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A G E N Z I A E N E R G I A A G E N Z I A E N E R G I A ee A M B I E N T E A M B I E N T E
d i T o r i n od i T o r i n o
Allegato Energetico Ambientale
al Regolamento Edilizio
della Città di Torino
23 Ottobre 2006
relatori:
arch. Marco Massara - ing. Enrico Ferro
L’Agenzia Energia e Ambiente di Torino
L’Agenzia Energia e Ambiente di Torino è una delle 300 agenzie europee che si propongono di realizzare gli obiettivi individuati dalla politica energetica dell’Unione Europea.
In particolare, incentivare l’utilizzo razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili, allo scopo di rendere possibile lo sviluppo sostenibile.
www.torinoenergiambiente.com
Contenuto dell’intervento
Argomenti trattati:
• L’Allegato Energetico Ambientale al R.E. della Città di Torino.
• Il tavolo di concertazione.
• I requisiti cogenti previsti dall’Allegato Energetico Ambientale.
• I requisiti incentivati previsti dall’Allegato Energetico Ambientale.
• Il ruolo dell’Agenzia Energia e Ambiente e il supporto tecnico.
• Le interazioni con le altre normative.
L’Allegato Energetico Ambientale
al Regolamento Edilizio
della Città di Torino
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.
L'Allegato Energetico - Ambientale al Regolamento Edilizio individua una
serie di requisiti, alcuni cogenti ed altri volontari, nell'ottica della qualificazione
energetica ed ambientale dei processi e dei prodotti edilizi.
Nell'ambito dei requisiti volontari, in relazione ai maggiori costi di costruzione
che si determinano, cui peraltro corrisponde una maggiore qualità del prodotto e
quindi del suo valore, si è inteso creare le condizioni per incentivare l'adozione di
tali requisiti riconoscendo un punteggio, che si traduce in uno "sconto" sugli
oneri di urbanizzazione.
L’Allegato Energetico Ambientale
-
Il tavolo di concertazione
A seguito di una mozione approvata dal Consiglio Comunale in data 20 dicembre
2004 (contestualmente all’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio della
Città) il Sindaco e la Giunta si sono impegnati a definire entro il 2005, a seguito di
appositi approfondimenti, specifiche norme edilizie cui conferire valore cogente,
con le quali integrare l’Allegato di cui all’oggetto.
A tale fine il Comune di Torino ha convocato un apposito “tavolo di lavoro”,
coordinato dall’Agenzia Energia e Ambiente di Torino, al fine di approdare, a
seguito di un confronto ampio, alla definizione di una proposta operativa da
sottoporre all’esame del Consiglio Comunale.
La convocazione della prima seduta del suddetto “tavolo di lavoro”, è avvenuta il
giorno 15 Marzo 2005. Il tavolo di lavoro ha previsto un totale di 5 incontri e si è
concluso il 17 Maggio 2005.
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.Il tavolo di concertazione
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.I partecipanti al tavolo di concertazione
• Regione Piemonte • Provincia di Torino• Collegio Costruttori Edili • Associazione Regionale Cooperative di Abitazione • Confcooperative Federabitazione • API Torino e Provincia• CNA• Artigianato Torino Casa• Confartigianato• Ordine degli Architetti della Provincia di Torino • Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino• Collegio dei Geometri di Torino e Provincia• Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino• Environment Park S.p.A.• Coordinamento delle Associazioni Italia Nostra – WWF Italia – Legambiente Ecopolis – Pro Natura Torino• Comitato Kyoto dal Basso
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.
Successivamente al termine del tavolo di concertazione, il Comune ha recepito le
osservazioni provenienti dai partecipanti al tavolo e si è proceduto alla stesura
definitiva dell’Allegato.
L’Allegato Energetico - Ambientale al R.E., nella sua veste definitiva, è stato
approvato dal Consiglio Comunale il 20 Marzo 2006 ed
è vigente dal 18 Maggio 2006è vigente dal 18 Maggio 2006
Citta’ di Torino
L’Allegato Energetico Ambientale
-
I requisiti cogenti
La normativa attualmente vigente
Situazione 18 Maggio 2005
Livello nazionale Dlgs. 192/05
Decreti attuativi da emanare Livello comunale Requisiti cogenti dell’Allegato Energetico Ambientale
La normativa vigente
Situazione Fine 2006 (?)
Livello nazionale Dlgs. 192/05
Decreti attuativi in parte emanati Livello Regionale DDL recepimento Dlgs 192/05
-
Piano Qualità dell’Aria
Decreti attuativi da emanare Livello comunale Requisiti cogenti dell’Allegato Energetico Ambientale
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.i requisiti cogenti
Al fine di minimizzare i consumi energetici e gli impatti ambientali derivanti dalle costruzioni edilizie, sono stati individuati dei requisiti cogenti, che si applicano alle nuove costruzioni o in occasione di importanti interventi sull’involucro e sugli impianti termici degli edifici esistenti.
