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Aforis 2018 01 · mobiliare che la nostra zona e, soprattutto, Milano ... opinioni e siamo convinti...

Date post: 15-Feb-2019
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1 cÜ|Åt ctz|Çt cÜ|Åt ctz|Çt cÜ|Åt ctz|Çt cÜ|Åt ctz|Çt Numero 1 2018 – Febbraio Buongiorno cari lettori, sono Giuseppe Carvelli titolate dello Studio Immobiliare Tempocasa nella zona di MILANO – AFFORI. Ringraziando anticipatamente il mio carissimo amico Giacinto Carriero per la possibilità datami di scrivere su questo giornale locale, voglio ap- profittare di questo spazio concessomi per darvi alcune delucidazioni in merito al cambiamento im- mobiliare che la nostra zona e, soprattutto, Milano ha subito negli ultimi anni. Premetto sin da subito che il settore immobiliare, negli ultimi anni, ha visto un netto miglioramento. Possiamo notare, infatti, che il mattone ritorna ad essere motivo di interesse dei cittadini italiani, soprattutto milanesi, dopo aver accantonato il pro- getto casa nella speranza di una ripresa. Questo miglioramento è visibile circa da inizio 2016 ed è principalmente dovuto all’incremento di compravendite sia residenziali, in numero maggio- re, che commerciali, con una crescita inferiore, soprattutto nelle grandi città con davanti a tutte MILANO e di conseguenza AFFORI. Il numero degli immobili venduti è aumentato di circa il 16% durante il 2016 e di un altro 10% du- rante il 2017. Il mio Studio Immobiliare, infatti, ha avuto un in- cremento di compravendite dal 2015 pari al 22 % per l’anno 2016 e del 36 % per l’anno 2017. E’ da sottolineare, inoltre, che un’ulteriore diffe- renza tra questi due anni è che durante il 2017 si è cominciato a vedere un incremento dei prezzi nelle città e metropoli di maggiore spicco, sempre capitanate da Milano, dove notiamo una crescita di circa il 2%. Da notare, anche, l’incremento di compravendite non solo di immobili residenziali ma anche le solu- zioni di lusso hanno cominciato a riprendere il loro corso naturale. In tale periodo il nostro Studio Immobiliare Tem- pocasa ha visto crescere la richiesta di tagli più ampi, soprattutto tre e quattro locali, poiché molte persone saltano la fase in cui si dovrebbe acqui- stare un monolocale, oppure un bilocale, e passa- no direttamente ad un’immobile con una stanza in più. Questo fattore vede, come principali, due cause collegate anch’esse l’una all’altra: in primis una forte riduzione delle richieste di locazione con una conseguente stabilizzazione dei canoni mensili; infine la seconda causa è visibile poiché durante il biennio 2016-2017 vediamo i tassi di riferimento dei mutui ai livelli minimi incentivando l’acquisto di un’immobile al posto di una locazione. La nostra realtà Tempocasa Affori, infatti, vede un incremento delle compravendite con mutuo ipote- cario crescere del 37% essendo passati da 17 mutui (2016) a 26 mutui (2017). Concludo, quindi, invitandovi a venirci a trovare nel nostro Studio in Milano, Viale Affori n. 1 dove saremo lieti di esaudire ogni vostra esigenza!! Con affetto, Il Team Tempocasa Milano - Affori TEMPOCASA E IL MERCATO IMMOBILIARE
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Numero 1 2018 – Febbraio

Buongiorno cari lettori, sono Giuseppe Carvelli titolate dello Studio Immobiliare Tempocasa nella zona di MILANO – AFFORI.

Ringraziando anticipatamente il mio carissimo amico Giacinto Carriero per la possibilità datami di scrivere su questo giornale locale, voglio ap-profittare di questo spazio concessomi per darvi alcune delucidazioni in merito al cambiamento im-mobiliare che la nostra zona e, soprattutto, Milano ha subito negli ultimi anni.

Premetto sin da subito che il settore immobiliare, negli ultimi anni, ha visto un netto miglioramento.

