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ÅÅ|zÜté|ÉÇx w| Táà| filee violenti, ogni Paese che si ritiene civile de-ve sentire forte il...

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1 VÉÇá|zÄ|É gxÜÜ|àÉÜ|tÄx ÑxÜ ÄË\ÅÅ|zÜté|ÉÇx w| Táà| L’INFORMASTRANIERI - N° 21 Maggio- Giugno 2011 Il bollettino è reperibile sul sito della Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Asti all’indirizzo http://www.prefettura.it/asti Redazione: Consiglio Territoriale per l’Immigrazione - Prefettura di Asti - Tel. 0141-418722 - Fax n. 0141-353860 e-mail [email protected]. , [email protected] . L’INFORMASTRANIERI è destinato alla diffusione interna e presso gli organismi della provincia. 2 2 0 0 G G I I U U G G N N O O - - G G I I O O R R N N A AT T A A M M O O N N D D I I A AL L E E D D E E L L R R I I F F U U G G I I A AT T O O P P R R O O T T E E G G G G E E R R E E I I R R I I F F U U G G I I A A T T I I E E ' ' U U N N D D O O V V E E R R E E , , E E S S S S E E R R E E P P R R O O T T E E T T T T I I E E ' ' U U N N D D I I R R I I T T T T O O Nel 2010 l'UNHCR aveva dedicato la Giornata Mondiale del Rifugiato al tema: HOME - Un luo- go sicuro per ricomin- ciare, ad indicare che i rifugiati, persone che so- no state costrette ad ab- bandonare le proprie case a causa di guerre e per- secuzioni, hanno il diritto di ricostruirsi una vita in sicurezza e dignità. Purtroppo i conflitti non accennano a risolver- si e le persone ne rimangono vittime, perden- do la sicurezza della loro vita, la casa, il lavo- ro e gli affetti. Anche gli sbarchi sulle nostre isole non sono che la conseguenza della vio- lenza che si è affacciata nella vita di uomini, donne e bambini la cui unica colpa è quella di essere nati in una terra colpita anche dalle bombe. Se non si vuole essere complici di prepotenti e violenti, ogni Paese che si ritiene civile de- ve sentire forte il bisogno di rispondere positi- vamente alle esigenze di quanti hanno biso- gno di un luogo dove possano accolti e che dia loro l’opportunità di ricostruire un percorso di vita al riparo dalle minacce e dalla violen- za. Celebrata inizialmente in alcuni paesi Africa- ni, la Giornata del Rifugiato diviene 'mondiale' con la Risoluzione 55/76 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 4 Dicembre 2000. L’anno seguente si sarebbe celebrato il cin- quantenario della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei Rifugiati e l’Organizzazione per l’Unità Africana accettò di far coincidere la Giornata Mondiale del Ri- fugiato con la Giornata Africana del Rifugiato, il 20 giugno appunto. L’internazionalizzazione di questa celebrazione fu voluta come segno di solidarietà con il continente Africano che ospita il maggior numero di rifugiati e nei con- fronti dei quali ha tradizionalmente mostrato estrema generosità. Queste persone fuggono dalla loro patria per numerose ragioni. Le più comuni sono la guerra, la carestia, il disastro ecologico, o la persecuzione etnica o religiosa. Spesso l’Italia è solo una tappa della loro fuga. Non lasciamo che questa ricorrenza diventi vuoto rituale.
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VÉÇá|zÄ|É gxÜÜ|àÉÜ|tÄx ÑxÜ ÄË\ÅÅ|zÜté|ÉÇx w| Táà|

L’INFORMASTRANIERI - N° 21

Maggio- Giugno 2011

Il bollettino è reperibile sul sito della Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Asti all’indirizzo http://www.prefettura.it/asti

Redazione: Consiglio Territoriale per l’Immigrazione - Prefettura di Asti - Tel. 0141-418722 - Fax n. 0141-353860

e-mail [email protected]., [email protected]. L’INFORMASTRANIERI è destinato alla diffusione interna e presso gli organismi della provincia.

222000 GGGIIIUUUGGGNNNOOO --- GGGIIIOOORRRNNNAAATTTAAA MMMOOONNNDDDIIIAAALLLEEE DDDEEELLL RRRIIIFFFUUUGGGIIIAAATTTOOO PPPRRROOOTTTEEEGGGGGGEEERRREEE III RRRIIIFFFUUUGGGIIIAAATTTIII EEE''' UUUNNN DDDOOOVVVEEERRREEE,,, EEESSSSSSEEERRREEE PPPRRROOOTTTEEETTTTTTIII EEE''' UUUNNN DDDIIIRRRIIITTTTTTOOO

Nel 2010 l'UNHCR aveva dedicato la Giornata Mondiale del Rifugiato al tema: HOME - Un luo-go sicuro per ricomin-ciare, ad indicare che i rifugiati, persone che so-no state costrette ad ab-bandonare le proprie case a causa di guerre e per-secuzioni, hanno il diritto

di ricostruirsi una vita in sicurezza e dignità. Purtroppo i conflitti non accennano a risolver-si e le persone ne rimangono vittime, perden-do la sicurezza della loro vita, la casa, il lavo-ro e gli affetti. Anche gli sbarchi sulle nostre isole non sono che la conseguenza della vio-lenza che si è affacciata nella vita di uomini, donne e bambini la cui unica colpa è quella di essere nati in una terra colpita anche dalle bombe. Se non si vuole essere complici di prepotenti e violenti, ogni Paese che si ritiene civile de-ve sentire forte il bisogno di rispondere positi-vamente alle esigenze di quanti hanno biso-gno di un luogo dove possano accolti e che dia loro l’opportunità di ricostruire un percorso

di vita al riparo dalle minacce e dalla violen-za. Celebrata inizialmente in alcuni paesi Africa-ni, la Giornata del Rifugiato diviene 'mondiale' con la Risoluzione 55/76 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 4 Dicembre 2000. L’anno seguente si sarebbe celebrato il cin-quantenario della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei Rifugiati e l’Organizzazione per l’Unità Africana accettò di far coincidere la Giornata Mondiale del Ri-fugiato con la Giornata Africana del Rifugiato, il 20 giugno appunto. L’internazionalizzazione di questa celebrazione fu voluta come segno di solidarietà con il continente Africano che ospita il maggior numero di rifugiati e nei con-fronti dei quali ha tradizionalmente mostrato estrema generosità. Queste persone fuggono dalla loro patria per numerose ragioni. Le più comuni sono la guerra, la carestia, il disastro ecologico, o la persecuzione etnica o religiosa. Spesso l’Italia è solo una tappa della loro fuga. Non lasciamo che questa ricorrenza diventi vuoto rituale.

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PERMESSO PER SOGGIORNANTI DI LUNGO PERIODO ANCHE AI BENEFICIARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

L’undici aprile 2011 il Consiglio Europeo ha adottato la proposta relativa all’estensione della Diret-tiva 2003/109/EC del 25 novem-bre 2003 riguardante lo status dei

cittadini di Paesi terzi che godono di un per-messo di soggiorno di lungo periodo. Ciò significa che, al pari degli altri cittadini e-xtracomunitari, i rifugiati ed i beneficiari di protezione potranno ottenere lo status di lun-go soggiornanti dopo aver vissuto in un Pae-se dell’Unione Europea per più di cinque anni (tale periodo comprende almeno la metà del tempo trascorso dalla presentazione della domanda di protezione alla sua accettazio-ne).Tutti gli Stati membri - ad eccezione di Ir-landa e Regno Unito, che non hanno aderito all’iniziativa - avranno fino a due anni di tem-po per modificare le proprie leggi e dare ese-cuzione alla proposta.

