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A N N O I V N U M E R O 1 LA VOCE DELLO STUDENTE · perché non mi aspettavo un'accoglienza così...

Date post: 20-Sep-2019
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L’ORA della campanella Anche quest’anno riprende il progetto giornalino scolastico on -line, “LA VOCE DELLO STUDENTE”, che racconta la nostra scuola e la realtà in cui viviamo. Il progetto nasce per dar voce agli studenti del nostro istituto che, attraverso la scrittura, esprimono loro stessi, i propri interessi e conoscenze, sviluppando abilità e competenze testuali. Gli alunni arrivano puntuali anche questo anno scolastico, con il primo numero, per parlarvi di sport, cultura, creatività e scienza. Buona lettura! LA VOCE DELLO STUDENTE ANNO IV NUMERO 1 SOMMARIO: ACCOGLIENZA. RUNFEST. L’ORO MARRONE: “ITINESEGNI” IL MITO A SEGNI. GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. LA SCUOLA INCON- TRA IL SINDACO. I NOSTRI PROFF! NEWS DI SCIENZA E TECNOLOGIA PROGETTO AMBIENTE: “CHIUDI IL RUBINET- T O S T I L - TON!” (SCUOLA PRI- MARIA PANTANO) DICEMBRE 2018
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L’ORA della campanella Anche quest ’anno riprende il progetto giornalino scolastico on-line, “LA VOCE DELLO S T U D E N T E ” , c h e racconta la nostra scuola e la realtà in cui viviamo. Il progetto nasce per dar voce agli studenti del nostro istituto che, attraverso la scrittura, esprimono loro stessi, i propri interessi e conoscenze, sviluppando abilità e competenze testuali. Gli alunni arrivano puntuali anche questo anno scolastico, con il primo numero, per parlarvi di sport, cultura, creatività e scienza. Buona lettura!

LA VOCE DELLO STUDENTE A N N O I V N U M E R O 1

S O M M A R I O : • A C C O G L I E N Z A . • R U N F E S T . • L ’ O R O M A R R O N E : “ I T I N E S E G N I ” • I L M I T O A S E G N I . • G I O R N A T A C O N T R O L A V I O L E N Z A S U L L E D O N N E . • L A S C U O L A I N C O N -T R A I L S I N D A C O . • I N O S T R I P R O F F ! • N E W S D I S C I E N Z A E T E C N O L O G I A • P R O G E T T O A M B I E N T E : “ C H I U D I I L R U B I N E T -T O S T I L -T O N ! ” ( S C U O L A P R I -M A R I A P A N T A N O )

DICEMBRE 2018

P A G I N A 2

Quella mattina ricordo di aver pro-vato una grossa agitazione. I sentimenti che ho provato sono stati principalmente du-e: tanta agitazione e smarri-mento perché l'atrio mi sem-brava più grande di quello che realmente è! Terminati i giochi e prima di entrare nel-le nostre aule abbiamo condi-viso ancora un momento, quello della merenda; ci sia-mo riversati sui tavoli imban-diti con dolci, pizza e bevan-de varie!

Eccomi qui in viaggio alla scuola secondaria di I grado; perché in viaggio? Perché per me sarà un viaggio di conoscenza ed emozio-ni. Mi trovo in classe, pronto per la lezione, dopo che i proff ci han-

Ripensando al 12 settem-bre ricordo di aver prova-to felicità, eccitazione e di essere rimasto sorpreso perché non mi aspettavo un'accoglienza così calo-rosa.

Eravamo tutti fuori ad aspetta-re il suono della campanella per entrare, la professoressa Fiore si avvicina al portone d'ingresso e lo apre, ci chiama ed entriamo nell'atrio, uno spazio immenso e luminoso. Fa l'appello e ci divide per sezio-ne, iniziamo subito a giocare con la musica, la matematica e

Noi, la classe 1^B, siamo stati i vincitori! Sì, ci siamo scontrati con le altre due pri-me a suon di giochi...Il premio? in palio c'era un gelato da Adriano, al "Pozzo del gelato"! Una mattina siamo usciti con le pro-fessoresse Fiore, Raviglia e Gagliarducci per gustare la nostra vittoria!!! E' stata una gior-nata indimenticabile e la ricorderò per sem-pre.

E' stata una giornata indimenticabile e la ricorderò per sem-pre.

