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Abellinum 23

Date post: 26-Mar-2016
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Il numero 23 del settimanale Abellinum
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Page 1: Abellinum 23
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Testata giornalistica di Avellino, Atripalda, Mercogliano e Monteforte, registrata al Tribunale di Avellino al n. 2 del Registro Stampa in data 19/04/2010 - Sul web all’indirizzo: WWW.ABELLINUM.IT

L’Avellinocentrismoe i profughi africani

Nessuno lo ha detto aperta-mente, ma molti lo pensava-no, mentre in Consiglio co-

munale si apriva la discussione, omeglio la riflessione, sulla possibilitàche l'ospedale San Giacomo fosseutilizzato come centro di accoglienzaper i profughi africani. Una preoccu-pazione, forse una paura, che ha toc-cato i consiglieri comunali di Mon-teforte Irpino, dopo che il managerdella Città Ospedaliera, Pino Rosato,in un'intervista a il Mattino, ha af-

fermato che “due delle tre strutturesanitarie rimaste vuote, non potreb-bero ospitare i profughi libici, tuni-sini e di qualsiasi altro Stato". Perché due su tre? Si sono chiesti tragli scranni comunali e, soprattutto,perché i due edifici sono quelli diAvellino (di viale Italia e il Maffuc-ci)? Ed ecco il neologismo coniatoper l'occasione, al quale tutti pensa-vano, senza pronunciarlo aperta-mente: "Avellinocentrismo".

CONTINUA A PAG.2

I quaranta annidella Proloco

La Proloco atripaldese ha compiuto qua-ranta anni e il presidente Cuccinielloannuncia di voler lasciare.

A PAGINA 4

SABATO 2 APRILE 2011 ANNO I NUM.23 EURO 0,50

ABELLINUM

L’EDITORIALE

ATRIPALDA

Stadio, scontroin Consiglio

Stadio sì, stadio no. E’ stato questouno dei punti più dibattuti nel corsodell’ultimo civico consesso a Merco-

gliano.A PAGINA 12

MERCOGLIANOL’INCHIESTA“Sottostratinoncuranti”,

le opere d’artedell’Irpinia

MONTEFORTEElezioni, contoalla rovesciaper le liste

di Ciro De Pasquale

MILENA TALENTO A PAG. 6

L’Asl mette sul piatto L’Asl mette sul piatto 400mila euro 400mila euro per riqualificareper riqualificarela strutturala strutturadi via Tiratore.di via Tiratore.Pronto il progetto Pronto il progetto per un centro per un centro di cura dell’autismo di cura dell’autismo e un reparto e un reparto di neuropsichiatriadi neuropsichiatria

Ridateci l’edificio InailRidateci l’edificio Inaildi Attilio Alvino

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Cirisiamo. Soltantola scorsa settima-na (nel numero

22 di Abellinum) discute-vamo di "Napolicentri-smo" e di regione Dei DuePrincipati e, adesso, suddi-vidiamo ulteriormente?Questo punto di partenzaè importante per capire co-me, al di là della distanzee dei territori, i probleminazionali hanno sempre ecomunque una ricadutasul nostro territorio in par-ticolare. Nel meccanismodel "federalismo immigra-torio", innescato proprio

negli ultimi giorni, alle Re-gione, alle Province e ai Co-muni resteranno non soloi debiti, ma anche i profu-ghi. Il Governo ha, infatti,deciso di allestire una seriedi centri di accoglienza in

molti comuni del Centro -sud: c'è Trapani, Caltani-setta, Santa Maria CapuaVetere, Potenza, Pisa. Nonci sono città del Piemonte,della Liguria, della Lom-bardia, insomma non ci so-no città della Lega, ops...perdonate, del Nord. Ma ilMinistro Maroni ha rassi-curato tutti in questi senso,affermando che presto sa-ranno individuate nuovesedi e che, comunque, lapermanenza è provvisoriae temporanea. Tradotto: di-ciotto mesi, secondo le nor-me europee. E, nel frattem-po, si è già aperto il giocoal massacro nei comuni delSud, Irpinia compresa. Tut-ti chiedono garanzie e nes-suno è disposto ad acco-gliere immigrati. Razzi-smo? Macchè, esasperazio-ne, paura, difficoltà econo-miche: sono questi i verimotivi che animano i lam-pedusani così come gli ir-pini, così come i potentini.Un'esasperazione che certonon può essere sollevatadall'acquisto da due milio-ni di euro del Premier Sil-vio Berlusconi: una villanella Cala Francese a Lam-pedusa, perché lui «è unodi noi. Se vi deludo imbrat-

tatela». Peccato, che sul-l'isoletta i cittadini "cam-pano" con poco più di mil-le euro al mese e quest'an-no si sono visti cancellareoltre il sessanta per centodelle prenotazioni estive.Ma non era meglio devol-vere quei soldi al Comune?Questa volta il Premier hapromesso di liberare l’isolain due giorni. Un lettore miha fatto notare un parago-ne che, all’inizio mi ha fat-to sorridere, ma poi, riflet-tendoci un attimo in più,mi ha fatto rabbrividere: ri-cordate l’emergenza rifiutia Napoli? Mi ha scritto. IlPremier promise di liberareil capoluogo campano intre giorni. Quei rifiuti fini-rono nell’ennesima disca-rica regionale e sparsi unpò nel territorio nazionalee un pò in Europa. Adesso,il problema si riproponepiù drammatico di prima.Cosa c’entra? L’Irpinia è laterra sognata dai politici -addetti ai lavori - associa-zioni criminose dove sver-sare i rifiuti. Un pò come lecoste italiane per un emi-grato. Siamo certi che do-mani il problema immigra-zione, non si ripropongapiù drammatico di oggi?

Sono uno di voi. ImbrattateIL PUNTO

ABELLINUMSabato 2 Aprile 20112

PAG. 4 ATRIPALDA

PAGG. 8 SPECIALE

PAGG. 12-13 MERCOGLIANO

SOMMARIO

di Ciro De Pasquale

4 - LAPROLOCOCOMPIE 40 AN-NIAtripalda. L’associazio-ne cittadina hafesteggiato con la citta-dinanza

6 - “SOTTOSTRATINONCURANTI”,LE OPERE D’AR-TEAvellino. La Soprinten-denza ha presentato unvolume sul restauro del-le bellezze irpine

7 - IL “GIARDI-NIERE” DIPIAZZA CASSE-SEAtripalda. La storia diVincenzo Caputo checura le aiuole pubblichesotto casa sua

8 - L’ASL

“RIVUOLE”L’EDIFICIOINAILSpeciale. L’Azienda sani-taria presenta uno stu-dio di fattibilità per ilriutilizzo della strutturadi via Tiratore

10 - SBAGLIATOBOCCIAREQUELLADETERMINAMercogliano. Ilconsigliere Sampietro:servono fondi per ilrischio sismico

11-12 - IL CON-SIGLIO “DEIVELENI”Mercogliano. Consiglio“fiume” e scambi di ac-cuse tra maggioranza eopposizione aMercogliano

13 - SCAMBIODI ACCUSE

NEL PDLMonteforte. Clima sem-pre più incandescente invista della scadenza perla presentazione delleliste

14 - LA FELICI-TA’ MIGLIORALA SALUTERubrica medica. Lo spe-cialista: affrontare la vi-ta con ottimismo aiutanella cura di molte pato-logie

15- DOPO LAFIGURACCIA,IL MATERACalcio Avellino. Lasquadra di mister Vullocerca il riscatto in cam-pionato, dopo la pessi-ma prestazione con ilCatanzaro

ABELLINUM

DIRETTORE:

VICEDIRETTORE:

EDITORE:

STAMPA:

DISTRIBUZIONE:

PUBBLICITA’:

REDAZIONE:

Ciro De Pasquale

Attilio Alvino

Associazione culturale“Cento uomini d’acciaio”Contrada Valleverde, 8 –

83042 Atripalda (Av)

Tipografia Tozzi A. & c. sncvia V. Belli, 42/44 - 83042

Atripalda (Av) tel. 0825/623745

Testa Dora & C. sasvia Piano Pezze - 83030Manocalzati (Avellino)

tel. 0825/675243

Associazione culturale“Cento uomini d’acciaio”

Piazza Umberto I, 43 - 83042

Atripalda (Av) Tel. 3398212235

IN COPERTINA. La strut-tura di proprietà dell’Inailin via Tiratore ad Atri-palda.

Il Consiglio di Monteforte “richiama” Rosato perché non ha esclusol’ospedale San Giacomo quale possibile meta di immigrati. Il Premiercompra una villa da due milioni a Lampedusa per rassicurare i cittadini

Page 4: Abellinum 23

di Milena Talento

Prendono il via le at-tività della Keres,giovane casa editri-

ce specializzata nellapubblicazione di testi le-gati al genere fantasticoe vampiresco. Un genereparticolarmente in voganegli ultimi anni che puòvantare una lunga storiae veri capolavori legatiad autori spesso “inso-spettati”, come Keats,Byron, Baudelaire, perfare qualche nome, o inostrani Capuana, Pragae Calvino. Il progetto edi-toriale di Keres si basa suun’idea di valorizzazionee recupero di una tradi-zione letteraria spessotrascurata o dimenticatama che è, tuttavia, allabase delle moderne rap-presentazioni del fanta-stico. Titolo d’esordiodell’editore è Il Vampiro.

Storia Vera diFranco Mistrali.Si tratta del pri-mo romanzo divampiri della let-teratura italiana,datato 1869, che laKeres riproponeper la prima voltadalla sua uscita. Ilvolume, che nonpiacerà solo ai cultoridella letteratura fan-tastica e gotica ma an-che agli appassionatidi romanzi storici enoir, ha anticipato diun trentennio il Draculadi Stoker e di tre anni laCarmilla di Le Fanu.Quella narrata è una vi-cenda fitta di intrighi,complotti, vendette, pas-sioni travolgenti, ma so-prattutto una storia disangue, mistero, magia espiritismo. Mistrali laracconta magistralmentecon uno stile forbito e ri-cercato, denso di citazio-ni erudite, di personaggie di episodi storici, mito-logici, biblici, puntual-mente chiariti dal riccoapparato di note. Il rac-conto «si innesta sull’ecodel fervore risorgimenta-le. La patria vessata, inquesto caso, è la lontanaPolonia, sottoposta al gio-go degli zar. Il despota,l’Imperatore di tutte leRussie, definito sarcasti-camente “l’ombra di Diosulla Terra”, viene ricon-

dotto ad una condizioneumana, ridicolizzato nel-le sue debolezze e sadichemanie».

