+ All Categories
Home > Documents > A metà del guado - comune.bologna.it · narchia sull'immaginario femminile; quello . che nei...

A metà del guado - comune.bologna.it · narchia sull'immaginario femminile; quello . che nei...

Date post: 18-Feb-2019
Category:
Upload: tranliem
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
1
TI 40° del voto alle donne A metà del guado di Giancarla Codrignani «Noi italiane ci rivolgiamo a quel Parlamen- to, che col Governo ha convenuto doversi alla presunzione sostituire la regola, affin- ché ... voglia, considerandoci nei nostri soli rapporti con lo Stato, riguardarci per quelle che siamo veramente: cittadine, contri- buenti e capaci ... ». Questa non è la prima, ma è certo una delle più significative peti- zioni per il voto alle donne: la scrisse, pub- blicandola l' Il marzo 1877 su «La voce del popolo» Anna Maria Mozzoni e vale la pe- na di menzionarne il significativo anniver- sano. A prescindere dalla parentesi «nera» del fa- scismo i settant' anni di lotte per ottenere il diritto di voto che precedono il 1947, danno la misura della lente deformante con cui la cultura non solo giuridica ha sempre guardato la donna. Illiberale Zanardelli la esdudeva dal suffragio politico perché «in essa prevalgono il cuore alla mente, !'im- maginazione al raziocinio, il sentimento alla ragione, la generosità alla giustizia, quelle stesse virtù non sono quelle che ai forti do- veri della vita civile maggior- mente convengono». Interes- ...... santi anche i pronunciamen- ti delle Corti d'Appello: quel- la di Firenze il 14 agosto 1906 '.,., immaginava che se le donne \; fossero state dichiarate elet- '\ ""\f \: ' trici sarebbero poi potute di- l, ven tare eleggibili: «e allora "-... 'I , , L questo potrebbe avvenire, che una maggioranza di donne ve- '. . I nisse a formarsi in Parlamen- to, che coalizzandosi contro " il sesso maschile obbligasse il , \ . . Capo dello Stato, scrupoloso osservatore delle buone nor- "i'''.: , me costituzionali, di sceglie- re nel suo seno i consiglieri della Corona e dare così al mondo civile il nuovo e biz- zarro spettacolo di un gover- 2 no di donne, con quanto pre- fr stigio, decoro ed utilità del nostro paese è facile ad ognuno di immaginarsi». Molta acqua è passata sotto i ponti, ma per le donne è stata acqua amara: i progressi- sti e i democratici riconobbero il pieno di- ritto della donna che aveva lottato per la Liberazione del paese, ma subito espres- sero timori sul risultato del referendum per la repubblica a causa del fascino della mo- narchia sull'immaginario femminile; quello che nei giornali della Resistenza sembra- va un programma, il diritto alla metà dei posti di lavoro, sembra ancor oggi un non senso giuridico e sindacale; ogni conqui- sta, comprese quelle per l'infanzia che a fil di logica non dovrebbero essere messe all'interno delle provvidenze per le don- ne, sono venute dopo lunghe lotte e sono venute come erogazione di benefici allo stesso modo delle concessioni date ad al- tri settori della società. E ancor oggi i leaders politici elencano le conquiste che per loro merito hanno otte- nuto i giovani, gli anziani, i lavoratori, gli iii' njJ!ifJj@. . .iUEIT -!k . 4 . . " .. / ',. ".:" "'n:- . " - fi' i' '\f" . ,,,.; .., ",0 ".' . Il .... " . . .., '. ... , \ t.. .," _ ".'/. I ... "'" , . '." .,' . '- 1 . ",',. .' .-;.: ._ 'C,:. I 1J' I l" '" .... ." ...<;," .''''!' ,"'., I: ,., ... "\ ... _ .... ", c .. ,." . ' ' _.' ..' ,\Jl.' ., > .. . _. . ...... '. .;.- ,;. ::' ;, ' . l-:" .. ,. ' ,'. , ',":2 1 ·.i .' .-"" ,!' , ;,'ì... ./ .,' /:#'./ . .' ,'I ,- !' , 17. " . . J: '.1.\ ' I , Il . ,'\. ' I.' , .. '''_= j' , , ",t " l: ".,' ,I ... " --,," l''' ,,' ' I) . f ' ' . ,; " Sal/t'()rsola e le compagne, di Giovaillli iVl artore!h (Pinacoteca) handicappati, le donne. Come se le donne non fossero la metà di ogni aggregato so- ciale. TI 52% dell'elettorato Oggi, comunque, le donne hanno una pre- senza in Parlamento che viene definita ri- levante. Ho avuto la fortuna di accompa- gnare la crescita non solo numerica delle presenze femminili, iniziata proprio nel 1976 quando sono stata eletta anch'io per la prima volta. Oggi, nella X legislatura del- la Repubblica, le donne sono 101: c'è chi dice che è tanto, dimentico che 1'elettora- to femminile ha toccato iI52%. Va, d'al- tra parte, detto che, nonostante 1'ovvio progresso, le donne, in quanto tali, non rie- scono ancora a incidere. Ho seguito con molta passione la discussione per una leg- ge sulla violenza sessuale che, ancor oggi, resta nel nostro codice reato contro la mo- rale e non contro la persona: in tre legislature il Parlamen- to non è arrivato a esprimere una norma neppure mediocre che sanasse l'attuale scanda- losa immoralità della legge! . .' ' . Allora mi sembra interessan- \ t·' .; te, a quarant'anni dalla con- ' ,:"\yA •• quista del voto, indicare il pensiero di Anna Maria Moz- zoni di centodieci anni fa: è stato riconosciuto il diritto paritario alle donne «conside- .. rate nei loro soli rapporti con lo Stato». Ora resta da riper- correre al femminile il cammi- no delle istituzioni, perché lo Stato assuma anche la logica delle donne e cessi di essere l'erogatore di benefici che fanno della parità l'anticame- ra dell' omologazione.
Transcript
Page 1: A metà del guado - comune.bologna.it · narchia sull'immaginario femminile; quello . che nei giornali della Resistenza sembra ... correre al femminile il cammi ...

