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ACRA_bilanciosociale2008

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Bilancio Sociale 2008
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Bilancio Sociale2008

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“Ciò che Ulisse salva dal loto,

dalle droghe di Circe,

dal canto delle Sirene,

non è solo il passato o il futuro.

La memoria conta veramente

- per gli individui, le collettività, le civiltà -

solo se tiene insieme l’impronta del passato

e il progetto del futuro,

se permette di fare

senza dimenticare quel che si voleva fare,

di diventare

senza smettere di essere,

di essere

senza smettere di diventare".

(I.Calvino, Le Odissee nell’Odissea)

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ACRAAssociazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latinawww.acra.it

Progettazione e coordinamento: Patrizia Canova, Elena Casolari, Davide Vitali

Redazione: Emanuela Bandettini di Poggio, Patrizia Canova, Elena Casolari, Ada Civitani, Laura Giuccioli, Davide Vitali

Contributi di: Marco Antonini, Giuseppe Biella, Emilia Bisi, Giancarlo Bozzo, Bruna Brembilla, Liliana Buselli, Matteo Cantoro, Micol

Cappello, Ilaria Caramia, Sara Caria, Giorgia Carloni, Adriana Carluccio, Patrizia Caruso, Mirko Catani, Roberto Cavallini, Andrea

Cefis, Barbara Cerizza, Giovanni Coccio, Giorgio Colombo, Rosanna Dellera, Terenzio Dell’Orto, Valeria De Paoli, Giulia Donati,

Christian Elevati, Elisabetta Facco, Enza Faipò, Lorenzo Ferretti, Sandro Filippini, Piera Freccero, Marianna Gabriele, Elisa Gallo,

Maria Gambirasio, Gloria Guevara Silva, Dennis Garcia, Simone Di Vicenz, Don Silvano Gobbo, Giordano Golinelli, Armando

Grandi, Matteo Ippolito, Carlo Krusich, Angelo Locatelli, Sara Marazzini, Marta Marson, Angela Melodia, Mario Milanesi, Laura

Molinai, Michele Mozzati, Celia Mureña, Aïssatou Ndiaye, Coulidiati Oumyabila, Federico Paoli, Ouba Souglimpo Pascal, Chiara

Perucca, Elisabetta Pontello, Laura Ponzelletti, Silvia Quarta, Gian Antonio Ricci, Valentina Rizzi, Katia Saro, Elena Scanferla, Dario

Sbrocca, Marzia Sica, Antonella Sgaroni, Milo Todeschini, Tiziana Trentadue, Marco Troiano, Rocco Troisi, Gino Vignali, Diego

Weisz, Urya Ziku

Fotografie: archivio fotografico ACRA, Emanuela Bandettini, Marco Bottelli, Patrizia Canova, Roberto Cavallini, Barbara Cerizza,

Ada Civitani, Giorgio Colombo, Valeria De Paoli, Elisa Gallo, Dennis Garcia, Matteo Ippolito, Federico Paoli, Chiara Perucca,

Gianni Pesticcio, Andrea Rutigliano

Editing: Patrizia Canova, Matteo Ippolito

Progetto grafico: Chiara Baggio

Stampa: Arti Grafiche Vertemati – Vimercate (Mi)

© ACRA 2009

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Sommario

Lettera del Presidente 6

NOTA METODOLOGICA 9 Il percorso di costruzione del bilancio sociale 11 Principi metodologici 12 Sviluppi futuri 12

PROFILO 15 Chi siamo 16 La missione e i valori 16 I riconoscimenti 17 La strategia 18 Gli stakeholder 20 I principali finanziatori pubblici e privati 26 L’assetto istituzionale 32 La corporate governance 32 La struttura organizzativa 34 La sede in Italia 36 Le sedi locali 44 I Paesi di intervento 45

RELAZIONE SOCIALE 66 I settori di intervento 68 I progetti 70 Un quadro d’insieme 70 Il bilancio riclassificato 71 La declinazione della missione di ACRA nei progetti 72 Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali 75 Acqua - Accesso e gestione partecipata 87 Cibo - Sovranità alimentare 103 Salute - Sanità e medicina tradizionale 121 Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione 129 Le attività di educazione e formazione 136 L’advocacy 136 Educazione allo sviluppo 137 L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ 139 Comunicazione 143 Le attività di comunicazione, sensibilizzazione e fundraising 144 Ufficio stampa e rapporti con i media 144 Produzioni editoriali e multimediali 145 Eventi 149 L'impegno di ACRA con e per gli Attivisti 150

BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2008 153 Indicatori economici 154 Relazione di certificazione del bilancio al 31 dicembre 2008 157 Schemi di bilancio al 31 dicembre 2008 160 Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2008 164

Modulo di feedback 178I partner di ACRA 179Sedi ACRA in Italia e nel mondo 182Come sostenere ACRA 183

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bilancio sociale 2008

Lettera del Presidente

“È sulla durata che si giudica un’idea, un’intuizione...”

Carissimi soci, amici e sostenitori,

è con un certo orgoglio che presentiamo alla vostra attenzione il bilancio sociale 2008 che, come riporta la nota integrativa allo stesso, fotografa lo stato di buona salute dell’Associazione ed il grande impegno profuso da tutti gli operatori. Una buona salute confermata dall’incremento del volume d’affari gestito (+ 61% rispetto al 2007) e da una maggiore efficienza gestionale rimarcata dalla riduzione dell’incidenza del costo della struttura sul totale dei costi sostenuti (dal 9,5% del 2006 al 6,9% del 2008).

I dati economici sono solo un’espressione di sintesi del lavoro fatto nel corso del 2008 nella lotta allo sradicamento della povertà. Un lavoro fatto di progetti e azioni che hanno permesso di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del Sud del mondo attraverso interventi mirati a soddisfare i bisogni primari dell’acqua, del cibo, dell’educazione e della salute. Un lavoro teso a rafforzare la sovranità alimentare locale e ad educare all’uso sostenibile delle risorse.

Il cammino fatto non è stato facile perché il cammino della cooperazione è sempre impegnativo, ma è un cammino entusiasmante, di difesa dei diritti dell’uomo e della solidarietà verso i poveri; un cammino, che non si può compiere con i soli strumenti della competenza poiché occorrono anche gli strumenti della passione che diventa com-passione che significa entrare nella condizione degli altri. Non basta trasmettere nozioni, portare competenze e risorse, ma occorre condividere preoccupazioni e speranze, occorre sognare insieme, occorre credere che, cambiare la storia di una persona, di una comunità, di un villaggio, di un popolo è possibile.

L’esperienza di questi 40 anni ci insegna che il lavoro del giorno, e anche della sera, quello delle lunghe e faticose ore a preparare le proposte di progetto, il sogno della notte, che custodisce la speranza dell’approvazione, i segni dell’alba, che preludono il contratto, il progetto per domani, quello che realizzeremo assieme ai partner e ai beneficiari, devono essere collegati e quanto più possibile coerenti, efficaci, e trasparenti altrimenti si disperdono occasioni preziose.

Una delle ragioni del buon risultato raggiunto sta nel fatto che abbiamo creduto che gli impegni e le sfide fossero alla nostra portata e che si poteva fare, che le espressioni che sintetizzavano i nostri bilanci precedenti - Seminiamo speranza per coltivare il futuro (2006) e Dentro le strade del villaggio globale (2007) - non fossero belle frasi, ma programmi concreti di impegno. In questa linea si inseriscono anche le frasi che abbiamo riportato sulla tessera

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bilancio sociale 2008

soci del 2009 - Insieme: il plurale del bene - e quella in apertura di questo bilancio sociale 2008: È sulla durata che si giudica un’idea, un’intuizione...

Nel corso di questo intenso anno è stata confermata la Mission e avviata una riflessione sulla Vision; si è a lungo pensato alle strategie da mettere in campo per capitalizzare meglio le esperienze e specializzarsi ulteriormente nei settori di intervento già in atto. Il settore dell'educazione primaria, ad esempio, che è oggi l'anello di collegamento preferenziale di comunicazione tra le nuove generazioni del Nord e del Sud del mondo e che deve essere potenziato e valorizzato perché può aiutare bambini e adulti a diffondere la cultura della solidarietà come risposta all'atteggiamento di indifferenza diffusamente presente nel nostro Paese.

Vogliamo essere una Ong riconosciuta per la capacità di operare bene, perché abbiamo detto e scritto che il Bene ‘va fatto bene’. Per specializzarci ci impegneremo a contenere, caratterizzare e presidiare la nostra azione con un controllo rigoroso. Apporteremo alcune modifiche nell’organizzazione, preciseremo meglio le procedure dei flussi, decentreremo le responsabilità e le accompagneremo con un rafforzamento del controllo di gestione.

La pesante crisi finanziaria ed economica che ha scosso il mondo nel 2008 ha creato un’opportunità di profonda riflessione sul nostro universo valoriale; per noi che abbiamo scelto di operare nel contesto della solidarietà internazionale è un dovere verso noi stessi e verso gli altri cogliere questa opportunità.

Il bilancio del 2008 si chiude in positivo e i risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza il contributo di tutti quanti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, con passione e competenza, operano in Associazione.

Occorrono cuore e intelligenza ben uniti per operare nel contesto della solidarietà internazionale. ACRA si impegna in questa direzione, tenendo presente ciò che diceva Einstein: “La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre”.

Il Presidente Angelo Locatelli

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Nota metodologica

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Il percorso di costruzione del bilancio sociale 11

Principi metodologici 12

Sviluppi futuri 12

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Per quanto il rapporto si presenti con un impianto metodologico immutato rispetto a quello delle due edizioni precedenti (una breve nota metodologica introduttiva, una sezione sul profilo dell’associazione, la relazione sociale ed infine il bilancio d’esercizio) vi sono alcune significative novità, fra le quali le sche-de paese, che rispondono all’esigenza di illustrare con maggiore dettaglio l’asse geografico del nostro inter-vento. I coordinamenti locali sono l’espressione isti-tuzionale dell’associazione nei paesi, il filtro di istanze e scelte condivise con i nostri compagni di viaggio, i partner locali, la nostra storia nella dialettica con tut-ti gli attori che direttamente ed indirettamente sono coinvolti nei nostri progetti in loco. Nelle schede pa-ese sono riassunte in sintesi le caratteristiche generali dell’area, le asimmetrie che ne caratterizzano il disagio e il malessere, e le aree di intervento su cui l’associa-zione si muove. Attribuendo uno spazio dedicato ai coordinamenti abbiamo voluto sottolineare il valore strategico che queste realtà rivestono nella definizione del pensiero ed approccio dell’intervento ed il rap-porto di interdipendenza che fortemente caratterizza il dialogo fra sede e coordinamenti esteri.

Un'altra parziale novità interessa la mappatura degli indicatori dei risultati dei progetti; in questo ambito si è voluto anticipare uno sforzo che ci vedrà impe-gnati nei prossimi anni per individuare dei parametri di sintesi con cui misurare, quantificare e qualificare l’impatto degli interventi nel tempo. Su questo fronte è condivisa la riflessione che molto di più può essere fatto nella costruzione di monitorabili “misuratori” sia qualitativi che quantitativi.

Riepilogando, nella prima sezione, la “nota metodolo-gica”, sono riportate le modalità del percorso; nella se-zione successiva, dedicata al “profilo”, sono sottoline-ate le caratteristiche specifiche dell’organizzazione in termini di “governance”, di posizionamento strategico e di assetto organizzativo, quindi nella terza sezione, la “relazione sociale”, sono contemplate le schede pae-se, le aree tematiche con gli indicatori corrispondenti

Il bilancio sociale 2008 è l’espressione di un percorso triennale di ricerca e di riflessione sul nostro essere e agire e su come questa identità viene trasmessa e restituita all’intero universo degli stakeholder. Rispetto al documento degli anni precedenti (edizioni 2006 e 2007) il bilancio sociale di quest’anno, cadendo nell’an-no dell'anniversario del quarantesimo anno di vita dell’associazione, si arricchisce di una sezione, sepa-rata, che racconta, come in una narrazione, un profilo dell’organizzazione inedito attraverso le testimonianze di chi negli anni ha contribuito e visto crescere nel tempo l’impegno dell’associazione a fianco degli ulti-mi fra gli ultimi: un racconto a più voci, spaccati di im-magini della lunga esperienza consolidata nel tempo. La scelta di assecondare la formula narrativa del rac-conto per questa appendice storica è stata motivata dalla natura diversa di questo “capitolo” che, per scelta comunicativa, abbiamo associato al bilancio sociale, ma che per natura e finalità risponde ad altri obiettivi ed aspettative. L’inclusione di questa sezione ha compor-tato un alleggerimento della parte di sintesi storica che nelle edizioni precedenti era contemplata nella sezione “profilo dell’associazione”.

Il bilancio sociale propone una lettura ampia e a tratti dettagliata delle attività svolte nell’anno e dei risulta-ti conseguiti, misura i progressi raggiunti ed anche le criticità incontrate nei vari paesi, sui diversi progetti, nella gestione delle varie tematiche che sempre più definiscono la scelta privilegiata del nostro operare. Nella riclassificazione per aree tematiche i progetti ri-portati a campione, propongono termini e condizioni dell’intervento che sono diversi a seconda dell’ente finanziatore, delle categorie beneficiarie, della natura stessa delle molteplici azioni previste. Ci è sembrata questa la modalità più efficace per illustrare la varie-gata e composita realtà dei nostri processi, dei nostri interlocutori e delle nostre attività. Per quanto esteso, il bilancio sociale non “fotografa” in dettaglio tutte le dinamiche in corso, ma solo quelle che più eloquente-mente rappresentano ed esplicitano il nostro pensare e il nostro operare.

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ed infine le schede progetto. All’interno della stessa sezione, sono stati inoltre inseriti alcuni indicatori di performance economica, oltre allo strumento del bi-lancio riclassificato che, utilizzando dati del conto eco-nomico del bilancio d’esercizio riorganizzati secondo criteri differenti da quelli usati a fini contabili, eviden-ziano la fonte delle entrate e la distribuzione delle uscite per area geografica, con indicazione del valore medio dell’intervento per beneficiario diretto, come già era stato previsto nel bilancio sociale dell’edizione precedente. Nell’ultima sezione, il “bilancio di eserci-zio”, sono invece illustrati i dati di conto economico e di stato patrimoniale e la nota integrativa, con l’inte-grazione di alcuni parametri che valorizzino specifiche componenti di costi e raccolta, ed il loro andamento nel corso degli ultimi anni.

Il bilancio sociale è il risultato di un lavoro iniziato nel 2005, quando sono emerse, durante le "giornate di studio di Triuggio” - che hanno visto il coinvolgimento di un'ampia rappresentanza degli stakeholder primari dell’associazione - richieste di maggiore trasparenza e “restituzione diffusa” dei percorsi progettuali attiva-ti; il Consiglio Direttivo ha nello stesso anno assunto l’impegno di rispondere a tali aspettative e ha con-diviso l’opportunità di dotarsi di un adeguato docu-mento istituzionale di sintesi e di comunicazione. La predisposizione di tale strumento è stata concepita e finalizzata nell’ambito di un’ampia politica di rigore gestionale e di trasparenza che ha investito tutti i settori e i processi dell’organizzazione.

Il bilancio sociale, che per la sua costruzione, auspi-cherebbe per vocazione il coinvolgimento di una molteplicità di attori, il più possibile appartenenti alle diverse categorie di stakeholder, è stato per ACRA un proficuo terreno su cui misurare la applicabilità ed efficacia dell’approccio partecipativo che è alla

Il percorso di costruzione del bilancio sociale

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La predisposizione e redazione di questo bilancio so-ciale tengono conto dell’applicazione dei principi me-todologici:

• codificati nel modello GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale), che definisce i principi di redazione del bilancio sociale;• riconducibili alla sfera dell’etica, alla dottrina giuridica e alla prassi nazionale della professione contabile;• compendiati nelle sei raccomandazioni del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti – Commissione Aziende non profit (CNDC).

Nella finalizzazione del documento sono stati seguiti i seguenti criteri:

• chiarezza nell’esposizione dei contenuti;• immediatezza del messaggio e dei contenuti;• leggibilità e trasparenza dei dati e delle informazioni.

Con la chiusura di un ciclo triennale e l’avvio nel 2009 di riassetti organizzativi ampi in risposta alle linee pro-grammatiche di posizionamento dell’organizzazione e alle urgenti sfide di natura esogena di grande valen-za sistemica, vi è la volontà per il prossimo anno di arricchire il documento del bilancio sociale di nuovi contenuti e approfondimenti per fornire una lettura corposa dei cambiamenti in corso. La nuova formula contemplerà una diversa impronta stilistica conside-rata anche la necessità di rendere coerente il bilancio sociale con altri strumenti di capitalizzazione e comu-nicazione, quali il nuovo sito internet dell’associazione, in costruzione al momento di finalizzazione dell’attua-le documento. Per questo motivo e per rispondere all’ambizione di rendere il bilancio sociale l’espressione fedele e coerente del percorso dell’anno, il processo di raccolta e condivisione dei materiali e contributi da parte degli stakeholder e coinvolgimento degli stessi se-guirà una programmazione precisa a partire dall’autunno.

Sviluppi futuri

base sia del consenso e tessuto associativo dell’or-ganizzazione, che della metodologia che caratterizza da sempre i rapporti con i partner nell’ambito pro-gettuale. Il trasferimento della dialettica partecipativa che impronta il nostro quotidiano su un piano di-verso, di confronto e verifica, non è stato lineare e tantomeno privo di difficoltà: lo sforzo di garantire e alimentare la partecipazione per cogliere e illustrare il sistema valoriale e operativo del nostro universo ha vissuto momenti alterni di entusiasmo e fatica. La costruzione di un bilancio sociale è un continuum, un'ipotesi che si sviluppa nel tempo e che richiede una condivisione diffusa dell’impegno. In tutto questo la restituzione dei moduli di feed-back previsti nel bilancio sociale dell’anno scorso, compilati dai diversi fruitori del documento, ha arricchito il percorso di costruzione del bilancio sociale in forza delle indi-cazioni, dei bisogni e delle necessità fornite, permet-tendo così di dare voce alle molteplici esigenze del composito mondo che ruota attorno all’associazione. Anche nell’edizione di quest’anno, come nelle due edizioni precedenti, è stato previsto un modulo di feed-back che permetta a chiunque di dare un con-tributo per le esperienze successive con osservazioni mirate e suggerimenti.

Questo documento che sarà stampato in 500 copie verrà distribuito a tutti i soci e ai principali sostenitori di ACRA; alla versione in italiano si aggiungono le ver-sioni in spagnolo e in inglese che verranno realizzate con il coinvolgimento diretto del coordinamento del centroamerica e del coordinamento in Tanzania per ragioni di contenimento dei costi. Inoltre verrà rea-lizzato un “bilancio sociale in pillole”. Alcune copie saranno inviate agli stakeholder istituzionali in Italia e nei paesi di intervento; altre copie saranno a dispo-sizione di chi ne farà richiesta. Per consentirne una capillare diffusione, è possibile scaricarne la versione completa dal sito internet www.acra.it (così come i bilanci sociali del 2006 e del 2007 e i rapporti di attività degli anni precedenti).

Principi metodologici

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profilo | bilancio sociale 2008

Profilo

Chi siamo 16

La missione e i valori 16

I riconoscimenti 17

La strategia 18

Gli stakeholder 20

I principali finanziatori pubblici e privati 26

L’assetto istituzionale 32

La corporate governance 32

La struttura organizzativa 34

La sede in Italia 36

Le sedi locali 44

I Paesi di intervento 45

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profilo | bilancio sociale 2008

di insegnanti, nella gestione di casse di microfinanza, nella realizzazione di magazzini di stoccaggio per la conservazione dei cereali, nella costruzione di opere idriche e costituzione, promozione e sviluppo di comi-tati partecipativi diffusi delle stesse. Sostiene i piccoli produttori locali nella valorizzazione delle risorse loca-li e nella conservazione della biodiversità, promuove il rimboschimento di aree a rischio per prevenire i feno-meni di desertificazione e tutelare le aree di raccolta delle acque destinate al consumo umano.

In Italia e in Europa, ACRA favorisce percorsi di sensibilizzazione e mondialità, facendosi porta-voce delle istanze dei propri partner del Sud e pro-muove una cultura di pace, dialogo e scambio intercul-turale attraverso campagne, laboratori, pubblicazioni.

ACRA è una ONLUS (ai sensi del decreto 760/97), idonea alla cooperazione internazionale (idoneità ri-lasciata dal Ministero degli Affari Esteri, ai sensi della legge 49 del 1987, con decreto 347 del 5/07/1973) e dotata di personalità giuridica (registrazione presso la Prefettura di Milano, al n.854, pag 4057, vol 4°).

ACRA è un’associazione indipendente e laica, che crede nei principi di equità, partecipazione, responsabilità e solidarietà.

Consapevole dell’interdipendenza tra i popoli, ACRA promuove l’inclusione delle comunità locali e accompagna processi di sviluppo soste-nibile e partecipativo.

ACRA opera per la valorizzazione delle culture e il rafforzamento delle competenze delle co-munità, con una particolare attenzione all’am-bito rurale.

ACRA fonda la sua azione sul partenariato e sull’interscambio dei saperi per la costruzione di relazioni solide e durevoli.

ACRA (Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina) è un’Organizzazione non governati-va riconosciuta idonea alla cooperazione dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea.

ACRA nasce nel 1968 ed inizia i suoi interventi in uno dei paesi più poveri e periferici del mondo, il Ciad, paese ormai depredato delle sue risorse e at-traversato da disordini costanti e destabilizzanti, che vive le incertezze e le attese all’indomani dell'indipen-denza. L’associazione elegge come settore prioritario di intervento le attività di sviluppo in ambito ru-rale, dove risiedeva e tuttora risiede la quasi totalità della popolazione ciadiana in condizioni di assoluto disagio e abbandono e dove attualmente risiede più della metà della popolazione mondiale e dove oltre il 70% delle persone vive al di sotto dei livelli di povertà estrema, con meno di un dollaro al giorno.

ACRA, da quel lontano inizio in un villaggio remoto di un paese "ai confini", matura scelte di sostegno per la lotta alla povertà e alla fame, per la tutela del diritto e dell’accesso all’acqua, alle risorse natu-rali, alla salute e all’istruzione affidandosi ad un modello partecipativo in cui il coinvolgimento degli attori locali è sostanziale e fondamentale.

Nel corso della sua lunga storia, ACRA ha esteso i suoi interventi in altre aree, in altri villaggi, in nuovi paesi e regioni del mondo. Oggi, ACRA è presente in diversi paesi dell’Africa (Senegal, Ciad, Camerun, Bur-kina Faso, Mali, Tanzania), del Centro e del Sud Ameri-ca (Argentina, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, El Salvador, Honduras) dove realizza progetti di sviluppo in diversi settori di intervento: sviluppo locale ed economico, sovranità alimentare, accesso e gestione dell’acqua, sa-nità, educazione allo sviluppo e formazione. I proget-ti gestiti nel corso del 2008 sono stati 56, per circa 250.000 beneficiari diretti.

Con il supporto ed il coinvolgimento delle popola-zioni locali e a partire dai loro bisogni, ACRA si im-pegna nella costruzione di scuole, nella formazione

Chi siamo

La missione e i valori

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profilo | bilancio sociale 2008

Le azioni che ACRA promuove nel perseguire la propria missione si ispirano ai seguenti principi:

- ritenere che tutte le persone abbiano uguale dignità e uguali diritti;- valorizzare le differenze;- rispettare e lottare per la giustizia;- promuovere l’autosviluppo;- promuovere la fattiva collaborazione con tutte le entità presenti nel luogo di intervento;- favorire la laicità, il dialogo tra i popoli e l’interculturalità;

I riconoscimentiACRA ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:· idoneità alla cooperazione interna-zionale rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri, ai sensi della legge 49 del 1987, con decreto 347 del 5/07/1973;· riconoscimento come ONLUS ai sensi del decreto 760/97.· riconoscimento dello stato di personalità giuridica dal gennaio 2008

Estratto dallo Statuto di ACRA, art. 2 - Scopi dell’Associazione.L’Associazione si propone di:a) Promuovere un mutuo apprezzamento dei valori propri a popoli diversi, per una migliore comprensione e concordia internazionale a favore di una cittadinanza mondiale.b) Farsi carico delle situazioni di sfruttamento e di ingiustizia che dividono il mondo d’oggi per incidere, laddove è possibile, sulle cause che le generano, attraverso un impegno e una solidarietà concreta da attuarsi sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo. Particolare interesse sarà rivolto al superamento delle discrimina- zioni tra uomini e donne, e alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti.c) Apportare una concreta e cordiale collaborazione alle comunità locali dei Paesi in via di sviluppo (PVS) e alle persone in seno a esse, cooperando con le suddette comunità mediante l’apporto di competenza tecnica dei suoi membri, il loro lavoro personale, la loro competenza organizzativa e sociale nelle suddette comunità.d) Creare per mezzo del lavoro un sentimento e un rapporto di amicizia e rispetto, un senso di cooperazione, di responsabilità, di iniziativa, tanto tra i volontari e i cooperanti e la comunità con la quale lavorano, quanto tra i membri della comunità stessa.e) Promuovere l’equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo che preveda azioni per il superamento delle disuguaglianze tra uomini e donne. Particolare interesse sarà rivolto alla difesa dei diritti dei bambini, bambine ed adolescenti.f ) Promuovere in Europa e nei Paesi in via di sviluppo, iniziative di informazione e di educazione della opinione pubblica, sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli; realizzare corsi di formazione di aggiornamento professionale.g) Cosciente che uno stile di vita più sostenibile dipende da uno sviluppo in armonia con le altre persone, le culture e la natura, l’Associazione promuove, all’interno delle sue iniziative, la conservazione della natura e la tutela ambientale attraverso: la conservazione della biodiversità delle specie e degli ecosistemi, l’uso sostenibile delle risorse naturali, la lotta all’inquinamento.

- sostenere la centralità del mondo rurale.

Inoltre ACRA si impegna a:

- escludere dalla propria attività qualsiasi volontà di imporre ideologie e di promuovere interessi stranieri nel Paese in cui opera;- non imporre alle comunità con le quali collabora tecnologie, forme organizzative, servizi e metodi che non corrispondono al reale bisogno e desiderio degli interessati;- esercitare la propria azione senza scopo di lucro.

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La strategia

Nel corso degli ultimi anni ACRA ha avviato un pro-cesso di profondo ripensamento. Ci siamo interrogati sulla mission, sulle modalità organizzative in atto, sul nostro posizionamento, sulle soluzioni trovate.L’esigenza di “ri-leggersi”e “ri-definirsi” nasce sia dalla volontà di misurarsi con il nostro contemporaneo, co-gliendone le sfide e ove possibile anticipandone gli svi-luppi, sia dalla lettura critica delle difficoltà incontrate nel corso del tempo nella gestione delle attività e nella definizione di soluzioni efficaci e di impatto. Consapevoli che le condizioni di contesto e di bisogni evolvono continuamente, abbiamo iniziato ad interro-garci sulle conquiste fatte, sulle potenzialità inespres-se, sui limiti dell’approccio, sui vincoli del nostro agire. Questa riflessione, che ha investito tutti gli stakehol-der primari di ACRA: i fondatori, i soci, gli organi deci-sionali, gli operatori, ha alimentato il processo che ci ha portato a realizzare il primo bilancio sociale (bilancio sociale 2006) e con esso ci ha portato a riflettere più propriamente sul nostro posizionamento strategico e sul nostro assetto organizzativo, come declinazioni del nostro volerci muovere nel mondo.Abbiamo iniziato a maturare la riflessione che il “fare” oggi più che mai deve essere preceduto, accompagna-to, affidato e seguito da un “pensare”: la capitalizzazio-ne delle esperienze, la condivisione della conoscenza, l’interlocuzione continua con l’esterno e il pensarsi come attore nel presente sono anelli di crescita e svi-luppo imprescindibili.Il percorso che ci ha portato alla stesura del primo bilancio sociale ha posto le premesse per una riflessio-ne ampia e trasversale sul nostro essere oggi. Questa rilettura del “viaggio” ha portato alla programmazione di momenti dedicati di riflessione: le "giornate di Triug-gio” (chiamate così dalla località in cui si sono svolti i vari workshop e i confronti).Nel corso di questi momenti di incontro e riflessione annuali abbiamo ogni volta rinnovato il nostro impe-

gno a perseguire i fini statutari (voler contribuire a sra-dicare la povertà, ridurre le ingiustizie ed espandere le opportunità per tutti) e abbiamo ugualmente rinno-vato l’impegno a fare tutto ciò con maggiore qualità e rigore; contestualmente abbiamo deciso di costruirci più forti, di “metterci in gioco”, di scomporre anche, ove necessario, equilibri organizzativi consolidati.

Abbiamo deciso che la governabilità dell'organizza-zione è un imperativo per far sì che le energie del pensiero di chi vi opera e partecipa possano essere in-canalate in percorsi virtuosi di riflessioni sulle “soluzio-ni” e non ingessati in conflittualità interne. Per questo nel "Triuggio 2008", in seno all’assemblea straordinaria, siamo intervenuti nella modifica di alcuni articoli dello Statuto, in merito alla definizione dei ruoli degli organi decisionali dell’organizzazione. Anche in questo modo è stata data voce, superando conflittualità e resisten-ze interne, alla volontà diffusa di rendere sempre più governabile l’organizzazione e ridurre i colli di bottiglia endogeni che rendono i processi farraginosi e parti-colarmente lenti.

L’impegno è stato quello di essere sempre più pre-senti sul fronte delle “soluzioni” della povertà e delle distorsioni. Soluzioni intese in senso ampio, come mo-dalità di intervenire, come attori da coinvolgere, come partnerhip su cui investire, come aree e territori su cui focalizzarsi. Pensiamo che questa sia la nostra sfida ed il nostro essere coerenti allo statuto che ci guida e ci orienta in modo fondativo.

Il 2008 quindi si è caratterizzato per questa ampia ri-flessione trasversale che ha visto i suoi primi risultati all’inizio del 2009 e vedrà la sua decisiva verifica e re-stituzione all’assemblea dei soci nelle giornate di rifles-sione previste per l’ottobre 2009. Altri assi di strategia operativa hanno poi caratterizzato il corso dell’anno.

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Da una parte è continuato il focus e l’affinamento del controllo di gestione a tutti i livelli, sia in loco con interventi specifici che hanno contemplato il consoli-damento del decentramento amministrativo con ses-sioni formative rivolte al personale locale ed accom-pagnamento da parte del personale professionale di sede, sia in Italia dove sono stati realizzati training spe-cifici per il personale destinato al presidio finanziario ed operativo dei progetti. Questo impegno di rigore e trasparenza sull’impiego delle risorse finanziarie è sta-to un “leitmotiv” negli ultimi anni con l’obiettivo di riu-scire anche a presidiare la programmazione finanziaria con il proposito di ottimizzare l’impiego delle risorse ed evitare momenti di rallentamento delle attività. Questa maggiore disciplina organizzativa ha permesso all'organizzazione di gestire il sostanziale incremento di volumi delle attività, a seguito di una crescita dei progetti realizzati, senza incorrere in crisi di liquidità finanziaria. Nel 2008 si è poi investito più cospicuamente nel ri-lancio della progettualità e del dialogo con il Ministero degli Affari Esteri per riequilibrare il peso di questo importante interlocutore istituzionale pubblico rispet-to all’altro importante interlocutore istituzionale (UE) tenendo presente una maggiore sincronizzazione pro-grammatica fra i due: decentramento strutturale della

cooperazione verso le Unità Tecniche Locali (UTL) e dialoghi strategici sugli interventi. Sul fronte dell’inter-vento sul territorio è stata rivolta sempre più attenzio-ne da una parte, al consolidamento del rapporto con gli enti territoriali pubblici (cooperazione decentrata) e altri enti di natura pubblica (Ambito territoriale otti-male - Ato), dall’altra, alla capitalizzazione del rapporto con le scuole primarie/secondarie e il mondo accade-mico universitario. ACRA nel corso del 2008 ha registrato un sostanziale incremento delle sue attività sia nei territori consolidati che in nuovi paesi (Burkina Faso e Honduras) e in attività al nord, testimoniato dalle maggiori dimensioni dei vo-lumi del fatturato, e ha confermato il suo impegno nelle aree tematiche già identificate come peculiari nel corso degli anni precedenti, con l’obiettivo dichiarato di matu-rare scelte di campo sempre più precise e coraggiose nella caratterizzazione e specificità da esse derivanti.Questo è stato uno dei “cantieri di riflessione” aperti che ha portato tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009 a maturare scelte di “caratterizzazione” organiz-zative specifiche: la strutturazione di desk tematici che supportino le scelte d'intervento e delle linee strate-giche di posizionamento e che presidino la capitalizza-zione della conoscenza e dell’esperienza sia all’interno che all’esterno dell'organizzazione.

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primari interni

primari esterni

secondari

Mappa degli stakeholder

Gli stakeholder

L’universo degli stakeholder contempla le diverse ca-tegorie dei portatori d’interesse che gravitano attor-no all’organizzazione e che sviluppano nei confronti della stessa comportamenti relazionali e di fruizione simbiotica di diversa natura. Sono questi gli attori a cui è rivolto il bilancio sociale, e che per il loro ruolo svolgono un'azione diretta o indiretta di monitoraggio e di verifica delle attività implementate, della coerenza fra queste, i risultati perseguiti e raggiunti e gli obiettivi statutari.

1 Enzo M. Napoletano, La qualità nell’impresa sociale, Franco Angeli, Milano, 1999.

La mappatura degli stakeholder segue, come già nel Bilancio Sociale 2006 e 2007, la classificazione propo-sta da Napoletano1:

• primari interni: soggetti che si riconoscono all’in-terno dell’organizzazione e il cui interesse è tutelato giuridicamente;

• primari esterni: soggetti che agiscono all’esterno dell’impresa e il cui interesse è tutelato giuridicamente;

• secondari: soggetti esterni all’organizzazione e pri-vi di un rapporto giuridico rilevante.

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I soci rappresentano le fondamenta dell’associazione e il loro ruolo è regolato dallo Statuto.

Alla fine del 2008 i soci, che versano una quota annuale di adesione e che devono essere presentati da 2 soci attivi, erano 107, di cui 59 uomini (58%) e 48 donne (45%). Nel corso dell’anno vi sono state 2 domande di dimissioni compensate da 20 nuove adesioni. Allo scopo di favorire la realizzazione dei fini sociali i soci partecipano alle Assemblee Generali, alle "gior-nate di Triuggio” e possono essere eletti alle cariche associative.

Il loro costante aggiornamento sulle dinamiche della cooperazione e sulle attività dell’associazione è stato garantito mediante la redazione e l’invio di una news-

letter periodica di approfondimento di specifiche te-matiche. A partire dalla seconda metà dell’anno, il Consiglio Di-rettivo ha inoltre deciso di inviare a tutti i soci i verbali delle assemblee del Consiglio stesso per garantire una maggiore fluidità e fruibilità delle attività svolte dall’as-sociazione.

La diversificazione della provenienza regionale dei soci dimostra una diffusa capillarizzazione della base associativa anche se in termini assoluti i numeri sono ancora marginali. Infatti, nonostante la maggioranza dei soci risieda nella provincia di Milano (50%), è consi-stente la quota degli stessi che provengono da altre zone d’Italia (25%) e che soprattutto vivono nei paesi in cui l’associazione opera (25%).

Dati residenza dei soci

Regione Lombardia

Altre zone d'Italia

Estero

Totale soci 107

60%25%

15% Provincia di Milano

50%

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profilo | bilancio sociale 2008

Mi chiamo Enza Faipò, dal 1973 svolgo il lavoro di insegnante nella scuola primaria statale e dal 1977

nel medesimo istituto, la Scuola “Don Milani” di Vimercate. Fin dagli anni ’70 (del secolo scorso…)

con un gruppo di amici e colleghe mi sono interessata di educazione alla pace, all’intercultura e ho

partecipato a numerosi corsi di formazione, sperimentando sempre con le varie classi a me affidate ciò che

venivo man mano comprendendo e vivendo in prima persona sulle modalità di approccio all'"altro”.

Sono socia di ACRA e collaboro con l’associazione in varie forme. La mia storia con ACRA è stata,

negli anni, di graduale avvicinamento e coinvolgimento.

Il primo approccio è avvenuto nel 2003, su invito di Patrizia Canova, attraverso il Progetto Gruntvig,

che ha permesso a me e a diverse colleghe della mia scuola di entrare in contatto con realtà italiane ed

europee che si occupano di educazione con lo scopo di mettere a confronto modelli e metodi utilizzabili per

affrontare le tematiche dell’identità, dell’alterità e della cittadinanza partecipata.

I contenuti dell’aprirsi all’altro in senso lato sono stati sviluppati in modo trasversale e molto arricchente

per me in prima persona, ma con una notevole ricaduta anche sui miei alunni di allora e sulle loro famiglie.

Mi sono poi impegnata nel Progetto Educare oltre i confini allargando notevolmente i miei orizzonti,

con la possibilità di entrare nel cuore della tematica dell’educazione rurale in Senegal e Ciad e con proficui

scambi con altre realtà in rete (Pime, Aspem e loro partner in America del Sud). Momenti forti

dell’esperienza sono stati gli incontri con i docenti dei paesi esteri in Italia e i viaggi nei paesi gemellati (nel

mio caso in Senegal, nella regione della Casamance).

Dai contatti tenuti con i docenti delle scuole rurali dei paesi africani, è scaturita l’adesione al successivo

progetto Adotta una scuola rurale in Ciad: negli ultimi tre anni scolastici con un gruppo di colleghe

abbiamo improntato le attività interculturali sulla conoscenza del Ciad, organizzando a fine anno degli

eventi (mostre e spettacoli) rivolti alle famiglie e al territorio e finalizzati anche alla raccolta di fondi per

le scuole del Guerà, una regione del Ciad.

È di quest’ultimo anno l’intenso e soddisfacente lavoro svolto con il Progetto Tutti per l’acqua, l’acqua per

tutti i bambini, finanziato dalla ONLUS Mediafriends. A partire dalla primavera del 2008 mi sono

messa alla prova in un ennesimo scambio educativo, da cui esco carica di pensieri positivi sia per il lavoro

in sé sia per le possibilità di incontro vissute. Ho potuto mettere a disposizione di colleghi delle regioni

andine della Bolivia (in Valle Araca) le mie esperienze di insegnante che ama le scienze e l’ambiente e la

metodologia didattica più volte adottata nel corso degli anni e, grazie a un buon lavoro di equipe, ho potuto

realizzare dei materiali scolastici adeguati alla richiesta dei docenti e degli alunni delle scuole andine.

Sono consapevole di aver dato qualcosa nei diversi progetti a cui ho partecipato, ma sono altrettanto

consapevole di aver ricevuto molto in conoscenze e incontro di sensibilità umane dei più svariati

orientamenti, trovandomi più volte all’incrocio di culture diverse.

COME UN NODO NELLA RETE,

COLLEGATO ANCHE AL PUNTO PIÚ LONTANO

Testimonianza di Enza Faipò, insegnante scuola elementare Vimercate (MI)

| test imonianze |

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profilo | bilancio sociale 2008

Un aspetto ad esempio a cui ho ripensato come valore forte: il ruolo delle famiglie

nel voler dare istruzione ai figli e nel sostenere, pur con mezzi limitati, le scuole

rurali; questa “riscoperta” mi ha incitato ancora di più nel tenere contatti veri con le

famiglie degli alunni, aspetto non facile di questi tempi nelle nostre scuole.

Inoltre da queste esperienze è arrivata la forza per impegnarsi in iniziative che

facciano conoscere ACRA in una cerchia sempre più allargata e che portino fondi

da utilizzare in nuovi progetti: non è da disdegnare quindi l’impegno nel confezionare

pacchi natalizi a favore dell’associazione o nel fare passaparola per invitare a

iniziative della stessa.Dentro di me faccio spesso riferimento all’"Uomo che piantava alberi" di Jean

Giono, immaginando di mettere ghiande a dimora in terreni brulli e sognando che

alcune di esse divengano querce in futuro!

Fin dall’inizio della mia collaborazione con ACRA, Maria Gatti aveva spinto

perché divenissi socia e io mi ero decisa a questo passo, dopo qualche titubanza, nel

maggio del 2006.Questa assunzione di responsabilità mi ha indotto e mi induce a informarmi il più

possibile su ciò che si muove dentro e attorno all’associazione, perché conservi la sua

trasparenza in un impegno senza confini. Credo che lo strumento del bilancio sociale

sia una notevole opportunità per ACRA in questa positiva direzione.

| test imonianze |

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profilo | bilancio sociale 2008

Gli stakeholder primari (operatori, collabora-tori e volontari) concorrono con il loro impegno e le proprie risorse al conseguimento e realizzazione dei fini statutari; il loro rapporto con l’associazione è formalmente declinato per operatori e collaboratori in un contratto di lavoro, di consulenza, nella conven-zione di stage e il loro interesse nell’associazione è rappresentato dal fine sociale, unito al percorso pro-fessionale, oltre che dal clima valoriale della struttura in cui lavorano. La relazione che i volontari hanno con l’organizzazione non è di natura contrattuale ma di empatia nei valori e nella visione.

I finanziatori privati e pubblici rappresentano da una parte le fonti delle risorse finanziarie dell’orga-nizzazione, dall’altra partner strategici nella definizio-ne di iter progettuali ed attività da realizzare. I loro rapporti con l’organizzazione sono definiti e regolati da contratti che definiscono, per ciascuno, ruoli, tempi, modalità di lavoro, budget dell’intervento e modalità di rendicontazione. L’interesse principale dei finanzia-tori è verificare l’utilità sociale dei loro finanziamenti e quindi la trasparenza nell’impiego delle risorse ad essi connessi e contestualmente l’affidabilità ed il rigore metodologico dell’organizzazione. A tal fine l’associa-zione predispone, nei tempi concordati, i rapporti di rendicontazione per i singoli progetti, che forniscono un quadro dettagliato e puntuale delle attività svolte, dei risultati ottenuti e sull’utilizzo delle risorse. Negli anni precedenti alla redazione del bilancio sociale ve-niva inviato a questi interlocutori, sia quelli consolidati che quelli potenziali, il “Rapporto di attività”, pubblica-to in italiano, francese, inglese e spagnolo.

I donatori privati sono persone fisiche e giuridiche che sostengono l’attività della organizzazione con do-nazioni individuali. Il rapporto con questa categoria di sostenitori non è generalmente regolato da un con-tratto. Per fare in modo che questa categoria di stake-holder possa essere costantemente al corrente delle

attività dell’organizzazione e quindi dell’impiego delle risorse donate, ACRA, nell’impegno di consolidare il rapporto fiduciario, invia a tutti i contatti registrati nel proprio database la newsletter periodica.

I partner di progetto sono i soggetti coinvolti nei vari momenti della identificazione, ideazione e realiz-zazione del progetto. Tutti i progetti prevedono rigo-rosamente dei partner locali, con cui, utilizzando una metodologia partecipativa dal basso, si identificano i bisogni delle comunità beneficiarie dell’intervento e si definiscono le linee progettuali dello stesso. ACRA, per garantire la sostenibilità di lungo termine dei progetti, alimenta e promuove dei processi di raf-forzamento istituzionale e delle capacità degli stessi partner. I partner locali possono essere quindi anche beneficiari di azioni di capacity building e comunque in generale sono i partner gestionali dei progetti ideati insieme. Oltre ad essere nei Paesi in via di sviluppo, i partner possono essere organizzazioni italiane/euro-pee che si affiancano ad ACRA nella realizzazione del-le varie attività per apportare specifiche competenze tecniche, territoriali o culturali. I partner di progetto sposano l’interesse di contribuire a migliorare la qua-lità di vita del maggior numero possibile di beneficiari, grazie allo sviluppo di stabili e durature sinergie.

Il rapporto di ACRA con i partner è sempre regolato da contratti, che oltre a definire i tempi e le modalità di collaborazione, contemplano modalità di gestione e impiego del personale sul progetto e le strutture eventualmente coinvolte e le aspettative ed risultati attesi. Il processo di fidelizzazione con tali attori viene affinato nel corso di un percorso di reciproca cono-scenza che vede momenti frequenti di scambio sia nei paesi, che in sede.

I beneficiari dei progetti sono definiti in sede di redazione dei progetti, con il continuo supporto dei partner locali per i progetti che si realizzano nei paesi

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profilo | bilancio sociale 2008

in via di sviluppo ed i partner europei per i progetti di educazione allo sviluppo, sempre affidandosi ad una rigorosa analisi partecipativa dei bisogni. L’interesse di questi stakeholder nell’attività dell’associazione è la realizzazione di attività che abbiano un impatto sulla qualità della loro vita e delle loro modalità di intera-zione con il reale e sul rafforzamento delle comunità di appartenenza.

A livello regionale ACRA è membro dell’Associazio-ne delle ONG Lombarde mentre a livello nazio-nale è socia dell’Associazione delle ONG Italia-ne (AOI). In quanto socia di queste organizzazioni di secondo livello, ACRA partecipa al dibattito portando un contributo sui suoi temi di interesse, supporta le iniziative di coordinamento tra le diverse Ong impe-

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gnate sui territori (tanto in Italia che nei PVS) e sostie-ne le iniziative comuni di advocacy indirizzate verso le istituzioni. Grazie all’appartenenza all’AOI, ACRA per conto di un suo rappresentante, è anche attiva sui temi della sovranità alimentare sul network euro-peo Concord che unisce tutte le organizzazioni non governative europee.

Trasversalmente e a beneficio di tutte le categorie dei portatori di interesse ACRA mette a disposizione un sito (www.acra.it) che viene costantemente aggior-nato dell’avanzamento delle attività dei progetti, dei risultati, delle iniziative ed eventi sul territorio e che riporta dati istituzionali e rapporti finanziari dell’anno in corso e degli anni precedenti.

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I principali finanziatori pubblici e privati (per l’anno 2008)

Area geografica Internazionali Nazionali Territoriali In loco

Afr

ica

Camerun- Unione Europea- Fondation Bethleem

Burkina Faso- Ministero degli Affari Esteri

Ciad- Associazione Amici di Goundi- Proloco di Barzana- Comune di Milano- Provincia di Milano- Regione Lombardia- Fondazione CARIPLO

Tanzania- Diocesi di Ndjombe/Misereor

Camerun- Ministero degli Affari Esteri- Pontificio Istituto Missioni Estere

Ciad- CILSS- Unione Europea

Senegal- FAO- UNICEF- IFAD- PAM- Unione Europea

Ciad- Fondazione I. Monzino- Fondazione Vela ONLUS- Ministero degli Affari Esteri

Senegal- Comune di Milano - Consorzio 4 fondazioni: Fondazione CARIPLO Fondazione CARIPARMA Compagnia San Paolo Fondazione Monte dei Paschi di Siena- Provincia di Milano

Tanzania- ALSI SpA- Associazione Ticinese “Insieme si può”- ATO Provincia di Milano- Fondazione CARIPLO- Regione Lombardia

Senegal- Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg- Octeville (Francia) - Fondazioni Bancarie- Ministero degli Affari Esteri

Tanzania- Fondazione R. Grandi - Fondation Assistance International- Unione Europea

Tanzania- Ministero degli Affari Esteri

Am

eric

a L

atin

a

Bolivia- Unione Europea

Argentina- Ministero degli Affari Esteri

Bolivia- Regione Lombardia

Bolivia- PNCC

Ecuador- Unione Europea- FAI (Fondazione Assi- stance International)

Bolivia- Ministero degli Affari Esteri- Associazione Media- friends ONLUS

Ecuador- Fondo Italo-Ecua- torianoEl Salvador

- Unione Europea

Ecuador- Ministero degli Affari Esteri- Tavola Valdese

Honduras- Unione Europea

Nicaragua - UICN/NORAD

Nicaragua- Banca Popolare di Milano- Fondazione I. Monzino- Ministero degli Affari Esteri

Nicaragua- OMT- Unione Europea

Eur

opa

Europa- Unione Europea

Italia- Ministero degli Affari Esteri- Ufficio Nazionale Servizio Civile

Italia- Comune di Milano- Provincia di Milano

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profilo | bilancio sociale 2008

Ho conosciuto ACRA qualche anno fa, durante il

soggiorno di mia figlia a Dakar, dove ha lavorato per

la sua tesi. In Senegal ACRA ha un’ottima fama,

meritata. Un’associazione seriamente impegnata in

progetti concreti con positive ricadute sulla gente.

Questa voglia di essere attivi e realistici ci ha contagiato.

Alle aziende europee costa veramente poco spendere due

parole per fornire un’opinione su di un progetto, la cui

utilità può essere anche solo una semplice valutazione

oggettiva sulla sua validità. Altro supporto importante

che possono dare le aziende è la visione tecnologica. Perché

i programmi di sviluppo abbiano un futuro, a mio avviso,

occorre che siano in linea con i tempi e con le aspettative di

mercato. Occorrono quindi proposte che vadano oltre il contingente e creino presupposti anche per il loro sviluppo

futuro. Una volta realizzata, l’attività deve vivere di vita propria e sviluppare dinamiche sociali allargate.

È quello che stiamo cercando di realizzare con il progetto di un'azienda produttiva di oli essenziali e di estratti

vegetali in Ciad, progetto finanziato dall'Unione Europea e di cui Guna è l’azienda partner.

ACRA ci aveva chiesto qualche notizia per l’acquisto di presse e filtri per la produzione degli estratti e,

discutendone, ci siamo chiesti perché non utilizzare metodiche tecnologiche più avanzate, che possano realizzare

prodotti innovativi, biologici, ecocompatibili, di alta qualità, che possano essere presentati sui mercati

internazionali? Perché non credere nelle capacità gestionali dell'azienda locale che si sarebbe creata?

Ci sono stati tempi lunghi di carattere burocratico, punto questo che va certamente migliorato, ma finalmente la

macchina per la produzione di estratti in corrente supercritica è arrivata. È stata installata provvisoriamente per

il collaudo in Guna, dove arriveranno anche i futuri tecnici dal Ciad. Lavoreremo insieme intorno alla macchina, si

imparerà ad utilizzarla. Questa nuova tecnica di estrazione, tramite corrente di anidride carbonica ad alta pressione, permette di

produrre oli essenziali privi di solventi, purissimi, concentrati, con caratteristiche organolettiche ottimali.

Una volta completato l’addestramento, la macchina verrà trasferita in Ciad. Là si è appena creata

un'associazione di raccoglitori, si è costruito un capannone e l'infrastruttura necessaria.

Saranno i nostri amici ciadani a occuparsi della loro macchina, noi continueremo a fornire assistenza e qualche

aiuto/consiglio per vendere gli estratti che verranno prodotti.

Quest'impostazione è senz’altro una sfida, che va provata perchè può aprire scenari inaspettati ed

economicamente validi sia per la popolazione locale che per i nostri mercati.

Tutto ciò senza la grande motivazione e il grande lavoro di ACRA non sarebbe neanche ipotizzabile.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE È UNA SFIDA DA VINCERE INSIEME

Testimonianza della Dott.ssa Adriana Carluccio, board member GUNA

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profilo | bilancio sociale 2008

Con l’iniziativa Fondazioni4Africa quattro tra le principali fondazioni

italiane di origine bancaria - Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma,

Fondazione Cariplo e Fondazione Monte dei Paschi di Siena - hanno dato

vita a un lavoro di partnerhip economica e di progettazione partecipata

nell’ambito della solidarietà internazionale, realizzato in stretta collaborazione

con numerose organizzazioni non governative italiane e associazioni di migranti

africani.Il progetto Fondazioni4Africa prevede due interventi, nel Nord Uganda

e nel Senegal, finanziati con le risorse messe a disposizione dalle quattro

Fondazioni per un impegno complessivo di 11,1 milioni di euro per i primi 3

anni. A operare direttamente sul campo sono alcune organizzazioni italiane

da sempre attive sui fronti umanitario e della cooperazione internazionale.

In Senegal queste organizzazioni collaborano anche con alcune associazioni di

migranti senegalesi in Italia. Le Fondazioni hanno accompagnato il processo

iniziale di progettazione delle due iniziative, sviluppatosi durante l’intero anno

2008 e guidano attualmente la loro implementazione con un approccio operativo,

che le vede impegnate quotidianamente, con funzione di coordinamento e indirizzo strategico dell’iniziativa, in

continuo collegamento con le organizzazioni che realizzano le attività sul campo.

Una delle Ong italiane scelte dalle Fondazioni per partecipare inizialmente alla progettazione congiunta

dell’intervento in Senegal e poi a realizzarlo è ACRA. Le Fondazioni hanno inteso valorizzare le attività

sviluppate e i risultati raggiunti negli anni da ACRA in Senegal e affidare a questa organizzazione il

coordinamento complessivo di tutte le attività realizzate nel settore della microfinanza, intesa come strumento

trasversale e complementare volto a promuovere e sostenere tutti gli interventi integrati che l’iniziativa prevede

in settori e filiere chiave per lo sviluppo del Paese: turismo responsabile, pesca, produzione, trasformazione e

commercializzazione della frutta e di prodotti lattiero-caseari. Il rafforzamento istituzionale, la promozione

delle istituzioni di microfinanza e il sostegno a soggetti di secondo livello che associno le singole organizzazioni

coinvolte in questo campo viene messo a servizio delle componenti di produzione agricola e sviluppo locale sostenibile

prioritarizzate dall’iniziativa, il tutto al fine di migliorare le condizioni economiche e sociali delle popolazioni

che vivono in ambito rurale e peri-urbano nel Paese, valorizzando, contemporaneamente, il ruolo attivo che le

associazioni di migranti senegalesi possono giocare, sia in Italia, sia in Senegal, in meccanismi di sviluppo del

loro paese d’origine. Fin dalla fase iniziale della progettazione e poi nel decisivo momento di lancio e prima

implementazione dell’intervento, ACRA ha dimostrato interesse, impegno ed entusiasmo per questa iniziativa

che, per tematiche affrontate e modalità di gestione, rappresenta sicuramente un'innovativa sfida nel settore.

LE PRINCIPALI FONDAZIONI BANCARIE ITALIANE

INSIEME PER L’AFRICA

Testimonianza di Marzia Sica, Project Manager Fondazioni4Africa Senegal

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profilo | bilancio sociale 2008

“Ci piace il bicchiere mezzo pieno. Siamo ottimisti sul futuro, dobbiamo

esserlo almeno per quanto concerne la volontà di migliorarlo.

Per questo, ritenendo che la vita sia stata sufficientemente generosa

nei nostri confronti, cerchiamo nel nostro piccolo di aderire a progetti

etici e solidali. Non ci è sempre possibile rispondere positivamente a

ogni proposta che ci viene fatta e anzi sempre più siamo costretti a

scegliere tra le decine di appelli che ci provengono. A volte sinceramente

ci viene quasi da spazientirci: pare che il nostro principale lavoro sia

diventato quello che aderire e lavorare a progetti di volontariato. Poi però, passato il primo

momento, ci fermiamo a riflettere. Il nostro ruolo un po’ più esposto di altri ci rende più visibili. È

logico che chi opera nel sociale ci chieda aiuto. Inoltre l’aumentare delle richieste è un buon segnale:

è evidente che sempre più persone dedicano parte del loro tempo libero a aiutare i meno fortunati

e i diversi. Abbiamo scelto come principale criterio di selezione (brutta ma necessaria parola) la conoscenza

diretta. Cerchiamo di sostenere associazioni i cui animatori ci garantiscano in prima persona -

se mai ce ne fosse bisogno - che ciò che facciamo arrivi senza troppi rallentamenti all’obiettivo

prefissato. ACRA è una di queste associazioni. Il suo progetto davvero entusiasmante sul

recupero e l’utilizzo dell’acqua ci affascina. Abbiamo fatto diversi viaggi nella nostra vita. Belli

e in prevalenza abbastanza “comodi”. Ciò nonostante ci siamo sempre sentiti più viaggiatori che

turisti. Dei Paesi che abbiamo visitato abbiamo cercato di capirne la cultura e la reale situazione

sociale, al di là degli affascinanti monumenti e delle incantevoli bellezze naturali. Così ci siamo accorti

che spesso l’acqua era al centro di tutto. La sua carenza o totale mancanza segna la povertà e le

disuguaglianze. Il suo utilizzo o meno è dettato quasi sempre da ricatti, poteri, soprusi e violazioni

anche vergognose. Nel così detto Terzo mondo chi ha l’acqua è ricco e ha potere, chi non ce l’ha è

necessariamente sottomesso e impotente.

ACRA ha capito molto bene che la rinascita di un popolo e la salvaguardia della sua crescita e dei

suoi valori – da quelli più immediati a quelli più profondi – nasce dall’acqua.

Ci piace il progetto ACRA. Ci piace per come è concepito e per come è portato avanti. Ci piace per

le persone che lo animano. Per questo intendiamo appoggiarlo sia personalmente che indirettamente

attraverso la nostra attività. In questo senso va per esempio la decisione della produzione Bananas

di finanziare il progetto che prevede un acquedotto nel distretto di Njombe, in Tanzania, con un

euro per ogni biglietto venduto degli spettacoli/registrazioni del “nostro” Zelig.

Quest’anno ACRA è il nostro fiore all’occhiello. Il nostro bicchiere mezzo pieno.”

ZELIG, CAMPIONE DI SHARE E DI SOLIDARIETÀ

Lettera aperta di Gino&Michele e Giancarlo Bozzo, autori di Zelig

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profilo | bilancio sociale 2008

L'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Milano un paio di anni fa ha deliberato di destinare una quota

delle risorse, che sono destinate al servizio idrico integrato, al sostegno di progetti di cooperazione nel servizio

della distribuzione dell'acqua potabile, in Paesi in via di sviluppo. Quando ACRA ha presentato ai nostri uffici

il proprio progetto di realizzazione di un acquedotto in Tanzania, abbiamo valutato che si poteva considerare

questa proposta perchè si trattava di un progetto organico e importante che portava acqua a molti villaggi

e perché prevedeva la realizzazione non di un ‘semplice’ pozzo, ma di un vero e proprio acquedotto. Oggi, in

occasione dell’inaugurazione della prima tranche dell’opera idrica, posso considerarmi soddisfatta della nostra

scelta e del lavoro realizzato per due motivi importanti: si tratta di un progetto che inizia e si conclude nella

sua prima fase nei tempi e nei modi stabiliti e rappresenta un'esperienza di lavoro che ha visto la partecipazione

delle persone che vivono in Tanzania, che vivono in questi villaggi, non solo nella realizzazione dell’opera, ma anche

nell’assunzione di impegno per gestire le infrastrutture idriche in futuro.

È stato interessante, in questi giorni, poter toccare con mano i risultati degli sforzi e dell’impegno profusi

da ACRA e dalla popolazione. Abbiamo compiuto un percorso alla rovescia dalla fontana su, su, verso il

magazzino dei tubi dell'acqua, passando per il luogo in cui vengono preparati ancora manualmente i mattoni, e poi

ancora su fino a raggiungere la sorgente.

