Abuso e negligenza nell'anziano:
l'entità del fenomeno
Andrea Fabbo
Programma Demenze AUSL
Modena
ASSR Emilia-Romagna
Geriatria Unimore
Da A. Colantoni, Caregiver Day 2015
Da A. Colantoni, Caregiver Day 2015
Da A. Colantoni, Caregiver Day 2015
www.anzianienonsolo.it
La vittima “tipica” dell'abuso
Vedova, età media (> 75 anni)
Reddito insufficiente per vivere in maniera indipendente
Aumento della dipendenza
Problemi cognitivi, specie se di recente insorgenza
Presenza di disturbi comportamentali
V.Y. Totten, 2011
J Am Ger Soc, 63: 1214-1238, 2015
J Am Ger Soc, 63: 1214-1238, 2015
L'abuso nell'anziano è comune ; la review indentifica una serie digaps nella conoscenza del fenomeno come la mancanza di unadefinizione, l'assenza di studi nell'ambito dello screening e perquanto riguarda interventi di prevenzione e gestione.
Necessità di una task force fra il mondo della ricerca, leassociazioni , le istitituzioni , l'area socio-sanitaria ed i decisoripolitici per affrontare il problema globale dell'abuso nell'anziano.
Pillemer, The Gerontologist 2016, vol. 56, n° 2, s194-s205
Pillemer, The Gerontologist 2016, vol. 56, n° 2, s194-s205
La situazione in Italia
Fenomeno sottostimato, poco noto e poco indagato a minor interesse scientifico e giudiziario rispetto ad altre tipologie di vittime
Mancanza di strumenti di rilevazione
Spesso mancanza di consapevolezza e vergognada parte dell'anziano
Frequente in contesti (domestico e strutture) dove vi è una condizione di dipendenza
nel 2008 ireati ai danni di anziani2 sono stati 240.946 (su un totale di reati denunciati pari a 2.709.441), mentre nel 2011 sono stati279.475 (su un totale di 2.763.012 reati denunciati)
La situazione in Italia
La finalità di questo libro è disottolineare l'importanza di unfenomeno in continua crescita,parallelo a quello del numeroelevato di anziani nell'attualesocietà. Gli autori si prefiggonocon il loro lavoro di interrompereun circuito perverso, chedemanda alla sola autoritàgiudiziaria il compito di tutelare lefasce deboli della popolazione,mentre sulla condizione deglianziani disabili e non scendesempre più quella situazionedefinita "la congiura del silenzio".
Rispostapositivaalle domande da2 a 6 deve farsospettare unabuso
Strumentosviluppato nelsetting dellamedicinageneraleper anziani prividi problemicognitivi
Da A. Colantoni, Caregiver Day 2015
Neglect = negligenza e incuria
Da A. Colantoni, Caregiver Day 2015
Scarsamente riconosciuto, meno del 5 % dei casi è riportato alle autorità
ED è un osservatorio privilegiato per identificare l'abuso nell'anziano
Necessità di formazione da parte del personale sanitario
Creazione di un team multidisciplinare specializzato e di studi specifici in questo ambito
Discrepanza fra quanto si osserva e quanto vieneriportato da anziani e caregivers
J Am Ger Soc 2016 Oct 18. doi: 10.1111/jgs.14480
Il riconoscimento dell'abuso in PS è maggiore da parte degli operatori più
esperti
A. Cofone, A. Boscolo Anzoletti, L' infermiere, anno LX, gennaio-febbraio 2016
Cause del mancato riconoscimento
A. Cofone, A. Boscolo Anzoletti, L' infermiere, anno LX, gennaio-febbraio 2016
Scarsa sensibilizzazione al problema; ridotte conoscenze ed inadeguataformazione degli operatori sanitari; assenza di strumenti di screening;assenza di segni specifici di abuso nell'anziano.
Mancanza di consapevolezza da parte della vittima; paura di denunciarel'autore del maltrattamento.
Disabilità mentali e/o fisiche che spesso si riscontrano nell'anziano.
Le persone anziane con demenza e/o con problemi di salute mentale sonoparticolarmente esposte al rischio di abuso.
Collins 2013, Scali 2013
L'abuso nelle residenze per anziani
Le “voci” degli anziani istituzionalizzati
2016
L'abuso negli anziani con demenza
Uso inappropriato di psicofarmaci e contenzione fisica
L’assistenza agli anziani con demenza nei
servizi: la fotografia
Girano per il reparto in modo afinalistico
Entrano nelle camere/letto degli altri e rovistano
Fanno i propri bisogni in posti inadeguati
Scambiano il giorno per la notte
Manifestano aggressività e irrequietezza
Urlano e “disturbano”
Tentano di scappare
Sono disorientati nello spazio e nel tempo
“Stressano” chi li assiste
L’assistenza all’anziano con demenza
nei servizi
Di fronte alle difficoltà di gestione, si rende necessario un intervento di salvaguardia del reparto, degli altri anziani, degli operatori, dell’organizzazione per cui gli anziani da PERSONE CON DEMENZA diventano spesso PERSONE ALLETTATE.