L’AUTOREIl barone Franco Mistrali(1833-1880) fu giornali-sta, scrittore, garibaldinoe convinto anticlericale.Tra il 1860 e il 1868,scrisse per la “Gazzettadi Milano” e pubblicò va-ri romanzi. Nel 1861,uscì la sua prima operadi carattere fantastico, laraccolta I Racconti delDiavolo. Storia della Pau-ra. Nel 1869 pubblicò IlVampiro. Storia Vera, pri-mo romanzo vampirescodella letteratura italiana.Il pubblico, comunque,apprezzò soprattutto isuoi romanzi storici e lesue “storie aneddotiche”.Nel 1867 si unì alla Le-gione Romana del mag-giore Ghirelli, e l’annosuccessivo si trasferì aBologna, dove divennedirettore de “Il Monito-re”. Nel 1873 rimasecoinvolto nello scandalodella Banca di Romagna.Dal carcere continuò adirigere “Il Monitore” efondò “Il Piccolo Monito-re”, in aspra polemicacon la rivista satirica “IlMatto” di Carducci eGuerrini. Scarcerato al-l’inizio del 1878, fondò“La Stella d’Italia”. Quan-do fu stroncato da unaneurisma cardiaco, il 18dicembre 1880, moltigiocarono al lotto i nu-meri relativi alla suamorte, che, a quanto sidice, uscirono tutti.

LA STORIASan Pietroburgo, 20 di-cembre 1825. Nicolò Ro-manoff, zar di tutte leRussie, riesce a salvarsida un complotto grazieall’intervento dell’amicaMaria Ludowiska. L’im-peratore e la donna han-no alle spalle un amoredifficile, mai realizzatosi,perché osteggiato dal pa-dre di Nicolò, lo zar Ales-sandro. Questi costrinseMaria, sgradita perchépolacca, a sposare il con-te Ludowiskoi: la donnadovette accettare il suodestino, ma non si con-cesse mai al marito.

Qualche tempo dopo, du-rante un ballo, una don-na mascherata con undomino nero insinuò nelconte il sospetto che Ma-ria lo tradisse con Nicolò.Ludowiskoi diventò, co-sì, il peggior nemico del-lo zar, ma il suo tradi-mento venne scoperto edegli fu mandato in Sibe-ria. Qui fu salvato dallastrega Jarba, la quale loiniziò alla magia.Monaco, 1862. Un arti-sta, narratore della vicen-da, ospite nella villa delconte Alfredo Kostia,scopre che il padrone dicasa nasconde un tor-mentoso segreto. Kostia,soffermandosi davanti adun quadro raffiguranteOfelia, racconta all’amicoche la modella ritrattaera la sua amata Pia Lu-dowiska, morta dieci an-ni prima. La perfetta so-miglianza con una donnavista qualche giorno pri-ma durante una gita, perKostia, è la prova che Piaè tornata dal mondo deimorti come vampira. Perdi più, all’esumazionedel corpo, la bara vienetrovata vuota, eccettoche per un medaglioneed un anello.Nei giorni successivi,l’artista e Kostia hannomodo di conoscere ladonna della gita: è la bel-lissima principessa Me-tella di Schonenberg. Me-tella impiega poco a con-quistare le simpatie diAlfredo, vincendone ladiffidenza. Il narratore,però, rimane turbatoquando nota l’anello del-la principessa, identico aquello della donna del ri-tratto, e il suo ambiguocomportamento. Preoc-cupato per l’amico, l’ar-tista decide di indagaresul suo segreto, ed ottie-ne l’aiuto del Principe diMonaco e del benemeritoispettore Ledru. I tre ri-costruiscono una storiadi sangue e di vendette,legata alle tristi vicendedella famiglia di Kostia,dei misteriosi genitori diMetella e dello stesso zarNicolò. Ad intralciare lericerche ci penserà il mi-sterioso Eliam, scienziatoalchimista, intimo amicodella principessa.

Il Vampiro di Mistrali affascinaE’ l’esordio per la giovane Keres

3Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate

alla redazione giornalistica di Abellinum, agli indirizzi mail:

E-mail: [email protected]

oppure: [email protected]@

CULTURAABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

La casa editrice irpina il Papavero, diret-ta da Donatella De Bartolomeis, si af-faccia al mondo del teatro e lo fa in oc-

casione dell’anno tolstoiano, a cento annidalla morte dello scrittore, con “La Sonata aKreutzer” riadattata dal grande M° AlvaroPiccardi, uno dei registi e attori di teatro piùsignificativi della scena italiana. Piccardi de-butta in teatro a soli 13 anni con la compa-gnia di Ernesto Calindri e nel 1959 è inter-prete dello sceneggiato televisivo, diretto daAnton Giulio Majano, “l’isola del tesoro”,

tratto dal romanzo di Robert Lo-uis Stevenson, incui interpretòil ruolo del gio-vane protagoni-sta, Jim Haw-kins, oggi ha unricco ed impor-tante curriculum.“La Sonata aKreutzer” è unmonologo forte-mente emotivo: unuomo, processato eassolto per l’uccisio-ne della moglie, ri-percorre la sua storiasulle note di Ludwigvan Beethoven. Un la-

voro, un’opera ancora in grado di illuminarein modo toccante le zone più nascoste dellanostra esistenza con la quale Alvaro Piccardirende omaggio a Tolstoj e inaugura la collana“Quaderni di scena”.«L’idea – dichiara Salvatore Mazza, curatoredella collana - nasce dalla volontà di renderevisibili le parole, i versi, i silenzi che dai teatrisaltano sulle pagine bianche o viceversa, conil rito/scrittura che nasce, si perpetua e vivesaldamente. Si vuole esaltare la drammatur-gia, accogliere e divulgare non solo opere pri-me ma veri e propri scritti di e per il teatro.Non si vuole assolvere alla mancanza di qual-che anello nella produzione di scritti teatralima condividere l’idea, esaltare la creazione,vederla sulle tavole di un palcoscenico. È co-me se da un grosso baule di un teatro pren-dessimo i copioni, gli appunti di regia, gli og-getti di scena, le didascalie, il sottotesto e liportassimo agli occhi dei lettori fornendo ele-menti continui a quella creazione stessa chesi evolve, prende corpo, a volte sperimentan-dosi sulla scena stessa, diventa materia, idea-azione del regista, lavoro dell’attore, in cuientrano con forza dirompente le esistenze, leenergie, le motivazioni e le vite di quelli chene fanno parte e si valorizzano e si fortificanoin un contesto unico: la scrittura scenica». E per dare un’ulteriore opportunità ai giovaniche abbracciano il difficile mondo del teatrola casa editrice il Papavero e il Clan H Teatrodi Avellino indicono il primo concorso na-zionale per monologhi, dialoghi e corti tea-trali. Il “Premio Quaderni di scena” prevedela selezione e la pubblicazione di un qua-derno ogni mese. Il bando è nel blog dellacasa editrice http://blog.libero.it/Edizioni-Papavero.

“La sonata a Kreutzer”,Tolstoj secondo Piccardi

nel centenario della morte

IN LIBRERIA

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15SPORTABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

Si era partiti alla vol-ta di Catanzaro peraffrontare una par-

tita che per tutti era rite-nuta una formalità. Par-titi davvero troppo con-vinti, forse senza nem-meno immaginare che in

campo ci sarebbero statianche gli avversari.Doveva essere una gior-nata di campionato al-

l’insegna del successo edella vittoria, per conso-lidare la posizione inclassifica e tutto il buonlavoro svolto finora dalnuovo tecnico Vullo.Purtroppo per tutti cosìnon è stato. E’ successoquello che veramentenessuno si aspettava.L’Avellino si è pratica-mente “suicidato” con-tro una squadra che, inquesto campionato, nes-suno aveva mai visto, senon per il nome in fondoalla classifica sin dallaprima giornata, retroces-sa già in partenza e cheaspetta solo la matema-tica per avere l’ufficiali-tà.Questa sconfitta pesa an-cora di più perché arri-vata dopo la sosta,quando i tifosi aspetta-vano una vittoria in

grande stile Avellino, perfesteggiare la continuascalata in classifica. Pur-troppo non è andata co-

si. I biancoverdi tornanoda Catanzaro a boccaasciutta, rimediando unasquallida e vergognosasconfitta.L’Avellino scende incampo dimenticando latesta, ma non negli spo-gliatoi, dimenticandolaaddirittura in irpinia.Lo si nota subito che lasquadra non c’è, infattidopo pochi minuti dal-l’inizio dell’incontro ilCatanzaro è in vantaggiocon Gaglione che attra-versa la metà campobiancoverde e mette asegno con i calciatori ir-pini fermi ad ammirarlo.Dopo questo episodiochiunque si sarebbeaspettato una reazionegrintosa e da veri Lupi,invece l’Avellino arrancae riesce ad avvicinarsi alportiere avversario soloin poche occasioni, laprima con Scandurrache impatta su Scerbo esulla sua respinta Mille-si prende il palo e la se-conda con De Angelische a fine primo temposciupa incredibilmentela palla del pareggio. Du-rante la prima frazionedi gioco il Catanzaro re-sta anche in dieci perl’espulsione di Santagui-da per aver dato un cal-

cio da fermo ai danni diRinaldi, ma l’Avellinonemmeno se ne rendeconto.Nella ripresa i Lupi sem-brano risvegliarsi da unlungo sonno, infatti neiprimi minuti D’Angelova vicinissimo al pareg-gio, ma Scerbo nega ilgol. Questa azione fasperare alla grande ri-monta e invece resteràl’unica vera occasionedegli irpini nel secondotempo.Finisce cosi la partitacon la vittoria del Catan-zaro che non riesce acredere a cio’ che è riu-scita a fare contro unAvellino assente e di-stratto.Con i risultati che hannoottenuto le altre forma-zione del girone, i bian-co verdi si trovano almomento fuori anchedalla zona playoff.Domani al Partenio –Lombari ci sarà il Mate-ra, sperando che Puleo ecompagni possano fardimenticare presto que-sta vergognosa presta-zione e sconfitta rime-diata ai danni del Catan-zaro.La sconfitta di domenicascorsa ha provocato unterremoto anche in so-cietà, sicuramente la pri-ma a non essere conten-ta del “suicidio” calabre-se. La società sembra diaver individuato in Mar-ruocco e Rinaldi i prin-cipali colpevoli della di-sfatta della scorsa setti-mana e ha deciso di re-scindere il contratto coni due calciatori.Una decisione che non èstata ben accolta dallospogliatoio, infatti gli uo-mini più rappresentativistanno cercando di tro-vare una mediazionecon la società.Infine con un comunica-to ufficiale l’Avellino hadiffuso la notizia di averingaggiato il giovaneportiere Ciro Celli, nati-vo di Torre Annunziata,cresciuto nel settore gio-vanile dell’Us Avellino eha militato anche aIschia, Pomigliano eFondi.

di Mauro Esposito

Dopo la clamorosa e inaspettata scon-fitta con il Catanzaro, la squadra bian-coverde cerca il riscatto al Partenio

Lupi, che figuraccia!Ora tocca al Matera

Questo pomeriggioalle 18.30 è inprogramma la

22esima giornata dicampionato. Nell’im-pianto di via San Giaco-mo sarà scontro direttoper la serie A2 tra Sidi-gas Atripalda e CiesseBrolo. Cresce l’attesafuori e dentro al campoper una partita che oltreai tre punti - a cinquegiornate dal termine -mette in palio la possi-bilità di tagliare ambizio-si traguardi, siano essi lapromozione diretta o iplay off.Prima contro seconda,solo quattro lunghezzedi distacco in classifica,vittoria del Brolo all’an-data per 3-1, le motiva-zioni in casa Atripaldanon mancano e i motivid’interesse del matchappaiono scontati. Ma-rolda carica i suoi psico-logicamente in allena-mento lavorando su sfi-de sotto rete per aumen-tare le percentuali di bat-tute e ricezioni. Il tecni-co inquadra così ilmatch alla vigilia: «Sitratta di uno scontro di-retto, non c’è dubbio.L’aspetto fondamentaleper noi è poter giocarein casa. La partita saràmolto complicata, pre-vedo una battaglia al dilà del risultato finale,nessuno vorrà mollare.Siamo due squadre chebattono e ricevono bene,dovremo rivelarci piùbravi con l’aiuto del no-stro pubblico». Arbitreràla coppia calabrese for-mata da Maurizio Nico-lazzo (1°) e Danilo DeSensi (2°) del comitatodi Lamezia Terma. Chie-ti - Potenza sabato eMolfetta - Corigliano do-menica sono le altre ga-re che completano ilquadro degli impegni adalta quota.

