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ACCADEMICO AEREC FERRUCCIO GALLI ROCCO … · ampia popolarità di Giuliano Gemma che con il...

Date post: 19-Jul-2018
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14 N ato a Genova nel 1957, Ferruccio Galli si è occupato dall’età di ven- t’anni dell’azienda di famiglia, la Gal- li Confezioni con sede a Balerna, nel Canton Ticino: nell’arco dei cinque anni nei quali egli ha ricoperto la ca- rica di Direttore generale dell’azienda prima della sua cessione, questa ave- va conosciuto un notevole incremento del fatturato e occupazionale. Risulta- ti sempre significativi, egli ha rag- giunto nelle sue successive vesti di Presidente dei Consigli di Ammini- strazione delle società finanziarie Me- diacon e Mar.Ben, entrambe con sede a Lugano. La prima, con uffici e rap- presentanze a Tokyo, Madrid e Mila- no, incremento la clientela e il fattura- to, la seconda con uffici e rappresen- tanze a Roma, attiva nel settore dei rapporti finanziari, degli investimenti e della consulenza finanziaria. Ancora per cinque anni, dal 1995 al 1999, Ferruccio Galli ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Ser.Ver, socie- tà con iniziative internazionali e rap- porti governativi che egli ha lasciato per amministrare due società di Lu- gano, attive nel settore finanziario e delle costruzioni, con iniziative in Congo, Spagna, Italia e Svizzera e una vocazione umanitaria, attiva nella progettazione e costruzioni di civili abitazioni, nella gestione e reperi- mento di fondi internazionali per le costruzioni e progetti. Attualmente, Ferruccio Galli riveste a vario titolo cariche nelle società INTIV s.a. hol- ding Finanziaria di Lugano, Interfi- nance Group di Miami e la W.M.B. (World Model Book) società di con- trollo e gestione di un social network a livello mondiale a Londra operante nel campo della mod . Casei ACCADEMICO AEREC FERRUCCIO GALLI R occo Adriano Montagano (1953) appena quattordicenne ha ini- ziato ad occuparsi dell’azienda agri- cola di famiglia conducendola attra- verso gli anni verso un’attività di coltivazione intensiva con annessa piccola industria di trasformazione e produzione di vini pregiati. Votato all’imprenditoria, nel 1984, forte dell’esperienza nell’amministrazio- ne e cooperazione delle aziende agricole, ha realizzato la prima as- sociazione di prodotti ovicoltori con l’obiettivo di valorizzare e tutelare la produzione di olive ed olio extraver- gine di oliva attraverso programmi formativi disposti in favore dei pro- pri associati. Nel 1985 e nel 1986, quindi, egli assumeva la presidenza dell’associazione ortofrutticola A.D.P.O.A, iniziando un lavoro che nel tempo avrebbe costituito un si- gnificativo contributo di diffusione e conoscenza della produzione made in Italy nel mondo. Sempre più in- tensa, l’attività di Montagano negli anni successivi che lo ha visto costi- tuire varie cooperative e società in Italia e all’estero: la sua iniziativa più recente lo vede amministratore della società Transilvania Organic srl, in Romania, per la realizzazione di un impianto di stoccaggio cereali, la prima del Paese ad apportare col- ture innovative per il fabbisogno sia nazionale che internazionale. Nel 2001, Rocco Adriano Montagano è stato destinatario della Laurea Ho- noris Causa in Agrarian Science del- la Central Pacific University, diparti- mento per la penisola italiana nella Repubblica di S. Marino, per meriti professionali nelle gestioni agro-ali- mentare, salute e tecnologia. Domenico Calcioli ACCADEMICO AEREC ROCCO ADRIANO MONTAGANO S ardo di nascita, Antonello Sec- chi si è laureato in Giurispru- denza nel 1994 presso l’Università di Urbino, discutendo una tesi spe- cialistica sull’art 18 dello Statuto Albertino ed in particolare sulla no- mina dei Lords per censo. Conse- guita l’abilitazione alla Professione di Avvocato, Secchi si è specializza- to in diritto commerciale interna- zionale ma la sua indole civile lo ha portato, oltre ad esercitare la pro- fessione forense con rigore e pro- fessionalità, anche ad occuparsi con impegno e passione di varie as- sociazioni di tutela dei consumatori delle quali è stato referente per set- te anni. Dall’inizio di quest’anno, quindi, Antonello Secchi ha assun- to l’incarico di referente legale del- l’Adiuban, l’Associazione Onlus per la Difesa degli utenti bancari e di tutela dei consumatori e dei diritti umani, nata nel 1995 per combat- tere l’usura e per fermare lo stra- potere delle banche che hanno fal- cidiato le imprese ed espropriato interi patrimoni, anche per il recu- pero di piccoli crediti. Componente della Commissione Giustizia presso l’Osservatorio del Parlamento Europeo, Antonello Secchi è anche Segretario Politico per la Regione Marche del Movi- mento dei Pensionati Cattolici, co- stituito nel 2008 per dare un nuo- vo, diverso e migliore impulso alla vita di oltre 20 milioni di ultrases- santenni, sino ad ora strumentaliz- zati dai sindacati, dalla politica e dalle istituzioni ed in gran parte anche emarginati dalla famiglia e dalla società, oltre che dal lavoro, benché ancora validi e desiderosi di fare. Patrizia Tonin ACCADEMICO AEREC ANTONELLO SECCHI L aureato in Ingegneria Aerospazia- le presso l’Università degli Studi di Roma, Gionata Visconti (Roma, 1975) ha affinato la sua preparazione con un Master individuale in Manage- ment & Administration alla European School of Economics e con una Lau- rea in Teoria e Pratiche dell’Antropo- logia, anche questa alla Sapienza. Una serie di incarichi in importanti aziende gli hanno permesso attraver- so gli anni di maturare una notevole esperienza in campo tecnico fino al- l’incarico assunto nel 2008 di Field and Technical Service Manager della Wartsila Central Africa con sede a Douala, in Cameroun. Qui egli svolge il ruolo di Responsabile Tecnico della regione centro africana, con una or- ganizzazione che comprende un or- ganico di 25 tecnici con diverse spe- cializzazioni, la cui sfida principale è rappresentata dalla costruzione di una struttura in grado di assistere ra- pidamente i circa 200 clienti e le 600 installazioni presenti nella regione. Assai sensibile alle cause umanitarie, nel 2001 Gionata Visconti ha svolto attività di volontariato per la Unione Islamica in Occidente, collaborando ad un progetto di sviluppo sostenibile per la lotta alla malnutrizione finan- ziato dalla Comunità Europea. Più tardi, nel 2002, Visconti ha collabora- to anche con l’organizzazione Psico- logi per i Popoli, per promuovere l’at- tività degli psicologi e degli antropo- logi nelle situazioni di catastrofi natu- rali e non, e oggi collabora attiva- mente con una ONG africana impe- gnata in progetti di riduzione della povertà nelle aree rurali attraverso la soddisfazione delle necessità di base, dall’acqua potabile all’elettricità. Domenico Calcioli ACCADEMICO AEREC GIONATA VISCONTI
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Nato a Genova nel 1957, FerruccioGalli si è occupato dall’età di ven-

t’anni dell’azienda di famiglia, la Gal-li Confezioni con sede a Balerna, nelCanton Ticino: nell’arco dei cinqueanni nei quali egli ha ricoperto la ca-rica di Direttore generale dell’aziendaprima della sua cessione, questa ave-va conosciuto un notevole incrementodel fatturato e occupazionale. Risulta-ti sempre significativi, egli ha rag-giunto nelle sue successive vesti diPresidente dei Consigli di Ammini-strazione delle società finanziarie Me-diacon e Mar.Ben, entrambe con sedea Lugano. La prima, con uffici e rap-

presentanze a Tokyo, Madrid e Mila-no, incremento la clientela e il fattura-to, la seconda con uffici e rappresen-tanze a Roma, attiva nel settore deirapporti finanziari, degli investimentie della consulenza finanziaria.Ancora per cinque anni, dal 1995 al1999, Ferruccio Galli ha ricoperto lacarica di Presidente del Consiglio diAmministrazione della Ser.Ver, socie-tà con iniziative internazionali e rap-porti governativi che egli ha lasciatoper amministrare due società di Lu-gano, attive nel settore finanziario edelle costruzioni, con iniziative inCongo, Spagna, Italia e Svizzera e unavocazione umanitaria, attiva nellaprogettazione e costruzioni di civiliabitazioni, nella gestione e reperi-mento di fondi internazionali per lecostruzioni e progetti. Attualmente,Ferruccio Galli riveste a vario titolocariche nelle società INTIV s.a. hol-ding Finanziaria di Lugano, Interfi-nance Group di Miami e la W.M.B.(World Model Book) società di con-trollo e gestione di un social networka livello mondiale a Londra operantenel campo della mod . Casei

ACCADEMICO AEREC

FERRUCCIO GALLIRocco Adriano Montagano (1953)

appena quattordicenne ha ini-ziato ad occuparsi dell’azienda agri-cola di famiglia conducendola attra-verso gli anni verso un’attività dicoltivazione intensiva con annessapiccola industria di trasformazionee produzione di vini pregiati. Votatoall’imprenditoria, nel 1984, fortedell’esperienza nell’amministrazio-ne e cooperazione delle aziendeagricole, ha realizzato la prima as-sociazione di prodotti ovicoltori conl’obiettivo di valorizzare e tutelare laproduzione di olive ed olio extraver-gine di oliva attraverso programmiformativi disposti in favore dei pro-pri associati. Nel 1985 e nel 1986,quindi, egli assumeva la presidenzadell’associazione ortofrutticolaA.D.P.O.A, iniziando un lavoro chenel tempo avrebbe costituito un si-gnificativo contributo di diffusione econoscenza della produzione madein Italy nel mondo. Sempre più in-tensa, l’attività di Montagano neglianni successivi che lo ha visto costi-tuire varie cooperative e società inItalia e all’estero: la sua iniziativa

più recente lo vede amministratoredella società Transilvania Organicsrl, in Romania, per la realizzazionedi un impianto di stoccaggio cereali,la prima del Paese ad apportare col-ture innovative per il fabbisogno sianazionale che internazionale. Nel2001, Rocco Adriano Montagano èstato destinatario della Laurea Ho-noris Causa in Agrarian Science del-la Central Pacific University, diparti-mento per la penisola italiana nellaRepubblica di S. Marino, per meritiprofessionali nelle gestioni agro-ali-mentare, salute e tecnologia.