Murro S. Giovannelli A. Del Ferraro S. Classe 1^B

P A G I N A 3

SCUOLE DI ATLETICA IN PIAZZA

PROGETTO “ RUNFEST A SCUOLA “ Il 21 settembre, accompagnati dalla professoressa di scienze motorie, Paola Fiore, siamo stati impegnati in un evento finalizzato alla pratica sportiva. La destinazione da raggiungere era Roma e noi ci siamo arrivati utilizzando il tre-no, poi abbiamo raggiunto Piazza del Popolo che, per l’occasione, era stata tra-sformata in un grande villaggio dell’atletica leggera nell’ambito dell’iniziativa “SCUOLE DI ATLETICA IN PIAZZA”. Siamo stati suddivisi in stazioni di lavoro e, coordinati dai Tecnici FIDAL Lazio, abbiamo avuto l’occasione per provare i fondamenti dell’atletica: • Esercizi propedeutici per il salto in alto; • Partenza dai blocchi per la velocità; • Lancio del vortex(l’attrezzo propedeutico al giavellotto). Abbiamo inoltre partecipato ad una sessione teorico-formativa diretta da Poli-zia Postale e Istituto Superiore di Sanità sul “ Cyberbullismo e sulla Prevenzio-ne dalla dipendenza da alcol”. F. Navarra, J.Pistilli V. Perrone, L. Kullojka Classe 3^A

P A G I N A 4 L’ORO MARRONE Quest’anno l’associazione “ITINESEGNI” ha proposto all’istituto comprensivo di realizzare elabo-rati grafici o disegni da esporre alla sagra del marrone. “l’oro marrone”, titolo di questa esposizio-ne, evoca l’importanza di questo prodotto per la nostra comunità . Da un paio di anni il raccolto dei marroni è più abbondante rispetto a qualche anno fa, quando i nostri castagneti furono attac-cati dal cinipide. La nostra professoressa di arte ci ha guidati nella realizzazione dei disegni mo-strandoci immagini da cui prendere spunto. Siamo stati liberi nella scelta della tecnica da utilizzare, ognuno di noi ha prodotto dei disegni originali i quali sono stati poi esposti al pit (punto informa-zione turistica) così da essere ammirati dai passanti. Queste iniziative sono sempre molto stimo-lanti perché danno la possibilità di esprimerci attraverso il disegno, senza tralasciare la sensazione che si prova nel vedere le persone ammirare e commentare la nostra opera. VITTORI GIADA COLAIACOMO NATALIE Classe 2^C

Tutti gli altri dise-gni, realizzati dagli alunni dell’I. C., sono pubblicati sul sito dell’associazione culturale Itinese-gni.

Un prodotto così importante per la nostra comunità ha stimolato la nostra creatività P A G I N A 5

AUTORE: Priori Ilaria TITOLO: senza titolo TECNICA: matite su carta DIMENSIONI: A4 L’opera simboleggia la ricchezza che offre la natura con i prodotti della madre terra. Le mani degli uomini raccolgono i marroni degli antichi castagni segnini che, dopo un periodo di sofferenza, hanno ricominciato a donare preziosi frutti per la nostra co-munità.

Spiegazione di un’opera “ITINESEGNI” ha proposto all’istituto comprensivo di realizzare elaborati grafici sul tema del Marrone segnino.

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I MITI E LEGGENDE SU SEGNI classe 1^B La leggenda del Ponte Scarabeo La leggenda del Ponte Scarabeo poggia su un fatto storico del 210 a. C. di cui parla Tito Livio, storico roma-no. A Segni, al ter-mine della seconda guerra Punica, fu-rono deportati mol-ti soldati cartagine-si, fatti prigionieri dei romani, prove-nienti dalla prigione della città di Nor-ma. Segni all’epoca era città romana con gli stessi diritti e doveri del popolo romano. Sulla base di questo episodio storico nasce la fa-vola de “La fanciul-la dei Monte Lepi-

ni”, ovvero, la leg-genda del Ponte Scarabeo. Questa leggenda narra di una fanciulla segni-na, di nome India, che si era innamo-rata di uno dei pri-gionieri cartaginesi detenuti a Segni. La fanciulla si reca-va ogni sera sotto la finestra della pri-gione per salutare il prigioniero che rientrava dai lavori nei campi, ma non sapeva che la legge romana impediva di sposare i nemici di Roma e quindi non avrebbe mai potuto sposare il suo ama-to. Il soldato ven-

