sentono nel pro-

Suor Maria, Missionaria Serva dei Poveri TM, insieme a una bambina orfana del Hogar Santa Teresa di Gesù

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prio cuore un certo desiderio di servire Dio e i poveri, dico: “Non spegnete il fuoco che Gesù ha acceso nel vostro cuore. La vostra generosità deve dare frutti di santità per voi e per molti altri che il Signore vi ha affidati nel momento

della chiamata”. E, finalmente, dico loro: “Non privatevi della vera feli-cità, seguendo il vero Amore che è Dio stesso”. Vi aspetto ai piedi del Tabernaco-lo e sui sentieri montani dell’alta Cordigliera delle Ande.

Suor Maria, Missionaria Serva dei Poveri TM, con alcune Suore e bambini dell’Hogar Santa Teresa di Gesù

OREMUSPREgHIERA A SANTA MARIA, MADRE DI DIO

Santa Maria, Madre di Dio: conservatemi un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente.

Ottenetemi un cuore semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze; un cuore magnanimo nel dolore, facile alla compassione; un cuore fedele e generoso

che non dimentichi alcun bene e che non serbi rancore di alcun male. Formatemi un cuore dolce e umile

che ami senza esigere di esser riamato, contento di scomparire in altri cuori sacrificandosi davanti al Vostro Figlio Divino; un cuore grande e indomabile sì che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare;

un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore

con una piaga che si rimargini solo in Cielo. (P. Léonce de Grandmaison, S.J., 1868-1927)

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SORELLE MISSIONARIESERVE DEI POVERI

DEL TERZO MONDO

Il velo tradizionale che portano

le nostre Sorelle è segno

della loro totale consacrazione

a Cristo e del loro sacrificarsi

in riparazione dei peccati del mondo.

(Se vuoi avere maggiore informazione, compila il tagliando della pagina 19)

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DALLE NOSTRE CASEcronaca del movimentoAssembleA GenerAle

Lo scorso mese di luglio è sta-to molto importante per tutto il Movimento dei Missionari Ser-vi dei Poveri TM, specialmente per il Ramo Maschile, che com-prende i Sacerdoti e i Fratelli. Per iniziativa del nostro Com-missario Pontificio, Padre Juan José Salaverry (O.P.), si è tenu-ta a Cuzco la prima Assemblea Generale del Movimento, alla quale hanno partecipato tutti i Sacerdoti e i Fratelli con voti perpetui e con voti temporali. È stata un’occasione unica, dav-vero storica, in cui abbiamo po-tuto riunirci tutti quanti insie-me. Sono arrivati due sacerdoti dall’Italia, due sacerdoti e quat-tro Fratelli dalla nostra Casa di Formazione Sacerdotale “San-ta María Madre dei Poveri” di Ajofrín (Toledo-Spagna) e tre sacerdoti da Cuba, tra i quali il Padre Giovanni Salerno. Per tutti noi è stata ovviamente una grande gioia incontrarci di nuovo con il nostro caro Fonda-tore, che si trova a Cuba dal 6 aprile 2016. Molti di noi era da più di un anno che non lo ve-devano, anche se ricevevamo sempre con piacere sue notizie da Cuba e lo accompagnavamo con le nostre povere preghiere.

I lavori dell’Assemblea Genera-le si sono svolti nel Centro Ne-ocatecumenale Archidiocesano di Cuzco e sono stati preceduti da un ritiro spirituale, dal mar-tedì 18 al sabato 22 luglio. Il ri-tiro è stato predicato dal Vesco-vo emerito di Morelia (Messi-co), Mons. Alberto Suárez Inda, nominato cardinale dal Papa Francesco il 4 dicembre 2015. È stato lo stesso cardinale che ha ordinato l’ultimo (in ordine di tempo) sacerdote del Movi-mento, il Padre Rafael Santillán Rodríguez msp, il 21 dicembre 2015.Domenica 23 luglio abbiamo realizzato una passeggiata co-munitaria e in seguito, dal lu-nedì 24 al sabato 29, si è svolta l’Assemblea Generale. Si sono disposte due riunioni di lavoro al mattino e due nel pomerig-gio. È stato un lavoro intenso che abbiamo potuto realizzare con la grazia di Dio. Si sono trattati diversi temi: liturgia, vita comunitaria, apostolato, formazione, promozione voca-zionale, ecc. Quando si è trat-tato il tema delle relazioni tra i diversi Rami del Movimento, hanno preso parte anche i rap-presentanti delle nostre Sorelle e dei nostri Matrimoni missio-nari.Abbiamo potuto sperimentare