Domenico Calcioli

ACCADEMICO AEREC

ROCCO ADRIANO MONTAGANO

Sardo di nascita, Antonello Sec-chi si è laureato in Giurispru-

denza nel 1994 presso l’Universitàdi Urbino, discutendo una tesi spe-cialistica sull’art 18 dello StatutoAlbertino ed in particolare sulla no-mina dei Lords per censo. Conse-guita l’abilitazione alla Professionedi Avvocato, Secchi si è specializza-to in diritto commerciale interna-zionale ma la sua indole civile lo haportato, oltre ad esercitare la pro-fessione forense con rigore e pro-fessionalità, anche ad occuparsicon impegno e passione di varie as-sociazioni di tutela dei consumatori

delle quali è stato referente per set-te anni. Dall’inizio di quest’anno,quindi, Antonello Secchi ha assun-to l’incarico di referente legale del-l’Adiuban, l’Associazione Onlus perla Difesa degli utenti bancari e ditutela dei consumatori e dei dirittiumani, nata nel 1995 per combat-tere l’usura e per fermare lo stra-potere delle banche che hanno fal-cidiato le imprese ed espropriatointeri patrimoni, anche per il recu-pero di piccoli crediti.Componente della CommissioneGiustizia presso l’Osservatorio delParlamento Europeo, AntonelloSecchi è anche Segretario Politicoper la Regione Marche del Movi-mento dei Pensionati Cattolici, co-stituito nel 2008 per dare un nuo-vo, diverso e migliore impulso allavita di oltre 20 milioni di ultrases-santenni, sino ad ora strumentaliz-zati dai sindacati, dalla politica edalle istituzioni ed in gran parteanche emarginati dalla famiglia edalla società, oltre che dal lavoro,benché ancora validi e desiderosidi fare. Patrizia Tonin

ACCADEMICO AEREC

ANTONELLO SECCHILaureato in Ingegneria Aerospazia-

le presso l’Università degli Studi diRoma, Gionata Visconti (Roma, 1975)ha affinato la sua preparazione conun Master individuale in Manage-ment & Administration alla EuropeanSchool of Economics e con una Lau-rea in Teoria e Pratiche dell’Antropo-logia, anche questa alla Sapienza.Una serie di incarichi in importantiaziende gli hanno permesso attraver-so gli anni di maturare una notevoleesperienza in campo tecnico fino al-l’incarico assunto nel 2008 di Fieldand Technical Service Manager dellaWartsila Central Africa con sede aDouala, in Cameroun. Qui egli svolgeil ruolo di Responsabile Tecnico dellaregione centro africana, con una or-ganizzazione che comprende un or-ganico di 25 tecnici con diverse spe-cializzazioni, la cui sfida principale èrappresentata dalla costruzione diuna struttura in grado di assistere ra-pidamente i circa 200 clienti e le 600installazioni presenti nella regione. Assai sensibile alle cause umanitarie,nel 2001 Gionata Visconti ha svoltoattività di volontariato per la Unione

Islamica in Occidente, collaborandoad un progetto di sviluppo sostenibileper la lotta alla malnutrizione finan-ziato dalla Comunità Europea. Piùtardi, nel 2002, Visconti ha collabora-to anche con l’organizzazione Psico-logi per i Popoli, per promuovere l’at-tività degli psicologi e degli antropo-logi nelle situazioni di catastrofi natu-rali e non, e oggi collabora attiva-mente con una ONG africana impe-gnata in progetti di riduzione dellapovertà nelle aree rurali attraverso lasoddisfazione delle necessità di base,dall’acqua potabile all’elettricità.

Domenico Calcioli

ACCADEMICO AEREC

GIONATA VISCONTI

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PREMIO SPECIALE AERECADRIANO ARAGOZZINIAmbasciatore della Musica Italiana nel Mondo

Giornalista, manager di artisti, agente teatrale, produttore discografico,Adriano Aragozzini ha prodotto per la Rai 19 films. Ha organizzato più di1000 programmi di televisione. È stato il Patron del Festival di Sanremo per5 anni e le sue edizioni sono ancora considerate le migliori di tutta la storiadel Festival. Ha ottenuto oltre 50 premi e riconoscimenti in ogni parte delmondo. È cittadino onorario della città di New York, premio rilasciatogli dal-l’allora sindaco di New York Rudy Giuliani per la promozione della culturapopolare italiana negli Stati Uniti. Il 25 Gennaio 1997 il Sindaco di Miami JoeCarollo ha proclamato questa giornata in suo onore a Miami Florida per laproduzione e l’organizzazione di un concerto di Renzo Arbore e l’Orchestraitaliana da lui stesso offerto ai cittadini di Miami che sono potuti interveni-re gratuitamente al concerto. The Italian Foundation of United States gli haassegnato l’Oscar di uomo internazionale dell’anno. Ha vinto il premio inter-nazionale Miami. Per l’organizzazione di “Sanremo in the world”, la piùgrande tournee mai realizzata al mondo, ha ricevuto dalla Federation of Ita-lian American Company l’oscar del successo. Per lo stesso “Sanremo in theworld” ha vinto il premio della regia televisiva ed il Telegatto di “Tv Sorrisie Canzoni”. Ha vinto il premio Umbria Fiction con un referendum popolareper la serie televisiva “La Scalata”.La nostra stessa accademia Aerec gli ha consegnato nel 2005 un premio al-la sua carriera.Quest’uomo, questo personaggio, un vero e proprio mito nel campo dellospettacolo e non solo è nato con la musica e la musica gli ha dato il grandesuccesso e lui ha fatto diventare famosa la musica italiana nel mondo.

PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL CINEMAGIULIANO GEMMA

La carriera artistica di Giuliano Gemma ha inizio a 18 anni con alcuni piccoli ruo-li al cinema e in pubblicità finché non vien notato da Duccio Tessari, all’epoca aiu-to regista, che nel suo passaggio alla regia lo vuole protagonista del suo primofilm che segnerà la carriera di entrambi. Superba parodia del genere mitologico,“Arrivano i Titani” si rivela un successo straordinario che conquista anche il mer-cato internazionale lanciando la stella di Gemma tra gli attori più carismatici edamati del cinema italiano di tutti i tempi. Al successo commerciale e alla notorie-

tà, fanno seguito anche soddisfazioni personali non indifferenti, quale quello diprendere parte al “Gattopardo” di Luchino Visconti, primo di una prestigiosa se-rie di interpretazioni in film d’autore che per tutta la carriera Gemma alterneràa ruoli da protagonista in titoli per il grande pubblico, ma senza mai cedere a pro-poste di modesta qualità. Alla popolarità in patria segue ben presto anche la fama all’estero, grazie soprat-tutto al dittico francese dedicato alla figura di Angelica che riscuote un successostraordinario e che ancora oggi viene riproposto regolarmente in televisione. Il contributo offerto, sempre insieme a Duccio Tessari, all’affermazione del gene-re dello ‘spaghetti western’ prima in Italia e poi in tutto il mondo, rafforza la giàampia popolarità di Giuliano Gemma che con il personaggio di Ringo dà una di-mensione nuova ed entusiasmante all’archetipo del genere conquistandosi la de-finizione di “Re del Western all’Italiana”. La sua bravura, tuttavia, gli consente dinon restare relegato al genere ma di spaziare tra i toni più diversi e di conquista-re nuovi traguardi artistici: si ricordano, tra i tanti bei film interpretati negli an-ni ’70, “Il deserto dei tartari” di Valerio Zurlini, che gli merita il plauso unanimedelle critica e una serie di importanti riconoscimenti tra i quali il prestigioso Da-vid di Donatello. Alle attenzioni dei critici e dei più importanti registi, si accom-pagna sempre e fino ad oggi l’amore del pubblico e anche la simpatia delle nuo-ve generazioni che possono vederlo, oltre che nei tanti classici cui ha preso par-te, anche in tante produzioni televisive.Negli ultimi anni, oltre a non aver mai diradato la sua attività di attore che lo havisto misurarsi alla pari con tante star del cinema internazionale, Giuliano Gem-ma ha proseguito anche una parallela carriera di scultore, anche qui con note-voli soddisfazioni sia personali che professionali.

PREMIO SPECIALE AEREC PER LA MUSICADRAGANA MOLES

Dopo avere compiuto gli studi umanistici e scientifici in Serbia, DraganaMoles si è trasferita in Bulgaria, a Sofia, per studiare canto presso l’Acca-demia Nazionale di Musica e in seguito, arte scenica per il teatro musicalepresso l’Accademia Nazionale Teatrale.Dopo aver frequentato numerosi corsi di perfezionamento con grandi in-terpreti ed aver vinto vari premi a concorsi internazionali, Dragana Molesha iniziato una carriera concertistica che l’ha vista esibirsi con prestigio-se orchestre in Jugoslavia, Francia, Olanda, Bulgaria, Germania, Grecia eItalia.In campo operistico, Dragana Moles ha debuttato nel ruolo di Violetta nel-la “Traviata” di Verdi, spaziando inoltre nel repertorio per soprano legge-

I Premi Speciali AEREC a cura di Domenico Calcioli

LA QUOTA ASSOCIATIVA PER IL 2010È in riscossione la quota associativa 2010 dell’AEREC. L’importo minimodi 200 Euro, che ciascun Accademico potrà integrare con un contributo supplementare libero, potrà essere corrisposto con assegno non trasferibile intestato ad AEREC ed inviato ad AEREC, Via Sebino, 11 -00199 Roma.

Chi volesse, invece, fare un bonifico bancario dovrà intestarlo a:AEREC, Banca delle Marche - AG. 4 Roma

Cod. IBAN: IT 94 O 06055 03205 0000 0000 2350

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ro e lirico. Dal 2004 ella svolge anche attività didattica, sia con solisti siaper formazioni polifoniche.Dragana Moles dirige l’Associazione “Amici della musica” di Nis, che alle-stisce progetti culturali che collegano gli artisti dei Balcani con i loro colle-ghi europei e partecipa all’organizzazione di concorsi internazionali per igiovani cantanti. Lavora parallelamente anche come regista e coordinato-re di progetti umanitari, che oltre alla particolare attenzione ai bambinidisagiati, affrontano le tematiche riguardanti i nuovi strumenti didattici eformativi per avvicinare nuove generazioni alla musica.

PREMIO SPECIALE AEREC PER LA MUSICADANIELE GIULIO MOLES

Napoletano per nascita e per prima formazione presso il Conservatorio SanPietro a Maiella, Daniele Giulio Moles ha proseguito la sua preparazione pres-so il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, diplomandosi in Violino ed in Di-rezione d’Orchestra. Dopo aver ulteriormente affinato la sua arte partecipan-do a numerosi corsi di perfezionamento in Italia ed all’estero, egli ha parteci-pato a varie competizioni musicali ottenendo, tra gli altri, il 1° premio del Con-corso Internazionale di Direzione d’Orchestra di Budapest Nel corso della sua carriera, Daniele Giulio Moles ha diretto L’Orchestre Na-tionale du Capitole de Toulouse, l’Orchestra Reina Sofia di Madrid, l’Orchestradella Radiotelevisione di Zagabria, l’Ensemble Orchestrale di Parigi, la Gul-benkian Orchestra di Lisbona, L’Orchestra Sinfonica di Roma e Napoli dellaRai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Internazionaled’Italia, l’Orchestra della Radio di Sofia, la Nuova Orchestra Scarlatti e l’Or-chestra Filarmonica Italiana, registrando diverse incisioni e prendendo partea concerti in ogni parte del mondo, dirigendo anche in campo operistico.Nell’autunno 2007, Daniele Giulio Moles ha inaugurato la Stagione della Nuo-va Orchestra Scarlatti all’Auditorium della RAI di Napoli, dove è ritornato an-che nella stagione 2008 e oltre alla attività concertistica ha tenuto numerosimasterclass in Spagna, Polonia, nei Balcani ed in Italia. Chiamato spesso co-me giurato in concorsi internazionali, nel febbraio 2009, Daniele Giulio Molesè tornato a dirigere a Toulouse nella stagione del Theatre du Capitole.