Pertanto, nell’arco di due anni, a rifugiati e beneficiari di protezione sussidiaria sarà rico-nosciuto: • il diritto alla libera circolazione entro i confini dell’Unione Europea, compreso il diritto a soggiornare e lavorare in un altro Stato membro dell’UE; • il diritto, a determinate condizioni, alla parità di trattamento rispetto ai cittadini dell’UE rela-tivamente a diversi aspetti della vita econo-mica e sociale degli Stati membri presso i quali si sono trasferiti, quali l’istruzione, l’accesso al mercato del lavoro e la previden-za sociale. Nel momento in cui tale Direttiva sarà appro-vata, i rifugiati avranno atteso circa mezzo secolo per godere del diritto di libera circola-zione, la cui prima proposta risale infatti al marzo 1964.

IIILLL 222000111111 ÈÈÈ LLL’’’AAANNNNNNOOO EEEUUURRROOOPPPEEEOOO DDDEEELLL VVVOOOLLLOOONNNTTTAAARRRIIIAAATTTOOO

Su decisione del Consiglio dell’Unione Europa,i 27 stati membri celebrano le attività di persone che liberamente e senza fini di lucro

dedicano parte del proprio tempo a vantaggio di singoli o della società. L’obiettivo delle isti-tuzioni europee è quello di promuovere la cit-tadinanza attiva da parte delle organizzazioni di volontariato, del Terzo settore e della so-cietà civile. “Il volontariato – si legge nella Decisione del Consiglio dell’Ue del novembre 2009 – è una delle dimensioni fondamentali della cittadi-nanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso del-le società europee”. Migliaia gli eventi in programma nell’Unione Europea (anche in Italia) nel corso dell’anno. La valorizzazione e lo scambio delle “buone prassi” è strategia prioritaria. Il volontariato interessa un’importante parte della popolazione italiana ed europea.

Secondo le istituzioni europee, in una società in rapida evoluzione, occorrono misure effi-caci di sostegno alle attività di volontariato per permettere un’ampia partecipazione da parte delle persone. La Commissione ha rile-vato tre aspetti fondamenti a riguardo: quello economico con la creazione di posti di lavoro; quello sociale, legato alla partecipazione ed alla definizione di politiche sociali; infine, quello politico che riguarda il rafforzamento della democrazia e della partecipazione civi-ca. In Italia, l’istituzione di riferimento per l’Anno è il Ministero del Lavoro e delle Politi-che Sociali. Le attività di volontariato sono regolate nel nostro paese da una legge qua-dro del 1991, la 266. L’Anno Europeo del Volontariato del 2011 coincide con il decennale dell’Anno interna-zionale dei volontari promosso dalle Nazioni Unite nel 2001. Il ministero del lavoro e delle politiche sociali evidenzia, fra l’altro, che l’Anno 2011 si inserisce in un percorso trien-nale partito nel 2010 con l’Anno europeo del-la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale al 2012 possibile Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale.

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FFFEEEIII,,, OOONNN LLLIIINNNEEE IIILLL BBBAAANNNDDDOOO PPPEEERRR VVVAAALLLUUUTTTAAARRREEE LLLEEE PPPOOOLLLIIITTTIIICCCHHHEEE DDDIII IIINNNTTTEEEGGGRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE

Le offerte per il progetto dovranno essere inviate entro il 16 giugno 2011 L’elaborazione di un mo-dello di valutazione delle politiche di integrazione è

l'oggetto di un bando di gara con procedura aperta che è stato pubblicato nell’ambito della programmazione 2010 del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi e che sarà prossimamente pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale Europea. (G.U.E.). Il progetto, finanziato a valere sull’Azione 6/2010 'Applicazione del sistema di valuta-zione delle politiche e degli interventi di inte-grazione', rientra in una più ampia azione di definizione dei processi di integrazione e di valutazione degli interventi intrapresi dal de-cisore pubblico, sia in termini di organicità

che di rispondenza alle esigenze espresse dal territorio. Le offerte dovranno essere inviate entro il 16 giugno 2011 al seguente indirizzo: Piazza del Viminale 1, 00184 Roma - Ministe-ro dell’Interno, Direzione Centrale per le Poli-tiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, Diparti-mento per le Liberà Civili e l’Immigrazione, stanza 47. Eventuali richieste di informazioni dovranno pervenire entro il 30 maggio 2011 all’indirizzo e-mail [email protected] specifi-cando nell’oggetto “Bando di Gara – Modello di Integrazione”. Le risposte alle richieste di informazioni ver-ranno pubblicate sul sito del Ministero dell’interno. Nel bando di gara, sono disponibili i docu-menti relativi al Capitolato, al Disciplinare, al-lo Schema di Contratto e gli Allegati A e B.

FONDI EUROPEI PER I RIMPATRI E PER I RIFUGIATI approvate le graduatorie dei progetti 2010

Con i decreti 4174 e 4314 rispettivamente del 12 e 18 maggio 2011, il direttore centrale dei Servizi Civili per l'Immigrazione e l'Asilo

del dipartimento per le Libertà Civili e l'Immi-grazione del ministero dell'Interno, quale au-torità responsabile del Fondo europeo per i rimpatri e del Fondo europeo per i rifugiati, ha approvato, per ciascuna 'Azione', le graduato-

rie dei progetti presentati a valere sul pro-gramma annuale 2010 dei due Fondi. Dei decreti, emanati sulla base delle proposte di graduatoria approvate dalla commissione di valutazione il 27 aprile 2011 e il 5 maggio scorso, costituiscono parte integrante l'elenco delle domande pervenute, le graduatorie dei progetti ammessi e l'elenco dei progetti i-nammissibili a valere su ciascuna 'Azione'.

SSSTTTAAATTTIIISSSTTTIIICCCAAA::: 444000...222222333 NNNEEELLL 222000111000 NNNUUUOOOVVVIII CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNIII IIITTTAAALLLIIIAAANNNIII Sono 40.223 i procedi-menti di concessione della cittadinanza italia-na che, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le mi-noranze si sono con-clusi positivamente nel corso del 2010. Il nu-mero delle concessioni è in linea con gli anni scorsi, facendo registra-

re rispetto al 2009 un +0,34% mentre i procedimenti che si sono conclusi nega-tivamente sono in deciso au-mento, essen-do passati da 859 a 1.634

(+90,22%).

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Analizzando i dati dal punto di vista del paese di provenienza dei 'nuovi italiani', il Marocco con 6.952 guida la graduatoria seguito da Al-bania (5.628) e Romania (2.929). La Direzione Centrale fornisce anche il nume-ro delle istanze in itinere che al 31/12/2010 risultano essere 146.281. Sono a disposizio-

ne on line anche serie di ulteriori statistiche corredate da tabelle e grafici che nel dettaglio analizzano il fenomeno della cittadinanza, di-stinguendo le concessioni 'per matrimonio', 'per sesso del richiedente' e anche 'per titolo di studio'.

