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Scomponibilità di un oggetto in proprietà
• È impossibile analizzare un oggetto nella sua interezza;
• È però possibile scomporlo in varie proprietà.
numerosità
Reddito mensile
Consumi culturali
Etc.
Pro-mem
oria
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• Variabile = rappresenta una proprietà ß raccolta sistematica di informazioni sulla proprietà corrispondente;
• Categorie della variabile: classi in cui suddividere le informazioni raccolte.
• Definizione operativa = trasformazione della proprietà in variabile e degli stati sulla proprietà in categorie della variabile (con i relativi codici)
VariabilePro-
memor
ia
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Relazione fra proprietà indicata e proprietà-indicatore
• Talvolta la definizione operativa non comportamolti problemi, perché la vita, il buon senso, leconvenzioni culturali di quella certa società ciforniscono istruzioni per formularla in manieraragionevole. = DEF. OP. DIRETTA = il passaggiosemantico è minimo
Esempio: Superficie in cmq di un articoloDefinizione operativa:- Stabilire l’unità di misura;- Suddividere la superficie dell’articolo in quella unità di misura;- Se decimali: arrotondare;- Immettere il dato in matrice.
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Tutte le volte che non è possibile o non è opportuno adottare una definizione
operativa diretta, letterale di una proprietà OCCORRE TROVARE GLI
INDICATORI
RIASSUMEN
DO Un concetto di proprietà ha bisogno di indicatori quando – per
una ragione qualsiasi – non si può dare / non è opportuno dare
una def. op. diretta, cioè senza passaggi semantici.
Poiché quella proprietà non ha stati empiricamente rilevabili,
essa deve essere SEMANTICAMENTE RAPPRESENTATA DA
UN’ALTRA PROPRIETA’ con stati rilevabili ( = INDICATORE).
Un indicatore è un concetto (in particolare una proprietà) che rappresenta semanticamente un’altra proprietà non rilevata direttamente
Le due proprietà sono legate fra di loro da un RAPPORTO DI INDICAZIONE stipulato dal ricercatore ß sua valutazione semantica
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Indicatore = NON EQUIVALE
semanticamente alla proprietà indicata ma la RAPPRESENTA PARZIALMENTE
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Una stessa proprietà indicata può avere più indicatori
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Uno stesso indicatore può rappresentare più proprietà indicate
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LA COMPOSIZIONE DI UN
INDICATORE
secolarizzazione
Copie vendute
di “Famiglia Cristiana”
Parte
indicante
Parte
estranea
PROPRIETA’ INDICATORE
PROPRIETA’ INDICATA
secolarizzazione
Copie vendute
di “Famiglia Cristiana”
secolarizzazione
Copie vendute
di “Famiglia Cristiana”
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Una porzione della parte estranea può essere un indicatore di un’altra
proprietà indicata
secolarizzazione
Copie vendute di “Famiglia Cristiana”
secolarizzazione
Copie vendute di “Famiglia Cristiana” scolarizzazione
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Parzialità del rapporto di indicazione
• La copertura semantica di un indicatore non coincide con l’estensione semantica della proprietà indicata;
• L’indicatore rappresenta semanticamente la proprietà indicata in maniera ± parziale
secolarizzazione
Copie vendute di “Famiglia Cristiana”
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La pluralità degli indicatori
• Ogni proprietà indicata ha più “facce”, più dimensioni;
• Poiché ogni indicatore rappresenta una sola dimensione (parzialità), per una maggiore copertura semantica è bene trovare più indicatori = almeno un indicatore per ciascuna dimensione
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LA VALUTAZIONE SEMANTICA DEL RAPPORTO DI
INDICAZIONE: LA VALIDITA’La copertura semantica dell’indicatore non coincide con l’estensione semantica del concetto indicato. Ogni indicatore – non coincidendo pienamente con il concetto che rappresenta – si sovrappone semanticamente a quel concetto solo parzialmente. SECOLARIZZAZIONE Copie vendute Tasso matrimoni Tasso aborti di “Famiglia civili Cristiana” x 1000 abitanti benessere scolarizzazione
efficacia le- gislativa;
VALIDITA’ = grado di rappresentanza
semantica da parte di un indicatore
Tasso interruzione volontaria gravidanza
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REQUISITI DI VALIDITA’ I. La parte indicante deve essere la più estesa possibile; II. Soprattutto: la parte estranea deve essere la meno estesa
possibile (anche per evitare altri rapporti di indicazione: v. p. es. efficacia legislazione)
Nell’esempio precedente l’indicatore più valido è il TASSO DI MATRIMONI CIVILI.
