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Per aiutare le mamme ad allattare più a lungo Guida pratica per l’allattamento al seno
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Guida pratica per l’allattamento al senoPer aiutare le mamme ad allattare più a lungo

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Guida pratica per l’allattamento al senoPer aiutare le mamme ad allattare più a lungo

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Per aiutare le mamme ad allattare più a lungo

Guida pratica perl’allattamento al seno

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Introduzione della Dott.ssa Mary Fewtrell

La nascita di un bimbo è un momento eccitante ed intenso, e in questo periodo vengono fatte molte scelte. Una delle prime e delle più importanti è decidere come allattarlo. Il latte materno è indubbiamente il miglior modo per nutrire il tuo bimbo; proteggeinfatti dalle infezioni, e favorisce, oltre alla tua, la sua saluteaiutandolo a crescere bene.

Philips AVENT ti offre questa guida per darti le informazioni essenziali sull’allattamento al seno, e per rispondere ad alcune delle domande che vengono poste più frequentemente. Nel corso delle mie ricerche e della mia collaborazione con l’azienda, sono rimasta molto colpitadall’impegno costante di Philips AVENT nell’aiutare le mamme cheallattano al seno, grazie proprio alla linea di prodotti appositamentestudiati. Fra questi il Tiralatte, il primo tiralatte fisiologico, ideatoper imitare la suzione del bimbo al seno.

Alcune mamme allattano facilmente, fin dal primo giorno, mentre altre devono risolvere alcuni problemi pratici, che vengono superati proprio con l’abitudine di allattare. Ricorda sempre che la tua ostetrica, il pediatra, o il medico di fiducia sono a tua disposizione per rispondere a tutte le domande, e per aiutarti ad allattare il bimbo, nel modo giusto, fin dal primo momento.

Mary Fewtrell è docente e Consulente Pediatrico presso il MRC Childhood Nutrition Research Centre, Institute of Child Health, Londra.

Per allattare al senoin modo naturale

INDICEI BENEFICI DELL’ ALLATTAMENTO AL SENO 4-5

COME ALLATTARE AL SENO 6

COSA SUCCEDE QUANDO ALLATTI AL SENO? 7

LA GIUSTA POSIZIONE 8-13

IL TUO BIMBO PRENDE UNA QUANTITÀ SUFFICIENTE DI LATTE? 14

NASCITE MULTIPLE E BIMBI PREMATURI 15

PER CONSERVARE IL LATTE MATERNO 16-17

RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI 18-19

COME SUPERARE I PROBLEMI COMUNI 20-22

LO SVEZZAMENTO 23

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INDICEI BENEFICI DELL’ ALLATTAMENTO AL SENO 4-5

COME ALLATTARE AL SENO 6

COSA SUCCEDE QUANDO ALLATTI AL SENO? 7

LA GIUSTA POSIZIONE 8-13

IL TUO BIMBO PRENDE UNA QUANTITÀ SUFFICIENTE DI LATTE? 14

NASCITE MULTIPLE E BIMBI PREMATURI 15

PER CONSERVARE IL LATTE MATERNO 16-17

RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI 18-19

COME SUPERARE I PROBLEMI COMUNI 20-22

LO SVEZZAMENTO 23

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INDICEI BENEFICI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO

COME ALLATTARE AL SENO

COSA SUCCEDE QUANDO ALLATTI AL SENO?

LA GIUSTA POSIZIONE

IL TUO BIMBO PRENDE UNA QUANTITASUFFICIENTE DI LATTE?

NASCITE MULTIPLE E BIMBI PREMATURI

PER CONSERVARE IL LATTE MATERNO

RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI

COME SUPERARE I PROBLEMI COMUNI

LO SVEZZAMENTO

4 - 5

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8 - 13

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I benefici dell’allattamento al seno

L’allattamento al seno è il modo migliore per nutrire il tuo bimbo, fin dai primi giorni. Il latte materno fornisce importanti agentiimmunizzanti e principi nutritivi, e dà al bimbo un senso di benessere e di affetto.

I benefici per il bimbo

• Il tuo latte è particolarmente indicato per il tuo bimbo e contiene tutto quello di cui ha bisogno per crescere sano nei primi 6 mesi. Contiene anticorpi e agenti immunizzanti, che gli vengono direttamente trasmessi, per aiutare a combattere le infezioni. Durante i primi 2-4 giorni, il seno produce anche il colostro, un siero ricco di proteine e di anticorpi, facilmente digeribile.

• Il bimbo digerisce più facilmente il latte materno di quello artificiale, riducendo così stitichezza, mal di stomaco e diarrea. Anche dai pannolini risulta ben evidente se il bimbo viene nutrito con latte materno!

• I bambini allattati al seno hanno meno probabilità di prendere gastroenteriti e otiti.

• Altri benefici riconosciuti e importanti riguardano un migliore sviluppo del cervello, un rischio minore di allergie nelle famiglie predisposte, e forse anche la protezione contro il diabete infantile. I bimbi allattati al seno possono anche presentare valori più bassi di pressione e colesterolo nel sangue, oltre a una minore possibilità di diventare obesi quando crescono.

I benefici per la mamma

• L’allattamento al seno ti permette di stringere un rapporto unico con il tuo bimbo e ti dà l’opportunità di condividere con lui momenti sereni e felici, di notte e di giorno, creando un legame in cui entrambi vi riconoscete. Può essere un’esperienza molto gratificante per tutti e due.

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I benefici dell’allattamento al seno

• Allattare al seno aiuta a far contrarre l’utero e ti permette di recuperare la forma più velocemente, poiché l’adipe che si è accumulato nel tuo corpo durante la gravidanza si trasforma in energia per produrre il latte.

• Le donne che allattano al seno sono meno esposte al rischio di tumore al seno, alle ovaie e all’osteoporosi in tarda età.