DAL TERRITORIO

NNNOOOTTTIIIZZZIIIEEE DDDAAALLL CCCOOONNNSSSIIIGGGLLLIIIOOO TTTEEERRRRRRIIITTTOOORRRIIIAAALLLEEE PPPEEERRR LLL’’’IIIMMMMMMIIIGGGRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE

Nella seduta del 18 maggio scorso, pre-sieduta dal Vicepre-fetto Aggiunto dott. Arnaldo Agresta, il Consiglio territoriale per l’Immigrazione ha esaminato un ricco Ordine del

giorno. All’incontro ha partecipato anche il Comandante dei Vigili del Fuoco per concor-dare con il Consiglio le modalità di distribu-zione dell’opuscolo CASA SICURA, frutto di un progetto del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, cofinanziato dall’Unione Europeo e dal Ministero dell’interno. L’opuscolo è reperibile anche all’indirizzo http://www.vigilfuoco.it/aspx/-notizia.aspx?codnews=9939. La referente per la regione Piemonte dell’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscrimina-zioni Razziali, D.ssa Silvia Venturelli ha illu-strato ai presenti le attività svolte dall’Ufficio, i progetti e i protocolli d’intesa siglati con altre istituzioni nazionali e territoriali, quale in par-ticolare quello che istituisce le Antenne Terri-

toriali contro le discriminazioni e che vedono coinvolti le Province e i Consigli Territoriali. È stato inoltre distribuito agli intervenuti il mate-riale informativo sul Ritorno Volontario Assi-stito, il libretto “Agli italiani di oggi e di do-mani – 5 risorgimenti per 5 popoli”, redatto, tra l’altro, con la collaborazione di rappresen-tanti delle maggiori comunità di stranieri resi-denti in provincia nell’ambito delle celebra-zioni del 150° dell’Unità d’Italia e il dossier Caritas. Il Consiglio ha promosso e patrocina-to il progetto proposto dalla Commissione “Donne Minori e Scuole”, denominato “INCONTRARSI” che prevede incontri con i genitori, esperti, mediatori e psicologi andan-do a trovare le mamme e i genitori laddove si incontrano e cioè nel doposcuola. Il consesso ha avuto modo di ascoltare un breve reso-conto sul Progetto TravelCareVI a Berlino, che ha avuto come tema i Minori stranieri non accompagnati e che si è tenuto nella settima-na dall’8 al 14 maggio. Infine è stata data la notizia del finanziamento da parte della Pro-vincia del progetto “Familiya”.

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LLL’’’AAATTTTTTIIIVVVIIITTTAAA’’’ DDDEEELLLLLLOOO SSSPPPOOORRRTTTEEELLLLLLOOO UUUNNNIIICCCOOO PPPEEERRR LLL’’’IIIMMMMMMIIIGGGRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI Istanze Presentate 540 Nulla Osta Rilasciati 500 Rigetti 5 Chiuse per altri motivi 25 LAVORATORI STAGIONALI FLUSSI 2010: quote assegnate n. 450 Istanze Presentate 410 Nulla Osta Rilasciati 362 Rigetti 37

Chiuse per altri motivi 11 NEO COMUNITARI Istanze Presentate 64 Nulla Osta Rilasciati 62 LAVORATORI STAGIONALI

FLUSSI 2011: quote assegnate n. 400 Istanze presentate 117 N.O. rilasciati 100 istanze respinte o 7

AAASSSTTTIII::: 333111 PPPRRROOOFFFUUUGGGHHHIII OOOSSSPPPIIITTTIII DDDEEELLLLLLAAA CCCAAARRRIIITTTAAASSS AAALLLLLL’’’OOOAAASSSIII DDDEEELLLLLL’’’IIIMMMMMMAAACCCOOOLLLAAATTTAAA

Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio territoriale per l’Immigrazione il Dr. Amico ha riferito che la Caritas di Asti è stata contattata dalla

Prefettura di Torino e dalla Protezione Civile con la richiesta di accogliere 31 profughi so-mali che sono stati sistemati nella sede dell’ “Oasi dell’Immacolata”. Si tratta di persone giovani intorno ai 20 anni, fra di loro ci sono 3 bambini piccoli e 3 donne incinte. Purtroppo nel destinare queste persone su tutto il terri-torio nazionale sono state smembrate delle famiglie, 4 in tutto, e ora si stanno attivando per ricongiungere i padri che sono stati desti-nate in altre province. La cittadinanza ha ri-sposto positivamente all’evenienza e si è su-bito messa in atto una gara di solidarietà non solo in termini di emergenza materiale, abiti e oggetti vari, ma anche con iniziative diverse

come laboratori linguistici, lavori pratici, orto, tinteggiare e sono già state prestate le prime cure mediche e pediatriche. Le persone han-no già ricevuto il permesso temporaneo, e hanno potuto effettuare l’iscrizione al SSN per l’assistenza sanitaria e presentare la do-manda di asilo. Le persone ospitate nel cen-tro non parlano l’italiano e comunicano in in-glese e arabo. Per tale motivo è stata messa a disposizione una mediatrice araba e due volte alla setti-mana una mediatrice somala che arriva da Torino. L’obiettivo che si vuole raggiungere e l’autonomia da parte degli ospiti nella gestio-ne della sede per quanto riguarda l’ordine e la pulizia e questo si prospetta già come un dato acquisito vista la buona volontà manife-stata dagli ospiti. Si prospetta l’inserimento in famiglie e par-rocchie astigiane e corsi di alfabetizzazione per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.

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Anche in provincia di Asti sa-rà attivata l’accoglienza per rifugiati: venerdì 3 giugno il Consiglio comunale di Set-time ha approvato a grande maggioranza (1 contrario e 2

astenuti) il progetto di accoglienza per richie-denti asilo e rifugiati “P.A.I.S.”. Il progetto si inserisce nello Sistema di Protezione per Ri-

chiedenti Asilo e Rifugiati - S.P.R.A.R. e potrà accogliere 15 persone. Il Ministero dell’Interno che finanzia il progetto ha comu-nicato che a luglio arriverà la prima famiglia. L’accoglienza dei rifugiati è un compito che spetta allo Stato ed è dettato dalla Costitu-zione (art. 10 “Lo straniero, al quale sia im-pedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costitu-

Figura 1

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zione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabi-lite dalla legge”) e dalla normativa internazio-nale Convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951, ratificata anche dall’Italia, che definisce chi è rifugiato (chiunque, ["] nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo socia-le o le sue opinioni politiche, si trova fuori del-lo Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiun-que, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avve-nimenti, non può o, per il timore sopra indica-to, non vuole ritornarvi.). Già nel 1990 con la legge n. 39 di ratifica del decreto legge 416 - la cosiddetta Legge Mar-telli - si regolava l’ingresso e il soggiorno dei cittadini extraeuropei, il diritto di asilo e la prima assistenza. Questo intervento normati-vo rispondeva prioritariamente alla necessità di regolarizzare il primo grande flusso di im-migrati e di dotarsi di strumenti che consen-tissero l’inserimento dell’Italia nel sistema Schengen di abbattimento delle frontiere in-terne alla Comunità Europea. Questa prima legificazione del dettato costituzionale è stata ampliata e precisata con la legge 30 luglio 2002 n. 189 (cosiddetta Bossi-Fini), che tra-sforma la Commissione Centrale per l’Asilo in Commissione Nazionale, con compiti di indi-rizzo, formazione e coordinamento ed istitui-sce sette Commissioni territoriali per il rico-noscimento dello "status di rifugiato": Gorizia, Milano, Roma, Foggia, Siracusa, Crotone e Trapani cui si aggiungeranno le Commissioni territoriali di Torino, Caserta e Bari ed infine la Commissione territoriale di Bologna. Infine l’Unione Europea con le sue direttive, recepite nella normativa nazionale con i de-creti legislativi n. 140/2005 (norme minime

relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli stati membri), n. 251/2007 (norme mi-nime sull'attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di per-sona altrimenti bisognosa di protezione inter-nazionale) e n. 25/2008 (norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato), ha inteso rendere omogenei i cri-teri decisionali e i trattamenti negli stati mem-bri dell’Unione Europea.

