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A.A. 2010-2011 La scelta del tema. Ideazione, valutazione di rilevanza, fattibilità A cura di...

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A.A. 2010-2011 La scelta del tema. Ideazione, valutazione di rilevanza, fattibilità A cura di Valentina Martino LABORATORIO TESI DI LAUREA E ORIENTAMENTO AL LAVORO
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A.A. 2010-2011

La scelta del tema. Ideazione, valutazione di rilevanza, fattibilità

A cura di Valentina Martino

LABORATORIO TESI DI LAUREA E ORIENTAMENTO AL LAVORO

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Gli obiettivi formativi

La tesi di laurea ha lo scopo di verificare:

- l’acquisizione dei saperi disciplinari di riferimento del CdL e della specifica materia di tesi;

- l’utilizzo autonomo e critico dei principali strumenti di studio, di ricerca e applicativo-progettuali caratterizzanti determinate tradizioni disciplinari.

Da questo punto di vista, ci sono differenze nel grado di complessità e di impegno (tempi, ampiezza del focus, formati, foliazioni, ecc.), ma non di metodo, fra tesi triennali e specialistiche/magistrali, così come fra tesi di laurea di N.O. e quinquennali.

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Un’«idea» di tesi

“Si può usare l’occasione della tesi (anche se il resto del periodo universitario è stato deludente o frustrante) per recuperare il senso positivo e progressivo dello studio, non inteso come raccolta di nozioni ma come elaborazione critica di una esperienza, come acquisizione di una capacità (buona per la vita futura) a individuare i problemi, ad affrontarli con metodo, ad esporli secondo certe tecniche di comunicazione.”

Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano, 2003 (1977), pp. 8-9.

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I regolamenti didattici

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Il formato della tesi triennale(“prova finale”)

formato classico del saggio - che può avvalersi o meno di una ricerca empirica - dalle dimensioni orientative di almeno 50 cartelle (x2.000 battute circa), per 6 mesi circa di lavoro;

progetti/piani/prodotti di comunicazione (siti e portali, audiovisivi, cd-rom, progetti, piani di comunicazione e marketing, format, campagne pubblicitarie etc.), realizzati integralmente o parzialmente attraverso formati multimediali.

deve prevedere, in ogni caso, indicazioni (testuali e bibliografiche) che ne illustrino le motivazioni teoriche e scientifiche e il contributo all'ambito disciplinare di riferimento.

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Il formato della tesi magistrale

formato classico del saggio – che preferibilmente include una ricerca empirica o una sua parte - dalle dimensioni orientative di 100-150 cartelle (x2.000 battute circa), per 8-10 mesi effettivi di lavoro;

progetti/piani/prodotti di comunicazione (siti e portali, audiovisivi, cd-rom, progetti, piani di comunicazione e marketing, format, campagne pubblicitarie, etc.), realizzati integralmente o parzialmente attraverso formati multimediali.

deve prevedere, in ogni caso, un adeguato impianto logico-metodologico, supportato da una congrua documentazione e letteratura scientifica di riferimento.

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I percorsi possibiliIMPI ANTO LOGICO-METODOLOGICO

TIPO

OBIETTI VI

tesi teoriche - compilative

ricognizione dei contributi esistenti in letteratura su un determinato oggetto di studio

- di ricerca ricognizione del materiale esistente in letteratura come punto di partenza per un lavoro creativo di rielaborazione critica

tesi empiriche di ricerca

produzione di nuova conoscenza sulla base di una ricerca originale, condotta tramite procedure empi-riche caratterizzanti lo specifico settore disciplinare

tesi applicativo-sperimentali (“multimediali”)

progettazione di interventi originali, tramite l’applicazione di tecniche caratterizzanti lo specifico settore disciplinare

Quali che siano la specifica collocazione ordinamentale e prospettiva di lavoro prescelta, la tesi resta sempre e comunque una ricerca scientifica!

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L’architettura della tesi: un modello “standard”

I ntroduzione/ Premessa

1) Rassegna della letteratura scientifica sul te-ma: Contributi teorici

Fonti dati e indagini statistiche

I ) Scenari di ri-ferimento e obiettivi

2) Definizione del tema, delle sue dimensioni analitiche e ipotesi specifiche

3) Disegno dell’intervento (“nota metodologica”) I I ) Rapporto di ricerca (o Pro-getto) 4) Analisi dei dati e presentazione dei risultati

Conclusioni

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Punteggi di laurea

La Commissione di Laurea può aggiungere fino a 6 punti alla media degli esami, secondo i seguenti criteri:

completezza, correttezza e fondatezza dell'elaborato;

originalità, metodologia e capacità di ricerca;

qualità della presentazione e della discussione.

E’ inoltre possibile aggiungere a tale punteggio un punto per ogni 4 lodi ottenute.