ne riportato a Car-tagine e India svanì nel nulla, ma sotto l’ arco della prigio-ne venne ritrovato un anello, l’anello donatole dal suo amato. Questo a-nello aveva uno scarabeo inciso, per questo motivo l’arco fu chiamato Ponte Scarabeo. Iannucci Samuele Vari Giorgio Del Ferraro Sara Martini Diego 1^ B (Tratto da: Attilio Bedini) Il Ponte Scarabeo Iannucci Samuele 1^B Matite su carta LA LEGGENDA DI POZZO SAN BRUNO Un giorno San Bruno venne punito dai segnini legandolo e mettendolo in un pozzo. Una guardia vigilava San Bruno e lo sentì dire: “non c’è acqua, qui c’è vino!” La guardia non credette alle sue parole ma assaggiò e capì che era tutto vero. Riempirono le bot-ti, tirarono fuori San Bruno e gli chie-sero: “benedici questo vino!” Ritarossi Samuele Fagnani Giuseppe 1^ B (Tratto da un testo presente nella biblio-teca di Segni)

P A G I N A 7 LA LOCCA D’ORO Un mito narra che molti anni fa viveva una chioccia, que-sta chioccia faceva delle uo-va d’oro! La gallina si trova-va nella zona della Porta Fo-ca e nessuno riusciva a cat-turarla, nacque il mito che un solo uovo desse la ric-chezza eterna! Ci sono anco-ra delle fessure dove si rifu-giava la gallina dalle uova d’oro. Centra Francesco 1^ B Fonte orale La leggenda di San Vitaliano e l'organo La leggenda di San Vitaliano e l'organo, portato a Segni nella cattedrale, ci viene raccontata dal poeta dialettale segnino Remo Fagiolo. Si dice che il papa segnino Vi-taliano una notte, mentre pregava in ginocchio dentro il Vaticano, chiedeva al Si-gnore di risolvergli un problema:"O Signore questa chiesa così travagliata fa che di-venti unita e possa essere di aiuto per i bisognosi". E così, pregando a lume di can-dela con il capo chino, le mani giunte e una musica solenne, gli chiuse gli occhi e gli prese una mano. Si ritrovò in mezzo a una navata di una chiesa tutta illuminata con tanti angeli che cantavano e suonavano tanti strumenti, trombe, flauti, clarinetti, chitarre, mandolini, arpe, flauti traversi e violini. Sopra una nuvola così bianca e leggiadra, sulla quale era seduto contornato da stelle d’orate e lucenti, apparve, a papa Vitaliano, il nostro Signore; un angelo gli mise tra le braccia un organo a can-ne per suonare le lodi al Signore. Papa Vitaliano si risvegliò stupito, non riuscendo a credere a quello che aveva vissuto; così diede subito ordine di utilizzare organi nelle chiese e nelle basiliche. Da questo momento in poi si costruirono organi e dalle can-ne uscivano melodie celestiali. A questa leggenda, legata al papa Vitaliano, si deve la presenza dell'organo antico della cattedrale di Santa Maria di Segni, chiesa che fu dichiarata cattedrale da questo papa rivestito di mitra e piviale. Isabella Colagiacomo 1^B (tratto dal libro di Remo Fagiolo)

25 novembre: Giornata contro la violenza sulle donne STOP! La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17/12/1989 dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questo grave problema riguarda tutto il mondo. Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro le donne. CON LE NOSTRE POESIE E PENSIERI RIFLETTIAMO SU QUESTA GIORNATA classe 1^ B STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE di Elena Fagiolo Nei secoli la donna è stata sempre sottomessa ma la donna e l' uomo sono pari l' ha detto anche la professo-ressa e io vi faccio una promessa: insieme riusciremo a cambiare il mondo ma ci vuole un aiuto a tutto tondo, se coinvolgiamo tutti quanti la donna non la toccheremo neanche con i guanti! Perciò vi faccio una proposta e attendo da voi un risposta, ci vuole solo un po' di buona volontà per dare un grande aiuto alla comunità, la domanda eccola qua: potresti rispettare la donna?

