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Aeronautica 6 2011

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Aeronautica 6 2011
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Anno LVI - N.6 GIUGNO 2011 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma
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Anno LVI - N.6 GIUGNO 2011

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

Oltre 35 mila soci

257 sezioni in tutta Italia e all’estero

260 nuclei

Una rivista con la più alta tiratura nazionale

nel settore aeronautico

Un Centro studi di rilevanza nazionale con

un Comitato Tecnico Scientifico che

raccoglie importanti personalità del mondo

politico, scientifico, militare ed industriale

Importanti obbiettivi all'orizzonte

L'AAA è la più grande realtà associativa

aeronautica nazionale

...e TU ne fai parte!

Associazione

Arma Aeronautica

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6GIUGNO 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 18 giugno 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertina

Un momento del XIX Raduno nazio-nale dell’AAA con il XVII dell’ANAE.All’evento è dedicato l’articolo a pag. 4(foto della 1ª Regione Aerea).

ISSN: 0391-7630

Soci aeromodellisti

La riproduzione, in scala 1:48,di un Eurofighter della RAF,realizzata dal socio Nedo Moridella sezione di Pisa.

Ornella Rota, L’incantesimo deitanti mondi. Conversazioni con Vin-cenzo Parma, Suono Musica, Roma,2010. Cm 15 x 21, pp. 128. € 15.Con CD musicale allegato.

Un libro-intervista, accompagnatoda un CD musicale e con prefazionedi un intellettuale, è di per sé untesto anomalo, tanto più se a dialo-gare sono una giornalista specializ-zata in dialogo interculturale e ungenerale di brigata aerea con 9.000ore di volo e oggi a capo delle Forzedi Mobilità e Supporto dell’Aeronau-tica Militare. Il risultato è raccoltoin sei capitoli che alternano episodidi vita operativa (come l’evacuazio-ne di migliaia di italiani dall’Iran alKuwait nel febbraio 1979) a rapportiumani intensi (come quello stabilitocon Angelo D’Arrigo), fino a consi-derazioni quasi filosofiche, fino acomporre quello che la Rota defini-sce un viaggio all’interno di sé stes-si. L’agile dimensione salva la fre-schezza di punti di vista spesso nonortodossi, impedendo loro di diven-tare scontati.

Disponibile presso l’editore

Carlo Di Leo, Dallo Sputnik ai gior-ni nostri, Roma, IBN Istituto Biblio-grafico Napoleone, 2011, Cm.17x24, pp. 420, € 27,50.

L’utilizzo dei satelliti da parte dell’uo-mo copre un vastissimo campo che vadalla ricerca scientifica alla localizza-zione di persone disperse, dalle tra-smissioni radiotelevisive alla preven-zione di disastri naturali, dal rileva-mento di abusi edilizi al miglioramen-to dei sistemi di difesa delle nazionida minacce avversarie.

Questo volume prende in esame losviluppo di questi preziosi aiuti tec-nologici spaziali alle attività umanepartendo - dopo una parte essenzial-mente tecnica dedicata ai satellitiartificiali, all’illustrazione di alcunielementi di astronautica e alle carat-teristiche e funzionamento dei satelli-ti stessi – dal primo di essi, lo Sputnikappunto, lanciato dai sovietici il 5ottobre 1957, a quelli dei giorni nostriche, a centinaia, orbitano intorno allaterra costituendo ormai elementi abi-tuali d’utilizzo quotidiano nellanostra vita.

Una pubblicazione tecnico-scientificamolto accurata, quella di Di Leo, checopre un periodo di oltre cinquantaanni di esperimenti, tentativi, successie insuccessi in questo interessante, espesso affascinante settore, davanti alquale si aprono oggi infinite prospetti-ve ancora tutte da scoprire. (SB)

Disponibile presso l’Ediore IBN, ViaMingazzini, 7 00161 Roma, telefono06 4452275, e.mail: [email protected]

Maurizio Di Terlizzi, L’Alba degliElicotteri in Italia, 1945-1960 ,Roma, IBN Istituto BibliograficoNapoleone, 2011, Cm. 21,5x30,5,pp. 240, € 43,00.

L’autore, al quale si devono già altreopere a carattere aeronautico, havoluto con questo libro fare la storiadettagliata del “mezzo ad ala rotante”in Italia, dal 1945 al 1960, periodo«colmo di speranze, sacrifici e pro-spettive da parte di pochi, motivatiprecursori ai quali va l’innegabilemerito di aver permesso il volo di que-ste innovative macchine volanti nelnostro Paese».

Anche con l’ausilio di numerose foto-grafie, sovente inedite, di disegni e dialtra documentazione, viene ripercor-so quindi il progredire di questimezzi in Italia - sia nell’utilizzo daparte di operatori militari, sia inquello di civili – dedicando di volta involta ampio spazio ai progettisti, col-laudatori, piloti e tecnici maggior-mente distintisi, anche a prezzo dellavita, nello sviluppo ed impiego dell’e-licottero.

Mezzo che, viene ampiamente ricor-dato nel volume, è stato protagoni-sta di eventi che vanno dalla lottaalla malaria ai voli turistici, dal soc-corso aereo alle riprese cinemato-grafiche, dall’aiuto nelle ricerchepetrolifere alle missioni di collega-mento con zone impervie altrimentinon raggiungibili.Completa l’opera un “English sum-mary” di 44 pagine scritto da RichardJ. Caruana.Un volume particolarmente curato,quindi, che ben si presenta e che risul-ta di sicuro interesse per quanti desi-derano approfondire la storia dell’eli-cottero in Italia. (SB)

Disponibile presso l’Ediore IBN, ViaMingazzini, 7 00161 Roma, telefono06 4452275, e.mail: [email protected]

Rettifica: Per un errore del quale ciscusiamo con la casa editrice inte-ressata e con i lettori, la e.mail del-l ’editore IBN indicata al terminedella recensione del volume Le stre-ghe del la notte pubblicata nellaprima colonna a pag. 42 di Aeronau-tica n. 5/2011, è stata riportata [email protected] invece dell’esatta:[email protected]

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Il XIX Raduno nazionale dell’AAA con il XVII dell’ANAE 4

La parata militare per la celebrazione del 2 giugno 12

L’Aeronautica Militare 15

Rinnovato il drappo della Bandiera di guerra dell’AM

L’AM riceverà i primi F-35A nel 2014di Gregory Alegi

L’aerorifornitore KC-767 ufficialmente in servizio con il 14° Stormo

L’esercitazione multinazionale “Northern Viking 2011”

Encomio solenne collettivo al Servizio Supporti e al Centro Sperimentale Volo

Convegno sui 20 anni dell’Ispettorato Sicurezza del Volo

Scienza, tecnica e industria 22

Varie 24

Il papavero è anche un fiore …di Mario Arpino

Qualificato il missile antiaereo SAAM/IT per nave Cavour

La 44ª Assemblea dell’ATA

Lettere al direttore 26

L’Associazione Arma Aeronautica 27

Libri 41

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Non poteva che essere Torino la città scelta perospitare, il 10 e 11 giugno scorsi, il XIX Radunodell’Associazione Arma Aeronautica (AAA) ed il

XVII Raduno dell’Associazione Nazionale AviazioneEsercito (ANAE); e ciò non solo perchè quest’anno ricor-re il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ma anche perla tradizione aeronautica di questa città che ha visto li-brarsi in volo il primo velivolo a motore costruito in Ita-lia ed ha visto nascere la prima rotta commercialeitaliana (Trieste-Torino-Trieste) e la grande industria ae-ronautica che ancora oggi fa onore alla città ed a tutto ilPaese.

Ma, soprattutto, qui, nel febbraio del 1952, è statafondata l’AAA da un gruppo di reduci della 2ª GuerraMondiale con il preciso scopo di non disperdere ilprezioso patrimonio di gloria e di tradizioni della gio-vane Forza Armata, patrimonio che noi abbiamo ere-ditato, conserviamo gelosamente e tramandiamo aipiù giovani.In occasione del Raduno Nazionale dell’AAA, il presi-dente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per sottoli-neare la sua adesione all ’iniziativa, ha inviato alpresidente nazionale gen. SA (r) Gianbortolo Parisi, unamedaglia ed un tricolore con relative iscrizioni.Anche il presidente della Camera dei deputati, Gianfran-co Fini, ha inviato all’AAA una medaglia ricordo.Per il raduno, alla cui organizzazione è stata offerta laspontanea e competente collaborazione da parte delleautorità locali, dal Comitato Italia 150 e dal ComandoRegione Militare Nord, è stato redatto un “numero uni-co” ed è stato concesso uno speciale annullo filatelicocelebrativo dell’evento.Si è trattato di un raduno organizzato e diretto sì dallaPresidenza Nazionale dell’AAA, ma che ha avuto il suofulcro nei componenti della sezione di Torino che si so-no prodigati con entusiasmo, senso di responsabilità,sacrificio e piena competenza.

La popolazione torinese ha dimostrato di avere in gran-de considerazione gli Aviatori e in tutte le occasioni hasaputo accogliere i radunisti con una affetto ed entusia-smo, partecipando numerosa all’evento e tributandoscroscianti e sentiti applausi in ogni occasione.Di seguito una breve cronaca dei principali eventi orga-nizzati per l’occasione.

Conferenza stampa

Il mattino del 6 giugno, presso la sede della RegionePiemonte, ha avuto luogo una conferenza stampa per lapresentazione dell’evento. Nell’occasione ha portato ilsuo saluto il presidente della Regione, Roberto Cota,che ha consegnato al gen. Parisi ed al gen. D. AntonioLattanzio, presidente dell’ANAE, una targa ricordo che ipresidenti hanno ricambiato con i crest delle rispettiveassociazioni. La conferenza stampa, presentata dal dott.Renato Cigliuti del Comitato Italia 150, presenti nume-rosi giornalisti della carta stampata e TV, ha consentitoal gen. Parisi ed al gen. Lattanzio di illustrare l’organiz-zazione e le finalità della manifestazione.

Inaugurazione della Mostra

Alle 18.00 dello stesso giorno, alla presenza dell’Assesso-re al Bilancio del Comune, Giovanna Quaglia, del capodi Gabinetto della Regione Piemonte, Luciano Conter-no, nonchè dei presidenti di AAA e ANAE, è stata inau-gurata una mostra di modelli di aerei, di vari apparati dibordo e di uniformi allestita nei locali del Palazzo dellaRegione.

Il XIX Raduno nazionale dell’AAA e ilXVII Raduno nazionale dell’ANAE

Quattromila radunisti con circa 250 Labari dell’Associazione Arma Aeronautica e centocinquantaBaschi Azzurri dell’Aviazione Esercito con i propri Vessilli, hanno colorato d’azzurro la città di Torino.

di Emilio Carriero

Il Medagliere dell’AAA e il Labaro dell’AMAE

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All’inaugurazione erano presenti numerosi soci con i re-lativi familiari ed un folto gruppo di visitatori.La mostra è rimasta aperta dal 6 al 12 giugno.

La deposizione di una corona al Cimitero monumentale

Il mattino del 10 giugno ha avuto luogo la cerimoniadella deposizione di una corona ai Caduti dell’Aeronau-tica presso il Cimitero Maggiore da parte del gen. Parisie del gen. Lattanzio, presenti tutti i componenti deiConsigli Direttivi Nazionali dei due sodalizi.

Il concerto della Fanfara dell’AAA

Alle 19.00 del 10 giugno la Fanfara dell’Associazione Ar-ma Aeronautica ha tenuto un concerto in Piazza Castel-lo alla presenza di un pubblico numeroso. La Fanfara,costituita dall’AAA nel 2004 presso la Sezione di IvreaCanavese e composta da 40 musicisti, quasi tutti diplo-mati presso i Conservatori italiani, ha un vasto reperto-rio di musica classica e jazz, ma suona anche medley dimusica leggera.

Il concerto della Fanfara della 1ª Regione Aerea

Alle 21.00 dello stesso giorno, nella prestigiosa Piazza S.Carlo, la Fanfara della 1ª Regione Aerea di Milano ha te-nuto un concerto, suonando brani sia classici che dimusica leggera e jazz. Il concerto ha avuto inizio con lamarcia d’ordinanza dell’Aeronautica Militare ed è termi-nata con “il Canto degli Italiani”, tra gli scoscianti ap-plausi del numeroso pubblico presente nelle tribune eoltre le transenne sistemate nella piazza.La Fanfara, che è composta da personale dell’Aeronauti-ca Militare in servizio permanente ma con diploma diConservatorio, si è più volte esibita, con successo, inprestigiose Piazze e Teatri italiani ed esteri.

L’incontro con il sindaco di Torino

Il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha ricevuto i genera-li Parisi e Lattanzio, accompagnati dai propri collabora-tori, al Palazzo del Comune. Dopo i doverosiringraziamenti per il generoso supporto che il Comuneha concesso per l’organizzazione dei raduni, i due presi-

denti hanno consegnato al sindaco, a ricordo dell’even-to, il crest delle rispettive associazioni.Fassino ha augurato il pieno successo della manifesta-zione ed ha ricambiato consegnando ad entrambi unastatuina del “toro”, simbolo della città di Torino.

I Raduni nazionali dell’AAA e dell’ANAE

I radunisti si sono concentrati in Piazza. S. Carlo, oveerano state allestite una tribuna centrale e due laterali.Dopo il posizionamento della Fanfara della 1ª RegioneAerea, della formazione in armi dell’Aeronautica Milita-re e del 4° Reggimento “Altair” e dei radunisti con i pro-pri Labari e Vessili, sono stati resi gli onori all’arrivodello Stendardo del del 4° Reggimento AVES, della Ban-diera di Guerra del 6° Stormo Caccia, del Medaglierenazionale dell’AAA sul quale sono appuntate 292 meda-glie d’oro al VM concesse al personale dell’Aeronautica,del Labaro dell’ANAE, decorato di cinque Medaglie d’O-ro al Valor Militare, dei Gonfaloni della Città di Torino,della provincia di Torino - decorati rispettivamente diMedaglia d’oro al Valor Militare e di medaglia d’Argentoal Valore Civile - del labaro della Regione Piemonte e,infine, dei Labari delle Associazioni Combattentistiche ed’Arma torinesi.Nel frattempo sono giunte sul posto le autorità civili emilitari tra le quali il sindaco Fassino accompagnato daalcuni assessori, e numerose autorità civili e militari delcapoluogo piemontese e di Forze Armate e Corpi armatidello Stato. Erano inoltre presenti in tribuna 15 rappresentanti diAssociazioni Aeronautiche europee che fanno parte del-la EPAA (European Partnersphip of Air Association) dicui l’AAA fa parte.È seguita la resa degli onori al sottosegretario alla Difesa,Guido Crosetto, accompagnato dal gen. SA. GiuseppeBernardis, capo di Stato Maggiore dell’A.M. e dal gen.CA. Roberto Bernardini, comandante del 1° Comandodelle Forze di Difesa, in rappresentanza del gen. CA Giu-seppe Valotto, capo di Stato Maggiore dell’Esercito.Durante la resa degli onori alla massima autorità, laPattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Milita-re, ha effettuato due passaggi a bassa quota sulla Piaz-za S. Carlo, il primo dei quali in direzione di Piazza S.Carlo e Piazza Castello, ed il secondo, un minuto dopo,

L’intervento del generale Parisi

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in direzione opposta lasciando la tradizionale fumatatricolore che ha avuto l’applauso spontaneo e calorosodi tutti i radunisti e del numeroso pubblico presente(oltre 20.000 persone) che affollava la Piazza Castello,tutta via Roma fino alla Piazza Carlo Felice e le stradelaterali.Dopo aver passato in rassegna, accompagnato dai gene-rali Bernardis e Bernardini e dai presidenti nazionaliAAA gen. Parisi e ANAE gen. Lattanzio, lo schieramentoin armi e tutto il personale radunista, l’on. Crosetto hapreso posto sulla tribuna.È stata poi data lettura dei messaggi inviati dal presi-dente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del mini-stro della Difesa, Ignazio La Russa. Successivamente ha preso la parola il presidente dell’A-NAE il quale, dopo i saluti ed i ringraziamneti di rito hadetto che «l’Associazione Nazionale Aviazione Esercitonon poteva mancare a questo appuntamento, unico e irri-petibile, per esprimere il proprio giovanile entusiasmo e lapropria sentita partecipazione. Non si poteva non seguirel’esempio del nostro presidente della Repubblica, vero tra-scinatore morale e materiale che fin dal 17 marzo, giornodi apertura delle celebrazioni dei 150 anni dell’Italia Uni-ta, nel suo intervento inaugurale ha fatto riecheggiare intutti noi parole come: Orgoglio e Fiducia, senso della Mis-sione dell’Unità Nazionale».

Rivolgendosi poi al personale dell’ANAE ha continuato:«finalmente siamo in questa splendida piazza San Carloinsieme ai nostri fratelli dell’Aeronautica Militare e del-l’Associazione Arma Aeronautica ai quali va la nostra gra-titudine per aver accolta con immediatezza e senza riservela proposta di effettuare insieme i nostri raduni, a confer-mare che i suddetti richiamati valori da sempre costitui-scono l’essenza fondamentale di tutti noi, voglio ricordareche donne e uomini dell’Aviazione Esercito partecipanoda anni alle missioni all’estero, operando con coraggio esacrificio in luoghi martoriati da conflitti di varia natura,nella speranza di vedere anche lì quel Risorgimento checondusse allo Stato Nazionale Unitario». Ha quindi con-cluso «con questi sentimenti e con l’orgoglio di essere ilpresidente di questa meravigliosa compagine di BaschiAzzurri, mi inchino al cospetto dello Stendardo del 4°Reggimento AVES e della Bandiera di Guerra del 6° Stor-mo Caccia».

È seguito l’intervento del nostro presidente nazionale che,dopo aver salutato e ringraziato le Autorità e gli invitatipresenti e la cittadinanza per la festosa accoglienza riser-vata agli aviatori in congedo, ha detto tra l’altro «Oggi so-no assieme a noi in fraternità d’animo, i baschi azzurridell’ANAE ai quali ci sentiamo affettuosamente vicini peraver condiviso la passione e le emozioni che ci hanno ani-mato durante il nostro servizio e che hanno sempre avuto lostesso scenario: l’azzurro del cielo della nostra Patria». Hapoi continuato «Mi rivolgo a voi ora, aviatori d’Italia cheringrazio per aver voluto partecipare così numerosi a questafesta, provenienti da tutte le regioni e dall’estero per testimo-niare il vostro attaccamento all’Aeronautica e alla nostra As-sociazione. Il 17 marzo l’Italia ha celebrato il 150°anniversario della sua unità. In quella circostanza gli Italia-ni tutti si sono ritrovati uniti nel commemorare con entu-siasmo ed orgoglio, assieme al presidente delle Repubblica,al quale rivolgiamo un deferente pensiero, questa data fon-damentale della storia della Nazione. Sulle finestre di moltecase italiane è riapparso il tricolore. Si è parlato di ritrovatosenso della Patria. Di ciò noi non possiamo che compiacercima non possiamo non osservare che, per quanto riguardanoi direttamente, il senso della Patria non è stato mai smar-rito. Lo dimostra l’attività che svolgiamo in tutte le città ed ipaesi dove le nostre sezioni sono capillarmente distribuite,attività sempre tese a ricordare le tradizioni e gli ideali del-l’Aeronautica italiana, a commemorare nelle date importan-ti della storia i Caduti per la Patria, nella piena convinzioneche è proprio questo ricordo che è alla base del nostro essereNazione; per ricordare agli italiani, e specialmente ai piùgiovani, cosa ha fatto in pace ed in guerra l’Aeronautica Mi-litare e cosa fa ancora oggi, in Italia e nel mondo, in aiuto ditante popolazioni che vogliono conquistare indipendenza elibertà. E anche la nostra numerosa presenza oggi qui, inquesta splendida piazza, è una chiara dimostrazione di at-taccamento alla Patria e alle libere istituzioni, prima di tuttela nostra Forza Armata. Certo, gli anni passano e le nostrefile si assottigliano, ma sulle nostre teste, inesorabilmentetendenti al grigio, le nostre bustine rimangono di un azzurroindelebile. In un momento di diffusa incertezza quando, cadute leideologie, molti ideali sembrano vacillare, noi, Aviatorid’Italia, ci sentiamo ancora cittadini di serie “A”, cittadiniche hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella nostragente. Da questa città dove l’Italia è nata, formuliamo

L’intervento del generale Lattanzio

I Gonfaloni della regione Piemonte, della proncia e dellacittà di Torino

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l’auspicio che essa possa avanzare nel progresso economi-co e sociale, per essere sempre all’altezza del suo passato,nell’Europa e nel Mondo...»Ha preso quindi la parola il gen. Bernardini, che ha det-to: «Rivolgo un deferente omaggio allo Stendardo del 4°Reggimento Aviazione Esercito - Altair - di Bolzano e allaBandiera di Guerra del 6° Stormo di Ghedi, simboli dellaPatria e delle più nobili tradizioni militari che le Associa-zioni Combattentistiche e d’Arma mantengono alte anchenella società civile.Nel rendere omaggio all’Aeronautica Militare Italiana edalla sua splendida Associazione Nazionale, mi sia consen-tito come Ufficiale in servizio attivo più elevato in gradodella specialità di rivolgermi a tutti i radunisti dell’ANAE.Sono trascorsi 60 anni da quel 10 Maggio 1951, quandonacque il nostro primo Reparto Aereo. L’Aviazione Eserci-to è quindi una specialità relativamente giovane rispettoalle altre armi. I Baschi Azzurri sono però riusciti ad affer-marsi in un tempo breve, fino a divenire un riferimentopreciso per l’intera Forza Armata. Nei teatri di operazioniall’estero i Baschi Azzurri sono stati sempre presenti, ope-rando con coraggio, generosità e spirito di sacrificio, spes-so in contesti ad alto rischio.Ho qui l’onore di presentare loro l’affettuoso saluto ed au-gurio del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. CAGiuseppe Valotto, sempre vicino alla nostra specialità, aiquali unisco il mio più sincero auspicio di sempre mag-giori fortune».È seguito l’intervento del capo di Stato Maggiore del-l’Aeronautica, il quale inizialmente ha rivolto un caloro-so e cordiale saluto a tutti i Soci dell’AAA e dell’ANAEconvenuti a Torino e un saluto alle autorità istituzionali,civili,militari e religiose presenti. Ha poi continuato: «Èper me motivo di orgoglio potermi rivolgere a tutti coloroche hanno prestato e prestano servizio nella nostra amataForza Armata ed ai tanti che con la loro attiva partecipa-zione nell’ambito delle Sezioni e Nuclei in Italia e all’este-ro rinnovano quotidianamente le nostre miglioritradizioni, facendo sì che il legame tra il passato ed il pre-sente sia reso sempre più indissolubile.È ancora con orgoglio che partecipo oggi a questo eventoin questa città ed in questa Regione che ha visto più dicent’anni fa il nascere dell’Aviazione Italiana ed ha mante-nuto vivo fino ad oggi il suo spirito. L’Aeronautica Milita-re, proiettata ormai nel terzo millennio, è interessata dauna profonda razionalizzazione della struttura volta a rea-

lizzare un’organizzazione più snella, integrata con le altreForze Armate, pronta ad operare nei vari contesti multi-nazionali e preparata ad affrontare sfide sempre più impe-gnative, come quelle che ora sta affrontando nei cielid’Oriente ed in quelli di Libia.

