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ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O
o gif incidenti di Bari. " Non si spar a sui lavoratori dopo che questi hanno salvato l'Italia ; col loro sacrificio nella guerra di liberazione „
Togliatti
ANNO (Nuora serie) N. 183 Ì 7 AGOSTO 1946 BBB
Una copia . 5 Arretrat a . 8
' ATTACCO Nel mio rapport o al Consig l io
o a l largato della . del 15-19 lugl i o scorso, segna lavo l'affermars i di una crescente resi-stenza della Confindustr i a e del le altr e associazioni dei dator i di la-vor o ol le più modeste e giustifì -
' cate riehief-te dei lavoratori . Sog-giunsi che mi pareva di scorgere i n quel la resistenza i prodrom i di una volontà preordinat a del la plutocrazi a industr ia l e e dei gran-di agrar i di sferrar e un'offensiva contr o le masse lavoratr ic i , par -tendo da posizioni di carattere economico, ma mirand o in realtà a sconvolgere la stessa s i tuazione pol ì t ic a in propr i o favore.
o intransigente ed aggress ivo assunto dal Presiden-te della Confindustr ia , nel le sue recenti lettere alla . e la rottur a — provocata aper tamente dal l a stessa Confindustr i a — del-l e trattat iv e già in corso tr a le due parti , su r ivendicazioni di ordin e secondar io, sembrano con-fermar e le previsioni prospettate.
l conf l i t t o che pone in aperto contrasto l a . e la Confin -dustr ia , contrar iamente al l e appa-renze esteriori, non interessa sol-tant o i lavorator i ed i dator i di lavoro: interessa al mass imo gra-do la r icostruzione economica e quind i la vi t a stessa del la Na-zione.
l mot ivo centrale che il Presi-dente del la Confindustri a ha scel-t o come posiz ione di a t tacco con-tr o lo masse lavoratr ic i , è quel lo del lo sb locco dei l icenziament i.
, dunque, di questo impor tant e problema, anche per-chè le different i soluzioni che le due part i ne danno, chiar iscono l e posizioni dei ceti p lutocrat ic i e quel le dei lavorator i , davanti al p rob lema fondamenta le del la ri -costruz ione economica e socia le
. Per la Confindustr ia , i l proble-
ma del b locco dei l icenziamenti non può avere che una soluz io-ne: quel la faci le, pigr a e tradi -z ionale di l icenziare i lavorator i che' r isul tan o in soprannumero. Che impor t a se un tale - provve-d i r o t t o - agg rava T enormemente- -la. d isoccupaz ione e la miser ia dei lavorator i ? Che import a se que-sto fat t o determinerà un ulter io -r e aggravamento del la debi l i ta -z ione fisica e morale dei lavora-tor i affamati , con le conseguen-t e inevi tabi l i del l 'aumento del la morta l i tà , del la del inquenza e del la prost i tuz ione? Che importa , infine , che l a pass iv i tà industr ia -le, nel l 'at tesa di condiz ioni mi -gl iori , r i tard i ed impedisca la ri -nasc i ta ?
A i grandi industr ial i non ìm-
f ior tan o queste sc iagure del popo-li e del Paese. A d essi import a
che l e az iende assicur ino lor o il p i ù largo profitt o possib i le!
Per noi e per , invece, i l p rob lema che si pone oggi non è quel lo di aumentare la d isoccu-pazione, ma quel lo di dare pane e lavoro ai due mi l ion i di d isoc-cupati che abb iamo già, e di as-sicurare, col lor o lavoro, uno s lan-c io a l l 'economia nazionale.
C i ò non vuol dir e affatt o che l a . . si disinteressi del la es igenza di r isanare economica-mente l e az iende e di l iberar l e da pesi improdut t iv i che g ravano sul costo del la produzione. a -invece dei l icenziament i, propone che n Sta to assegni al le az iende aventi dei lavorator i in sopran-numero, de l le ordinazioni di la-vor i che possano permettere di occupare u t i lment e l ' inter a mae-stranza, e di assorbire altr i d isoc-cupat i , do tando in par i t empo i l
di macch ine e di s t rumenti d i lavor o di cui esso ha urgente b i sogno: locomot ive, carri , navi mercant i l i , aeroplani c iv i l i , trat -tor i ecc. Ques ta nostra pos iz ione. produt t iv is t a e progressiva, s'in-quadr a per fet tamente nel pro -g ramma di emergenza del Gover-n o ed è perc iò chiaro che ader i-sce ad es igenze di ordin e gene-rale.
n realtà, se i l mot ivo scel to dal . Costa come base di a t tacco
con la , è di carattere eco-nomico, i l fin e ch'egli si propone è net tamente pol i t ico .
o si desume dal le d ichiarazio-n i ch'egli ha fat t o al l a s tampa. Ne l la vers ione datane da « l Glo-bo >, i l . Costa avrebbe det to:
d i p rob lema del lo sb locco non l i riferisce ai soli operai sospesi o che lavorano ad orar i o r idotto , m a a tutt i g li operai. B isogne-rebbe concedere la p i ù aropia-r'i -ber t à di l i cenz iamento al fine stesso del la d isc ip l ina e del la or -gan izzaz ione del la produz ione >.
Non si t ra t t a p i ù tanto, dun-que, di risanare l e az iende, quan-t o di r iconoscere ai padroni « la p i ù ampia l ibert à di l i cenz iamen-to™* di tutt i i . E* ch iar o che l a Confindustr i a mi -r a ad inf l igger e una dur a scon-fitta a l l e masse lavoratr ic i , al fine d i ristabilire l 'assolut ismo padro-na le di t ip o fascista nel le az iende e di raggiungere in tant o questi
' due obbiet t iv i : l icenziare gli e le-n e n t i p i ù at t iv i : approfi t tar e del-l a d isoccupaz ione e del la miseria dei lavorator i , per porl i in con-cor renza tr a di lor o e costr ingerli ad offr irs i a condiz ioni sempre peggior i, per non mor i r di famel
Poss iamo assicurare t ranqui l la -
NENNI RIFERISCE SULLA SUA MISSIONE Al CONSIGLIO DEI MINISTRI
Maggior e comprension e per l'Itali a Possibilit à di revision e dell e clausol e economich e
Quest a è l'impression e su i colloqu i con Bidault , Attlee , Byrne s e Moloto v l Consiglio dei i si è r iu -
nit o i sera al Viminal e — alla vigil i a della partenza del Presi-dente del Consiglio e Gasperì per Parigi — per ascoltare la relazio-ne del o Pietro Nenni sul suo viaggio esplorativo i n Europa e sui colloqui da lui avuti con i
i degli Esteri dei var i paesi.
a r e l a z i o n e* di N o n ni n generale Nenni ha trovat o nei
riguard i del nostro Paese spirit o di maggior comprensione ed una tendenza a considerare la nostra particolar e situazione in modo be-nevolo, nonostante che, sul le que-stioni territoriali , l e soluzioni già adottate dai «quat t ro » difficilmen -te potranno essere modificate so-stanzialmente. Es3e sono infatti , a giudizio dei «quat t ro » i l risultat o di un lungo lavoro, nel quale le questioni particolar i italian e sono state risolt e nel quadro delle solu-zioni del problemi più vasti che la guerra ha sollevato nel mondo. -mettere in discussione questi pro -blemi significherebbe ricominciar e da capo i l difficil e lavoro che è già stato compiuto, lavoro che non sem-br a i «grandi», siano pront i a r i -cominciare. Circ a i l colloquio avu-to con i l o degli Esteri fran -cese Bidault> Nenni ha riferit o che questi sulla questione di Brig a e Tenda ha dichiarat o di rendersi con-t o della reazione avutasi in a dopo la soluzione data al proble-ma e 8i è impegnato a mantenere del tutt o smilitarizzat a la zdha ed a stabilir e accordi favorevoli agli interessi italiani . o Bi -dault ha aggiunto che comunque, per i l momento, cambiare le deci-sioni già prese sarebbe molto dif -ficile.
l suo incontr o con i l Vice Pre-sidente del Consiglio francese Tho-ìez Nenni ha detto che questi avrebbe dichiarat o che, dopo es-sersi recato personalmente a Br i -ga e a Tenda, era entrato nella per-suasone che la-Francia ' f / rebbe-po-tut o accontentarsi di piccole retti -fiche di confine (modifiche cata-stal i) .
l Prim o o britannic o At -tlee, nel colloquio con Nenni, fa-cendo riferiment o alla questione della Venezia Giulia , dichiar ò che si trattav a di una soluzione di com-promesso, la sola possibile in que-sto mdmento. Circ a i l problema del-le Colonie Att le e dictùar&v a chj la Gran Bretagna si trovava già im-pegnata con le confraternit e reli -giose libich e (Senussi). e l'o -pinione pubblica inglese non ha d:-ìr-cnticat o che la presenza -li a i n Afric a ha messo in grave pe-ricol o a e le sue vie ci comunicazione. e pubbli -ca britannic a è per questo motivo molt o intransigente sulla questio-ne delle colonie e vuole seriamen-t e garantirsi per non trovarsi nel-l 'avvenir e in un uguale frangente, nel timor e che in a le corren-t i nazionalistiche possano ripren -dere il sopravvento.
Sul lungo e cordiale colloquio avuto con il o d<?gli Esteri sovietico , Pietro Nenni ha riferit o che questi ha fatt o una completa esposizione dei problemi che si pongono in questa guerre.
Al l a luce di questo quadro -tov ha mostrato che l e soluzioni territorial i adottate nei riguard i
, e specialmente quella di Trieste, erano le sole possibili. Sul-la questione delle colonie v ha ricordat o a Nenni che egli ha di -feso i l punto di vista a ed i l suo diritt o a rimanerv i con un mandato dell'ONU.
v ha aggiunto che rit ien e si possa ancora ottenere qualcosa di più per a i n questo cam-po ed ha dichiarat o che S vuole stabilir e rapport i di stretta amicizia con i l nostro paese ed aiutarl o i n tutt i modi. Parlando del-l a questione delle riparazion i -lotov ha affermato che l e form e con l e quale S chiede i l pa-gamento di esse a sono sta-t e concepite nel modo più favore-vole al nostro paese, perchè ser-virann o a stabilir e rapport i com-merciali e finanziari. i che potranno durar e e svilupparsi se-condo un piano di collaborazione economica fr a 1 due paesi. -tov ha concluso annunciando che
S è pront a a stipular e un trattat o commerciale con .
Nenni ha quindi riferit o sul col-lcquio avuto con Byrnes i l cui con-tenuto corrisponde al le dichiara-zioni di "Attlee . e conversazio-ni avute con i rappresentanti de-gli altr i paesi Nenni ha tratt o l'i m pressione che qualcosa si potr à ot tenere per quanto riguard a le mo-difich e del le clausole economiche del trattato . Nenni ha concluso af fermando che i l viaggio da lui fat-to avrebbe potuto ottenere un qual-che successo se avesse avuto luo-go sei mesi prima .
Le dichiarazion i di De Gasper i
l Presidente e Gasperi ha quin-di fatt o presente che — a suo giù dizio — la delegazione a Parigi do-vr à presentare i l punto di vista i ta -liano su tutt e le questioni r ivendi -c*.ndo~il-, diritto - a di d i -scutere nel suo insieme il trattat o e di non estere costretta a tratta -r e le singole questioni particolari . indipendentemente l'un a dall'altra ; i l che creerebbe maggiori difficolt à per i l raggiungimento di soluzioni di compromessi».
l Trattat o di pace co;ì co:ne «»
vorevole , sarebbe consi-gliabil e di evitare soluzioni defini-tiv e sulle questioni a noi più sfa-vorevoli, specialmente nel campo economico-finanziario.
2) a delegazione a Parigi non dovrà perdere di vista la situazio-ne politic a intern a al fine di evi-tar e ogni atto che tenda ad esaspe-rar e gli elementi in contrasto esi-stenti all'intern o del paese.
3) a delegazione, dovrà realiz-zare per a possibilità di una ripresa dei rapport i economici e commerciali con gli altr i paesi.
Scoccimarro ha quindi osservato come nel trattat o proposto a sia considerata alla stregua di una nazione vint a e non anche come una nazione che ha partecipato al-la vittori a contro la Germania. Ciò è in contrasto con lo stesso pream-bolo del trattato , nel quale, sia pu-r e in form a limitat a ed insufficien-te, v iene richiamat o i l carattere di cobelligerante avuto .
o canto i l modo con cui i l trat -tato è concepito sembra avrebbe potuto adattarsi ad una pace con
a fatt a all'att o dell'armistizi o (9 settembre 1943).
Questo abito mentale, che pare abbia ispirat o i l trattato , si mani-festa specialmente per quanto ri -guarda i rapport i fr a a e Ger-mania, là dove si nega a
A E SUO
Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro
Come si riveld negli animi l'inganno e il tradimenio fascista
qualsiasi r ivendicazione nei riguar -di di quella Germania con la quale i l nostro paese è stato in guerra per circa 2 anni. a nostra delega zione deve agire energicamente centro questo aspetto del trattat o e deve rivendicar e appunto per questo motivo 11 diritt o di discu-tere i l trattat o nel suo insieme.