• Il tuo latte è molto comodo: è sterile, sempre pronto per il tuo bimbo, alla giusta temperatura, anche durante la notte, ed è gratuito!

Quando cominci ad allattare è possibile che tu ti senta un pò a disagioe nervosa, anche perché i bimbi allattati al seno richiedono poppatepiù frequenti, poiché il latte materno è più facilmente digeribile.I neonati sono molto esigenti! Una volta che l’allattamento è avviato, ogni tanto puoi anche decidere di estrarre il tuo latte, così il tuo compagno, la famiglia o gli amici possono aiutarti e sostituirti. Di questo tratteremo nelle sezioni seguenti.

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• Allattare al seno aiuta a far contrarre l’utero e ti permette direcuperare la forma più velocemente, poiché l’adipe che si èaccumulato nel tuo corpo durante la gravidanza si trasforma in energia per produrre il latte.

• Le donne che allattano al seno sono meno esposte al rischio di tumore al seno, alle ovaie e all’osteoporosi in tarda età.

• Il tuo latte è molto comodo: è sterile, sempre pronto per il tuo bimbo,alla giusta temperatura, anche durante la notte, ed è gratuito!

Quando cominci ad allattare è possibile che tu ti senta un pò a disagioe nervosa, anche perché i bimbi allattati al seno richiedono poppatepiù frequenti, poiché il latte materno è più facilmente digeribile.I neonati sono molto esigenti! Una volta stabiliti degli orari fissi per le poppate, ogni tanto puoi anche decidere di estrarre il tuo latte, così il tuo compagno, la famiglia o gli amici possono aiutarti e sostituirti. Di questo tratteremo nelle sezioni seguenti.

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Come allattare al seno

Per vivere l’esperienza dell’allattamento nel migliore dei modi, è molto importante stabilire dove e come allattare il bimbo. I suggerimenti che seguono possono aiutarti ad affrontare questa esperienza rilassata e serena:

Chiedi aiuto – Se è possibile, chiedi al tuo compagno, alla mamma, o ad amici di aiutarti a fare la spesa e le pulizie di casa nelle prime settimane.

Rilassati e stai comoda – Scegli il tuo posto preferito. Una sedia, un divano, un letto o dovunque tu ti senta più a tuo agio. Per rilassarti ancora di più, puoi abbassare le luci e ascoltare una musica dolce e distensiva.

Preparati per tempo – Per evitare interruzioni, tieni sempre a portata di mano questi accessori: un tovagliolo per eventuali rigurgiti del bimbo, impacchi di garze caldi per stimolare la montata lattea, qualcosa da bere o da mangiare, un paio di cuscini per sostenere la schiena e le braccia. Abbassa la suoneria del telefono, oppure staccalo, o tienilo vicino: questo ti aiuterà ad evitare interruzioni improvvise.

Segui una dieta equilibrata – A volte le mamme che allattano al seno soffrono la sete. L’acqua è il migliore liquido per il tuo corpo, ma anche le minestre, succhi di frutta o di vegetali e il latte, forniscono il giusto apporto di liquidi. Evita di fumare e di prendere medicine, e cerca di limitare l’uso di alcool e caffeina. Per qualunque dubbio, chiedi al tuo medico.

Goditi questo momento in compagnia del tuo bimbo – Parlagli, cantagli una canzone, toccalo: sono tutti modi speciali per dire al tuo bimbo quanto lo ami.

A volte la durata delle poppate può variare. Il tuo bimbo potrebbe voler poppare solo per cinque minuti, oppure potrebbe avere voglia di una lunga poppata rilassante di 40 minuti. Spesso quando le poppate durano più di 30 o 40 minuti, il bimbo può cercare di addormentarsi varie volte. Un bimbo che non poppa attivamente potrebbe non prendere una quantità sufficiente di latte. Puoi svegliare il bimbo ogni volta che si assopisce, toccandolo delicatamente, facendogli cambiare posizione, o porgendogli l’altro seno. Di solito, dopo aver messo in pratica questi suggerimenti più volte, il bimbo comincia a succhiare più attivamente.

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Cosa succede quandoallatti al seno?

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Il seno prima della gravidanza e durante l’allattamento

Durante la gravidanza il seno diventa più grosso e più pesante. L’areola, ovvero la zona intorno al capezzolo, diviene più scura e più estesa. Gli ormoni rilasciati durante la gravidanza stimolano lo sviluppo dei dotti galattofori e degli

alveoli. Nella seconda fase della gravidanza, viene rilasciato un ormone, la prolattina, che stimola la produzione di latte.

Il latte si forma grazie alla suzione del bimbo, quindi cerca di attaccarlo al seno prima possibile dopo il parto. Se hai bisogno di aiuto rivolgiti alla tua ostetrica. Chiedile di aiutarti a trovare la posizione più comoda e di insegnarti a tenere il bimbo in modo corretto.

Durante i primi giorni il seno produce il colostro, un liquido denso e giallastro, ricco di anticorpi, proteine e vitamine E, per proteggere il bimbo dalle infezioni. Questo siero anche se non è molto abbondante, è importante per lui. Più il bimbo si attacca al seno nei primi giorni, più aumenta la montata lattea. Di solito questo avviene dopo circa 3 giorni.

Una volta che hai la produzione di latte, è possibile che tu senta un “formicolio” al seno prima di ogni poppata e possono verificarsi perdite di latte: si tratta della montata lattea, quando cioè i tessuti si contraggono intorno agli alveoli, e fanno passare il latte attraverso i dotti galattofori. Può anche darsi che tu senta un leggero dolore al ventre, dovuto all’utero che si sta contraendo mentre allatti.

Durante la gravidanza ilseno diventa più grosso e più pesante. L’areola,ovvero la zona intorno al capezzolo, diviene piùscura e più estesa. Gliormoni rilasciati durante la gravidanza stimolano lo sviluppo dei dottigalattofori e degli alveoli.