Il percorso intrapreso, tutt’altro che facile e non privo disacrifici, si prefigge l’impegnativo compito di assicurareallo strumento militare nazionale una forza aerea ben ad-destrata, motivata e di prim’ordine per la quale si dovràinvestire in via prioritaria sul bene più importante: il per-sonale.A tutti i radunisti va il grato pensiero dell’Aeronautica Mi-litare per quanto hanno saputo costruire e tramandaredurante il loro periodo in servizio attivo e per quanto con-tinuano a fare in seno a tutte le sezioni ed ai nuclei diquesto nobile Sodalizio, assicurando così un fondamenta-le e sinergico raccordo fra le rispettive realtà sociali e laForza Armata.In questa particolare circostanza, ancor più densa di si-gnificato perché ricadente nelle celebrazioni per i 150 annidell’Unità d’Italia, desidero partecipare a voi tutti il miopiù fervido augurio con l’auspicio che possa essere forierodi fattive idee da concretizzarsi in sempre più ambiziosiobiettivi per l’Associazione».Questa parte della manifestazione è stata chiusa conl’intervento del sottosegretario Crosetto che, dopo aversalutato autorità civili e militari presenti, ha espressoparole di stima e considerazione nei riguardi dei raduni-sti dell’AAA e dell’ANAE ricordando che Torino, città diantiche tradizioni militari e aeronautiche ha accolto,con un affetto ed un entusiasmo tutto particolare, il per-sonale in congedo convenuto in città per il significativoevento.

La sfilata dei radunisti

Subito dopo gli interventi delle autorità, sia il personalein armi che tutto il personale radunista, si sono ammas-sati in Piazza Carlo Felice per effettuare la sfilata inPiazza S. Carlo, davanti alle tribune delle autorità ed alpubblico, fino alla Piazza Castello, ove il corteo si è poisciolto.La sfilata è stata aperta dalla Fanfara della 1ª RegioneAerea seguita dal comandante dello schieramento, dalloStendardo del 4° Reggimento AVES e dallo squadrone inarmi composto da personale del 34° Gruppo Squadroni

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Il presidente della Repubblica

«In occasione delXIX Raduno del-l’Associazione Ar-ma Aeronautica,rivolgo il mio defe-rente pensiero aiCaduti della ForzaArmata e saluto ilLabaro del Sodali-zio, simbolo di

amor patrio e di fedeltà alle istituzioni.

Negli 88 anni della sua storia, l’Ae-ronautica Militare si è costantemen-te distinta per la straordinariaprofessionalità e la generosità delproprio personale, così come per lecapacità tecnologiche tradizional-mente d’avanguardia dei mezzi asua disposizione. Dapprima nel corso dei grandiconflitti della prima metà del XXsecolo, poi quale forza di deterren-za nei confronti della incombenteminaccia dei lunghi anni della

guerra fredda ed infine, al nostrigiorni, quale capacità di interventoimmediato e puntuale contro pos-sibili attacchi di natura terroristi-ca, essa ha garantito e garantiscela sicurezza e la difesa dei cieli ita-liani. Il contributo dell’Arma Azzurra èaltresì determinante nelle missioniinternazionali, nel cui ambito ope-ra congiuntamente ed in sinergiacon le altre Forze Armate, nei tea-tri di crisi ove sono impegnati i no-

I messaggi inviati dalle autorità per il Raduno

AVES. A seguire la Bandiera di Guerra del 6° StormoCaccia di Ghedi e la compagnia in armi dell’AeronauticaMilitare composta da personale in servizio presso il Co-mando della 1ª Regione Aerea ed il 50° Stormo.

Subito dopo hanno sfilato i Gonfaloni della Città di To-rino, della Regione Piemonte e della Provincia di Torinocon al seguito tutti i Labari delle Associazioni Combat-tentistiche e d’Arma torinesi.È stato poi il turno dell’ANAE che ha iniziato la sfilatacon in testa il presidente Nazionale, gen. Lattanzio, de-corato di Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito, seguitodai due vice presidenti nazionali e dal Labaro dell’Asso-ciazione scortato da due membri del Consiglio Nazio-nale.A seguire i radunisti, inquadrati in tre formazioni in or-dine di anzianità, con i propri Vessilli scortati dai rispet-tivi presidenti di sezione.Il primo blocco comprendeva le sezioni di Bolzano e Ca-sarsa della Delizia, il secondo blocco le sezioni di Brac-ciano, di Bologna e di Viterbo, il terzo blocco le sezionidi Bergamo, di Cagliari e di Aosta.A seguire la sfilata dei radunisti dell’AAA con la Fanfarae subito dopo il vice presidente nazionale del Nord, gen.brig. Riccardo Marchese. Dopo di lui il Medagliere Na-zionale, scortato da due membri della Presidenza nazio-nale, e quindi i membri del Consiglio direttivonazionale, del Collegio dei Revisori dei conti ed de Col-legio dei probiviri.

Hanno sfilato poi tutti i radunisti, circa quattromila so-ci, divisi per Regioni, con in testa i rispettivi presidentiregionali. Ogni Regione era preceduta da un cartelloidentificativo ed hanno sfilato in ordine alfabetico. Hainiziato, pertanto, l’Abruzzo seguito da Campania, Emi-lia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lom-bardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia,Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e,infine, Veneto.Hanno sfilato quindi l’Associazione francese ANO-RAA (Associazione degli Ufficiali della Riserva del-l’Aeronautica francese), appartenente al settore 630della Savoia, e l’Associazione rumena ARPIA (Asso-ciazione rumena per la propaganda e la storia dell’Ae-ronautica).Ha chiuso, infine, la sfilata la Sezione di Torino, con nu-merosi partecipanti, la quale oltre ad essere la sezioneorganizzatrice del Raduno e, come già detto, la sezionefondatrice dell’Associazione Arma Aeronautica. In chiusura della manifestazione, 1.800 soci si sono re-cati presso le installazioni di Torino Esposizioni, dove inuna cornice particolarmente festosa, è stato consumatoil rancio sociale. Per molti di loro è stata l occasione perincontrarsi, trascorrere alcune ore assieme e riviverevecchi ricordi di vita aeronautica.

(foto di Giuseppe Cunazza, Gabriele Margotti e Aeronautica Militare)

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stri contingenti militari, insieme aquelli di numerose altre nazioni al-leate ed amiche, a salvaguardia.della sicurezza e della stabilità eda tutela dei diritti umani fonda-mentali. Nell’anno del 150° dell’Unità d’Ita-lia, il raduno di Torino sia l’opportu-nità per una ulteriore riflessionesulle prospettive della Forza Armataal servizio del nostro Paese, chiama-to a confrontarsi con le sfide globalidi questo XXI secolo. Con il mio apprezzamento per lastraordinaria opera svolta, giunga atutti i convenuti l’augurio per unaperfetta riuscita dell’evento ed ilmio caloroso saluto.

Giorgio Napolitano»

Il ministro della Difesa

«Aviatori d’Italia,è con sentimentodi sincera stimaed ammirazioneche desidero ri-volgere a tutti ìpartecipanti alXIX raduno na-zionale il più af-fettuoso saluto, a

nome del Governo, delle Forze Ar-mate e mio personale. Un’espressione di sentita gratitudi-ne la rivolgo all’Amministrazionecomunale, alle Autorità civili, mili-tari e religiose e ai cittadini di Tori-no per l ’ospitale accoglienzariservata agli Aviatori provenienti daogni parte d’Italia. Quest’anno il raduno, che si svolge aTorino prima Capitale del Regnod’Italia e culla del Risorgimento ita-liano, assume un significato partico-lare per molte ragioni, prima fratutte perché si inserisce nell’ambitodelle celebrazioni ufficiali del 150°anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta poi di un momento storicodi grande impegno per tutte le For-ze Armate ed in particolare per l’Ae-ronautica Militare. L’Arma Azzurra sin dal momentodella sua costituzione, il 28 marzodel 1923, è sempre stata valorosaprotagonista delle vicende militaridel Paese, dal secondo conflittomondiale fino alle recenti missioniinternazionali di pace e sicurezza.Sempre coerente al giuramento difedeltà alla bandiera, pronta a servi-re con abnegazione ed entusiasmo

l’interesse del popolo italiano e dellaNazione. La grande famiglia degliAviatori rappresenta da sempre unodei caposaldi dello strumento mili-tare ricca di valori etici ed innegabi-li qualità e capacità professionali. Le Associazioni d’Arma rappresen-tano un punto di forza del sistemaDifesa che, oltre a riunire i militariin servizio con i militari in congedo,provvedono a promuovere, attraver-so numerose iniziative, la conoscen-za delle Forze Armate presso lasocietà civile. Oggi, come ieri, gli uomini e le don-ne in uniforme si ergono a baluardodella salvaguardia degli irrinuncia-bili valori di democrazia e libertà;un impegno che richiede sentimen-to del dare, spirito di sacrificio e vo-lontà di servire il bene comune. Desidero pertanto rendere omaggioagli Aviatori che sono caduti nell’a-dempimento del loro servizio. Ad essie alle loro famiglie rivolgo un pensie-ro affettuoso e di gratitudine, perchéhanno dato la vita per tener fede algiuramento prestato e per garantirela sicurezza di tutti gli Italiani. Aviatori d’Italia, l’Italia vi è grata eguarda con orgoglio e fiducia il la-voro che svolgete con dedizione egrande professionalità sia Voi cheavete lasciato il servizio attivo siaVoi che operate quotidianamentenei reparti operativi per difendere etutelare l’Italia nel quadro del siste-ma di sicurezza nazionale e interna-zionale. Nel rinnovarvi la mia profonda sti-ma, voglio rivolgere un riconoscenteringraziamento a tutti gli intervenu-ti e un sincero augurio di successoper lo svolgimento del XIX radunonazionale dell’Associazione ArmaAeronautica.

Ignazio La Russa»

Il capo di Stato Maggiore della Difesa

«Nell’occasionedel XIX radunonazionale dell’As-sociazione ArmaAeronautica mi ègradito far giun-gere a tutti gliaviatori d’Italia ilcaloroso ed affet-tuoso saluto delleForze Armate emio personale.

In questo momento, nel quale la co-munità tutta delle genti dell’aria rin-nova il desiderio di “… stringersi acoorte”, si rafforza l’abbraccio sim-bolico tra coloro che hanno in pas-sato vestito d’azzurro e quelli con lestellette, che oggi, raccolto il testi-mone, continuano a servire le istitu-zioni nelle fila dell ’AeronauticaMilitare. Lo scorso marzo, noi tutti, ne abbia-mo celebrato l’88° anniversario del-la costituzione; nella cerimonia diPalazzo Aeronautica ne abbiamoidealmente ripercorso la storia e legesta, sempre sorpresi e colpiti dalpalpito del volo - sentimento affinea ciò che, da alpino, ritrovo nell’im-mensità della montagna.In quegli storici, sublimi, 12 secondidei fratelli Wright, in un mattino didicembre di 108 anni fa, con loro etramite loro, si realizzava una delleaspirazioni di sempre dell’uomo: ilvolo. da allora, con il Flyer 1 , ungrande progetto ha preso il volo e,come poche volte accade nelle vi-cende umane, tutto è stato altrettan-to coinvolgente, dinamico,sorprendente, totalizzante; la fanta-sia di tanti covava ardentemente an-che nel nostro paese, e, con il sognoche diventava realtà, vi esplose dasubito con tutta la sua prorompenzae vitalità. È l’Italia aeronautica delleteorizzazioni futuriste, delle sfidetemerarie e delle imprese leggenda-rie, dei tanti record e dei grandi suc-cessi; il “dominio dell ’aria” delDouhet, i primati di velocità diFrancesco Agello e di quota di Ma-rio Pezzi, l’impresa australiana diFrancesco de Pinedo - per citarnesolo alcuni - sono questi l’espressio-ne di una forza armata e, direi, ditutta una nazione a cui da semprenon mancano, acume, concretezza,creatività e generosità.In questo “infinito” si sintetizza lospirito - la coccarda - che da semprecaratterizza e accomuna - ad ogni la-titudine e quota - chi delle vicendeaeronautiche, con un pezzo della pro-pria anima, è o è stato protagonista epartecipe. ed è ciò di cui l’Associazio-ne Arma Aeronautica, custode e latri-ce dei valori e delle eroiche tradizionidella forza armata di riferimento -animata di energia positiva - si fa por-tatrice verso le nuove generazioni. adun passo dalla soglia del 60° anniver-sario dalla propria fondazione, conti-nua a farlo brillantemente - conpassione, forte radicamento nelle tra-dizioni e intelligente proiezione nel

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futuro - nel contesto culturale e so-ciale nazionale così come all’estero;con l’attività quotidiana delle tantesezioni e nuclei e le iniziative di affi-liazione quali la European Partner-ship of Air Force Associations.Quale capo di Stato Maggiore dellaDifesa considero tutte le Associazio-ni combattentistiche e d’arma parteintegrante della squadra della difesa- perché una volta nella squadra glisi appartiene, di diritto, per sempre.Le ritengo, infatti, un prezioso “va-lore aggiunto” per tutte le Forze Ar-mate, a cui guardare con filialerispetto e profonda stima.A tutti coloro, che - ad ogni livello diruolo, impegno e partecipazione - so-no cuore e motore dell’AssociazioneArma Aeronautica, a voi tutti che,con la chiara consapevolezza delcompito, profondo orgoglio, limpidagenerosità, immutato senso di appar-tenenza, contribuite con entusiasmoa svolgere una preziosa ed insostitui-bile opera di mediazione e di promo-zione nella società civile - la Difesa èprofondamente riconoscente.Ancor più in un momento di grandeimpegno delle nostre Forze Armate -e tra esse l’Aeronautica Militare - inpatria così come nelle missioni inter-nazionali; nei complessi teatri di cri-si all’estero - i più critici daldopoguerra - ove tutti i nostri milita-ri sono profondamente coinvolti inuno sforzo di contrasto alle radicidella minaccia terroristica transna-zionale, e ove si opera a tutela dell’in-teresse della collettività nazionale,per promuovere stabilità, pace e si-curezza e per dare un futuro e spe-ranza di vita migliori a popoli e terrein difficoltà.Sicuro di interpretare un sentimento,radicato e unanime, a nome di noitutti, rinnovo ai nostri militari pienosostegno e profonda gratitudine.Grati e riconoscenti lo saremo, persempre, nei confronti dei nostri Ca-duti, ai quali ci inchiniamo deferen-ti e ai quali tutti noi - in concreto econ l’evidenza dell’opera delle Asso-ciazioni - rinnoviamo idealmente lapiù nobile promessa di custodirne lamemoria nella maniera più degna.Il 2011 è l’anno delle celebrazionidel 150° anniversario dell’Unità d’I-talia - importante traguardo per lanostra nazione, che fornisce degnaed emozionante cornice al vostrotradizionale raduno. sono certo chela città di Torino - benemerita del ri-sorgimento nazionale, prima capita-le della nazione italiana e decorata

al valor militare per la guerra di li-berazione - saprà accompagnare,con entusiasmo e partecipazione,questo Raduno; perché appaghi lospirito che annualmente vi mobilitae contribuisca a rafforzare e conso-lidare la fratellanza dell’Arma Az-zurra e, in prospettiva, stringasempre più il legame fra le Forze Ar-mate e il Paese.Il pensiero conclusivo non può nonandare all’immagine vivida del “tri-colore più lungo del mondo”, che laPattuglia Acrobatica Nazionale trac-cia nei cieli con maestria da cin-quant’anni. I nostri tre colori, aiquali in questa circostanza si asso-cia deferente l’azzurro, riassumonola nostra storia; colori che oltre a ri-cordare sofferenze, guerre, eroi -della ribalta come del quotidiano -parlano di qualità, estro, valoriumani, ancor prima che artistici ecreativi, di una nazione che ha unpotenziale eccezionale.Nell’anno del 150° voglio con fierezzariaffermare con voi tutti gli auspici disempre; a tutta la comunità azzurrarinnovo la profonda e sincera ricono-scenza mia e delle Forze Armate uni-tamente ai più fervidi voti augurali diun futuro costellato di gratificazioni esuccessi sempre maggiori.Viva l’Aeronautica! Viva le Forze Ar-mate! Viva l’Italia!

Generale Biagio Abrate»

Il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare

«In occasione delXIX Raduno na-zionale dell’Asso-ciazione ArmaAeronautica desi-dero far perveni-re a tutti i sociconvenuti a Tori-no il mio più ca-loroso e cordiale

saluto, unitamente a quello di tuttigli uomini e le donne dell’Aeronauti-ca Militare. È per me motivo di orgoglio poter-mi rivolgere idealmente a tutti colo-ro che hanno prestato e prestanoservizio nella nostra amata ForzaArmata ed ai tanti che con la loroattiva partecipazione nell’ambitodelle sezioni e dei nuclei presenti inItalia e all’estero rinnovano quoti-dianamente le nostre migliori tradi-zioni, facendo sì che il legame tra il

passato e il presente sia reso semprepiù indissolubile.A tal proposito considero vitale col-tivare e riaffermare il senso dellanostra storia, mantenendo i legitti-mi riferimenti con il passato pur in-terpretando, al tempo stesso, iradicali mutamenti che caratterizza-no il nostro presente. L’Aeronautica Militare, proiettataormai nel terzo millennio, è interes-sata da una profonda razionalizza-zione della struttura ordinativa edorganica volta a realizzare un’orga-nizzazione più snella, integrata conle altre Forze Armate, pronta adoperare nei vari contesti multinazio-nali e preparata ad affrontare sfidesempre più impegnative. Siamo pienamente consapevoli chetale rinnovamento debba essere co-stantemente soggetto ad attenta ve-rifica in relazione al continuoevolversi delle situazioni che, peral-tro, ci impongono di procedere conrinnovata integrità professionale,energico rigore istituzionale e luci-da coerenza. Il percorso intrapreso, tutt’altro chefacile e non privo di sacrifici, si pre-figge l’impegnativo compito di assi-curare allo strumento militarenazionale una forza aerea ben adde-strata, motivata e di primo ordineper la quale si dovrà investire in viaprioritaria sul bene più importante:il personale. Siamo orgogliosi di quanti, che comevoi hanno costituito la risorsa piùpreziosa dell’organizzazione, conti-nuano a condividere e riaffermare illoro profondo attaccamento all’ArmaAzzurra e sono convinto che ciò co-stituisca un valore aggiunto ed unesempio per le giovani generazioni. A tutti i radunisti va il grato pensierodell’Aeronautica Militare per quantohanno saputo costruire e tramandaredurante il loro periodo in servizio at-tivo e per quanto continuano a farein seno a tutte le sezioni ed a nucleidi questo nobile sodalizio, assicuran-do così un fondamentale e sinergicoraccordo fra le rispettive realtà socia-li e la forza armata. Grazie a questo costante, efficace esempre profondo spirito di apparte-nenza, l’associazione arma aeronau-tica continua ad affermarsi qualestrumento di preziosa collaborazioneed insostituibile sostegno alla pro-mozione dell’immagine dell’aeronau-tica militare in Italia e nel mondo. In questa particolare circostanza,ancor più densa di significato, per-

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ché ricadente nelle celebrazioni peri 150 anni dell’Unità d’Italia, deside-ro partecipare a voi tutti il mio piùfervido augurio di buon lavoro conl’auspicio che possa essere foriero difattive idee da concretizzarsi insempre più ambiziosi e prestigiosiobiettivi per l’associazione.