PREMIO SPECIALE AEREC PER LA MUSICA NICOLAE VOICULET

Nicolae Voiculet ha dedicato tutta la sua vita allo studio di uno strumentocomplesso ed estremamente evocativo come il Flauto di Pan, imponendosicome uno dei massimi esecutori e divulgatori a livello internazionale. Diplo-matosi all’Accademia Nazionale di Musica di Bucarest, egli ha presto inizia-to una carriera concertistica che lo ha visto esibirsi sui palcoscenici di tuttoil mondo, riscuotendo ovunque un grande successo con un repertorio che

spazia dalla musica classica a quella contemporanea, dal folk al jazz, dallanew age al pop rock alla cosiddetta “World music”. Virtuoso della siringa,direttore d’orchestra, coordinatore musicale, produttore, Nicolae Voiculet èconsiderato oggi l’emblema del suono del popolo rumeno e sostiene, trami-te l’intero processo artistico, l’identità nazionale nel suono dell’identità uni-versale. Tra le sue iniziative più felici, la creazione dell’orchestra Project Ro-mania, attraverso la quale tiene regolarmente concerti nelle grandi capitalieuropee, negli Stati Uniti e anche nei paesi arabi, testimoniando il suo soste-gno del concetto di paese civile e culturale per tradizione, musica, talento,tolleranza e rispetto, così necessarie oggi nel contesto globale.

PREMIO SPECIALE AEREC PER IL GIORNALISMO Giornalista Corrispondente in missione all’esteroROBERTO VITALERoberto Vitale, laureato in scienze della comunicazione, giornalista profes-sionista, è il portavoce del contingente italiano delle Nazioni Unite in Liba-no. Una carriera sfolgorante che lo ha visto muovere i primi passi con il quo-tidiano Trieste Oggi, per poi collaborare con numerose testate tra cui il Pic-colo, l’Indipendente, Il Sole24Ore e l’Ansa. Ha firmato reportage da ogniparte del mondo, documentando catastrofi come l’uragano Isabel negli Usae guerre come l’operazione Antica Babilonia in Iraq. Oltre a svolgere il suoincarico in Libano, collabora con la cattedra di Diritto dell’Unione Europeae delle Organizzazioni Internazionali alla facoltà di Scienze Politiche dell’U-niversità di Trieste.

I DIPLOMI DI BENEMERENZA DI MISSIONE FUTURO ONG

ANNA BARUZZIPer essersi impegnata in molti campi del volontariato dando prova digrande disponibilità e per aver raggiunto i massimi livelli di bravura eperfezione nel campo della cinofilia da soccorso tanto da essere conside-rata una cinofila tra le migliori in Italia e del mondo. Per aver inoltre par-tecipato alle operazioni di ricerca in Abruzzo nel recente sisma.

GIUSEPPINA COLUCCIPer la sua presenza puntuale ed efficiente in tutte le situazioni ove il suoanimale può essere stato utile, dalla ricerca di persone scomparse all’in-dividuazione di stupefacenti, e per l’ottimo lavoro svolto in occasione delrecente sisma in Abruzzo, come sempre con spirito disinteressato e amo-re per il prossimo.

GABRIELLA FREGONIPer avere addestrato e messo a disposizione di persone con vari handicapil cane femmina Lucky e per aver partecipato a numerose manifestazionidi beneficienza, oltre che aver concorso alle operazioni di ricerca inAbruzzo. Per l’attività, inoltre, che svolge da molti anni per il Gruppo Ci-nofilo dell’Unione Nazionale dell’Arma dei Carabinieri e per il Corpo Ita-liano di Soccorso Ordine di Malta.

LAURA SALERIPer essersi distinta in svariate operazioni di supporto alle Forze di Poli-zia, con ritrovamento di notevoli quantità di materiale stupefacente an-che nelle scuole e aver concorso, con grande spirito di servizio e abnega-zioni, alle operazioni di ricerca in Abruzzo a seguito del terremoto.

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L’Academy Day edizione 2009 èstata caratterizzata dalla presen-za di una folta delegazione delmondo politico ed economico ru-meno, che precede l’imminenteistituzione di un Distretto AERECin Romania. Nella prospettiva ditale appuntamento il Consiglio Di-rettivo, riunitosi nel marzo scorso,ha creduto opportuno che il Conve-gno vertesse quest’anno sul temadell’armonizzazione tra le diverseculture nell’era della globalizza-zione, includendo non solo la Ro-mania ma anche altri paesi che re-gistrano un ampio flusso di emi-grazione verso l’Italia. Il Conve-gno, dal titolo “Immigrazione e in-tegrazione” si è quindi regolar-mente svolto il 12 giugno nellaprestigiosa cornice della Sala del-le Colonne della Camera dei Depu-tati, con un ospite d’eccezione: ilPresidente Emerito della Repubbli-ca rumena, Ion Iliescu.

Ad aprire i lavori, coordinati da Pa-trizia Marin, il Presidente dell’AE-REC, Ernesto Carpintieri che dopo iringraziamenti al Presidente della

Camera Gianfranco Fini per la con-cessione della sala e al PresidenteIon Iliescu e all’Ambasciatore dellaRepubblica di Romania presso ilQuirinale Rusu Razvan per la loropresenza, ha introdotto l’argomentoall’ordine del giorno.“La missione dell’AEREC è di farecultura e di occuparsi di economiaetica, attraverso il dialogo con le va-rie comunità internazionali e con-

sentendoci anche di individuare pos-sibilità di investimento e spianare lastrada con le istituzioni agli impren-ditori. Attualmente, stiamo affron-tando questo discorso con la Roma-nia, dove il Segretario di Stato per lepiccole e medie imprese ci ha invita-to a partecipare ai bandi europei.Questo è un buon esempio di colla-borazione che rinvia al tema odiernosulla immigrazione e integrazione.Io credo fortemente che le capacità ei mezzi dei Paesi debbano esserecondivisi, in una prospettiva di pacee di collaborazione reciproca”.

Rasu Razvan, Ambasciatore dellaRomania presso il Quirinale, è sta-

to il primo relatore del Convegnoed ha voluto subito entrare nel vivodell’argomento, riferendosi al tema‘scottante’ dell’emigrazione dei ro-meni verso il nostro Paese.“Fino a che punto si può parlare diimmigrazione da parte dei cittadiniromeni, cioè europei in uno statomembro dell’Unione europea? Nonsarebbe meglio parlare dal puntodi vista politico e sociologico di mo-

bilità? Da europeista convinto, pre-ferisco parlare di mobilità sociale,che significa ricchezza e dinami-smo. La presenza della comunitàeuropea in Italia non è casuale odeterminata da motivi politici eeconomici, il cuore aperto nel sen-so di ospitalità fraterna e la sponta-nea solidarietà che il popolo italia-no sente verso i suoi simili sonomotivi che hanno fatto in modo chei cittadini romeni si sentissero ac-colti. Oggi professori illustri e medici af-fermati romeni portano un validocontributo alla vita sociale e cultu-rale e economica dell’Italia, biso-gna guardare alla creatività e al-

l’entusiasmo di tanti giovani alunniromeni presenti nelle scuole e nelleuniversità italiane. Anche nellaProtezione civile italiana ci sonodei volontari romeni che hanno da-to il loro aiuto nelle zone terremo-tate d’Abruzzo. La presenza dellacomunità romena ha portato in Ita-lia un importante contributo perl’economia della penisola e secon-do dati recenti, la partecipazioneromena al PIL italiano è di circa il2%. Manifestazioni come questa so-no importanti per l’integrazione frai nostri due popoli. Per avere unaconcezione positiva bisogna avereanche un approccio positivo. Dob-biamo riscoprire quello che ci eraaccanto non più come diverso macome simile. Questa è la via mae-stra del contesto europeo dell’inte-grazione.”

Giuseppe Galati, Presidente dellaFondazione I Sud del Mondo Onlus:“Attraverso gli anni abbiamo vistomolti immigrati venire nel nostropaese e costituire delle risorse per ilnostro processo economico e pro-duttivo. Il pregiudizio che solita-mente circonda un popolo stranieroche arriva in un altro paese è un fe-nomeno fisiologico, basti pensare aimeridionali che nel secolo scorso sitrasferivano in America. Ma quantole scelte degli immigrati possonocambiare i nostri stili di vita? Que-sta è la domanda che ci dobbiamoporre. La nostra società ha necessi-tà di integrare per rispondere unarichiesta da parte del sistema pro-duttivo. Secondo l’ICMEL, gli studisull’integrazione degli immigrati ri-velano che la regione dove c’è mag-giore immigrazione sociale è ilTrentino Alto Adige. Quindi noi dob-biamo parlare di una sfida culturalee non emergenziale e dobbiamo far-lo in vista di un’immigrazione cheporti un’integrazione positiva, chesarà un bene per il Paese. Noi dob-biamo unire le conoscenze sia euro-pee che dei paesi che emigrano inEuropa e fare uno sforzo culturale,così come multiculturale. Questa èla sfida di cui parliamo per una sa-na integrazione e per una sana cul-tura della libertà”.

n UN CONVEGNO DELL’AEREC ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE EMERITO DELLA ROMANIA

Immigrazione e integrazione,opinioni a confronto

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Serena Pizzo, Capo Segreteria delSottosegretario Stefano Saglia, Mi-nistero per lo Sviluppo Economico:“Porgo qui il saluto del Sottosegre-tario Saglia. Egli è molto sensibile aiproblemi dell’immigrazione e del-l’integrazione e a tal proposito si di-chiara favorevole a incontri con leistituzioni e con gli imprenditori, so-prattutto in vista dei finanziamentieuropei che riguarderanno in parti-colar modo la Romania e vedrannomolte imprese italiane in azione.L’immigrazione ha ormai una storiaventennale e quindi può considerar-si consolidata, ma i problemi che af-fliggono gli immigrati sono moltepli-ci e bisogna soffermarsi sul proble-

ma dell’integrazione che, se ci fosse,produrrebbe più serenità nei rap-porti. Un altro problema è la sicu-rezza, poi viene l’economia e poi an-cora la casa, che determinerebbeper l’immigrato la possibilità di ra-dicarsi e integrarsi meglio, compati-bilmente con le esigenze dei bilancistatali. Bisogna poi affrontare i pro-blemi del welfare, della sanità, dellaprevidenza e dell’insegnamento sco-lastico, del lavoro minorile e l’ema-nazione dei permessi di soggiorno inmodo più veloce e snello. Ci sonodelle direttive sufficientemente vali-de, bisogna solo farle funzionare.Concludo dicendo che l’armonizza-zione dei cittadini italiani e rumenisembra sia più che soddisfacente,ma non bisogna mai abbassare laguardia in modo da arrivare a unamaggiore integrazione”.

Ramona Badescu, Delegata del Sin-daco di Roma alle problematichedella comunità rumena: “Noi que-st’anno festeggiamo 20 anni della ri-voluzione in Romania e da allora so-no cambiate molte cose, ma non lafierezza di essere rumeni. Noi rume-ni in Italia siamo un milione e400.000, la maggior parte sono per-sone per bene venute a migliorare leproprie condizioni e per aiutare leproprie famiglie rimaste nel paesed’origine. Spesso i vostri bambini so-no curati da donne rumeni così comele persone anziane. Sui giornali italia-ni, però, si parla solo della criminali-tà rumena. In Romania, ci sono mol-te aziende italiane e con il ministro

degli esteri rumeno abbiamo pensatodi fare un Telethon per aiutare i ter-remotati d’Abruzzo e non solo i ru-meni che vivono nelle tendopoli, matutti. Perché noi vogliamo e dobbiamointegrarci e credo che la cultura sial’unico mezzo per raggiungere questoimportante obiettivo.”