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Famiglie che insieme ai loro figli hanno partecipato al Campus di Famiglie organizzato dai Missionari Servi dei Poveri TM in Italia

tra noi un’autentica comunio-ne, cioè una “unità nella diver-sità”, perché il carisma comune non ci impedisce di avere ve-dute e atteggiamenti diversi in rapporto ai temi trattati. Questa diversità, lungi dall’es-sere una limitazione, è senza dubbio una grande ricchezza, che può aiutarci a crescere, nel rispetto delle differenti opinioni. Voglia il Cielo che questo sfor-zo possa essere la semente per la nostra crescita futura.Al termine dell’Assemblea Ge-nerale, ci siamo dovuti separa-re nuovamente, per continuare ciascuno il proprio apostolato nel Perù, a Cuba o in altri pa-esi. Infatti, vari Padri e Fratelli sono partiti appena conclusa l’Assemblea, per dedicarsi ai rispettivi Campus organizzati ad Ajofrín e in Italia. Un grup-po di nostri sacerdoti, invece, è stato inviato a rappresentare il

Movimento nell’Assemblea Ar-chidiocesana di Cuzco.

CAmpus delle fAmiGlie

Dal 6 al 13 agosto, in località “Pian dei Resinelli”, con un bel panorama alpino appena so-pra la città di Lecco (Italia), si è svolta la terza edizione del Campus per le famiglie. È stata una settimana simpa-tica, che ha avuto momenti di formazione (su temi familiari e soprattutto di coppia), di pre-ghiera con Messa e adorazione eucaristica ogni giorno (molto bella l’esperienza di adorazione notturna, che è sempre un mo-mento molto intenso per tutti) e anche di giochi, con l’organiz-zazione di una specie di olim-piade per famiglie lungo tutta la settimana.

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Non sono potuti mancare la classica passeggiata e momenti di convivenza che normalmen-te, come sappiamo per la no-stra esperienza ormai triennale, servono per tendere ponti tra famiglie desiderose di vivere cristianamente, che in segui-to, durante il resto dell’anno, si mantengono in contatto per pregare insieme e per scambiar-si consigli. Siccome molte delle famiglie partecipanti erano già legate al Movimento, c’è stato anche un pomeriggio di presen-tazione del Movimento con la testimonianza dei coniugi un-gheresi Gabor e Melinda Bako-nyi, i quali, dopo aver trascorso (con le loro figlie Ilona e Boro-ka) due anni (da febbraio 2013 a giugno 2015) nella comunità delle Famiglie Missionarie di Villa Nazaret a Cuzco, hanno ripreso il loro lavoro nel nostro

centro di Budapest.Non sono mancati i bambini e i giovani durante questo Cam-pus, assistiti da vari animatori che, oltre a dare loro delle cate-chesi, hanno organizzato varie altre attività. Uno degli anima-tori è stato il Fratello Seminari-sta Deyvid, che si è incaricato dei ragazzi più grandi.

CAsA di formAzione sACerdotAle “sAntA mAriA mAdre dei poveri”

Lo scorso mese di giugno hanno terminato i loro studi di Teolo-gia nella nostra Casa di Forma-zione Sacerdotale “Santa Maria Madre dei Poveri” di Ajofrín due dei nostri seminaristi mag-giori: Mario Totic msp (croato)

Seminaristi Missionari Servi dei Poveri TM, che si preparano nel Seminario di Ajofrin (Toledo, Spagna)