Generale Giuseppe Bernardis»

Il presidente della Regione Piemonte

«L’Arma Aeronau-tica si appresta acelebrare a Torinoil suo Raduno na-zionale. Una gran-de occasione persalutare unarealtà impegnataquotidianamentea garantire la dife-

sa del nostro territorio. Un compitoche i membri dell’Aeronautica svolgo-no sia in Italia che all’estero, dove for-niscono supporto alle missioni dipace e a quelle umanitarie. La ricorrenza del Raduno si svolgeproprio nella città che ha visto nasce-re nel 1952 l’Associazione NazionaleArma Aeronautica, a testimonianzadi un legame che il tempo non riescea scalfire. In città confluiranno radunisti datutto il Paese, per una festa che ani-merà il capoluogo e le sue piazzeper tutto il fine settimana. I cittadi-ni piemontesi non faranno mancareil loro affetto ai nostri aviatori. So-no convinto che le manifestazionipreviste in città per il raduno faran-no registrare una grande partecipa-zione di pubblico. È quindi con grande piacere che, anome di lutti i cittadini piemontesi,renderò all’Aeronautica gli onoriche le spettano.

Roberto Cota»

Il presidente della Provincia di Torino

«Amici dell’ArmaAeronautica, ben-venuti a Torino!Vi porto il saluto,partecipe ed af-fettuoso, di tuttala comunità pro-vinciale.

L’aver scelto la prima capitale d’Ita-lia quale sede del XIX Raduno na-zionale dell ’Associazione ArmaAeronautica è un ulteriore, signifi-cativo momento delle celebrazionitorinesi del 150° anniversario diunità nazionale. Perché la vostrapresenza, qui, tra noi è, ad un tem-po, presente e memoria. Presente, perché testimonia con lavostra partecipazione l’adesione pie-na e totale allo spirito di questo an-niversario che vuole ricordare ilnostro percorso comune di un seco-lo e mezzo anche attraverso radunicome il vostro che permettono d’in-contrarsi, stare insieme, condivide-re, in serenità, l’essere italiani. Memoria, perché tante delle radicidella prestigiosa storia dell’aeronau-tica militare e civile italiana sonoqui, nel territorio Torinese. Un legame che risale al 13 gennaio1909 quando, da Venaria Reale,spiccò in volo i l primo velivolocompletamente realizzato in Italia,appunto a Torino: un triplano co-struito dall’ingegner Aristide Fac-cioli , insieme alla ditta Spa, epilotato dal f iglio Mario. Cosìcom’è da ricordare la costituzionenel 1912, a Torino, nella CasermaLamarmora, del Battaglione Avia-tori. Da allora Torino, la sua Pro-vincia ed il Piemonte sono stati, elo sono tuttora, palcoscenico sucui fascino, amore e passione per ilvolo si sono palesati e concretizza-ti in progettualità e realizzazioniindustriali militari e civili di altoingegno aeronautico frutto dell’in-telligenza, delle intuizioni, del la-voro, del senso del dovere, delcoraggio di tanti. Per questo legame che parte dalpassato e arriva al presente, amicidell’Aeronautica, sotto il cielo di To-rino, ieri come oggi, e di certo in fu-turo, siete stati, siete e saretesempre a casa vostra.

Antonio Saitta»

Il sindaco di Torino

«Cari Amici, Il legame tra Tori-no e l’Aeronauti-ca è molto antico.I cicli della nostracittà più voltehanno dettato iritmi della storiadell’aviazione in-

ternazionale a partire dal lugliodel 1908 quando su Piazza D’Ar-mi, l’aviatore francese Lèon Dela-grange fece la prima prova di volosu un aereo a motore, con a bor-do la scultrice Teresa Peltier. Fulei , la prima donna al mondo avolare su un aeroplano e lo fecenel cielo di Torino. I l g iorno dopo, lo s tesso Dela-grange fece un altro breve volo,questa vol ta accompagnato daCarlo Montù, che divenne il pri-mo passeggero su un velivolo inltalia. Nacque a Torino la prima OfficinaItaliana di Costruzioni Aeronauti-che di Franz Miller, dedicata allacostruzione di motori e progettisperimentali e nel 1909, su un ter-reno dell’Ippodromo di Mirafiori,decollò il primo aeroplano costrui-to in Italia; nell’inverno del 1910nasceva sempre a Mirafiori, doveoggi c’è il Parco Colonnetti, il pri-mo aeroporto di Torino che sareb-be presto diventato il piùimportante del nostro Paese. Equeste sono solo alcune delle ‘pri-me volte’ dell’Aeronautica Militaretra le nuvole piemontesi. Il XIX Raduno Nazionale dell’As-sociazione Arma Aeronautica, cele-brato insieme al XVII Radunodell’Associazione Nazionale Avia-zione Esercito sarà senz’altroun’occasione che permetterà allanostra Città di ricordare il legamefra Torino e il cielo, riapproprian-dosene per esserne fiera. Non solo. L’evento offre occasioneper ricordare la forte presenzadell’industria aerospaziale sul terri-torio e l’alta qualità che esprimenel mondo. Tutto questo va ad inse-rirsi in un più ampio contesto in-dustriale nel quale Torino eccelle eper il quale, a fronte della crisi eco-nomica. Le Istituzioni devono impegnarsipechè il tessuto produttivo aero-nautico civile e militare non siaspostato altrove o declassato. Ab-biamo non solo il sogno di portareun pezzo di Torino nello Spazio mada mantenere quanto donne e uo-mini hanno costruito negli anni,dandoci la possibilità di vantareun’eccellenza riconosciuta nelmondo. Guardando al futuro, guardandoin alto. A tutti Voi, benvenuti a To-rino.

Piero Fassino»

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Il 2 giugno, in occasione del 65°anniversario della costituzionedella Repubblica e del 150° an-

niversario dell’Unità d’Italia, si so-no svolte a Roma le solennicelebrazioni di queste feste na-zionali, celebrazioni caratterizzateda una parata militare che que-st’anno ha avuto una composi-zione diversa dal consueto e cheè stata particolarmente apprezza-ta e applaudita anche dalle dele-gazioni di 80 tra paesi e istituzioniinternazionali intervenute con ben31 capi di Stato e di governo tra iquali il re di Spagna Juan Carlos,il presidente russo Dmitri Medve-dev, il vicepresidente americano JoeBiden, il presidente israeliano Shi-mon Peres e quello dell’autorità pale-stinese Abu Mazen, i l presidentedella Turchia, Abdullah Gul, quello te-desco Christian Wulff, l’argentina Cri-stina Kirchner, l ’afgano HamidGarzai, il segretario generale dell’O-nu, Ban Ki-Moon e il presidente delConsigl io europeo, Herman VanRompuy.

La giornata è stata aperta a Romadal “rito solenne dell’Alzabandiera”che alle 10,00 ha avuto luogo ai piedidel Vittoriano alla presenza del presi-dente della Repubblica Giorgio Na-politano, del le più alte carichepolitiche, civili e militari del Paese edi un reparto di formazione delle no-

stre Forze Armate e Corpi armati del-lo Stato.Successivamente il capo dello Statoha deposto una corona d’alloro alMilite Ignoto mentre i nove aviogettidella Pattuglia acrobatica nazionalesorvolavano il monumento rilascian-do nel cielo i loro fumi tricolori. Dasottolineare che, ai lati del Sacello -per la consueta turnazione del laguardia d’onore - figuravano due mi-litari, una donna e un uomo, dell’Ar-ma Azzurra.Napolitano ha quindi passato in ras-segna i reparti che, prima della pa-rata, erano schierat i d ietro i lColosseo, costruzione questa il cuilato prospiciente la via dei Fori Im-periali è stato poco dopo ricopertoda un enorme tricolore dispiegatodai Vigili dl fuoco.

Alle 11,00, davanti ad oltre 20.000cittadini entusiasti affollati ai lati delpercorso e provenienti da ogni parted’Italia attratti dal particolare “fasci-no” che connota da sempre la mani-festazione, è part i ta la paratami l i tare che, avente per tema “I l150° anniversario dell’Unità d’Italia”,è stata aperta dalla Banda dei Gra-natieri di Sardegna, il più antico re-parto militare italiano costituito nel1659, e da cinque grandi bandieretricolori rappresentanti l’evoluzionedel vessillo attraverso un camminodi 214 anni (Repubblica Cispadanadel 1797, Repubblica ital iana del1802, Prima guerra d’indipendenzadel 1848, Regno d’Italia del 1861 eRepubblica italiana del 1946) segui-

te, su un affusto del Reggimento Ar-tiglieria a cavallo “Voloire”, dal Tri-colore di Ol iosi , s imbolo pereccellenza del sentimento patriotti-co. Si tratta, infatti, del drappo trico-lore del la Br igata “Forl ì” che nel1866, durante la Terza guerra d’indi-pendenza, quando a Custoza talereparto fu attaccato e vinto dagli au-striaci, vide i superstiti tagliarlo in 13pezzi e nasconderlo sotto altrettantegiubbe per non farlo cadere in manoal nemico.Dopo i gonfaloni delle tre capitali d’I-talia Torino, Firenze e Roma, scortatidai motociclisti della Polizia munici-pale del Campidoglio, hanno sfilato labanda dell’Arma dei carabinieri e leBandiere di Guerra delle quattro For-ze Armate e della Guardia di finanza,nonché i Gonfaloni delle regioni e pro-

vince e quello dell’Associazionenazionale comuni d’Italia, e i labarie medaglieri delle Associazionid’arma e combattentistiche seguitidalla parata vera e propria artico-lata in tre settori.Il primo, a carattere storico-rievo-cativo e suddiviso in quattro sot-tosettori, per raccontare le originidel lo Stato unitario, le Guerred’Indipendenza, la Grande Guer-ra, la II Guerra Mondiale e la Li-berazione, soprattutto attraversole uniformi d’epoca di Esercito,Marina, Aeronautica, Carabinierie di tutti gli altri Corpi armati enon dello Stato, intervallati da al-

cuni mezzi che furono impiegati dal-le varie armi e special i tà nel leepoche rievocate quali l’ambulanzaS.9, il mitico autocarro 18BL, la Fiattipo 4, la Mignatta antenata del Silu-ro a lenta corsa (SLC) Maiale an-ch’esso presente, i l carro armatopesante P.40 e i l carro veloce L3(meglio noto come “scatola da sardi-ne”), il barchino esplosivo, la torrettadi un sommergibile.In questo settore, per quanto riguardain particolare l’Aeronautica - oltre al-l’aereo monoposto Blériot XI, proget-tato nel 1909 e primo velivolo almondo ad avere effettuato un volo diguerra nel corso del conflitto italo-tur-co, e al caccia MC.202 “Folgore”, im-piegato dalla Regia Aeronautica sututti i fronti del secondo conflitto mon-

Per il 65° anniversario della Repubblica e il 150° dellʼUnità dʼItalia

Il 2 giugno celebrato con una significativa parata militare Presenti anche le delegazioni di 80 paesi e istituzioni internazionali

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diale - essa ha sfilato, preceduta dallaBandiera del 9° Stormo, con unacompagnia di personale indossante leuniformi utilizzate nella stessa RegiaAeronautica tra il 1923, anno della suacostituzione a forza armata autono-ma, e la seconda guerra mondiale arappresentare il periodo in cui l’ArmaAzzurra si impose all’attenzione delmondo per le imprese compiute daisuoi piloti, soprattutto nella conquistadi primati e nelle trasvolate atlantiche.Il secondo settore, suddiviso in duesottosettori, era invece dedicato allemissioni internazionali alle quali leForze Armate italiane, Corpi delloStato e organizzazioni civili partecipa-no in diverse aree del mondo,dall’Africa all’Europa, dal MedioOriente all’Asia ed all’America.Erano presenti anche le rappre-sentanze militari delle nazioniche hanno operato e che tuttoraoperano a fianco dei nostri con-tingenti all’estero, quali la Fran-cia, la Germania, il Regno Unito,la Slovenia, gli Stati Uniti, l’Un-gheria, nonché 35 Gruppi Ban-diera di paesi amici ed alleaticon i vessilli dell’ONU, dell’UE edella NATO.Relativamente alla nostra Aero-nautica è da sottolineare che peressa hanno sfilato varie componentiin rappresentanza del personale e de-gli assetti impegnati in questi ultimianni nelle numerose operazioni multi-nazionali svolte all’estero. Tra queste,una compagnia della 46ª Brigata Ae-rea di Pisa, reparto di punta del tra-sporto tattico e strategico del Paese,e personale della Sanità aeronautica,spesso impiegato in missioni umani-tarie in Italia e all’estero.

Il terzo settore - suddiviso in cinquesottosettori e che costituiva uno“sguardo” al “moderno, attualità e fu-turo” non solo del nostro apparato

militare - era infine dedicato alle “ec-cellenze e specificità italiane” con losfilamento di rappresentanze degliIstituti di formazione e di reparti d’éli-te delle Forze armate altamente spe-cializzati: dagli incursori paracadutistidel Reggimento Col Moschin agli uo-mini del Comando incursori subac-quei (Comsubin) della Marina, daiGruppi di intervento speciale (GIS)dei Carabinieri al Nucleo operativocentrale di sicurezza (NOCS) dellaPolizia di Stato, insieme a mezzi d’a-vanguardia dell’industria nazionale,per evidenziare un binomio di profes-sionalità e tecnologia al quale contri-buisce l’intero Sistema Paese.

In questo ambito l’Aeronautica ha sfila-to con una consistente presenza di suecomponenti che, nello specifico setto-re, hanno espresso il contesto attuale efuturo dell’Aeronautica Militare: dallasua Banda musicale, ad una rappre-sentanza degli Istituti di formazione,composta da personale dell’Accade-mia Aeronautica e della Scuola MilitareAeronautica “Giulio Douhet”, dal per-sonale del 16° Stormo “Fucilieri dell’a-

ria”, specializzato nellaprotezione delle forze aeronauti-che in campo nazionale e nelleoperazioni all’estero, a quello del17° Stormo “Incursori”, repartodi forze speciali a connotazionetipicamente aeronautica, com-prendente anche unità cinofile eunità specializzate nel disinne-sco di ordigni esplosivi; dagli ae-rosoccorritori del 15° StormoCombat/SAR, che assicurano laricerca e il soccorso aereo e l’in-tervento a favore della popola-zione civile in caso di calamitánaturali, alla compagnia compo-sta da piloti e specialisti di vari

reparti di volo dell’Aeronautica Militare,espressione delle competenze unichee distintive della Forza Armata nel set-tore aereo e spaziale.

La manifestazione è stata conclusadai reparti a cavallo dei Lancieri diMontebello, della Polizia di Stato, deiCarabinieri e del Corpo Forestale del-lo Stato e da due sorvoli della Pattu-glia Acrobatica Nazionale che, con laloro scia tricolore, hanno salutato dalcielo il pubblico e la città di Roma.Nella parata di quest’anno, duratacirca 80 minuti, hanno complessiva-mente sfilato 161 Bandiere e Meda-glieri, 5.239 militari, 460 civili, 216quadrupedi, 196 mezzi di varia tipo-logia e nove velivoli delle “Freccetricolori”.Da non dimenticare l’imponente ser-vizio di sicurezza che ha visto impe-

gnati oltre 2.500 uomini delleForze dell’ordine con tiratoriscelti, pattuglie cinofile specia-lizzate e squadre di artificieri an-tiesplosivi.Da ricordare, infine, che dopo laparata, all’Altare della Patria, visono state le esibizioni dellaFanfara dei Bersaglieri e dellaBanda militare interforze e che,nelle tribune, lungo via dei ForiImperiali, hanno assistito alla pa-rata anche alcune centinaia digiovani di ambo i sessi che han-no già partecipato all’iniziativa“Vivi le Forze Armate. Militare

per tre settimane” (v. anche pag. 7 diAeronautica n. 5/2011).

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Il presidente della Repubblica al capodi Stato Maggiore della Difesa...«Ai militari italiani di ogni grado, specialità e categoria vanno il plau-so incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazionipresso le quali ogni giorno essi prestano la propria opera di prote-zione e di assistenza. Ad essi va egualmente il rispetto dei Paesi al-leati che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo ilvalore e l’efficacia. Nel giorno in cui celebriamo il centocinquantesi-mo dell’Unità d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tuttospeciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese esui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali aidue conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dit-tatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, laRepubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rina-scita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla rico-struzione della democrazia. Da allora, l’Italia è cresciuta, quale statomoderno ed industrializzato, protagonista del concerto delle nazio-ni, in una nuova Europa e nell’ambito delle organizzazioni interna-zionali di cui essa è stata sempre convinta ed attiva sostenitrice.Negli scenari complessi ed in costante trasformazione che caratte-rizzano il mondo sempre più interdipendente e globalizzato in cuiviviamo, il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale di equilibrioed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazio-ne, ma anche di fermo presidio dei valori fondamentali che sonoalla base della sicurezza, dello sviluppo e della pace.Le Forze Armate sostengono una parte considerevole di que-sto gravoso impegno ed hanno contribuito sostanzialmente airisultati straordinari conseguiti in questi ultimi decenni, grazie

alla loro professionalità, alla loro abnegazione, al modo costrut-tivo in cui esse interpretano i compiti che sono chiamate quoti-dianamente ad assolvere in tante regioni del mondo: compitidifficili e densi di rischi, come gli eventi di questi giorni in Liba-no ed in Afghanistan purtroppo ancora una volta dimostrano.Viva le Forze Armate italiane, viva l’Italia»

... e al ministro della DifesaIl presidente della Repubblica, rientrato al Quirinale dopo laparata ai Fori Imperiali, ha inviato al ministro della Difesa ilseguente messaggio: «Al termine della Rivista Militare che ha avuto luogo questa mat-tina, alla presenza di migliaia di cittadini e con la partecipazionedi numerosissimi Capi di Stato e di Governo, ministri ed autorità,giunti in rappresentanza di Paesi amici di ogni continente, leesprimo il mio compiacimento per il perfetto svolgimento dellamanifestazione. Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesi-mo dell’Unità d’Italia, la speciale caratterizzazione storico-rievo-cativa conferita all’evento ha presentato, attraverso lo sfilareimpeccabile di bandiere, reparti e mezzi d’epoca ed attuali,un’immagine viva e dinamica del nostro Paese, della sua storiapassata e recente e del ruolo rilevante che esso svolge nell’am-bito della comunità e delle organizzazioni internazionali. È quindicon orgoglio e soddisfazione che le chiedo, signor Ministro, difar pervenire a tutto il personale militare e civile che ha contribui-to al successo della manifestazione il più sentito ringraziamentoe l’apprezzamento mio e degli italiani per questa ulteriore brillan-te espressione di impegno e professionalità».

La tradizionale parata di via dei Fori Imperiali rappre-senta da anni il momento più suggestivo della cele-brazioni del 2 giugno. Voluta quale evento per

contribuire a risollevare le Forze Armate dall’avvilimentodel dopoguerra e per sondare il consenso popolare, la ri-vista militare ha assunto nel tempo quei caratteri di unatradizione che, nell’onorare la Repubblica attraverso i suoiuomini e, oggi, anche donne in uniforme, riscuote ungrande successo che vede sempre la entusiastica parteci-pazione di migliaia di cittadini.La prima parata militare risale al 1948 e venne indetta percelebrare il secondo anniversario della proclamazione del-la Repubblica. Per l’occasione, in Piazza Venezia, davantiall’Altare della Patria, vennero schierati nove reggimentidell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Armadei carabinieri insieme ai bersaglieri del 3° Reggimento,alle artiglierie, ai carri armati, ai militari a cavallo.Speculare esempio anche dei mutamenti che hanno inte-ressato l’Italia in oltre mezzo secolo, la parata militare havisto negli anni molti cambiamenti.Nel 1949, anno dell’ingresso dell’Italia nella Nato, se nesvolsero dieci contemporaneamente in altrettante città, tracui Pordenone, Latina e L’Aquila.Nel 1950, invece, per la prima volta la parata fu inseritanel protocollo delle celebrazioni per la Festa della Repub-blica e, nel 1961, Centenario dell’Unità, ebbe luogo anchea Torino e Firenze, prime capitali dell’Italia unita. La mortedi SS. Giovanni XXIII, il 3 giugno 1963, impose di postici-pare le celebrazioni al 4 novembre. Nel 1965, per celebra-re il Cinquantenario dell’entrata dell’Italia nella Prima

guerra mondiale, sfilò anche un Gruppo Bandiere compo-sto dai vessilli delle Unità disciolte che avevano presoparte alla “Grande guerra”.Nel 1975, invece, in occasione del trentennale della finedella Seconda guerra mondiale, tra i reparti partecipantifurono immessi dei Gruppi Bandiera delle formazioni cheavevano partecipato alla Guerra di Liberazione, insieme aiGonfaloni delle città decorate di Medaglia d’Oro al ValorMilitare, poi stabilmente inseriti nelle sfilate del 1983-89.L’anno successivo, a causa del terremoto in Friuli, la pa-rata fu sospesa e sostituita dalla deposizione di una coro-na al Milite Ignoto, mentre esigenze di bilancio - nonché leaccese contestazioni di antimilitaristi e ambientalisti edanche la soppressione, nel 1977, del 2 giugno come gior-nata festiva - portarono alla sospensione della manifesta-zione dal 1978 al 1982 compreso, quando la parata, dinuovo programmata nelle celebrazioni, fu annullata all’ulti-mo momento per ragioni che non sono mai state chiarite.Nel 1983 la sfilata fu ripristinata, sull’itinerario Aventino-Por-ta S. Paolo, nella prima domenica di giugno. Nel 1989 laparata fu sostituita da una mostra storico-rievocativa inPiazza di Siena, mostra che nei due anni successivi fu alle-stita a Piazza Venezia. Dal giugno 2001 la sfilata, che ogni anno è dedicata ad untema differente, avviene nuovamente su via dei Fori Impe-riali, ma senza la presenza di mezzi pesanti cingolati quali icarri armati e, da qualche anno, per motivi di economia, delsorvolo di formazioni aeree delle varie specialità dell’AM edelle componenti aeree delle altre Forze Armate e Corpi del-lo Stato ad eccezione delle “Frecce Tricolori”.