Possiamo notare, infatti, che il mattone ritorna ad essere motivo di interesse dei cittadini italiani, soprattutto milanesi, dopo aver accantonato il pro-getto casa nella speranza di una ripresa.

Questo miglioramento è visibile circa da inizio 2016 ed è principalmente dovuto all’incremento di compravendite sia residenziali, in numero maggio-re, che commerciali, con una crescita inferiore, soprattutto nelle grandi città con davanti a tutte MILANO e di conseguenza AFFORI.

Il numero degli immobili venduti è aumentato di circa il 16% durante il 2016 e di un altro 10% du-rante il 2017.

Il mio Studio Immobiliare, infatti, ha avuto un in-cremento di compravendite dal 2015 pari al 22 % per l’anno 2016 e del 36 % per l’anno 2017.

E’ da sottolineare, inoltre, che un’ulteriore diffe-renza tra questi due anni è che durante il 2017 si è cominciato a vedere un incremento dei prezzi nelle città e metropoli di maggiore spicco, sempre capitanate da Milano, dove notiamo una crescita di circa il 2%.

Da notare, anche, l’incremento di compravendite non solo di immobili residenziali ma anche le solu-zioni di lusso hanno cominciato a riprendere il loro corso naturale.

In tale periodo il nostro Studio Immobiliare Tem-pocasa ha visto crescere la richiesta di tagli più ampi, soprattutto tre e quattro locali, poiché molte persone saltano la fase in cui si dovrebbe acqui-stare un monolocale, oppure un bilocale, e passa-no direttamente ad un’immobile con una stanza in più.

Questo fattore vede, come principali, due cause collegate anch’esse l’una all’altra: in primis una forte riduzione delle richieste di locazione con una conseguente stabilizzazione dei canoni mensili; infine la seconda causa è visibile poiché durante il biennio 2016-2017 vediamo i tassi di riferimento dei mutui ai livelli minimi incentivando l’acquisto di un’immobile al posto di una locazione.

La nostra realtà Tempocasa Affori, infatti, vede un incremento delle compravendite con mutuo ipote-cario crescere del 37% essendo passati da 17 mutui (2016) a 26 mutui (2017).

Concludo, quindi, invitandovi a venirci a trovare nel nostro Studio in Milano, Viale Affori n. 1 dove saremo lieti di esaudire ogni vostra esigenza!!

Con affetto,

Il Team Tempocasa Milano - Affori

TEMPOCASA E IL MERCATO IMMOBILIARE

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Centro sinistra, centro destra o gli altri... Pensate che sia cambiato qualcosa negli ultimi vent’anni? Andiamo, siate ottimisti, vi regalo una giornata intera per pensare e per trovare cosa hanno fatto, di buono, i nostri politici. Non facciamo i soliti e siamo sinceri con noi stessi, non ci riusciamo ??? Allora tento di rispondere io per tutti... NULLA!!! Ad essere sincero, in tante situazioni, hanno peggiorato le nostre condizioni di vita: • Hanno fatto sparire ai risparmiatori i loro risparmi dalle banche • Non hanno creato posti di lavoro • Hanno permesso l’afflusso incontrollato di clandestini extracomunitari • Hanno gettato le condizioni per favorire l’aumento della criminalità ( spesso reati commessi da clandestini) e il cittadino è ormai così sfiduciato che non denuncia neppur più i soprusi che subisce • Si sono aumentati i loro stipendi e vitalizi ( qui tutti d’accordo) • Hanno fatto promesse, tante promesse • Ultimo e non meno importante, sono tutti uguali... Ma secondo voi di chi è la colpa??? NOSTRA !!!!!!! La causa di tutti i mali è il popolo italiano. Conosco tanta ma tanta brava gente che parla, mugugna