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e Carlos Jiménez msp (colom-biano). Entrambi sono stati in-viati per rafforzare il nostro ser-vizio missionario. D’altra parte, ha incominciato i suoi studi ad Ajofrín il Fratello Matteo Ama-che Huamani, di 23 anni. Origi-nario di Cusibamba (villaggio andino in cui le nostre Sorelle hanno una missione permanen-te), dopo la sua esperienza nel Seminario Minore “San Luigi Gonzaga” di Andahuaylillas e poi come Fratello della Comu-nità in appoggio nelle missioni e nel lavoro con i ragazzi -, ini-zia ora un nuova tappa del suo cammino formativo. Anche il Fratello Erick Domínguez Car-doso msp (messicano), dopo aver trascorso due anni nella “Città dei Ragazzi”, interrom-pendo gli studi per appoggiare la comunità di Cuzco, riprende-rà la propria formazione nella nostra casa di Ajofrín. Li racco-mandiamo tutti e quattro alle vostre preghiere.

iniziAtive in itAliA

Tra le tante iniziative dei no-stri benefattori, amici, collabo-ratori, oblati e soci, ai quali va sempre tutto il nostro ringra-ziamento e quello dei nostri bambini che ricambiano con la loro preghiera, ci riempiono di gioia quelle avute da un gruppo di cari amici ed amiche di For-li; nel corso del passato mese di aprile hanno allestito un punto di informazione del Movimento

importAnteCari amici, siamo coscien-ti che spesso, purtroppo, le notizie che vi offriamo in queste pagine della Cronaca delle nostre Case sono poco attuali. I tempi necessari per riunire i dati, redigere la Cronaca, tradurla nelle varie lingue, mandarla a stampare e poi distribuirla, come voi ben potete immaginare, risulta-no molto lunghi e fanno sì che questo problema sia di difficile soluzione. Per avere informazioni più attuali vi suggeriamo di con-sultare la Cronaca della NEW-SLETTER che potete trovare sul nostro Sito Internet:

www.msptm.com

in occasione di una ricorrenza festiva. Inoltre, in collaborazione con un Supermercato cittadino, hanno animato per una giorna-ta una raccolta alimentare che, oltre all’abbondante quantità di alimenti ricevuti e che già hanno raggiunto le nostre missioni, è stata un’occasione per distribui-re materiale informativo del Mo-vimento. Iniziative come queste, accompagnate dal grande affetto verso i più poveri, rappresentano davvero un canale di diffusione del nostro carisma di servizio agli ultimi. Grazie ancora a tutti voi che non mancate di creativi-tà per andare incontro al fratello bisognoso.

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Con la tua collaborazioneun bambino si alimenterà nei nostri centri ... Come?

Facendoti eco del grido dei più poveri, diffondendo tra i tuoi ami-ci e i tuoi parenti questa stessa Circolare e tutto il nostro materia-le (che puoi richiedere gratuitamente), come pure organizzando incontri di sensibilizzazione missionaria, ai quali eventualmente possono partecipare i nostri missionari, previo il tuo invito.

Offrendo i tuoi sacrifici e le tue preghiere, insieme con la tua fe-deltà al Vangelo e al Papa, affinché ogni Missionario Servo dei Poveri del Terzo Mondo possa essere presenza viva di Gesù in mezzo ai poveri. Inviandoci intenzioni di Messe.

Sostenendo: • Acquisto della farina necessaria per poter sfornare ogni giorno

3.000 pani per più di 1.500 persone (spesa giornaliera: 50 Euro).• Acquisto di 50 mattoni locali (50 Euro).• Borsa di studio mensile per Suore MSPTM (150 Euro).• Borsa di studio mensile per

un Seminarista MSPTM (250 Euro).

• Aiuto mensile per i genito-ri di Cuzco che collaborano con noi (maestri, profes-sionisti diversi, falegnami, ecc.) (300 Euro).

• Sostenere le attività gior-naliere nelle nostre mis-sioni sull’Alta Cordigliera (100 Euro).

Donando gioielli, o beni immo-bili, che saranno venduti per destinare il ricavato a beneficio dei bambini orfani. Facendo testamento a favore del nostro Movimento dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo.

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bAMbINO DI 8 ANNI PREgA IL SANTISSIMO E OTTIENE UNA gRAZIA PER LA SUAFAMIgLIA

Diego, un bimbo la cui fede in Gesù Sacramentato ha trasfor-mato la realtà della sua famiglia, segnata da maltrattamenti, alco-lismo e povertà.