Francesco Scandale, Direttoremarketing e comunicazione Uni-versità Telematica Uninettuno: “Ilcontesto di una società che tende al-la globalizzazione è caratterizzatoda un fattore che è la conoscenza.Noi, come università, abbiamo for-mulato un concetto che parte dalbasso: secondo noi, è importantedare le chiavi di accesso a tutti inquesta società della conoscenza, chesono l’alfabetizzazione, cioè riuscirea mettere tutti nelle condizioni diavere le stesse opportunità. Perquesto vorrei parlare dell’esperien-za svolta da Uninettuno, che coin-volge i Paesi che si affacciano sulMediterraneo, dove noi abbiamo af-frontato il problema dell’integrazio-ne partendo proprio dall’alfabetiz-zazione delle persone che non po-tranno mai integrarsi se non svilup-pano la conoscenza. Questo l’abbia-mo fatto in Marocco dove abbiamoiniziato un corso di alfabetizzazionetramite la televisione, per poter da-re l’accesso alla conoscenza a tutti,che non a caso abbiamo chiamato“Il tesoro delle Lettere”. La cono-scenza quindi è per tutti il punto dipartenza per accedere alle chiavidell’integrazione.”

Emiliano D’Andrea, Amministrato-re Delegato di Paesi on Line: “I temidell’integrazione e dell’immigrazio-ne possono trovare nel web un vali-do alleato. Le attività di informazio-ne e comunicazione che caratteriz-zano il mondo di Internet, possonoconsentire a tutti di approfondire lacultura che ogni popolo porta con senei processi migratori e inoltre pos-sono essere utilizzate come validostrumento per le persone di stati etradizioni differenti tra loro per co-municare. Gli immigrati in Italiapossono trovare un supporto perscoprire l’Italia nei portali da noirealizzati, per una loro maggiore in-tegrazione. Infatti ogni comune ita-liano trova all’interno del sito unospazio dedicato che descrive le usan-ze, le feste e le sagre che caratteriz-zano la cultura e le tradizioni locali,

così come la cucina e le bellezze ar-tistiche. Grazie a questo strumentosi possono aprire anche focus di dis-cussione specifici dove poter valoriz-zare e diffondere la cultura dei pae-si come la Romania, l’Ucraina e laMoldavia che sono particolarmenteinteressati dal processo migratorioverso il nostro Paese. La nostra idea,è nata proprio dalla convinzione cheil web può essere un valido strumen-to per diffondere la cultura degli al-tri paesi e per un’integrazione glo-bale nella società”.

Paolo Morozzo Della Rocca, Porta-voce della Comunità di Sant’Egidio:“Io sono convinto che i flussi migra-tori non si spieghino solo con lamaggiore mobilità umana e che leragioni del loro esistere non si esau-riscano nemmeno nei forti squilibrieconomici e di reddito tra le regionidel mondo. Forse lo squilibrio delreddito può spiegare casomai le mo-bilità interne all’Unione europea,ma è ragionevole ritenere che le mi-grazioni in Europa vadano verso ladiminuzione. Ricordate i polacchi?Molti di loro stanno tornando indie-tro se non si sono stabiliti nel paesedove sono immigrati e la Polonia èun paese in crescita e non solo dalpunto di vista economico. Io credoche il volano europeo, nonostante lacrisi, stia determinando un processo

simile in altri paesi, in particolare inRomania e alla fine di questo pro-cesso conterà molto il bilancio del-l’esperienza migratoria vissuta da

questi paesi, sulla quale però rischiadi incidere negativamente, e pensoall’Italia, uno stereotipo ingiusto,costruito dai mezzi di informazione,ma anche molto spesso suggeritodalle convenienze politiche. L’integrazione non è solamente in-serimento in un mercato del lavoroo acquisizione di benefici economici,l’integrazione passa attraverso deisimboli e dei legami. Penso in parti-colare alla legge italiana sulla citta-dinanza, noi non riconosciamo enon diamo rilievo al fatto che ungiovane straniero abbia vissuto finda piccolo in Italia, però in compen-so diamo la cittadinanza italiana alpronipote di un immigrato italiano,il quale la usa per andare a fare ildentista in Spagna. Simboli di unitàe di integrazione, a mio parere, van-no cercati nello stare insieme e lasocietà del convivere va realizzata atutti i livelli”.

Pietro Zocconali, Presidente Nazio-nale dell’Associazione Sociologi:“Anticamente i popoli sulla Terraerano divisi da mari immensi e ine-splorati, impervie e invalicabili cate-ne montuose, fiumi tumultuosi, mi-cidiali deserti, foreste impenetrabili,e vivevano ognuno nel proprio habi-tat. Del resto quando venivano incontatto tra loro, data l’assolutamancanza di comunicazione, auto-maticamente entravano in guerracercando di distruggere o assogget-tare il nemico. Oggi le barriere fisi-che e culturali tra i vari popoli stan-no per essere abbattute e l’essereumano è pronto ad emigrare in pae-si più appetibili rispetto al proprioper vivere meglio e in un mondo mi-gliore. Gli uomini del Pianeta Terrastanno sfruttando il principio fisicodei vasi comunicanti proprio perl’abbattimento che c’è stato dellebarriere che facevano da impedi-mento.Già nel secolo scorso le grandi cittàdel nord come Milano e Torino o lacapitale Roma, erano risultate terrepromesse per emigranti del sud del-

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l’Italia, ed ora, in quelle metropoli ri-troviamo un’alta percentuale di Italiameridionale, una popolazione inte-grata che dopo qualche generazionesi esprime in dialetto locale. Da unpo’ di anni a questa parte la tenden-za è ormai un’altra: stanno arrivandonord africani, asiatici, centramerica-ni e soprattutto emigranti da nazionidell’Europa dell’est ora integrate nel-l’Unione Europea. Tentare di dividerele culture, di tenere separati i popolie di interrompere quindi la tendenzaall’integrazione globale (vedi NewYork), ora che i mezzi di trasportohanno accorciato incredibilmente ledistanze, è un’azione proibitiva: è co-me tentare di contrastare una marea,uno Tsunami, allargando le braccia.Possiamo soltanto augurarci che unapiena integrazione avvenga nel modopiù pacifico possibile, e comunque:Siano i benvenuti, in ogni nazione delmondo, donne e uomini di buona vo-lontà”.

Amedeo Gentile, Responsabile del-le Politiche per l’Immigrazione delComune di Roma: “L’immigrazione,su vasta scala e nelle dimensioniche stiamo vivendo in questi ultimianni, in Italia è un fenomeno recen-te a differenza di altri paesi i qualisono nati, si sono formati e svilup-pati da un caleidoscopio di culture edi lingue, miscelate da una immi-grazione dalle origini più diverse.L’esempio più eclatante sono senzadubbio gli Stati Uniti d’America.Talvolta la xenofobia più o menodissimulata, riesce ad essere più

forte dell’esperienza storica recen-te, che ci fa dimenticare che questicittadini immigrati assomigliano aitanti italiani che, nella metà deglianni 50, fecero il percorso inverso edall’Italia andarono a cercare “for-tuna”, come si diceva allora, in luo-ghi altrettanto sconosciuti dell’Eu-ropa e del mondo. Migranti sorrettidalla stessa speranza e dalla mede-sima forza della disperazione: duepotenti fonti di energia che se benindirizzate possono essere unostraordinario motore di cambia-mento.Una problematica recente per l’Ita-lia è quella di controllare e cercaredi governare i flussi migratori, de-terminando quote di immigrazioneripartite fra i diversi Paesi europei,che siano il più possibile compatibi-li con le esigenze e gli interessi eco-nomici del Paese che li accoglie, ol-tre che con il dovere da parte dell’I-talia di predisporre misure efficaci

per un inserimento lavorativo e so-ciale dei nuovi arrivati. Al di là della convinzione diffusa edella sensazione di aver subitouna specie di invasione da partedegli stranieri, c’è da ricordareche il primo Paese Europeo pernumero di immigrati è la Germa-nia (quasi 7 milioni), seguita daFrancia (3 milioni e mezzo) e GranBretagna (2 milioni), con l’Italiache ha da poco superato il milionedi unità. I dati ricavati da questostudio sono molto esplicativi, poi-ché attestano, tra l’altro, la com-plementarità dei lavoratori stra-nieri chiamati ad occupare man-sioni marginali lasciate libere da-gli italiani. Ciò avviene non tantoperché gli immigrati sono caratte-rizzati da una bassa scolarizzazio-ne, quanto perché essi sono dispo-nibili ad assumere qualsiasi tipo dilavoro e tale aspetto andrebbe

maggiormente evidenziato, ancheper diminuire quella tendenza avedere gli immigrati come ‘coloroche portano via il lavoro agli ita-liani’, tendenza generalizzata epurtroppo molto diffusa. Concludendo, l’Italia deve arrivaread essere una nazione che attra-verso l’accoglienza includa ed as-segni diritti, preveda doveri e re-stituisca dignità e regole, ricono-scendo negli immigrati una risorsacivile ed economica, ma che dagliimmigrati sappia pretendere lostesso rispetto delle regole chechiede a tutti i suoi cittadini.”

Ion Iliescu, Presidente Emerito del-la Repubblica di Romania: “Nelcontesto europeo, l’AEREC rappre-senta un progetto della società civilee tenta di trovare alcune risposte aiproblemi, che non sono solamentedell’economia e della società italia-na. Nel contesto dell’integrazione da

una parte e della globalizzazionedall’altra, questi problemi si rivelanoa una scala superiore e implicanopiù attori economici, sociali e cultu-rali. Partendo dallo stesso bisogno ditrovare soluzione ad alcuni di questiproblemi, di recente ho iniziato unprocesso simile in Romania, il Clubdi Bucarest, che si propone il dibat-tito dello sviluppo durevole della Ro-mania nel contesto europeo e globa-le. Romania e Italia sono legate da unpassato comune e hanno un futurocomune, rappresentato dalla co-struzione europea. Sicuramente ilprogetto europeo sembra non susci-tare più entusiasmo, i cittadini loguardano con sfiducia e con paura etutto ciò è divenuto espiatorio neiconfronti dei problemi. L’estensioneverso Est e l’accettazione di 12 nuo-vi paesi membri ha creato timori etensioni nell’Ovest dell’Europa, ma

l’accettazione dei nuovi membri hareso l’Europa un attore principalesul piano economico e politico e so-ciale. L’accettazione di nuovi mem-bri ha un prezzo, ma non è tantogrande quanto gli euroscettici han-no detto, perché i vantaggi dell’ac-cettazione sorpassano di molto i co-sti. C’è comunque da valutare la scon-tentezza sociale generata dallacrisi economica e dell’aumento delfenomeno dell’immigrazione ille-gale. L’isteria mediatica e le posi-zioni politiche estremiste non ri-solvono niente. L’Italia, così comegli altri paesi europei, attraversauna crisi della democrazia, chenon si risolve né con l’incitazionealla violenza verso gli immigrati,benché i romeni non possano esse-re trattati come immigrati, né conla politicizzazione della lotta con-tro la corruzione, né con l’esercitosulle strade. La crisi della demo-

crazia rappresentativa è accompa-gnata dalla crisi della cittadinan-za, crisi dei valori morali e politi-ci; una successione di crisi che icittadini e i politici devono supera-re trovando le soluzioni. L’opinio-ne pubblica deve essere convintache i romeni sono cittadini euro-pei, la solidarietà, la costruzionedell’identità europea e la pace so-ciale hanno un prezzo ma sono in-dispensabili per il ritorno alla pa-ce economica e insieme possiamosorpassare tutti questi modelli evalori negativi. Il rapporto tra ita-liani e romeni può divenire un mo-dello europeo di fratellanza e inte-grazione: l’unità della diversitàdeve essere il motto dell’Europaunita”.