Il Fondo nazionale per le politiche e i ser-vizi dell’asilo, gestito dal Ministero dell’Interno, assegna contributi in favore degli Enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza:

• di richiedenti asilo in attesa della pro-nuncia delle Commissioni territoriali

• di titolari dello "status di rifugiato" • di titolari di protezione sussidiaria

Le linee guida, i criteri e le modalità di pre-sentazione delle domande per l’accesso degli enti locali alla ripartizione annuale del Fondo sono state indicate per la prima volta nel de-creto 28 novembre 2005, dando attuazione al decreto legislativo n. 140/2005.

Gli interventi normativi richiamati e il progetto che sta prendendo avvio a Settime daranno compimento anche alla Parola di Gesù “ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste”. (Matteo 25:35). “Rifugiati: prima di bussare alla nostra porta qualcuno ha bussato alla loro. Accogliamoli perché possano continuare a vivere.” Queste parole hanno accompagnato una campagna di sensibilizzazione dell’UNHCR di qualche anno fa e sono sempre valide.

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Tutto il mondo del volon-tariato e del non profit ita-liano si riunirà a Torino, in piazza san Carlo, il 25 giugno 2011 per fe-steggiare insieme l’Anno

europeo del volontariato e i 150 anni dell’Unità d’Italia, ma anche per lanciare

forte un messaggio: «Non c’è futuro senza solidarietà». Gruppi di volontariato, della cooperazione, delle associazioni di promozione sociale, di ong e di onlus si incontreranno in piazza San Carlo per confermare il loro esserci e il loro impegno nella costruzione di una socie-tà più giusta, più equa e più libera. A con-

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durre la manifestazione dal palco sarà Fa-brizio Frizzi che presenterà alcune “Storie di solidarietà” sia attraverso la presenza degli stessi protagonisti sia grazie a un percorso di racconti e fotografie, allestito in 60 gaze-bo, che documenterà le azioni di chi ha de-dicato la propria vita agli altri. L’evento è organizzato dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” composto da: Fo-rum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale per il Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, Forum In-terregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato I Giorni della Solidarietà. Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Coordinamento delle associazioni di volon-

tariato di protezione civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino. «Non c’è futuro senza solidarietà» si aprirà il 24 giugno, festa patronale di Torino, con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da tutta Italia e la partecipazione alla ricorrenza di San Giovanni nonché agli eventi colla-terali che proseguiranno per l’intera manifestazione fino alla conclusione del 26 giugno, realizzati da diverse organizzazioni nazionali. Saranno presenti diverse personalità del mondo dell'associazionismo italiano che porteranno testimonianza della loro espe-rienza nell'ambito del sociale. Per informazioni: "Comitato 2011 Unità del-l'Italia solidale", via Borgosesia 30 - 10145, Torino; tel. 011.7412435; fax 011.7710964; www.unitaitaliasolidale.it [email protected]

PPPRRROOOGGGEEETTTTTTOOO “““CCC...RRR...III...SSS””” --- CCCRRREEESSSCCCIIITTTAAA EEE RRRAAAFFFFFFOOORRRZZZAAAMMMEEENNNTTTOOO DDDEEELLLLLL'''IIIMMMPPPRRREEESSSAAA SSSOOOCCCIIIAAALLLEEE

La Camera di Commercio di Asti ha presentato il progetto “C.R.I.S” - Cre-scita e Rafforzamento dell'Impresa Sociale,

messo a punto con la collaborazione della Provincia di Asti e con i Comuni di Asti, Ca-nelli, Nizza Monferrato, San Damiano d’Asti, Costigliole d’Asti. Ammesso al bando regio-nale “Sovvenzione Globale”, il progetto verrà finanziato con il Fondo Sociale Europeo. Gli enti sottoscrittori hanno costituito una As-sociazione Temporanea di Scopo con l'obiet-tivo di sperimentare modelli di buone prassi amministrative. L'attività di “rete” prevede, in particolare, azioni di concertazione nell’adozione di gare di appalto da destinare a cooperative sociali. “In questo particolare momento storico dominato da nuove emer-genze, non ultime l’immigrazione e la disoc-cupazione giovanile la cooperazione si fa promotrice di esperienze innovative e soste-nibili creando nuove opportunità per l'inseri-mento lavorativo di soggetti svantaggiati”. Lo strumento regionale della “Sovvenzione Globale”, finanziato da fondi comunitari “rap-presenta il vero polmone di una politica attiva rivolta all’economia sociale, cioè a quella por-zione di produttività destinata all’inserimento lavorativo delle fasce vulnerabili. L’interesse di queste proposte sta nella combinazione o-riginale tra leve finanziarie, obiettivi di contra-

sto all’esclusione e strategie di promozione e consolidamento dell’imprenditorialità sociale per una rivalutazione della cooperazione so-ciale di tipo B”. Il progetto CRIS coinvolge: - la Provincia di Asti e i Comuni di Asti, Ca-nelli, Costigliole, Nizza e San Damiano, coor-dinati della Camera di Commercio, e la Casa Circondariale di Asti (che riattiverà l’attività agricola per promuovere l’inserimento di de-tenuti o ex). - il consorzio Socialcoop che promuoverà un sistema di gestione aziendale integrato ai sensi della norma UNI EN ISO 9001 (Qualità) e della BS OHSAS 18001 (Salute e Sicurez-za sul Lavoro); - il consorzio Co.al.a. che attiverà un “labora-torio dell’inserimento lavorativo”, capace di instaurare un rapporto virtuoso con le impre-se – cooperative e non – permettendo di va-lutare la reale occupabilità dei soggetti svan-taggiati; - una rete di quattro cooperative: La Pervinca (servizi turistici e museali), Senza Confini (gestione del verde), No Problem (ristorazio-ne) e Punto Lavoro (editoria e tipografia) che hanno deciso di mettere insieme le loro di-verse competenze professionali per dar vita a una rete di imprese che avrà come sbocco la creazione di un consorzio di cooperative so-ciali che agisca da general contractor verso la clientela (sia pubblica, sia privata).

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PPPRRROOOVVVIIINNNCCCIIIAAA DDDIII AAASSSTTTIII::: BBBAAANNNDDDOOO PPPEEERRR LLLEEE PPPOOOLLLIIITTTIIICCCHHHEEE DDDIII IIIMMMMMMIIIGGGRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE

E' scaduto il 3 giugno u.s. il termine per l'invio dei progetti relativi al Ban-do per la concessione di contributi a enti pubblici, enti di diritto privato e

associazioni senza scopo di lucro per azioni e iniziative in tema di politiche di immigrazione, finanziato dalla Provincia di Asti con fondi re-gionali. I progetti sono finalizzati a combattere il pro-cesso di esclusione che coinvolge cittadini stranieri residenti sul territorio provinciale, nonché promuovere e sostenere il processo di integrazione. Il Bando, approvato dalla Giunta Provinciale nella seduta del 28 aprile, è riservato a sog-getti pubblici e privati per la realizzazione di attività di inclusione sociale, destinando alle politiche di immigrazione 41.157,48 euro, di cui 15.000 alle scuole, quale quota riservata ma non esclusiva. Il sostegno contributivo per i progetti ammes-si sarà a parziale copertura fino a un massi-mo del 70% dei costi destinati alla realizza-zione del progetto. Il contributo massimo ri-conoscibile non potrà essere superiore a 5.000 euro.

