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9:30 - Saluti istituzionali – Luigi Boffi – Presidente del tavolo di Governance
9:40 - Apertura e presentazione – Elena Meroni – Direttore generale del tavolo di governance
10:00 - Introduzione alla ricerca: obiettivi, partnership, passaggi La differenza tra Coaching e Coaching Dialogico
Marco Braghero - Coordinatore progetto
ORE – Il Coaching: Chi è ICF e cosa fa, che cos’è il coaching e cosa fa il coach, perché stiamo proponendo il coaching al tavolo di governance? - Susanna Gonnella – Responsabile Relazioni Istituzionali ICF Italia
11:00 - Conclusioni – Elena Meroni – Direttore generale del tavolo di governance
11:00 – 12:30 - Incontro operativo di lavoro riservato ai componenti del tavolo istituzionale di “Ricucire la Rete/il Mosaico”
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Elena Meroni Direttore Tavolo di governance
Direttore Comuni Insieme Maria Vittoria della Canonica
Dirigente dell'Ufficio di Piano di Zona
Luigi Boffi Presidente
Piano di Zona
Mauro Percudani Responsabile Dipartimento
Salute Mentale
Simonetta Oriani Responsabile
Neuropsichiatria Infantile
Angelo Garavaglia
Direttore Distretto Sanitario
Renato Durello Dipartimento Dipendenze
Paola Frigerio Responsabile
Servizio Minori Comune di Paderno
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Jaakko Seikkula Jyvaskyla University
Social Sciences Faculty Psychology Department
SUPERVISORI DELLA RICERCA
Tom Arnkil Finnish National Institute
for Health and Welfar
Marco Braghero Presidente - PeaceWaves
International Network PhD Researcher Jyvaskyla University
COORDINATORE
Susanna Gonnella Professional Certified Coach,
Responsabile Relazioni Istituzionali ICF Italia
Alessio Rocchi Direttore SSF Rebaudengo
Massimiliano Cardani Professional Certified Coach,
Past President ICF Italia
Enrico Illuminati Professional Certified Coach,
President ICF Italia
Tania Cariani Professional Certified Coach,
EEC Membro ICF Italia
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Nina Saarinen – Esperta di processi dialogici, Helsinki e Università Cattolica di Milano
Anna Carretta – Tutor di processo Marta Bossi – Tutor di processo Nicoletta Foresti – Coach analisi dei dati, PeaceWaves Lorenzo Cabodi Gatti – Coach analisi dei dati, PeaceWaves Eleonora Crestani – Ricercatrice Università Torino, analisi dei dati Marcella Baiunco – Ricercatrice Università Torino, analisi dei dati Cinzia Lombardo – Analista politiche pubbliche di sviluppo locale,
PeaceWaves
La ricerca è realizzata da: Jyvaskyla, Finlandia - Università SFF Rebaudengo, Torino
Partner: Comuni Insieme - International Coach Federation, Italia – PeaceWaves International Network
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COMUNI INSIEME Oggetto della ricerca: Ricucire la rete
UNIVERSITÀ DI JVASKYLA Responsabile scientifico della Ricerca
SSF UNIVERSITÀ REBAUDENGO TORINO Supervisori scientifici per la Ricerca
INTERNATIONAL COACH FEDERATION (ICF) Partner per le attività di Coaching
PEACEWAVES INTERNATIONAL NETWORK Responsabile della parte logistico-operativa
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Ambito 1 ASL MI 1 di Garbagnate Milanese è composto dai Comuni di: Baranzate Bollate Cesate Garbagnate Milanese Novate Milanese Paderno Dugnano Senago Solaro
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RIC
UCIR
E
LA R
ETE
Coordinamento: traduzione delle
politiche in pratiche
Conferenza dei Sindaci: Strategie dei Comuni
Cittadinanza: bisogni
Operatori: interventi
e metodologie
Tavolo di Governance: Piano di Zona
NO
I SIA
MO
Q
UI
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“Più confini tracciamo, più ci sono confini da attraversare”
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Fonte: Tom Erik Arnkil - Università di Helsinki
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Fonte: Tom Erik Arnkil - Università di Helsinki
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Fonte: Tom Erik Arnkil - Università di Helsinki
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Fonte: Tom Erik Arnkil - Università di Helsinki
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Fonte: Tom Erik Arnkil - Università di Helsinki
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La collaborazione anticipata
Non è mai troppo presto per Essere aperti Incoraggiare la collaborazione Entrare in dialogo
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Zone della proccupazione soggettiva (Arnkil & Eriksson)
Relazioni SENZA PREOCCUPAZIONE
PICCOLA PREOCCUPAZIONE
ZONA GRIGIA GRANDE PREOCCUPAZIONE
- Sensazione di lieve preoccupazione o dubbio; - fiducia nelle proprie possibilità di reggere
Pensieri di bisogno di una risorsa aggiuntiva
La preoccupazione cresce; - fiducia nelle proprie possibilità va diminuendo.
Chiaro bisogno di supporti esterni e di controllo.
Forte preoccup. costante: bambino/cliente/paziente in pericolo. - Esaurite tutte le proprie risorse.
Necessità di cambio e messa in sicurezza immediati.