Questo percorso ha dato la dimensione della difficoltà della realizzazione di quest'opera. Dall'alto della sorgente

si potevano osservare le strade dell'acqua che le canalizzazioni hanno tracciato e che a breve scompariranno

coperte dall'erba. Sono per ora affascinanti ‘autostrade d'acqua’ in un territorio molto impervio, di montagna,

dove è stato necessario tracciare sentieri di accesso e trasportare a mano tutti i materiali necessari per la

costruzione, ruolo questo rivestito dalle popolazioni dei villaggi.

L’aspetto che mi sembra abbia prodotto la differenza in questo progetto è proprio la scelta che ACRA ha

compiuto di non sostituirsi alla gente del luogo, ma di essere un tutor, un sostegno per le popolazioni locali nel

rispetto del loro modo di vivere, dei loro saperi.

Durante questa missione ho incontrato i due ingegneri locali che gestiscono e sovrintendono al progetto insieme

migliaia di volontari e sono rimasta colpita dalla loro competenza e preparazione. Mi hanno raccontato che di

volta in volta i villaggi hanno dato le proprie braccia e le proprie forze per la realizzazione della’cquedotto, nella

piena consapevolezza che stavano costruendo quest'opera per la loro comunità e per il loro interesse.

Questa scelta di mettere il potenziale economico e le conoscenze dell'organizzazione a servizio della realizzazione

di un progetto e della crescita delle competenze delle popolazioni locali nella costruzione e nella gestione collettiva

dell’acquedotto è sicuramente un approccio positivo perchè non si caratterizza come la costruzione una ‘cattedrale

nel deserto’, ma piuttosto come un piano di intervento ben articolato e funzionale, reso possibile anche grazie al

coinvolgimento e alla collaborazione, a fianco di ACRA, di diverse istituzioni come l'Ato e l'Unione Europea e

associazioni che lavorano nel settore della cooperazione anche di altri paesi europei.

Come Presidente dell’ATO di Milano mi sento di dire che abbiamo creduto in questo progetto perché la sua

forza sta nell’opera e nella capacità di farsi modello replicabile, imitabile e, magari anche migliorabile, in altre

zone dell’Africa, perché acquedotti come questo non devono rimanere esperienze isolate, ma possono e devono

moltiplicarsi e far nascere mille fiori nel deserto.

EFFICIENZA E PARTECIPAZIONE:

ATO E PROVINCIA DI MILANO IN TANZANIA

Dalla videointervista a Bruna Brembilla - Presidente ATO, Provincia di Milano

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profilo | bilancio sociale 2008

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Lo Statuto dell’associazione prevede i seguenti organi istituzionali: l’Assemblea Generale dei Soci, il Consi-glio Direttivo, il Presidente ed il Direttore. Nel corso del 2008 sono state riviste la composizione e il ruolo di alcuni organi decisionali per rendere più agevole il processo di governo dell’organizzazione stessa.

L’Assemblea Generale dei Soci è l’organo deli-berante e sovrano dell’associazione. Si riunisce alme-no una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio d’esercizio, e può essere convocata ogni volta che ne facciano richiesta i due terzi del Consiglio Direttivo o la metà dei soci. A essa partecipano e hanno di-ritto di voto i soci in regola con il versamento della quota associativa. All’Assemblea spettano i compiti di approvare in via definitiva il bilancio d’esercizio; deli-berare sull’orientamento operativo e sul rendimento economico presentati puntualmente dal Consiglio Di-rettivo; eleggere sia il Presidente che i componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale; delibera-re sulle proposte di modifica dello Statuto; deliberare sullo scioglimento dell’Associazione; deliberare su ogni altro argomento sottoposto alla sua approvazione dal Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea Ge-nerale dei Soci, è composto da otto membri eletti tra i soci, di cui uno di essi è il Presidente. Al Consiglio Direttivo spettano tutti i poteri di ordinaria e straor-dinaria amministrazione, a eccezione di quelli riservati dall’Assemblea Generale dei Soci. In particolare, si oc-cupa di visionare e proporre ai soci il bilancio consun-tivo ed approvare quello preventivo; rendere operativi gli indirizzi strategici deliberati nelle Assemblee Gene-rali dei Soci e presentare alle stesse nuove proposte politiche; deliberare sull’adesione e partecipazione dell’associazione a enti e istituzioni pubbliche e private che interessano l’attività della stessa; deliberare l’accet-tazione delle domande per l’ammissione di nuovi soci. Il Consiglio Direttivo nomina il Direttore, incaricato di

coordinare e gestire tutte le attività dell’associazione e, su proposta del Direttore, i Coordinatori di Area, che hanno il compito di gestire le attività dell’Associazione nei paesi di intervento.

Il Presidente è eletto dall’Assemblea Generale dei Soci e dura in carica tre anni. Il Presidente, e in sua as-senza il Vice Presidente, ha la responsabilità della con-duzione e del buon andamento dell’Associazione e la rappresentanza legale di fronte a terzi e in giudizio.

Il Direttore è responsabile delle delibere di carattere gestionale stabilite dal Consiglio Direttivo. Il Direttore coordina e gestisce le attività dell’associazione, in parti-colare è il responsabile dell’organizzazione delle risorse umane e del budget finanziario; inoltre partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo.

Il Collegio Sindacale si compone di tre membri ef-fettivi eletti, anche fra non soci, dall’Assemblea Gene-rale, la quale ne nomina tra questi il Presidente. Dura in carica tre esercizi e ha il compito di controllare l’am-ministrazione dell’associazione, vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto e accertare la regolare tenu-ta della contabilità e dei libri sociali. Deve riunirsi alme-no ogni semestre e presentare la relazione di bilancio all’Assemblea Generale. Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo.

L’assetto istituzionale

La corporate governance

Consiglio Direttivo Direttore

Presidente - Angelo LocatelliVicePresidente - Giuseppe BiellaConsigliere - Giulio PaoliConsigliere - Ilaria CaramiaConsigliere - Paolo MilaniConsigliere - Ada CivitaniConsigliere - Giampietro PizzoConsigliere - Annalisa Bortoluzzi

Elena Casolari

Collegio Sindacale

PresidenteMauro BenassiSindaci effettiviAndrea MazzilliTina Ronchi

Nel mese di maggio 2008 (23-25 maggio) in corrispon-denza delle "giornate di Triuggio” si sono tenute una As-semblea Ordinaria ed una straordinaria; nell’assemblea

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ordinaria si è proceduto all’approvazione del bilancio di esercizio; alla presentazione delle relazioni del Di-rettore e dei Responsabili di settore sulle attività svol-te ed i risultati conseguiti, alla condivisione delle linee strategiche; in un momento successivo i vari coordina-tori paesi hanno poi illustrato le attività ed il posiziona-mento in loco. Nel corso dell’Assemblea Straordinaria immediatamente successiva a quella ordinaria, è stata discussa e approvata la revisione degli articoli dello Statuto relativi alla governance dell’organizzazione, proposta dal Consiglio Direttivo. Nello specifico sono stati modificati gli artt. 132 e 143 relativi la composizio-ne del Consiglio Direttivo, l'art. 16 riguardante il ruolo

2 Art. 13 IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea Generale dei soci, è composto da sette oppure nove membri, eletti tra i soci: il Presidente dell’Associazione; sei oppure otto Consiglieri.Il numero di Consiglieri che hanno un rapporto di lavoro continuativo con l’Associazione di qualsiasi tipo, compreso quello di volontariato, non potrà essere superiore al 50 per cento degli eletti.Qualora durante il mandato venisse a mancare uno o più componenti del Consiglio direttivo, essi saranno sostituiti dai candidati non eletti con il maggior numero di consensi. Nel caso i candidati non eletti risultassero insufficienti o inesistenti, il Consiglio direttivo coopterà altri componenti in sostituzione dei consiglieri mancanti. I consiglieri cooptati, la cui nomina verrà ratificata in occasione della prima Assemblea Generale, dureranno in carica fino alla scadenza naturale del Consiglio Direttivo.Partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo, senza diritto di voto il Direttore.

3 Art. 14Il Consiglio Direttivo è eletto per la durata di tre anni e comunque fino all’Assemblea Generale per il rinnovo delle cariche.I suoi membri sono rieleggibili.Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni volta che questi lo riterrà opportuno, oppure quando ne viene fatta domanda da un numero di consiglieri pari ad un terzo dei consiglieri in carica, mediante lettera, telegramma o fax inviato almeno otto giorni prima della data della riunione o, in caso di urgenza, almeno tre giorni prima della stessa data.Le riunioni sono presiedute dal Presidente o in sua assenza, dal Vice Presidente o dal Consigliere più anziano.Le riunioni sono valide quando interviene la maggioranza assoluta dei consiglieri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assolu-ta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.I consiglieri che abbiano conflitto di interesse con specifiche decisioni da assumere non parteciperanno alle relative votazioni. I casi di con-flitto saranno elencati in apposito regolamento approvato dal Consiglio Direttivo.

4 Art. 16 IL PRESIDENTEIl Presidente:a) è eletto dall’Assemblea Generale e dura in carica tre anni e comunque fino all’Assemblea Generale che procede al rinnovo delle cariche sociali.b) È rappresentante legale dell’associazione di fronte a terzi e in giudizioc) Presiede il Consiglio Direttivod) Ha potere di firma per tutte le attività economiche dell’Associazione e facoltà di supervisione delle attività gestionali dell’associazione. Può delegare questi poteri in tutto o in parte.e) Delega i responsabili che operano all’estero, nominati dal Consiglio Direttivo, ad agire in nome e per conto di ACRAIn caso di assenza temporanea o impedimento del Presidente, il Vice-Presidente ne assume i poteri.

5 Art. 17 IL DIRETTOREa) il direttore coordina e gestisce le delibere approvate dal Consiglio Direttivo, in particolare egli è il responsabile dell’organizzazione delle risorse umane e del budget finanziario e ne risponde direttamente allo stesso Consiglio Direttivob) per la realizzazione di questo compito il Direttore si avvale del coinvolgimento e della partecipazione delle strutture operative dell’Associazionec) il Direttore partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni dl Consiglio Direttivo.

del Presidente4, l’art. 17 relativo al ruolo del Consiglio Direttivo che è stato sostituito come organo gestio-nale dal Direttore5. Come nel corso dell’assemblea ordinaria del 2007 un focus importante è stato rivolto alla figura del socio, attorno al cui ruolo si alimentano aspettative corpose: non solo testimone ed espressione di una idea condi-visa di missione e di valori, nerbo costituente dell’or-gano sovrano, motore di riflessioni sulla vita dell’as-sociazione e suo orientamento politico e strategico, ma anche attivo promotore di una cultura “del dare e del ricevere” che sia orientata alla ricerca di soluzio-ni duratore e di impatto, una cultura di interazione

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fra i popoli e di interculturalità, di pace e di tolleranza, ed infine anello di congiunzione con la società civile. La riflessione aperta sul ruolo del socio, sulla sua presen-za attiva e la sua criticità è in corso da diversi anni da una parte per capire come si possa ottimizzare que-sta figura, dall’altra come rispondere ad una esigenza di espansione ed estensione della base associativa che pur avendo registrato un incremento è sempre poco rappresentativa in termini numerici. A conclusione dell’intenso dibattito che ha visto, da una parte l’appro-vazione delle modifiche statutarie, dall’altra la rilettura della “mission” dell’organizzazione, il Consiglio Direttivo ha avuto il mandato di elaborare una programmazione strategica che declini la missione in linee operative pre-cise che vengano poi presentate nel corso del 2009.

La struttura organizzativa

L’organigramma della struttura di sede dell’associa-zione che è riportato di seguito illustra graficamente i vari settori dell’organizzazione, in sintesi le loro fun-zioni e le linee di “reporting”.

Rispetto al 2007 l’assetto organizzativo è rimasto im-mutato, anche se le riflessioni aperte nel corso dell’an-no hanno posto le premesse per un profondo riassetto nel 2009, contemplando in primis una proceduralizza-zione delle varie funzioni, la costituzione di una funzio-ne di staff trasversale per il presidio del controllo di qualità e risk management, una revisione del settore cooperazione internazionale (PVS) ed educazione allo sviluppo (EAS) che favorisca l'integrazione fra le due aree e la caratterizzazione tematica con la strut-turazione di desk tematici e desk gestionali orientati ai vari donors; il riassetto organizzativo, così brevemente sintetizzato, della sede deliberato nei primi mesi del 2009 prevede una parallela revisione dell’assetto dei coordinamenti con un sostanziale consolidamento lo-cale delle competenze gestionali e strategiche.

Organigramma della struttura operativa

Direttore

Settore cooperazione PVS

Settore ITAmministrazioneSettore EAS Settorecomunicazione

Settoreraccolta fondi

Ufficio stampa

Redazione e pubblicazioni

Web, Multimedia, mostre ed eventi

Supporto e coordinamentoscuole e territorio

Campagna acqua

Campagna adotta una scuola rurale

Contabilità

Rendicontazione

Contrattualistica

Segreteria

America Latina

America Centrale

Africa Centro Occidentale

Africa Orientale

Segreteria Direzione e Presidenza

Rapporti aziende CSR

Rapporti fondazioni private

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Ruoli, mansioni e attività di ogni settore sono stabilite dal Regolamento entrato in vigore nel 2002 e rivisto nel corso del 2008. Nel processo di proceduralizza-zione dei flussi informativi e decisionali avvenuta nel primo semestre del 2009 anche le job descriptions sono state definite con maggiore adeguatezza.

Il settore progetti, PVS ed EAS, costituisce il core busi-ness dell'organizzazione.Il settore PVS (Paesi in via di sviluppo) coordina e gestisce le varie fasi dei progetti di cooperazione allo sviluppo (programmazione, identificazione, formula-zione, implementazione, monitoraggio e valutazione) in supporto ai coordinamenti che direttamente sono coinvolti nella intera gestione dei progetti. Una par-ticolare cura è destinata alla definizione condivisa di strategie e metodologie d’intervento, alla formazione e gestione delle risorse umane e alla corretta gestio-ne delle risorse finanziarie, nel rispetto degli impegni presi con partner locali e internazionali e con gli enti finanziatori.

Il settore EAS (Educazione allo sviluppo) definisce e gestisce sia la programmazione delle attività di edu-cazione allo sviluppo sul territorio, che le iniziative di advocacy e lobbying. Garantisce la partecipazione di ACRA alle reti tematiche a livello locale, italiano ed europeo, supporta la gestione delle campagne, realizza attività educative nelle scuole, finalizza e implementa progetti di educazione allo sviluppo con riflessi sul ter-ritorio italiano, europeo e nei PVS.

Le altre divisioni della organizzazione (comunicazione, rac-colta fondi, amministrazione e IT) sono di supporto ai set-tori progetti per lo svolgimento delle attività particolari.

Il settore comunicazione, in sintonia con il settore PVS ed EAS, definisce le linee strategiche della comu-nicazione, che poi attua nella realizzazione o parte-cipazione ad eventi e a fiere di settore e, attraverso la collaborazione con testate giornalistiche, emitten-ti radiofoniche e reti televisive, nella produzione di

materiale informativo, comunicativo, di marketing ed editoriale. Gestisce i rapporti con gli enti locali, orga-nizza seminari, convegni ed eventi di sensibilizzazio-ne e informazione; promuove partnerhip con società, aziende e fondazioni per la promozione di iniziative di sensibilizzazione e fundraising, ha la responsabilità della gestione e formazione dei ragazzi aderenti ai progetti di Servizio Civile e si occupa del coinvolgimento di volontari e attivisti per diffondere la mission e i valori dell’associazione.

Il settore raccolta fondi, costituito nel corso del 2008 e ad oggi composto da due risorse, ha il com-pito di pianificare e gestire le attività di raccolta fondi da aziende e fondazioni private che tendenzialmente non dispongono le loro erogazione attraverso bandi, e di esplorare attività di partnerhip che vadano oltre la mera raccolta di fondi ma che si propongono di costru-ire modelli di partenariato più strutturati ed articolati.

L’ufficio amministrativo oltre a garantire il corret-to presidio e tenuta della contabilità corrente dell’orga-nizzazione, predispone il budget annuale e provvede al monitoraggio e all’analisi periodica dell’andamento della gestione e della situazione della liquidità, predispone il bilancio d’esercizio, e gestisce i rapporti finanziari con le banche, i clienti e i fornitori, si occupa della gestione del personale e della rendicontazione delle spese sostenu-te a fronte dei progetti per gli enti finanziatori.

Il settore IT (Information Technology) lavora a sup-porto delle altre funzioni ed è responsabile del corretto funzionamento delle macchine informatiche, dei pro-grammi e della rete; garantisce inoltre il costante ade-guamento degli stessi alle necessità operative. In stretta sinergia con il settore comunicazione si occupa di pro-muovere e diffondere la comunicazione on line attraver-so il costante aggiornamento del sito, l’edizione mensile della newsletter, l’inserimento nel web di banner, video e altri materiali multimediali, la creazione di link con altri siti e azioni di web marketing. Dalla fine del 2008 il settore, insieme al settore comunicazione, sta lavorando alla

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Dipendenti Collaboratori Volontari Servizio

Civile/Tirocini/

Stage

Totale

Direzione e Presidenza

1 3 1 5

Amministrazione 1 3 1 2 7

Settore cooperazione PVS

6 2 2 10

Settori EAS/Comunicazione

7 2 5 14

IT 1 1

Totale 1 18 8 10 37

realizzazione di un archivio fotografico e al rinnova-mento del sito dell’associazione che sarà finalizzato nel corso del 2009.

Nel corso del 2008 è stato consolidato il processo di decentramento delle funzioni amministra-tive nei paesi di intervento, che era stato avviato nel 2007 e che contemplava da una parte, il consolida-mento di un presidio locale delle funzioni prettamen-te amministrative dei coordinamenti e della gestione finanziaria dei progetti realizzati in loco e, dall’altra, la strutturazione di un processo di controllo di gestione più adeguato.

A questo riguardo l’associazione ha continuato l’iter che era stato inaugurato l’anno precedente facendo in modo che ogni coordinamento potesse contare su una figura amministrativa senior dedicata, espatriata o locale (con la sola eccezione del Burkina Faso e di El Salvador, che in quanto nuovi paesi non hanno potuto disporre di budget di start up sostanziosi per poter coprire anche figure amministrative dedicate, in questi 2 casi il presidio è stato garantito rispettivamente dal-la sede e dal coordinamento regionale). Inoltre, sono state svolte diverse missioni amministrative di forma-zione e supporto al personale locale nella tenuta della contabilità, del controllo di gestione per ogni progetto, e nelle regole di rendicontazione ai donors. Infine, è stato avviato il processo di elaborazione di un ma-nuale di procedure amministrative relativo alla suddi-visione dei ruoli, dei compiti e delle responsabilità nei coordinamenti, e agli strumenti di comunicazione tra sede e paesi di intervento che è stato completato nel primo semestre del 2009 nell’ambito del processo di proceduralizzazione dei flussi.

La sede in ItaliaIl personale di sede al 31 dicembre 2008 è costituito da 37 unità, di cui 8 risorse impegnate nel servizio civile volontario, 2 tirocinanti e 8 volontari. Esso è composto da 25 donne e 12 uomini, che lavorano per il 40,5% a tempo pieno e per il 59,5% a tempo parziale.

In dettaglio:

Il personale di ACRA ha un’età media di circa 36 anni. È da sottolineare l’alta professionalità dei collaboratori che sono quasi completamente laureati e in molti casi in possesso di un diploma di master specialistico.

Il tasso di turnover ha avuto un ulteriore incremento rispetto agli anni precedenti (+40%), soprattutto con-centrato nella prima metà dell’anno.

Nel complesso, rispetto al 2007, la situazione vede un leggero incremento del personale presente in sede: nonostante infatti si sia concluso il rapporto di lavoro con 3 collaboratori e due volontari, si sono inseriti 6 nuovi collaboratori e vi è stato un aumento dei ragazzi in Servizio Civile Volontario, che sono così passati dai 4 del 2007 agli 8 del 2008.

Nonostante dalla tabella emerga la prevalenza dei contratti di collaborazione a progetto, la lunga dura-ta di numerosi di essi e l’impegno della Direzione ad aumentare il numero di dipendenti, sono a dimostra-zione della centralità della persona e della volontà di garantire stabilità e continuità nei rapporti di lavoro.

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Giovani in Servizio Civile

Anche nel 2008 ACRA ha gestito due progetti di Servizio Civile Volontario (uno in Italia e uno all'estero) presentati grazie alla rete di ARCI servizio civile Milano. Ancora una volta ACRA ha ricevuto tantissime domande, un centinaio.Il servizio civile è ormai un piccolo pilastro della struttura di ACRA e i nuovi volontari che arrivano hanno spesso l'occasione di lavorare al fianco di almeno due “generazioni” di ex volontari. Sono diversi gli operatori della sede di Milano e delle altre sedi del mondo che hanno prestato servizio civile in ACRA. Grazie al contributo di tutte le figure del servizio civile nazionale e internazionale, ACRA ha potuto negli anni allargare e qualificare diverse azioni previste nei progetti, aumentare la propria visi-bilità, fidelizzare il rapporto con beneficiari e donatori. I ragazzi e le ragazze, impegnandosi con serietà, apprendendo, ma anche offrendo contributi significativi e preziosi, hanno rappresentato, in particolare nel 2008, davvero una parte importante dell’associazione.

Il contributo di volontari, tirocinanti, stagisti e attivisti

Per ACRA estremamente importante è il ruolo rivestito dai volontari all’interno della struttura ope-rativa. Si tratta di persone che prestano il loro servizio gratuitamente, donando tempo, professionalità e competenze all’associazione. Nel 2008 hanno offerto il loro contributo volontario in sede 8 persone. Due di esse hanno rivestito rispettivamente il ruolo di Presidente e Vicepresidente, figure chiave dal punto di vista istituzionale, politico e strategico di ACRA. Un’altra persona ha svolto attività di se-greteria della direzione. Una ha contribuito in modo fondamentale al buon funzionamento del settore amministrativo. Tre, con ruolo di stagisti, hanno svolto utile funzione di supporto nei settori progetti, educazione e comunicazione e infine uno ha svolto il lavoro di centralinista.

Oltre ai volontari presenti in sede, ACRA ha potuto contare, anche nel 2008, su altri significativi apporti di volontari che hanno messo a disposizione le proprie competenze per la produzione di materiali edu-cativi, rendicontazioni di progetti, attività di traduzioni, interventi in convegni e seminari, promozione di eventi di raccolta fondi.

A queste figure si sono aggiunte anche quelle degli attivisti, persone (prevalentemente giovani) che hanno collaborato in maniera efficace e funzionale alla buona riuscita di banchetti di raccolta fondi, fiere, convegni, seminari, laboratori e altri eventi di sensibilizzazione, comunicazione e diffusione dell’immagine di ACRA. Tutte iniziative che hanno permesso agli attivisti, ragazzi e ragazze interessati ai temi della co-operazione, di mettersi in gioco e di impegnarsi umanamente e professionalmente in modo sempre più consapevole e cosciente del lavoro che da anni ACRA svolge nel Nord e nel Sud del mondo.

La presenza e la collaborazione degli attivisti ha permesso d’altro canto ad ACRA di ricevere nuova energia, nuovi entusiasmi, nuovi stimoli e ha portato, attraverso la condivisione di aspettative e punti di vista, anche numerosi spunti di rinnovamento.Particolarmente significativa è stata l'azione dei gruppi di appoggio che hanno collaborato organiz-zando e gestendo autonomamente eventi importanti a sostegno di ACRA come i gruppi di Vimercate e di Ronco B. che hanno continuato a sostenere anche quest'anno la campagna Adotta una scuola rurale.

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SERVIZIO CIVILE NAZIONALE CON ACRA:

UN ANNO DI IMPEGNO E DI CRESCITA

Sono le 9:14 e sto prendendo il treno a Lambrate: tra sei minuti arriverò .. nel Sud del mondo!

È un giorno di giugno ed ormai il mio servizio civile sta quasi per terminare. É iniziato tutto a marzo

dell'anno scorso quando ho partecipato a un corso di formazione organizzato da ACRA per i nuovi attivisti:

lì ho conosciuto direttamente ACRA e cosa significa approcciarsi alla cooperazione in modo semplice, ma molto

professionale e valorizzante nei confronti dell'Altro.

Servizio Civile Nazionale, attività in un Organizzazione non governativa, Educazione Allo Sviluppo…

quando ho iniziato entravo in un mondo che conoscevo solo dall'esterno e non sapevo bene di cosa mi sarei

occupata. Le mie esperienze erano solo nell'ambito educativo, ma mi sono trovata ad aver a che fare con persone

disponibili ad accogliermi, a rispondere alle mie domande e ai miei dubbi, a insegnarmi l'importanza di lavorare

in gruppo, dando voce a tutti e ascoltando tutte le opzioni possibili. Ho potuto “toccare con mano” come la

metodologia partecipativa per promuovere dinamiche di coosviluppo ed autosviluppo adottata da ACRA

nei Paesi in cui opera non sia qualcosa di esterno al nostro mondo, ma anzi come sia importante partire da

qui, dall'Italia, dall'Europa per promuovere campagne e per sostenere dinamiche che coinvolgono i Paesi in cui

ACRA opera.Sono contenta di aver scelto il servizio civile: è stata un'esperienza formativa in cui credo molto e che mi ha

permesso di crescere. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma sono certa che in quest'anno ho imparato tanto e

sento di aver avuto la possibilità di percorrere un tratto di strada in un'organizzazione attenta al futuro!

Giulia Donati, servizio civile Italia Settore Educazione allo Sviluppo

Sono riuscito a partecipare al bando per il servizio civile 2008/2009 per un pelo, perché mancavano pochi

mesi ai miei 28 anni. Conoscevo già ACRA, avevo seguito un corso di formazione per attivisti e quindi avevo

collaborato con l’associazione un paio di volte. Il mio servizio civile si è svolto nel settore comunicazione e mi sono

occupato soprattutto di grafica e, in misura minore, della gestione del sito internet. L'importanza che ha avuto

per me quest'esperienza si dispiega sotto varie forme. In particolar modo è stato fondamentale trovarmi in un

ambiente accogliente e composto da persone non solo competenti, ma soprattutto dotate di quel quid che rende

stimolante lavorare al loro fianco (o per meglio dire, nel mio caso, sotto la loro ala protettrice/tutrice). Ho

imparato molto dai miei colleghi, ho acquisito nuove nozioni pratiche e teoriche che spero di poter spendere nel

mio futuro lavorativo e non, ho iniziato a comprendere molte cose sulla comunicazione sociale e su come condurre

e gestire determinati lavori. Tuttavia l'aspetto fondamentale, per me, è stato quello di riuscire a instaurare un

rapporto di fiducia e stima reciproca, che mi ha fruttato la più importante formazione che potessi ottenere da

un'esperienza che sta a metà tra il lavoro e il volontariato. Sto parlando di quella formazione che si compone di

esperienze vissute e condivise, di pause pranzo passate tra chiacchiere e questioni lavorative, di telefonate fatte

e ricevute per risolvere un problema all'ultimo momento, di appoggio e comprensione reciproca, di quel giusto

compromesso tra serenità e leggerezza da una parte e tensione e professionalità dall'altra. In due parole il

servizio civile in ACRA per me è stato soprattutto iniziare ad acquisire un intelligente senso di responsabilità.

Mirko Catani, servizio civile Italia Settore Comunicazione

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Maggio 2008, nuovo bando servizio civile: scelgo ACRA. Perché? A dirla tutta lo scorso anno non

avrei saputo dire cosa mi spinse verso Via Breda a Milano. E nemmeno perché ho scelto di non partire

di nuovo e restare in Italia.

A ottobre mi sono ritrovata nel settore Educazione allo Sviluppo, area advocacy e progetti, un po'

spaesata, nelle mie esperienze precedenti avevo avuto a che fare con i progetti di cooperazione nei paesi

in via di Sviluppo. Vengo travolta subito da sovranità alimentare, diritto di acceso all'acqua, contadini,

network e piattaforme, cisa, roppa, ipc, cicma.... Parole e sigle senza ordine, ma i mesi passano e tutto

prende logica e forma, e così inizio a comprendere il contributo e il lavoro di ACRA in Italia e in Europa,

qui nella nostra realtà quotidiana. Ho capito l'importanza dell'educazione e della sensibilizzazione, della

strette relazioni che esistono tra Nord e Sud e che per cambiare qualcosa a Sud dobbiamo prima agire

noi. I risultati concreti non sono immediati, ci vuole pazienza e costanza, piccoli passi su una strada

lunghissima.È passato un anno... perché ho scelto ACRA? Adesso lo so benissimo: ho imparato tantissimo, sono

cresciuta professionalmente e umanamente e ho incontrato persone che lavorano con passione e serietà che ti

coinvolgono e contagiano. Grazie ACRA!Rosanna Dellera, servizio civile Italia Settore Educazione allo Sviluppo

Dopo ormai quasi un anno passato in ACRA a lavorare con le scuole del territorio milanese mi ritrovo

con una valigia piena di persone, luoghi, colori, parole che non immaginavo poter essere così ricca e varia.

Ho scelto di impegnarmi nell'educazione allo sviluppo convinta che la nostra mentalità e il nostro stile

di vita siano cruciali nel cambiamento delle relazioni tra Nord e Sud del mondo: grazie ad ACRA

e al Servizio Civile ho capito che siamo in tanti a credere in un futuro diverso e migliore, lavorando

pazientemente giorno dopo giorno nelle scuole, nei comuni, nelle associazioni, nei gruppi locali, forti della

nostra passione e perseveranza. Grazie di cuore a tutti i bambini, ragazzi e insegnanti incontrati in questo

lungo ed entusiasmante anno scolastico!Sara Marazzini, servizio civile Italia Settore Educazione allo Sviluppo

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profilo | bilancio sociale 2008

Ho conosciuto ACRA nel 2006 per uno stage del mio master di circa tre

mesi presso un progetto a Zanzibar e, avendo avuto una buona impressione

sul suo modus operandi, l’anno scorso ho deciso di fare domanda presso

questa organizzazione per il servizio civile in Italia.

Avevo avuto qualche esperienza di cooperazione all’estero, in paesi in via di

sviluppo, ma mi mancava un’esperienza di medio-lungo termine in una sede

italiana di una Ong.Quest’anno ho affiancato la Desk Officer che si occupa di Africa

Orientale, ed in particolare di Tanzania; ho potuto collaborare a una notevole

varietà di attività, dalla gestione degli acquisti previsti in Italia e poi

destinati ai progetti in Tanzania, all’elaborazione della nuova progettazione,

alla logistica della spedizione di materiale destinato alla Tanzania, alla

redazione di tutti i report necessari per i rendiconti narrativi e finanziari dei

progetti in corso per gli enti finanziatori, alla ricerca e selezione del personale

destinato alla gestione dei progetti, al controllo dei flussi Italia/Tanzania per

monitorare la situazione delle spese affrontate negli interventi.

Sono molto soddisfatta del fatto di aver potuto spaziare così tanto nelle

attività di routine, mi sono concretamente ed operativamente addentrata nella vita della sede di una

Ong, nelle mansioni quotidiane di un Desk, nei rapporti che intrattiene costantemente con lo staff

presente nei paesi che coordina.

Mi sento cresciuta professionalmente perché ho assorbito competenze, modalità d’intervento e

conoscenze che sentivo mancarmi e che desideravo conquistare; vi sono ancora numerosi aspetti e

competenze che mancano all’appello e sui quali mi confronterò strada facendo.

Entrare in una Ong significa anche relazionarsi con persone che già lavorano al suo interno, che

rappresentano gli interlocutori diretti nel lavoro quotidiano nonché i collaboratori più stretti,

quell’interfaccia che è così essenziale per poter lavorare fruttuosamente in una équipe. In quest’anno

di servizio civile ho cercato, nonostante l’abbondante carico di lavoro, di dedicare energia e attenzione

a quest’aspetto umano, sia perché ho incontrato persone che hanno agevolato molto il confronto e

uno scambio sempre proficuo, sia perché mi piace instaurare nuovi rapporti e non lasciarmi sfuggire

occasioni di arricchimento umano e culturale.

L’accoglienza in ACRA è stata ottima e ho potuto incontrare alcune persone davvero disponibili,

sempre pronte ad aiutare il prossimo anche nelle richieste più banali o noiose, competenti e socievoli.

La mia speranza è di poter, in qualche maniera, essere anche in futuro una persona simile, che sia

capace di svolgere con professionalità e puntualità il proprio lavoro senza dimenticare di essere

disponibili verso gli altri, senza abbandonare quell’apertura, sensibilità e condivisione che sono

essenziali, a mio avviso, in un settore come quello della cooperazione allo sviluppo.

Non posso che dire grazie ad ACRA per quest’anno di stimolo, apprendimento, operatività,

continua riflessione e confronto.Marianna Gabriele, servizio civile Italia Settore Paesi in via di Sviluppo

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profilo | bilancio sociale 2008

Il mio anno di servizio civile è iniziato un pò in sordina, accompagnato da tante incertezze

dovute al fatto di doverlo conciliare con altre attività lavotative, al timore di non riuscire

a inserirmi facilmente in un'organizzazione grande come ACRA, che immaginavo

dispersiva al suo interno, di non riuscire a far fronte a situazioni lavorative per me nuove.

Il lavoro è stato a tratti noioso, a tratti interessantissimo, a tratti... tanto!

L'esperienza professionale di questi mesi è stata decisamente qualificante, e non nascondo

la mia personale soddisfazione per aver visto che mi venivano assegnate sempre più

responsabilità, che mi si interpellava sempre di più col passare dei mesi, e che sono

diventata molto più autonoma e sicura di me rispetto all'inizio.

Ma la cosa che più mi ha incuriosito e che, credo, mi rimarrà attaccata addosso anche

in futuro, è stata la “cornice” al mio lavoro: la compagnia e la condivisione con una "fauna

locale" tra le più interessanti! Persone a volte così diverse fra di loro e da me, ma con le

quali si ha sempre l'impressione di avere qualcosa di cui poter parlare, un'idea comune -

un ideale, oserei dire - nel credere che, dopotutto, nonostante tutto, qualcosa ancora si può

cambiare. Persone che sembrano giovani e fresche, al di là delle caratteristiche anagrafiche,

perchè si vede che credono in qualcosa.

...E chi si aspettava i pranzi comunitari sulla terrazza di ACRA e le lunghe

chiaccherate con gli espatriati di rientro da qualche progetto, che hanno mitigato l'ansia

da scadenze serrate e la stanchezza da riunioni di settore che possono assumere la

portata di un fiume in piena!

In conclusione: bene così! E ora si guarda avanti.

Tiziana Trentadue, servizio civile Italia Settore Paesi in via di Sviluppo

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Le sedi localiLe sedi locali di ACRA sono costituite da tutti i paesi in cui l’associazione ha un ufficio e almeno un progetto di cui è capofila. Il personale che opera in tali sedi è dedicato al coordinamento e alla gestione dei progetti in loco ed è costituito sia da personale espatriato con contratti di lavoro italiano o locale che da personale locale che lavora sulla base di contratti regolarmente registrati nel rispetto delle normative locali del lavoro.

Per cooperante si intende il personale italiano all’estero, con ruolo di coordinamento del paese o di un’area geografica di cui è capofila, di amministratore del Paese, di capo-progetto, di esperto in specifiche tematiche o di assistenza.

In seguito all’aumento dei progetti avviati nel corso dell’anno, vi è stato un incremento del personale espa-triato, che rispetto all’anno 2007 è passato da 23 a 36 unità. In particolare, al 31 dicembre 2008 i cooperanti erano composti da 17 donne e 19 uomini, di cui 29 impiegati a tempo pieno sulla base di contratti di lavo-ro italiani a progetto, nel rispetto della legge 30/2003 (meglio conosciuta come Legge Biagi) e di quanto pre-visto dal Ministero degli Affari Esteri, mentre 7 erano assunti nel pieno rispetto delle normative locali.

Nel corso del 2008 ACRA ha deciso di aumentare le figure giovani di supporto ed assistenza ai capi-pro-getto; in particolare si è investito molto sui progetti di Servizio Civile oltre che agli stage post-universitari e post-master. In particolare, nonostante al 31 dicem-bre 2008 vi fossero solo 4 ragazzi in Servizio Civile all’estero, nel corso dell’anno erano stati 6 di cui un maschio e 5 femmine partiti tra dicembre 2007 e gen-naio 2008 e rimasti sul campo per 8 mesi di attività. Gli stagisti sono invece stati 4, tutti provenienti da enti universitari e destinati a restare in loco per un periodo compreso tra i 5 e i 12 mesi.

Un ulteriore contributo alla realizzazione degli inter-venti previsti dai progetti, è stato dato dai consulenti e dai ricercatori che si sono avvicendati nel corso

CooperantiServizio

Civile/Stage/Volontari

Consulenti/ Ricercatori

Personale locale

Totale

Bolivia 4 1 14 19

Burkina Faso 2 18 20

Camerun 5 1 4 169 179

Ciad 7 1 30 38

Ecuador 5 14 19

Nicaragua(El Salvador e Honduras)

5 1 27 33

Senegal 2 1 1 18 22

Tanzania (e Zanzibar) 8 1 33 42

Totale 38 6 5 323 372

dell’anno, a seconda delle esigenze progettuali. Alla fine del 2008 si trovavano in loco 4 logopedisti im-pegnati in un progetto in Camerun, e un ricercatore dell’Università di Milano in Senegal.

Il personale locale è prevalentemente costituito da personale operativo impiegato nel supporto alla im-plementazione delle attività previste nei vari progetti e nella gestione delle sedi locali. Si tratta quindi di am-ministratori, contabili, segretari, animatori, educatori, guardiani, socio-economisti, ambientalisti, informatici, logisti, tecnici, promotori, autisti. Le elevate competen-ze tecniche presenti in alcuni dei paesi di intervento permettono anche l’inserimento di personale locale in ruoli di coordinatore paese e capo-progetto, e con funzioni di ingegnere, medico, educatore, agronomo, veterinario, sociologo. Tale personale è inserito all’in-terno dell’organizzazione sulla base di contratti di la-voro redatti e registrati nel rispetto delle normative locali. Ciò ha permesso l’assunzione di parte del per-sonale con contratti a tempo indeterminato, relativa-mente a persone il cui ruolo è stabilmente necessario all’interno della sede locale, e con contratti a termine per figure di consulenti o tecnici il cui impiego è fina-lizzato alla realizzazione di attività specifiche nei singoli progetti attivi.

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Paes

i di i

nter

vent

oLa sezione dedicata ai coordinamenti paesi e ai coordinamenti regionali è stata pensata come un percorso ideale fra i vari punti cardinali in cui ci muoviamo, come un ulteriore quadro di sintesi delle attività che vengono realizzate in paesi diversi, con caratteristiche proprie, uniti però da profondi e simili disagi e distorsioni. Il per-corso dell’organizzazione in questi paesi ha una storia particolare, in alcuni particolarmente matura in altri ad uno stadio ancora giovane di sviluppo; in tutti è forte e determinante il radicamento sul territorio, la relazione con i partner locali, l’orientamento d’intervento rurale.

La volontà di fornire una fotografia dei coordinamenti è nata dalla riflessione che ha portato nel corso dell’anno a ripensare l’assetto organizzativo dell'associazione, in cui alla valenza da sempre strategica dei coordinamenti si farà da ora progressivamente corrispondere, nell’ambito dell’assetto generale dell’organizzazione, un uguale peso in termini di responsabilità e autonomia: l’obiettivo è di consolidare nel tempo queste realtà periferiche trasferendo o accreditando ulteriormente le competenze e i talenti presenti.

Per fornire una chiave di lettura omogenea è stata inserita per ciascuno dei coordinamenti una scheda con parametri di sintesi ufficiali dell’UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite). La nostra posizione è che i dati ufficiali non raccontano il tessuto dei paesi, le sofferenze delle popolazioni, gli squilibri intensi, le asimmetrie, gli scompensi dello sviluppo, le sperequazioni, i problemi di governance e di democrazia, le criticità profonde. Non pensiamo che la povertà si racconti con delle statistiche che fra l’altro non abbracciano lo stato di privazione dei diritti e di accesso alle opportunità, ma ci è sembrato comunque in qualche modo di orien-tamento riportare ciò che le statistiche ufficiali illustrano. In modo particolare sono stati estratti dati relativi alla popolazione, al reddito medio, a livello di scolarizzazione infantile e adulta, all’accesso ai servizi di acqua potabile e ai servizi sanitari, essendo questi alcuni bisogni diffusi a cui ACRA cerca di dare una risposta. Vengono quindi presentati i campi di intervento, le aree coperte e la struttura nei paesi.

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Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 20.6%

- 2007 19.1%

Popolazione totale 14.784.000 ab.

PNL pro capite (USD) $430 ($1.17 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 52 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 29%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 47%

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 59%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 72%

- urbana 97%

- rurale 66%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 13%

- urbana 41%

- rurale 6%

BURKINAFASO

Il paese in cui ACRA è presente dal 2007

ACRA è in Burkina Faso dal 2007 nella Regione dell’Est (Provincia della Tapoa), area caratterizzata da un clima sahelo-sudaniano, con un progetto di conservazione e gestione razionale delle risorse naturali che prevede, da una parte, l’accompagnamento dei comuni rurali nel dotarsi di strumenti di pianificazione ambientale e, dall’altra, il sostegno ai produttori di base nella gestione condivisa delle risorse naturali. Il rapporto principale è tenuto con gli otto comuni rurali della provincia della Tapoa e con le organizzazioni di villaggio. Il paese è uno dei più poveri al mondo con estremi e diffusi bisogni in tutti settori, con una popolazione (oltre 14 milioni) che vive per l’80% nelle regioni rurali.Quasi la metà della popolazione è costituita dal gruppo etnico Mossì, che occupa l’altipiano centro-setten-trionale, tra il Volta Nero ed il Volta Bianco. Gli altri gruppi etnici presenti sul territorio sono i Gourmantché, i Samo, i Gurunsi, i Bobo, i Dioula, i Lodi, i Gurma e, nel Nord, i Peul, i Tuareg e i Bella.

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A fine 2008 nel paese erano presenti due cooperanti, uno con il ruolo di coordinatore Paese e capo proget-to e un'esperta ambientale, mentre il personale locale era composto da 18 persone di cui 15 uomini e 3 donne.

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Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 13.9%

- 2007 14.8%

Popolazione totale 18.549.000 ab.

PNL pro capite (USD) $1050 ($2.87 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 50 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 68%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 84% stimato

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 90%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 70%

- urbana 88%

- rurale 47%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 51%

- urbana 58%

- rurale 42%

CAMERUN

Il paese in cui ACRA è presente dal 1992

ACRA, che è presente nel paese dal 1992, ha iniziato le sue attività con un forte partner locale (INADES) nell’am-bito della formazione agricola, favorendo da subito l’isti-tuzionalizzazione e il consolidamento dei gruppi sponta-nei di contadini perché insieme potessero far fronte con maggiore efficacia ai problemi di accesso e gestione del mercato. Le criticità maggiori nel paese sono legate all’ac-cesso all’acqua, al presidio della sicurezza alimentare, oltre che alla qualità dell’educazione primaria e alla diffusione ed efficacia delle infrastrutture sanitarie.ACRA ha rivolto i suoi interventi agli agricoltori cercan-do di intervenire nella produzione e commercializzazio-ne dei prodotti agricoli con formazioni puntuali e con la realizzazione di magazzini usati come banche dei cereali per far fronte ai periodi di carestia. Un secondo filone di intervento ha riguardato gli allevatori a cui sono state rivolte attività di formazione sull’igiene e salute degli animali e sull’approvvigionamento e trasformazione del latte. Nel 2008 in questo ambito sono state portate avanti anche attività di produzione e commercializzazione suinicola.Il terzo ambito di intervento è sanitario: nello specifico ACRA supporta una fondazione locale che si occupa della riabilitazione di bambini e adulti disabili, la fascia più vulnerabile ed esposta nel contesto in cui si opera, garantendo loro un’assistenza e un percorso di reinserimento nei villaggi di provenienza.

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Il Camerun ha ampie risorse naturali, una matura in-dustria del legno e dell’alluminio e un’agricoltura dif-fusa con coltivazioni di banane, caffè, cacao e cotone.Nonostante queste risorse il paese è penalizzato dalle precarie infrastrutture e da una morfologia territoriale che marginalizza per disponibilità ed accesso di risorse le zone estreme del paese.

Per questo molte delle attività di ACRA sono con-centrate nella regione dell’estremo nord (Maroua e Yagoua) e più marginalmente nella regione del centro, dove è localizzato l’ufficio di coordinamento nella ca-pitale Yaounde. I partner di progetto sono le organiz-zazioni contadine (Gruppi di Interesse Comune e fe-derazioni), ma anche Ong locali, amministrazioni locali e enti ministeriali.

A fine 2008 nel paese erano presenti 5 cooperanti, fra cui il coordinatore paese, l’amministratore paese, un capo progetto, un'esperta in riabilitazione e un'agro-noma tropicale; il personale locale era costituito da 169 persone prevalentemente impiegate, a suppor-to delle attività di reinserimento dei giovani affetti da malformazioni e nella fondazione partner dei due pro-getti sanitari in corso.

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Il Ciad, il paese in cui ACRA ha iniziato il suo percorso nel 1968, è uno dei paesi più poveri al mondo, esposto a di-sordini interni e flussi di profughi dal Sudan e dalla Repub-blica centroafricana. All'inizio del 2008 il paese ha sfiorato l'ennesimo colpo di stato da parte di ribelli provenienti dal nord-est del paese al confine col Sudan.ACRA pur avendo evacuato la maggior parte del persona-le ha garantito un presidio durante tutta la crisi. Il Ciad ha una forte vocazione rurale, con un'economia prevalente-mente basata sull’agricoltura e l’allevamento ed è caratterizzato da rigide condizioni ambientali (due sole stagioni: secca o piovosa) che rendono difficile la pratica agricola intensiva (l’agricoltura si basa su tecniche tradizionali e attrezzature arcaiche) e ostacolano la circolazione di merci e persone; inoltre l’assenza di un litorale marino e la mancanza di una rete stradale articolata tagliano fuori il paese dalle vie commerciali e impediscono la nascita di una consistente attività industriale. Gli indici di sviluppo umano dell’UNDP confermano come il Ciad sia un Paese in forte difficoltà: la maggior parte della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, l’accesso a fonti di ac-qua potabile nelle aree rurali è molto limitato mentre la popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati è assolutamente insufficiente. Ciò ha rilevanti effetti negativi sulle condizioni di salute della popolazione. Proprio per questo quadro così precario in Ciad abbiamo supportato negli anni e nel 2008 iniziative di carattere sanitario.

CIAD

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 20.1%

- 2007 20.9%

Popolazione totale 10.781.000 ab.

PNL pro capite (USD) $540 ($1.51 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 51 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 26%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 36% stimato

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 31%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 48%

- urbana 71%

- rurale 40%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 9%

- urbana 23%

- rurale 4%

Il paese in cui ACRA ha iniziato il suo

percorso nel 1968

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Oltre agli interventi sanitari ACRA gestisce con partner locali progetti nell’ambito dello sviluppo agricolo, della gestione sostenibile delle risorse naturali, nell’ambito economico intervenendo sulla capitalizzazione delle risorse, l’incentivazione del risparmio e del credito, e lo sviluppo delle organizzazioni contadine nelle diver-se filiere produttive, e in ambito sociale con interventi nell’educazione primaria. Nel fare ciò ci affidiamo ad una metodologia consolidata che si basa sull’approccio partecipativo, in cui l’obiettivo è la responsabilizzazio-ne delle organizzazioni di base nella realizzazione dei progetti costruiti insieme. La concertazione e la ne-goziazione sono i momenti privilegiati di ogni azione intrapresa.I nostri interventi, realizzati in collaborazione con le direzioni tecniche dei ministeri, le Ong e altri part-ner locali, toccano quindi le tematiche dell’ambiente, dell’educazione, dell’economia e della salute. L’équipe fa capo a un ufficio di coordinamento basato nella capitale N’Djamena. A fine 2008 erano presenti 7 espatriati più un ricercatore e 30 dipendenti locali (7donne e 23 uomini) assunti a tempo pieno con titoli di studio che vanno dalla maturità alla laurea.

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ACRA è presente in Mali dal 2007. Il Paese saheliano, uno dei più colpiti dal processo di desertificazione in Africa, avverte cronici i problemi della scarsità dell’acqua, il degrado del suolo e l’eccessivo sfruttamento delle risorse forestali.Il Mali è attualmente al 166 posto (su 174 paesi considerati) nell’indice di sviluppo umano elaborato dall’UNDP.Dal punto di vista sociale, il Mali presenta molteplici gruppi etnici, dei quali il principale è quello Bambara. Oltre ai Bambara, le principali etnie sono Fulani, Manding, Sonrai, Senoufo, Dogon. ACRA è presente con un progetto di valorizzazione e promozione delle medicine tradizionali. Questo progetto è imperniato su un’idea della salute, intesa non come stato di assenza di malattia, bensì come pieno benessere fisico, mentale e sociale (cfr. OMS, Carta per la Salute, Ottawa 1986).Da questa idea di salute discende l’importanza dei saperi tradizionali rispetto a questo ambito centrale dello svi-luppo umano, ed in particolare l’importanza dei contributi che la medicina tradizionale, sia in sé, sia nella sua arti-colazione con quella moderna, può dare al miglioramento delle condizioni di salute e di vita dei Paesi più poveri.

MALI

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 25%

- 2007 19.6%

Popolazione totale 12.337.000 ab.

PNL pro capite (USD) $500 ($1.36 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 54 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 23%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 61%

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 51%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 60%

- urbana 86%

- rurale 48%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 45%

- urbana 59%

- rurale 39%

Il paese in cui ACRAè presente dal 2007

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Dalla consapevolezza diffusa fra alcune Ong operanti sul tema è nata una serie di contatti tra le organizzazioni che in alcuni paesi dell'Africa Occidentale si stanno occupando, finora in modo isolato, del tema della medicina tradizionale.Il progetto affronta alcuni problemi sanitari in alcune comunità rurali di Mali e Senegal che, seppure a livello micro, rispecchiano però le problematiche sanitarie nazionali dei due paesi d’intervento. Il sistema di cura convenzionale, nonostante abbia tentato di risolvere le difficoltà sanitarie di tali paesi, non riesce da solo a garantire la copertura sanitaria alle popolazioni locali, infatti i servizi sanitari sono quasi sempre concentrati nelle sole aree urbane mentre quelle rurali, dove tuttora vive la maggior parte della popolazione del Terzo mondo, ne risultano spesso sprovviste. Le medicine tradizionali costituiscono spesso un efficace rimedio a cui le popolazioni del Sud del mondo possono ricorrere nei momenti di difficoltà, sia per la loro diffusione territoriale, sia per la loro accessibilità economica. Il settore della medicina tradizionale consente di rimettere al centro delle politiche sanitarie le tradizioni mediche autoctone e l’idea di un servizio sanitario più vicino ai bisogni, alla cultura ed alle prospettive delle popolazioni.

I partner locali sono il Dipartimento di Medicina Tradizionale, l’Associazione di Terapeuti Tradizionali del Bélédougou (ATTB), Kolokani-Banamba e la Federazione delle Associazioni di Terapeuti Tradizionali di Bandiagara (FATTB). A fine dicembre 2008 il personale era composto da un espatriato responsabile delle attività.

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ACRA che è presente dal 1984 in 9 regioni sulle 14 del paese (Dakar, Diourbel, Fatick, Kaffrine, Kédougou, Kaolack, Kolda, Louga, Matam, Saint Louis, Sédhiou, Tambacounda, Thiès. Ziguinchor) interviene in diversi ambiti: microfinanza, agrobiodiversità/sicurezza alimentare, medicina tradizionale, infrastrutture idriche e corrispon-dente promozione e sviluppo dei comitati a livello comunitario per la gestione partecipativa delle stesse. ACRA ha avviato il suo intervento in Senegal in progetti di educazione, rafforzamento del ruolo delle donne, sviluppo della microfinanza, ed in generale attività di sostegno alle organizzazioni contadine. Con la decentra-lizzazione socio-politica avviatasi in Senegal, ACRA ha potuto strutturare meglio le proprie attività sostenendo il processo di sviluppo locale, inserendo le proprie azioni all'interno dei piani di sviluppo locale delle zone di intervento; proprio in virtù di questo processo ACRA ha nel tempo avuto modo di appoggiare il PSL (piano di sviluppo locale) della Comunità rurale di Coubalan.Con la promulgazione della Legge 95/07 in materia di microfinanza, ACRA inoltre si è inserita nel quadro giu-ridico nazionale perché potesse accreditarsi a livello istituzionale al fine di sostenere la nascita delle Casse di Risparmio e di Credito.

SENEGAL

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 14.9%

- 2007 11.4%

Popolazione totale 12.379.000 ab.

PNL pro capite (USD) $820 ($2.3 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 63 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 43%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 58% stimato

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 61%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 77%

- urbana 93%

- rurale 65%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 28%

- urbana 54%

- rurale 9%

Il paese in cui ACRA è presente dal 1984

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profilo | bilancio sociale 2008

I nostri partner sono soprattutto le organizzazio-ni contadine che ci richiedono progetti di sostegno all'agricoltura ma interloquiamo anche con il Ministe-ro della Tutela Ambientale, il Ministero della Famiglia, il Ministero dell'Infanzia, il Ministero della Microfinanza e dell' Imprenditoria Femminile.

Uno dei problemi sostanziali del paese è che il 65% della propria sussistenza alimentare dipende dall'este-ro. Per questo motivo è rilevante nell’ambito dei no-stri progetti l’attenzione rivolta al tema della sicurezza alimentare.

A fine del 2008 nel paese erano presenti 3 cooperanti, tutti e tre responsabili di progetto, mentre il personale locale era costituito da 18 persone di cui 12 uomini e 6 donne.

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profilo | bilancio sociale 2008

ACRA ha iniziato le attività nel paese nel 2005 con un progetto di elettrificazione rurale nel distretto di Ludewa, un progetto di infrastruttura idrica e “capa-city building” nel distretto di Njombe e un progetto di turismo “pro-poor” a Zanzibar, entrambi nel 2006. Il paese, che gode di una sostanziale stabilità politica, soffre cronicamente di alcuni scompensi strutturali, fra cui l'altissima incidenza del virus dell'HIV/AIDS che data la capillare diffusione nel paese è il principale motivo del basso valore a cui si attesta l'indice relativo all'aspettativa di vita alla nascita (52 anni). Altri problemi struttu-rali riguardano la forte marginalizzazione delle aree rurali dove trova impiego circa l'80% della popolazione, la carente qualità delle infrastrutture (idriche, elettriche, sanitarie, dei trasporti), lo scarso livello del sistema educativo e gli intensi flussi migratori da e per i paesi confinanti. L'economia del paese si basa soprattutto sull'agricoltura che, pur rappresentando l'85% del PIL riguarda solo il 4% della superficie del paese per le particolari caratteristiche topografiche e climatiche.

TANZANIA

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 15.7%

- 2007 11.6%

Popolazione totale 40.454.000 ab.

PNL pro capite (USD) $400 ($1.09 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 52 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 72%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 73% stimato

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 83%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 55%

- urbana 81%

- rurale 46%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 33%

- urbana 31%

- rurale 34%

Il paese in cui ACRA è presente dal 2005

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profilo | bilancio sociale 2008

La Tanzania è inoltre ricca di risorse minerarie e sono stati scoperti da poco giacimenti di gas naturali. Il turismo rappresenta una fonte di reddito importante in alcune aree del paese, in modo particolare a Zanzibar e nelle aree vicino ai grandi parchi (che occupano il 4,5% della estensione del paese). La crescita demo-grafica annua è dell'1,9%, mentre il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è dell'11,2%.Nel quadro dei bisogni del paese ACRA, in partnerhip con le associazioni e le autorità lo-cali (anche ecclesiastiche come nel caso della Diocesi del distretto di Njombe), e gli enti parastatali (Zanzibar Water Authority), ha de-ciso di occuparsi in termini prioritari di acces-so e gestione delle risorse naturali, dell'acqua, dello sviluppo rurale in termini di opportu-nità economiche per le fasce più vulnerabili e marginalizzate come nel caso del progetto realizzato a Zanzibar sugli indotti del turismo per i poveri.

A fine 2008 il coordinamento contava 8 risor-se espatriate, 33 locali e 3 volontari.

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ACRA è presente dal 1985 in Bolivia, un paese caratte-rizzato da forti divisioni sociali, disomogeneità nell’ac-cesso e gestione delle risorse, da carenze infrastruttu-rali pesanti. La Bolivia ha un territorio che copre aree di foresta amazzonica, valle e altipiano, fino a raggiunge-re le vette delle Ande; di conseguenza ha una varietà di clima estrema (dai 50° centigradi del Chaco ai -25° del-le Ande). Le sue principali risorse, storicamente, sono legate al sottosuolo: minerali ed idrocarburi. Inoltre il Paese possiede una bio-diversità consistente, superiore alla gran maggioranza degli altri Paesi della stessa regio-ne. Per questo suo patrimonio la Bolivia è stata soggetta nel tempo a sfruttamenti irrazionali e non sostenibili delle proprie risorse gestiti a vantaggio di poche e ristrette fasce della popolazione.I principali bisogni a cui si cerca di dare una risposta sono relativi soprattutto alla gestione delle risorse naturali, spesso poco sostenibile e realizzata senza la partecipazione delle popolazioni locali. Questo obiettivo viene perseguito riducendo la marginalizzazione dei produttori locali nell’accedere al mercato e favorendo la loro partecipazione alla creazione di valore aggiunto nella catena produttiva. Attualmente ACRA lavora nell’ambito delle infrastrutture idriche e modelli di auto-gestione comunitaria delle stesse, educazione ambientale, sviluppo della catena produttiva del lama e appoggio alle Organizzazioni Economiche Contadine (OECAs).

BOLIVIA

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 12.5%

- 2007 5.7%

Popolazione totale 9.525.000 ab.

PNL pro capite (USD) $1260 ($3.45 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 65 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 90%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 78% stimato

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 90%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 86%

- urbana 96%

- rurale 69%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 43%

- urbana 54%

- rurale 22%

Il paese in cui ACRA è presente dal 1985

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Negli anni passati ACRA ha lavorato anche in progetti di elettrificazione rurale, appoggio alla catena produt-tiva della noce amazzonica e del caffè, attività casearie e appoggio all'educazione e formazione superiore.I partner di ACRA in Bolivia sono essenzialmente le organizzazioni di base comunitarie (comitati, organiz-zazioni sindacali, ecc.), OECAs e Municipi. A diversi livelli ACRA interloquisce e costruisce rapporti anche con enti governativi, Ministeri, sovrintendenze e altre realtà della società civile quali ONG locali e reti di rappresentanza delle organizzazioni di base attive nei settori di intervento di ACRA.ACRA lavora al momento in 4 dei 9 dipartimenti del Paese: La Paz, Pando, Potosí e Tarija. A fine 2008 il personale espatriato era composto da 4 persone (3 uomini e 1 donna) di cui: il coordinatore paese, un capoprogetto, un amministratore e un esperto in educazione ambientale.Il personale locale era invece composto da 14 perso-ne, 10 uomini e 4 donne, tutti con impieghi full time e contratti a tempo indeterminato. Di questi, 7 hanno titolo di studio superiore (4 uomini e 3 donne), 2 tito-lo di studio intermedio (1 uomo e 1 donna), 3 titolo basico e 2 nessun titolo. Durante il 2008 sono stati realizzati dei corsi rivolti a tutto il personale dirigente e amministrativo espatriato e locale sull'uso degli stru-menti amministrativi di ACRA.