Nella seconda fase della gravidanza, viene rilasciato un ormone, laprolattina, che stimola la produzione di latte.

Il latte si forma grazie alla suzione del bimbo, quindi cerca di attaccarloal seno prima possibile dopo il parto. Se hai bisogno di aiuto rivolgitialla tua ostetrica. Chiedile di aiutarti a trovare la posizione più comodae di insegnarti a tenere il bimbo in modo corretto.

Durante i primi giorni il seno produce il colostro, un liquido denso e giallastro, ricco di anticorpi, proteine e vitamine E, per proteggere ilbimbo dalle infezioni. Questo siero anche se non è molto abbondante,è importante per lui. Più il bimbo si attacca al seno nei primi giorni, più aumenta la montata lattea. Di solito questo avviene dopo circa 3 giorni.

Una volta che hai la produzione di latte, è possibile che tu senta un ‘formicolio’ al seno prima di ogni poppata e possono verificarsiperdite di latte: si tratta della montata lattea, quando cioè i tessuti si contraggono intorno agli alveoli, e fanno passare il latte attraverso i dotti galattofori nelle riserve di latte. Può anche darsi che tu senta un leggero dolore al ventre, dovuto all’utero che si stacontraendo mentre allatti.

Cosa succede quando allatti al seno?

Il seno prima della gravidanza e durante l’allattamento

Alveoli

Dotti galattofori

Tessuto adiposo

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Per allattare al seno nel modo piùcorretto e comodo, è essenzialetrovare la posizione giusta per far attaccare il bimbo al seno. È importante che tu ti sentarilassata e comoda, poichépotresti dover allattare anche per 30 minuti ogni volta. Perconoscere tutte le tecniche più efficaci, e per avere maggiorfiducia in te stessa, puoi ricorrereall’assistenza di un’infermiera, diun consulente per l’allattamento, o di altro personale qualificato.

La giusta posizione

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La giusta posizione

Per allattare al seno nel modo più corretto e comodo, è essenziale trovare la posizione giusta per far attaccare il bimbo al seno. È importante che tu ti senta rilassata e comoda, poiché potresti dover allattare anche per 30 minuti ogni volta. Per conoscere tutte le tecniche più efficaci, e per avere maggior fiducia in te stessa, puoi ricorrere all’assistenza di un’infermiera, di un consulente per l’allattamento, o di altro personale qualificato.

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Per allattare al seno nel modo piùcorretto e comodo, è essenzialetrovare la posizione giusta per far attaccare il bimbo al seno. È importante che tu ti sentarilassata e comoda, poichépotresti dover allattare anche per 30 minuti ogni volta. Perconoscere tutte le tecniche più efficaci, e per avere maggiorfiducia in te stessa, puoi ricorrereall’assistenza di un’infermiera, diun consulente per l’allattamento, o di altro personale qualificato.

La giusta posizione

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1. Posizione ‘Culla’

• Mettiti seduta sul letto o su una sedia comoda, che possa sostenerti la schiena. Tieni le ginocchia leggermente più in alto dei fianchi, e, senecessario, appoggia i piedi su uno sgabello.

• Puoi usare dei cuscini per tenere il bimbo all’altezza del seno, adagiato dilato, con la testolina appoggiata comodamente nell’incavo del tuo braccio.

• Quando senti che il piccolo è nella giusta posizione, prendi il seno fra le dita, tenendo il pollice sopra il seno e le altre quattro dita sotto.

• Avvicina le labbra del bimbo al capezzolo, facendole strofinaredelicatamente, e quando apre la bocca, come per sbadigliare, cerca di farlo attaccare al seno.

• Il capezzolo e parte dell’areola (l’areola è la zona più scura intorno alcapezzolo) devono entrare completamente nella bocca del bimbo. Non cercare mai di attaccare il bimbo al seno se la sua bocca non è ben aperta.

• Il nasino e il mento del bimbo devono toccare il seno.

• Evita di spingere da dietro la testa del bimbo. Invece di sporgerti in avanti verso il bimbo, avvicinalo a te.

Se senti fastidio a più riprese, o se la suzione si concentra solo sulcapezzolo, metti il mignolo nell’angolo della bocca del piccolo, per staccarlo delicatamente dal capezzolo, e riprova.

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1. Posizione “Culla”

• Mettiti seduta sul letto o su una sedia comoda, che possa sostenerti la schiena. Tieni le ginocchia leggermente più in alto dei fianchi, e, se necessario, appoggia i piedi su uno sgabello.

• Puoi usare dei cuscini per tenere il bimbo all’altezza del seno, adagiato di lato, con la testolina appoggiata comodamente nell’incavo del tuo braccio.

• Quando senti che il piccolo è nella giusta posizione, prendi il seno fra le dita, tenendo il pollice sopra il seno e le altre quattro dita sotto.

• Avvicina le labbra del bimbo al capezzolo, facendole strofinare delicatamente, e quando apre la bocca, come per sbadigliare, cerca di farlo attaccare al seno.

• Il capezzolo e parte dell’areola (l’areola è la zona più scura intorno al capezzolo) devono entrare completamente nella bocca del bimbo. Non cercare mai di attaccare il bimbo al seno se la sua bocca non è ben aperta.

• Il nasino e il mento del bimbo devono toccare il seno.

• Evita di spingere da dietro la testa del bimbo. Invece di sporgerti in avanti verso il bimbo, avvicinalo a te.

Se senti fastidio a più riprese, o se la suzione si concentra solo sul capezzolo, metti il mignolo nell’angolo della bocca del piccolo, per staccarlo delicatamente dal capezzolo, e riprova.

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2. Posizione ‘Rugby’

Questa posizione è ottima se i tuoi seni sono molto grandi, se vi è stato un parto cesareo o se hai dei gemelli.