Breve storia della parata militare

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AERONAUTICAMILITARE

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Prosegue il mantenimento delmassimo riserbo, sia da partedella NATO sia, per quanto ci

riguarda, dal ministero della Difesaitaliano sulle operazioni svolte daivelivoli dell’Alleanza Atlantica neicieli della Libia.Dalle scarne notizie fornite dal-l’amm. Russel Harding, vice coman-dante dell ’operazione “UnifiedProtector”, si è appreso soltanto cheil 20 maggio gli aerei alleati - deiquali non è stata tuttavia indicata lanazionalità - hanno bombardato eaffondato otto navi della flotta mili-tare libica nei porti di Tripoli, Al-Khoms e Sirte, che tali navi «eranonavi da guerra, senza alcuna struttu-ra civile» e che gli affondamenti in-tendevano anche dimostrare «larisolutezza nel proteggere la popola-zione civile della Libia attraverso l’u-so appropriato e proporzionato dellaforza» in quanto, di fronte ad una«escalation nell’uso della forza nava-le» di Gheddafi, l’Alleanza «non haavuto altra scelta che agire con deci-sione per proteggere la popolazione ci-vile della Libia e le proprie forzemarittime» concludendo con l’affer-mazione: «Tutti gli obiettivi della NA-TO sono di natura militare edirettamente legati ai sistematici at-

tacchi del regime contro i civili».Qualcosa di più si è appresso daun’intervista che il segretario genera-le dell’Alleanza Atlantica, Anders Fo-gh Rasmussen - in Italia per lacelebrazione del 60° anniversario delNATO Defense College che ha sede aRoma - ha concesso il 20 maggio adun quotidiano nazionale, intervistanella quale ha detto: «I nostri aereihanno compiuto (dal 31 marzo, datadell’inizio delle operazioni sotto co-mando NATO e fino a quel momen-to, NdR) oltre settemila missioni,quasi la metà di bombardamento, eli-minando una parte significativa dellacapacità militare di Gheddafi colpen-do carri armati, veicoli da combatti-mento, lanciarazzi, depositi di armi ecentri di comando, degradando note-volmente la sua macchina da guerra».Sulle operazioni aeree della NATOin Libia è da aggiungere che il 10giugno il governo norvegese ha an-nunciato che terminerà la propriapartecipazione alle operazioni aereenei cieli di quel Paese, alle quali l’Ae-ronautica norvegese partecipa consei velivoli F-16, il 1° agosto prossi-mo, un annuncio che arriva pochigiorni dopo quello della NATO di vo-ler invece prolungare le operazioniaeree fino alla fine di settembre.

Da rilevare che un successivo comu-nicato stampa dell’AM ha reso notoche «i caccia F-2000 del 4° e del 36°Stormo rischierati sulla base aerea diTrapani e facenti parte del Task GroupAir “Birgi”, hanno raggiunto il tra-guardo delle 1.000 ore di volo nel-l ’ambito dell ’operazione NATO“Unified Protector” che, dal 29 marzoscorso assicura, in osservanza dellerisoluzioni ONU 1970 e 1973, l’impo-sizione di una “No Fly Zone” sulla Li-bia».«I compiti assegnati dalla NATO agli

Eurofighter italiani - si legge ancora -sono la difesa dei cosiddetti “High Va-lue Airborne Assetts”, ossia la scortaad altri assetti tattici impegnati nell’o-perazione, nonché la partecipazionealle Combined Air Operations (CO-MAO).Il comandante della Squadra Aerea,gen. SA Tiziano Tosi, ha voluto perso-nalmente complimentarsi con il per-sonale per il raggiungimento delle1.000 ore di volo, intervenendo il 14giugno, assieme al comandante delleForze di Combattimento, gen. BA Ae-rea Enzo Vecciarelli, alla cerimoniaorganizzata presso il 37° Stormo, ba-se di rischieramento dei Gruppi chepartecipano alle operazioni sotto co-mando NATO».

Il 24 maggio, a Palazzo Aeronautica- presieduta dal capo di Stato Mag-giore AM gen. SA Giuseppe Bernar-

dis ed alla presenza di tutti i generalidi squadra aerea ed equipollenti non-ché di una rappresentanza dei co-mandanti di Stormo e dei relativipresidenti dei sottufficiali - ha avutoluogo la cerimonia per il cambio deldrappo della Bandiera di Guerra dellaForza Armata.

Il gen. Bernardis, nelconsegnare la Bandieraall’alfiere, ha sottolinea-to che «questo drappodivenuto logoro al servi-zio della Patria, ma fattosacro dal nostro giura-mento, sarà conservatoin questa sala» aggiun-gendo, nel ricevere la

nuova, «…ma la nostra Bandiera resta

immutata e sarà custodita tra noi checontinueremo a difenderla con valorein ogni circostanza».La nuova Bandiera di Guerra è statapoi benedetta dal vicario episcopaleper l’Aeronautica Militare, don GiorgioNencini.Ricordiamo in proposito che la primaBandiera di Guerra venne consegnataalla Regia Aeronautica il 4 novembre1923, nel corso di una solenne ceri-monia sull’aeroporto di Centocelle do-ve si era radunata tutta l ’ArmaAzzurra, nelle mani del suo primo co-mandante generale, l’asso e medagliad’oro al VM Pier Ruggero Piccio, Ban-diera che è oggi un cimelio storico cu-stodito presso i l Sacrario delleBandiere nel Vittoriano a Roma inquanto, dopo la proclamazione dellaRepubblica, essa fu modificata rimuo-vendo dal drappo lo scudo sabaudo.

Nel 1937 e nel 1958, si procedette alrinnovo ed alla benedizione del drap-po che, nel corso del 2008, venne sot-toposto ad un restauro conservativo.L’attuale sostituzione del drappo - silegge in una nota dell’AM - rappre-senta, quindi, «la “continuità” di queivalori che si identificano con la storiadellʼIstituzione; il senso ultimo è quel-lo di perpetrare e trasmettere rinno-vati, a coloro che verranno dopo dinoi, i valori per i quali i nostri prede-cessori hanno combattuto, testimo-niati dalle decorazioni che ornano laBandiera dellʼAeronautica Militare.Lʼevento odierno, seppur in forma ʻri-dottaʼ, mantiene i caratteri della so-lennità e tiene conto dellʼassolutavalenza emblematica della Bandiera,quale simbolo inalienabile dei valorifondanti della Forza Armata e dellasua stessa storia».

Cambio del drappo della Bandiera di Guerra dellʼA.M.

Lʼattività dellʼAM in Libia

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Dal 9 al 20 maggio, sulla base aerea francese di Cambrai, sede dell’Escadron de Chasse 01.012, il 21° Gruppo “Ti-gre” del 9° Stormo di Grazzanise ha partecipato all’esercitazione “NATO Tiger Meet 2011”, evento al quale sono sta-ti abbinati l’airshow di Niergnies e la celebrazione dei 50 anni di costituzione della “NATO Tiger Association”, ilsodalizio che raggruppa tutti i reparti aerei alleati che hanno nel proprio emblema il simbolo della “Tigre”.È da sottolineare che nell’esercitazione - volta tra l’altro a incrementare l’interoperabilità tra le nazioni NATO e part-ner, all’interno di scenari realistici e missioni complesse “joint” e “combined” - gli elicotteri AB.212 del 9° Stormohanno svolto le tipiche missioni di Personnel Recovery, quali Combat SAR (ricerca e soccorso di personale in terri-torio ostile) e Combat Recovery, missioni NEO (Non-combatant Evacuation Operation) ed in supporto alle ForzeSpeciali nonché per il trasporto tattico di personale. Particolare attenzione è stata rivolta all’utilizzo del “Link 16”, ilsistema di comunicazione (v. anche pag. 7 di Aeronautica n. 8/2008) in coordinamento con il velivolo AWACS (Air-borne Warning and Control System), il Ground Based Air Defence (GBAD) e l’Air to Air refuelling (AAR).L’esercitazione ha visto l’impiego di 62 aeromobili (tra caccia, aeroplani, elicotteri e trasporti) appartenenti a 24gruppi di volo di 17 paesi partecipanti (NATO e partners). A proposito del “Tiger Meet” è da ricordare che l’Italia, en-trata a far parte nel 1968 dell’allora “NATO Tiger Club” e vincendo poi il prestigioso trofeo “Silver Tiger” nel 1998, co-stituisce oggi una delle Nazioni più anziane di tale organismo dopo Inghilterra, Francia e Stati Uniti.

Il “NATO Tiger meet 2011”

AERONAUTICA MILITARE

La tempistica generale dell’en-trata in servizio del Joint StrikeFighter F-35 con l’Aeronautica

Militare è immutata, ma la sequenzaspecifica dei modelli è rovesciata. Il pri-mo tipo a vestire le coccarde tricolorinon sarà più l’F-35B a decollo corto/at-terraggio verticale (STOVL) ma la piùsemplice versione convenzionale F-35A(CTOL). È quanto è emerso a fine mag-gio nel corso del Media Day diLockheed Martin a Washington, duranteil quale l’azienda ha fatto il punto sulla si-tuazione generale e organizzato incontrispecifici sui singoli programmi. Il più im-portante tra questi - non solo per i suoiriflessi italiani - è appunto il JSF, in queigiorni sotto i riflettori dopo la pubblicazio-ne di costi gestione flotta stimati in millemiliardi di dollari nell’arco di 50 anni.Una stima dalla quale Lockheed Martinha in vario modo preso le distanze, ri-marcando i limiti delle previsioni nonomogenee per metodo e dati: i calcoliLockheed Martin sono basati su 30 anni,mentre quelli dei mille miliardi fanno rife-rimento a 50. L’avanzamento del programma è chia-ro nello stabilimento di Fort Worth, inTexas, dove l’edificio di 1.617 metri co-struito durante la seconda guerra mon-diale per i B-24 è oggi interamentededicato al JSF con 11 macchine in li-nea di volo e 35 in produzione, per cir-

ca due terzi allo stato di assiemi e peril resto in assemblaggio finale. Suquella lunga linea di assemblaggio fi-nale si intrecciano le tre versioni terre-stre, STOVL e da portaerei e persino iprimi due F-35B destinati al RegnoUnito, che - pur avendo rinunciato adotarne le proprie future portaerei - liutilizzerà per la fase Operational Testand Evaluation (Prova e valutazioneoperativa, OT&E). Gli aerei finanziatisono 98 e quelli in costruzione 61.Secondo Lockheed il lavoro manualeper l’assemblaggio finale sarebbe giàsceso dalle 250.000 ore del primoesemplare alle 120.0500 circa dellametà-fine del lotto LRIP 2. Il ritmo di as-semblaggio finale dovrebbe passare aun aereo a settimana nel maggio 2012per toccare quindi un aereo ogni giornolavorativo a pieno ritmo. Il tempo di pro-duzione di un singolo esemplare, daltaglio della prima lamiera al primo volo,dovrebbe aggirarsi tra 800-450 giornilavorativi, pari a 36-24 mesi, su due tur-ni di montaggio ed un terzo di prepara-zione e manutenzione della linea. Itrattamenti che danno alla superficieesterna in compositi la perfetta leviga-tura radar assorbente richiedono da so-li 18 giorni.I primi quattro F-35A per l’Italia dovreb-bero uscire nel 2014 dal nuovo stabili-mento di assemblaggio finale in

costruzione sulla base di Cameri, maandranno inizialmente sulla base ameri-cana di Eglin per l’addestramento degliistruttori. Questi aerei saranno costruitinell’ambito del 6° lotto di produzione ini-ziale, composto di 38 macchine in atte-sa di contratto ma per i quali è stata giàautorizzata l’acquisizione dei “long leaditems”, cioè i pezzi la cui costruzione ri-chiede più tempo. Altri aerei per l’Italiasaranno costruiti nel lotto successivoLRIP 7, da dividere tra Eglin e l’Italia. Ilprimo reparto a ricevere i nuovi caccia-bombardieri dovrebbe essere il 32°Stormo di Amendola (Foggia). Lo stabilimento di Cameri, già in via dicostruzione, sarà del tutto simile a quel-lo di Fort Worth, a valle della fase diElectronic Mate and Alignment System(Accoppiamento e allineamento elettro-nico, EMAS). Al montaggio confluirannosezioni fornite dai vari partner interna-zionali (fusoliera anteriore NorthropGrumman, centrale Lockheed MartinPalmdale o della turca TAI, posterioreBAE Systems) e dalle ali costruite daAlenia Aeronautica, che saranno circaun quarto del totale. Dati i minori volumicomplessivi, la linea italiana sarà fissa enon avrà il binario sospeso per lo spo-stamento delle sezioni da montare. ACameri sarà inoltre presente una picco-la delegazione americana per gli aspettidi formazione, gestione e controllo.

Lockheed Martin aggiorna lo status del programma JSF

LʼAeronautica Militare riceverà i primi F-35A nel 2014Gli aerei finanziati sono 98, di cui 61 già in costruzione

di Gregory Alegi

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3.000 ore di volo per gli AMX inAfghanistan

Ivelivoli AM-X, in linea nel Task Group “Black Cats”della Joint Air Task Force (JATF) di Herat, hanno su-perato il traguardo delle 3.000 ore di volo nei cieli

dell’Afghanistan dove sono da tempo rischierati percompiere missioni di ricognizione e supporto aereo afavore delle forze di sicurezza operanti in quell’area.Ricordiamo in proposito che i velivoli AMX e i relativiequipaggi e specialisti impegnati in quel teatro - ap-partenenti a rotazione al 132° e 103° Gruppo del 51°Stormo di Istrana ed al 13° e 101° Gruppo del 32°Stormo di Amendola - hanno fino a questo momentoassicurato oltre 22.000 prodotti fotografici realizzatiin volo e successivamente analizzati e distribuiti aicomandi interessati.

Il 1° giugno, sul-la base aereadi Pisignano di

Cervia, dove hasede dal 5 otto-bre 2010, hannoavuto luogo la ce-

lebrazioni dell’80° anniversario di co-stituzione del 15° Stormo CSAR(Combat Search and Rescue).La cerimonia, presieduta dal gen.SA Nello Barale, comandante della1ª Regione Aerea e “decano” del15° Stormo e dal gen. BA VincenzoParma, comandante delle Forzeper la mobilità ed il supporto, è sta-ta aperta dal rito dell’Alzabandierae dall’intervento del col. pil. Ludovi-co Chianese, comandante del re-parto, che ha rievocato gli eventipiù significativi dello Stormo, ricor-dandone i Caduti e sintetizzandoun’attività che ha portato finora al

salvataggio di oltre 7000 persone.«Questa - ha concluso l’oratore - èla nostra storia, che, lontano dalleluci della ribalta, è stata costruitacon atti di quotidiano eroismo, sulmare di notte o sulle cime innevate,dove e quando nessun altro osava,appagati al nostro rientro dalla solasoddisfazione di aver r iportatoqualcuno dai suoi cari e di avereunʼavventura in più da raccontareai nostri figli».La giornata è proseguita con il sorvo-lo del luogo da parte di una formazio-ne composta da un Agusta-SikorskyHH-3F, di un Agusta-Bell AB.212 edun Breda-Nardi NH-500E e con il tra-sferimento degli intervenuti alla lineavolo dove le autorità e gli ospiti hannoassistito ad una dimostrazione dellecapacità operative dei mezzi in dota-zione e degli equipaggi del 15° Stor-mo, dimostrazione che ha visto

operare elicotteri AB.212 e HH-3Fnella simulazione di operazioni di ri-cerca e soccorso condotte a favore dipersone in pericolo di vita nonché ilrecupero di personale navigante chesi ipotizzava disperso in territorio osti-le (Combat Search and Rescue).Nell’occasione è stato ricordato cheil 15° Stormo assicura costante-mente, con i suoi Centri/Gruppi diPratica di Mare, Brindisi, Trapani eCervia, la ricerca ed il soccorso de-gli equipaggi di volo in difficoltà,concorrendo anche ad attività dipubblica utilità quali la ricerca di di-spersi in mare o in montagna, il tra-sporto sanitario d’urgenza diammalati in pericolo di vita, il soc-corso di traumatizzati gravi e, infi-ne, svolge anche missioni disupporto alla sicurezza (Slow Mo-vers Interception) in occasione digrandi eventi.

Il 15° Stormo ha festeggiato il suo 80° compleanno

AERONAUTICA 6/2011

Raggiunte le 45.000 ore di volo dagli F-16 dellʼAM

Icaccia F-16 Fighting Falcon dell’Aeronautica Milita-re hanno raggiunto il traguardo delle 45.000 ore divolo sulle 47.000 previste dal contratto di leasing

stipulato a suo tempo con gli Stati Uniti in base al“Piano Caesar” e che ha visto il primo atterraggio diun F-16 a Trapani il 28 giugno 2003 (v. anche pag. 5di Aeronautica n. 7/2003).L’importante evento è stato celebrato il 14 giugno sul-la base aera di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo(che con il suo 18° Gruppo di Volo è attualmente l’ulti-mo reparto dell’AM a volare con questo aereo) allapresenza del gen. SA Tiziano Tosi, comandante dellaSquadra Aerea e del gen. BA Enzo Vecciarelli, co-mandante delle Forze di combattimento.

Festeggiati i 35 anni di attività del 14° Stormo

Il 6 giugno, sulla base aerea di Praticadi Mare, ha avuto luogo la celebrazionedel 35° anniversario della costituzione

del 14° Stormo attualmente comandatodal col. pil. Andrea Viperini, celebrazione

che è stata aperta dalla deposizione di una corona di fiori inonore dei Caduti del reparto. Il 14° Stormo, sciolto il 15 gennaio 1942 è stato ricostituitoil 1° giugno 1976 su due Gruppi di volo, l’8° ed il 71°. L’8°,

che vanta nel suo passato di essere stato il primo Gruppodi volo costituito in seno alla Regia Aeronautica, garanti-sce, con la recente entrata in servizio del Boeing KC-767A(v. altro articolo a pag. 18), un’eccezionale capacità diproiezione della componente aerea nazionale e NATOmentre il 71° Gruppo, dotato invece di velivoli P-180 e P-166DL-3, assicura la fotogrammetria aerea, i trasporti acorto raggio e le radiomisure concorrendo inoltre ai tra-sporti sanitari urgenti.

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Il KC-767 ufficialmente in servizio con il 14° Stormo

Il 12 maggio un KC-767A del 14° Stormo dell’Aero-nautica Militare ha operato sugli aeroporti di Al Ba-teen e Al Maktohun, rispettivamente ad Abu Dhabi e

a Dubai, per verificare sul campo la compatibilità con iservizi aeroportuali e le attività di movimentazione dellemerci presso la la Joint Multimodal Operational Unitdella Task Force Air. È una delle tante tappe verso l’otte-

nimento della piena capacità operativa della componen-te di trasporto strategico e rifornimento in volodell’Aeronautica Militare, ormai prossima al ripristinodopo l’uscita di linea del precedente Boeing 707T/T.Qualche giorno dopo questo debutto operativo il tankerè stato presentato ufficialmente il 17 maggio a Praticadi Mare, in una cerimonia che il gen. SA Giuseppe Ber-nardis, capo di Stato Maggiore A.M., ha definito «volu-tamente contenuta e sobria in riconoscimento di quello

che l’Aeronautica Militare e le altre forze armate stannofacendo in questo momento».Alla cerimonia sono intervenuti il gen. Biagio Abrate,capo di Stato Maggiore della Difesa, e ill sottosegretarioalla Difesa Guido Crosetto, concordi nell’affermare sial’enorme valore del nuovo aeroplano per la Difesa italia-na e la tensione verso - parole di Crosetto - «un punto diarrivo non ancora raggiunto.»In effetti, come ha sottolineato Bernardis, è ancora incorso il lavoro per portare la nuova macchina «al suostato finale per essere quello che noi da sempre abbiamodesiderato». Il costruttore americano Boeing ha diffusouna nota nella quale dichiara di lavorare con l’AM «perinserire il terzo velivolo KC-767 nella procedura di accet-tazione in vista di una consegna quest’estate, con unquarto tanker a seguire poco dopo». L’Aeronautica Mili-tare intende - aggiunge Boeing - dichiarare la Final Ope-rational Capability (Capacità Operativa Finale) solo conla consegna del quarto aereo.Il conseguimento della certificazione operativa è dun-que solo il primo passo verso l’impiego operativo, sim-boleggiato dal passaggio del secondo esemplare con lesonde flessibili estese e due caccia in formazione, Euro-fighter a destra e AMX a sinistra. Il primo dei quattrobireattori era stato accettato negli Stati Uniti il 29 di-cembre 2010, seguito dal secondo il 3 marzo 2011.I due aerei erano poi giunti in Italia a fine gennaio e finemarzo. In questo arco di tempo i due aerei hanno volatocon equipaggi del Reparto Sperimentale Volo e del 14°Stormo per completare la certificazione operativa.

G.A.

Dal 2 al 10 giugno quattro cac-cia F-2000 del 4° e del 36°Stormo, un aerorifornitore

KC-130J della 46ª Brigata Aerea epersonale del Reparto Sperimenta-le Volo e del 16° Stormo Fucilieridell’Aria. hanno preso parte - as-sieme al Reggimento San Marco ea nuclei di subacquei incursori del-la Marina Militare - all’esercitazionedi addestramento congiunto“Northern Viking 2011” (NV 11) cheha avuto luogo sulla base aereaislandese di Keflavik nell’ambito diun trattato bilaterale tra il governoIslandese e l’European Command(USEUCOM) e che ha visto la par-tecipazione anche di forze aeree emarittime di Danimarca, Finlandia,Norvegia e Stati Uniti, nonché didue vel ivol i AWACS (Airborne

Warning And Control System) dellaNATO.