Sono pervenute nel termine previsto 21 domande di contributo. Come previsto al punto C) del Bando, i contributi saranno as-segnati, previa valutazione fornita da un'ap-posita Commissione, con Deliberazione di Giunta Provinciale. La valutazione di tutti i progetti presentati sa-rà effettuata con l'utilizzo di un metodo di analisi multicriteriale, che terrà conto dei se-guenti criteri:

- rispondenza delle attività alle priorità individuate dalla Regione Piemonte con DGR n. 14-800 del 15/10/2010;

- qualità del progetto; - diffusione e ampiezza dell'impatto; - presenza di reti progettuali che coin-

volgono più soggetti con particolare attenzione agli Enti locali;

- dimensione finanziaria; - la promozione della partecipazione e

del protagonismo dei cittadini stranieri mediante la valorizzazione di specifi-che competenze professionali e di apporti culturali;

- inserimento nei piani di zona..

FFFUUUOOORRRIII DDDAAALLL GGGIIIRRROOO 333 GGGIIIOOORRRNNNIII CCCOOONNNTTTRRROOO LLLAAA TTTRRRAAATTTTTTAAA DDDIII EEESSSSSSEEERRREEE UUUMMMAAANNNIII

Anche quest’anno è continuata l’azione di sensibilizzazione e di informazione che il

PIAM Onlus da anni porta avanti. Il tema della mani-festazione è stata “L'AC-COGLIENZA - Storie di migranti, sfruttamento e solidarietà”. Dal 2000 PIAM onlus si occupa del contrasto alla tratta di esseri umani, ge-stendo due centri di ac-coglienza per donne che

si sottraggono al racket della prostituzione, e promuove l’integrazione sociale e culturale dei cittadini migranti. Sabato 28 maggio alle 21.30 è stato organiz-zato un concerto degli 88 FOLLI, “marching band” di ottoni tonanti per le colonne sonore

dei film di Quentin Tarantino, da Pulp Fiction a Kill Bill passando per Le Iene. Domenica 29 alle 18 si sono incontrate le re-altà locali che si occupano di accoglienza e integrazione. Hanno partecipato: PIAM onlus, Caritas Asti, Coordinamento Asti est, il sinda-co di Settime Guido Rosina – impegnato sul fronte del progetto PAIS, per l’accoglienza dei profughi – Sportello Migranti della Casa del Popolo, Noix de Kola per il Laboratorio Socia-le di Lingua e Integrazione, Don Paolo Corino della Migrantes di Alba. L’incontro, aperto a cittadini ed operatori interessati ai temi dell’integrazione dei migranti. All’incontro e confronto è seguito l’ormai tipi-co Matrimonio Misto, kermesse culinaria in cui piatti etnici si sposano con vini pregiati ti-pici delle colline astigiane. Un modo originale per dire che il meticciato è il futuro della no-stra società.

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UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO Azioni sperimentali provinciali di consulenza e supporto in tema di disagio

Il 9 giugno scorso si è tenu-to presso il Centro Cultura-le San Secondo ad Asti l’incontro per la presenta-zione dei risultati delle atti-vità del Centro servizi pro-vinciale di consulenza e supporto in tema di disagio nell’anno scolastico 2010-

2011, nel corso del quale è stato proiettato il video “Dentro la rete” e il report dell’indagine nelle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado dal titolo significativo “La fatica di stare a scuola”. La rete è costituita da diverse scuole della provincia di cui l’IPSIA Castigliano è ente ca-pofila e da altri enti ed associazioni tra cui Associazione Peter Pan – Doposcuola, U.S.P., di Asti, Amministrazione Comunale di Asti (Assessorato all’istruzione e ai Servizi Sociali), Amministrazioni Comunali di: Castel-lo di Annone, Portacomaro, Refrancore, Rocchetta Tanaro, Comunità Collinari Via Fulvia e Valleversa, Fondazione Crasti, Am-ministrazione Provinciale di Asti, Jokko S.C.S., S.I.U.L.P., LIBERA ‘Associazioni No-mi e Numeri Contro Le Mafie’ di Asti, I.S.R.A.T di Asti, C.N.A. (Confederazione Na-zionale Artigiani di Asti e provincia). Il concetto alla base delle attività svolte dal Centro Servizi Provinciale ‘Uno per tutti, tut-ti per uno’ è quello dell’attenzione posta sul ben preciso ruolo della scuola nella consape-volezza che perché gli alunni possano essere

soggetti protagonisti devono ricevere atten-zioni particolari. Dopo quattro anni di vita, il Centro Servizi si è consolidato, ha raggiunto risultati più che soddisfacenti che si registrano:

- nel recupero di studenti, sia sul piano sociale che scolastico,

- nel migliorato clima nelle classi, - nella diminuzione di atti di bullismo e

vandalismo, - nel rendimento scolastico in aumento, - nel contrasto alla dispersione, - nella maggior serenità del docente,

supportato da personale esperto, nell’affrontare situazioni complesse, dif-ficoltà relazionali con la classe.

I presenti hanno ricevuto copia del report dell’attività svolta e del libretto “Appunti di storia per cittadini del mondo” realizzato, nell’ambito del progetto omonimo, dagli stu-denti di origine straniera dell’IPSIA Castiglia-no. “Per non dimenticare il nostro paese, per non dimenticare chi ha dato la vita per la li-bertà e chi ancora sta combattendo, per non dimenticare la nostra lingua, per non avere vergogna di essere stranieri nella terra che ci ospita e, ancora, per far conoscere ai com-pagni, agli amici italiani, qualche pagina della nostra storia, della storia più recente, che ha costretto i nostri genitori a intraprendere la non facile strada dell’emigrato.” La relazione e il libretto di Appunti di storia sono reperibili sul sito dell’Istituto Castigliano www.ipsiacastigliano.it/.

PPP AAA RRR LLL AAA NNN DDD OOO SSS III III MMM PPP AAA RRR AAA Giovedì 26 maggio 2011 si è conclusa la pri-ma edizione del progetto “Parlando si Impa-ra”, finanziato dalla Provincia di Asti – Asses-sorato alle Pari Opportunità e realizzato dalla Prefettura di Asti – Consiglio Territoriale per l’Immigrazione con la collaborazione di una fitta rete di partner: Comune di Asti - Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educati-vi, Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana, Ufficio Scolastico Provinciale - Cen-

tro Territoriale Permanente (CTP) e VI Circo-lo, Cooperativa Jokko. Il progetto prevedeva un corso di formazione linguistica e comunicazione sociale per ga-rantire pari opportunità di formazione a donne straniere giunte in Italia a seguito di ricon-giungimento familiare, con figli nella primis-sima infanzia, prive di reti sociali esterne alla famiglia ed a rischio di emarginazione socia-le.