HYPERLINK “http://it.aleteia.org/author/padre-augusto-bezerra/” Padre Augusto Bezerra

Padre Patricio Hileman, respon-sabile della formazione di cap-pelle di Adorazione Perpetua in America Latina, ha condiviso la toccante testimonianza di Diego, un bambino messicano di 8 anni la cui fede in Gesù Sacramentato ha trasformato la realtà della sua famiglia, segnata da problemi di maltrattamenti, alcolismo e po-vertà.La storia si è svolta a Mérida, ca-pitale dello Stato messicano del-lo Yucatán, nella prima cappella di Adorazione Perpetua che i missionari di Nostra Signora del Santissimo Sacramento hanno istituito nella città.Padre Hileman ha riferito al Gruppo ACI che il bambino ha sentito in uno dei suoi interventi che “Gesù benedirà cento volte tanto chi si dispone a vegliare all’alba”. “Dicevo che Gesù ha

invitato i suoi amici all’Ora San-ta. Gesù ha detto loro: ‘Non riu-scite a vegliare un’ora con me?’, gliel’ha detto tre volte e lo ha fat-to all’alba”, ha ricordato il sacer-dote argentino.Le parole del presbitero hanno fatto sì che il bambino decides-se di effettuare la sua veglia alle 3:00, una cosa che ha richiama-to l’attenzione della madre, alla quale ha spiegato che lo avreb-be fatto per un motivo preciso: “Voglio che mio padre smetta di bere e di picchiarti e che non sia-mo più poveri”.Nella prima settimana la madre lo ha accompagnato, la secon-da settimana Diego ha invitato il padre. “Un mese dopo aver iniziato a partecipare all’Ado-razione Perpetua, il padre ha testimoniato di aver sperimen-tato l’amore di Gesù e di essere guarito”, e in seguito “si è inna-morato nuovamente della madre in quelle ore sante”, ha segnalato padre Hileman.“Ha smesso di bere e di litigare con la madre e la famiglia non è più stata povera. Grazie alla fede di un bambino di appena 8 anni, tutta la famiglia è stata curata”, ha aggiunto.Questa è solo una delle varie te-stimonianze di conversione che secondo padre Hileman si ve-rificano nelle cappelle di Ado-razione Perpetua, iniziativa dei

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missionari di Nostra Signora del Santissimo Sacramento, comuni-tà della quale è il fondatore. “Il primo comandamento dell’Ado-razione Perpetua è lasciarsi ‘ab-bracciare’ da Gesù”, ha spiegato il sacerdote. “È il luogo in cui impariamo a riposare nel cuore di Gesù. Solo Lui può darci questo abbraccio dell’anima”.Il sacerdote ha ricordato che l’i-niziativa è cominciata nel 1993 a Siviglia (Spagna), dopo che San Giovanni Paolo II aveva espres-so il desiderio che “ogni parroc-chia del mondo potesse avere la sua cappella di Adorazione Per-petua, dove Gesù fosse esposto nel Santissimo Sacramento, in una custodia, adorato solenne-mente giorno e notte senza in-terruzione”. Il presbitero ha aggiunto che “San Giovanni Paolo II faceva sei ore di adorazione al giorno, scriveva i suoi documenti con il Santissimo esposto e una volta a settimana trascorreva tutta la notte in adorazione. È questo il segreto dei santi, è questo il se-greto della Chiesa: essere centra-ti e uniti a Cristo”.Padre Hileman è incaricato da oltre 13 anni della missione in America Latina, dove esistono

già 950 cappelle di Adorazione Perpetua. Il Messico guida la lista con ol-tre 650 cappelle, presenti anche in Paraguay, Argentina, Cile, Perù, Bolivia, Ecuador e Colom-bia. “Lo stesso Gesù che conti-nuiamo ad adorare e ad amare è Colui che ci dà la forza per poter apprezzare sempre più il sacra-mento dell’Eucaristia”, ha soste-nuto il sacerdote.Secondo Maria Eugenia Verde-rau, che da sette anni prega a un’ora stabilita della settimana in una cappella per l’Adorazio-ne Perpetua in Cile, questo “aiu-ta molto a crescere nella fede. Mi aiuta a capire il mio posto di fronte a Dio, come figlia di un Padre che vuole solo il meglio per me, la mia vera felicità”. “Vi-viamo giornate molto agitate, dalla mattina alla sera. Prendersi un po’ di tempo per fare adora-zione è un dono, dà tranquillità, è uno spazio per pensare, per ringraziare, per mettere le cose al posto giusto e offrirle a Dio”, ha commentato.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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CI DOMANDANO...Perché voi, all’ingresso delle vostre case e delle vostre stanze, avete sempre una croce “nuda”, senza il Cristo Cro-cifisso? E perché nelle vostre case appare sempre la scritta “Ut unum sint”?

