Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cli
nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo luned
dellAngelo 25 aprile 2011 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera
mariana del Regina Cli nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel
Gandolfo luned dellAngelo 25 aprile 2011
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Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al
patriarca Davide, che egli mor e fu sepolto e il suo sepolcro
ancora oggi fra noi. Ma poich era profeta e sapeva che Dio gli
aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo
discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parl: questi
non fu abban- donato negli nferi, n la sua carne sub la corruzione.
Dagli Atti degli Apostoli 2, 14. 22-33
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Questo Ges, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo
testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto
dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi
potete vedere e udire. Dagli Atti degli Apostoli 2, 14. 22-33
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La Risurrezione del Signore segna il rinnovamento della nostra
condizione umana. Cristo ha sconfitto la morte, causata dal nostro
peccato, e ci riporta alla vita immortale. Da tale evento promana
lintera vita della Chiesa e lesistenza stessa dei cristiani.
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Lo leggiamo proprio oggi, Luned dellAngelo, nel primo discorso
missionario della Chiesa nascente: "Questo Ges proclama lapostolo
Pietro Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre
lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete
vedere e udire " (At 2,32-33).
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Uno dei segni caratteristici della fede nella Risurrezione il
saluto tra i cristiani nel tempo pasquale, ispirato dallantico inno
liturgico: "Cristo risorto! / E veramente risorto!". una
professione di fede e un impegno di vita, proprio come accaduto
alle donne descritte nel Vangelo di san Matteo: "Ed ecco, Ges venne
loro incontro e disse: Salute a voi!. Ed esse si avvicinarono, gli
abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Ges disse loro: Non
temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in
Galilea: l mi vedranno" (28,9-10).
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"Tutta la Chiesa scrive il Servo di Dio Paolo VI riceve la
missione di evangelizzare, e lopera di ciascuno importante per il
tutto. Essa resta come un segno insieme opaco e luminoso di una
nuova presenza di Ges, della sua dipartita e della sua permanenza.
Essa la prolunga e lo continua" (Es. Ap. Evangelii Nuntiandi).
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San Massimo di Torino afferma: "Chiunque vuole raggiungere il
Salvatore, per prima cosa lo deve porre con la propria fede alla
destra della divinit e collocarlo con la persuasione del cuore nei
cieli" (Sermo XXXIX a, 3: CCL 23, 157), deve cio imparare a
rivolgere costantemente lo sguardo della mente e del cuore verso
laltezza di Dio, dove il Cristo risorto. Nella preghiera,
nelladorazione, dunque, Dio incontra luomo
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Il teologo Romano Guardini osserva che "ladorazione non
qualcosa di accessorio, secondario si tratta dellinteresse ultimo,
del senso e dellessere. Nelladorazione luomo riconosce ci che vale
in senso puro e semplice e santo" (La Pasqua). Solo se sappiamo
rivolgerci a Dio, pregarLo, noi possiamo scoprire il significato pi
profondo della nostra vita, e il cammino quotidiano viene
illuminato dalla luce del Risorto.
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Invochiamo ora la Vergine Maria, affinch ci aiuti a compiere
fedelmente e nella gioia la missione che il Signore Risorto affida
a ciascuno.