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A CACCIA DELLA FIGURINA - Coopzeitung Cooperazione · N. 1 del 29 dicembre 2014 Mangiare & Bere...

Date post: 22-May-2018
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I re magi A CACCIA DELLA FIGURINA Un piede nel futuro. Per i collaboratori della panetteria Coop di Wallisellen l’anno nuovo è già cominciato da tempo. I panettieri stanno infatti già lavorando al primo appuntamento clou del 2015: la corona dei re magi. MICHAELA SCHLEGEL L a corona dei re magi, con i suoi panini do- rati cosparsi di sca- glie di mandorle, in Svizzera va leeralmente a ruba. E si capisce: non solo perché è una vera delizia, ma anche per il piccolo re magio in plastica che vi si nasconde. Chi lo trova si mee la co- rona ed è re per un giorno. Un’usanza a dire il vero al- quanto strana per un paese con una così profonda tradi- zione democratica come la Svizzera e dove un tempo i nobili erano scacciati a colpi di balestra (vedi riquadro). Occorre però anche dire che in fondo non si traa di un privilegio di nascita; a deci- dere chi sarà sovrano per un giorno è più semplicemente la fortuna. Anche se non tui ne sono convinti. C’è infai sempre chi è pronto ad aiu- tare il fato. Ci sono fonda- mentalmente due scuole: i mistici da un lato e gli anali- sti dall’altro. I primi tendono a scommeere sull’ispira- zione spontanea, sulle virtù rabdomantiche o sulle for- mule magiche; i secondi stu- diano invece in maniera ap- profondita la struura dei panini e vanno alla caccia di varchi per dove avrebbe po- tuto entrare il re magio, di deformazioni e di irregola- rità sospee. Entrare nella corona Non siamo però tipi da ac- contentarci di vaghe teorie e per questo abbiamo visitato Chi trova la pedina del re magio è re per un giorno! Questa, almeno, la tradizione... www.cooperazione.ch/remagi Cooperazione · N. 1 del 29 dicembre 2014 Mangiare & Bere
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I re magiA CACCIA DELLA FIGURINA

♦ Un piede nel futuro. Per i collaboratori della panetteria Coop di Wallisellen l’anno nuovo è già cominciato da tempo. I panettieri stanno infatti già lavorando al primo appuntamento clou del 2015: la corona dei re magi. MICHAELA SCHLEGEL

La corona dei re magi, con i suoi panini do-rati cosparsi di sca-glie di mandorle, in

Svizzera va letteralmente a ruba. E si capisce: non solo perché è una vera delizia, ma anche per il piccolo re magio in plastica che vi si nasconde. Chi lo trova si mette la co-rona ed è re per un giorno. Un’usanza a dire il vero al-quanto strana per un paese con una così profonda tradi-zione democratica come la Svizzera e dove un tempo i nobili erano scacciati a colpi di balestra (vedi riquadro). Occorre però anche dire che in fondo non si tratta di un privilegio di nascita; a deci-dere chi sarà sovrano per un giorno è più semplicemente la fortuna. Anche se non tutti ne sono convinti. C’è infatti sempre chi è pronto ad aiu-tare il fato. Ci sono fonda-mentalmente due scuole: i mistici da un lato e gli anali-

sti dall’altro. I primi tendono a scommettere sull’ispira-zione spontanea, sulle virtù rabdomantiche o sulle for-mule magiche; i secondi stu-diano invece in maniera ap-profondita la struttura dei panini e vanno alla caccia di varchi per dove avrebbe po-tuto entrare il re magio, di deformazioni e di irregola-rità sospette.

Entrare nella coronaNon siamo però tipi da ac-contentarci di vaghe teorie e per questo abbiamo visitato

Chi trova la pedina del re magio è re per un giorno! Questa, almeno, la tradizione...

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1 Siate modesti e gettatevi sul panino più piccolo. Inserendo la figurina, infatti, si finisce inevitabilmente per schiacciare la pasta già lievemente lievitata.

2 Nota bene: la figurina non si trova mai nella parte centrale! Sarebbe, da un lato, troppo facile, inoltre non sarebbe possibile inserire il re magio senza deformare l’intera corona.

3 Esaminate con attenzione la corona! Delle irregola-rità nella parte inferiore potrebbero essere un indizio della presenza della figurina.