La NV 11 è stata una esercitazioneinterforze volta ad addestrare le For-ze di risposta rapida in un’area di cri-si nelle fasi di deployment,employment e redeployment nonchéad operare in teatri operativi all’este-ro - sovente in condizioni ambientalimolto diverse da quelle esistenti sulterritorio nazionale - in modo perfetta-mente integrato con gli altri assetti

multinazionali attualmente coinvolti inoperazioni reali.In particolare l’esercitazione, configu-rata come uno scenario realistico utilea sviluppare l’integrazione degli as-setti aerei presenti per lo svolgimentodi operazioni aeree e navali comples-se, ha posto molta attenzione alla ve-rifica delle tattiche relative al supportoaereo in quanto gli equipaggi di volodei caccia e dell’aerorifornitore hannooperato a stretto contatto con quellidelle forze navali, provando quindi“sul campo” le tattiche più efficaci pergli attuali teatri operativi nel corso dimissioni quali le COMAO (CombinedAir Operations), DCA/OCA (ConductDefensive and Offensive Counter-AirOperations), ASFAO (Anti-SurfaceForce Air Operations) e AAR (Air toAir Refueling).

LʼAM allʼesercitazione multinazionale “Northern Viking 2011”

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Prima donna istruttrice pilota nellʼAM

Il 18 maggio, a Roma, ha avutoluogo la cerimonia per il tributo diun “encomio solenne collettivo” al

Servizio dei Supporti dell’AM, attual-mente comandato dal gen. div. AA-ran Stenio Vecchi, cerimonia che,presieduta dal Comandante Logisti-co, gen. SA Giuseppe Marani, è av-venuta alla presenza del personalemilitare e civile del Servizio, dei co-mandanti degli enti dipendenti non-ché di tutt i i precedenti capi delServizio stesso.Nella lunga motivazione del riconosci-mento collettivo viene evidenziato tral’altro che tale Servizio è una «artico-lazione di assoluto pregio del Coman-do Logistico dellʼAeronautica Militare,sorta da una lunga e solida tradizionedi eccellenza nonché di eccezionaleprofessionalità del proprio personale,si è particolarmente distinto per lostraordinario impegno, lʼabnegazionee lʼaltissimo senso del dovere dimo-strato nellʼorganizzazione e nellʼese-cuzione di numerose attività svolte neltriennio 2008/2010» con particolare ri-guardo a quelle «per fronteggiare ladrammatica emergenza sisma che,nella notte del 6 aprile 2009, ha deva-stato LʼAquila e Provincia. In partico-lare, allo scopo di ripristinare lacompleta operatività dellʼaeroporto deiParchi di Preturo (AQ), individuatoquale fulcro di tutte le operazioni disoccorso aereo della zona e consenti-re il necessario svolgimento delle atti-vità operative».Nella conclusione la motivazione ri-porta che Per il conseguimento di ri-sultati logistico-operativi cosìprestigiosi, si è dimostrato determi-nante il profondo spirito di sacrificio

del Servizio e dei propri Enti dipen-denti che si è tradotto, pur in una fasecongiunturale non semplice, nellaconvinta entusiastica partecipazione enello spirito dʼabnegazione di tutto ilpersonale. Lʼinsieme dei valori militarie professionali dimostrati e lʼacclaratoeccezionale rendimento fanno delServizio dei Supporti il fiero interpretedelle migliori tradizioni dellʼAeronauti-ca Militare. Articolazione logistica agilee costantemente protesa alle nuovesfide cui è chiamata, il servizio deisupporti si pone come chiarissimoesempio di reparto dʼassoluta garan-zia, che fa onore al comando logisticosia in patria che allʼestero e che contri-buisce a rendere lʼAeronautica Militareuna forza armata moderna, efficaceed efficiente, in grado di operare nellecondizioni più disparate ed in rispostaalle più articolate esigenze».

Il 7 giugno, in occasione della cerimo-nia per il passaggio di consegne alComando del Centro SperimentaleVolo (v. pag. 20), il Comandante Logi-stico, gen. SA Giuseppe Marani, hatributato un “encomio solenne colletti-vo” al CSV stesso per il costante im-pegno e la professionalità delpersonale in molteplici attività tecni-co-scientifiche.In particolare la lunga motivazione, ri-levato che trattasi anch’esso di «arti-colazione di assoluto pregio delComando Logistico dellʼAeronauticaMilitare, sorta da una lunga e solidatradizione di eccellenza nonché di ec-cezionale professionalità del propriopersonale » evidenzia che il CSV si èdistinto «per lo straordinario impegno,lʼabnegazione e lʼaltissimo senso del

dovere dimostrato nellʼorganizzazionee nellʼesecuzione di numerose attivitàsvolte in particolare negli ultimi anni inun contesto caratterizzato da areemultidisciplinari che vanno dalla medi-cina, alla chimica, alla fisica ed almondo ingegneristico nelle sue variespecificità nonché nel contesto delleCertificazioni Tecnico Operative e delsupporto ai Reparti Operativi impe-gnati in operazioni reali sia fuori areache sul territorio nazionale».Sottolineato tra l’altro che «a seguitodi un tragico incidente di volo il Centrocon grande immediatezza, acumescientifico ed eccezionale professio-nalità ha saputo individuarne con cer-tezza le cause scatenanti e subitodopo con altrettanta capacità di analisiha studiato, testato e messo a puntoun efficace sistema di controlli non di-struttivi per mantenere ad un livello diadeguata sicurezza tutta una linea divolo della Forza Armata», la motiva-zione, elencati numerosi altri settorinei quali quel reparto «si è adoperatosenza alcun risparmio di energia»conclude affermando che il Centro haconseguito prestigiosi risultati logisti-co-operativi dimostrandosi per «lʼinsie-me dei valori militari e professionalidimostrati e lʼacclarato eccezionalerendimento» un «fiero interprete dellemigliori tradizioni dellʼAeronautica Mili-tare» ponendosi come «chiarissimoesempio di Ente di assoluta garanzia,che fa onore al Comando Logistico siain Patria che allʼestero e che contribui-sce a rendere lʼAeronautica Militareuna Forza Armata moderna, efficaceed efficiente, in grado di operare nellecondizioni più disparate ed in rispostaalle più articolate esigenze».

Encomio solenne collettivo al Servizio Supporti e al CSV

Il 26 maggio, nel corso della cerimonia svoltasi al 72° Stormo di Frosinoneper la consegna delle abilitazioni a svolgere le mansioni di istruttore di volosull’elicottero TH-500B, tale diploma è stato consegnato anche al ten. pil.

Carla Angelucci, prima donna a conseguire questa qualifica nella storia del-l’Aeronautica Militare.Il ten. Angelucci, che proviene dal 15° Stormo CSAR di Cervia, svolgerà orail compito di contribuire all’addestramento dei corsisti di tutte le Forze Armatee Corpi dello Stato, che devono conseguire le abilitazioni su TH-500B o ilbrevetto di pilota di elicottero.

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Cambi di comando e assunzioni dʼincarico nellʼAMIl 10 maggio, sull’aeroporto di Herat (Afghanistan), il col. pil. Gianluca Ercolani ha assunto il comando della Joint Air Ta-sk Force (JATF) subentrando al parigrado Maurizio DʼAndrea.

Il 17 maggio, a Roma, il gen. DA Giuliano De Carlo ha assunto l’incarico di Ispettore dell’Aviazione per la Marina e diRappresentante militare Italiano presso il Comitato direttivo del Consorzio NATO “Breguet Atlantic”.

Il 25 maggio, presso il Quartier Generale del Comando della missione UNIFIL a Naqoura (Libano), il col. Marco Maistrel-lo è subentrato al pari grado Antonio Picariello nella posizione di Senior Officer dell’Aeronautica Militare e capo delleOperazioni Aeree di UNIFIL.

Il 7 giugno, a Pratica di Mare, il gen. DA Mirco Zuliani è subentrato al pari grado Fabrizio Draghi nell’incarico di capodella 1ª Divisione del Comando Logistico - Centro Sperimentale Volo (CSV).

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Il 15 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, è statocelebrato il ventesimo anniversario della costituzionedell’Ispettorato Sicurezza al Volo (ISV) dell’AM con un

convegno da titolo, appunto, di “20 anni di IspettoratoSicurezza Volo. Passato, presente e futuro” organizzatodall’attuale Istituto Superiore per la Sicurezza del Volodella Forza Armata.Nel corso del convegno, aperto dal capo di Stato Mag-giore AM gen. SA Giuseppe Bernardis ed al quale han-no partecipato tra gli altri i vertici dell’Aeronautica

Militare, i responsabili delle componenti aeree delle al-tre Forze Armate e Corpi dello Stato ed anche del mon-do dell’Aviazione civile, sono state concettualmenteripercorse le attività che, dalla sua istituzione ad oggi,hanno permesso all’ISV di acquisire una riconosciutaautorevolezza nel settore della sicurezza del volo e diindividuare le linee d’azione per mantenerla.Il gen. BA Luca Valeriani, attuale Ispettore per la Sicu-rezza del Volo e moderatore del convegno, ha in parti-colare sottolineato come in questi venti anni di vita l’ISVabbia individuato e perfezionato una serie di strumenticoncettuali, operativi ed educativi che hanno consentitodi affermare e consolidare una cultura della sicurezzadel volo orientata all’operatività nella migliore sicurezzapossibile, condivisa non solo all’interno dell’Arma Azzur-ra ma in tutto il mondo dell’aviazione militare e di Statoe che ha trovato, inoltre, il vivo interesse anche delmondo accademico e produttivo.Da sottolineare, infine, che gli autorevoli relatori interve-nuti hanno affrontato, dal rispettivo punto di vista legatoalle loro alte funzioni, le varie tematiche della sicurezzadel volo proponendo molti spunti di riflessione o presen-tando programmi e progetti che saranno sviluppati edapprofonditi nell’ambito di una sempre più radicata ecredibile cultura della sicurezza del volo.

Il convegno sui 20 anni dellʼISV

Il giuramento del 14° Corso VFP-1 della SVTAM

Il 16 giugno, a Taranto, ha avutoluogo la cerimonia per il giuramen-to dei 300 allievi, tra cui 37 donne,

del 1° blocco dei Volontari in fermaprefissata di un anno (VFP-1) appar-tenenti al 14° Corso “Rea”.Alla cerimonia, che è stata presie-duta dal capo di Stato maggiore delComando Scuole dell’AM-3ª Regio-ne Aerea, gen. DA Vitantonio Cor-mio, e dal comandante della ScuolaVolontari di Truppa dell’AM (SV-

TAM) di Taranto, col. RaimondoD’Andria, erano presenti numeroseautorità religiose, civili e militari, iGonfaloni della Provincia jonica edella Città di Taranto, le rappresen-tanze con Labari delle Associazionid’arma e combattentistiche, nonchéun folto pubblico costituito soprattut-to da familiari e amici degli allievi,giunti da ogni parte d’Italia per es-sere vicini ai loro cari in questo im-portante momento.

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Corsi variDal 13 al 16 maggio, in occasione del 59° anniversario del loro arruola-mento, i frequentatori del 2° Corso “governo”, del 19° “elettricisti” e del20° “aiutanti di sanità” - molti dei quali accompagnati dalle consorti - sisono riuniti a Viareggio. Tra gli eventi previsti dal Raduno vi è stata la de-posizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti dell’aria a Via-reggio, la visita alla 46ª Brigata Aerea di Pisa (foto) e la visita alle città diPisa e Lucca.

6° Raduno del 7° Corso Marconisti operatori 1955 di Caserta”.Dal 18 al 21 maggio si è svolto a Pisa, presso la 46ª Brigata Aerea, il 6°Raduno degli ex allievi del 7° Corso Marconisti operatori 1955 di Casertaper festeggiare il 56° anniversario del loro arruolamento.Nel corso del raduno i 70 partecipanti, accompagnati dalle loro consorti,hanno tra l’altro deposto una corona d’alloro ed assistito alla Santa Messacelebrata presso la Cappella eretta a ricordo dei militari della 46ª BrigataAerea caduti nell’adempimento del dovere, visitando poi alcune strutturedella base e pranzato presso la Mensa ufficiali assieme al comandantedel reparto ospitante, gen. BA Stefano Fort.

3° Raduno del 6° Corso normale specialisti “Logistici” di MacerataDal 20 al 22 maggio ha avuto luogo a Misano Adriatico il 3° Raduno degliex allievi del 6° Corso normale specialisti “Logistici”che si svolse 55 anni faa Macerata. Nell’occasione è stato distribuito ai partecipanti un opuscolo commemorati-vo e sono stati raccolti fondi a sostegno di “Aeronautica” e di alcune asso-ciazioni umanitarie.

3° Raduno degli istruttori ai corsi VAM di Vigna di ValleIl 28 e 29 maggio ha avuto luogo sull’aeroporto di Vigna di Valle il 3° Ra-duno del personale che svolse le mansioni di istruttore presso il localeBattaglione della Scuola Centrale VAM nel 1964-65. Il raduno ha compre-so la visita della Villa Farnese a Caprarola e, il giorno successivo, la cele-brazione del rito religioso, l’incontro con il comandante dell’aeroportoospitante, col. pil. Alessandro Gresta, e con il direttore del Museo Storicodell’AM, ten. col. pil. Massimo Mondini, e la deposizione di una coronad’alloro al monumento ai Caduti, occasione questa per ricordare con affet-to i commilitoni scomparsi. Infine il “rancio” concluso da un “arrivederci” alprossimo raduno programmato per il 2013 (vedasi altra nota a pag. 29).

5° Raduno del 40°, 41° e 42° Corsi normali MarconistiIl 5 giugno, al Museo Storico dell’AM di Vigna di Valle, ha avuto luogo il5° Raduno degli ex allievi Marconisti del 40°, 41° e 42° Corsi normali diCaserta.

Raduni nellʼAM

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Importante sistema per il Neuronconsegnato da Alenia a Dassault

Alenia Aeronautica ha consegnato a Dassault il “WeaponBay Doors & Mechanism” per l’UCAV Neuron, il dimo-stratore tecnologico europeo di nuova generazione per

un aereo da combattimento a pilotaggio remoto che potrebbecompiere il suo primo volo entro il 2012 (v. anche pag. 19 diAeronautica n. 3/2006).Si tratta della fornitura dei portelloni dei vani di armamento conil relativo sistema di attuazione e controllo, interamente proget-tato, realizzato e integrato da Alenia in base ad un programmaal quale partecipa anche Selex Galileo.I portelloni - che a mezzo di un sistema brevettato da Aleniavengono tra l’altro “sigillati” nel loro perimetro riducendo letracce e l’osservabilità radar dell’UCAV - fanno parte della“Smart Integrated Weapon Bay” (SIWB), di competenza di Ale-nia, che consentirà, automaticamente, l’individuazione e il rico-noscimento del bersaglio con l ’ invio della richiesta diapprovazione al responsabile della stazione a terra per il suc-cessivo lancio dell’armamento con modalità stealth.

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Primo volo dellʼeGenius

Il 26 maggio, sull’aeroporto tedesco di Min-delheim, ha effettuato il suo primo volo di 20minuti il motoaliante biposto a propulsione

elettrica eGenius, aereo che era stato presen-tato in mostra statica all’Aero-Expo 2011 diFriedrichshafen lo scorso 19 aprile. L’aereo, sponsorizzato dall’industria Airbus, haun’apertura alare di 16,86 m, una potenza di60 kW per un peso al decollo di 850 kg, unavelocità di 235 km/h e un’autonomia di 400 kmcon un consumo energetico equivalente a 1,2litri di carburante per 100 km.

Alle 02,35 (ora locale) del 1°giugno la navetta Endeavourha posato le ruote sulla pista

di Cape Cannaveral in Florida con-cludendo così, dopo essere statoagganciato alla Stazione spazialeinternazionale (ISS) per circa 12giorni, il suo ultimo viaggio nellospazio effettuato per la missioneSTS-134 della NASA (v. pag. 8 diAeronautica n. 5/2011).Tra i sei astronauti rientrati sulla Terravi era anche il col. pil. Roberto Vittori,astronauta europeo, che ha conclusola missione scientifica italiana DAMA(DArk MAtter) dell’Agenzia SpazialeItaliana (ASI) posizionando sulla ISSil “cacciatore di antimateria” AMS-02e conducendo altri 12 esperimentiscientifici già illustrati nell’articolo so-pra menzionato. Da ricordare in modo particolare chea bordo della ISS il col. Vittori ha in-contrato anche l’altro astronauta italia-no, ing. Paolo Nespoli, rientrato il 24maggio con una Soyuz TMA-20 dopouna permanenza di sei mesi nellospazio, al quale ha passato in conse-gna la medaglia d’argento donataglidal Santo Padre e il Tricolore, che ilpresidente della Repubblica avevadato a Vittori in occasione dell’iniziodelle celebrazioni per il 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia.

Su questa particolare missione è dasottolineare che alle 13,11 del 21maggio, dalla Sala dei Foconi delPalazzo Apostolico in Vaticano, Pa-pa Benedetto XVI si era collegatoper venti minuti con la ISS per par-lare con i dodici astronauti che vierano a bordo tra i quali, appunto,gli italiani Vittori e Nespoli.Dopo il «Welcome aboard, Your Ho-liness!» ricevuto dallo spazio, i lPontefice si era intrattenuto, parlan-do in inglese e trattando vari argo-menti, con gli astronauti riservandoa Nespoli, che dal dicembre scorso itrovava sulla ISS (v. pag. 7 di Aero-nautica n. 1/2011), un pensiero par-ticolare in italiano per la scomparsadella madre avvenuta pochi giorniprima.Il Papa aveva anche ricordato diaver consegnato a Vittori la meda-glia d’argento raffigurante la crea-zione dell ’uomo, dipinta daMichelangelo nella Cappella Sistina,medaglia che - durante il collega-mento - Vittori, facendola fluttuareper l’assenza di gravità, aveva poipassato a Nespoli per riportarla, co-me sopra indicato, sulla Terra a bor-do della capsula russa.Vicino al Pontefice, durante il colle-gamento che - lo ricordiamo - è av-venuto per la prima volta in assoluto

tra un capo della Chiesa cattolica euomini nello spazio, erano ThomasReiter dell’Agenzia spaziale euro-pea (ESA), Enrico Saggese, presi-dente dell’Agenzia spaziale italiana(ASI) e il gen. SA Giuseppe Bernar-dis, capo di Stato Maggiore dell’AM.E il 23 maggio, dal Quirinale, ancheil capo dello Stato Giorgio Napolita-no, si è collegato con le stesse mo-dalità con la ISS ricevendodapprima i saluti di benvenuto delcomandante russo della base orbi-tale Dmitry Kondratiev e del coman-dante dello shuttle Endeavour MikeKelly seguiti dalla conversazionecon i due astronauti italiani su variargomenti tra i quali la salvaguardiadell’ambiente, «qualcosa - ha dettoNapolitano riferendosi a quanto Ne-spoli e Vittori avevano affermatosulla bellezza della Terra vista dallospazio - che si può perseguire solosu scala planetaria. Non basta losforzo di un singolo Paese».Vittori aveva poi dispiegato il Trico-lore che il capo dello Stato gli avevaaffidato il 7 gennaio scorso a Reg-gio Emilia affinché lo portasse nellospazio (v. pag. 4 di Aeronautica n.1/2011), bandiera che lo stesso Vit-tori aveva quindi consegnato a Ne-spoli per il suo ritorno sulla Terra.

Con a bordo lʼastronauta Roberto Vittori

Terminata la missione STS-134 della NASAConclusa con questo volo la vita operativa dello shuttle Endeavour

SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

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Intitolato ad Einstein LʼATV-4

Il quarto Automatic TransferVehicle (ATV) dell’Agenziaspaziale europea (ESA) è

stato intitolato allo scienziatoAlbert Einstein.L’ATV-4 Einstein, il più re-cente esemplare del mezzodi trasporto realizzato perportare r i fornimenti sul laStazione spaziale interna-zionale (ISS) ed il cui lancioè programmato per l’iniziodel 2013, segue quindi i mo-duli Julius Verne, JohannesKeplero (nome peraltro datoanche a un potente telesco-pio spaziale della NASA - v. pag. 13 di Aeronautican. 3/2009) e Edoardo Amaldi(v. pag. 15 di Aeronautican. 4/2010).

Provata al CIRA la capsula IRENE

Il dimostratore tecnologico IRENE (Italian Re-Entry NacellE) - la capsula dirientro spaziale costruita in Italia dal Consorzio di piccole-medie imprese PMIAl (Aerospace Laboratory for Innovative Componentes) su finanziamento

dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) - ha recentemente superato con successo laprova di rientro simulato in atmosfera alla quale è stata sottoposta nel “PlasmaWind Tunnel” (v. pag. 14 di Aeronautica n. 10/2001), cioè la galleria del vento“Scirocco” del Centro italiano di ricerche aerospaziali (CIRA) di Capua.Il dimostratore, in scala 1:4 della capsula, è stato esposto per quattro minuti e mez-zo ad una entalpia di circa 12 MJ/kg portandone la superficie a oltre 1.600°K, simu-lando così realisticamente le condizioni di affaticamento termostrutturale alle qualiè sottoposta una capsula spaziale al momento del rientro nell’atmosfera terrestre.Il programma IRENE ha lo scopo di pervenire alla realizzazione di un sistema dirientro dallo spazio di piccole dimensioni (circa 200 litri di capienza) e peso nonelevato (circa 150 kg) capace di semplificare sempre più l’invio nello spazio -con mezzi affidabili, veloci e di costo contenuto - di carichi utili, limitati in terminidi massa e volume, da orbite terrestri basse (Low Earth Orbit) nel corso di mis-sioni scientifiche e/o tecnologiche.Da sottolineare che tra le più importanti caratteristiche di IRENE vi è un sistemadi controllo e gestione della discesa costituito da una struttura a geometria va-riabile che nella fase di rientro nell’atmosfera «si apre ad ombrello», quasi comeun paracadute, per aumentare la superficie esposta all’atmosfera e rallentare,quindi, la discesa diminuendo così i picchi di stress termo-meccanico, proteg-gendo nel contempo i carichi utili esistenti nella struttura.

