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Date post: 28-Jun-2015
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RECETTORI PER MEDIATORI ENDOGENI Recettori intracellulari: traducono il segnale portato da ormoni o mediatori lipofili e interagiscono con tratti del genoma, modificando l’espressione genica e quindi la composizione proteica della cellula Recettori di membrana: traducono il segnale portato da mediatori idrofili e generano modificazioni biofisiche o biochimiche o II messaggeri
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RECETTORI PER MEDIATORI ENDOGENI

• Recettori intracellulari: • traducono il segnale portato da ormoni o

mediatori lipofili e interagiscono con tratti del genoma, modificando l’espressione genica e quindi la composizione proteica della cellula

• Recettori di membrana: • traducono il segnale portato da mediatori

idrofili e generano modificazioni biofisiche o biochimiche o II messaggeri

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RECETTORI INTRACELLULARI

Ormoni steroidei, tiroidei e alcune vitamine, lipofili, superano membrana plasmatica e agiscono attraverso Recettori intracellulari, perciò esercitano effetti direttamente, senza trasduzione segnale

Tutti i R intracellulari hanno un’organizzazione molecolare simile, sono costituiti da:una catena polipeptidica, con terminale carbossilico che lega l’ormone, una parte centrale di riconoscimento di sequenze specifiche di DNA e un terminale aminico per la specificità d’azione

In assenza di ligando l’R è inattivo in citoplasma o nucleo per legame a HSP. Legame agonista dissocia HSP da R che può dimerizzare, trasferirsi in nucleo e associarsi ad elementi responsivi del DNA e regolare la trascrizione genica

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Esempio di recettore intracellulare Il R del progesterone è associato a 3 hsp ed è inattivo. Quando si lega l’ormone il R cambia conformazione, si dissocia da hsp, dimerizza e trasloca in nucleo, dove interagisce con specifiche sequenze DNA (elementi di risposta a progesterone o PRE) e attiva la trascrizione genica

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I farmaci per le disfunzioni endocrine possono agire su diverse fasi del processo dell’azione ormonale:

1. Sulla sintesi, immagazzinamento e secrezione dell’ormone

2. Sulla sintesi della proteina recettore

3. Sulla funzionalità del recettore (agonisti ed antagonisti diretti)

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RECETTORI DI MEMBRANAMolte famiglie, ciascuna composta da numerosi membri

Stimolazione di un tipo di recettore rispetto ad un altro comporta velocità di trasduzione del segnale variabili: rapida se è recettore-canale, lenta se è recettore accoppiato a proteina G

Quasi tutti i neurotrasmettitori possono attivare sia recettori-canale che recettori accoppiati a proteine G e indurre in cellule bersaglio risposte rapide o lente

ACh = risposta veloce R nicotinici, lenta R muscariniciGABA = risposta veloce in GABAa, lenta in GABAbGlutammato = risposta veloce in ionotropi, lenta in metabotropici5HT = risposta veloce in 5-HT3, lenta in 5-HT1,2,4,5ATP = risposta veloce in P2x, lenta in P2y

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Famiglie dei recettori di membranaA: r. canale ionicoB: r. accoppiato a proteine GC: r. per la matrice extracellulare (integrine)D: r. per le citochineE: r. con attività protein-chinasica intrinsecaF: r. con attività guanilato-ciclasica intrinseca

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RECETTORI-CANALEComplessi macroproteici transmembrana che formano un

canale ionico, la cui probabilità di apertura è stimolata da legame con neurotrasmettitori o agonisti

Apertura del canale produce l’entrata veloce e consistente di ioni con rapidi cambiamenti di concentrazioni ioniche intracellulari e di potenziale elettrico transmembranaEs.: recettori nicotinici, GABAA, per glicina, ionotropi per glutammato, 5-HT3,..

I farmaci attivi su questi recettori possono avere come bersaglio il sito di legame per l’agonista naturale o legarsi a siti allosterici

La regolazione allosterica è la regolazione di un enzima o di una proteina mediata da una molecola detta effettore, che svolge tale funzione legandosi presso il sito allosterico, che può coincidere o no con il sito attivo

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I R-canale sono presenti in tutti i tipi cellulari ma soprattutto nelle cellule nervose

Sono proteine oligomeriche transmembrana formate da 3, 4 e 5 subunità e si dividono in 4 famiglie:

Secondo la carica ionica che passa si può avere depolarizzazione o iperpolarizzazione e mediare eventi eccitatori e inibitori