R.- La croce senza il Cristo Crocifisso vuole segnalare che in ogni momento, per servire i poveri, bisogna accettare la croce, come Cristo, e ognuno dev’essere il crocifisso. Non è facile servire i poveri! Servire i poveri significa accettare lo stesso cammino della croce di Gesù.D’altro lato, la scritta “Ut unum sint” riproduce l’espressione con cui Gesù manifestò il suo immenso dolore al vedere nel futuro la Chiesa divisa. La nostra preoccupazione dev’essere quella di stare sempre uniti alla Chiesa. Questa unione si ot-tiene amando l’unione nella nostra stessa comunità e inoltre pregando e cooperando per l’unità della Chiesa universale.

Perché sulla porticina del tabernacolo in tutte le vostre cappelle si raffigura un pane spezzato? R.- Il pane spezzato ha la finalità di ricordare ad ogni Mis-sionario Servo dei Poveri del TM che dev’essere per i poveri come Gesù: pane spezzato che si distribuisce silenziosamen-te e che deve lasciarsi mangiare affinché essi crescano spiri-tualmente.

Perché in tutte le vostre cappelle, oltre al Crocifisso e all’immagine di Santa Maria Madre dei Poveri, ci sono sempre le immagini di tre Angeli in adorazione?

R.- Il motivo della presenza di questi tre angeli è quella di ricordare ai bambini che, anche se sono rimasti orfani o sono stati abbandonati, hanno sempre un amico che non li abban-dona mai, il proprio Angelo Custode. E anche perché nei no-stri centri essi vivano come quegli Angeli che vedono rap-presentati lì, in continua adorazione eucaristica.

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Il quadrifoglio è un’anomalia, relativamente rara, del trifoglio bianco, con la presenza di quattro foglioline invece che tre. Le prime tre foglie sono comunemente associate alla fede, alla speranza ed alla carità, la quarta, nel mondo pagano, è considerata segno di fortuna, in quello cri-stiano….anche, dandogli però il nome corretto di Divina Provvidenza. Vi proponiamo il quadrifoglio dei Missionari Servi dei Poveri TM, con il gambo della preghiera e dell’offerta giornaliera della vita, ben radicato nel terreno dell’obbedienza alla Chiesa e al suo Magistero, che gli assi-cura l’unione a Cristo: le quattro foglioline sono opere di carità, frutto dell’entusiasmo missionario, che vi proponiamo quali strumenti sem-plici, però efficaci, per essere ancora più partecipi della gioia di servire.

Facciamo si che questo quadrifoglio missionario non sia un’anomalia e una rarità, ma il nostro ordinario modo di esprimere con opere di carità la fede che professiamo.

IL NOSTRO quADRIFOgLIO MISSIONARIO

Abbiamo a disposizione piccoli espositori da ta-volo in cartone, pensati per presentare il nostro trittico informativo. Sarebbe importante che qualcuno si responsabilizzasse della loro distribuzione e manutenzione in luoghi pubblici (chiedendo sempre i dovuti permessi).

iLLUMiNA LA MissioNeUna cereria, vicina al nostro centro di Sordio, ritira paraffina usata (resti di candele di ogni tipo e colore), trasformandola in candele per le nostre missioni. Recuperando e mandandoci candele usate contribuite concretamente ad “illuminare” le nostre missioni.

Spesso da molti di voigiunge la richiesta di indicare quali materiali possano essere più utili per il nostro servizio missionario: sappiate che le nostre missioni hanno sempre bisogno di materiale di cancelleria per le scuole da noi gestite e per quelle assistite in missione; inoltre, nelle visite alle famiglie povere, distribuiamo sempre rosAri (di plastica semplice, color bianco).