dal parrucchiere, al bar, in palestra, dal panettiere, in oratorio, in chiesa, per strada, scrive sui social. Facile parlare e scrivere senza fare mai nulla. Dobbiamo finirla di nasconderci, è giunta l’ora di agire, per una volta siamo uomini, siamo forti, siamo veri, siamo Patrioti. Difendiamo ciò che è nostro, ciò che ci appartiene, adesso e in futuro, sempre. Non dobbiamo avere paura di prendere posizioni scomode perché difendiamo ciò che è giusto, difendiamo i più deboli, difendiamo le nostre origini. Ci sono tante cose da fare e dobbiamo farle in breve tempo; tutto è possibile, crediamoci, non smettiamo mai di crederci. Abbiamo una grossa opportunità il 4 marzo. Smettiamo di lamentaci, pensiamo e agiamo. Noi, ITALIANI, siamo un gran bel popolo. Facciamo capire a questa gente che il loro campeggio è finito, devono togliere le tende. Vi starete domandando cosa farei io di concreto? Non vi faccio promesse vaghe, semplicemente perché mi piace fare i fatti. SICUREZZA: controllo e pattugliamento (serio) delle nostre strade; telecamere ovunque con un contributo da parte delle associazioni dei commercianti o altre; censimento da parte degli amministratori sui condomini da loro gestiti; illuminazione delle vie cittadine non solo quelle centrali.

NON È CAMBIATO NULLA, E’ ORA DI CAMBIARE LE COSE...

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XË ÉÜt w| vtÅu|tÜx Äx vÉáxAAAXË ÉÜt w| vtÅu|tÜx Äx vÉáxAAAXË ÉÜt w| vtÅu|tÜx Äx vÉáxAAAXË ÉÜt w| vtÅu|tÜx Äx vÉáxAAA SOCIALE: destinare spazi abbandonati, tipo edifici, ditte, centri sportivi ecc. ecc. in centri ricreativi per anziani, famiglie, bambini, studenti. AUTODIFESA E SCUOLA: promuovere progetti di autodifesa, o discipline similari, nelle scuole con esperti esterni. MULTE: ripristino di almeno il 30% di strisce bianche per i parcheggi auto. Basta salassare i cittadini ormai esasperati. Basta fare solo promesse “elettorali” e impossibili da applicare. Meglio iniziare con cose concrete e da attuare in breve tempo, per dare un po’ di ossigeno al nostro popolo. Tutto questo, credetemi, è possibile.

Giacinto Carriero

GIACINTO

Ho appreso la notizia, che l’amico fraterno Giacinto, si è candidato per le elezioni, e ne sono super contento……perché vi chiederete!!!! Bene, voglio raccontarvi come ho conosciuto Giacinto e di come sono contento ora di essere suo amico. Qualche anno fa, passando più volte dalla Via Brusuglio causa lavoro, noto delle bandiere Italiane sventolare, la cosa mi incuriosisce e non poco, strano che in questo paese siano affisse bandiere italiane se non per i mondiali, rifletto fra me e me. Poi, dopo qualche tempo, sempre nella stessa via, comparve una striscione:

A quel punto la mia curiosità è incontenibile, cerco un parcheggio (che in questa zona è come fare 13), lo trovo, lascio l’auto e mi incammino nella via, arrivo davanti un bar, guardo ed entro.

Dietro al bancone c’è lui, Giacinto, ci scrutiamo, forse entrambi con una certa diffidenza, chiedo un decaffeinato, si gira per farmelo, e sul dorso della maglietta la scritta “ MILANO UN ONORE VIVERCI UN DOVERE DIFENDERLA”. Non ci credo, allora in questo paese non sono rimasto da solo , mi chiedo tra me e me. Sempre con molta diffidenza, reciproca, iniziamo a parlare, di nulla in particolare….decido di tornare il giorno dopo, e l’altro ancora. Scopro un uomo devoto alla moglie ed a figli, innamorato del suo paese e della sua città, instancabile lavoratore, duro con chi non conosce rispetto, e nel contempo rispettoso, sì…sembrerà strano ma un uomo ancora con ideali, uno come me!!! Da quel giorno , pian piano è nata una stima reciproca, poi un’ amicizia, ed è per questo che sono contento che Giacinto si candidi. Se questo paese avesse più uomini e più donne come lui, sarebbe sicuramente un paese migliore.