(A cura di Patrizia Tonin. Gli in-terventi integrali dei relatori sonopubblicati su www.aerec.org)

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Membro Onorario del Senato Ac-cademico dell’AEREC, il vice

presidente della Camera dei Deputa-ti della Repubblica di Romania, l’On.Adrian Nãstase durante il suo sog-giorno romano è intervenuto all’Ac-cademia di Romania a Roma ad unaconferenza sui rapporti tra la Roma-nia e l’Italia negli ultimi vent’anni esulle prospettive per il prossimo ven-tennio. Qui ha voluto esprimere lesue opinioni in materia di immigra-zione e integrazione.Per quanto i rapporti bilaterali ro-meno-italiani abbiano raggiunto lacifra di 12 miliardi di euro e ci sianocirca 30.000 società miste italo-ro-mene in Romania, l’on. Adrian Nã-stase si è proposto di fare non un’a-nalisi economica ma un approccio fi-losofico incentrato sulla questionedell’alterità. I rapporti tra l’Italia e laRomania sono rapporti complessi, celo insegna la storia del Novecento, ilperiodo tra le due guerre e quellosuccessivo e lo sviluppo straordina-rio degli ultimi anniVi è l’importanza del problema dellaconvivenza al quale è strettamentelegato quello dell’identità. Vi è poil’esperienza dei rapporti sociali tesiche non devono diventare rapportipolitici e diplomatici tesi e per que-sto vale l’esempio della collaborazio-

ne con la Francia, dell’accordo fir-mato con Nicolas Sarkozy (allora mi-nistro degli interni) per la collabora-zione tra polizia romena e franceseche hanno tenuto sotto controllo idisordini. Dunque Adrian Nãstase haribadito l’importanza del fattoreumano alla base degli scambi econo-mici e della mobilità lavorativa.La comunità storica degli italiani inRomania ha un rappresentante -membro eletto nel Parlamento ro-meno (Camera dei Deputati) in basealla Costituzione Romena adottatanel 1991. 14 minoranze storiche so-no rappresentate nella Camera deideputati e rappresentano un grup-po distinto accanto agli altri 5 grup-

pi politici che la compongono. Nel1997 è stato firmato il parteneriatostrategico tra l’Italia e la Romania equesto è stato sviluppato in parte-neriato consolidato.La gestione reponsabile dei rappor-ti italo-romeni è molto importante. Dalla Romania sono emigrate circa2-3 milioni di persone dopo la rivo-luzione del 1989. Un milione sono inItalia. Si parla molto del ‘dialogodelle civiltà’ la domanda più impor-tante che la Romania si pone nelcontesto del dialogo con altre nazio-ni è: come può arricchire la storia,la cultura, la civiltà e la tecnologiapropria senza guastare gli equilibrialtrui, gli equilibri locali dei paesiospitanti?L’on. Adrian Nãstase ha ribadito undifferenza molto netta che bisognafare tra i romeni che, prima del2007, partivano verso l’Occidente inquanto migranti, e gli stessi romeniche dal gennaio del 2007 hanno ac-quisito il diritto alla libera mobilità.Da quando la Romania è divenutastato membro dell’Unione Europea, isuoi cittadini non possono più esseretrattati in quanto migranti, sia grazieal loro nuovo statuto, sia grazie allenegoziazioni e al prezzo che la Ro-mania ha pagato per far parte dell’U-nione Europea. L’Unione Europea, inquanto struttura semifederale, fun-ziona sul principio dei vasi comuni-canti e quindi bisogna rispettare la li-bertà di coloro che desiderano spo-starsi in cerca di un futuro migliore.Se agli inizi degli anni ’90 l’Italia erapropensa ad interessarsi alla dimen-sione della latinità del Sud (Spagna,Francia, Balcani, Yugoslavia), la Ro-mania ha attirato il suo interesse so-lo a partire dagli anni ‘93-’94 quan-do l’imprenditoria italiana ha capitocon più chiarezza il potenziale di in-vestimento che questo paese potevarappresentare.Se l’Italia è interessata ad intensifi-care i rapporti nel bacino del Medi-

terraneo e con i paesi a Sud, la Ro-mania ha interessi legati alla zonadel Mar Nero. È importante identifi-care le aree di convergenza degli in-teressi romeno-italiani.In condizioni di crisi è un problemainterno di ogni paese la tentazionedel protezionismo e del nazionali-smo ma è molto importante – a livel-lo politico e diplomatico- non trasfe-rire incidenti non significativi dalpunto di vista numerico in articoli diprima pagina sui giornali e in brea-king-news alla televisione.

n IL VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DELLA REPUBBLICA DI ROMANIAÈ INTERVENUTO A ROMA SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE E DELL’INTEGRAZIONE

Nãstase: convivenza e identità,la grande sfida del futuro

MEMBRO ONORARIO DEL SENATOACCADEMICO AEREC

ADRIAN NÃSTASE

Laureato in Giurisprudenza al-l’Università di Bucarest, Adrian

Nãstase si è specializzato in dirittopubblico internazionale, materiache ha in seguito insegnato in variatenei sia in patria che all’estero,tra le altre alla prestigiosa Univer-sità della Sorbona, in Francia, oveè stato Professore Associato. Stre-nuo difensore dei diritti umani, egliha tenuto conferenze sul tema invari paesi del mondo, firmando an-che numerosi articoli su periodicinazionali e stranieri e ricevendo ri-conoscimenti internazionali peraver promosso incessantemente,nei più diversi contesti, i valori del-la tolleranza e della comprensionetra i popoli. Eletto per la prima vol-ta al Parlamento Rumeno nel1990, è stato confermato per quat-tro legislature fino ad oggi. Nellaprima legislatura è stato Ministrodegli Esteri, poi speaker della Ca-mera dei Deputati, e quindi Primoministro e Presidente del Partitosocialdemocratico, imponendosicome una delle figure più autore-voli tra coloro che hanno accompa-gnato il difficile percorso della Ro-mania verso la democrazia e l’in-gresso nella Comunità Europea.Oggi, nella sua veste di Vice Presi-dente della Camera dei Deputatidel Parlamento della Romania, egliprosegue a servire il suo paese conpassione e senso di responsabilità,ben deciso a portare a termine lasua missione di contribuire a vin-cere le importanti sfide che la Ro-mania deve ancora affrontare perintegrarsi completamente nel con-testo internazionale.

PREMIO INTERNAZIONALE DONNA DI SUCCESSO AEREC

DANIELA NÃSTASE

Daniela Nãstase è natail 24 maggio 1955 a

Bucarest. Sposata con il Vi-ce Presidente della Came-ra dei Deputati di RomaniaAdrian Nãstase dal 1986,ha due figli. È una delle vo-ci promotrici nel campodella salute delle donne edelle questioni sociali inRomania. Attualmente,Mrs. Nãstase è il Direttore per i Programmi sociali alla Fondazione per il Ter-zo millennio in Romania, un'organizzazione dedicata al miglioramento dellagenerazione dei giovani per dare futuro alla Romania.Mrs. Nãstase sostiene lo sviluppo della società civile in Romania con un perso-nale coinvolgimento nella politica, nell'economia, nella pubblica amministra-zione, nell'istruzione, nella cultura e nella salute. La Fondazione del Terzo Mil-lennio in Romania, dà il via a programmi che mirano ad assistere le nuove as-sociazioni e ad identificare e attrarre nuove risorse di finanziamento per il set-tore non-profit. Recentemente, Mrs. Nãstase è stata strettamente coinvolta nel-l'organizzazione di una campagna di sensibilizzazione sul cancro al seno, laprima campagna del genere in Romania. Il suo coinvolgimento è stato stru-mentale per attirare il sostegno e l'attenzione su questo tema finora poco trat-tato. Sociologa, Mrs. Nãstase ha ottenuto la sua laurea nel 1975 all’universitàdi bucarest, Facoltà di Filosofia. Parla inglese e francese fluentemente. Nel suotempo libero Mrs. Nãstase ama coltivare fiori e piante e prendersi cura deglianimali domestici di famiglia.

Un momento dell’intervento dell’Onorevole Adrian Nãstase. Insieme a lui l’ambasciatore di Romania in Italia Razu Razvan, il Presidente Carpintieri e la VicePresidente Signora Seidel

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L’Accademia Europea per le Rela-zioni Economiche e Culturali ha

promosso, il 29 maggio scorso, un in-contro con l’On. Maria Parcalabescu,Segretario di Stato del Ministero per lePMI della Romania, in missione econo-mica a Roma per incontrare imprendi-tori e professionisti italiani.L’evento, svoltosi a a Roma, pressol’Accademia di Romania, aveva l’o-biettivo di individuare le azioni oppor-tune per l’accesso ai consistenti finan-ziamenti europei che interesserannola Romania. Di seguito, l’interventodell’On. Ministro.

Cari imprenditori, Signore e Signori,sono molto fiera del fatto che siamo og-gi insieme, convinta che il nostro dibat-tito sarà molto importante per la pro-mozione dell’Ambiente di Affari in ge-nerale, ma anche del settore delle Pic-cole e Medie Imprese, in particolare. Vorrei ringraziare l’Accademia Euro-pea per le Relazioni Economiche eCulturali perché ha favorito la presen-za in sala degli imprenditori italiani erivolgere un ringraziamento anche al-l’Accademia di Romania che ospitaquesto incontro. Considero che la no-stra riunione è tanto benefica che op-portuna, essendo noi presenti tutticonsapevoli che questa crisi economi-ca e finanziaria mondiale ha generatodei cambiamenti fondamentali nellaconfigurazione dell’ambiente di affari,e purtroppo, anche nella mentalità im-prenditoriale. Una seria trasformazio-ne ha toccato le Piccole e Medie Im-prese, per quanto riguarda la loro ca-pacità di accumulare delle risorse sup-plementari oppure di penetrare suinuovi segmenti di mercato. Abbiamoosservato che la maggior parte deimanager sono diventati molto più rea-listici e che, da questa crisi dobbiamoriconoscere che c’è tanto da imparare. Il Ministero delle Piccole Medie Impre-se, Commercio e dell’Ambiente di Af-fari ha, tra le principali preoccupazio-ni, quella di dare supporto alle Piccolee Medie Imprese, soprattutto in questoperiodo di crisi economica, utilizzandoil meccanismo dei fondi strutturali cherappresenta lo strumento migliore cheè a nostra disposizione. Il ministero,attraverso la Direzione della Gestionedei Fondi Comunitari per le PMI, ha lafunzione di essere l’Organismo Inter-mediario per le Piccole e Medie Impre-se ed, in tale veste, gestisce le AssiPrioritarie, di cui l’Asse PrioritariaUno - definita come un Sistema di pro-duzione innovativo ed eco-efficientedel Programma Operazionale Settoria-le denominato “La Crescita della Com-petitività Economica”. Nel quadro del-