Per quanto riguard a le questio-ni particolar i Scoccimarro. ha r i le -vato come sembrino affiorare , per quanto riguard a la Venezia Giulia , elementi di possibile accordo fr a
a e l a . Jugoslavia. Accordo che potrebbe realizzarsi sulla base della difesa del cittadin i dello sta-to liber o di Trieste: nel senso che siano e.'Si a governarsi e non gli eventuali « tutor i » nominati da al-tr e potenze. Scoccimarro ha quin-di dichiarat o di trovar e giusta la richiesta di allargar e i l territori o dello Stato liber o di Trieste.
Sul la questione di Brig a e Ten-da Scoccimarro ha ri levato, dopo le dichiarazioni di Bidaul t e Tho-rez, come sia possibile l 'avviamen-to ad una soluzione provvisoria. Per le clausole economiche e finan-ziari e Scoccimarro ha sottolineato i l diritt o a a rivendicar e la facoltà di regolare i propr i rappor -t i con la Germania, tenendo conte (continua in 2. pagina 1. colonna)
* «altana <n fu
completa su dieci divisioni , com'è noto, verso la metà di agosto del 1942, in un vasto schieramento sulla r iv a destra del si com-poneva di soldati, i quali , almeno per il 90 per cento, ritenevano an-cora in quell'epoca, al pari di molt i italian i in patria , che la guerra sul fronte russo-tedesco fosse virtual-mente già decisa. special-mente con la caduta di Stalingrado, attesa non di giorno in giorno, ma di ora in ora; e si «a t taccava» la radio nei momenti più inconsueti per ascoltarne la notizia straordi-naria.
Qua le g u e r r a ? mi trovavo fra quei soldati, sul
fronte del , in uno stato d'ani-mo specialissimo. Abbacinato come un allocco dalla demagogia fascista, che le tradizion i di famiglia e le condizioni sociali, smontate le pri-me diffidenze, assecondavano in pie-no, avevo creduto al miraggio della guerra di rivoluzione prò-letari a contro t paesi del capitali -smo, per una equa ridistribuzion e delle materie pr ime, per un ordine nuovo fra i popoli, per un raccor-ciarne nto delle distanze fra le clas-si. Avevo creduto; e poiché non r i -tenni né sufficiente né onesto con-tinuare a scrivere su i giornali , due giorni dopo la dichiarazione di guerra, non avendo alcun obbligo militare , partiti volontario per il fronte, senza gradi e senza stipendi.
due anni il mio reparto ve-
niva inviat o sul fronte russo. A combattere cioè contro un paese verso i l quale si era sempre natu-ralmente rivolta la mia ansiosa cu-riosità e la mia attenzione di uomo e di «t-udiojo. Cosi mi cadeva di colpo i l fervore della guerra rivo-luzionaria. tanto più che, nei mesi precedenti, avevo conosciuto bene i n Slovenia e in Croazia, come i no-stri alleati tedeschi concepissero « l'ordin e nuovo » europeo e (a Giu-stizia fra i popoli. Avevo avuto con-tatti con intellettuali comunisti, letterati, giornalisti, studenti di -biana, per la sensibil ità e per i l do-lor e dei quali non solo si era aperto i l mio cuore, ma cominciava a schiudersi anche la mia mente e a sentirsi finalmente in grado di ini-ziare una revisione critica e auto-critica.
purtroppo r imaneva alla base i l motto mille volte ritrovato che
a era in per icolo* . Sicché si trattava di rimandar e a - dopo » la resa dei conti con i responsabili del lungo e duro inganno.
trovavo quindi sul con torment i e dubbi non del tutto -nuo-vi nel petto e» talvolta, acuta come un presagio, la certezza d'un « asii-go meritato dalla nostra cecttd e dalla nostra debolezza.
Gli altri miei compaoni la senti-nella che mi dava i l cambio, i l cu-ciniere che mi versava i l rancio nella gavetta, il portamunizioni, l'autista, lo scritturale, che cosa sentivano, che cosa pensavano? Ne avevano tutti abbastanza, della guerra; nessuno credeva in essa, né anziani, f iè 'piouam, e meno ancora
1
lnieruent ì di Byrne s e di Moloto u alla commission e per la procedur a
prooosto ha nrcsaguito e G E -speri — lascia molte questioni in -solute, riservandone la soluzione ad un prossimo avvenire: sulla base di questo trattat o yi potrebbe quindi arrivar e od una specie di pace provvisoria ; e c potrebbe rap-presentar? la miglior e soluzione pcìsibìl* .
l o Gonella ha quindi fat-
, 0. — Tr e riunioni del Comitato pe r - l a procedura hanno avuto luogo quest'oggi al -burgo, senza che una soluzione per la questione del voto sia stata rag-giunta.
Notevole ril iev o hanno avuto nei dibattit o odierno i discorsi pronun-ciati da Byrnes e .
a preso per pnmo la paroiq Eyrnes, il quale ha confutalo l'as-serzione fatta ieri de , se-condo cui il segretaria di State ams'ricano avrebbe respinto il sug-gerimento sovietico di tenere rego-lar i riunion i dei quattr o 1 ri degli Esteri durant e la Com>re,iz::
Egli ha aggiunto a tale proposi-to che il o sovietico siv.-re.n-
to un oraye accennoa l la -proiezio- j oe a\ - u t o l'intenzione di « dettare alla Conferenza ; no.ni dei Predi-no delle minoranza italian e e sla-denti dei vari Conu'ati ve rivendicando la reciprocit à di
trattament o di queste minoranze da part e , e della Jugoslavia.
Parl a Scoccimarr o a preso infin e la parola il com-
pagno Sccccimarro, ! quale ha r i ls -\a to come tr e principi i fondsmen-tal i dovrebbero guidare l'azioiu-del'a nostra delegazione:
1) e che l'opinion e pubblica! ma delle norme di procedura, gì iiitcrnazional e col tempo sembra Stati Unit i si sarebbero riservati i evolversi in senso sempre più fa-i diritt o di appoggiare eventuali pr ò
poste ragionevoli presentate nei corso della Conferenza da altr i paesi. Egli ha aggiunto: « All a luce di questi dati è solo v ad af fermar e che io mi sono impegnalo i' d appoggiare le norme di proce-dur a proposte dai Consiglio. rap-presentanlì degli Stati Unit i man terrann o la lor o parola. o a voi e all'opinion e pubblica di g iu-dicare, in base ai documenti di cui vi ho riatto lettura . Negli Stati U-nit i la stampa è libera. Perciò il rappresentante sovietico potrà es-sere corto che le di iui accuse mos-se riguard o s" e istruzioni della de legazione americana saranno pub-blicato negli Stati Uniti . o
v a pubblicar e queste mie dichiarazioni nella stampa sovia-tica »
Si è quindi levato pt r parlar e i! o essersi dichiarat o dolenl? o degli Ester, sovietico -
psr l'inesatta interpretaziune: dol-l'atteggiamento iegii 5*ali Uniti . Byrnft.' : ha letto quindi alcuni pas-saggi dei verbali delle cedute dei Consiglio oer dimostrare: di dv-pre ripetutamente insistito sul fatt o che il Consiglio avesse deciso di >ut-^opcrr e alla Cornei rnza uno sch"
l progetto del o del o non può soddisfare i lavoratori
Segreteria Confederale in difesa dei disoccupati e pensionati a segreteria della con
una lettera firmat a dal compagno i Vittorio , dal compagno sociali-
sta i e dal democristiano on. i si è rivolt a ieri al a i i -nistero del o e della Previ-denza Sociale circa i l progetto di decreto elaborato dallo stesso di-castero per la corresponzione del Premio della .
Nel la lettera la mentre si rammaric a della scarsa considera-zione in cui e stata tenuta dal -nistero la sua collaborazione, nel-
mente la Confindustr i a che essa non raggiungerà nessuno di que-sti obbiett iv i . a . è abba-stanza fort e e la grande massa dei lavorator i i tal ian i abbastanza uni t a e matura , per inf ranger e ogni tentat ivo del genere.
l governo ha indetto per oggi una r iunion e del le due part ì per discutere la quest ione dei l icen-ziament i. a . parteciperà a questa r iunione, augurandosi che i l governo agirà nel senso del suo propr i o programma, che ira -pl ic a l 'accettazione del la soluz io-ne che noi proponiamo. Ci augu-r iam o anche che la Conf indu-stri a r inunc i a l l a sua pregiudi -ziale. Car i t à di Patr i a esige che sia ev i tato ai lavorator i — che soffrono g ià t ropp o — i l compi to di dover conquistare con l a lot t a quel le r ivendicazioni di carattere economico s indacale' che si po-trebber o real izzare mediante l ibe-r i accordi tr a l e due part i , e per le quali erano g ià in corso nor -mal i t rattat ive .
E O
la preparazione del progetto di de-creto per i l Premio della -ca, fa notare come questo progetto non corrisponda alle aspettative dei lavoratori . E' soprattutt o grave che, per effetto di esso, vengano ad es-sere escluse dal godimento del pre-mio numerose categorie di lavora-tori , e cioè 1 lavorator i a domici-lio , f pensionati, i facchini e le ca-rovane, e moltissimi disoccupati. Entrand o nel merit o del progetto, la propone di non abbassa-r e a 1.000 ed a 300 i l premio per i giovani.
A proposito del l 'ar t 8 la lettera fa notare poi che se un" lavorator e è occupato meno di 4 ora giorna-l iere, gli dovrebbe spettare' il pre-mi o almeno coma disoccupato. « segreteria confederale - è e contrari a alla norma stabi l i ta/nel-l 'ar t 8 che riduc e a due terzi i l premi o per quei lavorator i che
j \ fruiscono del vitt o o la cui retri -buzions consiste anche in generi alimentari .
o alcune considerazioni rela-t iv e agli epurati ed ai sospesi da meno di sei mesi, che dovrebbero avere almeno o stesso trattamen-to, ed altr e critich e alla eccessiva burocratizzazione del metodo di di -stribuzione del premio, la lettera cosi prosegue.
A l comma A del l 'ar t 16 sarà op-portun o precisare a quale epoca n riferiscono l e 200 giornate di lavo-r o necessarie y* r avere diritt o al premio, pagato direttamente dal datore di lavoro. Nel caso che si riferisc a ad un anno, proponiamo che i l l imit e delle giornate per i braccianti agricoli venga ridott o a 50 . «Non si comprende, a pro -posito del l 'ar t 26, la ragione della riduzion e a due terzi del premio ai produttor i di assicurazione del terzo gruppo ».
« P er 11 pagamento del Premio
della a ai disoccupati le norm e stabilit e nel progetto del
o del o escludereb-bero praticamente dal beneficio al-meno l'80 per cento dei lavorator i attualmente disoccupati. Si propo ne pertanto che detto Premio ven-ga corrisposto a tutt i quei disoc-cupati iscritt i all'uffici o di col lo-camento alla data del 26 lugli o *4<\ che ne facciano domanda pei iscritt o alla Previdenza Sociale, a l-legando un certificato delle autori -tà locali oppure deUa rispettiva or -ganizzazione sindacale, dal quale risult i che i l r ichiedente sia effet-t ivamente disoccupato involontario .
l Premio della , do-vrebbe essere inoltr e corrisposto anche a quei disoccupati che, pur non essendo iscritt i all'uffici o di collocamento, risultassero tal i in base ad un certificato rilasciato con le modalità di cui sopra ».
« Si propone la concessione del Premio della a a quei maritt im i che, in possesso del li -brett o di navigazione non scadu-to, abbiano compiuto negli ultim i 15 anni almeno 5 anni di naviga-zione. Questo l imit e dovrà essere ridott o a due anni per i lavorator i del mare che non abbiano ancora raggiunto 1 30 anni di età ».
« Una notevole lacuna del pro -getto di decreto riguard a i pensio-nati . a ha già espresso in ripetut e occasioni l'urgenza di un provvedimento che venisse incon-tr o a questi lavorator i che si tro -vano in condizioni di estremo di -sagio, ed una lor o eventuale esclu-sione del beneficio del Premio del-la a non «arebbe in al-cun modo giustificato Si propone pertanto di concedere a tutt i i pen si or.» ti , sia dello Stato che degli enti locali e della Frevidenza So-ciale, i l Premio della a nella misura normale»,
lotov. T,-a la generale attenzione dell'Assemblea v ha accusa-to Bvrnes di aver pronunciato il suo discorso « con tcr.o irat o e al-terato >. o — ha proseguito l'orator e — che la miglior e rispo-sta ad una dichiarazione del gene-r e s:=i queila di citar e determinati fatt i Potrò così affrontar e la que-stione con maggiore imparzialità . Bj'rno s ha detto che fin dalla co:i-far_nza di Potsdam i1 Governo so-vietico ha sempre insistito per i^ limitazion e del numero degli Stati che avrebbero dovuto partecipare alla discuysione del ie questioni in -ternazionali. Tengo b ricordar e che fu su proposta delia delegazione americana che fu decisa la costitu-zione del Consiglio dei i de-gli Esteri. E' vero che presentam-mo alcune proposte mirant i a sta-bilir e più specificatamente chi a-vrebbe dovuto partecipare alla Conferenza della pace. -gemmo un accordo sui ventuno Sta-ti e questa nostra decisione fu ap-provata unanimemente dall 'opinio -ne pubblica mondiale ».