• Siediti, mettendo un cuscino di lato, per sostenere il braccio.

• Poni il bimbo supino, sostenendo la nuca con la mano e il corpo con l’avambraccio.

• Metti i piedini del bimbo in modo che si trovino sotto il tuo braccio, e le ginocchia siano direttamente sotto la tua ascella. Per i bimbi molto piccoli, potrebbe essere necessario usare anche un cuscino per avvicinarli il più possibile al seno.

• Avvicina la bocca del bimbo al capezzolo.

• Prendi il seno fra le dita, tenendo il pollice sopra e le altre quattro dita sotto.

• Strofina delicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo.

• Quando la sua bocca si apre come per sbadigliare, avvicinavelocemente il bimbo al seno.

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2. Posizione “Rugby”

Questa posizione è ottima se i tuoi seni sono molto grandi, se vi è stato un parto cesareo o se hai dei gemelli.

• Siediti, mettendo un cuscino di lato, per sostenere il braccio.

• Poni il bimbo supino, sostenendo la nuca con la mano e il corpo con l’avambraccio.

• Metti i piedini del bimbo in modo che si trovino sotto il tuo braccio, e le ginocchia siano direttamente sotto la tua ascella. Per i bimbi molto piccoli, potrebbe essere necessario usare anche un cuscino per avvicinarli il più possibile al seno.

• Avvicina la bocca del bimbo al capezzolo.

• Prendi il seno fra le dita, tenendo il pollice sopra e le altre quattro dita sotto.

• Strofina delicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo.

• Quando la sua bocca si apre come per sbadigliare, avvicina velocemente il bimbo al seno.

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3. Posizione laterale

Ti permette di stare sdraiata mentre allatti.

• Mentre stai sdraiata comodamente su un lato, sistemati un cuscino dietro la schiena.

• Metti un altro cuscino fra le gambe, con il ginocchio flessoappoggiato sul cuscino.

• Tieni il bimbo vicino a te, il suo pancino contro la tua pancia, in modo che abbia la bocca all’altezza del capezzolo.

• Prendi il seno con la mano opposta, per aiutare il bimbo ad attaccarsi meglio.

• Strofina delicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo.

• Quando apre la bocca come se sbadigliasse, avvicina velocemente il bimbo al seno.

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3. Posizione laterale

Ti permette di stare sdraiata mentre allatti.

• Mentre stai sdraiata comodamente su un lato, sistemati un cuscino dietro la schiena.

• Metti un altro cuscino fra le gambe, con il ginocchio flesso appoggiato sul cuscino.

• Tieni il bimbo vicino a te, il suo pancino contro la tua pancia, in modo che abbia la bocca all’altezza del capezzolo.

• Prendi il seno con la mano opposta, per aiutare il bimbo ad attaccarsi meglio.

• Strofina delicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo.

• Quando apre la bocca come se sbadigliasse, avvicina velocemente il bimbo al seno.

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Attaccarsi al seno

Per avere la certezza che l’allattamento al seno non sia doloroso e che il tuo bimbo prenda una sufficiente quantità di latte, è importante trovare la giusta tecnica per farlo attaccare al seno.Accertati che il suo corpo sia rivolto verso di te, con il nasino in corrispondenza dei capezzoli, quasi a toccare il seno. Sostieni il seno con la mano libera, e strofina delicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo, fino a quando non apra la bocca come per sbadigliare. Non cercare mai di attaccare il bimbo al seno se la sua bocca non è ben aperta, perché potrebbero esservi dei problemi come ad esempio:

• Capezzoli doloranti a causa di una posizione scorretta

• Il seno non viene svuotato in modo adeguato

• Il riflesso di suzione del bimbo non è stimolato adeguatamente e di conseguenza non riceve abbastanza sostanze nutrienti durante l’allattamento

Quando il bimbo apre la bocca come per sbadigliare, avvicinalo velocemente al seno. Ricordati sempre che i bimbi non si allattano al capezzolo, ma al seno.

Il capezzolo dovrebbe essere tutto dentro la sua bocca, insieme a gran parte dell’areola e parte del seno (la parte leggermente inferiore). Se non riesce ad attaccarsi completamente al seno, stacca la sua bocca delicatamente dal capezzolo, usando il dito mignolo, e riprova. Non dovresti tenere il seno troppo lontano dal suo naso.

Se il bimbo è messo in posizione corretta vicino al seno, dovrebbe respirare regolarmente. Fai attenzione a come premi il seno per aiutare il piccolo a respirare perché potresti occludere i dotti galattofori e tenere una posizione scorretta. Se il bimbo succhia bene vedrai che le tempie e le orecchie hanno un leggero e costante movimento.

Attaccarsi al seno

Per avere la certezza che l’allattamento al seno non sia doloroso e che il tuo bimbo prenda unasufficiente quantità di latte, è importante trovare la giusta tecnica per farlo attaccare al seno. Accertatiche il suo corpo sia rivolto verso di te, con il nasino in corrispondenza dei capezzoli, quasi a toccare ilseno. Sostieni il seno con la mano libera, e strofinadelicatamente le labbra del bimbo sul capezzolo, fino a quando non apra la bocca come persbadigliare. Non cercare mai di attaccare il bimbo al seno se la sua bocca non è ben aperta, perchépotrebbero esservi dei problemi come ad esempio:

• Capezzoli doloranti a causa di una posizionescorretta

• Il seno non viene svuotato in modo adeguato

• Il riflesso di suzione del bimbo non è stimolatoadeguatamente e di conseguenza non riceveabbastanza sostanze nutrienti durantel’allattamento

Quando il bimbo apre la bocca come per sbadigliare,avvicinalo velocemente al seno. Ricordati sempre chei bimbi non si allattano al capezzolo, ma al seno.