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Struttura di un recettore-canale nicotinico

Composto da 5 subunità che formano un pentamero e delimitano un canale ionico permeabile ai cationi. I tratti M2 delle subunità formano le pareti del canale. I 3 anelli carichi selezionano la specie ionica che passa attraverso il canale

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Apertura dell’R nicotinico. 2 molecole di ACh si legano alla subunità si modifica la conformazione del R, con apertura del canale (PM 300 kDa, diametro 2 nm, sporgenza 6,5 nm)

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I recettore-canale hanno scarsa capacità di selezionare la specie ionica permeante. Di conseguenza se entra il Na+ può entrare anche il K+ o il Ca++ e talvolta anche uscire il K+.

La stimolazione del canale è priva di effetti se la cellula è già depolarizzata

La stimolazione continua del recettore lo porta ad uno stato non conduttivo in cui non risponde più all’agonista (desensibilizzazione)

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RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE GLa famiglia più numerosa di recettori e il bersaglio della

maggior parte di farmaci usati in terapia. Questi recettori traducono messaggio attivando una proteina G (lega il GTP e possiede attività GTPasica intrinseca)

Quando il recettore è attivato subisce una modificazione conformazionale e attiva una specifica proteina G che incorpora 1 molecola di GTP nel citoplasma; legame con il GTP provoca la dissociazione delle 3 subunità e l’attivazione della subunità , che idrolizza GTP a GDP per l’attività GTPasica intrinseca.

La subunità modula attività di effettori enzimatici (adenilato ciclasi, fosfolipasi) e di canali ionici. Si ha sintesi di II messaggeri che possono attivare molecole enzimatiche a cascata

Durata degli effetti può essere dell’ordine di minuti

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Cascata amplificante innescata da interazione fra neurotrasmettitore e R accoppiato a proteina G

Interazione NT + R attivaproteine G che attivano effettori enzimatici, che sintetizzano o liberano II messaggeri (cAMP, IP3) che attivano protein-chinasi.

Fosforilazione substrati specifici innesca reazione cellulare che porta a risposta biologica. Si amplifica segnale generato da interazione NT-R

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R accoppiato a proteine G

Unico filamento proteico attraversa 7 volte membrana plasmatica

Sito legame per proteina G formato da III ansa intracellulare e da

gruppo carbossiterminale

Fotoni, neurotrasmettitori si legano a territori transmembrana

Peptidi si legano susuperficie extracellulare

Ormoni glicoproteici,glutammato e trombina

silegano a porzione

aminoterminale

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Ciclo delle proteine G

Il legame di agonista a R stimola formazione di R+proteina G trimerica legata a GDP

Si ha scambio GDP-GTP e proteina si dissocia in subunità +GTP e , che si legano a effettori, modulandone attività.

L’ idrolizza GTP a GDP per attività GTPasica, si dissocia da effettore e si lega a

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CONTROLLO DELLA LOCALIZZAZIONE DEI RECETTORI SULLA MEMBRANA PLASMATICA

Un fattore cruciale nella funzionalità della sinapsi ed in genere delle cellule polarizzate è la precisa localizzazione dei R e delle molecole importanti per la trasduzione del segnale

Per esempio il R nicotinico muscolare è altamente denso all’apice della piega della membrana plasmatica, di fronte all’uscita del neurotrasmettitore alle vescicole

Quindi i R sono ancorati ad altre proteine che fungono da zattera, a loro volta ancorate alle proteine del citoscheletro

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MODULAZIONE DELLE RISPOSTE DEL R. 1° livello: mediatore. Circuiti neuronali e sistemi di feedback controllano la sintesi ed il rilascio di modulatori e sistemi enzimatici degradativi o di recupero eliminano il trasmettitore2° livello: interazione mediatore-recettore. L’attività del R è controllata dalla Kd perché è attivo solo quando è legato al mediatore. I R a risposta rapida hanno bassa affinità per i ligandi naturali (Kd = 10-3-10-5 M) e l’attività è legata a cicli di occupazione e rilascio del mediatore. I R a risposta lenta hanno tempi di occupazione più lunghi e Kd più bassa. I farmaci possono modificare la Kd.3° livello: trasduzione del segnale. Desensitizzazione = riduzione della capacità di trasdurre il segnale. Up- e down-regulation = variazione del numero di R.4° livello: spegnimento del segnale. Esso è controllato dalla concentrazione del II messaggero o dalla concentrazione ionica o dal potenziale transmembrana


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