« E' vero — ha aggiunto v — che la delegazione sovietica de-siderava che le questioni procedu-ral i venissero discusse prim a del-
o della Conferenza. E' anche esatto però ricordare che abbiamo discusso questioni procedurali pei una settimana e non abbiamo an-cora affrontat o l e questioni princi -pali in sede di Conferenza. a perciò il fatt o che se non fosse stato preparato precedentemente io schema del regolamento di proce-dura, probabilmente sarebbe stata necessaria un'altr a set t imana,. cioè in totale tr e sett imane per giun-
gere ad una decisione >. * Noi siamo ansiosi — ha detto
v — di promuovere e di conservare l'unanimit à di tutt i i governi interessati. l nostro atteg-
o non è dettato i a inte-ressi egoistici: noi pensiamo anche v.gli interessi degli altr i memori del Consiglio dei i degli Esteri; e non soltanto ni onesti, ma di tutt i i membri della Conle-
nes eenza pubblicar e i l discorso. a noi accettiamo la proposta di
Byrnes che il discorso stesso sia pubblicato dalla stampa sovietica e che il popolo soviet ico possa leg-gerio. Vi sono tuttavi a delle cose in questo discorso, al le quali non possiamo consentire ».
Parlando degli accenni .di Byrnes alla libert à di stampa, v ha citato un libr o pubblicato negli
renza ed anche di quei paesi che Stati Unit i nel 1943, nel quale — non partecipano alla C ja ferenzi egli ha detto — un esperto gior-ma ne seguono da vicino gli sv i-lupp i 2.
e Byrnes — ha aggiunto v — ha lanciato nel suo discari-.} ciò th e può essere definit a una snda. C2li ha proposto che il discorto stesso venga pubblicato nella stam-pa sovietica cume il mio discorso di ieri è stato pubblicato in quella americana. Ora, io ho dinanzi a me la e v York d Tribu -ne > di oggi, nell 'edizione europea. o non trov o alcuna relazione del
mio discorso, bensì cleìle critich e r.d esco, cosicché debbo domandar-mi se Byrnes intenda realmente proporr e che la pubblicazione del suo discorso sulla stampa sovietica avvenga su bari di reciprocità. Se è cosi, noi potremmo fort e pub-blicar e critich e al distorso di Bvr -
nalista americano mette in chiaro la situazione della stampa in Ame rtea. < o immagino — egli ha con-tinuat o — che alcuni di voi ab-bi; no già udit o parlar e di impre-= 2 giornalistiche che controllano, negli Stati Uniti , una grandissima parìe della stampa *.
i alla stampa britan -nica. v ha ricordat o che il
o > Giustizia britannico , Shawcrass giunse a proporr e che i giornui i del suo pacjc dovessero recare sulla testata la nota seguaa-te: Questo giornale appartiene al
d tal dei tali *. « Shavzcross — ha dotto v — sente la man-canza di una stampa obiettiva fe imparziale, noi non possiamo cht simpatizzare con lui in questa sua preoccupazione ».
i piovani depli anziani; ma -ran o un o iomo dopo l'altr o sorrei' -dalla speranza che tutto fosse in-cile e soprattutto breve.
P r i m o s m e n t i t o pr im e smenti te all'illusio)" -
uennero in aposto. 1 riusi d i ede ii segno di vita in alcuni settori. Qual-cuno si stupi che ce ne fossero a»>-cora di russi, dopo le cifre dei bo'-lettm i tedeschi. Ce n'erano ancori-, più coraaoiosi di prim a e sparavate/ meglio che mai.
Anche le munbfonl nbbondaunv" da loro. Bollett in i e giornal i parlo-rono, come al solito, di divisioni eli" venivano sotto a plotoni affiancai', Ut stato di ubbrt'achczza. Chi l i h i veduti i plotoni a//ìancati 'sul ' Forse la fantasia degli Stati -giori e dei corrispondenti di puerrd al sicuro nelle retrovie. O quella dei gerarchi che venivano a por-tarci i pacchi in linea, come dice-vano i giornali , e ci facevano fare almeno dieci chilometr i indietr o per andargli incontr o in un posto sicuro. Venivano invece di notte i russi, in pattugli e o pattugltoni . Guadavano i l fiume, tagliavano fuo-ri i caposaldi avanzati, non di rad--» trovavano i repart i nel sonno. Uv battaglione di fanteria fu mer.;n fuori combatt imento cosi.
Stalingrado continuava n resistere casa per casa, pianerotto'n per pianerottolo. o si fac<-va sotto. "Alla fine di settembre, «'-l'alba . o sputo delle sentincllp o n gelava sulla steppa sabbiosa. v. >>i passava notte che in un punto n nell'altr o non si ripetessero i coli" di mano del nemico. l compito d'*' -le tioitr e trupp e schierate lungo ?l corso medio e la grande ansa del
era quello di impedir e ai ; o -vietici una contromanovra sul > ' -l icnt e germanico di Stalingrado. C' attacchi parziali, non impegnatir . di agosto e di settembre, rivelarvi:" ) la debolezza della nostra difesa schierata su un fronte immcnv>, senza riserve.
Verso i prim i di dicembre la ini-tcria si trovava in linea da cinr/rr -sei mesi senza ricevere il cai,ib;o.
morale della truppa alla vifil-lia dell'offensiva sovietica era qv.ai<-to mai basso, tanto basso che, s?" -za dubbio, anche se l'of/cnsiua « » avesse manovrato con uguale intdi-ligenza strategica, tempestività le-tica e valore, di uomini, la no?t'" resistenza si sarebbe ugualmci'.''-infranta. i l morale era bajm':
Moral e sott o zero Anzitutt o perchè, ripeto, nes : " "
soldato sentiva la guerra, spcr»a'-mente su quel fronte. piu i ' rivelava in una maniera drammati -ca la nostra impreparazione e '/» cojistguenra la sempre più passe-r a e mortificante subordinazione ai comandi tedeschi piccoli .e grand) i quali ci trattavano come nemici e'. ° non si rispettano. Non c'era uffi-ciale e soldato di l inea che non snf-/risse rabbiosamente per questo s'ri-to di inferiorità, per gli abusi che » tedecchi ne traevano, maestri, comr reno sempre stati, ncll'approfittar^ dellv altru i debolezze e delicatrz.?
si capisce, presso gli a'ti comandi le mortificazioni anneri-vano nei pranzi delle mense comu-ni, dove fritto veniva regolarmela-inghiottito per la « vittoria dal-l'asse ».
Seco7idariame»fe era sensibili?--'-mo il distacco di molti ufficiali di' soldati, considerati non come -mini , ma come attendenti o come-
A(Continua in 2. pag., 1. colonna)
responsabili dei fatti di Caccamo Gli i istigano i contadini ad e la legge sugli ammassi - l o e le i
. 6. — Nelle prime ore oltre £00; presenti il vice-questore deputato comunista Cattri , i pre-della mattina del giorno 5 gruppi misti di carabinieri, agenti e funzio-nari si recavano a San Giovanni di Càccamo, frazione di stante dall'abitato di Caccamo- circa sette chilometri, per la requisizione del grano. Colà venivano accolti da gruppi di annoti che ingaggiavano un combattimento che durava pa-recchie ore, fino alla resa delle forze di polizia che perdevano i l piccane tenente dei carabinieri col pii o alla fronte da fucilata, e poco dopo deceduto, ed avevano anche pa-recchi feriti, ai Quali era consentito di montare ni un mezzo che l i rfpor -tar a a giungevano a parecchie riprese rinforzi ccn au toblinde e carr i armati che portava-no le forze di polizia al numero dì
Ci perdoni YAvan-ti! te «tentiamo « credere cte il rifor -mismo italiano sia ormai «no spettro sai orzale farebbe scesa la pietra »r> polcrale. Non sol-tanto i ri forai isti _ _ ^ _ _ _ _ _ ^ __ costruì mangiano, ber . dormono e vestono panni, ama
o «oche la Critiem SoeUl* ebe è un giornale come tutt i eli altri , un fior -cale. per cosi dire, di carne e d'ossa. e costituiscono, secondo o stesso Ammutì!, una frazione del Partit o Socialista, cna < coerente del pensiero socialista ». Tutte co3« che non hanno niente a che se-dere col mondo desìi spettri. Ora. «ree-<ta < frazione » è dedita (come era de-dita anche nel passato) a ano sport molto in Toja, e che era molto in so?» anche nel t<>21 e 1922. allo sport del-l'antieorannismo e anche in onesto di-mostra di aser niente di comune con fl i spettri i quali, da quando esistono, non sono mai stati né comunisti né antico-munisti. Comunque, sarebbe forse il caso di chiarir e questa faccenda delle frazio-ni. O potrebbe contestare che il fitt o d'unit i d'azione tra comunisti e «octali5ti è stato concluso dai due partit i e non da frazioni dei partit i stessi. Ne «tanto talmente consinti che quando l'uno o l'altr o esponente di una frazione del Partit o socialista, quando Sarafat Ca-
Gli spettri e lo sport
dell'anticomunismo z
i f i i r s i i f i i f f i i f i t i t i »
losse sono partit i a testa bassa all'atUc co contro i comuni-sti, e pia che con-tr o t comunisti, eoa tr o Tanit i della clas-
eperat^. ea! ab-biamo n genere
_^____^^_______ esitato di rispondere. o abbiamo espresso
Q nostro traditi © eoa tutt i i riguard i del caso. Non ti è dato neppure corso al proposito — metà serio e metà fa-ceto -— di qualche nostro compagno di costituire nna frazione che godesse, nel P. C della sterra libert à di cui godono te frazioni nel . per quanto ri -guarda i rapport i tra i due partiti . a d ai forr a concedere che anche qnella corrente del pensiero socialista e comu-nista ha espresso le sue idee nelTartieelo: < a rirolta degli impotenti > he diritt o di cittadinanze nelle lotte per le libe-razione della classe operaia. Ci ai Torr à concedere che le correnti unitari e han-no il diritt o (e dorere) di sostenere le loro opinioni contro le opinioni di-sgregatrici della corrente riformista . Ten-to pia che noi Tediamo — e come! — i pericoli che ci circondano e compren-diamo che è necessario unire tutt e le forze comuniste e socialiste per esitare che si riproduca nna situazione in coi. per esempio, la Critiem Sodate debba ri -trasformarsi nei del
O O
il ten. col. dei CCmlonio ed -.1 ten. col Tuccari ed il com-missario Guarino della squadra ma bile. lotta durava serrala fino a tarda nette con morti e feriti da am-bo le parti. parte della forza pub-blica i morti accertati fino ci pome riggio di oggi, ascendono a 4 e i feriti a 12. Quale la causa di questo doloroso conflitto tra forza pubblica e contedini? Cosa è successo improv vìszmtnte a Caccamo?
Caccamo è un grosso paese di die-cimila abitanti al quale fanno co-rona tutta una serie di borghi rurali come Cerda, ilontemaggiore, AHmi nusa, Alia, tutti Questi paesi i sindaci sono democri-stiani e i socialisti e comunisti reno pochi: centro di loro ha sempre agito una propaganda spietata diret-ta in particolare ad impedire cht » contadini et servissero dei decreti GuUo e rispettassero la legge angli ammassi. Non era forse il compagno GuUo ministro dell'agricoltura? Se c'erano gli ammassi la colpa era sua Tt motivo principale della propagan-da democristiana a Caccamo come e
come in quel di Novara era lo atesso, «Votate per la demo-crazia cristiana ed avrete la abolizio-ne degli ammassi.
Cosi quando i democristiani hanno ottenuto Quello che desideravano olir elezioni i contadini di Caccamo e dei borghi vicini hanno creduto di aver vinto anche loro ed hanno pansato veramente che gli ammassi sarebbe-ro stati aboliti . Ora però s'accorgono di essere stati ingannati. Già un mese fa agenti e funzionari e carabinieri ai erano presentati e Caccamo per fare eseguire le est-razioni di ammasso,
o questo fatto e hs conseguen-za anche dett'arrir o di Fiorell o o Guardia a dove il dirette* * generale ha tenuto tm discorro contro le evasioni itagli evi' mossi, c'è stato un convegno dei prefetti siciliani al quale hanno par-tecipato U ministro democristiano del-ragrieoltur a Segni e, tr a gli altri , V
A
fetti hanno subito dichiaralo che non avevano forze sufficienti per assicu-rare le operazioni di ammasso.compagno Causi ha subito denun-ciato che non si trattava di una que-stione di forza ma di una questione di giustizia. provincia diesistono poco più di SO grandi ozienti e agricole, che producono di per se sole più grano di quanto ne ch'eie l'ammasso ed alle quali ciononctslaii-te si chiede per l'ammasso solo ;! 30 per cento della produzione. « fronte a queste azie?u*e pnvileg>.c:z ne esistono oltre 20 mila piccole e medie che producono quantitativi e.' grano poco più sufficienti i sedd:-sfare le necessità economiche dcVr famiglie dei contadini. Sarebbe sloto facile individuare i 50 o CO grus-i proprietari, convocarli indire loro chiaramente, in termmi ri-legge, quanto grano dovevano conse-gnare in base agli accertamenti fre-nici fatti dagli ispettori agricoli.