SEDAZIONE : PSICOFARMACI
CONTENZIONE FISICA
SCARSA RIABILITAZIONE
AMBIENTE INADEGUATO
ASSENZA DI PROTOCOLLI SPECIFICIECCESSO DI DISABILITA'
Quanto possiamo fare per evitare
questi eccessi ?
Prevalenza e fattori di rischio
Dal 28 al 55 % delle PWD subiscono una qualche forma di abuso
Il Neglect oscilla dal 4% al 16 % nelle PWD
L'abuso è prevalentemente di tipo psicologico
La demenza grave , presenza di BPSD, conflitti e mancanza di relazioni nella famiglia, coabitazione del caregiver (oltre a depressione, cattiva salute e “burden” elevato del CG) sono i fattori di rischio più importanti (Logiudice 2013)
Modelli di riconoscimento ed intervento
Non esistono ancora strumenti adeguati
Difficoltà di riconoscimento/denuncia in rapporto alle capacità decisionali delle PWD
Identificate potenziali strategie: psicoeducazione e sostegno dei caregivers, counselling, gruppi di supporto, servizi di “sollievo”
Mancanza di validazione delle strategie con studi specifici
Confronto fra un corso formativo specifico e la distribuzione di materiale divulgativo
Migliori risultati dopo il corso di formazione; la predisposizione a lavorare con personecon demenza correla non predice l'apprendimento
La formazione rappresenta una delle principali modalità per il riconoscimento e lagestione dell'abuso nell'anziano
Come si concilia la necessità di prevenzione e protenzione rispetto al
diritto all'autonomia ?
I dati della Letteratura in merito alla riduzione dell’utilizzo dei mezzi dicontenzione fisica in struttura investono una più ampia dimensione,organizzativa e gestionale, dei processi assistenziali attraverso:
Ciò contribuisce a far configurare il ricorso alla contenzione fisica in
soggetti anziani e fragili sempre più come
•formulazione di programmi e protocolli interni per limitarne l’uso •formazione operatori •coinvolgimento delle famiglie dei pazienti •modifiche ambientali e sicurezza delle attrezzature e dei presidi •maggiore offerta di attività riabilitative , di animazione e di terapia occupazionale
malpractice
Aziende USL di Bologna, Imola, Ferrara, Modena, Parma- rilevazione IN-QUA (2013)
I PREDITTORI DELLA CONTENZIONE
DementiaImpaired mobilityBehavioral problems
Contenzione = emergenza geriatrica e psicogeriatrica
• + numero anziani istituzionalizzati
• + numero di R.S.A.
• + Pz a rischio di contenzione
• + sensibilizzazione sui diritti dell’anziano
• - risorse economiche
• - personale infermieristico (assistenziale)
• - disponibilità familiare
• - tolleranza ambientale
Nessuna necessità di essere legatiLa contenzione
Non risponde ad alcun bisogno
Non previene
Non cura
Non fa diagnosi
Non è terapeutica
Disabilita
E' causa di gravi complicanzeDa Livia Bicego, ASL Triestina, 2014
P.Bonati, SIGG 2015
Quanto siamo lontani ?
La Repubblica, 6 ottobre 2016
Programma di miglioramento della qualità della vita e dell’assistenza agli anziani con demenza:
Modalità di presa in carico dei pazienti e sostegno dei familiari,
Ambienti ed ausili adeguati,
Attività formativa specifica degli operatori e dei familiari,contrasto burn-out,
Programma delle attività (stimolazione, socializzazione,contenimento disturbi comportamentali, trattamentifarmacologici, prevenzione complicanze)
Programmazione e monitoraggio attività con valutazionemultidimensionale.
DGR 514/09
Progetto di formazione aziendale su IPS rivolto a 20 CRA e a
cascata a 666 operatori da Ottobre 2014 a Ottobre 2016
Riduzione significativa
dei BPSD (NPI) in
194 ospiti
Riduzione del burn out
In 666 operatori di CRA
B.Manni, P.Zucchi, A.Fabbo, 2016
Conclusioni
L'abuso sugli anziani è un fenomeno ancora largamente misconosciuto e non sufficientemente indagato
Molto è legato all'ageismo perpetrato dalle istituzioni , dai media e dal sistema professionale= paradosso in una società in cui la popolazione anziana è prevalente
La mancanza di una formazione geriatrica strutturata orientata ai professionisti dei servizi sociali e sanitari è una delle emergenze del nostro sistema formativo.
GRAZIE PER l' ATTENZIONE