PERCHE' ? di Arcangelo Giovannelli Perché? Cosa ti ha fatto? Non era degna di questa fine. La donna non ti ha mai sottovalutato e nonostante tutto lei ti ha amato e tu, la uccidi? Perché?

di Simone Forte Le donne sono molto coraggiose perché spesso crescono da sole i bambini, i mariti sanno solo parlar male e i bambini devono guardare il papà che picchia la loro mamma, il bambino non può fare niente per paura di essere picchiato anche lui. Dobbiamo uccidere le donne che non conosciamo o le nostre mogli? Perché ti vuoi mettere con un' altra donna? E allora lasciale perché la uccidi? P A G I N A 9

Basta, non sopporto più sentire ogni giorno casi di femminicidio. Basta anche perché non ha senso toccare o maltrattare un essere bello e fragi-le come un fiore ma che in realtà è la donna. Basta non servirebbe nemmeno spiegare perché fare cose di questo tipo è sbagliato. Basta Iannucci Samuele

di Samuele Iannucci Non pensavo e non volevo esistesse una giornata del genere. E' incredibile pensare che nel mondo ci sono ancora persone così sciocche al punto di arrivare a maltrattare le donne, che nonostante ciò restano in piedi magari solo per vedere il figlio sorridere. Persone importanti come le donne, come si fa solo a pensare di maltrattarle?

di Giorgio Vari Ancora oggi molte donne sono maltrattate dagli uomini, soprattutto mariti e fidanzati. Io credo che tute le donne devono essere rispettate e difese. Il 25 novembre è un giorno in cui si celebra la Giornata "contro la violenza sulle donne"

di Ilaria Priori Ognuno di noi è un essere umano, anche una donna e ha il diritto di bere, parlare, vestirsi co-me vuole e di andare dove vuole. abbiamo il diritto di vivere la nostra vita come ci pare e pia-ce e soprattutto abbiamo il diritto di dire NO esattamente come un uomo.

P A G I N A 1 0 LA SCUOLA INCONTRA IL SINDACO Il 29 Novembre gli alunni della scuola Don Cesare Ionta si sono riuniti nell’atrio della scuola per un incontro con il sindaco Piero Cascioli che ha presentato il suo libro dal titolo: “EDELWEISS, LA STELLA DEGLI EROI” per ricordare i caduti del territorio lepi-no durante la 1° Guerra Mondiale. Nel corso della manifestazione gli alunni delle classi terze hanno suonato e can-tato vari brani inerenti la Grande Guer-ra. La presentazione è stata introdotta dall’intervento del Dirigente scolastico, Dottor Marco Saccucci, che ha ricorda-to la fine del centenario della 1^ Guer-ra Mondiale, facendoci riflettere sulla tragicità della guerra. Ha preso poi la parola il Sindaco il quale ha spiegato in modo molto dettagliato i fatti principali e i problemi che affliggevano politica-mente l’ Italia. Gli italiani infatti erano suddivisi in neutralisti ed interventisti, questi ultimi divisi a loro volta in inter-ventisti radicali e irredentisti. Il Sinda-co ha proseguito presentando il suo libro che parla dei caduti e delle condi-zioni di vita nell’ area lepina durante la 1° Guerra Mondiale. L’ opera, suddivisa in 7 capitoli, raccoglie lettere dei solda-ti, testimonianze e dati importanti, tra cui il numero dei morti nell’ area lepina che furono 1453.

Per la stesura del libro il Sindaco ha impiegato 4 anni, durante i quali ha consultato 3 fonti: l’ALBO D’ORO, l’ EPIGRAFE CIMITERIALE, il libro di DON CESARE IONTA. Ci ha raccontato che anche i suoi nonni hanno combattuto e sono tornati, ricevendo come tutti i reduci LA MEDAGLIA D’ ORO E LA CRO-CE DI GUERRA. Prima di concludere un gruppo di alunni ha cantato una canzone di DE GREGORI, ispirata alla poesia di ARTURO ZARDINI, “Stelutis Alpinis”, presente alla fine del libro. La conferenza si è conclusa con il saluto del Dirigente scolastico e tanti applau-si. Barni Filippo De Vito Lorenzo Classe 3^B

IL SINDACO, PIERO CASCIOLI, CHE PARLA AI PRESENTI

Parte della locandina con il primo dei tre incontri proposti agli alunni e al pubblico.

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Il nostro Dirigente Scolastico introduce il tema dell’incontro.