Sidigas,sfida ad altaquota contro

il Brolo

Dimenticare la brutta scon-fitta contro Teramo e ri-cominciare a vincere per

conquistare un posto nei playoff,questi i duplici obiettivi del ro-ster biancoverde di coach Vituc-ci. La sconfitta in Abruzzo, in-fatti, oltre alle polemiche, haportato anche delle conseguenzesulla classifica perché, con le vit-torie di Caserta, Treviso e Varese,le inseguitrici dei biancoverdi sisono portate a soli due punti. In-somma, niente di compromesso,ma è evidente che, se la Scando-ne vuole raggiungere la post sea-son, è necessario ricominciare acorrere, a partire dalla difficile

gara casalinga contro l’ArmaniJeans Milano di Dan Peterson.La formazione meneghina, tral’altro, arriverà al PalaDelMauroperfettamente riposata, compliceil rinvio della gara contro Siena

per gli impegni europei dei bian-co verdi. Una sfida delicata maalla portata dell’Air che ricordail successo straordinario controla squadra lombara nella CoppaItalia. Dalla partita contro i bian-corossi, per l’Air è attesa da uncalendario estremamente diffici-le, con ben quattro partite lon-tane dall’Irpinia e due soli impe-gni casalinghi. Aprile e maggio,dunque, saranno mesi fonda-mentali per i biancoverdi che,senza ombra di dubbio, tente-ranno di conquistare il traguardodei play off, rimasto un obiettivononostante le tante difficoltà in-contrate.

L’Air Avellino può riprendere il cammino verso i playoff, dopo la bruciante scon-fitta contro Teramo. Comincia domenica il tour de force del finale di stagione

Al Paladelmauro c’è l’Aj

Page 6: Abellinum 23

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12 SPECIALEABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

Nuovo Consigliocomunale infuo-cato a Merco-

gliano. L'ennesimo as-sise convocato dalla mi-noranza consiliare, in-fatti, ha fatto da scena-rio ad un duro scontrotra le varie fazioni checompongono l'interogruppo amministrativodel comune alle falde diMontevergine. Dopol’approvazione dei ver-bali della seduta prece-dente e la presentazionedelle interrogazioni daparte dei consiglieri diminoranza, il parlamen-tino cittadino ha appro-vato all’unanimità, tragli applausi, il regola-mento per l’istituzioneed il funzionamentodella consulta per i pro-blemi dei cittadini di-versamente abili. Unimportante traguardosalutato positivamentedalla Consulta di Avel-lino che, con il portavo-

ce Michelangelo Var-recchia, ed altri espo-nenti hanno presenziatoai lavori. «Questa con-sulta – ha affermatol’assessore ai ServiziSociali, Giacomo DelloRusso – può dare i giu-sti stimoli e consigli perindividuare e affrontareinsieme le problemati-che dei diversamenteabili». Varrecchia, por-tavoce della Consulta diAvellino, ha commenta-to così: «Siete il primodei 119 comuni a dotarsidi questo organismo, losta facendo anche la Re-gione Campania. Istitui-re questo organismo si-gnifica avere a disposi-zione una consulenza».Via libera, sempre convoto unanime, all’ade-sione del Comune diMercogliano al proto-collo d’intesa Anci-Fai,per la prevenzione econtrasto al racket eall’usura. Approvato

dall’aula anche la par-tecipazione del Comuneall’attività di accerta-mento dell’Agenzia del-le Entrate. Respinte in-vece le mozioni presen-tate dalle minoranze suquoziente familiare, cri-teri di aggiudicazionedelle gare d’appalto e diun regolamento per lagestione delle procedu-re di pubblicazione al-l’Albo Pretorio online. Asurriscaldare l'atmosfe-ra sono state le discus-sioni relative alle pre-sunta illegittimità degliaumenti della Tarsu e ilavori al campo sportivocittadino. Da un lato,infatti, il "Gruppo Pdl",guidato in Consiglio daNicola Sampietro, haaccusato l'amministra-zione di aver approvatoindebitamente un rinca-ro della tassa sui rifiuti,aumento per il qualeuna cittadina avrebbefatto ricorso. Lapidaria,anche se stizzita, la ri-sposta del sindaco Mas-similiano Carullo e del-l'assessore al bilancioFabio Evangelista iquali, respingendo leaccuse in toto hanno af-fermato la legalità delloro operato e di non

essere a conoscenza dialcun tipo di ricorso. Sela discussione è andataavanti per lungo temposu questo argomento,non meno parole sonostate spese per quantoconcerne l'opera di rea-lizzazione del nuovocampo sportivo cittadi-no. Anche in questo ca-so, infatti, i membri del-l'opposizione hanno ac-cusato l'amministrazio-

ne di scarsa concretezzapuntando il dito sullelungaggini nella realiz-zazione dei tre lotti,verso il costo dell'interastruttura (circa 2,5 mi-lioni di euro) valutatotroppo esoso, e sui mo-menti di realizzazionedelle varie parti dellastruttura. Secondo Sam-pietro, infatti, «decideredi dedicarsi all'impian-to di illuminazione pri-m'ancora di terminare ilrettangolo di gioco èquantomeno strano efuori luogo». A questadichiarazione è seguitala proposta della mino-ranza di variare il pro-getto in corso d'opera,permettendo così alladitta costruttrice di con-centrarsi prima sullestrutture principali.Pronta la replica dell'as-sessore ai lavori pubbli-ci Modestino Gesualdoche ha definito "prima-rio" completare l'im-pianto d'illuminazionein modo tale da permet-tere di utilizzare lastruttura di notte fin dasubito. A margine del-l'assise, il sindaco Ca-rullo ha comunicato ledimissioni di Anna Ma-tarazzo da assessore alturismo, adducendo perquesta scelta dei motivistrettamente personali.Le deleghe sono tornatenelle mani del primocittadino.

della Redazione

Il Civico consesso dei “veleni”Maggioranza e opposizione divise praticamente su tutti i punti all’ordine del giorno. L’istituzionedel Consiglio dei Disabili e Consulta nell’occhio del ciclone. Applausi per all’accordo Anci-Fai

L’assessore Matarazzo si è dimessa permotivi strettamente personali, lasciandole proprie deleghe al Sindaco Carullo

ABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

«In questa fase di crisieconomica tutti sannoche il prezzo più alto lo

stanno pagando le famiglie, inmodo particolare quelle nume-rose e monoreddito». Così ilconsigliere Pasquale Ferraro.«Evidentemente – continua Fer-raro - il sindaco Carullo e lasua Giunta non hanno coscien-za di questa realtà visto checon la delibera 56 del 12 marzo2011 hanno aumentato i ticketper i servizi scolastici (mensae trasporti). Con molto pudoreparlano di semplice “adegua-mento” ma, di fatto, dall’annoscolastico 2011/2012 le famigliedei ragazzi che frequentano lescuole di Mercogliano dovran-no pagare di più per avere ser-

vizi essenziali, come se nonfossero già bastati l’introduzio-ne dell’addizionale comunaleall’Irpef, l’aumento lineare del-la Tarsu del 19 per cento e l’au-mento di tutti i tributi localiminori. Nessuno vuole negareche i finanziamenti agli enti lo-cali vengono costantemente ri-dotti ma va anche ricordato chegli sprechi abbondano. Per re-cuperare risorse da destinare aiservizi e alle politiche socialibasterebbe, ad esempio, che ilsindaco riducesse il numero de-gli assessori o rinunciasse al-l’auto blu. Non contenti di averprodotto tanti danni, nella se-duta consiliare di lunedì lamaggioranza ha bocciato la no-stra mozione riguardante il

quoziente familiare, uno stru-mento utile per alleggerire lesperequazioni nell’ambito delleprestazioni dei servizi e dellepolitiche sociali. Il quoziente fa-miliare aiuta le famiglie ana-grafiche più numerose a veder-si riconosciuti maggiori dirittirispetto al sistema attuale cheha come parametro di riferi-mento solo il reddito ed il mo-dello Isee. Si è persa l’opportu-nità che avevamo offerto perlanciare un segnale di solida-rietà e di aiuto concreto versole tante famiglie che vivono incondizioni critiche e che vorreb-bero dalle istituzioni locali me-no chiacchiere, meno manife-stazioni e premiazioni e piùfatti».

