A cura della prof.ssa Daniela Melone DEI ED EROI DALLA GRECIA A
ROMA
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I DODICI OLIMPI Le divinit pi importanti della mitologia greca
erano dodici e venivano dette Olimpi, perch si pensava che
vivessero sul monte Olimpo, uno dei rilievi pi elevati della
Grecia, allepoca considerato la vetta pi alta del mondo. L Olimpo,
coperto da ghiacciai, era invisibile perch era sempre avvolto da un
mantello di nuvole che lo incappucciavano ben bene e per laltezza
della vetta che superava i 3000 metri. Queste divinit erano Zeus,
Era, Ares, Afrodite, Ermes, Estia, Poseidone, Atena, Apollo,
Artemide, Efesto e Demetra. Ciascuna di loro aveva un
corrispondente romano, spesso con caratteristiche molto
simili.
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ALBERO GENEALOGICO
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ZEUS (Giove per i Romani) Dio del cielo e del tuono era il
sovrano di tutti gli dei. padre di tutti gli dei e signore
delluniverso, era spesso soggetto a violente passioni, o ad impeti
di collera alternati a gesti di generosit. A lui tutti dovevano
obbedienza, anche gli altri dei che vivevano felici sulla sommit
del monte Olimpo. Tra le passioni che gli dei condividevano con gli
uomini c'era l'amore e Zeus non era immune nonostante avesse una
moglie bellissima. Veniva rappresentato con barba e capelli folti.
I suoi simboli erano la folgore, la quercia, laquila e il
toro.
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ERA (Giunone per i Romani) Dea del matrimonio e del parto, era
la moglie di Zeus. Veniva spesso ritratta in trono con il polos, un
copricapo cilindrico e con in mano una melagrana, simbolo della
fertilit. I suoi simboli erano la vacca e il pavone. Alcuni dicono
che era invidiosa della dea Afrodite perch era la pi bella tra le
dee. Era anche molto gelosa ma a ragione, perch il marito la
tradiva spesso.
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ARES (Marte per i Romani) Era il dio della guerra. Turbolento e
litigioso, partecipava a mischie furiose e, pur di combattere,
favoriva ora luna ora laltra delle parti contendenti. Veniva in
genere rappresentato con unarmatura e una lancia su una quadriga
trainata da quattro cavalli. Si invagh di Afrodite ed ebbe da lei
Eros.
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AFRODITE (Venere per i Romani) Il suo nome deriva da afros che
vuol dire schiuma; perci si ritiene che sia nata dall'onda del
mare. Era la dea della bellezza e dellamore. Veniva rappresentata
senza abiti o coperta soltanto da veli. A volte era raffigurata su
una conchiglia mentre emerge dalle acque del mare. Per volere di
Zeus and sposa al bruttissimo e storpio Efesto, ma ebbe molti
amanti sia fra i mortali sia fra gli dei.
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ERMES (Mercurio per i Romani) Era il messaggero degli dei,
nonch il dio dei commerci e il protettore dei mercanti e dei ladri.
A differenza degli altri dei, era servizievole, furbo e burlone.
Veniva rappresentato sempre bellissimo, con il caduceo (tipico
bastone di lauro o ulivo, simbolo di pace) e con ai piedi calzari
alati.
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ESTIA (Vesta per i Romani) Era la dea del fuoco che arde nel
focolare delle case e protettrice della quiete familiare.
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POSEIDONE (Nettuno per i Romani) Era il dio dei mari e degli
oceani. Di carattere puntiglioso e collerico, era anche
vendicativo. Al pari del fratello Zeus, si concesse numerose
amanti. Veniva spesso rappresentato con in mano un tridente, una
sorta di forcone a tre denti, insieme a delfini.
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ATENA (Minerva per i Romani) Era la figlia prediletta di Zeus.
Era la dea della saggezza e dellarte della guerra. Secondo il mito
pi conosciuto, Atena nacque dalla testa di Zeus. Afflitto da un
forte mal di testa chiam il figlio Efesto e gli ordin di colpirgli
la testa con la sua ascia. Dalla testa spaccata salt fuori, armata
di tutto punto, con lancia ed elmo, la giovane dea. Atena era la
protettrice della citt di Atene, che da lei prese il nome. Veniva
spesso rappresentata con una civetta.
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APOLLO (cos chiamato anche dai Romani) Era il dio del Sole e il
protettore della arti, in particolare della musica e della
divinazione, cio dellarte di predire il futuro.
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ARTEMIDE (Diana per i Romani) Sorella di Apollo, era la dea
della caccia e della Luna. In genere veniva rappresentata con in
mano una faretra nellatto di scoccare una freccia.
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EFESTO (Vulcano per i Romani) Era il dio storpio del fuoco.
Sembra che fu proprio Era, sua madre a precipitarlo gi dallOlimpo
perch non conforme alle sue aspettative. Era anche della tecnica di
forgiatura dei metalli: nella sua fucina fabbricava armi per gli
dei e gli eroi. Per s creava oggetti straordinari, poltrone
bellissime in oro tempestate di pietre preziose colorate, ancelle -
robot che si muovevano proprio come se fossero di carne ed ossa,
tavolini con tre gambe che, a seconda del comando, si spostavano
velocemente, piani di appoggio molto funzionali dal momento che
doveva appoggiarsi spesso; si stancava perch era storpio e
claudicante da quando era stato scaraventato gi dallOlimpo. Ecco
spiegato perch la montagna col fuoco viene chiamata "vulcano",
perch sede delle fucine di Efesto o Vulcano.
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DEMETRA (Cerere per i Romani) Era la protettrice dei raccolti e
la dea della coltivazione della terra, in particolare del grano.
Per questo era spesso rappresentata con fasci di grano.
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E ADES? (Plutone per i Romani) Ades era fratello di Zeus e di
Poseidone. Dopo la deposizione di Crono e la spartizione
delluniverso, egli ottenne il mondo sotterraneo. Orribile di
aspetto, ripugnava a qualsiasi donna si avvicinasse. Quando si
innamor di Persefone,la figlia di Demetra, per timore di un
ennesimo rifiuto la rap. Con lei accanto, regn, giudicando le anime
dei morti.