Una volta ottenuto l'esempio ria grandi proprietari, l'opera di persua-sione presso i medi e i piccoli di-rebbe certamente riuscita più cac-cole.
, i l di non ha convocato i proprietari, non hi fatto nulla per impedire a costoro ln-evasione colossale dall'ammasso, rr-i ha impedito l'esportazione clandesti-na. A fine luglio sono stati consegna-ti all'ammasso scio ottomila quintrh di grano sui 270 mila prn-stl COT." quota minima per la provincia dilermo. Sono così arrivati gli crdt' t di perchè fosse fatta rispet-tare la legge augii ammessi edfetto ha cominciato proprio di li dove non doveva cominciare: ha co-minciato con i piccoli coniedint eh? sobillati dagli agrari, hanno rcag'f i con le armi alle rnttmidmUmì delln legge. Così San Giovanni dt Cacca-mo è divenuta la valvola dt turarez2-> per alleggerire la pressione suoli agrari ed ti camp-i di battaglia crea-to par distogliere la dcirorrfrwf f « vietare che le loro arton* w rol -gestaro in direzione più giusta.
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E E E A Vi i V No tf bre; 14» T«ltf . 67.121, «83.385. 63.521, 61.4*0, 97
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i pei ! o di coloon.i Coaatfctell U L O tpetUcoll L 40 o L 40 i L 80 - . , L 60 piò lasse * o anticipato ! £00. LA
* N A (S . ) TU i . 9. a o 61.873 63.9C4
i ali
9
ORGAN O DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O
Il problem a dell a mano d'oper a esuberant e non si risolv e con i licenziamenti , ma con l'assegna -zion e di lavor i statal i che permet -ta la utilizzazion e dei lavoratori .
A N N O ( N u o va s e r t e) N. 1 84 Ì 8 AGOSTO 1946 Una copia . 5 Arretrat a . 8
LE PESCHE DI VERONA
o a , domenica , delle pesche e delle e
che non soltanto pe l'abitudine degli italiani , ma a {.'insta e si potevano defi-
e magnifiche. , gialle, vel-lutate, di i , da-vano e di a e di abbondanza tale da magnifi-
e anche l'umiliente nudo della sala dell'esposizione.
Quelle pc.tche lì esposte, o n legittime i di
quello i che , som-mate, a e il mucchietto del mezzo milione di quintali di
a a che vengono annual-mente i a a e nelle
e . e va que-sta l icche/za? Un tempo andava in , ma la a è diventata a sua volta un paese
o incapace di e que-sti i di lusso che l'anno
o hanno cominciato timida-mente a e la via -
. < Gli inglesi, ci ha detto ic^timlmcntc il e del-l 'Ambasciata a in ,
o e le buone pe-sche che qui a a si -cono ». pe questo gli inglesi, gente , hanno eliminato le difficolt à tecniche che si -tavano alla e delle pe-sche di , hanno spalancato a questi magnifici i i o imvcnti e ne domandano in quan-tità il l imitata.
Senonchè c'è un malanno, come in tutte le cose o belle: non ci sono i i -
i pe e quelle pe-sche in buone coudizioni. Ossia, i i i di sagoma in-glese ci sono, ma sono in -zione; ce ne sono, pe e esatti,
o in funzione e centonin-e in . i mo-
do che ne vengono assegnati quat-o pe settimana a a dove,
nel , le pesche affluisco-no in ([nei bellissimi magazzini
i , con un -mo dieci o dodici volte .
a e a e ed esce lentamente. o -dibile a tutt 'oggi: a à
e centinaia di milioni di e i , „
i chi la colpa? l o ?
del o dei ? -tamente no. e del -o del o ? o della
; e delle -vie? può anche i che ci sia stata o ci sia, da e di qualche
o di questi due -tabili , una qualche in-
a o almeno una qualche im-. a la causa a
della spiacevole faccenda noti sta o a di questo
o quel o e o in ispiccioli il a se ne e la visione. n , anche da questo fatto si e facilmente alla causa di tutti i i mali: noi o olla , sen-za un piano. Ed appunto pe que-sto siamo incapaci di e e di ; siamo incapaci, non solo di e la -zione in modo , ma nuche — più semplicemente — di
e ol massimo i i che dobbiamo all ' iniziativa -vata. , nel caso delle pesche di , l ' iniziativa a dei
i veneti, medi -i di ulta qualifica tecnica e di
a tenneia, non può non e le lodi incondizionate
di ognuno; tuttavia, se non ci sa-o sufficienti vagoni pe -
e le pesche in , e <e non ci à o e tempo pe e nuove e
e sufficienti -mento di tanta , le pesche
o e o -t in concime il quale à poche e anziché molti .
Nessuno pensa, evidentemente. il i : in discussione l'inizia-t i l a a dei i che « il solo dato posit i \o di questa
e faccenda. a le e di \ a o che l'iniziati-\a a non è. almeno nella situazione attuale, sufficiente n -
. nonché i i della , anche quelli della
e . a lo Stato dunque, con un'azione -ganizzata e , e dispon-ga in un piano tutti i i e tutte le e capaci di -
i onde a a appieno delle sue e già esistenti e ne i delle nuove. a lo Slato ad e l'iniziativa -vata, a , a e ad
. c>sa. quando essa si i insuf-ficiente o inadeguata. a lo Stato anche quando debba ap
c o e e qualche e costituì
lo: anche, pe dannata ipotesi lutto il o che o quest'anno i i di Ve-
a (e diciamo « pe dannata ipotesi > che si a qui di uo-mini i di stima e di aiu-to) fosse stato impiegato a co-
e dei i i -, ciò non e in de-
finitiva o la situazione dei i ma e -
o in un'att ivi tà a util e un o elevato di ope-
i e e gettato le basi peuna soluzione sana del a
e e del e e e degli stessi -
. Oggi invece l 'att ività dello Sta-
LA
a esporrà il suo punto di vista dinanzi air Assemblea plenaria dei 21 e
La nostra delegazione, giunta a ha tenuto La prima -fissare la linea d'azione dei prossimi giorni
Una smentita di Nenni riunione pei
UNA LETTERA DALL'AMERIC A
Vecchi diplomàtici a nuova
, 7. — Un o più cele-lianno o oggi i i del
Comitato pe la , dopo la e di i notte nel o
della quale è stato o l'e-mendamento o sulla mo-dalità del voto da i e la .
Com'è noto la delegazione -nica aveva o a o che; le i e a maggio-
a semplice o a a di due i nel o delle Assemblee
e o delle i dei i Comitati o ugualmente e in e dal Consiglio dei
i degli , all'atto della a finale dei i di pace. a che fosse messo ai voti
l'emendamento , a stato bocciato l'emendamento neozelan-dese in e della a semplice in tutte le questioni di so-stanza. a quindi ai voti la -posta inglese, la e e tecnica è stata a all'unani-mità e quella in cui si e che le i adottate a
a semplice siano sotto-poste ugualmente all'esame del Consiglio dei i degli i ha ottenuto 14 voti , sei
i ed una astensione. o il punto più delicato
delle questioni i il Co-mitato ha oggi esaminato spedita-mente gli i i delle e di a e dal Consiglio dei i degli .
Oggi il e del Comitato, Spaak, ha sottoposto al e del-l'Assemblea la a jugoslava,
e a sotto a di emendamento, di conce-
e agli stati alleati, confinanti con gli stati ex nemici, la facoltà di in-
o nelle discussioni. dei -i degli i dei o -
di su questioni e agli schemi dei i di pace, sia che le -poste di cui i paesi alleati deside-
o la discussione siano state o
, è stata ap-
meno e dalla La a jugoslava
a all'unanimità. Successivamente il delegato au-
, Evatt, e quello olandese hanno o 1 i emenda-menti sulle e .
s e l si sono dichia-i lieti di questo fatto e dell'at-
a di distensione che a oggi nel Comitato dopo gli accesi dibattiti delle i sessioni.
v ha o che alla luce dei i i nella seduta a è i possibile pe il Comitato di e all'u-nanimità o o al si-stema di votazione. Egli ha aggiun-to che la delegazione sovietica -conosce che questo o à molto efficace e del-l'unanimità.
11 Comitato ha quindi o o sei, o alla a di
a a pe la vota-zione e o sette o al-la nomina dei i dei comi-tati. o sette a stato emen-dato su a di s nel sen-so che nessun o di una del-le delegazioni e al Con-siglio dei i degli i può
e eletto e di un co-mitato e che nessuna nazione può
e più di una . s ha o quindi che
i cinque stati ex nemici — , la , la , l'Unghe-
a e la Finlandia — vengano in-vitati ad e i i punti di vista in un o tempo nelle sedute e della a chi» o inizio sabato .
Successivamente essi o e invitati a e davan-
ti ai comitati se ì comitati lo -o . Vishinsky ha
o quindi d; e d'accodo sul fatto che gli stati ex ne-mici vengano invitati immediata-
AL A ANTEO A O
Incident i provocal i dalf a polizi a durant e un rapport o di Togliatt i
. 7 — Un'inammissibile violazione della à di e si è a oggi a o al ci-nema Anteo e il o che il compagno Togliatti ha tenuto ai
i della e comunica milanese. o alla -nione i compagni del Comitato Cen-
, i deputati comunisti, i consi-i comunali di o e mem-
i del Comitato d'azione della -vincia. La e a a e si poteva e ad essa solo esi-bendo biglietto d'invito: pe quosto
o del Cinema a stato o uno o o di a da e dei compagni.
l compagno Togliatti aveva ap-pena cominciato a e quando la a del convegno veniva
a che agenti della a politica al comando di un commis-
o si o i a viva -za nella sala e i in i n angolo stavano o appunti delle e che il compagno To-gliatti diceva. a di ciò la
a del convegno sospende-va la e ed invitava imn.e diatamente il o della
a politica a e spiegazioni del suo gesto. Questi a -lava di e o disposizioni di e in questo senso dal Que-
e di , con la a di-a di e e pubblico
nella sala e di e appunti .sul o del comoagno Togliatti.
i e a tali , il compagno a a nome della
a a che. non po-tendo questa e una tale vio-lazione alla à di , si vedeva o a a sospen-
e la : a e l'assemblea che una commissione si
e a immediatamente da! e pe . A queste
e il o e gli agenti hanno o o e la sala, accompagnati da un p pò di deputati comunisti che si -cavano in e iai Que-
. Questi, di e alle accuse
to si limit a a e talvolta indi-spensabili i o sussidi a chi sta affogando e ad e o spesso sovvenzioni a chi fa finta di » ma non mette nessu-no in condizioni di pote e da solo.
e alla , come stia-mo facendo, significa dunque, in definitiva, e un ostacolo non solo alla e in , ma , in , alla iniziativa . Ed è colpa no-
a se le pesche di a in-vece di e oggi una solida
a nazionale, o e soltanto una a pe po-ca gente o un soggetto pe e
; e o domani, -simamente, o concime pe i
i . O O
de: compagni, si è scolpato uicendo che gli i i o stati
i in modo o da! o della a politica
che si a spiacente dell'in-cidente . -
o al cinema Anteo, a la viva attenzione dei , il com-pagno Togliatti a il suo
. Ecco il testo del a che
la a del convegno ha in-viato al o degli i in segno di a pe questo fatto:
- i comunisti o vivamente o inammissibile violazione à e e -vento a politica pe -iunione
a di o pe e on. To«iiatti — F.to- Alber. ganti, Scotti, Cavallotti -.
mente ma ha o e che essi o e in condi-zioni di e successivamen-te davanti ai comitati se ciò à
o . o un in-o di l che ha tenuto
a e che ciò non deve esse-e o nel senso che un
qualunque o del Comitato possa e la a di uno stato ex nemico, la a di
s è slata a con la se-guente aggiunta: l Comitato può
successive sedute se lo -à .
La a jugoslava che l'Alba-nia venga invitata a e alla seduta a a cui à -sente a è stata a dopo che 11 deputato o ha ob-biettato che le questione è di com-petenza della a in seduta
a e non del Comitato di .
e la lunga discussione di oggi i l e o dott. Evatt, ha chiesto che i docu-menti e le i sui quali i
o i hanno fondato le o decisioni sui i vengano
posti a disposizione della -za e dei suoi comitati. Questa -chiesta è stata accolta senza discus-sione.