Ferraro: troppi sprechi nel ComuneIl consigliere del Pd: l’Amministrazione ha aumentato i ticket per i servizi scolastici, ma, in-vece, avrebbe dovuto ridurre il numero degli assessori e tagliare altre spese, come l’auto blu

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13ABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

Campo sportivo sì,campo sportivono. Tempi di at-

tesa troppo lunghi ecosto della struttura benoltre le possibilità dellecasse comunali. Questele accuse messe dall’op-posizione in occasionedel Consiglio comunaledi lunedì. I lavori per larealizzazione dellastruttura, infatti, prose-guono tra lungaggini erallentamenti il che haportato alla dura conte-stazione dell’operato

dell’amministrazione,con diretto riferimentoall’assessore ai lavoripubblici della squadraCarullo Modestino Ge-sualdo. A prendere laparola per primo è statoil capogruppo d’opposi-zione del Pdl NicolaSampietro il quale hachiesto delucidazionisia in merito alla lottiz-zazione dei lavori, siaper quanto concerne ilprezzo dell’intera operae la gestione dei lavori.«Il Campo sportivo – ha

criticato Sampietro – èun’opera che doveva co-stare alle casse comu-nali circa un milione emezzo di euro. Per mo-tivi che non cono-sciamo, invece, ilprogetto ha subito varia-zioni tali di portare lasomma totale a quasidue milioni e mezzo.Senza voler entrarenella questione finan-ziaria ulteriormente vor-remmo capire ancheperché è stato scelto dilottizzare i lavori in que-sto modo». Sampietro,infatti, ha fatto riferi-mento alla decisione dicompletare prima l’im-pianto di illuminazionedella struttura e spor-tiva e poi il campo digioco, scelta che il pi-diellino e la sua squadra

ritengono inopportuno:«A parte che la scelta dicompletare prima l’illu-minazione apparequantomeno fuoriluogo, ritengo che non cisiano neppure le condi-zioni strutturali percompletarla. A mio av-viso, infatti, non credola zona possa essere rag-giunta da una tensioneelettrica tale da reggerel’impianto previsto dalprogetto. Per questo mo-tivo ritengo che debbaessere fatta una varia-zione al progetto per laquale mi offro personal-mente».A rincarare la dose ilconsigliere PasqualeFerraro il quale, pole-micamente, ha puntatoil dito verso i tempi diattesa per il nuovo

campo: «Ho l’impres-sione che i tempi sistiano sempre più dila-tando. Spero, almenoche ne valga la pena eche, una volta finita, lastruttura possa esserequalitativamente di altolivello…».I due interventi, giunti apochi minuti dall’iniziodell’Assise, hanno con-tribuito a riscaldare nonpoco gli animi anche sel’assessore ModestinoGesualdo ha cercato,sentendosi chiamato incausa, di replicaresenza alimentare le po-lemiche: «Variare incorso d’opera un pro-getto, vorrebbe dire infi-ciare una garad’appalto già conclusa.In questo modo non fa-remmo altro che andareincontro a una serie in-finita di ricorsi. Perquanto concerne l’im-pianto d’illuminazione,assicuro che sarà termi-nato in tempo breve eche così sarà anche peril campo di gioco. Inquesto modo potremofar giocare tutti anche innotturna. Stesso di-scorso anche per la re-cinsione che ritengoassolutamente indispen-sabile per preservarel’integrità futura dellastruttura».

Una seduta “fiume” delConsiglio comunale, comin-ciata di mattina e terminatanel pomeriggio, su argomen-ti molto delicati e discussi

Campo sportivo, è bagarrePolemiche su costi e tempi

L’opposizione: perché il progetto è statovariato e le spese sono lievitate? L’asses-sore Gesualdo: non ci esporremo a ricorsi

Aumento Tarsu illegitti-mo. Questa l’accusa,peraltro fatta anche in

passato, dell’opposizione con-siliare di Mercogliano che hainfiammato il Consiglio comu-nale di Lunedì. Il gruppo Pdl,rappresentato da Nicola Sam-pietro, infatti, ritiene che ilrincaro della tassa sui rifiutivada ben oltre il 19 per centoprescritto dalla legge. A rafforzare le posizioni dellaminoranza ci sarebbe poi “laprova” di una sentenza dellaCommissione Tributaria Pro-vinciale che, avrebbe, (e ilcondizionale è d’obbligo poi-ché nessun documento uffi-ciale è stato presentato) boc-ciato la delibera n. 102 della

giunta del Comune di Merco-gliano del ventisei aprile scor-so con la quale è stato sancitol’incremento «L’illegittimitàdella delibera di giunta chesanciva l’aumento della tassasui rifiuti era già stata eviden-ziata dal nostro gruppo consi-liare in occasione del consigliocomunale dello scorso maggio– ha spiegato Sampietro – ora,a distanza di un anno, laCommissione tributaria ci dàragione. Questo denota la su-perficialità con cui vengonoadottati gli atti da questamaggioranza. Tra l’altro il Co-mune non si è costituito ingiudizio e perciò condannatodalla Commissione in contu-macia che ha ritenuto validi i

rilievi del contribuente eviden-ziando che l’aumento del 19per cento rispetto alla tassadell’anno precedente è da con-siderarsi illegittimo non risul-tando dalla delibera “alcunacitazione della indispensabileesposizione dei dati consuntivie previsionali del costo del ser-vizio”. Tale vicenda confermala totale incapacità della giun-ta».Pronta la replica del Primocittadino Massimiliano Ca-rullo: «Ufficialmente non c’èstato notificato niente. Mi ri-servo di approfondire la que-stione ma, certamente, l’ille-gittimità non è del deliberatodi giunta, che tengo a precisa-re, non riguarda un aumento

della Tarsu, ma di un suo ade-guamento. La legittimità diuna delibera, peraltro, nonpuò essere decisa da una Com-missione provinciale, ma solodal Tar». A fare eco al sindacol’assessore al bilancio FabioEvangelista: «Dato che questanotizia è stata scritta solo suigiornali perché noi non abbia-mo avuto alcun tipo di notifi-ca, non ho modo di entrarenel merito della questione. Lacommissione tributaria, tutta-via, non può annullare unadelibera di un Consiglio comu-nale poiché non è nelle suefunzioni. Dal canto nostro, co-munque, siamo sicuri del no-stro operato su questa opera-zione».

Tarsu illegittima? Decide il TarIl Sindaco Carullo replica a Sampietro: non spetta certo alla Commissione provinciale esprimersi inquesta materia e poi la Giunta non ha approvato aumenti, ma soltanto adeguamenti della tariffa

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6 SPECIALEABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

Abellinum, in occa-sione della presen-tazione avellinese

del testo “Sottostrati non-curanti”, ha intervistato ladott.ssa Maura Picciauper cogliere maggiori infor-mazioni circa la nascita el’elaborazione di questa

importante pubblicazione:

Come nasce la scelta deltitolo “Sottostrati noncu-

ranti”?

«Sottostrati noncuranti, untitolo evocativo e un po’ mi-sterioso, è stato scelto perpresentare al pubblico unarassegna di interventi di re-stauro, scelti tra quelli piùsignificativi, operati negliultimi anni dalla Soprain-tendenza per i Beni Artisti-ci ed Etnoantropologici perle Province di Salerno eAvellino. Si tratta di pitture,sculture, arredi ecclesiasticio decorazioni patrizie,dall’Alto Medioevo ad oggi:è ampia la varietà dei cariaffrontati. Pluralità di azio-ni, dunque, con la naturaledifferenza di tecniche e me-todi adottati. Comune atutti i restauri qui illustrati,invece, è l’attitudine cultu-rale che indirizza le scelte

degli storici dell’arte e deirestauratori protagonisti diquesto volume: un’attitu-dine di ascolto e di dialogo.

Ascolto delle istanze e delleattese che la cittadinanzae il territorio ripongono nel-l’istituzione».

In base a quale criteriosono state selezionate leopere presentate nel li-bro?

«All’interno di questo vo-lume vengono affrontateuna varietà di problemati-che. Il criterio nella selezio-ne delle opere non è statosempre quello dell’eccellen-za: cioè, non abbiamo ne-cessariamente proposto icapolavori ma abbiamo se-lezionato tutte quelle opereche significano semprequalcosa per le comunità acui appartengono. Abbia-mo sempre privilegiato unastoria fatta di storie, calatanella realtà del territorio».

Ogni pubblicazione di ca-rattere scientifico, in ge-nere, ha una peculiarestruttura narrativa e tec-nica. Ci spiega, breve-mente, com’è strutturato“Sottostrati incuranti”?

«Strutturalmente parlando,proprio come in una mo-stra visuale, ogni opera èaccompagnata da una

scheda storico-artistica chediventa il luogo fisico in cuirealizzare una sapiente eaggiornata disamina sullafortuna critica dell’opera,un approfondimento di na-tura filologica e un’analisidelle sue qualità attraversole immagini. Inoltre, quasisempre, ogni opera prevedeun focus di approfondi-mento, ovvero un contribu-to nella forma del saggiobreve per mettere in luce unparticolare punto di vistaattraverso il quale leggerele opere».

Ci fa un esempio di sotto-strati significativi emersinel territorio di Avellino?

«Mi viene in mente la ta-vola dell’Annunciazione diSummonte. Si tratta di unatavola stranamente neglet-ta, che va ad implementareil ragguardevole repertoriodi testi figurativi riconduci-bili al tipo di ‘rinascimentoumbratile’ in voga a Napolidagli anni Ottanta delQuattrocento. Intriga, inparticolare, pensare chequesta Annunciazione pos-sa incoraggiare un riasse-stamento del catalogo e del-lo svolgimento del cosiddet-to ‘Maestro dell’Adorazione

di Glasgow’, tenuto a bat-tesimo da Federico Zeri conun intervento su un “Bur-lington Magazine” del1954. Il lavoro di restaurodi quest’opera è stato par-ticolarmente lungo e com-plesso. La prima difficoltàincontrata nell’esecuzionedi questo interessantissimorestauro è stata quella dimovimentare l’opera perpermetterne il trasporto nellaboratorio di restauro. Nel-l’emergenza del post terre-moto l’opera ha subitodanni dovuti all’estremodegrado del supporto ligneoche non permettevano dimaneggiarla senza procu-rare danni irreversibili. In-fatti, sulla superficie sonovisibili le tracce determina-te dalla pressione dei pol-pastrelli ed alcune parti deldipinto si sono distaccatedal supporto originario. Laprima operazione è stata larilevazione termo-igrome-trica del nuovo ambientedestinato alla custodia e re-stauro, con il controllo deglieventuali movimenti delleassi di supporto. Per garan-tire un’adeguata protezioneè stata costruita una cassain legno coibentata conmateriale ammortizzante,che ha accolto il dipinto fi-no a quando l’intervento diconsolidamento del suppor-to ligneo non e stato quasicompletato. La superficiepittorica è stata protetta concarta giapponese e colla diconiglio; sono state inoltrefissate al dipinto, tramitemorsetti, quattro traversein legno di abete. L’opera-zione è stata graduale edha richiesto molto tempovista l’impossibilita di av-valerci della tecnica del sot-tovuoto in considerazionedel rischio oggettivo dischiacciamento e sfonda-mento della struttura. Unavolta ottenuto un adeguatoconsolidamento, abbiamopotuto rivoltare il dipintodal verso dove, con l’ausiliodi calore e di bisturi, si eprovveduto a rimuovere lospesso strato di sostanze re-sinose (colofonia o pece gre-ca) che era stato steso ab-bondantemente sulla su-perficie del supporto in unprecedente intervento.L’opera di restauro - comeho già detto - è stata parti-colarmente complessa elunga e sarebbe impossibiledescriverla qui nella sua in-terezza; ciononostante, tuttigli appassionati e i curiosipossono trovare ulterioriapprofondimenti circa lastoria, il restauro - oltre cheun’analisi autoptica – nelsaggio breve allegato alleimmagini dell’opera conte-nuto nel volume Sottostratiincuranti».