Il capezzolo dovrebbe essere tutto dentro la suabocca, insieme a gran parte dell’areola e parte delseno (la parte leggermente inferiore). Se non riescead attaccarsi completamente al seno, stacca la suabocca delicatamente dal capezzolo, usando il ditomignolo, e riprova. Non dovresti tenere il seno troppolontano dal suo naso.

Se il bimbo è messo in posizione corretta vicino alseno, dovrebbe respirare regolarmente. Fai attenzionea come premi il seno per aiutare il piccolo a respirareperché potresti occludere i dotti galattofori e tenereuna posizione scorretta. Se il bimbo succhia benevedrai che le tempie e le orecchie hanno un leggero e costante movimento.

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Non scoraggiarti, perché ci vuole un pò di pratica per imparare bene. Se senti che hai difficoltà a trovare la posizione giusta e se il piccolo non si attacca bene, rivolgiti all’ostetrica o al pediatra per farti aiutare.

Durante la poppata

Quando il bimbo si trova nella giusta posizione, rilassati e lascia che la poppata proceda in modo naturale.

All’inizio il bimbo tende a succhiare più velocemente, per stimolare la produzione di latte. Durante ogni poppata, il latte che produci inizialmente (latte iniziale) è più magro, e adatto a dissetare il bimbo.Quello successivo (latte terminale), ricco di calorie, invece lo sazia. Ecco perché è importante non avere troppa fretta nell’allattare. Il bimbo deve poppare quanto desidera da un seno, e poi passare all’altro. Se si ferma e smette, ricordati di cominciare ad allattare con l’altro seno, la volta successiva.

Frequenza delle poppate

La durata e la frequenza delle poppate è variabile, per cui lascia che sia il bimbo stesso a guidarti. Molti bimbi allattati al seno piangono quando vogliono far capire che hanno bisogno di poppare. Di solito, quando il bimbo è affamato, cerca insistentemente il seno fin che non riesce ad attaccarsi. Nelle prime settimane succhia frequentemente, anche ogni 2-3 ore di giorno e di notte, e ogni poppata può durare perfino mezzora. Alcuni bimbi hanno bisogno di poppare ogni ora nelle prime settimane; questo è perfettamente normale, ma se questo ti preoccupa, rivolgiti all’ostetrica o al pediatra.

Mentre il bimbo cresce vi possono essere improvvisi aumenti di appetito e il piccolo può richiedere di poppare più spesso. Se sei preoccupata, rivolgiti alla tua ostetrica o al pediatra.

Aria o coliche

La maggior parte dei bimbi allattati al seno non soffre di aria o coliche.Se vedi che il piccolo ne soffre, prova a coccolarlo dolcemente sulla tua spalla, per fargli fare il ruttino dopo la poppata. Di solito, se succhia da ambedue i seni, puoi fargli fare il ruttino prima di cambiare seno. Tieni presente che quello che mangi e bevi influisce sul tuo latte.

Se sei preoccupata, consulta il pediatra.

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Il tuo bimbo prende una quantità sufficiente di latte?

Molte neomamme si preoccupano e non capiscono se il bimbo prende una sufficiente quantità di latte. In effetti, allattando al seno, può essere particolarmente difficile misurare quanto latte prende. Se si attacca e succhia bene, poppando almeno 6-8 volte nell’arco delle 24 ore, e ti sembra felice, sano, attivo, vivace quando è sveglio, contento dopo la poppata, puoi stare tranquilla che la quantità di latte che assume è giusta. Un altro segno

positivo è quando il bimbo aumenta di peso, o quanto cambi spesso il pannolino. Anche se i bimbi perdono peso dopo la nascita, quelli allattati al seno, di solito, recuperano il peso della nascita quando hanno circa due settimane. Successivamente dovrebbero prendere dai 150 ai 250 grammi alla settimana. L’aumento di peso può avvenire anche improvvisamente, quindi è meglio non pesarlo troppo spesso.

Se alla nascita il tuo bimbo pesava poco (meno di 2,5 kg) o se hai avuto un parto difficile, è meglio chiedere aiuto all’ostetrica o al pediatra per aiutarti a normalizzare l’allattamento al seno, e a controllare il suo peso nelle prime settimane.

Il tuo bimbo prende una quantità sufficiente di latte?

Molte neomamme sipreoccupano e noncapiscono se il bimboprende una sufficientequantità di latte. In effetti,allattando al seno, puòessere particolarmentedifficile misurare quantolatte prende. Se si attacca e succhia bene, poppandoalmeno 6-8 volte nell’arcodelle 24 ore, e ti sembrafelice, sano, attivo, vivacequando è sveglio, contentodopo la poppata, puoi staretranquilla che la quantità di latte che assume ègiusta. Un altro segno

positivo è quando il bimbo aumenta di peso, o quanto cambi spesso il pannolino. Anche se i bimbi perdono peso dopo la nascita, quelliallattati al seno, di solito, recuperano il peso della nascita quando hanno circa due settimane. Successivamente dovrebbero prendere dai 150 ai 250 grammi alla settimana. L’aumento di peso può avvenireanche improvvisamente, quindi è meglio non pesarlo troppo spesso.

Se alla nascita il tuo bimbo pesava poco (meno di 2,5 kg) o se hai avuto un parto difficile, è meglio chiedere aiuto all’ostetrica o al pediatraper aiutarti a normalizzare l’allattamento al seno, e a controllare il suopeso nelle prime settimane.

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Nascite multiplee bimbi prematuri

Parti gemellari o plurigemellari

La natura è generosa e inizialmente molte mamme producono latte a sufficienza per allattare due o tre gemelli. Se i bimbi succhiano bene al seno, ci sarà sempre latte a sufficienza per tutti. Comincia ad allattare ogni bimbo individualmente durante i primi giorni, così potrai risolvere i problemi comuni in modo efficace. Successivamente puoi continuare ad allattarli separatamente, oppure se vuoi puoi allattarli contemporaneamente. Se estrai il latte, il Tiralatte Elettronico Doppio di Philips AVENT ti può aiutare ad estrarre più latte e più velocemente.