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profilo | bilancio sociale 2008

Il coordinamento del centro-america, che è l’unico nell’universo ACRA a ca-rattere regionale, presiede la gestione degli interventi in Nicaragua, Honduras e El Salvador. I tre paesi presentano ca-ratteristiche comuni a livello morfologi-co, etnico, linguistico, culturale e criticità strutturali simili, anche se con una speci-fica ed individuale caratterizzazione. La presenza di ACRA si è progressivamen-te consolidata nella regione a partire dal Nicaragua dove ha sede l’ufficio di coordinamento e in cui l’associazione è presente dal 1986.

CENTRO AMERICA

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

NICARAGUA HONDURAS EL SALVADOR

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 6.8% 5.8% 6%

- 2007 3.5% 2.4% 2.4%

Popolazione totale 5.603.000 ab. 7.160.000 ab. 6.857.000 ab.

PNL pro capite (USD) $980($2.68 al giorno)

$ 1600($ 4.38 al giorno)

$2850($7.8 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 73 anni 70 anni 72 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 81% 83% 86%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 90% 79% stimato 94%

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007

102% 102% 94%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 76% 84% 84%

- urbana 90% 95% 94%

- rurale 63% 74% 68%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 48% 66% 86%

- urbana 57% 78% 90%

- rurale 34% 55% 80%

ACRA è presente in Nicaragua dal 1986

e in El Salvador e Honduras dal 2008

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profilo | bilancio sociale 2008

Il Nicaragua è il più grande paese del Centro America come esten-sione territoriale (129.494 km2) ma vi vivono appena 5.465.100 abi-tanti (censimento 2005). Secondo l’Indice di Sviluppo Umano è il 2° Paese più povero dell’America Latina, dopo Haiti.

El Salvador è il territorio meno esteso ma anche il più densamente popolato della regione. Dopo 12 anni di guerra civile, nel 1992 è inizia-to il processo di pacificazione e democratizzazione del paese.

L'Honduras (nome ufficiale República de Honduras) è ancora oggi uno dei paesi meno sviluppati e industrializzati dell'America centrale con un prodotto nazionale lordo di 740$ pro capite, (posizionato al 113° posto della clas-sifica mondiale).

I principali scompensi che si configurano come tratti comuni nei tre paesi sono la forte iniquità nella distribuzione dei redditi e delle risorse e il disomogeneo accesso alle opportunità, i discutibili assetti di governance istituzionale e trasparenza, la diffusa corruzione, le carenze a livello infrastrutturale, ed il forte fenomeno migratorio soprattutto giovanile. La presenza di un coordinamento regionale ha permesso nel 2008 la realizzazione di un progetto tran-sfrontaliero nell’ambito di un ampio programma dell’unione Europea sulla sicurezza alimentare (PRESANCA). Questo è uno dei temi su cui interviene ACRA nella regione, oltre ad interventi nell’ambito della gestione delle risorse naturali, per far fronte al problema diffuso della deforestazione e di accesso e di distribuzione dell'acqua potabile e servizi sanitari di base; altri interventi riguardano la gestione integrata dei rifiuti e lo sviluppo rurale; in El Salvador, dove la presenza di ACRA si è accreditata solo a partire dal 2007, si è intervenuti con micro-azioni tra cui la costituzione di alcune imprese cooperative per l’allevamento e la commercializzazione di pollame, suini, la produ-zione di ortaggi e lavorazione del cocco oltre alla strutturazione e realizzazione di attività che stimolino abilità

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profilo | bilancio sociale 2008

e capacità artistiche: laboratori di mu-sica tradizionale, danza, formazione di giovani comunicatori e realizzazione di programmazioni radiofoniche a base comunitaria, con lo scopo di interve-nire su tematiche di educazione civica per sensibilizzare sull'importanza della partecipazione politica allo scopo di rendere i giovani attori attivi nei pro-cessi di sviluppo economico, politico e sociale delle comunità di appartenenza. Nel paese infatti sono evidenti i pro-blemi legati al processo di democra-tizzazione e quelli legati a forti disagi giovanili.

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profilo | bilancio sociale 2008

In El Salvador le possibilità di uno sviluppo sosteni-bile delle aree rurali sono determinate, tra le altre cose, dall'opportunità che i giovani hanno di par-tecipare attivamente alla formulazione e alla pro-gettazione delle politiche di sviluppo e, allo stesso tempo, dall'accesso al lavoro che consenta ai giovani di evitare la necessità di migrare verso altre zone del paese o all'estero. Secondo i dati 2006 del CRECEN (Centro de Recursos Centroamericanos) ogni giorno circa 700 cittadini abbandonano El Salvador: si calco-la, infatti, che ben 2,5 milioni di salvadoregni vivano all'estero e, di questi, circa 2,3 milioni risiedano negli Stati Uniti.

A fine 2008 nell’ufficio di coordinamento a Managua erano presenti 5 cooperanti, di cui uno con responsabilità di coordinamento regionale ed uno con ruolo di amministratore regionale, e tre con responsabilità di progetto; nell’ufficio di San Salvador era invece presente un espatriato con funzioni di capo progetto. Il personale locale era composto da 21 collaboratori in Nicaragua e 6 in El Salvador; infine a Managua erano presenti 2 volontari del servizio civile nazionale.

Le organizzazioni partner con cui l’associazione lavora da tempo e in modo strutturato sono le Alcaldias (muni-cipalità locali), le Fondazioni che si occupano di sviluppo locale, le Università e le Associazioni locali soprattutto femminili.

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profilo | bilancio sociale 2008

L’Ecuador è considerato un paese a reddito medio, come la maggior parte dei paesi della regione; tuttavia, al suo interno la distribuzione delle ricchezze e delle risorse è estremamente diso-mogenea ed esistono fasce di popo-lazione vulnerabili che vivono in con-dizioni molto estreme e con redditi bassi. Secondo dati ufficiali dell’Istituto Nazionale di Statistica e Censimento, INEC, il 56% della popolazione vive in condizioni di povertà, e per il 70% ri-siede in aree rurali, dove le condizioni di produzione e di accesso al mercato sono difficili e la situazione di copertu-ra dei servizi di base (per esempio, l’ac-qua potabile) è estremamente critica. Dalla tabella sottostante che riassume i dati ufficiali dell’UNDP come per gli altri paesi/regioni, questa profonda asimmetria interna non compare dal momento che indica valori medi, ma è comunque riportata per chiave omogenea di lettura rispetto alle altre aree in cui ACRA è presente.

ECUADOR

Indici di sviluppo umano dell’UNDP

Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni:

- 1990 5.7%

- 2007 2.2%

Popolazione totale 13.341.000 ab.

PNL pro capite (USD) $3080 ($8.43 al giorno)

Speranza di vita alla nascita (in anni) 75 anni

Tasso totale di alfabetismo adulti 2000-2007 93%

Iscrizione/frequenza scuola primaria 2000-2007 97%

Tasso di alfabetismo adulti: femmine in % rispetto ai maschi 2000-2007 98%

% popolazione che ha accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile:

- totale 95%

- urbana 98%

- rurale 91%

% popolazione che ha accesso a impianti igienici adeguati:

- totale 84%

- urbana 91%

- rurale 72%

Il paese in cui ACRA è presente dal 1998

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profilo | bilancio sociale 2008

ACRA ha iniziato il suo intervento in Ecuador nel 1998 attraverso piccoli interventi rivolti a migliorare la funzio-nalità della filiera commerciale in alcune zone rurali a sostegno di organizzazioni di produttori agricoli. Dal 2000 mantiene una presenza costante nel paese e declina i propri interventi progettuali in processi di sviluppo portati avanti dai partner locali. Gli ambiti di intervento sono il rafforzamento delle catene di produzione, trasformazione e commercializzazione, la promozione della microfinanza, il sostegno alla popolazione locale nella gestione sosteni-bile delle risorse naturali, in particolare l’acqua. Per quanto riguarda l’acqua, negli ultimi anni l’intervento di ACRA ha incluso forti componenti di sensiblizzazione ed advocacy; questo impegno si è tradotto, grazie anche alle iniziative di altri settori della società civile, in un importante processo di accreditamento che ha portato all’inclusione nella nuova Costituzione del paese di un capitolo specifico sulla gestione dell’acqua che ne proibisce la privatizzazione.

Da un punto di vista geografico l’azione di ACRA si è concentrata nella parte centro-nord della sierra (province di Imbabura, Pichincha, Cotopaxi, Chimborazo e Cañar) e nella provincia di Morona Santiago, nell’Oriente meridio-nale. Nel 2008 è iniziato un intervento a sostegno delle popolazioni ancestrali delle mangrovie in 5 province della costa (Esmeraldas, Manabì, Guayas, Santa Elena ed El Oro). I beneficiari di ACRA sono comunità rurali dedicate all’agricoltura, alla pesca, alla raccolta di molluschi e crostacei o a piccole attività artigianali e di commercio. Nel caso delle iniziative in Amazzonia i beneficiari sono le comunità indigene Achuar, che vivono della caccia, della rac-colta dei prodotti della foresta e di un’agricoltura incipiente di sussistenza.

A fine 2008 il personale era costituito da una coordinatrice paese e da 4 espatriati (di cui 3 con contratto locale) e 14 locali.

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66

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 67: ACRA_bilanciosociale2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Relazione sociale

I settori di intervento 68

I progetti 70

Un quadro d’insieme 70

Il bilancio riclassificato 71

La declinazione della missione di ACRA nei progetti 72

Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali 75

Acqua - Accesso e gestione partecipata 87

Cibo - Sovranità alimentare 103

Salute - Sanità e medicina tradizionale 121

Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione 129

Le attività di educazione e formazione 136

L’advocacy 136

Educazione allo sviluppo 137

L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ 139

Comunicazione 143

Le attività di comunicazione, sensibilizzazione e fundraising 144

Ufficio stampa e rapporti con i media 144

Produzioni editoriali e multimediali 145

Eventi 149

L'impegno di ACRA con e per gli Attivisti 150

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68

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Nel 2008 ACRA aveva in corso 65 progetti, in 6 paesi dell’Africa e 6 paesi dell’America Latina, oltre che in Italia.

Nel corso dell’anno sono stati conclusi 20 progetti (per un valore di circa 10,7 milioni di euro) e ne sono stati avviati 18 (per un valore complessivo di circa 10,6 milio-ni). Altri 7 progetti sono stati avviati nei primi 5 mesi del 2009, mentre altri 4 approvati a fine 2008 erano ancora in attesa dell'erogazione della prima rata.

La strategia di sviluppo di ACRA, consolidata e decli-nata negli anni passati in 4 aree tematiche (economia, ambiente, salute, educazione), nel corso del 2008 si è ulteriormente specializzata. Questo è avvenuto sulla base di una lettura sempre più specifica dei bisogni al li-vello delle comunità target del nostro intervento, di una sempre più accurata capitalizzazione del nostro know how e dell’evoluzione dello scenario internazionale sull’onda delle ripetute crisi globali manifestatesi nel corso dell’anno (la crisi alimentare, fin dai primi mesi del 2008, alla quale sono seguite la crisi finanziaria e quella economica con impatto anche sul sistema degli aiuti allo sviluppo).

La scelta del mondo rurale come ambito d’elezione e dei suoi attori di base come interlocutori prioritari nella nostra strategia di cooperazione, si conferma a fronte della crescente consapevolezza della loro sempre mag-giore esclusione, a tutti i livelli, dai processi di sviluppo tanto sul livello locale quanto su quello globale.

Coscienti della fragilità dell’ambiente rurale, fragilità che si manifesta tanto sul piano ambientale, quanto su quello sociale e istituzionale, riteniamo che lo sviluppo in questi contesti debba fondarsi su un buon equili-brio tra protezione dell’ambiente, coesione sociale e rafforzamento istituzionale a tutti i livelli del percorso decisionale. Su questa base, il nostro lavoro va essen-zialmente in direzione dell’inclusione degli attori rurali di base nelle dinamiche di sviluppo in una prospettiva di buon governo, attraverso:

• la loro diretta partecipazione alla gestione delle risor-se locali, a partire da quelle a cui l’accesso oggi è più

minacciato (acqua, terra, sementi/biodiversità, energia);•la promozione del loro accesso ai servizi di base e la costruzione di capitale umano per il miglioramento del-la qualità di vita, anche attraverso l’iniziativa economica;• il rafforzamento istituzionale delle loro istanze di rappresentanza, perché possano far sentire la loro voce, valorizzando le conoscenze di cui sono depo-sitari e le esperienze positive di cui sono portatori.

In coerenza con queste premesse, la nostra strategia si è declinata in 5 settori di intervento prioritari:

Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali,

Acqua - Accesso e gestione partecipata,

Cibo - Sovranità alimentare,

Salute - Sanità e medicina tradizionale,

Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione.

In questi settori abbiamo scelto di riorganizzare nei capitoli seguenti i nostri progetti, facendo leva sui loro obiettivi specifici e risultati attesi principali, pur se in al-cuni casi si è trattato di privilegiare alcuni assi strategici di azioni che mantengono comunque un certo grado di multisettorialità.

La strategia di base, trasversale ai diversi settori, resta quella del partenariato per lo sviluppo locale, inteso per ACRA come supporto alle organizzazioni di base nei diversi paesi in cui opera, organizzazioni economi-che (di produttori agricoli, allevatori, artigiani, piccoli imprenditori), organizzazioni della società civile (real-tà di sensibilizzazione, formazione e lotta per i diritti), organizzazioni di secondo livello (consorzi, coordina-menti di organizzazioni di base). Il supporto resta fina-lizzato al rafforzamento delle loro capacità di incidere come attori di sviluppo sostenibile nei territori e di rappresentare, democraticamente, le popolazioni che questi territori abitano, difendendo i loro diritti fonda-mentali e promuovendo l’accesso alle risorse.In questo senso, attività privilegiata è la definizione partecipata di piani di sviluppo locale, quale che sia la

I settori di intervento

Page 69: ACRA_bilanciosociale2008

Nota: si è considerato il valore complessivo del progetto, indipendentemente dall’impegno di spesa degli anni precedenti e futuri.

Valore progetti gestiti nel 2008 per area geografica

America Latina37%

Africa60%

Europa3%

Valore progetti gestiti nel 2008 per area tematica

Educazione10%

Salute19%

Ambiente24%

Cibo22%

Acqua25%

Valore progetti avviati nel 2008per area tematica

Educazione32%

Salute14%

Ambiente19%

Cibo21%

Acqua14%

Valore progetti avviati nel 2008per area geografica

America Latina43%

Africa51%

Europa6%

69

relazione sociale | bilancio sociale 2008

loro componente prioritaria (ambientale, produttiva, sanitaria, di gestione delle risorse idriche o educativa), democraticamente convalidati dalle istituzioni e diversi attori presenti nel territorio.

La rappresentazione grafica della suddivisione dei pro-getti gestiti dall’associazione per area tematica mostra un consolidamento rispetto al 2007 delle attività lega-te alla sovranità alimentare ed un lieve incremento dei progetti educativi, a scapito delle tematiche riguardanti l’ambiente e la salute.

Page 70: ACRA_bilanciosociale2008

Nel corso del 2008, i progetti di cooperazione allo sviluppo gestiti da ACRA hanno avuto una ripartizione di risorse di bilancio del 21% per quanto riguarda il cibo, 20% a favore del settore ambientale, 39% per progetti legati all’acqua, 16% per quanto riguarda la

Un quadro d’insieme

Impiego risorse per area geografica

salute e 4% l'educazione. Analizzando la distribuzione delle risorse per area geografica, emerge che il 66% è stato destinato a progetti in Africa, il 31% a progetti in America Latina e il 3% in Europa.

70

relazione sociale | bilancio sociale 2008

I progetti

Impiego risorse 2008per area tematica

Educazione4%

Salute16%

Ambiente20%

Cibo21%

Acqua39%

Impiego risorse 2008per area geografica

America Latina31%

Africa66%

Europa3%

Africa America Latina Asia Europa Totale

10.000.000

8.000.000

6.000.000

4.000.000

2.000.000

0

2005

2006

2007

2008

Page 71: ACRA_bilanciosociale2008

Il bilancio riclassificato (dati espressi in euro)

ANALISI COMPOSIZIONE RISORSE RACCOLTE ANALISI DISTRIBUZIONE RISORSE DISTRIBUITE

Totale risorse raccolte per progetti

9.243.103 Totale risorse distri-buite su progetti

9.243.103

Risorse raccolte per proget-ti in Europa

263.069 100% Progetti con ricaduta territoriale in Europa

263.069

Finanziamenti MAE 184.070 70%

Finanziamenti UE 26.427 10%

Finanziamenti da altre ONG capofila

35.478 13%

Altri finanziatori (Comuni, Provin-ce, altro)

2.010 1%

Raccolta da privati, aziende, altro 15.083 6%

Risorse raccolte per proget-ti all’estero

8.980.034

100% Progetti con ricaduta territoriale all’estero:

8.980.034 100% valore medio per beneficiario diretto

Finanziamenti MAE 2.166.354 24% di cui in America Latina: 2.885.352 32% 34

Finanziamenti UE 3.612.197 40% Argentina 251.385 3% 72

Finanziamenti da altre ONG capofila

59.484 1% Bolivia

Ecuador

Nicaragua (coordinamento centroamerica)

897.757

584.820

10%

6%

1836

Finanziamenti Reg. Lombardia 177.210 2% 1.151.390 13% 73

Altri finanziatori (Fondazioni private, altro)

856.584 9%

Progetti finanziati all'estero 518.215 6% di cui in Africa: 6.094.682 68% 37

Raccolta da privati, aziende, altro 1.589.990 18%

Burkina Faso 236.515 3% 34

Camerun 989.065 11% 58

Ciad 1.815.979 20% 18

Senegal 1.139.210 13% 50

Tanzania (e Zanzibar) 1.913.913 21% 98

Utilizzando i dati provenienti dal conto economico del bilancio di esercizio opportunamente riorganizzati, il bilancio riclassificato permette di dare immediata vi-sibilità alle fonti della raccolta e alla loro distribuzione nelle aree geografiche di intervento indicando inoltre il valore medio di spesa per i beneficiari diretti. Tale indicatore è stato calcolato dividendo la spesa so-stenuta nell’anno 2008 per la realizzazione delle attivi-tà nei singoli paesi, per il numero di beneficiari diretti raggiunti nei vari paesi nell’esercizio.

Si rilevano in particolare il valore medio di spesa per beneficiario in America Latina, che risulta in linea con i valori medi del settore, e contempla al suo interno dati eterogenei legati al differente potere d’acquisto nei paesi; e in Africa, la cui dimensione dimostra come in questi paesi con poche risorse si riescano a realizza-re interventi con un elevato numero di beneficiari di-retti. Risulta particolarmente modesto il dato del Ciad per il grosso impatto in termini di numero di benefi-ciari raggiunti in modo particolare nei progetti sanitari.

71

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 72: ACRA_bilanciosociale2008

EL SALVADOR

1 1

72

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Progetti conclusi nel 2008

Progetti in corso al 31/12/08

Progetti in avvio nel 2009

La declinazione della missione di ACRAnei progetti

2 3BOLIVIA

1ARGENTINA

3ECUADOR

NICARAGUA

6 3 1

HONDURAS

2 1

Page 73: ACRA_bilanciosociale2008

73

relazione sociale | bilancio sociale 2008

27SENEGAL

BURKINA FASO

3CAMERUN

CIAD

TANZANIAe ZANZIBAR

1SOMALIA

ITALIA/EUROPA

4 9

5 1

1 1

4 9 3

1MALI

Page 74: ACRA_bilanciosociale2008

74

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 75: ACRA_bilanciosociale2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Gestione sostenibile delle risorse

naturali

Page 76: ACRA_bilanciosociale2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

L’urgenza di far fronte alla questione alimentare globa-le in stretta interconnessione con le strategie in corso di definizione in tema di lotta contro la desertificazio-ne e gestione del cambiamento climatico, è la grande sfida che nel corso del 2008 si è imposta all’attenzione della comunità internazionale.

Con quest’ordine di problemi ACRA si confronta ogni giorno, a partire dalle esperienze concrete delle per-sone e delle organizzazioni partner nei diversi Paesi. È infatti nelle zone rurali del pianeta che l’impatto dei processi produttivi si rende immediatamente evidente, nelle diverse articolazioni sull’ambiente naturale e so-ciale, in virtù dell’interdipendenza che da sempre lega uomo e natura. Ed è nelle stesse aree che risiedono le maggiori risorse per la messa in atto di soluzioni so-stenibili: trovarle è spesso un problema di ascolto di chi l’ambiente lo vive a stretto contatto e con esso da sempre ha imparato a preservare un’armonia.

La distruzione dell’ambiente non è infatti un destino inevitabile, ma il frutto di una gestione squilibrata delle sue risorse. Nonostante le grandi dichiarazioni sotto-scritte da Organismi internazionali e Governi, le poli-tiche globali che hanno dominato la scena degli ultimi anni non si sono tradotte in misure concrete a tutela dell’ambiente: al contrario sovente ne hanno favorito un uso irresponsabile, sottoponendo a prove sempre più dure per la sopravvivenza le comunità rurali in ogni parte del pianeta. L’abbandono dalle campagne, l’esodo verso le città e i fenomeni di migrazione for-zata ne sono una manifesta conseguenza, che a sua volta incide negativamente sulle possibilità di generare un'inversione di tendenza.

Al contrario ACRA ha maturato negli anni la consape-volezza sempre maggiore che proteggere l’ambiente significa innanzitutto operare per migliorare le con-dizioni di vita delle popolazioni rurali, mettendole in

condizioni di contribuire a una gestione appropriata delle risorse naturali. Questo implica da parte nostra la disponibilità di porci in uno stato di grande atten-zione e comprensione delle pratiche tradizionali e, nel contempo, di ricerca partecipata per l’identificazione e l’applicazione di adeguate innovazioni produttive.

Su questa base, anche nei progetti realizzati nel 2008, l’attenzione a componenti ambientali importanti di lotta alla desertificazione, salvaguardia e gestione sostenibile delle risorse naturali e valorizzazione del patrimonio forestale da parte delle popolazioni lo-cali, è risultata legata inscindibilmente al sostegno ad iniziative generatrici di reddito per le comunità rurali, attraverso l’appoggio alle realtà locali.

In coerenza con l'approccio partecipato allo sviluppo che orienta la metodologia di ACRA in tutti i settori di intervento, i progetti realizzati nei diversi Paesi del Sud del mondo hanno in comune lo sforzo di accom-pagnamento delle collettività rurali nella pianificazione dello sviluppo dei propri territori. In questo senso, ol-tre a sostenere specifici interventi di tutela ambien-tale, ACRA ha supportato le popolazioni locali nella messa in atto di strategie di valorizzazione economica delle risorse naturali. Nel contempo abbiamo lavorato per il rafforzamento istituzionale delle organizzazioni comunitarie di base e delle associazioni locali, favo-rendo spazi di condivisione e di concertazione con le Istituzioni per la definizione e la validazione di piani di gestione delle risorse naturali integrati nei piani di sviluppo locale.

Infine tanto in Italia quanto nei PVS, un’attenzione spe-cifica è stata dedicata alla sensibilizzazione delle co-munità sui problemi dell’ambiente e alla costruzione di capacità per la corretta gestione delle sue risorse, anche attraverso lo scambio di esperienze locali ma-turate in diverse zone del pianeta.

AmbienteGestione sostenibile delle risorse naturali

Page 77: ACRA_bilanciosociale2008

| test imonianze |

“Mi chiamo Coulidiati Oumyabila. A nome degli alunni della scuola di Kogoli, in particolare la classe

CE2 (4° elementare) vorrei ringraziare ACRA che ci ha permesso di

apprendere delle conoscenze in più rispetto a quelle che già impariamo a

scuola.Infatti, grazie al progetto, noi abbiamo potuto partecipare al percorso

“Monsieur le Parc” per conoscere l’importanza di un Parco e abbiamo

potuto effettuare una visita guidata nel parco dell’Arly e seguire un

percorso di educazione ambientale.

Questa uscita ci ha fatto bene perché la maggior parte di noi non aveva

mai viaggiato in una macchina e questa volta invece l’abbiamo fatto.

Allo stesso tempo alcuni di noi non sapevano che esistevano dei grandi

villaggi come Tambaga e che c’erano delle altre città. Noi le abbiamo scoperte durante questa uscita. Altri

non avevano mai visto certe specie di animali come l’ippopotamo, l’elefante… E nel parco li abbiamo visti

per la prima volta. Allora noi diventeremo grandi con questo ricordo...

Inoltre noi abbiamo capito che l’apprendimento di un alunno non si ferma solo nella classe, ma continua

soprattutto sul territorio.

Una volta di più grazie all’associazione ACRA, e un grazie al Comandante del Parco dell’Arly, al

consigliere e ai nostri maestri che ci hanno assistito. Grazie.”

BURKINA FASO, DOVE FUTURO FA RIMA CON AMBIENTE

Testimonianza di Coulidiati Oumyabila, alunna scuola Kogoli, comune di Tambaga

Testimonianza di Ouoba Souglimpo Pascal, eco-guida, provincia Tapoa

Mi chiamo Ouoba Souglimpo Pascal e sono un’eco-guida turistica della provincia della Tapoa.

Ho ricevuto una formazione da parte del progetto europeo ECOPAS e ora con ACRA ho potuto migliorare

la mia formazione.Quest’anno ho già accompagnato quattro gruppi di turisti francesi e belgi.

Grazie al progetto ACRA abbiamo potuto partecipare alla fiera SITHO 2008 a Ouagadougou così abbiamo

potuto promuovere la nostra associazione e la cultura gourmantché.

Ci tengo a sottolineare l’importanza che questo progetto ha e può avere sullo sviluppo del turismo nella provincia,

che contribuisce allo sviluppo economico locale.

Visto quello che il progetto ACRA ha già fatto nella Tapoa in poco più di un anno si potrà aggiungere

molto di più negli anni a venire, ci aiuterà a migliorare la provincia sotto diversi aspetti, quali la conservazione

dell’ambiente e della biodiversità e la conservazione del patrimonio culturale della nostra provincia. Inoltre il

turismo responsabile che insieme ad ACRA stiamo promuovendo aiuta a sensibilizzare la popolazione e i turisti

al rispetto dell’ambiente e della diversità culturale.

Conto su di voi per il contributo che potete dare allo sviluppo del paese.”

Nel quaderno che Ouoba tiene sempre con lui si possono leggere i commenti e consigli dei turisti che ha

accompagnato:“Abbiamo passato 3 giorni formidabili, buona cucina e guida impeccabile “André e Loic - Fr.

“Ringraziamo la guida che ci ha fatto conoscere questo bellissimo Parco e i suoi animali” Pierre e Michele -Fr.

77

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 78: ACRA_bilanciosociale2008

78

relazione sociale | bilancio sociale 2008

* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto

Progetti in corso nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Burkina Faso Sviluppo locale, gestione partecipativa delle risorse naturali e economia della biodiversità nei dipartimenti di Botou, Diapaga, Tansarga e Logobou

1.106.386 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Gestione partecipativa delle risorse forestali e promozione di iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone

2.037.294 Unione Europea

Ciad Promozione di iniziative per la salvaguardia del patrimonio forestale della Valle del Logone e valorizzazione delle colture locali

164.190 Comune di Milano

Ciad Gestione partecipativa delle risorse naturali e promozione di attività generatrici di reddito in un processo di sviluppo locale del Ciad

988.748 Unione Europea

Ciad Gestione concertata delle risorse naturali oggetto di conflitto e valorizzazione delle potenzialità economiche delle organizzazioni di base in 4 sotto-prefetture del Ciad

314.059 Fondazione Cariplo

Ciad Valorizzazione dei sotto prodotti forestali non legnosi nel cantone Madiago 130.073 Comité permanent Inter-Etats de Lutte contre la Sécheresse dans le Sahel

Ciad Valorizzazione dei sotto prodotti forestali non legnosi nel cantone Madiago attraverso la commercializzazione urbana

29.158 Comité permanent Inter-Etats de Lutte contre la Sécheresse dans le Sahel

Ecuador Appoggio al popolo Achuar per salvaguardarne l'identità culturale e per valorizzare l'uso sostenibile delle risorse naturali della cultura tradizionale, Morona Santiago

854.610 Ministero degli Affari Esteri

Italia Esperienze di buon governo nel Sud e nel Nord del mondo a confronto, per uno sviluppo equo e sostenibile

39.273* Ministero degli Affari Esteri (capofila ICEI)

Nicaragua Produrre conservando: incentivare lo sviluppo sostenibile e l'equità di genere nel Municipio di San Juan de Nicaragua, Dipartimento di Río San Juan

921.250 Unione Europea

Nicaragua Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie come contributo alla riduzione della povertà degli abitanti del Municipio di San Carlos

939.930 Unione Europea

Nicaragua Potenziamento del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti solidi e miglioramento delle condizioni di vita della popolazione di Managua

360.916 Ministero degli Affari Esteri

Senegal Intermediazione d’Appui Conseil nelle ZARESE (Zone a Rischio Elevato Sociale ed Ambientale) - Sostegno agli attori locali nella programmazione, realizzazione e monitoraggio di micro-interventi di sviluppo

15.679* Ministero degli Affari Esteri (capofila COSPE)

Tanzania Gestione integrata sostenibile delle risorse acqua, suolo e foresta nel bacino imbrifero del fiume Kisongo

461.959 Regione Lombardia

Tanzania Per un turismo a favore anche dei poveri a Zanzibar 481.958 Unione Europea

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2008, oltre a un'anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2009, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2009. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2008, ne sono stati selezionati alcuni ritenuti particolar-mente significativi e rappresentativi delle attività svolte, dei paesi di intervento, dei rapporti con gli enti finanzia-tori e con i partner di progetto; per questi sono state sviluppate delle schede descrittive.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Progetti avviati o da avviare nel 2009

Paese Titolo Data avvio

Budget in euro

Finanziatore principale

Burkina Faso Sviluppo locale, gestione partecipativa delle risorse naturali ed economia dell’agrobiodiversità nella Provincia della Tapoa

gennaio 2009

345.430 Regione Lombardia

Nicaragua Programma COCIBOLCA: promozione di alternative di sviluppo sostenibile per il Lago Nicaragua

marzo 2009

1.525.079 Ministero degli Affari Esteri

Progetti conclusi nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Gestione partecipativa delle risorse forestali e valorizzazione dei sottoprodotti del neem nel cantone Madiago

115.534 Comite Permanent Inter-Etats De Lutte Contre La Secheresse Dans Le Sahel

Honduras Sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso la promozione di spazi fisici salubri nel Comune di Yaroula

61.200 Unione Europea

Honduras Sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso la promozione di spazi fisici salubri nel Comune di Marcala

60.610 Unione Europea

Nicaragua Ricostruzione e sviluppo comunitario nei municipi di León, Malpaisillo, Quezalguaque e Telica, colpiti dall’uragano Mitch nel 1998

2.760.309 Ministero degli Affari Esteri

Nicaragua Appoggio al rafforzamento del Turismo sostenibile in Nicaragua - Fase 2 103.000 Organizzazione Mondiale del Turismo

Page 80: ACRA_bilanciosociale2008

CIAD

Valorizzazione dei sottoprodotti forestalinon legnosi nel Cantone Madiago

Descrizione dell’intervento: L’azione fa parte di un programma in corso dal 2005, che ACRA realizza nella zona d’intervento con l’obiettivo di valorizzare le risorse non legnose per incrementare le fonti di reddito dei piccoli produttori locali, in special modo donne. L’accento è stato posto in particolare sull’albero di Neem. Il percorso di valorizzazione intrapreso da ACRA è completo e inizia con la piantumazione dell’albero (semenzaio e rimboschimento di 10 ettari), proseguendo con la raccolta dei grani, il trattamento di questi per la produzione dell’olio, la trasformazione dell’olio in saponi e creme dalle proprietà antisettiche, l’utilizzo del neem per il trattamento fitosanitario di altre piante, e infine rafforzando i processi di commercializzazione. I gruppi di donne che si occupano dell’attività divengono sempre più autonome tecnicamente ed economicamente.

Attività e risultati del 2008: Le attività del programma comprendono l’organizzazione e la strutturazione dei beneficiari, la formazione in tecniche forestali, la produzione di piante e il rimboschimento, la produzione di cucine solari e “forni migliorati”, la trasformazione dei grani di neem, la sorveglianza contadina dei siti, l’accompagnamento alla commercializzazione dei prodotti. Queste attività sono in esecuzione e hanno prodotto risultati tangibili come la costruzione di 4 magazzini equipaggiati per la trasformazione, la formazione e monitoraggio in tecniche di coltura e produzione di piante la creazione di un circuito di produzione e vendita dei sottoprodotti di neem. La diffusione di sorgenti combustibili alternative al carbone è molto sviluppata grazie alle cucine solari e ai forni migliorati richiesti nella zona.

Sviluppi futuri: ACRA e i gruppi accompagnati dal 2005 intendono costituire una federazione dei produttori di neem. In tal modo i gruppi potranno gestire il mercato e le proprie risorse naturali. Interventi di valorizzazione dell’albero di Neem sono realizzati da ACRA anche in altre zone, in particolare nella Valle del Logone, a confine tra Ciad e Camerun, dove è in atto un progetto di salvaguardia delle risorse forestali cofinanziato dall’UE.

Punti di forza: Il valore dell’albero è riconosciuto e la sua valorizzazione e protezione è avvallata.

Punti di debolezza: Le capacità commerciali dei gruppi sono ancora fragili e la zona rimboschita (in cintura della capitale) riceve pressioni molto forti a seguito dell’urbanizzazione galoppante con il rischio di perdere il terreno.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 130.073 *

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 33.093*

Apporto monetario FAPEN: euro 106.800

Valore dell’intervento nel 2008: euro 104.058

Finanziatore: CILSS (Comité permanent Inter-Etats de Lutte contre la Sécheresse dans le Sahel)

Data di inizio progetto: 15 marzo 2008

Durata complessiva prevista: 15 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo progetto nazionale, 1 supervisore tecnico, 3 anima-tori, 1 autista

Beneficiari diretti:3.609 membri delle organizzazioni di produttori

Beneficiari indiretti:la popolazione del cantone per un totale stimato di 48.641 abitanti

* È stato riportato il valore di budget complessivo che contempla le quote finanziate dalla Commissione Europea sul progetto Gestione partecipativa delle risorse naturali e promozione di attività generatrici di reddito in un processo di sviluppo locale del Ciad (ONG-PVD/2006/131-744) e dai beneficiari stessi.

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| test imonianze |

Lottare contro la desertificazione vuol dire non solo piantare, proteggere, moltiplicare ma anche produrre,

trasformare, diversificare.

ACRA l’ha dimostrato con il “progetto CILSS” per la valorizzazione delle risorse naturali non legnose nel

Canton Madiago, a Sud di N’djamena.

Fulcro delle attività il neem, albero di origine indiana ma molto diffuso anche in Ciad dove, oltre che in un’ottica di

salvaguardia ambientale di fronte all’avanzata del deserto, viene valorizzato per i suoi semi, base di un olio dalle

riconosciute proprietà antisettiche.

Da quest’olio, estratto a mano o con le presse acquistate da ACRA, le donne delle associazioni locali coinvolte

nel progetto ricavano un sapone, venduto poi nella capitale N'Djamena attraverso specifici agenti commerciali.

La produzione di olio, sapone e pomata a base di neem, discende da pratiche tradizionali ora potenziate grazie a

percorsi di formazione in tecniche di trasformazione moderne, previsti dal progetto nella prospettiva di rendere

l’attività una buona fonte di reddito per le donne che la praticano.

“Grazie al progetto CILSS ho comprato dei vestiti nuovi e una piroga per la pesca per i miei figli; vendendo poi

il pesce al mercato riesco ad avere qualche soldo in più da portare in famiglia”. Parla Salomène, del villaggio di

Rasfil, che da semplice coltivatrice è diventata una formatrice in produzione di sapone. “Prima del progetto mi

occupavo solo della coltivazione del neem; con l’arrivo di ACRA io e le altre donne della mia associazione abbiamo

iniziato l’estrazione di olio dai semi; nel 2001 abbiamo seguito una formazione in fabbricazione di sapone e da

allora questa è diventata per noi un’importante fonte di reddito”.

Hiamara, di Marmatodji, grazie alla vendita di sapone a base di neem, può disporre di qualche “monetina” da

reinvestire nella coltivazione di cereali o da dare ai suoi bambini. Ha anche comprato una capra che le ha dato dei

capretti e grazie alla quale ora può contare una decina di capi di sua proprietà.

Makaila ha fatto un viaggio da Marmatodji a Tchendjiou - sede di un’altra associazione che trasforma il

neem - e ha imparato nuove cose su questa pianta; non sapeva, ad esempio, che l’olio di neem è efficace nella

cura della carie. Anche Salomène ha approfondito la sua conoscenza di quest’olio grazie al progetto: “in passato

lo utilizzavamo come rimedio per i bambini, in particolare contro la malaria; ora sappiamo che ha proprietà

antisettiche e che può essere usato anche in agricoltura, come insetticida".

Per Emilienne, la maggiore gioia avuta grazie al progetto è stata quella di far fronte ad alcuni bisogni con i propri

soldi; grazie alle vendite domenicali al mercato di Koundoul, può comprare da sé le sue scarpe e i suoi vestiti nuovi.

Salomène è orgogliosa del suo nuovo telefono cellulare e con soddisfazione dice: “ora sono iscritta alla cassa di

risparmio di Koundoul, mentre prima non avevo soldi a sufficienza”.

Per Hiamara, infine, uno dei ricordi più belli quando pensa al suo lavoro riguarda la sua vita di donna e di

musulmana: “l’anno scorso mio marito non aveva abbastanza soldi e la tradizione vuole che ogni uomo offra alla sua

donna un vestito per la festa di fine ramadan; ebbene, sono stata io a comprare un abito nuovo per me e per lui!”

IL NEEM: FONTE DI REDDITO

PER LA PICCOLA IMPREDITORIA AL FEMMINILE

Testimonianze di Salomène, Hiamara, Makaila, Emilienne produttrici e venditrici del sapone di

neem raccolte da Silvia Quarta, volontaria ACRA in Ciad

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

ECUADOR

Appoggio al popolo Achuar per salvaguardarne l’identità culturale e per valorizzare l’uso sostenibile delle risorse naturali proprie della cultura tradizionale nelle Province di Morona Santiago

Descrizione dell’intervento: La sopravvivenza del popolo indigeno Achuar è contraddistinta da un inscindibile legame col suo territorio: la foresta amazzonica. Il progetto interviene e vuole contribuire alla difesa dell’identità culturale degli Achuar che vivono nella regione amazzonica dell’Ecuador, in 16 comunità situate nelle Province di Morona Santiago e Pastaza attraverso la creazione e il consolidamento di meccanismi di pianificazione dell’uso del territorio e delle risorse disponibili, nel rispetto della loro tradizione culturale. Sono previste attività di recupero e conservazione di piante e animali del bosco e prodotti dell’aja (orti famigliari tradizionali), realizzazione di centri di stoccaggio, estrazione di olii e resine da piante locali, attività di commercializzazione che permettano di avviare processi di sviluppo basati su un uso sostenibile delle risorse presenti nel territorio.

Attività e risultati del 2008: Formazione di promotori sull’elaborazione di piani di gestione territoriale (11 tecnici Achuar formati); divisione in zone del territorio di 4 comunità secondo l’uso e la disponibilità delle risorse naturali presenti in ogni zona (create zone di riserva in tutte le comunità, per un totale di circa 11.000 ettari); elaborazione e applicazione di piani di gestione ambientale in 4 comunità Achuar (4 piani di gestione realizzati); miglioramento produzione agricola e conservazione specie tradizionali (190 persone formate); pianificazione attività estrattive (in 5 comunità elaborati piani di gestione per 3 specie forestali di interesse commerciale; 150 persone formate sull’uso sostenibile del bosco); pubblicazione di un manuale di procedimenti metodologici per l’elaborazione di piani di gestione ambientale (redatto un manuale sulla gestione delle risorse naturali della foresta in lingua spagnola/achuar).

Sviluppi futuri: Sono in fase di elaborazione 8 nuovi piani di ordinamento territoriale e nuovi piani di gestione per specie forestali di interesse commerciale. Si intende consolidare a livello istituzionale i risultati raggiunti sul campo. Un manuale verrà distribuito in tutte le scuole secondarie Achuar per diffondere tra i giovani conoscenze di base sull’uso sostenibile delle risorse naturali della foresta.

Punti di forza: Forte interesse e coinvolgimento delle comunità nella realizzazione delle attività del progetto.

Punti di debolezza: Difficoltà di natura logistica limitano l’accesso alle comunità e non permettono un monitoraggio costante delle attività.

Valore complessivo dell’intervento: euro 854.610

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 54.300

Valore dell’intervento nel 2008: euro 174.841

Finanziatore principale: Ministero degli Affari Esteri

Data di inizio progetto: 8 agosto 2007

Durata complessiva prevista: 36 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo progetto espatriato (antropologo); 1 ingegnere forestale; 1 ingegnere agronomo; 1 esperto per la commercializzazione; 1 amministratrice; 1 esperta contabile; 1 coordinatore dei promotori Achuar/interprete;10 promotori comunitari

Partner locale: Fundación Chankuap

Beneficiari diretti:16 comunità Achuar (circa 1.200 persone)

Beneficiari indiretti:l’intera popolazione Achuar (circa 5.400 persone)

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 84: ACRA_bilanciosociale2008

L’IDENTITA’ ACHUAR TRA SOPRAVVIVENZA E

CONSERVAZIONE

Testimonianza di Dario Sbrocca, coordinatore progetto ACRA

Le popolazioni indigene che tradizionalmente abitano la foresta amazzonica, tra cui il popolo Achuar, vivono

di raccolta, caccia, pesca, di un'agricoltura itinerante e di una produzione, che comincia timidamente ad essere

vincolata al mercato. L'uso e lo sfruttamento del bosco costituiscono la base della loro sussistenza e si fondano

sulla convinzione che esista un'unità tra uomo e natura. Nella cosmovisione Achuar non esiste la dicotomia

uomo-ambiente: gli Achuar sono parte della foresta come le piante, i fiumi, gli uccelli. Questo ha fatto sì che

per millenni i popoli indigeni siano riusciti a mantenere un equilibrio tra le loro necessità di sopravvivenza e la

conservazione dell'ambiente. Il nome stesso Achuar deriva dalla fusione delle parole achu (un tipo di palma

caratteristica delle zone paludose in cui vivono) e shuar (uomo).

Sono le 4 del mattino quando, dopo aver abbandonato a fatica le nostre amache, raggiungiamo la casa di

Chuhi Wisum, il fondatore della comunità di Tsunkintsa, una delle 16 comunità delle province di Morona

Santiago e Pastaza, in cui ACRA e la Fondazione Chankuap stanno realizzando un progetto per la difesa

dell’identità del popolo Achuar.

Siamo venuti nella casa di Chuhi Wisum per ascoltare le sue inquietudini e per condividere con lui il rituale

della guayusa, un infuso che gli Achuar sono soliti bere prima dell’alba per purificarsi e cominciare bene la

giornata. Seduti attorno al fuoco e con il prezioso aiuto del nostro interprete, ascoltiamo le parole di Chuhi

che, interrompendo di tanto in tanto il suo discorso con delle sonore risate, ci racconta di come in gioventù fosse

solito riunirsi con gli altri uomini del villaggio per bere la guayusa prima di andare a caccia o prima di partire

per una spedizione di guerra contro una comunità vicina. Aggiunge però che da circa quaranta anni, ossia da

quando alcuni missionari salesiani iniziarono la loro opera di evangelizzazione all’interno del territorio Achuar,

le guerre intertribali fortunatamente sono ormai solo un lontano ricordo. Poi il tono della sua voce diventa

improvvisamente serio e con grande lucidità Chuhi inizia ad elencare i nuovi pericoli che minacciano seriamente la

vita della sua comunità e più in generale il suo popolo.

“Cacciare è sempre più difficile - ci dice - perchè la crescita demografica legata al lungo periodo di pace ha

inevitabilmente portato ad un graduale esaurimento della selvaggina ed alcune specie di scimmie sono ormai

quasi del tutto scomparse”. Beve un sorso di guayusa e poi continua: “La creazione di zone di pascolo per

l’allevamento di bovini, fortemente stimolata dalle istituzioni governative per aumentare la produttività delle

nostre terre, ha portato, almeno nelle comunità più grandi, al disboscamento di vaste zone di foresta e al

conseguente impoverimento del suolo. E come se questo non bastasse - aggiunge costernato - i legnami pregiati

di cui è ricca la nostra selva e il petrolio e i metalli preziosi presenti in abbondanza nella pancia della nostra

terra, solleticano ogni giorno di più gli appetiti degli imprenditori locali e delle grandi multinazionali che cercano

in tutti i modi di convincere il governo ecuatoriano ad aprire nuovi campi di estrazione anche in questo angolo

quasi incontaminato della foresta amazzonica.” “E poi - conclude - la rete stradale che collega i centri urbani

più prossimi alla foresta continua ad allungare i suoi tentacoli e si avvicina sempre di più ai confini delle terre

abitate dagli Achuar, rendendo sempre più facile l’accesso incontrollato all’interno dei nostri territori”.

| test imonianze | 84

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 85: ACRA_bilanciosociale2008

| test imonianze |

In effetti è proprio così, l'impatto con la

modernità sta seriamente compromettendo

l’equilibrio millenario di queste terre e il

rapporto tra le popolazioni indigene e

l’ambiente. Il complesso sistema di vita

Achuar viene spazzato via da nuovi modelli di sviluppo

che abbattono la foresta e annichiliscono la biodiversità. E con la foresta rischia di morire la

cultura Achuar, il sapere tradizionale, il senso di appartenenza e di solidarietà vengono annientati.

Fino agli anni Cinquanta la regione amazzonica a cavallo tra Ecuador e Perù era abitata quasi

esclusivamente da popolazioni indigene. Oggi la popolazione indigena rappresenta solo il 30%. Il

restante 70% è rappresentato da coloni, attirati negli anni Cinquanta e Sessanta dagli incentivi

previsti dalla “Legge di Sviluppo Agropecuario e Colonizzazione” e dal boom connesso allo

sfruttamento petrolifero, nelle province nord orientali.

Spiego allora che è proprio per aiutare il suo popolo a fronteggiare questi pericoli che lo staff di

ACRA è venuto a fare visita alla sua comunità e che attraverso il consolidamento di meccanismi

di pianificazione dell’uso del territorio e sfruttamento delle risorse naturali, insieme potremo

creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del popolo Achuar che sia rispettoso della cultura

tradizionale e soddisfi le necessità delle famiglie senza mettere a rischio l’equilibrio dell’ecosistema

della foresta. Per vincere la sua giustificata diffidenza, gli racconto del lavoro che è stato fatto in altri centri

achuar non lontani da Tsunkintsa, dove con la fondamentale partecipazione della popolazione è

stata prima realizzata una dettagliata mappatura delle risorse naturali presenti all’interno del

loro territorio e poi, dopo una serie di riunioni tematiche e sulla base delle informazioni raccolte, è

stato elaborato uno specifico piano di attività.

Gli spiego come in questo modo sono state create zone di riserva, è stata vietata la caccia degli

animali maggiormente in pericolo e si sono avviati piani di riforestazione che garantiranno anche

alle future generazione l’utilizzo di tali risorse. Gli racconto di come introducendo l’utilizzo di

fertilizzanti e insetticidi organici e pianificando una rotazione dei cultivi si è riusciti a migliorare il

livello di produttività degli orti e quando ormai inizia ad albeggiare inizio a parlargli dei corsi di

artigianato che sono stati organizzati nelle scuole dagli anziani delle comunità per promuovere tra i

giovani i valori della cultura e delle tradizioni proprie del popolo Achuar.

Chuki Wisum, grande capo di Tsunkintsa, con il suo sguardo fiero da guerriero che non ha mai

smesso di combattere mi guarda negli occhi e prima che io finisca di parlare mi chiede: “Yatsuru

(fratello), allora quando iniziamo a lavorare?”

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

TANZANIA

Gestione integrata sostenibile delle risorse acqua, suolo e foresta nel bacino imbrifero del fiume Kisongo nel Distretto di Ludewa

Descrizione dell’intervento: Il progetto, localizzato nel bacino idrografico che alimenta il corso d’acqua sfruttato per la produzione di energia elettrica, integra e rafforza il programma triennale dal titolo: “Sviluppo socio economico del comprensorio di Madunda attraverso l’elettrificazione rurale e il rimboschimento” promosso da ACRA in partnerhip con la Diocesi di Njombe e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri. Il programma prevede un’azione di conservazione, recupero ed utilizzo sostenibile della foresta del bacino attraverso l’apicoltura, l’allevamento, la riforestazione, l’educazione ambientale nelle scuole, la diffusione di pratiche agricole più sostenibili. Attraverso queste attività si intende: da un lato massimizzare il benessere economico e sociale da esse derivante, dall’altro mantenere costante il regime del corso d’acqua garantendo la funzionalità e la messa in sicurezza delle infrastrutture dell’impianto idroelettrico.

Attività e risultati del 2008: La prima fase del progetto è stata centrata sulla promozione di attività generatrici di reddito integrate e finalizzate alla conservazione delle risorse idriche, dei suoli e delle risorse forestali, quali: apicoltura, frutticoltura, allevamento, riforestazione delle aree a rischio d’erosione. Nella seconda fase del progetto, si sono aggiunte iniziative per l’introduzione di pratiche agricole conservative di acqua e suolo, nelle aree coltivate del bacino. Si è prevista inoltre l’estensione degli interventi, specie quelli relativi alla apicoltura, ad altre aree del Distretto di Ludewa esterne al bacino del Kisongo. Il fine di tale azione è di assicurare la produzione, la raccolta ed il conferimento di una quantità di prodotto adeguata alla futura sostenibilità economica delle attività dell’associazione degli apicoltori costituita dal progetto.

Sviluppi futuri: Il progetto si avvia a conclusione. Si intende proseguire il supporto alle dinamiche di sviluppo locale avviate attraverso la formula dell’adozione a distanza e, in prospettiva, estendendo l’elettrificazione rurale ai villaggi beneficiari.

Punti di forza: Un punto di forza del progetto è rappresentato dalla risposta positiva, in termini di partecipazione attiva, dei beneficiari alle attività promosse dal progetto. Infatti, attraverso la verifica degli indicatori, i risultati raggiunti nel primo anno di attività hanno largamente superato quanto previsto dal progetto originario.

Punti di debolezza: Per consolidare i risultati raggiunti e renderli sostenibili nel futuro, sarebbe necessario estendere il supporto formativo e finanziario rivolto ai gruppi di agricoltori formati e costituiti in associazione, per un tempo superiore ai due anni previsti dal progetto in corso.

Valore complessivo dell’intervento: euro 889.134*

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 139.260

Valore dell’intervento nel 2008: euro 81.413**

Finanziatore: Regione Lombardia

Altri finanziatori: Ministero Affari Esteri, Fondazione Cariplo

Data di inizio progetto: 2 luglio 2007

Durata complessiva prevista: 24 mesi

Risorse umane impiegate:1 espatriato, vari consulenti locali esperti agro-forestali e in agro-marketing, agricoltura e allevamento

Partner italiani:Movimento Africa 70, Scuola Agraria Parco di Monza

Partner locali:Njombe Development Office /Diocesi di Njombe

Beneficiari diretti:2.618 persone tra apicoltori, allevatori di bovini, agricoltori e le loro famiglie, allievi delle scuole, partecipanti a seminari

Beneficiari indiretti:16.023 abitanti dei villaggi che dipendono dal bacino imbri-fero

* E’ stato riportato il valore di budget complessivo che contempla la quota finanziata dal Ministero degli Affari Esteri sul progetto Sviluppo socioeconomico del comprensorio di Madunda mediante l'elletrificazione rurale e il rimboschimento (7757/ACRA/TZA) e da altri finanziatori.

** E’ stato riportato esclusivamente il valore delle attività finanziate dalla Regione Lombardia.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Acq

ua

Accesso e gestionepartecipata

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AcquaAccesso e gestione partecipata

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Terra germe di vita, acqua fonte di vita. Dalla coscienza delle potenzialità insite in questo fertile interscambio, anche nel 2008 si è mossa per ACRA la volontà di con-tribuire al ri-equilibrio del ciclo alimentare e produttivo umano, rivitalizzando un ambiente rurale sempre più depauperato dalle sue risorse: in particolare dell’acqua.

L’acqua è per tutti, l’acqua è di tutti; il suo utilizzo - come per l’alimentazione di cui l’acqua rappresenta un ingrediente essenziale - è un Diritto universale, ina-lienabile e come tale, per ACRA, va promosso, difeso e garantito. Ma trattandosi di un bene disponibile in quantità limitata, il suo utilizzo deve essere razionale e parsimonioso, rispettoso dell’ambiente e degli specifici ecosistemi.

L’acqua è un bene comune e come tale nei progetti di ACRA viene gestita in un’ottica comunitaria e par-tecipativa.

I progetti partono quindi dalle necessità espresse dalle comunità locali per garantire loro il soddisfacimento dei bisogni primari e un equo accesso all’acqua sia per usi umani (bere, cucinare, curare l’igiene domestica e degli spazi pubblici) che produttivi (irrigazione, alleva-mento, energia).

Tenendo in considerazione le politiche definite a livello istituzionale (ONU, governi nazionali, amministrazioni decentrate) anche nel 2008 l’azione di ACRA è stata tesa a facilitare l'apertura di spazi di concertazione in cui le comunità possano confrontarsi con le istituzio-ni competenti, allo scopo di contribuire alla definizione partecipata di politiche territoriali. In questo senso, un progetto di sostegno all’accesso all’acqua può diventare un’occasione importante per il rafforzamento di proces-si democratici fondati su principi di inclusione sociale.

A partire dalla consapevolezza dell’acqua come espressione del rapporto di stretta interdipendenza uomo-natura, un’attenzione specifica è inoltre stata dedicata al rispetto, al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni culturali e dei saperi locali legati all’ac-qua, alle sue simbologie e ai suoi utilizzi.

L’ulteriore sfida che ACRA ha cercato di affrontare, è quella di aprire spazi di parola per le popolazioni del Sud del mondo, sostenendo il protagonismo dei part-ner del Sud nelle azioni di advocacy realizzate a livello nazionale e globale, promuovendo a livello internazio-nale scambi di esperienze locali e supportando iniziati-ve di sensibilizzazione e mobilitazione rivolte alla società civile sui territori del Sud come del Nord del mondo.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Il Foro delle Risorse Idriche è uno spazio di dibattito e formulazione di proposte sulla gestione sostenibile ed equa dell’acqua, aperto alla partecipazione di tutti gli attori del territorio: organizzazioni di base, organiz-zazioni di utenti dell’acqua, Ong, istituzioni pubbliche, università. La composizione variegata costituisce la sua maggiore ricchezza, anche se non è sempre faci-le comporre idee, interessi e visioni differenti, spesso contrapposte. Dal 2001, fa ricerca, analizza e dibatte la problematica della gestione dell’acqua in Ecuador. Nel febbraio del 2006, quando è iniziata l’esecuzione del progetto di Gestione Partecipata delle Risorse Idriche in Ecuador (finanziato dall’Unione Europea e fonda-zione FAI), in partnerhip con il Consorzio CAMAREN, entità coordinatrice del Foro, nessuno si aspettava che presto un nuovo contesto politico avrebbe dato l’op-portunità di mettere pienamente a frutto il lavoro svol-to dal Foro negli ultimi anni. Nel novembre del 2006 Rafael Correa vince le elezioni presidenziali: una delle sue promesse durante la campagna elettorale era sta-ta la promozione di una Assemblea Costituente, per adeguare il testo costituzionale alle nuove esigenze di sviluppo del paese. La nuova costituzione, elaborata dall’Assemblea tra la fine del 2007 e la metà del 2008, viene approvata con il 60% dei consensi, nel settem-

bre del 2008. Gli articoli dedicati all’acqua accolgono nella loro quasi totalità quei principi che il Foro ha sempre dichiarato fondamentali per una politica di ge-stione delle risorse idriche: l’acqua come diritto uma-no; l’acqua come patrimonio nazionale strategico; la gestione pubblica o comunitaria dell’acqua; la priorità all’uso domestico (acqua potabile). Questo risultato è stato raggiunto grazie all’impegno di tante persone ed organizzazioni che hanno instan-cabilmente raccolto ed analizzato dati per sostenere tesi ben argomentate, realizzato materiale di diffusio-ne e sensibilizzazione accessibile a tutti, organizzato eventi di discussione con la società civile, svolto un la-voro di lobbing continua con i membri dell’Assemblea Costituente; rivisto e commentato draft; organizzato proteste massive nei momenti in cui sembrava che si stessero affermando le ragioni dei piú potenti. ACRA ha partecipato a questo processo contribuendo in due modi fondamentali. In primo luogo, rendendo disponi-bili risorse economiche ed umane preziose: si sono finanziati studi, organizzati eventi di dibattito, realizzati programmi radio e materiale da diffondere. In secon-do luogo, promovendo la collaborazione tra il Foro ed il Movimento per un Contratto Mondiale sull’Acqua, fonte di spunti riflessivi ed analitici impagabili.

L'acqua nella nuova costituzione dell'Ecuador e il ruolo di ACRA nel foro delle risorse idriche

Page 90: ACRA_bilanciosociale2008

YAKUKAMAS: CUSTODI DELL’ACQUA IN ECUADOR

Testimonianza di Dennis Garcia, Foro Provincial de Pichincha

Il 25 luglio 2008, quando entrava in vigore la nuova Costituzione dell'Ecuador, il presidente dell'Assemblea

Nazionale Costituente disse: “Questa Costituzione è fatta d'Acqua”.

La nuova Costituzione comprende molte delle proposte portate da piattaforme sociali come il Forum delle Risorse

Idriche, da organizzazioni campesine e indigene e da organizzazioni ambientaliste. Queste proposte furono raccolte

da un gruppo impegnato di membri dell'assemblea e da diversi movimenti e partiti progressisti.

Rimane ancora molta strada da fare per assicurare che quanto scritto nella nuova Costituzione non sia lettera

morta. La migliore costituzione sarà quella che effettivamente viene rispettata, che modifica e tutela la nostra vita

intellettuale e collettiva. Quando in seno all'Assemblea Costituente dell'Ecuador la discussione intorno all'acqua si faceva dura, abbiamo

chiesto aiuto ai nostri amici italiani, i quali ci hanno mandato della documentazione che é stata fondamentale

nei nostri argomenti. Per questa ragione, alcune delle parole che oggi sono presenti nella nostra Costituzione

appartengono a ACRA, al Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua e ad altre persone

fortemente impegnate che ci hanno prestato un sostegno logistico ed intellettuale impagabile.