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Pensiamo se… … tutti i professionisti nel vostro comune assumessero in
anticipo la loro preoccupazione e in un modo dialogico e rispettoso favorissero la collaborazione
Formare i formatori a formare la comunità professionale nel “Dialogo Anticipato” (Early Dialogues)
… tutte le scuole – e gli altri enti – dialogassero sulle loro buone prassi per allontanare le preoccupazioni o favorire la loro diminuzione
Formare i facilitatori a facilitare le “Buone Pratiche di Dialogo” (Good Practice Dialogues)
… ogni volta che professionisti o cittadini comuni sentendosi nella “zona grigia” potessero attivare retio dialogiche di buona collaborazione
Formare I facilitatori a sensibilizzare l’ntera comunità a “dialoghi possibili” (Future Dialogues)
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La collaborazione aperta e anticipata = ascoltare tutte le voci nel tuo contesto locale
Nessuna preoccupaz. nelle relazioni professionali
Piccole preoccupazioni nelle relazioni professionali
Crescenti preoccupazioni nelle relazioni professionali
Grandi Preoccupaz. nelle relazioni professionali
Nel vostro contesto – istituto, organizzazione, comune, regione …
Quali sono le buone, etiche pratiche che portano quanti più professionisti possibile a essere liberi da preoccupazioni?
Quali sono le buone etiche pratiche nelle situazioni di lieve preoccupazione?
Quali sono le buone, etiche pratiche nella zona grigia della preoccupazione?
Quali sono le buone, etiche pratiche adottate nelle situazioni di allarme critico?
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Anticipati/Futuri Dialoghi; richiamando il futuro con le famiglie
gruppi di famiglie Professionisti
…prendono appunti
pubblici (su lavagna a fogli, etc.) Facilitators
…intervistano
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Apprendimento dialogico tra pari
SchoolA
*membri dello staff *studenti *genitori
School B
*membri dello staff *studenti *genitori
SchoolC
*membridellostaff*studen6*genitori
Amministrazioni,Managers
Facilitatoriintervistan
o
Letueesperienzedipra6che?
Voci di esperienze
dialogointeriore
nell’ascolto
dialogo interiore
nell’ascolto
dialogo interiore
nell’ascolto
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Dal Dialogo al Dialogico (segue)
L’emergente nello spazio (il giapponese ‘BA’) tra me – te – l’oggetto costituisce attraverso la ‘polifonia’ (Bachtin) il nuovo, il cambiamento del punto di vista, che non è più il mio, non è più il tuo, bensì è il nostro
L’intensità emotiva (Seikkula) attraverso l’innesco inziale dell’empatia, la curiosità, la sorpresa verso la cornice dell’altro, ti fa scoprire cose di te, dell’altro, di altro di te e dell’altro, dell’oggetto (Moscovici – Markova) questo emergente, questa fioritura, questo spazio generativo è quello dell’Exotopia qui il Dialogo si trasforma in Dialogicità.
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Dal Dialogo al Dialogico (segue) E’ come se stessimo costruendo insieme un paio di
occhiali nuovi. Sono i nostri occhiali con cui guardiamo la realtà, la trasformiamo e realizziamo il cambiamento: il linguaggio genera la realtà, l’ascolto generoso e polifonico ci permette di entrare nello spazio-altro (exo-topos) dialogico e generare un nuovo linguaggio.
La reciprocità ci permette di vedere attraverso l’emergente fiorito (Nusbaumm)
Mentre ascolto le opinioni degli altri trasformo le mie e alla fine ci sono, spesso, nuove inaspettate opinioni.
Nasce una nuova appartenenza: un piano, scelto con consapevolezza, che è di tutti e di ognuno, in cui tutti si ritrovano rinnovati
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Dal Dialogo al Dialogico (segue)
Scegliamo un modo ‘diverso’ di stare con gli altri a partire dall’ascolto del dialogo polifonico, compreso quello interiore, a partire dal pensiero storico (la storia personale e/o della organizazione)
Parlare di sé in prima persona L’empatia permette la polifonia e l’ascolto generoso La responsività forma l’emergente colto nello spazio-altro
(Exotopia) Risuoniamo la stessa armonia, il dialogo ci tocca
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Dal Dialogo al Dialogico (segue) «Mi consegno a te» Chiedo aiuto a te per poterti aiutare Quello che dici e che sei mi tocca, mi riguarda, mi
trasforma e permette di aiutarti a trovare la giusta domanda perché il tuo cambiamento, la tua ‘soluzione’ parte dalla tua risposta
Quanto l’altro si occupa di me? Quando e quanto è pronto a ricevermi?
«Un cerchio dove tutti gli angoli si guardano» Varietà COSTANTE della rete: “l’abisso di prossimità
diviene mentre andiamo dove non sapremo mai…” (Levinas)
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Dal Dialogo al Dialogico I possibili rischi per gli operatori della rete
Indifferenza: il quotidiano, il dare tutto per scontato… Irrigidimento, resistenza…utilizzo del paradigma del
controllo e della paura piuttosto che quello della responsabilità (nel senso di abili a rispondere) e dell’impegno.
Perdita di Fiducia: deterioramento delle basi su cui poggia: Sincerità, Affidabilità, Competenza.
Mito della falsa esperienza e conoscenza dichiarata. (dimenticando che senza emozione, eros, se-duzione e senza uscire dalla situazione di confort non c’è apprendimento).
Perdita delle motivazioni
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È la più grande e importante Associazione professionale al mondo di coach, con più di 21.000 membri in più di 100 nazioni al mondo. Lo scopo di ICF e di ICF Italia è sviluppare, sostenere e preservare l’integrità della professione nel mondo e accrescere la fiducia del pubblico in questa professione.
I punti di forza di ICF La presenza di un codice etico La precisa definizione di 11 competenze chiave del Coach professionista La certificazione delle competenze secondo 3 livelli (ACC – Associed Certified Coach; PCC – Professional Certified Coach; MCC – Master Certified Coach)
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Una partnership con i Clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispira a massimizzare il
potenziale personale e professionale
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