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‘Canopoleno’€¦ · Antonio Canopolo (arcivescovo di Oristano dal 1588 al 1621) l’8 dicembre...

Date post: 22-Oct-2020
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1 Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Piano dell’Offerta Formativa 2014 -2017
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    Convitto Nazionale ‘Canopoleno’

    Piano dell’Offerta Formativa

    2014 -2017

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    CHI SIAMO

    Il Convitto Nazionale “Canopoleno” è un’istituzione educativa pubblica, dotata di personalità giuridica e di autonomia amministrativa.

    Esso concorre al perseguimento degli obiettivi di sistema di istruzione e formazione nazionale, mediante l’organizzazione flessibile delle attività educative e la gestione unitaria delle scuole annesse.

    Tutto il personale che vi lavora è dipendente statale. I Convitti nazionali, Istituti educativi dello Stato, nascono nel periodo

    immediatamente precedente l’unità nazionale. Alle origini, il compito di questi istituti era volto a favorire l’accesso all’istruzione media e superiore degli studenti provenienti da piccoli centri periferici,

    consentendo loro la frequenza nei licei. Oggi queste istituzioni, presenti su tutto il territorio nazionale, pur continuando anche a mantenere tale funzione, si sono aperti alle nuove

    esigenze della società moderna assicurando un modello d’istruzione con ampio spettro orario e tendenzialmente di qualità.

    Il “Canopoleno” ha così sviluppato la tipologia organizzativa del semiconvitto che prevede con l’estensione delle attività educative fino al pomeriggio.

    Il semiconvitto riguarda la scuola primaria, la scuola secondaria di I grado, il Liceo Classico tradizionale, il Classico Europeo e lo Scientifico

    Sportivo. Gli interventi educativi e didattici sono curati dal personale docente delle scuole annesse e dagli educatori, integrati in un unico piano di attività che vede in questo P. O. F. il documento di sintesi

    ANTICHI STEMMI DEL CANOPOLENO. RIPRODUCONO LE INSEGNE DELLA COMPAGNIA DI GESU’.

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    Le risorse umane sono così organizzate:

    CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

    DEL CONVITTO Dott. Salvatore Congiu Prof. Massimo Sechi Prof. Marzio Scudino

    Dott. Paolo Scano

    COMMISSARIO DEL CONSIGLIO

    DI ISTITUTO Prof. Luigi Gallucci

    DIRIGENTE SCOLASTICO –

    RETTORE Prof.ssa Giovanna Antonia Contini

    DIRETTORE SERVIZI

    GENERALI AMMINISTRATIVI Dott.ssa Rita Sulas

    |

    | |

    | V

    COLLABORATORE

    DELEGATO Dott. Antonio

    Morittu (resp. del Convitto)

    | | V

    RESPONSABILI DELLE SCUOLE

    Ins. Mocci (primaria) Prof.ssa Pirisi (sec. I g.) Prof.ssa Soro (sec. II g.)

    PERSONALE ATA FUNZIONI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA

    FORMATIVA Ed. Nieddu (convitto) Ins. Careddu (Primaria) Prof.ssa Carlino (sec. I g.) Prof. Scudino, Prof. Carboni, Prof.sse Tanca, Pirino, Cabras, Satta, Vallebella, Arru, Carboni (sec. II g.)

    DOCENTI ED EDUCATORI

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    DOVE SIAMO

    Sassari, con i suoi 546,08 km quadrati, è il comune più esteso della Sardegna.

    Capoluogo della omonima provincia della Sardegna nord-occidentale e principale centro storico del Capo di sopra dell’isola, ha una popolazione di poco meno di 130.000 abitanti.

    E' la seconda città dell'isola per popolazione. Sorge su un tavolato calcareo declinante a nord-ovest verso il golfo

    dell'Asinara e la pianura della Nurra, mentre a sud-est il terreno è prevalentemente collinare. Il territorio urbano e suburbano è caratterizzato da valli e gole che

    incidono profondamente l’altopiano su cui è adagiata la città. Intorno ad un centro storico settecentesco, la città dal 1837 si è estesa oltre le mura dando luogo a ben 13 borgate, con significativi

    insediamenti urbani, collocate a raggiera verso il mare. La costa, che si estende per 32 km, è alta, frastagliata, sabbiosa e ricca

    di alcune note spiagge, tra cui Platamona, Fiume Santo, Argentiera, e Porto Ferro che ne segnano i confini. Il suo territorio presenta vaste aree coltivate a orti, vigneti e uliveti, ed una parte ancora integra di macchia

    mediterranea. Qui si trovano alcune tipiche piante che caratterizzano l'intera isola, fra le quali il corbezzolo, il mirto, il lentischio e il cisto, che

    ne connotano il tipico profumo e il colore. E’ sede della più antica Università della Sardegna ed anche sede arcivescovile.

    Ogni giorno gravitano in città circa 350.000 persone tra residenti, lavoratori e studenti pendolari. L’Università degli Studi di Sassari è stata istituita tra il 1562 e il 1627.

    La città conserva pregevoli monumenti, fra i quali ricordiamo il Duomo, la fontana del Rosello, la chiesa di San Pietro e quella di Santa Maria di

    Betlem, presso la quale in agosto si conclude la sentita processione dei Candelieri. Edifici con elementi stilistici gotico catalani, fra cui la casa Farris, si affacciano sul corso Vittorio Emanuele II, l’antico asse viario

    del centro storico. Importante è il Museo nazionale “Sanna”, con una vasta sezione

    archeologica dedicata alla civiltà nuragica, una Pinacoteca e una sezione etnografica, ricca di oltre 400 oggetti di artigianato.

  • 5

    Il Convitto Nazionale “Canopoleno” si trova in via Luna e

    Sole n° 44, a Sassari, tel 079 293863 – 293287.

    Potete raggiungere il Convitto con i seguenti mezzi pubblici :

    linea 3 : fermata di via Luna e Sole (di fronte al cancello della

    scuola) ;

    linea 7 : fermata in via Luna e Sole, ang. Via De Carolis ;

    linea 6 : fermata in via De Carolis ;

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    DA QUANDO CI SIAMO

    Il Convitto “Canopoleno” fu fondato come Collegio dal prelato sassarese

    Antonio Canopolo (arcivescovo di Oristano dal 1588 al 1621) l’8 dicembre 1611 ma fu inaugurato solamente otto anni dopo, il 18 gennaio 1619. Il Seminario (o Casa Professa come originariamente

    chiamata) fu affidato dal 1627 ai Gesuiti che, primo rettore padre Diego Pinto, per circa due secoli ospitarono i seminaristi finché, nel 1773 chiuse i battenti per l’abolizione dell’ordine gesuitico da parte di

    Clemente XIV. Fu riaperto quindici anni dopo, nel 1788, per ordine del sovrano Vittorio Amedeo III e affidato al preside del Collegio prof.

    Giuseppe Pinna. Nel 1824 i Padri Gesuiti, grazie alla Bolla pontificia di Pio VIII, ricostituirono l’ordine e tornarono a governare la scuola. I locali del “Canopoleno” furono allora restaurati ed ampliati e venne esteso

    anche il programma di insegnamento. In seguito a queste innovazioni che interessarono sia i regolamenti scolastici che quelli amministrativi,

    il Convento fu trasformato da seminario religioso a Collegio dello Stato riservato quasi esclusivamente ai figli della ricca borghesia di Sassari e del circondario. Per questo motivo, sotto il Re Carlo Felice, assunse il

    titolo di “Real Convitto Canopoleno dei Nobili” e vi si può accedere pagando rette molto care, che solo le famiglie più agiate e facoltose sono in grado di sostenere.

    Nel 1848, con il definitivo allontanamento dei Gesuiti, a seguito delle leggi Siccardi, il Convitto fu chiuso un’altra volta, per riaprire a

    dicembre dello stesso anno. Nel 1852 venne inserito nel piano dei collegi “Convitti Nazionali” come Torino, Genova, Nizza, Novara ed altri. Fu infine riconosciuto ufficialmente Convitto Nazionale con Regio

    Decreto del 10 marzo 1860. Nel maggio 1865 venne istituito nei locali del piano terra dello stabile, il Liceo-Ginnasio “Domenico Alberto Azuni”

    che vi fu ospitato fino alla costruzione dell’attuale edificio inaugurato nel 1933. Negli anni Trenta del Novecento divenne “Regio Convitto Nazionale

    Canopoleno”. Poco dopo fu creato un Liceo-Ginnasio annesso al Convitto per consentire agli studenti di poter frequentare le scuole senza dover uscire dal Collegio stesso.