IL GEOMETRA

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_xààxÜt TÑxÜàt_xààxÜt TÑxÜàt_xààxÜt TÑxÜàt_xààxÜt TÑxÜàt ELEZIONI

ORA PERO’ FACCIAMO UN PASSO AVANTI

Ora però facciamo un passo avanti, abbiamo segnalato le lacune, le cose che non vanno.

Pensiamo che per uno strano gioco del destino ci sia offerta l’opportunità di “fare qualche cosa” , di lasciare il nostro colpo d’unghia.

Da dove cominciare?, ad essere sinceri ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, proviamo a limitarci a pochi aspetti.

Non accettiamo d’avere il patema d’animo ogni volta che nostra moglie o nostra figlia siano fuori casa; le nostre città, le nostre strade debbono essere il più sicure possibili.

Qualsiasi delinquente che commetta reati contro la persona o le cose deve essere individuato e severamente punito.

Non ci interessa il colore della sua pelle, la sua religione, la sua provenienza, se sia nato sulle rive dei Navigli o del Nilo; chiunque, autoctono o meno deve accettare le nostre leggi e prima ancora le regole del vivere comune.

Vogliamo prima prevenzione, con strumenti pedagogici nelle scuole o nei luoghi di aggregazione, più telecamere con maggiore definizione e meglio posizionate (recentemente da parte delle autorità è stato diffuso un video che ritrae il probabile assassino di Villa Litta, non vi è neppure un fotogramma che ci consenta di riconoscere il suo volto).

Poi l’aspetto punitivo, le condanne debbono essere scontate, possibilmente lontano dai posti di residenza e, se i rei fossero stranieri, una volta scontata la pena vanno immediatamente espulsi.

La sicurezza non è “cosa” che riguardi solo il singolo individuo, concerne tutta la collettività, il tessuto sociale nel quale si è inseriti.

La sicurezza genera a cascata, tranquillità, serenità, opportunità di lavoro, insomma incide profondamente sul tenore e la qualità del nostro vivere.

Il nostro periodico non ha mai preso posizione per alcuno schieramento politico o alcun candidato nelle precedenti elezioni.

Non lo abbiamo fatto in quanto a questa avventura collaborano persone con differenti sensibilità e opinioni e siamo convinti che questa scelta, a volte sofferta, sia stata corretta.

Non possiamo, ne vogliamo, però passare sotto silenzio che alle prossime elezioni del 4 marzo partecipa uno dei nostri collaboratori; anzi a voler essere precisi qualche cosa di più di un semplice collaboratore.

E’ la persona che ha dato il via a questa iniziativa editoriale e che mai ha fatto mancare il suo contributo e il suo impegno.

Parliamo di Giacinto Carriero candidato per Casa Pound sia per la camera dei deputati che per la regione.

Dell’impegno e dell’onestà di Carriero siamo tutti testimoni e siamo certi che se sarà fra gli eletti porterà nella nuova veste istituzionale l’entusiasmo e la determinazione che sempre lo hanno contraddistinto.

Per questo all’amico Carriero vanno gli auspici sinceri di tutta la nostra comunità.

La Redazione

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Ansia da prestazioni, non dei figli ma di noi genitori.

Il rapporto genitori-scuola e genitori-insegnanti è profondamente cambiato rispetto a quando ero io la figlia. Parliamo di diverse ere geologiche fa e la mia strada da genitore è ancora lunga, visto che siamo ancora alla materna, al terzo anno ma sempre di materna, anzi, scuola dell'Infanzia. Anche i nomi sono cambiati.

Io non ho frequentato - per fortuna o sfortuna, non saprei dirlo - né nido né materna: ho avuto dei fantastici e pazienti nonni che mi hanno letteralmente accompagnata fino alle elementari.

Mio figlio invece è già un veterano della scuola pre-obbligatoria: 2 anni di nido e 3 anni di materna, e la scuola, diciamo quella "classica" non è ancora iniziata.

Sono entrata nel gruppo WhatsApp del nido e poi della materna - perdonate il mio gergo arcaico ma lo trovo più confortevole - e per alcuni versi è sicuramente utile ma per altri rappresenta davvero il Male. Ma questo argomento merita un approfondimento a parte, magari futuro.

Siamo in un'era in cui l'attenzione dei genitori a non violare la privacy dei figli è massima: tutti guardiamo e pensiamo se firmare la liberatoria della scuola su video e foto e poi spesso non ci facciamo il minimo scrupolo a pubblicare foto dei nostri figli su Facebook o Instagram.

Io sono una mamma Social, che pubblica a volte - ma sempre non senza qualche perplessità - le foto dei figli ma cerco di usare molta moderazione e soprattutto di pensare a come potrà reagire mio figlio quando sarà più grande e vedrà quello che io ho pubblicato a sua insaputa.

Chissà, magari ci dovremo aspettare una sorta di ribellione dei figli dei Social genitori, che si vedranno a propria volta pubblicati, divenuti Social vecchi, in pose poco confacenti ad un'età matura.

Ma torniamo al rapporto genitori-insegnanti e all'ansia da prestazione che mi assale nell'affrontare il giudizio, magari severo ma spesso giusto, della maestra di mio figlio.

Perché ad essere giudicato - si sa - non è solo il bimbo ma siamo soprattutto noi genitori, sempre più liquidi di fronte all'educazione filiale e non in grado

di gestire il nostro piccolo monello.

Personalmente ho sempre cercato di fare fronte comune con l'insegnante e di seguire i suoi consigli, anche quando erano scomodi o difficili.

Questo è stato possibile grazie al fatto che di grossi problemi non ce ne sono mai stati e che soprattutto ho sempre trovato educatori in cui ho riposto, a ragione, grande stima.

E se anche c'è stata qualche piccola incomprensione, è stata gestita nel rispetto del ruolo di entrambi. E questo ha funzionato.

La vita oggi è più frenetica, i genitori lavorano, il concetto di famiglia è cambiato, allargando e rendendo meno definiti i confini, e gli insegnanti non possono non tenerne conto

Ma credo sia necessario anche da parte dei genitori un passo indietro per fidarsi di più di quello che gli insegnanti ci dicono dei nostri figli.

E per l'ansia da prestazione, la mia di fronte all'insegnate, imparerò a gestirla, ho davanti ancora così tanti anni per fare pratica!

Zapp-Mum

Immagine: Daryl Gagle – Politicalcartoons.com – Questo fumetto apparse per la prima volta il primo agosto 2013 su Athens Banner-Herald (traduzione: “Questi voti sono terribili”)

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Giorni fa ho partecipato ad un Convegno presso la Stata-le di Milano dal titolo “Metropoli agricole” e mi piace con-dividere con voi ciò che in campo agricolo si sta muoven-do anche nella nostra città. La prima parte del Convegno verteva sulle PAC (politiche agricole comunitarie) , ma su queste mi soffermerò nel prossimo appuntamento con “A foris”.

Innanzi tutto è importante partire da una premessa: am-biente urbano e rurale sono intrinsecamente uniti e fram-misti nel territorio metropolitano, anche se ci verrebbe da pensare il contrario. “Milano è la città più agricola di tutta Italia “ con questa frase aveva esordito tempo fa lo chef Cesare Battisti del famoso ristorante Ratanà e che in qualche modo pareva decretare un cambiamento nel modo di produrre e di por-tare avanti la ristorazione. Sono stata quindi positivamente sorpresa nell’avere la conferma che in Milano e dintorni vi sia la diffusa propen-sione nel ricorrere direttamente ai coltivatori per l’acqui-sto di prodotti alimentari, la cosiddetta filiera corta. Questo nel desiderio di consumare cibi sani e genuini (e ovviamente più freschi perché non coltivati a distanze a volte abissali), di dare dignità e sostegno al lavoro dell’a-gricoltore, di considerare la terra come un bene prezioso e anche , ma non da ultimo, di ridurre l’inquinamento sia del suolo che dell’aria. A quest’ultimo proposito ci si era chiesti come mai in al-cune zone a sud di Milano il picco dell’inquinamento si

verificasse soprattutto nelle ore serali e notturne. E lo si è potuto collegare con l’ingresso dei circa 650 tir che riforniscono giornalmente i mercati generali. Ecco perché sono in aumento i cosiddetti Mercati della Terra rionali, dietro ai quali vi sono Cascine che si riorga-nizzano o che si sviluppano. Ma al di là di queste iniziative individuali, sono presenti sul territorio due progetti significativi, uno gestito dalla regione (Bioregione) e l’altro dalla città metropolitana (SELS: Sistemi di nuova Economia Locale Sostenibile). Gli obiettivi sono quelli di ridurre gli scarti alimentari e i consumi di energia, di fornire prodotti locali di qualità e di soddisfare la richiesta di ristorazione collettiva, come quella di ospedali, mense scolastiche e socioassistenzia-le. Un’agricoltura di tipo locale porta in sé la necessità di tutelare l’ambiente e di preservare le biodiversità, capisal-di che si integrano con una produzione sostenibile e che non si possono più sottovalutare. Un ulteriore valore aggiunto è la rivalutazione e la tutela del reticolo irriguo del territorio (fontanili e marcite). Sembra di ritornare a parlare di epoche lontane , quando i nostri campi venivano alimentati proprio da queste ac-que e dove la figura del contadino era vista come quella del vero “custode del territorio” in quanto ne conosceva le caratteristiche e la ricchezza idrica ed era in grado di in-tervenire qualora si fossero creati degli squilibri .

Parco Agricolo Sud Milano

CITTA’ E AGRICOLTURA

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TzÜ|vÉÄàâÜt x atàâÜtTzÜ|vÉÄàâÜt x atàâÜtTzÜ|vÉÄàâÜt x atàâÜtTzÜ|vÉÄàâÜt x atàâÜt Tra i progetti di tipo locale fa da pilota quello della Fonda-zione Ca’ Granda nato nel 2015 e che vede la gestione del patrimonio rurale del Policlinico da parte di aziende agricole locali. Questo patrimonio ammonta a 85 milioni di mq di terreni (frutto delle donazioni per gratitudine all’Ospedale a parti-re dal 1400) e concessi in affitto a circa 200 agricoltori distribuiti in 96 comuni di 11 provincie, con aziende di piccole e medie dimensioni e che producono soprattutto riso e foraggio biologico, cereali. Favorire il cambiamento della produzione agricola e il suo mantenimento nel tempo, come condizione primaria per il

miglioramento complessivo dell'ambiente e del paesaggio e per il mantenimento degli equilibri territoriali tra insedia-menti e spazi aperti. MI auguro che quanto stabilito dia i suoi frutti, per la salu-te nostra, dei nostri figli, dell’ambiente in cui viviamo e per il futuro degli agricoltori che portano avanti ogni giorno il loro faticoso lavoro. E per questo non mancherò di continuare a seguire in futuro questo progetto e gli altri ad esso correlati.

Franca Fallica

Alzi la mano chi non ha mai piantato sul proprio terrazzo o giardino il Trachelospermum jasminoides o Ryncho-spermum, detto anche volgarmente finto gelsomino. Il Trachelospermum è una pianta rampicante che si adat-ta praticamente a tutti i tipi di terreno, è molto rustica, sopporta freddo, siccità ed intemperie di tutti i tipi; le sue foglie ovali verde scuro ci accompagnano per tutto l’anno e in questi freddi mesi invernali rendono meno tristi i no-stri spazi verdi. Quello che invece si vede meno nei nostri spazi aperti è il Jasminum Nudiflorum, detto anche Gelsomino di San

Giu-

seppe o Gelsomino d’inverno, è proprio in questi mesi invernali infatti che ci regala, sui suoi rami ancora nudi, una bella fioritura .