l’Asse prioritaria Uno sono state elabo-rate e lanciate nel 2008 delle operazio-ni nel Quadro Maggiore di InterventoUno, con il seguente titolo: “Investi-menti produttivi e l’appoggio alle im-prese, in particolare alle PMI, nellacompetizione sul mercato”, operazionidescritte in dettaglio quanto segue: Operazione l. Supporto per il consoli-damento e la modernizzazione del set-tore produttivo attraverso investimen-ti tangibili e intangibili con due appellilanciati:1.1. Supporto finanziario non-rimbor-sabile per le Piccole e Medie Imprese,lanciato il 31 marzo 2008 per un bud-get allocato di 62.600.000 euro, divisoper regioni di sviluppo, come segue: a)Regione di tipo I (Bucarest - Ilfov) lasomma di euro 10.400.000 Regione ditipo II (Sud-Est, Centro, Ovest, Nord-Ovest) di euro 20.900.000; c) Regione ditipo III (Nord-Est, Sud, Sud-Ovest) di eu-ro 31.300.000. L’iscrizione on-line perquesto appello di progetti, con la depo-sizione continua, è iniziato il 26 maggioe la valutazione dei dossier il 4 giugno2008 e fino al 15 gennaio del 2009 so-no state registrate on-line 922 di cui200 valutati, eleggibili e contrattati. 1.2. Supporto finanziario non-rimbor-sabile di massimo 1.500.000 euro perle PMI lanciato il 31 marzo 2008. Fini-ta la valutazione generale, ammessi45 e adesso si sta concludendo la clas-sifica secondo i punteggi ottenuti. Operazione 2. Supporto per l’accessosui nuovi mercati e per l’internaziona-lizzazione.Questa operazione è stata avviata il 9

luglio 2008 avendo un budget allocatoper l’intero anno 2008 di 2.100.000euro. Le iscrizioni on-line sono iniziateil 20 agosto 2008 e sono in opera an-che oggi fino all’esaurimento dei fondistanziati. Il 15 gennaio erano iscrittion-line 81 progetti di cui 54 già sele-zionati e contrattati avendo ricevutol’OK dal valutatore. Operazione 3. Supporto per l’imple-mentazione degli standard internazio-nali L’operazione è iniziata il 9 luglio2008 con un budget di 4.100.000 euro.Fino al 15 gennaio di quest’anno era-no iscritti on-line 249 progetti, di cuicontrattati 110, selezionati dopo la va-lutazione generale. Nel Quadro Mag-giore di Intervento 3, con il titolo “Svi-luppo imprenditoriale” è stata lanciatauna sola di operazioni da un totale ditre avute in vista da avviare: Operazio-ne Uno, è stata nominata: “Supportoper la consulenza alle PMI” L’opera-zione è stata lanciata come supportoper gli imprenditori romeni che desi-derano acquistare dei servizi di consu-lenza ai fini di poter avere un reale svi-luppo della loro attività e della loro im-presa. L’operazione è stata lanciata nelmarzo dell’anno scorso e prima di me-tà gennaio del 2009 sono state ricevu-ti 230 progetti di cui 92 finanziati econtrattati. Durante l’intero processo di promozio-ne, di presentazione, di valutazione e dicontrattazione ci siamo resi conto chein questo contesto di crisi si deve pro-muovere il portafoglio di investimentidella ditta, la qualifica e la riqualificadel personale, l’implementazione degli

standard di qualità e soprattutto delcontrollo della qualità, avendo un oc-chio aperto verso i nuovi mercati ed unaltro verso la concorrenza. Per venirel’incontro alle piccole e medie impresele quali hanno bisogno, adesso più chemai, dei fondi strutturali, abbiamo pre-so in considerazione l’adozione dellemisure urgenti che diano supporto allestesse e di accelerare l’accesso ai fi-nanziamenti europei, tra cui: - l’implicazione significativa delle gui-de del sollecitante, tanto che gli im-prenditori possano concentrarsi nellarealizzazione dei propri piani di affaricompetitivi senza che loro perdanotempo per ottenere che vengono rila-sciati dalle autorità dello stato, cioè,questi documenti saranno richiesti agliinteressati solo nel momento della fir-ma del contratto, non come si facevafino ad ieri quando venivano richiestea tutti che depositavano i loro progettiprima della valutazione e dell’OK daparte del valutatore. - la riduzione dei tempi per la valuta-zione dei progetti presentati tramite lafusione tra le prime due tappe, quelladi valutazione amministrativa e di elli-gibilità, nella maniera in cui il depo-nente riceva la risposta finale in unmassimo di due mesi dalla richiesta. - la riduzione del numero di documen-ti richiesti al momento della presenta-zione del progetto e della richiesta difinanziamento e sostituire alcuni conle dichiarazioni sulla propria respon-sabilità. - l’eliminazione sia dello studio di fatti-bilità, che della garanzia di 20 % daltotale sul finanziamento del progetto. Cerco di fare un riassunto delle oppor-tunità, in seguito alle misure di cuiparlavo: - si è deciso che per il prefinanziamen-to, in percentuale di massimo 35% del-la somma totale di finanziamento nonrimborsabile, sia messo a disposizionetramite le banche dello stato romeno,CEC, oppure Eximbank. - dal budget che riguarda la richiestadi finanziamento, una parte sarà con-siderata come riserva nel capitolo “al-tre spese” che ha come oggetto la co-pertura delle eventuali differenze chepotrebbero uscire fuori dal cambio divaluta, oppure durante lo svolgimentodel progetto, spese non previste. Que-ste somme, dal capitolo “altre spese”,non potranno superare il 10% del va-lore generale del finanziamento nonrimborsabile, comunque cumulato conl’intero aiuto finanziario non-rimbor-sabile richiesto. Questa proposta è invia di essere avvisata. - la possibilità che il sollecitante di fi-nanziamento di registrare degli oneribudgetari netti (come differenza tra glioneri di pagamento e le somme da ri-cuperare ), che non superi un dodice-simo del totale da pagare negli ultimi12 mesi, o un sesto del totale deglioneri del ultimo semestre -nel quadrodel supporto finanziario per le PMI èaumentata la soglia dal 10.000 euro a40.000 euro per lo schema generale difinanziamento.

n IL DISCORSO DELLA MINISTRA MARIA PARCALABESCU ALL’ACCADEMIA DI ROMANIA

“Sviluppo della competitività economica e un sistema di produzione efficiente”

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Cento anni di voli in un libroL’Accademico Luigi Della Bora ha pubblicato un volume dedicato alPrimo Circuito Aereo di Brescia del 1909. Il libro è stato ufficialmentepresentato nel corso di un intermeeting di 6 Lions Club. Il main spon-sor del libro è infatti il Lions Club Brescia Host, che annovera tra le suefile ben tre Accademici (Flaminio Valseriati, Francesco Vollono e lo stes-so Della Bora), oltre alla Camera di Commercio di Brescia e il patrociniodel Comune e della Provincia di Brescia. Il libro sta riscuotendo un altissimo gradimento ed ha già venduto diver-se centinaia di copie. Il libro è anche piacevole per le immagini d’epoca ri-prodotte e per il DVD allegato che contiene una copia dell’unico filmato esi-stente di quell’avvenimento storico. Il DVD è di proprietà della Cineteca diBologna dalla quale sono stati acquisiti i diritti di riproduzione vincolati al-la distribuzione con il libro. A Roma, il volume è già arrivato sul tavolo di per-sonaggi politici importanti, quali il Presidente Berlusconi, l’On. Gianni Letta,il Ministro La Russa, oltre al Presidente Formigoni ed altri politici regionali.Lo scopo che si era prefissato ancora più di tre anni fa l’autore era di organiz-zare degnamente la commemorazione del primo centenario di un evento chedato il via all’aviazione in Italia e ha stimolato la nascita di aziende aeronauti-che che si sono espresse ai massimi livelli mondiali per alcuni decenni.Della Bora si è fatto già promotore di diversi convegni a Brescia e nei comuni in-teressati all’area aeroportuale ove avvenne la manifestazione del 1909 che attualmente è sede dell’Aeroporto GabrieleD’Annunzio di Brescia e, in parte, dell’Aeroporto Militare di Ghedi.Dal 4 al 6 settembre si sono svolte importanti manifestazioni organizzate dall’Aeroclub di Brescia presso l’Aeroporto Ga-briele D’Annunzio con la partecipazione di pattuglie acrobatiche italiane e internazionali, mostre, esposizione di velivo-li d’epoca, ecc.L’11 settembre, organizzata dal Lions Club con la partecipazione della Casa di D’Annunzio di Pescara, la Presidenza del-l’Aereoporto D’Annunzio di Montichiari, e il “Vittoriale” si è svolta quindi una manifestazione in ricordo della ricorren-za del centenario del primo volo di Gabriele D’Annunzio avvenuto proprio nell’ambito del Circuito Aereo di Brescia, l’11settembre 1909. Le manifestazioni per il centenario si sono concluse quindi con un convegno presso l’Università Catto-lica di Brescia ed una mostra presso la Fondazione Civiltà Bresciana.

ULTIM’ORAn UN PREMIO ALLA CARRIERA

AL PROF. GIULIO TARRO

Il membro del Senato Accademicodell’AEREC Prof. Giulio Tarro è

stato destinatario di uno dei più pre-stigiosi riconoscimenti scientifici: il2009 Sbarro Health Research Orga-nization Lifetime of Scientific Achie-vement Award è stato conferito alloscienziato in virtù del suo straordi-nario contributo ai campi della me-dicina e della ricerca biomedica.

n IL PRESIDENTE CARPINTIERINEL CLUB BUCAREST

Un momento della toccante Cerimo-nia nel corso della quale il nostroPresidente è stato accolto nel presti-gioso Club Bucarest dal PresidenteIon Iliescu.

n A GENOVA LA SUGGESTIVA CERIMONIA PER IL CONFERIMENTO DI UNA NOMINA PRESTIGIOSISSIMA

CONSIGLIERE ECONOMICO, GIURIDICO E FINANZIARIO PER LA LIGURIA, DELL’AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO PRESSO IL QUIRINALE

Avv. Prof. GIAN CARLO SOAVEAlla riservata ed elegante ceri-

monia sono intervenuti amicie colleghi dell’Avv. Soave. Tra gliospiti, S.E. l’Ambasciatore dellaRepubblica Democratica del Con-go Albert Fhela, il Questore di Ge-nova Dott. Salvatore Presenti, ilTenente Colonnello dell’Armaarch. Giuseppe D'Agostino, PadreMariano Testa che ha dato la suabenedizione, la dott.ssa TiberiaBoccardo, l’avv. Cristiana Bocchi,la sig.ra Marisa Calvi di Bergolo,Il dott. Alessandro Canova, ildott. Ivano Cantarale, il dott. Er-nesto Carpintieri, la dott.ssa Ma-ria Chiaino, la sig.ra Roberta Ci-pollina, l’avv. Simonetta Cocconi,l’avv. Vittorio Corte, il dott. Vin-cenzo Cortese, l’avv. MariangelaDe Pascalis, il dott. Maurizio DiStefano, la dott.ssa Anna Falqui,l’avv. Fabio Ferrara, la sig.ra An-nie Giovannacci, il sig. Enzo Lan-franchi, la sig.ra Ornella Lanfran-chi, l’avv. Daniele Leoni, l’avv.Daniela Leoni, il dott. Paolo Li-moncelli, il dott. Stefano Limon-celli, l’avv. Marco Marrone, ildott. Lello Marra, il prof. Ubaldo

Al neo Consigliere, gli auguri della redazione e di tutti i Corrispondenti Diplomatici

Martini, la dott.ssa Nadia Mi-scione, il dott. Nicola Parascan-dalo, la dott.ssa Gisella Para-scandolo, l’avv. Margherita Per-siani, il dott. Carlo Ratto, ildott. Fabio Roncaglia, la sig.raOrnella Ruffilli, l’avv. PatriciaRusso, il sig. Mauro Spagnoli, la

sig.ra Carletta Spagnoli, l’as-sessore Dott. Francesco Scido-ne, la sig.ra Wilma Soave, ildott. Alessandro Spagnoli, il dr.Domenico Tessadri, l’avv. PaolaViviano, il sig. Sergio Viviano, lasig.ra Angela Viviano, l’avv.Gian Maria Pignoni.