I CONSIGLI PER TROVARLO AL PRIMO COLPO...

la più grande fucina di co-rone dei re magi, la panette-ria Coop di Wallisellen. Da fine novembre fino a inizio gennaio a Wallisellen ven-gono prodotte circa 270mila corone nelle varietà bio con uva sultanina, bio senza uva sultanina e bio con scagliette di cioccolato.

24mila re magi al giornoA differenze di molti altri tipi di pane le corone dei re magi necessitano di molto lavoro manuale. Per potere essere ammesso negli spazi sacri

dove vengono prodotte le co-rone il visitatore deve avvol-gersi in una cappa di feltro, raccogliere i capelli in una retina e – fondamentale – di-sinfettarsi le mani. Dap-prima si raggiunge uno spa-zio di colore beige. Tra macchinari alti come un uomo vengono riempite va-sche con burro, farina, acqua e lievito, che vengono poi im-pastati tra di loro automati-camente. Alla fine viene an-cora aggiunta l’uva sultanina. La pasta pronta sparisce poi attraverso il fondo lll

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Ogni giorno realizziamo circa 24 000 corone.

Thevatas Nadarajah, panettiere

delle vasche per es-sere trasportata al piano in-feriore. Lì una macchina pro-duce dei piccoli panini, che un nastro trasportatore con-segna direttamente nelle mani degli operai. Unendo tra di loro le palle di pasta i panettieri formano una co-rona con un pezzo centrale e sei panini a forma di petali. Circa un metro più in là è la volta della parte più impor-tante dell’intera produzione: l’inserimento del re magio! Succede tutto così in fretta che quasi l’occhio non riesce a seguire il movimento. Le dita sottili dei panettieri Chandrakantahan Tha-motharampillai, Jeyathasan Manickam e Thevatas Nada-rajah si muovono mirate verso il panino che si trova a destra della corona, lo stac-cano, lo aprono leggermente, vi inseriscono il re magio di plastica e lo richiudono su-bito, ripiegando con un mo-vimento a zigzag la pasta su sé stessa per cinque volte. Il panino viene infine rimesso al suo posto nella corona. In questa maniera Chandrakan-tahan, Jeyathasan e Thevatas riescono a nascondere fino a 24mila re magi al giorno.

Il cammino dei re magiLe corone vengono in seguito lasciate riposare per circa 50 minuti a una temperatura di 30° C. Il tasso di umidità al 75 per cento evita che si sec-chino. Il viaggio prosegue su un ampio nastro trasporta-tore in direzione del forno. A metà strada le corone sono cosparse di mandorle da due

operai, che devono fare at-tenzione a formare strati il più possibile uniformi, poi-ché altrimenti i panini dopo la cottura non risulteranno dorati in maniera regolare. Una volta tolte dal forno le corone vengono sospinte de-licatamente verso un nuovo nastro trasportatore.Quest’ultimo forma una

sorta di montagne russe di metallo: sale dapprima a spi-rale verso il soffitto, pas-sando in seguito dall’altra parte della parete attraverso una fessura; poi le corone vengono condotte ai piani in-feriori per mezzo di una grande spirale e attraver-sando un locale senza luce. Niente a che vedere con un

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La macchina impastatrice è l’anello iniziale della catena produttiva

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luna park, però: non si tratta di divertire le corone, ma semplicemente di farle raf-freddare. Oramai quasi alla fine del viaggio, i dolci rag-giungono attraverso uno sci-volo l’ultimo nastro traspor-tatore che li consegna al reparto confezioni. Lì abili mani li ripongono nei loro canestrini: surgelate all’i-

stante con una «terapia choc», le corone vengono poi distribuite nei diversi negozi Coop dove, cotte ovviamente al momento, attendono fra-granti i clienti.

Trovare invece di cercareChe cosa significa tutto que-sto per gli zelanti cacciatori di re magi? Cercare l’inci-

sione attraverso cui il re ma-gio sarebbe stato infilato è fa-tica sprecata; ma anche gli esercizi di rabdomanzia non servono a nulla. È però possi-bile che, osservando con at-tenzione, si riesca a trovare indizi significativi sul fondo della corona. Non è infatti possibile escludere che sotto i panini si siano formate con-

figurazioni insolite, dovute alle manipolazioni compiute per richiudere la pasta. Ab-biamo così provato a fare una prova: su tre corone, solo in un caso abbiamo trovato la fi-gurina. E probabilmente si è trattato solo di un colpo di fortuna – tutto depone a fa-vore insomma dell’abilità dei nostri panettieri.

Ecco un magico nastro trasportatore che tutti i golosi vorrebbero avere...

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