La relazione semantica fra 2 concetti non può essere espressa mediante una cifra (correlazioni statistiche, factor loadings, etc.) = “Evidence not proof”
(Campbell) non esiste alcun metro “oggettivo” per misurare la validità che può essere solo stimata.
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GLI INDICI• Pluralità di indicatori =
pluralità di informazioni segmentate;
• Occorre ricomporle (secondo procedure logico-matematiche) in un INDICE
LIBERTA’ POLITICA
Libertà di opinione
Libertà di stampa
totale giorni di reclusione per reati di opinione su 1000 abitanti
totale giorni di reclusione per reati di stampa da parte di giornalisti e pubblicisti sul totale degli iscritti agli albi
Copie totali di giornali e periodici sequestrati per ragioni politiche sul totale copie circolanti
INDICE DI LIBERTA’ POLITICA
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Questa ricomposizione dell’unità dal molteplice: I. E’ UNA NECESSITA’: altrimenti non sarebbe possibile rilevare quel concetto
di proprietà generale, ma avremmo singoli indicatori à copertura semantica parziale/ frammentata;
II. HA ALCUNI VANTAGGI: a) Il concetto di proprietà generale in genere è più interessante dei concetti-
indicatori. b) il legame semantico fra concetto indicato e indice è molto più solido di quello
fra concetto indicato e ciascun indicatore ß più rapporti di indicazione; c) l’indice attenua le eventuali distorsioni relative a qualche indicatore.
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LA COSTRUZIONE DI UN INDICE
La combinazione logico-matematica deve consentire di trasformare la proprietà generale in una variabile à in un vettore della matrice.
ì
a) NON attribuzione di proprietà cardinali ai valori delle categorie delle variabili
Per far questo occorre distinguere: î b) attribuzione di proprietà cardinali
ai valori delle categorie delle variabili Infatti a seconda a seconda di a) o di b), cambiano le modalità di: - aggregazione delle categorie; - costruzione dell’indice.
LA COSTRUZIONE DI UN INDICE
indicata
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a) NON ATTRIBUZIONE DI PROPRIETA’ CARDINALI Esempio: INDICE DI COLLOCAZIONE SOCIO-CULTURALE DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE: PADRE Nessuno Elementari Medie Superiori Università
Nessuno Elementari Medie Superiori
M A D R E Università
Si avrebbero 5x 5 = 25 combinazioni diverse à tipi con stati non
significativamente differenti; à complessità di analisi.
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Conviene allora aggregare più categorie in poche classi Esempio: 25 tipi à 4 tipi PADRE Nessuno Elementari Medie Superiori Università
Nessuno 1 1 1 2 2 Elementari 1 1 1 2 2 Medie 1 1 2 3 3 Superiori 2 2 3 4 4
M A D R E Università 2 2 3 4 4
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b) ATTRIBUZIONE DI PROPRIETA’ CARDINALIindice additivo
MATRICECasi a b c d e f Tot = indiceCamilla 4 3 2 5 5 6 25Petronilla 5 4 6 7 4 5 31Domitilla 7 8 9 9 10 10 53
Legenda:Scale Cantril = punteggi da 0 a 10
a Importanza dell'argomentob Interesse suscitato dalla lezionec Capacità didattica del docented Attinenza con il Programma del corsoe Adeguatezza dell'aulaf Adeguatezza della strumentazione
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Se mancano alcuni punteggi, è più corretto calcolare la loro MEDIA
A B C D E somma mediaDeborah 8 9 NR 10 6 33 8,25Tatiana 9 10 6 8 7 40 8Catiuscia 6 7 8 10 9 40 8Pamela 10 8 7 9 6 40 8
INDICATORI
NB: Per Deborah la media è stata calcolata su 4 indicatori; per le altre, su 5 indicatori.