Presentato il volume della Soprinten-denza sui restauri in provincia. Ladott.ssa Picciau: un’opera eccellente

di Milena Talento

“Sottostrati noncuranti”,l’Irpinia delle opere d’arte

Nella sala convegni dell’excarcere borbonico di Avel-lino sono stati presentati

i maggiori restauri d’arte compiu-ti su tutto il territorio di Salernoe Avellino dalla SoprintendenzaBsae, diretta dalla dott.ssa MauraPicciau. Il lavoro è stato docu-mentato nel libro-catalogo “Sot-tostrati noncuranti”, edito da Ar-te’m e curato da Antonella Cuc-ciniello, membro della Soprain-tendenza Bsae di Salerno e diAvellino. Nella mattina dellostesso giorno il libro è stato pre-sentato anche a Salerno presso ilMuseo Diocesiano S. Matteo. Ladoppia presentazione in Campa-nia si configura come un’antepri-ma per il territorio di competen-za. Il pregevole volume, di grande

formato e arricchito da oltre 150foto a colori, è stato illustrato an-che a Ferrara il 30 Marzo, in oc-casione della XVIII edizione delSalone dell’Arte del Restauro edella Conservazione dei Beni Cul-turali. Il filo rosso che unisce gli

interventi selezionati è la volontàdi intendere il restauro di un’ope-ra d’arte non quale operazione diriscoperta di qualità formali sva-nite, di disvelamento estetico, macome parte di un processo più va-sto di restituzione del bene allacollettività. E’ in questa prospet-tiva di confronto con le proble-matiche di fruizione, di culto, maanche di pregnanza semantica,che si comprendono appieno al-cuni interventi particolarmenteoriginali: le indagini diagnostichesull’antica icona della Madonnain Maestà dell’abbazia di Monte-vergine sopra Avellino, preventi-ve al ricollocamento della tavoladalla Chiesa Nuova alla basilicaantica; il restauro conservativodei mezzibusti in marmo dell’ot-

tocentesco ‘teatrino di verzura’del parco della villa d’Ayala a Val-va; il ripristino cromo-strutturaledell’imponente scultura opera diGianni Dessi, Tre Punti, che mar-ca di segno contemporaneo ilgiardino della Certosa di Padula.Opere e contesti diversi, differentii bisogni, unica la finalità di tra-smissione e condivisione del por-tato culturale, in senso lato, delbene.Sottostrati noncuranti indica, nelpensiero della curatrice AntonellaCucciniello, la protezione che iltempo ha accordato, sotto stratidi polveri e patine, senza preoc-cupazione del poi, alle opere checi sono giunte e affidate in con-segna, a noi custodi pro tempo-re.

Un libro con oltre 150 foto di restauriDall’icona della Madonna in Mestà dell’abbazia del Loreto, passando per i mezzibusti di villa d’Ayala aValva, per arrivare all’opera Tre Punti di Gianni Dessa: queste alcune delle opere recuperate dagli esperti

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4 SPECIALEABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

Fernando Cucci-niello, presiden-te della Pro Loco

di Atripalda, ci rac-conta un po’ la storiadi questa associazioneche compie i suoi pri-mi quarant’anni?

«La Pro Loco venne co-stituita il 14 marzo del1971 e proseguì la suaattività fino all’’80, an-no del sisma che tuttiricordiamo. Proprioquella catastrofe, co-

m’era prevedibile, bloc-cò ogni tipo di azioneche riprese a distanzadi quattordici anni. Nel1994, con Giacomo Fo-schi presidente e il sot-toscritto all’internodell’organigramma, ria-primmo “i battenti” ericominciammo a lavo-rare per il paese. Sei an-ni dopo subentrai a Fo-schi, diventando io stes-so presidente».

Cosa ha significato perlei essere presidenteper dieci anni di unadelle Pro Loco più an-tiche d’Irpinia?

«Innanzitutto, vogliochiarire che quando misono avvicinato all’as-sociazione non avevoalcuna velleità di diven-tarne il presidente.Quando avevo 15 anni,infatti, fui chiamato dadon Achille Picarielloper organizzare una

squadra di pallavolo,da allora non ho più la-sciato questo mondo.Oggi ho 54 anni ed escofuori da questa avven-tura estremamente gra-tificato a tutti i livelli.Ho avuto tante soddi-sfazioni e un bellissimoriscontro in tutte le ma-nifestazioni organizza-te. Inoltre sono statomolto felice di aver datol’occasione a venti gio-vani atripaldesi di pre-stare il servizio civile.Sono cose che ti restanodentro e che ti rendonouna persona migliore».

Come “risponde” Atri-palda alla Pro Loco.C’è attaccamento aquesta associazione?

«Sicuramente ce ne do-vrebbe essere di più. Pa-radossalmente ricevia-mo maggiori gratifica-zioni dai visitatoriesterni rispetto a quelledegli stessi atripaldesi.Attraverso un protocollod’intesa stipulato con laProvincia abbiamo datola possibilità agli stu-denti delle scuole citta-dine di conoscere le no-stre bellezze ma ci vor-

rebbe maggiore impe-gno da parte di tutti acominciare dalle Istitu-zioni. Non si deve di-menticare, infatti, cheAtripalda possiede mo-numenti che tutti ci in-vidiano e sui quali laprovincia e la regionefondano progetti di svi-luppo e promozione tu-ristica. Sarebbe belloche però questo impe-gno avesse delle reali ri-cadute a livello territo-riale».

In questi dieci anni sisono susseguite treamministrazioni co-munali. Com’è stato ilrapporto con ciascunadi esse?

«Non posso assoluta-mente lamentarmi.Quando era sindaco ildottor Gerardo Capaldoavviamo un rapporto si-nergico con la sua am-ministrazione che nonsi mai più interrotto.L’avvento della dotto-ressa Carmela Regaprima e del dottor AldoLaurenzano poi non hafatto altro che consoli-dare questo rapporto.Stesso discorso con levarie giunte i cui asses-sori di riferimento han-no fatto sempre sentirela loro forte presenza.Stiamo parlando di unrapporto davvero grati-ficante».

Lo scorso gennaio hadichiarato di non vo-ler continuare questasua avventura di pre-sidente. Ci ha ripensa-to?

«No, è una decisionedefinitiva. Per dieci lun-ghi anni mi sono occu-pato in prima personadella Pro Loco, metten-do tutto il resto da par-te. Sono arrivato a unpunto, però, che le esi-genze personali spingo-no con forza. Vogliopassare più tempo conla mia famiglia e la-sciare ad altri il compi-to di gestire quest’asso-ciazione, dal recuperofondi all’aspetto ammi-nistrativo».

E’ stato già scelto ilnome del suo sostitu-to?

«Non se n’è parlato an-cora ma sicuramenteavremo occasione di di-scuterne con calma al-l’interno del direttivo.Arriveremo a una solu-zione condivisa. Questoè certo».

della Redazione

Cucciniello: dopo 10 anniè il momento di lasciare

ATRIPALDA - Il Presidente: porterò nel cuore espe-rienze umane e professionali di altissimo livello, ades-so voglio dedicarmi maggiormente alla famiglia

Quarant’anni di storiaatripaldese visti attra-verso la Pro Loco. E’ co-

sì, attraverso l’incontro orga-nizzato dal presidente Fernan-do Cucciniello, che si sono vo-luti ricordare anche i primiquattro decenni della storicaAssociazione che, fin dal 1971si è configurata come ente dipromozione turistica, di tutelae valorizzazione delle risorsestoriche, tradizionali, folclori-stiche e enogastronomiche diAtripalda. Per l’occasione i socihanno organizzato un incontrodal sapore tipicamente rievoca-tivo ma anche propositivo perun necessario sguardo al futu-ro. Durante la serata che si è te-nuta giovedì presso la Chiesa

di S. Maria Maddalena, sonostate ripercorse le tappe chehanno formato il lungo cammi-no fatto fin qui dalla Pro Loco,una delle più attive e longevedella provincia. Per occasioneè stato presentato il volume “40anni di storia” che rievoca tuttala vita dell’Associazione grazieall’ausilio di foto e documenti.A supporto del libro anche laproiezione di un breve filmatoriguardante gli eventi e i prota-gonisti che in questi anni si so-no impegnati nelle numeroseattività. A corollario di tutto, èstata inoltre inaugurata unamostra dal titolo “Radici...40anni di attività”, allestita nellasala espositiva della sede perripercorrere la storia della Pro

Loco attraverso documenti, fo-to e locandine degli eventi pro-posti nel corso degli anni.«Ringrazio il Presidente Fernan-do Coccuniello e tutti i soci chehanno lavorato duramente econ passione in questi anni, perorganizzare eventi che resteran-no per sempre scolpiti nei cuorie nelle menti degli atripaldesi -ha detto il sindaco Aldo Lau-renzano - è grazie a uomini co-me loro, che la nostra comunitàpuò progredire e crescere in cul-tura e civiltà. Sono certo chequesta istituzione rimarrà persempre nella nostra cittadina eanche l’Amministrazione faràl’impossibile per aiutarne lamissione e gli scopi che si èsempre prefissata».

La ProLoco compie quaranta anniUn incontro pubblico si è svolto giovedì scorso nella sede dell’Associazione, nel corso del qualesono stati presentati il volume, una mostra rievocativa e un filmato storico sui personaggi

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10 RUBRICA MEDICAABELLINUMSabato 2 Aprile 2011

Dottor Massimilia-no Fontana, cosal’ha spinta a di-

ventare un medico?

«Devo dire con franchezzache le motivazioni prima-rie positive, ossia la vogliadi aiutare gli altri e la pas-sione per la medicina insé, sono rimaste pressochéimmutate, si sono però in-tegrate con altre emozioni

non positive. La eccessivaburocratizzazione dei per-corsi gestionali nella sanitàha creato come conseguen-za una difficoltà nel rap-porto medico-paziente che,deontologicamente, do-

vrebbe essere esclusiva-mente fiduciario quindi tu-telato e difeso dalle nostreistituzioni. Oggi come oggiciò non avviene in modofluido perché il diktat è distandardizzare il pazientemediante una serie di per-corsi che non sempre ser-vono alla tutela stessa delpaziente e sicuramente svi-liscono la figura del medi-co che, impegnato negli

adempimenti burocratici,diviene sempre meno di-sponibile nel suo ruolo na-turale. Devo dire però chepresso la nostra Clinicasiamo estremamente con-centrati nel mantenere il

privilegio reciproco di unsano rapporto umano coni pazienti e ciò ci reca nonpoche soddisfazioni».

Da quanto tempo esercitaquesta professione pressola Clinica Santa Rita?

«Sono più o meno venti-cinque anni per cui possodire che una buona partedella mia carriera si è svol-

ta qui. Attualmente inoltresono Presidente della Com-missione Tecnica bilateraleNazionale per l’accredita-mento di strutture sanita-rie Pubbliche e Private(Ebissalt), Medico-LegaleDirezione Provinciale Inps,Medico Competente perAziende multinazionali.Presso questa Casa di Cu-ra, sono il Responsabile delReparto di Medicina Gene-rale, Ecografia Internisticae inoltre svolgo anche lafunzione di medico legalenell’ambito del “Risk Ma-nagement” della Clinica».

Ci spiega, nello specifico,quest’ultima sua funzio-ne?

«In pratica sono un perso-naggio che lavora in paral-lelo con la Direzione della

struttura, laddove c’è unaipotesi di rischio di conten-zioso di natura sanitariache coinvolga la strutturasvolgo la funzione di me-dico legale pianificando ipercorsi tecnici con il fineultimo di risolvere la que-stione negli interessi dellaClinica».

Quali sono le patologiepiù comuni che riscontranel suo Reparto?