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Giovedì 26 maggio 2011 si è conclusa la pri-ma edizione del progetto “Parlando si Impa-ra”, finanziato dalla Provincia di Asti – Asses-sorato alle Pari Opportunità e realizzato dalla Prefettura di Asti – Consiglio Territoriale per l’Immigrazione con la collaborazione di una fitta rete di partner: Comune di Asti - Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educati-vi, Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana, Ufficio Scolastico Provinciale - Cen-tro Territoriale Permanente (CTP) e VI Circo-lo, Cooperativa Jokko. Il progetto prevedeva un corso di formazione linguistica e comunicazione sociale per ga-rantire pari opportunità di formazione a donne straniere giunte in Italia a seguito di ricon-giungimento familiare, con figli nella primis-sima infanzia, prive di reti sociali esterne alla famiglia ed a rischio di emarginazione socia-le. Per consentire alle mamme di frequentare il corso, è stato allestito all’interno del Trovami-ci di Via Monti uno “spazio bimbi”, un luogo in cui poter portare i bambini non ancora inseriti nei servizi educativi, gestito da personale qualificato incaricato di organizzare uno spa-zio gioco in parallelo allo svolgimento del cor-so. Il Trovamici di Via Monti è stato individua-to come luogo ideale per ospitare il progetto poiché si trova nel quartiere Praia in cui risie-de la maggior parte delle partecipanti. Sono state ammesse al corso 26 donne e 22 di loro hanno frequentato costantemente tan-to da ottenere sia l’attestato di partecipazione sia il certificato del CTP relativo alle compe-tenze di base acquisite; i bambini che hanno

usufruito dello “spazio bimbi” sono stati 28 e la frequenza media giornaliera è stata di 15/16 unità. Alla fine del corso è stato distri-buito alle allieve un questionario; ne sono sta-ti compilati e restituiti 15 e sono in fase di e-laborazione da parte della Prefettura. L’ultima giornata di corso è stata dedicata ad una festa finale con la consegna dei diplomi e degli attestati, a cui è seguito un ricchissimo buffet organizzato da docenti ed allieve. Nel corso della festa due partecipanti al corso hanno tenuto un breve discorso di ringrazia-mento nel quale, pur esprimendo il desiderio che altre donne nelle loro stesse condizioni possano beneficiare di un’analoga iniziativa il prossimo anno, hanno chiesto di non essere dimenticate, bensì ancora sostenute nella lo-ro determinazione a voler continuare gli studi. Hanno inoltre offerto la loro disponibilità a partecipare alla prossima edizione come vo-lontarie all’interno dello “spazio bimbi” con la funzione di facilitatrici linguistiche. Il gruppo classe è apparso coeso ed unito ed erano tangibili l’entusiasmo e la voglia di im-parare che hanno caratterizzato l’intero cor-so. Splendido il rapporto con insegnanti e formatori che si sono avvicendati da ottobre a maggio e deliziosi i bambini che, se incontra-no per strada una delle insegnanti, la saluta-no con uno squillante “Ciao maestra!”. A questo punto, anche se può sembrare su-perfluo, è doveroso informare che la commis-sione “Donne minori scuola” sta già lavoran-do da settimane alla seconda edizione del progetto [ e non solo.

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Le Associazioni PIAM e Noix de Kola, per conclu-dere e festeggiare la riusci-ta dei corsi gratuiti di italia-no per i migranti, iniziati a febbraio e svoltisi presso i locali della Casa del Popo-lo di Asti, hanno organizza-

to sabato 11 giugno, a partire dalle ore 20.00, presso la Casa del Popolo, via

Brofferio 129 Asti, il "World Café", una grande festa multietnica. La serata è stata animata dall'African Circus e dal gruppo musicale folk Gitanes & Mistral. Sono stati inoltre allestiti un'istallazione di video e fo-tografie degli studenti e dei loro insegnanti, uno spazio di intrattenimento per i più pic-coli con il Mastro Giocattolaio e un Merca-tino del Baratto.

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Come gli anni scorsi, per festeggiare la conclusione dei corsi di italiano, informa-tica e cucina organizzati dall’Istituto Comprensivo di Castell’Alfero, in collabora-zione con le Unioni Collinari Monferrato Valleversa e Val Rilate e l’Associazione Cul-turale Valleversa Plus, il

prossimo venerdì 1° luglio si terrà la Cena Etnica, con selezionati sapori dal mondo a Tonco presso Villa Toso alle ore 20,30. E’ gradita la prenotazione ai numeri

0141.991200 e 349.5334716. Costo della ce-na € 20,00 vini inclusi. I corsi si sono tenuti a Montechiaro, Ca-stell’Alfero, Settime e Tonco e oltre alle attivi-tà didattica si sono rivelati momenti di incon-tro, conoscenza e aggregazione nonché di rilevazione dei bisogni che sono stati affronta-ti dagli sportelli stranieri appositamente istitui-ti a Montechiaro presso l’Unione collinare e a Castell’Alfero presso l’Ufficio Turistico. L’esperienza di tali corsi e dell’attività degli sportelli stranieri è ormai consolidata e si pre-vede la sua prosecuzione anche per il pros-simo anno scolastico.

VVV III VVVEEERRREEE AAASSS TTT III

Ha preso il via giovedì 2 giugno Vivere Asti, ciclo di incontri sul-la storia di Asti e sui suoi mo-numenti rivolto a cittadini stra-nieri.

L’iniziativa, finanziata dalla Regione Piemon-te, rientra nel programma di attività del pro-getto Asti Città Museo, promosso dal Sistema Urbano di Valorizzazione Integrata del Patri-monio Culturale, una rete di 22 partner - enti pubblici, Diocesi, Fondazioni, Università, ope-ratori turistici, associazioni di volontariato, cooperative sociali - di cui il Comune è ente capofila. L’iniziativa vuole rendere più partecipi i citta-dini stranieri alla vita della Città. E per parte-cipare alla vita della comunità astigiana, pri-mo passo è conoscerne la storia e le espres-sioni culturali ed artistiche attraverso i secoli.

Di qui, questo ciclo di dieci incontri – comuni-cazioni frontali, lezioni itineranti, visite guidate – condotti da Gianfranco Monaca, dell’Associazione “Tempi di Fraternità”, cura-trice dell’iniziativa insieme con il Comune di Asti – Settore Cultura, Istituti Culturali e Mani-festazioni, il Settore Politiche Sociali, Istru-zione, Servizi Educativi e Sport e la Caritas Diocesana. Il primo incontro si è svolto il 2 giugno al Museo di Sant’Anastasio. Tema principale: Asti, la sua gente e la sua cultura, come risultante di incontri e contributi di popoli e correnti migratorie che fin dai tem-pi più remoti hanno interessato il suo territorio (come del resto quello della Penisola e dell’intera Europa). E’ seguita la visita guidata al Museo, con par-ticolare attenzione alla cripta e ai capitelli ro-manici di Sant’Anastasio, riscontri tangibili -

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nei temi e nei modi della decorazione – dell’incontro di tradizioni diverse (longobarda, romanica, araba). Una trentina i partecipanti, con provenienze da Albania, Moldavia, Romania, Marocco, Ghana, Nigeria, Senegal. Il secondo incontro ha visto come protago-nisti i profughi somali ospitati dalla Caritas Diocesana. Una trentina i partecipanti che, con l’ausilio di una mediatrice, hanno visitato il centro storico acquisendo informazioni sui principali monu-menti, piazze e palazzi. Il prossimo incontro, con ritrovo davanti al Museo di Sant’Anastasio alle ore 16.00, è in

programma domenica 26 giugno: è prevista una lezione itinerante nel centro storico che toccherà, tra le altre tappe, la Cattedrale, la Torre Rossa, la Sinagoga, e si concluderà a San Secondo. Seguiranno, domenica 3 luglio, la visita gui-data all’Archivio Storico del Comune, mentre per il quarto appuntamento, in programma domenica 17 luglio, il percorso sarà scelto in base ai suggerimenti ed agli interessi che sa-ranno espressi dai partecipanti. Dopo i primi quattro incontri, Vivere Asti ri-prenderà a settembre e proseguirà per tutto il mese di ottobre.