Il 25 maggio il Jet propulsion labo-ratory (JPL) della NASA ha annun-ciato che il rover Spirit, il robot che

si era posato su Marte nel 2004 in-sieme al gemello Opportunity (v.pag. 17 di Aeronautica n. 6/2004 earticoli precedenti ivi richiamati) hasmesso di funzionare da oltre un an-no a causa di un suo insabbiamentoche, avvenuto nel maggio 2009 e no-nostante i numerosi tentativi di ripri-stino, ha reso inservibili, a causadell’inclinazione assunta, i pannellisolari con i quali ricaricava le batteriecessando, quindi, di trasmettere sul-la Terra numerose informazioni con-siderate preziose per saperequalcosa in più sul Pianeta Rosso.La missione di Spirit è stata comun-que un successo, come quella di Op-portunity che continua invece ainviare numerosi dati scientifici sull’at-mosfera e sul suolo marziani, inquanto i due rover, progettati per ope-rare per circa tre mesi, hanno invecesuperato di gran lunga tale periodo.La NASA ha comunque programma-to una nuova missione automaticaverso Marte e il prossimo 25 novem-bre farà partire Curiosity, un innovati-vo rover che scenderà sul Pianeta

Rosso con una tecnica totalmentenuova: abbandonato infatti il sistemaa rimbalzo tramite airbag, il roververrà delicatamente deposto su Mar-te tramite una gru spaziale getto so-stentata (Space Crane) alla quale èlegata con cavi che verranno tagliati

subito dopo aver toccato il suolo.Si tratta di un complesso laboratorioitinerante su ruote - capace di ospi-tare dieci volte la strumentazionescientifica di Spirit e Opportunity,delle quali è tre volte più grande -che ha come obiettivi quelli di deter-minare «la composizione dei com-posti organici presenti, cercaretracce che possano suggerire lapresenza di vita biologica sul piane-ta in passato, studiare lʼatmosferamarziana e calcolare come potreb-

be evolvere nei prossimi miliardi dianni, determinare lʼattuale ciclo diacqua e ossido di carbonio, identifi-care la presenza dei componentifondamentali per ospitare la vita».La nuova missione, sottolineano tral’altro gli scienziati della NASA, po-trà avere una durata molto lunga inquanto Curiosity è alimentato da ungeneratore di tipo nucleare.A differenza di Spirit e Opportunity -costretti ad osservare sassi e forma-zioni rocciose coperte da una sottilepolvere che falsa una pur attentaspettroscopia - il nuovo rover avrà an-che la capacità di “spolverare” le roc-ce, raccoglierne campioni per mezzodi un braccio mobile di nove metri eanalizzarli con la strumentazione dibordo, oltre a quella di scoprire l’ac-qua e di comprendere se le piogge,eventualmente cadute, abbiano avutocaratteristiche acide o saline.La principale strumentazione scien-

tifica di Curiosity è costituita dal-l ’APXS (Alpha Particles X-RaySpectrometer), dal MAHLI (MarsHand Lens Imager) e dal SAM(Sample Analysis at Mars), un veroe proprio “naso” spaziale che verifi-cherà la presenza di metano.

Spirit, ora inefficiente, e Opportunity saranno sostituire da Curiosity

Una nota sullʼesplorazione di Marte

Il rover Curiosity

SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

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VARIE

AERONAUTICA 6/201124

Il papavero è anche un fiore

di Mario Arpino

Qualificato il missile antiaereo SAAM/IT per la portaerei Cavour

Con due lanci recentemente riusciti contro bersagli Mirach è stato «definitivamente qualificato» il sistemamissilistico antiaereo SAAM/IT installato a bordo della portaerei Cavour.Il primo lancio - ha precisato in un suo comunicato la Selex Sistemi Integrati che per il SAAM/IT realizza il

radar multifunzionale EMPAR (European Multifunction Phased Array Radar) e il sistema di comando e controlloAEGIS, mentre il missile Aster 15 è fornito da MBDA - è stato effettuato in configurazione autonoma, cioè non inte-grato con il sistema di combattimento della nave, pervenendo all’abbattimento del radio bersaglio. In questa prova,in particolare, l’EMPAR ha consentito di intercettare, tracciare e neutralizzare la minaccia, rispettando i tempi dellamissione.Il secondo lancio è stato invece effettuato utilizzando l’EMPAR in configurazione integrata nel sistema di combatti-mento della nave, prova che ha evidenziato una distanza d’intercetto del bersaglio inferiore a 50 centimetri, consen-tendo al sistema di combattimento di riconoscere la minaccia e permetterne la neutralizzazione.

Il papavero è anche un fiore, comeUstica è anche un’isola. Invece, no.Ogni anno, quando il 27 giugno si

avvicina, riemergono dal mare glispettri del DC.9 I-TIGI dell’Itavia, voloIH 870, e delle sue inconsapevoli vitti-me. Oggi aleggiano a Bologna, in unapposito museo, ma non trovano pa-ce. Infatti, è proprio da qui che si ali-menta un duello ideologico senzafine, che dura ormai da trentuno anni.Perché Ustica, oggi, non è più un’iso-la da restituire all’incantesimo di cui lanatura un tempo l’aveva privilegiata.Rappresenta solo, oltre al commossoricordo dei famigliari delle 81 vittime -in parte rappresentati da un’associa-zione presieduta dalla senatrice DariaBonfiett i - una spinosa questioneideologica a partiti contrapposti.Ma a quale titolo è stata scelta pro-prio Bologna come sede di questospettrale museo? Solo perché l’aereoera decollato da quell’aeroporto? Ap-parteneva ad una Compagnia privata- la prima in Italia - di un impresariocalabrese e i passeggeri, diretti a Pa-lermo, non erano tutti bolognesi. Sipuò pensare allora ad una maggioredisponibilità di quel Comune rispettoad altri, cui si potrebbero aggiungerecomprensibili motivi logistici legati aiprincipali animatori del dibattito. Nonè certo da scartare il fatto che questacittà sulle questioni ideologiche haun’esperienza lunga e riconosciuta.

In barba a giudizi, ordinanze, sen-tenze e procedimenti, si continuanoda anni a ripetere sempre le stessecose, ciechi di fronte ad ogni eviden-za, sordi a qualsiasi ragionamentoche non porti nella direzione voluta,indifferenti al risultato di qualche de-cina di processi - non si tratta solo diquelli ai personaggi più noti, i quat-tro generali dell’Aeronautica - chehanno tutti, indistintamente, portatodopo vari gradi di giudizio all’assolu-zione di ogni singolo imputato risul-tato dall’inchiesta dell’infaticabilegiudice Priore. D’altro canto, questaè l’unica Bibbia sulla quale il partitodel missile continua a giurare. Il qua-le, non rassegnandosi al la realtàdell’ultima sentenza della Cassazio-ne, che ha spazzato via ogni dubbiosia sulla lealtà dei generali, sia sullamitizzata quanto inesistente batta-gl ia aerea, spinge per r iaprire unnuovo processo. Sembra che il ruolodi inquisitore debba venire assegna-to a un magistrato che, assieme aun avvocato di parte civile, avvalen-dosi delle carte del procedimento,dopo il giudizio di primo grado si eraaffrettato a pubblicare un libro sull’e-vento. Nel quale, con rispetto del li-vello di deontologia professionaleche evidentemente lo caratterizza, sipermette di ridicolizzare le afferma-zioni di alcuni testi. Se avesse avutola pazienza di attendere anche la

sentenza della Cassazione, proba-bilmente questo libro non l’avrebbemai scritto. Mi vengono in mente dueepisodi.Una confidenza del compianto sena-tore Libero Gualtieri, primo presiden-te della Commissione Stragi, fatta difronte a un caffè al bar del Senato.«Qui, generale, ci sono stati almenodue errori. Uno dellʼAeronautica, lasottovalutazione iniziale. Lʼaltro,però, lo ha fatto lo Stato. Mi creda,se si fosse subito concordato unadeguato compenso per tutti, Itaviae famigliari, a questo punto il casosarebbe già chiuso da un pezzo».L’altro, è un’osservazione del presi-dente Oscar Luigi Scalfaro, quandogli avevo fatto presente la difficoltà diguidare una forza armata oggetto diun continuo crucifige mediatico. «Ca-ro generale, questo rumore di fondo èla colonna sonora del suo film. Noncʼè niente da fare, ci si abitui…».Ustica sembra il tipico caso di senten-za prima del processo e di processodove ci si aspettava solo quella sen-tenza. Ma questa volta ai sinistri ideo-logi è andata male. Una nota teoriadel complotto, che si basa sulla meto-dologia della ripetizione, spiega chepiù una tesi viene ripetuta, più nell’im-maginazione collettiva si consolidacome base reale su cui costruire l’ac-cusa.Infatti, ci stanno riprovando.

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Prorogato lʼincarico nella NATO allʼamm. Di Paola Il 19 maggio il Consiglio dei ministri ha prorogatol’incarico di presidente del Comitato Militare dellaNATO conferito a suo tempo all’ammiraglio Giam-paolo Di Paola.

LʼIndia acquista dieci C-17 Globemaster IIIL’India’s Cabinet Committee on Security ha sigla-to con la statunitense Boeing un contratto del va-lore stimato di 4,1 mil iardi di dollari relativoall’acquisto di dieci arei da trasporto C-17 Globe-master III, contratto che consentirà all’India di col-locarsi come il paese con la maggior flotta diC-17 dopo gli Stati Uniti.È da ricordare in proposito che l’accordo, che erastato preliminarmente siglato dal presidente Ba-rack Obama durante la sua visita in India, riducenotevolmente anche la tensione nei rapporticommerciali USA-India creata dall’esclusione deicaccia americani Boeing F/A-18E/F Super Hor-net e Lockheed Martin F-16IN Super Viper dallagara per il nuovo aereo da combattimento multi-ruolo per Nuova Dehli (v. anche pag. 23 di Aero-nautica n. 5/2011).

25AERONAUTICA 6/2011

La gara per il nuovo addestratorepolaccoLe offerte finali per la gara relativa al nuovo addestratoreavanzato delle forze aeree della Polonia dovranno pervenireentro il 29 del prossimo luglio al governo di Varsavia.La gara, aperta l’anno scorso e che porterà alla firma di uncontratto per la fornitura di 16 macchine per un valore di cir-ca 370 milioni di euro, è stata indetta allo scopo di sostituire ivecchi monoreattori PZL Mielec TS-11 Iskra (“Scintilla”) cheiniziarono a volare nel lontano 1960.A quanto finora reso noto sull’argomento, ricordiamo che allagara partecipa Alenia Aermacchi con il suo M-346 Master, ae-reo che avrà come concorrenti anche il KAI/Lockheed T-50Golden Eagle (prodotto da USA e Corea del Sud) e due adde-stratori della precedente generazione: il ceco Aero VodochodyL-159 e il britannico BAE Systems Hawk.

RettificaÈ Tortona e non AlessandriaPer un banale errore il ten. col. Ugo Mutti e il presidente FirminoGelati citati nel “cappello” all’articolo “8.9.1943 - 27.5.1945: unlungo periodo di avventure” pubblicato a pag. 18 di Aeronautican. 5/2011, sono stati indicati come appartenenti alla sezioneAAA di Alessandria invece che a quella, corretta, di Tortona.

Il 28 maggio, alla Casa dell’Aviato-re in Roma, ha avuto luogo la 44ªAssemblea annuale dei soci del-

l’Associazione Trasvolatori Atlantici(ATA) che ha avuto come tema cen-trale la rievocazione della figura edell’opera del giornalista aerospa-ziale Cesare Falessi. decedutoquattro anni fa e socio onorario delSodalizio.Dall’ATA e dai suoi soci fondatoriFalessi attinse molti spunti di cono-scenza per il suo lavoro, vivendonecon entusiasmo i più importanti ap-puntamenti. All’ATA, Inoltre, si senti-va legato da un sentimento diammirazione per la responsabilità ela cura da questa assunte nei con-fronti del Riquadro Atlantici del Ci-mitero di Orbetello - ultima dimoradi Italo Balbo e dei suoi compagni ditrasvolate atlantiche tra i quali EzioVaschetto, padre di sua moglie An-na Maria - e per la partecipazioneattiva e le donazioni di importanti ci-meli dei soci al Museo dell’A.M. diVigna di Valle fin dal 1977.

Dopo un intervento introduttivo, ilpresidente dell’Associazione ing.Renato Valle ha lasciato la parola anumerosi oratori legati al personag-gio da vincoli di amicizia e di lavoro.Il primo a tracciarne il profilo uma-no e professionale è stato Baldas-sare Catalanotto , che ne haricordato con commozione la gene-rosità e il coraggio nell’affrontarearditi progetti, tra i quali per esem-pio la creazione e la direzione in-sieme ad Armando Silvestri dellarivista “Oltre il Cielo” in cui aviazio-ne, aerospazio e fantascienza con-vivevano in un mix affascinante digrande qualità, accolto con entu-siasmo da un vastissimo pubblico,nonché i posti di responsabilità ri-coperti in uffici stampa di grandiistituzioni, quali Aeroporti di Roma,Aeritalia e Alitalia.Si sono poi susseguiti Gianfrancode Turris, giornalista radiofonico,Enrico Ferrone, scrittore e direttoreUnione Giornalisti Aerospaziali Ita-liani (UGAI) di cui Falessi fu dina-

mico presidente e Adalberto Pelle-grino, autorevole esponente dei pi-loti civili italiani.Nel quadro degli interventi particola-re rilievo ha assunto il messaggioall’Assemblea del socio onorarioGiuseppe Orsi, amministratore dele-gato di Finmeccanica, che non po-tendo essere presente ne haaffidato la lettura al collega Riccar-do Rovere il quale ha poi voluto an-che testimoniare l ’apertura neiconfronti dei giovani di Falessi, ar-gomento sottolineato a sua volta daGregory Alegi, giornalista e docentedi storia aeronautica.Per ultimi hanno preso la parolaPaolo Balbo, la contessa Maria Fe-de Caproni e, interpretando i senti-menti e i ricordi della famiglia, i lfiglio Luca Falessi, ingegnere aero-nautico, al quale il presidente Valleha donato una medaglia ricordoopera dell’artista Luciano Zanelli,socio onorario anch’egli dell’ATA.

R.V.

La 44ª Assemblea dellʼATA

VARIE

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A PROPOSITO DI“QUEL MIO AMICOA3D…”

Scrive il gen. BA GugliemoPaolo Canham da Cuneo:«Pur avendo goduto dellalettura dell’elaborato intito-lato “Quel mio amicoA3D… “, pubblicato a pag.12 di Aeronautica n. 3/2011non mi viene spontaneol’associarmi a molti passidello scritto ma, pur dolen-domene, non posso citarlitutti. Si dovrebbe, forse, ri-scrivere il tutto. Per esempio, a metà della se-conda colonna della pagina12, l’estensore, dopo avermesso in chiaro la propriaorigine “continentale”, espri-me giudizi invero generaliz-zati e non amabili sulpersonale sardo della BaseAerea di Decimomannu (“…riprendere le fila della situa-zione venendo a compro-messi con il personale sardoche, oltre a non essere parti-colarmente flessibile, avevala caratteristica di adom-brarsi con facilità e poi le-garsi al dito l’evento e nondimenticarlo per l’eternità...abituato all’insorgere di que-sti inconvenienti che consi-deravo ormai inevitabili sesi voleva far funzionarequalcosa”).Ne sono costernato, maquesti pareri non collimanocon i miei, mi sembrano,anzi, sommari ed ingenero-si non solo verso il perso-nale di Decimo, ma ancheverso il nobile ed ospitalepopolo sardo.Devo riconoscerlo: anch’iosono “continentale”, ma hoavuto il piacere di spenderecinque anni della mia vita aDecimomannu (un anno dacapo Ufficio operazioni, unanno da vicecomandante e

ben tre anni - con due suc-cessive riconferme - qualecomandante titolare.Ora mi riesce difficile l’im-maginare che poi le cose fos-sero cambiate, ma nel corsodella mia gestione, se si tol-gono pochissime e ben indi-viduate eccezioni, ilpersonale, sardo o continen-tale che fosse, ha semprecondotto a termine i propricompiti, con efficienza esenso del dovere, senza biso-gno di “compromessi” per“fare funzionare qualcosa”,tanto in circostanze ordina-rie che per eventi inconsueti.Non riesce a far breccia nellamia mente il pensiero che inuna ben collaudata organiz-zazione operativa aeronauti-ca si debba ricorrere acompromessi: il dovere dacompiere è ben conosciuto etutti sanno che cosa fare ecome farlo. Senza compro-messi. Se ciò non avviene, c’èqualcosa che non gira bene alvertice dell’organizzazione. Nell’occasione dell’emergen-za descritta, senza che vifosse bisogno di compro-messi, il personale di Torre, ipompieri ed i tecnici delle ri-parazioni del sistema di illu-minazione hanno benrisposto alle necessità delmomento. Non mi esprimo sulla gestio-ne dell ’emergenza in voloperchè non ne conosco i ter-mini essenziali (posizionedella portaerei rispetto a De-cimo, manovrabilità del veli-volo come percepita daipiloti dopo l’atterraggio pe-sante, autonomia residua).Mi pare di capire però (sape-te, a Cuneo siamo un po’tardi di comprendonio) chetutto quel mandare da Erodea Pilato avesse l’unico scopodi impedire che l’emergenzasi risolvesse a Decimo.

Che si bloccasse la pista diGrosseto o di Grazzanisenon era importante (eppureerano basi operative della di-fesa aerea), basta che non sibloccasse Decimo (base ad-destrativa). E mi chiedo senon sia meno doloroso l’ave-re una pista ingombra piut-tosto che anche un solouomo perda la vita. Poco cauto anche il giudiziosul pilota dell’A3D: “l’energu-meno evidentemente nonmolto bravo negli atterrag-gi”. Ma si può formularegiudizio così drastico neiconfronti di un pilota “com-bat-ready” per un occasiona-le atterraggio pesante?Suvvia! Ma c’è ancora il passo con-clusivo dello scritto che miangustia: “… venne riparato da unasquadra di tecnici dell’USNavy che arrivò e se ne andòsenza farsi notare … anchel’A3D ripartì qualche tempodopo, senza che nessuno sene accorgesse, insalutatoospite”. Sono allibito. Tutte le atti-vità alleate su Decimo veni-vano concordate ed eseguitesotto il cortese ma ferreocontrollo del Comando base.E poi cos’è successo? Tuttipotevano fare quello che vo-levano?»

L’INDIMENTICABILE“FAZZOLETTO AZZURRO” DI TANTIANNI FA

Il socio Giuseppe Balice diBari, ricordando il “fazzo-letto azzurro” che venivadato in dotazione al perso-nale di “bassa forza” (avierigenerici e graduati di trup-pa) della Regia Aeronauticatra la fine degli anni Trenta

e inizi degli anni Quaranta,ha scritto una lettera nellaquale auspica che qualcheente o azienda voglia ripro-durre tale oggetto in dieci-mila copie da mettere invendita agli «aviatori di al-lora ancora viventi» che sa-ranno felici di averlo«perché li riallaccia concommozione al loro passatopiù bello ed indimenticabile»di quando servivano la Pa-tria in “grigio-azzurro”.Ricordiamo che il riferimen-to è al grande fazzoletto dicirca 50 cm di lato con alcentro l’aquila con corona estemma sabaudi e, ai quattrolati, le viste frontali dei veli-voli allora maggiormente inuso alla Forza Armata (dap-prima S.55X, Fiat BR.2, SiaiS.59 e Fiat Ansaldo A.120 so-stituiti poi da SM.79, FiatCR.32, Cant.Z.501 e Cant.Z.506), fazzoletto che è oggiancora esposto con cura, or-goglio ed affetto in appositiquadri in varie sezioni del-l’AAA alle quali è stato dona-to da anziani iscritti alnostro sodalizio.Ringraziando il socio Baliceper la sua lettera, dobbiamotuttavia doverosamente ricor-dare che la proposta apparedi non facile realizzazione inquanto - considerato tral’altro l’ormai purtroppoesiguo numero di «supersti-ti ultraottantenni» del perio-do rievocato che potrebberocostituire i potenziali ac-quirenti di tale riproduzio-ne - essa avrebbe costi chereputiamo non facilmentesostenibili da parte degliinteressati.Esprimiamo comunque ilsincero augurio che quelloche il socio Balice defini-sce «un sogno di noi ragaz-zi di quel tempo» possadivenire realtà.

Lettere al Direttore

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Nel primo pomeriggio del 10giugno, al Circolo Ufficialidel Comando Regione Milita-

re Nord di Torino e in occasione delXIX Raduno Nazionale dell’Associa-zione, ha avuto luogo l’Assembleagenerale dei soci dell’AAA alla qualeerano rappresentate 119 sezioni suun totale di 257 e che rappresenta-vano 23.063 soci su 35.867 iscritti alSodalizio.I lavori sono iniziati con la nominadel presidente e del vice presidentedell’Assemblea, rispettivamentem.llo Giancarlo Milani e m.llo Egi-dio Ferrua e del segretario, aiut.Luigi Cedrone.Il m.llo Milani, dopo aver aver sa-lutato e ringraziato i presenti perla fiducia accordatagli, ha invitatotutti ad osservare un minuto diraccoglimento in memoria dei socideceduti; ha poi invitato il gen. Pa-risi a procedere con la propria re-lazione. Dopo il saluto agli intervenuti, ilpresidente nazionale ha dato il ben-venuto al capo di Stato Maggioredell’Aeronautica Militare, generaleSA. Giuseppe Bernardis, che ha poirivolto il saluto augurale di tuttal’Aeronautica Militare ai presenti,confermando la vicinanza della F.A.al Sodalizio.È seguita la relazione del presidentenazionale che ha tracciato il puntodi situazione sulle attività svolte,sottolineando l’attuale consistenzadel Sodalizio che attualmente conta35.867 soci suddivisi in 257 sezionie 260 nuclei.Fra le attività svolte è stato citato ilVII Premio letterario svoltosi nelsettembre 2010 a Trento, i conve-gni/seminari effettuati dal CESMA,il 3° raduno aereo di soci volanti e,infine, ha illustrato l’attività svolta

allo scopo di organizzare il servi-zio di Protezione civile in senoall’AAA.Passando alle attività future il gen.Parisi ha citato l’attività program-mata dal CESMA che prevede, fral’altro, un convegno al Nord (Vene-zia) ed uno al Sud (Bari) mentre al-tri eventi sono previsti dalDipartimento Volo.La relazione è stata approvata al-l’unanimità.Il presidente dell’Assemblea è quin-di passato al successivo argomentoin agenda: l’approvazione del verba-le dell’Assemblea generale preceden-

te che ha avuto luogo a Roma il 19giugno 2010 che è stato anch’essoapprovato all’unanimità.È seguita la relazione dei Revisoridei conti e l’esame e approvazionedel Bilancio consuntivo - E.F. 2010- e dello Stato patrimoniale. L’As-semblea ha approvato all’unanimi-tà.È stata poi introdotta la discussio-ne sull’esame e approvazione delBilancio preventivo per l’E.F. 2011.Alcuni Soci sono intervenuti chie-dendo spiegazioni su alcuni puntidel Bilancio ai quali, il presidentedei Revisori dei conti ed il Diretto-re amministrativo, hanno dato det-tagliate informazioni e, dopoalcune ulteriori discussioni, il Bi-lancio è stato approvato a largamaggioranza.Alle 18.30 il presidente dell’Assem-blea ha dichiarato chiusa la riunione.Il verbale dell’Assemblea, come daprassi, sarà inviato a tutti i presi-denti di sezione per eventuale con-sultazione dei soci.

E.C.

L’Assemblea generale dei soci dell’AAA

L’intervento del gen. Bernardis all’Assemblea

L'Assemblea generale dei soci

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Il Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) è stato convocato a Torino il mattino del 10 giugno 2011, in occasione del XIXRaduno Nazionale dell’Associazione.Presso il Circolo ufficiali del Comando Regione Militare Nord, i componenti del CDN presenti hanno effettuato la riunio-

ne che ha avuto inizio con il cordiale benvenuto e saluto ai partecipanti da parte del presidente nazionale, gen. SA Gian-bortolo Parisi.Dopo una breve relazione, il presidente ha aperto i lavori. Si èquindi passati alla discussione degli argomenti in agenda. Èstata autorizzata la costituzione della sezione AAA di Capua,intitolata al cap. pil. MOVM Oreste Salomone e al serg. pil.MAVM Salvatore Borrozzino, e della sezione AAA di Valleca-monica e del Sebino nel Comune di Cividate Comuno (BS),intitolata al cap. pil. Mario Stoppani e al ten. pil. BartolomeoCattaneo.È stata quindi approvata all’unanimità la Direttiva che discipli-na il conferimento delle qualifiche di “Socio onorario” e “bene-merito” che sarà inviata a tutte le sezioni AAA perl’ottemperanza delle disposizioni in essa contenute.Dopo alcune considerazioni di carattere generale, il presiden-te, ha dichiarato chiusa la riunione.

E.C.

La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA

Nel pomeriggio dell’11 giugno siè svolta a Torino la riunionedell’EPAA (European Partner-

ship of Air Forces Associations) dellaquale l’AAA detiene la presidenza pergli anni 2011-12. Vi hanno preso par-te i rappresentanti delle associazioniaeronautiche di Belgio (ten. col. EricRombouts, aiut. lan Bossuyt), Bulga-ria (sig. Angel Yotov, sig. Dimitar Sta-vrev), Francia (col. Michel Garnier,magg. Bruno Lemaire), Germania(col. Fritz Thomsen), Olanda (sig. Mi-chiel Kastelein), Repubblica Ceka(col. Oldrich Rampula, col. liri Macu-la), Romania (gen. losif Rus, sig.raMaria Trandafir), e Slovenia (com.te.Gabriel Drago, sig. loze Konda), que-

sti ultimi con lo status di osservatore. I temi affrontati hanno riguardato icambiamenti avvenuti di recente nel-l’assetto di alcune associazioni, l’ap-proccio verso i giovani, le attività futuree la riunione autunnale dell’EPAA. Sul primo tema è apparsa molto inte-ressante la ristrutturazione avvenutain Germania dove, al fine di rappor-tarsi con lo Stato Maggiore della Luft-waffe, è stata creata un’unica entità,la German Air Force Association (GA-FA), sotto il cui “ombrello” operano lenumerose associazioni aeronautichetedesche, piccole e grandi. La GAFAsarà l’unico interlocutore con la F.A. el’unico rappresentante presso l’EPAA. Anche in Belgio stanno lavorando perraggruppare in un’unica entità le 34piccole associazioni a carattere aero-nautico.Per quanto riguarda l’approccio versoi giovani, il rappresentante franceseha informato che le loro associazionihanno stretto una sorta di partnershipcon le scuole, in particolare quelle su-periori, e partecipano alla formazionedei giovani. Inoltre, il sodalizio france-se partecipa alla conduzione dei mu-sei a carattere aeronautico.L’associazione olandese, invece, haistituito un gruppo di lavoro che staesaminando i risultati di uno studio suigiovani. Inoltre, nel loro Comitato Di-

rettivo hanno inserito un avvocato33enne che li consiglia sul modo diavvicinare i giovani. È stata, quindi esaminata la posizionedella Slovenia che intende entrare afar parte dell’EPAA. Il presidente hachiesto al rappresentante sloveno difar pervenire a tutti copia del loro sta-tuto per un esame preventivo primadell’accoglimento della richiesta, cosìcome previsto dallo statuto del-l’EPAA. I rappresentanti sloveni si so-no riservati di ottemperare ed hannochiesto, nel frattempo, di prolungare illoro status di osservatori. In merito alle attività future, l’AAA haproposto di effettuare in Italia nel2012 un simposio su un argomento diinteresse delle Forze Aeree, alla stes-sa stregua di quello organizzato a Pa-rigi nel 2008, sotto la presidenzafrancese. La proposta è stata accoltae l’Italia, alla prossima riunione dell’EPAA, presenterà una rosa di temi trai quali sarà scelto quello più idoneo. Infine, su richiesta della delegazionebuIgara, la prossima riunione del-l’EPAA non si terrà in Italia, come pre-visto, ma in Bulgaria, dal 2 al 4settembre prossimi, in concomitanzacon le celebrazioni per il 100° anni-versario dell’ Aeronautica Bulgara.

G. B.

La riunione dell’EPAA a Torino

La riunione dell’EPAA

La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale

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PROVA TITOLOL’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Bovolone

Nel nuovo Consiglio direttivo di sezione figura an-che il nome di Leonardo Perobelli quale rappresen-tante dei soci aggregati.

Palermo

A seguito del decesso del vice presidente aiut. Gi-rolamo Oliveri, il consiglio direttivo ha conferitotale incarico al consigliere m.llo 2ª cl. Emilio Co-rona.

Paullo

Presidente: brig. gen. Augusto Del Lago; vice pre-sidenti: 1° cap. Raffaele Perrone e gen.BA OsvaldoSammarco; tesoriere: av. sc. Fabrizio Pidalà; con-siglieri: av. sc. Cosimo Ascrizzi, av. Dario Colombi,av. Angelo Conca, av. Achille Esposti (capo nucleodi Zelo Buon Persico), av. Achille Rebughini; rap-presentante dei soci aggregati: sig.ra Giuse LaMantia (anche segretaria).

Rovereto

Presidente: col. pil. Gianni Pozzati; vice presi-denti: m.lli Enzo Aramini e Erminio Lo Russo;segretario-tesoriere: av. Nino Dal Fiume; consi-glieri: magg. Lorenzo Bernardi, 1° av. SilvanoBilagher, aiut. Rocco Colucci, com.te AntonioSarnataro; rappresentante dei soci aggregati:Roberto Bini.

RINNOVO CARICHE

ChioggiaLa sezione ha variato l’indirizzo di posta elettroni-ca da: [email protected] a: [email protected] eventuali telefonate si possono contattare i cel-lulari n. 3343504581 (AAA Chioggia) o 3383510183(aiut. Paolo Belfiori).

NUOVI INDIRIZZI

Raduno del 21° e 22° Corso specialisti AMNella ricorrenza del 50° anniversario dell’arruola-mento, è in fase di organizzazione. per la fine delprossimo ottobre, il raduno dei frequentatori del 21°e 22° Corso specialisti AM, aperto a tutte le categoriedegli allievi arruolati in ottobre e novembre 1961.Per adesioni e informazioni contattare i seguenti no-minativi:- m.llo sc. Giuseppe Landolfi- tel. 0823-1870346,Email: [email protected]

- m.llo sc. Salvatore Tavano - tel. 0823-493719, Email:[email protected]

- m.llo sc. Giovanni Viscardi - tel. 0823-345148, Email:[email protected]

4° Raduno degli istruttori dei Corsi VAM a Vigna diValle nel 1964-65Dopo il loro 3° Raduno (v. pag. 21) gli ufficiali, sot-tufficiali e istruttori in servizio nel 1964-65 a Vignadi Valle presso il locale Battaglione della Scuolacentrale VAM, hanno programmato un nuovo in-contro per il 2013.Gli interessati a parteciparvi sono invitati a contattareper chiarimenti e dettagli in merito il promotore 1°av. istruttore Luigi Bonomi, socio della sezione AAAdi Varese, al cellulare 331 5995435.

RADUNI

Caro amico, dove sei?

Il socio Luciano Lucini della sezione di Cremona, sta cercando gli ex avieri che hanno fatto con lui il CARall’11° Reggimento fanteria a Casale Monferrato (AL) alla caserma “Pietro Mazza” nella 6ª compagnia, 2°plotone, 8ª squadra.

La leva era il 2° contingente classe 1951 ed il periodo dal 6 agosto al 25 settembre 1971 (poi egli fu destinatoal secondo “Autogruppo di manovra” della 1ª Aerobrigata I.T. all’aeroporto di Padova).Nel quarantesimo anniversario della chiamata alla leva, gradirebbe ritrovare gli ex “commilitoni” per un even-tuale raduno.Contattare: Luciano Lucini, consigliere dela sezione AAA di Cremona,Via Kennedy, 28 - 25025 Manerbio (BS) - cellulari 3343517567 o 3382103800

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

(( AVVENIMENTI LIETIAVVENIMENTI LIETI ((

PROMOZIONIA tenente AAra del Ruolod’Onore- Vincenzo Grande (sezio-ne di Frosinone).

A luogotenente- Pietro Catapano (sezionedi Chioggia);

- Gianfranco Vinci (sezionedi San Gavino Monreale).

A sergente- Ignazio Nuzzachi (sezionedi Collepasso).

CONFERIMENTO ONORIFICENZE OMRICommendatore- gen. DA Luciano Bocus(sezione di Vicenza).

Ufficiale- aiut. Angelo Cicconi (se-zione di Vicenza).

SOCI CHE SI FANNO ONOREIl socio ten. col. Luigi Cata-lano della sezione di Fog-gia ha ricevuto dal

Dipartimento della prote-zione civile l’attestato dibenemerenza per il suo im-pegno nelle attività connes-se ad eventi calamitosi.

Il socio ten. col. Pasquale An-tonucci della sezione di Ca-serta è stato eletto consiglierecomunale di quella città.

Il socio av. Bruno Vano dellasezione di Arpino è statoeletto sindaco di quella città.

LAUREEIn economia e finanza- Viviana Vadalà, figlia delsocio s. ten. Alessandro(sezione di Palermo).

In scienze dell’educazione e deiprocessi formativi- Cristina Basilicata, figlia delsocio lgt. Vincenzo (sezio-ne di Rezzato-S. Eufemia).

In scienze forestali- Martina Camillo, figlia delsocio Franco (nucleo diJesolo).

In scienze infermieristiche- Ilaria Colopi, figlia del so-cio av. sc. Franco (sezionedi Galatone).

In scienze dell’educazione- Laura Benedetto, figliadel socio Michele (sezio-ne di Martina Franca).

In scienze organizzative e ge-stionali - il socio 1° m.llo Renato An-gelotti (sezione Caudina);

- il socio 1° m.llo LorenzoDonno (Sezione di Soleto).

NOZZE D’OROLe hanno felicemente fe-steggiate:- il 1° av. Raffaele Cipollettacon la signora Anna (sezio-ne di Mugnano-Calvizzano);

- il presidente onorariobrig. gen. Antonio Losas-so con la signora Maria(sezione di Foggia);

- il socio aiut. Salvatore Ri-staldi con la signora Car-mela (sezione di Cagliari);

- il socio gen. Gianfranco

Rizzi con la signora MariaGrazia (sezione di Treviso).

NOZZESi sono uniti in matrimonio: - il socio serg. Pasquale Biz-zarro e la signorina Anto-nella Piccolo (sezione diCaserta);

- il socio Costa Alessandro ela signorina Luisa Pini (se-zione di Ghedi);

- la socia s.ten. Alessia Fra-sca e il signor Luca Acciai(sezione di Falconara);

- il socio av. sc. Davide Spe-rotto e la signorina Vanes-sa Comelli (nucleo diFara Vicentino).

CULLE- Il socio av. sc. Simone Ana-triello e la signora Lauraannunciano la nascita delprimogenito Vincenzo (se-zione di Portogruaro).

- il socio ten. Roberta Rus-so e il consorte DanieleZega annunciano la nasci-ta della primogenita Gre-ta (sezione di Guidonia).

SEZIONI E NUCLEI

PIEMONTE

ASTI

Raduno interregionalein onore degli aviatori caduti

Il 29 maggio, presso il Sa-crario dedicato agli aviato-ri piemontesi di Loreto diCostigliole d’Asti, la sezio-ne ha organizzato l’annua-le Raduno Interregionaleche ha luogo dal 1974 peronorare gli aviatori cadutiin pace ed in guerra e perricordare il gravoso impe-gno delle nostre Forze Ar-

mate a livello internazio-nale.La cerimonia, svoltasi allapresenza di numerose auto-rità religiose, civili e militarinonché delle rappresentan-ze delle Associazioni d’Ar-ma e combattentistiche, havisto lo svolgersi del corteodei partecipanti, del ritodell’Alzabandiera, della ce-

lebrazione della Messa edella deposizione di una co-rona d’alloro, giunta sul po-sto con un elicottero, alSacrario.

I momenti più salienti del-la cerimonia sono statisottolineati dal sorvolo dialcuni deltaplani.

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LOMBARDIA

Vallecamonica e del Sebino

Inaugurato il Monumento agli aviatori

Pavia

I cinquanta anni della sezione

militare reduce dalla Se-conda Guerra Mondiale,volendo costruire una pic-cola chiesa nel suo minu-scolo paese, ebbe l’idea diraccogliere le rovine delconflitto bellico e con es-se edificare il Tempio co-me simbolo ed auspicio diuna ricostruzione piùgrande, quella della fratel-lanza umana, arredando-lo con tanti ricordidolorosi della nostra ge-nerazione, trasformandogli ordigni di distruzionee di morte in simboli e ri-chiami di vita.Sottopose casualmente ilsuo progetto all ’alloramons. Angelo Roncalli, ilfuturo Papa GiovanniXXIII, che prese a cuorel’iniziativa, l’incoraggiò el’aiutò inviando anche laprima pietra, tolta dall’al-tare frantumato di unachiesa francese distruttadurante lo sbarco alleatoin Normandia nel 1944,

alla quale seguirono moltialtri simboli di distruzio-ne inviati da ogni partedel mondo dove maggior-mente infuriò la guerra,comprese alcune gugliedel Duomo di Milano.Nel Tempio, che ha accol-to il ricordo di tutti i mor-ti della guerra, ovunque ecomunque Caduti, si èsviluppato il tema dellafratellanza umana consimbologie ricche di par-ticolare significato: così,ad esempio, la fonte bat-tesimale è costituita dal-l’otturatore di un cannoneda 305 della corazzataAndrea Doria, armi insan-guinate compongono lafigura del Crocifisso e re-sti di due navi inglesi for-mano il pulpito. Il Tempio è aperto dal me-se di aprile al mese di ot-tobre tutti i giorni dalle 9alle 18, mentre dal novem-bre al marzo è aperto soloil sabato e la domenica.

Il 29 maggio, ai piedidell’Adamello, la neocosti-tuita sezione ha inaugura-to il Monumento agliaviatori dedicato, in parti-colare, a due pionieridell’aeronautica: Bartolo-meo Cattaneo, 2° brevettodi pilota italiano, e MarioStoppani, famoso collau-

datore di numerosi velivo-li idrovolanti e terrestri.Presenti alla cerimonia ilsindaco di Cividate CesareDamiola, il Medagliere na-zionale dell’AAA, un pic-chetto del 6° Stormo, ilpresidente regionale AAAm.llo Giancarlo Milani e va-rie autorità civili e militari.

La sezione ha recente-mente festeggiato i 50 an-ni della sua costituzione,periodo nel quale ha con-cretizzato molte iniziativetra le quali, ricca di valo-re affettivo, quella dicreare un piccolo museopresso il “Tempio dellaFraternità” a Cella di Var-zi nell ’Oltrepò Pavese,realizzando un piccololuogo di culto per gli ap-passionati del volo.In esso fanno bella mo-stra, tra l’altro, uno splen-dido caccia F-104 ASAproveniente dal 5° Stormo

di Cervia e relativo propul-sore J-79, due propulsoristellari che motorizzavanoi C-119 e, poi, ali, timoni eserbatoi subalari di varivelivoli. Dal 2004, annodella creazione di questopiccolo Museo dedicato al-l’Aeronautica, tutti gli an-ni, nel mese di giugno, lasezione organizza la“Giornata Azzurra” allapresenza di autorità civilie militari.Ma cos’è il Tempio dellaFraternità?La storia racconta, chedon Adamo, cappellano

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Cittadella

40° anniversario della sezione

Conegliano

Celebrate alcune significative ricorrenze

La sezione ha recentemen-te celebrato il 40° anniver-sario della sua costituzionecon alcuni eventi tra i qualila celebrazione del rito reli-gioso, un corteo per le viecittadine con la partecipa-zione del Gonfalone delComune, di varie autorità

civili e militari, della bandacittadina e di numeroserappresentanze con labaridelle Associazioni d’arma,la deposizione di una coro-na d’alloro al monumentoai Caduti e il sorvolo di unaereo con fumate tricolori.

VENETO

Camisano Vicentino

Celebrata la “Festa dell’aviatore”

L’8 maggio la sezione hacelebrato a Villalta di Gaz-zo la “Festa dell’aviatore”,che ha avuto luogo allapresenza di numerose au-torità civili e militari, delpresidente regionale AAAgen. SA Alberto Frigo edelle rappresentanze delleAssociazioni d’arma. Oltre

al rito religioso officiatodal cappellano militaredon Massimiliano Bernar-di, l’evento ha visto anchela deposizione di una co-rona d’alloro al monu-mento ai Caduti.

Per ulteriori informazionisulla visita telefonare alpresidente della sezione diPavia tel. 347-4714003 op-pure al segretario tel. 366-

3357934, o al Rettore delTempio don Luigi Berni-ni, tel. 0143-323621, cell.338-9261500.

Dal 14 al 21 maggio la se-zione ha organizzato unaserie di manifestazioniper celebrare il 35° dellasua costituzione, il 70°

della scomparsa del m.llopil. Cesare Barro al qualeil sodalizio è intitolato e il51° del ritrovamente neldeserto del Fezzan, in

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Maserada sul Piave

Festeggiato il 25° anniversario di costituzione del nucleo

Udine

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Palmanova

Commemorato il m.llo mot. MOVM Giovanni Durli

Il 23 maggio la sezione hacommemorato, prima nellocale cimitero e poi al Sa-cello dei Caduti della città,il m.llo mot. MOVM. Gio-

vanni Durli, caduto sui cielidi Malta nel corso del Se-condo conflitto mondiale,ed al quale è intitolato il la-baro della sezione stessa.

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Africa settentrionale, delrelitto dell’S.79 e dei restidell’equipaggio del qualeBarro faceva parte.Le manifestazioni hannovisto un Convegno sulleattività della sezione, con-vegno nel corso del quale èstato presentato il libro Lo“Sparviero” nel deserto che,edito a cura della sezionedi Conegliano racconta lavita dello scomparso e lastoria del velivolo dispersoil 21 aprile 1941 e che furitrovato casualmente an-ni dopo.Tra gli eventi celebrativisono poi da sottolineareuna Mostra che ha riper-corso la storia della sezio-

ne e dell’eroico pilota edha esposto - oltre ad unaPala d’altare della Madon-na di Loreto restaurata daquel sodalizio - numerosimodelli di velivoli, l’espo-sizione in una piazza dellacittà della riproduzionedel Blériot che 100 anni faattraverò la Manica e, in-fine, un raduno interre-gionale con omaggio almonumento ai Caduti.Agli eventi hanno presen-ziato, tra gli altri, il Gonfa-lone della città, numeroseautorità civili e militari, lerappresentanze con Labaridi molte associazioni d’ar-ma, la locale Filarmonicaed un folto pubblico.