All e 20 la e e dei de-legati se ne a già andata. a
, avvenuto alle 20,37, è stata adottata la a che la » e ì suoi comitati. in tutte le questioni i non contemplate dalle e già definite, si attengano ai i sui quali si fondano le e -
i delle Nazioni Unite. e Spaak ha annuncia-
to che l'assemblea a si -à e domani alle 17.
La riunione all'Ambasciata d'Italia
, 7 — La delegazione itn-liana alla a della e giunta stamane a i ha iniziato quest'oggi stesso le sue i al-l'Ambasciata , dove l'on. e
i ha fissato il suo alloggio Sono stati discussi i i e
complessi i i al -tato di pace e le e azioni da
e in e a tutto ciò che a la a -ecipazione alla a
o la delegazione italiana ha consegnato alla a Gè
e della a un memo-m sulla questione della n
a . Esso contiene documentazioni ito.
e sulla a in discussione. due note tecniche i le clausole del o di pace -tivo al o e alle installa-zioni e dell'Alta Valle
, nonché un atlante della -a stessa.
All'atto della sua a da o ma l'on. e i ha fatto alla stampa le seguenti : Non so se o come imputato.
i che la mia posizione è peo quinti quella di imputato
come e di un a che non ho fatto e che il popolo non ha voluto, pe un quinto quella di
. La di cobelli-a è a nel -
bolo del o come , ma nel testo invece si tiene soltanto conto dei o quinti, -tati dalla a a e non del quinto costituito dalla nuova a che abbiamo combattuto a fianco degli Alleati. Tutto lo o che bisogna e a i a a -
e agli Alleati che li abbiamo chiamati cosi è li abbiamo
i tali. Quale à la defini-zione di questa di anfibio è difficil e ; ma è o che l'atteggiamento o e ad un tem-po o dell'opinione pubblica ita-liana e della 6tampa à -
e a e al o cimento, qua-lunque ne sia l'esito, un tono di dignità e di fede e ».
La a del Consiglio co-munica: « Alcuni i nel -soconto delle sedute che il Consi-glio dei i ha o i ella e del o Nenni sui colloqui da lui avuti con i -pi esentanti delle e alleate a
i o al e in-dicazioni e a il punto di vista di questo o quel mi-
o sul o con a La a del Consiglio fa -
sente che si a di -ni mancanti di qualsiasi fonda-mento ».
o avuto occasione di leggeri una lettera che im nostro giovane connazionale, emigrato negli Stati Uniti qualche anno a delio scoppio della guerra, ha inviato di recente a un suo conoscente sulla
ligure. Non si tratta, si ba-di bene, di un comunista; e nem-meno, a quanto mi si dice, di un antifascista particolarmente attivo Un intellettuale italiano, sbalzato dalla bufera delle i -ziali al di là degl'oceano e giusta-mente o del buon nome della sua patria, risorta a dignità di vita a e civile.
Sulla situazione interna italiana ch'egli segue attraverso le corri-spondenze e e non di rado tendenziose dei grandi quotidia-ni americani, il suo giudizio man-ca di , ma non di fiducia. « Speriamo che col tempo lapuoblica diventi , egli si augura; e noi che, pur usando espressioni meno vaghe, ci sforzia-mo di lavorare propri o in quella direzione, comprendiamo agevol-mente il suo stato d'animo. i passi che c'interessano, e che pon-gono un problema essenziale pe ti rafforzamento democratico di que-sta nostra a e per la di-fesa del suo giusto prestigio al l'estero, vale la pena di i per intero:
« Qui a Boston si è aperto il Con-solato italiano, ma il Console ha
Anche le proposte del Governo respinte dalla Confìndustria
// signor Costa tenta di ricattare le masse lavoratri-ci - La C.G.J.L denunzia le manovre degli industriali
i a alle e 18 si è a la discussione al o del La-
o 6ulla questione dello sblocco dei licenziamenti. All a , che
a stata indetta dal o del , hanno , in -
a del o i i Campilli, , a e il
o , e alla de-legazione della . di cui fa-cevano e i compagni i Vitto-
, , i e i -stiani i e . La Confin-
a a a dal -sidente Costa, dal o Tosca-no. dui e e .
Al e della e la Con-e del o ha n
il seguente comunicato:
l c o m u n i c a to d e l la C. G. . L. Sotto la presidenza del o
del on. conpartecipazione dei i Campil-li e e dei Sottosegretari Petrilli , Cassani e C irsi. avuto luogo, ieri sera, l'annunziata -nione dei rappresentanti della
e della Confìndustria suUo sblocco dei licenziamenti.
dot'. Costa ha ribadit o il nolo punto di trista della Con/industria, la quale esige non soltanto lo sbloc-co dei licenziamenti per i lavorato-ri in soprannumero ma la libertà di licenziamento per tutti gli operai. Gli onorevoli i Vittorio econtestati gli argomenti delia Con-fìndustria, hanno espresso il punto di vista della di risolvere il problema non già col licenzia-mento della mano d'opera esube-rante, ma mediante e
La calma è a a Caccamo e autorità locali tanno opera di pacificazione - Uh
appello alla concordia del Sottosegretario agli i , 7.
! conflitto nella zona di Caccamo a e di polizia e i di -
mati ha subito una pausa pe tutta la a di .
Sono i più di o e che il fuoco è completamente
cessato, né a vi siano dei fo-colai i a .
Un notevole o di -i e di agenti a conti-
nuamente la vasta zona di -zioni tenendo in modo e sotto o le colline i dove è e possano a
i dei i di contadini .
Nella a di , e i mattina, sono «tati i una set-tantina a di e pe la -tecipazione ai combattimenti san-guinosi nel o dei quali -
o la e o i alla a pubblica.
e intanto a svolta dalle à e dalle e più
i della zona, in e dei i sindacali e politici delle i dei , pe e ad una distensione de-gli animi. Caccamo che aveva vis-suto e e di angoscia sta -
o lentamente la sua vita .
Questa mattina sono state -tate a o solenni e
i ai o i al-la a pubblica caduti nei com-battimenti dei i passati.
Un o composto di i -mati, delle à del luogo, e dei
i delle associazioni e dei , ha seguito i .
o nella mattinata di i il o o on. i
ha o a tutti i i e agli Alt i o pe la Sicilia e la
, una e nella qua-le facendo e la à del-
, a di fa a di e pe e il ve-
di incidenti i e tut-o che giovevoli alla Nazione in
questo momento. Notiamo infine che -
te alle notizie , non si han-no a dati i a l'entità del bottino del o di
i o nella zona di Cac-camo.
i l palamento della prima rata del "Premio della a i?
e i del o delle Finame sugli sgravi fiscali
n questi i o in vi-e i i i -
i agevolazioni in a economica i a dipendenti sta-tali e i fiscali in .
i tutto nella a di oggi il o del o à agli uffici statali competenti un te-
a o dal -o di Stato, in assenza del .
a con il quale si dispone i l pagamento della a a del
o della a ai dipen-denti statali.
Segnaliamo, in secondo luogo che il o di i della Gazzetta Uf-ficiale a il o e 9-7-1946 che eleva pe il e
e 1946 dal 30 al 35 pe cento la e appli-cata sull'imposta dell'indennità ca-
a e e quote complemen-
, a e dei dipendenti statali. Ecco infine nelle sue i es-
senziali il , che à -mamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e le i del minimo imponibile e lane delle aliquote pe l'imposta com-
e a sul o e pe i i di o soggetti all'imposta di . . a C/2)
Art . 1. — n minimo imponibile agli effetti della imposta comple-
e a sul o è elevato a L. 60.000.
Art . 2. — l limit e di e dal o complessivo pe ciascun componente la famiglia è elevato pe ogni a a o a e 10.000 o L. 20.000.
. 3. — L'imposta complemen-e a è cpplicata sul -
dito imponibile secondo la tabella allegata.
. 4. — La disi a e della -
e assoggettata all'imposta di a mobile.
. 5. — l minimo imponibile viene elevato a L. 84.000 pe i pos-
i dei i di o di categ. 0/2.
Sui i di ciascun o dt paga al netto della quota esente di L. 12.000, si applica l'imposta dichezza mobile con le aliquote se-guenti:
da L. 84.000 a L. 96.000 — -guagliata ad anno — aloquota 4V.
da L. 96.001 a L. 108.000 — -guagliata ad anno — aliquota 6'/»
e L. 108.000 — e ad anno — aliquota 8 .
Le aliquote di cui a sonodotte a metà pe gli .
. 6. — limit i di esenzione pe le famiglie e sono ele-vati a U 200.000.
alle aziende e di lavori statali che permettano la piena uti-lizzazione di tutti i i -senti.e di e i disoccupati.
segretari della ìianno dichiarato inoltre clic le organizza-zioni dei lavoratori non possono as-solutamente ammettere la libertà di licenziamento e di assunzione «a arbitrio esclusivo dei datori di la-voro.
ministri Campilli ehanno formulata alcune proposte concrete respinte dai rappresentan-ti della Confìndustria e accettale in-vece in linea di massima e con al-cune riserve dai rappresentanti dei lavoratori.
Di fronte « nuov»* e uvan-zate dalla Confìndustria, la delega-zione della C.G l.L. a o la sua necessità di sentire le p> ncipnh .federazioni nazionali per avanzare a sua volta nuove e
riunione, pertanto, e sti.ta rin-viata a venerdì mutiina, alle ore H.
La a del o Campilli a una i-oluzione di com-, e consisteva nella -
sta di o sia alla e e che alla L della
soluzione della questione dello sblocco dei licenziamenti al 30 set-
e . Nel o sa-o state studiate le possib;hta
di a delle singole aziende e dell'eventuale o della n u nj
a licenziata. e la e del La-
, pu mantenendo delle e accettava in linea di massima ia
a Campilli, il e del-la , comm. Costa, di-
a di non pote e nemmeno questa che in fondo a una soluzione di , e sosteneva a una volta la vo-lontà degli i di e a tutti i costi o sblocco dei licen-ziamenti « pe , secondo lui , le condizioni delle aziende ».
compagno i o a a sua volta la a pe -e come gli i di Costa fos-
o i non dal o di e l'economia delle a-ziende, ma piuttosto la cassa -vata degli i stessi anche a scapito del o e dello sviluppo della . Lo sbloc-co dei licenziamenti, ha o
i , e infatti alla possibilità da e degli i di e la mano a affa-mata a i i e a con la continua minaccia di e ad ogni eventuale .
I l r i f iu to della Confindustr ia
l o i a sua volta ha o la a ed ha o a completamento di quanto aveva già detto il o Campilli, di
e la situazione delle azien-de più disagiate , con l'in-
o del o da-una . e con una eventuale buona volontà degli i , di mi-
e la situazione di queste aziende stesse, allo scopo di -
e la e e di e occupata la mano .
e della a Costa si a ò scettico di e alla a , ed insisteva sulla a a degli .
, nella dubbia eventualità che gli i o la
a Campilli, il signo Costa chiedeva, in , che da
e dei i e delle o -ganizzazioni o sospese tutte le
e di adeguamenti i e le e agitazioni.
o i di i , a cui il o , 11
compagno i o concludeva o le e 22, e a la con-
a degli , dimo-o come si e in defini-
tiva di un o a tutti i -i , anche a quelli,
come pe esempio i , i tes-sili , e tc, pe i quali la questione dello sblocco dei licenziamenti non esiste, essendo queste e in un.i situazione di difetto di mano
.
L'epidemia di Diano Marina e Diano Castello circoscritta
L Ullici o Stampa della -za del Consiglio comunica:
Alcuni i a set-c hanno diffuso delle no-
tizie e sulla situazione a che si e -
nata nella a e a segui-li di una epidemia di e tifoi -'2 i a a . Si
a al o che l'episodio epidemico si è manifestato solamen-te nei i di o a e
> Ca'-tel'o in a di -a e i di e tifoide,
in alcuni casi associata a dissente-a di e . l o dei
colpiti accende ad alcune centinaia, p non sia alle e che sono state liffuse. La e dei casi le-
tali è minima. A a dell'Alto o della Sanità è stato
cubito o ad e tut-te le e i pe -
e e diffusione del male -
evitato sistematicamente gli ami-fascisti e si è associato con i vec-chi elementi del Fascio Nicoi.i
i e del o Beni-to . o gesto del Consolato è stato quello di far ria-prire il Circolovecchio strumento della propagan-da fascista e chiuso al momento ili
Harbor, sotto la direzione degli stessi uomini di . set-timanale locale in lingua italiana ha commentato il trionfo dellapubblica con la e giù acclusa; o quello che a volta dicemmo, che se non spuma un uomo del e e del o di , fascista o meno, an-che nel sistema o l' i ia-li a non à giammai aquesta è la gente che gode il /aro-e del Consolato. La stessa sitni-
zionc esiste in tutta , dal-l'Ambasciata in giù. La scusa data dalle à italiane è che biso-gna e la massa cìie ha subito la propaganda fascista x.