CAriCA iL CoNtAiNerUn altro prezioso strumento per aiutare i poveri da noi assistiti è quello di aiutarci a riempire il container con coperte, scarpe per bambini/e e per ragazzi/e, materiale di igiene personale.

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1) C/C Postale 57689200 intestato a Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo Onlus2) bancoposta on line: I correntisti del servizio “Banco posta on line” possono versare le offerte direttamente sul conto corrente Intestato a Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo. Le coordinate postali sono le seguenti I T 8 9 V 0 7 6 0 1 0 1 6 0 0 0 0 0 0 5 7 6 8 9 2 0 03) bonifico bancario: Intestato a: Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo - Onlus BANCA PROSSIMA Codice IBAN: IT74 U033 5901 6001 0000 0129 866 CODICE BIC: B C I T I T M X (vi invitiamo a precisare il vostro nome, indirizzo nello spazio della causale del versamento, altrimenti l’offerta ci perviene come anonima)4) Assegno “non trasferibile” Intestato a: Associazione Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo Onlus. Spedire in busta chiusa a: Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo - Onlus - Casella Postale 220 - 26900 Lodi - Italia5) Con carta di credito via internet Entrando nella nostra pagina web www.msptm.com

AgEVOLAZIONI FISCALI:L’Associazione Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo è una Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale), pertanto ai sensi dell’art. 1 commi 137 e 138 della Legge di Stabilità 2015 (Legge 190/2014), pubblicata con Gazzetta Ufficiale n°300 del 29 dicembre 2014, gode della detrai-bilità delle erogazioni liberali in denaro a suo favore entro il limite di 30.000 euro con aliquota del 26% (aliquota in vigore già dal periodo d’imposta 2014). In alternativa, le persone fisiche possono scegliere di dedurre le donazioni dal reddito complessivo, nel limite del 10% del reddito dichiara-to, comunque nella misura massima di 70.000 euro (art.14 del DL 35 del 2005). È necessario che le erogazioni in denaro siano effettuate tramite versamento postale o bancario, con carte di credito o prepagate, assegni bancari o circolari; ricordiamo che non sono deducibili somme consegnate in contanti. Inoltre, devono essere conservate le copie dei bonifici, le ricevute dei versamenti in c/c postale, le matrici degli assegni e gli estratti conto bancari o delle carte di credito che contengono l’indicazione del pagamento. Beneficiano delle modifiche alla normativa (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86) anche le imprese, che potranno scegliere di dedurre le erogazioni liberali per un limite dell’ammontare complessivo deducibile alzato a 30.000 euro, ovvero pari al 2% del reddito d’impresa. In alternativa, le imprese potranno sempre dedurre le donazioni a favore delle ONLUS per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui (art.14 del DL 35 del 2005). Per le cessioni gratuite di beni viene ripri-stinata la non imponibilità dell’IVA sui beni ceduti agli enti della cooperazione allo sviluppo per le finalità umanitarie all’estero. Le erogazioni liberali in natura non concorreranno pertanto a formare il reddito come ricavi o plusvalenze, ma dovranno essere considerate in base al loro valore normale prezzo di mercato di beni della stessa specie o similari. Il donatore, in aggiunta alla documentazio-ne attestante il valore normale (listini, tariffari, perizie, etc.), dovrà farsi rilasciare dal beneficiario una ricevuta con la descrizione analitica e dettagliata dei beni erogati e l’indicazione dei relativi va-lori. Tali disposizioni si applicano a decorrere dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2014.

Ci sono varie modalità per appoggiare il nostro servizio missionario:

La presente Circolare e tutto il materiale da noi pubblicato sono completamente gratuiti e sempre a disposizione di tutti, grazie alla generosità di un benefattore che crede nel nostro carisma ed in questo modo collabora alla diffusione del Regno di Dio. Per questo motivo, non abbiate paura di richiederci l’invio delle nostre pubblicazioni per far conoscere ad altre persone il carisma dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo.