Gli alunni eseguono musiche inerenti la Grande Guerra

P A G I N A 1 2 Collega le descrizioni ai nomi dei seguenti proff.! Nardi, Mentuccia, Fiore, Vittori, Coluzzi, Marchetti, Valeri, Vari è alta, riccia e magra, è la mia inse-gnante di ... Lei è molto gentile e si preoccupa tanto quando un suo alun-no si fa male; è sempre sorridente e tiene molto ai nostri beni, infatti nella sua ora li mettiamo in una scatola dove lei li controlla.

La … insegna ..., la chiamiamo più o meno come gli altri insegnanti, con l’articolo davanti al nome: "la...". Alla fine ad ogni professore aggiungiamo l'articolo "la" davanti al nome. Lei è sempre gen-tile, porta i fazzoletti a chi non ce l'ha e quando siamo scomposti, o giochiamo durante la lezione, lei come un falco ci vede subito. Dice di avere gli occhi sparsi su tutto il corpo e infatti è vero!

È la prima professoressa che ho conosciuto è ..., che insegna..., è più semplice chiamarla "la ...". Non è tanto severa rispetto agli altri , ma assegna tanti compiti per casa.

È la prof di … è molto simpatica e si veste sempre elegante.

P A G I N A 1 3

Insegna ... è simpaticissimo, perché quando vengono alunni di altre classi per prendere fogli o libri, lui in cambio chie-de sempre un cioccolatino fondente. No-nostante questo dice di voler perdere un po di pancia!

Lo chiamiamo senza l'articolo davanti al nome. Ci insegna … Di lui cambierei molte cose, innanzitutto renderei il tono della sua voce più delicato! Lo abbasse-rei di un metro e gli farei crescere i ca-pelli!

1^ C

la … è severa al punto giusto; ci insegna … e alcune volte ci fa leggere delle frasi in latino; è di statura media, ha i capelli corti e neri ed è magra. è la prof di ... lei è un po bassina, però è molto tran-quilla, infatti dice una pa-rola ogni quarto d'ora!!!

la ... è la nostra insegnante di …:è un po' bassa, magra e ha i capelli corti. Lei è nuova in questa scuola e anche gli altri professori la conoscono poco. Il suo più grande difetto è che ci assegna troppi compiti.

P A G I N A 1 4 tecnologica con Home city e Smart city. La realizzazione di questo ambizioso proget-to prevede l’installazione di numerose antenne e ripeti-tori, poiché il segnale utilizza onde millimetriche che ven-gono assorbite dalle piante ma fermate dai muri delle abitazioni. Tutto ciò, avrà qualche conseguenza nega-tiva sulla salute delle perso-ne? L tecnologia ha sempli-ficato le nostre vite, ma sta limitando la nostra creatività, internet è un mare sconfina-to entro cui navigare , ma i nostri movimenti sono con-trollati, diciamo pure che in questo mare noi siamo co-me pescatori, imprigionati nella rete. Le onde elettro-magnetiche della rete 5 G aumenteranno intorno a noi, secondo recenti studi medi-co-scientifici incrementeran-no il numero dei tumori al cervello. Il progresso è sicu-ramente inarrestabile ma non sempre quello che vie-ne dopo il progresso è “progresso”.

News d

i scienza e tecn

ologia COME PESCATORI NELLA “RETE”

Un accordo stipulato il 5 ottobre 2018 tra il governo italiano e le compagnie di telefonia: ILIAD, VODAFO-NE, WIND-3, FASTWEB E TIM, introdurrà la nuova modalità di trasmissione dati 5G che sarà completa-mente operativa dal 2020. Per la concessione delle quote di utilizzo della rete 5G il governo italiano ha ottenuto 6,5 MLD €. Il 5G è una rete di comunicazione fra dispositivi telefonici, TV, elettrodomestici, che avran-no la possibilità di connet-tersi con una velocità po-tenziata rispetto al passato. L’incremento nella trasmis-sione dati sarà 1000 volte superiore così come la sua velocità aumenterà di ben 10 volte. Il futuro, altamente tecnologico che potevamo in passato, solo immagina-re, comincia a realizzarsi, prospettandoci una società altamente