Le prescrizioni contenute nell’Allegato Energetico - Ambientale comprendono:
• Predisposizione per impianto centralizzato / allacciamento alla rete di teleriscaldamento / installazione impianti solari per i nuovi edifici
• Isolamento termico ad alte prestazioni dell’involucro edilizio per gli edifici esistenti
• Installazione di caldaie a basse emissioni inquinanti (LOW Nox)
• Regolazione automatica e contabilizzazione individuale del calore
• Risparmio idrico
I requisiti cogenti - 1
Art. 1 - Predisposizione per impianto centralizzato / allacciamento alla rete di teleriscaldamento / installazione impianti solari per i nuovi edifici
Ad integrazione della normativa sovraordinata in materia, si prevede che tutti i nuovi edifici (o integralmente ricostruiti) a carattere residenziale che abbiano almeno 4 unità abitative e terziario (min. 400 m2 SUL) debbano prevedere almeno le predisposizioni atte a consentire l’allaccio al teleriscaldamento nonché la realizzazione di un impianto centralizzato di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, ovvero:
• il possibile allaccio alla rete di teleriscaldamento;• la possibile realizzazione di un impianto centralizzato di riscaldamento e
produzione di acqua calda sanitaria;• la possibile installazione di un impianto solare termico e/o fotovoltaico sul manto
di copertura dell’edificio.
Al proposito, il Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria della Regione Piemonte, prevede non l’obbligo di predisposizione ma l’obbligo di istallazione di impianto centralizzato per destinazioni d’uso E(1) residenziale.
FocusGli svantaggi degli impianti autonomi
Una tendenza che si è notevolmente affermata, è quella degli impianti autonomi, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni, sia le trasformazioni di impianti esistenti.
Gli impianti autonomi presentano la massima flessibilità di gestione da parte dell’utente e permettono il controllo diretto dei consumi attraverso le bollette.
Sebbene tale tipologia consenta di ottenere dei benefici, è da chiarire che presenta notevoli svantaggi sotto il profilo energetico e ambientale:
sovradimensionamento complessivo dell’impiantistica;
minore rendimento energetico dell’impianto termico;
aumento delle emissioni di inquinanti (moltiplicazione dei punti di
emissione);
riduzione della sicurezza;
vita dell’impianto generalmente più breve rispetto a quella delle centrali
termiche;
maggiore onere sulle spese di manutenzione e controllo dell’impianto.
FocusI vantaggi degli impianti centralizzati
Allo stato attuale della tecnologia, gli impianti termici centralizzati offrono una serie di vantaggi energetici e ambientali:
Il costo totale di prima installazione risulta inferiore;
Possibile l'impiego di fonti energetiche diverse;
Giusto dimensionamento della potenza termica necessaria;
La caldaia centralizzata ha una vita più lunga di quella delle caldaie singole;
Rendimento termico migliore rispetto a quello di tante caldaiette individuali;
Spese di manutenzione e per i controlli inferiori;
Gli impianti centralizzati sono più sicuri;
Si può delegare la responsabilità dell'impianto all'amministratore
condominiale.
FocusI vantaggi degli impianti centralizzati
Da un articolo contenuto nella pubblicazione dell’AICARR - “Le moderne
tecnologie negli impianti e nei componenti per il riscaldamento”, Padova 19 giugno,
Bari 26 settembre, Catania 6 ottobre 2003 – risulta un risparmio economico,
relativo al solo costo di realizzazione, di circa il 30 % in favore della soluzione
relativa all’impianto di riscaldamento centralizzato, a cui si aggiunge un ulteriore
risparmio per l’utenza di circa il 30% sul consumo di combustibile al quale si può
aggiungere un ulteriore 10% dovuto alla riduzione dei costi di controllo e di
manutenzione.
FocusImpianti centralizzati a gestione autonoma
I requisiti cogenti - 1
Le suddette predisposizioni consistono in:
1. individuazione di una superficie di copertura dell’edificio orizzontale
o inclinata (esposta verso i quadranti Sud-Est, Sud e Ovest), di dimensioni pari ad
almeno il 25% della superficie coperta, ombreggiata per non più del 10% da
parti dell’edificio stesso nei mesi più sfavoriti di Dicembre e Gennaio. Tale
superficie dovrà essere mantenuta libera da elementi architettonici quali
comignoli, abbaini, volumi tecnici, ecc. Sono ammesse superfici di dimensioni
ridotte rispetto a quanto sopra indicato ove venga dimostrata l’impossibilità
tecnica di ottemperarvi. Sono fatti gli salvi gli edifici ricadenti nella Zona Centrale
Storica, come delimitata dal P.R.G. (in base alle indicazioni dell’art.39 bis del
Regolamento Edilizio);
I requisiti cogenti - 1
2 - realizzazione di un locale tecnico, di dimensioni e caratteristiche adeguate ad ospitare:
• una centrale termica a combustibile gassoso o, in alternativa, una sottostazione di scambio della rete di teleriscaldamento. La verifica dimensionale deve essere soddisfatta per entrambe le tipologie di fonte energetica. La potenzialità della suddetta centrale termica/sottostazione deve essere pari a quanto risultante dalla Relazione Tecnica di cui all’art. 8 del Decreto Lgs. 19 Agosto 2005, n. 192 e s.m.i., dimensionata sull’intero organismo edilizio con previsione di impianto centralizzato per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria.
• gli accumuli per un impianto solare termico nella misura di 50 litri per ogni m2 di superficie disponibile per l’impianto solare come definita dal precedente punto 1.
I requisiti cogenti - 1
Le dimensioni del locale destinato ad ospitare un generatore alimentato a metano:Principale norma di riferimento: D.M. 12 Aprile 1996 “approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”
I requisiti cogenti - 1
Le dimensioni del locale destinato ad ospitare una sottostazione del teleriscaldamento:
I requisiti cogenti - 1
3. un condotto di evacuazione fumi sfociante a tetto, di dimensioni e
caratteristiche adeguate alla tipologia di generatore di calore previsto nel
caso di impianto centralizzato per il riscaldamento degli ambienti e la
produzione di acqua calda sanitaria, in accordo a quanto previsto dalle norme
UNI vigenti.
Integrazione da Ordine di Servizio n. 19/2006 del 14 Settembre 2006:
• “Il condotto di evacuazione fumi di cui al punto 3 è da intendersi quale
cavedio (di lato minimo , dove S rappresenta l’area della canna
fumaria dimensionata secondo le norme UNI vigenti) o, in alternativa, quale
canna fumaria da posizionarsi successivamente in esterno, se il locale
centrale termica presenta almeno uno dei lati su parete esterna (occorre
comunque indicare il tracciato completo del condotto previsto sugli elaborati
progettuali)”.
)2( xS
I requisiti cogenti - 1
4. una canalizzazione collegante detto locale tecnico al suolo pubblico
stradale, di dimensioni e caratteristiche adeguate ad ospitare, anche in un
secondo tempo laddove se ne presenti, indifferentemente o le tubazioni di
allacciamento alla rete di teleriscaldamento o le tubazioni di fornitura da rete
del combustibile gassoso
I requisiti cogenti - 1
5. un cavedio di collegamento tra il locale tecnico e il manto di copertura (in relazione alla superficie di cui al precedente punto 1) per il passaggio delle tubazioni di mandata e ritorno e del collegamento elettrico dei sensori di un possibile impianto solare termico, o delle linee elettriche di un possibile impianto fotovoltaico, dimensionato secondo le indicazioni della tabella “Dimensioni minime dei cavedi relativi alle opere di predisposizione all’utilizzo degli impianti di teleriscaldamento o centralizzati” allegata.
6. una serie di cavedi per la posa delle colonne montanti di distribuzione dell’acqua calda per il riscaldamento degli ambienti e per gli usi sanitari dimensionati secondo le indicazioni della tabella “Dimensioni minime dei cavedi relativi alle opere di predisposizione all’utilizzo degli impianti di teleriscaldamento o centralizzati” allegata.
7. una serie di cavedi per la posa delle diramazioni dalle colonne montanti di distribuzione dell’acqua calda per il riscaldamento degli ambienti e per gli usi sanitari ai collettori presenti all’interno delle singole unità immobiliari. Tali cavedi, dovranno avere lunghezza massima di 3 m e sezione minima di 15 cm per 15 cm.
Tutti i cavedi previsti dai commi precedenti dovranno presentare andamento il più possibile rettilineo e opportune aperture su spazi non privati dalle quali facilitare l’inserimento delle tubazioni.
I requisiti cogenti - 1
I requisiti cogenti - 2Art. 2 - Isolamento termico ad alte prestazioni dell’involucro edilizio per gli
edifici esistenti
• Negli interventi edilizi su edifici esistenti (ad esclusione di immobili industriali
a “tipologia capannone” o equivalenti destinati a lavorazioni industriali di tipo
tradizionale) che prevedono la sostituzione dei serramenti esterni è fatto
obbligo di installare esclusivamente serramenti dotati di un valore di
trasmittanza termica U non superiore a 2,30 W/m2K (valore medio
vetro/telaio). Tale limite potrà essere aumentato sino ad un massimo di 4,30
W/m2K per i serramenti su fronte strada delle attività commerciali.
• Negli interventi edilizi su edifici esistenti che prevedano la sostituzione o la
rimozione ed il riposizionamento del manto di copertura è fatto obbligo di
realizzare una trasmittanza termica equivalente U tra l’ultimo piano
abitabile e lo spazio esterno non superiore a 0,50 W/m2 K, dimostrabile
mediante calcolo come da norma UNI EN 832.
I requisiti cogenti - 2
• I limiti di trasmittanza termica dettati dal presente articolo risultano vigenti salvo indicazioni più restrittive sancite da una normativa sovraordinata.
Integrazione da Ordine di Servizio n. 19/2006 del 14 Settembre 2006:
• “Si precisa che i valori di trasmittanza termica equivalente riferiti alla sostituzione/rimozione del manto di copertura non devono essere “a ponte termico corretto” (così come definito dall’allegato A del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192), ma riferirsi ad una sezione corrente della copertura”
---------------------------------------------------------------------------
• Tali misure sono peraltro previste dal Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria della Regione Piemonte, che nel caso delle coperture richiede un valore di trasmittanza termica più restrittivo di 0,30 W/m2 K, oltre all’obbligo isolamento cassa vuota facciate.
Focus - Gli interventi sull’involucro – i serramenti esterni
Infisso esterno in legno,vetro singolo,senza guarnizioni.U = 4,52 W/mq °K
Infisso esterno in alluminiosenza taglio termico,vetrocamera (4-9-4),con guarnizioni.U = 4,53 W/mq °K
Infisso esterno in PVC,vetrocamera (4-12-4)con lastra bassoemissiva.U =1,90 W/mq °KRiduzione del 58% delle dispersioni.Costo: circa 180 €/mqCon telaio in legno:circa 235 €/mq
Focus - Gli interventi sull’involucro – copertura
Un miglioramento dell’isolamento termico della copertura dell’edificio consente di limitare le dispersioni termiche invernali e contribuisce alla riduzione del carico termico estivo, minimizzando la necessità di ricorre a sistemi di condizionamento.
I requisiti cogenti - 3
Art. 3 - Installazione di caldaie a basse emissioni inquinanti (LOW Nox)
In tutti i casi di sostituzione o di nuovo impianto del generatore di calore o del
bruciatore è fatto obbligo di utilizzare generatori di calore con bruciatori ad
emissione di NOx < 120 mg/kWh se alimentati a gasolio e < 80 mg/kWh se
alimentati a metano o GPL.
Tale misura è peraltro prevista dal Piano per il risanamento e la tutela della qualità
dell’aria della Regione Piemonte, insieme alla classificazione energetica a 3 o 4
stelle.
Focus Il contributo del riscaldamento all’inquinamento
ambientale - NOx anno 2004
media n. sup 200
mcg/ m
Alpignano 39 1
Beinasco 55 5
Borgaro 42 4
Chieri 44 0
Ciriè 31 1
Druento 26 0
Grugliasco 49 11
I vrea 47 2
Nichelino 59 17
Orbassano 44 0
Pinerolo 31 0
Rivoli 60 6
Settimo 57 13
Susa 34 0
To-Lingotto 51 0
To-Rebaudengo 85 68
To-P.zza Rivoli 81 42
To-Consolata 72 8
To-Gaidano 71 26
To-Cristina 75 1
Vinovo 38 0
Riferimenti legislativi (D.M. 2 aprile 2002 n. 60)Valore limite annuale per la protezione della salute umana: 40 g/m3 come media annuale
Valore limite orario per la protezione della salute umana: 200 g/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile
PARAMETRO NO2 - VERI FI CA DEL RI SPETTO DEI VALORI LI MI TE (2004)
NO2 (2004) Rispetto valore limite annuale
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Alpign
ano
Borga
ro
Gru
glias
co
Nicheli
no
Pinero
lo
Settim
o
To-L
ingot
to
To-P
.zza
Rivo
li
To-G
aidan
o
Vinovo
mcg
/m3
media
Valore limite annuale per la protezione della salute umana: 40mcg/m3 come media annuale
NO2 (2004) Rispetto valore limite orario
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Alpign
ano
Borga
ro
Gru
glias
co
Nicheli
no
Pinero
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o
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to
To-P
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li
To-G
aidan
o
Vinovo
n. s
up
eram
enti
n. sup 200 mcg/m3
Valore limite orario per la protezione della salute umana: 200mcg/m3 da non superare più di 18 volte per anno civile
70 gg. di superamento
soglia (max 18!)
FocusIl contributo del riscaldamento all’inquinamento
ambientaleNOX ott-mar% del contributo emissivodelle singole categorieRegione Piemonte-Inemar97
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
USO DI SOLVENTI 3,3 1,9
TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RIFIUTI 0,1 0,0
TRASPORTO SU STRADA 46,9 54,4
PROCESSI PRODUTTIVI 3,3 1,9
NATURA 0,0 0,0
COMBUSTIONE NON INDUSTRIALE 13,4 11,0
COMBUSTIONE NELL'INDUSTRIA 19,0 17,3
COMBUSTIONE NELLA PRODUZIONEENERGIA
13,4 11,5
ALTRE SORGENTI MOBILI E MACCHINARI 0,6 1,8
AGRICOLTURA 0,0 0,0
TORINO AREA URBANA
15%
I requisiti cogenti - 4
Art. 4 – Contabilizzazione individuale del calore
Negli interventi edilizi su edifici esistenti costituiti da più unità immobiliari con impianto di riscaldamento centralizzato che prevedano indifferentemente la sostituzione del generatore (o allacciamento alla rete di teleriscaldamento) o il rifacimento della rete di distribuzione del calore è fatto obbligo di applicare sistemi di regolazione automatica della temperatura ambiente e contabilizzazione del calore individuali per ogni unità immobiliare, così da garantire che i costi relativi possano venire ripartiti in quota parte sulla base dei consumi reali effettuati da ogni singola unità immobiliare. Gli strumenti di contabilizzazione dovranno essere in grado di assicurare un errore < 5% (con riferimento alle norme UNI EN 1434 e UNI EN 834).
In ogni caso tutti gli edifici costituiti da più unità immobiliari con impianto di riscaldamento centralizzato dovranno prevedere l’adozione dei suddetti sistemi di contabilizzazione entro la data del 31/12/2010.
I requisiti cogenti - 4
Integrazione da Ordine di Servizio n. 19/2006 del 14 Settembre 2006:
“Si ricorda che, in caso di nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti, ristrutturazione degli stessi impianti o sostituzione di generatori di calore, il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 prevede la presentazione al Comune della relazione tecnica di cui all’art. 8 e Allegato E.
Tale relazione è pertanto necessaria anche quando le opere rientrano esclusivamente tra quelle di manutenzione ordinaria per le quali non è prevista la formazione di un preventivo titolo abilitativo edilizio.
Nel caso degli interventi sopra richiamati, l'installazione dei sistemi di regolazione e contabilizzazione del calore potrà essere differita per un periodo non superiore ad un anno dalla data di presentazione della suddetta relazione tecnica, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010.”
-------------------------------------------------------------------------------------
Al proposito, il Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria della Regione Piemonte prevede una analoga misura (con scadenze 2009-2010) in caso di ristrutturazione o installazione dell’impianto termico.
Focus - Gli impianti termici centralizzati esistenti
I tradizionali impianti di riscaldamento, gli
impianti a colonne montanti
presentano due grosse limitazioni a livello di singola unità immobiliare per quanto riguarda:
La regolazione delle condizioni ambientali desiderate (temperatura ambiente, orario di funzionamento dell’impianto);
La contabilizzazione dell’energia termica effettivamente utilizzata dall’unità immobiliare.
Tali limitazioni rende poco “pagante” l’adozione di comportamenti, o l’esecuzione di interventi migliorativi, finalizzati al risparmio energetico;Con una ripartizione dei costi di riscaldamento su base millesimale, i benefici che derivano da tali azioni vengono distribuiti in modo indifferenziato fra tutti gli utenti.
FocusGli interventi sugli impianti termici centralizzati
esistentiLa contabilizzazione individuale del calorePer tali impianti la soluzione consiste nel dotare l’impianto di:
L’insieme dei tre sistemi sopra elencati permette di ottenere l’obiettivo prefissato, in termini di confort e gestione autonoma, con un risparmio che può raggiungere il 10-20%.
Contatore di calore
Focus - Gli interventi sugli impianti termiciLa contabilizzazione individuale del calore
La ripartizione dei costi del riscaldamento: usualmente 30-50 %
suddiviso per millesimi, 50-70% in base ai consumi di ogni unità
immobiliare, in base al consumo effettivo;
La contabilizzazione è assimilata ad una fonte rinnovabile di energia;
La contabilizzazione beneficia quindi di facilitazioni fiscali e legali;
Per quanto riguarda l’approvazione dell’intervento in sede
condominiale (basta la maggioranza relativa);
Nel caso di contratti di servizio energia con termoregolazione
automatica e contabilizzazione, nel caso di edifici che presentino
destinazioni d’uso miste di tipo residenziale e commerciale (negozi,
uffici, studi professionali), le norme fiscali consentono infatti l’applicazione
dell’IVA agevolata alle utenze di tipo residenziale, scorporabili dalle altre
destinazioni.
Focus - Gli interventi sugli impianti termiciLa contabilizzazione individuale del calore
Recenti esperienze dimostrano il potenziale di risparmio ottenibile, generalmente
variabile tra il 10 ed il 20%, solitamente con un aumento del risparmio nel corso
dei primi 2-3 anni.
Una valutazione di massima dei costi di installazione di un tale sistema,
considerando un edificio di 16 alloggi da 80 mq ciascuno (8 terminali per
alloggio), farebbe prevedere una spesa di circa 14-16 € al mq (150 € a radiatore).
I requisiti cogenti - 5
Art. 5 - Risparmio idrico
Tutti i nuovi edifici (o integralmente ricostruiti) a carattere residenziale e terziario devono prevedere l’utilizzo di sistemi individuali per ogni singola unità immobiliare di contabilizzazione del consumo di acqua potabile, così da garantire che i costi relativi vengano ripartiti in base ai consumi reali effettuati da singola unità immobiliare.
E’ fatto inoltre obbligo di dotare i servizi igienici dei seguenti dispositivi per il contenimento dei consumi idrici:
per le destinazioni d’uso non residenziali: temporizzatori che interrompono il flusso dopo un tempo predeterminato;
per tutte le destinazioni d’uso: sciacquoni per WC a due livelli o con tasto di fermo per graduazione continua (un dispositivo comandabile manualmente che consenta in alternativa: la regolazione continua, in fase di scarico, del volume di acqua scaricata; la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e il secondo compreso tra 5 e 7 litri). Sono vietati gli sciacquoni a rubinetto;
per tutte le destinazioni d’uso: sistemi, installati in rubinetti e docce, che, mantenendo o migliorando le caratteristiche del getto d’acqua, riducano il flusso da 15-20 l/min. a 7-10 l/min.
E’ inoltre consigliata, ove possibile, l’adozione di miscelatori dotati di limitatore meccanico di portata
Per gli edifici esistenti i provvedimenti di cui sopra si applicano nel caso di interventi di manutenzione straordinaria che interessino i servizi igienici.
Gli interventi sugli impianti termiciLa contabilizzazione individuale dell’acqua
L’Allegato Energetico Ambientale
-
I requisiti incentivati
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.i requisiti incentivati
Sono poi stati individuati ulteriori requisiti prestazionali, non aventi carattere prescrittivo, ma incentivati con misure nell’ambito della disciplina degli oneri concessori:Tali requisiti, descritti in singole schede esplicative, riguardano i seguenti aspetti: • Isolamento termico dell’involucro edilizio;• Inerzia termica dell’involucro edilizio; • Illuminazione naturale – fattore medio di luce diurna;• Ombreggiamento estivo e irraggiamento invernale delle superfici trasparenti;• Apporti solari passivi e attivi per il riscaldamento degli ambienti con sistemi specifici di captazione dell’energia solare; • Preparazione acqua calda sanitaria mediante impianti solari termici; • Impianto di ventilazione meccanica controllata;• Impianto di riscaldamento e raffrescamento ambienti con sistemi radianti;• Impianto di riscaldamento ambienti con caldaie a quattro stelle di efficienza energetica;• Adozione di impianto di riscaldamento centralizzato a gestione autonoma;• Recupero acque piovane a fini irrigui;
L’Allegato Energetico Ambientale al R.E.i requisiti incentivati
Per ogni requisito vengono indicati obiettivi e parametri necessari per il controllo del soddisfacimento del requisito stesso.
I requisiti che verranno presi come riferimento per la progettazione dell’organismo edilizio potranno essere liberamente scelti tra quelli proposti dall’allegato.
Ogni requisito prevede uno o più punteggi correlati al grado di prestazione raggiunto.
Inoltre, sono previsti tre bonus di sinergia, al fine di massimizzare i benefici derivanti dall’integrazione di diversi e complementari requisiti.
Il massimo punteggio conseguibile dal soddisfacimento di un gruppo di requisiti è di 50 punti,
cui corrisponde uno sconto oneri di max 50%.
La documentazione progettuale da presentare
La relazione deve contenere tutti gli elementi descrittivi idonei a consentire la
piena comprensione del progetto e la verifica del rispetto dei requisiti scelti.
La relazione dovrà essere opportunamente timbrata e firmata dal professionista e
dal richiedente.
S1 - Isolamento termico dell’involucro edilizio
Obiettivo:progetto di elementi di involucro edilizio caratterizzati da ridotta trasmittanza termica, al fine di limitare i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
S1 - Isolamento termico dell’involucro edilizio
S1 - Isolamento termico dell’involucro edilizio
S1 - Isolamento termico dell’involucro edilizio
S1 - Isolamento termico dell’involucro edilizio
Integrazione da Ordine di Servizio n. 19/2006 del 14 Settembre 2006:
“Affinché tale requisito risulti effettivamente premiante per il rendimento
energetico dell’intero edificio, si stabilisce che, indipendentemente dai contenuti
compositivi del progetto edilizio, verrà computata come superficie che rispetta i
limiti prestazionali riferiti ai “serramenti” una quota non superiore al 35% delle
pareti perimetrali esterne e della copertura.”
La documentazione progettuale da presentare
S2 - Inerzia termica dell’involucro edilizio
Obiettivo:miglioramento della qualità igienico – ambientale interna alle costruzioni; utilizzo della massa edilizia come volano termico per evitare condizioni di surriscaldamento o eccessivo raffreddamento all’interno dell’edificio.
S2 - Inerzia termica dell’involucro edilizio
Tipo materiale Conduttività termica λ
Calore specifico c
Densità ρ Spessore s
Interno [Descrizione] [W/(m °K)] [J/(kg °K)] [kg/m3] [cm] [(m2 °K)/W]
+5 0.00+4 0.00+3 0.00+2 0.00+1 0.00
Intercapedine 0.00-1 0.00-2 0.00-3 0.00-4 0.00-5 0.00
Esterno 0.0
[s] 86400[W/(m2 °K)] 7.69[W/(m2 °K)] 25.00
[(m2 °K)/W] 0.13[(m2 °K)/W] 0.04
[(m2 °K)/W] 0.00[W/(m2 °K)] 0.00
[ - ] 0.00[h] 0
[kJ/ m2 °K] 0.00[kJ/ m2 °K] 0.00
Resistenza termica totale parete R tot
Coefficiente liminare interno hiCoefficiente liminare esterno he
Dati di default
Ritardo del fattore di smorzamento (sfasamento) Capacità termica areica lato interno
Risultati
UNI EN ISO 6946
Fattore di decremento (smorzamento)
Resistenza termica superficiale interna RsiResistenza termica superficiale esterna Rsi
Trasmittanza termica totale parete U tot
Periodo delle variazioni T
Risultati
Capacità termica areica lato esterno
Calcolo delle caratteristiche di inerzia termica di pareti verticali multistrato in regime variabile secondo UNI EN ISO 13786
Caratteristiche termofisiche e geometriche dei singoli strati della pareteResistenza termica stratoStrati
Spessore totale muratura [cm]
S2 - Inerzia termica dell’involucro edilizio
S2 - Inerzia termica dell’involucro edilizio
La documentazione progettuale da presentare
S3 - Illuminazione naturaleFattore medio di Luce Diurna
Obiettivo:agevolare l'utilizzo appropriato dell'illuminazione naturale ovunque fattibile
S3 - Illuminazione naturaleFattore medio di Luce Diurna
S3 - Illuminazione naturaleFattore medio di Luce Diurna
S3 - Illuminazione naturaleFattore medio di Luce Diurna
La documentazione progettuale da presentare
S4 - Ombreggiamento estivoe irraggiamento invernale delle superfici
trasparenti Obiettivo:ottimizzazione dell’ombreggiamento delle chiusure esterne trasparenti per limitare gli apporti solari nel periodo estivo.riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento ambientale, basandosi sull’utilizzo di apporti solari passivi.
S4 - Ombreggiamento estivoe irraggiamento invernale delle superfici
trasparenti
S4 - Ombreggiamento estivoe irraggiamento invernale delle superfici
trasparenti
S4 - Ombreggiamento estivoe irraggiamento invernale delle superfici
trasparenti
La documentazione progettuale da presentare
S5 - Apporti solari passivi e attivi per il riscaldamento degli ambienti
con sistemi specifici di captazione dell’energia solare
Obiettivo:riduzione del fabbisogno di riscaldamento ambientale, basandosi sull’utilizzo di apporti solari passivi e di specifici sistemi di captazione solare passiva;adozione, per il riscaldamento degli ambienti, di impianti che utilizzano parzialmente energia solare, al fine di limitare i consumi energetici per il riscaldamento degli ambienti.
S5 - Apporti solari passivi e attivi per il riscaldamento degli ambienti
con sistemi specifici di captazione dell’energia solare
S5 - Apporti solari passivi e attivi per il riscaldamento degli ambienti
con sistemi specifici di captazione dell’energia solare
S5 - Apporti solari passivi e attivi per il riscaldamento degli ambienti
con sistemi specifici di captazione dell’energia solare
La documentazione progettuale da presentare
S6 - Preparazione acqua calda sanitaria mediante impianti solari termici
Obiettivo:riduzione del fabbisogno energetico da fonte non rinnovabile per il riscaldamento dell’acqua per usi igienico-sanitari, basandosi sull’utilizzo dell’energia solare.
S6 - Preparazione acqua calda sanitaria mediante impianti solari termici
S6 - Preparazione acqua calda sanitaria mediante impianti solari termici
S6 - Preparazione acqua calda sanitaria mediante impianti solari termici
La documentazione progettuale da presentare
S7 - Impianto di ventilazione meccanica controllata
Obiettivo:miglioramento della qualità igienico - ambientale interna alle costruzioni; riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento ambientale; tale obiettivo si raggiunge mediante una ventilazione meccanica controllata che permette di ottenere una migliore qualità dell’aria interna e una riduzione dei consumi energetici nel periodo invernale connessa alla eliminazione della necessità di ventilare gli ambienti mediante l’apertura delle finestre.
S7 - Impianto di ventilazione meccanica controllata
S7 - Impianto di ventilazione meccanica controllata
La documentazione progettuale da presentare
S8 - Impianto di riscaldamento e raffrescamento ambienti con sistemi radianti
Obiettivo:miglioramento della qualità igienico - ambientale interna alle costruzioni; contenimento delle risorse energetiche dedicate al riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
S8 - Impianto di riscaldamento e raffrescamento ambienti con sistemi radianti
La documentazione progettuale da presentare
S9 - Impianto di riscaldamento ambienti con caldaie a quattro stelle di efficienza energetica
Obiettivo:miglioramento dell’efficienza di produzione del calore, al fine del contenimento delle risorse energetiche dedicate al riscaldamento degli ambienti.
S9 - Impianto di riscaldamento ambienti con caldaie a quattro stelle di efficienza energetica
La documentazione progettuale da presentare
S10 - Adozione di impianto di riscaldamento centralizzato a gestione autonoma
Obiettivo:miglioramento dell’efficienza globale dell’impianto di riscaldamento degli ambienti e dell’acqua calda sanitaria, dal punto di vista dei rendimenti energetici, delle emissioni di inquinanti e dei costi di gestione.
S10 - Adozione di impianto di riscaldamento centralizzato a gestione autonoma
La documentazione progettuale da presentare
S11 - Recupero acque piovane a fini irrigui
Obiettivo:riduzione del consumo di acqua potabile negli edifici per fini non primari; riduzione dell’impatto idraulico sulle strutture di scarico fognarie.
S11 - Recupero acque piovane a fini irrigui
La documentazione progettuale da presentare
I punteggi di sinergia
L’iter di verifica dei requisiti incentivati
Il Comune si avvale dell’Agenzia Energia e Ambiente di Torino per l'esame
delle pratiche edilizie che prevedano una richiesta di sconto degli oneri di
urbanizzazione, così come previsto dall'Allegato Energetico - Ambientale al R.E.
L’iter di verifica dei requisiti incentivati
Nel caso di Permesso di costruire
• La pratica viene trasmessa all’Agenzia per l’Energia entro 15 gg dall’avvenuto
parere favorevole CIE.
• Entro 30 gg l’Agenzia esprime parere circa la pratica inoltrata.
• Il Comune comunica, con le modalità consuete, l’importo degli oneri ridotti.
Nel caso di DIA
• La pratica viene trasmessa all’Agenzia per l’Energia entro 30 gg dalla
presentazione della stessa.
• Entro 30 gg l’Agenzia esprime parere circa la pratica inoltrata.
• Il Comune comunica, con le modalità consuete, l’importo degli oneri ridotti.
L’iter di verifica dei requisiti incentivati
Eventuali richieste integrative
• Potranno essere fatte per una sola volta direttamente dall’Agenzia per l’Energia
entro 15 giorni dal ricevimento della domanda a mezzo raccomandata A/R, con
sospensione dei tempi di verifica.
• La consegna dell’integrazione dovrà avvenire presso l’Agenzia o a mezzo
raccomandata A/R o negli orari di apertura del protocollo (lun-mer-ven dalle ore
15,30 alle ore 17,30, tranne eventuali periodi di ferie che l’Agenzia si impegnerà a
comunicare per la comunicazione agli utenti con almeno 15 giorni di anticipo) .
• L’eventuale mancata trasmissione delle informazioni richieste entro 30 gg dalla
data di ricevimento della richiesta farà decadere la domanda.
La riduzione degli oneri concessori e le garanzie
Chi intenda usufruire delle agevolazioni […], unitamente alla domanda di
permesso di costruire, presenta una apposita relazione tecnica descrittiva delle
soluzioni proposte in relazione ai requisiti progettuali richiesti dall’Allegato
Energetico Ambientale.
Il Comune, nei termini per la determinazione del contributo, ove accerti la
sussistenza dei necessari requisiti, ammette il richiedente all'agevolazione e ne
determina l'entità, previa presentazione di apposita fidejussione bancaria o
polizza cauzionale assicurativa rilasciata da un'impresa autorizzata all'esercizio
del ramo cauzioni, a garanzia della esecuzione delle opere in conformità alla
predetta relazione tecnica. La suddetta polizza dovrà coprire l'importo
corrispondente alla riduzione del contributo per oneri di urbanizzazione più
gli interessi nella misura del tasso legale calcolati per un periodo di quattro
anni.
La documentazione sul sito web del Comune di Torino
Sportello edilizia - sezione procedure - 1
La documentazione sul sito web del Comune di Torino
Sportello edilizia - sezione procedure - 2
La documentazione sul sito web del Comune di Torino
Sportello edilizia - sezione procedure - 3
La documentazione sul sito web del Comune di Torino
Sportello edilizia - sezione modulistica
L’iter di verifica dei requisiti incentivati
Il foglio di calcolo – parte I:
L’iter di verifica dei requisiti incentivati
Il foglio di calcolo – parte II:
Il supporto tecnico per gli operatori
In una prima fase di applicazione dell'iniziativa, l'Agenzia Energia e Ambiente di Torino offre un servizio di assistenza all'applicazione dei requisiti cogenti e incentivati riservato agli operatori.
Il servizio è disponibili nei giorni:Lunedì, Mercoledì, Venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, al numero: 011 / 225.75.32
A seconda della complessità della richiesta, la consulenza potrà essere telefonica o su appuntamento, presso la sede dell'Agenzia Energia e Ambiente di Torino, c/o Centro Servizi (2° piano), Environment Park, via Livorno 60 - Torino.
Le reazioni all’Allegato Energetico Ambientale
• Ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Vaillant per l’abrogazione
della richiesta di bruciatori a basse emissioni (art. 3).
• Proposta di mozione in Commissione Consiliare da parte dei partiti di Forza
Italia e Alleanza Nazionale per la limitazione dell’obbligo di regolazione
automatica e contabilizzazione individuale del calore su edifici esistenti (art. 4)
solo in caso di ristrutturazione globale dell’impianto di generazione e distribuzione.
Le opportunità di evoluzione dell’Allegato Energetico Ambientale
Art. 4 Obbligo di installazione di sistemi di regolazione automatica e di contabilizzazione del calore.
Allo stato attuale si è ritenuto opportuno proporre una serie di iniziative finalizzate a rendere meno impattante l’adozione della misura.
In particolare, anche in accordo con i soggetti interessati indicati in precedenza, si potrebbero prevedere tre azioni complementari:
A) convenzione con installatori e produttori per la definizione di un capitolato tipo e di un sistema di prezzi calmierati ad adesione volontaria
B) convenzione con Istituti di credito disponibili ad attivare mutui chirografari ai condomini
C) guida esplicativa in formato elettronico per amministratori e condomini
Le interazioni con altre normative
(in progress)
La nuova normativa nazionale: il Dlgs. 192/05
L’aggiornamento del Dlgs. 192/05
Nel mese di Ottobre 2006 il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di legge per l’aggiornamento del Dlgs. 192/05.
Le principali novità introdotte riguardano:
• Estensione della certificazione energetica anche agli edifici esistenti (in modo progressivo) dal 1 Luglio 2007;
• Inasprimento dei livelli minimi di isolamento termico (in tre fasce: oggi, 2008, 2010) e differenzazione FEP per residenziale (kWh/m2a) e altre destinazioni d’uso (kWh/m3a);
• Limite della percentuale di superfici trasparenti (no a edifici in vetro);
• Solare termico obbligatorio (almeno 50% del fabbisogno energetico per ACS);
• Solare fotovoltaico obbligatorio (%copertura da stabilire);
• Obbligo sistemi di schermature solari.
La nuova legislazione Regionale
La Regione Piemonte è attualmente impegnata nel recepimento della norma
nazionale, con l’intento di emanare una normativa regionale tendenzialmente più
restrittiva rispetto a quella nazionale.
Attualmente risultano essere 2 i provvedimenti legislativi in via di emanazione:
• Il Disegno di legge regionale n. 256 presentato dalla Giunta Regionale
il 09 Marzo 2006 “Disposizioni in materia di rendimento energetico
nell'edilizia”.
• Aggiornamento del Piano Regionale per il Risanamento e la Tutela
della qualità dell’aria.
Entrambi i provvedimenti sono attualmente all’esame del Consiglio Regionale per
una successiva approvazione.
Disegno di legge regionale n. 256 “Disposizioni in materia di rendimento energetico
nell'edilizia”
Il disegno di legge, che demanda la completa attuazione ad appositi decreti da emanarsi entro 18 mesi dall’emanazione della Legge.I contenuti innovativi sono relativi a:
• Certificazione energetica per tutti gli edifici, anche a quelli già esistenti.
• Obbligo impianto centralizzato per edifici con più di 4 unità abitative.
• Scomputo extraspessori delle pareti e dei solai maggiormente isolati nel calcolo
convenzionale delle volumetrie edilizie.
• Obbligo di installazione di impianti solari termici (copertura del 60% del
fabbisogno per ACS) su tutti i nuovi edifici e quelli ristrutturati di superficie
maggiore di 1.000 m2.
Aggiornamento del Piano Regionaleper il Risanamento e la Tutela della qualità dell’aria
I contenuti di interesse sono relativi a:
• Si applica a tutti i Comuni delle zone di Piano (incluso Torino) e di
mantenimento.
• Obbligo di installazione caldaie a 4 stelle (condensazione) e a basse emissioni
di NOx.
• Valori più restrittivi per quanto riguarda il FEP e le trasmittanze degli elementi
costruttivi riguardanti i nuovi edifici.
• Prescrizioni di isolamento termico (vedi insufflaggio cassa vuota, infissi e
coperture) per gli edifici esistenti sottosposti ad interventi di manutenzione
straordinaria.
• Indica dei limiti di emissione per i sistemi termici cogenerativi e a biomassa.
• I comuni, entro 180 giorni dalla pubblicazione, devono integrare i propri
Regolamenti edilizi in modo tale da recepire le prescrizioni e gli indirizzi
contenuti nella norma.
La normativa vigente
Situazione Fine 2006 (?)
Livello nazionale Dlgs. 192/05
Decreti attuativi in parte emanati Livello Regionale DDL recepimento Dlgs 192/05
-
Piano Qualità dell’Aria
Decreti attuativi da emanare Livello comunale Requisiti cogenti dell’Allegato Energetico Ambientale
Progettazione europea e pianificazione energetica.
Per una migliore qualità della vita.
www.torinoenergiambiente.com
Agenzia Energia e Ambiente di Torinoc/o Environment Park, Via Livorno 60, 10144 Torino
Tel +39 011 2257237-239, Fax +39 011 2257238,P.IVA 07622530017Email: [email protected]
Web: http://www.torinoenergiambiente.com