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MISSIONE FUTUROO N GO N L U S

Missione Futuro

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Côte d’Ivoire a cura di Carmen Seidel

Vi ricorderete che nel 2005 è stata costituita la ONG Missione Futu-ro Côte d’Ivoire, figlia della nostra ONG italiana, che permetterà, ol-tre alla convenzione con i Ministeri ed il permesso di operare nelpaese, la gestione e la supervisione diretta e costante da parte deimembri e volontari locali di tutte le attività di MF in Costa d’Avoriocome il presidio sanitario, la cooperativa delle donne ed il nuovoprogramma di “assistenza all’infanzia” attraverso adozioni a di-stanza ed in collaborazione con le suore dell’Istituto di S. MariaConsolatrice a Songon, che il direttivo di MF attualmente sta ap-prontando. Dopo un lungo percorso burocratico e di accertamenti da parte del-la polizia e del Ministero degli Interni, l’affissione di cartelloni ob-bligatori lungo la strada, etc. la ONG Missione Futuro Côte d’Ivoire, che ha sede ufficiale presso ilnostro presidio sanitario a Songon M’Brathé-Agbobri, è stata uffi-cialmente riconosciuta dalla Direzione Generale dell’amministra-zione del territorio del Ministero degli Interni della Côte d’Ivoire.Questo decreto è stato anche pubblicato sul “Journal Officiel de laRepublique de Cote d’Ivoire”, la nostra Gazzetta Ufficiale.

Finalmente è anche arrivata l’elettricità sul nostro terreno ed ilnostro presidio sanitario potrà essere definitivamente messo in

funzione. Anche questo processo è stato difficile e travagliato. Laluce era stata richiesta già diversi anni fa e secondo la legge localele opere sono a carico dell’amministrazione comunale. Era stato an-che incaricato un imprenditore a mettere i numerosi pali lungo lastrada difficile che collega il villaggio al nostro terreno, ma ad uncerto punto i fondi erano esauriti. Sono passati mesi ed anni, i no-stri solleciti erano infiniti e sempre più insistenti che ricevevanopromesse su promesse sicuramente sincere, ma mai mantenute per-ché il governo tardava il versamento dei fondi già stanziati (aveva-mo anche visto il decreto). Ora finalmente è arrivato l’allaccio. Pos-siamo cominciare!Ma questa non è l’unica notizia positiva: anche il governatore ha fi-nalmente stanziato dei fondi per fare la strada di circa 1,5 km checollega la strada principale al nostro terreno, che fino ad oggi è sta-ta difficilmente praticabile a causa di buche profonde e dislivelliconsiderevoli che peggioravano con la stagione delle piogge. Moltevolte la nostra realtà è rimasta isolata e bisognava andare a piedi.Intanto stiamo preparando uno o più container per inviare il mate-riale medico sanitario, apparecchiature e tutto il necessario cheserve per allestire un presidio sanitario che prevede pronto soccor-so, piccoli interventi, prevenzione e vaccinazione, laboratorio ana-lisi ma soprattutto maternità, neonatologia e pediatria.

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E’ NATA LA NUOVA ASSOCIAZIONE “RECID” Rete Diaspora Côte d’IvoireRETE MONDIALE DEGLI IVORIANI ALL’ESTERO PER INIZIATIVE ECONOMICHE,SCIENTIFICHE E CULTURALI

La Côte d’Ivoire tradizionalmen-te è sempre stato un paese digrande immigrazione ma da

decenni è avvenuto un fenomeno an-che di grande emigrazione soprattut-to verso i paesi occidentali. “Partiresi, ma bisogna anche saper ritornarenel paese d’origine”, questo è il mot-to dell’associazione.Fondata nel luglio u.s. ad Abidjane presieduta dal nostro amico SuaEccellenza Richard Gbaka Zady,attualmente Ambasciatore dellaCôte d’Ivoire in India, prevalente-

Missione Futuro

S. E. Richard Gbaka Zady

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La Presidente Carmen Seidel durante la riunione con Missione Futuro Côte d’Ivoire e successivamente insieme alle donne della cooperativa di Songon.

Dopo la riunione col Rappresentante del Ministero della salutesotto il cartello apposto sul nostro presidio sanitario

QUINDI CONTINUIAMO IL NOSTRO APPELLO:AIUTATECI TUTTI, IN PARTICOLARE I MEDICINEL REPERIMENTO DI QUESTO MATERIALE!

Tanti ospedali italiani dismettono macchinari, carrelli, letti, como-dini e tanto altro materiale ancora perfettamente funzionante. An-che la nostra ambulanza che è rimasta in Italia per motivi di sicu-rezza e che attualmente viene completamente messa a punto e revi-sionata partirà con questi containers.La Presidente Carmen Seidel si è recata a metà ottobre ad Abidjane Songon per le ultime formalità burocratiche.Ha incontrato la responsabile dell’Ufficio Cooperazione dell’Amba-sciata d’Italia e S. E. Giancarlo Izzo, il nuovo Ambasciatore, che haespresso grande apprezzamento e interesse nei nostri progetti, ol-tre alla sua disponibilità ad assisterci, e ha dato vivamente dei con-sigli ed input.Ha avuto un incontro con la Direttrice del Dipartimento della Sani-tà Pubblica del Ministero della Salute prima direttamente nel presi-dio sanitario a Songon, poi ancora negli uffici ad Abidjan, che dopoquesto ultimo sopralluogo firmerà nei prossimi giorni tutti i per-messi e la convenzione che permetterà di disporre di personale lo-cale stipendiato dal governo ivoriano. L’unico nostro compito saràdi provvedere agli alloggi nei villaggi ed apportare ancora alcunemodifiche alla costruzione.Ha avuto un incontro con il sindaco di Songon seguito dal sopralluo-go del terreno di 12 ha che è stato concesso e poi con il direttivodella Cooperativa della donne che in seguito ha preparato una ceri-monia con pranzo a sorpresa con la partecipazione di oltre 80 don-ne. Molti altri sono stati gli incontri e orgogliosamente possiamo di-re che “Missione Futuro ONG” comincia a farsi conoscere bene inCote d’Ivoire ed i nostri membri locali sono davvero impegnati atti-vamente nel far funzionare tutto.

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Come sapete, l’Associazione diPadre Luciano si occupa pre-valentemente di aiutare i

bambini più bisognosi in alcuniquartieri degradati del Cairo, inparticolare Eizbet el Nakhl, aiutan-doli con lezioni di sostegno, che al-trimenti non potrebbero pagare, eanche con la distribuzione di cibo(durante le lezioni) e, episodica-mente, di capi di vestiario.

In sostanza, l’Opera cerca di dare aquesti bambini almeno una piccolachance di sottrarsi ad un futuro dipovertà e degrado al quale, altri-menti, difficilmente sfuggirebbero.

Ezbet el Nakhl è un sobborgo nellontano nord del Cairo dove si arri-va con la metropolitana. Se qualcu-no ancora credesse che prendere lametropolitana al Cairo sia già diper sé un’esperienza temeraria ocomunque “verace”, si dovrebbepreparare per un completo shock... quando arrivi alla stazione di Ez-bet el Nakhl ed esci sulla via anti-stante, di colpo capisci che il vago-ne della metropolitana era come lasuite del Four Seasons e pagherestiparecchio per risalirci immediata-mente!

Ma la verità è che sei solo all’inizio,perchè ti ci vogliono una quindicinadi minuti di cammino per arrivaredavvero all’inferno... Piano piano,minuto dopo minuto, la situazionediventa più estrema, la via più im-praticabile, il puzzo più insoppor-tabile.

La “strada”, se così la si vuole chia-mare, ora e’ un impasto di fango,spurgo di fogna, spazzatura di ognigenere e carogne di animali impu-triditi...in questo scenario apocalit-tico sguazzano cani rognosi, gattimalati, capre, maiali, topi e... esse-ri umani, senza alcuna distinzione.

Anche all’ingresso dellapalazzina le acque fognarie traboc-cano dal pozzetto situato sotto lastretta rampa di scala che va aipiani ed alle classi. Abbiamo piùvolte chiamato degli idraulici, che

qui, in questo quartiere, si immer-gono senza problemi a piedi nudinel putridume degli scarichi cer-cando con le mani e attrezzi da stu-ro di tirar fuori ciò che potrebbeostruire il tubo, ma il problema èl’insufficiente capacità della rete digestire il deflusso delle acque spor-che, piene di tutto.Bisogna camminare su pietre appo-sitamente messe, cercando di nonscivolare nella melma.

Ma in questo inferno, c’e’ un mira-colo.

Entri da una minuscola porta diferro arrugginito, sali le scale scu-re e umide, ti addentri in un picco-lo atrio e sgrani gli occhi. Piccoleaulette più che dignitose, pienezeppe di tavolini di legno puliti, diseggiolini a misura e soprattutto diloro... i bambini, con i loro grandisorrisi, la loro voglia di scherzare,il loro bisogno di attenzione, la lo-ro incrollabile fiducia in un mondoche li tradisce ogni giorno, ma cheloro, ogni giorno, perdonano.

Soltanto dopo un po’ di tempo hocapito cos’era che davvero nonquadrava in tutto questo. Eh sì,perchè, se proprio vuoi, se sei unocon la forza e la determinazioneincrollabile di Padre Luciano, i ta-volini e le sedie in una casa fati-scente di Ezbet el Nakhl ce li puoianche portare, in qualche modo.Ma la cosa che non riesci davveroa capire è come mai il puzzo nau-seabondo si fermi per miracolo adun centimetro fuori dai vetri dellefinestre, pur ben spalancate. E’come se la forza magnetica di queisorrisi creasse uno schermo invisi-bile, tenesse fuori da lì le angoscedel mondo, per regalare a questibambini almeno qualche ora dipace.

Grazie alla generosa donazione delnostro sostenitore Giovanni Basa-gni, abbiamo inviato a questi bam-bini ca. 2.300 capi di abbigliamen-to nuovi di fabbrica e ca. 600 col-lant per le donne grazie ad un’al-tra donatrice. C.S.