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NOTIZIE DALLA GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

La Sezione terza con ordinanza n. 1939 del 6 maggio 2011, ha sospeso l’esecutività del-la sentenza n.6434/2010 del TAR del Veneto che respingeva il ricorso contro il decreto di

diniego di permesso di soggiorno per lavoro domestico della Questura a seguito della vio-lazione dell’art.13 co. 13 del D.Lgs. 286/98.

L’Adunanza Plenaria del 10 maggio 2011 con la sentenza n. 7 ha accolto il ricorso di un cittadino straniero contro il rigetto dell’istanza di emersione del lavoro irregolare prevista dalla legge 102/2009 per la condan-na riportata dal ricorrente ai sensi dell’art. 14, comma 5-ter, del d.lgs. n. 286 del 25 luglio 1998 (T.U. delle disposizioni sull’immi-grazione), per essersi lo stesso trattenuto il-legalmente nel territorio dello Stato, in viola-zione dell’ordine impartito dal Questore, ai sensi del comma 5-bis dello stesso decreto. In conformità, infatti, all’orientamento costan-temente seguito dalla Corte di Lussemburgo e dalla stessa Corte costituzionale italiana anche la recentissima sentenza comunitaria afferma che è compito del giudice nazionale assicurare la “piena efficacia” del diritto dell’Unione, negando l’applicazione, nella specie, dell’art. 14, comma 5-ter, in quanto contrario alla normativa dettata dalla Direttiva n. 115 del 2008.

“L'effetto di tale diretta applicazione - ha pun-tualizzato la Corte - non è quindi la caduca-zione della norma interna incompatibile, ben-sì la mancata applicazione di quest'ultima da parte del giudice nazionale al caso di specie, oggetto della sua cognizione, che pertanto sotto tale aspetto è attratto nel plesso norma-tivo comunitario.” (Corte Cost. n. 168 del 1991). Deve concludersi che l’entrata in vigore della normativa comunitaria ha prodotto l’abolizione del reato previsto dalla disposi-zione sopra citata, e ciò, a norma dell’art. 2 del codice penale, ha effetto retroattivo, fa-cendo cessare l’esecuzione della condanna e i relativi effetti penali. Tale retroattività non può non riverberare i propri effetti sui provve-dimenti amministrativi negativi dell’emersione del lavoro irregolare, adottati sul presupposto della condanna per un fatto che non è più previsto come reato.

CORTE DI CASSAZIONE

Le Sezioni Unite con sentenza n. 16453 del 24 febbraio 2011 hanno rigettato il ricorso del P.M. ritenendo corretta la decisione del giudice di merito del Tribunale di Pordenone che ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del cittadino straniero che aveva omesso di esibire i documenti in quanto privo

del regolare permesso di soggiorno, per es-sere intervenuta l’abolitio criminis del reato già previsto dall’art. 6, comma 3, d. lgs. 286/1998 a seguito delle modificazioni intro-dotte dall’art. 1, comma 22, lett. h), l. n. 94 del 2009.

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PUBBLICAZIONI DI INTERESSE

GG 22 SS EE CCOONNDD EE GG EENN EERRAA ZZ II OONN II

G2, seconda genera-zione, è il filo condut-tore del primo numero di libertàcivili dell'anno 2011, che si apre con l'editoriale del prefetto Angela Pria, quale nuovo direttore edito-riale della rivista; il tema di scottante at-tualità riguarda gli

squilibri economici-sociali in essere nell'intero Maghreb e la conseguente ondata di sbarchi, per lo più di cittadini tunisini, che ogni giorno si riversa sulle coste siciliane e dell'isola di Lampedusa in particolare. Per lo scrittore Erri de Luca, intervistato dal Giuseppe Sangiorgi, "oggi il nostro continente si illude di contene-re le maree umane che comunque arrivano e trasformano la vita". Il professor Antonio Go-lini, accademico dei Lincei, non si ferma ad un mero approccio statistico sui minori stra-nieri in Italia, ma svolge una indagine qualita-tiva per comprendere problemi ed aspettative delle nuove generazioni. Le parole chiave del percorso d'inclusione, ossia esperienza, ere-dità ed ethos ed i valori ad esse riconducibili

consentono a Mariagrazia Santagati, della Fondazione Ismu, di analizzare il progetto di migrazione elaborato dagli stranieri di prima generazione come unica prospettiva di vita per i loro figli. Graziella Giovannini, socio-loga dell'università di Bologna, si siede ide-almente su un banco di scuola, accanto ad uno studente straniero, per vagliare il diritto allo studio alla prova dell'immigrazione. Ele-na Besozzi dell'Università cattolica di Milano evidenzia il successo scolastico dei minori stranieri tra prima e seconda generazione. Di grande interesse poi "la scheda" del nuovo numero di libertàcivili, che riporta tutti i dati sugli studenti nel nostro Paese, dalle scuole elementari fino ai corsi post universitari. Maurizio Ambrosini, dell'Università statale di Milano, affronta a 360 gradi il valore e le criticità connessi al ricongiungimento familia-re tra figli e genitori. Il complesso fenomeno dei minori non accompagnati è al centro dello studio di Giovanni Giulio Valtolina - Fonda-zione Ismu - che si avvale del rapporto Anci e dell'indagine di Save the children in materia. Tutto questo ed altro ancora....

DDD III RRR III TTT TTT OOO DDD III PPP AAARRROOO LLL AAA

Comunicazione ed e-mergenza sono le due più evidenti espressioni del fenomeno migratorio che in questi ultimi mesi ha investito i paesi che si affacciano sul Mediterra-neo. Nel nuovo numero della rivista ‘libertàcivili' i riflettori sono stati pun-

tati sul ruolo svolto dai mass media e, in par-ticolare, da internet e telefonia mobile, nei processi di transizione in atto nei paesi del Nord Africa e negli scenari di cambiamento che prefigurano. Strumenti questi che, come sottolineato nell'editoriale dal Capo diparti-mento per le libertà civili e l'immigrazione Angela Pria, amplificandone la realtà, ci hanno resi testimoni di un dramma umanitario in corso, che più di altri ha investito il nostro

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Paese. Segnale evidente di ciò che di nuovo sta avvenendo al di là delle sponde del Medi-terraneo e che l’Europa troppo spesso si o-stina a non vedere nelle sue implicazioni più profonde di carattere sociale, economico e politico. Intervento umanitario e comprensione delle cause sono quindi, come emerge dalle pagine della rivista, la chiave per fronteggiare il nuovo contesto geopolitico dell’emergenza, laddove l’uno non può pre-scindere dall’altra. In primo piano, il ‘diritto di parola’ degli immigrati, con il fenomeno sem-pre più diffuso della stampa etnica che sta gradualmente trasformando gli immigrati da semplice oggetto della comunicazione a sog-getti attivi, fonte ed espressione diretta delle notizie e dei problemi che li riguardano. La

comunicazione come strumento per superare il gap sociale e favorire l’integrazione. Signifi-cativo è al riguardo il progetto educativo ‘Cantieri d’Italia, l’italiano di base per costrui-re la cittadinanza’, avviato di recente sulla base di un accordo tra il ministero dell’Interno e la Rai. L’iniziativa s’ispira alla trasmissione 'Non è mai troppo tardi' , condotta nel lontano 1954 dal maestro Alberto Manzi con l’obiettivo di alfabetizzare una popolazione che registrava all’epoca punte significative di analfabetismo, considerato un deficit sociale di non integrazione, oltreché di non cono-scenza linguistica, così come, del resto, ac-cade oggi con tanti immigrati.