«Essendo un reparto diMedicina Generale, ci oc-cupiamo di molte tipologiequali malattie dell’appara-to respiratorio, malattie di-smetaboliche, degenerati-ve, endocrinologiche, car-diovascolari, reumaticheetc. Bisogna dire comun-que che negli ultimi annisi è avuto un incrementoconsiderevole in particolaredelle patologie dell’appa-rato respiratorio».

Quali sono i fattori chedeterminano tale predo-minanza?

«L’eziopatogenesi è il risul-tato di una interazione trafattori predisponenti indi-viduali ed ambientali qua-li ad esempio l’aumentodelle polveri sottili e la pre-senza ormai ovunque diogni tipo di allergene, fat-tori microclimatici, ovvia-mente fumo di sigaretta,la sedentarietà, ma anchela sottovalutazione di se-gni e sintomi precoci daparte del paziente stesso.Stiamo parlando, comun-que, di una statistica chenon investe soltanto l’Irpi-nia ma l’intero territorionazionale».

Quali sono i modi perprevenire queste patolo-gie?

«Questa domanda apre undiscorso molto complesso.Per creare un vero e proprioapparato preventivo ci sa-rebbe bisogno di una seriedi presidi sanitari e tecnicitale da abbattere i tempid’attesa per sottoporsi adesami strumentali ed ana-lisi, anche quelle conven-zionate. La necessità dicontrazione della spesa sa-nitaria da parte delle Re-

gioni, però, non apre favo-revolmente a questi scena-ri. Attualmente il trendconsolidato è di prevedereuna riduzione al minimodei ricoveri e degli inter-venti sanitari con tagli nel-l’ambito anche della pre-venzione con carico dei co-sti sul cittadino che cosìrinvia o vede rinviata spes-so la effettuazione di inda-gini, il che fa aumentare ilrischio di progressione diuna malattia. Spesso ci tro-viamo, qui in Clinica, adaffrontare una patologia instato avanzato proprio per-ché non si è intervenuti neitempi corretti. I suddetti ta-gli sono oggi necessari e sa-crosanti ma andrebberomeglio ripartiti; è inconfu-tabile che le maggiori con-seguenze negative sono acarico della prevenzione».

Oltre a un discorso di ca-rattere strutturale o orga-nizzativo, cosa possonofare le persone per ridur-re al minimo la possibi-lità di soffrire di patolo-gie respiratorie?

«Il consiglio che posso da-re, comunque, è quello diseguire uno stile di vita sa-no, evitando il fumo, la se-dentarietà, concedere piùtempo, quando possibilead attività all’aperto, cu-rare il sovrappeso e consul-tare il medico per quantopossibile anche per la pre-venzione. Inoltre è ricono-sciuta l’importanza dicreazione di una indivi-dualità psicologica positi-va. Mi spiego meglio. Inun’epoca di grosse difficol-tà che più o meno interes-sano tutti, diviene impor-tante un requisito psicolo-gico denominato “resilien-za” termine preso in pre-stito dalla fisica (è la dut-tilità tipica di alcuni me-talli), che tradotto in paro-le povere può significareincremento della capacitàdi adattamento alle avver-sità ed adozione di com-portamenti finalizzati allacura ed al benessere indi-viduale, ciò può essere rea-lizzato anche per piccolecose che però possono ge-nerare benefici importan-ti».

Un’ultima domanda cheesula dall’ambito medi-co: come si rilassa quan-do non lavora?

«In passato mi piaceva de-dicarmi allo sport e cercavodi coltivare la mia passio-ne per il mare. Attualmen-te ho davvero pochissimotempo libero che dedico in-teramente alla famiglia. Lemie due figlie sono la prio-rità».

Il dott. Fontana, responsabile di Medicina Generale nellaCLINICA SANTA RITA: è provato che essere soddisfattidella propria vita, aiuta a sconfiggere le malattie

della Redazione

«La felicità è il segretoper essere più sani»

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14 MONTEFORTEABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

«Quando facevoparte dellaGiunta Nappi

ero costretto ad accettare,per amore della democra-zia, e per evitare spacca-ture interne, l’atteggia-mento dittatoriale delsindaco che amministra-va in modo personalisti-co e senza dare ascolto anessuno». Così AntonioAurigemma, ex assesso-re ai Servizi Sociali dell’attuale consigliere regio-nale e ora in corsa con il“Patto per Monteforte”guidato dal sindacouscente Antonio De Ste-fano. «Per ben tre volte,dopo aver espresso il miomalessere e dopo le mieribellioni, Nappi mi revo-cò la delega. Sto parlan-do di una condizione incui o accettavi ciò che luiimponeva, subendo iner-

te le sue decisioni, o te neandavi. Stesso motivoche ha indotto Nuviello eCanonico prima e Valen-

tino e Carullo poi ad al-lontanarsi dalla vita am-ministrativa. Ovviamen-te, era prassi consolidatalavare i proverbiali panniin famiglia ma non è unsegreto che ci fossero con-trasti interni anche piut-tosto forti». Discorso dia-metralmente opposto,ora con De Stefano nellacui lista Aurigemma ècandidato ufficialmente:«Anche in queste fasi pre-liminari – spiega ancoral’ex amministratore – incui deve essere realizzatoun programma elettoraledi qualità e in grado diconvincere i cittadini delnostro impegno, ho nota-to un’atmosfera molto di-versa rispetto al passato.Finalmente c’è la possi-bilità di discutere e diraggiungere una decisio-ne condivisa, cosa che,

manco a dirlo, era resaimpossibile dall’atteggia-mento arrogante di Ser-gio Nappi». Se, però, la

possibilità di parlare li-beramente non è impe-dita a nessuno, i proble-mi di Monteforte restanopressanti e richiedonodecisioni rapide e unprogetto politico ben pre-ciso. «La situazione ge-nerale del paese non èpositiva, ma nemmenodrammatica. Vogliamoamministrare con sag-gezza e, proprio per que-sto – prosegue Aurigem-ma – non possiamo pen-sare di proporre un pro-gramma faraonico e ir-realizzabile. Il nostroobiettivo è quello, invece,di gettare le basi per unquinquennio di azioniconcrete, importanti e amedia scadenza. I citta-dini hanno bisogno di ri-sposte nel più breve tem-po possibile e noi voglia-mo dargliele». L’intenzio-ne del gruppo capeggiatoda De Stefano è, comun-que, quella di dare unseguito all’azione già in-trapresa in questo scor-cio finale di mandato,puntando sulla vivibilitàe sull’offerta scolastica ericreativa rivolta ai piùgiovani: «Quando ero as-sessore – ricorda Auri-gemma - lavorando conil Piano di Zona A7, riu-scii a strappare un finan-

ziamento di circa 500 mi-la euro per un centrod’infanzia che, oggi, ac-coglie neonati dai 18 ai30 mesi. In questi ultimitempi è stato terminatoun nuovo edificio scola-stico che accoglierà glistudenti delle mediementre sono in fase direalizzazione due nuovicentri sociali e un cam-petto di calcio. Questi la-vori rientrano in un dise-gno che ha come fine ul-timo quello di aumentarela vivibilità di un territo-rio che sta attraversandooggettive difficoltà. L’im-plementazione e il poten-ziamento delle infrastrut-ture e dei servizi di tra-sporto pubblico, poi, saràsicuramente un altro te-ma che andremo ad af-frontare in sede di realiz-zazione del programma».Intanto la lista guidatada De Stefano ha sceltoil simbolo con il qualecorrerà alle prossime ele-zioni. Il “Patto per Mon-teforte” sarà rappresen-tato, infatti, dal disegnostilizzato delle tre mon-tagne simbolo del paese,al di sotto delle quali sa-ranno presenti una ban-diera tricolore e due ma-ni che si incrociano inuna poderosa stretta.

della Redazione

MONTEFORTE - L’ex assessore: primabisognava accettare le decisioni del Sin-daco, oppure dovevi lasciare la Giunta

Aurigemma: è finitoil dispotismo di Nappi

«Nell'ultimaseduta co-munale ho

abbandonato l'aulaperché si stanno appor-tando modifiche al pia-no regolatore, si cedonoterreni, si cambiano de-stinazioni d'uso. Tuttoai fini elettorali. Io mivoglio sottrarre a questalogica», così il consiglie-re comunale Enzo Ca-rullo ha spiegato le suedimissioni. «Lo avreifatto prima, ma per pro-blemi di famiglia nonho potuto, ma sono de-ciso perche si sta utiliz-zando il consiglio comu-nale per fare politica.Siccome ormai non c'e piu alcuna distinzionetra maggioranza e op-posizione perche tuttisono in campagna elet-torale, io a questi consi-gli comunali preferisconon essere convocato». E cosi come e determi-nato a lasciare l'attualeconsiglio cosi Carullo edeciso a candidarsi alleprossime elezioni am-ministrative per poterdare a Monteforte:«Una vera alternativa aquesti "papocchi" di li-ste che si stanno for-mando. I cittadini mon-tefortesi hanno il dirittodi scegliere».CAPITOLO PD - Semo-pre in bilico, invece, lasituazione nella futuralista di Amodio Botta. Ilcandidato a sindaco de-signato, infatti, potreb-be decidere di scenderein campo, affiancatosoltanto dal Partito De-mocratico e lasciare co-sì il consigleire regiona-le di Noi sud, SergioNappi. Una decisioneche avrebbe conse-guenze imbarazzanti eanche paradosali, vistoche Botta è stato desi-gnato proprio da Nap-pi.

«Mi dimettodal Consiglio,

ma ci saròalle elezioni»

Botta e risposta tutto interno al Pdldi Monteforte Irpino, tra NicolaSantulli e Mario Rauseo, rispettiva-

mente coordinatore e vicecoordinatore delpartito di Berlusconi.«Spero che il coordinatore del Pdl Santullinon stia pensando a una sua candidaturaa sindaco di Monteforte Irpino, ma nonperché sono contrario a priori a questa ipo-tesi, ma perché sarebbe la negazione pa-lese di qualsiasi forma di democrazia po-litica all'interno di un partito. Non essen-dovi stata una discussione preliminare perla condivisione della scelta, in questo ca-so, nè con il vicecoordinatore, nè con gliiscritti al partito. Non può esservi così unconfronto democratico con le altre forzepolitiche, con gli altri segretari o coordi-

natori. Insomma, sarebbe una discesa incampo solitaria e arrogante che nulla por-terebbe di buono in termini di crescita so-ciale e politica per la collettività monte-fortese», così Rauseo.Pronta e piccante la risposta di Santulli:«Lungi da me fare una lista di par- tito.Conosco e ho sperimentato le dif- ficolta che si vivono ancora a Mon- teforte. Ho ilvolto pulito, la mia tradi- zione familiaree sempre stata di destra, e sono semprestato nella stessa area. Ho avuto anche ilcoraggio di dire senza peli sulla lingua divotare il mio partito, nonostante la pres-sione di candidati lo- cali di altri partitiin varie tornate elet- torali. Non barattola mia idea, per quie- to vivere. Anzi misprona a fare sempre

meglio, perche le battaglie mi stuzzica- no.E’ vero, Rauseo ha ragione, saro in campo:seguiro la linea del partito e dei suoi diri-genti provinciali. “A me la stel- letta nonserve”, cosa a cui altri aspira- no di nuovo,pur di far opinione, sa- pendo di aver per-so anche quella, per u- na condotta nonproprio lineare». Uno scambio di battute che testimonia ilclima effervescente che sta animandoquesti ultimi giorni, prima della presen-tazione ufficiale delle liste (tra meno diquindici giorni), preludio all’inizio uffi-ciale della campagna elettorale. Un climache potrebbe portare a numerose scissionie alla composizioni di varie liste sia nelCentrodestra che nel Centrosinistra mon-tefortese.

Il coordinatore cittadino: non sono a caccia di stellette come qualcuno, ma mi impegnerò in primapersona per il paese. Il vice: spero proprio che non abbia intenzione di candidarsi a sindaco

Santulli - Rauseo, scontro nel Pdl

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11MERCOGLIANOABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

«La Presidenzadel Consigliodei Ministri

con la storica Ordinan-za n. 3907 del13/11/2010, per la pri-ma volta in Italia, in-

tende finanziare in mo-do articolato e prolun-gato la prevenzione si-smica attraverso la ridu-zione del rischio. L’ordi-nanza è il primo passodi un programma plu-

riennale di prevenzionesismica e prevede unaspesa complessiva di965 milioni di euro di-stribuita in 7 anni, conuna disponibilità di 44milioni di euro per l’an-no 2010». Così NicolaSampietro, capogruppodel Gruppo Consiliare“Il Popolo della Liber-tà” di Mercogliano.«Questi fondi – ha spie-gato ancora - per leazioni di prevenzionesismica possono essereimpiegati solo nei Co-muni italiani con mag-gior pericolosità sismi-ca, prevedendo tra l’al-tro il finanziamento diinterventi di rafforza-mento locale, di miglio-ramento sismico o even-tualmente di demolizio-ne e ricostruzione diedifici pubblici e privati.In particolare l’Ordi-

nanza prevede, per gliinterventi sugli edificiprivati, che i Comunidebbano preparare ilbando per i contributi,affiggendolo all’albopretorio e pubblicandolosul sito web istituziona-le, consentendo ai citta-dini di rispondere albando presentando larichiesta di contributosecondo le procedure edi modelli allegati allastessa Ordinanza. Ilgruppo consiliare delPopolo della Libertà diMercogliano unitamen-te agli altri gruppi di op-posizione, stante l’iner-zia dell’Amministrazio-ne Comunale ha chiestoancora una volta la con-vocazione di un Consi-glio Comunale per di-scutere anche di questoargomento e dare man-dato al responsabile delsettore tecnico del Co-mune di redigere l’avvi-so per il bando pubbli-co. L’AmministrazioneCarullo ha votato controtale deliberato adducen-do improbabili motiva-zioni di opportunità emettendo in dubbio la

credibilità del program-ma e della relativa co-pertura finanziaria daparte della Presidenzadel Consiglio. Di fatto,sottraendosi ai propridoveri ed al mandatoistituzionale che puregli elettori hanno volutoconferire a questa mag-gioranza, si vuole nega-re un sacrosanto dirittodei cittadini a parteci-pare ad un bando dievidenza nazionale pervedere finanziati lavoridi rafforzamento, mi-glioramento o anche didemolizione e ricostru-zione delle proprie abi-tazioni in un territorio,come il nostro, dichiara-to altamente sismico.Nulla peraltro ci è statochiarito circa gli inter-venti, anche questi pos-sibili di finanziamento,già posti eventualmentein essere a riguardo de-gli edifici pubblici e del-le infrastrutture ritenutestrategiche ai fini del ri-schio sismico. E’ questol’ennesimo gesto di pro-tervia e arroganza poli-tica di una maggioran-za che affronta conestrema superficialità leopportunità che i gruppidi opposizione, in unacontinua e costante cor-rettezza istituzionale, sisforzano di sottoporreall’attenzione del Con-siglio Comunale nel ten-tativo di contribuire inmodo propositivo allavita amministrativa delComune di Mercoglianonell’esclusivo interessedella cittadinanza».

MERCOGLIANO - Il consigliere di opposizione Sam-pietro: l’Amministrazione avrebbe dovuto valutaremeglio i vantaggi offerti dal Consiglio dei Ministri

della Redazione

«Rischio sismico, sbagliatobocciare quell’ordinanza»

L’Unità “tradotta” da AcocellaIl rettore dell’Università “Luspio” ha tenuto un convegno sull’Anniversario dell’unità nazio-nale nella scuola media “G. Dorso”: la differenza tra giovani del Nord e del Sud è diminuita

Centocinquant’anni di storia italia-na “tradotti” per i giovani studentidell’istituto “G. Dorso” di Merco-

gliano dal Rettore dell’Università “Lu-spio” di Roma e studioso di meridiona-lismo, professor Giuseppe Acocella.Con un linguaggio semplice e puntandoa chiarire i momenti salienti dello svi-luppo italiano nel meridione, lo studiosodi origini irpine ha incantato la plateaspiegando quanto e come la Campaniae l’Irpinia sia stata fondamentale per lanascita dello Stato Italia. Il convegno,moderato dal vicedirettore di Abellinum,Attilio Alvino, è stato fortemente volutodalla consigliera del comune di Merco-gliano Lucia Sbrescia, ha visto la pre-senza anche del sindaco MassimilianoCarullo che ha dato l’avvio ai lavori sa-lutando i presenti e rimarcando il pro-fondo affetto che li lega ai piccoli citta-dini del popoloso centro alle falde di

Montevergine. Il lungo intervento diAcocella, seguito con grandissima atten-zione da tutti i convenuti, ha spaziatodalle cause che hanno portato alla “que-stione meridionale” all’attacco, violentoe mirato a convincere i giovani studenti,all’illegalità. «Rispetto a qualche decen-nio fa – ha spiegato Acocella in uno deipassaggi più significativi del suo discor-so – la differenza tra i giovani del sud edel nord è diminuita. Certamente il red-dito prodotto al settentrione è più altoma non c’è dubbio che adesso si possaparlare di nazione sociale molto più chein passato. Quello che, invece, ancora cidivide è la diversa visione della vita. Quial sud c’è l’assurda convinzione che chinon fa il furbo è “fesso”, io dico che in-vece, se vogliamo ripartire sotto il profilosociale si deve necessariamente puntarealla legalità sotto tutti i punti di vista».E continuando a ragionare su temi at-

tualissimi, come l’economia, il Rettoreha espresso la sua personale opinionesul federalismo fiscale, cercando anchein questo caso di rendere il discorso piùfruibile possibile per tutti, soprattuttoper i giovani studenti mercoglianesi:«Questa manovra governativa, senzadubbio priverà di risorse il meridione.Quello che credo, però, è che non si deb-ba piangere preventivamente credendoche tutto sia perduto, ma cogliere questaopportunità per imparare a gestire me-glio il denaro pubblico, senza attendereun aiuto dall’alto. Il sud e i propri citta-dini, devono imparare a far leva sulleproprie potenzialità che sono moltissime.Partendo dalla legalità, come ho dettoprima». Due ore di ragionamento inten-so, quelle trascorse con l’esimio meri-dionalista, perché il suo intento è statoproprio quello di portare gli studenti apensare e a ragionare sull’Unità d’Italia

come qualcosa in divenire che «comenon è nata nel 1861, perché figlia di unlungo processo storico, così ha bisognodi essere alimentata, a prescindere dalleintenzioni di qualche egoista che vorreb-be cancellare tutto per “inventare” unoStato che assomiglierebbe ad una mezzaBrianza. Tenetevi stretta questa unitàche io sento forte dentro e che, credo, deb-ba essere nei cuori di tutti”. A chiuderel’incontro, un breve intervento del con-sigliere Andrea Mongillo il quale ha lo-dato l’iniziativa e ha esortato i giovanistudenti a fare tesoro di quanto appre-so».

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5ATRIPALDAABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

«Sono stato duemesi e mezzoin ospedale e

spesso pensavo alle pian-

tine e ai fiori che avreidovuto piantare nel-l’aiuola sotto casa», que-ste parole racchiudonol’entusiasmo, la passio-ne e la forza di volontà

di Vincenzo Caputo. Se-duto sulla sua sedia pie-ghevole, in mezzo alleaiuole di piazza Cassese

(un’isola spartitraffico inuno dei quartieri più po-polosi della città) adAtripalda, l’82enne necura il giardino con at-tenzione e dedizione da

oltre due anni.«Ho piantato fiori, rose,margherite e altre pian-tine che sbocceranno traqualche settimana, appe-na le giornate sarannopiù belle e assolate - rac-conta emozionato e an-che un pò preoccupatodella ribalta che lo sta“investendo” - abito nelpalazzo di fronte e, tuttele mattine, vedevo questigiardini abbandonati ecosì ho deciso di scende-re».Armato di una propriazappella («Questa l’hocostruita da solo, perchéla zappa tradizionale ètroppo pesante per me»),seduto sulla “sedia di la-voro” («Le mie gambenon mi consentono distare in piedi per troppotempo»), ha già provve-duto a zappare il primoangolo dell’aiuola, a to-gliere le erbacce, i moz-ziconi di sigarette e i ri-fiuti che i soliti inciviligettano quotidianamen-te. Ti guarda negli occhie con quella lucidità chespesso non ti aspetti,perché profonda e lace-rante, analizza la situa-zione: «La gente miprende per scemo, quan-do mi vede seduto a zap-pare: me ne accorgo da

come mi guardano. Losai che nessuno del vici-nato mi ha mai ringra-ziato e non ho mai rice-vuto un apprezzamento?Ma non mi interessa, lofaccio perché tutti do-vrebbero avere cura delproprio paese e del quar-tiere nel quale vivono.Queste piante le ho com-prate con i soldi dellapensione, due euro ognu-na, ma la soddisfazionedi vederle crescere e sboc-ciare non ha prezzo».Giovanò, ma adesso mivolete mettere sul gior-nale? Chissà cosa pensala gente? Ma perché pro-prio io?». «Raccontoquesta storia perché miha profondamente colpi-to e perché siete unesempio per le giovanigenerazioni, anzi no,siete un esempio per tut-ti gli atripaldesi chespesso criticano e non sirimboccano le mani-che», rispondo così allesue domande. «Avete ra-gione, vedo ogni giornogiovani e meno giovani(”vagliuni e anziani”)che si lamentano e pas-sano le giornate in stra-da o davanti al bar, mase solo ti permetti dichiedere una mano o unaiuto, ti mandano a quel

paese - continua il signorVincenzo, sereno, tran-quillo, forte della suaconsapevolezza e diquell’esperienza chenessuno ti regalerà maise non gli anni - eppurese ognuno di loro facessesolo la minima parte delmio lavoro, la città sa-rebbe più bella e pulitae, soprattutto, più sere-na».Una vita passata in can-tiere, a fare il muratore,a sgobbare tra cardarellee carriole e poi il meri-tato riposo della pensio-ne: «Volevo conoscervidi persona e raccontarela vostra storia», gli dico,mentre gli scatto una fo-to. «Mo’ pure la fotogra-fia, ma voi mi volete pro-prio inguagliare, piutto-sto, mandate qualcuno atagliare l’erba in quelpunto, perché è troppoalta e non ho il tagliaer-be», mi rimprovera affet-tuosamente, accennan-domi un sorriso e guar-dando fisso nell’obietti-vo. Anche lui è consape-vole che un esempiopuò più di mille paro-le…

ATRIPALDA - Cura le aiuole di piaz-za Cassese: tutti gli atripaldesi do-vrebbero farlo, invece di lamentarsi

di Ciro De Pasquale

Passione e impegno,la storia di Vincenzo

Un incontro suggestivo e partico-larmente emozionante ha coin-volto gli studenti del Liceo Scien-

tifico di Atripalda e la scrittrice irpinaEmilia Bersabea Cirillo. Sabato scorso,infatti, si è svolto il primo appuntamen-to della manifestazione “A tu per tu conl’autore”, organizzata dall’associazionepolitico - culturale “Cives” e che suc-cessivamente coinvolgerà anche le altrescuole della cittadina del Sabato.«Ringrazio dell’ospitalità il Liceo con ilquale c’è un rapporto bellissimo e chedimostra con questo evento di avere acuore non solo l’educazione degli stu-denti, ma anche la cultura e l’approccioalla vita», così l’assessore delegato allaPubblica Istruzione, Nancy Palladino.

«L’associazione è nata da pochi mesi eha promosso una serie di iniziative cul-turali, come una giornata dedicata a Sa-bino Tomasetti, storico indimenticato diAtripalda - ha detto Gabriele Rescigno- e ha riscosso un successo sorprendenteche ci ha soddisfatto immensamente.

Tuttavia, riteniamo che questa sia la pri-ma vera manifestazione culturale cheorganizziamo, perché coinvolge unascrittrice e si svolge in una scuola. Ab-biamo voluto mettere in stretto contattola scrittrice con i ragazzi e questa ideaha trovato la sintonia e la condivisionedei dirigenti e degli insegnanti. Sarannoi ragazzi a fare i relatori e i recensori,mentre noi assisteremo con curiosità alloro lavoro. Ho letto il libro “Una terraspaccata” e mi è piaciuto moltissimo,non importa se diventerà un best seller,ma mi piace pensarla come quell’autorerusso che disse che “la lettura è il nutri-mento dell’anima”. Il libro mi ha emo-zionato nella descrizione dei personaggi,mai banale e dei luoghi di Napoli, che

mi ha consentito di tornare indietro neltempo». «La scrittura per me è sofferenza, invidiochi dice di scrivere per divertimento oper passare il tempo, perché io non ciriesco. Alcune volte, rileggendo i pas-saggi del mio libro, mi chiedo se sia sta-ta veramente io a scriverli. Sia la letturache la scrittura sono momenti catartici,di immensa solitudine, nei quali le per-sone si trovano a dover affrontare le pro-prie paure, le proprie ansie e punti divista. Mi ha molto emozionato la pre-sentazione dei ragazzi e mi auguro cheabbiano potuto cogliere il senso dellasofferenza e del riscatto insito nelle pa-gine del mio libro», ha detto l’autrice inun passaggio del suo intervento.

“A tu per tu con l’autore” nel Liceo scientificoL’associazione “Cives” ha promosso il primo incontro culturale itinenrante nelle scuole atripaldesi. La scrittrice Bersabea Cirilloha discusso il suo libro “Una terra spaccata” agli studenti che hanno preparato una recensione e una presentazione multimediale

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7INCHIESTAABELLINUM

Sabato 2 Aprile 2011

Una nuova struttu-ra medica per lacura dell’autismo

e un reparto di neurop-

sichiatria infantile; unconsultorio familiare eambulatori vaccinali,

una piscina e una pale-stra riabilitativa; un cen-tro di radiologia ed eco-grafia; un nuovo centro

di salute mentale al-l’avanguardia. Questa laprospettiva, concreta,

messa in campo dall’Asldi Avellino che vorrebberipristinare il complessomedico di via Tiratore ri-trasferendosi laddove èstata fino al 2005. Lo sta-bile di proprietà del-l’Inail, in stato di abban-dono da cinque anni senon per alcuni ambientioccupati dall’Arpac, po-trebbe, infatti, tornarenelle mani dell’AziendaSanitaria Locale. Dopouna serie di progetti maiportati a termine e unbando d’interesse pub-blicato dall’Inail per lalocazione dell’immobileche non ebbe riscontri,si è fatta avanti la stessaAsl, chiedendo diretta-mente all’Inail, il per-messo di sfruttare lo sta-bile in comodato d’usogratuito ventennale co-me “Struttura Polifunzio-nale per la Salute”. Il tut-to in armonia con il de-creto del Commissarioad Acta per la prosecu-zione del piano di rientrodelle risorse e il poten-ziamento delle piattafor-me territoriali di cura.L’incontro è stato pro-mosso dal sindaco diAtripalda, Aldo Lauren-zano che sta conducen-

do una vera e propriabattaglia per il recuperodella struttura di proprie-tà dell’Inail, situata invia Tiratore, nel territoriodel Comune di Atripalda.Battaglia cominciata dueanni fa, con le segnala-zioni all’Inail, gli incontricon Enti e l’ Universitàdegli Studi di Salernoche avrebbero potutosfruttare la struttura (laFacoltà di Giurispruden-za diede la sua disponi-bilità per organizzare deicorsi universitari). Percreare questo centro dieccellenza si è ipotizzatodi sfruttare le risorse chel’Asl sostiene per i cano-ni di locazione della sededel distretto di Atripaldae per altra strutture. Uncifra che si aggirerebbeintorno a trecentosessan-ta mila euro e che sareb-be spesa per ripristinarelo stabile attualmente inpessime condizioni. Dal-la struttura portante incemento armato, chemerita e necessita di ve-rifiche immediate, allescale e agli ascensori at-tualmente in pessimostato, dagli infissi internied esterni danneggiatidagli agenti atmosferici

ai servizi igienici da so-stituite in toto, il com-plesso di via Tiratore hamostrato immediata-mente tutte le sue caren-ze. I soffitti, infatti, siaper quanto riguarda icorridoi centrali chequelli laterali, presenta-no controsoffittature de-teriorate con intercape-dini contenenti materialeisolante e canaline degliimpianti elettrici e antin-cendio esposti. Le infil-trazioni di acqua e laconseguente presenza dimuffa si sono verificatein tutti i piani il che hadeterminato un peggio-ramento generale dellastruttura che deve essererecuperata e ripristinata.Per non parlare dei ne-cessari adeguamenti chedovrebbero essere fattiper permettere a una tec-nologia progredita difunzionare adeguata-mente e di interfacciarsicon i pazienti e il perso-nale medico. A tal pro-posito, la commissionecomposta da membridell’Inail, geometri e me-dici dell’Asl ha riscontra-to carenze strutturali so-prattutto nell’impiantoelettrico, completamenteda riorganizzare e nel-l’impianto telefonico einformatico. Per quantoconcerne questo ultimopunto, infatti, la struttu-ra dovrà essere ri-cabla-ta, vuoi per il deteriora-mento dei cavi esistenti,vuoi per l’inadeguatezzadegli stessi rispetto aglistandard attuali. Criticaanche la condizionedell’impianto idrico e dicondizionamento e ri-scaldamento che, già nel2005, presentavano ne-cessità di manutenzionestraordinaria a causa diperdite importanti dallecondotte principali conconseguenti e frequentiallagamenti. Stesso di-scorso per tutto il siste-ma centralizzato di ri-scaldamento. Il primosopralluogo e i successi-vi rilevamenti, infatti,hanno messo in luce for-ti criticità soprattutto perquanto concerne i ter-moconvettori risultati ingran parte divelti e dan-neggiati. Insomma, unaserie di interventi neces-sari, ma comunque fatti-bili per rendere la strut-tura idonea a ospitare at-tività già presenti neglianni passati. Lavori chesi potrebbero realizzarecon i soldi risparmiatidei canoni, comportandoanche un risparmio com-plessivo per le casse del-la Sanità regionale.

Presentato al sindaco Laurenzano, unostudio di fattibilità che consentirebbe dirisparmiare l’affitto per la sede attuale

di Attilio Alvino

L’Asl di Avellino “rivuole”la struttura di via Tiratore

La proposta dell’Asl, checomprende anche un pia-no preciso di gestione, è

stata corredata da una sezionelogistica che spiega, nel detta-glio, le future destinazionid’uso dei vari ambienti, suddi-visa per piani. Secondo lo stu-dio di fattibilità, infatti, gli spazidello stabile di via Tiratore adAtripalda, in base alla attualesituazione organizzativa del Di-stretto Sanitario, possono con-siderarsi adeguati anche in con-siderazione della implementa-zione di ulteriori modalità or-ganizzative previste della Regio-ne e da disposizioni nazionali.L’intenzione, poi, è quella disfruttare parte degli spazi ancheper i Servizi Centrali Ammini-

strativi per depositi e archivicentralizzati. Nello specifico, ilprogetto prevede la realizzazio-ne al primo piano di un centrodi cura dell’Alzheimer, un ospe-dale di Comunità provvisto di

quindici posti letto, una pale-stra e ambulatori riabilitativi,un consultorio familiare e uncentro per l’autismo. A pianoterra un ambulatorio territorialeintegrato con studi attrezzati,un ambulatorio infermieristicoe un punto prelievo. Previstoanche un centro di salute men-tale diurno, uno diabetologicoe un centro odontoiatrico. Al se-condo piano saranno realizzatiun auditorium con annessa salaconvegni, un’aula multimedia-le, una sala riunioni e sarà istal-lata la sede del Consorzio deiServizi Sociali. Punto di forzadella struttura, soprattutto perl’assenza di un’offerta eguale inIrpinia, diventerà il seminterra-to della struttura di via Tiratore,

nel quale, oltre all’ambulatorioveterinario, sarà realizzata unaimponente piscina riabilitativaper la quale, peraltro, si sta con-ducendo uno studio paralleloper accertare la tenuta generaledello stabile. «Si tratta di uno studio di fon-damentale importanza che spe-ro sia preso seriamente in con-siderazione, sia dall’Inail chedall’Asl - commenta il Sindacodi Atripalda, Aldo Laurenzano- ciò consentirebbe il recupero diuna struttura abbandonata a sestessa e un notevole risparmioper le casse dell’Asl e della Sa-nità Regionale. E’ giunto il mo-mento di agire e non sprecareulteriore tempo e risorse prezio-se».

Distretti, clinica veterinaria e piscinaL’Azienda sanitaria vorrebbe accentrare tutti i servizi al cittadino e implementare le strutture già pre-senti. Il sindaco: mi auguro che si possa agire in tempi concreti per recuperare la struttura dell’Inail


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