TI 40° del voto alle donne

A metà del guado di Giancarla Codrignani

«Noi italiane ci rivolgiamo a quel Parlamen­to, che col Governo ha convenuto doversi alla presunzione sostituire la regola, affin­ché ... voglia, considerandoci nei nostri soli rapporti con lo Stato, riguardarci per quelle che siamo veramente: cittadine, contri­buenti e capaci ... ». Questa non è la prima, ma è certo una delle più significative peti­zioni per il voto alle donne: la scrisse, pub­blicandola l' Il marzo 1877 su «La voce del popolo» Anna Maria Mozzoni e vale la pe­na di menzionarne il significativo anniver­sano. A prescindere dalla parentesi «nera» del fa­scismo i settant' anni di lotte per ottenere il diritto di voto che precedono il 1947, danno la misura della lente deformante con cui la cultura non solo giuridica ha sempre guardato la donna. Illiberale Zanardelli la esdudeva dal suffragio politico perché «in essa prevalgono il cuore alla mente, !'im­maginazione al raziocinio, il sentimento alla ragione, la generosità alla giustizia, quelle stesse virtù non sono quelle che ai forti do­veri della vita civile maggior­mente convengono». Interes­

.~~ ......santi anche i pronunciamen­ti delle Corti d'Appello: quel­la di Firenze il 14 agosto 1906 '.,.,

immaginava che se le donne \;

fossero state dichiarate elet­ '\ ""\f\: '

trici sarebbero poi potute di­l,ven tare eleggibili: «e allora "-... 'I,

,Lquesto potrebbe avvenire, che una maggioranza di donne ve­ '.