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Pia opera Santa Maria Madre dei Poveri del Terzo Mondo

Sono moltissime le persone che, per dimostrare il profondo affetto che nu-trono verso i loro cari, tanto vivi come defunti, li raccomandano, in salvo da ogni possibile dimenticanza, alla bon-tà misericordiosa del Signore e della sua santissima Madre. Per ottenere questo, sanno che la celebrazione del santo sacrificio della Messa applicata secondo tali intenzioni è il miglior re-galo che possano fare ai loro cari. Per tutti gli iscritti alla "Pia Opera Santa Maria Madre dei Poveri", ogni giorno dell'anno nell'Opus Christi Salvatoris Mundi (I Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo) si celebrano due sante Messe: una per i benefattori vi-vi, e un'altra per i benefattori defunti.

Cuzco - Perù

L'iscrizione, con la relativa offerta, può essere:

Per un Anno: 25,00 EuroA perpetuità: 155,00 Euro

Si invia un attestato dell'impe-gno assunto.

Ringraziamo di vero cuore an-che tutti coloro che per aiutare i nostri missionari inviano lo stipendio di 20 euro per le or-dinarie S. Messe.

Le offerte per l’iscrizione alla

“PIA OPERA SANTA MARIA MADRE DEI POVERI”,

non devono essere considera-te un pagamento della Santa Messa; sono invece l’espressione concreta della nostra fede e della nostra carità cosi come la nostra partecipazione al sacrificio eu-caristico. Oggi sostituisce l’offerta dei do-ni in uso nell’antichità, educa al sacrificio personale, contri-buisce alle necessità dei Missio-nari Servi dei Poveri del Terzo Mondo, inoltre l’offerta per la S. Messa in suffragio dei defunti è richiamo e segno della fede nella vita futura.

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MISSIONARI SERVI DEI POVERI DEL TERZO MONDOPERu’: CUZCO: P.O. Box 907 - Cuzco, Perù - Tel. 0051 95 6949389 - 0051 98 4032491 - e-mail [email protected]

ITALIA: C. P. 220 - 26900 LODI - via E. Asfinio, 8 - 26858 Sordio - Italia - Tel. (02) 9810260 - Fax (02) 98260273 - Cell. P. Walter 335.1823251 - e-mail [email protected] SVIZZERA: RAThAUSGASSE 1 - POSTFACh 83 - 9320 ARBON (SVIzzERA) - TEL. 071/4478836 - FAx 071/4478834 - C.C.P. 85-123-0

AMERICA: W. BABYLON, NEW YORK: P.O. BOx 1051 - 11704 U.S.A.www.msptm.com

COLLABORATORIOgni uomo di buona volontà che voglia inna-morarsi sempre di più dei poveri.

GRUPPI DI APPOGGIOHanno la finalità di approfondire e diffon-dere il nostro carisma, lavorando per la con-versione di tutti i membri per mezzo dell’or-ganizzazione di incontri periodici. I membri sono considerati SOCI.

OBLATIAmmalati o carcerati che offrono le loro soffe-renze per i poveri del Terzo Mondo, come pure tutti coloro che hanno accolto e fatto proprio nella vita il carisma dei Missionari Servi dei Po-veri del Terzo Mondo.

OPUS CHRISTI SALvATORIS MUNDI

Formato dai membri del Movimento dei Mis-sionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo chia-mati a seguire un cammino di consacrazione più profonda, con le caratteristiche della vita comunitaria e la professione dei consigli evan-gelici secondo la propria condizione (ci si in-cammina ad essere riconosciuti canonicamen-te come due Istituti Religiosi: uno per il ramo maschile dei sacerdoti e dei fratelli e uno per il ramo femminile delle suore).

Gli interessati scrivano a:

OPUS CHRISTI SALvATORIS MUNDI“Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo”

Missionari

Servi dei

Poveri del

Terzo Mondo

Con approvazione ecclesiastica

Costituiti da diverse realtà missionarie (sacerdoti e fratelli consacrati, religiose, matri-moni impegnati, sacerdoti e fratelli specialmente dedicati alla vita di preghiera e alla contemplazione, soci, oblati, collaboratori, Gruppi d’Appoggio) che condividono il medesimo carisma e si rifanno allo stesso fondatore.


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