    L’ex Convitto Nazionale “Canopoleno” e la Chiesa di Santa Caterina

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    Agli inizi degli anni Settanta (nel 1972) il Convitto Nazionale

    “Canopoleno”, vista l’impossibilità di poter procedere ad una qualsiasi ristrutturazione del vecchio edificio, sempre più disastrato, grazie anche

    alla caparbia volontà del rettore di allora Giovanni Aliseo, si trasferì con le scuole annesse nella nuova sede di via Luna e Sole, la cui realizzazione è stata resa possibile, dopo venti anni di attesa, grazie alla

    donazione dei terreni dell’ex convittore comm. Giacomo Poddighe, mentre l’antico palazzo fu abbandonato all’incuria. Di recente un

    provvidenziale intervento della Sovrintendenza alle Belle Arti lo ha trasformato in una grande pinacoteca cittadina. Nelle vicende del “Canopoleno”, importanti perché aiutano a capire e a

    inquadrare i circuiti di formazione della classe dirigente isolana, si affacciano e fanno da sfondo gli avvenimenti più significativi della storia sarda del Novecento, con protagonisti di rilievo della memoria collettiva:

    da Palmiro Togliatti (ex convittore) e figlio di un economo ad Antonio Segni, Camillo Bellieni, Enrico Berlinguer, Francesco Cossiga, Antonio

    Pigliaru e Salvatore Mereu. E’ un mondo vivo quello della Sassari del secondo dopoguerra che gravita intorno al “Canopoleno”, popolato da tanti interessanti personaggi, come il “mitico” Barore Coradduzza,

    insegnante di latino e greco, il rettore leccese Domenico Cucchiara “Zanfretta”, il vice rettore cagliaritano Antonio Fadda, l’atleta – poeta

    Dino Siddi, sportivo di razza e il notissimo giornalista sassarese Aldo Cesaraccio ( “Frumentario” ).

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    COME SIAMO FATTI

    Il

    C

    onv

    it

    to

    Il “Canopoleno” è un complesso edilizio modernamente concepito che

    insiste su un’area di circa tre ettari ed è strutturato in edifici diversi che comprendono il Convitto vero e proprio, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di 1° grado ed la Secondaria di 2°, articolata in Liceo

    Classico, Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Sportivo. I locali sono ampi e spaziosi, con una disposizione moderna e

    funzionale che lo rende molto simile ad un “college” inglese.

    Il Convitto si trova nell’edificio principale, con ingresso da via Luna e

    Sole dove, al piano terra, sono situati anche la portineria, i diversi uffici della segreteria e la presidenza.

    Al primo piano dell’edificio principale si trova l’ampia e spaziosa sala

    mensa, che può ospitare circa 340 alunni in tavolate da 6 a 16 posti.

    Nel seminterrato dell’edificio principale si trovano le moderne cucine, appena ristrutturate, e la lavanderia.

    Le aule dei semiconvittori sono distribuite nel primo e nel secondo

    padiglione e nella “zona infermeria”, situata al piano soprastante la sala mensa.

    Gli alunni semiconvittori svolgono la loro

    attività pomeridiana in ambienti ampi e luminosi, diversi da quelli utilizzati al

    mattino nelle ore curriculari.

    Dispongono di spazi strutturati in modo da creare le condizioni migliori sia per il

    tempo studio che per le varie attività, comprese quelle ricreative, per le quali i

    bambini ed i ragazzi possono disporre di una ludoteca, un’aula multimediale, tavoli da ping pong e calcio balilla e sala scacchi.

    Al centro dell’intera struttura convittuale spicca il padiglione della grande sala per le

    conferenze (Aula Magna). Ha una capienza di 120 posti a sedere ed è

    provvista di palcoscenico dotato di impianto luci e audio, sipario, schermo di proiezione motorizzato a scomparsa e impianto di

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    videoproiezione.

    Sono inoltre presenti quinte e camerini attigui. Ospita gli spettacoli e

    le recite scolastiche, ma anche eventi come conferenze, convegni, spettacoli teatrali e manifestazioni culturali. Le scuole sono situate in edifici separati ma collegati tra loro e con il

    Convitto da corridoi coperti da pensiline, molto utili in caso di maltempo.

    Nell’edificio più grande, al pianterreno, sono ubicate le aule della Scuola Secondaria di 1° grado che garantiscono la funzione didattica

    a due corsi completi (A e B). Gli allievi possono usufruire di un laboratorio di informatica dotato

    di 12 postazioni, attrezzato per le videoconferenze; un’aula video con televisore, videoregistratore e lettore DVD ; un’aula per l’insegnamento di sostegno ed un’aula destinata all’archivio. Ogni aula è dotata di

    L.I.M.

    Nello stesso piano della Scuola Secondaria di 1° grado è ubicata, in

    due locali comunicanti, su una superficie di 200 mq, la Biblioteca del

    Convitto. La biblioteca conserva :

    - un fondo antico che comprende 28 cinquecentine, 88 edizioni del

    1600, 1107 edizioni del 1700 e quattro manoscritti;

    - un fondo “moderno” ordinato secondo lo standard internazionale

    che comprende 9940 volumi;

    - un considerevole numero di supporti audiovisivi.

    Al piano superiore della Scuola Secondaria di 1° grado si trovano i

    locali dei Licei che accolgono circa 300 studenti. Ogni aula è dotata di L.I.M.; i Licei sono dotati, inoltre, dei principali sussidi audiovisivi, tra cui due televisori, un videoregistratore e un proiettore.

    I ragazzi possono usufruire di un laboratorio di fisica e di uno di chimica.

    Collocato sotto un’ala dei Licei, di fronte alla Scuola Secondaria di 1° grado, nell’ala est del complesso, si trova l’edificio della Scuola

    Primaria che è composto da 10 aule sistemate all’interno dello stesso stabile, su due livelli separati. Ogni aula ha l’accesso diretto al giardino circostante. Sono presenti sei servizi igienici, un’infermeria,

    un ufficio con due computer, un’aula di informatica dotata di

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    undici postazioni fisse e due postazioni mobili, un’aula dove

    vengono custoditi i libri della biblioteca e i vari sussidi. Esiste, inoltre, un piccolo spazio per il personale ausiliario.

    La scuola primaria è dotata dei principali sussidi audiovisivi, tra i quali un proiettore per diapositive ed un videoproiettore.

    Nel complesso del Convitto “Canopoleno” vasto spazio è stato riservato

    agli impianti per le attività sportive.

    All’interno dell’edificio

    che ospita le Scuole Secondarie

    si trova la palestra

    coperta, di

    cui usufruiscono gli allievi delle tre scuole durante le ore curriculari, specialmente quando il tempo non consente la permanenza all’esterno.

    Sotto le scuole si trova la piscina

    coperta da 50 metri. Tutti gli altri impianti sportivi sono all’aperto.

    Spicca il campo di calcio regolamentare,

    mentre a fianco si trovano campi

    polivalenti per le attività di pallacanestro, pallavolo, calcetto,

    pallamano e tennis. Gli impianti sportivi e il verde sono stati recentemente ristrutturati; sono in via di

    ristrutturazione altri spazi, interni ed esterni, da destinare ad ulteriori attività sportive o ricreative.

    Si sta procedendo inoltre alla ristrutturazione di diversi locali destinati ad ospitare i futuri convittori. Una volta rimessi a nuovo tutti gli

    impianti, il Convitto “Canopoleno” avrà tutte le carte in regola per fare di questa struttura un centro residenziale di eccellenza per studenti.

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    COSA FACCIAMO

    Gli obiettivi generali educativi che muovono l'azione formativa nel

    nostro Istituto trovano fondamento su due pilastri basilari: • la competenza e l’impegno professionale, culturale e civico,

    dell’operatore che ha il compito di erogare un servizio scolastico/formativo • la centralità degli allievi, cui devono essere garantiti tutti i diritti

    fondamentali: uguaglianza, imparzialità, continuità, scelta, partecipazione responsabile, costruttiva e creativa.

    La sua azione mira a tre grandi obiettivi: • Formazione dell'uomo, intesa come azione volta a favorire il pieno

    sviluppo della personalità di ciascun allievo, guidandolo nella costruzione dei processi di conoscenza di sé e di accettazione della peculiarità di ciascun individuo.

    A parziale illustrazione degli obiettivi specifici che l’azione educativa persegue in tale ambito si evidenziano: l’importanza della condotta

    morale e del contegno disciplinare; il senso del dovere e della responsabilità personale; l’importanza dello sviluppo di capacità di riflessione, di giudizio e di ragionamento; l’estimazione del sapere; la

    cura della propria persona e dei propri atteggiamenti; la disponibilità all’aiuto e all’ascolto; la ricerca della giustizia e della legalità; la

    partecipazione attiva e responsabile alle attività; l’abitudine all’ordine, all’esattezza, alla gestione razionale del tempo.