Il 29 maggio ha avuto luo-go il 24° pellegrinaggiodella sezione alla chiesettadella Madonna di Loretodi Muina di Ovaro dove i

numerosi partecipanti,dopo la S. Messa, hannodeposto una corona almonumento ai Caduti diquel paese.

Il 5 giugno il nucleo ha fe-steggiato il 25° anniversariodella sua costituzione conuna cerimonia commemo-rativa che, iniziata con l’Al-zabandiera, è proseguitacon la celebrazione del ritoreligioso e la deposizione diuna corona al monumentoai Caduti mentre venivasorvolato da velivoli storici.Nel corso della cerimonia -avvenuta alla presenza delfiglio del m.llo pil. MAVMNello Meneghetti, cadutonel maggio 1942 a Bir Ar-

mat ed al quale è intitolatoil labaro sociale, e di varieautorità tra le quali il sin-daco Floriana Cesellato e ilcomandante del 51° Stor-mo col. pil. Enrico Garetti-ni, sono stati consegnati deipresenti agli anziani sociGiovanni Sartori e GiulioZuccarello.Nell’occasione il nucleoha anche organizzato unamostra storico-aeronauti-ca durante la Sagra delPiave nei locali del MuseoStorico di Maserada.

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TOSCANA

Firenze

Ricordati i caduti dell’incidente aereo del 1943 a Pratorsi

Il 5 giugno una rappresen-tanza della sezione si è re-cata a Pratorsi (PT) perdeporre una corona sulcippo che ricorda l’equi-paggio dell’S.79 precipita-to in quella località il 15giugno 1943 durante un

volo di collaudo, equipag-gio composto dal s.ten. pil.Alceste Borghi, serg. pil.Vittorio Ferzetti, cap. GAriMario Loretti, 1° av. mot.Marzio D’Orazio 1° av.marc. Liborio Riggi e mot.civ. Augusto Guerrieri.

Commemorata la MOVM serg. fot. Livio Zannoni

La sezione ha voluto ono-rare la memoria dellaMOVM serg. fot. LivioZannoni, caduto eroica-

mente il 26 dicembre 1935in Africa orientale, depo-nendo corone d’alloropresso la sua tomba e nel-

la piazza intitolata al suonome in San Casciano Valdi Pesa (Firenze).Agli eventi erano presenti,

con la nipote dell’Eroe si-gnora Livia Zannoni, nu-merose autorità civili emilitari.

LAZIO

Bracciano

Manifestazione “Bracciano in Tricolore”

Il 14 maggio la sezione,unitamente alla locale As-sociazione nazionale amicidella Scuola di Artiglieria,ha organizzato una grandemanifestazione pubblicadenominata “Bracciano inTricolore” per festeggiare il150° anniversario dell’Uni-tà d’Italia.L’evento ha visto lo svol-gersi di un corteo per le viedella città - addobbata conbandiere e manifesti - for-mato da autorità religiose,civili e militari, banda mu-sicale e gonfaloni cittadini,rappresentanze con labari

delle Associazioni d’armaed altri sodalizi, studenti ecoro polifonico che ha rag-giunto Piazza IV Novem-bre ove è avvenuta lacerimonia dell’Alzabandie-ra, l’esecuzione dell’Innonazionale e la deposizionedi una corona al monu-mento ai Caduti.Dopo gli interventi di ritoda parte di varie persona-lità del luogo la manife-stazione è stata conclusadal sorvolo di quattro veli-voli ultraleggeri con fuma-te tricolori pilotati da socidella nostra AAA.

Ciampino

Inaugurata la nuova sede sociale

Alla presenza del sindacoWalter Perandini e di nu-merose autorità religiose,civili e militari del luogononché delle rappresentan-ze delle Associazioni d’Ar-

ma e di Volontariato e dimolti docenti e studentidella locale Scuola media“Umberto Nobile”, la sezio-ne ha recentemente inaugu-rato la nuova sede sociale

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Colleferro

La sezione ha partecipato al 53° pellegrinaggio Militarea Lourdes.

Guidonia

Assegnati i premi Roberto Giontella

Il 27 maggio, al Liceoscientifico di Guidonia, haavuto luogo la cerimoniaper la premiazione dei vin-citori della IX edizione delpremio “Magg. RobertoGiontella” per i migliorielaborati sulla meteorolo-gia presentati dagli studen-

ti di quell’Istituto del qualeGiontella, prematuramen-te scomparso, fu brillanteallievo prima di divenireufficiale meteorologo.I ragazzi premiati sonostati, nell’ordine, FedericaGuercio per il racconto“La nascita dei pensieri”,

Zagarolo

Pellegrinaggio a Loreto

Il 22 maggio i soci della se-zione, insieme a quelli del-la locale AssociazioneLauretana, hanno effettua-to l’annuale pellegrinaggioalla Basilica di Loreto peronorare la comune patro-na, assistendo alla cerimo-

nia religiosa che è stataconcelebrata dal cappella-no della predetta Associa-zione mons. GiovanniVerginelli, giudice di SacraRota ed eminente cittadi-no zagarolese.

Carmela Palombo per illavoro multimediale “Cin-que minuti con la terra” e,ex aequo, Stefano Petrun-garo e Sara Giovannanto-nio per le poesie “Trafrastuoni musicali e natu-ra” e “Orage d’amour”.Alla cerimonia - che ha vi-sto anche l’intervento dipresentazione del dirigentedel Liceo Eusebio Ciccottie una “lectio magistralis”

del col. meteo GiancarloBonelli sul tema “Climanel mondo e sue implica-zioni”, erano presenti - coni familiari dello scomparso- il presidente nazionaleAAA gen. SA GianbortoloParisi, numerose autoritàscolastiche, civili e milita-ri, rappresentanze con la-bari di sodalizi AAA enumerosi soci e familiaridella sezione di Guidonia.

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che è stata benedetta damons. Carlo Passamonti.Successivamente i pre-senti si sono recati in cor-

teo al monumento ai Ca-duti presso il quale è sta-ta deposta una coronad’alloro.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

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V I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C O E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I

Canosa di Puglia al ParcoNazionale della Sila

Como al Museo “G. Caproni” di Trento

Asti alla 46ª Brigata Aerea e al Tempio-Sacrario di Kindu

Corato al 61° Stormo

Cesena, con gli allievi dell’IstitutoTecnico Aeronautico di Forlì, al 4° Stormo

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

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Gallarate al Museo Storico dell’AM

Foligno e Cannara a Londra

Cormons in Germania a Dresda, Lipsia e Berlino

Desenzano e i nuclei di Lonato e Valtenesi, al 2° Stormo

e alla PAN a Rivolto

Firenze al 4° Stormo

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Gavardo al Museo dell’aria nel Castello di San Pelagio

Montepulciano al 4° Stormo

Orvieto all’AccademiaAeronautica

Mortara in varie localitàdella Toscana

Monterotondo-Mentana e gli allievi dell'IstitutoTecnico Aeronautico di Monterotondo al

Reparto Sperimentale Volo e al CentroNazionale di Meteorologia di Pratica di Mare

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Palermo alla Scuola lingueestere dell’AM di Loreto

Roma al 41° Stormo

Pordenone al MuseoStorico dell’AM di

Vigna di Valle

Piacenza a Redipuglia

Palmanova al 51° Stormo

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PROVA TITOLOL’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Tigullio al 4° Stormo

Vercelli e Borgosesia agli stabilimentiAlenia Aeronautica di Torino

Tortona alle Piaggio AeroIndustries di Sestri Ponente

Viareggio e Forte dei Marmi ad alcunienti e reparti di Pratica di Mare

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

HANNO CHIUSO LE ALI

Leonardo Savi

Il 15 aprile è deceduto il serg. magg. mot. silurista Leonardo Savi, presidente della sezione di Mantova.Nato nel 1912 entrò poi come volontario in Aeronautica e, nel corso del secondo conflitto mondiale,partecipò a varie operazioni belliche con il 132° Gruppo Aerosiluranti meritando due encomi solennie tre croci di guerra al merito.Iscritto da subito all’atto della costituzione della sezione mantovana dell’AAA, alla quale dedicò ognisua energia, era anche presidente della locale sezione dell’Istituto del Nastro Azzurro e presidente ono-rario dell’Associazione nazionale combattenti e reduci di Mantova.

- Giovanni Alesseri, signora Piera Beraudo (sezionedi Albenga);

- av. a. mot. Carlo Stoppoloni (sezione di Ancona);- av. Pietro Lenisa (nucleo di Badia Polesine); - Sergio Andreoni (nucleo di Borgosesia);- Vittorino Cantiero, socio fondatore e benemerito

(sezione di Bovolone);- m.llo sc. Maurizio Espositi (sezione di Brescia);- m.llo sc. Antonio D’Aversa, socio fondatore

(sezione di Brindisi);- Silvio Sorresu (sezione di Cagliari);- m.llo sc. Saverio Monastero (sezione di Campi

Salentina);- m.llo Dimmo Simonazzi, vice presidente di sezio-

ne (sezione di Casalmaggiore);- m.llo della GdF Severino De Santis (sezione di

Cassino);- av. marc. Felice Monti, av. sc. aut. Quirino Sarasi-

ni (sezione di Ferrara);- all. uff. Rolando Bracci (sezione di Firenze);- serg. pil. Arrigo Fiori, combattente della 2ª GM su

bombardieri, presidente onorario della sezione(sezione di Forlì);

- m.llo sc. Libero Aquilino (sezione di Frosinone);- serg. magg. Antonio Longo, aiut. Primaldo Marra

(sezione di Galatina);

- m.llo 1ª cl. Gianfranco Giani, col. Ottavio Spaggia-ri (sezione di Gallarate);

- gen. brig. Sandro Bravo (sezione di Grosseto);- Gianni Bertuzzi (sezione di Imola);- Ernesto Di Tofano (sezione di Latina)- Domenico Mancini (sezione di Leno);- Antonio Montedoro (sezione di Monteroni);- magg. Ermanno Schianchi (sezione di Napoli);- Mario Claretti (nucleo di Petritoli);- Antonio Beccari (sezione di Rimini);- av. Armando Signorati (sezione di Rovereto);- signor Angelina Ongis (nucleo di Scanzorosciate);- Domenico Vallesi (sezione di Tarquinia);- 1° av. Giuseppe De Bastiani, col. Domenico Pappa-

lettera, Mario Tonelli (sezione di Torino);- av. sc. Gianni Muratori (sezione di Tortona);- Francesco Giuseppe Pagani (nucleo di Treviolo);- av. sc. Alfeo Carniato, s.ten. (to) Luigi Carpanini,

ten. col. pil. Stelio Grespan, m.llo sc. Pietro Tasca,serg. Bruno Zuliani (sezione di Treviso);

- col. Vittorio Organo, tre medaglie d’argento al VMe una promozione per merito di guerra, socio be-nemerito (sezione di Verona);

- Fausto Braconcini (sezione di Viterbo).

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lasciato, a nomeproprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

Per un increscioso, imperdonabile errore, nell’elenco dei deceduti della sezione di Latina pubblicato apag. 42 di Aeronautica n. 4/2011, è stato riportato il nome del socio gen. BA Rinaldo Francioni che, in-vece, figurava correttamente tra i dimissionari nell’elenco delle “variazioni” trasmesso dalla sezione diappartenenza.Nell’esprimere i sentimenti del nostro profondo rammarico per lo spiacevole accaduto, rivolgiamo algen. Francioni il più affettuoso e sincero augurio per un suo ancor lungo futuro ricco di gioia, sereni-tà, soddisfazioni e personale prosperità.

Una lietissima rettifica: “Fortunatamente è vivo…”

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LibriLibria cu ra d i Gr ego ry Al eg ia cu ra d i Gr ego ry Al eg i

Filippo Cappellano, Basilio Di Marti-no e Bruno Marcuzzo, Gli Artigli delleAquile - L’armamento aereo in Italiadurante la Grande guerra, Roma, Uffi-cio Storico dell’Aeronautica Militare,2011, Cm. 21,5x30,5, pp. 200, €

Quattro dettagliati, lunghi capitoli perraccontare - con l’ausilio di una vastadocumentazione di fotografie, schedetecniche, disegni e altro - lo sviluppodelle armi aeree in Italia, dal 1910 al1918, con particolare riferimento aquelle impiegate durante la Primaguerra mondiale dai nostri aviatori. Ar-mi che furono veri e propri “artigli” diquelle “aquile” che tante vittorie conse-guirono nei cieli infuocati del Paese.Gli autori, dopo l’esame dell’evoluzionedell’armamento aereo italiano dalle pri-me soluzioni sui dirigibili alle “frecceaeree” ed al primordiale muniziona-mento di caduta, passano alle mitraglia-tici, ai razzi, alle bombe, alle torrette,cannoncini e cannoni, proiettili trac-cianti e perforanti, collimatori, traguar-di di puntamento e sincronizzatori viavia perfezionati, siluri, e, infine, artifizivari, realizzati in una costante ricercadel meglio possibile per ottenere che ilvelivolo divenisse “un sistema d’arma”sempre più efficace.Senza dimenticare la descrizione an-che delle armi individuali spesso usatenei combattimenti, specie nei primitempi, dagli aviatori. Completa l’opera - della quale è da sotto-lineare la notevole rilevanza per l’accura-tezza con la quale è stata redatta -un’appendice recante un sintetico quadrodell’armamento aereo utilizzato dall’avia-zione austro-ungarica avversaria. (SB)

Disponibile presso l’Ufficio Storico del-l’Aeronautica Militare, Viale dell’Univer-sità, 4 - 00185 Roma, Tel. 06498646365,fax 0649865545.

Margherita Colangelo, L’allocazionedegli slots. Regole e modelli. Roma,Edizioni Procom, 2009. Cm. 15 x21, pp. 144. Euro 22.

Stampato nel dicembre 2009 per la col-lana dei “Quaderni dell’aviazione civi-le”, ma giunto alla nostra attenzionesolo adesso, questo agile volume af-fronta in una prospettiva giuridico-eco-nomica gli “slot”, cioè le bande orariedi accesso agli aeroporti commercial-mente più appetibili e pertanto piùcongestionati. Si tratta di una materiamolto tecnica, ma con immediati rifles-si sulla vita delle comunità circostantigli aeroporti (si pensi a Ciampino e Li-nate, esaminati nel capitolo 3) e suquella delle aziende di trasporto aereo(e dunque del loro personale e dei loroclienti). L’autrice, avvocato, esamina laregolamentazione comunitaria, il di-battito sull’eventuale compravendita di“slot” tra vettori e la situazione italia-na, aggiungendo un’appendice norma-tiva che occupa l’ultimo quarto dellibro. Per quanto possa apparire arca-no, il tema è potenzialmente d’interesseper numerosi soggetti, a partire daicontrollori di volo.

Disponibile presso il Centro Studi De-metra (via Filippo Civinini 85, 00197Roma; 06 8074497)

Mario Castoldi, Aerodinamica e ma-teriale d’aviazione. Alenia Aermac-chi, Venegono Superiore, 2011. Cm18,5 x 26, pp. X+334.

Un caso fortuito ha portato a risco-prire le dispense preparate da MarioCastoldi nel 1924 per gli allievi pilotidi idrovolante dell’allora Aeronauti-ca Macchi. La ristampa anastatica,molto opportunamente predispostadall’attuale Alenia Aermacchi, resti-tuisce con grande immediatezza lostato della tecnica ed i programmi diformazione dell’epoca, permettendoal lettore di farsi un’idea non stereo-tipata della cultura aeronautica. Ul-teriori motivi d’interesse derivanodalle illustrazioni, dall’occasionalerivendicazione di certe soluzioni tec-niche da parte del futuro progettistadi idrocorsa e caccia, persino dallaconservazione dell’originario aspettomanoscritto indice di una tiratura li-mitatissima e della tradizionale par-simonia dell’azienda. La ristampa ècorredata da una nota storica di Gre-gory Alegi, che utilizza strumenti dicritica testuale e analisi dei contenu-ti per proporre una datazione del te-sto e contestualizzarne natura eorigine; un paragrafo traccia un suc-cinto profilo del capitano AugustoRota (1894-1922), il brillante collegaal quale Castoldi dedicò il libro nelquale aveva utilizzato i suoi studi.Nel complesso una meritoria inizia-tiva di recupero storico, sia pur ri-volta ad un pubblico dal gustoraffinato (SB).

Fuori commercio.

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6GIUGNO 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 18 giugno 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertina

Un momento del XIX Raduno nazio-nale dell’AAA con il XVII dell’ANAE.All’evento è dedicato l’articolo a pag. 4(foto della 1ª Regione Aerea).

ISSN: 0391-7630

Soci aeromodellisti

La riproduzione, in scala 1:48,di un Eurofighter della RAF,realizzata dal socio Nedo Moridella sezione di Pisa.

Ornella Rota, L’incantesimo deitanti mondi. Conversazioni con Vin-cenzo Parma, Suono Musica, Roma,2010. Cm 15 x 21, pp. 128. € 15.Con CD musicale allegato.

Un libro-intervista, accompagnatoda un CD musicale e con prefazionedi un intellettuale, è di per sé untesto anomalo, tanto più se a dialo-gare sono una giornalista specializ-zata in dialogo interculturale e ungenerale di brigata aerea con 9.000ore di volo e oggi a capo delle Forzedi Mobilità e Supporto dell’Aeronau-tica Militare. Il risultato è raccoltoin sei capitoli che alternano episodidi vita operativa (come l’evacuazio-ne di migliaia di italiani dall’Iran alKuwait nel febbraio 1979) a rapportiumani intensi (come quello stabilitocon Angelo D’Arrigo), fino a consi-derazioni quasi filosofiche, fino acomporre quello che la Rota defini-sce un viaggio all’interno di sé stes-si. L’agile dimensione salva la fre-schezza di punti di vista spesso nonortodossi, impedendo loro di diven-tare scontati.

Disponibile presso l’editore

Carlo Di Leo, Dallo Sputnik ai gior-ni nostri, Roma, IBN Istituto Biblio-grafico Napoleone, 2011, Cm.17x24, pp. 420, € 27,50.

L’utilizzo dei satelliti da parte dell’uo-mo copre un vastissimo campo che vadalla ricerca scientifica alla localizza-zione di persone disperse, dalle tra-smissioni radiotelevisive alla preven-zione di disastri naturali, dal rileva-mento di abusi edilizi al miglioramen-to dei sistemi di difesa delle nazionida minacce avversarie.

Questo volume prende in esame losviluppo di questi preziosi aiuti tec-nologici spaziali alle attività umanepartendo - dopo una parte essenzial-mente tecnica dedicata ai satellitiartificiali, all’illustrazione di alcunielementi di astronautica e alle carat-teristiche e funzionamento dei satelli-ti stessi – dal primo di essi, lo Sputnikappunto, lanciato dai sovietici il 5ottobre 1957, a quelli dei giorni nostriche, a centinaia, orbitano intorno allaterra costituendo ormai elementi abi-tuali d’utilizzo quotidiano nellanostra vita.

Una pubblicazione tecnico-scientificamolto accurata, quella di Di Leo, checopre un periodo di oltre cinquantaanni di esperimenti, tentativi, successie insuccessi in questo interessante, espesso affascinante settore, davanti alquale si aprono oggi infinite prospetti-ve ancora tutte da scoprire. (SB)

Disponibile presso l’Ediore IBN, ViaMingazzini, 7 00161 Roma, telefono06 4452275, e.mail: [email protected]

Maurizio Di Terlizzi, L’Alba degliElicotteri in Italia, 1945-1960 ,Roma, IBN Istituto BibliograficoNapoleone, 2011, Cm. 21,5x30,5,pp. 240, € 43,00.

L’autore, al quale si devono già altreopere a carattere aeronautico, havoluto con questo libro fare la storiadettagliata del “mezzo ad ala rotante”in Italia, dal 1945 al 1960, periodo«colmo di speranze, sacrifici e pro-spettive da parte di pochi, motivatiprecursori ai quali va l’innegabilemerito di aver permesso il volo di que-ste innovative macchine volanti nelnostro Paese».

Anche con l’ausilio di numerose foto-grafie, sovente inedite, di disegni e dialtra documentazione, viene ripercor-so quindi il progredire di questimezzi in Italia - sia nell’utilizzo daparte di operatori militari, sia inquello di civili – dedicando di volta involta ampio spazio ai progettisti, col-laudatori, piloti e tecnici maggior-mente distintisi, anche a prezzo dellavita, nello sviluppo ed impiego dell’e-licottero.

Mezzo che, viene ampiamente ricor-dato nel volume, è stato protagoni-sta di eventi che vanno dalla lottaalla malaria ai voli turistici, dal soc-corso aereo alle riprese cinemato-grafiche, dall’aiuto nelle ricerchepetrolifere alle missioni di collega-mento con zone impervie altrimentinon raggiungibili.Completa l’opera un “English sum-mary” di 44 pagine scritto da RichardJ. Caruana.Un volume particolarmente curato,quindi, che ben si presenta e che risul-ta di sicuro interesse per quanti desi-derano approfondire la storia dell’eli-cottero in Italia. (SB)

Disponibile presso l’Ediore IBN, ViaMingazzini, 7 00161 Roma, telefono06 4452275, e.mail: [email protected]

Rettifica: Per un errore del quale ciscusiamo con la casa editrice inte-ressata e con i lettori, la e.mail del-l ’editore IBN indicata al terminedella recensione del volume Le stre-ghe del la notte pubblicata nellaprima colonna a pag. 42 di Aeronau-tica n. 5/2011, è stata riportata [email protected] invece dell’esatta:[email protected]

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Anno LVI - N.6 GIUGNO 2011

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