Siamo riusciti ad ottenere che nella nuova Costituzione l'acqua sia considerata come patrimonio nazionale strategico

di uso pubblico, e pertanto se ne vieta qualsiasi forma di appropriazione privata; che il diritto all'acqua è un

diritto umano fondamentale e irrinunciabile e che la gestione dell'acqua è esclusivamente pubblica o comunitaria.

Come si può vedere, tutti coloro che si sono messi in gioco per l'acqua, sono riusciti a “bagnare” la nuova

Costituzione. Il lavoro, però, non è ancora finito, ci sono grandi questioni ancora pendenti e dobbiamo stare attenti al

lavoro che realizzano i membri della commissione di redazione della nuova Costituzione.

Abbiamo fatto un passo storico, ora dobbiamo sostenerlo. Dobbiamo consolidare una forma unitaria di azione,

un nuovo modo di essere e di fare; altre forme per relazionarci con l'acqua e diventare yakukamas (custodi

dell'acqua). Ci mancano ancora molti passi da fare e dobbamo continuare sul sentiero che abbiamo iniziato.

| test imonianze |

Art 12 - Il diritto umano all'acqua è fondamentale e irrinunciabile. L'acqua costituisce un patrimonio nazionale strategico di uso pubblico,

inalienabile, imprescrittibile e essenziale per la vita.

Art. 318 - L'acqua è un patrimonio nazionale strategico di uso pubblico, dominio inalienabile e imprescrittibile dello Stato e costituisce un

elemento vitale per la natura e per l'esistenza degli essere umani. Si proibisce qualsiasi forma di privatizzazione dell'acqua.

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Page 91: ACRA_bilanciosociale2008

* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA

Progetti conclusi nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia Costruzione di una micro-centrale idroelettrica per la comunità di Anilaya nel municipio di Quiabaya (Provincia Larecaja -Dipartimento di La Paz) per la generazione di energia pulita e rinnovabile per la comunità medesima

35.350 Plan National de Cam-bios Climaticos

Nicaragua Block Grant Nicaragua 2004 Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua

746.325 Unione Europea

Nicaragua/Honduras

Protezione dell’ambiente finalizzata al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli abitanti dei comuni transfrontalieri di Dipilto (in Nicaragua) e El Paraíso (in Honduras)

117.000 Unione Europea

Progetti in corso nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia Tutti per l’acqua e l’acqua per tutti i bambini 1.722.493 Mediafriends ONLUS

Ecuador Meccanismi partecipativi di gestione delle risorse idriche volte a un accesso più equo all’acqua in Ecuador

946.840 Unione Europea

Italia Gocce di vita... Diritto di accesso all’acqua e dovere di buon governo. Esperienze di gestione partecipata

390.099 Ministero degli Affari Esteri

Italia Acqua bene comune 31.530 Provincia di Milano

Senegal Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Coubalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche

1.393.612 Unione Europea

Somalia Potenziamento dell’accesso a nuove fonti rurali di acqua finalizzato al miglioramento dell’igiene, della sanità e della sostenibilità del livello di vita

32.696* Unione Europea (capofila Africa 70)

Tanzania Sviluppo socioeconomico del comprensorio di Madunda mediante l'elletrificazione rurale e il rimboschimento

2.690.041 Ministero degli Affari Esteri

Tanzania Fornitura di acqua e igiene pubblica per 14 villaggi nel distretto di Njombe 2.509.068 Unione Europea

Tanzania Capacity-building per una gestione economicamente sostenibile di un acquedotto a Zanzibar

1.049.742 Unione Europea

Progetti avviati o da avviare nel 2009

Paese Titolo Data avvio

Budget in euro

Finanziatore principale

Honduras Gestione integrata delle risorse idriche e naturali per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione di Marcala

aprile 2009

1.684.017 Ministero degli Affari Esteri

Senegal Intervento per il sostegno alla popolazione rientrata nella regione di Ziguinchor

maggio 2009

150.319 Ministero degli Affari Esteri

Tanzania Accesso all'acqua potabile nel Distretto di Njombe e nella Regione di Iringa

fine 2009

2.723.336 Ministero degli Affari Esteri

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2008, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2009, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2009. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2008, ne sono stati selezionati alcuni, come per la sezione prece-dente, in quanto più rappresentativi delle attività svolte.

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CE L’ABBIAMO FATTA: ACQUA POTABILE E SERVIZI

IGIENICI IN CASAMANCE!

Testimonianza di Mario Milanesi, capo progetto ACRA

Il 20 ottobre 2008 abbiamo fatto una grande festa a Coubalan, in Casamance, per presentare

a tutti gli amici e sostenitori il lavoro del progetto PEPA: portare acqua potabile e servizi

igienici alla popolazione dei 13 villaggi della zona. La presenza di autoritá civili, stampa, radio

e televisioni del Sud e del Nord del mondo ha esaltato il sapore di questa giornata, in cui quasi

17mila persone, dopo aver lavorato per due anni scavando 50 km di trincee per l’acquedotto

e 800 fosse per latrine, dopo aver animato tantissimi incontri all’ombra dei baobab e discusso

responsabilmente sul modo migliore di gestire le risorse del proprio territorio, tutte queste

persone si sono finalmente ritrovate insieme a dirsi “ce l’abbiamo fatta!”. É stato dunque un

momento di grande gioia, un momento liberatorio in cui la partecipazione di un'intera comunitá

alla costruzione di un progetto collettivo ha potuto cristallizzarsi nel grido “siamo i primi in

Senegal”: un’espressione di fierezza del popolo Djola, che sta uscendo anche grazie a questo

genere di azioni dal difficile periodo di guerra civile attraversato negli scorsi decenni. Le donne

e i bambini di Coubalan - principali destinatari delle azioni del progetto - sono stati i primi

a scatenarsi nelle danze insieme alle maschere apotropaiche della cultura della foresta; l’uomo

leopardo, lo stregone, il facocero, il covone di paglia di riso. Tamburi e risate, grida e sudore

| test imonianze | 92

relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 93: ACRA_bilanciosociale2008

nella polvere della piazza del villaggio; l’aria vibrante delle grandissime occasioni, la gioia

sulla pelle come una corrente elettrica che ci legava tutti insieme. In mezzo a tutto ciò, il

team di progetto ed io, Cecile, Lansana, Joel, Norbert sono i pochi nomi con cui ho diviso

le lunghe giornate di questi due anni. Eravamo tutti emotivamente molto coinvolti, come

quando all’improvviso si vede nell'insieme un puzzle costato mesi di concentrazione; abbiamo

realizzato in un momento quanta pressione avevamo richiesto a noi stessi e alle bravissime

imprese locali che hanno permesso di raggiungere questo traguardo. Da questo momento

un’intera comunità è connessa con una rete di acquedotti alimentati da pozzi profondi

attraverso pompe elettriche e stazioni solari, la qualitá dell’acqua costantemente garantita

da accurate analisi, la gestione degli impianti seguita in modo ottimale da una federazione

di cooperative su delega della popolazione. Quasi tutte le case di Coubalan sono ora

dotate, grazie al lavoro del progetto, di servizi igienici a bassissimo impatto ambientale,

fondamentale in una zona lagunare esondabile cinque mesi l’anno e che nell’acqua trova il suo

sostentamento, oltre che la sua ragione identitaria. Acqua, declinata in un’infinita diversità:

piroghe e risaie, foreste di mangrovie palustri e raccolta di ostriche, pesca con la rete e con

le chiuse, canali... Coscienti della natura del proprio territorio, gli abitanti di Coubalan hanno deciso di

inserire sulla bolletta dell’acqua una quota per permettere alle cooperative la manutenzione

ottimale delle latrine... La ripartizione volontaria dei costi sociali e ambientali dell’igiene

pubblica: un esempio che molte collettivitá del nord del mondo non riescono ancora a seguire!

Ecco quindi l’origine di questa fierezza che osservo negli occhi della gente di Coubalan, la

coscienza collettiva di appartenere ad un territorio e di aver lavorato insieme ad ACRA

per costruire il futuro dei propri figli.

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Page 94: ACRA_bilanciosociale2008

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ITALIA

Gocce di vita... Diritto di accesso all’acqua e dovere di buon governo. Esperienze di gestione partecipata.

Descrizione dell’intervento: A partire dalla valorizzazione di esperienze positive di cooperazione nel Sud del mondo realizzate dalle Ong partner, dagli indirizzi forniti dal Manifesto italiano per un governo pubblico dell’acqua elaborato dal Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua e dalla documentazione formativa e divulgativa prodotta nell’ambito della campagna "Acqua bene comune dell’umanità", il progetto sviluppa una serie di iniziative atte a migliorare, estendere e potenziare la rete internazionale di attori impegnati nel sostegno al buon governo e alla gestione integrata e sostenibile dell’acqua, attraverso azioni di formazione della società civile, amministrazioni ed enti locali e territoriali e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Attività e risultati del 2008: Si è conclusa la ricerca-azione in Ecuador e in Bolivia, finalizzata alla capitalizzazione di esperienze di eccellenza nella cooperazione in campo idrico a supporto dei movimenti sociali per l’acqua. Si sono svolti sei stage in Nicaragua, Brasile, Kenya, Somalia, Senegal, Tanzania finalizzati alla capitalizzazione, in chiave valutativa, di esperienze di cooperazione idrica realizzate/in corso a cura di Ong italiane. Sono state erogate 15 borse di studio per studenti laureati e/o operatori di EELL, per frequenza dell’Università del Bene Comune, Facoltà dell’Acqua. Si sono svolte visite di scambio e formazione per i partner stranieri in Italia e in Europa in occasione di eventi internazionali (Il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la Carovana per il Diritto di Accesso all’acqua in Centro America) e si è creato uno spazio web per dare massima visibilità a tutto il percorso.

Sviluppi futuri: I temi del diritto di accesso all’acqua e della promozione di una gestione pubblica e partecipata sono di scottante attualità e rappresentano una delle linee di azione principali su cui ACRA continuerà a impegnarsi in Italia e nel mondo. In particolare, nel 2009, sono previste le seguenti attività: il consolidamento delle reti italiana, europea e mondiale in difesa del diritto di accesso all’acqua attraverso la creazione di gruppi di lavoro tematici e la realizzazione di eventi nazionali e seminari internazionali; la pubblicazione di materiali educativi (kit in/formativo, mostra fotografica, calendario) quali strumenti utili per approfondire la tematica, rivolti a operatori, educatori, insegnanti e amministratori pubblici.

Punti di forza: Il progetto ha contribuito a più livelli, a porre le basi per una rete ampia e partecipata di attori impegnati sul tema del diritto di accesso all'acqua sia in Italia, sia fra l'Italia e alcuni paesi di Africa e America Latina.

Punti di debolezza: Una rete mondiale per il diritto di accesso all’acqua, nonostante importanti progressi, è lungi dall’essere consolidata e richiede che le stesse reti dei singoli paesi e aree geografiche crescano in termini di organizzazione, coordinamento e partecipazione.

Valore complessivo dell’intervento: euro 390.099

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 42.105

Valore dell’intervento nel 2008: euro 77.381

Finanziatore principale Ministero degli Affari Esteri

Altri finanziatori: Fondazione Cariplo

Data di inizio progetto: 24 febbraio 2008

Durata complessiva prevista: 14 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo progetto, 1 comitato scientifico (ACRA e CICMA), segreteria organizzativa (ACRA e partner), ufficio comunica-zione (ACRA e partner)

Partner:CICMA (Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua); CIPSI (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale); CAST (Centro per un Appropriato

Sviluppo Tecnologico); Movimento Africa 70; CeVI (Centro di Volontariato Internazionale)

Beneficiari diretti:10.800 cittadini delle province e dei comuni; 750 studenti, ricercatori e docenti di 5 Università, 20 docenti e 20 studenti del Master in uso del territorio e gestione sostenibile delle risorse idriche dell’Università Milano Bicocca.Quadri di organizzazioni della società civile impegnate nella gestione delle risorse idriche in Italia (200) e nei PVS (20); 150 operatori e quadri di amministrazioni ed enti locali e territoriali italiani; 50 operatori di Ong; 3.600 tra insegnanti e studenti di scuole secondarie superiori nell’ambito delle visite alla mostra fotografica.

Beneficiari indiretti:10.000 persone nell’ambito delle manifestazioni Terra Futura e Fa’ la cosa giusta; AATO (Ambiti Territoriali Ottimali del-le Province coinvolte); 100 giornalisti; 55.000 cittadini delle comunità territoriali coinvolte; 3.770 studenti, ricercatori e docenti universitari.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Page 95: ACRA_bilanciosociale2008

| test imonianze |

LA CULTURA DELL’ACQUA PER UNA SCUOLA PARTECIPATA IN

PROVINCIA DI MILANO

Testimonianza di Diego Weisz, membro dello Staff dell’Assessorato all’Istruzione,

Provincia di Milano

Il progetto Acqua Bene Comune si è inserito perfettamente nell’approccio che l’Assessorato

all’Istruzione della Provincia di Milano ha assunto nel rapporto con le scuole.

Abbiamo, insieme ad ACRA e agli altri partner del progetto, voluto proporre un “tema forte” senza

però precostituirne la declinazione e lasciando

che le scuole potessero sviluppare appieno la loro

“risposta”.Mi sembra che il punto di forza del progetto

fosse questo, insieme all’alta qualità (non si tratta

semplicemente del mio giudizio ma del feedback

ricevuto dalle scuole) delle risorse (la mostra, i

laboratori, le visite guidate) che le associazioni

hanno messo a disposizione.

I risultati sono stati davvero sorprendenti

soprattutto nel senso della ricchezza e del carattere

interdisciplinare espressi dai progetti realizzati

dalle scuole.Abbiamo deciso di aderire al progetto perché ci

interessava il tema dei “Beni Comuni” e, in particolare, il tema dell’acqua.

Si tratta di una questione che è stata assolutamente attuale anche nell’azione e nel dibattito politico della

Provincia ed era per noi necessario, diciamo così, “metterla a partecipazione”. Cioè aprire e definire uno

spazio in cui le energie, le pratiche e le capacità di elaborazione che caratterizzano le scuole potessero

avere spazio di espressione.

Avevamo detto che volevamo puntare a costruire “una cultura dell’Acqua” sul nostro territorio. Direi

che questo primo progetto può fregiarsi di aver messo delle premesse per questo.

L’impatto è stato soprattutto quello di attivare energie che, speriamo, continueranno a sviluppare il

lavoro cominciato quest’anno.

Lo abbiamo visto al Salone delle Buone Pratiche, un altissimo livello di partecipazione e di entusiasmo.

Ma non mi sembra secondario notare che, per esempio a Paderno, la scuola ha promosso una grande

assemblea pubblica sul tema dell’acqua e che ci sono territori in cui, a partire dal nostro progetto, gli

studenti si sono messi a verificare le caratteristiche dell’acqua corrente e a mettere in discussione la

cultura “dell’acqua minerale". In sintesi, mi sembra che abbiamo seminato bene.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 96: ACRA_bilanciosociale2008

Testimonianza di Marco Troiano, Assessore all'Istruzione,

Comune di Brugherio (MI)

Nell’ambito di una serie di iniziative già attive sul nostro territorio

sul tema dell’acqua (dalla partecipazione alla campagna referendaria

contro la privatizzazione dell’acqua in Lombardia, all’utilizzo

dell’acqua del rubinetto nelle mense scolastiche), la collaborazione con

ACRA ha fornito un “valore aggiunto”, in termini di ampliamento

delle conoscenze in materia, di maggiore apertura al mondo, per

valutare l’importanza dell’acqua come bene comune non solo nel

ristretto ambito locale, favorendo così una maggiore coscienza

ambientale. La ricchezza dei contenuti del convegno finale e il lavoro

svolto dagli studenti sono i due elementi che meglio raccontano le

ricadute sul nostro territorio di questo lavoro: promuovere una

maggiore conoscenza, a partire dalle generazioni più giovani (capaci

però, come pochi altri, di parlare agli adulti), del valore dell’acqua come

bene comune.L’educazione diventa così lo strumento privilegiato per diffondere

la conoscenza di temi che altrimenti rischiano di essere considerati

marginali, mentre sono decisivi per la qualità della vita del nostro

futuro e delle generazioni future.

| test imonianze |

Testimonianza di Emilia Bisi, insegnante dell' ITAG

L.Castiglioni di Limbiate (MI)

Tante volte si progetta, si sperimenta, ma, se ci si chiude all’interno

della scuola, si finisce per essere autoreferenziali, di peccare di

presunzione o, più di frequente, di sentirsi sempre messi in discussione

da chi nei progetti non crede e pensa che i mille problemi della scuola

siano una giustificazione valida all’immobilismo; il percorso condiviso

con ACRA ci ha aiutati a credere nel valore delle nostre scelte e

ci ha confermato nella consapevolezza che il futuro della scuola sta

nell’apertura al territorio e a tutte quelle associazioni che condividono

con la scuola la responsabilità dell’educazione dei giovani al rispetto

del valore dell’uomo e delle risorse che ne consentono la vita. Di tutti

i diplomi fino ad ora conseguiti, quello di “Portatrice d’acqua” mi ha

commosso di più, perché l’acqua è vita, socializzazione, speranza e, se

anche noi abbiamo in piccola parte contribuito a tutto ciò, vuol dire che

sappiamo anche spendere bene le nostre energie.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Page 97: ACRA_bilanciosociale2008

NICARAGUA

Progetto Block Grant - Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua

Descrizione dell’intervento: Il progetto è costituito da 9 azioni relazionate al tema acqua e accesso alle risorse idriche realizzate in 10 diversi comuni del paese. Ha previsto la costruzione di sistemi di presa e immagazzinamento d'acqua per consumo umano e uso domestico da fonti superficiali (fiumi) e sotterranee (pozzi); sistema di presa e immagazzinamento d’acqua per uso agricolo; progettazione e ampliamento delle reti di distribuzione; creazione di infrastrutture igienico-sanitarie come latrine e filtri per il trattamento delle acque reflue. L’installazione delle varie opere è stata accompagnata da un programma di educazione e sensibilizzazione all’uso, gestione e protezione della risorsa idrica.

Attività e risultati del 2008: Nella tappa finale del progetto sono stati realizzati il disegno, la supervisione e l'esecuzione delle opere del sistema di fornitura d'acqua potabile presso le località di Las Cuchillas, El Corozal e La Palma nell'isola di Ometepe, nel dipartimento di Rivas. A Solentiname, oltre alla realizzazione dei disegni finali e dei corsi di formazione ai Comitati d'Acqua, sono stati costruiti alcuni elementi del sistema di acqua potabile e sono stati realizzati la perforazione di un pozzo, l'installazione delle basi per la cisterna di immagazzinamento dell'acqua, la costruzione di fontane pubbliche. A San Miguelito è stata riabilitata una cisterna di immagazzinamento dell'acqua, della portata di 80.000 litri e sono state realizzate connessioni addizionali alla rete di distribuzione. A Malpaisillo sono state portate a termine le opere di costruzione per l'immagazzinamento dell'acqua e la costruzione e installazione delle 29 pompe di immagazinamento, oltre all'installazione di 9 pompe EMA.

Sviluppi futuri: Le varie iniziative sviluppate prevedono la continuità delle azioni stesse basate sulla replicabilità delle esperienze realizzate (rete di fognature, filtri per il trattamento delle acque reflue, pozzi e rete di distribuzione), la continuità delle azioni intraprese e non concluse (ampliamento dei sistemi di distribuzione, sistemi di presa e immagazzinamento di acqua) e il controllo continuo delle strutture organizzate durante il progetto stesso.

Punti di forza: La profonda conoscenza delle problematiche di ciascun territorio in cui si è intervenuti, capacità di coinvolgimento di enti governativi e leader comunitari nella realizzazione delle varie azioni e la presenza permanente nei territori delle organizzazioni coinvolte.

Punti di debolezza: la difficoltà di disporre di risorse specializzate locali e la lontananza dei luoghi di intervento che hanno provocato ritardi nell’esecuzione delle opere.

Valore complessivo dell’intervento: euro 746.324

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 112.024

Valore dell’intervento nel 2008: euro 100.000

Finanziatore principale: Unione Europea

Altri finanziatori:

Fondazione Monzino e Gruppo di sostegno Le Cellule Compagne

Data di inizio progetto: 1 marzo 2006

Durata complessiva prevista: 24 mesi

Risorse umane impiegate:Personale espatriato: 1 direttore, 1 amministratricePersonale locale: 1 capo progetto, 1 responsabile del monitorag-gio, 1 amministratrice generale, 9 contabili, 9 promotori locali

Partner locali:Alcaldía Municipal di Dipilto e di Estelí, Centro de Orientación

Familiar y Educación Sexual “Xochilt-Acalt”, Universidad Nacional Agraria-Facultad de Recursos Naturales Renovables, Fundación para el Autodesarrollo Sostenible Indígena Campesino (FUNADESIC), Fundación entre Volcanes (FEV), Fundación Museo Archipiélago de Solentiname (MUSAS), Fundación de Mujeres de San Miguelito (FUMSAMI), Fundación para el Desarrollo (FUPADE)

Beneficiari diretti:12.061 abitanti dei 10 comuni che vivono nelle aree rurali, semirurali e urbane e in particolare cooperative agricole, di donne, di pescatori e popolazione legata ad attività commer-ciali e turismo

Beneficiari indiretti:116.150 abitanti e turisti che visitano i luoghi dove il progetto è intervenuto

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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DOVE VI SONO CONFLITTI L'ACQUA SI ALLONTANA,

DOVE C'È UNITÀ L'ACQUA SI AVVICINA...

Testimonianza di Gloria Guevara Silva, Presidente de la Fundación

Museo del Archipiélago de Solentiname (MUSAS)

Nel XXI secolo per la prima volta nella storia dell'acipelago di Solentiname si costruisce un pozzo

artesiano. Gli adulti commentavano, da molti anni, che a Solentiname non c'era acqua in quanto, pur

essendo un’isola di origine vulcanica, in realtà nessuno aveva realizzato nessuno studio specializzato.

L'investimento per fare un pozzo era rischioso per il fatto di trovare o meno l'acqua sotterranea per il

consumo umano. È stata una vera sfida, ma ciò che è prevalso sono stati la fede di credere che ciò fosse

possibile e la capacità di lavorare tutti con l'impegno e il cuore.

Questo progetto ha rappresentato un'esperienza interessante perchè nella comunità di San Fernando,

nonostante quelle di Solentiname siano isole nel lago più grande del Centroamerica, non c'è mai stata

l'acqua potabile. Le persone avevano delle pozze scavate vicino alle loro case, ma l'acqua di queste non

era adatta per l’uso umano e pertanto il suo consumo nel lungo periodo provocava gravi malattie.

Con la realizzazione del progetto si è formato un Comitato di Acqua Potabile che ha lavorato e

si è incaricato della progettazione e costruzione del pozzo a partire dal 2007. Aspetto questo

fondamentale perché è molto importante che la gente si senta coinvolta nella soluzione dei propri

problemi, perchè una volta concluso il progetto, sono le persone che devono sentirsi “padroni” di ciò che

hanno, per renderlo sostenibile sebbene sia difficile.

Qualcosa di emozionante è accaduto quando è arrivata la barca che trasportava un camion e la

macchina per la perforazione. Tutti hanno aiutato a costruire una strada dove potesse passare il camion

con il macchinario, fino al luogo dove sarebbe stato realizzato il pozzo. Gli uomini di questa isola hanno

persino aiutato a spingere il camion perché le condizioni erano molte precarie a causa delle piogge che in

inverno sono molto forti.La genta è venuta nel luogo dove stavano scavando il pozzo per vedere la macchina in funzione. C'erano

bambini e persone che mai in vita loro avevano visto una macchina o un camion. È stato un evento

importante nella storia di Solentiname.

Oltre alla costruzione del pozzo, molto interessante è stato anche lo scambio di esperienza con

abitanti di altre comunità di Rio San Juan, dove erano stati costruiti pozzi artesiani come quello

di Solentiname. È stato un momento molto importante, durante il quale abbiamo imparato da ciò che

ci dicevano le altre persone, perchè avevano vissuto esperienze simili. Attraverso il confronto abbiamo

appreso una lezione importante: dove vi sono problemi e conflitti l'acqua si allontana, mentre dove c'è

unità l'acqua si avvicina.

Il giorno dell'inaugurazione si è cantato, ballato e messo in scena una rappresentazione teatrale, un mix

culturale molto interessante, molti di noi hanno vissuto in prima persona l’allegria e la soddisfazione di

avere per la prima volta un pozzo di acqua potabile.

| test imonianze | | test imonianze |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

TANZANIA

Fornitura di acqua e igiene pubblica per 14 villaggi nel distretto di Njombe

Descrizione dell’intervento: Il progetto mira al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie per una popolazione di 41.132 persone attraverso l’approvvigionamento di acqua potabile, sevizi igienici migliorati (2000 latrine) e protezione ambientale delle risorse idriche. E’ in costruzione un acquedotto a gravità da due sorgenti di montagna che connetterà 9 villaggi (per un totale di 24.051 persone servite) con una lunghezza della linea di adduzione di 39,3 km e 9 linee di distribuzione per un totale di 166 km. E’ in fase di costituzione una Water Users Association democraticamente eletta che sarà in grado di gestire l’acquedotto in collaborazione con le autorità distrettuali. I beneficiari sono direttamente coinvolti nella costruzione dell’acquedotto, il loro apporto in termini di lavoro volontario è di oltre l’8% del costo totale del progetto.

Attività e risultati del 2008: Sono stati completati 40 km di linea adduttrice su un totale di 78km (51%), mentre le linee di distribuzione posate sono 68 Km su un totale di 227 Km (29%). Sono stati costruiti 96 punti di distribuzione su 351 (27%), le cisterne complete sono 6 su 15 (40%).È stata costituita la Water Users Association (WUA) tramite un processo partecipativo, in attesa della registrazione finale da parte del Ministry of Water and Irrigation. Sono state costruite 553 latrine migliorate e 2 latrine multi-pit nelle scuole di due villaggi.Sono stati piantumati 20 ettari attorno alle fonti dell’acquedotto e realizzate 15 tree nursery per un totale di 180.000 nuove piante.

Sviluppi futuri: Completamento della linea di adduzione ed attivazione delle linee di distribuzione per 9 villaggi entro il 2009, e completamento dell’intero acquedotto entro il 2010.Registrazione ed elezione del comitato direttivo della WUA, inizio raccolta contributi dai villaggi per la gestione ed il mantenimento dell’acquedotto.

Punti di forza: Creazione della WUA per garantire una gestione indipendente e sostenibile dell’acquedotto antecedente alla costruzione dell’acquedotto stesso. Intervento con approccio integrato (acqua, sanità e ambiente), utilizzo e formazione del personale e delle istituzioni locali.

Punti di debolezza: ACRA è presente in Tanzania da soli 3 anni e deve quindi ancora creare uno staff stabile e autonomo in modo da stabilizzare il turnover delle risorse.

Valore complessivo dell’intervento: euro 2.509.068

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 715.706

Valore dell’intervento nel 2008: euro 1.226.479

Finanziatore principale: Unione Europea

Altri finanziatori:Associazione Insieme si può, Provincia di Milano (ATO), Fondazione Renato Grandi, Misereor*, Province di Monza e Brianza (Alsi spa), Zelig-Bananas Srl

Data di inizio progetto: 1 settembre 2006

Durata complessiva prevista: 40 mesi

Risorse umane impiegate:Personale espatriato: 1 capo-progetto, 1 amministratore logista, 1 capo cantiere

Personale locale: 1 assistente capo-progetto, 1 ingegnere idraulico, 1 forestale, 3 tecnici idraulici, 1 contabile, 1 segre-taria, 1 logista, 3 autisti, 1 idraulico specializzato, 10 manovali, 20 lavoratori non specializzati

Partner:Italia: CAST - Ecosystem S.p.a.Tanzania: Njombe Development Office / Diocesi di Njombe;

Beneficiari diretti:41.132 persone in 14 villaggi: Usalule, Igagala, Ulembwe, Wikichi, Itulike, Nyumbanitu, Mievela, Igima, Mhaji, Lusisi, Mungate, Lulanzi, Itunduma e Mtwango (di cui 21.800 donne e 19.332 uomini)

Beneficiari indiretti:gli abitanti di tutto il distretto di Njombe, 467.106 persone (di cui 247.566 donne e 219.540 uomini)

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

* Finanziamento in natura (tubi HDPE)

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Mi chiamo Urya Ziku, vivo nel villaggio di Igagala, nel

distretto di Njombe. Innanzitutto voglio ringraziare

tutti i donatori in Italia e ACRA per aver realizzato il

progetto, per averci portato l'acqua, per aver costruito le

latrine e per aver aiutato i gruppi a preservare l'ambiente

e le sorgenti.L'acqua che arriva dall'acquedotto ha cambiato la

vita delle persone del distretto: ora non dobbiamo più

percorrere lunghe distanze per andare a rifornirci al fiume

e ora che molti villaggi iniziano ad avere accesso all'acqua,

la vita di molte persone sta cambiando. Spero che questo

possa durare nel futuro.La vita è cambiata soprattutto per noi donne: prima

perdevamo mezza giornata per andare a prendere

l'acqua, lasciando così la nostra casa, la cucina e tutte le

altre cose che abbiamo da fare, come il lavoro nei campi e i

piccoli commerci che ognuna di noi imbastisce. Ora invece

abbiamo più tempo per tutte queste nostre attività, ma

soprattutto abbiamo più tempo da passare con la nostra

famiglia, con i nostri figli.

Era da molto che desideravamo avere un accesso all'acqua più agevole e io, con altre donne, siamo anche

andate come volontarie a scavare le trincee su alle sorgenti, quindi ora poter avere l'acqua qui è una gioia

immensa.Personalmente credo che collaborerò sempre per far sì che i risultati che questo progetto ha portato siano

sostenibili e quindi possano mantenersi nel tempo, anche quando il progetto stesso sarà concluso.

Il cambiamento che abbiamo avuto, inoltre, riguarda anche l'aspetto sanitario, soprattutto grazie alle nuove

latrine, che hanno migliorato molto l'igiene generale e ora, soprattutto tra i bambini, ci sono molte meno malattie.

Ma non sono solo le latrine ad aver migliorato l'aspetto igienico: anche grazie all'acquedotto stesso che ha

consentito un accesso all'acqua più facilitato ora possiamo pulire meglio la casa e essere più puliti anche noi.

Ci tengo a concludere ringraziando ancora tutti i donatori, perché in effetti ci hanno portato un cambiamento

veramente importante: prima qui, senza acqua, la situazione era davvero difficile, la vita era molto più

complicata, ora invece potremmo svilupparci, potremmo intraprendere altre attività, dedicare più tempo

all'agricoltura e ai nostri piccoli commerci: insomma, ora la vita nei villaggi potrà iniziare a essere migliore.

TANZANIA: UN ACQUEDOTTO DI 80 KM PER

MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA

Testimonianza di Urya Ziku, beneficiaria del villaggio di Igagala,

nel distretto di Njombe

| test imonianze |

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Testimonianza di don Silvano Gobbo, Presidente dell’Opera San Giuseppe

Morbio Inferiore (CH)

L'Opera San Giuseppe, è riconoscente ad ACRA per la collaborazione incondizionata che ha permesso

di realizzare "inseme", a Njombe in Tanzania, l'acquedotto "San Giuseppe" in collaborazione anche con

la Diocesi e con il Vescovo Mons. Alfred Maluma.

Senza il vostro aiuto, sia nel campo tecnico che finanziario, questa "grandiosa opera" non avrebbe

potuto essere realizzata nella totale ampiezza per un periodo di cinque anni.

Partecipando all'inaugurazione, abbiamo potuto costatare la professionalità nella realizzazione di

tutte le infrastrutture e per questo rinnoviamo il nostro "grande grazie" ad ACRA.

Testimonianza di Armando Grandi, Fondazione Renato Grandi

La Fondazione Renato Grandi ha deciso di sostenere il progetto "Acquedotto di Njombe " perché

questo si inquadrava perfettamente nelle prerogative statutarie della Fondazione e perchè analizzando

le opere svolte nel passato da ACRA ci è parso di avere sufficiente garanzia che il progetto potesse

essere realizzato adeguatamente. Non minore importanza ha pesato nella decisione il fatto che un ente

quale la Commissione Europea fosse predominante partner nel finanziamento.

Inoltre il viaggio realizzato dal nostro Curatore Ing. Armando Grandi ha confermato al suo rientro

totale soddisfazione nell'aver contribuito al progetto non solo dal punto di vista tecnico, constatando le

enormi difficoltà che gli operatori hanno trovato durante la realizzazione, ma anche per come lo scopo

di aver portato l'acqua a tante famiglie con i loro bambini sia stato raggiunto pienamente. Partecipare

alla gioia di quelle persone, durante la festa di inaugurazione della prima fontana è stata, afferma lo

stesso Ing. Grandi, un'esperienza indimenticabile.

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| test imonianze |

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Cib

o

Sovranità alimentare

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CiboSovranità alimentare

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

sull’ambiente in cui vengono messi in atto e di regole per il commercio dei loro prodotti sui mercati locali, regionali o internazionali.

Parlare di cibo è parlare di saperi locali e pratiche tra-dizionali raccolte dalle comunità rurali delle diverse regioni del mondo in secoli di storia, sulla base di un rapporto costante con la terra e le sue risorse, con le specie vegetali e animali, con i loro ritmi di sviluppo e trasformazione. Ma parlare di cibo è anche parlare di innovazione, di tecnologie appropriate per il migliora-mento dei sistemi di produzione, a beneficio tanto della comunità umana quanto dell’ambiente che la ospita.

Parlare di cibo è parlare di sicurezza, di qualità e di re-sponsabilità sociale che deve essere garantita da chi il cibo lo produce come da chi lo distribuisce, a favore di chi lo consuma, ma anche viceversa. È parlare di stili di consumo e di relazioni sociali, fondate sulla prossimità e sulla conoscenza reciproca. Parlare di cibo è parlare di gusto: un senso comune a tutte le donne e gli uomini della terra, che da sempre unisce vicino e lontano e che è tanto più ricco quanto più si nutre di diverse sfumature.

Per tutte queste ragioni, per ACRA parlare di cibo si-gnifica oggi parlare di Sovranità alimentare e su questa base la sua azione è volta a sostenere e a dare voce alle organizzazioni di base contadine e rurali che lot-tano per affermare il proprio diritto a partecipare alla grande sfida di nutrire il pianeta. Una sfida che ci vede tutti coinvolti e in cui il loro contributo è essenziale.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2008, oltre a una anticipazione sui pro-getti di cui, alla data di fine aprile 2009, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2009. Inoltre, all’in-terno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2008, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte e per i qua-li sono state predisposte delle specifiche schede.

Parlare di Cibo nel 2008 - anno della crisi alimentare globale - ha significato per ACRA parlare di tante cose, ma prima di tutto, ha significato parlare di Diritto, di coerenza delle politiche e di inclusione.

Che l’alimentazione sia un bisogno primario comune a tutti gli esseri viventi è un fatto noto, che più di un miliardo di bambini, donne e uomini nel mondo oggi non riescano a soddisfare questo bisogno, è un fatto reso quasi altrettanto noto dalla grande attenzione ri-servata dai media a questo sconcertante fenomeno.

Meno note sono le cause del problema in termini di iniquità del sistema produzione e distribuzione alimen-tare. E ancor meno note sono le soluzioni efficaci, che esistono e non hanno radici nella sola solidarietà che genera assistenza, ma nel concetto di diritto. In quanto Diritto - riconosciuto ufficialmente dalle Nazioni Unite - l’accesso al cibo per tutti non può essere derogato alla disponibilità di alcuni a essere solidali con altri, ma deve essere strutturalmente garantito attraverso un maggiore equilibrio nelle gestione delle risorse pro-duttive e la garanzia di un’equità nei criteri per la di-stribuzione sui mercati.

Oggi più che mai, nell’estremizzarsi della competizione per le risorse, parlare di cibo è parlare di persone: in primis, di piccoli produttori (contadini, allevatori, pescato-ri) impegnati in una lotta per la sopravvivenza e poi di consumatori, ovvero di una condizione che tutti ci acco-muna ogni giorno, pur nella sproporzione in cui questa condizione si declina nel Nord e nel Sud del mondo.

Nel contempo, parlare di cibo è parlare di acqua, terra, biodiversità, energia: beni comuni dell’umanità e risorse essenziali per l’alimentazione, il cui utilizzo non può pre-scindere dai criteri di sostenibilità ambientale e di buon governo, dal locale al globale, dei processi produttivi.

Parlare di cibo è parlare di agricoltura, di allevamen-to, di pesca, dell’impatto dei loro sistemi produttivi

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Progetti in corso nel 2008Paese Titolo Budget in

euroFinanziatore principale

Bolivia Incremento delle capacità ed opportunità dei soci delle Organizzazio-ni Economiche Contadine (OECAs) boliviane, per generare reddito, impiego ed inclusione sociale in area rurale

1.567.371 Unione Europea

Bolivia Appoggio alle micro-imprese del sud del Potosí per valorizzare lo sfruttamento sostenibile del lama - Dipartimento del Potosí

330.556* Regione Lombardia

Ecuador Appoggio alla commercializzazione e sovranità alimentare dei popoli originari dell'ecosistema della mangrovia (con approccio di genere)

420.000 Fondo Italo-Ecuadoria-no-FIE

Europa Educazione rurale tra cittadinanza attiva globale e sicurezza alimen-tare

176.600** Unione Europea (capofila FOCSIV)

Senegal Combattere la marginalizzazione dei contadini poveri e degli emi-granti di Marocco, Senegal ed Ecuador attraverso lo sviluppo di reti commerciali e la promozione della diversità

374.857** IFAD (capofila UCODEP)

Senegal Sostegno all’agricoltura famigliare in ambito urbano e rurale: i Micro-orti e la Moringa

31.740** Comune di Milano(capofila Università di Milano)

Camerun Donazione Globale 2005 - Sostegno alla sovranità alimentare nelle zone di Yagoua, Yaoundé e Maroua attraverso la realizzazione di at-tività socio-produttive: filiera latte, suina, cerealicola e rafforzamento dei sistemi idrici

1.169.281 Unione Europea

Progetti conclusi nel 2008Paese Titolo Budget in

euroFinanziatore principale

Argentina Organicos - Agricoltura biologica in Argentina, appoggio ai piccoli produttori e sviluppo dei consumi

2.380.760 Ministero degli Affari Esteri

Bolivia Appoggio agli allevatori del sud di Potosí per valorizzare lo sfrutta-mento sostenibile del lama

1.414.909 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Rafforzamento di 104 banche di cereali nel Guéra 20.000 Fondi Privati

Ciad Lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione della Moringa Oleifera nel Distretto Sanitario di Goundi

869.290*** Regione Lombardia

Nicaragua Promozione delle sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso l’in-cremento dei redditi familiari nel comune di Dipilto

61.500 Unione Europea

Honduras/El Salvador

Formazione in sovranità alimentare e nutrizionale con focus sullo sviluppo delle capacità locali di protezione ambientale nel settore transfrontaliero tra Honduras e El Salvador

170.000 Unione Europea

Nicaragua/Honduras/El Salvador

Programma di Sovranità Alimentare in Centro America**** (PRESANCA)

521.963 Unione Europea

Progetti avviati o da avviare nel 2009Paese Titolo Data

avvioBudget in euro

Finanziatore principale

Ciad Strutturazione della popolazione della Zona Periferica del “Parco Nazionale di Zakouma” in un processo di sviluppo locale in Ciad attraverso la gestione delle risorse naturali

gennaio 2009

375.634 Unione Europea

Senegal Utilizzo del patrimonio culturale intangibile dell'agricoltura per migliorare il tenore di vita dei piccoli produttori agricoli e degli immigrati

febbraio 2009

360.000 IFAD

* Valore riferito alla prima annualità di progetto** Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto*** È contemplato sia il contributo della Regione Lombardia, sia il valore complessivo dell’intervento**** A dicembre si è conclusa la prima parte del programma che durerà fino al 2015

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BOLIVIA

Appoggio agli allevatori del Sud di Potosí per valorizzare lo sfruttamento sostenibile del lama

Descrizione dell’intervento: Per la maggior parte della popolazione della zona, il lama rappresenta l’unica fonte di reddito. Il progetto ha cercato di accrescere le opportunità di lavoro e di incrementare le attività economiche delle famiglie di allevatori attraverso il miglioramento delle condizioni degli animali e delle tecniche di produzione e trasformazione dei derivati del lama (fibra e carne). In particolare, si è puntato al miglioramento della fibra tramite la degiarratura, tecnica che permette di selezionare il vello più fine. La fibra di lama non gode, infatti, di sufficiente promozione, nonostante abbia qualità simili alla fibra di alpaca per finezza, resistenza e proprietà termiche. Inoltre, si sono perfezionati i sistemi di macellazione e trasformazione della carne, ottenendo un prodotto di maggior qualità e maggior capacità di conservazione. Infine, si è lavorato sugli aspetti legati alla commercializzazione dei prodotti, a partire dalle stesse comunità di produzione.

Attività e risultati del 2008: Campagna di vaccinazione e vitaminizzazione di circa 40.000 animali. Corsi di formazione su alimentazione dei lama per 76 beneficiari, corsi su tecniche di riproduzione per 77 beneficiari, corsi su tecniche di allevamento per 90 beneficiari, corsi di tosatura per 296 beneficiari, corsi di filato artigianale per 102 beneficiari, corsi di tessitura per 293 beneficiari, corsi di produzione di materassi per 248 beneficiari, corsi di macellazione e produzione di carne secca per 40 beneficiari, corsi di commercializzazione per 51 beneficiari, corsi di contabilità per 24 beneficiari, corsi di informatica basica per 24 beneficiari. ARCCA ha potuto aprire un negozio ad Uyuni per la vendita dei prodotti dei suoi associati. Esistono al momento 12 gruppi di produttori che si dedicano a differenti tipi di trasformazione dei derivati del lama. ARCCA ha presentato una proposta di strategia di sviluppo del settore camelide alla Prefettura di Potosí.

Sviluppi futuri: Progetto terminato nel corso dell’anno 2008. Alcune delle attività di rafforzamento dei gruppi di produttori sono state riprese da altri interventi sul territorio, in particolare da un programma quinquennale di rafforzamento delle OECAs (Organizzazioni Economiche Contadine) con il contributo dell’Unione Europea e da un progetto di appoggio alla micro-imprenditorialità locale sostenuto dalla Regione Lombardia.

Punti di forza: Sono stati aperti nuovi canali commerciali. La capacità di produzione si è incrementata in quantità e qualità. Esistono gruppi locali organizzati di produzione. Esiste una rete di commercianti distribuita nelle 9 AZCCA e coordinata da un direttorio. Esiste un negozio di vendita dei prodotti in Uyuni, gestita da ARCCA.

Punti di debolezza: Grandi distanze fra le comunità e i mercati, con conseguenti difficoltà a vendere i propri prodotti; scarsa rotazione dei leader di ARCCA e AZCCA; mancanza di energia elettrica e mezzi di comunicazione nella zona, che rende difficile la produzione e coordinazione fra gruppi di produttori e ARCCA. Tendenza a vendere il prodotto a intermediari che non valorizzano il lavoro fatto (non riconoscono il valore aggiunto), a causa della necessità di vendere rapidamente i prodotti per mancanza di altre risorse. Assenza di certificazione sanitaria regionale rispetto alla febbre aftosa, che impedisce la vendita all’estero della carne e suoi derivati.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 1.414.908

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 134.670

Valore dell’intervento nel 2008: euro 146.165

Finanziatore principale: Ministero degli Affari Esteri

Altri finanziatori:Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Associazione Maresso Vive

Data di inizio progetto: 15 marzo 2003

Durata complessiva prevista: 68 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo-progetto espatriato e 9 risorse locali

Partner locale:ARCCA (Associazione Regionale di Allevatori di Camelidi)

Beneficiari diretti:1.500 famiglie (7.500 persone) di allevatori soci di ARCCA

Beneficiari indiretti:34.000 abitanti delle zone coperte dalle 9 associazioni zonali di allevatori

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

foto intera

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| test imonianze |

BOLIVIA: IL PREZIOSO FILO DELLE ANDE

Testimonianza del dr. Marco Antonini - Presidente del Consorzio Internazionale

ARIANNE

Il consorzio Arianne nasce a seguito di attività svolte dall’Università di Camerino e dall’ENEA

nell’ambito della ricerca nel settore dell’allevamento andino dei camelidi sud americani domestici. L’incontro

con ACRA è giunto dopo un’indagine volta a individuare Ong capaci di trasferire i risultati di ricerca

prodotti. Nasce da questa collaborazione la mia missione in Bolivia, per conto di ACRA , nell’area del Lipez.

Qui ho avuto l’occasione di incontrare le persone delle microimprese, alcune delle quali già conoscevo poiché

erano state in Italia a per corsi di formazione offerti dai soci Arianne, in particolare nel Laboratorio

Tessile Artigianale “La Tela”, dove sono stati messi a punto dei manufatti tessili utilizzando i loro filati

di lama. Nella mia missione ho potuto verificare quanta consapevolezza era stata trasferita realmente nel

territorio e che livello di qualità era stato raggiunto.

Ho inoltre avuto conferma che il diretto contatto con le microimprese è il sistema migliore per ottenere i

risultati attesi. L’azione di ACRA ha indubbiamente provocato nelle comunità una presa di coscienza

delle potenzialità qualitativa della produzione del lama Boliviano.

Come esempio tipico, voglio qui ricordare l’associazione di 20 donne della Comunità di Alote e la

loro micro impresa Llamita. Producono sciarpe di qualità fedele a quanto loro insegnato in Italia. É

impressionante come siano state in grado di replicare la qualità dei modelli del laboratorio “La Tela”,

pur non avendo la capacità di innovarsi per l’impossibilità di interagire direttamente con il settore

della domanda. Ovviamente la proposta di interagire con i soci Arianne attraverso la coproduzione di

manufatti in fibra di lama ha fatto nascere entusiasmo e molta aspettativa.

La collaborazione, infatti, può creare spazio per progetti di coosviluppo che, a partire da manufatti tessili

di qualità, siano rappresentativi del territorio e capaci di promuovere nello stesso momento lo sviluppo di

settori collegati come turismo e produzioni agro alimentari tipiche (Quinoa e Charque).

La proposta del Consorzio Arianne è il reinvestimento di parte del valore aggiunto prodotto dalla filiera

tessile, nell’impresa agraria. Su questa base, d’accordo con ACRA, si stanno aiutando le microimprese

del Lipez ad avvicinarsi al mercato e per rendere gli allevatori imprenditori dei propri prodotti e attori

principali della loro filiera Llama. In altre parole Arianne si mette a disposizione delle microimprese per

proporre in maniera adeguata i loro prodotti, dalla fibra grezza al prodotto finito, al mercato secondo la

strategia decisa da ciascuna microimpresa. Questo, al momento, ha permesso di far conoscere la fibra di

lama fuori dalla Bolivia e di rendere consapevoli le comunità del Lipez della potenzialità dei loro prodotti.

La necessità da parte dei nostri distretti tessili in difficoltà di legarsi a loro, può diventare strategica

per la creazione di opportunità di sviluppo comune, a partire da filiere trasparenti e manufatti

personalizzati.

Page 109: ACRA_bilanciosociale2008

relazione sociale | bilancio sociale 2008

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Testimonianza Celia Mureña, associazione Llamita - Alote

Mi chiamo Celia Mureña, faccio parte della comunità di Alote, sono sposata e ho 4 figli.

Io e altre donne lavoriamo per l'associazione Llamita e ci occupiamo di lavorare la fibra di lama

per ottenere sciarpe, scialli, inoltre ci dedichiamo all'agricoltura. Da quando si è creata la

collaborazione con l’associazione ACRA abbiamo ricevuto vari aiuti. Con ACRA abbiamo

iniziato a lavorare nella Llamita e ormai da 4 anni siamo tessitrici. Abbiamo ricevuto varie

formazioni per imparare il mestiere. Ora vorremmo vendere i nostri prodotti, scialli e sciarpe, ma

non riusciamo perchè non c'è un mercato locale. Ora non ci sono vendite e molti dei nostri prodotti

sono rimasti invenduti.Il processo per realizzare sciarpe e scialli ci occupa circa due giorni: facciamo la tosatura del

lama, laviamo la fibra e poi iniziamo a tesserla al telaio. Non facciamo questo lavoro a tempo

pieno perchè non avendo un mercato per vendere i prodotti dobbiamo dedicarci anche ad altre

attività. Se ci fosse un mercato allora potremmo fare solo questo lavoro.

I colori dei tessuti, bianco, nero, caffè, cannella, sono tutti naturali e provengono dai lama.

L'associazione Llamita è nata 4 anni fa e attualmente le persone che vi lavorano sono 17.

| test imonianze |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

CIAD

Lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione di Moringa Oleifera, nel Distretto Sanitario di Goundi

Descrizione dell’intervento: L’azione realizzata ha avuto lo scopo di contribuire al miglioramento della salute e alla diminuzione dell’incidenza della malnutrizione che colpisce la popolazione rurale in una prospettiva di valorizzazione delle risorse naturali disponibili localmente. A tal fine l’intervento ha promosso la sperimentazione controllata dei sotto-prodotti della Moringa Oleifera, una pianta locale che può essere efficacemente impiegata a scopo terapeutico e alimentare, ma le cui potenzialità sono ancora poco diffuse presso la popolazione. Le foglie di questo albero, infatti, presentano una composizione chimica particolare (elevato livello di calcio, ferro, proteine, aminoacidi essenziali, vitamine tra cui il carotene, precursore della vitamina A), e opportunamente trasformate in farina si prestano ad essere utilizzate come integratore alimentare soprattutto nella dieta dei bambini e delle donne in età di procreazione.

Attività e risultati del 2008: A seguito della sperimentazione sul campo sono state realizzate una guida sulle tecniche di coltura e due schede tecniche sulla preparazione e sull’uso della farina di foglie; una trasmissione radiofonica, uno studio sperimentale per valutare il valore nutrizionale della farina di foglie; un seminario sulla Moringa in Italia; la formazione e la successiva produzione di farina di foglie; una visita di scambio in Senegal. Alla fine del progetto, la tecnica di produzione e condizionamento della farina di foglie di Moringa é conosciuta e applicata in almeno 2 scuole agricole e 16 villaggi. È stata realizzata in Italia una pubblicazione tecnica su proprietà e utilizzi della Moringa Oleifera.

Sviluppi futuri: Varie iniziative di ACRA in più paesi africani continuano a promuovere l’uso di Moringa Oleifera come integratore alimentare basandosi sui risultati della presente azione. In Ciad, la produzione di farina di foglie continua attraverso un progetto cofinanziato dalla CE e in Camerun, il suo utilizzo è iniziato presso l’orfanotrofio della Fondazione Bethléem di Mouda. La riflessione sul potenziale terapeutico della Moringa è oggetto di ricerca anche in due programmi avviati in Senegal, l’uno sul rafforzamento delle filiere produttive di alcune piante sotto-utilizzate in un quadro generale di tutela dell’agro-biodiversità, e l’altro di promozione della medicina tradizionale e di supporto alla coltivazione di Moringa Oleifera presso i guaritori locali.

Punti di forza: La collaborazione con le due scuole agricole di Maïmba e Mamyong, ha permesso di produrre la farina di foglie seguendo un protocollo operativo che ne ha garantito la conservazione delle proprietà nutritive e degli standard igienico-sanitari. L’uso della farina di foglie di Moringa nella dieta non è ancora generalizzato ma la sua diffusione è in costante aumento. Dal punto di vista tecnico, la Moringa è una pianta a rapido sviluppo, ben adattata ai climi tropicali.

Punti di debolezza: L’instabilità e le ricorrenti crisi politico-militari all’Est del paese, anche se non hanno toccato direttamente il Distretto Sanitario di Goundi, hanno condizionato, e talora ritardato, alcune attività. L’analfabetismo che ancora affligge le popolazioni rurali e soprattutto le donne, limita le capacità di comprensione in particolare di ciò che riguarda l’utilizzazione di documenti scritti e nozioni relativamente complesse. A ciò è stato necessario sopperire con la ripetizione degli argomenti trattati e con continue verifiche.

Valore complessivo dell’intervento: euro 869.290*

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 56.605*

Valore dell’intervento nel 2008: euro 86.614

Finanziatore: Regione Lombardia

Data di inizio progetto: 1 giugno 2006

Durata complessiva prevista: 28 mesi

Risorse umane impiegate:1 cooperante espatriato capo progetto, 1 tecnico nutri-zionista, 1 tecnico agricolo, 2 agenti sanitari, 2 animatori, 1 contabile, 1 autista

Partner locale:Association Tchadienne Communauté pour le Progres (ATCP)

Beneficiari diretti:10.428 persone (famiglie rurali, allievi delle scuole agricole, agenti sanitari e animatrici di villaggio)

Beneficiari indiretti:la popolazione del distretto sanitario di Goundi, stimata a 95.000 persone

* È stato riportato il valore di budget complessivo che contempla la quota finanziata dal Ministero degli Affari Esteri sul progetto Sostegno ai servizi socio-sanitari del Distret-to sanitario di Goundi (7993/ACRA/CIAD) e dalla Commissione Europea sul progetto Gestione partecipativa delle risorse forestali e promozione di iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone (ENV/2006/114-747)

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

LA MORINGA OLEIFERA:

UN OTTIMO INTEGRATORE ALIMENTARE NATURALE…

Estratto dalla pubblicazione di Roberto Cavallini, Tecnologo Alimentare,

Capoprogetto ACRA in Ciad

Leggendo sui giornali e seguendo le trasmissioni

televisive spesso si sente parlare di integratori

alimentari di nuova generazione sintetizzati

e creati dalla moderna industria alimentare

con l’ausilio, magari, delle nuove biotecnologie

e della manipolazione genetica. Sicuramente si

parla di prodotti all’avanguardia e di nuova

concezione dai risultati validi e assicurati ma,

molto spesso, ci si dimentica che buona parte

delle caratteristiche e dei benefici che si cerca di

replicare industrialmente sono presenti normalmente in natura senza bisogno di creare nulla di

nuovo. In questo quadro si può inserire la Moringa oleifera, pianta sconosciuta ai “non addetti

ai lavori”, ma che, soprattutto negli ultimi anni, sta rapidamente conquistando la ribalta,

all’interno di programmi di sicurezza alimentare e di lotta alla malnutrizione nel Sud del mondo.

La Moringa oleifera è infatti una pianta spontanea che cresce in molti paesi dove le condizioni

sociali ed economiche mettono a rischio il diritto alla salute delle popolazioni locali. Nelle

diverse esperienze all’interno di progetti di sviluppo sono sempre più studiate ed apprezzate le

caratteristiche di questa pianta che per molti versi sembra delinearsi come la migliore soluzione, in

termini di efficacia e di accessibilità, ad alcune delle criticità dei Paesi in via di sviluppo.

La Moringa oleifera, infatti, oltre alle preziose caratteristiche nutrizionali che ne fanno

un ottimo integratore alimentare, è una pianta di facile coltivazione e lavorazione, con una

grande resistenza anche in condizioni di scarsa piovosità. Numerose sono le ricette alimentari

che prevedono l’utilizzo delle varie parti della pianta: dalle semplici foglie, utilizzate per la

preparazione di salse ed intingoli, ai giovani frutti, mangiati cotti o sotto aceto, o ancora i fiori e

le radici, che rientrano nelle preparazioni più particolari e ricercate.

È inoltre una pianta che può essere utilizzata nella sua completezza - foglie, frutti, corteccia,

radici – anche in ambito terapeutico e nella cosmesi, il che la rende particolarmente vantaggiosa e

apprezzata anche dal punto di vista commerciale.

Appare quindi evidente che la stretta relazione tra le diverse culture tradizionali locali e

l’utilizzo della Moringa oleifera, rappresenta un interessante esempio di utilizzo delle risorse

naturali per la promozione della sovranità alimentare.

| test imonianze |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

NICARAGUA, HONDURAS, EL SALVADOR

Programma di Sovranità Alimentare in Centro America

Descrizione dell’intervento: In collaborazione con il Programma Regionale di Sicurezza Alimentare e Nutrizionale in Centroamerica (PRESANCA) promosso dalla Commissione Europea, ACRA ha realizzato 5 iniziative nelle comunità di frontiera di Dipilto (Nicaragua), Marcala, Yarula, Lenca, Santa Elena (Honduras), Arambala e San Fernando (El Salvador). Le iniziative hanno contribuito principalmente al rafforzamento delle istituzioni locali nella gestione dei rispettivi municipi e delle risorse naturali e inoltre hanno contribuito al miglioramento delle condizioni sanitarie di base; alla promozione di buone pratiche per la gestione della risorsa acqua; alla sensibilizzazione su temi di salute preventiva e alimentazione infantile; all’aumento della capacità produttiva; al coinvolgimento di giovani nell’educazione ambientale con focus su sovranità alimentare e nutrizionale; alla creazione di una coscienza ambientale per un’adeguata gestione dei rifiuti.

Attività e risultati del 2008: Il progetto si è occupato di tematiche ambientali, creando le condizioni perché le attività produttive fossero più rispettose dell'ambiente, attraverso: collocazione di 140 filtri per il trattamento della acque reflue (68 strutture trasformate da rudimentali ad eco-compatibili), 265 filtri per il trattamento delle acque di scarico; l'installazione di 26 lavatoi e 22 vasche collegate a filtri, 49 basi per bagni con le relative connessioni a filtri; 40 muri costruiti per mini-lavatoi; 208 latrine completate; 22 fossati riabilitati e/o costruiti; 32 stand costruiti; interventi di riabilitazione in 75 alloggi; opere di rifacimento a 3 reti comunitarie d'acqua; 3 centri di raccolta rifiuti, 10 punti di raccolta dei rifiuti; 96 eco-cucine costruite; riparazione di una scuola primaria.

Sviluppi futuri: ACRA sta considerando la seconda fase del PRESANCA, programma di cui è diventata ufficialmente partner socio, come quadro di riferimento per la propria progettualità nel campo della sovranità alimentare in Centro America. Parallelamente sta sviluppando un’Agenda comune che prevede il coinvolgimento di autorità locali europee e centroamericane con lo scopo di creare una profonda sinergia fra i comuni del nord e i comuni interessati dal PRESANCA. Il tutto in prospettiva dell’EXPO 2015 di Milano dove la sovranità alimentare sarà una tematica centrale.

Punti di forza: Capacità di coinvolgimento dei beneficiari, l’integrazione e il coinvolgimento effettivo degli enti governativi, la presenza solida di ACRA nei luoghi di intervento.

Punti di debolezza: Le differenze politico-amministrative delle istituzioni ed enti coinvolti nelle diverse iniziative, la mancanza di personale qualificato per azioni specifiche come nel caso della realizzazione del Piano Ambientale Municipale.