Frequenza delle poppate

I bimbi nati prematuri, hanno particolarmente bisogno di latte materno e del contatto con le loro mamme. A volte non è possibile allattare immediatamente i bimbi prematuri, ed è necessario stimolare e mantenere la produzione di latte con l’aiuto di un tiralatte. Il Tiralatte Elettronico di Philips AVENT ti aiuta ad aumentare la produzione di latte, in particolare se il bimbo è nato prematuro o se è molto piccolo. Per alimentarlo, il latte, che estrai dal tuo seno, viene somministrato attraverso un tubicino, fino a quando non è sufficientemente cresciuto e divenuto abbastanza forte da riuscire da solo a prendere il tuo latte. Cerca di estrarre il latte appena sveglia, e prima di qualunque possibile interruzione. È molto importante estrarre il latte regolarmente, almeno 6-8 volte ogni 24 ore. È altrettanto importante estrarlo durante la notte, poiché questo incrementerà ulteriormente la produzione di latte materno. Segui sempre i consigli dei professionisti, in modo da risolvere le difficoltà iniziali.

Nascite multiple e bimbi prematuri

Parti gemellari o plurigemellari

La natura è generosa e inizialmente molte mamme producono latte asufficienza per allattare due o tre gemelli.Se i bimbi succhiano bene al seno, ci sarà sempre latte a sufficienza per tutti.Comincia ad allattare ogni bimboindividualmente durante i primi giorni,così potrai risolvere i problemi comuni in modo efficace. Successivamente puoicontinuare ad allattarli separatamente,oppure se vuoi puoi allattarlicontemporaneamente. Se estrai il latte, il Tiralatte Elettronico Doppio ISIS iQ DUOdi Philips AVENT ti può aiutare ad estrarrepiù latte e più velocemente.

Bimbi prematuri

I bimbi nati prematuri, hanno particolarmente bisogno di latte maternoe del contatto con le loro mamme. A volte non è possibile allattareimmediatamente i bimbi prematuri, ed è necessario stimolare emantenere la produzione di latte con l’aiuto di un tiralatte. Il TiralatteElettronico Doppio ISIS iQ DUO di Philips AVENT ti aiuta ad aumentare la produzione di latte, in particolare se il bimbo è nato prematuro o se è molto piccolo. Per alimentarlo, il latte, che estrai dal tuo seno, viene somministrato attraverso un tubicino, fino a quando non èsufficientemente cresciuto e divenuto abbastanza forte da riuscire da solo a prendere il tuo latte. Cerca di estrarre il latte appena sveglia, e prima di qualunque possibile interruzione. È molto importanteestrarre il latte regolarmente, almeno 6-8 volte ogni 24 ore. È altrettantoimportante estrarlo durante la notte, poiché questo incrementeràulteriormente la produzione di latte materno. Segui sempre i consigli dei professionisti, in modo da risolvere le difficoltà iniziali.

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Per conservare il latte materno

L’allattamento al seno è il modo migliore per nutrire il tuo bimbo, e per aiutarti a proseguire questa esperienza il più a lungo possibile, tieni presente le seguenti opzioni:

• Allattare esclusivamente al seno.

• Alternare l’allattamento al seno con il latte estratto da dare nel biberon.

• Allattare al seno quando sei con il tuo bimbo, e dare il latte artificiale quando viene raccomandato dal pediatra. Sappi che dando il latte artificiale può verificarsi una diminuzione della produzione di latte materno.

Qualunque sia l’opzione che scegli, fai in modo che l’allattamento al seno resti comunque una piacevole esperienza, per te e il tuo piccolo.

Quando estrai il latte e lo conservi perché ti prepari a tornare al lavoro, cerca di pianificare la quantità di latte necessaria per il numero di poppate che perdi ogni giorno. Per esempio, se sei via per dieci ore e il tuo bimbo normalmente in quell’arco di tempo prende il latte tre volte, avrai bisogno di avere almeno tre biberon da lasciare al compagno o a un’altra persona di fiducia. Molte mamme preferiscono congelare in anticipo una quantità di latte materno sufficiente per diversi giorni.

Per conservare il latte materno

L’allattamento al seno è il modo migliore per nutrire il tuo bimbo, e per aiutarti a proseguire questa esperienza il più a lungo possibile,tieni presente le seguenti opzioni:

• Allattare esclusivamente al seno.

• Alternare l’allattamento al seno con il latte estratto da dare nel biberon.

• Allattare al seno quando sei con il tuo bimbo, e dare il latte artificialequando viene raccomandato dal pediatra. Sappi che dando il latteartificiale può verificarsi una diminuzione della produzione di latte materno.

Qualunque sia l’opzione che scegli, fai in modo che l’allattamento alseno resti comunque una piacevole esperienza, per te e il tuo piccolo.

Quando estrai il latte e lo conservi perché ti prepari a tornare al lavoro,cerca di pianificare la quantità di latte necessaria per il numero dipoppate che perdi ogni giorno. Per esempio, se sei via per dieci ore e iltuo bimbo normalmente in quell’arco di tempo prende il latte tre volte,avrai bisogno di avere almeno tre biberon da lasciare al compagno o aun’altra persona di fiducia. Molte mamme preferiscono congelare inanticipo una quantità di latte materno sufficiente per diversi giorni.

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Consigli pratici

• Prima di estrarre il latte, lavare le mani con cura e assicurarsi che tutti gli accessori necessari per estrarre e conservare il latte siano lavati, sciacquati e sterilizzati.

• Estrarre approssimativamente la quantità di latte che il bimbo succhia per ogni poppata.

• Assicurarsi che il contenitore sia coperto o sigillato, e che sull’etichetta vi sia la data del giorno in cui viene estratto.