    • Formazione del cittadino, intesa come impulso culturale conoscitivo delle strutture sociali e dei principi che consentano all'individuo singolo di interagire correttamente con gli altri; centrale risulta il rispetto,

    interiorizzato nelle regole di convivenza comune. Questo ambito di intervento costituisce quasi una precondizione perché i percorsi

    formativi e di istruzione, che la nostra Istituzione convittuale intende praticare, trovino un senso compiuto e fondante, una ragione d’essere: l’educazione alla cittadinanza, strategicamente intesa nelle sue

    molteplici declinazioni (educazione alla legalità, educazione ambientale, educazione internazionale, educazione alla salute) quale scenario educativo che dà alla trasmissione dei saperi senso e spessore finalizzati

    alla dimensione dell’uomo sociale: cittadino del proprio territorio, della propria città, del proprio paese, cittadino europeo, cittadino del mondo

    globalizzato.

    • Orientamento culturale, inteso come guida all'individuazione di

    interessi, valorizzazione di conoscenze ed abilità operative, acquisizione e consolidamento di una adeguata formazione culturale spendibile in

    un mondo professionale - lavorativo in continua trasformazione ed in un’ottica transnazionale.

    Il nostro sistema educativo vuole, pertanto, assolvere al duplice compito di far sentire l'adolescente a proprio agio in modo da utilizzare il gruppo

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    dei pari come situazione in cui esprimere il proprio Sé autentico e, nello stesso tempo, di guidarlo al progressivo riconoscimento di un mondo esterno con cui confrontarsi, vissuto come occasione di esplorazione e

    conoscenza. Il nostro sistema educativo, quindi, che comprende sia l’attività

    scolastica vera e propria, sia quella educativo – convittuale, ha la funzione ed il compito di educare e di formare “di più e meglio” gli studenti, opponendosi ad ogni forma di lassismo e di relativismo

    culturale e nichilista nel quale tutti gli stili di vita hanno un identico valore e le idee sono sostituite da sensazioni ed immagini che hanno l’effetto di colpire e stordire, ma non quello di motivare lo sviluppo della

    pluralità delle intelligenze attraverso l’apprendere a riflettere, pensare, ragionare, inventare, creare.

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    IL LICEO CLASSICO

    TRADIZIONALE

    Il Liceo classico “Canopoleno” si propone essenzialmente come finalità quella della la formazione della persona, come individuo e cittadino,

    intesa nel suo più ampio significato, ed è diretto a curare la preparazione relativa ad abilità, competenze e conoscenze, anche in vista della prosecuzione degli studi.

    “ Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e nella tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie” (Art. 5 comma 1 del D.P.R. 89/2010)

    A conclusione del quinquennio di studio gli allievi, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

    aver interiorizzato la conoscenza di aspetti fondanti della nostra

    civiltà;

    aver maturato consapevolezza del valore della tradizione, ponte

    per una lettura attenta e critica della contemporaneità, attraverso

    l’analisi di significative opere letterarie, storiche, artistiche,

    filosofiche, scientifiche;

    aver acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per

    la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio

    organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche,

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    lessicali, semantiche) e degli strumenti utili alla loro analisi

    stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena

    padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo

    storico;

    aver maturato una buona capacità di argomentare, di interpretare

    testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi;

    aver acquisito una dimensione interdisciplinare del sapere che

    consenta una riflessione critica sia in ambito scientifico che

    umanistico.

    L'attività didattica sarà finalizzata all'acquisizione delle sotto elencate

    competenze di cittadinanza con l'apporto di ogni sapere disciplinare.

    COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

    1. IMPARARE AD IMPARARE

    2. PROGETTARE

    3. COMUNICARE

    4. COLLABORARE E PARTECIPARE

    5. AGIRE IN MODO AUTNOMO E RESPONSABILE

    6. RISOLVERE PROBLEMI

    7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

    8. ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

    Le competenze che vengono perseguite negli assi culturali devono

    contenere dimensioni proprie delle competenze chiave di cittadinanza e ad esse debbono tendere.

    Il consiglio di classe propone di declinare le otto competenze chiave di cittadinanza attraverso i seguenti descrittori, operativi e verificabili.

    IMPARARE AD IMPARARE

    Prendere nota degli impegni scolastici

    Tenere in ordine il proprio quaderno di lavoro

    Leggere attentamente tutta la consegna prima di iniziare un

    compito in classe, un’attività, ecc.

    Individuare elementi e parole chiave di un testo.

    Chiedere chiarimenti sugli errori compiuti nello svolgimento delle

    attività

    PROGETTARE

    Rispettare le indicazioni della consegna (ad es. sulle modalità di

    esecuzione di un lavoro, sui materiali e gli strumenti che si

    possono usare, sui tempi di restituzione).

  • 15

    Saper individuare e mettere in atto in modo ordinato i passaggi

    necessari all'esecuzione di un compito.

    Attivarsi per rimediare ai brutti voti o per aumentare la propria

    media scolastica (ad es. partecipando ai corsi di recupero o

    chiedendo una verifica supplementare, organizzando gruppi di

    studio).

    COMUNICARE

    Esprimersi correttamente in italiano

    Rispettare le regole dei codici della comunicazione orale (verbale e

    non) adeguandole alla situazione

    Utilizzare una grafia leggibile e una impaginazione ordinata nella

    presentazione dei compiti

    COLLABORARE E PARTECIPARE

    Comportarsi in modo corretto con gli altri

    Partecipare alle attività proposte

    Aspettare il proprio turno di conversazione (ad es. alzando la

    mano).

    Coinvolgere i compagni nelle discussioni durante lo svolgimento

    di attività di gruppo.

    Comportarsi in modo corretto con gli altri ( restare in silenzio

    durante la spiegazione, non disturbare durante un compito, ecc.)

    Condividere le informazioni con gli altri in situazioni di lavoro di

    gruppo

    Partecipare alle attività proposte (ad es. lezioni in classe, lavori o

    discussioni di gruppo, laboratori).

    AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

    Rispettare le regole stabilite (sia quelle definite nel Regolamento

    d’Istituto sia quelle concordate con il singolo docente).

    Arrivare puntuale (all’ingresso, al rientro dall’intervallo, in tutte le

    situazioni in cui ci sia un orario da rispettare). Adoperarsi perché il materiale personale, quello scolastico e le

    aule siano sempre in buono stato.

    Portare tutto il materiale necessario per svolgere le attività

    didattiche.

    Lavorare in autonomia nei compiti individuali.

    Svolgere i compiti assegnati, sottoporsi alle verifiche orali e

    scritte, nella consapevolezza che si tratta di momenti costitutivi del processo di insegnamento apprendimento

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    RISOLVERE PROBLEMI

    Accostarsi in modo positivo alle situazioni nuove da affrontare

    nella vita scolastica.

    Affrontare le situazioni nuove ricercando e prospettando soluzioni

    adeguate.

    INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

    Mettere in relazione gli apprendimenti conseguiti in ambiti disciplinari

    diversi.

    Individuare somiglianze e differenze, persistenze e mutamenti, cause

    ed effetti ecc. nei fenomeni studiati.

    Collegare i contenuti di una materia con l’attualità.

    ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE INFORMAZIONI

    Informarsi sulle attività svolte quando si è stati assenti, procurarsi i

    materiali prodotti e rispettare le consegne date dal docente.

    Informarsi su avvisi e comunicazioni della scuola e trasmetterli ai

    genitori.

    Chiedere chiarimenti sui contenuti della lezione, sulla consegna, sull’attività da svolgere.

  • 17

    ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

    A partire dall’a. s. 2010 – 2011 la riforma della scuola secondaria di II grado ha avviato il nuovo ordinamento del Liceo Classico. Lo schema orario è il seguente:

    Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

    MATERIE Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V

    Lingua e Letteratura

    Italiana 4 4 4 4 4

    Lingua e Cultura

    Latina 5 5 4 4 4

    Lingua e Cultura

    Greca 4 4 3 3 3

    Lingua e Cultura

    Straniera (inglese) 3 3 3 3 3

    Storia e Geografia 3 3 - - -

    Storia - - 3 3 3

    Filosofia - - 3 3 3

    Matematica 3 3 2 2 2

    Fisica - - 2 2 2

    Scienze Naturali 2 2 2 2 2

    Storia dell’Arte - - 2 2 2

    Scienze Motorie 2 2 2 2 2

    Religione Cattolica 1 1 1 1 1

    Totale 27 27 31 31 31

    A partire dall’a. s. 2010 – 11 viene sperimentata una formula innovativa

    di campus – studio, il PROGETTO CAMPUS. In un ambiente loro dedicato, dotato di moderni sussidi informatici, gli studenti hanno la possibilità di trascorrere il pomeriggio, di usufruire del servizio mensa,

    dell’assistenza di un educatore e del sostegno di docenti qualificati, utilizzando il materiale didattico necessario alle attività programmate. Il

    piano educativo prevede, in particolare, un sostegno generalizzato ed individualizzato per i principali insegnamenti, latino, greco, matematica e inglese calibrato sulle necessità della classe e del singolo studente. Gli

    studenti che aderiscono al Campus sono sottoposti ad un monitoraggio continuo delle attività e partecipano alle iniziative del Convitto, come i giochi sportivi delle Convittiadi.