Valore complessivo dell’intervento: euro 521.963

Valore dell’intervento nel 2008: euro 422.950

Finanziatore:“Programa Regional de Seguridad Alimentaria y Nutricional para Centroamérica” (PRESANCA) dell’Unione Europea

Data di inizio progetto: 11 luglio 2006

Durata complessiva prevista: 17 mesi

Risorse umane impiegate:Personale espatriato: 1 cooperantePersonale locale: 1 capo progetto, 1 responsabile per moni-toraggio, 3 coordinatori di progetto, 5 promotori locali (1 per progetto), 1 amministratore generale, 1 amministratore locale

Partner locale:Alcaldías Municipales di Dipilto, Yarula, Marcala, El Paraíso, San Fernando, Santa Elena, Arambala - Unión de Cafetaleros (UCAFE) - Asociación para el Desarrollo Forestal Campesi-no (ADEPROFOCA) - Cooperativa las Gaviotas

Beneficiari diretti:8.677 abitanti tra bambini e giovani, produttori, studenti dell’area rurale e urbana.

Beneficiari indiretti:84.446 abitanti dei comuni dove il progetto è intervenuto

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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CUCINA PIÙ SANA AL CONFINE TRA NICARAGUA E HONDURAS

Testimonianze di Elisa Gallo, stagista borsa di studio Gigi Bassani

in Nicaragua

Sono una dozzina le donne che oggi si sono riunite a casa

di doña Meyling Guadalupe Martinez. La cucina non

è molto grande, ma c'è spazio sufficiente perchè tutte

possano assistere alla costruzione del primo ecofógon nella

comunità di Las Manos, in Nicaragua ad appena un

chilometro dalla frontiera con l'Honduras. L'ecofógon

è un fornello ecologico, un sostituto più salubre e più

economico dei forni tradizionali che la maggior parte delle

famiglie nelle zone rurali ancora usa nelle proprie case.

A mostrare come costruire l'ecofógon ci sono le

honduregne Juana Maria Alvaronga, Julia Albarenga,

Silvia Herrera e Maria Eulalia Selayadonne della

comunità Las Barrancas (El Paraiso), che lo usano già

dal 2000.«Le differenze tra un fornello tradizionale e uno “eco”

sono molte - spiega doña Juana, impegnata in molte

attività a favore dello sviluppo della sua comunità Las

Barrancas -. Prima di tutto è più economico perchè,

conservando maggiormente il calore, richiede di essere

alimentato con meno legna. Poi, grazie alla ciminiera

che fa uscire il fumo direttamente all'esterno, la casa si

sporca meno e si economizza anche il sapone».

Sempre con il sorriso sulle labbra Juana continua a spiegare come funziona il nuovo forno:

«I tempi di cottura sono diversi, ma si cucina più rapidamente, perchè a differenza del forno

tradizionale che può accogliere al massimo due pentole, qui se ne possono mettere fino a quattro:

si possono preparare contemporaneamente tortillas (una sorta di piadina di mais o di farina),

fagioli e nella parte bassa si possono mettere anche carne o pane. Con questi forni si risparmia

e si protegge l’ambiente. Bruciare meno alberi è un contributo alla conservazione dei suoli. Ma

più importante ancora è il vantaggio per la salute, di noi donne, dei bambini. Non si respirano

più tutti i fumi tossici che produce il vecchio forno. Certo, questo fornello è differente, ma è solo

questione di abitudine! Io ora non potrei più tornare indietro.»

| test imonianze |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| test imonianze |

LE BRIGATE ECOLOGICHE: GIOVANI IMPEGNATI NELLA DIFESA

DEL PROPRIO TERRITORIO

Testimonianze di Elisa Gallo, stagista borsa di studio Gigi Bassani in Nicaragua

«Abbiamo imparato molto sulla gestione dei rifiuti, da cui si possono ricavare piccoli oggetti di

artigianato come con la plastica o l'alluminio dei contenitori delle bibite. Seguiremo anche una lezione di

pratica». È la voce di Alberto, uno degli studenti di Yarula che sta per diventare brigatista grazie

agli incontri di educazione ambientale, una delle attività promosse da ACRA nell'ambito del progetto

“Educazione alla sicurezza alimentare e nutrizionale con enfasi nello sviluppo delle capacità locali per la

protezione ambientale nell'area transfrontaliera tra Honduras e El Salvador”.

«L'educazione ambientale è centrale in questo intervento - spiega il coordinatore Giuseppe Marando.

Infatti, secondo l'interpretazione del Presanca essa è una componente fondamentale per la sicurezza

alimentare.»Per molti ragazzi i problemi legati all'inquinamento del suolo, delle acque e la gestione dei rifiuti sono temi

nuovi. Soprattutto nelle zone rurali infatti è poco diffusa la raccolta dell'immondizia, che spesso viene

bruciata, senza distinzione tra i vari materiali, inquinanti e contaminanti, o gettati inconsapevolmente nei

canali d'acqua o abbandonati in discariche abusive.

«Stiamo lavorando con attività di sensibilizzazione e formazione ambientale con i giovani - spiega

Yohanny Disent, ingegnera agronoma incaricata della formazione delle brigate ecologiche nelle comunità

dell'Honduras. Abbiamo svolto laboratori di formazione e attività focalizzati sulla gestione dei rifiuti

solidi e sul rispetto dell'ambiente, con giornate dedicate alla riforestazione e protezione delle aree vicine

alle fonti d'acqua, laboratori sul riciclo della carta, della plastica e dell'alluminio per creare oggetti di

artigianato. Abbiamo anche organizzato giornate in cui i giovani, armati di sacchi, hanno pulito la

propria comunità o il proprio quartiere (jornada de la limpieza). Un momento simbolico e di festa, ma

con un impatto positivo sulla popolazione».

Conclusa la formazione questi ragazzi diventano membri delle brigadas. Il loro ruolo sarà appoggiare

la Unità ambientali municipali, sviluppare progetti per la propria comunità e trasmettere ai propri

compagni quanto appreso.

Patricia Vado, che con Mitzle Mejia lavora alla comunicazione dei progetti di ACRA, spiega

il lavoro svolto dai ragazzi: «In tutte le cinque comunità dell'Honduras e de El Salvador, abbiamo

organizzato festival ricreativi e musicati sull'ambiente, un'occasione per sensibilizzare sull'importanza di

consumare cibo sano e fresco, seguendo piccoli accorgimenti igienici, come pulire bene la verdura, lavarsi le

mani prima di mangiare... Ma anche per spiegare l'importanza di proteggere il nostro ambiente.

I genitori e gli stessi giovani hanno preparato spettacoli, danze e cucinato cibi tradizionali e non, ad

esempio utilizzando la soya che è un alimento nutritivo, economico e che si può usare in molti modi.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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ALCUNE ESPERIENZE

A Marcala i rifiuti finanziano la palestra

Sicry ha 16 anni, è una ragazza sorridente e curiosa e vorrebbe lavorare nella comunicazione,

frequenta il secondo anno del bachillerato, la scuola secondaria, e sta seguendo le giornate di

formazione promosse da ACRA per diventare brigatista ecologica: «Con queste attività abbiamo

imparato a raccogliere i rifiuti nel nostro stesso istituto, a dare una nuova vita alle cose e a fare

degli scarti una risorsa. Con i miei compagni infatti abbiamo deciso di raccogliere le sedie rotte e

di venderle per finanziare la costruzione della palestra». Già, perchè gli stessi studenti si stanno

facendo carico di trovare i fondi necessari per terminare la realizzazione di una palestra per

l'istituto, che ad oggi ne è sprovvisto.

«La scuola non aveva una palestra - spiega Florentina Pineda Reyes, maestra e vice presidenta

de Sociedad de padres de familia de Segundo Bachillerato in Scienze e lettere dell'Istituto

Polivalente “21 de Octubre” - Gli studenti svolgevano attività fisica all'aria aperta. Per cui lo

scorso anno, una classe iniziò a lavorare per raccogliere i fondi necessari per costruire la struttura.

Quest'anno il progetto è stato preso in eredità dalla classe del secondo anno di bachillerato e

noi in quanto associazione di genitori stiamo appoggiando l'inziativa economicamente e cercando

l'appoggio del Comune e di alcune istituzioni. Però ad ora, tuttavia, non abbiamo i soldi necessari

per terminare i lavori... Per questo i giovani stanno sfruttando i rifiuti stessi per contribuire al

progetto».

| test imonianze |

E le donne, pur non essendoci abituate, lo assaggiavano ed erano curiose di conoscere nuove ricette.

Con i ragazzi abbiamo anche preparato dei periodicos murales, ossia dei manifesti in cui con foto,

scritte, ritagli di giornali si raccontavano e si spiegavano alcune tematiche ambientali. I lavori sono

stai poi esposti al pubblico nel municipio e nelle scuole».

Ma con il progetto si è investito anche su un altro efficace mezzo d'informazione con cui si sono

trasmessi messaggi sull'ambiente e l'igiene domestica: la radio.

«Abbiamo organizzato per i giovani delle scuole un corso di formazione su come preparare la

scaletta di un programma alla radio, quali accorgimenti adottare per parlare al microfono e come

esprimere i messaggi - spiega Patricia Vado -. Loro stessi hanno poi registrato degli annunci

“promozionali” su igiene personale, sensibilizzazione ambientale e riciclaggio che le stazioni radio più

conosciute a livello locale hanno trasmesso per un paio di settimane».

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| test imonianze |

Ad Arambala (El Salvador), i giovani si impegnano per il futuro della comunità

Una delle attività svolte dai ragazzi è la realizzazione del Periodico mural, il giornale murale, una

sorta di poster per informare i compagni di scuola, la comunità o la cittadinanza su un tema specifico, per

sensibilizzare o per raccontare ciò che si è fatto. È un modo semplice di trasferire informazioni, con foto,

colori, testi realizzati da gruppi di lavoro. Il poster realizzato ad Arambala è ancora appeso alle pareti

del Municipio, in modo che tutti i cittadini lo possano leggere.

Al termine del percorso di formazione i giovani si sono riuniti per analizzare quanto svolto finora, le

criticità e per iniziare a riflettere su come continuare in futuro.

Durante l'organizzazione del Festival ogni ragazzo ha avuto un compito. Alcuni si sono occupati

di pubblicizzare l'evento e di invitare gli abitanti di casa in casa, altri di organizzare il rinfresco,

altri ancora dei balli, della musica... Chi si è dovuto occupare della pulizia ha però dovuto affrontare

il problema dei cani randagi, che si avventavano sui sacchi dell'immondizia rendendo vano il lavoro di

raccolta.

«Siamo contenti di come è andato il Festival - commentano i ragazzi - perchè abbiamo mostrato agli

adulti di essere responsabili e di saper organizzare una festa da soli». E già pensano al futuro, con la

consapevolezza di dover trovare un sistema di raccolta fondi per realizzare le attività: «Potremmo

organizzare un un banco di beneficenza o una vendita degli oggetti che non usiamo più», suggeriscono.

«Oppure potremmo organizzare escursioni al mare o al rio Sapo, invitando gli adulti della comunità a

partecipare» propongono altri, riucordando che proprio il Rio Sapo è uno dei luoghi a più alto rischio di

contaminazione, per la recente costruizione di una impresa adiacente alle sponde.

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A San Fernando (El Salvador) adulti e ragazzi insieme per l'ambiente

«Mi è piaciuto molto partecipare al Festival ambientale e aiutare i ragazzi nell'organizzazione

- racconta Sandra, una giovane donna accompagnata dal piccolo Henkel, un allegro bimbo di un

anno e mezzo -. Mia mamma ha cucinato e ha preparato le bevande. Partecipo sovente alle feste

del paese. Da mia madre ho appreso il rispetto dell'ambiente, noi abbiamo un ristorante e lei mi

ha insegnato cosa fare da quando arrivano i clienti, alla cucina fino alla gestione dei rifiuti. Noi

dividiamo l'organico, dalla plastica e dall'inorganico. Il camion per la raccolta dei rifiuti dovrebbe

passare una volta a settimana, il martedì. Ma la scorsa settimana per esempio non è venuto».

Sandra come altri amici e parenti dei futuri brigatisti ecologici hanno partecipato e aiutato

all'organizzazione del festival. «I messaggi che si sono trasmessi sono molto importanti perchè

non si ascoltano molto spesso - continua Sandra -. È un contributo alla coscientizzazione, poco

per volta si apprende». E della stessa opinione è doña Rosa che esorta dicendo: «Il problema è

che non siamo educati, i messaggi si capiscono, certo, ma poi non si mettono in pratica!».

Glenda ha 17 anni ed è una dei brigatisti “Manantiales de San Fernando”: «Per me è

importante fare parte del gruppo: la promessa che facciamo alla fine del percorso è di trasmettere

ciò che abbiamo appreso sui temi e le problematiche ambientali. Io cerco di comunicare la sensibilità

ecologica alla mia famiglia e ai miei fratelli. Noi raccogliamo l'organico e lo gettiamo in una

discarica adibita. Il resto lo bruciamo. So che è contaminante per l'aria ma è sempre meglio che

lasciarlo in strada. A scuola invece raccogliamo la plastica e il ferro e abbiamo organizzato dei

turni per pulire le aule. Credo che proprio quello dei rifiuti sia il problema maggiore nella mia

cittadina. Alcuni bidoni ci sono, ma non si usano. Non tutti hanno la stessa responsabilità».

| test imonianze |

Ad Arambala (El Salvador), i giovani si impegnano per il futuro della comunità

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

SENEGAL

Programma di lotta alla marginalizzazione dei contadini e degli immigrati provenienti da Marocco, Senegal ed Ecuador attraverso il rafforzamento di scambi commerciali e la promozione della diversità

Descrizione dell’intervento: All’interno di un progetto regionale - realizzato anche in Marocco ed Ecuador - in collaborazione con Ucodep (capofila), ACRA sta sostenendo in Senegal, lo sviluppo di tre filiere agroalimentari sotto-utilizzate: la moringa oleifera, il fonio e il baobab; prodotti selezionati per il loro forte potenziale nutritivo, appartenenti a pieno titolo al retaggio culturale delle popolazioni locali e ad alto valore strategico per la salvaguardia della biodiversità, il rafforzamento della sicurezza alimentare e la diffusione dei saperi tradizionali. L’intervento mira al miglioramento qualitativo e quantitativo delle suddette colture e alla commercializzazione dei prodotti a livello locale e internazionale.Sono direttamente coinvolte organizzazioni contadine, piccole e micro imprese di trasformazione, consumatori, gruppi di donne e di giovani, amministrazioni locali decentrate, comitati di villaggio per la sorveglianza delle risorse naturali, associazioni dei guaritori tradizionali.

Attività e risultati del 2008: Il lavoro realizzato nel 2008 è stato incentrato su un intervento multidisciplinare che ha messo l’accento su un approccio metodologico di ricerca/azione (RA). È stata realizzata una ricerca sul terreno nelle aree di intervento e contemporaneamente è stato iniziato un lavoro di sensibilizzazione presso le comunità. Sono state intervistate 153 donne, 180 uomini, 16 cooperative e organizzazioni contadine. Sono stati presi i contatti con numerose strutture pubbliche, servizi tecnici, altre organizzazioni operanti nel settore al fine di creare un collegamento e realizzare sinergie.

Sviluppi futuri: Nel secondo anno del progetto, le attività previste riguardano lo sviluppo di azioni pilota in ogni zona di intervento in termini di miglioramento produttivo, miglioramento della qualità dei prodotti e sostegno all’accesso al mercato nazionale e internazionale. Le attività saranno sempre condotte utilizzando un approccio multidisciplinare che cerchi di valorizzare contemporaneamente diversi aspetti: economico, produttivo, culturale, sociale, partendo dai risultati emersi nella ricerca realizzata durante il primo anno di intervento.

Punti di forza: Il progetto ha una forte componente di ricerca della valenza culturale e sociale delle filiere della moringa, del fonio e del baobab all’interno della comunità di produzione. Questo aspetto ha consentito di analizzare le tre filiere da un punto di osservazione differente rispetto a quello economico e agronomico e ha permesso alle comunità di lavorare sulla ricchezza della biodiversità culturale presente sul proprio territorio, contribuendo alla valorizzazione del sapere tradizionale.

Punti di debolezza: Le aree di intervento sono molto distanti tra di loro e questo ha comportato una difficoltà per la realizzazione delle attività di monitoraggio e supervisione che sono state ridotte rispetto a quanto inizialmente previsto. Inoltre il progetto è caratterizzato da un partenariato molto complesso, da cui trae ricchezza, ma che si è dimostrato a tratti molto faticoso.

Valore complessivo dell’intervento: euro 374.857*

Valore dell’intervento nel 2008: euro 51.132

Finanziatore: IFAD

Data di inizio progetto: 23 febbraio 2008

Durata complessiva prevista: 36 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo-progetto espatriato, 2 esperti locali, 3 ricercatori locali

Partner locale:ENDA GRAF SAHEL

Beneficiari diretti:1.985 persone (di cui 300 uomini e 1685 donne) coltivatori di fonio, moringa e baobab

Beneficiari indiretti:88.800 abitanti delle comunità rurali di intervento

* Quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

119| test imonianze |

IL BAOBAB: TOTEM COSMOGONICO E ALBERO DELLA PAROLA

Testimonianza di O. Diédhiou

Il Baobab in Senegal è onnipresente sia per la presenza nella maggior parte dei suoi paesaggi che

per la sua figura emblematica e simbolica. La somiglianza dei suoi rami alle radici gli accredita la

credenza che l’albero attinga la sua forza dalla terra, in segno di attaccamento ai valori culturali, e

dal cielo, in segno di apertura e accoglienza verso gli altri (Teranga senegalese).

Il baobab è un totem cosmogonico, che ispira poesia, leggende, riti e devozioni. Albero mitico secondo

gli stregoni, capi tradizionali e guaritori, è l’albero più venerato e più rispettato poiché è la specie

che ospita di solito gli spiriti protettori e gli antenati. Nella tradizione, soprattutto per le etnie

Serere, Diola, Mandingue, il baobab rappresenta un legame con gli spiriti (Djiins) e gli antenati

e ai suoi piedi si pongono sacrifici, come ben racconta O. Diédhiou, un saggio della comunità rurale

di Coubalan: “I diversi Djinns che abitano i baobab sono di ordine diverso: può accadere che sia un

Djinn o una famiglia intera, un Djinn uomo celibe oppure una Djinn donna vedova con figli. Non

tutte le persone riescono a vedere che dei Djinn abitano un baobab. Nel mio villaggio per esempio

(Hathioune) c’è una donna Djinn vedova che continua a vivere lì con la famiglia; d’altronde è uno

spirito con molti poteri che fa sì che se la gente va a pregare ai piedi del baobab, le loro preghiere

vengano generalmente esaudite.Per esempio quel baobab (indica) prima aveva 3 nidi di api, e

significa che ha un potere speciale e si dice che il Djinn che lo abita è un saggio a cui fanno riferimento

tutti i Djinn della zona di Kalounayes, ecco perché quando dovevamo organizzare l’inaugurazione

della rete d’adduzione d’acqua a Finthiock abbiamo consultato il marabut, il quale ha “prescritto”

dei sacrifici (8 metri di percalle, una capra da sacrificare sotto il baobab, 41 galette di farina di

riso, 14 noci di cola da rimettere al marabout): quando si organizza una festa o una cerimonia il

marabout può prevedere di fare dei sacrifici”.

Per i capi tradizionali il baobab (tipologia di Boubalinab) costituisce il punto di riferimento dei

viaggiatori se l’albero si trova in posizione inclinata verso l’ovest, può orientare i cacciatori che si

perdono nella foresta o per i viaggiatori, in partenza per altre destinazioni. Luogo di aggregazione

per gli alti dignitari detentori dei poteri, è spesso utilizzato come albero di discussione e dibattito

per prendere delle decisioni importanti e anche come corte di giustizia dove una volta i re trattavano i

diversi conflitti delle popolazioni.

Per 4 mesi, da Gennaio ad Aprile, la trasformazione dei prodotti di baobab mobilita uomini, donne

e bambini. La macinazione e la raccolta di solito è fatta dalle donne delle minoranze etniche che ne

detengono i segreti di questo albero mitico e mistico. Mentre gli uomini estraggono la parte interna

della corteccia che contiene la materia fibrosa per la fabbricazione delle corde. La molteplicità dei

suoi usi ne fa una delle specie più utili del Sahel, il cui uso riguarda tutte le parti dell’albero a fini

medicinali, alimentari e commerciali.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| test imonianze |

Il frutto, i semi, le foglie sono consumabili e largamente utilizzati nella farmacopea tradizionale africana,

in particolare per problemi digestivi, le emorroidi e il diabete, ma anche per le sue virtù antinfiammatorie.

La polpa del frutto ha delle proprietà antidiarroiche, e mischiata all’acqua è consumata sotto forma

di gelato o succo il bouye, ricco in vitamina B1 e C. La corteccia o la fibra ridotta in polvere è spesso

utilizzata nella composizione di bagni purificatori o contro la malasorte e gli spiriti maligni.

A livello culinario la polvere di foglie ricopre un ruolo essenziale per alcuni piatti tipici, per la

preparazione di couscous può essere associata al latte e alla pasta d’arachidi e durante le feste religiose o

nei rituali, il pain de singe viene utilizzato nei cibi tipici (es. Ngalakh, per la Pasqua cristiana).

Sul piano economico i sottoprodotti di baobab ricoprono un ruolo di primo piano dal punto di vista

commerciale, in quanto l’organizzazione della filiera molto strutturata: chi raccoglie il prodotto grezzo,

lo vende ai « banabana » che riacquistano il prodotto per venderli nei grandi mercati a Dakar, Touba,

Tambacounda e altre località del paese, in base alle zone di raccolta e trasformazione del paese. Il mercato

di destinazione rimane il mercato locale o urbano, e i prezzi praticati variano dai periodi e dai mercati.

La trasformazione dei prodotti di baobab è molto importante nelle società rurali del Senegal, soprattutto

per le principali produttrici, ossia le donne, in quanto permette loro di assicurare un minimo aumento dei

loro guadagni abituali, attraverso delle AGR (Attività Generatrici di Reddito) le quali risultano un

potenziale economico e commerciale da sviluppare, sia nei mercati locali che nei mercati urbani.

La promozione delle specie locali non contribuisce solamente alla sicurezza alimentare attraverso

l’autoconsumo ma può avviare veri e propri processi di sviluppo a partire da risorse endogene (specie

locali, sapere tradizionale e capitale sociale). La promozione dell’informazione su queste specie (valore

nutrizionale, culturale, ecc.) e la loro commercializzazione sul mercato locale, regionale, nazionale,

turistico ed internazionale (in particolare attraverso le reti di commercio equo a cui un numero sempre

crescente di consumatori si rivolge) risulta oggi prioritaria e può contribuire all’aumento del reddito dei

piccoli produttori e costituire un importante elemento per la salvaguardia della biodiversità.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Salu

te

Sanitàe medicinatradizionale

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

L’impegno per il miglioramento della salute è per ACRA un concetto ampio, che racchiude fenomeni legati alla vita in una prospettiva olistica, integrale, di benessere degli individui e delle collettività nel loro insieme.

La salute è indissolubilmente legata alla qualità dell’am-biente e alle condizioni socio-economiche non meno che allo sviluppo dell’identità culturale delle comunità. L’accesso ai servizi sanitari oltre ad essere un diritto dell’uomo, si configura anche come un forte fattore di sviluppo economico.

Il modello sanitario che ACRA promuove è quello che si colloca nelle politiche sanitarie dei paesi che stanno realizzando un sistema di assistenza sanitaria ispirato al modello proposto dall’OMS basato sulle cure di salute primaria tendente a rafforzare e migliorare i servizi periferici di assistenza e prevenzione di base (PHC Primary Health Care).

Il sostegno ai sistemi sanitari locali, la prevenzione e l’educazione sanitaria, sono pertanto nostri obiettivi prioritari tanto quanto la valorizzazione delle tradizio-ni e dei saperi medici locali.

L’azione di ACRA in campo sanitario consiste nell’ap-poggiare le iniziative sostenute dai partner attraverso

la selezione e l’invio di personale medico chirurgico qualificato in grado di apportare le competenze ne-cessarie al miglioramento delle cure e alla formazione del personale medico e infermieristico locale, ma an-che nell’investire energie e competenze per la valoriz-zazione delle medicine tradizionali in stretta collabo-razione con le comunità e con i guaritori che in esse operano, come ben mostrano i nostri progetti attivi in Senegal e Mali su queste tematiche.

Crediamo infatti che, per essere veramente efficaci, i nostri interventi non si possano limitare a realizzare in-frastrutture e garantire ed estendere l’accesso ai servizi di assistenza medica, ma debbano comprendere gli altri fattori che direttamente condizionano lo stato di salute quali: l’accesso all’acqua potabile, l’igiene personale, la tutela ambientale, la valorizzazione dell’agrobiodiversità, l’uso di prodotti locali a scopo terapeutico, la sicurezza alimentare, l’educazione e l’informazione. Proprio per questo, nostro principio guida è la valo-rizzazione delle risorse umane locali: aumento delle competenze professionali delle capacità gestionali della trasmissione del sapere e rafforzamento dei si-stemi in termini di sostenibilità, senza perdere di vista le interazioni con le dinamiche generali del contesto

SaluteSanità e medicina tradizionale

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

* Si tratta del valore dell’intervento in gestione ad ACRA e ai suoi partner

Progetti in corso nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Camerun Integrazione socio-economica del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Camerun.

1.492.548 Unione Europea

Ciad Sostegno all'Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N'Djamena 1.400.846* Fondazione Monzino

Ciad Sostegno all’Ospedale-Policlinico ATCP a N’Djamena 1.638.575 Ministero degli Affari Esteri

Ciad Sostegno ai servizi socio-sanitari del Distretto sanitario di Goundi 1.454.814 Ministero degli Affari Esteri

Senegal e Mali

Programma per la valorizzazione delle medicine tradizionali in Mali e Senegal 3.120.851 Ministero degli Affari Esteri

sanitario mondiale e valorizzando il confronto tra i dif-ferenti sistemi di cura.

Oltre a finanziare la costruzione di ospedali e dispen-sari nelle zone in cui è presente, ACRA promuove, in collaborazione con istituti universitari, programmi di ricerca su patologie quali HIV/AIDS, tubercolosi, mala-ria e altre malattie epidemiche, nonché programmi di vaccinazione e di sanità materna e infantile: la salute della madre e del bambino è uno dei punti su cui si sta focalizzando l’attenzione di ACRA.

Attenzione particolare viene data anche alla lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione delle risorse naturali disponibili a livello locale. Un esempio d’eccel-lenza, in questa direzione, è l’impiego della Moringa Oleifera, come ben dimostrato dai nostri progetti in atto in Ciad e in Senegal.Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2008 ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

CAMERUN

Integrazione socio-economica del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell'Estremo Nord.

Descrizione dell’intervento: L’intervento ha l’obiettivo di migliorare l’integrazione sociale ed economica di bambini e adulti con disabilità fisica, mentale e sensoriale in tutti gli aspetti della vita sociale: educazione, lavoro, relazioni e partecipazione nella vita quotidiana famigliare e comunitaria. Nel contesto interessato dal progetto, la disabilità tocca più del 5% della popolazione. L’intervento si realizza attraverso la strategia della Riabilitazione a Base Comunitaria promossa dall’OMS e agisce attraverso 5 assi di azioni: sensibilizzazione e prevenzione, formazione specialistica di personale locale, interventi di riabilitazione a domicilio, integrazione scolastica dei bambini disabili e avvio di attività generatrici di reddito per disabili giovani e adulti.

Attività e risultati del 2008: 87 autorità locali e religiose informate sul progettio; 31 villaggi in carico; 310 sessioni famigliari di sensibilizzazione sulla prevenzione dell’handicap; 239 persone disabili beneficiarie di cui 21 hanno recuperato il loro handicap; 72 diagnosi motorie, 52 nuove consultazioni al centro di riabilitazione, 60 esami audiometrici effettuati alla scuola dei sordi; 739 visite domiciliari ai pazienti da parte di tecnici esperti; 41 bambini disabili inseriti nelle scuole pubbliche e 4 giovani disabili inseriti in un percorso di formazione professionale; diverse formazioni tecniche per il personale locale; realizzazione di una sala insonorizzata per gli esami audiometrici e la logopedia.

Sviluppi futuri: Altri 25 villaggi verranno integrati nell’azione. Verrà avviato il fondo di rotazione per le AGR (attività generatrici di reddito) a beneficio di disabili giovani e adulti. Aumento del numero di bambini disabili inseriti nelle scuole pubbliche e intervento di formazione con i maestri e i direttori delle scuole. Sarà prodotto uno studio globale sull’incidenza dell’handicap nella zona di intervento.

Punti di forza: Il partner locale lavora nel territorio e nell’ambito della disabilità da molti anni, il nostro personale ha una competenza elevata rispetto alla presa in carico dell’handicap e in confronto ad altre strutture locali, l’intervento a domicilio aumenta l’interesse della popolazione locale alla problematica.

Punti di debolezza: La zona è molto vasta e il numero di disabili presenti è elevato, la propensione alla paura e ai tabù nei confronti della disabilità è alta, il sistema sanitario nazionale così come quello educativo sono qualitativamente di basso livello.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 1.492.548

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 373.698

Valore dell’intervento nel 2008: euro 311.469

Finanziatore principale: Unione Europea

Altri finanziatori: PIME, Silenziose Operaie della Croce

Data di inizio progetto: 2 febbraio 2008

Durata complessiva prevista: 48 mesi

Risorse umane impiegate:Personale espatriato:1 capo progetto e 1 educatrice profes-sionale, diversi consulenti espatriatiPersonale locale: 64 persone tra infermieri, operatori socio-sanitari, educatori, personale medico e paramedico specia-lizzato

Partner italiani:GRT (Gruppo per le Relazioni Transculturali)PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere)

Partner locali:Fondation Bethléem

Beneficiari diretti:932 bambini e adulti disabili, 773 famiglie di disabili, 60 inse-gnanti scuola primaria, personale del partner locale. In totale circa 6.468 persone

Beneficiari indiretti:le comunità di villaggio dell’Arrondissement di Moutourwa, circa 35.000 abitanti

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

125| test imonianze |

STORIE DEI BAMBINI DEL CAMERUN:

L’IMPEGNO PER RIDARE SPERANZA DI VITA

Testimonianze di Laura Ponzelletti, tecnico progetto riabilitazione ACRA in Camerun

La storia di SalomonSalomon, ora ha nove anni... Viene da Ilir, un piccolo villaggio di 700 abitanti nell’Estremo Nord del

Camerun. È arrivato da noi, al centro di riabilitazione, nel 2005. Allora aveva 5 anni. Con lui c’era la sua

sorellina piccola, Julienne, di 3 anni. Tutti e due con lo stesso problema, probabilmente dovuto a difficoltà

durante la gravidanza e/o durante il parto fatto in casa. Salomon non camminava, non parlava, non reagiva

a nessun rumore, suono, colore dell’ambiente circostante. Dove lo mettevi seduto lui stava, senza mai girare

la testa per guardarsi intorno, urlando ad ogni contatto con le persone, bambini e adulti. Sembrava autistico.

Ora Salomon non é certo un bambino che puo’ pensare di poter andare a scuola, ma dopo un lungo intervento

di riabilitazione, educativo e affettivo, Salomon cammina da solo, riconosce il suo nome e le persone che ci sono

intorno a lui, non rifiuta più il contatto con gli altri, gioca, a modo suo, da solo mangia e prende la sua acqua

per bere. Non parlerà mai, ma grazie al lavoro fatto, ora

capisce cosa succede intorno a lui, guarda le moto passare,

ne sente il rumore e ride. Si alza e corre incontro alle

persone che riconosce come persone attente a lui.

A modo suo é felice, é uscito dal suo isolamento interiore.

La storia di GuityaDurante un censimento di bambini disabili in una provincia dell’Estremo Nord del Camerun nell’agosto

2006, a Tchoffi, un villaggio di circa 1300 abitanti, abbiamo incontrato Guitya. Il suo nome già è tutto

dire: “fa di me cio’ che vuoi”. Guitiya aveva 3 anni, stava solo, seduto nel cortile della sua casa. Mamma,

papà, nonne erano tutte al campo a lavorare. Lui stava seduto nella sabbia, senza vestiti, sporco di cacca e

con davanti un pezzo di boulle (polenta di miglio) dura, di tre giorni. A mezzogiorno, sotto il sole e senza

acqua. Non stava in piedi, si spostava trascinandosi col sedere, molto lentamente perché i suoi muscoli flaccidi

e la sua pelle vuota non gli permettevano di fare di meglio. La pancia grande come un pallone da calcio, piena

di vermi. La mamma era rimasta incinta troppo presto e aveva interrotto bruscamente l’allattamento del

bambino, come spesso succede in queste zone. Guitya era in uno stato di malnutrizione da più di un anno. La

famiglia pensava che gli spiriti lo stessero mangiando e che quindi non si potesse fare nulla per lui. A causa del

lungo tempo passato in situazione di malnutrizione, Guitya ha subito un ritardo nello sviluppo psicofisico. Ora

ha 6 anni e sembra a malapena un bambino di 3. Ma va alla scuola materna e corre felice, con le sue braccine

in avanti e schiacciando il piede sulla terra, come se stesse guidando la sua piccola moto. E ride.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

CIAD

Sostegno ai servizi sociosanitari del distretto di Goundi nel Moyen Chari.

Descrizione dell’intervento: Il programma intende migliorare le condizioni di salute della popolazione del Distretto Sanitario di Goundi, garantendole un'adeguata assistenza sanitaria in settori prioritari quali ostetricia, pediatria, vaccinazioni e malattie croniche. Il sistema organizzativo di “ospedale rurale integrato” permette una maggiore integrazione tra la medicina preventiva e quella curativa e migliora la qualità e la gamma dei servizi di base. La copertura sanitaria ha modo di aumentare anche grazie a programmi di formazione rivolti agli infermieri e agli operatori sanitari della Scuola infermieri di Goundi i quali potranno es-sere impiegati in altri distretti. Il programma prevede inoltre: lavori di riassetto e completamento delle infrastrutture (laboratori, attrezzature medicotecniche), fornitura di apparecchiature, medicinali, materiale didattico e di ufficio.

Attività e risultati del 2008: L’utilizzazione della struttura sanitaria da parte della popolazione ha raggiunto nel 2008 il 70% (79.444 su 114.235 abitanti). Complessivamente negli 8 centri sanitari sono state curate 79.492 persone (20.048 ammalati in più pari ad un aumento del 34% rispetto al 2007). Il tasso di riferimento dei Centri di Sanità all’Ospedale è migliorato: le persone inviate dai centri sanitari all’ospedale è passato dall’11.24% del 2007 al 9,5% del 2008. Queste cifre stanno ad indicare che 71.866 / 79.432 ammalati sono stati guariti presso i Centri di Sanità senza bisogno di un ricovero all’Ospedale. Nel mese di gennaio 2008 si sono iscritti 17 nuovi allievi alla Scuola convitto per infermieri. Sono state totalizzate 622 ore di corsi teorici e 430 ore di tirocinio presso i vari reparti dell’Ospedale e nei Centri Sanitari ad esso annessi.

Sviluppi futuri: Facendo parte della stessa organizzazione ATCP il programma potrà beneficiare sempre più delle potenzialità offerte dall’Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N’Djamena sia per gli aspetti formativi del personale sanitario locale sia per gli aggiornamenti sui protocolli di cura e consultazioni specialistiche. Attraverso questo intervento si avrà inoltre la possibilità di accedere alla fornitura di medicinali prodotti dal laboratorio galenico del Policlinico a prezzi contenuti.

Punti di forza: L’accesso alle cure negli 8 Centri sanitari e l’autofinanziamento degli stessi attraverso la partecipazione degli ammalati mediante il sistema di spesa per episodio di malattia con costi molto contenuti e alla portata delle possibilità economiche di tutta la popolazione rurale del distretto. La fiducia della popolazione sulle qualità delle cure e i risultati che hanno in termini di guarigione.

Punti di debolezza: Le spese per le cure mediche e gli interventi chirurgici ospedalieri dovranno essere sempre sostenuti da apporti esterni in quanto la popolazione è in grado di coprire mediamente solo il 15% del costo del funzionamento dell’ospedale.

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

Valore complessivo dell’intervento: euro 1.454.814

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 172.100

Valore dell’intervento nel 2008: euro 206.290

Finanziatore principale: Ministero degli Affari Esteri

Altri finanziatori: Associazione Amici di Goundi

Data di inizio progetto: 10 ottobre 2005

Durata complessiva prevista: 54 mesi

Risorse umane impiegate:3 espatriati (2 medici e 1 contabile) e 98 operatori sanitari locali

Partner italiani:Associazione Amici di Goundi

Partner locali:Association Tchadienne «Communauté pour le Progrès» (ATCP)

Beneficiari diretti:personale sanitario formato (70 persone), allievi della scuola infermieri (66 persone), educatori sanitari e ostetriche di vil-laggio (400 persone), persone ospedalizzate (3.800 all’anno c.a), persone curate nei Centri Sanitari e dispensari (45.000 all’anno c.a), bambini tra 0 e 2 anni e donne incinte vaccinati (9.000 persone all’anno c.a)

Beneficiari indiretti:l’intera popolazione del Distretto Sanitario di Goundi, per un totale di circa 107.000 abitanti; popolazione extradistrettuale per un totale di c.a 5.000 persone.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

127| test imonianze |

A GOUNDI, NEL CUORE DEL CIAD,

IL CUORE È LA PRIMA MEDICINA

Testimonianza di Maria Gambirasio medico presso l’ospedale distrettuale di Goundi

Il secchio è pieno, l’ acqua non si è ancora scaldata. Bene, anche questa mattina potrò lavarmi senza

aspettare la pompa azionata dal gruppo elettrogeno. Siamo in Tchad, bon jour à tout le monde.

Vediamo cosa il futuro ci riserva, oggi di mercoledì. Alzata con caldo, Messa con sudore, colazione

con latte in polvere della marca boicottata per eccellenza, alle 7.30 Tai dovrebbe essere pronto con la

Toyota, avevamo detto al cantiere.

Chiudo a chiave la porta, pronta per un altro giro di

giostra. Passo davanti a Chateau Brillant, la casa

dei gesuiti. Attraverso il cortile dell’ospedale. Sudo

già. Leopoldo, esce da una delle stanze del reparto

Cure Intensive, seguito a ruota da suor Maria

Grazia. Dio aggiunge loro del tempo durante il

giorno, a loro due soli, ne sono certa. Conosco i suoi

gesti, so cosa farà in queste ore: continuerà il giro

negli altri reparti, Cure Post-Intensive, Maternità,

farà le ecografie, privilegio di pochi ospedali in Africa

(non tanto per l’ecografo quanto per l’ecografista),

poi entrerà in sala, per dare una mano a François,

il padre chirurgo, che nel frattempo avrà già iniziato. Se nel frattempo non arriva una gravida che

sanguina, un intestino strozzato o un braccio rotto. Non si opera tutti i giorni, a Goundi, siamo in

pochi per gestire tanto. In anni diversi, in tempi anche sovrapposti, siamo pochi lo stesso. Il mercoledì è

dedicato alla supervisione dei Centri di Santé e alla sala operatoria per gli interventi programmati. Io

arrivo al CS che riesce già a fare più caldo, voci, pentole, pezze di lenzuola bagnate coprono bambini

che scottano. Passerà, cucciolo d’uomo.

Starò in ambulatorio, con questi infermieri che fanno il lavoro dei medici, grazie alle linee guida, scritte

espressamente per questo PezzoDiTerra. Numeri grossi, cose grosse. In ospedale arrivano solo i

casi che non si riescono a gestire in periferia, in sala parto arrivano solo madri il cui parto è a rischio.

Evviva le ostetriche del territorio, ed evviva i loro corsi di aggiornamento.

Amo i trasportatori di containers che una volta l’anno ci fanno arrivare i farmaci amo questa terra

che aspetta, amo il condizionatore del nuovo laboratorio dove posso fare la conta dei CD4, un po’

di biochimica e di ematologia, amo la gente che ci crede, amo le educatrici che parlano di AIDS

mostrando bellissimi disegni, amo Dio che ha già deciso tutto questo, che ha già scritto tutto quello

che sarà. Amo senza sosta i bambini del Centro Nutrizionale, le loro pance le loro domande le loro

mani la loro vita. Come fai a non tornare da loro?

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Educ

azio

ne

Costruzione di capacità per la

partecipazione

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Nel 2008 ACRA ha confermato, rafforzandolo, il suo impegno per un’educazione aperta, accessibile a tutti, rispettosa delle specificità culturali e concretamente rivolta alla costruzione del capitale umano necessario a uno sviluppo sostenibile in ogni parte del pianeta.

La scelta del rurale come ambiente d’elezione ha por-tato ACRA a sviluppare una particolare attenzione, anche in ambito educativo per gli aspetti legati alla vita e allo sviluppo delle comunità umane in armonia con l’ambiente che le ospita. Su questa base, lo sviluppo di sensibilità, conoscenze e capacità locali per la sovranità alimentare, lo sfruttamento sostenibile dell’ambiente, l’uso responsabile di risorse preziose come l’acqua, la promozione della biodiversità come fonte di vita, la valorizzazione del ruolo delle donne, la partecipazione civile delle persone al buon governo dei territori nel rispetto dei diritti di cittadinanza universale e il soste-gno a dinamiche inclusive di sviluppo economico sono stati gli obiettivi alla base degli interventi educativi di ACRA in Africa e America Latina, così come dei pro-grammi di educazione allo sviluppo realizzati sul terri-torio italiano ed europeo.

Nel Sud, al supporto concreto ai servizi educativi ri-volti all’infanzia e all’adolescenza (costruzione di scuo-le e biblioteche, formazione di insegnanti, produzione di materiale didattico e allestimento di orti scolastici), ACRA ha affiancato come sempre la formazione di base e professionale per giovani e adulti, incoraggiato la formazione di leaders e sostenuto l’istruzione supe-riore attraverso borse di studio.

EducazioneCostruzione di capacità per la partecipazione

In Europa, ai programmi di educazione formazione sviluppati in partenariato con scuole di ogni ordine e grado, centri di ricerca e formazione, si sono aggiunte iniziative di studio, informazione e sensibilizzazione ri-volte a cittadini, enti, aziende e istituzioni.

In tutti questi casi, la crescita culturale delle comuni-tà implicate e l’attivazione di esperienze concrete di cooperazione decentrata tra attori locali del Nord e del Sud, a partire da quelli impegnati nel settore edu-cativo, rappresentano due risvolti concreti e paralleli di un’unica azione, in cui l’intercultura non è tanto una materia in più tra le tante di cui parlare, ma una realtà concreta da vivere e costruire.

Un'attenzione speciale viene da sempre dedicata da ACRA ai giovani e ai meno giovani che intendono im-pegnarsi a sostegno delle sue attività: a loro anche nel 2008 è stato dedicato il programma speciale di for-mazione per Attivisti sui temi cardine dell’intervento di ACRA nel mondo.

Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in cor-so e conclusi nell’anno 2008, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha co-noscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2009. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2008, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA

Progetti in corso nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Ecuador, Senegal, Tanzania

VOLO 3 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare) 149.000* Ufficio Nazionale Servizio Civile

Camerun Integrazione socio-economica del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Rafforzamento del processo di integrazione scolastica del bambino disabile

1.553.014 Ministero degli Affari Esteri

El Salvador Partecipazione cittadina e accesso al lavoro dei giovani in due Municipi del Dipartimento di Ahuachapán, El Salvador

993.649 Unione Europea

Europa Save for good: mobilitazione di attori europei nella costruzione di settori finanziari globali inclusivi per i Paesi in via di sviluppo

54.570 Unione Europea (capofila UCODEP)

Italia Verso un sistema nazionale di educazione allo sviluppo in Italia 27.552 Ministero degli Affari Esteri (capofila CISV)

Italia SVOLTA 3 (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici) 29.525* Ufficio Nazionale Servizio Civile

Italia Sostegno alle scuole comunitarie in Ciad (Guéra) e dell’infanzia in Senegal (Casamance)

24.970 Provincia di Milano

Senegal Programma 4 Fondazioni: componente microfinanza e azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità in Italia

799.668 F. Monte Dei Paschi di Siena, F. Cariparma, F. Cariplo, Compagnia di San Paolo

Senegal Progetto di lotta contro la tratta dei minori e le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile

18.000 UNICEF

Progetti conclusi nel 2008

Paese Titolo Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Programma di sostegno all’educazione elementare in tre regioni del Ciad 898.129 Ministero degli Affari Esteri

Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Senegal, Tanzania

VOLO 2 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare) 120.080* Ufficio Nazionale Servizio Civile

Italia Le migrazioni tra l’Italia e l’America Latina ieri e oggi: il ruolo delle donne 34.354* Ministero degli Affari Esteri (capofila ICEI)

Italia Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio

181.915* Ministero degli Affari Esteri (capofila CIPSI)

Italia SVOLTA 2 (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici) 59.251* Ufficio Nazionale Servizio Civile

Progetti avviati o da avviare nel 2009

Paese Titolo Data avvio Budget in euro

Finanziatore principale

Ciad Appoggio all’accesso e alla qualità dell’educazione primaria nella Grande Sido in un processo d’integrazione tra la popolazione rifugiata e autoctona

maggio 2009

1.298.681 Unione Europea

Ciad Educazione e agricoltura nel Guéra fine 2009 1.697.193 Ministero degli Affari Esteri

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| PROGETTI D’ECCELLENZA |132

relazione sociale | bilancio sociale 2008

CIAD

Programma di sostegno all'educazione elementare in tre regioni del Ciad

Descrizione dell’intervento: Il progetto intende migliorare la qualità dell’insegnamento e dell'apprendimento nelle scuole elementari beneficiarie, oltre che fornire assistenza organizzativa e tecnica alle APE (Associations des Parents d'Elèves): associazioni dei genitori, ai cui membri vengono rivolti specifici corsi di sensibilizzazione e formazione. Oltre al consolidamento delle strutture scolastiche e alla fornitura di materiale didattico, l'intervento fa perno sulla connessione dell’insegnamento con le attività agricole, relazione pensata con la funzione di ridurre la migrazione dei giovani verso i centri urbani, e creare così le condizioni per le nuove generazioni di agire nel proprio contesto sociale ed economico.

Attività e risultati del 2008: Il progetto ha visto il suo compimento nella prima metà del 2008. Nel corso dell'ultimo anno sono state costruite 3 scuole (a Sako e nei villaggi di Bara e Saraf Ousba). La scuola di Bara è stata realizzata con pietre di granito proveniente dalle montagne della zona. La costruzione della scuola assume un valore di scambio interculturale poiché resa possibile dalla disponibilità di un gruppo di scalpellini specializzati della Valchiavenna, che si sono incaricati di formare 12 operai ciadiani. Le aule della scuola di Sako sono state fornite di 43 banchi, quelle di Saraf Ousba di 90. Le scuole hanno ricevuto in dotazione 654 libri, carte geografiche, cancelleria e i 464 maestri comunitari formati dispongono ora di guide pedagogiche e materiali didattici. Nelle scuole beneficiarie è presente una forma di insegnamento di tipo agricolo (tecniche di compostaggio, spremitura arachidi e delle ghiande dell’albero di karité, ecc). Sono state inoltre attivate 40 sessioni di formazione dedicate ai membri delle APE, per sensibilizzarli circa l’importanza della regolarità dei pagamenti degli stipendi dei maestri al fine di garantire continuità all’insegnamento. La percentuale degli allievi promossi agli esami di fine ciclo è aumentata.

Sviluppi futuri: Nella regione del Guéra sono previsti nuovi interventi di sostegno alle scuole comunitarie e la loro integrazione con il tessuto produttivo locale. Nel corso dell’anno 2008 è stata formulata una richiesta di finanziamento al Ministero degli Affari Esteri per la realizzazione di un progetto volto a migliorare l’offerta scolastica di base in termini quantitativi e qualitativi e con un focus particolare sulle problematiche della sicurezza alimentare, della sostenibilità nell'utilizzo delle risorse ambientali e dell'educazione come fattore di sviluppo.

Punti di forza: Sia i partner che i beneficiari hanno manifestato una profonda adesione ai valori sottesi al progetto, dedicando quindi grande impegno alla sua realizzazione. La qualità dell’insegnamento nelle scuole è notevolmente migliorata, grazie ad interventi formativi efficaci, alla fornitura di materiale didattico e sopratutto alla maggiore motivazione che hanno ora i maestri, in virtù dei regolari pagamenti da parte delle APE, nonché della consapevolezza dell’importanza del loro ruolo.

Punti di debolezza: Il costante stato di tensione politico-militare che il paese vive, sfociato negli eventi bellici di febbraio 2008 a N’djamena, nel Guéra e nelle regioni dell’Est, ha generato instabili condizioni di insicurezza, rallentando il normale corso delle attività di progetto. Il livello di preparazione dei maestri non risulta ancora soddisfacente e il sostegno ricevuto dalle scuole comunitarie da parte dello stato continua ad essere troppo limitato.

Valore complessivo dell’intervento: euro 898.129

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 100.245

Valore dell’intervento nel 2008: euro 97.244

Finanziatore principale: Ministero degli Affari Esteri

Altri finanziatori:Gruppo di sostegno Padre Corrado Corti, Amici di Goundi, Fondazione Vela, Gruppo missionario Franco Martellozzo

Data di inizio progetto: 1 luglio 2004

Durata complessiva prevista: 48 mesi

Risorse umane impiegate:personale espatriato: 1 capo-progetto e 1 esperto didattico personale locale: 5 consiglieri pedagogici, 1 animatore pedago-

gico, 4 consiglieri amministrativi e organizzativi, 2 agronomi, 4 responsabili agricoli, 166 maestri comunitari, 1 animatore agri-colo, 3 animatori polifunzionali, 1 contabile, 1 logista, 2 guar-diani

Partner locali:Association Tchadienne «Communauté pour le Progrès» (ATCP)

Beneficiari diretti:gli allievi delle 152 scuole comunitarie (per un totale stimato di 8.900 ragazzi dai 6 ai 15 anni, di cui il 25-30% femmine) e i 215 maestri che vi insegnano

Beneficiari indiretti:le comunità dei 60 villaggi coinvolti nel progetto, stimati a 48.000 abitanti

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

133| PROGETTI D’ECCELLENZA |

ITALIA

Le migrazioni tra l’Italia e l’America Latina, ieri e oggi: il ruolo delle donne

Descrizione dell’intervento: Obiettivo del progetto è stato riconoscere, descrivere e valorizzare il ruolo della donna come soggetto protagonista fondamentale nei processi migratori in Italia e America Latina:- riscoprendo l’identità negata della donna nella storia di tali migrazioni;- restituendo identità anche “di genere” e radici alle comunità di migranti;- documentando il ruolo delle donne migranti come soggetti di trasformazione sociale;- sollecitando la riflessione sulle contraddizioni del nostro modello sociale che in misura crescente delega alle donne immigrate, monetizzandolo, un ambito relazionale importante quale è la cura dei soggetti più deboli (bambini e anziani).

Attività e risultati del 2008: È stata svolta un’indagine conoscitiva in El Salvador sulle cause della recente ondata migratoria femminile (raccolta dati statistici e interviste aperte). Si è tenuto un laboratorio interculturale sul tema “Donne e Migrazioni” presso l’ITSOS “Albe Steiner” di Milano. Il lavoro nelle scuole di Milano e Verona coinvolte nel laboratorio è stato condiviso e presentato nel corso di due giornate pubbliche aperte alla cittadinanza. Si è svolto un ciclo di incontri universitari presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi Milano-Bicocca sul ruolo delle donne migranti come soggetto di trasformazione sociale. Il progetto si è chiuso con un seminario di studi internazionale di capitalizzazione di tutti i lavori previsti da progetto.

Sviluppi futuri: Le relazioni attivate con le associazioni di migranti e la presenza di ACRA in alcuni dei Paesi toccati dagli studi e dalle attività di progetto prefigurano interessanti sviluppi nella creazione di una partnerhip più stretta.

Punti di forza: Il progetto ha visto un’ottima convergenza di attori locali e internazionali, a diverso titolo impegnati sul tema delle migrazioni: associazioni di donne e di migranti, Ong, scuole, università.

Punti di debolezza: Non è stato possibile coinvolgere un numero significativo di studenti universitari, probabilmente per la concomitanza di sessioni di esame e di tesi nei giorni dei seminari, ma anche per una promozione poco efficace da parte dei partner e della facoltà di Sociologia.

Valore complessivo dell’intervento: euro 34.354*

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 4.099

Valore dell’intervento nel 2008: euro 18.580

Finanziatori: Ministero degli Affari Esteri

Data di inizio progetto: 6 settembre 2007

Durata complessiva prevista: 14 mesi

Risorse umane impiegate:1 capoprogetto, 1 formatore esperto in intercultura, 1 con-sulente per indagine conoscitiva El Salvador, 1 moderatore incontri universitari, 5 relatori incontri universitari, 1 compa-gnia teatrale

Partner:ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale (Capofila progetto), ProgettoMondo Mlal - Movimento Laici America Latina

Beneficiari diretti:60 studenti di scuola superiore, 10 insegnanti di scuola su-periore, 150 fra operatori di settore, amministratori locali, addetti di ONG e responsabili di associazioni di donne e migranti

Beneficiari indiretti:circa 300 persone raggiunte dalla web radio dell’Istituto di Milano coinvolto nei percorsi interculturali; circa 10.000 per-sone raggiunte dallo spot sociale su Radio Popolare realizzato dagli studenti; circa 1.000 persone fra le associazioni di mi-granti coinvolte nel progetto

* Quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| PROGETTI D’ECCELLENZA |

ITALIA

OLTRE L'ASSISTENZAIl diritto all'iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio

Descrizione dell’intervento: Il progetto si è proposto di sensibilizzare la società civile, gli enti finanziatori, le istituzioni, le realtà educative e gli operatori del settore rispetto alle potenzialità del microcredito e della microfinanza, anche in relazione agli obiettivi del millennio. La conoscenza del microcredito e della microfinanza e dei topos fondanti di questi strumenti di sviluppo economico è stata veicolata attraverso una serie di materiali e iniziative di informazione e sensibilizzazione capaci di far conoscere alcune, tra le innumerevoli realtà disperse per il mondo, in cui queste forme di ‘economia altra’ si sono diffuse e capaci di mostrare le modalità di utilizzo e applicazione di tali strumenti importanti nei processi di sviluppo economico e sociale.

Attività e risultati del 2008: Il progetto ha visto la realizzazione di una campagna di informazione, sensibilizzazione e comunicazione sui temi del microcredito e della microfinanza realizzata attraverso numerosi strumenti, materiali e iniziative. Particolarmente significativi sono risultati i laboratori di formazione dei ricercatori, le ricerche su specifici casi studio condotte dagli stessi in Africa, Asia e America Latina; i seminari territoriali di diffusione dei risultati delle ricerche promossi anche in collaborazione con l’ Università degli Studi di Bergamo/Master in Microfinanza e il convegno conclusivo tenutosi a Milano presso la Fondazione Cariplo. I materiali di informazione e sensibilizzazione prodotti nell’ambito del progetto sono stati numerosi: uno spot televisivo e uno radiofonico (curati da Cipsi); la costruzione di un portale unitario sulla microfinanza a livello italiano (curato dalla Fondazione Giordano Dell’Amore); una brochure informativa, il kit multimediale La Microfinanza oggi, tra sfide e possibilità, e il documentario I poveri sono bonsai (curati da Acra).

Sviluppi futuri: ACRA si è impegnata a collaborare per l’implementazione del portale e del lavoro di rete con le altre realtà coinvolte sul fronte del microcredito e della microfinanza anche dopo il termine amministrativo del progetto. Anche la diffusione dei materiali prodotti e la promozione di percorsi educativi continuerà negli anni scolastici futuri. L’attenzione al tema verrà infine proseguita attraverso la scrittura di nuovi progetti dedicati alla promozione della microfinanza quale strumento di sviluppo economico.

Punti di forza: La buona partecipazione ai seminari universitari organizzati in 6 diverse città italiane (Bergamo, Torino, Palermo, Roma, Firenze, Bologna) e al convegno finale di Milano. Il miglioramento della rete di attori coinvolti intorno alla tematica anche grazie all’importante funzione svolta dal portale. La buona attenzione ricevuta dai media che, in numero significativo, hanno diffuso sia lo spot radiofonico che quello televisivo. L’interesse mostrato da realtà diversificate all’acquisizione dei materiali prodotti in ambito del progetto.

Punti di debolezza: Difficoltà a raggiungere un pubblico vasto e a creare proficue partnerhip con gli istituti bancari.

Valore complessivo dell’intervento: euro 181.915*

Impegno di raccolta fondi ACRA: euro 28.683

Valore dell’intervento nel 2008: euro 111.716

Finanziatore principale: Ministero degli Affari Esteri

Altri finanziatori: Fondazione Cariplo

Data di inizio progetto: 15 ottobre 2007

Durata complessiva prevista: 12 mesi

Risorse umane impiegate:1 capo progetto, segreteria organizzativa (Acra+partner), uf-ficio comunicazione (Acra+partner), 1 regista e 2 operatrici video e montatrici.

Partner:CIPSI (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Interna-zionale); Fondazione Giordano Dell’Amore; Associazione delle ONG Italiane; CISV (Comunità impegno servizio volontariato); PlaNet Finance; Università di Bergamo, Facoltà di Economia, master in Microfinanza.

Beneficiari diretti:160 operatori di ONG dell'Associazione delle ONG italiane, 700 Studenti di scienze economiche e master in cooperazio-ne allo sviluppo, 120 tra operatori finanziari e imprenditori e rappresentanti di Enti locali invitati e coinvolti nelle iniziative di diffusione.

Beneficiari indiretti:Circa 5000 persone tra operatori di ONG e OSC (organizza-zioni della società civile, operatori del circuito creditizio italiano, studenti, docenti e ricercatori di scuole superiori e università, utenti internet, lettori, telespettatori e radioascoltatori.* Quota parte di budget gestita da ACRA

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

L’attività dei progetti è affiancata da iniziative, conosci-tive ed educative, realizzate in Italia e volte ad informa-re e sensibilizzare le persone, la società civile, gli enti e le istituzioni sui problemi delle popolazioni che vivono nelle aree più disagiate del pianeta, e ad avvicinarle alle attività di cooperazione allo sviluppo.

Inoltre, anche nel corso del 2008, ACRA ha lavorato per coinvolgere e mobilitare le comunità locali, il mon-do della scuola, gli operatori delle Ong e le realtà edu-cative che operano in ambito di educazione informale e educazione permanente con un triplice obiettivo: informare e sensibilizzare le persone, coinvolgere le giovani generazioni, formare e costruire capacità per generare cambiamento, costruire ponti tra Nord e Sud, attraverso i canali della cooperazione decentrata.