Vorremmo che questa lettera ve-nisse meditata dagli uomini che di-
o oggi la politica estera del nostro paese e che si sono assunti. come un geloso monopolio, il con-
o di tutto il o e diplomatico e . i tutti '
i della nostra -innovata u ta nazionale, il o degli Este-i è forse quello dove la vecch'fl
mentalità, l'infausto o che ha seminato nel campo dei rapporti
i i i di avventu-re e di sconfitte che stiamo dura-mente scontando, non accennano minimamente a e Quoti do a Chigi i funzionari s' dividono ancora tra quelli d°i « gruppo Ciano », e del « i Grandi », o che so io, non c'è da stupirsi che a cinquemila chilome-
i di distanza si o degli in-coscienti che tessono ancora ai na-stri emigrati l'apologia del regimdi .
un paese di larga emigrazioni-come gli Stati Uniti d'America. «in misura non minore in tutt i i/N
- paesi dove vivono italiani l'ufficio del Console non è soltan-to l'anticamera della patria, sp< s so s'identifica con la patria stc.-'j JVella nostra lunga lotta pei strnp pare all'influenza fascista le ma.ssr di milioni e milioni di lavoratore italiani , ci siamo sem-
e trovati di fronte, come a un ostacolo disastroso per il bene del-
à che . godevano questi fiduciari di per » solo fatto ch'erano stati inviat i u rappresentare il paese in terra lon-tana. Con la caduta del fascismo e con la lenta e faticosa ripresa dei contatti diplomatici frn il no-stro paese e le principal i tra le Nazioni Unite, era pur lecito spe-rare che il o n tico non si arrestasse sulla soglia degli uffici che sono chiamati a rappresentare all'estero la realtà e le esigenze della nostra rinase'ti Dieci milioni di , i dal peso o di un passatn rht> aveva costato loro tante sofferenze e tante umiliazioni , avrebbero po-tuto dare ben più che non qualche migliaia dt pacchi-dono per util i e graditi eh essi siano
Noi non crediamo che non si fr o vino in cinque o seicento
i — poiché a tanto s» »i-duce il numero dei nostri rappre sentanti diplomatici e consolari, n quanto si risulta — capaci di mtir prctare all'estero con spirito na-zionale la nuova realtà antifascn-ta e repubblicana. Si e molto tarda-to a prendere le misure' necessa-rie; ma un ulteriore ritardo po-trebbe pesare duramente sul no-stro avvenire.
O
I consigl i di gestion e costituit i all a Montecatin i
L'accordo raggiunto riguarda un complesso di aziende, dove lavorano 47 mila operai
, 7. Xcl o o la sede
della - i > ha avuto luo-go la a ufficiale della -ma o a i -tanti dei i e i -tanti a pe l'istituzione in tutto il complesso e dei consigli di gestione . o
i il e o Abbiate e il dott. Luigi , -mente e e e de-legato della i », i
i tecnici, e e ed , nonché
una commissione a . o i e del sen. Abbiate,
si è o alla dello sta-tuto dei consigli di gestione del
o « i che -be 47 mila i i in 176 e e sedi. Compito -cipale o è quello della consultazione dei consigli di gestio-ne sui i ai -ne, sulla e desìi impianti, sull'economia del -so , e del o agli effetti dell'aumento dei i e e sulla tutela ed il o delle condizioni fisiche dei -
i o e i .
Un'interrogazione di i Vittori o sugli incidenti di Bari
n seguito agli incidenti avvenuti a i il compagno i o ha
o la seguente -zione ai i degli i e dei
i . l o t o Giu-
seppe deputato alla Costituente, chiede di e l'on.le -
o degli i e l'on.le o dei i , sui i in-cidenti accaduti i a i e più
e pe : 1) Quali
polizia a e meno a quello che e e un o dello
Stato o e o di non e mai il fuoco o le masse affamate che doman-iano
o e pane; 2) quali e so-no state e pe e le
à di un fatto cosi -ve e quali i pen.-a di vole e il o o i ; 3) o che t fatti di i come analoga ma-nifestazione di disoccupati in tutti i i della , son.i -nati dalla disoccupazione -
e e che affligge qvclie popolazioni, e o li -mite della , quali -menti di a e di pote
e il o pe e utile o ai disoccupati di i e
delle .
a delegazione giovanile a rende omaggio ai nostri caduti
in Francia , 7 — l 5 agosto la de-
legazione giovanile italiana, giunte a i 15 i o sono pe -
e al Consiglio della Fede-e e della Gioventù
, si è a alle tom-be degli italiani caduti in a
e la , pe -e o omaggio a nome della
gioventù italiana e della nuova a .
Nello stesso o i giovani de-legati italiani hanno o ad un'imponente manifestazione -nizzata dalla popolazione -na pe e o le -ta che continua a e nella Spagna fascista il - ^«nui-
o di . o continuano i lavmi del
Consiglio della e -motìvi hanno indotto le e di ciale della Gioventù .
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A N » (8. P ) fi* it i tuUunl». \ bau " ~ "
k. » bài lattea . Leesit I U PDBBLJ-
Ttlffsa e «1.113 . 63.934
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O
e anni or sono quindici com-battenti della libertà cadevano a Piazzale o trucidat i dai na-zisti. l loro sacrificio dà diritt o al-
a di essere ascoltata a Parigi.
ANNO (Nuora serie) N. 1 SABATO 10 AGOSTO 1946 Una copia . 5 Arretrat a . 8
l sangue versato a . Càccamo non è i l pr im o che scorre in Si-ci l i a in quest 'annata. A Baucina fi a , sempre in provin -cia di Palermo, al tr o sangue è stato sparso a cagione del la pro -terv a volontà degli agrari , di sa-botar e i granai del popolo, di ven-dere il f rument o sul l 'ai a a ingor -di speculator i, che poi, at t raverso l e marin e lo cont rabbandano a
a e in Grecia e, si dice, at-traverso Genova e la Sv izzera an-che in Germania.
E c'è negli agrar i sabotatori non solo la b ram a di arr icchirs i ma il proposi to di violar e la leg-ge, di non r iconoscere nessuna a u. torità , di esser lor o a comandare come sempre hanno comandato, di imporr e i lor o patt i ai poteri del lo Stato, mantenere l' isola in una condiz ione permanente di ma-lessere e di torbido .
a i grossi agrari , sparuta minoranza, i padroni di feudo e i grossi gabel loti che li prendono in affitto , pre levando il terraggìo, cioè il canone in natur a dai con-tudin i senza terra , da soli non potrebbero compire la lor o opera ant isocia le. Ed essi hanno dalla lor o i contadini r icchi , i burgisi cli c non sono molt i e b isogna al-lor a ricorrer e al la massa dei con-, tadin i poveri che viene mobi l i tat a a di fesa, che è sospinta a l l a ri -volta contro l 'apparat o stata le e pa^' a col sangue e col carcere per conto dei ricchi ist igatori , che ri -marrann o impuni t i a cont inuare i lor o i l lecit i traffici , a disgregare l a vit a socia le sic i l iana.
a gli agrar i non si espongono direttamente, d isponendo dei cam-pier i e del la guard i a a rmat a del feudo, del le organizzazioni mafio-se che mentre tengono a bada i bracciant i e i p iccoli contadini senza terra , hanno le lor o fil a e ramif icazion i in città , sono le basi elettorali di determinati part i t i , i cui esponenti in tervengono pres-so le autor i t à e le inf luenzano af-finchè gli amici e gli amici degli amici non abb iano noie.
Queste inf luenze pol i t ich e g iun-gono fino a a e r iescono quasi sempre a prevalere fa lsando la realt à e impedendo intervent i chiarif icator i e r isolut ivi .
Qua l i dei giornal i del la capi ta-le, a proposi to del sangue ver-sato a Càccamo, si è curato di in -formar e esat tamente i propr i let-
a ve r i t à - si f a sempre strada e g ià qualche quot id iano, dopo i l nòstro, cominc ia a rista-bil ir la .
o la parola al cronista del-la Voce delia Sicilia:
< S iamo stati sul luogo del con-flitto: i campi sono deserti, l e case aperte e abbandonate; qua lche contad ina si è spinta fino a noi pregandoci di portar e c ibo ai pa-rent i catturat i .
Esse sono let teralmente terro -r izzate. a lor o bocca abbia-mo appreso di m inacce e di pro -messe di premi fatt e per agg io-gare a l l a causa dei grupp i pro -duttor i di grano i pìccoli conta-din i del la zona che durant e la lott a si sono dimostrat i comple-tamente indecisi ed ora p iangono l e conseguenze del fatale error e commesso >.
Chi ha -avv ia to al la Frazione di S. Giovanni gli agenti prepo-sti a l l 'ammasso?
e C'è a Càccamo un funzionar i o del l 'UPSEA — cont inua l a Voce della Sicilia — g ià s fegatato mo-narchico i l quale, "evidentemente per favor ir e i grossi agrar i che hanno i lor o feudi tr a Càccamo e Sciara, ha avv ia to su falsa stra-da l e squadre di control l o ind i -r izzandole verso i piccoli conta-din i del la Fraz ione S. Giovanni.
C' è ancora a Càccamo un Sin-daco democr is t iano i l quale, una vol t a avvenu to i l p r im o incidente, non si è curato di chiar ir e quale era la reale s i tuazione. E ci sono a Pa lermo ancora l e supreme au-torit à del la prov inc i a che non si sono ' curate abbastanza di far e osservare - l e diret t iv e concordate in occas ione del la venuta del -nistr o .del l 'Agr ico l tura : costr in-gere i grossi proprietari , t grossi gabel loti e i contadini ricchi a l-l 'ammasso; persuadere i medi, ri -sparmiar e i p iccoli e i p icco l is-s imi. '
Fort i del mancato adempimen-t o a queste dirett ive , s icuri che presto o tard i l 'UPSEA e l a po-l izi a sarebbero tornat e sul lnogo dove era g ià v i v o i l fermento, gli agrar i hanno messo i n g i r o i lor o sobi l lator i per agganc iare al lo-r o carr o contadini e mezzadri e preparar e gli an imi a un confl i t t o esemplare da sfrat tar e per i lor o fin i cr iminal i .
A S. Giovanni di C à c c a mo gli agrar i hanno acceso r iso lutamen-te. una bat tag l ia, per i l sempl ice mot iv o che essi in tendono rima-nere indisturbat i nel lor o com-mercio c landest ino e nel l 'esporta-zione del grano fuor i del l ' isola, e in tendono scoraggiare ogni u l te-riore tentat ivo che l 'UPSEA e l a Pol iz ia possono ancora spiegare contr o di lor o d i ret tamente, come a a o a S. G iuseppe Jato >.
Gl i agrar i di C i c c a mo che han-no ta t t o Totar e i contadini per i democrist iani e per i separat ist i, sono t sobil lator i immediati del la rivolta; l ' inchiesta promossa dal-l 'onorevole Corsi se andrà a fon-do non solo l o accerterà ma sco-pr ir à che i l sanguinoso episodio val ica l a contrada di S. Giovanni per invest i re tutt a l a s i tuazione s ic i l iana.
O U CAUS
UNA A E
Il decret o su l Premi o dell a Repubblic a ai dipendent i dell e aziend e privat e
L a corresponsione del anche ai disoccupati, ai richia~ mati alle , ai prigionieri e reduci,agli infortunati sul lavoro
l Consiglio dei i si è r iu -nit o nuovamente ier i eera al Vimi -nale eotto la presidenza del com-pagno Pietro Nenni,
l Consiglio ha o 1 suoi la-vor i approvando la registrazione con riserva del decreto legge, ema-nato alcuni mesi fa, che riguardav a i l trasferimento della Vill a Abame-lek .
Successivamente i l Consiglio ha o l'esame del lungo e com-
plesso decreto proposto dal -stero del o per la correspon-sione a tutt i i lavorator i del le a-ziende privat e del Premio della -pubblica.
l decreto approvato dispone che i l premio, nella misura di . 3000 per gli uomini l e donne capi-fa-migli a di . 1300 per gli altri . venga corrisposto agli operai ed impiegati con rapport o di lavoro assoggettabile al la disciplina del contratt o di lavoro.
Non avranno diritt o al premio: i lavorator i con retribuzion e com-plessiva superiore al l e . 23 mil a lord e escluse l e indennità ed i com-pensi previsti dal decreto del 1. agosto 1943 n. 692; 1 lavorator i a domicil i o che non abbiano un rap -port o di lavoro continuativo alle dipendenze di un datore di lavoro: i mezzadri, coloni paritar i etc; 1 lavorator i retribuit i esclusivamente mediante partecipazione al prodotto.
Sono compresi invece fr a gli a-venti diritt o i soci di società e di enti in genere cooperativi ed i la-vorator i iscritt i nei ruol i del le Au -torit à preposte alla disciplina del lavoro portuale.
l premio sarà corrisposto in due rat e uguali, la prim a entro i l 13 agosto 1946, e la seconda non oltr e i l 13 settembre successivo, ed è a carico dei datori di lavoro. Esso sarà pagato- direttamente o attra -verso l e speciali gestioni di com-pensazione presso la Cassa unica assegni familiari .
l Premio della a non
sarà computabile a nessun effetto come facente part e della retr ibu -zione e inoltr e esso non sarà sog-getto a eequestri o a pignoramento o a contribut i previdenziali o so-ciali , mentre rimarr à esente da qualsiasi imposta.
l provvedimento approvato reca poi disposizioni particolar i per l a corresponsione del premio al lavo-rator i dell'agricoltura .