    Il pasto può essere consumato in mensa oppure si può uscire regolarmente alle 13,30 per rientrare a scuola alle 14,30, ora di inizio

    delle attività di studio e culturali.

  • 18

    I NUOVI LICEI I licei sono disciplinati dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, e dal presente regolamento in attuazione del

    piano programmatico di interventi di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

    dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, volto alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza al sistema scolastico.

    1. Finalità dei nuovi licei

    I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell’istruzione

    secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. I percorsi formativi forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione

    approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai

    fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita

    sociale e nel mondo del lavoro. 2. I percorsi liceali

    Il sistema dei licei comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. I percorsi hanno durata quinquennale e si sviluppano in due periodi

    biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare e realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e

    formazione per il sistema dei Licei. Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo

    delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale, nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione.

    Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo d’istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia

    dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e

    competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione. Il secondo biennio è finalizzato all'approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze

    caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo,

    culturale e professionale dello studente e si consolida il percorso di

  • 19

    orientamento agli studi successivi e all'inserimento nel mondo del

    lavoro.

    3. Orario annuale e attività educative 1) I percorsi dei licei sono riordinati secondo i seguenti criteri:

    a. i risultati di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo

    e del Consiglio del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell’Unione europea;

    b. l’orario annuale, comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome ed all’insegnamento della religione cattolica in conformità all’accordo che apporta modifiche al concordato

    lateranense e al relativo protocollo addizionale reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese, è articolato in

    attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell’offerta formativa; c. la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche

    nell’ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale come determinata nei limiti del

    contingente di organico ad esse annualmente assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio,

    al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno, fermo restando che l’orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo

    nell’arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline previste nell’ultimo anno di corso nei piani di studio. L’utilizzo

    di tale quota non dovrà determinare esuberi di personale. 2) Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente

    della Repubblica 8 marzo1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi, nell’esercizio della loro autonomia didattica,

    organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche: a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei

    docenti, per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica; b. possono dotarsi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un comitato scientifico composto di docenti e di esperti del

    mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta formazione

    artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi a nessun titolo;

    c. possono organizzare, attraverso il piano dell’offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilità di bilancio, attività ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale

    dello studente previsto per il relativo percorso liceale. La scelta di tali attività e insegnamenti è facoltativa per gli studenti. Gli studenti sono

    tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi

  • 20

    prescelti. Le materie facoltative concorrono alla valutazione

    complessiva. Al fine di ampliare e razionalizzare tale scelta, gli istituti possono organizzarsi anche in rete e stipulare contratti d’opera con

    esperti, nei limiti delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica.

    3) Le attività e gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti sono finalizzati al conseguimento delle conoscenze, delle abilità e delle

    competenze essenziali ed irrinunciabili in rapporto allo specifico percorso liceale. Nell’ambito delle dotazioni organiche del personale docente definite annualmente con il decreto interministeriale ai sensi

    dell’articolo 22 della legge 23 dicembre1998, n. 448, e successive modificazioni, può essere previsto un contingente di organico da assegnare alle singole istituzioni scolastiche e/o disponibile attraverso

    gli accordi di rete previsti dall’articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica8 marzo 1999, n. 275, con il quale possono essere potenziati

    gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o attivati ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa mediante la diversificazione e

    personalizzazione dei piani di studio. Ai fini del conseguimento del successo formativo, le istituzioni

    scolastiche attivano gli strumenti di autonomia didattica previsti dall’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.5.

    4) Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto anno è impartito l’insegnamento, in lingua

    straniera, di una disciplina non linguistica compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

    degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici determinati

    a legislazione vigente. Attraverso apposito decreto emanato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sono definite le linee guida

    per l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica e gli specifici requisiti richiesti per impartire il predetto insegnamento. Dall’adozione di tale decreto non devono scaturire nuovi o maggiori

    oneri per la finanza pubblica. 5) Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione”,

    di cui all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre2008, n. 169, si

    sviluppano nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento all’insegnamento di “Diritto ed economia” o, in mancanza di

    quest’ultimo, all’insegnamento di “Storia e Geografia” e “Storia”. 4. Valutazione, monitoraggio e titoli finali 1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata

    secondo quanto previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, dall’articolo 2 del

  • 21

    decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni,

    dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122.

    Il raggiungimento, da parte degli studenti, degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle indicazioni nazionali di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a), è oggetto di valutazione periodica da parte

    dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI). Il medesimo Istituto cura la

    pubblicazione degli esiti della valutazione. 2. I percorsi dei licei si concludono con un esame di Stato, secondo le vigenti disposizioni sugli esami conclusivi dell’istruzione secondaria

    superiore. 3. Al superamento dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi liceali è rilasciato il titolo di diploma liceale, indicante la tipologia di liceo e

    l’eventuale indirizzo, opzione o sezione seguita dallo studente. 5. Profilo culturale, educativo e professionale

    “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e

    critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli

    studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,

    organizzativo e didattico dei licei…”). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

    critica;

    pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

    storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte;

    l’insegnamento delle discipline scientifiche;

    efficace e personale;

    e della ricerca.

    Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di

    integrare e sviluppare. La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e

    informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini

    del successo formativo.

  • 22

    6.Risultati di apprendimento comuni a tutti i licei 1. Area metodologica

    - Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che

    consenta di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo

    l'intero arco della propria vita. - Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti

    disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei

    risultati in essi raggiunti. - Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i

    contenuti delle singole discipline.

    2. Area logico-argomentativa

    - Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

    - Acquisire l'abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i

    problemi e a individuare possibili soluzioni. - Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle

    diverse forme di comunicazione.

    3. Area linguistica e comunicativa

    - Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico); saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura; curare l'esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

    - Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e

    competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

    - Saper stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

    - Saper utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione

    per studiare, fare ricerca, comunicare.

    4. Area storico-umanistica

    - Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Italia

    e all'Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l'essere cittadini.

    - Conoscere la storia d'Italia inserita nel contesto europeo e

    internazionale, dall'antichità sino ai giorni nostri. - Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente,

    concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale) e strumenti (carte geografiche, dati statistici) della geografia per la lettura dei processi storici e per l'analisi della società contemporanea.

    - Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso

  • 23

    lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più

    significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

    - Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo

    attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. - Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo

    sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell'ambito più vasto della storia delle idee.

    - Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi,

    compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. - Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà

    dei paesi di cui si studiano le lingue.

    5. Area scientifica, matematica e tecnologica

    - Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della

    realtà. - Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze

    naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

    - Essere in grado di utilizzare gli strumenti informatici e telematici nelle attività di studio; comprendere la valenza metodologica dell'informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi

    complessi e nell'individuazione di procedimenti risolutivi.

  • 24

    QUADRO DELLE COMPETENZE INDICATE DAI REGOLAMENTI

    LICEO SCIENTIFICO SPORTIVO

    La sezione ad indirizzo sportivo è volta all’approfondimento delle scienze

    motorie e di una o più discipline sportive all’interno di un quadro

    culturale che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e

    dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali e

    dell’economia e del diritto. Guida lo studente a sviluppare le conoscenze

    e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per individuare le

    interazioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e sportiva e

    la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi,

    delle tecniche e delle metodologie relative».

    Alla fine del percorso liceale gli alunni dovranno:

    saper applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti;

    saper elaborare l’analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione

    metodologica sullo sport e sulle procedure sperimentali ad esso

    inerenti;

    essere in grado di ricercare strategie atte a favorire la scoperta del

    ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport;

    saper approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse

    discipline sportive;

    essere in grado di orientarsi nell’ambito socio- economico del

    territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e

    soggetti della propria realtà territoriale con contesti nazionali ed

    internazionali.

    INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI DI

    APPRENDIMENTO

    Area linguistica e comunicativa

    Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

    dominare la scrittura in italiano (ortografia e morfologia; sintassi

    complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e

    specialistico) nei diversi contesti e scopi comunicativi;

    saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura,

    cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di

    ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto

  • 25

    storico e culturale;

    curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti;

    aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture,

    modalità e competenze comunicative;

    saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la

    lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

    Area storico umanistica

    Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni

    politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento

    particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri

    che caratterizzano l’essere cittadini.

    Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici

    e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel

    contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni

    nostri.

    Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente,

    sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione,

    scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e

    strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici,

    immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la

    lettura dei processi storici e per l’analisi della società

    contemporanea.

    Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione

    letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea

    attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di

    pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per

    confrontarli con altre tradizioni e culture.

    Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio

    archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua

    importanza come fondamentale risorsa economica, della

    necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e

    della conservazione.

    Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi

    espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

    Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della

    civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

    Area scientifica, matematica e tecnologica

    Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e

    telematici nelle attività di studio e di approfondimento;

    comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella

    formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e

    nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

  • 26

    Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali

    (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia),

    padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine, anche per

    orientarsi nelle scienze applicate.

    Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi

    e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza

    del linguaggio logico-formale; usarle in particolare

    nell’individuare e risolvere problemi di varia natura.

    Area epistemologica

    Comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero,

    anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza

    propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli

    propri dell’indagine di tipo umanistico.

    Il Liceo Scientifico Sportivo è rivolto a giovani interessati alla pratica sportiva che intendano condividere un serio approfondimento del percorso educativo-sportivo, pur non avendo una specifica storia di

    pratica agonistica consolidata. Oppure giovani che abbiano già fatto una scelta di attività sportiva a livello agonistico e, avendo anche già

    raggiunto risultati, sono interessati a una realtà scolastica che li possa accompagnare con maggiore attenzione nel loro percorso di formazione generale.

    Il Liceo Scientifico Sportivo, in un contesto funzionale di strutture didattiche ed impianti sportivi, si propone di utilizzare l’attività motoria

    sia come supporto educativo per rendere i sistemi di formazione più attraenti, e quindi per accrescere il coinvolgimento dei giovani; sia per promuovere, proprio in riferimento ai sani principi dello sport, i valori e

    le virtù dell’autodisciplina e della stima di sé, aiutando in tal modo i giovani a identificare le proprie capacità ed i propri limiti, a superare le difficoltà della vita quotidiana, e a raggiungere i propri obiettivi e la

    propria autonomia.

    La preparazione e il tipo di formazione che verranno acquisite

    permetteranno di proseguire con successo in qualunque indirizzo universitario, oltre che nei corsi di laurea di settore (Scienze Motorie, Sport e Salute; Scienza, tecnica e didattica dello sport; Scienza

    dell'attività fisica per il benessere; Scienze e Tecnologie del Fitness e dei prodotti della Salute), e in particolare in tutti i corsi di laurea ad indirizzo medico, paramedico, scientifico e tecnologico.

    L’indirizzo offre inoltre molteplici opportunità nel “management dello sport”, nel giornalismo sportivo e nel diritto dello sport.

  • 27

    QUADRO ORARIO

    Classe1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5

    Materia Ore settimanali

    ITALIANO 4 4 4 4 4

    LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3

    STORIA E GEOGRAFIA 3 3

    STORIA 2 2 2

    FILOSOFIA 2 2 2

    MATEMATICA* 5 5 4 4 4

    FISICA 2 2 3 3 3

    SCIENZE NATURALI 3 3 3 3 3

    DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT 3 3 3

    SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 3 3 3 3 3

    DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 3 3 2 2 2

    RELIGIONE 1 1 1 1 1

    TOTALE 27 27 30 30 30

  • 28

    QUADRO DELLE COMPETENZE INDICATE DAI REGOLAMENTI

    LICEO CLASSICO EUROPEO

    Il progetto di “Liceo Europeo” si ispira agli articoli 126-127-128 del trattato di Maastricht in cui si auspica una dimensione “europea” dell’insegnamento e la diffusione delle Lingue degli stati membri per il

    miglioramento della conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei.

    Il Liceo Classico Europeo è una Scuola secondaria di secondo grado, è quinquennale ed opera secondo gli ordinamenti della Scuola di Stato italiana. Al termine del quinquennio rilascia il diploma di maturità

    classica. I riferimenti culturali del Liceo Classico Europeo sono la tradizione

    umanistica e linguistica, lo sviluppo scientifico, l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze giuridico-economiche e alle loro interconnessioni.

    L’utenza è istituzionalmente multinazionale: ciò consente di creare le condizioni per un modello di convivenza fondato sulla collaborazione e agevola l’apprendimento e lo scambio linguistico.

    Il Ministero della Pubblica Istruzione autorizza l’avvio della sperimentazione del Liceo Classico Europeo sul territorio nazionale solo

    se annesso ad una struttura convittuale come è quella del Convitto Nazionale “Canopoleno”. La struttura convittuale, infatti, è la sola a consentire l’ampliamento del

    tempo-scuola riconducendo lo studio individuale degli alunni alla guida dei Docenti e di quanti con essi collaborano; l’articolazione didattica di

    tutte le discipline nelle fasi della lezione e del laboratorio permette di adeguare l’insegnamento ai ritmi e alle modalità dell’apprendimento introducendo nella Scuola la metodica “dell’apprendere insieme,

    facendo” e, al tempo stesso, garantisce un consistente alleggerimento del carico di lavoro e di studio domestico. Le ore settimanali di laboratorio sono un momento di esercizio e di

    affinamento delle abilità cognitive e delle competenze operative previste in sede di programmazione; durante tali spazi la classe può essere

    riorganizzata in diverse modalità di lavoro in rapporto alla necessità (sottogruppi di ricerca e di approfondimento o forme di cooperative learning).

    Il Liceo Classico Europeo è pertanto un corso sperimentale che consente di conseguire un diploma di indirizzo classico-umanistico, con un

    potenziamento di due lingue straniere curricolari. Le materie di studio e soprattutto la metodologia dell’insegnamento, ispirata all’innovazione, promuovono il raggiungimento delle seguenti

    finalità generali: - acquisire strumenti culturali utili per comprendere la complessità e

    l’interdipendenza dei fenomeni del mondo attuale per inserirsi nello

    stesso in modo adeguato;

    - essere criticamente consapevoli dei diritti dell’uomo e orientarsi al

    dialogo, alla solidarietà, al rispetto della dignità umana e delle

    differenze;

  • 29

    - comprendere i valori legati al processo d’integrazione europea.

    Le finalità specifiche del Liceo Classico Europeo sono le seguenti: - individuare i tratti comuni e le specificità nazionali che costituiscono

    l’identità europea per diventare consapevoli, attraverso lo studio

    delle lingue classiche, dell’origine e del fondamento comuni

    dell’Europa;

    - acquisire la conoscenza di due lingue moderne, presupposto per il

    dialogo e l’interazione tra giovani europei delle Scuole Secondarie,

    anche attraverso l’insegnamento di alcune discipline curricolari in

    Lingua straniera in collaborazione con i Docenti madrelingua;

    - ottenere una preparazione scientifico-matematica secondo gli

    standard previsti nei principali Paesi dell’Unione Europea;

    - acquisire la conoscenza di nozioni fondamentali di carattere

    economico-sociale mediante l’insegnamento di “Diritto ed

    Economia”;

    - utilizzare le esperienze di scambio culturale per sviluppare una rete

    di relazioni europee ed extraeuropee.

    Queste finalità saranno conseguite attraverso un metodo di lavoro innovativo che, anche in considerazione del monte ore stabilito, prevede specifiche forme di esercitazione guidata in classe e di apprendimento

    multimediale (con particolare riguardo alla didattica delle lingue e al laboratorio informatico), tali anche da agevolare e delimitare in maniera

    adeguata il tempo dedicato allo studio individuale. Il Liceo Classico Europeo si propone in particolare di far acquisire agli allievi i seguenti obiettivi formativi e cognitivi finali: - potenziare le capacità di analisi, sintesi, organizzazione e

    problematizzazione dei contenuti;

    - utilizzare un metodo di studio razionale ed efficace, che permetta tra

    l’altro di vagliare e sistemare in modo organico i dati;

    - utilizzare in modo autonomo i testi, anche in Lingua Straniera;

    - comunicare i contenuti in modo pertinente ed adeguato al dialogo

    scolastico;

    - sviluppare nello studio e nell’indagine scientifica l’abitudine al

    rispetto dei fatti e alla ricerca di riscontri per le proprie ipotesi.

    Inoltre, in linea con le indicazioni del DM 139 del 22 agosto 2007, con le raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo (trattato di Lisbona 2007), il Liceo Classico Europeo, grazie anche alla

    molteplicità delle discipline impartite ed alle materie veicolate in lingua straniera, si propone di promuovere negli studenti il raggiungimento

    delle seguenti competenze chiave: - Comunicazione nella madre lingua;

    - Comunicazione nelle lingue straniere;

  • 30

    - Competenze matematiche e competenze di base in scienze e

    tecnologie;

    - Competenza digitale;

    - Imparare ad imparare;

    - Competenze sociali e civiche;

    - Consapevolezza ed espressione culturale.

    Per facilitare il raggiungimento di tali obiettivi, vengono organizzati dei

    percorsi culturali che coinvolgono discipline appartenenti al medesimo asse disciplinare (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-

    tecnologico, asse storico-sociale). L’organizzazione interdisciplinare dell’insegnamento è volta alla realizzazione di percorsi culturali coerenti, organici, che permettano allo

    studente di apprendere e sviluppare, sempre nella prospettiva europea, le sue conoscenze, abilità e competenze.