ACRA ritiene fondamentale, in parallelo al lavoro di educazione e sensibilizzazione che porta avanti con la cittadinanza italiana ed europea, aprire spazi di ascol-to nelle sedi istituzionali nazionali e internazionali dove vengono discusse e decise le politiche che hanno un im-patto diretto sulle loro possibilità di vita e sviluppo, delle voci delle popolazioni più svantaggiate del pianeta. In questo consiste il lavoro di advocacy, che ACRA realiz-za attraverso la partecipazione strategica ad alcune reti della società civile sui temi prioritari per il suo lavoro.

Sulla base di questo impegno, nel 2008 ACRA ha rin-novato la propria partecipazione e l'appoggio ai movi-menti sociali impegnati in due grandi azioni internazio-nali (con impatto tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo) espressi in due importanti reti della società civile, che hanno come obiettivo la tutela del diritto di accesso all'acqua e al cibo nel mondo:

Le attività di educazione e formazione

L’advocacy

• il Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua, una piattaforma multi-attore aperta ad As-sociazioni ed Ong, che promuove una gestione pub-blica e partecipata dell’acqua come bene comune e il riconoscimento dell’Acqua come Diritto Umano (tar-get: i governi e le istituzioni pubbliche a tutti i livelli, le Nazioni Unite, gli enti locali e i cittadini);

• ilComitato Italiano per la Sovranità Alimentare, una rete multi-attore composta da 300 Associazioni urba-ne e rurali, Ong, Sindacati e Associazioni di consuma-tori, con un forte legame con i movimenti contadini nel Sud del mondo, che lotta per l’affermazione del principio di sovranità delle popolazioni locali nella ge-stione delle risorse produttive, il diritto alla valorizza-zione delle culture locali e la tutela della biodiversità (target: i governi e le istituzioni pubbliche nazionali ed Europee, FAO, IFAD, i cittadini).

Nella stessa prospettiva, si è consolidata la nostra vo-lontà di sostegno al Gruppo di Appoggio delle Ong italiane al movimento contadino dell’Africa Saheliana, impegnato nella campagna EuropAfrica, tesa a sensibi-lizzare la società civile e le Istituzioni nazionali ed euro-pee sul problema degli accordi economici tra l’Europa e l’Africa, ovvero sulla coerenza delle politiche europee di sviluppo con la qualità degli accordi di partenariato economico - APE - con i Paesi in via di sviluppo.

Il sostegno a queste iniziative nasce dalla condivisione di un importante principio di fondo: quello del prota-gonismo delle organizzazioni di base e delle comu-nità rurali nella determinazione dei propri percorsi di sviluppo.

ACRA ha portato inoltre il proprio contributo attivo nell’ambito di alcune specifiche iniziative:

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Giugno 2008: il forum della società civile “Terra Preta”, organizzato a Roma dall'International Planning Com-mittee for Food Sovereignty e dal Comitato Italiano Sovranità Alimentare, in parallelo con la Conferenza di Alto Livello della FAO sulla crisi alimentare, ha coinvolto più di 100 organizzazioni di piccoli produttori contadi-ni provenienti dai 5 continenti, allo scopo di proporre un modo diverso e sostenibile di affrontare le attuali crisi alimentari e ambientali, rifiutando il modello di pro-duzione e di consumo industriale e intensivo alla base dell'attuale crisi, a favore del paradigma della Sovrani-tà Alimentare dei popoli come garanzia del diritto alla produzione, commercializzazione e consumo di cibo di qualità per tutti i popoli del pianeta.

Novembre 2008: la "Carovana dell'Acqua in America Centrale", un evento internazionale promosso dal Co-mitato italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, per promuovere il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e contrastarne i processi di privatizza-zione. A sostegno dei movimenti e delle comunità di base centroamericane, una delegazione di 20 rappre-sentanti di associazioni, Ong, enti locali e parlamentari impegnati a difesa dell'acqua è partita l'8 novembre 2008 da Milano per attraversare il Nicaragua, l'Hondu-ras ed il Guatemala, per raggiungere infine El Salvador.

ACRA, insieme al partner locale Camaren, è stata tra i principali sostenitori del Foro Nazionale per le risorse idriche nel percorso che ha portato alla creazione del-la nuova Costituzione dell'Ecuador, la prima al mon-do dove i diritti della natura e il diritto all'acqua sono sanciti come diritti umani inalienabili.

Nel corso dell’anno ACRA ha inoltre dato continui-tà, per conto dell’Associazione delle ONG italiane, al contributo italiano nell’ambito del Gruppo di lavoro di CONCORD (Confederazione europea delle ONG per l’aiuto e lo sviluppo) sulla Sicurezza alimentare e sulle politiche di sviluppo rurale.

Educazione allo Sviluppo

Per quanto riguarda l’Educazione allo Sviluppo di ACRA, nel corso del 2008 una particolare attenzione è stata dedicata:

• al rilancio del lavoro con le scuole e in particolare dell’iniziativa Adotta una Scuola Rurale!, tra Italia e Ciad;• al rilancio della progettazione per il cofinanziamen-to a sostegno delle attività educative e di advocacy, in particolare verso il Ministero degli Esteri

• all’impegno nel rafforzare la collaborazione con le organizzazioni impegnate sul fronte dell'educazione allo sviluppo sostenibile del territorio milanese e lombardo.

L’attività con le scuole ha registrato, nel corso dell'an-no, un progressivo allargamento sia del numero di destinatari che dell'offerta formativa, che ha confer-mato il successo dei percorsi didattici sul tema acqua e l'ampliamento delle proposte di laboratori su cibo, alimentazione e consumo responsabile.Un ulteriore investimento di impegno ed energie è sta-to fatto sull’iniziativa Adotta una Scuola Rurale! relativa al gemellaggio tra scuole in Italia e Ciad e al tema dell'edu-cazione per tutti, come base per la partecipazione dei paesi del Sud del mondo ai processi di sviluppo.

L'impegno in termini di progettazione realizzato nel 2007 ha permesso di riattivare l'impegno sul fronte dell'educazione per le popolazioni rurali con l'avvio, nel 2008, del progetto 'Rural Education between glo-bal active citizenship and Food Security', cofinanziato dalla Commissione Europea per gli anni 2008-2011. La dinamica, iniziata con il progetto Education for rural people (2004-2007) si fonda su una rete consolidata di partner internazionali sia europei che del Sud del mondo e si pone come obiettivo generale il raffor-zamento delle capacità di partecipazione degli attori rurali ai processi politico-decisionali locali e globali, tra-mite la costruzione di percorsi educativi ad hoc.

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Le collaborazioni con i master

Nel corso del 2008 ACRA ha consolidato alcune collaborazioni già avviate in precedenza con alcuni master di primo livello orientati alla formazione specifica di personale qualificato in cooperazione internazionale allo sviluppo. In particolare:

• Master in Uso del territorio e gestione delle acque nei Paesi in Via di Sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca (http://www.geo.unimib.it/master/index.html), del Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche insieme a tre Ong (ACRA, CESVI, COOPI), al fine di coniugare un elevato standard di istruzione accademica con l'esperienza sul campo.

• Master in Analisi e gestione dei progetti di sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano (http://www.uni-mi.it/studenti/master/16347.htm#c24447), che ha visto ACRA svolgere il modulo formativo sugli Strumenti di Cooperazione e accogliere poi due studenti per il periodo di stage nei PVS.

Stage sono stati accolti da altri master sia di primo che di secondo livello, di cui ACRA condivide l’imposta-zione e la validità, in particolare: Master in International Cooperation (Development) dell’ISPI (Milano), Master in Urban Development and Reconstruction dello IUAV (Venezia), Master in Cooperazione e Progettazione per lo Sviluppo del CIRPS (Roma), e altri.

Sul fronte del rafforzamento della rete territoriale, nel 2008 ACRA ha intensificato la collaborazione con alcu-ne delle associazioni della società civile più impegnate a livello nazionale e regionale sul fronte del consumo responsabile, dell'agricoltura biologica, dell'educazione ambientale e del diritto all'acqua. Tale impegno si è concretizzato in diverse iniziative realizzate sul territo-rio, tra le quali alcune delle più significative sono state:

• Milano, giugno 2008: ACRA partecipa con attività di sensibilizzazione e proiezione di video alla manifestazione “In marcia per il clima” organizzata in occasione del Festi-val Internazionale dell'Ambiente; a seguito del successo dell'evento, le associazioni e Ong lombarde che vi hanno partecipato più attivamente hanno dato vita ad un co-ordinamento, con l'obiettivo di rafforzare e unificare la rete territoriale attiva sui temi di Expo 2015 (Feeding the planet: energy for life), chiamato "Facciamo l'Expo giusto!”.

• Milano, ottobre 2008: in occasione della celebrazio-ne della Giornata Mondiale dell'Alimentazione indet-ta dall'ONU, e del Festival Internazionale dell'Alimen-tazione promosso dal comitato Expo 2015, ACRA ha organizzato laboratori per ragazzi e una rassegna di do-cumentari diretti a sensibilizzare la cittadinanza sui temi della produzione, distribuzione e consumo di cibo.

• Milano, novembre 2008: convegno internazionale, promosso dalla Provincia di Milano in collaborazione con il Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua dal titolo, “Nuove strategie per il diritto all'acqua”, in occasione del 60° anniversario della Di-chiarazione Universale dei Diritti Umani, con l'obietti-vo di sostenere e promuovere le strategie di rivendi-cazione del diritto all'acqua a livello locale e globale.

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Adotta una scuola rurale! è una iniziativa lanciata nel 2006 da ACRA in collaborazione con la Provincia di Milano, Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale, nell’ambito del programma triennale Sostegno alle scuole comunitarie in Ciad e dell’infanzia in Senegal.

Obiettivo: Promuovere il diritto all’educazione delle popolazioni rurali in Ciad per contrastare l’analfabetismo, la povertà e la fame e, nel contempo, sensibilizzare la società civile del Nord del mondo sui problemi dei Paesi in via di sviluppo in un'ottica di confronto e scambio reciproci.

Attività previste: In Ciad sostegno alle Associazioni dei Genitori per la costruzione e l’allestimento di edifici in muratura e orti scolastici, la fornitura di materiale didattico, la formazione di maestri comunitari per garantire un’educazione ai 45.000 allievi delle scuole rurali del Guéra. In Italia laboratori e animazioni a carattere intercul-turale rivolte alle scuole italiane di ogni ordine e grado e attività di sensibilizzazione sul territorio.

Attività realizzate nel 2008 in Ciad: Sessioni di formazione pedagogica e di educazione alimentare per i maestri comunitari e distribuzione di materiale didattico e di guide pedagogiche agli insegnanti. Fornitura di materiale didattico, poster educativi, cartine geografiche, libri di testo e dizionari alle classi delle 22 scuole. Sensibilizzazione della popolazione locale sull'educazione alimentare attraverso trasmissioni radiofoniche, magliette e calendari.

In Italia: Laboratori didattici sul tema dell'acqua, della sovranità alimentare e dell'educazione con particolare attenzione alla conoscenza della realtà ciadiana in 10 scuole della Provincia di Milano. Giornate di animazione e diffusione dei temi della Campagna. Allestimento della mostra interattiva Studiare in Ciad durante eventi e mani-festazioni pubbliche.

Risultati ottenuti nel 2008: Condizioni di apprendimento migliorate per gli alunni di 22 scuole comunitarie del Guéra (materiali didattici adeguati, maestri preparati, strumenti didattici a disposizione delle classi). Circa 60 classi della Provincia di Milano si sono aperte alla didattica interculturale, con l’obiettivo di diversificare i punti di vista e sensibilizzare gli alunni ai temi della campagna. Le attività hanno coinvolto e raggiunto circa 1000 persone tra alunni, insegnanti, dirigenti scolastici e genitori. 10 comunità territoriali sono state sensibilizzate al tema dell'educazione delle popolazioni rurali.

Sviluppi futuri: A partire dal 2010 prenderà avvio il progetto Educazione e agricoltura nel Guéra, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, che rafforzerà la Campagna promuovendo l'accesso all'educazione di base, con par-ticolare attenzione alla costruzione di capacità specifiche per lo sviluppo locale e il rafforzamento della sicurezza alimentare nella regione. Inoltre si sta esplorando la possibilità di realizzare visite di scambio tra insegnanti italiani e ciadiani volte all'attivazione di partenariati educativi tra le scuole coinvolte.

Punti di forza: Insegnanti italiani e ciadiani molto motivati, dinamica radicata sul territorio sia in Italia che in Ciad.

Punti di debolezza: Insicurezza in alcune località del Ciad, difficoltà logistiche, difficoltà nel reperire fondi.

Scuole Ciadiane coinvolte: Oyo, Gadjira, Baldje, Banda, Abreche, Delep, Bardangale, Fani, Biga, Dongom Bidio, Gourbi-ti, Baro, Dougoul, Tchelati, Forra, Sisi, Djogolo, Golomti, Mayo (Fadje), Dadouar, Barlo, Baywangue.

Enti locali e scuole italiane che hanno aderito alla Campagna: Provincia di Milano, Comune di Ronco Briantino, Comune di Cologno Monzese, Scuola Primaria “Ai Caduti” di Ronco Briantino, Scuola Primaria “Don Milani” di Vimercate, Scuola Primaria “Don Camagni” di Brugherio, Scuola Media “Ai Caduti” di Ronco Briantino, Scuola Media “L. Conti” di Buccinasco, IPSIA “Bernocchi” di Legnano, Istituto “Oriani-Mazzini” di Milano, Istituto “Gadda” di Paderno Dugnano, ITSOS “A. Steiner” di Milano, Scuola Primaria “Via Boccaccio” di Cologno Monzese.

L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’

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| test imonianze |

FARE SCUOLA IN CHIAVE INTERCULTURALE

Testimonianza di Liliana Buselli, insegnante scuola elementare “Via Boccaccio”,

Cologno Monzese (MI)

I cambiamenti sociali a livello mondiale e locale e quindi la presenza sempre più forte di alunni di

altre culture inducono a ripensare a un nuovo modo di “fare scuola”, nuovi progetti che possano

arricchire le competenze relazionali e disciplinari in chiave interculturale.

Sia i laboratori che l’adozione di una scuola in Ciad hanno favorito nei bambini la conoscenza della

realtà dell’Africa, con i suoi problemi e le sue potenzialità, e sviluppato il rispetto verso se stessi e

gli altri. I bambini hanno reagito con sensibilità e noi insegnanti pensiamo che queste tematiche siano

importanti perché valorizzano le diverse individualità, educano a una cultura di pace e rispetto di

ogni persona e favoriscono l’avvicinamento della scuola a realtà diverse.

Testimonianza della classe Va,

istituto IIS Oriani-Mazzini, Milano

La nostra collaborazione con

l'associazione ACRA è iniziata

due anni fa su suggerimento della

professoressa Genovesi. In occasione del

Natale abbiamo allestito una mostra

fotografica sulle scuole rurali in Ciad

per sensibilizzare gli altri studenti al

problema dell'istruzione in Africa.

Oltre alla mostra abbiamo allestito

un banchetto della solidarietà, il

cui ricavato servirà a sostenere la

scuola rurale di Oyo (Ciad). É

stata davvero una bella esperienza

e speriamo che altre classi possano

continuare il cammino che abbiamo

intrapreso.

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141| test imonianze |

Testimonianza di Giovanni Cocciro

Assessore alla Cultura, all’Educazione Ambientale e alla Pace

della città di Cologno Monzese (MI)

Le opportunità di conoscenza, di dialogo e di cooperazione tra le comunità e le istituzioni locali

di parti del mondo differenti per storia, cultura, stili di vita e risorse economiche devono essere

incoraggiate e sviluppate per il bene comune dell’umanità, per la pace.

L’educazione allo sviluppo sostenibile, la promozione dei diritti umani e la valorizzazione delle

differenze culturali rappresentano quindi risorse indispensabili anche per la qualità della vita

della nostra città.Per questo abbiamo avviato dal 2008 una collaborazione con ACRA, convinti che azioni di

educazione interculturale siano esperienze utili di scambio e arricchimento reciproco, culturale e

materiale, per tutti i popoli del mondo, in particolare per i cittadini più piccoli.

Credo sia di fondamentale importanza fare nella scuola "Educazione ai Diritti umani".

Educare quindi alla Pace, alla Solidarietà, alla Legalità, allo Sviluppo, con la speranza che

questi principi e valori diventino guida del nostro agire quotidiano e formino nelle giovani

menti a cui ci rivolgiamo la coscienza di essere "cittadini del mondo".

E proprio perché "cittadini del mondo" non possiamo esimerci dal considerare di importanza

vitale la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze dei Paesi più ricchi e le necessità dei

Paesi più poveri, un equilibrio che deve fare i conti con le risorse dell'ambiente in cui viviamo,

che non sono illimitate, e che devono essere garantite anche alle future generazioni.

Per gli alunni di una scuola media queste tematiche non possono essere affrontate solo in

modo teorico: è necessario un approccio metodologico di tipo laboratoriale, anche ludico,

adeguato all'età degli alunni, alle loro conoscenze contenutistiche e linguistiche.

Gli operatori di ACRA sanno proporsi utilizzando metodi e strumenti che coinvolgono i

ragazzi, sollecitando il loro intervento e stimolando un confronto critico.

Questo li rende ben accetti, così che diventa possibile far passare contenuti di alto valore

sociale in modo semplice e accessibile, ma in grado di far nascere in loro un senso di

responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri e della salvaguardia dell'ambiente.

Testimonianza di Antonella Sgaroni, insegnante di lettere

Scuola Media “Laura Conti” di Buccinasco (MI)

Testimonianza della classe Va,

istituto IIS Oriani-Mazzini, Milano

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bilancio sociale 2008

Com

unic

azio

ne

Attività di comunicazione,sensibilizzazionee fundraising

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Anche nel 2008 il settore comunicazione di ACRA si è occupato di veicolare la mission, i valori e i prin-cipi etici dell’associazione e di diffondere i contenuti prodotti dai vari settori, attraverso diverse forme e strumenti di comunicazione.

Le strategie e le attività sono state ideate e svolte in stretta collaborazione con gli altri settori dell’associa-zione. L’interazione tra i responsabili dei singoli desk o progetti e i responsabili della redazione e dell’ufficio stampa hanno consentito di reperire in modo adegua-to le informazioni e i materiali necessari alla produzio-ne delle notizie e dei materiali di comunicazione.Una proficua sinergia tra settori ha consentito inoltre l’ideazione, la promozione e la realizzazione di nume-rosi convegni, corsi, laboratori di sensibilizzazione, formazione, informazione.

La collaborazione con le sedi ACRA nel mondo, con il settore cooperazione internazionale e il settore edu-cazione allo sviluppo ha inoltre permesso la realizza-zione e la buona riuscita di iniziative di visibilità dei progetti, di seminari di approfondimento tematico e di eventi di raccolta fondi che sono stati promossi sul territorio italiano.

Le attività di comunicazione, sensibilizzazione e fundraising

Ufficio stampa e rapporto con i media

Attraverso l’aggiornamento costante del sito, l’invio di una newsletter mensile, l’utilizzo di diversificati strumenti informativi, le collaborazioni editoriali con alcune testate giornalistiche, emittenti radiofoniche e reti televisive, ACRA, nel 2008, è riuscita ad allargare e rafforzare i propri rapporti con i media per la pro-mozione della campagne sociali, per la diffusione di informazioni relative ai diversi progetti in atto in Afri-ca, America Latina e in Europa, ma anche per azioni di advocacy, per portare all’attenzione dei governi, della società civile e dell’opinione pubblica le proprie istan-ze, la voce dei partner del Sud e la propria riflessione su tematiche di urgenza internazionale quali il diritto al cibo, all’acqua potabile, all’educazione per tutti.

Particolarmente significativa è stata la collaborazione con le reti La 7 e canale 5 che hanno dedicato spazio televisivo di presentazione e, nel caso di La 7 anche di approfondimento, del progetto sulle medicine tradi-zionali in atto in Senegal e Mali.

MILANOVENERDÌ 17 OTTOBRE 2008

ANNO 3 - NUMERO 174

QUOTIDIANO POMERIDIANO DEL GRUPPO IL SOLE 24 ORE - EDIZIONE GRATUITA

www.24minuti.itMANIFESTAZIONI E SCIOPERO ATM

MANDANO IN TILT IL TRAFFICO

L’astensione dal lavoro dei Cub dell’Atm e i

tre cortei degli studenti e degli insegnanti

contro il decreto Gelmini hanno mandato in

crisi il traffico milanese. Lancio di uova con-

tro il provveditorato. Oltre 10 mila in piazza.

ATTUALITÀ

LA CRISI DEI MERCATI

DOSSIER

Il festival del cibo

lancia l’Expo 2015

SERVIZI

PAGINE 13-19

Partenza in rialzo per Piaz-

za Affari che, come le altre

Borse europee, ha colto al

volo il rimbalzo serale di Wall

Street per cancellare parte

delle forti perdite segnate nel-

la seduta di giovedì. A traina-

re il rialzo è stato soprattutto

UniCredit, sospinto all’insù

(fino a superare in apertura il

10%) dall’annuncio dell’in-

gresso di capitali libici nella

compagine azionaria. Con

una quota del 4,23%

Gheddafi, non nuovo a investimenti in Italia (nel ‘76

entrò anche in Fiat), è diventato il secondo azionista

della banca guidata da Alessandro Profumo, che ha

salutato il nuovo partner come prova della buona salute

dell’istituto di Piazza Cordusio.

L’ingresso di Gheddafi

rianima UniCredit

in Borsaz-

eal

lltel-

dit

DI FLAVIA CARLETTI

PAG. 7

SERVIZI

PAGINE 4-6

INCIDENTI SUL LAVORO

Muore nella vasca

del cioccolato

SERVIZIO

PAG. 8

Scuola, 500mila in piazza

Gelmini: «Non sono informati»

CONSUMI

DI ANTONIO CARLO LARIZZAPAG. 14

salutato

14

Playboy, dvd addio

Conigliette onlineGraziaNeri

Info

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alia (nel ‘7

ALESSANDRO

PROFUMO

Imago

GHEDDAFI LaPresse

22 Volontariato Il Sole 24 OreLunedì5 Gennaio 2009 - N. 4

NOTIZIE

FLASH

. CONFRONTODIRETTO .

a cura di Antonella Tagliabue*

Come ogni mese si ripropone«Confrontodiretto», l’appunta-mento del Sole 24 Ore del Lune-dì dedicato all’analisi compara-tiva tra due realtà che, nell’am-bito non profit operano nellostesso settore di intervento ehanno una consistenza simileper quanto riguarda le cifre a bi-lancio. Nei grafici sono riassun-te indicazioni analoghe a quelleche i lettori trovano ogni lunedìnella rubrica «Esame di bilan-cio». Un’altra serie di informa-zioni è riassunta nella parte ta-bellare. Tutti i dati di bilanciosono ricavati online dalla con-sultazione dei siti internet delledue associazioni.

Secondo uno studio delWorld Institute for Develop-ment Economics Researchpresso l’Università delle Na-zioni Unite, il 94% del reddi-to mondiale va al 40% dellapopolazione.

Più della metà degli abitan-ti del pianeta vive con menodi due dollari al giorno (oltreun miliardo di persone conmeno di un dollaro), mentre824 milioni di persone soffro-no cronicamente la fame, 40milionisonoinfettedall’Hive11 milioni di bambini muoio-no ogni anno per malattie chesarebbero curabili.

I dati sono riportati nel bi-

lancio sociale 2007 di Acra,chesvolge lasuaattivitàdaol-tre 40 anni. L’associazioneopera in 13 Paesi di Africa eAmerica Latina e si occupa dicooperazione allo sviluppo,cosìcomeTerredes HommesItalia, che compierà 20 anninelcorsodel2009eattualmen-te è presente in 22 Paesi di trecontinenti.

Dall’esame di bilancio, re-lativoal 2007,emergecheen-trambe le associazioni dedi-cano all’attività di missione90 centesimi per ogni euro dientrataesi finanzianoprinci-palmente con soldi pubblici(per il 74% Acra e per il 54%Terredes Hommes): nel cor-so dell’anno in esame l’Unio-neeuropeaèstata il loroprin-cipale finanziatore.

I due sodalizi pubblicanoonline il bilancio, che vienesottoposto a revisione ester-na. Il documento è ricompre-so nell’ambito di un bilanciosocialeincuivengonodescrit-ti i progetti sostenuti e, inol-tre, si fa un’analisi dei risultatiottenuti.

Nel dettaglio Acra registraentrate per oltre 6,5 milionidi euro, in crescita del 9,6%rispetto al 2006. La crescitadi Terre des Hommes è inve-ce pari al 19,9%, per un totaledei proventi che supera i 10,2milioni di euro.

Acra chiude il 2007 con un

avanzo di oltre 44mila euro ededicaall’attività istituziona-le il 90,2% degli impieghi,piùdi 5,8milionidi euro. Ico-sti di promozione incidonoper poco meno dell’1,8%(114mila euro) e quelli di ge-stione per il 7,2% (circa470mila euro), in leggero ca-lo rispetto al 2006 quandorappresentavano il 7,7% deltotale.

Terre des Hommes dedical’89,7% degli impieghi, vale a

dire circa 9,2 milioni di euro,all’attività di missione, men-tre i costi di promozione so-no pari all’1,9% (194mila eu-ro) e quelli di gestione al 7%(715mila euro), anche in que-stocasoincalorispettoall’an-no precedente (quando inci-devano per il 7,4%).

Nel corso del 2007 Acra hagestito 58 progetti di cui han-no beneficiato direttamente394mila persone. Il 68% degliimpieghi è stato dedicatoall’Africa, mentre l’acqua èl’area tematica che ha visto il

maggior impiego di risorse(45%), seguitada salute (19%),ambiente(18%) ecibo(11%).

Dal bilancio sociale emer-ge inoltre che l’associazioneha concesso più di 21mila cre-diti, ha costruito circa 16milainfrastruttureehapreservatooltre 19milioni di metri qua-dri di aree protette e più di 1,1milioni di piante.

Attualmente Acra è impe-gnata anche nella costruzio-ne dell’acquedotto Tove-Mtwango in Tanzania, di cuiè stata inaugurata la primapartenelloscorsomesedino-vembre: l’operadovrebbega-rantireacqua potabile e il mi-glioramento dei servizi igie-nici a 42mila persone distri-buite in 15 villaggi.

PerTerredesHommesèin-vece l’Asia a rappresentare laprincipale destinazione deifondi legati ai propri progetti(37%). La Fondazione ha so-stenuto nel corso del 2007 74iniziative e ha dedicato il 33%delle risorse a interventi diemergenza.

Il bilancio sociale contie-ne il dettaglio dei progetti,con indicazioni su beneficia-ri diretti e indiretti, finanzia-tori e obiettivi. Tra questi ilprogetto per combattere latrattadiesseriumani nel sub-continente indiano.

* ad Un-Guru, società di consulenzastrategica [email protected]

e Destinazione delleentrate: si tratta dellaquota che è stataimpiegata ai fini dellosvolgimento dell’attivitàcaratteristica, vale a diredi quella prevista dallefinalità statutariedell’organizzazione.

r Trend della gestionedelle risorse: il simboloriassume l’andamentodella gestione in confrontoal bilancio dell’annoprecedente.

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ASanVittore, storicocar-cere di Milano, i volontari so-no da hit-parade: Roy Paci,trombettista compositore ar-rangiatore siciliano, VittorioCosma, tastierista della Pfm,Carlo Marrale, chitarrista deiMatia Bazar. E tanti altri.«Hanno offerto la loroprofes-sionalità gratuitamente per-chépotesse uscire il cd dei de-tenuti – spiega Alejandro Ja-raj,cheèilcoordinatoredella-boratorio musicale VlpSound, situato nel terzo rag-gio del carcere –. Questo ciriempiedigratitudineeciono-ra. Credendo nel nostro pro-getto ne hanno fatto un verostrumento educativo; perchélamusicaèeducazionesolo selaqualità èalta».

Adicembreèstatopresenta-toaSanVittore«Angelidisab-bia», il primo cd composto,suonato e arrangiato dai dete-

nutidelcarceremilanese.Frut-todellaboratoriomusicaleco-ordinato da Jaraj: uno spaziomoderno,volutodall’ammini-strazione penitenziaria, aper-to 20 ore alla settimana per icarceratidotatidicapacitàmu-sicali. Con l’obiettivo di pub-blicareuncd all’anno.

«Hoincominciatoafaremu-sicacomevolontarioaSanVit-toreneglianni90-raccontaJa-raj, che è anche flautista a ar-rangiatore -. Grazie alla musi-ca in carcere ogni momento èeducativo: i testi licompongo-no i ragazzi, a volte da soli, avolte partendo da una parolache propongo io. La musica èun fattore di umanità, spessosonoglistessiagentiaindicar-michiinserirenel laboratorio.Un detenuto una volta mi hadetto: "Se avessi ascoltato lamia vita come questa musica,ogginonsarei quadentro"».

Il disco prodotto è stato fi-nanziatodallaProvincia.«Co-sìsaràdistribuitogratuitamen-te – conclude Jarai –. Mi piacepensare che in questo modo,non solo simbolicamente, ilcarcere regalerà musica a tut-ti».

IN AUMENTONel corso del 2007le risorse di Acrasono cresciute del 9,6%equelle di TerredesHommesdel 19,9%

Carlo MazziniSi prospetta un lieto fine

perleorganizzazioninonprofitesclusedallaprimedue"edizio-ni"del5permille.ConilDl"Mil-leproroghe" 207/2008, pubbli-catoinGazzettaUfficialeil31di-cembre, il Governo ha infattiriaperto i termini di presenta-zione dei documenti per queglienti che, risultando regolar-mente iscritti per via telemati-ca,sonorimastiesclusidal5permille nelle annualità 2006 e

2007 per meri errori formali.Un numero considerevole

di enti non profit (più di 5.000per il 2006, almeno altrettantinell’anno successivo) era sta-to oggetto di provvedimenti diesclusione da parte delle dire-zioni regionali delle Entrate,in quanto non ha correttamen-te adempiuto all’invio della di-chiarazione sostitutiva di attodi notorietà – a cura del legalerappresentante – attestante lapersistenza dei requisiti sog-

gettivi richiesti dalle normesul 5 per mille.

IlprovvedimentodelGover-no non si applica alle associa-zioni sportive dilettantisticheealle fondazioninazionalidica-rattere culturale, in quanto giàsoggette a riammissione nellemodalità e nei termini previstidal Dpcm 24 aprile 2008, le pri-me per gli anni 2006 e 2007, leseconde per il solo 2007.

Nel decreto legge (all’artico-lo42,comma5)nonvièundiret-to riferimento agli adempimen-ti richiesti agli enti non profit,datochesiparlasolodi«integra-zione documentale» delle do-mande(inviateperviatelemati-ca)dapresentare entro il termi-neultimodelprossimo2febbra-io. Basta comunque scorrere iDpcm delle due annualità percomprenderequaledocumenta-zionedebbaessererecuperataetrasmessae inquale forma.

Tanto nel 2006 quanto nel2007,era stato richiesto ai legalirappresentanti degli enti di sot-toscrivereediinviareentroil30giugno una dichiarazione sosti-tutiva di atto di notorietà relati-va alla sussistenza dei requisitisoggettivi che, nei mesi prece-denti,avevanoconsentitol’iscri-zione telematica alle liste del 5per mille. Si trattava di allegarealladichiarazione – da compila-re rispettando la normativa sul-

le autodichiarazioni e riportan-docompiutamente i riferimentidi legge sui rispettivi 5 per mille–copiadeldocumentodiidenti-tà e copia della ricevuta dell’av-venuta iscrizione telematica.

È pertanto plausibile chel’Agenziarichiedaproprioque-sta documentazione per ognianno nel quale l’ente sia statoescluso,conparticolarecuraal-la compilazione nel riportarenelle dichiarazioni i riferimen-ti di legge corretti; peraltro, siritiene che gli enti esclusi sianel primo che nel secondo an-no debbano inviare due dichia-razioni distinte con la doppiadocumentazione.

La documentazione, con gliallegati (copia del documentodi identitàe copiadella ricevutadell’avvenutaiscrizionetelema-ticadareperirepressol’interme-diario che ha effettuato l’invioviaEntratel),deveesserespedi-ta tramite raccomandata con ri-cevuta di ritorno alla direzioneregionale dell’agenzia delle En-trate nel cui ambito territorialesi trova il domicilio fiscale deisoggetti inquestione.

Attività istituzionale Cooperazione allo sviluppo Cooperazione allo sviluppoForma Associazione, Ong riconosciuta Associazione, Ong riconosciutaNascita 1968 1989BILANCIO (in euro)Totale entrate 6.525.017 10.240.658Totale uscite 6.480.271 10.235.040Avanzo (prima delle imposte) 44.746 5.618FONTI DI ENTRATAPrivati e aziende 18% 46%Istituzioni 74% 54%Altro 8% 0%Principale finanziatore Unione europea Unione europeaUSCITEAttività istituzionale 90,2% 89,7%Marketing e promozione 1,8% 1,9%Gestione 7,2% 7,0%Altro 0,8% 1,4%STRUTTURADipendenti 2 8Collaboratori a progetto,occasionali, servizio civile 33 9Personale espatriato e locale 202 915INDICATORI DI QUALITÀBilancio: trasparenza,chiarezza e facilità di lettura Buona Discreta

Disponibilità del bilancio Sì SìRelazione di missione Sì, bilancio sociale Sì, bilancio socialeQualità relazione di missione Buona BuonaCertificazione esterna bilancio Sì SìSito web www.acra.it www.terredeshommes.it

Musica e solidarietà. Attività per disabili, anziani e giovani a rischio

Unaiuto insettenoteaimenofortunati

Esiste una bacchetta chefa scomparire la camorra. Èquellaconcui ilmaestroMau-rizio Baratta è solito dirigere i28 giovani musicisti di "Sani-tensamble": l’orchestra da ca-mera composta da ragazzi delRioneSanitàdiNapoli.

L’iniziativa nasce daun’idea dell’Altra Napoli (sitointernet www.altranapoli.it),associazione di volontariatoallaqualeaderisceunmanipo-lodiprofessionistipartenopeiche ritengono necessario im-pegnarsi sul proprio territo-rio. Partendo dalla convinzio-nechelamusicapossarappre-sentare un’occasione reale diallontanamento dal disagio edalla devianza sociale. I costisono coperti grazie al contri-buto di Autostrade per l’ItaliaeTangenzialediNapoli Spa.

«Nonostante il progettosia nato meno di un anno fa –

racconta il maestro Baratta –il 16 dicembre abbiamo pre-sentato il nostro secondoconcerto,all’Auditoriumdel-laRaidiNapoli: inostri ragaz-zi,che122mesiorsonononsa-pevanosuonare, sisonoesibi-ti in un contesto che toglie ilfiato a qualsiasi musicistaprofessionista».

Esattamente un anno fa, agennaio 2008, alle selezioni sisono presentati cento ragazzidel quartiere; ne sono statisceltiunatrentina,dietàcom-presatragliottoei15anni.«Al-cuni provengono da situazio-ni ai margini della legalità –spiega il maestro, che è anchecouncellorehaunapraticapsi-cologica–.Lafrequenzaallele-zioni va oltre il 90%, in unquartiere dove il tasso di ab-bandonoscolastico è superio-re alla media. Le famiglie se-guono con orgoglio l’attivitàdei ragazzi».

Inballoc’èunasfida,cheBa-rattariassumecosì:«L’orche-stra è una metafora, perché sisistaafiancoalcompagnoesirispetta la sua parte. Noi spe-riamo che questa metaforaaiuti i ragazzi nella vita».

All’operanei continenti poveri

15GennaioCesvotPatrociniperiniziativechesisvolgonodal1˚marzoal30aprile2009

IlCesvot,CentroserviziperilvolontariatodellaToscana,hapubblicatoilbando2009perlarichiestadipatrocinioconsostegnoeconomico.Ilbandosirivolgealleassociazionidivolontariatodellaregione.L’obiettivoèsostenerneleiniziativevolteasensibilizzarel’opinionepubblicasuitemidellasolidarietàattraversoincontri,convegni,seminari, tavolerotondeemanifestazionipubbliche.Riferimenti:http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=742

27GennaioRegione LazioProgettiafavoredeinomadi

L’assessoratoaIstruzione,dirittoallostudioeformazionedellaRegioneLaziohapubblicatounavvisochefinanziaattivitàdiaccompagnamentoetirocini

formativiperpersoneappartenentiacomunitànomadi(sintierom).L’avvisosirivolgeadassociazionidivolontariato,associazionidipromozionesociale,organizzazionidelterzosettore,Ongedentipubblici.Tragliobiettividell’avviso,quellodifavorirel’inserimentolavorativoemigliorarel’integrazionedellepersoneappartenentiacomunitànomadiminacciatediesclusionenell’ambitodeiprocessiproduttivi.PerpartecipareènecessarialacostituzioneinAti/Atsconlapresenzadialmenounorganismoformativo,inqualitàdicapofila,eunsoggettoimpegnatonellatuteladeidirittideigruppinomadie/odegliimmigrati.Riferimenti:http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=314

31GennaioEuro Pa e Comune di RiminiPremioInnovazioneneiservizisociali

LasettimaedizionedelPremioInnovazioneneiservizisociali-Città

diRimini,promossodaEuroPaedalComunediRiminiincollaborazioneconlarivistaServiziSocialiOggi,intendecontribuirealladiffusionedellebuonepraticheedelleesperienzepiùinnovativeecreativesulterritorionazionalenell’areadeiservizisocialiesocio-sanitari.AlPremiopossonopartecipareassociazionidivolontariato,associazionidipromozionesociale,organizzazionidelterzosettore,Ong,entipubblicieaziendeprivate.Iprogettipotrannoriguardaretuttal’aread’interventodeiserviziallapersona,socialieassistenziali(valeadirefamiglie,bambiniegiovani,anzianiedisabili,emarginatiemigranti,vittimedifenomenicriminalioabusi), lediversetipologiediattivitàeprestazionineidifferentiluoghi(casa,territorio,serviziresidenziali).NonpossonoesserepresentatiglistessiprogettichehannopartecipatoalleprecedentiedizionidelPremio,nésonoammessepartecipazioniindividuali.Riferimenti:http://www.euro-pa.it/pinnova-zione.htm

Milleproroghe. In caso di esclusione per motivi formali

Lafinestradel5permillesi riapre finoal2 febbraio

ILLIMITELanorma non si applicaalle associazionisportivedilettantisticheealle fondazioni nazionalidicarattere culturale

A CURA DICarlo Giorgi

Il volontariato musicale,senzaprofessionalità, rischiala"stecca".Cantaall’unisonoilco-ro delle voci di chi si occupa inItaliadimusicaesociale:esper-ti che fanno risuonare le settenote, con finalità educative op-pure terapeutiche, nelle celledi un carcere o nelle case di ri-poso per anziani, tra i ragazzidifficili dei quartieri di perife-ria o nel delicato mondo delladisabilità.

Maurizio Vitali,musicologo,èresponsabiledelCentroStudiMusicali e sociali Maurizio DeBenedetti (sito internet www.csmdb.it), scuola di Lecco che,dal ’96 a oggi, ha formato alme-no 500 persone ad un uso dellamusica pedagogico e sociale.«La musica è un grande stru-mento di promozione indivi-

duale – spiega –. Per noi non èuna terapia ma una risorsa chepuò coinvolgere tutti: minori,anziani, adulti e, ovviamente,anche persone portatrici di undisagio. Tra i nostri studentinonmancanoivolontari:sepe-rò,invirtùdellagratuità,cisiac-contenta di offrire una propo-sta musicale mediocre, si falli-scel’obiettivo.Laprofessionali-tà, anche pagata, è essenziale. Eil volontariato, adeguatamenteistruito,puòarrivareasvolgereunruolo importante».

Vitali, per esempio, ultima-mente ha formato e coordinaalcuni animatori delle case diriposo della provincia di Ber-gamo. Gli animatori lavoranogomitoagomitocon ivolonta-ri, in attività musicali. «Ascol-taremusica, per lepersonean-ziane,diventaunmodo perre-cuperare la memoria di situa-zioni positive e grandi mo-mentidell’esistenza.Eper il lo-ropresente lamusicapuòesse-re un profondo stimolo, da in-tendereinmodomenosuperfi-ciale di un semplice momentodisvago. Inquestosenso,offri-reaivolontariunapreparazio-ne adeguata significa permet-tere loro di svolgere un’attivi-

tà più utile e meno casuale».InItalialeoccasionidiforma-

zione non mancano: il Conser-vatoriodiFoggiahaappenaulti-mato un Master post-universi-tario di primo livello in Tecni-che di animazione musicale,con particolare attenzione aicontestisociali.

Pensando a studenti con di-sabilitàpsichica, invece, lacoo-perativa Esagramma di Mila-no(sitowww.esagramma.net)hamessoapuntounmetodo diMusicoterapia orchestraleche, dopo un triennio di corso,conduceall’ingressoinunave-ra orchestra. Esagramma rac-contaconlasualastoria lapos-sibile genesi di un serio volon-tariato musicale. Vent’anni fanascecomeassociazionedivo-lontariato. E dieci anni più tar-di,senzacomunqueprecluder-si l’apporto del volontariato, sitrasforma in cooperativa. Conpersonale assunto e i consuetiproblemi di raccolta fondi.

«Abbiamo iniziato da ragaz-zi–raccontaLuciaSbattella,og-gi direttore scientifico di Esa-gramma e docente universita-ria di informatica –. Eravamoappassionatidimusicaevolon-tariconungruppodidisabili, in

una parrocchia di Milano . Cirendevamoconto,però,cheira-gazzi subivano in modo passi-vo tutte le attività proposte; in-vece la musica, quando è ese-guita e non solo ascoltata, per-mette di scoprire forme di séinedite e ti rende protagonista.Daquiènatal’ideadifarsuona-re i ragazzi: un mezzo eccezio-nale per esprimersi, trovare ipropri spazi, dialogare con chisuona altri strumenti, vincerele rigidità e il desiderio di fuga,che resistono soprattutto tra iportatoridipatologia».

Oggi l’orchestra sinfonicaEsagramma è composta da 25musicisti con disagio psichicoementalee20musicistiprofes-sionisti.Glistudentidellascuo-lasono circa 60,ma è unnume-ro doppio quello di coloro chefrequentano il centro per varieattività. Nelle sale di prova, ol-tre agli insegnanti anche psico-logi ed educatori, per valutare ipassi in avanti dei ragazzi. «Ilmeglio di noi lo diamo su Be-ethoven–spiegaSbattella–e intutta la musica che pesca in te-mi popolari. Abbiamo suonatoper il Giubileo del 2000 a Ro-ma, di fronte al Papa, ed è stataunagrandesoddisfazione».

RioneSanità,l’orchestradei ragazzi

2 Trenddella gestionerisorse

1 Centesimi destinatiagli scopi sociali perogni euro di entrate

ACRA

90

2 Trenddella gestionerisorse

1 Centesimi destinatiagli scopi sociali perogni euro di entrate

TERRES DES HOMMES

90

[email protected]’indirizzo per le vostre segnalazioni.

Gli appuntamenti per l’agenda devonopervenire entro il martedì precedente

la data di pubblicazione

SanVittoreincideilprimocd

Ai volontarivanno affiancateprofessionalitàadeguate

CONCORSIAlvia ilNoLogoSpotFestivalL’AssociazioneCinetika diTorinoha indetto il«NoLogoSpot festival»,primoconcorso-rassegnasutematiche arilevanzasociale.Sonoammessiapartecipare igiovani tra i 18e i 35 anni, comesingoli ofacentipartediun gruppoinformaleo diun’associazione. Iconcorrenti dovrannorealizzareunospotcreativo,diduratanonsuperiorealminuto, perunacampagna socialesenzascopicommercialidadiffondere tramitesupportovideo. Iprogettidovrannopervenire agliorganizzatorientro ilprossimo31 gennaio.Perulteriori informazioni:www.nologospotfestival.org

INCONTRI/1Versounaveraintegrazione«Insiemeper unaveraintegrazione»:èquesto iltitolodiuna tavolarotonda,organizzatada«ValoriDimenticati», chesisvolgerà aVercellisabato10 gennaio.Ospitiillustri, cittadini,politicieassociazionisiconfronterannosul temadell’integrazionerazziale eculturale,per trovaresoluzionie punti dipartenzaalloscopo dicreareun futurosostenibile.L’appuntamento èalle 9,30alTeatroCivico, inviaMontediPietà 1. Perulteriori informazioni : tel.339.7370361.

INCONTRI/2Aconfrontosulleemozioni«EmotiviAnonimi»è ilnomediun’associazione,presente inValled’Aostacondue gruppi,dicuifannoparteuominiedonneche si riunisconopercondividereesperienze,energieesperanzeallo scopo dirisolvereogestire almeglio ipropri problemiemotivi.Per domenica 11gennaio–alle 10,30,nellasededelCentro diservizioper ilvolontariato, in viaXavierdeMaistre 19,adAosta– il sodaliziohapromossounincontropubblicosul tema«Conversando intornoalleemozioni...il coraggioe lasperanza...nosotante».Info: tel. 348.1568550.

22 Volontariato Il Sole 24 OreLunedì5 Gennaio 2009 - N. 4

NOTIZIE

FLASH

. CONFRONTODIRETTO .

a cura di Antonella Tagliabue*

Come ogni mese si ripropone«Confrontodiretto», l’appunta-mento del Sole 24 Ore del Lune-dì dedicato all’analisi compara-tiva tra due realtà che, nell’am-bito non profit operano nellostesso settore di intervento ehanno una consistenza simileper quanto riguarda le cifre a bi-lancio. Nei grafici sono riassun-te indicazioni analoghe a quelleche i lettori trovano ogni lunedìnella rubrica «Esame di bilan-cio». Un’altra serie di informa-zioni è riassunta nella parte ta-bellare. Tutti i dati di bilanciosono ricavati online dalla con-sultazione dei siti internet delledue associazioni.

Secondo uno studio delWorld Institute for Develop-ment Economics Researchpresso l’Università delle Na-zioni Unite, il 94% del reddi-to mondiale va al 40% dellapopolazione.

Più della metà degli abitan-ti del pianeta vive con menodi due dollari al giorno (oltreun miliardo di persone conmeno di un dollaro), mentre824 milioni di persone soffro-no cronicamente la fame, 40milionisonoinfettedall’Hive11 milioni di bambini muoio-no ogni anno per malattie chesarebbero curabili.

I dati sono riportati nel bi-

lancio sociale 2007 di Acra,chesvolge lasuaattivitàdaol-tre 40 anni. L’associazioneopera in 13 Paesi di Africa eAmerica Latina e si occupa dicooperazione allo sviluppo,cosìcomeTerredes HommesItalia, che compierà 20 anninelcorsodel2009eattualmen-te è presente in 22 Paesi di trecontinenti.

Dall’esame di bilancio, re-lativoal 2007,emergecheen-trambe le associazioni dedi-cano all’attività di missione90 centesimi per ogni euro dientrataesi finanzianoprinci-palmente con soldi pubblici(per il 74% Acra e per il 54%Terredes Hommes): nel cor-so dell’anno in esame l’Unio-neeuropeaèstata il loroprin-cipale finanziatore.

I due sodalizi pubblicanoonline il bilancio, che vienesottoposto a revisione ester-na. Il documento è ricompre-so nell’ambito di un bilanciosocialeincuivengonodescrit-ti i progetti sostenuti e, inol-tre, si fa un’analisi dei risultatiottenuti.

Nel dettaglio Acra registraentrate per oltre 6,5 milionidi euro, in crescita del 9,6%rispetto al 2006. La crescitadi Terre des Hommes è inve-ce pari al 19,9%, per un totaledei proventi che supera i 10,2milioni di euro.

Acra chiude il 2007 con un

avanzo di oltre 44mila euro ededicaall’attività istituziona-le il 90,2% degli impieghi,piùdi 5,8milionidi euro. Ico-sti di promozione incidonoper poco meno dell’1,8%(114mila euro) e quelli di ge-stione per il 7,2% (circa470mila euro), in leggero ca-lo rispetto al 2006 quandorappresentavano il 7,7% deltotale.

Terre des Hommes dedical’89,7% degli impieghi, vale a

dire circa 9,2 milioni di euro,all’attività di missione, men-tre i costi di promozione so-no pari all’1,9% (194mila eu-ro) e quelli di gestione al 7%(715mila euro), anche in que-stocasoincalorispettoall’an-no precedente (quando inci-devano per il 7,4%).

Nel corso del 2007 Acra hagestito 58 progetti di cui han-no beneficiato direttamente394mila persone. Il 68% degliimpieghi è stato dedicatoall’Africa, mentre l’acqua èl’area tematica che ha visto il

maggior impiego di risorse(45%), seguitada salute (19%),ambiente(18%) ecibo(11%).

Dal bilancio sociale emer-ge inoltre che l’associazioneha concesso più di 21mila cre-diti, ha costruito circa 16milainfrastruttureehapreservatooltre 19milioni di metri qua-dri di aree protette e più di 1,1milioni di piante.

Attualmente Acra è impe-gnata anche nella costruzio-ne dell’acquedotto Tove-Mtwango in Tanzania, di cuiè stata inaugurata la primapartenelloscorsomesedino-vembre: l’operadovrebbega-rantireacqua potabile e il mi-glioramento dei servizi igie-nici a 42mila persone distri-buite in 15 villaggi.

PerTerredesHommesèin-vece l’Asia a rappresentare laprincipale destinazione deifondi legati ai propri progetti(37%). La Fondazione ha so-stenuto nel corso del 2007 74iniziative e ha dedicato il 33%delle risorse a interventi diemergenza.

Il bilancio sociale contie-ne il dettaglio dei progetti,con indicazioni su beneficia-ri diretti e indiretti, finanzia-tori e obiettivi. Tra questi ilprogetto per combattere latrattadiesseriumani nel sub-continente indiano.

* ad Un-Guru, società di consulenzastrategica [email protected]

e Destinazione delleentrate: si tratta dellaquota che è stataimpiegata ai fini dellosvolgimento dell’attivitàcaratteristica, vale a diredi quella prevista dallefinalità statutariedell’organizzazione.

r Trend della gestionedelle risorse: il simboloriassume l’andamentodella gestione in confrontoal bilancio dell’annoprecedente.

A Napoli. Un’occasione per combattere il disagio

Allo specchio

A Milano. Realizzato con illustri collaboratoriBANDIESCADENZE

A CURA DICsvnet www.csvnet.it

ASanVittore, storicocar-cere di Milano, i volontari so-no da hit-parade: Roy Paci,trombettista compositore ar-rangiatore siciliano, VittorioCosma, tastierista della Pfm,Carlo Marrale, chitarrista deiMatia Bazar. E tanti altri.«Hanno offerto la loroprofes-sionalità gratuitamente per-chépotesse uscire il cd dei de-tenuti – spiega Alejandro Ja-raj,cheèilcoordinatoredella-boratorio musicale VlpSound, situato nel terzo rag-gio del carcere –. Questo ciriempiedigratitudineeciono-ra. Credendo nel nostro pro-getto ne hanno fatto un verostrumento educativo; perchélamusicaèeducazionesolo selaqualità èalta».

Adicembreèstatopresenta-toaSanVittore«Angelidisab-bia», il primo cd composto,suonato e arrangiato dai dete-

nutidelcarceremilanese.Frut-todellaboratoriomusicaleco-ordinato da Jaraj: uno spaziomoderno,volutodall’ammini-strazione penitenziaria, aper-to 20 ore alla settimana per icarceratidotatidicapacitàmu-sicali. Con l’obiettivo di pub-blicareuncd all’anno.

«Hoincominciatoafaremu-sicacomevolontarioaSanVit-toreneglianni90-raccontaJa-raj, che è anche flautista a ar-rangiatore -. Grazie alla musi-ca in carcere ogni momento èeducativo: i testi licompongo-no i ragazzi, a volte da soli, avolte partendo da una parolache propongo io. La musica èun fattore di umanità, spessosonoglistessiagentiaindicar-michiinserirenel laboratorio.Un detenuto una volta mi hadetto: "Se avessi ascoltato lamia vita come questa musica,ogginonsarei quadentro"».

Il disco prodotto è stato fi-nanziatodallaProvincia.«Co-sìsaràdistribuitogratuitamen-te – conclude Jarai –. Mi piacepensare che in questo modo,non solo simbolicamente, ilcarcere regalerà musica a tut-ti».

IN AUMENTONel corso del 2007le risorse di Acrasono cresciute del 9,6%equelle di TerredesHommesdel 19,9%

Carlo MazziniSi prospetta un lieto fine

perleorganizzazioninonprofitesclusedallaprimedue"edizio-ni"del5permille.ConilDl"Mil-leproroghe" 207/2008, pubbli-catoinGazzettaUfficialeil31di-cembre, il Governo ha infattiriaperto i termini di presenta-zione dei documenti per queglienti che, risultando regolar-mente iscritti per via telemati-ca,sonorimastiesclusidal5permille nelle annualità 2006 e

2007 per meri errori formali.Un numero considerevole

di enti non profit (più di 5.000per il 2006, almeno altrettantinell’anno successivo) era sta-to oggetto di provvedimenti diesclusione da parte delle dire-zioni regionali delle Entrate,in quanto non ha correttamen-te adempiuto all’invio della di-chiarazione sostitutiva di attodi notorietà – a cura del legalerappresentante – attestante lapersistenza dei requisiti sog-

gettivi richiesti dalle normesul 5 per mille.

IlprovvedimentodelGover-no non si applica alle associa-zioni sportive dilettantisticheealle fondazioninazionalidica-rattere culturale, in quanto giàsoggette a riammissione nellemodalità e nei termini previstidal Dpcm 24 aprile 2008, le pri-me per gli anni 2006 e 2007, leseconde per il solo 2007.

Nel decreto legge (all’artico-lo42,comma5)nonvièundiret-to riferimento agli adempimen-ti richiesti agli enti non profit,datochesiparlasolodi«integra-zione documentale» delle do-mande(inviateperviatelemati-ca)dapresentare entro il termi-neultimodelprossimo2febbra-io. Basta comunque scorrere iDpcm delle due annualità percomprenderequaledocumenta-zionedebbaessererecuperataetrasmessae inquale forma.

Tanto nel 2006 quanto nel2007,era stato richiesto ai legalirappresentanti degli enti di sot-toscrivereediinviareentroil30giugno una dichiarazione sosti-tutiva di atto di notorietà relati-va alla sussistenza dei requisitisoggettivi che, nei mesi prece-denti,avevanoconsentitol’iscri-zione telematica alle liste del 5per mille. Si trattava di allegarealladichiarazione – da compila-re rispettando la normativa sul-

le autodichiarazioni e riportan-docompiutamente i riferimentidi legge sui rispettivi 5 per mille–copiadeldocumentodiidenti-tà e copia della ricevuta dell’av-venuta iscrizione telematica.

È pertanto plausibile chel’Agenziarichiedaproprioque-sta documentazione per ognianno nel quale l’ente sia statoescluso,conparticolarecuraal-la compilazione nel riportarenelle dichiarazioni i riferimen-ti di legge corretti; peraltro, siritiene che gli enti esclusi sianel primo che nel secondo an-no debbano inviare due dichia-razioni distinte con la doppiadocumentazione.

La documentazione, con gliallegati (copia del documentodi identitàe copiadella ricevutadell’avvenutaiscrizionetelema-ticadareperirepressol’interme-diario che ha effettuato l’invioviaEntratel),deveesserespedi-ta tramite raccomandata con ri-cevuta di ritorno alla direzioneregionale dell’agenzia delle En-trate nel cui ambito territorialesi trova il domicilio fiscale deisoggetti inquestione.

Attività istituzionale Cooperazione allo sviluppo Cooperazione allo sviluppoForma Associazione, Ong riconosciuta Associazione, Ong riconosciutaNascita 1968 1989BILANCIO (in euro)Totale entrate 6.525.017 10.240.658Totale uscite 6.480.271 10.235.040Avanzo (prima delle imposte) 44.746 5.618FONTI DI ENTRATAPrivati e aziende 18% 46%Istituzioni 74% 54%Altro 8% 0%Principale finanziatore Unione europea Unione europeaUSCITEAttività istituzionale 90,2% 89,7%Marketing e promozione 1,8% 1,9%Gestione 7,2% 7,0%Altro 0,8% 1,4%STRUTTURADipendenti 2 8Collaboratori a progetto,occasionali, servizio civile 33 9Personale espatriato e locale 202 915INDICATORI DI QUALITÀBilancio: trasparenza,chiarezza e facilità di lettura Buona Discreta

Disponibilità del bilancio Sì SìRelazione di missione Sì, bilancio sociale Sì, bilancio socialeQualità relazione di missione Buona BuonaCertificazione esterna bilancio Sì SìSito web www.acra.it www.terredeshommes.it

Musica e solidarietà. Attività per disabili, anziani e giovani a rischio

Unaiuto insettenoteaimenofortunati

Esiste una bacchetta chefa scomparire la camorra. Èquellaconcui ilmaestroMau-rizio Baratta è solito dirigere i28 giovani musicisti di "Sani-tensamble": l’orchestra da ca-mera composta da ragazzi delRioneSanitàdiNapoli.

L’iniziativa nasce daun’idea dell’Altra Napoli (sitointernet www.altranapoli.it),associazione di volontariatoallaqualeaderisceunmanipo-lodiprofessionistipartenopeiche ritengono necessario im-pegnarsi sul proprio territo-rio. Partendo dalla convinzio-nechelamusicapossarappre-sentare un’occasione reale diallontanamento dal disagio edalla devianza sociale. I costisono coperti grazie al contri-buto di Autostrade per l’ItaliaeTangenzialediNapoli Spa.

«Nonostante il progettosia nato meno di un anno fa –

racconta il maestro Baratta –il 16 dicembre abbiamo pre-sentato il nostro secondoconcerto,all’Auditoriumdel-laRaidiNapoli: inostri ragaz-zi,che122mesiorsonononsa-pevanosuonare, sisonoesibi-ti in un contesto che toglie ilfiato a qualsiasi musicistaprofessionista».

Esattamente un anno fa, agennaio 2008, alle selezioni sisono presentati cento ragazzidel quartiere; ne sono statisceltiunatrentina,dietàcom-presatragliottoei15anni.«Al-cuni provengono da situazio-ni ai margini della legalità –spiega il maestro, che è anchecouncellorehaunapraticapsi-cologica–.Lafrequenzaallele-zioni va oltre il 90%, in unquartiere dove il tasso di ab-bandonoscolastico è superio-re alla media. Le famiglie se-guono con orgoglio l’attivitàdei ragazzi».

Inballoc’èunasfida,cheBa-rattariassumecosì:«L’orche-stra è una metafora, perché sisistaafiancoalcompagnoesirispetta la sua parte. Noi spe-riamo che questa metaforaaiuti i ragazzi nella vita».