A d essi i l premio dovrà essere corrisposto dal datore di lavoro quando si tratt a di dipendenti, in servizio al 26 lugli o 1946, che siano vincolati da un rapport o fisso di lavoro, come impiegati, salariati fissi, obbligati . e i l premio dovrà essere corrisposto ai lavo-rator i di categorie assimilabili, a l-lorquando vi sarà la garanzia di una prestazione minim a di giornate di lavoro.
l premio sarà invece corrisposto o Nazionale della Previ-
denza Sociale per i giornalier i di campagna. a corresponsione avver-r à attraverso una gestione speciale di compensazione per l'agricoltur a della Cassa unica assegni familiari .
Per gli altr i settori di lavoro i l provvedimento dispone che i l pre-mio venga corrisposto direttamente dai datori di lavoro ai lavorator i dipendenti dal le aziende armatorial i o da quel le municipalizzate, ^all«* aziende del settore del commercio, de! credito, del le assicurazioni, dei servizi tributar i appaltati e delle professioni e art i della Cassa unica assegni familiari .
n questa disposizione rientran o anche le aziende agricole l imitata -mente al personale occupato in at-tivit à agrari a o in lavorazioni con-nassa supplementari,* od accessorie, per le quali non ni applica la pro -cedura stabil it a por il versamento dei contribut i unificati . - a disposizione della correspon-
sione dirett a cìel m-pmio verr à an-che psr ' e aziende o i servizi ap-
Il compagn o Toqiiall i part e per Parig i reco a per prendere contatto
con gli amici de' partito comunista francese., , 9. — Oggi al le ore 14.42
il compagno Palmir o Togliatti , è partit o dalla stazione di o al-la volta di Parigi . Un redattor e di
a l o ha avvicinato e gli ha chiesto quali sono i motiv i del suo viaggio in Tranci a e se egli è investito di incarichi ufficiali .
« No — ha risposto Togliatt i —. Non ho nessun incarico ufficial e e mi reco a Parigi essenzialmente per prendere un contatto con gli amici del Partit o comunista francese che non vedo da lungo tempo.
o voluto approfittar e del perio-do i n cui l a Costituente e anche le sue Commissioni hanno sospeso i lavor i per far e questo viaggio a cui pensavo da molto tempo. E' neces-sario infatt i che i dirigent i del m o-vimento ' operaio e democratico di avanguardia anche se l e posizioni dei lor o partit i non possono sempre coincidere su tutt e le questioni, si comprendano facilmente i n uno spi-rito * di fraternit à solidarietà i n -ternazionale. ET con questo spirit o che io vado a rivedere gli amici di Trancia».
Le prospettiv e per l'ammass o del'oR o
n o dell 'Agricoltur a co-munica:
« n una riunion e che ha avuto luogo i al o del la Acr i -coltura, i n presenza dei rappresen-tant i autorizzati , è stata esaminata l a attuazione degli ammassi alimentar i con particolar e riferiraeat a all'interi4r*ns a esisten-te tr a gli ammassi di cereali e l 'am-masso dell'oli o i n relazione all 'al -levamento di suini.
Gl i onJi Segni, Sansone e Spano, hanno sottolineato i l particolar e r i -gore con i l quale Q Governo italia -no, conscio del le difficolt a al imen-tar i che si presentano oggi su scala mondiale, prosegue la necessari» politic a degli ammassi.
A questo proposito, e con parti -colare riferiment o all 'ammasso del-l'olio , i l o dall'Agricoltur a ha tenuto a ripreeisare i l suo pen-siero reto noto nella risposta ad una interrogazione parlamentare dell'on. Persico risposta che ripro -duciamo testualmente:
« A part e i l giudizio di merit o che dovrebbe essere dato non astraendo dalla considerazione dalla partico-lar e situazione di fatt o che impone, più che consigliare, l 'ammasso ne l-l'attual e c a m p a n e, i l mantenere e
partenentl * categorie che potran-no essere determinate con decreto del o del o e della Previdenza Sociale.
l decreto fissa quindi l e norme per la corresponsione del premio ai disoccupati. l premio infatt i com-pete anche ai lavorator i disoccupati alla data del 26 lugl i o 946, purché fruiscano della à di disoc-cupazione o che abbiano i requisit i necessari per la concessione del sussidio straordinari o di disoccupa-zione, anche se sono ricoverat i in case di cura.
richiamat i alle armi , pr igio -
nier i ed l reduci avranno pur e di -ritt o al premio purché i richiamat i risultin o tal i alla data del 26 lu -glio 1946, ed i reduci godano del-l'assegno stabilit o dal decrete 10 febbraio 1940 n. 28.
Per i grandi invalid i del lavoro i l provvedimento dispone che il premio venga corrisposto nella mi -sura di . 3000 per i capi-famiglia e di 1.500 per gli altri . e esso sarà dovuto nella misura di . 30J0 ad ogni famigli a superstite di un
o sul lavoro composta da almeno tr e persone, o in quella di
. 1300 per le famigli e superstiti di
infortunat o composte di almeno due persone.
Nel due casi sarà necessario però che i figl i superstiti abbiano una età inferior e al 15 anni e che il coniuge o gli altr i superstiti abbia-no superato i l 65. anno o siano ina-bil i al lavoro.
l premio spetterà, per questa speciale categoria, solo agli infor -tunat i che abbiano 6ubìto un sini-stro entro il 26 lugli o 1946 e sarà corrisposto o Nazionale
. l Consiglio ha terminat o i suoi
lavor i al le ore 21,15.
a Confuidnstria è ostinata
nell'intransigenza i dichiarazioni del signor Costa
i mattin a alle ore 9, presso i l o , sono state
riprese le trattativ e per lo sblocco del l icenziamenti.
All'inizi o della riunion e il mini -stro Campill i ha rinnovat o la sua proposta di rimandar e al 30 set-tembre ad una commissione com-posta del i a ». del , da un rappresentante della e della Confindustri a la questione dello sblocco del l icen-ziamenti, dopo l'esarr.3 della situa-zione delle vari e aziende.
Successivamente la discussione si è svolta su altr e due proposte avan-zate rispettivamente dalla e dalla Confindustria . a ha chiesto che al 30 settembre si debba esaminare innanzi tutt o come siste-mare la mano d'opera, 'che even-tualmente verrebbe ad essere li -cenziata in seguito alla normaliz-zazione delle industri e più disa-giate. , Confindustri a a sua volta ha propósto che senz'altro, al 30 settembre, si addivenga allo sbloc-co del licenziamenti.
LE RAGIONI DELL'ITALIA DEMOCRATICA AL LUSSEMBURGO
e i à o dinanzi all'Assemblea dei 21
, 9. — Nel la odierna se-duta plenaria della Conferenza di Parigi è stato deciso di invitar e
a ad illustrar e nel pomeriggio di domani i l suo punto di vista sui progetto del trattat o di pace, ap-provato i l mese scorso dai quattr o
i degli Esteri. l Presidente del Consiglio, on.le
e Gasperi, sta ultimand o intant o la relazione che leggerà dinanzi ai delegati del le 21 nazioni. Egli ha trascorso tutt a la mattinat a all 'am-basciata, partecipando ad alcune riunion i dei gruppi della delegazio-ne e prendendo contatti con i capi del ie vari e sezioni. Collaborano con lu i nella stesura della dichiarazione, che egli farà domani, gli onorevoli Bonomi e Saragat e gli ambascia-lor i comenuti a Parigi Eugenio
. Carandini , Tarchiani e i ài Soragna.
Sono giunt i oggi nella capitale francese altr i membri della dele-gazione italiana, tr a i quali i l m i -nistr o della guerra. Facchinetti.
E' previsto per domani l'arriv o del e della Banca a dott . , del Presidence della Commissione per la riconver
non. nella prossima campagna, il vincolo della produzione di olio di o! i \ a dipenderà dal rapport o chr j sione della economia di guerra dott. per allor a si potr à determinare tr a Casini, dell 'ex Sottosegretario alla disponibilit à e fabbifocno di «ras- P r C 3 Ì d e n z a Giustino Arpesani, Con-
T P O U t Ì C ° « ^ ° ™ f ™ vo in alcuni orovincie) in anno di d l informazioni . Per lunedi è pre-
visto l'arriv o dell 'Ambasciatore Sola. Si apprende intant o che la dele-
gazione italian a ha consegnato que-sta mattin a alla Segreteria della Conferenza della Pace un prome-mori a sul le colonie accompagnalo da tutt a la documentazione sull'ar -gomento. l promemoria riconferm a i l punto di vista già esposto più vol l e dal Governo italian o e ri lev a l'entit à considerevole del contribu -to apportato a all 'economia delle colonie africane. a chie-de pertanto che continui la parte-cipazione di rappresentanti italian i all 'amministrazion e di quei terri -tor i che a conquistò con il consenso del le Potenze occidentali
carica; gli al levamenti suini e fa miliar i si sono estesi, per cui si do-vrebbe avere un aumento nella pro-duzione del lerdo e dello strutto : lo stesso può dirsi par gli alleva-menti bovini e quinci per la pro -duzione del burro . favorit anche dall'abbondanza della produzione foraggera.
Se queste prospettive si consoli-dassero e l'abbondanza -iella pro-duzione ag ì ^e favorevolmente an-che sui prezzi potrebbe apparir e opportuno la rinunci a alla politic a dell'ammasso, politic a che i l Gover-no intende difendere solo se e sin quando possa rispondere alla sua funzione essenzialrvient» sociale».
prim a dell 'avvento del fascismo. 11 promemoria conclude ri levando la funzione equilibratric e esercitata
a con la sua presenza sulle coste settentrionali dell'Afric a e sulla sponda del r .
Il testo di procedura approval o dall a Conferenz a
, 9. — e riunion i ple-nari e per l'esame delle norme pro-cedurali e di altr e que^tio/i i hanno avuto luogo quest'oggi al -burgo. Nel corso della pr ima' tenu -tasi nella settimana, è stato appro-vato i l tasto completo delle norme procedurali , dopo gli ultim i inter -venti di i Byrnes e -lov. e è a\ venuta con 15 voti favorevoli, quattr o contrar i (Unione Sovietica, Bielorussia, Ucraina ed Jugoslavia), e due astensioni (Polonia e Cecoslovac-chia».
Nel suo discorso, i aveva riaffermat o la necessità che la Con-ferenza tendesse a creare le basi di una pace duratur a e non a co-stituir e blocchi contrapposti. l de-legalo ucraino ha r inno \ ato l'accu-sa, mossa ieri da , a Byr -nes e Bevin di essere venuti meno a quanto avevano precedentemente approvato in seno al Consiglio dei
i degli Esteri. i ha quind i chiesto che fosse adottato il sistema della maggioranza dei due terzi .
Byrnes ha risposto, affermando che i l mondo attende e non è pos-sibil e perdere tempo. l segretario di Stato americano ha quindi d i -chiarato che non si può non tenere conto delle esigenze delle piccole nazioni.
a preso successivamente la pa-rol a i l delegato della Bielorussia,
. i l quale ha affermato che l'emendamento £0\ iet ico, proposto in sede di Comitato di procedura, non è stato approvato «< a causa delle fort i pressioni esercitate dalla Gran Bretagna e dagli Stati Unit i »-.
o un intervento breve del de-legato francese, i l presidente prov-visorio, Bidault , ha passato ai voti l 'emendamento britannic o favorevo-
le alla maggioranza semplice. l r i -sultato è stato identico a quello di due giorni fa, in sede di Comitato di procedura: 15 a fa \or c contro b". Successivamente è stato posto ni voti ed approvato i l testo compjcto delle norme di procedura.
Nel la r iunion e del pomeriggio e stata confermata la mozione jugo-slava già approvata dal Comitato per la procedura, in base alla quale gli Stati alleati confinanti con gli Stati ex nemici avranno il diritt o di rivolgersi direttamente ai mini -str i degli esteri dei Quattr o Grandi .
Si è poi convenuto di invitar e i cinque Paesi ex nemici a presentare i l propri o punto di vista dinanzi all 'Assemblea plenaria.