• Sistemare il contenitore nel frigorifero (non nella porta), dove la temperatura è più fredda.

• Conservare nel frigorifero il latte materno per non più di 12 ore, dopodiché utilizzarlo, oppure congelarlo o gettarlo via.

• Il latte materno può essere conservato nel congelatore per 3 mesi. Una volta scongelato, può essere conservato in frigorifero per 12 ore. Non ricongelare mai il latte scongelato.

• Scongelare il latte materno durante la notte nel frigorifero, o in acqua calda.

• Per scaldare il latte materno sistemare il contenitore in uno scaldabiberon o sotto il rubinetto dell’acqua calda. Agitare il biberon per mescolare il latte, poiché il grasso contenuto tende a separarsi.

Raccomandazioni per la sicurezza

• Gettare sempre via il latte avanzato alla fine della poppata.

• Non aggiungere latte materno, appena estratto, a latte precedentemente congelato. Se durante il giorno si aggiunge latte ad altro, già conservato in frigorifero, aggiungere solo latte che è stato estratto in un contenitore sterile, raffreddato per alcuni minuti sotto acqua fredda corrente. Rimetterlo poi subito in frigorifero e utilizzarlo entro 12 ore (dal momento della prima estrazione). Dopodiché deve essere consumato immediatamente o congelato per un uso futuro.

• Trasportare il latte materno estratto in un contenitore termico con unità refrigeranti.

• Per quanto riguarda la conservazione nel congelatore, la temperatura dovrebbe essere la stessa che serve a mantenere duro il gelato.

Puoi estrarre il latte anche spremendolo con le mani. Chiedi consiglio al tuo pediatra.

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Risposte alle domande più frequenti

Vale la pena allattare al seno se poi devo tornare a lavorare?

Più tempo passi con il tuo bimbo, meglio è per tutti e due. Anche quando ritorni al lavoro, puoi continuare ad allattare il bimbo la mattina, la sera e nei fine settimana. Durante gli altri giorni, se devi assentarti, può essere allattato al biberon con il tuo latte che avrai precedentemente estratto.

Il Tiralatte Manuale di Philips AVENT ti permette di estrarre direttamente il latte nei Biberon AVENT o nei Vasetti VIA. È stato ideato per imitare in modo naturale la suzione del bimbo al seno ed è facile e comodo da usare. Il Biberon AVENT con la Tettarella riproduce la forma e la funzione del seno, così il tuo bimbo può alternare facilmente la tettarella al capezzolo.

Se vuoi avere la comodità del Tiralatte Manuale, ma preferisci la facilità della pompa elettrica, puoi provare il Tiralatte Elettrico singolo, oppure il Tiralatte Elettronico Doppio, per estrarre il latte da entrambi i seni contemporaneamente. Allattare è molto più semplice quando sei rilassata e ti senti a tuo agio. Ecco perché, in collaborazione con i maggiori esperti in materia di allattamento ed altre mamme come te, abbiamo creato un tiralatte ancora più pratico e confortevole. La nuova linea Natural, composta da tiralatte manuale ed elettrico singolo, ti consente infatti di estrarre il latte stando comodamente seduta, senza necessità di chinarti in avanti, grazie alla sua forma compatta. Il risultato? Un’estrazione facile, comoda ed efficace.

Tiralatte Natural manuale Tiralatte Natural elettrico singolo

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Le donne con il seno piccolo possono allattare?

Tutti i tipi di seno, di qualunque grandezza, possono produrre latte, e quasi tutte le donne possono allattare. A volte è solo questione di tempo per trovare il giusto ritmo. Se hai bisogno, chiedi aiuto alla tua ostetrica o al pediatra. Anche se hai avuto problemi ad allattare il tuo primo bimbo, prova ancora con il secondo. È molto probabile che la seconda volta sia molto più semplice.

Come posso fare perché il mio compagno e i miei familiari si sentano coinvolti?

I bimbi non hanno solo bisogno di essere allattati, ma anche di attenzione, coccole, bagnetti, cambio dei pannolini, giochi e passeggiate. Quando hai trovato un giusto equilibrio nell’allattamento, puoi decidere di estrarre e conservare il tuo latte. In questo modo anche gli altri familiari possono essere coinvolti, e una persona di fiducia può allattare il bimbo al biberon con il tuo latte, anche quando non ci sei.

Per quanto tempo devo continuare ad allattare?

Allattare il tuo bimbo per i primi sei mesi significa dargli tutto ciò di cui ha bisogno per crescere bene. A 6 mesi il bimbo probabilmente è già in grado di mangiare anche le pappe. Puoi continuare ad allattarlo fino a quando lo desideri. Il latte comune non è consigliato per il primo anno di vita, quindi se smetti di allattarlo o di dargli il tuo latte estratto, dovresti usare latte in polvere, detto anche formula per l’infanzia, consigliato dal tuo medico di fiducia.

Tiralatte Elettronico doppio

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Come superare i problemi comuni

Capezzoli introflessi o senza proiezione

Alcune donne sono soggette alla malformazione derivata da uno o due capezzoli introflessi o senza proiezione. Se i tuoi capezzoli diventano turgidi (per il freddo, l’eccitazione sessuale, o semplicemente pizzicandoli), non dovresti avere problemi ad allattare al seno. Dai un leggero pizzicotto a un seno, nella zona intorno al capezzolo, se il capezzolo si inturgidisce non dovresti avere problemi. Se il bimbo è tenuto in modo corretto, la suzione dovrebbe portare il capezzolo in estroflessione. Se hai comunque dei problemi ad allattare normalmente, puoi usare Niplette™ di AVENT * durante i primi giorni, pochi minuti prima di ogni poppata. Niplette™ ti permette di portare in estroflessione il capezzolo prima di far attaccare il tuo bimbo al seno. Niplette™ di AVENT può anche essere usata prima della gravidanza, o nelle prime fasi, per aiutare a risolvere il problema dei capezzoli introflessi o senza proiezione.

Ingorgo mammario

Quando il seno comincia a produrre il latte, può indurirsi e fare male. Cerca di allattare il bimbo più spesso che puoi e, se necessario, estrai un pò di latte con l’aiuto delle mani o con il Tiralatte di AVENT prima della poppata, per rendere il seno più morbido, permettendo così al bimbo di attaccarsi. È molto utile anche massaggiare il seno prima di estrarre il latte. Per decongestionare ulteriormente il seno puoi usare i Cuscinetti Termogel raffreddati in freezer (da usare invece caldi quando l’esigenza è di favorire la montata lattea).

Cuscinetti Termogel Niplette

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Allatta il bimbo fino a quando non senti che il gonfiore e la pesantezza si sono attenuati, e nel frattempo indossa le Conchiglie Raccoglilatte di AVENT* sotto il reggiseno. Queste conchiglie, ultra-morbide ed aerate, massaggiano delicatamente e danno sollievo al seno dolorante. Se tra una poppata e l’altra i tuoi seni si gonfiano troppo e ti fanno male, usa il Tiralatte di AVENT per estrarre il latte. Potrai così usarlo per avere una riserva di latte.

Capezzoli irritati o con ragadi

Se il bimbo si attacca al seno nella posizione giusta, non dovresti avere capezzoli irritati o con ragadi. Se i capezzoli diventano doloranti o con ragadi, vale la pena chiedere consiglio all’ostetrica o al pediatra, per verificare che il bimbo abbia una giusta posizione e si attacchi bene al seno. Se i capezzoli si irritano, cerca di tenerli asciutti cambiando spesso le coppette assorbilatte. Puoi anche indossare le Conchiglie Raccoglilatte per brevi periodi, permettendo all’aria di circolare, proteggendo il seno ed evitando che il contatto con gli abiti irriti i capezzoli.

Se i capezzoli diventano insopportabilmente irritati o con ragadi puoi usare i Paracapezzoli *, che ti permettono di continuare ad allattare mentre curi l’irritazione. Sono in finissimo silicone inodore e insapore, e la loro forma a farfalla permette al bimbo un maggiore contatto con il seno.

* È un dispositivo medico CE. Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni d’uso.Autorizzazione ministeriale richiesta il 03/08/2007.

Conchiglie Raccoglilatte Paracapezzoli

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Come superare i problemi comuni

Capezzoli irritati o con ragadi

Per idratare e ammorbidire i capezzoli irritati o con ragadi, puoi usare la Crema Lenitiva per Capezzoli, che contiene lanolina, ideale per idratare e restituire morbidezza e salute alla tua pelle. La crema è ipoallergenica e completamente sicura per il tuo bimbo, quindi non c’è bisogno di toglierla prima di allattare al seno.

Mastite

Se i tuoi seni diventano infiammati, caldi al tatto, e senti di avere la febbre, probabilmente hai contratto un’infezione al seno. Continua ad allattare, se puoi, o estrai il latte usando il biberon in plastica o in vetro. Consulta il pediatra o il medico di fiducia appena possibile.

Perdite di latte dal seno

Puoi risolvere il problema imbarazzante delle perdite di latte, tra una poppata e l’altra, usando le Coppette Assorbilatte Ultra Comfort monouso o lavabili di AVENT. Le coppette monouso hanno un’esclusiva struttura a strati, senza alcuna fodera in plastica, altamente assorbente, traspirante e confortevole. Le coppette lavabili hanno invece uno strato di morbido cotone al 100%, ed un elegante esterno di pizzo. Sono lavabili in lavatrice e si possono asciugare. Non tutte le mamme hanno problemi di perdite di latte dal seno, ma questo non implica che producano meno latte.

Coppette assorbilatte monouso

Coppette assorbilatte lavabili

Crema lenitiva per capezzoli

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Lo svezzamento

Attualmente, la raccomandazione dell’UK Department of Health (Dipartimento della Sanità del Regno Unito) è quella di allattare esclusivamente al seno per i primi sei mesi, e di continuare ad allattare al seno, con l’aggiunta di pappe, nei sei mesi successivi. Dopo 12 mesi, è possibile continuare ad allattare al seno secondo le esigenze della mamma o del bimbo.

Svezzamento naturale

Per stimolare il bimbo a diventare più indipendente mentre cresce, puoi sostituire gradualmente l’allattamento al seno con cibi quando ritieni che il bimbo sia pronto.

Svezzamento programmato

A volte le circostanze non ti permettono di continuare ad allattare al seno, e decidi di iniziare uno svezzamento programmato. È meglio non cominciare lo svezzamento quando tu o il tuo bimbo non vi sentite bene. Se estrai il latte, riduci gradualmente la quantità di latte estratto ogni giorno. Il miglior modo per lasciare che il tuo corpo e il bimbo si adattino allo svezzamento programmato, è quello di eliminare il momento in cui il tuo bimbo sente meno il bisogno della poppata. In questo momento della giornata, sostituisci questa poppata con il latte artificiale o con le pappe, secondo le sue preferenze. Continua a saltare questa stessa poppata ogni giorno per il resto della settimana. Salta una poppata quotidiana ogni settimana fino a che non arrivi a due o tre poppate al giorno. Con questo metodo di svezzamento siete tu e il bimbo a decidere, e puoi scegliere se farlo lentamente o velocemente, come vuoi.

Svezzamento rapido

Svezzare il bimbo all’improvviso, potrebbe essere spiacevole per te, e il tuo piccolo, potrebbe perdere il senso di riferimento derivato dal contatto e dal calore materno. Chiedi consiglio al tuo medico su come sostituire l’allattamento al seno, in modo da avere giusti consigli e rendere lo svezzamento semplice e rapido.

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