All’operanei continenti poveri

15GennaioCesvotPatrociniperiniziativechesisvolgonodal1˚marzoal30aprile2009

IlCesvot,CentroserviziperilvolontariatodellaToscana,hapubblicatoilbando2009perlarichiestadipatrocinioconsostegnoeconomico.Ilbandosirivolgealleassociazionidivolontariatodellaregione.L’obiettivoèsostenerneleiniziativevolteasensibilizzarel’opinionepubblicasuitemidellasolidarietàattraversoincontri,convegni,seminari, tavolerotondeemanifestazionipubbliche.Riferimenti:http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=742

27GennaioRegione LazioProgettiafavoredeinomadi

L’assessoratoaIstruzione,dirittoallostudioeformazionedellaRegioneLaziohapubblicatounavvisochefinanziaattivitàdiaccompagnamentoetirocini

formativiperpersoneappartenentiacomunitànomadi(sintierom).L’avvisosirivolgeadassociazionidivolontariato,associazionidipromozionesociale,organizzazionidelterzosettore,Ongedentipubblici.Tragliobiettividell’avviso,quellodifavorirel’inserimentolavorativoemigliorarel’integrazionedellepersoneappartenentiacomunitànomadiminacciatediesclusionenell’ambitodeiprocessiproduttivi.PerpartecipareènecessarialacostituzioneinAti/Atsconlapresenzadialmenounorganismoformativo,inqualitàdicapofila,eunsoggettoimpegnatonellatuteladeidirittideigruppinomadie/odegliimmigrati.Riferimenti:http://www.sirio.regione.lazio.it/default.asp?id=314

31GennaioEuro Pa e Comune di RiminiPremioInnovazioneneiservizisociali

LasettimaedizionedelPremioInnovazioneneiservizisociali-Città

diRimini,promossodaEuroPaedalComunediRiminiincollaborazioneconlarivistaServiziSocialiOggi,intendecontribuirealladiffusionedellebuonepraticheedelleesperienzepiùinnovativeecreativesulterritorionazionalenell’areadeiservizisocialiesocio-sanitari.AlPremiopossonopartecipareassociazionidivolontariato,associazionidipromozionesociale,organizzazionidelterzosettore,Ong,entipubblicieaziendeprivate.Iprogettipotrannoriguardaretuttal’aread’interventodeiserviziallapersona,socialieassistenziali(valeadirefamiglie,bambiniegiovani,anzianiedisabili,emarginatiemigranti,vittimedifenomenicriminalioabusi), lediversetipologiediattivitàeprestazionineidifferentiluoghi(casa,territorio,serviziresidenziali).NonpossonoesserepresentatiglistessiprogettichehannopartecipatoalleprecedentiedizionidelPremio,nésonoammessepartecipazioniindividuali.Riferimenti:http://www.euro-pa.it/pinnova-zione.htm

Milleproroghe. In caso di esclusione per motivi formali

Lafinestradel5permillesi riapre finoal2 febbraio

ILLIMITELanorma non si applicaalle associazionisportivedilettantisticheealle fondazioni nazionalidicarattere culturale

A CURA DICarlo Giorgi

Il volontariato musicale,senzaprofessionalità, rischiala"stecca".Cantaall’unisonoilco-ro delle voci di chi si occupa inItaliadimusicaesociale:esper-ti che fanno risuonare le settenote, con finalità educative op-pure terapeutiche, nelle celledi un carcere o nelle case di ri-poso per anziani, tra i ragazzidifficili dei quartieri di perife-ria o nel delicato mondo delladisabilità.

Maurizio Vitali,musicologo,èresponsabiledelCentroStudiMusicali e sociali Maurizio DeBenedetti (sito internet www.csmdb.it), scuola di Lecco che,dal ’96 a oggi, ha formato alme-no 500 persone ad un uso dellamusica pedagogico e sociale.«La musica è un grande stru-mento di promozione indivi-

duale – spiega –. Per noi non èuna terapia ma una risorsa chepuò coinvolgere tutti: minori,anziani, adulti e, ovviamente,anche persone portatrici di undisagio. Tra i nostri studentinonmancanoivolontari:sepe-rò,invirtùdellagratuità,cisiac-contenta di offrire una propo-sta musicale mediocre, si falli-scel’obiettivo.Laprofessionali-tà, anche pagata, è essenziale. Eil volontariato, adeguatamenteistruito,puòarrivareasvolgereunruolo importante».

Vitali, per esempio, ultima-mente ha formato e coordinaalcuni animatori delle case diriposo della provincia di Ber-gamo. Gli animatori lavoranogomitoagomitocon ivolonta-ri, in attività musicali. «Ascol-taremusica, per lepersonean-ziane,diventaunmodo perre-cuperare la memoria di situa-zioni positive e grandi mo-mentidell’esistenza.Eper il lo-ropresente lamusicapuòesse-re un profondo stimolo, da in-tendereinmodomenosuperfi-ciale di un semplice momentodisvago. Inquestosenso,offri-reaivolontariunapreparazio-ne adeguata significa permet-tere loro di svolgere un’attivi-

tà più utile e meno casuale».InItalialeoccasionidiforma-

zione non mancano: il Conser-vatoriodiFoggiahaappenaulti-mato un Master post-universi-tario di primo livello in Tecni-che di animazione musicale,con particolare attenzione aicontestisociali.

Pensando a studenti con di-sabilitàpsichica, invece, lacoo-perativa Esagramma di Mila-no(sitowww.esagramma.net)hamessoapuntounmetodo diMusicoterapia orchestraleche, dopo un triennio di corso,conduceall’ingressoinunave-ra orchestra. Esagramma rac-contaconlasualastoria lapos-sibile genesi di un serio volon-tariato musicale. Vent’anni fanascecomeassociazionedivo-lontariato. E dieci anni più tar-di,senzacomunqueprecluder-si l’apporto del volontariato, sitrasforma in cooperativa. Conpersonale assunto e i consuetiproblemi di raccolta fondi.

«Abbiamo iniziato da ragaz-zi–raccontaLuciaSbattella,og-gi direttore scientifico di Esa-gramma e docente universita-ria di informatica –. Eravamoappassionatidimusicaevolon-tariconungruppodidisabili, in

una parrocchia di Milano . Cirendevamoconto,però,cheira-gazzi subivano in modo passi-vo tutte le attività proposte; in-vece la musica, quando è ese-guita e non solo ascoltata, per-mette di scoprire forme di séinedite e ti rende protagonista.Daquiènatal’ideadifarsuona-re i ragazzi: un mezzo eccezio-nale per esprimersi, trovare ipropri spazi, dialogare con chisuona altri strumenti, vincerele rigidità e il desiderio di fuga,che resistono soprattutto tra iportatoridipatologia».

Oggi l’orchestra sinfonicaEsagramma è composta da 25musicisti con disagio psichicoementalee20musicistiprofes-sionisti.Glistudentidellascuo-lasono circa 60,ma è unnume-ro doppio quello di coloro chefrequentano il centro per varieattività. Nelle sale di prova, ol-tre agli insegnanti anche psico-logi ed educatori, per valutare ipassi in avanti dei ragazzi. «Ilmeglio di noi lo diamo su Be-ethoven–spiegaSbattella–e intutta la musica che pesca in te-mi popolari. Abbiamo suonatoper il Giubileo del 2000 a Ro-ma, di fronte al Papa, ed è stataunagrandesoddisfazione».

RioneSanità,l’orchestradei ragazzi

2 Trenddella gestionerisorse

1 Centesimi destinatiagli scopi sociali perogni euro di entrate

ACRA

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2 Trenddella gestionerisorse

1 Centesimi destinatiagli scopi sociali perogni euro di entrate

TERRES DES HOMMES

90

[email protected]’indirizzo per le vostre segnalazioni.

Gli appuntamenti per l’agenda devonopervenire entro il martedì precedente

la data di pubblicazione

SanVittoreincideilprimocd

Ai volontarivanno affiancateprofessionalitàadeguate

CONCORSIAlvia ilNoLogoSpotFestivalL’AssociazioneCinetika diTorinoha indetto il«NoLogoSpot festival»,primoconcorso-rassegnasutematiche arilevanzasociale.Sonoammessiapartecipare igiovani tra i 18e i 35 anni, comesingoli ofacentipartediun gruppoinformaleo diun’associazione. Iconcorrenti dovrannorealizzareunospotcreativo,diduratanonsuperiorealminuto, perunacampagna socialesenzascopicommercialidadiffondere tramitesupportovideo. Iprogettidovrannopervenire agliorganizzatorientro ilprossimo31 gennaio.Perulteriori informazioni:www.nologospotfestival.org

INCONTRI/1Versounaveraintegrazione«Insiemeper unaveraintegrazione»:èquesto iltitolodiuna tavolarotonda,organizzatada«ValoriDimenticati», chesisvolgerà aVercellisabato10 gennaio.Ospitiillustri, cittadini,politicieassociazionisiconfronterannosul temadell’integrazionerazziale eculturale,per trovaresoluzionie punti dipartenzaalloscopo dicreareun futurosostenibile.L’appuntamento èalle 9,30alTeatroCivico, inviaMontediPietà 1. Perulteriori informazioni : tel.339.7370361.

INCONTRI/2Aconfrontosulleemozioni«EmotiviAnonimi»è ilnomediun’associazione,presente inValled’Aostacondue gruppi,dicuifannoparteuominiedonneche si riunisconopercondividereesperienze,energieesperanzeallo scopo dirisolvereogestire almeglio ipropri problemiemotivi.Per domenica 11gennaio–alle 10,30,nellasededelCentro diservizioper ilvolontariato, in viaXavierdeMaistre 19,adAosta– il sodaliziohapromossounincontropubblicosul tema«Conversando intornoalleemozioni...il coraggioe lasperanza...nosotante».Info: tel. 348.1568550.

Yalla ItaliaLE MILLE E UNA TAVOLAI ragazzi della secondagenerazione e il cibo:un viaggio allascoperta di sapori,culture, incontriDA PAG. 49

CataniaSERVIZI SOCIALIAL DEFAULTPAG. 4/5

MicrocreditoIL MILIARDARIOAMICO DI YUNUSPAG. 14

FinanzaFONDI ETICIA PROVA DI CRACPAG. 18

EcomondoAREE (POCO)PROTETTENELL’INSERTO

SETTIMANALE11/17 ottobre 2008

anno 15 - numero 41

www.vita.it

2,00EURO

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IO,LUI, LA SLA(a volte si vince)

Lei è Stefania Bastianello. Lui Cesare Scoccimarro. La Sla è la malattia che lo costringe all’immobilità da 10 anni. Insieme, lei e lui, hanno organizzato il primo corso in Italia per infermieri domiciliari per malati come lui. In 31 si sono diplomati, tutti stranieri. Tutti già al lavoro. E a novembre parte il secondo corso. È una storia straordinaria di welfare dal basso L’intervista a pagina 11

’Italia con l’Onu contro la fame nelmondo» è il motto che il nostroPaese ha dedicato alla Giornata mondialeper l’alimentazione, che ricorre il 16 otto-bre. Il rischio di scadere nella retorica c’èin ogni celebrazione. Ma quest’anno, conil prezzo del grano che è raddoppiato e icereali che entro la fine dell’anno arrive-ranno a un +56%, di spazio per la retoricace n’è davvero poco. A toccarlo con manosono le ong che si occupano di sviluppoagricolo nei Paesi del Sud del mondo.Concord, confederazione che riunisce1.600 organizzazioni non governative eu-ropee, ha creato un gruppo di lavoro perla sicurezza alimentare. La referente italia-na è Ada Civitani, dell’ong Acra: «L’obiet-tivo è confrontare le diverse esperienzedella società civile in materia di sviluppoagricolo e condurre un’azione di lobbysulle istituzioni europee per orientare le

16 OTTOBRE. La Giornata mondiale dell’alimentazione. Un’alleanza tra ongCIBO, LA BATTAGLIA SI VINCE DAL BASSOSpiega Ada Civitani,referente italiana dellaconfederazione di ongConcord: «Contro laspeculazione si deve agire apiù livelli. Ma le ong devono condividere di più il loro prezioso know how inmateria di sviluppo»di Emanuela Citterio

politiche verso la sicurezza alimentare»,spiega Civitani. «Sostenere il diritto al ci-bo significa anche combattere la specula-zione sui prezzi dei beni agricoli, rivederele regole del commercio evitando il dum-

ping a danno dei Paesi più poveri, aiutarelo sviluppo agricolo con la cooperazioneinternazionale. È importante agire a piùlivelli, dal locale all’internazionale. Ilknow-how delle ong in materia di svilup-po agricolo è prezioso e va condiviso».Per questo motivo Acra fa parte delComitato italiano per la sovranità alimen-tare, che riunisce 168 associazioni a livellonazionale, da Coldiretti ai sindacati, alleorganizzazioni ambientaliste e di coope-razione internazionale. «Abbiamo inten-sificato i rapporti diretti con cooperativedi contadini di Paesi del Sud del mondocome Roppa, la rete di agricoltori dell’A-frica dell’Ovest, aiutandole a strutturarsi»,spiega la responsabile di Acra. «Intendia-mo lavorare perché le comunità locali pos-sano gestire le risorse del proprio territo-rio in modo democratico e sostenibile, abeneficio di tutta la popolazione».

POLITICI. La Mo Ibrahim Foundation dà i votiAFRICA, C’È LA CLASSIFICADEL BUON GOVERNOUna valutazione su 57 parametri. La prima edizionesegnala netti miglioramenti. E alcuni buchi neri... di Joshua Massarention passa anno senza che gli organi-smi internazionali o la società civilenon facciano parlare di sé attraversola pubblicazione di classifiche sullo sviluppoumano o sulla corruzione nel mondo. Finoraci eravamo abituati a metterci le mani nei ca-pelli sfogliando il rapporto annuale di Undpoppure a mortificarci difronte alle cifre snoccio-late da Unicef sulla con-dizione infantile nei Pae-si più poveri del pianeta.Nessuno però si era presola briga di illuminarci suun parametro poco at-traente per i mass-media,ma dannatamente im-portante per qualsiasi go-verno intenzionato asconfiggere la povertà.Si chiama «good go-vernance», letteralmente«politiche di buon governo». Senza, continen-ti come l’Africa sono condannati a un sotto-sviluppo perenne. Per questo, la Mo IbrahimFoundation - messa in piedi dal miliardariobritannico di origine sudanese Mo Ibrahim -ha deciso di creare una classifica ad hoc intito-lata, manco a dirlo, «Ibrahim Index of GoodGovernance». Per la prima edizione 2008, lafondazione segnala che, dopo gli infausti anni90 segnati da guerre e corruzione dilagante, la«good governance» continua a dare chiari se-gnali di ripresa in molti Paesi africani. «I nuo-vi dati», ha assicurato Mo Ibrahim (nella foto)nel corso della presentazione del rapporto adAddis Abeba il 6 ottobre scorso, «dimostranoche due terzi dei Paesi dell’Africa subsaharia-na hanno migliorato le loro performance tra il2005 e il 2006. I settori dove i progressi sonopiù evidenti riguardano la partecipazione deicittadini alla vita pubblica e i diritti umani».Stilato sulla base di 57 criteri (raggruppati

N in cinque categorie: sicurezza; trasparenza ecorruzione; partecipazione e diritti umani;opportunità economiche sostenibili; svilup-po umano), l’indice di “good governance” ve-de in vetta alla classifica le Isole Mauritius(85,1 su 100), mentre la guerra e il caos politi-co fanno sprofondare la Somalia all’ultimoposto con un misero 18,9su 100. Una situazioneche i frequentatori del sitodi Vita conoscono bene,perché Africana, il blog diGiulio Albanese, tiene ag-giornati sulla situazione diquesto Paese che sta viven-do oggi «la tragedia piùignorata nel mondo». Adire il vero, è tutto il Cor-no d’Africa che risulta incrisi in quanto «unica re-gione africana dove nes-sun progresso è stato regi-strato». Eritrea ed Etiopia, protagoniste ditensioni frontaliere ormai pluridecennali, fa-rebbero bene a seguire l’esempio della Liberia,capace di risollevarsi da una guerra civile san-guinosa «per mettere a segno la più alta pro-gressione nel periodo 2005-2006».Inoltre la Mo Ibrahim Foundation ha an-che istituito un premio di 5 milioni di dollariper il leader africano che si sia messo in luceper la propria capacità di buon governo.Tra i tanti pregi dell’Ibrahim Index ofGood Governance, c’è quello di consentireagli investitori stranieri di avere le idee ancorapiù chiare in quali Paesi africani conviene fareaffari. Su tutt’altro versante, Ibrahim Mo spe-ra che «la società civile utilizzi i nostri dati perchiedere conto a quei governanti che tenganoin considerazione le “politiche di buon gover-no”».

Info: www.moibrahimfoundation.org/the-index.asp

� MICRO-ORTI IN CITTÀ. Acra sioccupa di sviluppo agricolo nei Paesi in viadi sviluppo da oltre quarant’anni e nel 2007ha realizzato 58 progetti in Africa e AmericaLatina, di cui 17 mirati alla sicurezzaalimentare, per circa 400mila beneficiaridiretti. In Ciad ha creato banche dei cerealiper garantire la continuità dei cicli agricoli,in Senegal “micro-orti” che permettonoanche a chi vive in città di coltivare.Promuove anche programmi di accesso egestione dell’acqua, sanità, educazione allosviluppo e formazione. Dall’8 al 22novembre organizza una Carovanadell’acqua in America Centrale per darevisibilità e sostegno alle mobilitazioni dellecomunità locali escluse dall’accesso aquesto bene primario.

� IDENTIKITI

uanto sono “verdi” le marcheche acquistiamo? Qual è il lo-ro impatto sull’ambiente? Rispon-dere a queste domande e promuo-vere un consumo rispettoso del-l’ambiente è l’obiettivo di Climate-Counts.com. Fondata nel 2007,l’associazione non profit parte dalpresupposto che, come spiega ilproject director Wood Turner, «iltempo di parlare del ri-scaldamento della terraè passato. Ora occorreagire». E così, dietro loslogan «L’economia hail potere di cambiare ilmondo e tu ha il poteredi cambiare l’econo-mia», ClimateCounts.com ha lanciato la pri-ma classifica delle azien-de ecosostenibili. «Sono quattro icriteri che consideriamo per for-mulare una valutazione», spiegaTurner: «l’impatto della produzio-ne sul clima, lo sforzo dell’aziendaper ridurlo, la posizione dell’azien-da sulle tematiche legate all’am-biente e le iniziative concretamenterealizzate». Seguendo questi criterisi scopre che nel 2008 un’azienda inpassato molto discussa per il rispet-to dei diritti umani come la Nike(ma oggi parte della Fair Labor As-sociation) è, almeno per quel che ri-guarda l’impegno a favore dell’am-biente, la prima d’America.Nelle prossime elezioni presi-denziali, la lotta al climate change elo sviluppo di una “green economy”

Q sono tra i temi più sentiti da moltielettori. Ma cosa ne pensa Clima-teCounts.com delle soluzioni pro-poste dai due candidati?«Come non profit», rispondeTurner, «non ci è concesso prende-re posizioni per l’uno o l’altro can-didato, ma posso certamente direche, considerata l’emergenza am-bientale nella quale ci troviamo,

considero a dir pocoscioccante la propostadi ulteriori trivellazionipetrolifere in mareaperto (appena appro-vata dalla Camera, ap-poggiata da McCain eosteggiata da Obama, ndr). In sostanza, le tri-vellazioni petrolifere ri-mandano una seria e si-gnificativa transizione alle risorse dienergia non fossili. Se iniziamo ascavare oggi, ci vorranno almeno10-15 anni prima di raggiungereun risultato significativo, e nel frat-tempo saremmo già a 15 anni daoggi, facendo affidamento ancora eunicamente sui combustibili fossi-li». Approva il piano di Obama perl’ambiente? Sì, certo. Sono convin-to che la prossima amministrazio-ne dovrebbe dirottare ingenti inve-stimenti sullo sviluppo di combu-stibili locali e rinnovabili. Il prossi-mo presidente dovrà essere persua-sivo e tenace nel mobilitare l’inge-gnosità e la capacità innovativa delpopolo americano verso un nuovosistema energetico».

Le elezioni secondo Wood Turner di ClimateCountsVIVA IL PRESIDENTESENZA TRIVELLAMcCain ha votato per finanziare la ricerca dipetrolio in mare aperto. Una scelta antistorica...

ASPETTANDOBAMADI ALESSANDRA MARSEGLIAhttp://blog.vita.it/altramerica/

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VITA

DAL MONDO

17 OTTOBRE 2008

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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Produzione editoriale e multimediale

Anche la produzione editoriale in proprio è stata im-plementata e ha visto la nascita di una collana edito-riale I materiali di ACRA nella quale sono state pubbli-cate due brochure monografiche: la prima di carattere educativo, dedicata all’importante tema della cittadi-nanza, la seconda di carattere informativo dedicata alla moringa oleifera, una pianta che può essere effica-cemente impiegata a scopo terapeutico e alimentare e che può rappresentare un esempio interessante di sovranità alimentare.

La produzione editoriale di maggior rilievo del 2008 è stata senza dubbio il kit di educazione ambientale: Occhi aperti su… prodotto nell’ambito del progetto "Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti i bambini" finanziato dalla onlus Mediafriends, nell’ambito dell’iniziativa di so-lidarietà La fabbrica del sorriso.

Il kit educativo ha rappresentato il traguardo di un lun-go percorso che gli operatori di ACRA, insieme agli insegnanti boliviani e a un’equipe pedagogica italiana, hanno compiuto nell’arco di un anno e che li ha visti lavorare fianco a fianco nell’elaborazione di moduli

didattici di educazione ambientale strettamente con-nessi con le esigenze educative delle scuole rurali in Bo-livia e con tematiche previste all’interno del progetto.

Il kit è composto da un volume Occhi aperti su… in-teramente dedicato agli alunni della scuola primaria, da una guida didattica per gli insegnanti contenente tutte le indicazioni necessarie allo svolgimento di ogni attività proposta nel testo per gli studenti, da una ‘va-ligetta degli attrezzi’ contenente i materiali e gli stru-menti indispensabili allo svolgimento degli esperimenti proposti e da da due manifesti murali dedicati rispetti-vamente al ciclo dell’acqua e dalle parti che compon-gono una pianta.

Sia il volume per gli alunni che la guida per gli inse-gnanti sono divisi in cinque capitoli, ciascuno dedicato a una tematica precisa: ambiente, piante e alberi, ac-qua, inquinamento e riciclaggio. Nel corso del 2009 i volumi sono stati stampati e distribuiti a tutti gli alunni e agli insegnnati delle scuole coinvolte nel progetto.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

| test imonianze |

Il valore del lavoro svolto con ACRA all'interno del progetto Mediafriends consiste soprattutto nel

fatto che i bambini hanno imparato direttamente cosa vuol dire coltivare in modo naturale attraverso

degli esperimenti pratici. Abbiamo fatto la prova con il concime organico rispetto al concime chimico e

i bambini hanno constatato con i loro occhi il risultato rispetto alla coltivazione delle patate e hanno

valutato quali erano i benefici e quali gli svantaggi. Anche con il riciclaggio i bambini hanno potuto

fare esperienze dirette e valutare da soli i vantaggi della divisione della plastica e gomma dagli altri

scarti. In questo modo i bambini capiscono cosa vuol dire prendersi cura direttamente dell'ambiente in

cui vivono. Il percorso di educazione ambientale che abbiamo promosso nelle scuole insieme ad ACRA

è stato senza dubbio un esempio di un nuovo modo di insegnare e imparare e di educare i bambini al

rispetto dell’acqua e di tutto l’ambiente.

Testimonianza di Julia e Silvia, due maestre di Cairoma- Bolivia

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Il prodotto multimediale più significativo del 2008 è stato Il kit La Microfinanza oggi, tra sfide e possibilità, realizzato nell’ambito del progetto “Oltre l’assisten-za… il diritto all’iniziativa economica per il raggiun-gimento degli Obiettivi del Millennio” con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo) e della Fonda-zione Cariplo.

Il kit è composto da un cd rom e da un video docu-mentario. Il cd rom è articolato in 6 capitoli: il progetto “Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica”; gli obiettivi del millennio e la microfinanza; le dimen-sioni della microfinanza: prodotti e contesti; la microfi-nanza dalle orgini ad oggi; gli attori della microfinanza; il futuro della microfinanza: scenari possibili.

All’interno dei diversi capitoli, oltre a una serie di ma-teriali di approfondimento, tratti dalle più recenti teo-rie sul tema, sono riportati anche i prodotti realizzati durante le varie fasi del progetto: dalle ricerche sui casi studio, alle presentazioni proposte nei diversi convegni e seminari, agli spot televisivi e radiofonici, al portale della microfinanza, a frammenti di interviste video.

A completare il cd rom un glossario ragionato, una bibliografia e una linkografia sui temi del microcredito e della microfinanza.

Il dvd I poveri sono bonsai è invece un documenta-rio concepito come un lemmario, cioè una sorta di navigazione intorno a etimologie e significati di parole, volto a ricomporre per schegge semantiche i focus principali della microfinanza e del microcredito. Un filmato che prova a tracciare le poliedriche facce della tematica attraverso le testimonianze raccolte tra gli allevatori, gli agricoltori, gli artigiani e i piccoli commer-cianti in Argentina, Bolivia, Senegal, Burkina Faso, India, Italia e che, al tempo stesso, cerca di spiegare le basi fon-danti del microcredito e della microfinanza, attraverso interviste alle persone che questi strumenti finanziari li hanno ideati, li studiano o li sperimentano sul campo.Un documentario capace di portare lo spettatore a conoscere le nozioni di base e i topos fondanti di questi strumenti di sviluppo economico e di metterlo in contatto con alcune, tra le innumerevoli realtà di-sperse per il mondo, in cui queste forme di ‘economia altra’ si sono diffuse.

Il documentario è inserito nel progetto “Oltre l’assistenza…il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi del millennio”

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Microfinanza oltre l'assistenza

“La microfinanza oggi

tra sfide e possibilità”

con il contributo:

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

Collaborazioni: Zelig e ACRA insieme per portare acqua a chi non ce l’ha

Sul piano della partnerhip con società private per il sostegno di progetti, un esempio d’eccellenza del 2008 va sicuramente alla collaborazione ACRA - Zelig.Al consueto impegno a favore di diverse realtà solidali, la compagnia di Zelig ha voluto quest’anno affianca-re un sostegno diretto al progetto ACRA “Acqua potabile e servizi sanitari di base in 14 villaggi del distretto di Njombe - Tanzania” e i risultati sono stati eccellenti. Grazie alle iniziative messe in campo, infatti, sono stati raccolti oltre 90.000 euro che sono stati devoluti al progetto.I fondi sono stati raccolti innanzitutto grazie alla donazione diretta di Bananas, società proprietaria del marchio Zelig e coproduttrice con Mediaset della trasmissione televisiva che ha deciso di sostenere il progetto ACRA donando un euro per ogni biglietto venduto alla registrazione dello spettacolo presso il teatro Arcimboldi di Milano. Oltre a questo, sono stati messi all’asta su e-bay degli inviti speciali per assistere allo spettacolo ed incontrare i comici dietro le quinte. Dal 10 al 18 novembre, inoltre è stato attivato un numero di SMS solidale sostenuto da una campagna mediatica in collaborazione con Zelig che ha suscitato l’interesse dei diversi media e contenuto i costi di realizzazione e diffusione. Oltre alla tradizionale creatività stampa - che ha usufruito di spazi gratuiti messi a disposizione da titoli nazionali on e off line - e alle affissioni, è stato registrato anche uno spot radio grazie alla disponibilità di Katia&Valeria che hanno donato le loro voci a sostegno dell’iniziativa. Lo spot è stato programmato in onda sul nertwork Radio Popolare. Spazi gratuiti sono stati eccezionalmente concessi da Radio Dee-Jay e Radio 101 e anche Radio Life Gate ha mandato in onda un’intervista sul progetto e sulla campagna di raccolta fondi SMS solidale. A livello televi-sivo, grazie all’appoggio di Bananas, è stato possibile un lancio della raccolta fondi SMS solidale dal palco di Zelig e la partecipazione della direttrice di ACRA, Elena Casolari, come ospite alla trasmissione Mattina5 (Canale 5) con la possibilità di parlare del progetto e lanciare SMS solidale. A suggello della collaborazione, è stato inoltre prodotto un video di testimonianze Gocce di Zelig per ACRA che molti dei comici di Zelig hanno voluto regalare a favore della campagna e dell’impegno di ACRA per sostenere il diritto all’accesso all’acqua nel mondo.

Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America latina

Via E. Breda 54 - 20126 Milano

www.acra.it - [email protected]

Riprese: Patrizia Canova

Montaggio: Patrizia Canova, Elisabetta Facco

Grafica: Elisabetta Facco

Grazie a:

Roberto Bosatra

Monica Savaresi

Gino & Michele

Giancarlo Bozzo

Isabella Pansera

Claudia Zambianchi

e tutto lo staff di Bananas!

Page 149: ACRA_bilanciosociale2008

relazione sociale | bilancio sociale 2008

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Eventi

SABATO 18 e DOMENICA 19 ottobre 2008

Spazio CHIAMAMILANO Largo Corsia dei Servi, 11SABATO 18 e DOMENICA 19 ottobre 2008

Spazio CHIAMAMILANO Largo Corsia dei Servi, 11

DOMENICA 19

16:00Food games: I cavoli a merenda

Laboratorio per bambini e ragazzi

sul cibo, la terra, le stagioni e la fame

nel mondo

Mostra fotogra�ca: Studiare in Ciad

Un viaggio per immagini e suggestioni

nella regione del Guéra, in Ciad

SABATO 18

18:00Microjardin, gli orti “senza terra”

Dal racconto di un’esperienza in Senegal

a un piccolo orto in casa tua

19:00Food screen

Cortometraggi sui temi dell’alimentazione,

della biodiversità e della Sovranità

Alimentare in collaborazione con

il Centro Internazionale Crocevia

CIBO GLOBALE, FAME LOCALE

Due giornate di iniziative per ri�ettere sul diritto al cibo e crisi alimentare

PaceCooperazione Internazionale

PartecipazionePolitiche Giovanili

ComitatoItaliano

SovranitàAlimentare

GiornataMondiale

dell’Alimentazione2008

Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America latina

Via E. Breda 54 - 20126 Milano

[email protected] - www.acra.it

AIUTACI AD ABBATTERE LE BARRIEREREGALA UN FUTURO AI DISABILI DEL CAMERUNNel dipartimento del Mayo Kani, nell’estremo nord del Camerun, ACRA interviene a favore degli esclusi

per garantire a tutti il diritto allo studio e al lavoro.Per abbattere le barriere e dare un futuro a più di 700 famiglie, ACRA fornisce supporti ortopedici

(protesi, carrozzine, stampelle) e sensoriali (auricolari), promuove attività di formazione e sensibilizzazione,

favorisce l’integrazione scolastica dei bambini e l’inserimento socio-lavorativo delle persone affette

da disabilità.

Puoi versare il tuo contributo specificando la causale NESSUNA BARRIERA AL FUTUROACRA | Via E. Breda, 54 | 20126 Milano | Tel 02 27000291 | www.acra.it | [email protected]

Essere disabili in Camerun, come in tanti paesidel Sud del mondo, è esserlo due volte.Al disagio dell’handicap si aggiunge quello

dell’esclusione sociale e dell’emarginazione.Poveri tra i poveri, i disabili vengono additaticome vittime della stregoneria, allontanati dalla loro stessa famiglia ed esclusi dall’istruzionee dal lavoro. Soprattutto le donne e i bambini subiscono le conseguenze sociali più gravie diventano vittime di violenze e di abuso.

NESSUNAAL FUTURO

BARRIERA

Conto corrente bancario Banca Popolare di Milano

IBAN: IT78 S 05584 01706 0000 0000 8183

Bollettino postale C/C 14268205Carta di credito on line

MARTEDI’ 20 maggio 2008

ore 20,00 cena a buffet - ore 21,00 performance teatrale

Villa Pallavicini - Via Meucci, 3 Milano

“Le CITTA’ INVISIBILI per una CITTA’ VISIBILE”

Partitura architettonica per commensali viaggiatori

performance teatrale a sostegno del progetto di ACRA in appoggio agli allevatori di lama del Potosì, Bolivia

Per informazioni

e prenotazioni

entro il 17 maggio

tel. 02.2565752

[email protected]

Specificando: “Le città invisibili” / nome e cognome /

recapito telefonico / numero di posti richiesto

Parte dei ricavati della

serata andranno a

sostegno del progetto

degli allevatori dei lama

del Potosì, regione del

sud-ovest della Bolivia, nella

quale il 66% della

popolazione vive in zone

rurali, al di sotto della soglia

di povertà, con meno di un

dollaro al giorno.

IL PROGETTO

ore 20,00

cena a buffet + spettacolo €20

Teatro

dell’Or

aEsatta

ore 21,00

spettacolo + consumazione €15

LA PERFORMANCE TEATRALE

Un viaggio nel cuore delle città, in quello che resta di loro, in quello che vorremmo che fossero, in quello che non sono mai

state. Tra memoria e desiderio, tra occhi e cielo, tra palazzi e piccoli angoli di sogno: Armilla, Leonia, Laudomia, Tecla,

Olinda… donne astratte, linee continue, luci sottili, riflesse in mille parole di un dialogo intimamente sospeso tra la città

d'utopia e la città reale. Uno spazio a-temporale dove entrare, girare, magari perdersi, infiniti involucri illusori pieni di

tutto e di nulla.ACRA, la Compagnia Teatrale L’ORA ESATTA, l’Associazione Culturale VILLA PALLAVICINI:

TRE REALTA’ che s’interrogano sulle CITTA’ REALI e sognano le CITTA’ POSSIBILI

“Abbiamo sognato una città che fosse un teatro,

o un teatro che per una sera fosse una città, la nostra città, la città di tutti”

presentano

Acra, da 40 anni impegnata in progetti a sostegno delle popolazioni rurali del Sud del Mondo. Ma da 40 anni impegnata

anche qui, nel Nord del Mondo, nella ricerca di forme di vita sostenibili, nella promozione di azioni di democrazia

partecipata e di cittadinanza attiva.

La compagnia teatrale L’Ora esatta nata nel 1990 per volontà di Marco Rossanino, Mauro Allosia e Claudia Genovese

che decidono di esprimere il loro estro creativo e di rappresentare vicende e sensazioni in performance teatrali al di fuori

del teatro, in spazi nuovi, insoliti dove solitamente non si è portati a concepirlo.

L’Associazione Culturale Villa Pallavicini nata nel 1996 dal desiderio di ‘ridare vita’ a una villa abbandonata, di

renderla spazio di libertà, dialogo, confronto. Un tempo quasi dimenticata, oggi Villa Pallavicini è luogo vivo di utopia

realizzata, teatro d’incontro, di cultura, di conoscenza.

Numerosi, anche nel 2008 gli eventi che ACRA ha organizzato o ai quali ha partecipato, anche in colla-borazione con altre realtà territoriali. Particolarmente interessante la presenza di ACRA al convegno "La te-levisione per il sociale. Il sociale per la televisione" promosso dal CIS - Centro Studi d’Impresa con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai e in collabora-zione con Mediafriends onlus che si è tenuto l’ 1 e 2 febbraio 2008, presso il Teatro della Società di Lecco. Si è trattato di un incontro in cui, attraverso tavole rotonde e momenti di confronto tra operatori del mondo no profit e giornalisti, autori televisivi e pubbli-citari si sono affrontati gli importante temi della pub-blicità sociale, dell’etica nel comunicare il mondo del non profit, del complesso rapporto tra mass media e mondo dell’associazionismo, della televisione come potenziale strumento di pressione nei confronti delle istituzioni e degli organismi internazionali.

Interessante anche la partnerhip attivata, nel periodo natalizio, con i centri Euronics-Castoldi di Milano e provincia dove ACRA è stata presente, grazie al pre-zioso supporto di moltissimi volontari, con l’iniziativa di impacchettamento regali natalizi che ha permesso la raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa Adotta una scuola rurale e del progetto Nessuna barriera al futuro dedicato ai bambini disabili del Camerun.

ACRA ha partecipato al convegno con l’intervento: “La televisione in Valle Araca: una partnerhip difficile? Dalla volontà di capitalizzare i benefici della visibilità mediatica alla difficoltà di delegare la propria mission” attraverso il quale ha proposto una riflessione sul ruo-lo della tv nella rappresentazione del Sud del mondo e ha presentato una propria diretta esperienza di in-contro con il mondo mediatico.

Perché il diritto all’istruzione é il primo passo per la lotta alla povertà e per la costruzione di un futuro per tuttiE’ un’iniziativa di ACRA per garantire un’educazione ai 45.000 allievi delle scuole rurali del Guéra in Ciad,

un paese tra i 10 più poveri al mondo, dove il 75 % della popolazione non ha diritto all’istruzione. Si rivolge a SCUOLE e ai COMUNI italiani, a singoli cittadini e ad associazioni, per sostenere

concretamente il diritto all’istruzione dei bambini meno fortunati. Un’occasione per creare un ponte tra

differenti culture del mondo e promuovere in Italia una maggiore consapevolezza e senso di

responsabilità.

L’Amministrazione Comunale e gli alunni della scuola primaria Don Milani di Vimercate hanno già aderito e si sono gemellaticon la scuola rurale di Tchelati.SOSTIENI ANCHE TU LE SCUOLE RURALI IN CIAD!INSIEME POSSIAMO FARE TANTO!Con il tuo aiuto possiamo costruire scuole in muratura e biblioteche. formare maestri, comprare libri e quaderni e allestire

orti scolastici dove i giovani possono apprendere tecniche agricole preziose per lo sviluppo delle loro comunità.

Sono 20 le scuole comunitariedel Guerà che aspettano di essere adottate e 45.000 gli studenti coinvolti da ADOTTA UNA SCUOLA RURALE!

ACRA | Via E. Breda, 54 | 20126 Milano | Tel 02 27000291 | www.acra.it | [email protected]

Puoi versare il tuo contributo specificando la causale ADOTTA UNA SCUOLA RURALEConto corrente bancario Banca Popolare di MilanoIBAN: IT78 S 05584 01706 0000 0000 8183

Bollettino postale C/C 14268205Carta di credito on line

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

L’impegno di ACRA per e con gli ATTIVISTI

Consapevole dell'importanza che ha il contributo di tutti per la costruzione di un futuro migliore e ricono-scendo che lo sviluppo debba nascere dalla cultura, dal territorio, dalla partecipazione della popolazione locale, ACRA si è adoperata anche quest'anno per creare situazioni di coinvolgimento e partecipazione attiva delle comunità locali e di giovani disponibili a prestare la propria azione volontaria all'interno dell'asso-ciazione. Particolare attenzione è stata data ai volontari e ai gruppi di iniziativa sul territorio con l'obiettivo di cominciare ad intraprendere e pensare insieme a loro un percorso formativo comune che, oltre a favorire l'acquisizione di competenze, attraverso incontri ad hoc, potesse essere capace di migliorare la comunica-zione e la condivisione di obiettivi e di valori. Tale attenzione è nata dalla volontà di ACRA di valorizzare e migliorare le collaborazioni volontarie pro-muovendo, nello stesso tempo, metodologie improntate alla partecipazione attiva di tutti, aspetto questo potenzialmente fondamentale per strutturare un vero cambiamento sociale anche sul nostro territorio.

Nel 2008 con l'intenzione anche di promuovere le sue azioni, migliorare la sua visibilità e coinvolgere nuove risorse, ACRA ha attivato nuovi canali multimediali riconoscendo il web quale strumento fondamentale per qualificare e migliorare la comunicazione anche con i propri attivisti. La presenza di ACRA nel social network Facebook ha permesso di avviare una nuova modalità comunicativa non solo basata sulla comu-nicazione diretta tra l'associazione e gli attivisti, ma anche trasversale, tra di loro. La possibilità dei “fan” di ACRA, di poter condividere interessi e contenuti tra loro, è risultata fondamentale per la strutturazione di gruppi di volontari. Già nel 2008 il coinvolgimento degli attivisti nelle iniziative di sensibilizzazione, educazio-ne allo sviluppo e raccolta fondi è arrivato anche da questo canale. Aspetto questo che porta a prevedere per la prossima annualità una sperimentazione nella creazione di gruppi locali di progettazione per eventi a sostegno di ACRA.

Oltre a ciò, ACRA ha offerto a tutti gli attivisti la possibilità di partecipare a diverse giornate gratuite di in-formazione sull’associazione e di formazione sul diritto all'educazione, sulla sovranità alimentare, sull'acqua come bene comune dell'umanità. Momenti questi che sono risultati estremamente importanti per cono-scersi e conoscere ACRA, per comprendere meglio l’identità dell’associazione, le tematiche e le campagne in atto e per saper conseguentemente svolgere in modo consapevole il proprio ruolo di attivista nelle diverse iniziative.

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relazione sociale | bilancio sociale 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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Bilancio d’esercizioal 31 dicembre 2008

Indicatori economici 154

Relazione di certificazione del bilancio al 31 dicembre 2008 157

Schemi di bilancio al 31 dicembre 2008 160

Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2008 164

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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Indicatori economici

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

In questa sezione presentiamo una breve ma completa sintesi dei dati patrimoniali ed economici del bilancio al 31 dicembre 2008, con indicazione delle modalità di costruzione degli stessi e del loro significato all’interno della realtà di ACRA.

Il bilancio in sintesi

2008 2007

Situazione liquidità Liquidità/Totale attività 12,4 % 12 % Si tratta di un buon livello di liquidità, in linea con i livelli medi dell’esercizio, e che garantisce la sostenibilità dell’attività, in uno scenario di regolare incasso di crediti da parte degli enti finanziatori

Copertura immobilizzazioni

Immobilizzazioni/ Patrimonio Netto

54 % 146 % La forte riduzione delle immobilizzazioni è dovuto allo smobilizzo del capitale sociale di ACRA a fronte della volatilità dei mercati, in attesa di valutazioni su come investirlo

Equilibrio finanziario

Attività correnti/Passività correnti

100 % 100% Il tasso indica una situazione di perfetto equilibrio finanziario tra le poste correnti dell’attivo e del passivo di bilancio

Incremento patrimonio per effetto autofinanziamento

Avanzo gestione/Patrimonio Netto

1 % 20 % L’esercizio si è chiuso in sostanziale pareggio di bilancio, a differenza del 2007 in cui l’utile era costituito dal 5 per mille

Consistenza patrimonio

Patrimonio Netto/Fondo realizzazione progetti

1 % 1 % Il basso rapporto indica la sottocapitalizzazione, tipica del nostro settore, frutto della scelta e dell’impegno di destinare tutto il raccolto alle attività progettuali

Stato risorse finanziarie progetti

Uscite realizzazione progetti/(Sovvenzioni incassate+raccolta effettuata)

118 % 89 % L’associazione ha speso su progetti avviati a inizio 2008 incassi ricevuti a fine 2007

Turnover progetti Valore nuovi progetti avviati/Valore progetti conclusi

99,2% 222 % Rispetto al 2007 il tasso è diminuito a causa della riduzione dei progetti avviati, ma indica comunque una crescita adeguata alla struttura dell'organizzazione

Incidenza spese personale su costi struttura

Costo personale e collaboratori/Oneri diversi

57 % 55% La forte incidenza del costo del lavoro sui costi della struttura è fisiologica e in lieve aumento rispetto a quella dell’anno precedente

Peso della struttura sull’attività

Oneri diversi/Oneri totali 6,9 % 9,4 % È un tasso eccezionale che si prevede tornerà ai valori del 2007 a partire dal 2009

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Il focus di ACRA

Questa selezione di indicatori contiene una rappresentazione immediata degli aspetti focali su cui si sono concentrati l’attenzione e l’impegno di ACRA, e che danno informazioni importanti sulla strategia implementata dall’associazione.

Dalla rappresentazione grafica delle fonti di finanziamento si evince la consistenza dei progetti cofinanziati da enti pubblici, all’interno dei quali va segnalato il significativo incremento dei fondi erogati dall’Unione Europea; è inolte possibile notare una crescita sia dei progetti supportati da finanziatori privati che delle attività sui progetti finanziati all’estero. Il tutto in un quadro di incremento delle risorse complessivamente raccolte sui vari progetti nella misura dell’61% rispetto al 2007 dovuto soprattutto all’avvio nel corso dei primi mesi dell’anno di uno straordinario nu-mero (e valore) di nuovi progetti che ha più che raddoppiato il valore dei progetti conclusi nel periodo e quindi il normale tasso di turnover progettuale.L’impegno dell’associazione nella continua crescita della raccolta in Italia da finanziatori privati (pari al 18% dei fi-nanziamenti) è sottolineata da un incremento del 55% rispetto al 2007; la continua crescita di questa voce è dovuta soprattutto al forte impegno di ACRA nei progetti socio-sanitari nel distretto di Goundi in Ciad, nei progetti legati al tema dell’acqua (in Tanzania, Senegal, Nicaragua, ed Ecuador) e all’educazione (in Ciad e in Italia).

2008

2007

2006

Analisi andamento fonti di finanziamento per progetti

€/0

00

Fonti di finanziamento progetti 2008

Min. Affari Esteri € 2.377.580 26%

Unione Europea € 3.638.625 39%

Reg. Lombardia € 177.210 2%

Raccolta altri enti finanziatori € 926.400 10%

Finanziamenti raccolti all’estero € 518.215 6%

Raccolta da privati € 1.605.073 17%

Totale € 9.243.103 100%

Raccolta da privati

Finanziamenti raccolti all’estero

Raccolta altri enti

Regione LombardiaUnioneEuropea

Min. Affari Esteri

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

4000

3500

3000

2500

2000

1500

1000

500

-

MAE UE

Reg Lo

mb.

Altri en

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Finanz

. in lo

coPriv

ati

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costo personale

spese generali

spese di comunicazione

spese di rappresentanza

sopravvenienze passive

oneri finanziari

ammortamenti

Incidenza oneri diversi su oneri totali di gestione

Composizione oneri diversi di gestione

Il grande impegno dell’associazione nel contenimento dell’incidenza dei costi della struttura rispetto ai costi totali, pari al 6,9% nel 2008 (9,4% nel 2007, 9,8% nel 2006 e 9,95% nel 2005) è stato conseguito grazie alla razionalizzazione del personale di sede, all’implementazione di procedure di acquisto da fornitori, alla pianificazione finanziaria e all’attento monitoraggio dell’eleggibilità delle spese sui progetti; è però un valore eccezionale, che si prevede possa tornare ai livelli del 2007 già a partire dal 2009.

2008

2007

2006

0% 20% 40% 60% 80% 100%

12,0%

10,0%

8,0%

6,0%

4,0%

2,0%

0,0%

2005 2006 2007 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

A.C.R.A. - Associazione diCooperazione Rurale in Africa e

America LatinaBILANCIO D’ESERCIZIOAL 31 DICEMBRE 2008

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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Schemi di bilancio:STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2008

ATTIVITA’ 2008 2007

LiquiditàCasse 10.732 9.199 Banche 1.037.348 986.164 Casse e banche in loco per progetti 1.120.514 940.945 Investimenti finanziari a breve 224.593 761.447 Totale liquidità 2.393.186 2.697.756 CreditiSovvenzioni MAE per progetti all'estero 4.702.139 4.559.919

Sovvenzioni MAE per progetti in Italia 236.152 461.996 Sovvenzioni UE per progetti all'estero 6.953.536 8.666.260 Sovvenzioni UE per progetti in Italia 108.426 -Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG 355.872 55.683 Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all'estero 49.046 162.914 Sovvenzioni per progetti altri finanziatori 640.981 886.115 Quote ACRA da raccogliere 3.304.656 3.835.631 Quote Controparti da ricevere 224.576 856.833 Crediti verso clienti 7.644 13.156 Crediti Diversi 95.259 179.044 Totale crediti 16.678.288 19.677.549 MagazzinoGiacenza magazzino 18.986 14.449 Totale magazzino 18.986 14.449 ImmobilizzazioniMateriali:Immobili 97.049 97.049 Attrezzature varie 15.812 15.812 Centro elaborazione dati 70.687 70.687 Macchine ufficio 30.735 22.658 Mobili ed arredi 19.220 19.220 Automezzi 47.718 37.960 meno fondi ammortamento (171.670) (149.053)Totale immobilizzazioni matriali 109.552 114.333 Immateriali:Software - 1.036 Spese di pubblicità e marketing - 15.369 Totale immobilizzazioni immateriali - 16.405 Finanziarie:Partecipazioni 14.048 14.048 Fondo Nextra Euro Monetario - 174.505 Depositi cauzionali 6.180 6.180 Totale immobilizzazioni finanziarie 20.227 194.732 Totale immobilizzazioni 129.779 325.470 Ratei e risconti attivi 54.751 33.812 TOTALE ATTIVITA’ 19.274.990 22.749.035

Impegni per progetti con contratti già sottoscrittiQuote ACRA valorizzate 1.770.025 1.355.051 Quote Controparti valorizzate 3.952.716 5.235.793 Totale impegni per progetti di contratti già sottoscritti 5.722.741 6.590.844

Totale impegni per fideiussioni 397.344 250.808

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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PASSIVITA’ 2008 2007

Debiti

Verso banche - 50.000

Verso fornitori 494.260 49.133

Tributari e sociali 38.246 12.213

Debiti verso collaboratori - 4.822

Debiti diversi 75.071 139.419

Totale debiti 607.577 255.586

Fondi realizzazione progetti

Fondi per realizzazione progetti MAE all'estero 5.673.292 6.302.188

Fondi per realizzazione progetti MAE in Italia 271.183 438.801

Fondi per realizzazione progetti UE all'estero 10.494.415 13.725.427

Fondi per realizzazione progetti UE in Italia 140.273 -

Fondi per realizzazione progetti in consorzio con altre ONG 384.847 71.614

Fondi per realizzazione progetti Regione Lombardia all'estero 88.709 286.124

Fondi per realizzazione progetti finanziati all'estero -24.753 8.012

Fondi per realizzazione progetti altri finanziatori 1.334.764 1.394.739

Fondi per realizzazione campagne 17.046 11.603

Fondi realizzazione progetti 18.379.775 22.238.507

Trattamento di fine rapporto 2.875 991

Fondi per imprevisti 36.732 29.803

Ratei e risconti passivi 8.059 689

PATRIMONIO NETTO

Fondo dotazione Organismo 72.758 23.013

Fondi dotazione Immobili 40.520 40.520

Riserva integrazione progetti 94.052 85.009

Fondo lascito Gatti 30.174 30.174

Avanzo/disavanzo di gestione 2.468 44.745

Totale patrimonio netto 239.971 223.460

TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 19.274.990 22.749.035

Contratti sottoscritti per progetti da realizzare

Quote ACRA valorizzate 1.770.025 1.355.051

Quote Controparti valorizzate 3.952.716 5.235.793

Totale contratti sottoscritti per progetti da realizzare 5.722.741 6.590.844

Totale impegni per fideiussioni 397.344 250.808

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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RICAVI 2008 2007

Proventi da enti istituzionali per progetti

Progetti MAE all'estero 2.166.354 1.378.225

Progetti MAE in Italia 184.070 45.491

Progetti UE all'estero 3.612.197 2.161.221

Progetti UE in Italia 26.427 113.906

Progetti in consorzio con altre ONG/Enti 94.962 14.390

Progetti Regione Lombardia all'estero 177.210 251.431

Progetti finanziati all'estero 518.215 240.035

Progetti di altri finanziatori 858.593 508.920

Totale proventi per realizazione progetti 7.638.030 4.713.619

Raccolta da privati per progetti

Raccolta per progetti MAE all'estero 295.160 193.383

Raccolta per progetti MAE in Italia 5.183 5.537

Raccolta per progetti UE all'estero 1.259.499 665.415

Raccolta per progetti UE in Italia 9.900 2.672

Raccolta per progetti Regione Lombardia all'estero 882 60

Raccolta per progetti altri finanziatori 34.448 166.763

Totale raccolta da privati per progetti 1.605.073 1.033.830

Proventi da campagne 1.598 30.471,32

Totale proventi realizzazione progetti e campagne 9.244.701 5.777.920

Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento 86.541 103.489

Proventi diversi

Quote associative 3.950 2.990

Proventi contributivi 173.714 177.274

Quote organizzative 430.555 344.974

Rimanenza di magazzino - 7.346

Proventi straordinari: 5 x 1000 - 46.984

Interessi, plusvalenze e sopravvenienze 87.388 64.040

Totale proventi diversi 695.607 643.608

TOTALE RICAVI 10.026.849 6.525.017

Schemi di bilancio:CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

COSTI 2008 2007

Costi per realizzazione progetti

Progetti MAE all'estero 2.461.515 1.504.872

Progetti MAE in Italia 189.254 112.227

Progetti UE all'estero 4.871.697 2.826.636

Progetti UE in Italia 36.327 116.577

Progetti in consorzio con altre ONG 94.962 14.390

Progetti Regione Lombardia all'estero 178.092 251.491

Progetti finanziati all'estero 518.215 240.035

Progetti di altri finanziatori 893.041 681.220

Totale costi per realizzazione progetti 9.243.103 5.747.448

Costi per campagne 1.598 30.471

Totale costi per realizzazione progetti e campagne 9.244.701 5.777.920

Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento 89.294 95.451

Oneri diversi

Costo personale e collaboratori 396.871 330.843

Spese di rappresentanza 15.118 15.720

Spese per comunicazione 41.020 67.816

Oneri finanziari 56.263 29.103

Sopravvenienze passive 23.785 18.752

Spese generali 131.843 138.925

Ammortamenti ed accantonamenti 25.486 5.742

Totale oneri diversi 690.385 606.901

Utile/perdita d’esercizio 2.468 44.745

TOTALE COSTI 10.026.849 6.525.017

Page 164: ACRA_bilanciosociale2008

Nell’ambito dei progetti esteri cofinanziati dal Mini-stero degli Affari Esteri hanno mantenuto un peso rilevante in termini di risorse impiegate i progetti di agricoltura biologica in Argentina, di valorizzazione della Medicina Tradizionale in Senegal, di elettrifica-zione rurale in Tanzania, e di sostegno sanitario nel-la regione di Goundi in Ciad, mentre hanno incre-

mentato il loro peso il progetti sanitario di sostegno all’Ospedale Buon Samaritano in Ciad e quello di sviluppo locale in Burkina Faso. Vi sono stati inoltre alcuni progetti di educazione allo sviluppo cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri e realizzati nel corso dell’anno sul territorio in col-laborazione con altre ONG italiane, tra i quali un progetto di sensibilizzazione sul diritto all’acqua e un progetto di approfondimento e un progetto di ricer-ca sul tema della microfinanza nel mondo e in Italia.

Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2008

Cenni sui risultati della Gestione

Il Bilancio dell’esercizio 2008 chiude con un utile dell’esercizio derivante dalla gestione di 2.468 Euro.

Lo scenario che emerge dalla lettura dei dati del bilancio 2008 conferma lo stato di buona salute di cui gode l’associazione, testimoniato dall’incremento nel volume d’affari gestito nell’anno, dall’ottimo andamento degli incassi dei crediti nei confronti degli enti finanziatori, dalla costante crescita della raccolta realizzata da privati, dal mantenimento di una elevata liquidità durante tutto l’anno, dal contenimento delle spese di struttura rispetto al volume d’affari (6,9%) e dal progressivo rafforzamento del patrimonio netto.

Si segnala inoltre che la pratica avviata nel corso del 2007 volta al riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione si è conclusa positivamente nel gennaio 2008, con l’iscrizione di ACRA nel registro degli enti con personalità giuridica tenuta a cura della Prefettura di Milano.

Realizzazione progetti

L’analisi delle risorse impiegate per la realizzazione dei progetti nel corso dell’anno conferma la significatività dei progetti cofinanziati da enti pubblici, pari all’84% del totale progetti dell’associazione, all’interno dei quali si conferma la preponderanza dei fondi erogati dall’Unione Europea, ottenuti mediante la partecipazione ai bandi, pari al doppio di quelli ricevuti dal Ministero degli Affari Esteri.Si segnala inoltre il buon andamento dei progetti finanziati da enti privati e finanziati direttamente da organismi di diversa natura nei paesi di intervento.

2008 % 2007 % % differenza

Progetti MAE all’estero 2.461.515 27 1.504.872 26 64

Progetti MAE in Italia 189.254 2 112.227 2 69

Progetti UE all’estero 4.871.697 53 2.826.636 49 72

Progetti UE in Italia 36.327 - 116.577 2 -69

Progetti Regione Lombardia 178.092 2 251.491 4 -15

Sub-totale 7.736.885 84 4.811.803 84 62

Progetti in consorzio con altre ONG 94.962 1 14.390 - 560

Altri finanziatori 893.041 9 681.220 12 26

Progetti finanziati all’estero 518.215 6 240.035 4 116

Totale 9.243.103 100 5.747.448 100 61

Il tutto in un quadro di forte incremento delle risorse complessivamente distribuite sui vari progetti nella misura del 61% rispetto al 2007 a causa dell’avvio nel corso dei primi mesi dell’anno di uno straordinario numero (e valore) di nuovi progetti che ha più che raddoppiato il valore dei progetti conclusi nel periodo e quindi il normale tasso di turnover progettuale dell’associazione.Per una lettura più esplicativa si rimanda alla tabella sottostante e ai relativi commenti.

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 165: ACRA_bilanciosociale2008

Per quanto riguarda i progetti cofinanziati dalla Unione Europea, si segnalano in particolare gli ingenti impie-ghi per i progetti acqua in Ecuador, Senegal e Tanzania, di riabilitazione socio-sanitaria dei bambini disabili in Camerun, di tutela ambientale e sviluppo economico locale in Camerun e Ciad. Sei nuovi progetti in Bolivia, Nicaragua, Salvador, Camerun e Zanzibar sono stati avviati nel corso dei primi mesi dell’anno.

Tra i progetti promossi dalla Regione Lombardia si rilevano quello di gestione delle risorse naturali nel distretto di Madunda in Tanzania e quello di lotta alla malnutrizione attraverso la “Moringa Oleifera” in Ciad, ai quali si è aggiunto nel corso dell’anno il nuovo pro-getto di supporto alla filiera dei “camelidi” in Bolivia.

I progetti in consorzio con altre Ong hanno registrato un forte impulso a fronte di nuovi progetti approvati e già avviati nel corso dell’anno. In questi casi la ge-stione degli stessi da parte di più Ong è stata favorita e resa necessaria dal fatto che fossero previste azioni su diversi paesi e che numerosi e differenti fossero i settori di attività. Si segnalano in particolare i pro-getti in Senegal di rafforzamento delle capacità locali di contadini ed allevatori, e di diffusione di micro-orti

per la coltivazione; nonché di progetti di educazione allo sviluppo realizzati in Italia sui temi delle migrazioni, della governance e dell’acqua. Le risorse impiegate a fronte di progetti finanziati da finanziatori vari e diversi dai precedenti è interamen-te ascrivibile al progetto di costruzione e supporto all’Ospedale Buon Samaritano di Ndjamena, con il supporto della Fondazione Italo Monzino e dell’Asso-ciazione Amici di Goundi e dal progetto di realizzazio-ne di acquedotti per le scuole in Bolivia finanziato dalla Fondazione Mediafriends.Tra i progetti finanziati direttamente in loco si segna-lano per significatività sei progetti realizzati nel corso dell’anno in centro america, di cui uno di valorizzazio-ne turistica in Nicaragua, e gli altri di sicurezza alimen-tare in varie zone di Nicaragua e Honduras.Per il futuro si prevede il mantenimento dell’attuale volume gestito di attività, con il consolidamento della progettazione cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri e una maggiore diversifica-zione di altri fonti di finanziamenti.Si evidenzia infine che nel corso del 2008 sono stati ap-provati una serie di nuovi progetti, le cui attività sono ini-ziate in parte nel 2008 e in parte nei primi mesi del 2009.