    Per quanto riguarda lo studio delle discipline scientifiche e delle discipline giuridico-economiche, esso è finalizzato all'acquisizione di un

    metodo d'indagine, allo sviluppo di capacità di analisi e di sintesi, all’arricchimento del linguaggio specifico tali da suscitare una “curiosità” scientifica in un’ottica di integrazione con il contesto storico

    sociale, per la formazione di un cittadino europeo consapevole della responsabilità etica delle scelte e degli atteggiamenti che andrà ad

    operare nella società. SPECIFICITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA:

    Il Liceo Classico Europeo nasce nella nostra Istituzione scolastica a partire dall'anno scolastico 2014-'15 come progetto ministeriale

    assistito di maxisperimentazione, innestato sul Liceo Classico, e si riconduce ai contenuti di alcuni articoli del Trattato di Maastricht

    (1992). Per la sua attuazione necessita della struttura convittuale, che consente di ampliare il tempo-scuola (38/42 ore settimanali) e di ricondurre in

    parte lo studio individuale degli alunni alla guida dei docenti e degli educatori. Sono possibili le opzioni di convitto e semiconvitto.

    La struttura del Convitto, infatti, consente tre diverse possibilità di scelta: - il convitto che prevede ospitalità con vitto, alloggi e servizi;

    - il semiconvitto che comprende il pranzo e le attività pomeridiane dal

    lunedì al venerdì fino alle ore 18:00;

    - la modalità studente esterno (solo per il Liceo Classico tradizionale)

    che prevede esclusivamente la frequenza delle attività curricolari.

    Il Liceo Classico Europeo prevede la frequenza anche pomeridiana

    in regime di semiconvitto. In una giornata a scuola più lunga c’è lo spazio per organizzare diversamente il tempo scuola: il tradizionale

  • 31

    lavoro in aula si alterna al tempo di riposo e all’attività sportiva, ma è

    soprattutto articolato in modo da lasciare spazio allo studio personale e all’assimilazione, che in altri contesti viene affidata al lavoro individuale

    a casa. Sia nello studio che nelle attività sportive gli alunni utilizzano le strutture e gli spazi della scuola e sono seguiti dagli educatori del convitto e dagli insegnanti del liceo. Possono così condurre

    un’esperienza di crescita personale e di conoscenza degli altri in un ambiente sereno ed educativo.

    Il tempo scuola complessivo è suddiviso, per ogni disciplina, tra lezioni frontali in classe e attività di laboratorio. Circa un terzo del tempo scuola è dedicato ad una forma di apprendimento attiva: sotto la guida

    dei docenti e degli educatori gli alunni svolgono esercizi, ricerche, approfondimenti, studiano. Questo significa che non sono soli nell’attraversare una fase fondamentale del processo di apprendimento,

    quella che trasforma le conoscenze apprese passivamente in conoscenze significative e patrimonio reale di una persona.

    È una scuola secondaria di secondo grado che opera secondo gli ordinamenti della scuola di Stato italiana e rilascia al termine del

    curricolo, previo superamento di un esame di Stato, il diploma di studi classici.

    Un elemento di originalità del progetto è costituito dal particolare processo di apprendimento e dalla conseguente impostazione del tempo-scuola, che prevede per tutte le discipline distintamente "lezioni frontali" ed "attività di laboratorio culturale"; durante quest’ultimo l’alunno consolida, sperimenta, verifica e approfondisce, attraverso esperienze

    guidate, i contenuti proposti. Questa impostazione corrisponde all’esigenza di rendere più efficace l’azione didattica e più proficuo l’apprendimento degli allievi.

    Per conseguire le finalità del progetto attraverso le metodologie sopra indicate, i docenti elaborano una programmazione didattica ed

    educativa della singole materie, nonché interdisciplinare molto accurata, stabiliscono criteri comuni di valutazione e formulano verifiche secondo difficoltà graduali.

    Vista la peculiarità del piano orario, le attività di recupero e sostegno sono effettuate prevalentemente in itinere; talvolta, se necessario, in orario extrascolastico o mediante l’attivazione di sportelli help da parte

    dei singoli docenti. Importante è la figura del lettore di madrelingua europea, che

    collabora sia con il docente di lingua europea, sia con il docente della disciplina veicolata o impartita in CLIL. Gli educatori coinvolti nel progetto hanno il compito di elaborare con i

    docenti la programmazione educativa, assistere gli allievi durante le fasi dello studio guidato e delle attività extracurriculari e di coadiuvare i

    docenti nell’organizzazione dell’attività didattica. Ogni educatore opera nell’ambito del progetto in relazione alle proprie abilità e competenze. Proprio sull’azione congiunta di docenti ed educatori si fonda il progetto

    educativo del Liceo Classico Europeo.

  • 32

    TRATTI CARATTERIZZANTI:

    • Salvaguardia della “licealità” del curriculum, intesa come

    acquisizione di un’armonica formazione umana e culturale che

    favorisca comportamenti improntati ad apertura mentale, a

    disponibilità intellettuale e psicologica, a consapevolezza

    metodologica critica, a rigore epistemologico.

    • Sviluppo integrato delle tre aree disciplinari: umanistica, scientifica

    e linguistica.

    • Centralità dello studente nell’azione didattico-educativa.

    • Centralità dei testi e dei documenti originali, dalla cui lettura e

    analisi ha inizio lo svolgimento di ogni unità didattica.

    • Insegnamento di un nuovo raggruppamento disciplinare,

    denominato Lettere classiche, in cui greco e latino sono presentati in

    modo comparato.

    • Insegnamento di Diritto ed Economia che permette di comprendere

    gli elementi caratterizzanti gli ordinamenti giuridici e le strutture

    economiche degli altri Paesi e dell’Unione Europea.

    • Interdisciplinarità, secondo la quale contenuti affini sono

    contemporaneamente affrontati da ottiche disciplinari diverse.

    • Studio di due lingue europee, intese come strumento sia di

    comunicazione, sia di conoscenza e di approfondimento culturale.

    • Veicolazione di due discipline curricolari nelle due lingue europee

    studiate.

    • Preparazione alle certificazioni linguistiche.

    L’orario della settimana della classe 1 E:

    Inizio lezioni mattutine da lunedì a

    venerdì

    h 8:30

    Termine lezioni mattutine da lunedì a giovedì

    h 13:30

    Termine lezioni mattutine del venerdì

    h 14:30

    Ricreazione da lunedì a venerdì h 11:20 - h 11:35

    Seconda ricreazione del venerdì h 13:25 - h 13:35

    Pausa mensa da lunedì a giovedì h 13:30 - h 14:25

    Lezioni pomeridiane da lunedì a giovedì

    h 14:30 - h 17:30

  • 33

    Il curricolo e il quadro orario:

    La peculiarità di questo indirizzo di studi è costituita dalla ricchezza della struttura curricolare e quindi dall’elevato monte ore settimanale di

    lezioni che si distribuisce su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con attività didattica anche pomeridiana.

    LICEO CLASSICO EUROPEO

    CLASSE I CLASSE III CLASSE

    III CLASSE IV CLASSE V

    LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB

    ITALIANO 3 2 3 2 3 1 3 1 3 1

    LINGUE E LETTERATURE CLASSICHE 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2

    LINGUA E CULTURA INGLESE 2 2 3 1 3 1 3 1 3 1

    LINGUA E CULTURA SPAGNOLA/FRANCESE 3 2 3 1 3 1 3 1 3 1

    GEOGRAFIA 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1

    STORIA 2 1 2 1 1 1 1 1 2 1

    FILOSOFIA

    2 1 2 1 3 1

    MATEMATICA 2 2 3 2 3 1 3 1 3 1

    FISICA

    2 1 2 1 2 1

    SCIENZE NATURALI 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1

    STORIA DELL’ARTE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

    SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

    DIRITTO ED ECONOMIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

    RELIGIONE 1

    1

    1 1 1

    TOTALE ORE LEZIONI + LABORATORI 22 16 25 14 26 14 26 14 28 14

    TOTALE ORE SETTIMANALI 38 39 40 40 42

    Peculiarità del curricolo in sintesi (differenze rispetto al Liceo

    Classico tradizionale): • accorpamento del Greco e del Latino in un’unica materia (Lingue e

    letterature classiche);

    • studio di due lingue straniere (Inglese e Spagnolo/Francese),

    • studio dell’economia e del diritto;

    • studio di due discipline in lingua straniera (CLIL):

    • studio della geografia per tutto il quinquennio.

    APPROFONDIMENTI:

    Lezioni e laboratori:

    Il Laboratorio Culturale è una delle peculiarità più significative del Progetto del Liceo Classico Europeo: attore principale è lo studente che, guidato dal docente e con la collaborazione dell’educatore, ripercorre

  • 34

    l’itinerario tracciato nella lezione, verifica le soluzioni proposte dal

    docente attraverso idonee esperienze guidate, mette a frutto il supporto della documentazione, amplia e approfondisce le informazioni che gli

    sono state offerte, sistema, riassume e riproduce il complesso delle acquisizioni. Le attività che l’allievo svolge nelle ore del laboratorio gli consentono di acquisire gli strumenti idonei a valutare il proprio

    percorso di apprendimento. Il laboratorio è il luogo adatto alla proficua realizzazione delle attività di sostegno e recupero per gli allievi con

    difficoltà di apprendimento o per il potenziamento delle abilità degli allievi eccellenti. Ciascuna delle discipline impartite prevede sempre ore di Laboratorio

    Culturale oltre alle lezioni frontali: questo significa che ciascun docente deve programmare le proprie attività prevedendo esercitazioni, rielaborazioni, ricerche.