. I nisse a formarsi in Parlamen­to, che coalizzandosi contro " il sesso maschile obbligasse il ,\ . . Capo dello Stato, scrupoloso ~ osservatore delle buone nor­ "i'''.:,me costituzionali, di sceglie- ~ re nel suo seno i consiglieri ~ della Corona e dare così al ~ mondo civile il nuovo e biz- ~ zarro spettacolo di un gover- 2 no di donne, con quanto pre- fr

stigio, decoro ed utilità del nostro paese è facile ad ognuno di immaginarsi». Molta acqua è passata sotto i ponti, ma per le donne è stata acqua amara: i progressi­sti e i democratici riconobbero il pieno di­ritto della donna che aveva lottato per la Liberazione del paese, ma subito espres­sero timori sul risultato del referendum per la repubblica a causa del fascino della mo­narchia sull'immaginario femminile; quello che nei giornali della Resistenza sembra­va un programma, il diritto alla metà dei posti di lavoro, sembra ancor oggi un non senso giuridico e sindacale; ogni conqui­sta, comprese quelle per l'infanzia che a fil di logica non dovrebbero essere messe all'interno delle provvidenze per le don­ne, sono venute dopo lunghe lotte e sono venute come erogazione di benefici allo stesso modo delle concessioni date ad al­tri settori della società. E ancor oggi i leaders politici elencano le conquiste che per loro merito hanno otte­nuto i giovani, gli anziani, i lavoratori, gli

iii' njJ!ifJj@.. .iUEIT -!k . 4

. . ~- " ..~ / ',. ".:""'n:- . " -fi' i' .-~'"" '\f".,,,.;.., ",0".' . Il ,~:.-.~.... " . . .., '.... , \ t...,"_ ".'/. I ... "'" , . '.".,' ."'~'-1 . ",',..'"'~ .-;.: ~ ..,,~ ._ 'C,:. ~J"\'" I 1J' l;~~~~':!

I l" '" .... ~!f . " ...<;," • .''''!' ,"'.,I: ~J ,., ... "\ ... _ ....'~ ",

c .. ,." .~.- . ~ .t...~"'" ' • '~\ _.' _~.~ ..',\Jl.'~. , > .. . _. . ...... '. .;.- ,;. ::' ;, ',.... . l-:" .. ~.~,: ,.

' ,'. , ',":2 1·.i

• o~. .' .-"" ,! ' , '~';,'ì..../ .,'/:#'./ . .','I ,- !', 17.

" .

l"~ . ;'.\'~.'J:'.1.\ ' I ,~ ,Il . ,'\. ' I.' ~ '.~ ~'f~

, .. '''_= ~,àc-'"

j' , , ",t" l: ".,' ,I

... " --,,"l''',,'' I ) . f '

' . ,;"

Sal/t'()rsola e le compagne, di Giovaillli iVlartore!h (Pinacoteca)

handicappati, le donne. Come se le donne non fossero la metà di ogni aggregato so­ciale.

TI 52% dell'elettorato

Oggi, comunque, le donne hanno una pre­senza in Parlamento che viene definita ri­levante. Ho avuto la fortuna di accompa­gnare la crescita non solo numerica delle presenze femminili, iniziata proprio nel 1976 quando sono stata eletta anch'io per la prima volta. Oggi, nella X legislatura del­la Repubblica, le donne sono 101: c'è chi dice che è tanto, dimentico che 1'elettora­to femminile ha toccato iI52%. Va, d'al­tra parte, detto che, nonostante 1'ovvio progresso, le donne, in quanto tali, non rie­scono ancora a incidere. Ho seguito con molta passione la discussione per una leg­ge sulla violenza sessuale che, ancor oggi, resta nel nostro codice reato contro la mo­

rale e non contro la persona: in tre legislature il Parlamen­to non è arrivato a esprimere una norma neppure mediocre che sanasse l'attuale scanda­losa immoralità della legge! f.;/~..' ~ ' . Allora mi sembra interessan­\ t·' .;'flr_~ te, a quarant'anni dalla con­

' ,:"\yA•• • quista del voto, indicare il pensiero di Anna Maria Moz­zoni di centodieci anni fa: è stato riconosciuto il diritto paritario alle donne «conside­~<.. rate nei loro soli rapporti con lo Stato». Ora resta da riper­correre al femminile il cammi­no delle istituzioni, perché lo Stato assuma anche la logica delle donne e cessi di essere l'erogatore di benefici che fanno della parità l'anticame­ra dell' omologazione.

Recommended