Uso e abuso dei dispositivi tecnologici P A G I N A 1 5 Numerosi studi hanno già evidenziato che l’abuso di telefonini cel-lulari e computer gene-ra disturbi del sonno e stress, nello specifico, l’uso prolungato del te-lefono aumenterebbe i sintomi depressivi e l’insonnia. La carenza di sonno può determi-nare una riduzione del-la nostra capacità di attenzione e concentra-zione, sufficiente per a f f e r m a r e c h e l’abitudine a navigare, chattare, attendere con ansia un “Like” sui so-cial network, leggere news dal tablet o dallo smartphone, compro-mette alcuni dei più im-portanti processi cogni-tivi. La dipendenza da internet sempre più fre-quente nei giovanissi-

mi, ha motivato la no-stra piccola indagine statistica rivolta agli studenti delle classi ter-ze della nostra scuola. Ai complessivi 48 alun-ni delle classi terze ab-biamo chiesto quanto tempo trascorrono da-vanti ai loro devices ottenendo i seguenti risultati : Indagine statistica svolta nelle classi terze della scuola secondaria di I grado “D.C. Ionta” Minuti giornalieri Frequenza per alunno 0 ÷ 60 3 61 ÷ 120 7 121 ÷ 180 15 181 ÷ 240 7 241 ÷ 300 10 301 ÷ 360 6 MODA: da 121 ÷ 180 minuti MEDIA ARITMETICA: 216 minuti Rappresentazioni grafiche dei dati ottenuti

l’abuso di telefonini cellulari e computer genera disturbi del sonno e stress

Ah, la Fattoria Stilton… che luogo stratopico! Non so se lo sapete, ma è lì che io mi godo la natu-ra, e trascorro momenti felici con la mia famiglia, in pace e serenità. Un giorno, però, ci è capitato un problema, ma che di-co, un guaio, anzi una vera emergenza: siamo rimasti completamente all’asciutto! Dai rubinetti non scendeva più una goccia d’acqua, la cister-na si stava svuotando e persino la fonte vicina era secca! Squitt, perché,

PROGETTO AMBIENTE

siamo rimasti completa-mente all’asciutto! Dai rubinetti non scendeva più una goccia d’acqua, la cisterna si stava svuo-tando e persino la fonte vicina era secca! Squitt, perché, perché, perché capitano tutte a me?!Era un torrido pomeriggio d'estate, me ne stavo a godermi il fresco sotto la secolare quercia della mia fattoria quando squillò , inatteso, il tele-fono. Non ho voglia neppure di fare quei piccoli passi per

raggiungere l'appareccio, mi trascino ... e tra le urla riconosco la voce di mia sorella Tea tornata dal suo ultimo viaggio di la-voro. Era stanchissima e desidera fare una doccia ma … dai rubinetti non esce un filo d‘ acqua,. Io che un attimo prima me ne stava tranquillo alla Fattoria a godermi un po‘ fresco sotto la grande quercia, mi precipito su-bito a controllare se dai miei rubinetti usciva l’acqua…

P A G I N A 1 7 Appena un filino, segno che la riserva stava fine-do anche da me Per tutti i Topastri…! Co-sa sta succedendo? Era-vamo veramente in emer-genza. Velocemente controllo la grande cisterna della fat-toria. Per tutti i formaggi cot-ti!...dov'è finita tutta l'ac-qua? Subito ho pensato che ci fosse qualcosa di losco. Corro al telefono per in-formare Tea. Chiedo aiuto al mio migliore amico Ficcana-so Squit affidandogli la missione in cambio di un casco di banane e rassicu-randolo che lavorerebbe fianco a fianco con Tea, il suo amore segreto.Il mio caro amico Ficcana-so non esita a risponder-mi di si e si precipita da me. Gli spiego il proble-ma e lui capisce subito che sotto questo mistero c'e lo zampino di Mada-me No; è già qualche giorno che, passeggiando per le strade di Topazia, sente strani e forti rumo-ri come di grandi macchi-nari al lavoro che proven-gono proprio nella tenuta di Madame No. Tutti e due sospettiamo che Madame No abbia