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Costruzione di un indice basato su più scaleOCCORRE CONSIDERARE L’ORIENTAMENTO DI OGNI SCALA: 4
Molto d’accordo
3 Abbastanza d’accordo
2 Incerto
1 Poco
d’accordo
0 Per nulla d’accordo
I lavoratori immigrati extracomunitari dovrebbero vivere in quartieri a loro destinati, dove potrebbero trovarsi a loro agio dato le profonde differenze delle loro usanze.[ANTI]
X
Il lavoro non qualificato è più adatto agli immigrati extracomunitari perché gli altri lavori richiedono maggior preparazione e senso di responsabilità. .[ANTI]
X
Gli immigrati extracomunitari risolverebbero molti problemi di casa loro se mostrassero un grado maggiore di responsabilità, di iniziativa e fossero meno ignoranti. .[ANTI]
X
Molti lavoratori immigrati extracomunitari sono persone di notevole valore e dovrebbero avere un peso maggiore nelle nostre città [PRO]
X
ERRORE: 1+0+1+3 = 5 Occorre: a) Frasi anti-immigr.: 1+0+1 = 2 b) Frasi pro-immigr.: 3 c) Indice di xenofobia: 2 - 3 = - 1
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OCCORRE CONSIDERARE SE LE SCALE HANNO DIFFERENTE ESTENSIONE R Termometro: 0 |_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_||_|…|_|100 R Autocollocazione: 0|_||_||_||_||_||_||_||_||_||_|10 R Differenziale sem: 0|_||_||_||_||_||_||_|7 R Likert: 0|_||_||_||_||_|4 R Dicotomia 0|_||_|1 Se per un indice additivo calcolassimo: 100+10+7+4+1, considereremmo l’indicatore rilevato mediante il termometro molto più valido dell’indicatore rilevato mediante le altre scale (es. 50 volte più valido della dicotomia). Per evitare questa distorsione, prima di sommare occorre standardizzare le variabili.
v. Corso di “Analisi dei dati”
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LA PONDERAZIONE
Sempre nel combinare indicatori le cui variabili sono cardinali, occorre anche considerare il grado di validità di ciascun indicatore rispetto al concetto più generale rappresentato dall’indice. Se si STIMA che la validità è diversa, occorre allora PONDERARE, cioè attribuire più peso alle variabili considerate più valide. La stima della validità ß conoscenza sostanziale;
ß analisi dei dati (p. es. analisi fattoriale)
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MODERNIZZAZIONE
% addetti al terziario sul tot
popolazione attiva
% laureati sul totale
popolazione > 22 anni
% lettori quotidiani non sportivi sul tot
popolazione > 17 anni
Un esempio:
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PONDERAZIONE
dato iniziale coeff pond dato finale dato iniziale coeff pond dato finale dato iniziale coeff pond dato finaleNORVINIA 43 x 0,5 = 21,5 23 x 1,5 = 34,5 35 x 1,2 = 42ITASSIA 66 x 0,5 = 33 7 x 1,5 = 10,5 20 x 1,2 = 24TURKONIA 54 x 0,5 = 27 5 x 1,5 = 7,5 12 x 1,2 = 14,4
INDICE ADDITIVO INDICATORI PONDERATI
terziario laureati lettori sommando INDICENORVINIA 21,5 34,5 42 98ITASSIA 33 10,5 24 67,5TURKONIA 27 7,5 14,4 48,9
% addetti terziario % laureati % lettori quotidiani
La “analisi fattoriale” – mediante i factor scores coefficients – STIMA il coefficiente di ponderazione
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RIASSUMENDO: PER COSTRUIRE UN INDICE DOVREMMO: stimare la validità à scartare gli indicatori (quasi) per nulla validi
ponderare gli indicatori superstiti a seconda del loro grado di validità;
considerare se estensione, udm diverse à standardizzare
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