    Opzione del semiconvitto:

    La struttura convittuale, con l’istituto del semiconvitto, offre la possibilità di ampliare il tempo-scuola con le ore di studio guidato che

    rappresenta un momento essenziale del processo di apprendimento degli alunni. Si svolge dal lunedì al venerdì, dal termine delle lezioni sino alle ore

    18:00. Durante le ore di studio guidato gli alunni, sotto la guida del personale educativo, ripercorrono gli insegnamenti impartiti, svolgono i compiti

    loro assegnati dai docenti, si esercitano, approfondiscono, rielaborano, verificano le proprie acquisizioni. L’educatore segue gli alunni della

    propria classe indicando un metodo di studio efficace e, se necessario, personalizzato, sempre integrato con quanto impostato durante le ore di lezione e di laboratorio; indica le opportune modalità di lavoro

    (individuale, di gruppo …); utilizza spazi e mezzi adeguati.

    Gli educatori:

    Il personale educativo del Liceo Classico Europeo è costituito dalle educatrici e dagli educatori del Convitto Nazionale “Canopoleno”. Gli educatori collaborano con il personale docente alla realizzazione delle

    finalità ed al conseguimento degli obiettivi previsti dai programmi di studio.

    L’educatore è di fatto il “tutor” della classe a lui affidata; essendo un punto di riferimento stabile per studenti e docenti, svolge un ruolo di mediazione e di armonizzazione, di concerto con il coordinatore di classe

    e con l’intero consiglio. Poiché conosce globalmente l’alunno ne coglie i progressi, è consapevole

    delle sue modalità di lavoro e del percorso di maturazione intrapreso ed è quindi in grado di fornire informazioni e consulenza indispensabili per intervenire in maniera appropriata e tempestiva, sia nel valutare in

    modo equilibrato i risultati dell’apprendimento, sia in caso di difficoltà degli studenti. All’educatore è affidata l’elaborazione e la realizzazione di una

    programmazione educativa, che ha come finalità il benessere degli alunni e la loro crescita personale, sia nella dimensione individuale che

  • 35

    delle relazioni interpersonali. Gli interventi dell’educatore riguardano

    anche la classe nel suo insieme, in quanto gli aspetti relazionali e le dinamiche del gruppo spesso influiscono in maniera decisiva sul

    successo del percorso formativo degli alunni.

    Materia CLIL:

    Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è l’insegnamento di una materia in lingua straniera: si impara una lingua mentre si impara un contenuto, nella convinzione che non sia tanto imparare una lingua,

    ma imparare ad usare una lingua a garantire un apprendimento efficace.

    I BIENNIO: A partire dal secondo quadrimestre del primo anno si prevede la

    somministrazione di moduli flessibili in CLIL: tali moduli sono articolati come percorsi interdisciplinari e si focalizzano su tematiche di particolare rilievo.

    Il modulo avente l’inglese come lingua straniera veicolare prenderà in esame argomenti inerenti la geografia e tematiche che si intrecciano allo studio del Diritto.

    Il modulo avente lo spagnolo come lingua straniera veicolare prevederà percorsi tematici interdisciplinari inerenti la geografia, la storia e la

    storia dell’arte.

    I docenti di conversazione: I docenti di conversazione, inglese e spagnolo/francese, sono preposti

    alla attività di conversazione con e tra gli alunni, sia nelle attività curricolari che in quelle integrative del curricolo. Collaborano con i

    docenti di lingua straniera nella programmazione, nello svolgimento delle lezioni, nel laboratorio culturale, nelle attività di recupero, nella somministrazione delle prove.

    Materiali e tecnologie:

    Gli alunni del Liceo Classico Europeo utilizzano tutte le strutture disponibili nella scuola: laboratorio di fisica, di informatica, di scienze, lavagna elettronica LIM in aula. Ciascun alunno ha anche a

    disposizione uno spazio personale dove depositare i propri libri e altro materiale.

    Le aule e le strutture: Essendo iscritti al Convitto Nazionale “Canopoleno”, gli alunni del Liceo Classico Europeo possono utilizzare quotidianamente la mensa. La

    mensa è gestita direttamente dal Convitto. Possono utilizzare gli spazi comuni dell’edificio nelle ore di ricreazione e

    di pausa mensa. Nelle ore di studio guidato possono utilizzare gli spazi e le strutture della scuola secondo le indicazioni degli educatori.

  • 36

    COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

    Il rapporto scuola – famiglia è assicurato nell’ordinario attraverso tre occasioni di colloquio pomeridiano annuali, una al primo quadrimestre e due al secondo; in aggiunta, nel mese di dicembre gli insegnanti sono

    a disposizione delle famiglie al mattino in un’ora precedentemente individuata e comunicata agli studenti. Ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità, i genitori dei singoli studenti

    vengono convocati telefonicamente per ulteriori colloqui; inoltre, in casi particolari, possono essere convocate assemblee di classe straordinarie

    con la partecipazione dei genitori. Infine, i rappresentanti dei genitori partecipano ai Consigli di classe.

    ORIENTAMENTO

    Grande importanza assume per i Licei l’orientamento, coordinato, di solito, da un insegnante incaricato di tale funzione di ampliamento

    dell’offerta formativa. L’orientamento in entrata si svolge attraverso incontri programmati presso le scuole secondarie di I grado della città e dei paesi vicini, con la

    finalità di illustrare caratteristiche e peculiarità del percorso di studi dei Licei classico, classico europeo e scientifico ad indirizzo sportivo annessi

    al Convitto. Nei mesi di dicembre e gennaio è attivo uno sportello informativo al pomeriggio (mercoledì e venerdì, ore 16.30-18.00). L’attività di orientamento in entrata di solito si conclude con il

    cosiddetto “Open Day”, a cui partecipano numerosi docenti e studenti, un pomeriggio in cui gli studenti delle terze medie e i loro genitori vengono invitati a visitare l’Istituto e ad assistere ad una presentazione

    delle attività curricolari ed extra-curricolari che caratterizzano la nostra scuola.

    L’orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle ultime due classi e mira ad illustrare i diversi possibili percorsi di studi universitari, in collegamento con le facoltà universitarie della città e di tutto il paese. A

    questo proposito vengono organizzati incontri diretti con i referenti per l’orientamento dei corsi di laurea dell’Università di Sassari e di alcune

    Università della penisola.

  • 37

    COACHING E CONSULENZA AGLI STUDENTI

    Nell’ambito del progetto sull’Educazione alla Salute la struttura del Centro di Informazione Consulenza rappresenta un luogo reale di incontro possibile e di integrazione tra diverse agenzie educative e

    formative da una parte (scuola, servizi, famiglie) e le richieste di aiuto e sostegno degli adolescenti dall’altra. La finalità è di promuovere il benessere ed affrontare insieme situazioni di disagio, prima che queste interferiscano con i normali meccanismi di crescita bio – psico - sociale dell’adolescente.

    Nel nostro Liceo questa struttura è attiva da diversi anni e gli studenti vi si possono rivolgere individualmente in forma assolutamente

    riservata, inserendo la propria richiesta di colloquio con lo psicologo dentro un’apposita cassettina; in particolari circostanze si organizzano incontri con gli psicologi del C.I.C. rivolti all’intera classe o a gruppetti

    di studenti.

    AZIONI DI SOSTEGNO E RECUPERO DISCIPLINARE

    Il sostegno è realizzato come previsto dalla vigente normativa e si

    articola in tre distinti momenti: 1) Sostegno in entrata, realizzato in particolare per gli studenti delle prime classi, al fine di riallineare quegli studenti che, in ingresso al

    liceo, manifestino carenze, soprattutto nel settore delle competenze di base necessarie per affrontare il ciclo di studi. Questi interventi si svolgono nel mese di ottobre, nelle modalità della sospensione

    dell’attività didattica ordinaria, ovvero del corso di sostegno a seconda del numero di studenti interessati e delle risorse disponibili.

    2) Sostegno alla fine del I quadrimestre. In sede di bilancio quadrimestrale vengono programmati degli interventi volti a riprendere gli aspetti contenutistici e di competenza relativamente alle discipline in

    cui lo studente abbia mostrato maggiori difficoltà. In genere questi interventi, che si riferiscono alle materie per le quali è essenziale l’acquisizione di abilità specifiche (latino, greco, matematica, lingua

    straniera) sono realizzati nella forma del corso pomeridiano di recupero o laboratori tematici, mentre prevedono una modalità di recupero

    autonomo - studio guidato per le altre discipline; hanno luogo nei mesi di febbraio e marzo e si concludono con una prova comune di verifica del recupero delle insufficienze organizzata dai singoli dipartimenti.

    3) Sostegno a fine anno per gli studenti che abbiano avuto lo scrutinio sospeso in quanto carenti in alcune materie, come indicato dal P. O. F.

    Questi interventi si collocano normalmente nei mesi di giugno-luglio e si realizzano nella forma del corso o dello studio guidato.

  • 38

    Compatibilmente con le risorse è prevista anche l’attivazione di uno

    sportello pomeridiano per gli studenti del triennio, al fine di rafforzare/recuperare le competenze nella traduzione dal latino e dal

    greco.

    VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI

    La valutazione investe il processo di sviluppo relativo all’ambito comportamentale, cognitivo e di maturazione dell’alunno e sarà attuata attraverso vari momenti:

    La valutazione d’ingresso, con la scelta di differenti tipologie di prove per accertare la situazione iniziale, in ordine alle abilità

    possedute dagli allievi. Nelle scuole del comprensivo le prove sono di solito strutturate in continuità tra la Primaria e

    secondaria di primo grado.

    Valutazione intermedia, attraverso prove di diverso tipo, per

    verificare il grado di apprendimento durante il percorso didattico ed introdurre eventuali rinforzi e modifiche.

    Valutazione sommativa, attraverso prove finali di diversa

    tipologia, per accertare i risultati ottenuti con vari percorsi didattici.

    Le valutazioni sommative sono rese note alla fine di ciascun quadrimestre.

    A conclusione dell’anno scolastico, secondo la normativa vigente D. P. R 122/09, lo studente deve riportare la sufficienza (voto sei) in tutte le

    discipline al fine di essere promosso. Tuttavia il collegio dei docenti “definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di

    insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa” (art. 1 co. 5). Nell’ambito di tale facoltà viene

    stabilito quanto segue per tutte le classi escluse quelle terminali (normate dall’art. 6 del DPR:122/98):

    1) Se si ha scostamento di 1 punto dalla media del 6 in una qualsiasi materia, ciascun Consiglio di classe valuterà caso per caso se procedere alla promozione per voto di consiglio o alla sospensione del giudizio.

    2) Nei licei classico e scientifico ad indirizzo sportivo se si ha

    scostamento fino a 5 punti in tre materie o di 4 punti in quattro materie si procede alla sospensione del giudizio. Nel liceo classico ad indirizzo Europeo, poiché il numero delle discipline

    è superiore rispetto agli altri ordinamenti, è ammesso uno scostamento fino a max. 6 punti.

  • 39

    3) In sede di scrutinio finale sono tenuti in considerazione come elementi non positivi il mancato recupero delle discipline segnalate

    come insufficienti nel primo segmento dell’anno e/o l’eventuale reiterazione dell’insufficienza in una disciplina che già nello scrutino finale dell’anno precedente non sia stata recuperata pienamente e sia

    stata valutata con voto di consiglio.

    4) A partire dallo scostamento di 6 punti si procede alla non ammissione alla classe successiva.

    Per quanto riguarda le classi terminali i Consigli di Classe si atterranno

    alla normativa vigente, che prevede l'ammissione all'esame per gli studenti che abbiano conseguito la sufficienza in tutte le discipline; si

    stabilisce altresì che sarà prerogativa dei Consigli di Classe valutare, secondo criteri comuni a tutte le classi, la possibilità per lo studente di affrontare l'esame, pur segnalando, in un quadro sufficiente, le

    eventuali fragilità in alcune discipline.

    Nella valutazione rientra anche la partecipazione e presenza alle lezioni, in coerenza con quanto stabilito dal comma 7 dell’art. 14 D.P.R. 122/2009.

    Come riportato nel Regolamento del Convitto nazionale “Canopoleno”, nella sezione REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE

    PER LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO, art. 3 (pag. 25, ) sono

    ammesse alla deroga le seguenti assenze: - assenze per malattia, pari o superiori a 5 giorni, adeguatamente

    documentate con certificato medico. Periodi di assenza più lunghi richiedono che scuola e famiglia concordino un percorso di supporto scolastico allo studente;

    - assenze per gravi ragioni di famiglia e/o di salute debitamente motivate; (gravi patologie dei componenti del nucleo famiglia, lutto di famiglia, trasferimento;

    - assenze anche di singoli giorni ricollegabili ad un grave quadro di salute già documentato;

    - donazioni di sangue; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;

    - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo.

    - ulteriori gravi motivazioni documentate e concordate con la dirigenza che avrà cura di comunicarle al consiglio di classe senza necessariamente esplicitarne le motivazioni nel caso di situazioni

    particolari. - partecipazione a concorsi per l’ingresso nelle Accademie, Università, Corsi post Diploma documentati e certificati dalle autorità competenti,

    compresi i giorni necessari per raggiungere la sede d’esame.

  • 40

    Le deroghe di cui ai precedenti punti verranno fatte valere a condizione

    che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.

    CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO.

    PARAMETRI DI INSERIMENTO NELLE FASCE DI CREDITO

    I seguenti parametri posizionano lo studente nelle fasce di credito

    FASCIA BASSA

    1. Media dei voti tra il numero intero e lo 0,4 –

    (ad esempio da 6 a 6,4) 2. Sospensione del giudizio 3. Nessun credito formativo

    FASCIA ALTA

    1. Promozione senza sospensione del giudizio.

    2. Media dei voti tra lo 0,5 –e il numero intero più alto (ad esempio da 6,5 a 7) 3. Media dei voti tra lo 6,1 e 6,4 e presenza di

    crediti formativi 4. Partecipazione alle attività /

    laboratori/progetti della scuola che abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore.

    Per gli studenti promossi a seguito di esame di recupero, dopo aver

    avuto lo scrutinio sospeso, verrà in ogni caso attribuito il punteggio minimo della banda. Per l’attribuzione del credito formativo sono prese in

    considerazione le seguenti attività

    Enti, Associazioni e Società Sportive a firma del Presidente che certifichi la partecipazione alle attività agonistiche dell'alunno/a come atleta e/o come giudice di gara.

    .M.

    24/02/2000, n.49 che abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore

    Tali crediti formativi devono essere conseguiti nell’anno scolastico di riferimento e la relativa documentazione deve essere presentata alla scuola, che si riserva di valutarla, entro il 15 maggio.

  • 41

    PERIODO DI EFFETTUZIONE DELLE OPERAZIONI DI SCRUTINIO

    FINALE PER GLI STUDENTI CON IL GIUDIZIO SOSPESO E IDONEITA’

    Gli studenti con lo scrutino sospeso seguiranno i corsi organizzati dalla scuola o provvederanno alla preparazione con lo studio individuale nel

    periodo tra il 10 giugno e il 15 luglio. Nel periodo immediatamente successivo si terranno gli esami per il recupero.

    Gli esami preliminari per i candidati esterni, funzionali alla partecipazione all’Esame di Stato, si terranno nel mese di maggio. Quelli

    di idoneità si terranno di norma nella prima quindicina di settembre.

    TABELLE DI VALUTAZIONE DEI VOTI DI MERITO

    I voti di merito sono attribuiti su scala decimale come previsto dalle norme vigenti. A ciascun voto corrisponde una valutazione motivata.

    Le tabelle di valutazione per tutte le prove (scritte, orali, pratiche, test, questionari, ecc,) sono concordate ed approvate dai singoli Dipartimenti

    disciplinari e sono parte integrante delle Programmazioni degli stessi, oltre che delle Programmazioni di ciascun docente. Per la loro

    consultazione si rimanda, pertanto, alle Programmazioni disciplinari dei Dipartimenti.

    VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

    Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe, su

    proposta del coordinatore, coerentemente con quanto previsto dal D.P.R. 122/2009, sulla base dei seguenti criteri:

    1) Frequenza alle lezioni e puntualità nella presenza e nelle

    giustificazioni

    2) Rispetto del Regolamento di disciplina del Convitto

    3) Partecipazione attiva alle lezioni e alle attività della scuola

    4) Collaborazione fattiva con insegnanti e compagni

    5) Rispetto degli impegni scolastici

    6) Rispetto dei luoghi degli oggetti e delle persone

    come indicato nella seguente tabella:

  • 42

    PARAMETRI CHE DEFINISCONO IL VOTO DI CONDOTTA

    VOTO CONDOTTA

    CRITERI

    10 –9 Per il 10 il rispetto di tutti i punti; per il 9 il rispetto di almeno 4 punti. Il primo punto è imprescindibile. [Solo tre punti 8]

    - Assiduità nella frequenza (assenze non superiori al 10% del totale delle ore di lezione svolte) - Puntuale rispetto delle consegne (porta regolarmente i libri,


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