iniziato i lavori per rea-lizzare il suo grandioso sogno: il Parco Acquati-co. Bisogna fermarla ! Il mio amico Ficcanaso si mette subito all'opera ma chiede l’aiuto di altri to-pastri e così gli consiglio i miei nipotini Trappy e Benjamin.Cosa fare? Mi viene in mente di orga-nizzare una mega festa in Piazza Roditopoli e invi-tare Madame No come ospite d'onore; questa volta la sentiremo dire il suo SI. Il divertimento sarà assicurato dalla par-tecipazione della vivace e birichina Trappy e dal cugino burlone Trappola che, tra l'altro, con la sua "salsa trappolosa", pic-cante al punto giusto, farà attorcigliare i baffi alla fantastica Ma-dame No. Tea potrà entrare in azione con la sua rattocamera e lo scoop sarà nostro. Benja-min, aspirante giornalista, potrà fare il suo primo articolo. Intanto il caldo si fa sem-pre piu soffocante e le piante cominciarono a soffrire e ad appassire, gli animali cominciavano ad agitarsi e si litigavano il fresco sotto gli alberi... E‘ tutto pronto in Piazza Roditopoli: Trappola e

Trappy e centinaia di altri amici attendono l'arrivo dell'ospite speciale. Eccola che giunge a bor-do della sua Ratmousine grigio topo con poltrone color formaggio. Io do‘ il segnale a Ficca-naso il quale provvede ad avvisare Tea e Benjamin. Presto la festa si anima e Madame No, accolta da un grande urlo di gioia (non vera ), scende dalla macchina urlando un grande SIIII..., accetta tutte le proposte di ballo, assaggia con entusiasmo la salsa trappolosa di Trappola che per poco la stende a terra ...Per tutta Topaziopoli...! Io ero in contatto con Tea attra-verso la mia rattocuffia quando...ecco un collega-mento straordinario con la redazione dell' Eco del Roditore; non credevo alle mie orecchie... Sirene squittettanti stanno arri-vando verso la Piazza; una troupe di investigato-pi e rattoreporter circon-dano la Granratta Mada-me No. Si comunica uffi-cialmente il grave misfat-to della potente impren-ditrice che, ancora una volta, ha cercato di far soldi alle spalle di tutti gli abitanti di Topazia ma stavolta andrà su tutti i

P A G I N A 1 8 giornali e sarà giudicata in diretta. E così avvenne. La reda-zione dell’Eco del Rodi-tore rappresentata da Benjamin Stilton ha pre-parato l’articolo di gior-nale e il video. Per riparare al danno che haprovocato viene con-dannata a realizzare al posto del Mega Parco Acquatico, una Riserva Naturale con piante e ani-mali di ogni tipo e a pren-dersene cura evitando sprechi. Prima di tutto deve resti-tuire tutta l’acqua presa dalle riserve private e nei torrenti di Topazia e costruire un Mega impi-anto di irrigazione a goc-cia per innaffiare le aiuo-le e gli alberi di tutta la Riserva. Un bell’impegno ma… tutto merito della sua pre-potenza… Chi la fa …l’aspetti! Classe 3°D Primaria Pantano

PROGETTO AMBIENTE

P A G I N A 1 9 PRESEPE CON SAN VITALIANO E L’ORGANO. Disegno del volto raffigurante il santo eseguito da Miozzi Diego, classe 2^C

ALBERO DI NATALE CON LIBRI Classe 3C

IN REDAZIONE: Vittori Giada, Colaiacomo Natalie, Saccucci Gianmarco, Iannucci Samuele, Martini Diego, Forte Simone, Colagiacomo Isabella, Fagiolo Elena, Lorenzi Rebecca, Di Muro Chiara, Coluzzi Greta, Colaiacomo Lucrezia, Serangeli Giada. Classe 3^A

Hanno collaborato a questo numero: 1^B, 1^C, 2^C, 3^A, 3^B La classe 3^D della scuola primaria di Pantano. Si ringraziano i professori: Quaresima, Gagliarducci, Marchetti, Costantini, Boccardelli, Mentuccia. “LA VOCE DELLO STUDENTE” ANNO IV numero 1 Giornalino scolastico on-line a cura della Scuola Secondaria di I grado: “Don Cesare Ionta” Email: [email protected] Referenti del progetto: Raviglia Elisa e Manni Maria Laura

Elaborazione grafica: Navarra Francesco Misini Hava Perrone Vincenzo Pistilli Jacopo Kullojka Luis

Si ricorda che chiunque voglia inviare lavori, proposte, articoli e quant’altro potrà liberamente farlo contattando i docenti coor-dinatori del progetto. La redazio-ne formata da studenti e docenti si riserva di valutare il materiale pubblicabile.


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