AGLI ITALIANI DI OGGI E DI DOMANI

Voluta dal Comitato Provin-ciale per la valorizzazione della cultura della Repubbli-ca nel contesto dell’Unità Europea, questa pubblica-zione ha visto il coinvolgi-mento dell’UTEA (Universi-tà della Terza Età di Asti Scuola per adulti), che ne

ha curato la stesura, e dell’UST (Ufficio Sco-lastico Territoriale di Asti), che ne ha favorito la diffusione nelle scuole della provincia. Sic-come il 150° anniversario dell’Unita d’Italia si colloca in un momento storico la cui tendenza e caratterizzata sia dallo “spostamento” dei confini nazionali, conseguente alla nascita dell’Unione Europea, sia dal processo di glo-balizzazione, nel cui ambito l’Italia e interes-sata da un flusso migratorio che ne trasforma il tessuto sociale con l’inserimento di altre et-nie, si e ritenuto importante coinvolgere il Consiglio territoriale per l’Immigrazione, or-ganismo che ha sede presso la Prefettura con competenze e finalità specificamente ri-volte all’integrazione dei cittadini stranieri nel nostro territorio. Per la realizzazione di que-sto lavoro e stata costituita una commissione formata dai professori Edoardo Angelino, Francesco Antonio Lepore, Ferruccio Zan-chettin, incaricati dall’UTEA, e dai rappresen-tanti delle comunità straniere più numerose, i signori Ilir Polena (Albania), Ilona Zaharieva (Macedonia), Fatiha Maslahi (Marocco) e Ali-na Haman (Romania), con il supporto e la

collaborazione dei due incaricati della Prefet-tura, signore Maria Angela Savoca (traduttore e interprete) e Patrizia Binello (assistente so-ciale coordinatore). Il testo, dopo aver trattato sinteticamente del Risorgimento italiano, de-dica quattro specifiche sezioni alla storia dei processi che hanno portato all’indipendenza Albania, Macedonia, Marocco e Romania. L’intento e stato quello di offrire agli stranieri residenti nel nostro territorio l’opportunità di scoprire, ancorché sinteticamente, le vicende e i personaggi che hanno portato all’Unita d’Italia, e di poterli raffrontare in parallelo con gli eventi storici che hanno condotto alla for-mazione di quei Paesi, le cui popolazioni so-no maggiormente presenti nella nostra pro-vincia. L’opera è volutamente scritta soltanto in italiano, ad eccezione dell’introduzione, tradotta in albanese, macedone, arabo e ru-meno, nella convinzione che l’integrazione passi anche attraverso la conoscenza del no-stro idioma come strumento di arricchimento culturale oltre che come lingua veicolare e mezzo di comunicazione fra stranieri di origi-ne diversa. L’impegno profuso dal Consiglio territoriale per l’Immigrazione di Asti nel per-seguire gli obiettivi di integrazione che la leg-ge gli assegna è pubblicamente riconosciuto. Con quest’ultima iniziativa si intende infatti favorire la reciproca conoscenza storica nella consapevolezza che questa possa rafforzare la coesione sociale e aprire la prospettiva su un nuovo futuro comune

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. INFO

PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO: Piazza Alfieri n. 31 AREA IV – Diritti civili, cittadinanza, condizione giu-ridica dello straniero immigrazione e diritto di asilo – Dirigente: Dr. Arnaldo Agresta - Sportello Unico per l’Immigrazione

Da lunedì a venerdì ore 09,00 – 12,00; lunedì e merco-ledì anche pomeriggio dalle 15.00 alle 16, 2° piano; Tel. 0141-418730 (lavoro) 0141-418728 (ricongiungimenti) - Concessione Cittadinanza italiana Da lunedì a venerdì ore 09,00 – 12,00; lunedì e merco-ledì anche pomeriggio dalle 15.00 alle 16, 1° piano, Re-ferenti: D.ssa Esposito e Sig.ra Marmo - Tel. 0141/418745 - Rifugiati Lunedì, mercoledì, venerdì ore 09,00 – 12,00 2° piano; Referente: D.ssa Savoca tel. 0141-418722,

QUESTURA: Corso XXV Aprile n. 19 Tel. 0141-418111 Ufficio Immigrazione: per rilascio, rinnovo permessi e carte di soggiorno lune-dì-sabato 8.30 -12.30, previo appuntamento tramite Sportello Dedalo: tel. 0141-399525, fax 0141-399400, Corso Alfieri 350, da Lunedì a Venerdì 9.00 – 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.00; oppure presso Comando dei Vigili Urbani in via Fara 12, tel 0141-399904, fax 0141-598559, da Lunedì a Venerdì 8,00 - 13,00 e il martedì anche dalle ore15.30 alle ore 17.30. Rifugiati: IV Sezione da Lunedì a Venerdì ore 8.30 – 12.30.

DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO: C.so Dante, 31, tel. 0141 532200 fax 0141 30173, [email protected] [email protected] Orario: da Lunedì a Venerdì 8.30 – 12.30, il lunedì e il martedì anche il pomeriggio dalle 15.00 alle 16.30

Via Fratelli Rosselli - tel. 0141-591306 Orario: lun. - ven. 8.15 – 11.30,lun. e merc. anche dalle 14.30 alle 16.00

CAMERA DI COMMERCIO: piazza Medici 8, e-mail: [email protected] tel. 0141.535268 - Fax 0141.535200 –

Orario da lunedì a venerdì 8.30 –

PROVINCIA DI ASTI UFFICIO POLITICHE SOCIALI E PUBBLICA TUTELA

Palazzo della Provincia -Piazza Alfieri, 33 ASTI 1° piano - Telefono 0141-43 32 72 Fax 0141-43 32 63

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Dal lunedì al venerdì 9.00 -13.00 Martedì e giovedì pomeriggio 15.30 -17.00

CENTRO PER L’IMPIEGO Indirizzo : C.so Dante n. 31, Asti Telefono : 0141 433 401 - Fax : 0141 351 920 [email protected] Dirigente : Massimo Caniggia

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Venerdì, 8.30-12.30 Giovedì: 8.30-13.00 Martedì e Giovedì: pomeriggio solo colloqui su appun-tamento

COMUNE DI ASTI: Sportello Stranieri e Nomadi Corso Alfieri 350 Orario: lunedì - venerdì 9.00 – 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.00;

Referenti: Dott. Amico tel. 0141-399527, [email protected]

Sig.ra Margarino tel. 0141-399525 [email protected]

Sig. Marini tel. 0141-399488 [email protected]

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE INTERCULTURALE Via Comentina 10 (scuola Primaria Cavour) tel./fax 0141

556371 e-mail: [email protected] Orario: martedì 14,00 - 17,30; mercoledì 11,00 – 13,00 In altri giorni previo appuntamento. Referente: Ins. Laura Fontana [email protected]


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