A questo proposito si è avuta una lunga discussione iniziat a da Vi -
shinsky, i l quale ha chiesto che non si ponga alcun limit e di tempo alle cinque delegazioni per l'esposizione del lor o punto di vista. l delegato cecoslovacco, , ha dichiara-to, invece, che gli Stati ex nemici dovrebbero esporre le lor o vedute brevemente e non o avere i l pieno diritt o di parola riservato ai delegati alleati. a delegazione jugoslava si è espressa nello stesso senso. E' stato deciso che le moda-lit à sull'esposizione dei punti di v i -sta deg'i Stati ex-nemici saranno lasciate al segrc'ariato.
a conferenza è quindi tornata a discutere l'argomento delle ri -chieste avanzate dall'Albania . dal-l'Egitto , dal o e dalla -blica cubana di essere rappresen-tati alla Conferenza.
a riunion e è durat a Ano ai!. ore 14. Nel pomeriggio al le ore lo una commissione ristrett a dl 3 rap-presentanti della è 3 deli» Confindustri a si è riunit a di nuovi-
a Confindustri a ha respinto ogr.. proposta non volendo accettare n'-cun compromesso. 11 signor Cost.i nel corso della riunione, ha fa iti -capire chiaramente che gli indu-strial i vogliono essere padroni ai-soluti delle fabbrich e ed avere p . na libert à di l icenziare ed assum-re personale.
Gl i industriali , che, secondo hn sarebbero «presi in giro», vosi.-. no in pratic a togliere via ogni pò-sibilit à d'intervent o delle organiz-zazioni democratiche sindacali ed anche ^governative nella difesa de^'
i delle masse lavoratric i a Confidunstria , ha proseguiti'
l signor Costa, se non sarà accu-lato i l suo punto d* vista, presen-terà un memoriale al Governo n»l quale demanderà ad esso la solu-zione della questione dello sblocio dei l icenziamenti.
Questa mattin a al le ore 8.30 al o a alla presen-
za del rappresentanti del Govei \VJ continueranno le trattative .
ACCORD I SINDACAL I
Vittori e dei poligrafici e dei lavorator i
dell'Alberg o e Mensa Si sono riunit i ieri presso -'
Grand l di a per la pri -ma volta dopo lo sciopero i rap-presentanti dei lavorator i dell 'Al -bergo e a con i rappreseli la li -ti dei datori di lavoro. e trattati -ve che si sono svolte in un'atmo-sfera di correttezza e di compi eli-sione reciproca hanno portat o al i.-conoscimento del principi o delle -ore lavorative.
Anche i rappresentanti nu;iunn . dei dipendenti da Enti locan oi ;> )-no riuniti ieri a , ed hcinn > deciso, in consideiazione delle- j;i-i -vissime condizioni di questi -ratori , di nominare una commi - m ne che preparerà un memoualc >. i presentare al governo. Sarà r:-_'.i;c -sta una perequazione degli slip^li -di e dei salari base pan ad u.'-aumento del 100. pei cento
e giunge notizia che l'.V - -dazione nazionale industrial i cattw , cartografic i e affin i e la Fcdera/i -italian a lavorator i poligrafic i e i-:- -tal comunicano che si sono !ier i l e trattativ e nazionali p~r 1 i nuova regolamentazione salpi, .ile-dei lavorator i del le aziende poli -grafiche.
o in grande stile di ebrei dirett i in Palestina
Cacciaiorpediniere ed aerei britannici alla caccia delle navi che trasportano gli immigranti , 9. — 9. — Na-
vi da guerra, aerei e pattugli e mo-torizzate britannich e hanno condot-to a termin e in questi giorni la più vasta operazione di rastrellamento che mai sia stata compiuta dalla fi-ne della guerra contro gli immi -grant i clandestini ebrei dirett i in Terrasanta. Secondo notizie perve-nute a Gerusalemme, l'operazione avrebbe portat o alla cattur a eia par-te delle forze britannich e di circa diecimil a profughi sorpresi a bor-do di vari e navi rastrellat e nelle acque territorial i della Palestina.
All ' impres a hanno preso part e tr e cacciatoroediniere e vari e squadri-gli e di aereoplani della . *
Si apprende che le autorit à bri -
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A £ SUO r
La tragedi a dell a ritirat a La stanchezza era troppo grande, la strada troppo lunga: ci fermam-mo cosi uno dopo laltrot ai margini della steppa per dormire
. 15 dicembre < carr i armati s o-
rierte t rupper o la strenua resisten-za della penetrarono e piccoli eruppi in tutti i sensi, ne! corpo vivo ài tutte le nostre d iv i -sioni. Gl i ordin i lasciati dai cen t-ral i nel momento medesimo in cui si mettevano al sicuro a bordo delle loro automobili* d icesano di tenere le j>osizioni fino all 'estremo sacri' fido. Tale infatti era i l prezzo del mercato coi comandi tedeschi: la vi-ta di tutti i soldati italian i per la salvezza delle dir ision i « alleate » in pericolo davanti a Stalingrado.
Allora fu i l caos. Ogni reparto, davanti alla minaccia di accerchia-mento e di annientamento, agì di stia iniziatica . Cominciò la ritirata leg-gendaria di migliaia di uomini at-traverso i boschit i campi di girasole e le steppa, una ritirata che d irenne ben presto una fuga senza direzio-ne, senza meta. Gli ufficial i in gran parte pensarono ai casi loro e an-che queNi che tentarono di organiz-zare e di guidcre l soldati non fu-rono più ascoltati.
Son c'erano più soldati e nem-meno uomini . Ognuno cercò di ar-
rangiarti se possibile anche a dan-no degli altri; e da quel momento non ci furono più nemmeno degli uomini , ma appena del le bestie ignare d'ogni solidarietà, d'ogni buon senso, d'ogni amor proprio, bracca-te dalla paura di vivere e di morire.
Quanti erano mort i nel le l inee durante le giornata, di aspri com-battimenti, quanti moriron o in que-sta terribil e ritirata che, per mol-ti durò anche una settimana, anche due settimane, senza cibo, senza acqua, senza riposo?
S'erano fermati così un momento sulla neve* troppo stanchi per pro-seguire; e nessuno poterà prestar-gli una mano. l fratello avrebbe abbandonato i l /ratei lo . a stan-chezza era troppo grande, la strada troppo lunga e cosi soffice e inci-tante il bel letto candido come le lenzuola di bucato i l sabato sera. S' fermarono così, uno dopo Valtro, tutti quanti , ai margini della slep-pa, per dormire. nessuno li chia-mò perchè nessuno sapeva il loro nome o perchè tutti avevano trop pa fretta di camminare, dt uscire della guerra, di correre verso la
in rovina.
russi arr icacano a pattuglie, in dieci, in centi at massimo, con due tre quattro carri armati leggeri, coi loro visi bianchi e rossi al latte e burro, i copriorecchie rialzati sul capo, le -orécchie scoperte all'ari e per tropp o caldo. S'imbattevano in questi bianchi senza più aspetto u-mano, disarmati, stracol l i , semiue-i t i t ù Sembravano allor a persino seccati di dover catturare, inqua-drare , incamminare a ritroso tutta questa gente, essi che avevano tan-ta furia di andare avanti, di r ise-dere presto l'Ucraina e la Bielo-russia e i confini della li-berata.
Non eravamo più un esercito, non eravamo più dei soldati. Guardan-doci negli cechi con la lucidit à mi -rabil e degli agonizsantt, noi legge-vamo in essi non solo il dramma di uno di quegli episodi belli e sfortunati di cui son piene anche le guerre vittoriose; ma la fine lo-gica di una guerra -menre perdura prim a di comincia re, perduta pol i t icamcite, perduta nei metodi, perduta negli animi Nessuno di noi senti la necessità di compiere uno di questi gesti o
di pronunziar e una di quelle paro-le che salvano già pure verbalmen-te almeno l'onore delle nazioni sconfitte. chi e per che cosa lo avremmo fatto se già era ger-mogliato dentro di noi f dubbio che i l nome non coin-cidesse niente affatto con gli idea-li sbagliati per l quali avevamo spesa fino in fondo tutta la nostra vita e creduto di combattere?avremmo dunque fatto per chi ave-va ingannato doppiamente i l nostro cuore e venduto i l nostro sangue senza pietà e senza onore?
Noi non volemmo p iù morir e quando avemmo la certezza che i l nostro sacrificio non aurebbe servi-to a e avrebbe perpetuato un minuto di p iù Vinganno e i l tradimento. volemmo invece v i -vere per guarire lentamente della presunzione (Tesserci per tanto tempo creduti due volte italiani , per imparare a diventarlo una vol-ta sola ma nel modo giusto e mi-gliore, perchè non fosse stalo vano tanto dolore.
Coti era scritto sulle palme aper-te delle nostre mani alzate di vint t
^ _ _ A
tanniche hanno esteso la 'or o sor-veglianza onde impedir e l'immigra -zione ebraica in Terrasanta all'A -driatic o e alle zone del -neo orientale.
Con tale spiegamento di forze, s quanto si apprende in -:erti am-bienti dell'Agenzia ebraica, la Gran Bretagna mentre tenta di impedir e l'immigrazion e in Palestina, in real-tà mir a a tenere oppresso sotto il peso delle sue forze ogni serio mo-vimento popolare, sìa arabo che ebreo, il quale comunque si d imo-str i capace di portar e la Palestina a liberarsi dal giogo britannic o e s risolvere democraticamente i l pro-blema della convivenza degli arab-e degli ebrei in Terrasanta.
o a , dopo ;1 rigett o da part e del Comitato esecutivo ara-bo e da part e dell 'Agenzia ebraica del progetto britannic o per una Federazione in Palestina che do-vrebbe però rimaner e sotto la pro-tezione mandata r i a della Gran Bre-tagna, si è in attesa del le decisioni di Truma n al cui esame è stato sot-toposto i l piano britannico .
l Governo inglese, secondo quan-to apprende 1*17. P. starebbe nel frattemp o conducendo un'azione di -plomatica presso i governi -lia , della Francia e di altr e nazioni
con lo scopo di interessare queste al suo sforzo per arginar e i l flu-.-o verso la Palestina degli ebrei resi-denti in Europa.
Stalin ricev e Laski , 9. — d , capo
della delegazione laburist a che si trov a attualmente a a e stato ricevuto ier i da Stalin.
a conversazione fr a Stalin e.i i l dir igent e laburist a è durat a due ore e quindici minut i ed al suo ter-mine, i ha dichiarato: «Sta l in ci ha chiesto vari e questioni sul no-stro programma di Governo. Egli ha posto in r i l iev o la somiglianza di alcuni dei nostri obiettiv i con quelli sovietici ed ha esaltato l'a -micizia che potrebbe svilupparsi fr s i nostri due paesi ».
L'eccidi o nairsf i di P.le Loret o commemorat o a Milan o
n ricorrenz a del secondo anni-versario dell 'eccidio compiuto dai nazi-fascisti a Piazzale , o?-gi alle ore 18 parleranno nel piaz-zale per commemorare i 15 i i l compagno Emil i o Sereni n rap-presentanza del Governo e i l s'n-daco di o compagno socialisti Greppi .
Un errore di gram-matic* fa arguta-mente definito nel 1943 da Benedetto Croce, la presenza nel Comitato di -berazloùd Napoleta-no, dei rappre«en- ~~~^~^^^™"*" tanti dei combattesti e dei mutilati , t quali..non rappresentando direttamente on partit o politico, ma a nn partit o po-litic o essendo tatt i legati, spostavano eridentemente l'equilibri o di quell'orsa-ni«no di intesa e di collaborazione a i partiti . ^
Ad esser» benevoli bisognerebbe denun-ziare un errore di grammatica che si riscontra ozri nel Comitato -steriale dei Prezzi il quale, essendo un organo fOTernativo che decide in ultima istanza e in sede pol:tica alla fissazione dei prezzi, noa dorrebbe arere nel tuo seao altr i rappresentanti che non siano quelli dei i interessati. Che ci siano degli esperti, è naturale a gli esperti, come ognuno sa, sono fatti ptr dare il loro parere di esperti, parere che dere essere in ogni caso, obbiettir o e penino non sospetto. E gli esperti do-rrebbero in ogni modo consigliare, ma-gari autoreTolmente consigliare, ma non decidere.
Ora che dire di un esperto il quale è in pari tempo il massimo rappresen-tante degli interessi degli industriali ? e
Qitt citate di
che dire di questo esperto che inter-viene e peasa e pre-me sulle decisioni dejli altr i prospet-tando costantemente la potenza della «uà organizzazione e ar-
roventando apertamente il nome di essa? Evidentemente la presenza di un simile esperto nel Coaitato dei prezzi costituisce un gravissimo errore di gram-matica.
i tr e esperti presesti nel Comitato e dei Prezzi UBO, il -
tore dell'Uffici o Centrale di Statistica, n sta benissimo; il secondo, 1 a»v. Stolo-ni, ha sufficiente competenza ed offre sofCdenti garanzie per poter degnamente rappresentare gli interessi dell'economia liberale: il terzo, Fing. Costa, prrs> dente della Confindustria, A nettamente superfluo e il suo posto potrebbe be nissino ed anzi dovrebbe essere pre>" da un esperto che sia particalarmenr legato agli interessi dei consumatori r dei lavoratori .
Chiediamo formalmente che venga eli-minato dal Comitato e dei Prezzi il deprecato errore di gramma-tica e che l'in g Costa renga «ubnn pregato, naturalmente con tutt i i riguard i dovuti a cotanto personaggio, di an-darsene altrove a far propaganda per il poterò industrial e italiano.