Nuovi progettiTitolo Data avvio Ente Finanziatore Sovvenzione

EnteQuote da raccogliere

ACRA

Apporto valorizz. ACRA

Apporto valorizz controp.

Totale budget progetto gestito

direttamente da ACRA**

Bolivia - Camelidi 1/01/08 Regione Lombardia 97.437 150.186 82.933 330.556Italia - Rural Education* 1/02/08 Unione Europea

(capofila FOCSIV)132.450 44.150 176.600

Senegal - contadini e migranti*

5/02/08 IFAD (capofila UCODEP)

244.966 244.966

Italia - Acqua bene comune 24/02/08 Provincia di Milano 22.780 8.750 31.530Senegal - Assistenza tecnica*

1/04/08 Ministero Affari Esteri (capofila COSPE)

11.654 4.025 19.990 35.669

Italia - Save for good* 1/04/08 Unione Europea (capofila UCODEP)

40.928 13.643 54.570

Senegal - Microjardin* 1/04/08 Comune di Milano (capofila Università

di Milano)

74.573 68.527 143.100

Nicaragua - progetto idrico

Apr 09 Ministero Affari Esteri

837.992 76.323 152.840 457.924 1.525.079

Honduras - Gestione risorse naturali a Marcala

Apr 09 Ministero Affari Esteri

839.911 85.533 172.106 586.466 1.684.017

Senegal - Microfinanza/EAS

1/11/08 4 Fondazioni bancarie

799.668 799.668

Italia - Educazione allo sviluppo*

1/11/08 Ministero Affari Esteri (capofila CISV)

21.347 290 4.715 1.200 27.552

Ciad - Pasild 15/01/09 Unione Europea 326.606 48.803 375.410Ciad - Rifugiati 1/03/09 Unione Europea 1.038.945 259.736 1.298.682Totale 4.489.257 532.503 577.114 1.128.523 6.727.399

* Progetti gestiti insieme ad altre ONG/Enti e di cui ACRA non è il capofila** Nel caso di progetti gestiti insieme ad altre ONG/Enti e di cui ACRA non è il capofila, il budget inserito nella tabella non è il budget complessivo dell’intervento, ma unicamente quello a carico di ACRAIn questa tabella non sono elencati i progetti approvati da enti finanziatori nel caso in cui siano a totale copertura finanziaria delle quote da raccogliere a carico della ONG.

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 166: ACRA_bilanciosociale2008

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio 2009 il Mi-nistero degli Affari Esteri ha approvato due nuovi pro-getti, uno infrastrutturale legato all’acqua in Tanzania (budget complessivo Euro 2.723.336) e uno di educa-zione in aree rurali del Ciad (budget complessivo Euro 1.697.193), le cui attività inizieranno presumibilmente verso la fine dell’anno, successivamente all’incasso del-le sovvenzioni iniziali.

È proseguito l’impegno dell’associazione nella gestione tempestiva e strutturata degli impegni di cofinanzia-mento sui progetti in avvio e in corso, che prevede la presentazione di progetti a supporto delle quote di raccolta a carico dell’Ong fin dal momento dell’avvio del progetto cofinanziato dagli enti pubblici. In parti-colare ACRA ha stipulato accordi e contratti con enti, fondazioni, associazioni, società, ecc, che si sono im-pegnate ad erogare nei prossimi anni all’associazione Euro 1.652.681, pari al 50% delle quote totali ancora da raccogliere a carico della Ong.In questa direzione si inserisce l’approvazione da parte della Fondazione Monzino nel marzo 2009 di un con-tributo all’associazione per Euro 228.000, che saranno destinati interamente alla copertura delle quote da raccogliere a carico della Ong su progetti di natura socio-sanitaria in Senegal, Camerun e Ciad finanziati da Ministero degli Affari Esteri e Unione Europea.

A fine marzo 2009 non sono ancora stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate i dati relativi al contributo che l’associazione riceverà a titolo di “5 x 1000” rela-tivo alle dichiarazioni dei redditi 2006. Il bilancio 2008 quindi non recepisce, a differenza dell’anno 2007, il ricavo straordinario legato a tale posta, in quanto l’associazione ha ritenuto prudenziale non procedere alla iscrizione dell’importo da ricevere, ad oggi non quantificabile.In ogni caso il contributo a tale titolo che verrà ri-conosciuto all’associazione andrà ad incrementare il valore del patrimonio netto, procedendo al progressi-vo consolidamento dello stesso, come già previsto nel processo di rafforzamento dello stesso avviato negli esercizi precedenti.

Nel febbraio 2009 è stata ricevuta una donazione da parte di privati per Euro 25.000, che è stata destinata come da volontà del donatore ad incremento del pa-trimonio netto dell’associazione.

Struttura e contenuto del Bilancio

Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto Economico al 31 dicembre 2008 e dalla presente Nota Integrativa. Il Bilancio è stato redatto in conformità del Codice Civile.La Nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustra-zione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati esposti in Bilancio, ritenute necessarie a dare una rap-presentazione veritiera e corretta, anche se non ri-chieste da specifiche disposizioni di Legge.Si evidenzia, infine, che non si sono verificati nel cor-so dell’esercizio 2008, casi eccezionali tali da rendere necessario il ricorso alle deroghe previste dal Codice Civile, all’art. 2423. Ai fini di una maggiore chiarezza del Bilancio sono stati elaborati i seguenti allegati, non inseriti all’interno del bilancio sociale:

• Giacenzadicasseebancheinlocoperprogetti;• Situazionepatrimonialeprogetti:creditiper sovvenzioni da enti finanziatori e crediti per quote monetarie partner locali da ricevere; quote mone- tarie ACRA da raccogliere; fondo per realizzazione progetti;• Proventidiversi;• Oneridiversi.

Controllo interno

Gli uffici di sede esercitano un monitoraggio costante ed effettuano verifiche periodiche, anche in loco, per garantire la corretta tenuta della contabilità relativa ai progetti.La contabilità dei progetti cofinanziati da Ministero degli Affari Esteri e Unione Europea è oggetto di au-dit amministrativi da parte di Dottori Commercialisti iscritti all’Albo dei Revisori Contabili, in sede di ren-dicontazione annuale delle spese sostenute agli enti finanziatori.I funzionari del Ministero degli Affari Esteri e dell’Unio-ne Europea preposti al controllo del rispetto da par-te dell’associazione dei vincoli in termini di gestione amministrativa e gestionale dei progetti cofinanziati, hanno svolto anche nel corso del 2008 alcune verifi-che in loco presso le sedi locali di ACRA in Nicaragua, Repubblica Dominicana, Argentina, Senegal, Camerun, Tanzania, che non hanno dato esito a rilievi.Il Bilancio è stato sottoposto a revisione contabile da parte della Società PKF Italia S.p.A.

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 167: ACRA_bilanciosociale2008

Principi contabili e criteri di valutazione

L’Associazione opera come “Organizzazione Non Go-vernativa - ONLUS”.

Come tale, pur non sussistendo un obbligo di predi-sporre il Bilancio di esercizio secondo gli schemi pre-visti dalla normativa civilistica, l’Associazione ha deci-so di redigere il proprio bilancio uniformandosi il più possibile a quanto previsto dalla normativa di Legge, integrata dai Principi contabili di riferimento, predispo-sti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e Ragionieri.I principi contabili e i criteri di valutazione utilizzati nel-la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2008 non si discostano da quelli utilizzati per la preparazione del Bilancio dell’esercizio precedente.

I criteri di valutazione adottati sono i seguenti:

a) LiquiditàLe consistenze di cassa e i depositi bancari sono iscritti al valore nominale. Il cambio di riferimento per l’iscri-zione dei valori delle banche in loco per progetti in valuta estera, è quello della data di fine anno. Le dif-ferenze di cambio derivanti dall’adeguamento sono state iscritte nel Conto Economico.

b) Crediti I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo.

c) Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, che costituiscono beni strumentali, vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base delle aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibi-lità di realizzo, ridotte della metà nell’anno di acquisi-zione. Sono iscritte al costo d’acquisto, eventualmente rivalutato e comprensivo degli oneri accessori.

d) Immobilizzazioni ImmaterialiSono iscritte al costo di acquisto ed ammortizzate si-stematicamente in conto, in 5 esercizi.

Le spese di pubblicità e marketing vengono ammor-tizzate in 5 esercizi, a partire da quello successivo e in funzione della durata del finanziamento ad esso cor-relato.

e) Immobilizzazioni FinanziarieLe partecipazioni, che rappresentano investimenti du-raturi, sono valutate col metodo del costo, rappresen-tato dal costo di acquisto o di sottoscrizione, incluso gli eventuali oneri accessori. Il costo viene ridotto in caso di perdite permanenti di valore. I titoli relativi ad investimenti di liquidità duraturi, sono iscritti al costo, che in ogni caso, non è superiore al valore di mercato. Nel caso di perdite permanenti di valore, il valore iscritto in bilancio viene svalutato. I depositi cauzionali sono iscritti al valore nominale.

f) Ratei e RiscontiSono iscritte in tali voci, quote di costi e proventi, co-muni a due o più esercizi, in applicazione del principio di competenza temporale.

g) DebitiI debiti sono iscritti al loro valore nominale.

h) Fondi realizzazione progettiI ‘Fondi realizzazioni progetti’ rappresentano l’impegno di spesa che ACRA ha assunto nei confronti degli enti finanziatori per completare le attività previste, e non ancora realizzate, per tutti i progetti in corso ed ap-provati dagli enti sovventori.Sono iscritti al loro valore nominale.

i) Fondo trattamento di fine rapportoNella voce ‘Trattamento di fine rapporto’ è stato in-dicato l’importo calcolato a norma dell’art. 2120 C.C. e corrisponde all’effettivo impegno della Società nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le eventuali anticipazioni corri-sposte.

l) Fondi per imprevisti Tale fondo risulta accantonato a fronte di rischi gene-rici legati alla gestione dei progetti.

m) Contabilizzazione delle operazioni di gestione

Contabilizzazione dei progettiIn relazione al fatto che i progetti d’intervento dell’As-sociazione hanno propria autonomia gestionale e fi-nanziaria l’organizzazione amministrativa-contabile di ACRA gestisce in regime di contabilità separata ogni progetto attivato. Ciò significa che i Crediti, i Debiti, i

Immobili 3 %

Attrezzature varie 20 %

Centro elaborazione dati 20 %

Macchine ufficio 20 %

Mobili ed arredi 25 %

Automezzi in funzione della durata del progetto di riferimento

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Page 168: ACRA_bilanciosociale2008

Proventi e gli Oneri relativi alla gestione dei progetti vengono contabilizzati in sezioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico distinte rispetto a quelle utilizzate per la gestione delle attività di struttura e generali.

La contabilizzazione delle operazioni relative alla ge-stione dei progetti avviene nel rispetto del principio della competenza, a cui l’associazione ha convertito il proprio bilancio a partire dall’esercizio 2006.

La registrazione contabile dei singoli progetti avviene nel momento in cui i progetti presentati agli enti fi-nanziatori sono stati approvati e i contratti relativi alla realizzazione degli stessi sono stati firmati dall’associa-zione e dall’ente finanziatore.

Tutti i progetti sono contabilizzati nel modo seguente:Contabilizzazione delle attività di struttura e generali

I costi e i ricavi relativi alla struttura e generali, quali i costi del personale di sede non imputato a progetti, i proventi da quote associative, organizzative e da re-cuperi vari, i costi e i proventi delle attività di comu-nicazione, raccolta fondi ed eventi, l’affitto della sede di Milano e le spese accessorie, gli ammortamenti, gli oneri e i proventi finanziari, le sopravvenienze, sono contabilizzati per competenza, con ricorso quando necessario, alla rilevazione di Ratei e Risconti.L’avanzo/disavanzo di gestione è quindi il risultato delle ope-razioni di gestione della struttura, gestite per competenza.

n) Altre informazioniAlcune voci relative al Bilancio dell’esercizio precedente possono essere riclassificate per renderle comparabili con quelle del presente esercizio. Per il dettaglio delle stesse, si vedano i commenti delle singole voci di bilancio.

o) FiscalitàL’Associazione non svolge attività commerciale e di conseguenza non è assoggettabile all’IRES. Beneficia anche dell’esenzione IRAP, come previsto dalla normativa regionale.Le donazioni che vengono effettuate all’Associazione sono deducibili fiscalmente nel limiti previsti dalla legge.

i crediti nei confronti degli enti finanziatori sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, suddivisi per ente finanziatore, nella misura prevista nel contratto che regola il progetto;le quote monetarie che, per contratto, ACRA si è impegnata a raccogliere tra i privati sono registra-te nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; tale voce accoglie anche eventuali apporti monetari a carico di partner locali, se questi non risultano obbligati contrattualmente all’adempimento nei confronti dell’associazione;gli apporti monetari a cui, per contratto, eventuali controparti italiane o locali si sono impegnate sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente;gli apporti di beni o servizi, contrattualmente pre-visti in natura, da parte di ACRA o di controparti locali sono registrati nei conti d’ordine, secondo gli importi presenti nel contratto;il valore totale delle attività da realizzare per il pro-getto, al netto degli apporti in natura, è registrato nel Passivo dello Stato Patrimoniale tra i Fondi Rea-lizzazione Progetti, suddivisi per ente finanziatore;

i costi sostenuti per la realizzazione delle attività di progetto, se previsti nel contratto del progetto e quindi rendicontabili all’ente finanziatore, sono registrati a Conto Economico tra i costi per realiz-zazione progetti;le donazioni finalizzate ai singoli progetti che ACRA raccoglie vengono registrate a riduzione delle quo-te monetarie ancora da raccogliere e a riduzione delle attività da realizzare, oltre che a Conto Eco-nomico tra i Proventi per progetti da privati;a fine anno vengono registrati a Conto Economico Proventi per progetti da enti finanziatori nella mi-sura contrattualmente prevista in relazione ai costi sostenuti nell’esercizio.

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Page 169: ACRA_bilanciosociale2008

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Page 170: ACRA_bilanciosociale2008

Tutti i conti correnti sono utilizzati sia per la gestione ordinaria che per i progetti.

Gli investimenti finanziari a breve al 31 dicembre 2008 ammontano a 224.593 Euro e corrispondono a investimenti in Pronti contro Termine a 3 mesi su Banca Prossima, in cui si è investito il patrimonio netto dell’associazione nell’attesa della definizione di una forma di investimento di lungo termine, scelta prudenziale dovuta alla condizione di forte incertezza dei mercati finanziari in tutto l’anno.

Il saldo delle giacenze di cassa e banca nei Paesi di intervento e in Italia per progetti si compone come segue:

STATO PATRIMONIALE

Commenti alle principali Voci di Bilancio

ATTIVITA’

Liquidità

La liquidità è formata: dai saldi attivi delle casse (in contanti e in valuta estera) della sede di Milano, dai conti bancari attivi in Italia, dal conto corrente postale, dagli investimenti finanziari a breve, dalle giacenze di cassa e presso banca in loco per progetti in valuta estera.Rispetto al 31 dicembre 2007 (Euro 2.697.756), la voce ha registrato un lieve decremento, pari a Euro 304.570, ammontando al 31 dicembre 2008 a Euro 2.393.186, spiegato dal fatto che il saldo 2007 era eccezionalmente elevato a fronte di incassi a fine anno di sovvenzioni iniziali su progetti in avvio.

Il saldo Cassa si compone come segue:

Descrizione Valore

Cassa contanti 8.223

Cassa valute 2.509

TOTALE CASSE 10.732

La Cassa valuta è costituita dall’insieme di varie valute estere in deposito, e fine anno risulta composta quasi esclusivamente da Franchi CFA, valuta in uso in Ciad, Camerun, Senegal e Burkina Faso.

Il saldo Banche si compone come segue:

Descrizione Valore

Banca Etica c/c102164 3.732

Bamca Etica c/c 512630 -15

Totale Banca Etica 3.717

B.P.M. c/c 8183 349.661

B.P.M. c/c 9075 1.627

Carte di credito prepagate 479

Totale B.P.M. 351.767

Banca Intermobiliare c/c 291-3 265.362

Totale Banca Intermobiliare 265.362

Banca Prossima c/c 1475 383.601

Totale Banca Prossima 383.601

C/c post.14268205 28.453

C/c post.6549660 4.314

Libretto postale 134

Totale c/c postali 32.901

TOTALE BANCHE 1.037.348

Descrizione Valore

Bolivia 85.070

Camerun 169.923

Ecuador 67.281

Nicaragua 86.395

Salvador 82.640

Senegal 136.135

Tanzania 222.212

Ciad 277.717

Burkina Faso 24.167

Attività Italia -31.026

Totale 1.120.514

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 171: ACRA_bilanciosociale2008

Nelle giacenze di cassa e banca sopra riportate sono comprese le disponibilità monetarie a fine anno 2008 nei Paesi d’intervento sia liquide in cassa, che nelle va-rie banche. Trattasi dei trasferimenti di denaro effettuati da ACRA Sede ai Coordinamenti ACRA Estero, che gestiscono i Progetti in loco e che risultano convertiti in euro al cambio di fine periodo.Tali somme trasferite sono di fatto acconti che la sede invia alle sedi estere, destinati ad essere interamente spesi per acquisire i beni, i servizi e le prestazioni pre-viste dai Progetti stessi. In pratica, trattasi di transazioni numerarie assimilabili a giacenze in moneta estera per spese non ancora effettuate.Sebbene le giacenze di cassa e banca complessive di ogni Paese abbiano sempre saldo positivo, è possibile che la situazione contabile di alcuni progetti mostri sal-di negativi, dovuti a sfasamenti temporali tra l’ammon-tare dei trasferimenti effettuati dalla sede e le spese sostenute in loco.

Il saldo negativo relativo alle attività in Italia (Euro -31.026) è relativo a crediti e debiti nei confronti di partner di progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia ed Europa, per attività da svolgere o già svolte, che verranno liquidati non appena ACRA riceverà l’eroga-zione del saldo atteso da parte degli enti finanziatori (principalmente Ministero degli Affari Esteri).

Crediti

Il saldo al 31 dicembre 2008 ammontante a Euro 16.678.288, risulta inferiore di Euro 2.999.261 rispetto al saldo dell’anno precedente, pari a Euro 19.677.549, e in linea con il saldo al 31 dicembre 2006 (di Euro 16.027.276) a causa del fatto che il bilancio 2007 re-cepiva l’effetto di significativi crediti verso enti finanzia-tori e quote che ACRA si era impegnata a raccogliere a fronte di nuovi progetti appena approvati, ma per i quali non aveva ancora incassato sovvenzioni né rac-colto le quote a proprio carico. Nel corso dell’anno 2008 sono state incassate le sovvenzioni relative alle prime annualità dei nuovi progetti Unione Europea approvati a fine 2007 e l’associazione ha iniziato la raccolta delle quote a proprio carico.

Si rileva come tale contrazione nei crediti su progetti sia bilanciata da una pari contrazione nei fondi impegni progetti e da un corrispondente sviluppo nel volume d’affari gestito nell’anno.

Il saldo al 31 dicembre 2008 comprende inoltre i crediti relativi ai nuovi progetti approvati nel corso dell’anno, al netto delle erogazioni già incassate.

Descrizione Valore

Sovvenzioni MAE per progetti all’estero 4.702.139

Sovvenzioni MAE per progetti in Italia 236.152

Sovvenzioni UE per progetti all’estero 6.953.536

Sovvenzioni UE per progetti in Italia 108.426

Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG 355.872

Sovvenzioni altri finanziatori per progetti all’estero 640.981

Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero 49.046

Totale crediti per sovvenzioni da enti finanziatori 13.046.152

Quote ACRA da raccogliere 3.304.656

Quote controparti da ricevere 224.576

Totale crediti 16.575.384

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 172: ACRA_bilanciosociale2008

La movimentazione nel corso dell’anno dei crediti verso enti finanziatori, delle quote ACRA da raccogliere e delle quote delle controparti da ricevere è dettagliatamente presentata per ogni progetto negli allegati.Si segnala la riduzione delle quote ACRA da raccogliere da Euro 3.835.631 al 31 dicembre 2007 a Euro 3.304.656 al 31 dicembre 2008, frutto del significativo impegno dell’associazione a gestire in modo organizzato, trasparente e tempestivo questo impegno nei confronti degli enti finanziatori e dei beneficiari dei progetti per la completa realizzazione degli stessi. In particolare ACRA ha stipulato accordi e contratti con enti sovventori, fondazioni, associazioni, società, ecc, che si sono impegnare ad erogare nei prossimi anni all’associazione Euro 1.652.681, pari al 50% delle quote totali ancora da raccogliere, riducendo l’impegno residuo di raccolta ad Euro 1.651.975.

Il totale dei crediti è pari a Euro 102.903, quasi dimezzato rispetto al saldo al 31 dicembre 2007 quando ammontava a Euro 192.200, principalmente a fronte dell’incasso del credito verso l’Erario per il 5 x 1000 relativo ai redditi 2005 per Euro 46.984.

Descrizione Valore

Crediti verso clienti 7.644

Crediti diversi 108.283

Fondo svalutazione crediti -13.023

Totale crediti 102.903

Giacenza magazzino

La giacenza di magazzino, costituita da oltre 10.000 CD di fiabe realizzate per promuovere la raccolta per i progetti, da 1.000 libri sui temi dell’acqua, della comunicazione nel sud del mondo e di fiabe, oltre che da magliette, borse e sciarpe, ammonta ad un valore di Euro 18.986, in aumento rispetto al 2007 di Euro 4.537 per le numerose sciarpe di lana di lama importate dalla Bolivia realizzate nell’ambito dei progetti sostenuti e che verranno utilizzate per la raccolta fondi. I beni in giacenza sopra descritti sono destinati alla raccolta fondi.

Immobilizzazioni materiali

Il valore delle Immobilizzazioni materiali si incrementa per l’acquisto di un'auto da parte del coordinamento del Nicaragua e di alcuni nuovi computer per la sede. La movimentazione delle immobilizzazioni materiali è composta come segue:

I crediti diversi sono composti essenzialmente da crediti verso Enti vari per attività realizzate in Italia e da crediti verso ARCI per diarie e costi vivi dovuti ai giovani impegnati nel Servizio Civile presso ACRA in Italia e all’Estero.

Categoria Costo storico 31/12/07

Incrementi 2008 Costo storico 31/12/08

Fondo Ammortamento 31/12/08

Valore residuo 31/12/08

Immobili 97.049 - 97.049 -12.304 84.745

Attrez. Varie 15.812 - 15.812 -11.780 4.032

Macchine ufficio 22.658 8.077 30.735 -20.972 9.763

Mobili ed arredi 19.220 - 19.220 -18.396 824

Centro elaboraz.dati 70.687 - 70.687 -70.259 428

Automezzi 37.960 9.758 47.718 -37.960 9.758

Totale 263.386 17.835 281.222 -171.670 109.552

Il saldo dei crediti diversi si compone come segue:

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 173: ACRA_bilanciosociale2008

Immobilizzazioni finanziarie

PartecipazioniIl saldo delle Partecipazioni si compone come segue:

Descrizione Valore

Banca Etica 1.033

Cooper. Nazca 10.432

Etimos 2.582

Totale 14.047

Il valore delle quote delle partecipazioni iscritto nel bilancio 2008 al costo è immutato rispetto al saldo al 31 dicembre 2007.Non vi sono perdite permanenti di valore da considerare.ACRA detiene il 60 % della Cooperativa Nazca, sulla quale non esercita alcun tipo di controllo, detenendo un solo voto, né riceve dividendi sulla gestione.

Descrizione Valori

Depositi Cauzionale affitti 4.751

Dep. ENEL-TELECOM 1.428

Tot. depositi cauzionali 6.180

Il suo ammontare è rimasto invariato rispetto a quello al 31 dicembre 2007.

Ratei e risconti attivi

I ratei e risconti attivi al 31 dicembre 2008 ammontano a Euro 54.751 e sono costituiti da donazioni e altri ricavi di competenza dell’esercizio, ma che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dei primi mesi del 2009.

Categoria Valore residuo 31/12/07

Incrementi 2008 Ammortamento 2008 Valore residuo 31/12/08

Software 1.036 - -1.036 -

Spese di pubblicità e marketing 15.369 - -15.369 -

Totale 16.405 - - 16.405 -

Fondo Nextra Euro Monetario

L’Associazione nel passato, ha immobilizzato il proprio patrimonio netto a titolo d’investimento duraturo nel Fondo Nextra Euro Monetario. Il valore iscritto al 31 dicembre 2007 di Euro 174.505 è stato azzerato nel corso dell’esercizio 2008 per lo smobilizzo dei titoli a fronte della chiusura del rapporto con la Banca Intesa e il valore del patrimonio netto nel corso del 2008 è stato investito in Pronti contro Termine di Banca Prossima (classificato tra gli investimenti finanziari a breve termine), nell’attesa di una definizione di investimento dello stesso in attività a lungo termine.Lo smobilizzo del Fondo Nextra ha permesso la realizzazione di una plusvalenza di Euro 12.368.

Si noti che l’auto acquistata in Senegal nel 2007 è stata interamente ammortizzata a fine 2008, a fronte dell’uso per il progetto di riferimento; mentre l’ammortamento dell’auto acquistata a fine 2008 in Nicaragua comincerà nel 2009, coerentemente con la data di avvio del progetto per il quale è stata comprata.

Immobilizzazioni immateriali

La voce “software” si azzera per la quota di ammor-tamento dell’esercizio, mentre le immobilizzazioni in corso, relative ad investimenti in oneri di direct mar-keting legati ad una attività di fund-raising volta all’ac-quisizione di donatori, sono state interamente spesa-te nell’esercizio a fronte degli scarsi risultati portati dall’iniziativa nel 2008.

Depositi cauzionali

Il saldo dei Depositi Cauzionali si compone come segue:

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 174: ACRA_bilanciosociale2008

PASSIVITA’

Debiti

I debiti ammontano al 31 dicembre 2008 Euro 607.577, in aumento di Euro 351.992 rispetto all’eser-cizio precedente (Euro 255.586).Nel corso dell’anno si è estinto un mutuo chirografa-rio di Euro 50.000 concesso da Banca Etica nel 2007 a favore di una iniziativa di direct marketing che non ha dato i risultati attesi.L’associazione risulta affidata al 31 dicembre 2008 nei confronti del sistema bancario per complessivi Euro 700.000, cui nel corso dell’anno ha fatto utilizzo sol-tanto nel dicembre 2008. Fruisce inoltre di fideiussioni ricevute a garanzia della completa e corretta realizza-zione dei progetti per gli enti sovventori per comples-sivi Euro 397.344.I debiti sono costituiti da debiti verso fornitori (Euro 494.260) per beni e servizi acquistati in Italia per la realizzazione dei progetti sia in Italia che all’estero, nonché per le spese generali e di struttura; da debiti verso l’Erario ed enti previdenziali (Euro 38.246), pre-valentemente costituiti dalle ritenute sugli stipendi dei lavoratori e dei collaboratori del mese di dicembre; e da debiti diversi (Euro 75.071), verso associazioni, partner di progetto e altri.All’interno dei debiti verso fornitori si segnalano un debito per l’acquisto di una turbina destinata ad un progetto in Tanzania, fatturata il 31/12/08 per Euro 154.960, e un debito nei confronti della società finan-ziaria che fa da intermediario nell’invio per ACRA dei fondi nei paesi di intervento, sorto tra il 26 e il 31 dicembre 2008 per complessivi Euro 190.693 ed inte-ramente liquidato ad inizio gennaio 2009.

Fondi realizzazione progetti

Tale voce accoglie tutto l’impegno di spesa che ACRA ha a fronte di contratti sottoscritti con enti finanziatori per la completa realizzazione dei progetti approvati, nella misura contrattualmente prevista, al netto delle attività già realizzate.Il saldo al 31 dicembre 2008 ammonta a Euro 18.379.775 e, confrontato con il saldo al 31 dicembre 2007 pari a Euro 22.238.507, mostra un decremento di Euro 3.858.731,

dovuto alle risorse impegnate nella realizzazione dei progetti nel corso dell’esercizio (Euro 9.245.423) che compensano gli impegni per nuovi progetti approvati nel corso dell’anno 2008 per Euro 5.449.689.La movimentazione dei fondi realizzazione progetti è detta-gliatamente presentata per ogni progetto nell’allegato.

Trattamento di fine rapporto

Il Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2008 ammonta a Euro 2.875, in aumento rispetto al saldo al 31 dicembre 2007 di Euro 991, a fronte dell’accantona-mento dell’esercizio per l’unico dipendente in essere.

Fondo imprevisti

Il fondo imprevisti ammonta a Euro 36.732, in aumento di Euro 6.928 rispetto al 2007 per effetto di un accan-tonamento dell’esercizio a fini prudenziali di Euro 9.043 e di un utilizzo legato all’emergenza rimpatrio dei nostri colleghi in Ciad in occasione del tentativo di colpo di stato del febbraio 2008 per Euro 2.115.

Ratei e risconti passivi

I ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2008 ammon-tano a Euro 8.059 e sono costituiti costi di competen-za 2008 liquidati nei primi mesi del 2009 e da incassi 2008 volti alla copertura di spese 2009.

Patrimonio netto

Il Fondo Dotazione Organismo ammonta a Euro 72.758 e si è incrementato nel corso dell’esercizio dell’avanzo di gestione dell’esercizio 2007, ammontan-te a Euro 44.745, e di una donazione in conto capitale ricevuta dallo Studio Vitali a rafforzamento del patri-monio dell’associazione per Euro 5.000.Il Fondo Integrazione Immobili è pari a Euro 40.520 ed è rimasto invariato dall’anno precedente.La Riserva Integrazione Progetti ammonta a Euro 94.052 e si è incrementata nel corso dell’anno dello stanziamento di Euro 9.043.Il Fondo Lascito Gatti è pari a Euro 30.174 ed è rima-sto invariato dall’anno precedente.L’avanzo di gestione che emerge dal bilancio al 31 di-cembre 2008 ammonta a Euro 2.468.

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CONTI D’ORDINE

Impegni per progetti con contratti già sottoscritti

Vengono classificati in questa voce gli impegni che ACRA e i partner di progetto si sono contrattualmen-te assunti, anche nei confronti degli enti finanziatori, ad apportare beni e servizi in natura, per gli importi contrattualmente previsti e non ancora evasi.

In particolare si tratta:

- di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che ACRA deve apportare per Euro 1.770.025.

- di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che i partner di progetto devono apportare per Euro 3.952.716.

L’attività lavorativa prestata in ACRA da parte del nu-meroso personale volontario, sia in sede che nei paesi di intervento, contribuisce alla realizzazione del valore apportato nella realizzazione dei progetti.

Impegni per fideiussioni

Sono ancora in essere gli impegni che l’Associazione aveva assunto in favore del Ministero degli Affari Esteri per quanto riguarda la gestione del progetto 1137/G230/ACRA/BOLIVIA con l’Assicurazione UNIPOL per Euro 164.203, e gli impegni garantiti da Banca Popolare di Milano a favore di Regione Lombardia e Fondo Italo-Ecuadoriano, per Euro 233.141, per quan-to riguarda la corretta e completa realizzazione dei progetti finanziati.

CONTO ECONOMICO

RICAVI

Proventi da enti istituzionali per progetti

I proventi per progetti accolgono gli importi maturati a favore degli enti finanziatori calcolati sulla base della percentuale di incidenza del loro contributo sul totale costo del progetto, applicata ai costi di progetto soste-nuti nell’esercizio.

Questo criterio ha come premessa fondamentale l’in-tera copertura finanziaria dei progetti sottoscritti, di cui la maggior parte a carico dell’ente finanziatore e il residuo a carico dell’associazione stessa e di eventuali partner di progetto.

I Proventi da enti istituzionali per progetti al 31 di-cembre 2008 ammontano a Euro 7.638.030, in forte crescita di Euro 2.924.411 (+62%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2007 ammontante a Euro 4.713.619. La variazione è l’effetto dell’incremento del numero e del valore dei progetti gestiti nel corso dell’esercizio, a fronte delle approvazioni di numerosi nuovi progetti da parte del Ministero degli Affari Esteri e soprattutto dell’Unione Europea nel corso del 2007.

In particolare vanno segnalati: l’incremento di Euro 926.709 (+65%) di proventi su progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri, l’incremento di Euro 1.363.498 (+ 60%) di proventi su progetti finanziati dall’Unione Europea, la significativa crescita di Euro 349.673 (+69%) di proventi su progetti supportati da finanziatori diversi e di Euro 278.180 (+116%) di pro-venti su progetti finanziati all’estero, principalmente legati ai progetti in Centro America appartenenti alla dinamica Presanca (sovranità alimentare) finanziata dall’Unione Europea.

Raccolta da privati per progetti

Questa voce accoglie la quantificazione dei proventi pervenuti all’Associazione da parte di privati individui, gruppi di appoggio, associazioni e fondazioni per la re-alizzazione dei progetti cofinanziati da parte dei vari Enti.La costante crescita di questa voce negli anni, pari a Euro 1.605.073 al 31 dicembre 2008 (Euro 1.033.830 nel 2007, Euro 743.315 nel 2006) dimostra il forte impegno di ACRA in questa direzione, soprattutto nei confronti dei privati istituzionali, ed è stato possibile grazie ai contributi a cofinanziamento dei progetti sup-portati da Fondazione Monzino, Fondazione Cariplo, Fondazione FAI, Regione Lombardia, Gruppo Amici di Goundi, PIME, Fondazione Grandi, AATO Milano, Pro-vincia di Milano, Associazioni varie, Tavola Valdese; oltre che dagli apporti dei partner locali di progetto.

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Proventi da campagne

Questa voce accoglie la raccolta effettuata nel cor-so dell’anno, pari a Euro 1.598, a fronte della campa-gna “Adotta una scuola rurale!” gestita nel corso del 2008 da ACRA a favore del supporto all’istruzione di base in Ciad e Senegal. Una ulteriore parte di rac-colta dell’esercizio, eccedente la quota necessaria alla copertura dei costi vivi sostenuti, è stata rimandata all’anno successivo per la copertura delle spese che saranno sostenute nel 2009.

Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento

Sono stati inseriti i saldi dei proventi generatasi in loco in seguito a raccolta non finalizzata a singoli progetti, affitto locali, prestazioni di servizi offerte a terzi da parte dei coordinamenti di Senegal, Ciad, Nicaragua, Ecuador e Bolivia, per coprire i costi sostenuti dal co-ordinamento e non ascrivibili a progetti.Il saldo al 31 dicembre 2008 di Euro 86.541 è in con-trazione rispetto a quello al 31 dicembre 2007, pari a Euro 103.489, in linea con i minori costi sostenuti dai coordinamenti stessi.

Proventi diversi

I proventi diversi sono le quote che permettono all’as-sociazione di poter svolgere la propria attività istituzio-nale di gestione e coordinamento del personale espa-

triato e delle spese per la realizzazione dei progetti finanziati, oltre che di comunicazione, raccolta fondi, formazione ed advocacy.

Tali proventi sono costituiti dalle quote sociali che i soci annualmente versano, dai contributi e dalle do-nazioni ricevute per poter realizzare le varie iniziative, dalle quote organizzative che i vari Enti riconoscono all’associazione per le attività amministrative e di coor-dinamento sui progetti, dai proventi finanziari, dai ricavi straordinari legati al 5 x 1000, da eventuali recuperi e sopravvenienze attive.Il saldo al 31 dicembre 2008 ammonta a Euro 695.607, in aumento di Euro 51.999 rispetto al saldo al 31 di-cembre 2007 di Euro 643.608.

La crescita è spiegata essenzialmente da un incremen-to delle quote organizzative maturate sulle attività progettuali realizzate, pari a Euro 85.581, in linea con i maggiori volumi di attività svolte, e da maggiori interessi attivi su giacenze ed investimenti di liquidità per Euro 26.034, parzialmente compensati dall’assenza del rica-vo straordinario legato al 5 x 1000 per Euro 46.984 nel 2007, dovuto alla mancanza di pubblicazione dei dati relativi da parte del Ministero delle Entrate.

Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicem-bre 2008 è presentato nell’allegato.

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Page 177: ACRA_bilanciosociale2008

COSTI

Costi per realizzazione progetti

Gli oneri per progetti cofinanziati sia in Italia che all’estero rappresentano le spese effettive che vengo-no sostenute in Italia e all’estero durante l’anno per la realizzazione dei progetti e che sono eleggibili ai fini della rendicontazione agli enti finanziatori.

Gli “oneri per realizzazione progetti” al 31 dicembre 2008 ammontano a Euro 9.243.103, in crescita di Euro 3.495.655 rispetto al saldo al 31 dicembre 2007, pari a Euro 5.747.448.

La variazione è il frutto degli effetti analizzati all’inter-no dei proventi da enti istituzionali e da privati per progetti, tra i quali si segnalano: l’incremento di Euro 1.033.669 (+64%) di costi su progetti finanziati dal Mi-nistero degli Affari Esteri, l’aumento di Euro 1.964.810 (+ 67%) di costi su progetti finanziati dall’Unione Eu-ropea, lo sviluppo di Euro 211.822 (+31%) di costi su progetti finanziati dal finanziatori diversi, e l’incre-mento di Euro 278.180 (+116%) di costi su progetti finanziati all’estero, principalmente legati ai progetti in Centro America in tema di sicurezza alimentare.

Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2008 è presentato nell’allegato, all’interno del prospetto di movimentazione dei fondi realizzazione progetti.

Costi per campagne

Questa voce accoglie le spese sostenute nel corso dell’anno, pari a Euro 1.598, a fronte della campagna “Adotta una scuola rurale!” gestita nel corso del 2008 da ACRA a favore del supporto all’istruzione di base in Ciad e Senegal.

Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento

Il saldo al 31 dicembre 2008 di Euro 89.294 è in dimi-nuzione rispetto a quello al 31 dicembre 2007, pari a Euro 95.451, ed accoglie costi generali e di struttura, oltre che eventuali perdite su micro-progetti finanziati in loco per i coordinamento di Bolivia, Ecuador, Nica-ragua, Senegal e Ciad.

Oneri diversi

Sono gli oneri che l’Associazione sostiene per poter svolgere la propria attività e sono costituiti dagli sti-pendi che riconosce ai lavoratori, dalle spese di rap-presentanza per viaggi, dalle spese di comunicazione e raccolta fondi, dalle spese generali di struttura (affitto, utenze sede, ecc), dagli ammortamenti dei cespiti di sede, dagli oneri finanziari, dalle eccedenze di spese su programmi e sopravvenienze passive. Il saldo al 31 dicembre 2008 ammonta a Euro 690.385, in crescita di Euro 83.484 rispetto al saldo al 31 dicem-bre 2007 di Euro 606.901, essenzialmente legata allo sviluppo dei costi di personale e collaboratori (Euro 66.028), alla svalutazione di investimenti in immobiliz-zazioni immateriali realizzate nel 2007 (Euro 15.369) a fronte di una campagna di direct marketing che ha dimostrato nel corso del 2008 di non portare i bene-fici attesi per giustificare un suo ammortamento plu-riennale, e a significative perdite per differenze cambi realizzate nel paesi dell’area dollaro (Euro 39.222).Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicem-bre 2008 è presentato nell’allegato.

Utile (perdita) d’esercizio

È costituito dalla differenza tra i proventi e gli oneri: l’anno 2008 si chiude con un utile d’esercizio di Euro 2.468, che si propone all’Assemblea Generale dei Soci di destinare al “Fondo Dotazione Organismo”.

Altre informazioni

La struttura organizzativa della sede di Milano, che ha in carico la gestione e il coordinamento di tutte le at-tività dell’associazione in Italia e nei paesi di intervento nel Sud del mondo, a fine anno è costituita da un di-pendente, 18 collaboratori, 8 volontari, 2 tirocinanti e 8 giovani in Servizio Civile Nazionale Volontario.Si rileva il sensibile miglioramento in termini di effi-cienza avvenuto nel corso del 2008, che ha permesso alla stessa struttura dell’anno precedente di gestire il forte incremento nel volume delle attività progettuali. L’associazione ha redatto il documento programmati-co sulla sicurezza ai sensi del DL. GS. 196/2003. Il Presidente Angelo Locatelli

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Page 178: ACRA_bilanciosociale2008

MODULO DI FEEDBACK

Al fine di ottenere indicazioni e suggerimenti utili per la prossima edizione di bilancio sociale, vi preghiamo di compilare il seguente questionario e di farlo pervenire a: ACRA, via Breda 54 - 20126 Milano, oppure via fax al n° 02-2552270, oppure via e-mail a [email protected]. Il questionario è anche compilabile on-line dal sito www.acra.it.

Gruppo di appartenenza:

Socio Lavoratore Media Finanziatore

Volontario Beneficiario Partner di progetto .......................

1. Qual è il suo giudizio complessivo sul bilancio sociale 2008 di ACRA?

molto positivo positivo sufficiente scarso

2. Il bilancio sociale le ha fatto scoprire qualcosa dell’associazione che prima non conosceva?

no si

note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3. Per migliorare il bilancio sociale di ACRA suggerirebbe di:

coinvolgere maggiormente gli “stakeholder” nella redazione accrescere le informazioni qualitative sulle attività realizzate accrescere le informazioni quantitative semplificare e aumentare la leggibilità ampliare una o più sezioni:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . altro:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . altro:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

4. Cosa vorrebbe sapere in più, meglio, diverso?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5. Ulteriori osservazioni sul bilancio sociale:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Organizzazioni della società civile: le associazioni

Abruzzo Social ForumACEA - Associazione per i consumi etici e alternativi (Milano)Associazione Amici di Goundi (Milano) Associazione Aprimondo (Bologna)Associazione Ascolta e Vivi onlus (Milano) Associazione Benkadì (Staranzano-Gorizia)Associazione Culturale Punto RossoAssociazione Gruppo Area di Ricerca – Dobialab (Staranzano di Dobbia-Gorizia)Associazione Italia – Cuscatlan (Milano) Associazione italiana agricoltura biologica (Roma)Associazione Nessuno Escluso (Carnago-Varese)Associazione Rurale Italiana (Verona)Associazione Sant'Angelo Solidale Onlus (Milano)Associazione Senegalesi di Torino (Torino) Associazione teatrale indipendente per la ricerca (Milano)Associazione Vega (Galliate-Novara)Associazione Viaggiare domandandosi (Biella)Casa della cultura salvadoregna (Milano)Casa per la Pace (Milano) Cem Mondialità (Brescia)Centro Internazionale Civiltà dell’AcquaComitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua (Milano)Centro Italiano Riqualificazione FluvialeCentro Regionale d’Intervento per la Cooperazione (Milano)Consorzio Arianne (Matelica-Macerata)Consorzio Gerundo (Bergamo)Cooperativa Chico Mendez (Milano)Cooperativa NAZCA (Milano)Cooperativa Raggio Verde (Cossato-Biella)Cooperativa Viaggi e Miraggi (Brescia)Ecoistituto Terremutanti (Milano)Edizioni Altravista (Milano)Gruppo Amici di Gigi (Varese)Gruppo Missionario padre Felice Monchieri di Gallarate (Va)Gruppo Solidarietà Come (Milano)Gruppo Transcultura Donna (Milano)Il cerchio di Gesso (Bergamo)Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo (Milano)Legambiente ItaliaORISS, Organizzazione Interdisciplinare sviluppo e salute (Lari-Pisa) Parco Fluviale del Po e dell’Orba Planet Viaggi Responsabili (Verona)Stretta di Mano (Mantova) Sunugal (Milano)

Organizzazioni della società civile: le ONG europee

ItaliaAssociazione Africa 70 (Milano) CAST, Centro per un appropriato sviluppo tecnologico (Laveno Mombello, VA) CELIM, Centro laici per le missioni (Bergamo)CEVI, Centro di volontariato internazionale per la cooperazione allo sviluppo (Udine)CIC, Centro Internazionale Crocevia (Roma)

CISS, Cooperazione Internazionale Sud-Sud (Palermo)CISV, Comunità impegno servizio volontariato (Torino) COOPI, Cooperazione internazionale (Milano) COSPE, Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (Firenze) COSV, Comitato di coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Milano) CVCS, Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo (Gorizia)Fratelli dell’Uomo (Milano)ICEI, Istituto Cooperazione Economica Internazionale (Milano) MAIS, Movimento per l’autosviluppo l’interscambio e la solidarietà (Torino)Mani Tese (Milano)MLAL, Movimento laici per l’America latina (Verona) Pimedit onlus, Pontificio istituto missioni estere (Milano) PRO.DO.C.S. (Roma)Ricerca e Cooperazione (Roma)Terra nuova (Roma) UCODEP, Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli (Arezzo)

FranciaComité Français pour la Solidarité Internationale VSF-CICDA, Vétérinaires sans frontières - Centre International de coopération pour le Développement AgricoleGRET , Groupe de recherche et d’échange technologiquesUMFRO, Union Maison familiales rurale Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia)

BelgioCSA , Colléctif Stratégie AlimentaireAction Aid International

SpagnaGlobalmon

Regno UnitoSazani AssociatesWEA South Wales

PortogalloOikos

I PARTNER

I Partner Locali: enti pubblici e privati

BoliviaMunicipio di Cairoma (Dipartimento di La Paz)ARCCA, Asociación Regional de Criadores de Camelidos (Uyuni, Dipartimento di Potosí)CIOEC Bolivia, Coordinadora de Integración de Organizaciones Económicas Campesinas de Bolivia PRODENER, Centro Integral de Desarrollo de Energías Alterna-tivas y Producción (Dipartimento di La Paz)FINCAFE, Fondo de inversión y crédito para los cafetaleros (Di-partimento di La Paz)Plan Nacional de Cambios Climáticos.

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Le università e gli Istituti di Ricerca

Università degli Studi di Bergamo:- Facoltà di Economia

Università degli Studi di Milano:- Facoltà di medicina e chirurgia, Istituto malattie infettive e tropi-cali (c/o Ospedale Luigi Sacco);- Facoltà di scienze politiche (Master in analisi e gestione dei pro-getti di sviluppo);- Facoltà di agraria;- Facoltà di veterinaria;

Università Cattolica di Milano:- Facoltà di Scienze Politiche

Università degli Studi di Milano Bicocca:- Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali, Dipartimento di scienze geologiche e geotecnologiche (Master in Uso del terri-torio e gestione delle acque nei Paesi in via di sviluppo)- Facoltà di sociologia

Burkina FasoMinistero dell'Ambiente - Direzione Generale Conservazione della Natura Direzione provinciale dell'insegnamento di base, provincia della TapoaCommune rurale NamounouCommune rurale PartiagaCommune rurale KantchariCommune rurale BotouCommune rurale TambagaCommune rurale TansargaCommune rurale LogobouCommune urbain Diapaga

CamerunAssociazione SANA LOGONE FAPEN, Fédération pour l’Auto promotion des Paysans de l’Ex-trême Nord INADES Formation Cameroun SATOLD, Service d’Appui Technique aux Organisations Locales de Développement Mairie de Yagoua Fondation Bethléem

CiadAssociation ACDAR Association AMTINE ALSADER (Association Laïque pour la sauvegarde des activités du développement rural) ATCP, Association Tchadienne “Communauté pour le Progrés”INADES FORMATION TCHAD PADIESE (Partenariat pour l’appui et le développement d’Inno-vations en Education, Sante et Environnement) ADOP (Association pour le développement des organisations paysannes)

EcuadorConsorzio CAMARENC-Condem (Corporación-Coordinadora Nacional para la De-fensa del Manglar)Fundación CHANKUAP

El SalvadorFUNSALPRODESE, Fundación Salvadoreña para la Promoción Social y el Desarrollo Económico UCA, Universidad Centroamericana “José Simeón Cañas”ASALDI, Asociaciòn Salvadoreña para el Desarrollo IntegralFUNDESYRAM (Fundación para el Desarollo Ecónomico y la Restauración Ambiental)

MaliDMT Dipartimento di Medicina Tradizionale FATTB Federazione associazioni terapeuti tradizionali di Bandiagara ATTB Associazione di terapeuti tradizionali di Beledougou

NicaraguaCentro de Orientación Familiar y Educación Sexual “Xochilt Acalt” FUNADESIC, Fundación para el Autodesarrollo Sostenible Indígena Campesino MUSAS, Fundación Museo del Archipiélago de SolentinameFEV, Fundación Entre Volcanes FUMSAMI, Fundación Mujeres de San Miguelito FUPADE, Fundación Rubén Darío para el Desarrollo Humano FARENA, Universidad Nacional Agraria, Facultad de Recursos NaturalesAMC, Acción Medicina Cristiana

ASODELCO, Asociación para el Fomento del Desarrollo Local Au-tosostenibleFGT, Fundación Guillermo TorielloAlcaldía Municipal de DipiltoAlcaldía Municipal de EstelíAlcaldía Municipal de San CarlosAlcaldía Municipal de San MiguelitoAlcaldía Municipal de TelicaAlcaldía Municipal de QuetzalguaqueAlcaldía Municipal de PosoltegaAlcaldía Municipal de ChinandegaAlcaldía Municipal de San Juan de NicaraguaAlcaldía Municipal de La Paz CentroAlcaldía Municipal de TicuantepeAlcaldía Municipal de Altagracia

SenegalKDES, Association des Kalounayes pour le Développement Eco-nomique et Social ADAF YUNGAR, Association pour le Développement de l’Ar-rondissement de Fimela YungarAssociazioni dei guaritori: Comitato «Wod Wodannel» di FimelaATRAP/B di Ziguinchor e AMPHOTS di LougaURMECS, Unione Rurale delle Mutuelles di Risparmio e di Cre-dito del Senegal Città di DakarComunità Rurale di Coubalan. Enda Graf Sahel ASUFOR (Association Usagers Forages Ruraux) di Coubanao, Mandouard, Fintiock, Djilakoun, CoubalanFAK (Fédération des ASUFOR des Kalounayes)

TanzaniaN.D.O., Njombe Development OfficeDiocesi Cattolica di NjombeLabayka Development Fund Hands Across Borders/ Jambiani Tourism Institute Changamoto LPF ZAFFIDE ANGOZA Zanzibar Water Authority

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bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 | bilancio sociale 2008

Università degli Studi di Pavia:- Istituto universitario di Studi Superiori di Pavia, Scuole europee di studi avanzati (Master in Cooperazione e sviluppo)

Università dell’Insubria- Facoltà di Ingegneria, Dipartimento Ambiente, Salute e Sicurezza (DASS)

Università degli Studi di Camerino- Facoltà di veterinaria

Università degli Studi di Brescia- Facoltà di ingegneria - CETAMB (Centro di documentazione e ricerca sulle tecnologie appropriate per la gestione dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo)

Università La Sapienza di Roma - CIRPS (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile)- ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)- CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale)

Le scuole

Scuola primaria Don Milani di Vimercate (MI) - Scuola primaria e secondaria di primo grado Ai caduti di Ronco Briantino (MI) - Scuola Media Statale L.Conti di Buccinasco - Scuola Media Statale Rodari di Novate Milanese - ICS Manzoni di Ornago e Burago - ICS Aldo Moro di Gorlago - ICS De Andrè di Peschiera Borromeo - ICS Don Camagni di Brugherio - ICS de Pisis di Brugherio - ICS Romagnosi di Carate Brianza - IIS Oriani-Mazzini di Milano - IIS Gadda di Paderno Dugnano - IPC Bellisario di Inzago e Trezzo sull’Adda - IPSIA A. Bernocchi di Legnano - ITAG Morante di Lim-biate - ITSOS A. Steiner di Milano - Istituto Leone XIII di Milano.

Gli Enti Locali

Regione Lombardia - Regione Toscana - Provincia di Bergamo - Provincia di Biella - Provincia di Milano - Provincia di Napoli - Pro-vincia di Lecco - Provincia di Livorno - Provincia di Pisa - Comune di Assago - Comune di Bellusco - Comune di Biella - Comune di Brugherio (MI) - Comune di Brusio Masciago (MI) Comune di Busto Garolfo (MI) - Comune di Cassina de’ Pecchi - Comune di Cinisello Balsamo (MI) - Comune di Cornate D’Adda - Comune di Cologno Monzese (MI) - Comune di Crema - Comune di Cusano Milanino (MI) - Comune di Gorgonzola (MI) - Comune di Inzago (MI) - Comune di Milano - Comune di Paderno Dugna-no (MI) - Comune di Livorno Comune di Opera - Comune di

Pavia - Comune di Pessano con Bornago - Comune di Peschiera Borromeo (MI) - Comune di Ronco Briantino (MI) - Comune di San Donato Milanese (MI) - Comune di Staranzano - Comune di Rho (MI) - Comune di Vimercate (MI) Comune di Vanzago (MI) - Comune di Settimo Milanese (MI) - Comune di Dalmine (BG)

Le agenzie internazionali

ONU - FAO/SDRE - UNESCO - UNICEF - FEM - UNDP/FMAM - UICN/ORMA - BANCA MONDIALE - PAM - CECI - UNOPS - WORLD RELIEF - WCS - IPGRI - IFAD

Consorzi, reti di rappresentanza e tematiche

AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) - Associazio-ne Arci Servizio Civile Milano - Associazione Rete Nuovo Mu-nicipio - Associazione Ong Italiane - CICMA (Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua) - CIPSI, Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale (Milano) - CMA (Comitato Milanese Acqua) - CTNA (Comitato Territoriale No-varese Acqua) - CISA (Comitato Italiano Sovranità Alimentare) - CoLomba - Coordinamento Agende 21 locali Italiane (Gruppo di lavoro sulla cooperazione) - CONCORD (Confederazione europea delle ONG di sviluppo ed emergenza) - CONGAD (Conseil des Organisations Non Gouvernamentales d’Appue au développement du Sénegal) - Consorzio Arianne - FOCSIV, Federazione organismi cristiani di volontariato internazionale (Roma) - Piattaforma nazionale ONG per l’Educazione allo Svi-luppo - Portare il Mondo a Scuola - Alleanza Internazionale ERP (Education for Rural People) - Rete Internazionale Slow Food - UICN Mesoamerica

Le aziende

Amiacque srl- Banca Popolare di Milano- Bow.it srl - Bracco Ima-ging SpA - Gruppo Bonomi SpA- CAP Holding SpA - De Angeli Prodotti S.R.L. - Demag Cranes & Components S.p.A.- Elettro-watt SpA - Euronics-Castoldi srl- GP Energy- GUNA S.p.A. - La Feltrinelli - Libraccio- Omnia Service Srl- Prysmian SpA - Rede-em Italia srl - SAP Italia - TASM S.p.A,- Vibo Srl - Zelig-Bananas Srl- Istituto Geografico De Agostani S.p.A.- Telecom Italia S.p.A. - Wind Telecomunicazioni S.p.A. - Vodafone Italia- 3 Italia- Ebay.it- ATO Milano

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ACRA ItaliaVia E. Breda 5420126 MilanoTel. +39 02 27000291Fax +39 02 2552270Web: www.acra.itE-mail: [email protected]

ACRA BoliviaPasaje Subteniente Aramayo 1008Esquina Jaimes FreireC.P. 10424 Sopocachi - La PazTel./Fax +591 2 2410708E-mail: [email protected]

ACRA Burkina FasoOuagadougouTel. +226 5045 2699DiapagaTel. +226 4079 1062

ACRA CamerunBP 115 MarouaTel. +237 229 1871E-mail: [email protected]

ACRA CiadBP 1099 - N’DjamenaTel. +235 251 9223Fax +235 251 6253E-mail: [email protected]

ACRA EcuadorCalle Alemania 616 y Mariana de JesúsQuitoFax/Tel. +593 2 2529692 / +593 2 2546023 E-mail: [email protected]

ACRA HondurasEntrada Principal de MarcalaCiudad Nueva, HondurasTe. +504 96945042Email: [email protected]

ACRA NicaraguaCalle Carmen Casa No.523,Reparto S. Juan, de la UNIVAL 1/2 Cuadra al SurCalle el Carmen 523, Managua, NicaraguaTel. + 505 2277 4676Fax + 505 2277 4888 E-mail: [email protected]

ACRA El SalvadorAvenida. Los Cedros 1019, Urbanización Universitaria, San Salvador, El SalvadorTel +503 22254588Fax +504 22254588Email: [email protected] +503 72346071

ACRA SenegalUfficio di Dakar :Villa n. 10011Quartier Sacre Coeur III - DakarTel. +221 33 827 6413Fax +221 33 867 1910E-mail: [email protected]

Ufficio di Ziguinchor:41, HLM Boudody Tel. +221 33 991 3526E-mail: [email protected]

ACRA TanzaniaUfficio di Njombe:c/o Nazareth CenterP.O. BOX 807 - Njombe - Iringa RegionTel: + 255 753 168 065Fax. +255 782 776 7952E-mail: [email protected]

Ufficio di Zanzibar :PO Box 3067, Shangani - Stone Town - ZanzibarTel. +225 773 152107

Sedi ACRA in Italia e nel mondo

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bilancio sociale 2008

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bilancio sociale 2008

Conto corrente postale: CCP n° 14268205Conto corrente bancario: Banca Prossima - IBAN: IT49 V033 5901 6001 0000 0001 475Conto corrente bancario: Banca Popolare di Milano - IBAN: IT78 S055 84017 0600 0000 0081 83Carta di credito: sul sito www.acra.it

Deducibilità fiscale delle donazioniIl vostro contributo ad ACRA è fiscalmente deducibile; non è richiesta nessuna particolare modalità per effettuare il versamento, ma è necessario conservare la ricevuta dei versamenti ai fini fiscali.

L’articolo 14 del Decreto Legge 35/2005 (decreto legge sulla competitività) ha modificato le regole per usufruire dei benefici fiscali a fronte di liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche e da enti soggetti all’imposta sulle società a favore di ONLUS. In particolare sono deducibili dal reddito fino al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di euro 70.000 all’anno.

Come sostenere ACRA

5 x 1000 a favore di ACRA

È possibile sostenere i progetti di ACRA devolvendole il 5x1000 delle tasse. Lo stesso speriamo che sia con-fermato anche per gli anni futuri.

A tale fine è necessario firmare nel riquadro dedicato alle Onlus e scrivendo sotto la firma del contribuente il codice fiscale di ACRA: 97020740151.

I modelli di dichiarazione utilizzabili sono:

- Modello integrativo CUD dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente. Il modello va richiesto al proprio datore di lavoro o ente pensionistico.- Modello 730/1-bis dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente.- Modello Unico dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente.

Ricordiamo che la devoluzione del 5x1000 alle Onlus non costituisce un costo per chi effettua la dichiarazio-ne dei redditi, ma rappresenta una piccola parte della destinazione delle imposte.

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ACRA ringrazia tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari, i sostenitori e i finanziatori dei progetti, delle campagne e delle attività che, anche nel 2008, le hanno permesso di proseguire l’azione iniziata 40 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo.