ELABORATO
TOI.D.01.G01.00 RELAZIONE GENERALE
DOCUMENTI GENERALI
PROGETTO DEFINITIVO
CONSULENTI
DIRETTORE TECNICO: Arch. Sandro Peritore
DATA
09/15
DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO
emissione Giaretto Peritore0
REV.
1
2
T2/21096/PP/12/B001
PROTOCOLLO
PROGETTISTA Arch. Sandro Peritore
Ing. Andrea GiarettoCAPO COMMESSA
COLLABORATORI
C.C.I.A.A.TORINOVia Carlo Alberto, 16
10123 TORINO
ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO
CENTRO CONGRESSI TORINO INCONTRA
Sede legale: Piazza Sallustio, 21 - 00187 Roma
C.F./P.I. 04786421000
Capitale Sociale 1.318.941,00
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: dott. Marco Minarelli
Direzione Tecnica ed Amministrativa:
Corso Regio Parco, 29 - 10152 Torino
Filiale di Roma:
Via Toscana, 42/2 - 00187 Roma
IMPIANTI FLUIDOMECCANICI: Ing. Luciano Ghia
IMPIANTI ELETTRICI: Ing. Luigi Tannoia
OPERE STRUTTURALI: Ing. Natale Giovinazzi
ACUSTICA: Ing. Matteo Bosia
Arch. Fabrizio Magnaguagno Arch. Alessandra Sconfienza
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TORINO INCONTRA – ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO ............................................... 2
1.1 Premessa ............................................................................................................................................. 2
1.2 Inquadramento dell’area di intervento ............................................................................................. 4
1.3 Variazioni intervenute dal Progetto Preliminare ............................................................................. 6
1.4 Inquadramento interventi .................................................................................................................. 7
1.5 Normativa di riferimento .................................................................................................................... 8
1.5.1 Pareri acquisiti da parte degli Enti competenti ................................................................................. 9
1.6 Stato di Fatto ....................................................................................................................................... 9
1.6.1 Impianti elettrici ................................................................................................................................ 9
1.6.2 Impianti meccanici ............................................................................................................................ 9
1.6.3 Impianti idrici antincendio ............................................................................................................... 10
1.6.4 Architettura ed edilizia .................................................................................................................... 10
1.6.4.1 Controsoffitti: .......................................................................................................................... 131.6.4.2 Pavimenti: .............................................................................................................................. 131.6.4.3 Pareti verticali: ....................................................................................................................... 13
1.7 Definizione della scelta progettuale ............................................................................................... 13
1.8 Il Progetto .......................................................................................................................................... 16
1.8.1 Premessa ....................................................................................................................................... 16
1.8.1.1 Aspetti geologici, topografici, idrologici e geotecnici ............................................................. 161.8.1.2 Interferenze, espropri ............................................................................................................ 161.8.1.3 Paesaggio ed ambiente ......................................................................................................... 171.8.1.4 Disponibilità delle aree .......................................................................................................... 181.8.1.5 Disponibilità / interferenze con pubblici servizi ...................................................................... 181.8.1.6 Impianti e servizi esistenti ...................................................................................................... 181.8.1.7 Barriere architettoniche ......................................................................................................... 18
1.8.1 I contenuti del progetto ................................................................................................................... 19
1.8.2 Impianti elettrici .............................................................................................................................. 19
1.8.3 Impianti meccanici .......................................................................................................................... 20
1.8.3.1 Impianto ad aria per la climatizzazione ................................................................................. 201.8.3.2 Impianto estrazione fumi ....................................................................................................... 211.8.3.3 Impianto di spegnimento ad acqua ....................................................................................... 21
1.8.4 Opere edili e strutturali ................................................................................................................... 22
1.8.4.1 Opere Edili ............................................................................................................................. 221.8.4.2 Opere strutturali ..................................................................................................................... 23
1.8.5 Smaltimenti e discariche ................................................................................................................ 23
1.8.5.1 Discariche .............................................................................................................................. 24
1.9 Iter progettuale .................................................................................................................................. 24
1.10 Cronoprogramma fasi attuative ...................................................................................................... 25
1.11 Aspetti economici ............................................................................................................................. 26
1.12 Documenti ed elaborati del Progetto Definitivo ............................................................................ 27
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TORINO INCONTRA – ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO
1.1 PREMESSA
La Camera di Commercio di Torino, oltre alla prestigiosa sede di via Carlo Alberto a Torino
ospitata all’interno degli spazi di Palazzo Birago di Borgaro, dispone di uffici e settori operativi
localizzati in una ampia area antistante Piazza Valdo Fusi.
Tale area delimitata dalle vie Giolitti, San Francesco da Paola e Via Cavour è caratterizzata dalla
presenza di due edifici dotati di una fortissima connotazione architettonica oltre che di una elevata
incisività sugli eventi socio economici del passato più e meno recente della città di Torino. Si tratta:
da un lato dell’edificio che ha storicamente ospitato la Borsa Valori di Torino, progettata
dagli architetti Gabetti e Isola, e dall’ing. Raineri all’ inizio degli anni ’50 ed ultimato nel ‘57,
dall’altro del Palazzo Affari progettato dagli architetti Carlo Mollino, Carlo Graffi, Alberto
Galardi e Antonio Migliasso alla fine degli anni ’60, che ospita sia la sede degli uffici
operativi e degli sportelli al pubblico della Camera di Commercio, sia i locali del Centro
Congressi Torino Incontra.
Vista aerea dell’area
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Proprio il Centro Congressi Torino Incontra, sicuramente considerabile punto di riferimento
dell’attività congressuale della città, risulta essere l’oggetto del progetto Definitivo di cui la presente
relazione costituisce parte integrante ed i cui contenuti sono finalizzati a descrivere gli interventi che
si rendono necessari per realizzarne l’adeguamento impiantistico sia sotto il profilo elettrico che sotto
il profilo degli impianti meccanici e per la protezione antincendio.
Obiettivo della presente relazione è quindi quello di illustrare gli interventi previsti per allineare gli
attuali spazi del centro congressi Torino Incontra alle normative vigenti sia dal punto di vista della
sicurezza che dal punto di vista del comfort e del consumo energetico.
Benché inaugurato nel 1991, e pertanto frutto di un progetto sviluppato tra la fine degli anni ’80 e
l’inizio degli anni ’90 dall’arch. Vidili, il Centro Congressi esprime una fortissima “personalità” che,
nonostante l’evoluzione dei canoni di progettazione avvenuta nei successivi 20 anni, esige molta
attenzione e rispetto nel momento in cui si debbano studiare interventi modificativi, quant’anche rivolti
esclusivamente all’adeguamento impiantistico, come nel caso in oggetto.
Quello sopra descritto è il motivo per cui, l’approccio progettuale utilizzato come filo conduttore
per la definizione degli interventi edilizi complementari all’adeguamento impiantistico oggetto della
presente, sarà quello della massima conservazione dei canoni estetici originari, ovviamente con
riguardo alla normativa vigente in termini di caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali impiegati,
garanzia di ispezionabilità, manutenibilità e durata.
Come meglio descritto in seguito, il progetto definitivo di cui alla presente relazione è stato
preceduto da:
- progetto Preliminare redatto nell’anno 2013
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1.2 INQUADRAMENTO DELL’AREA DI INTERVENTO
Il centro congressi Torino Incontra si colloca prevalentemente e con riferimento alla quasi totalità
delle sale, all’interno del volume del fabbricato di Palazzo Affari tuttavia tutta la zona di accesso, foyer
ed accoglienza occupa un’ampia area posta a lato della ex Borsa nonché al di sotto della Via Nino
Costa.
I locali sono collocati quasi esclusivamente ai piani primo e secondo interrato del Palazzo Affari a
meno di una porzione degli spazi comuni che costituisce il secondo ingresso lato via Giolitti e che è
localizzato al piano terra.
I locali tecnici del centro sono localizzati prevalentemente ai piani terra, primo interrato e secondo
interrato, per quanto concerne l’impiantistica elettrica, al piano terzo interrato per quanto riguarda gli
impianti meccanici e di climatizzazione e le centrali tecnologiche.
Complessivamente pertanto le aree di pertinenza del Centro impegnano, benché con estensione
e destinazione diversa, quattro piani. Nello specifico:
piano estensione Utilizzo
Terra 405 mq Ingresso foyer
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Primo interrato 2550 mq Sale convegni
Secondo interrato 2530 mq Sale convegni
Terzo interrato 1650 mq Locali tecnici
Anche gli interventi previsti nel presente progetto hanno estensione e caratteristica differente a
seconda dei piani tuttavia la connotazione degli stessi obbligherà ad interferire con tutti i locali,
indistintamente, poiché si interverrà sul cuore tecnologico del centro, indispensabile per garantire allo
stesso e ai propri utenti:
fruibilità
sicurezza
comfort termoigrometrico
comfort luminoso
Come emergerà in modo più chiaro nel corso dell’approfondimento prodotto nei successivi
paragrafi è possibile affermare che, mentre l’intervento elettrico comporta una quasi totalità di
intervento all’interno dei locali del centro congressi localizzati ai piani terra e primo/secondo interrato,
l’intervento sugli impianti meccanici ed antincendio è ugualmente distribuito tra il piano terzo interrato
ed i piani soprastanti.
Trattandosi di adeguamento impiantistico e non di ristrutturazione completa del Centro Congressi,
gli interventi edilizi previsti saranno quelli strettamente complementari alla realizzazione delle opere
impiantistiche sopra citate ed avranno, una valenza architettonica quando gli interventi impiantistici
comporteranno interferenze consistenti con gli elementi architettonici e di finitura esistenti, una
valenza strutturale quando gli interventi impiantistici comporteranno l’installazione di apparecchiature
aventi rilevanza dal punto di vista dei carichi piuttosto che dei transiti e delle forometrie ad essi
relative, semplice valenza di assistenza muraria negli altri casi.
Gli interventi edilizi si svilupperanno pertanto, analogamente con quelli impiantistici, tanto
all’interno dei locali tecnici quanto all’interno del centro congressi.
In sintesi gli interventi previsti saranno localizzati principalmente come segue:
- Impianti elettrici:
o piano terzo interrato – zona promiscua tra locali tecnici di Torino Incontra e locali
tecnici e magazzini della CCIAA - limitatamente al locale tecnico UTA ed alle zone
distributive / locali / magazzini che permettono il raggiungimento dei cavedi verticali
verso i piani superiori;
o piano secondo interrato – interamente di pertinenza del Centro Congressi – tutti i locali
o piano primo interrato - interamente di pertinenza del Centro Congressi – tutti i locali
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o piano terra – suddiviso tra zone di esclusiva pertinenza del Centro Congressi e zone di
esclusiva pertinenza della CCIAA – limitatamente ai locali di pertinenza del Centro
Congressi
o zona giardino via Nino Costa - limitatamente ai locali cabina elettrica e gruppo
elettrogeno ed al locale magazzino posto al di sotto della rampa pedonale di accesso
- Impianti meccanici e di protezione antincendio: la localizzazione degli interventi è analoga a
quella descritta per gli impianti elettrici con l’aggiunta di:
o piano ammezzato corpi di quinta - zona interamente di pertinenza della CCIAA con
particolare riferimento ai locali della Biblioteca - limitatamente ai due locali deposito libri
collocati in adiacenza della scala proveniente dal terzo interrato;
o piano parcheggio - zona interamente di pertinenza della CCIAA – limitatamente alla
porzione di copertura piana esistente tra i due Corpi di Quinta;
- Opere edili e strutturali: trattandosi di opere complementari e/o propedeutiche alla
realizzazione dell’intervento impiantistico, la localizzazione degli interventi edili e strutturali
corrisponde con quella descritta per le varie tipologie di interventi impiantistici con una
concentrazione maggiore prevista ai piani primo e secondo interrato.
Con riferimento a quanto sopra è importante considerare che, benché le aree oggetto di intervento
siano inserite all’interno di un complesso edilizio più esteso, la loro distribuzione e conformazione,
nonché la configurazione degli accessi, delle uscite di emergenza e dei collegamenti verticali sono tali
da consentire una interferenza decisamente limitata del cantiere rispetto alle altre funzioni della
Camera di Commercio che rimarranno operative nel corso dei lavori, come illustrato in un apposito
paragrafo della presente relazione.
1.3 VARIAZIONI INTERVENUTE DAL PROGETTO PRELIMINARE
Il progetto Definitivo cui la presente relazione si riferisce, è stato sviluppato coerentemente con i
contenuti del progetto Peliminare rispetto al quale tuttavia presenta una serie di interventi aggiuntivi
finalizzati al miglioramento della sicurezza antincendio.
Mentre infatti il progetto preliminare era focalizzato esclusivamente sull’adeguamento degli
impianti elettrici e degli impianti meccanici per la parte di climatizzazione aeraulica, il progetto
definitivo è stato integrato anche con una serie di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza
attiva per la protezione dagli incendi resisi necessari a seguito della scadenza del Certificato di
Prevenzione Incendio e la conseguente necessità di rinnovo.
Tali interventi, inseriti all’interno di un progetto antincendio redatto in collaborazione con l’ing
Leonardo Corbo ed approvato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Torino in data 14 ottobre 2014,
riguardano essenzialmente:
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- la realizzazione di un impianto di estrazione fumi con relativa compartimentazione ai fumi a
servizio del Centro Conressi ed interventi edilizi e strutturali connessi;
- l’integrazione dell’impianto di spegnimento fisso esistente mediante realizzazione di stazione di
pressurizzazione con relativa vasca di accumulo, ed interventi edilizi e strutturali connessi.
Si precisa per sola completezza di informazione che il Centro Congressi ad oggi prosegue la sua
attività Congressuale in quanto dotato, nel periodo transitorio intercorrente fino alla realizzazione delle
opere di adeguamento, di un Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio, condiviso con il locale
comando provinciale dei Vigili del Fuoco, periodicamente aggiornato e integrato qualora necessario.
1.4 INQUADRAMENTO INTERVENTI
Come accennato nei paragrafi che precedono, l’esigenza di intervenire sul centro congressi
Torino Incontra nasce principalmente dalla necessità di adeguare l’impiantistica elettrica, meccanica e
per la protezione antincendio attiva e passiva, alle mutate normative di riferimento oltre che alla
progressiva riduzione della efficacia ed efficienza dei sistemi.
Non ultima, trattandosi di interventi impiantistici, la volontà di voler incidere in modo significativo
sugli aspetti energetici del centro, ottimizzandone costi gestionali e consumi di energia primaria.
Dal punto di vista degli impianti elettrici, il mutato panorama normativo, a partire dell’introduzione
della norma di prevenzione incendi sui locali di Pubblico Spettacolo del 1996 fino agli ultimi
aggiornamenti delle norme CEI di riferimento, ha introdotto obblighi, esigenze prestazionali dei
componenti e necessità di impianti di protezione, dalle quali non si può prescindere nell’ottica di voler
offrire spazi all’avanguardia tanto dal punto di vista impiantistico che da quello della sicurezza, sia
generale che antincendio. A ciò si affianca l’importante tema del contenimento dei consumi energetici
affrontato da recenti norme, quali il D.Lgs 192 e s.m.i, cui è opportuno dare riscontro con interventi
che consentano di ottenere in prima battuta buoni margini di miglioramento.
In tale direzione vanno pertanto le soluzioni previste all’interno del presente progetto, che puntano
al miglioramento ed alla integrazione di tutti gli aspetti finalizzati alla sicurezza con contestuale
ottimizzazione energetica, per il cui approfondimento si rimanda ai paragrafi che seguono ma
principalmente alle relative sezioni progettuali.
Poiché gli interventi sono per lo più incentrati sulle distribuzioni elettriche per illuminazione,
impianti di rivelazione ed emergenza, gli stessi interesseranno prevalentemente la zona dei soffitti e
controsoffitti.
Dal punto di vista degli impianti meccanici, poiché l’età dei componenti si sta riflettendo sulla
riduzione di efficienza con conseguenti risvolti sul comfort e sui costi di manutenzione, l’approccio è
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analogo a quello descritto per gli impianti elettrici e si pone come obiettivo l’ottimizzazione del
benessere termoigrometrico alla luce, anche in questo caso, delle più recenti normative sui criteri di
distribuzione dell’aria e di risparmio energetico. Poiché il Centro dispone prevalentemente di un
sistema di climatizzazione a tutta aria, gli interventi saranno concentrati su quest’ultimo e quindi sulle
UTA e sulla relativa rete di canali per la distribuzione dell’aria localizzata ai vari piani prevalentemente
all’interno dei soffitti e controsoffitti.
Dal punto di vista dell’impiantistica attiva finalizzata alla protezione antincendio, poiché l’attuale
rete fissa di spegnimento ad idranti non garantisce le prestazioni di pressione e portata previste dalla
norma antincendio relativa ai Locali di Pubblico Spettacolo, lo steso verrà integrato asservendolo ad
una nuova stazione di pressurizzazione dedicata con accumulo. Inoltre come previsto dal progetto
antincendio il entro verrà dotato di compartimentazione ai fumi con relativo impianto dedicato di
estrazione degli stessi. Sia l’impianto idrico che quello di estrazione prevedono interventi localizzati
prevalentemente nella zona dei soffitti e dei controsoffitti.
Gli aspetti sopra descritti comportano necessariamente l’obbligo di intervenire su alcuni elementi
architettonici che costituiscono la finitura dei locali del centro congressi e che saranno finalizzati in
primo luogo a consentire l’intervento sugli elementi impiantistici e conseguentemente, a ripristinare le
caratteristiche funzionali degli stessi.
In tale ottica, la prevalente localizzazione degli interventi sopra descritti oltre che il crescente
vincolo di spesa introdotto dalle recenti norme per il contenimento delle spese degli Enti Pubblici,
hanno indotto la proprietà ad operare delle scelte prioritarie che hanno di fatto portato a limitare gli
interventi edilizi alla sostituzione dei controsoffitti, alle assistenze murarie ed alle opere strutturali
complementari alla realizzazione degli impianti.
Gli interventi si inquadrano pertanto nell’ambito del dpr 380/2001, all’interno della manutenzione
straordinaria finalizzata al rinnovamento ed alla integrazione di impianti nonché alla sostituzione di
elementi di finitura.
1.5 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Oltre alla normativa di settore finalizzata alla progettazione ed alla realizzazione degli impianti
elettrici e meccanici alla buona regola dell’arte (norme CEI e norme UNI), per i quali si rimanda alle
specifiche relazioni tecniche, la norma di riferimento principale è costituita dal Dm 19 agosto 1996
“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed
esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo”.
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1.5.1 Pareri acquisiti da parte degli Enti competenti
Come sopra accennato, preliminarmente alla redazione del progetto definitivo è stato acquisito il
Parere di Conformità Antincendio pratica n. 27728 prot. N.0032984 rilasciato dal comando provinciale
dei Vigili del Fuoco di Torino in data 14 ottobre 2014.
1.6 STATO DI FATTO
1.6.1 Impianti elettrici
Il centro congressi Torino Incontra è alimentato da una Cabina Elettrica indipendente che, sita la
piano terrà in prossimità dell’ingresso principale da via Nino Costa, fornisce energia a tutti gli impianti
del centro stesso attraverso quadri elettrici dislocati in locali appositi ai piani primo e secondo
interrato.
Gli spazi di accoglienza e le sale dispongono di impianto di illuminazione del tipo acceso / spento,
non dimmerabile, con corpi illuminanti incassati nei controsoffitti, integrati con luci di scena regolabili
aventi la funzione di sopperire alla mancanza di regolazione dell’impianto principale.
L’illuminazione di sicurezza, integrata con l’impianto principale non dispone della necessaria
ridondanza ed inoltre la distribuzione elettrica, risalente all’epoca di costruzione del centro, non è
realizzata con cavi resistenti al fuoco. Discorso analogo vale per l’impianto di rivelazione fumi oltre
che per l’impianto di diffusione acustica per le emergenze.
L’alimentazione elettrica degli elementi per l’impiantistica meccanica, localizzati al piano terzo
interrato, è indipendente dalla cabina elettrica del centro congressi in quanto derivata dalla cabina
elettrica di Palazzo Affari localizzata ala piano terzo interrato dell’edificio. Ciò di fatto consente di
affermare che vi è indipendenza elettrica tra i piani primo e secondo interrato, ed il piano terzo
interrato.
Come sopra accennato l’attuale conformazione e dotazione dell’impiantistica elettrica e degli
impianti speciali non consente il rispetto della normativa antincendio vigente e necessità di essere
completamente adeguata al fine di elevare il livello di sicurezza del centro.
1.6.2 Impianti meccanici
L’intero centro congressi è climatizzato mediante impiego prevalente di impianto del tipo a tutta
aria. Fanno eccezione alcune zone degli spazi comuni così come alcune salette minori (Mollino,
Stampa) e la sala Polivalente (Torino Hall), dotate di impianto misto a ventilconvettori ed aria
primaria.
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Le centrali tecnologiche per la produzione dei fluidi caldi e freddi (centrale termica e centrale
frigorifera), sono dislocate in parte al piano terzo interrato (gruppi frigoriferi) in parte al piano
copertura (centrale termica e torri evaporative). La produzione dei fluidi caldi e freddi è del tipo
centralizzato in quanto in comune con gli impianti di Palazzo Affari.
Le centrali tecnologiche per la distribuzione secondaria dei fluidi caldi e freddi verso i
ventilconvettori (sottocentrali) nonché per la distribuzione dell’aria verso le sale (UTA), sono
localizzate al piano terzo interrato e di tipo esclusivo. Nel caso specifico al piano terzo interrato le
Unità di trattamento aria sono dislocate in tre zone, un locale di medie dimensioni che ne ospita 4
posto in adiacenza all’intercapedine lato via Nino Costa, un piccolo locale in adiacenza
all’intercapedine lato via Giolitti che ne ospita 1, e l’intercapedine stessa che ospita l’ultima per un
totale di n. 6 UTA.
La presa di aria esterna delle UTA avviene: attraverso intercapedine, messa in collegamento con
l’esterno mediante cavedio verticale che si attesta in sommità del corpo di Quinta lato via Nino Costa,
per le prime 4 UTA; attraverso canali di presa aria esterna che si attestano con cavedio verticale
sfociante sulla copertura piana posta tra i due corpi di Quinta, per le restanti 2 UTA.
Come sopra accennato, alla luce della graduale perdita di prestazione delle UTA, si rende
indispensabile provvedere al loro rinnovamento al fine di garantire le prestazioni ed il comfort previsto
dalla norma vigente in termini di volumi di ricambio, qualità dell’aria e recupero energetico.
1.6.3 Impianti idrici antincendio
Il Centro Congressi, così come l’intero fabbricato del Palazzo Affari, è dotato di un impianto di
spegnimento ad acqua dotato di idranti.
La rete di alimentazione degli idranti che si sviluppa ad anello all’interno dell’intercapedine
dell’edificio e del piano terzo interrato risulta direttamente collegata alla rete idrica comunale mediante
alimentazione dedicata.
Dalle ultime prove funzionali effettuate sugli idranti nel marzo 2015 è emerso che la rete idrica non
fornisce le prestazioni previste dalle norme vigenti.
Alla luce di quanto sopra si rende necessario dotare l’impianto di una stazione di pressurizzazione
asservita ad un accumulo idrico.
1.6.4 Architettura ed edilizia
Il Centro congressi è complessivamente costituito dai locali / sale / spazi di seguito sinteticamente
elencati:
Piano terra: Foyer con accesso da via Giolitti, servizi igienici, locali tecnici/ servizio;
Piano Primo interrato: Reception, Sala Einaudi, Sala Giolitti, Sala Sella (parte alta), Sale Juvarra,
Mollino, Guarini, guardaroba, uffici di pertinenza, servizi igienici.
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Estratto qualitativo del piano primo interrato
Piano Secondo Interrato: Sala Cavour, Sala sella (parte bassa), sala polivalente Torino Hall, Sala
Antonelli, sala stampa, guardaroba, uffici di pertinenza, servizi igienici;
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Estratto qualitativo del piano secondo interrato
Piano Terzo Interrato: locali tecnici per Unità di trattamento Aria a servizio del centro congressi.
Come sopra accennato il piano terzo presenta promiscuità di locali che risultano prevalentemente di
pertinenza del Palazzo Affari ed in parte di pertinenza del Centro Congressi.
Il Centro Congressi è caratterizzato, come accennato, da un insieme omogeneo e coordinato di
finiture che restituiscono un apprezzabile Unicum architettonico.
Nello specifico i locali sono contraddistinti da una prevalenza di tonalità grigie distribuite su:
finiture in stucco veneziano alle pareti, tessuti e materiali lapidei per soffitti e pavimenti, cui sono
abbinate tinte decisamente più incisive (rosso) per sottolineare dettagli che si ripetono a tutti i piani
quali: anemostati per la distribuzione dell’aria, casse acustiche, struttura dei controsoffitti, rivestimenti
metallici di pilastri ecc..
Ogni sala è poi caratterizzata da una colorazione diversa degli arredi (poltrone) che rende
ciascuna Sala maggiormente distinguibile dall’altra tuttavia, a parte gli arredi fissi, la tipologia di
finiture utilizzata per pareti e soffitti, è ricorrente è costituisce elemento di unione tra tutti gli ambienti.
Le finiture sono di fatto catalogabili come segue:
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1.6.4.1 Controsoffitti:
I controsoffitti rivestono un importante ruolo sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista
tecnologico. All’interno di essi transitano infatti tutte le distribuzioni impiantistiche del centro
congressi, a partire dall’illuminazione fino ad arrivare all’aria. Si possono identificare sinteticamente le
seguenti tipologie:
controsoffitti del tipo a quadrotte, rivestite in alcantara di colore grigio, su struttura
metallica rossa per le parti comuni e per la Sala Torino Hall, con bordature perimetrali
e velette verticali in pannelli metallici anch’essi di colore rosso. Altezza di posa
mediamente 3,50 m.
controsoffitti in doghe metalliche di dimensione 4x4x4 cm, spessore 12/10, per tutte le
sale minori (Giolitti, Einaudi, Mollino, Juvarra , Antonelli), per i servizi igienici e per i
locali di servizio e tecnici, con montaggio in piano e, in taluni casi (sala Giolitti e
Einaudi), con montaggio a volta. Anche in questo caso bordature perimetrali in pannelli
metallici. Altezza di posa mediamente 3,50 metri.
controsoffitto a gusci preformati in gesso di grande dimensione in gesso (1,60 m x
13,00 m) per la sala principale denominata Cavour. Altezza di posa pari a circa 6 metri;
controsoffitto a setti verticali curvati in gesso per la Sala Sella con conformazione a
parlamentino. Altezza di Posa variabile da 3,00 m a 4,50 m.
controsoffitto con impiego di pannelli in gesso di grandi dimensioni per la zona foyer.
Altezza di posa variabile, in taluni casi superiore a 6 metri.
1.6.4.2 Pavimenti:
Le pavimentazioni sono caratterizzate da impiego di materiale lapideo per tutte le parti comuni, il
foyer, la sala Torino Hall, e l’impiego di moquette personalizzata per tutte le sale.
1.6.4.3 Pareti verticali:
Prevalente utilizzo di finitura in stucco veneziano per le parti comuni, tessuto per le sale con
eccezione della Sala Cavour caratterizzata dalla presenza di boiserie in legno fresato.
I materiali sopra descritti sono tutti dotati di certificazioni di razione al fuoco coerenti con la norma
anti incendio depositate presso il comando dei vigili del fuoco di Torino.
1.7 DEFINIZIONE DELLA SCELTA PROGETTUALE
Alla luce dello stato dei luoghi, della configurazione impiantistica descritta nei precedenti paragrafi,
si sono individuati, sulla scorta delle esigenze trasmesse dalla Committenza oltre che delle esigenze
emerse successivamente alla approvazione del Progetto Preliminare nonchè delle evidenze emerse
nel corso dei sopralluoghi di approfondimento propedeutici allo sviluppo del progetto Definitivo:
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1. gli aspetti da soddisfare, suddivisi per grado di importanza e per finalità
2. la correlazione tra gli aspetti di cui al punto 1 e il panorama normativo vigente
Sulla base dei punti di cui sopra, si sono pertanto sviluppate le scelte progettuali ed i conseguenti
contenuti progettuali che verranno descritti nei paragrafi successivi ed approfonditi nelle rispettive
parti tematiche specialistiche.
ESIGENZA CAUSA FINALITA LIVELLO DI
PRIORITA’
OBBLIGONORMATIVO
ADEGUAMENTO IMPIANTI ELETTRICI
Difformità rispetto alla normativa intervenuta dall’epoca della costruzione
Sicurezza Alto x
Riduzione consumo energetico Costi di esercizio Alto x
ADEGUAMENTO IMPIANTI MECCANICI E ANTINCENDIO
Riduzione della prestazione degli impianti di trattamento aria
Comfort Sicurezza Salute occupanti
Alto x
Adeguamento delle prestazioni della rete idranti
Sicurezza Antincendio
Alto x
Innalzamento del livello di sicurezza in caso di esodo
Sicurezza Alto x
OPERE EDILI / STRUTTURALI
Le opere edili e strutturali sono di fatto configurabili come interventi propedeutici e complementari alle opere di adeguamento impiantistico e pertanto conseguenza dell’entità di questi ultimi. Come tali, la loro finalità sarà quella di rendere eseguibili i singoli interventi impiantistici e conseguentemente il relativo livello di priorità sarà alto. L’obbligo normativo potrebbe intervenire nel momento in cui si manifestasse la necessità di sostituire alcuni elementi edilizi che potrebbero non risultare più adeguati alla normativa vigente.
Con riferimento alla tabella sopra riportata, è opportuno considerare quanto segue:
1. L’adeguamento normativo degli impianti elettrici, oltre a riguardare aspetti connessi con la
quadristica, fa riferimento a tutto quanto concerne il concetto di ridondanza
dell’illuminazione di sicurezza. Intervenire sull’illuminazione di sicurezza comporta
l’adeguamento della stessa alle normative vigenti alla data odierna, con particolare
riferimento alle caratteristiche di resistenza al fuoco dei cablaggi; Lo stesso dicasi per
l’impianto di rilevazione fumi e diffusione sonora.
2. L’evoluzione delle esigenze di utilizzo dei locali coinvolge, tra le altre cose, la necessità di
aggiungere alla scenica di sala, la possibilità di creare scenari predefiniti che ad oggi non
sono possibili con l’impianto esistente in quanto i corpi illuminanti non sono dimmerabili.
(La parte di effetti luminosi oggi è gestita nelle varie sale, con fari aggiunti
successivamente in prossimità dei tavoli oratori). Dotare l’impianto di illuminazione di corpi
illuminanti del tipo regolabili comporta la sostituzione del corpo illuminante stesso e la
dotazione con reattori elettronici.
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3. Considerato che, nel periodo di impiego del centro, l’illuminazione è sempre accesa, il
consumo energetico complessivo per illuminazione può subire una notevole riduzione
attraverso l’impiego di corpi illuminanti di ultima generazione a l.e.d., in grado di abbattere
come minimo del 20% il fabbisogno di energia primaria;
4. L’adeguamento degli impianti di climatizzazione, alla luce della progressiva
degenerazione delle prestazioni fornite dalle Unità di Trattamento Aria in termini di portata
introdotta in ambiente, comporta la necessità di sostituire le UTA con nuove in grado di
soddisfare le portate nominali previste consentendo il conseguente allineamento con i
criteri di salubrità e igiene dei locali;
5. Con riferimento alle indicazioni fornite in sede di riunione preliminare con la Commissione
di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo di Torino, si evidenzia la necessità,
conseguentemente alla sostituzione di tutte le UTA per le motivazioni sopra descritte, di
adeguare le portate di aria introdotte nei locali alla norma UNI attualmente vigente;
6. La più recente norma UNI riferita alle portate d’aria da introdurre all’interno di locali di
pubblico spettacolo ha sostanzialmente incrementato la quantità di aria da trattare, con
conseguente aumento delle dimensioni fisiche degli apparati (UTA) nonché della rete di
distribuzione dell’aria;
7. La norma sul risparmio energetico impone l’utilizzo di recuperatori di calore che
comportano l’ulteriore incremento dimensionale degli apparati;
8. Ai fini dell’incremento del livello di sicurezza il progetto antincendio prevede la
realizzazione di nuovo impianto di estrazione dei fumi che deve essere separato
dall’impianto di climatizzazione del Centro, prevedendo sia la estrazione dei fumi che la
reimmissione di aria esterna;
considerato altresì che:
interventi della portata di quelli con livello di priorità alta, necessitando di interagire in modo
diffuso su tutto il Centro Congressi e comportando la sospensione dell’attività del centro
stesso, non possano essere ripetuti con una periodicità limitata nel tempo;
la Commissione di Vigilanza richiede che, ai fini dell’adeguamento alla norma UNI riferita
alle portate di aria, qualora non si possa prescindere dalla sostituzione delle UTA, si
intervenga non solo su quest’ultime bensì sull’intero impianto, ovvero sui canali di
distribuzione;
l’intervento sui canali di distribuzione dell’aria, così come la realizzazione del nuovo
impianto di estrazione dei fumi può essere effettuato esclusivamente previa apertura di
tutti i controsoffitti esistenti;
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1.8 IL PROGETTO
1.8.1 Premessa
Alla luce delle considerazioni sopra riportate, nei paragrafi che seguono vengono descritte in
modo dettagliato le opere riferite alla soluzione progettuale conseguente.
Per maggiore completezza di trattazione si segnala tuttavia che alcuni aspetti rientranti
nell’articolazione prevista dall’art. 25 del DPR 207/2010 relativamente ai contenuti della relazione
illustrativa, non vengono approfonditi poiché non applicabili in relazione alla tipologia, l’entità e la
categoria dell’intervento.
1.8.1.1 Aspetti geologici, topografici, idrologici e geotecnici
Gli interventi di cui al progetto definitivo non prevedono interazione né manomissione del
sottosuolo e si sviluppano per la totalità all’interno di fabbricati esistenti fatta eccezione per il
posizionamento di elementi impiantistici al piano parcheggio. Non si rende pertanto necessario riferire
in merito agli aspetti riguardanti la geologia, la topografia, l'idrologia e la geotecnica;
1.8.1.2 Interferenze, espropri
Come detto nei precedenti paragrafi tutti gli interventi previsti dal progetto definitivo saranno
realizzati all’interno di un complesso edilizio esistente e interamente di proprietà della camera di
Commercio di Torino.
Non sussistono pertanto problematiche connesse con la necessità di realizzare espropri nel senso
stretto del termine né sono previste interferenze con proprietà di terzi o con il suolo pubblico.
C’è tuttavia da rilevare che, benché di una unica proprietà, l’edificio ospita funzioni e svolge attività
che sono riconducibili a due soggetti differenti. L’attività connessa con i servizi resi al pubblico da
parte degli uffici della Camera di Commercio presenti all’interno del palazzo Affari, l’attività
congressuale svolta da parte dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio che gestisce il Centro
Congressi.
In tale senso è quindi possibile riferire in merito alla possibile interferenza tra l’attività di cantiere e
le altre attività presenti nell’edificio oltre che alla necessità di modificare ‘utilizzo di alcuni locali per
consentire la realizzazione delle opere previste in progetto.
E’ evidente che la presenza di un cantiere finalizzato all’adeguamento impiantistico del Centro
Congressi deve essere organizzato in modo tale da non limitare né interferire con la continuità degli
uffici Camerali. In tale senso la conformazione degli spazi è tale da consentire una adeguata
separazione tra l’attività del cantiere e quella degli uffici.
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Gli spazi del centro Congressi infatti risultano completamente separati ed indipendenti dagli uffici
pertanto il cantiere e le lavorazioni svolte all’interno del Centro non interferiranno in alcun modo con i
locali di Palazzo Affari. Allo stesso modo il sistema di vie di accesso ed uscita del Palazzo Affari è
indipendente da quello del Centro Congressi e non verrà limitato con continuità.
Esistono solo due zone che nell’ambito della realizzazione degli interventi prevedono una
inevitabile interferenza con locali non di pertinenza esclusiva del Centro Congressi. Le zone in
questione sono:
- Le parti comuni del piano terzo interrato all’interno del quale è previsto il transito delle nuove
canalizzazioni per la distribuzione dell’aria dalle nuove UTA verso i piani superiori del Centro
Congressi;
- Alcuni locali del piano ammezzato della zona dei corpi di quinta, con specifico riferimento ai
due locali deposito libri presenti in adiacenza alla scala, all’interno dei quali è previsto il
transito dei nuovi canali per l’estrazione dei fumi caldi del Centro Congressi.
Per quanto riguarda la modifica della destinazione di utilizzo di alcuni locali ai fini della
realizzazione delle opere, è previsto che l’attuale deposito libri esistente al piano terzo interrato, che
ospita buona parte dei volumi della Biblioteca esistente nei Corpi di Quinta e che si trova in adiacenza
al locale tecnico in cui sono presenti le attuali UTA del Centro, venga notevolmente ridotto al fine di
ampliare il locale tecnico UTA. Tale esigenza, come deducibile da quanto riportato nei paragrafi che
precedono, deriva dalle nuove dimensioni che sono previste per le nuove UTA che oltre ad essere più
grandi saranno anche dotate, ove possibile, dei recuperatori.
1.8.1.3 Paesaggio ed ambiente
Gli interventi previsti non alterano la qualità ambientale né la salute e non comportano
conseguentemente la realizzazione dello studio di fattibilità ambientale.
Dal punto di vista paesaggistico non sono previste alterazioni dei prospetti principali dell’edifico né
l’alterazione dell’aspetto del fabbricato tali da modificare la percezione dello stesso dagli spazi
pubblici circostanti.
La realizzazione dei canali di estrazione dell’aria in adiacenza alla passerella di collegamento tra i
due corpi di quinta si configura come installazione di elementi tecnici necessari al funzionamento ed
alla sicurezza dell’edificio.
Dal punto di vista ambientale è stato verificato che l’impatto acustico del Centro verso i ricettori
esterni sia compatibile con i requisiti previsti dalla zonizzazione acustica prevista dal regolamento
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acustico della Città di Torino. Maggiori approfondimenti sono riportati all’interno della relazione
previsionale di impatto acustico allegata al progetto.
1.8.1.4 Disponibilità delle aree
Le aree oggetto di intervento risultano di proprietà del Committente e come tali potranno rendersi
disponibili all’atto della cantierizzazione delle opere previo assolvimento degli adempimenti di messa
in sicurezza e assenza di attività che verranno forniti nell’ambito delle successive fasi progettuali, con
specifico riferimento al Piano di Sicurezza e Coordinamento.
1.8.1.5 Disponibilità / interferenze con pubblici servizi
L’edificio è servito dalle reti pubbliche di fognatura, acqua potabile, alimentazione acqua per
impianto antincendio energia elettrica, gas. Gli interventi previsti non richiedono tuttavia nuovi
allacciamenti.
Non sono previste interferenze di alcun genere con le reti dei pubblici servizi.
1.8.1.6 Impianti e servizi esistenti
Nel corso dell’intervento gli impianti esistenti a servizio delle aree interessate dai lavori saranno
oggetto di rimozione e sostituzione; come tali non necessiteranno di manutenzione né di esigenza di
accessibilità da parte di terzi.
Gli impianti esistenti al piano terzo interrato, non a servizio del centro Torino Incontra bensì di
Palazzo Affari, rimarranno accessibili e manutenibili mettendo in atto le normali procedure in essere.
Per quanto riguarda l’eventuale e possibile interferenza del personale che opera le manutenzioni, con
l’impresa che effettuerà il lavoro, verranno impartite precise indicazioni sia nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento che verrà redatto nelle prossime fasi progettuali, sia nell’ambito delle riunioni di
Coordinamento organizzate dal Coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione.
1.8.1.7 Barriere architettoniche
Le opere non modificano l’attuale sistema di eccessi del Centro Congressi che risulta già
adeguato a consentire il rispetto delle norme sull’accessibilità da parte di soggetti con ridotta o
impedita capacità motoria.
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1.8.1 I contenuti del progetto
Nei paragrafi che seguono vengono affrontati ed approfondite le singole categorie di intervento,
illustrandone obiettivi e contenuti. Per gli aspetti più squisitamente impiantistici si richiamano inoltre
integralmente le relazioni specialistiche facenti parte integrante del Progetto Definitivo.
1.8.2 Impianti elettrici
Nel seguito si elencano brevemente i contenuti previsti dal punto di vista dell’intervento sugli
impianti elettrici, alla luce delle considerazioni di cui al punto precedente, rinviando alla relativa
relazione tecnica gli approfondimenti del caso.
Revisione della cabina elettrica di trasformazione e del gruppo elettrogeno, compreso
collegamenti: tale intervento consentirà di adeguare l’interruttore principale eliminando il
costo fisso del mancato adeguamento alla norma;
Rifacimento quadri elettrici BT primari e secondari e smantellamento dei vecchi;
Rifacimento di tutte le distribuzioni elettriche f.m e illuminazione fino alle utenze terminali
ed adeguamento delle canalizzazioni di contenimento:
o Distribuzione cavi per tipologia e quantità norma CEI 64-8/7 art. 752.52.1
o Sezionamento impianti per utilizzo CEI 64-8/7
o Prese di corrente adeguate e loro raggruppamento norma CEI 64-8/7 art. 752.55.1
o Adeguamento canalizzazioni norma CEI 64-8/7 art 752.52.1
Rifacimento dell’impianto di illuminazione di sicurezza attualmente non sezionato
adeguatamente, norma CEI 64-8/7 e con utenze che non riguardano la sicurezza;
Sostituzione apparecchi di illuminazione mediante impiego di corpi illuminanti con
possibilità di regolazione secondo la norma CEI 64-8/7 art. 752.55.2;
Revisione impianti fonia-dati
Revisione e ampliamento impianto rilevazione incendi e diffusione sonora (EVAC)
Alimentazione di tutti gli apparati impiantistici previsti nell’ambito del rinnovamento ed
integrazione degli impianti meccanici
Predisposizione delle canalizzazioni e dei percorsi finalizzati al successivo completamento
dell’impianto multimediale da parte del gestore.
Si rimanda alla relazione tecnica specialistica per i criteri dimensionali e progettuali relativi agli
impianti elettrici e speciali.
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1.8.3 Impianti meccanici
1.8.3.1 Impianto ad aria per la climatizzazione
Nel seguito si elencano brevemente i contenuti previsti dal punto di vista dell’intervento sugli
impianti di climatizzazione, alla luce delle considerazioni di cui al punto precedente, rinviando alla
relativa relazione tecnica gli approfondimenti del caso.
Si sottolinea che alcuni degli interventi di seguito descritti, con riferimento in particolare alla
sostituzione ed adeguamento UTA, a causa del consistente incremento dimensionale delle stesse,
comportano la necessità di reperire maggiore spazio da destinare al locale tecnico per l’ubicazione
delle UTA al piano terzo interrato.
Sostituzione UTA Sala Cavour
Sostituzione UTA Sala Sella
Sostituzione UTA Sala Giolitti
Sostituzione UTA Sala Einaudi
Sostituzione UTA Sala Torino Hall (polivalente)
Sostituzione UTA Spazi comuni
Rifacimento del sistema di pompaggio
Rifacimento del sistema di regolazione
Rifacimento del sistema di distribuzione dell’aria, dall’UTA fino alla bocchetta in sala.
La rete di distribuzione dell’aria verrà realizzata sulla base dei nuovi criteri dimensionali imposti
dall’aumento delle portate di aria di immissione e manterrà gli stessi criteri distributivi già utilizzati per
le Sale.
I percorsi dei canali di immissione ed estrazione saranno analoghi agli esistenti.
Le nuove UTA, secondo le previsioni già contenute nel progetto preliminare, verranno concentrate
all’interno di un unico locale tecnico al fin di evitarne la distribuzione in tutto il piano terzo interrato e
nelle intercapedini come nella situazione attuale.
Il locale tecnico deputato sarà pertanto costituito dal locale tecnico attuale al quale verrà
accorpato parte del deposito libri posto in adiacenza allo stesso.
Il progetto, così come già previsto dal Progetto Preliminare, non prevede alcun intervento sui
ventilconvettori che risultano efficienti e regolarmente manutenuti.
Si rimanda alla relazione tecnica specialistica per i criteri dimensionali e progettuali relativi
all’impianto di climatizzazione dell’aria.
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1.8.3.2 Impianto estrazione fumi
Nell’ambito della sezione progettuale degli impianti meccanici, come sopra accennato è prevista la
realizzazione di un nuovo impianto di estrazione fumi.
Tale impianto, dimensionato sulla base delle indicazioni fornite dalla norma UNI 9494 e sulla base
dei risultati dello studio fluidodinamico e dalla relativa relazione dell’ing. Corbo allegati al progetto
antincendio, prevede la installazione di una rete di canali di estrazione e di una rete di canali di
immissione dell’aria che risultano completamente separati dall’impianto di climatizzazione ad aria del
Centro.
L’impianto di estrazione di fumi è posto al servizio di tutte le sale che prevedono elevata presenza
di pubblico nonché degli spazi comuni che costituiscono le vie di fuga in caso di emergenza.
L’impianto di estrazione dei fumi è realizzato a zone, ciascuna zona è servita da un estrattore
dedicato il cui azionamento è gestito dall’impianto di rilevazione dei fumi del Centro.
Tale scelta deriva dalla necessità di dilazionare il tempo di accensione dell’impianto in modo tale
da non sovraccaricare il gruppo elettrogeno esistente. Di fatto ciò non penalizza in alcun modo il
funzionamento dell’impianto considerato che la accensione dello stesso dipende dalla effettiva
presenza di fumo nella singola zona.
Gli estrattori a servizio dell’impianto sono posizionati in esterno sulla porzione di copertura piana
esistente tra i due corpi di quinta. La loro collocazione è tale da non superare la sagoma del muro di
confine tra la proprietà della camera di commercio e la proprietà adiacente.
L’impianto di immissione dell’aria è invece costituito da una serie di ventilatori posti all’interno
delle intercapedini perimetrali del Centro.
1.8.3.3 Impianto di spegnimento ad acqua
L’attuale impianto di spegnimento ad acqua risulta costituito da una rete di distribuzione che
alimenta tutti gli idranti presenti all’interno del Centro oltre che del palazzo uffici ed è collegata all’
acquedotto comunale.
L’intervento in progetto prevede la realizzazione di una nuova stazione di pressurizzazione
asservita a vasca di accumulo che consenta all’impianto di spegnimento di rispondere ai requisiti
normativi richiesti.
Per l’installazione della motopompa è previsto l’utilizzo di un locale accessibile direttamente
dall’esterno e collocato al secondo piano interrato del centro, in prossimità del giardino lato via Nno
Costa.
Per la vasca di accumulo si è scelto di impiegare la vasca interrata esistente in prossimità
dell’ingresso del Centro.
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1.8.4 Opere edili e strutturali
Come accennato nella tabella al paragrafo precedente, le opere edili previste nel progetto
rivestono il ruolo di attività propedeutiche o complementari all’intervento impiantistico. Come tali
risultano comunque indispensabili e fondamentali per i seguenti aspetti:
in primo luogo renderanno eseguibili gli interventi impiantistici;
in secondo luogo restituiranno al Centro la sua configurazione architettonica;
contestualmente prevedono l’integrazione all’interno dei nuovi elementi architettonici, dei
dispositivi complementari alla sicurezza antincendio, ovvero la realizzazione delle barriere
taglia fumo per la realizzazione del sistema per la compartimentazione ai fumi
complementare all’impianto di estrazione fumi sopra descritto.
1.8.4.1 Opere Edili
Gli interventi edilizi, seppur con connotazioni differenti, saranno distribuiti in modo esteso su tutto
il centro e riguarderanno:
Piani Terra, primo e secondo interrato:
o interventi di rimozione dei controsoffitti esistenti, comprensivi della struttura
portante;
o interventi di assistenza muraria agli impianti elettrici;
o interventi di assistenza muraria agli impianti meccanici con particolare riferimento
alla revisione delle forometrie necessarie per l’adeguamento dimensionale dei
canali di distribuzione;
o interventi di ricostruzione dei controsoffitti con elementi nuovi, adeguati alle
caratteristiche architettoniche complessive del centro ovvero, tali da non
modificarne in modo sostanziale la percezione;
o interventi di ripristino puntuale di elementi di finitura non direttamente coinvolti nelle
lavorazioni ma che, tuttavia, possono necessitare di successiva ripresa;
o installazione delle barriere taglia fumo costituite da tende automatiche certificate
per l’utilizzo previsto e arrotolate all’interno di apposito cassonetto incassato
all’interno dei nuovi controsoffitti.
Piani terzo interrato:
o interventi di rimozione dei controsoffitti esistenti, comprensivi della struttura
portante;
o realizzazione di elementi murari nuovi, completi, finalizzati alla ridefinizione del
layout del locale UTA;
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o sostituzione di serramenti esistenti con nuovi aventi adeguate caratteristiche di
resistenza la fuoco o adeguata superficie di ventilazione;
o interventi di protezione degli elementi strutturali portanti e separanti esistenti nelle
zone interessate dall’intervento, ai fini di adeguarne le caratteristiche di resistenza
al fuoco alle prescrizioni della norma antincendi sui locali di pubblico spettacolo;
Oltre agli interventi sopra elencati, riveste un ruolo fondamentale tutto quanto sarà necessario
prevedere per la protezione, dagli effetti del cantiere, degli elementi di finitura ed arredo fisso non
coinvolti direttamente dai lavori ovvero:
Protezione pavimenti;
Protezione moquette e rivestimenti parietali;
Protezione arredi fissi;
Nonché tutte le opere provvisionali indispensabili per l’esecuzione degli interventi ad altezze
superiori a metri 4, con particolare riferimento al soffitto della Sala Cavour e del Foyer.
1.8.4.2 Opere strutturali
Per consentire la realizzazione dei nuovi impianti di climatizzazione oltre che la realizzazione del
nuovo sistema per l’aspirazione dei fumi caldi, è necessario prevedere alcuni interventi di natura
strutturale finalizzati alla creazione delle ampie forometrie previste per il passaggio dei canali oltre
che per la distribuzione dei maggiori carichi previsti sulla copertura piana dei corpi di quinta.
In tale senso il progetto strutturale prevede pertanto:
- la realizzazione del sistema di rinforzo e sostegno dei solai all’interno dei piani interrati e fuori
terra nella zona centrale dei corpi di quinta, propedeutici alla realizzazione delle forometrie per
il transito dei canali;
- la realizzazione del sistema per la ripartizione dei carichi previsti nell’ambito della
realizzazione dell’impianto di estrazione dei fumi, con particolare riferimento al posizionamento
dei nuovi estrattori sulla copertura piana dei corpi di quinta;
- la realizzazione dell’ampliamento delle forometrie qualora ciò si rivelasse necessario per il
transito dei nuovi canali per la distribuzione dell’aria all’interno del Centro.
Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione specialistica relativa all’intervento strutturale.
1.8.5 Smaltimenti e discariche
Il materiale di demolizione, consistente in provenienze da demolizioni di elementi in muratura o in
c.a, rimozioni di impianti (metallo), rimozioni di controsoffitti (metallo e tessuto), verranno smaltiti in
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base alla classificazione propria di ciascun rifiuto e come tale, verso le discariche appropriate per
rifiuti normali o speciali se ne ricorrerà la necessità.
Le tipologie di rifiuti previste corrispondono prevalentemente con i codici CER di seguito riportati:
- 17 04 01 rame, bronzo, ottone
- 17 04 06 stagno
- 17 04 07 metalli misti
- 17 04 11 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
- 17 08 materiali da costruzione a base di gesso
- 17 08 02 materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01
- 17 09 altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione
- 17 09 04 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione
1.8.5.1 Discariche
Sulla base dei codici di cui sopra si segnala che è presente la discarica di seguito indicata nel
raggio di 30 km dal cantiere.
Provincia TORINO
Comune CHIVASSO
Ragionesociale
SMC SMALTIMENTI CONTROLLATI SPA
Tipologia Discarica, Recupero di biogas, Solo Stoccaggio e/o Messa in Riserva
CodiceCER trattati
010408, 010409, 020104, 020110, 030101, 030105, 030301, 040109, 040209, 040221, 040222, 070299, 101208, 120105, 150101, 150102, 150103, 150104, 150105, 150106, 150107, 160103, 160106, 160112, 160116, 160117, 160118, 160119, 160120, 160214, 160216, 160304, 170101, 170102, 170103, 170107, 170201, 170202, 170203, 170302, 170405, 170407, 170411, 170504, 170506, 170508, 170904, 191001, 191002, 191201, 191203, 191204, 191205, 191207, 191209, 191212, 200101, 200102, 200110, 200111, 200138, 200139, 200140, 200202, 200301, 200303, 200307
1.9 ITER PROGETTUALE
Le scelte progettuali proposte all’interno del presente progetto definitivo saranno oggetto di
condivisione con il Committente al fine di valutarne congiuntamente la rispondenza alle esigenze.
Tali scelte potranno subire modifiche o integrazioni in base alla necessità di soddisfacimento di
esigenze specifiche tuttavia, a seguito dell’approvazione del progetto definitivo dovrà seguire l’iter di
seguito indicato:
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1. Trasmissione del progetto definitivo ai vari Enti autorizzativi preposti per l’ottenimento dei
relativi Nulla Osta all’esecuzione dell’intervento:
a. Commissione Provinciale di Vigilanza, con la quale verranno condivisi i vari aspetti
di progettazione impiantistica e di sicurezza antincendio;
b. Ufficio Tecnico del Comune di Torino per la definizione della pratica edilizia riferita
alla modifica di layout del piano terzo interrato;
2. Sviluppo del progetto esecutivo a seguito dell’approvazione del progetto definitivo e
dell’ottenimento dei pareri richiesti in fase di progettazione definitiva;
a. Nel corso della fase di progettazione esecutiva verranno effettuati gli ulteriori
sopralluoghi necessari per la definizione finale degli aspetti dimensionali e per
l’eventuale ottimizzazione dei percorsi impiantistici soprattutto riferiti ai canali per la
distribuzione dell’aria.
3. Validazione ed approvazione del progetto esecutivo;
4. Presentazione della Pratica Edilizia presso l’Ufficio tecnico del Comune di Torino.
1.10 CRONOPROGRAMMA FASI ATTUATIVE
Le fasi attuative di seguito riportate tengono conto delle fasi progettuali e della fase di esecuzione.
Non sono specificati i tempi di verifica e validazione dei progetti.
Non sono individuati i tempi per il rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti.
La fase esecutiva è stata ipotizzata suddivisa in n. 2 macrofasi che si differenziano in relazione
all’esigenza o meno di sospensione dell’attività del centro.
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MACRO ATTIVITA' ATTIVITA' NOTE Durata
sottofasiDurata totale
PARERI AUTORIZZATIVI
Redazione e consegna pratiche per autorizzazioni
Commissione Provinciale di Vigilanza - Vigili del Fuoco
15
30 Confronto con ufficio tecnico comune di Torino 15
PRG ESECUTIVO
Redazione progetto esecutivo
Sviluppo a decorrere dall'approvazione del progetto definitivo e dall'acquisizione dei Nulla Osta preventivi
90
120
Validazione e approvazione
Stimata 30
GARA (nell’ipotesi di
offertaeconomicamente
vantaggiosa)
Pubblicazione bando su g.u.r.i.
5
104
Ricevimento offerte da pubblicazione bando su G.U.U.E. 26
Apertura buste documentazione amministrativa
da ricevimento offerte 1
Apertura buste documentazione tecnica
da apertura buste documentazione amministrativa
5
Apertura buste offerte economiche
da apertura buste offerta tecnica 15
Valutazione anomalia dell'offerta (se del caso)
da apertura buste offerta economica 20
Aggiudicazione provvisoriada valutazione anomalia dell'offerta (se del caso)
1
Acquisizione documenti comprovanti possesso dei requisiti
da aggiudicazione provvisoria 30
Aggiudicazione definitiva da aggiudicazione provvisoria, previa acquisizione dei documenti comprovanti il possesso dei requisiti
1
ESECUZIONE
Firma contratto non prima di 35 gg da aggiudicazione definitiva
35
306
Consegna lavori a seguito di firma contratto 1
Ordine materiali
si considera che i primi 90 giorni vengano utilizzati dall'appaltatore per rilievi, ordine macchine di trattamento aria e quadristica, senza sospensione dell'attività del centro congressi
90
Esecuzione lavori l'esecuzione dei lavori dovrà avvenire con sospensione dell'attività del centro
180
1.11 ASPETTI ECONOMICI
L’intervento è finanziato con fondi propri del Committente.
La quantificazione delle opere è stata sviluppata mediante la redazione di appositi computi metrici
estimativi suddivisi per categoria di lavorazione e sviluppati come previsto dall’art. 32 del DPR
207/2010.
CCIAA TORINO – Intervento di adeguamento impianti presso Centro Congressi Torino Incontra
Elaborato
TOI.D.01.G01.00
Data
15/09/2015 Relazione generale
27 di 28
Tutti i prezzi e le relative descrizioni contenute nei documenti computazionali sono riferite ai listini
ufficiali ai sensi dell’art. 32 comma 1 del dpr 207/2010, di seguito elencati ed ordinati in base all’ordine
di priorità per l’identificazione della voce di lavorazione.
- Listino n. 23 per le Opere Edili ed Impiantistiche della Camera di Commercio di Torino –
Dicembre 2014
- Listino delle Opere Pubbliche della Regione Piemonte anno 2015 – agg. Dicembre 2014
- Listino delle opere Edili ed Impiantistiche del Comune di Milano anno 2015
in assenza di voci di prezzo adeguate all’interno dei listini sotto elencati, si è provveduto alla
redazione di analisi prezzi ai sensi dell’art. 32 comma 2 del dpr 207/2010
1.12 DOCUMENTI ED ELABORATI DEL PROGETTO DEFINITIVO
Il progetto Definitivo del quale la presente relazione costituisce parte integrante è costituito dai
seguenti documenti ed elaborati grafici:
DOCUMENTI GENERALI
TOI.D.01.G01.00 Relazione generale T2\21096\PP\12\B001
TOI.D.01.G02.00 Relazione fotografica T2\21096\PP\12\B002
TOI.D.01.G03.00 Quadro economico T2\21096\PP\12\B003
RELAZIONI SPECIALISTICHE E TECNICHE
TOI.D.02.A01.00 Relazione tecnica opere edili T2\21096\PP\12\B004
TOI.D.02.S02.00 Relazione tecnica specialistica e di calcolo strutturale T2\21096\PP\12\B005
TOI.D.02.F03.00 Relazione tecnica specialistica impianti meccanici T2\21096\PP\12\B006
TOI.D.02.F04.00 Relazione di calcolo impianti meccanici T2\21096\PP\12\B007
TOI.D.02.E05.00 Relazione tecnica specialistica impianti elettrici T2\21096\PP\12\B008
TOI.D.02.E06.00 Relazione di calcolo impianti elettrici T2\21096\PP\12\B009
TOI.D.02.E07.00 Valutazione rischio di fulminazione T2\21096\PP\12\B010
TOI.D.02.C08.00 Valutazione previsionale dei requisiti acustici passivi T2\21096\PP\12\B011
TOI.D.02.C09.00 Valutazione previsionale di impatto acustico T2\21096\PP\12\B015
COMPUTAZIONALI
TOI.D.03.G01.00 Computo metrico estimativo T2\21096\PP\12\B012
TOI.D.03.G02.00 Elenco dei prezzi unitari T2\21096\PP\12\B013
TOI.D.03.G03.00 Analisi prezzi T2\21096\PP\12\B014
CONTRATTUALI E SPECIFICHE TECNICHE
TOI.D.04.G01.00 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici T2\21096\PP\12\B016
ELABORATI GRAFICI EDILI
TOI.D.05.A01.00 INQUADRAMENTO TERRITORIALE T2\21096\PP\11\B012
TOI.D.05.A02.00 STATO DI FATTO E DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI: PIANI TERRA E
PARCHEGGIO PIANTE SCALA 1:200 SEZIONI SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B013
TOI.D.05.A03.00 STATO DI FATTO E DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI: PIANO PRIMO
INTERRATO PIANTE SCALA 1:200 SEZIONI SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B014
TOI.D.05.A04.00 STATO DI FATTO E DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI: PIANO SECONDO
INTERRATO PIANTE SCALA 1:200 SEZIONI SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B015
TOI.D.05.A05.00 STATO DI FATTO E DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI: PIANO TERZO
INTERRATO PIANTE SCALA 1:200 SEZIONI SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B016
TOI.D.05.A06.00 STATO DI FATTO SEZIONI 1 2 SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B017
CCIAA TORINO – Intervento di adeguamento impianti presso Centro Congressi Torino Incontra
Elaborato
TOI.D.01.G01.00
Data
15/09/2015 Relazione generale
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TOI.D.05.A07.00 STATO DI FATTO SEZIONI 3 4 SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B018
TOI.D.05.A08.00 PROGETTO: PIANI TERRA E PARCHEGGIO PIANTA SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B019
TOI.D.05.A09.00 PROGETTO: PIANTA PIANO PRIMO INTERRATO PIANTA SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B020
TOI.D.05.A10.00 PROGETTO: PIANTA PIANO SECONDO INTERRATO SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B021
TOI.D.05.A11.00 PROGETTO: PIANTA PIANO TERZO INTERRATO SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B022
TOI.D.05.A12.00 PROGETTO: SEZIONI 1 2 SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B023
TOI.D.05.A13.00 PROGETTO: SEZIONI 3 4 SCALA 1:100 T2\21096\PP\11\B024
ELABORATI GRAFICI STRUTTURE
TOI.D.06.S01.00 FOROMETRIA SOLAIO PIANO SECONDO INTERRATO – SCHEMA STRUTTURA
METALLICA: PIANTE E SEZIONI T2\21096\PP\11\B025
TOI.D.06.S02.00 FOROMETRIA SOLAIO PIANO PRIMO INTERRATO – SCHEMA STRUTTURA
METALLICA: PIANTE E SEZIONI T2\21096\PP\11\B026
TOI.D.06.S03.00 FOROMETRIA SOLAIO PIANO TERRA – SCHEMA STRUTTURA METALLICA:
PIANTE E SEZIONI T2\21096\PP\11\B027
TOI.D.06.S04.00 FOROMETRIA SOLAIO PIANO PRIMO E COPERTURA – SCHEMA STRUTTURA
METALLICA: PIANTE E SEZIONI T2\21096\PP\11\B028
ELABORATI GRAFICI IMPIANTI FLUIDOMECCANICI
TOI.D.07.F01.00 PIANTA PIANO TERZO INTERRATO CANALIZZAZIONI ARIA T2\21096\PP\11\B001
TOI.D.07.F02.00 PIANTA PIANO SECONDO INTERRATO CANALIZZAZIONI ARIA T2\21096\PP\11\B002
TOI.D.07.F03.00 PIANTA PIANO PRIMO INTERRATO CANALIZZAZIONI ARIA T2\21096\PP\11\B003
TOI.D.07.F04.00 PIANTA PIANO TERRA CANALIZZAZIONI ARIA T2\21096\PP\11\B004
TOI.D.07.F05.00 PIANTA PIANO PARCHEGGIO CANALIZZAZIONI ARIA T2\21096\PP\11\B005
TOI.D.07.F06.00 SCHEMI FUNZIONALI UTA T2\21096\PP\11\B006
TOI.D.07.F07.00 PIANTA PIANO TERZO INTERRATO DISTRIBUZIONE PRINCIPALE T2\21096\PP\11\B007
TOI.D.07.F08.00 PIANTA PIANO SECONDO INTERRATO IMPIANTO ANTINCENDIO T2\21096\PP\11\B008
TOI.D.07.F09.00 PIANTA PIANO PRIMO INTERRATO IMPIANTO ANTINCENDIO T2\21096\PP\11\B009
TOI.D.07.F10.00 PIANTA PIANO TERRA IMPIANTO ANTINCENDIO T2\21096\PP\11\B010
TOI.D.07.F11.00 SCHEMA FUNZIONALE SOTTO C.T. E DI SUPERVISIONE T2\21096\PP\11\B011
ELABORATI GRAFICI IMPIANTI ELETTRICI
TOI.D.08.E01.00 Pianta piano terzo interrato disposizione impianti elettrici e di segnale T2\21096\PP\11\B029
TOI.D.08.E02.00 Pianta piano secondo interrato disposizione impianto di illuminazione T2\21096\PP\11\B030
TOI.D.08.E03.00 Pianta piano secondo interrato disposizione impianto di forza motrice T2\21096\PP\11\B031
TOI.D.08.E04.00 Pianta piano secondo interrato disposizione impianti di fonia dati,
rivelazione fumi, diffusione sonora per l'emergenza, antintrusione e TVCC T2\21096\PP\11\B032
TOI.D.08.E05.00 Pianta piano secondo interrato disposizione condutture dorsali T2\21096\PP\11\B033
TOI.D.08.E06.00 Pianta piano primo interrato disposizione impianto di illuminazione T2\21096\PP\11\B034
TOI.D.08.E07.00 Pianta piano primo interrato disposizione impianto di forza motrice T2\21096\PP\11\B035
TOI.D.08.E08.00 Pianta piano primo interrato disposizione impianti di fonia dati,
rivelazione fumi, diffusione sonora per l'emergenza, antintrusione e TVCC T2\21096\PP\11\B036
TOI.D.08.E09.00 Pianta piano primo interrato disposizione condutture dorsali T2\21096\PP\11\B037
TOI.D.08.E10.00 Pianta piani terra e parcheggio disposizione impianti elettrici e di segnale T2\21096\PP\11\B038
TOI.D.08.E11.00 Schemi elettrici T2\21096\PP\11\B039
TOI.D.08.E12.00 Schema a blocchi dell'impianto elettrico T2\21096\PP\11\B040
SICUREZZA
TOI.D.10.E01.00 Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza T2\21096\SC\10\B001
TOI.D.10.E02.00 Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza
Elaborato grafico T2\21096\SC\10\B002
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