Missione Futuro

L’ACCADEMIA ITALIANA CANI DA SOCCORSOL’accademia è diretta dal Cav. Aldo Taietti,comandante istruttore e vanta come scuo-la cinofila ben cinque primati mondiali nel-l’addestramento di cani da lavoro e da soc-corso e nella preparazione di soggetti par-ticolari che affiancano la polizia giudizia-ria. Ultimamente, l’accademia si sta ancheconcentrando sulla preparazione di caniper persone con handicap fisici e psichicicon lo scopo di procurare ai pazienti, sottolo stretto controllo del medico, benefici co-me tranquillità e serenità (pet therapy).Il gruppo cinofilo dell’Accademia è statoprecettato sin dal primo momento dellatragedia sismica che ha colpito recente-mente l’Abruzzo per portare soccorso al-la popolazione mettendo a disposizioneben nove volontari con i propri animali, seguiti dal proprio veterinario, e svol-gendo un importante lavoro di ricerca e di soccorso meritandosi l’ammira-zione della popolazione e delle autorità.Questa scuola cinofila ha vinto nell’anno passato il premio di distinzione perla “Bontà” della provincia di Brescia e rilasciato dall’associazione “Cavalieridella Repubblica Italiana”.Ma la particolarità unica in tutta Europa in questo ambito cinofilo è la pre-parazione di cani antidroga per la ricerca di stupefacenti in supporto alle for-ze dell’ordine locali e nazionali, ed in particolare nella ricerca di sostanzeproibite nelle scuole con notevole successo di ritrovamento e di gradimentoda parte di professori e genitori dei ragazzi che frequentano i licei.Un altro esperimento importante è stato un corso di addestramento organiz-zato all’interno dell’Ente Carceri Giudiziari di Brescia con lo scopo di istrui-re diversi detenuti in materia di cinofilia per dare a loro la possibilità di unavita futura una volta scontata la loro pena.Missione Futuro ha recentemente premiato alcuni dei volontari che hannoprestato soccorso in Abruzzo, tra cui l’Ing. Anna Baruzzi (nella foto) che poialcune settimane dopo ha vinto con il suo cane anche il premio mondiale del-la bontà e bravura, per la sua attività di ricerca di stupefacenti e ritrovamen-to di persone scomparse.E’ attualmente al vaglio del direttivo di Missione Futuro l’avviamento di unstretto rapporto di collaborazione con l’Accademia Italiana Cani da Soccor-so per creare un dipartimento all’interno della Onlus con lo scopo di svolge-re attività cinofile e di soccorso anche a Roma e altre province d’Italia.

mente intende essere un punto di riferimento per tutti gli ivoriani al-l’estero, fare della diaspora il fulcro dell’investimento produttivo nelpaese attraverso la promozione delle potenzialità economiche nazio-nali verso l’estero e vice versa, favorire gli scambi economici dei loropaesi di residenza con la Côte d’Ivoire. Il miglior modo di far ritornonel loro paese d’origine è di iniziare fin da subito ad investirci perchétutti gli ivoriani all’estero aspirano unanimemente a vedere il loropaese emergere e diventare rapidamente un paese moderno e attraen-te. Già nel 2001, il Presidente della Repubblica Laurent Gbagbo ha vo-luto istituire un Ministero per le relazioni estere e degli ivoriani all’e-stero. I principali obiettivi del RECID sono quindi, fra gli altri, di creare unarete mondiale per mobilitare e promuovere l’impiego delle risorseumane, economiche e materiali della dispora ivoriana per incremen-tare le potenzialità di ciascun membro e di contribuire allo sviluppodella Côte d’Ivoire; di promuovere attività economiche, la cultura,l’arte e turismo; organizzare eventi a carattere economico, scientifico,culturale, tecnologico, sportivo per stimolare e sostenere tutti i pro-getti di cooperazione decentralizzata; incoraggiare risparmi, investi-menti e partenariati economici e finanziari in vista della creazione dipiccole e medie imprese; contribuire alla modernizzazione del paeseper raggiungere gli standard internazionali in tutti i campi di attivitàper accelerare sviluppo; collaborare con il governo per realizzare del-le misure di facilitazioni in materia di procedure fiscali, doganali etassazione portuale ed aeroportuale a favore degli ivoriani all’esteroche vogliono rientrare e/o che portano progetti di investimento; mira-re ad una migliore protezione sanitaria e sociale degli ivoriani all’e-stero; etc. Per luglio 2010 è prevista la “Giornata Internazionale della Diaspora”che sarà tenuta nella zona franca Grand Bassam/Abidjan e alla qualesono chiamati a partecipare tutti gli ivoriani all’estero. C.S.

EGITTO: L’OPERA DI PADRE LUCIANO VERDOSCIA

I bambini della spazzaturaQUELLO CHE SEGUE È UN BREVE RACCONTO DEL VOLONTARIO DAVIDE.

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le soddisfazione per lo stato diavanzamento dei lavori nonostantele difficoltà intercorse, sia perquanto riguarda la fornitura dimateriale, sia per quanto riguar-dano le procedure di sdoganamen-to delle attrezzature. Ciononostan-te, ha sottolineato alcuni elementiche ritiene necessario chiarire du-rante un incontro congiunto chepotrebbe avvenire prima dell'inau-gurazione del centro stesso e pre-vedere la firma di un nuovo accor-do tra le parti per stabilire gli in-tenti delle stesse.

Durante il mese di Agosto, a causadella mancanza di altri medici, ildott. Loqui è stato molto impegnatonell'attività clinica e la mia missioneè stata anche utile per il recupero difatture e documenti. Roma, 5 Settembre 2009

Damiano Fiamin

La missione è stata realizzata permonitorare lo stato di avanza-

mento dei lavori di costruzione delcentro clinico Adishundum e per av-viarne l'equipaggiamento. Nel con-tempo, sono stato incaricato di recu-perare dei documenti necessari perpoter procedere alla rendicontazio-ne del progetto in oggetto.

Il cantiere è stato ispezionato in piùoccasioni con la supervisione del-l'ing. Hailu del Tigray RegionalHealth Bureau, a capo dei lavori, e

dell'ing. Negus, direttore della dittadi costruzione vincitrice dell'appal-to; i lavori sono praticamente con-clusi, l'unica struttura ancora daterminare è quella che dovrà conte-nere il generatore elettrico ausilia-rio. L'allaccio alla rete idrica è statogià effettuato ed è stata ultimata lacisterna per la raccolta dell'acquadestinata ai giardini ed all'orto. Hoinoltre potuto verificare come, comeda accordi, siano state realizzateanche la cucina, la lavanderia, l'in-ceneritore, la pavimentazione dei

sentieri, la guardiola, le latrineesterne e la recinzione. Durante lamia missione, l'ing. Hailu mi ha con-fermato il prossimo allaccio alla re-te elettrica del centro che verrà ef-fettuato non appena verrà pagato ilcontributo necessario.

L' ing. Hailu mi ha, inoltre, conse-gnato i documenti integrativi al 5°Certificate of payment, firmato dalcapo-progetto dott. Davide Loqui etutte le carte relative all'ultimo sta-to avanzamento lavori, necessarieper il saldo finale.

Durante la mia missione, ho cercatoanche di sbloccare il container dimateriale per l'ospedale fermo, perragioni burocratiche, al porto di Dji-bouti.

Durante l'incontro con il ministroGebreab, abbiamo avuto modo didiscutere del progetto in generaleed ho potuto notare la sua genera-

Missione Futuro

ETIOPIACertamente vi ricorderete che Missione Futuro è partner nel

Progetto AID 8442 promosso da ONG VPM al VII DGCS - MAE“Intervento sanitario integrato per la prevenzione, diagnosi e cura

delle malattie infettivo-diffusive nel Tigray a Makalle in ETIOPIA conparticolare riferimento alla lotta all'HIV/AIDS”

Quello che segue è il report dell'Ing. Damiano Fiamin redatto durante la Missione di verifica e valutazione: 16/08/2009 - 30/08/2009

LEDONAZIONI

DESTINATE ALLE INIZIATIVEUMANITARIE

POSSONO ESSERE EFFETTUATE CON ASSEGNO

(NON TRASFERIBILE) INTESTATO A:

MISSIONE FUTURO ONLUS

ED INVIATO IN BUSTA CHIUSA A: VIA SEBINO, 11

00199 ROMA

OPPURE CON BONIFICO BANCARIO INTESTATO A

MISSIONE FUTURO ONLUSBANCA DELLE MARCHE

AG. 4 ROMA

IBAN : IT38 X060 5503 20500000 0002 939

CamerunPatrice Nouka è diventato insegnante in geografia grazie alle vostre do-

nazioni!!Da diversi anni i donatori di Missione Futuro hanno contribuito allo studiodi questo ragazzo.Orfano di entrambi i genitori, povero e senza speranze ma estremamentestudioso e volenteroso di diventare insegnante, aveva fatto un appello al-cuni anni fa alla nostra ONG attraverso la rappresentante locale. Abbiamosubito voluto dare un occasione a questo ragazzo che era stato raccoman-dato serio, umile e con tante speranze. Formazione oggi è alla base del futuro dell’Africa. Questo ragazzo ce l’ha fatta impegnandosi seriamente e ci è pervenuto ildiploma di “Secondary and High School Teacher’s Diploma 1st level” emes-

so dall’Università di Yaoundé.Pubblichiamo qui di seguito il diploma,la lettera di ringraziamento di Noukaed una sua foto scattata durante lacerimonia. (Le scarpe sono un regalonostro perché non ce li aveva).Questo materiale abbiamo ricevutosolo alcuni mesi fa dovuto ai solitiritardi africani e quindi solo ades-so possiamo darvi questa notiziain questo giornale.

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LOMBARDIA INFORMATICA, società di servizi a capitale pubblico, è stata costituita nel dicembre1981 su iniziativa della Regione Lombardia.

Incrementare la produttività della Pubblica Amministrazione e contribuire allo sviluppo sostenibiledell’intero Sistema Regionale – attraverso l’utilizzo delle Information & CommunicationTechnology – per migliorare la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle imprese è lamission della Società.Lombardia Informatica rappresenta un modello innovativo di azienda pubblica, orientato allacreazione di know-how e allo sviluppo di iniziative progettuali concrete, per favorire la competitivitàdel Sistema Regionale allargato.

La Società, in qualità di partner tecnologico della Regione Lombardia, progetta e gestiscesoluzioni di supporto alla governance regionale e partecipa alle iniziative volte alla realizzazionedi infrastrutture informatiche e telematiche per l’accesso di Cittadini e Imprese ai servizi dellaPubblica Amministrazione.In particolare Lombardia Informatica ha realizzato la Carta Regionale dei Servizi/TesseraSanitaria, già distribuita a tutti i cittadini della Lombardia, che consente di accedere - in manierarapida e sicura grazie al certificato digitale per la firma elettronica contenuto nella Carta - ai servizidella Pubblica Amministrazione e della Sanità, anche attraverso internet direttamente da casa. Apartire da giugno 2007, è operativa la Centrale Regionale Acquisti, il cui obiettivo primario ècostituito dalla razionalizzazione degli acquisti e dalla riduzione dei costi di processo delleprocedure di acquisto del Sistema Regionale allargato ed in prospettiva della PubblicaAmministrazione Locale.

Lombardia Informatica ha un prodotto annuo lordo consolidato di oltre 230 milioni di euro e contacirca 600 dipendenti.

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