[Dalla sessione di febbraio 2008, è abolito il bonus di 2 punti attribuito ai laureati in corso.]

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L’esperienza della tesi

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Il “ciclo di vita” della tesi

1. Ideazione

2. Scrittura/realizzazione

3. Discussione/verifica

4. “Post-produzione”

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La scelta del tema: come nasce un’idea

Proposte di tesi da parte delle Cattedre;

Laboratori e attività didattiche di ricerca;

Eventi culturali e scientifici (seminari, convegni, congressi, workshop etc.);

Periodici e pubblicazioni specializzate;

Stage, tirocini ed esperienze professionali.

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La rilevanza del tema:alcune domande preliminari…

Il tema è originale?

Il tema è sufficientemente circoscritto?

Esistono fonti di riferimento (letteratura, dati, testimonianze dirette, ecc.)?

Il tema è gestibile sul piano metodologico?

L’argomento di tesi è spendibile sul mercato del lavoro?

…e, infine, qual è l’interesse personale per il tema?

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L’idea di tesi deve…

Contenere elementi sia di innovazione sia di tradizione/riconoscibilità:

un tema è scientificamente rilevante quando fornisce un contributo all’avanzamento degli studi nello specifico ambito cui attiene.

Basarsi su una prospettiva metodologica coerente e scientificamente inattaccabile:

un tema è scientificamente fattibile quando consente di individuare tutti gli step operativi necessari a una corretta traduzione delle ipotesi in obiettivi, con la possibilità per altri di giungere allo stesso risultato.

Essere in sintonia con le personali curiosità culturali e avere un’utilità per sé (sul piano delle opportunità culturali e professionali future), ma anche per altri…

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Dall’idea al progetto:lo sviluppo della tematizzazione

Delimitazione dell’oggetto di studio e definizione delle ipotesi/obiettivi (“tesi”);

Valutazione della rilevanza (scientifica) dell’argomento e delle motivazioni (personali);

Definizione della metodologia più idonea (» tecniche quantitative vs qualitative);

Definizione dell’indice provvisorio (» articolazione in capitoli/paragrafi);

Costruzione di una bibliografia di riferimento (» ricerca “a cascata”).

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Scrivere, cominciando dalla fine...

Il lavoro di tesi comincia dalla redazione del progetto, in cui si fissano – seppur provvisoriamente - alcuni punti generali:

1. Titolo (e sottotitolo);

2. Abstract/introduzione (indice ragionato);

3. Indice dei contenuti (mappa concettuale);

4. Bibliografia minima di riferimento;

E’ buona norma, inoltre: 1) intestare il proj; 2) esplicitare la tempistica di realizzazione; e 3) corredare il proj dei contatti/curriculum studiorum.

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L’assegnazione della tesi

Presentazione del progetto di tesi al docente;

Procedura di assegnazione on line sul sito di Facoltà ( iscrizione sulla piattaforma MySdC).

E’ l’inizio di una dinamica relazionale, di un gioco collaborativo e “a due” fra studente e relatore.

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Gli attori

Il laureando

Il relatore

Il tutor

Il correlatore

La Facoltà-istituzione

La comunità scientifica

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Articolazione interna e struttura dei contenuti

1. Frontespizio

2. Dediche e ringraziamenti (*)

3. Indice (*)

4. Introduzione/Premessa

5. Capitoli

6. Conclusioni

7. Appendice/i

8. Bibliografia/Webgrafia/altre bibliografie specifiche

in evidenziato le unità di contenuto obbligatorie;

(*) unità di contenuto facoltativamente collocabili alla fine dell’elaborato.

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La funzione delle note

Indicare la fonte bibliografica delle citazioni contenute nel testo (>sistema standard o all’italiana);

Aggiungere altre indicazioni bibliografiche su un tema;

Segnalare rinvii interni, oltre che esterni; Introdurre citazioni di rinforzo; Ampliare il contenuto delle argomentazioni; Problematizzare le argomentazioni; Fornire traduzioni o versioni originali di citazioni

letterali; Consentire di “sdebitarsi” con altre fonti informali di

informazione e ispirazione.

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Tesi: istruzioni per l’uso

frequentare l’Università e le biblioteche; razionalizzare il lavoro di documentazione bibliografica,

“on” e “off line” (schedatura e appunti); definire tutti i termini tecnici utilizzati come concetti-

chiave; curare la leggibilità del testo, al livello: 1) della scelta dei

termini (equilibrio tra linguaggio comune e scientifico); e 2) della periodizzazione;

evitare le ripetizioni, le ridondanze retoriche e il “citazionismo”;

preferire le formule impersonali (o il plurale nel caso di rapporti di ricerca) all’uso della prima persona;

argomentare giudizi e valutazioni, bilanciando tra suggestioni personali e conoscenza critica della produzione scientifica sull’argomento.


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