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3.3DISTRETTODIALCHABAISH...HusseinAlwanTahir Sicurezza Al-Asady NafiMussaNashug...

Date post: 27-Jan-2020
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3.3 DISTRETTO DI AL CHABAISH
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Page 1: 3.3DISTRETTODIALCHABAISH...HusseinAlwanTahir Sicurezza Al-Asady NafiMussaNashug Servizidipubblicautilità (acqua,elettricità) Al-Asady MohamedKhudair coordinatoregenerale Al-Jabiry

3.3 DISTRETTO DI AL CHABAISH

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AL CHABAISH

In passato nota anche come la“Venezia dell’Iraq” (per il suo svilup-po lungo le sponde del fiumedell’Eufrate), Al Chabaish è la cittàpiù orientale della provincia di DhiQar. Situata in un tratto di zona pia-neggiante a 30 Km ad est di NahivatAl Fuhud e a 40 km ovest dell’auto-strada n. 6, Al Chabaish gode di unclima asciutto nonostante la vicinanzadi zone paludose. Tutta l’area ècomunque soggetta a frequenti allaga-menti nel periodo delle piogge.La vegetazione consiste soprattutto insporadici alberi di palme e piccoliarbusti. Lungo le sponde del fiumeEufrate sono ubicati il City Council,la stazione di polizia e il Tribunale, icui stabili risultano apparentemente in buono stato. La città non è collegata da una linea fer-roviaria. Infatti la stazione ferroviaria più vicina è quella di Suq ash Shuyuk, distante circa 70km., il cui traffico è limitato alle partenze ed arrivi da e per Baghdad e Bassora. È in proggettoin un prossimo futuro portare a tre i treni giornalieri. Notevoli sono i problemi occupaziona-li causati della mancanza di fabriche e di altre attività.Le occupazioni principali sono l’agricoltura, la pastorizia e soprattutto la pesca, anche se il ful-cro centrale delle attività economiche e sociali del paese, risulta certamente il mercato, che sisnoda lungo le polverose vie del centro. Per quanto concerne le risorse idriche, il problemaprincipale è rappresentato dalla depurazione dell’acqua, ma il tema è in via di soluzione graziealla fornitura di cloro proveniente da An Nasiriyah. Soddisfacente l’approvvigionamento dicorrente elettrica, che fornita da An Nasiriyah, viene distribuita per 22 ore al giorno. Difficilela situazione relativa allo smaltimento dei rifiuti, in quanto la città non è attrezzata per la lororaccolta.La popolazione è di circa 20.000 abitanti la maggior parte dei quali sciiti.

City Council.Gli eletti sono:

ELETTI INCARICO TRIBÙAli Mustafa Hadi Presidente Al JabiryAyad Farjik Abdul Ratzak Al Khayon(Ayad Fayuk?) Resp. per la Cultura Al-KhayoonAhmed Khaloob Shabuan,o Mohammed Khadoon resp. per l e Finanze Al-AsadyDhiza Gali Abdul, o Hussein Istruzione Al-Jabiry

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Hussein Alwan Tahir Sicurezza Al-AsadyNafi Mussa Nashug Servizi di pubblica utilità

(acqua, elettricità) Al-AsadyMohamed Khudair coordinatore generale Al-JabiryBadi Lubnan Educazione Al-KhayoonShakir Hassan rapporti con le tricù Al-AsadyAhmed Kadum Pianificazione Al-Asady

Qui come in altre municipalità la politica è quasi interametne presenziata dalle tribù;la tribù Bani-Asad domina la scena.

Situazione economica

In questa zona della provincia del Dhi Qar l’economia è essenzialmente differenziata.Possiamo affermare che esi-stono di fatto due attivitàeconomiche: una di tipomoderno, proiettata verso ilXXI° secolo, e un’altra checonvive benissimo con laprima, molto più tradiziona-le. Anche la ricchezza vienevalutata in maniera diversa.L’area comunque si preste-rebbe benissimo per esseretrasformata in un’area turi-stica, una volta debellata lacosiddetta febbre nera – cosìviene chiamata dai locali leLeishmaniosi1.Un’altra soluzione sarebbe labonifica delle paludi e lo sfruttamento del territorio acquisito per un’agricoltura inten-siva affiancata da attività zootecniche.

Risorse energetiche

La mancanza di corrente elettrica mette in crisi le poche attività produttive della citta-dina.

Risorse idriche

Buone, ma a causa delle interruzioni elettriche le pompe non funzionano.

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2 Leishmaniosi. Vedi note fine capitolo.

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Situazione alimentare.Simile alle altre città della provincia. Esiste in loco il commercio del pesce.

Situazione sanitaria

Il monitoring effettuato nel mese di dicembre 2004, ha evidenziato carenze per quanto riguar-da il materiale e la strumentazione sanitaria, in particolare quella per gli esami radiologici. Visono anche problemi collegati all’erogazione dell’acqua, tant’è che in merito veniva fatta dalDirettore del Nosocomio una richiesta di costruzione di una stazione di pompaggio e filtrag-gio dell’acqua. Scarsi i rifornimenti di medicinali da parte del Dipartimento della Sanità dellaProvincia di Dhi Qar. La sala parto necessità di interventi dal punto di vista igienico e necessi-tà altresì di materiali specifici. Tutta la struttura ospedaliera è abbisognevole di manutenzioni.

Situazione scolastica

Nella norma.

Giustizia

Presso questa cittadina è presente una Court House. Vi lavorano due giudici che riescono adassolvere il loro mandato senta particolari problemi, anche perché non si compiono, nel com-petente territorio, reati di entità rilevante, se non litigi a carattere privato e contenziosi sempreconseguenti a questo tipo di cause.Nel distretto esiste ancora una giustizia parallela a carattere tribale, che risolve le problemati-che all’interno della loro tribù.

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Chabaish – Ospedale

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Sicurezza.

La sicurezza è il più grande problema della cittàAd esempio verso la fine del 2004, venne segnalata la presenza di una banda di criminali com-posta da circa 30 persone armate di fucili AK47, mitragliatrici pesanti e lanciarazzi RPG, chenon aveva collegamenti con fazioni religiose o partiti politici ed era particolarmente attiva nelsettore delle rapine e dei sequestri di persona a scopo di estorsione.Una eventuale azione di polizia, capace di perseguire l’illecito, sarebbe vista positivamente dallapopolazione di Al Chabaish, che spesso non denuncia i crimini sofferti per timore di eventua-li ritorsioni. La Local Police di Al Chabaish, alla fine del 2005 non era ancora in condizione dicompiere un’efficace azione repressiva, ne, viste le attuali condizioni, si pensa che le forze del-l’ordine saranno capaci di risolvere i problemi inerenti la sicurezza della città senza l’interven-to di fattori esterni.

Religione.La popolazione è per la quasi totalità Sciita. In città è presente una sola moschea.

Tribù presenti nel distretto

La principale tribù della zona è quella dei Bani-Asad. In passato fu un importante qabila cheservì fedelmente il re e partecipo’ alla lotta per l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Forte diquesta tradizione oggi la tribù, moto grande e potente, vive ancora delle agevolazioni ottenutepotendo vantare, inoltre, un ramo della stessa stabilitosi in Baghdad, dove molti appartenentidella tribù occupano ancora posizioni chiave all’interno dell’amministrazione dello stato.Nel 2004, dopo la prematura morte dello sceicco, è stato nominato Sceicco Generale lo ziodello stesso, ovvero Abdul Rasak Abdullah Al-Kayoon.

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AL HAMAR

Al Hamar è situata a 70 Km a sud est di Nasiriyah e 13 Km est di Al Fuhud, su un terreno pia-neggiante, la cui vegetazione è costituita prevalentemente da piccole palme ed arbusti. Bagnatadal fiume Eufrate - che l’attraversa nella parte sud -, Al Hamar è circondata da piccoli laghi eacquitrini ed è soggetta ad allagamenti nella stazione invernale, in particolare durante la stagio-ne della piogge.Non vi sono industrie e la popolazione vive prevalentemente di pesca e agricoltura. I più graviproblemi evidenziati sono la sicurezza, la disoccupazione, la mancanza di corrente elettrica e diacqua potabile.In particolare per quanto riguarda la corrente elettrica, in città vi è una centrale di distribuzio-ne, peraltro non funzionante h 24; normalmente la corrente giunge da An Nasiriyah, ma visono grossi problemi sulle linee di trasporto. Non esiste la rete fognaria.La popolazione è costituita da circa 10.000 persone.

City Council.

ELETTI INCARICO TRIBÙAli Akla Jaber Presidente Al-BushamaKhair Allah Khayoon Capo della Sicurezza Bani-HotatFadhal Sabar Makataf AmministrazioneAhmed (Hameed) Hamadh Sanità Al-AmiryaTalib Salman Rappresentante del Presidente Presso

Il City Council Bani-HotatMahalhel Saber Rapporti con le Tribù Al-Boo ShamaNadhem Abd Salem Responsabile delle Poste

e delle Telecomunicazioni Bani-HotatSadam Jasem Amministrazione Al-Boo ShamaJasem Iacewas Acqua Bani-HotatRaheem Abdul Hussein Elettricità Al-Boo Shama

Partiti politici

In piena fase elettorale, nel dicembre 2004, Al Dawa, Lo Sciri ed il 15th Shabban hanno aper-to un ufficio elettorale ciascuno. L’influenza di quest’ultimo partito in questa zona sembra rile-vante.

Situazione economica

L’ economia e le problematiche ad essa vicina sono simili a quelle riscontrate a Al Chabaysh.

Situazione sanitaria

Nella città è presente un centro medico, in pessime condizioni, presso cui lavora l’infermiera,Jabber Khalil Shabib. Infatti non vi sono medici in città.

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La mancanza di medici e la carenza di medicinali deve essere assolutamente risolta. L’immobileche ospita il centro di salute è comunque in buono stato.L’ospedale più vicino si trova ad Al Chabayish, a circa 15 km di distanza.Situazione scolastica.

Vi sono 4 scuole, 3 elementari e una superiore, per un totale di 1500 studenti.Gli stabili nel 2005 si trovavano in pessime condizioni, tanto che se ne propose la ricostruzio-ne.

Aiuti umanitari

Sarebbe opportuno che delle ONG si recassero in loco per risolvere la disastrosa situazionesanitarie e per iniziare una bonifica dell’area dove si riproducono i Flebotomi.

Sicurezza

Sebbene nel villaggio non vivano miliziani, alcuni di questi, provenienti da Al Fuhud e AlChabaish, vi si incontrano di tanto in tanto. Vi sono inoltre molti rapinatori che talvolta agi-scono anche all’interno del villaggio.

Religione

La popolazione è per la quasi totalità Sciita.In città è presente una sola moschea.

Tribù presenti nel distretto.

TRIBÙ SCEICCO RELIGIONEBeni Meshref Hamed Kadhim Al Iyal SciitaAl Bu Shamah Saddam Muhan SciitaBeni Hatit Shirwan Kamel Sithi Sciita

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Al Hamar – Medical Centre

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Al Amaira Sherib Al Suttan SciitaAL FUHD

Cittadina ubicata approssimativamente a circa 45 Km ad est di Nasiriayh lungo la highway 7“Bismark”. È sita a 20 km north est di Karmat Bani Said e 30 KM ovest di Al Chibaish.L’Eufrate scorre lungo la parte Sud della Città.Piatta e fino a qualche anno fa secca, ora sta tornando l’acqua delle paludi grazie all’interventodelle forze della Coalizione. La popolazione è composta da circa 30.000 abitanti.

City Council

ELETTI INCARICHI TRIBÙAbd Al Razaq Ab Al Ali Presidente City Council KhaffajiZachi Hussein Vice Presidente ? Al-AmairaSafaa Gani Yad Portavoce/Rappresentante

della Città?Abd Al – Rada Sherhan Educazione Al-FouhudHassan Salim Combustibili Al-FouhudLatif Abrahim Rapporti con le Tribù AbadaThigeed Ssaihud Agricoltura Al-AmairaAli Mahomed Sicurezza - Elettricità Al-FouhudAbd Al – Hadi Mansor Poste e Telecomunicazioni Al HaualShaban Amran Amministrazione Al Fouhud

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Al Fuhud - sede del City council

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Religione

Principalmente Sciita.

Situazione economica

La regione è molto povera. Andrebbe potenzata l’agricoltura.

Risorse energetiche

L’elnergia elettrica viene fornita da An Nasiriyah, e trasportata attraverso sub stazioni e trasfor-matori. La città riceve energia elettrica per 22 ore al giorno.

Risorse idriche

Il sistema idrico è costituito da una stazione di pompaggio e un sistema di filtraggio.Dopo il filtraggio l’acqua potabile viene portata nelle case attraverso una rete idrica pubblica.Il sistema fognario utilizza una combinazione di tubazioni interrate, pompe sommerse e cana-li aperti al fine di rimuovere le acque nere.

Situazione alimentare

Come in tutta la provincia.

Situazione Sanitaria

Al Fuhud si avvale di un ambulatorio con sala operatoria e un’ambulanza. È qundi in grado dieffettuare interventi di primo soccorso e interventi chirurgici.I casi più gravi vengono però trasferiti presso l’ospedale di Al Chibaish. I medicinali vengonoapprovigionati direttamente da Baghdad.

Situazione scolastica

Il Civil Affairs Team (USA Army) aveva assegnato 800,000 Iraqi Dinars al City Council perProgrammi Scolastici.

Aiuti umanitari

Come per Al Hamar.

Tribù presenti nel distretto

In Al Fuhud sono stanziate le tribù sciite Al-Najri, dello sceicco Nazar Munwer, Al-Fuhud,dello sceicco Sattar Hussein Khalid, e Al-Hool, dello sceicco Bashir Risan.

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Sono inoltre presenti i Ramaha e gli Al-Shimmes.

Note

Leishmaniosi.

La Leishmaniosi è una grave malattia sistemica protozoaria polimorfa della cute, delle membrane mucose e degliorgani interni determinata da varie specie del genere Leishmania. Questi parassiti intracellulari obbligati del siste-ma reticolo-istiocitario dell’uomo e di altri mammiferi vengono trasmessi ad opera di un vettore biologico: il fle-botomo. Questo insetto ematofago, che appartiene al genere Phlebotomus e viene comunemente denominato pap-patacio , è di aspetto simile ad un moscerino di 2-3 mm.Dal punto di vista clinico le leishmaniosi vengono divise tradizionalmente in forme viscerali (kala-azar); formecutanee (Bottone d’oriente, Bolla d’Aleppo, Baghdad o Delhi, ulcera d’oriente, etc…) e forme muco-cutanee(Espundia, Uta, etc…). Oggi, la forma viscerale e cutanea della parassitosi sono considerate stadi evolutivi di unamedesima malattia nel cane, mentre nell’uomo le due forme sono distinte.Tuttavia non esiste differenza assolutatra le leishmaniosi viscerali e le leishmaniosi cutanee in quantoquest’ultime possono talora visceralizzarsi, o possono esseredeterminate da ceppi particolari di leishmanie che solitamentedeterminano forme viscerali; inoltre nel cane, specie che fungeda serbatoio dell’infezione, la leishmaniosi è generalizzata; leleishmaniosi viscerali comportano comunque localizzazionicutanee tali da permettere l’assunzione delle leishmanie da partedel vettore biologico.

Leishmaniosi forma cutanea e visceraleLe tecniche enzimogenetiche e lo studio molecolare del DNA,hanno rivoluzionato la collocazione tassonomica del protozoo.Oggi si è più propensi a considerare gli agenti eziologici dellevarie forme patogenetiche facenti parte di differenti “complex”.Si identificano dunque in:— Leishmania donovani complex: comprende gli agenti eziologici di forme viscerotrope del Vecchio e del NuovoMondo come L. donovani responsabile in Asia del kala-azar dell’uomo (non è una zoonosi); L. archibaldi chenell’Africa orientale determina il kala-azar africano, zoonosi silvestre con reservoir in felidi (Serval), viverridi(Genetta) e micromammiferi roditori; L. infantum agente eziologico della leishmaniosi nel BacinoMediterraneo, Senegal, Asia centrale e Nord della Cina, è l’unica specie autoctona presente in Italia e determi-na la leishmaniosi generale canina con possibilità di trasmissione all’uomo (forme viscerali ma anche cutanee),l’uomo rappresenta un fondo cieco epidemiologico;

— Leishmania tropica complex: agenti di forme cutanee del Vecchio Mondo come L.tropica presente nel bacinomediterraneo, in Medio Oriente, in India, e in Africa occidentaleche determina la forma secca del Bottone d’Oriente la quale non èuna zoonosi; L. major diffusa nel mediterraneo africano, Africacentro occidentale, Medio Oriente ed Asia centrale agente causaledella forma umida del Bottone d’Oriente, zoonosi con epidemiolo-gia rurale e reservoir nei roditori selvatici; L. aethiopica nell’Africa dell’est che causa la forma secca del Bottone d’Oriente macon tendenza alla forma cutanea disseminata, zoonosi questa condiffusione silvestre e reservoirs nelle procavie;— Leishmania mexicana complex il cui agente nelle sue tre sotto-specie determina una zoonosi nel Nuovo Mondo con formecutanee nell’uomo e reservoirs in roditori selvatici ed opossum;

— Leishmania brasiliensis complex: agenti di forme muco-cuta-

Forma promastigote

Leishmaniosi forma cutanea

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nee nel Nuovo Mondo come L. peruviana diffusa in Perù ed agente dell’Uta, zoonosi relativamente benigna aciclo epidemiologico rurale con il cane come serbatoio; L.brasiliensis brasiliensis e L.brasiliensis panamensisagenti dell’ Espundia con ulcere a carattere metastatico ed epidemiologia silvestre, zoonosi a ciclo silvestre conreservoirs selvatici come bradipi, porcospini, procionidi e roditori.

Per quanto concerne l’Italia, l’unica specie presente è L. Donovani Infantum. Questa specie è l’agente della lei-shmaniosi generale canina. La trasmissione all’ uomo avviene tramite la puntura delle femmine di Flebotomo(Phlebotomus spp.) infettate sul cane nelle zone endemiche. Nell’uomo determina forme viscerali ma anche cuta-nee. L’uomo rappresenta un fondo cieco epidemiologico in quanto non può reinfettare i flebotomi.

Il parassita presenta due forme biologiche:— forma flagellata (promastigote): (15-25 ìm) flagellato libero e natante nei fluidi biologici, nel tratto gastro-inte-stinale dei vettori e nelle colture

— Forma promastigote ovvero forma non flagellata (amastigote) : aflagellato intracellulare contenuto nelle cellulemacrofagiche del S.R.I. dell'uomo e degli animali; sullo striscio approntato da materiale prelevato dalla lesionequeste forme appaiono contenute all'interno di grossi macrofagi azzurrofili, detti Cellule di WRIGHT e si pre-sentano come corpiccioli tondeggianti, ovalari o piriformi, detti Corpi di LEISHMAN-DONOVAN.

Forma amastigote.

La malattia nell'uomoLeishmaniosi cutanea e mucosa.La lesione iniziale è una papula che si estende diventando solitamente un'ulceraindolente. Le lesioni sono singole o multiple, talvolta non ulcerate e diffuse. La cica-trizzazione avviene in maniera spontanea in qualche settimana o mese ma può dura-re anche un anno e oltre. Alcuni ceppi del parassita possono disseminarsi causandolesioni mucose anche anni dopo la cicatrizzazione della lesione primaria. Questeforme interessano i tessuti naso-faringei causando una distruzione progressiva deitessuti determinando gravi deturpazioni. Talvolta le lesioni cutanee recidivano,anche dopo un' apparente guarigione, dando luogo ad ulcere, papule e noduli che siformano nella sede dell'ulcera primitiva o nelle sue vicinanze.

Leishmaniosi visceraleLa leishmaniosi viscerale è una malattia protozoaria cronica sistemica i cui sintomi principali sono: febbre, linfoa-denopatia, epatomegalia, dimagramento, anemia, leucopenia, trombocitopenia. La malattia ha esito letale se nontrattata adeguatamente e tempestivamente dopo la comparsa dei sintomi. Le lesioni cutanee possono comparireanche dopo un'apparente guarigione dalla forma sistemica.

La malattia negli animaliL’azione patogena e principalmente immunopatologica e si esplica:— con il blocco del sistema reticolo istiocitario dovuta ad una progressiva colonizzazione delle strutture del siste-ma fagocitario e mononucleato;

— con la vasculite diffusa compressiva (manicotti istio-monocitari perivascolari) ed ostruttiva ( da iperplasia dellecellule endoteliali nei vasi) da cui originano ulcere, depilazioni e paracheratosi;

— anemia da invasione del midollo osseo e immunomediata (reazione di II tipo) con l’opsonizzazione dei globulirossi ed un’aumentata eritrocateresi;

— con l’opsonizzazione dei globuli bianchi e conseguente immunodepressione, danni immunomediati alle piastri-ne da cui epistassi, soffusioni, petecchie, etc…;

— intossicazione cronica dell’organismo;— disturbi funzionali di organi colpiti massivamente come il fegato.Inoltre tutte queste forme comprendono patologie da immunocomplessi per la reazione umorale forte quantopoco efficace determinata dalla liberazione di protozoi in circolo e la conseguente precipitazione e il deposito diimmunocomplessi a livello glomerulare e articolare.La leishmaniosi del cane è una grave malattia sistemica ad evoluzione cronica che conduce solitamente gli anima-li alla morte dopo una più o meno lunga fase debilitante e cachettizante . Dal punto di vista sintomatologico, coe-rentemente con quanto esposto sopra a riguardo della patogenesi, si possono avere quadri polimorfi ed estrema-mente variabili nel:

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— 25% dei casi à soggetti asintomatici;— 50% dei casi à soggetti oligosintomatici: adenomegalia associata a dimagramento, astenia e qualche sintomo cuta-neo;

— restante 25% dei casi soggetti sintomatici: dermatite furfuracea, ulcere, cheratocongiuntivite, onicogrifosi, ade-nomegalia, dimagramento, anemia, epistassi, insufficienza renale, patologie epatiche, ecc..

Caso clinico di leishmaniosi canina.Nella specie canina prevalgono le forme sub-acute o croniche e latenti.Il periodo di incubazione può durare da 2-3 mesi ad un anno o più. Dopo l’inoculazione delle leishmanie da partedel flebotomo si attiva il sistema immunitario, ciò può portare alla risoluzione dell’ evento aggressivo o ad unperiodo di quiescenza temporaneo. A seguito poi della progressiva colonizzazione del SRI dell’ospite e delle rea-zioni immunitarie iniziano a comparire i sintomi delle diverse patologie da immunocomplessi, da autoanticorpi,fenomeni granulomatosi, amiloidosi degenerative degli organi, ed in generale patologie da immunodepressione.Clinicamente sono riscontrabili:— linfoadenomegalia con linfonodi freddi e non dolenti (90%);— danni renali gravi, proteinuria, insufficienza (80%) à causa questa più frequente di mortalità nella fase termina-le;

— lesioni cutanee non pruriginose (75%);— splenomegalia non dolente ed epatomegalia (55%);— lesioni oculari come cheratocongiuntivite secca, uveite (45%);— anemia (30%);— epistassi (30%), piastrinopenia, ulcere della mucosa nasale;— febbre intermittente(15%);— di solito ma non sempre rarefazione del pelo, seborrea, alopecia (lunettes intorno agli occhi), forfora ed aspet-to vecchio;

— onicogrifosi;— ipotrofia muscolare (prima dei crotafiti);— ulcere agli arti (prominenze ossee e cuscinetti plantari);— artriti;— segni neurologici.

L’evoluzione della malattia è infausta nel 90% dei casi non trattati, comunque molto lenta con soventi riacutizza-zioni di quadri cronici oligosintomatici.La diagnosi viene effettuata sulla base del sospetto clinico associata ad indagini di laboratorio aspecifiche: anemia,piastrinopenia, aumento VES, leucocitosi monocitaria, formolgelificazione del siero, aumento delle proteine tota-li con ipoalbuminemia e ipergammaglobulinemia (ponte beta-gamma, picco a campanile in alfa 2);in base ad inda-gini specifiche indirette su siero: IFI (cut-off >= 1/80) o ELISA (cut-off > 50 U è positivo), sono molto diffusied abbastanza validi i kit commerciali per test rapidi; è poi possibile effettuare un’indagine specifica e diretta a par-tire da biopsie linfonodali, midollari o cutanee.La sierologia , molto diffusa ed indicativa, ha meno limiti dell’indagine diretta che non correla la gravità dellamalattia con la presenza quantitativa del parassita nei vetrini, è inoltre utile per il monitoraggio della terapia.La terapia dei cani colpiti è un problema sia medico che etico deontologico in quanto la guarigione non è mai tota-le ed eziologica ( frequenti recidive e possibilità di infettare altri flebotomi) ed essendo il cane, specie sinantropaper eccellenza, il reservoir di questo agente zoonotico nelle regioni dove la malattia è endemica la decisione diricorrere all’eutanasia potrà essere considerata al fine di limitare la diffusione di questa grave zoonosi.Il farmaco d’elezione per la terapia nel cane è l’antimoniato di N-metilglucamina (Glucantime).Si possono utiliz-zare poi lo stibiogluconato di sodio, il dimercapto succinato di sodio ed ammonio, o l’antibiotico amminosidina.E’ utile associare dell’allopurinolo (Ziloric) di supporto, oltre che una buona terapia collaterale reidratante, vita-minica, eventualmente corticosteroidea (riduzione produzione di anticorpi precipitanti oltre che antiflogistica) edimmunostimolante per aumentare la risposta cellulomediata utile contro questo protozoo.E’ vivamente sconsigliato l’utilizzo dell’anfotericina B, farmaco efficacissimo ma in quanto tale riservato alla tera-pia in campo umano al fine di evitare dannose ed irrimediabili farmacoresistenze.Durante la terapia è fondamentale monitorizzare la funzionalità epatica e renale del soggetto per eventuali sosti-tuzioni dei principi attivi nefrotossici oltre che ai fini prognostici. Il cane leishmaniotico “guarito” rimane comun-que da monitorizzare annualmente o biennalmente con l’IFI e nel tracciato proteico elettroforetico: la normaliz-

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zazione è favorevole, la ricomparsa di un’eventuale anomalia deve far riconsiderare un altro ciclo di trattamento.

Epidemiologia.La Leishmania è abbastanza diffusa in Italia, soprattutto nelle zone rurali e periferiche della fascia costiera. Focolaidi una certa entità sono stati riscontrati in quasi tutte le nostre isole. In particolare grossi serbatoi della malattiasono localizzati nell’isola d’Elba (il 40% dei cani viventi in alcune zone è risultato infetto), sul promontorio delMonte Argentario, in Sicilia, Campania (ultimamente un forte aumento del numero dei cani infetti è stato rileva-to nell’isola di Ischia), Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria. La Leishmania è oggi presente su tutta la penisola. Ladiffusione della parassitosi è legata alla presenza degli insetti vettori. Delle specie italiane il Phlebotomus pernicio-sus è il primo dittero responsabile della Leishmaniosi viscerale canina ed umana.

Flebotomo.I Flebotomi sono insetti dell’ordine Diptera, sottordine Nematocera, famiglia Psychodidae. Detti anche “pappata-ci” o “sand flies” sono i vettori della leishmaniosi. In Italia appartengono al genere Phlebotomus (P. perniciosus,P. ariasi e P.perfiliewi) e possono trasmettere Leishmania infantum. Nel Nuovo Mondo la leishmaniosi viene inve-ce trasmessa da insetti del genere Lutzomyia spp..Questi insetti ematofagi sono “zanzarini” di 2-4 mm di colore giallo sabbia (“sand flies”), con ali e corpo rivestitidi peli. Sono caratterizzati da attività vespertina e notturna, durante il giorno trovano rifugio in microhabitat buied umidi come tane, fessure nei muri, cavità degli alberi, etc….Nei Paesi a clima temperato sono particolarmente favorevoli ai flebotomi vettori le colline retro-litorali, e nonsolo, specie se alte fra i 200 ed i 600 m slm. Questi luoghi sono quindi da considerarsi zone di endemia della lei-shmaniosi da L. infantum. In questa fascia climatico-altitudinale si adattano bene anche alle periferie urbane.Comunque la coesistenza del flebotomo e delle specie reservoir (in Italia il cane) non significa necessariamente chela zona in questione sia un luogo d’endemia.La temperatura è un fattore importantissimo ai fini dell’attività dei flebotomi, sulla loro attività riproduttiva (n°cicli di ovodeposizione) e sulla fase endovettoriale del ciclo delle leishmanie (optimum termico a 25°C). Essi nonmostrano attività al di sotto dei 16°C. Quindi sono un problema prevalentemente estivo.Le femmine depongono le uova in ambienti bui, umidi ma non acquosi da 1 a 3 volte all’anno in funzione dellatemperatura. Durante la fase di ovodeposizione sono linfo-ematofaghe: possono pungere più volte in una notte,vengono definite “nervous feeder” in quanto hanno un forte bisogno di nutrirsi soprattutto se il loro intestino èdanneggiato delle leishmanie che lo parassitano.Dal punto di vista comportamentale i flebotomi hanno un volo silenzioso, punture non dolorose e sono attrattida luci deboli, il loro home-range è limitato: 100-200 metri, ma a volte si possono spingere fino a due km di distan-za.Biologicamente presentano 4 stadi larvali per 3-5 settimane, poi per 1-2 settimane permangono come ninfe.L'ultimo stadio, adulto, l ’imago può vivere da 10 a 60 giorni in funzione soprattutto dell’umidità.L’ibernazione è garantita dalle larve di quarto stadio.

Trasmissione.La femmina del pappatacio, al momento dell’ovodeposizione diventa linfo-ematofaga e può pungere la cute di unospite infetto (un cane, una volpe, un ratto nero o qualsiasi mammifero che funge da reservoir per una particola-re specie di Leishmania). Con la puntura del flebotomo si forma un lago emo-linfatico nel derma dell’ospite, ed ilflebotomo si infetta per assunzione delle cellule del SRI parassitate, presenti soprattutto nella linfa dermica e con-tenenti gli amastigoti. All’interno del flebotomo gli amastigoti aflagellati si attivano a promastigoti e si moltipli-cano nell’intestino medio dell’insetto ed acquisiscono il potere infettante (il flebotomo è un vettore biologico!). Ipromastigoti risalgono poi il canale digerente del flebotomo fino alle parti buccali dove si concentrano e vengonoiniettati in un nuovo ospite. All’interno di quest’ultimo i promastigoti vengono fagocitati dai macrofagi e si tra-sformano in amastigoti. Gli amastigoti si moltiplicano per divisione binaria anche all’interno dei primi macrofagiinfettati fino a distruzione di questi. Gli amastigoti che si liberano vengono fagocitati da altre cellule e così via. Imacrofagi fungono da cavallo di Troia e trasportano i parassiti in altre sedi dell’organismo infettato, in vari orga-ni e tessuti del SRI localizzandosi in fegato,milza, linfonodi, midollo osseo, derma, ecc…

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Bibliografia

Dati ricavati dall'analisi delle schede di dimissione ospedaliera (S.D.O.)

Control of Communicable Diseases in Man – Manuale per il controllo delle malattie trasmissibili; 17a edizionepubblicata dalla American Public Health Association; a cura di James Chin, MD, MPH; anno 2000; DEA editri-ce

www.leishmania.org

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3.4 DISTRETTO DI AR RIFAI

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PAGINA NON SCRITTA

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QALAT SUKKAR

Qalat Sukkar è localizzata a 13 km sud est di Al Fajr ed a 14 km a nord di Ar Rifài. Percorsadall’autostrada nr. 7, la città è situata su terreno pianeggiante, con scarsa vegetazione costituitada palme e alberi decidui; è attraversata dal fiume Gharraf.Conta una popolazione di circa 80.000 persone:

Situazione politica e principali partiti

Mentre nell’ultima tornata elettorale sembrava che il Provincial Council fosse fortementeinfluenzato dalla presenza tribale, come dimostravano almeno due membri appartenenti allafamiglia dei due sceicchi generali della municipalità, lo sceicco Metashar Falah al Khala degli Al-Okhal e lo sceicco Abd Al Sahab Seadon Yassan Al Mashleb, questo sembrerebbe non valereper l’ultimo City Ciuncil, sebbene una rappresentanza della tribù Bani Rikab sia comunquepresente e mantenga il seggio fin dall’altra legislatura, simbolo evidente della potenza che que-sta tribù possiede nell’area.

City Council

Gli eletti sono:

ELETTI INCARICO PARTITORzak Glil Hussein Presidente Vorrebbe iscriversi

al Pa. Islamico Bahaiti.Samir Nuri Abed Al Karin Vice presidente IndipendenteSadk Karin Dham Capo servizio amministrativoKadom Gru Kerin Membro IndipendenteAli Sbih Fzaa Membro IndipendenteMtscher Hnud Ars Membro IndipendenteMohammed Kadum Saji Membro IndipendenteRiav Bdian Nhar Membro IndipendenteArkan Trlad Kalaf Membro IndipendenteRiav Giad Kathm Membro IndipendenteHussein Jibart Rahi Membro IndipendenteMehsen Kalaf Saji Membro IndipendenteMzal Thar Theaib Membro IndipendenteGibar Bhlul Aidan Membro IndipendenteAsad Mhsin Giasim Membro IndipendenteOmran Tarbush Hussein Membro Indipendente.

Capi Ufficio responsabili dei servizi della città

NOME UFFICIO/INCARICO NOTERzak Glil Hussein Direttore dell’Ufficio Comunale Dip. Tec.PetroliferoJaser Hmza Uaili Direttore Laurea in lingue.

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M. Salah Dham Taimt Direttore ufficio per l’agricoltura Laurea in agraria.D. Hamid Naser Farhan Direttore Sanitaro Laurea in medicinaAbed al Sahib Rdam Kazar Banca di Al Rashid Laurea in economiaM. Sadk Hamid Hassan Direttore risorse energetiche Laurea in ingegneriaM. Kald Tlifh Zjair Direttore comunale Laurea in ing. civileD. Suhilt Shid Hamzt Ufficio veterinario Laureata in veterinariaJabar Hmmudi Uieid Direttore della protezione civil Scuola mediaSalem Jaluhn Muhlif Direttore per la gioventù Laurea in economiaTalp Atiefljeh Direttore delle risorse idriche Laurea in ingegneriaMansur Kescheuis Poste DiplomatoCol. Imad Daha Jasin Comandante forze di polizia Acc.demia di PoliziaRshid Abd Kader Direttore del catasto DiplomatoHilal Jiabr Hamid Direttoreper le ris. economiche Diplomato

Gruppi religiosi

La popolazione è quasi esclusivamente sciita.

Sicurezza

Qalat Sukkar è una città generalmente calma dovei cittadini mostrano fiducia nelle istituzioni.L’aspettativa maggiore della popolazione è rap-presentata dalla sicurezza, in quanto nell’area deldistretto esistono diverse attività criminali, chedanno luogo principalmente ad episodi di micro-criminalità e di dissidi tra clan che minano la tran-quillità del luogo.Oltre alla polizia è presente in città la compagniadi sicurezza dell’FPS.Esiste una stazione dei vigili del fuoco, che haperò in dotazione di un automezzo.

Situazione economica

In tutto il nord del Dhi Qar esiste una ricca eco-nomia sommersa gestita in stile mafioso; moltissi-me persone lavorano in nero, dichiarandosi disoc-cupati al solo scopo di ottenere il sussidio di disoc-cupazione e la tessera anonaria.A riprova di questo, la presenza di grossissimemacchine per movimento terra che vengono uti-lizzate in loco e quelle per la coltivazione.Tutti quanti i guadagni sono al netto perché non esiste alcuna forma di tassazione: né da partedel governo centrale, né da quello provinciale e neppure da quello comunale; Questo perché-

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probabilmente esiste una connessione tra i tre poteri. A trarre svantaggio come al solito sono ideboli, che diventano di conseguenza sempre più indigenti.Nel sud del paese e nel Dhi Qar in particolare, esiste una parte della popolazione che vive unapovertà estrama, anche se sopportata con orgoglio e dignità. Cosa che impedisce loro di chie-dere soccorso1.

Risorse energetiche

L’elettricità viene fornita da An Nasiriyah. L’erogazione varia dalle 20 alle 22 ore al giorno, mail consiglio si sta adoperando per migliorarne la fornitura: gestore dell’elettricità è il sig. SetarHussein.Come già accade a livello nazionale, scarso è lo stato di approvvigionamento di gas propano.

Risorse idriche

Non esiste rete fognaria. Infatti le fognature sono a cielo aperto. L’acquedotto possiede un siste-ma di filtrazione in funzione per circa 20 ore al giorno.

Situazione alimentare

La situazione alimentare risente della carenza degli aiuti da parte del Governatorato.

Situazione sanitaria

La città possiede una clinica ed un ospedale. Il primario è il Dr. Hameed Nasser. Scarseggianoinvece gli approvvigionamenti di medicinali.

Situazione scolastica

In città sono presenti numerosi edifici scolastici, la maggior parte degli istituti sono forniti diacqua e di elettricità.

Strutture giudiziarie

Presso questa cittadina è presente una Court House.Nel distretto esiste peró ancora una giustizia parallela a carattere tribale, che risolve le proble-matiche che intercorrono all’interno della stessa tribù.

Tribù presenti nel distretto

La tribù di principale influenza in questa municipalità è la tribù degli Al-Okal. Lo Sceicco che

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1Cito un esempio. Ad AL CHABAYSH un nostro ufficiale da offerto del cioccolato ad un bambino.Lui, pur desiderandola, l’ha gentilmente rifiutata. Accettandola avrebbe leso il suo onore e quello della sua fami-glia.

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la comanda è Metashar Falah Al Kalam che comunque al momento risulta molto malato ed halasciato la guida al figlio Hussein Metashar, già membro del Provincial Council fino al genna-io 2004.Anche il Governatore di Dhi Qar appartiene alla medesima tribù.Un altra tribù molto influente risulta essere quella degli Al-Humid. Lo Sceicco Abd Al SahabSeadon Yassan Al Mashleb era stato nominato stato “Sceicco di classe A” durante il regime diSaddam Hussein.Si registra la presenza di clan delle tribù Al-Rufaja E Bani-Rikab. In particolare, quest’ultimatribù, che ha la sua massima influenza in AR RIFAJ, sembra avere una grande influenza anchein quest’area e ha ottenuto un seggio presso il City Council.

AL FAJR

Al Fajr è una cittadina prettamente agricola, localizzata a 13 Km a nord ovest di Qalat Sukkarattraversata dal fiume Gharraf. Presenta una scarsa vegetazione composta da palme e piccolialberi decidui. Un tempo dipendente da Qalat Sukkur, oggi la città è diventata più indipenden-te ed autosufficiente, grazie ad una lenta ripresa economica caratterizzata dalla presenza di unmercato di proprietà di un grande coltivatore e di un’area fornita di negozi, localizzata sullastrada nel centro. La popolazione appoggia le forze della coalizione e apprezza gli aiuti umani-tari. La rete fognaria è a cielo aperto e convoglia i liquami in un campo a nord della città. Perquanto riguarda le risorse idriche, l’acqua viene purificata con solfato di alluminio e filtri dicloro anche se rimane da accertare lo stato del progetto sul sistema di purificazione dell’acquapotabile. L’elettricità viene fornita dalla Centrale di An Nasiriyah attraverso una sottostazionea Rafi, la linea elettrica passa per Qal a Sukkar poi andare a Al Fajr. Assente l’attività industria-le. Gli abitanti sono circa 20.000.Esiste una grande comunità sunnita cositutita dalla tribù Al-Rufaja.I votanti nelle precedenti elezioni sono stati circa 14.000 e questo a causa dei problemi di sicu-rezza attuati in loco, e per la locazione dei seggi, che a volte si trovavano lontano dagli elettori

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ivi iscritti.I seggi sono 15, di cui 3 fuori città.Durante le precedenti elezioni sono stati organizzati dei seggi volanti per far votare i beduini –ma solo quelli sciiti –.I membri del consiglio sospettano dei …… brogli.

Situazione politica e principali partiti

Sono presenti 4 partiti principali: Al Dawa, Iraqi National Congress, Partito Comunista e AlMajlesal.

City Council

Non si conoscono per il City Council di Al Fajr le rispettive appartenenze politiche.Gli eletti sono:

ELETTI INCARICO PARTITOIsad Iassn Sbah Presidente del consiglio National CongressIHmid Tayeh Abud Vice presidenteo Al Magles Al AllaKerim Shnan Haver Ufficio legislativo IndipendenteKerim Faza Dahlla Ufficio servizi vari IndipendenteKerim Kadr Kazi Ufficio servizi vari Intifawa Shabia (PC)Hussein Rsced Naser Ufficio amm. e e controlli IndipendenteFaisil Abd Auon Membro IndipendenteUfficio servizi vari.Ali Jwoad Kadum Membro AldawaUfficio contabilitàSamir Hussein Abid Ufficio servizi vari IndipendenteMahmmud AbbasWnuas Ufficio servizi vari IndipendenteHamid Mansur Kuiin Servizio amministrativo ndipendente

Gruppi religiosi

La popolazione è, nella quasi totalità, di religione sciita.

Situazione economica

L’economia della città risente della situazione dovuta alla forte disoccupazione. Il governo dellaprovincia dovrebbe iniziare, trovando naturalmete i fondi, a dare avvio a grandi opere quali adesempio una ristrutturazione del sistema viario oppure a un riordino della rete idrica in manie-ra di incentivare l’agricoltura.

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Risorse energetiche

Come in tutta la provincia eiste una carenza di energia elettrica.

Risorse idriche

Non ci sono state richieste in merito. Come in tutta la provincia il problema sta nei generato-ri di corrente, che permettono il funzionare delle pompe dell’acqua.

Situazione alimentare

Gli aiuti dal Governatorato non soddisfano le aspettative della popolazione a causa di ritardidovuti forse alla fote presenza sunnita nella regione.Ad esempio, alla data della visita del POLAD – 19 giugno 2005 – non erea stato distribuito lozucchero e il riso.

Situazione sanitaria

Nella città è disponibile un ospedale ed una clinica per la medicina interna. L’UNICEF primadella guerra stava costruendo un ospedale completato solo per il 70%.

Situazione scolastica

La scolarizzazione è al livello dei canoni medi della provincia.In città sono presenti alcune scuole, ma la maggior parte degli istituti scolastici necessita di unaprofonda ristrutturazione.

Aiuti umanitari e ONG

Sono necessari e le ONG sarebbero ben accette. Ad esempio nel luglio 2005 il presidente delCity Cauncil aveva aveva richiesto del materiale ginnico. Era stata interessata la CRI, che poilo ha portato in loco.

Giustizia

Presso questa cittadina è presente una court House. Nel distretto esiste peró ancora una giusti-zia parallela a carattere tribale, che risolve le problematiche all’interno della tribù

Reigione

Nell’area eseste una forte comunità Sunnita.

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Tribù presenti nel distretto

La più importante risulte essere quella degli Al-Rufaja, tribù sunnita che prima del 1960 vivevadi commercio ed era prevalentemente beduina. Dopo il 1960 però, gli furono assegnate delleterre e quindi la tribù da semi nomade divenne stanziale.Lo Sceicco, Fares Al-Rufaj, è una perona ospitale e gode del ripetto di molte delle tribù dellaDhi Qar. Egli è in ottimi contatti con la parte Siriana della stessa tribù. In forza di queste sueparentele è anche in contatto con il Persidente Assad di Siria, dal quale pare si sia recato in dele-gazione nel gennaio 2004.Nello stesso territorio vi sono presenti alcuni piccoli clan provenienti da altre tribù. I clan degliAl-Humid e quelli degli Al-Hokal sono quelli più importanti.

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Al Fajr nuovo ospedale in costruzione

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Alla data del 22 luglio 2005 risultavano essere stanziate in Al-Fajr le seguenti tribù:

TRIBÙ SCEICCO RELIGIONEAl-Kmed At Mohammed Akmud SciitaAl-Rifea Jamal Messen SciitaAl-Rufaj1 Jamal Mohassan Al Fares Sunnita

Al-Humid Abd Al Sahab Seadon YassanAl Mashleb Sciita

Sicurezza

Secondo il sindaco l’area non è sicura in quanto le forze di polizia sono scarse.Desidererebbe una maggiore presenza delle forze governative sia di giorno sia durante le orenotturne. Anche lo City Council, che si trova sulla sponda destra dell’Eufrate, è fortificato.Nella vicina città di Al Kut e nella confinante Provincia di Al Muthanna, si presume la presen-za di forze wahabite che dovrebbero essere ospitate dalla tribù beduina chiamata Al-Zeaid, chevive nelle zone desertiche dalla provincia confinante.Tali forze e la tribù commerceebbero anche in armi e droga. L’ospitalità viene pagata, secondole tradizioni, in …… denaro sonante.

AR RIFAI

La città di Ar Rifài è posizionata lungo la Route 7, a circa 35 Km nord da Ash Shatrah; princi-palmente rurale ha una estensione di circa 9.000 mq. ed è attraversata da Nord a Sud dal fiumeAl Gharraf.La situazione economica è precaria a causa della dilagante povertà a causa della disoccupazionecosì come riferito da Mr. Fadhil Abdulla Bsheit, membro del City Council.La distribuzione dell’energia elettrica è buona, nonostante alcuni generatori siano stati distrut-ti durante la guerra.L’erogazione del gas propano di città è garantita grazie a due autocisterne che lo prelevano dallacittà di Qalat Sukkar.In città, sulla Route 7, è presente un distributore di carburante.La popolazione conta circa 90.000 persone

Situazione politica e principali partiti

Non si conoscono le rispettive appartenenze politiche degli appartenenti delCity Council di ArRifaj .Sebbene qui l’attivismo dell’OMS sia notevole, a dimostrarlo è il fatto che molti attivisti di ArRifaj avevano preso parte agli scontri sui ponti nella primavera 2004, questa realtà politica nonincontra il favore della maggior parte della popolazione che è propensa a isolare tali elementi ea portarsi su posiziani più moderate.

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1la tribù occupa circa 50 Villaggi. Lo sceicco abita però in città.

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City Council

Gli eletti sono:

ELETTI INCARICOJafar Sadaun Al Attabi PresidenteHameed Hassan Baji Vice Presidente / SicurezzaMahdi Salih Crachar Responsabile settore finanzeAli Abdullah (Ali Abdulla Bsheit) MembroTurky Jahmood MembroHadi Salman MembroMijibel Kadum (Mijbil Kadhum) MembroSami Mohammad MembroAkeel Kadhum MembroAli Mizil MembroDr. Rasheed Majeed MembroHamed Abeyeh MembroKassim Hamid MembroNajeed Ghattan (Majeed Ghattan) Assistente tecnico

Gruppi religiosi

La popolazione è, nella quasi totalità, di religione sciita.La moschea principale è ubicata alle spalle della sede delpartito politico “15th Shabann”.Tra i religiosi presenti risulta essere particolarmenteseguito il mullah Abdul Saheb (seguace di Al Sistani) ilquale, a causa delle sue precarie condizioni di salute,avrebbe però ormai perso la propria influenza sullapopolazione e sarebbe per questo “facilmente influenza-bile”. Altri non godono della sua stessa considerazioneperché troppo giovani e pertanto privi dello stesso spes-sore culturale e della necessaria esperienza. Mancanosoprattutto del suo carisma dovuto alla sua frequentazio-ne della prestigiosa scuola cranica di An Najaf.Ar Rifài è la città dove predica Ali Al Zaidy (seguace del mullah Mouqtada Al Sadr). Si si ritie-ne che questi sia, insieme ai membri del 15th SHABBAN, di ostacolo allo svolgimento dei com-piti affidati alle autorità.Alcune famiglie di credo sunnita pregano in una moschea situata nel centro della città chiama-ta Al Abrar.

Situazione economica

Come in tutta la provincia.

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Situazione sanitaria

In città esistono un ospedale ed una clinica per la medicina interna, entrambe però sono par-zialmente attive.

Situazione scolasticaa maggior parte degli istituti scolastici necessita di ristrutturazioni.

Tribù presenti nel distretto

I Bani-Rikab e gli Al-Shewilat risultamo essere le tribù più rilevanti. Quella dei Bani-Rikab è lapiù grande e probabilmente in passato era una qabila, ridottasi poi in ashira a causa di numero-si secessioni.Lo Sceicco generale di questa tribù è lo Sceicco Yoonis Shlaka Humeda, giudice della provinciadi An Nasiriyah, in buoni rapporti con le forze della coalizione fin dall’entrata di queste nelDhi Qar, il cui governatorato gli fu a lui offerto dagli inglesi.Un parente di questi, tale Talib Harby, aveva reclamato senza successo il comando sulla tribù.Anche tribù degli Al-Shewilat risulta possedere una certa importanza non solo nal distretto, main tutta la provincia, Viene guidata dallo Sceicco Generale Arkan Hameed Mohan Al KhairAlla, innalzato dal passato regime a “Sceicco di classe A”.

Sicurezza

I reati più comuni sono legati al tentativo di impadronirsi di acqua, del gas propano e del gaso-lio.

AN NASR

Cittadina principalmente rurale, An Nasr è situata a 20 Km a Sud di Al Rifai e 12 Km a norddi Al Shatrah. Il terreno è pianeggiante e argilloso con frequenti piccoli bacini di acqua piova-na stagnante. La vegetazione è costituita da sporadiche palme e piccoli alberi decidui. La città,che ha una superficie di circa 10-15 Kqm., è attraversata dal fiume Gharraf, le cui sponde nonsono arginate ed al cui interno si intravedono le tubature degli scarichi fognari delle abitazioniche raramente superano i due piani di altezza. Le due sponde del fiume sono collegate tra loroda tre ponti di cui uno, in metallo, costituisce anche la via principale del paese. Le strade che-attraversano la città risultano essere in pessimo stato, in quanto prevalentemente non asfaltatee pertanto non facilmente percorribili.I vari quartieri sono comunicanti tra loro attraverso numerose vie sterrate che si incontranosulla via principale, che è asfaltata soltanto per un tratto di circa 200 metri a partire dall’incro-cio con la statale e il ponte principale. Nella aree periferiche, a causa dell’inesistenza di un siste-ma fognario sotterraneo, le condizioni igienico sanitarie sono critiche. Inoltre, durante il perio-do invernale, si verificano degli allagamenti di una certa consistenza che perdurano anche neltempo, danneggiondo così ancora di più della sede stradale e i piani inferiori delle abitazioni,che per di più sono quasi del tutto sprovviste di moderni servizi igienici.

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Nelle aree periferiche della città sono presenti piccoli corsi d’acqua artificiali che vengono uti-lizzati per le attività agricole. La distribuzione dell’acqua potabile risulta inadeguata. Questamanchevolezza causata da “storiche” carenze rappresenta un considerevole problema, che risul-ta essere molto sentito dalla popolazione, specialmente durante il periodo estivo.L’impianto per la distribuzione dell’acqua risulta essere fatiscente anche se risultano attive ben6 pompe. Infatti sia le stesse pompe che le macchine per la regolazione del cloro necessitato diuna costante manutenzione. Nonostante queste limitatezze, l’amministarzione comunalegarantisce la distribuzione di 250.00 galloni di acqua al giorno e soltanto un piccolo settore della(città 10 case) non viene approvvigionato.La mancanza di siti industriali, unita alla scarsità delle attività artigianali, che sono per lo piùmodeste, rendono molto elevato il livello della disoccupazione, che si attesta intorno all’80%della forza lavoro.Per quanto riguarda la scolarizzazione della città, si rileva che il livello di istruzione risultereb-be essere più alto rispetto a quello delle città limitrofe anche perché si contano un certo nume-ro di laureati.L’approvvigionamento dell’energia elettrica avviene da An Nasiriyah, ma la distribuzione èirregolare e a giorni alterni; viene erogata per circa 22 ore al giorno ma con frequenti black out.Anche l’approvvigionamento di carburante avviene da An Nasiriyah, che provvede anche alrifornimento delle città di Al Rifaj e Qalat Sukkar. I prezzi imposti per i carburanti sono statifissati in 35 dinari per la benzina, 15 dinari per il diesel e 10 per il kerosene. Attualmente, comegià accade a livello nazionale, vi è uno scarso approvvigionamento di gas propano. Nella cittàsi trova attiva una stazione televisiva euna stazione una radio. Non esiste alcuna linea ferrovia-ria.Lo smaltimento dei rifiuti avviene mediante l’utilizzo di alcuni autocarri.La popolazione è composta da circa 74.000 abitanti per la quasi totalità di religione sciita. Ladisposizione nei confronti delle autorità risulta essere amichevole.

City Council

Non si conoscono per il City Council di An Nasr le rispettive appartenenze politiche.Gli eletti sono:

ELETTI INCARICO NOTEEdil Hashoodo Adel Hashosh Jabir PresidenteBasees Abid Yaziz Vice PresidenteNadhim Murtdha Muhammed MembroNaji Ebido Naji Abid Al Hussain Shaibah Membro Resp. MunicipalitàMufah Ali o Mufak Ali Sahi MembroSamir Gueia Membro Resp. SportJasim Muhamed Membro Resp. SanitarioHussein Derduho Hussain Dardoh Hassawi Membro Resp. Comunic. e affari Mil.Muyeeh Hassen

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o Mujeeb Hassai Hasson MembroKhameer Entaih Membro

Gruppi religiosi

L’unica moschea è retta dall’Mullah Alì Al Gerabi persona ritenuta affabile e disponibile al dia-logo.

Sicurezza

Durante la guerra ed immediatamente dopo, si sono verificati numerosi saccheggi a causa dellamancata presenza delle forze dell’ordine. Infatti le cose migliorarono soltanto con l’arrivo delleforze statunitensi. All’epoca dei fatti gli americani chiesero ed ottennero la destituzione, pernegligenza, del capo della polizia locale, il Capitano Kahalf. Il consiglio cittadino infatti silamentò del comportamento della polizia, accusata anche di non effettuare alcuna indagine suifatti criminosi avvenuti, sui furti di veicoli rubati e di non procedere agli arresti per timore diritorsioni. Inoltre non interveniva che raramente alle chiamate dei cittadini.Durante la prima fase dell’occupazione e prima dell’intervento del nostro contingente, la poli-zia locale venne addestrata per alcuni giorni dai Marines. Si puntò essenzialmente all’addestra-mento di base – modalità di pattugliamento, uso delle armi e tecniche del controllo disarmatodei sospetti – secondo la dottrina che è propria dei poliziotti americani. In città sono anche pre-senti guardie civili armate, che dislocate in 20 sedi, hanno il compito di vigilare nelle ore sera-li. Infatti in passato, prevalentemente durante le ore notturne, si verificavano episodi di sparisporadici, la maggior parte dei quali dovuti agli abitanti impegnati nel tentativo di difendere leloro abitazioni dall’azione di malviventi e da persone che, come da usanza locale, esplodevanocolpi di arma da fuoco per celebrare qualche ricorrenza. Non vi sarebbero particolari problemid’ordine pubblico data la relativa omogeneità etnica e religiosa della popolazione. Tuttaviasarebbero attive sul territorio bande criminali provenienti da Baghdad e Bassora che effettue-rebbero rapine ai mezzi transitanti sulla “Bismarck” con armi pesanti. A tal proposito il perso-nale della Local Police ha più volte riferito di essere impotente a causa della disparità delle armie dell’insufficienza del numero di autoveicoli in dotazione.

Situazione economica

Come nel resto della provincia. Le potenzialità sono molte e andrebbero sfruttate.

Situazione sanitaria

La città ha una clinica primaria, tre cliniche private (ove operano cinque medici, due infermie-ri e 79 paramedici) e un laboratorio medico. Il Dott. Gafar responsabile per la salute pubblica,ha da tempo richiesto un incremento di ambulanze, la costruzione di un altro ospedale o per-lomeno il completamento dell’attuale ospedale, la cui costruzione fu iniziata dall’UNICEFprima del conflitto. Secondo quanto riferito, tra il ponte principale e la via del mercato è pre-sente un laboratorio medico presso cui lavorano soltanto alcuni infermieri.

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Situazione scolastica

Il normale sistema scolastico locale è stato incrementato con una scuola superiore sita all’ingres-so del centro città.

Tribù presenti nel distretto

La tribù dominante nell’area avrebbe dovuto essere quella dei Al-Humid, ma due clan emergen-ti, gli Attab e i Karakol, sono riusciti ad assumere una grande autonomia diventando da sem-plici fakhtith delle ashire,e nel caso degli Attab, ashira chibira.Questi cambiamenti, che hanno di fatto variato un ordinamento gerarchico solidificatosi dallatradizione e dalle consuetudini, sarebbero dovuti al favore goduto dallo sceicco generale degliAl- Humid presso il regime di Saddam, che si è concretizzato can la sua nomina a “Sceicco diclasse A”.Per contro, tale posizione non deve aver giocato a suo favore durante l’attuale amministrazio-ne, invogliando così alcuni suoi sceicchi minori ad allontanarsi anche perché, godendo del favo-ro della Coalizione prima e oggi dell’attuale governatore, hanno saputo acquistare prestigio ecrearsi una certa indipendenza.La tribù degli Attab è invece guidata dallo Sceicco Rath Thajam Al Hatam il quale ha portatola tribù ad un ottimo livello di benessere ed è favorevole alle forze governazive.L’altra ashira è appresentata dai Karakol il cui Sceicco Falah Fashak Shakban si è sempre dimo-stratosostenitore delle del attuale.

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3.5 SUQ ASH SHUYUKH

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SUQ ASH SHUYUKH

Il nome delle città significa “mercato degli sceicchi” - seicco inteso in questo caso quale nobileo mercante anziano - , si trova situata in una posizione strategica, ad un punto obbligato dellavia carovaniera che collegava il nord della penisola arabica con il resto del grande impero per-siano prima, abaside poi e infine quello turco. La città è stata la capitale della regione fino al1821, data in cui venne fondata An Nasiriayh.L’ingresso della città è posto a 40 km ad est di An Nasiriyah, distanza percorribile in circa 45minuti. Il fiume Eufrate attraversa Suq Ash Shuyukh a nord, mentre ad ovest scorre il fiumeFlorat . La città è collegta dalla storica linea ferroviaria Bagdad - Bassora.La rete viaria è in pessime condizioni ed il centro abitato durante il periodo delle piogge è quasitotalmente allagato. Il terreno è prevalentemente pianeggiante e la vegetazione presente consi-ste soprattutto in alberi di palme.I problemi locali sono legati essenzialmente alla sicurezza, alla disoccupazione ed alla fornituradi gas propano. Il City Council è interessato in particolar modo a far si che nella città comin-cino ad essere distribuiti salari statali attraverso la banca in modo da migliorare le condizionieconomiche. Sono state installate delle pompe per la distribuzione dell’acqua a seguito dellariparazione del sistema idrico.La città non ha veicoli adibiti allo smaltimento dei rifiuti e la rete fognaria si trova a cielo aper-to; quindi la situazione igienico–sanitario non risulta tra le migliori. L’energia elettrica vienefornita dalla centrale di An Nasiriyah, attraverso una sottostazione, in fasce orarie alternate eper complessive 12/16 ore al giorno.Suq Ash Shuyukh è una grande città del sud Iraq, posta in una zona ricchissima sotto il profi-lo ambientale ed è il centro di una fiorente rete commerciale.Per tali caratteristiche è sempre stata minacciata dalla presenza di forti gruppi criminali, agevo-lati nello svolgimento dei propri traffici dal disinteressamento del passato regime al manteni-mento della sicurezza pubblica nella parte meridionale dell’Iraq a maggioranza sciita1. Per que-sto motivo, anche le amministrazioni pubbliche susseguitesi nel governo della città sono statesempre deboli ed accomodanti e hanno lasciato spazio a tutto ciò che di illegale poteva svilup-parsi nella zona.La popolazione conta circa 100.000 abitanti, prevalentemente di religione sciita. Uomini edonne vestono principalmente i costumi tradizionali.Dal punto di vista storico, la città rappresentava il maggior centro stanziale prima della fonda-zione di An Nasiriyah.

City Council

Il presidente del City ouncil è Ali Muter Hassan che guadagna 270.000 dinari iracheni mentregli altri membri del Consiglio percepiscono uno stipendio variabile che va dai 90.000 ai 40.000dinari iracheni.I membri del City Council lamentano però il ritardo del pagamento degli stipendi che conside-rerebbero oltretutto troppo bassi.Il City Council di seguito riportato è stato di recente commissariato, in quanto per il 50%

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dimissionario. Il vero titolare del potere amministrativo in città ad ora, 10/06/2005 è ilCommissario GovernativoGli eletti sono:

ELETTI PARTITOAli Hussein Abd Al Razzaq Delegato del GovernatoreAli Muter Hassan PresidenteHasam Talib MohammedHabib Maki HabibJawad Kadhi HabibHaider Nasser MahdiHassan Flaih HassanAbdul Hussein KhaleefaFlaih HassanJabbar Abdul Hussein Sein FarhanWalid Falih HuseinAbdul Hassan Zayer AbidIbraheem Jabor KhalafLatif Hassan ThajeelSatar Jasim HuseinMohammed Latfa HuseinHusein Alawi MohammedJasim Kadhim SsalihFerquad Naas Ahmed

2. Situazione economica.Come in tutta la provincia. La città dispone di un mercato fiorente, del tipo tradizionale doveviene venduto ... di tutto.

7. Situazione sanitaria.

Il direttore sanitario dell’ospedale è il dott. Salih Radhi Manssor Allami, che ha riferito che la

Ospedale

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struttura ospedaliera sarebbe dotata di tre autoambulanze.Gli ingegneri coreani avevano iniziato un progetto per riparare un’ala dell’Ospedale. Durantela guerra, la salute pubblica e personale venivano amministrate dal cisiddetto “Consiglio dellaSalute”, che aveva suddiviso la città in 5 distretti. Esiste una sola farmacia per le esigenze dellacittà.

9. Strutture giudiziarie.

Vi è una sola Court House. Il giudice è si identifica nella persona di Deeal Kasseem.Altri membri della Court House sono Mofaak Noorh, Haideer Razaak, Alihuseean, NajamAbeed.

TribunaleAiuti umanitari

Non sono presenti uffici di NGOs.

Situazione religiosa

Vi sono ben 26 moschee delle quali tre sono riconducibili alla famiglia Seanah.Il numero delle moschee evidenzia il carattere storico e religioso della città.

Moschea Religioso DislocazioneAlasmaeleh Jafar Mahdy Al AusmelehAlsaadk Abdalh Ajeel Al AusmelehAlimam Zeen Alabdeen Abd Al Saidh Sabr Al NoashyMasadek Al Huadah Aubdy Harob Al KadeerAljaumi Al Sakeer Asad Majeed Al UhuezanAl Naby Abd Al Hameed Abd Al UkekahAl Hasaieh Mahamed Ali Al HasaiehAl Imam Al Hnssen Kreem Kasem Al SelpahAlimam Al Saduk Abd Al Kreem Saleh Al SabuihAl Hasaieh Abais Naiser Al Ausmeleh

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Al Rassol Alaadem Jaber Harmel Al BatatAhel Albeat Deab Abd Alaheed KenatlhSu Alsheuk Mahseen Ali Latfy StreetAl Safai Mnnsor Sfook Al KamashenAl Najadih Abd Alazeez Tahi Al Najadih Str.Snq Alshenk Nday Saleh Latfy StreetAl Rassol Al Aadam Adnan Jameel Al Rass Ef Str.Ahel Al Beet Zeed Kalef Al MuhatahAhel Al Beet Akeel Dakeel Al XadeerAlimamal Muntader Rasheed Rassol Al AusmelehAlimam Al Saduk Abd Al Kreem Saleh Al SabuihAl Zaihrai Mohamed Sakban Al KadeerAli Al Haday Hussean Al Kafajy Al SulbahAl Zaihrai Hazeem Hussen Al NajajeerAbd Al Hussean Yaseeh Jassem Hnehamh HuChanh

Tribù presenti nel distretto

La città è stata la capitale della regione fino al 1821, data in cui venne fondata An Nasiriayh.Per questo le maggiori tribù della regione stabilirono in passato la loro sede principale in que-sta città, da cui il nome della stessa. Le principali tribù si riunirono in un’alleanza detta dei Bani-Khigan; attualmente i legami di tale alleanza sono divenuti molto deboli e lo Sceicco Generaledella Confederazione, Abdu Wahab Amid Faud degli Al-Juwabeer, ha poco ascendente sulletribù in precedenza federateA seguito le altre tribù:– Al-Nowashi, Sceicco Haider, che è molto favorevole alle attuali autorità.– Al-Hacham, Sceicco Abd Ali Risan Gased; anche questi è molto favorevole alle attuali auto-rità. È membro del Provincial Council, rappresentante dello SCIRI ed è una vera figura diriferimento.

– Al-Asakra, situata a nord della città.– Al-Juwabeer, collacata ad est della città annovera al suo interno vari clan criminali. Il leaderpolitico religioso risulta essere lo sceicco Abdul Amir Ali Al Khateeb. Quest’ultimo hadimostrato un livello di influenza molto grande nel periodo del dopoguerra ed è il più gio-vane capo religioso della provincia.

Risultano essere stanziate in Suq Ash Shuyukh le seguenti tribù:

Tribù Sceicco ReligioneAl Juwareen Gazi Noori Hussein Al Gobin SciitaAl Shumis Mesyat Metywes Al Fazeia SciitaAl Nowashi Heider Sachet Duki Al Nowashi SciitaAl Washah Abdal Adhim Majeed SciitaAl Shelibah Abd Al Ali Shelibah Abdallah SciitaAl Hamahemah Ali Abd Al Hadi SciitaBeni Khigan Beni Khigan Abdal Wahab Hameed Farhod SciitaAl Hasaiah Naeem Mohammed Hasan Sciita

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Al Metirat Huzam Udah Neji SciitaAl Sherifat Adnan Mutasher Hayef SciitaKarmat Bani-Said

KARMAT BANI SAID

L’ingresso della città è posto a 50 km ad est di An Nasiriyah, distanza percorribile in circaun’ora.La città di Karmat Bani Said è situata in un’area pianeggiante e asciutta attraversata dal fiumeEufrate. La vegetazione della città consiste soprattutto in palmeti e piccoli alberi. L’energia elet-trica viene fornita dalla centrale di An Nasiriyah in fasce orarie alternate per complessive 12/16ore al giorno. Il sistema fognario utilizza una combinazione di tubi interrati, pompe sommer-se e canali aperti per lo scarico dell’acqua. La distribuzione dell’acqua avviene però in manieradiscontinua.La popolazione è composta di circa 45.000 persone.

City Council

ELETTI INCARICO TRIBÙJawad Kadum Zachi oJauad Kadham Zachi Presidente Indipendente Al-ShuawshUssama Quaiss Thamir oAusama Qais Thamer Vice Presidente Badr Org. Al Hissan

(Al-Moonin)Abdul Amir Abdul Saheeb oAbdul Ameer Abdul Sahib Agricultura Indipendente Al-HissanKamal Ali Khadair oKamal Ali Khudair Educazione Al Dawa Al-HissanAli Ajeel Hassan oAli Ajjel Hassan Pubblici Servizi Indip. Al-HissanJafar Salmaan Lihoob oJaafar Salman Laihoob Sanità Indip. Bani-SaidSaheb Taahir Asfoor oSafi Tahir Assfoo ) Sicurezza Indip. DabbatWajdi Sabah Mahmood oWajdi Sabah Mahmoud) Finanza e Amministrazione

Indipendente Al GreejMuhammed Al Husnawi 15th Shabban

Situazione economica

Come in tutta la provincia. Dal mercato, però, si vede che la capitale storica della regionepotrebbe svilupparsi adeguatamente e contribuire al consolidamento dell’economia non soladella città, ma anche di quella di tutta la provincia.

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Situazione Sanitaria

In città sono presenti: l’ospedale Imam Ali Hospital ed alcune cliniche, Al Hassan Clinic, Al BuJassin Clinic e Al Gvcathya Clinic, che svolgono invece solamente servizi di pronto soccorso.Il direttore dell’ospedale è il dott. Ammar Yasser Hussein Al Jawci che richiesto nuove ambu-lanze in sostituzione delle due in dotazione, che sono inefficienti. L’ospedale ha inoltere biso-gno di vaccini, in particolare quello del tifo, in quanto nuove epidemie, causate dalle pessimecondizioni igeniche, sono sempre possibili. L’ospedale ha una propria polizia privata a garan-zia dellla sua sicurezza.La raccolta dei rifiuti è affidata ad una azienda pubblica che provvede ogni tre giorni all’aspor-to. Non esistono in loco depositi per lo smaltimento dei rifiuti.

Karmat Bani Sàid - Clinica.Situazione scolastica

Nella cittadina, vicino la sede della polizia, si trova la scuola Mustafà Jamal Al Dien .Il suo direttore, Oda Shanan Maktuf, ha dichiarato che in essa vi lavorano 23 insegnanti, chetengono lezioni a 340 alunni appartenenti a varie fasce d’età.

Aiuti umanitari

Non vi è alcuna ONG che si occupi dei numerosi orfani presenti in città. È auspicabile che leautorità provinciali provvedano al più presto affinché questa grave inadempianza venga in qual-che modo risolta.

Tribù presenti nel distretto

Le resenza tribale si evidenzia nelle due maggiori tribù: gli Al-Hussan e i Bani-Said.La tribù Al-Hssan è governata dal potente sceicco Tarek, che viene rispettato da tutti gli sceic-chi e che riesce in parte a contenenre, ma in parte tollera, le spinte antigovernative presentipresso sua tribù. Non è molto disponibile al dialogo, ma è sicuramente una persona da contat-

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tare. L’altra tribù, i Bani Said, rappresenta solo uno dei due tronconi della stessa, in quanto l’al-tro, presente nella provincia vive a Sayyd Dakhil. Per questo motivo la tribù viene guidata dadue sceicchi. Lo sceicco locale, Fadhel Ail, è il vice direttore della Sanità in BassoraNel mese di giungo 2005 le due tribù si sono fronteggiate a causa della morte del Magg. Bassim,guardia del copro dell’ex Ministro degli Interni, appartenente alla tribù dei Bani-Said. La faidaè scoppiata a causa del suo assasino che apparteneva agli Al Hussan.

ReligionePrevalentemente Sciita.

Sicurezza

La situazione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica della città di Karmat BaniSaid, non ha mai destato preoccupazione.

AD FUDLIJA

L’ingresso della città è posto a 25 km ad est di “An Nasiriyah”, distanza percorribile in circa 35minuti, ed è attraversata dal fiume Eufrate e dall’autostrada nr. 8. L’area sulla si trova la città èpianeggiante, con poca vegetazione costituita da sporadiche piante di palme e piccoli alberi deci-dui.Il sistema fognario utilizza una combinazione di condutture sommerse ed esiste un servizio diraccolta dell’immondizia.La città ha una rete idrica obsoleta, ma possiede un deposito per l’acqua. L’energia elettricainvece viene fornita dalla centrale di An Nasiriyah in fasce orarie alternate per 12/16 ore al gior-no.La popolazione è di circa 15.000 persone il cui atteggiamento è risultato essere pacifico.

City Council

ELETTI INCARICOHaider Salman Faisal PresidenteMohamed Husein Ali EducationAli Mohamed Salih Vice Presidente, Edilizia E Finanza;Akeel Abid Fahid Servizi MunicipaliHabeeb KadhimAbdul-Hassan AmministrazioneMurad Kadhim Shibrim Rapporti con le TribùKhudhyer YaserAbid-Allah SicurezzaJabbar Abid – Allah Yaseen Assistenza UmanitariaWissam Shemkhy Jabbar Dipendente Del Dip. Assistenza UmanitariaWaleed Hadi Chikhewer Dipendente Del Dip. Assistenza UmanitariaMohammed Kasim

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Werywer Dipendente presso il Dip. AmministrazioneJameel Abid-AllahMohammed Dipendente presso il Dip. AmministrazioneMohammed Yaser Mutar Dipendente presso il dipartimento sicurezzaAbdul-Ameer Kareem Jabir Postino.Mohammed Radhi Sherif Dipendente presso il dipartimento sicurezzaRaheem Khaz`il Jabir AutistaYahya Adnan Lafta Interprete Presso Il City CouncilHaider Salman Faisal Capo Tribale

Situazione economica.

Come in tutta la provincia.

Situazione Sanitaria.In città, a circa trecento metri dalla stazione della Local Police, vi è situata una clinica fornita dimedicinali generici e con un’autoambulanza. Il personale svolge servizio di pronto soccorso.La raccolta di rifiuti è affidata ad una azienda pubblica che vi provvede tutti i giorni. Lo smal-timento dei rifiuti avviene fuori città.

Situazione scolastica

Nella cittadina sette scuole di cui cinque elementari e due medie inferiori.

Strutture giudiziarie

Gli uffici competenti per territorio sono ubicati a Suq Ash Shujukh.

Aspetti religiosi

In Al Fudlia si trovano tre moschee, delle due quali sciite. La più importante moschea sciita, laAl Rassool Mosque, è ubicata sulla strada principale, a circa cento metri dagli uffici della LocalPolice. Il religioso che presenzia alle preghiere del venerdí si chiama Said Kadim Said Nasser.L’altra, pure essa sciita, la Mosque In Al Kut West Courter, è situata alle spalle della sede della sta-zione di polizia e il mullah si chiama Nadim Al Latif. l’imam della moschea sunnita risultereb-be essere invece Abdel Kade Yshena.

Tribù presenti nel distretto

TRIBÙ SCEICCOAl-Shorifat Adnan MotasherBenv-Irchab Fadel AbdallaAl-Asdakera Kariem WaitanAl-Shawalish Abdoul Alli Al Weshah

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AL TAER

La cittadina di Al Taer è situata approssimativamente a 8 km a nord-est di Karmat Beni Sayid,nella zona dove si congiungono due affluenti del fiume Eufrate..La popolazione è di circa 15.000 persone.

City Council

ELETTI INCARICOMohammad Hussein Abid InterpreteJàfer Thamir Affari tribaliJamilThigil FinanzeIbrahim Ubeid, Capo religiosoMahbub Fadhil AgricolturaRazin Kadhim SegretarioWajih Hussein AliAbbasFadil Kadhim AmministrazioneBasem ShakerNasser

Situazione economica.

Come in tutta la provincia.

Risorse energetiche

L’energia elettrica viene fornita dalla centrale di An Nasiriyah in fasce orarie alternate per12/16 ore al giorno.

Situazione Sanitaria

Esiste soltanto un servizio di pronto soccorso di cui sarebbe responsabile il dott. Hassan Alì.La struttura è sorvegliata da personale del F.P.S. Non esiste alcun servizio di raccolta di rifiuti.

Tribù presenti nel distretto

In Al Taer sono stanziate le tribù sciite Al-Juwabeer, dello sceicco Ibrahim Al Ajel HusseinMonsen, Al Hassan, dello sceicco Tariq Thamer Hammodah e Al-Bo Kalifa, dello sceicco AbdAl Hussein Rahyot.

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Note

La città di Suq Ash Shuyukh ha una cattiva reputazione per quanto riguarda gli aspetti ineren-ti la sicurezza. Dagli autoctoni pare che sia infatti soprannominata “la città senza legge”. Questaipotesi trova attualmente riscontro nelle notizie pervenuteci; infatti in questa area è stata ripor-tata la presenza di gruppi criminali e attivisti paramilitari.Principale fenomeno criminale nella zona è il car hijacking, che opera soprattutto nella zona asud di An Nasiriyah e che sarebbero gli autori dei principali crimini compiuti nel territorio.Anche per questo motivo, la strada che congiunge An Nasiriyah e Bassora, è ritenuta moltopericolosa.La città non ha beneficiato di aiuti umanitari sempre a causa del timore dei sequestri e dei furtida parte di bande provenienti dal villaggio di Aom Aneej. Il villaggio è sito a 100 Km a sud diSuq Ash Shuyukh. Gli autori di questi crimini non sarebbero però solo locali, ma molti giun-gerebbero da Baghdad, da Karbala ed perfino dall’Iran.È anche da ritenersi che Suq Ash Shuyukh sia uno dei pochi posti dell’Iraq dove si registri ilsodalizio tra la criminalità organizzata e le milizie di matrice politico-religiosa le quali si auto-finanziano con i proventi delle attività delittuose a fini estorsivi, che sono rappresentati soprat-tutto da sequestri di persona ed automezzi di trasporto.Il rifiuto totale di qualsiasi aiuto esterno è quindi dettato dall’esigenza di mantenere isolata lacittà, facilitandone il controllo criminale con l’attuazione di una strategia del terrore moltosimile a quella attuata dalla mafia siciliana negli anni ‘70 - ‘80.Uno dei maggiori problemi è rappresentato dall’insediamento di molti ex appartenenti aifedhayn” di Saddam Hussein che non avendo più nulla da perdere, si sono schierati con le mili-zie irregolari dell’Al-Mahadi Army, mettendo a frutto la pregressa esperienza militare nelle tec-niche di guerriglia urbana e rurale.

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3.5 CONSIDERAZIONI SULLA PROVINCIA DEL DHI QAR

Dopo quasi cinque mesi di permanenza in questa provincia e dopo averla volutamente percor-sa con i nostri soldati – perché le sensazione personale mette in evidenza quanto non può esse-re analizzato dalla lettura dei libri – e dopo aver condiviso le difficoltà di una attività operativasia di giorno che di notte, perché un soldato deve vivere con i propri uomini e provare le lorosensazioni e le loro paure – il vero soldato deve avere paura ma deve sempre dominarla – sonovenuto alla conclusione che la permanenza del nostro contingente si è rivelata di estrema utili-tà per gli organi operativi e la popolazione della Provincia del Dhi Qar.Sono altresì convinto che noi, occidentali, abbiamo solamente visto e compreso solamente unopiccolo e insignificante aspetto di questo mondo tanto, tantissimo diverso dal nostro.Posso affermare senza ombra di dubbio che ogni qual volta mi presentavo in veste di ambascia-tore del contingente italiano e in primis del comandante venivo ricevuto da amico con un sensodi ospitalità degna di un grande sovrano.Prima di parlare ho sempre avuto in dono un bicchiere d’acqua, perché qui l’acqua è un beneprezioso e il viandante deve dissetarsi, poi il caffè o il thé.La tradizione dell’ospitalità del deserto, sancita direttamente da Allah nel Qur’an, e ribadita daMaometto, veniva espressa ogni volta dalle parole di saluto “Al salamo alaikum” al quale veni-va risposto “wa alaika al sam”, una forma di cortesia che si perde nella notte dei tempi.Questo non voleva dire che tutti mostrassero atteggiamenti amichevoli o che ci apprezzasseroper quello che stiamo realizzando.Ad esempio, come parlare di democrazia ad uno shikio, un principe quasi assoluto tra questagente, che ha il dovere di ascoltarmi, che si arroga il diritto di accettarmi, che mi faceva sempreprendere posto vicino a lui onorandomi in tal modo della sua amicizia, ma che agisce solo peri propri interessi?Un personaggio difeso da più di 300 guerrieri armati e con più di 1000 contadini che lavoranole sue terre?È con un uomo di tale personalità e con tanti come lui che si dovrà affrontare il problemariguardante la creazione della nuova democrazia irachena e nel Dhi Qar in particolare, cioèdove la tradizione budu è ancora molto radicata.La strada da percorrere è ancora molto lunga. Questo cammino deve essere percorso, in primis,dai dirigenti iracheni della provincia, che devono governare, perché facenti parte di un gover-no liberamente eletto – o almeno così si spera –. L’approccio italiano, che vuole una collabora-zione effettiva con la popolazione indigena, che vede l’individuo locale sempre come una per-sona uguale a lui e che si presenta in veste di severo amico piuttosto che come colonizzatore, èsicuramente la formula vincente per operare fuori area. Questo non vuole dire che non siamopronti a compiere anche il nostro dovere facendo uso di tutti i mezzi di offesa – o di difesa –che il contingente dispone; cioè solo per il bene della patria, per ottemperare agli ordini, e perportare sempre a buon fine la missione assegnata.Quindi la provincia di Dhi Qar soffre di tutti i mali di una regione dove la guerra si è protrat-ta, con vicende alterne per quasi 40 anni.Inoltre il passato regime ha perseguitato la popolazione locale sciita, rea di essersi ribellata dopoil primo intervento americano del ‘91.La razionale opera di modernizzazione nella regione, cominciata nei primi anni del regime

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Baath, venne drasticamente interrotta: anzi intere aree precedentemente bonificate e irrigate sitrovarono senza l’acqua necessaria per continuare l’attività agraria, private di una politica giàconsolidata nella regione, sin dai tempi delle prime spedizioni degli Assiri contro le popolazio-ni accadiche e sumere inglobate nei territori babilonesi.La persecuzione continuò con l’esilio delle maggiori figure carismatiche religiose e tribali (vedicommenti precedenti).Il regime inoltre, utilizzando la politica del dividi et impera, esercitò una politica di parte favo-rendo alcune tribù, specialmente quelle sunnite come gli Al-Rufa, il cui sceicco Jamal MohasanAl Fares era membro dei servizi segreti. Questo a discapito di quelle di confessione sciita cheparteciparono invece alla rivolta del ‘91.Dopo la caduta del dittatore Saddam, la situazione politico e economica delle provincia, giàdegenerata precedentemente, senza un’autorità costituita, si ritrovò nel caos e solamente graziealla metodica perseveranza delle MNF, e di quelle italiane in particolare, si poté dare avvio allaricostruzione delle opere più necessarie alla popolazione e a garantire una forma di governo,ufficializzata poi con le ultime elezioni del 31 gennaio 2005.Ora la provincia viene guidata da un Governatore e da un Consiglio Provinciale liberamenteeletti.Naturalmente le elezioni svolte in questo paese, seppur organizzate e condotte secondo i cano-ni occidentali, risentono di quelle turbative dovute ad un plurisecolare modus vivendi dove ilpotere laico – identificabile nei poteri statuali e in quelli tribali –, e quello religioso si intrec-ciano e si sovrappongono.Non dobbiamo infine dimenticare i legami storico – religiosi, che detta società intrattiene conil vicino Irane quelli di una società beduina, che accomunano da secoli le tribù sia sunnite, siasciite, a cavallo del confine.Ecco dunque spiegata la causa della nascita di milizie tribali e delle forze paramilitari dei parti-ti religiosi come quella dello sciita Muqtadah Al Sadr e degli sceicchi.Va da se che il vero potere, anche qui, come nell’Europa tardo medioevale, viene esercitato dacolui che possiede la terra e nel nostro caso l’acqua, che a causa delle particolare condizione cli-matica del paese è indispensabile alla sopravvivenza di una società dedita alla pastorizia noma-de e ad un’agricoltura ancora primitiva, almeno se misurata in base agli standard occidentali.La scommessa della Coalizione e degli USA in particolare di secolarizzare il paese per portarload una democrazia del tipo occidentale, seppur lodevole dal punto di vista etico, si scontra con-tro la vera realtà del paese, che sebbene considerato evoluto, secondo i canoni locali, risentedelle precedenti tare descritte, accentuate ancora di più dalla mancanza di un vero e propriogruppo etnico – religioso di maggioranza.Sembra proprio che tutti i concetti espressi da Samuel P. Huntington nella sua discussa pubbli-cazione “Lo Scontro delle Civiltà” si possano far convergere in questa lontana provincia e comediceva Spengler, affinché si possa ottenere un giudizio sereno, dovremo abbandonare “l’approc-cio tolemaico della storia” a favore di uno copernicano e sostituire la “vacua finzione di un’uni-ca storia lineare, con la realtà di una pluralità di possenti culture”.Il raggiungimento dell’obiettivo finale, ovvero la nascita di una nazione veramente democrati-ca, indipendente da influenze esterne e con un forte governo, sembra una utopia, e per dirlocon le parole di TOYBEE, non si deve peccare di quel “provincialismo e di impertinenza” pro-pri dell’Occidente che si manifesta nella “egocentrica illusione” che il mondo ruoti intorno adesso. Inoltre non si deve dare per certo che esista un “Oriente inamovibile” e che il “progresso”

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sia qualche cosa di inevitabile.Questo non vuol dire abbandonare completamente l’idea di ristabilire in Iraq un sistema giuri-dico, esecutivo ed economico confacente a certi canoni assimilabili a quelli occidentali.Anzi una tale manovra, se realizzata, potrebbe stabilizzare effettivamente la regione, anche sea mio avviso ci troveremo sempre solo in presenza di una tregua armata a causa dei noti fatto-ri esterni dovuti alla presenza di Israele, stato non islamico che controlla parte della terra piùsacra del Dar al Islam. Non si devono inoltre dimenticare l’insieme delle qualità, dei tratti, delleattitudini psicologiche che costituiscono il nucleo della nazione e che sono da addebitarsi allareale separazione dei principali ceppi etnico – religiosi accentuatisi dopo la Guerra del Golfodel ’91 e che risentono ancora oggi dei prodromi innestati in questa delicata area dalla diploma-zia franco – inglese nelle persone di Mark Sykes e di François George Picot prima, e di quellicausati dal primo ministro inglese Lloyd George e quello francese Georges Clémenceau, allavigilia dell’incontro a Versailles, dove era stata convocata la Conferenza della Pace.Ritengo inoltre, la particolare situazione in cui giace il paese, non si a raffrontabile a quella incui si trovava la Bosnia.Sebbene le analogie siano effettivamente evidenti, manca il vero collante che dovrebbe solidifi-care in modo inequivocabile la situazione attuale.Infatti, dal punto geostrategico, il paese non si trova circondato da paesi, strettamente e demo-craticamente uniti dai legami storici, filosofici e tradizionali, desiderosi di entrare o che sonogià acceduti in una grande area politico – economica, che fornisce benessere e sicurezza.A mio avviso i problemi innestati dal disfacimento della Repubblica Federativa di Jugoslaviatroveranno soluzione soltanto quando i nuovi paesi nati da detta dissoluzione troveranno postoa pieno titolo nel consesso dell’Unione Europea.I costi di tale operazione calcolati a lungo termine, dovrebbero essere inferiori a quelli necessa-ri al mantenimento delle forze operati in quel teatro.La storia, la cultura e lo stile di vita europeo, frutto di un’evoluzione secolare, non si possonoiniettare violentemente come un farmaco sconosciuto in un corpo devastato da una gravemalattia; difatti potrebbe procurargli un collasso irreversibile e portarlo alla morte.Per contro, la realizzazione di uno stato occidentalizzato in M.O., porterebbe una mole di lavo-ro e di investimenti tali che attualmente nessuno stato ha la capacità, la volontà e la forma digoverno, per quanto riguarda l’aspetto temporale, idonei per risolvere in maniera positiva unproblema tale portata.La ricostruzione del paese e della provincia del Dhi Qar dovrebbe provvedere dunque, ad attua-re un cambiamento graduale di quella che è l’attuale concezione di vita della popolazione.È necessario dunque:seguire una filosofia di ricostruzione che preveda prima l’inserimento della forza lavoro in pro-getti pubblici di grande respiro; in questo modo si evita la disoccupazione e il malcontento, faci-li strumenti di persuasione in mano a coloro che vogliono creare la destabilizzazione dellaregione;procedere alla scolarizzazione delle future generazioni agendo tramite una organizzazione gesti-ta dallo stato e favorire, anche con la realizzazione di strutture scolastiche riadattate, gli istitu-ti di formazione scolastica superiore e universitaria – non si deve dimenticare che An Nasiriyahè già sede accademica – , in modo da formare una classe dirigenziale ed esecutiva idonea a gui-dare il paese nei prossimi anni.Prendendo un’iniziativa in tale direzione si raggiungerebbero due obiettivi primari:

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− Togliere alle scuole islamiche degli elementi validi e facilmente influenzabili;− immettere una forza lavoro qualificata per la ricostruzione e il governo della provincia;Favorire la ricostituzione delle forze armate controllando, però, l’origine delle reclute. Così sipotranno evitare in futuro la realizzazione di forze prettamente regionali fedeli ad un capo piut-tosto che al governo costituito.Un aspetto che potrebbe essere, come risulta evidente, destabilizzante per il futuro assetto poli-tico/statuale del paese.Incrementare con gli stessi criteri sovra esposti le forze di polizia della provincia.Per raggiungere questi obiettivi, si deve infine prendere da parte di noi stessi un cambiamentoradicale e contemporaneamente converrebbe immedesimarci, senza peraltro perdere la nostraidentità culturale, nelle tradizioni di questo paese.Come scrisse Lawrence ne “I sette pilastri della saggezza” «Io fui inviato fra questi Arabi come unostraniero, incapace di pensare i loro pensieri, o di associarmi alle loro credenze, ma con il compitodi guidarli e sviluppare al massimo ogni agitazione che potesse riuscire vantaggiosa […] Ma, se nonpotevo assumere le loro caratteristiche, potevo nascondere almeno le mie e passare in mezzo a lorosenza contrasti aperti, né discorde, né critico, – una potenza senza risalto.»


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