Il Nudiflorum è anch’essa una pianta rustica, resistente al freddo, per me è il compagno perfetto del finto gelsomino di cui sopra, perché con i suoi gialli fiori delicati prima e le

sue foglioline verdi poi ci regala un anticipo di primavera, ed abbellisce con un tocco di colore i nostri spazi esterni. In un giro di walzer delle fioriture quella del Nudiflorum anticipa quella bianca, profumata ed abbondante del Tra-chelospermum.

Valeria (Mrs popples's garden)

RAMPICANTI PER TUTTE LE STAGIONI

Mrs Popple's Garden Allestimenti floreali e cura di piccoli spazi verdi

www.mrspopplesgarden.it

www.facebook.com/Mrs-Popples-garden

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Yâv|ÇtYâv|ÇtYâv|ÇtYâv|Çt RISPETTO ED EDUCAZIONE

Qualche giorno fa, impossibilitato ad usare la macchina, mi sono visto COSTRETTO, sì… il termine è giusto , ad usare i mezzi pubblici, e più precisamente l’autobus 51, direzione Via Meucci.

In effetti non è esageratamente pieno, pensavo peggio, quasi tutti anziani e moltissimi stranieri.

Alle fermata Sesto Marelli, sale una copia, credo marito e moglie sui 30/35 anni, si siedono, ed immediatamente lei, come se fosse da sola e l’autobus suo, decide, contro ogni basilare regola di rispetto, di mettere i piedi sopra il sedile di fronte alla sua seduta.

Un signore, nell’abito distinto, sui 70 anni, decide, giustamente di far notare che il gesto non è propriamente corretto, e che altre persone, nel caso si fossero sedute lì, si sarebbero sporcate i vestiti……, La risposta immediata e assurda è stata “ Fatti c..zi tuoi, sei controllore??”…..il gelo, gli altri passeggeri presenti, ammutoliti……mi viene spontaneo spostarmi verso il fondo del mezzo, fissare i due personaggi, e far presente,

inizialmente con modi garbati, che era una osservazione più che corretta, ma niente, da lì ne scaturisce una discussione, verbale e dai toni indubbiamente accesi , a tal punto che tutti i presenti, mi consigliano di lasciar perdere, ”forse è meglio “ aggiungono, “faccia attenzione”……

Ahimè purtroppo è arrivata la mia fermata e sono dovuto scendere…….

Non entro nel merito della provenienza dei due soggetti, i maleducati e gli ignoranti sono presenti in ogni angolo del mondo, ma una domanda me la pongo: visto cha abbiamo già i nostri, è proprio il caso di ospitare quelli di altri paesi ??

Sicuramente è un episodio da niente per molti, ma io lo trovo invece drammaticamente significativo, a me è sempre stato insegnato il rispetto verso gli altri, e maggiormente se sono ospite……ma qui tutto è concesso…….specialmente se si è ospiti!!!!

IL GEOMETRA

GENITORI : AVVOCATI DIFENSORI ?

Dovremmo dire ai nostri figli che non sempre un padre o una madre sono un porto sicuro.

Alcuni fari non riescono a far luce, quindi i bambini corrono il rischio di essere impoveriti delle esperienze educative.

Le mamme e i papà si sono trasformati in custodi assoluti ed esclusivi dei propri figli. Molti preferiscono che nessuno li rimproveri o li riprenda, credendo, quindi, di poterli educare nel miglior modo possibile.

Li difendono così ? Realmente li proteggono e li preparano alla vita ? E’ la cosa migliore per loro?

Risposte certe non ne ho; peccare di presunzione non è mia intenzione, ma in virtù della professione che esercito, come docente, posso asserire che questo modo d’agire rischia di danneggiare il bambino che viene così deprivato della sfera esperenziale di cui necessita.

Questi genitori tanto contestatori e diffidenti, di fronte a figure che non siano genitoriali, non si rendono conto di quanta valenza possano assumere persone a loro prossime.

A tale proposito, spezzo una lancia a favore dei molti miei colleghi, che si interrogano continuamente, con senso critico, sul loro operato e che aiutano i loro piccoli alunni a crescere, a saper vivere e affrontare frustrazioni che si possono trasformare in momenti di crescita e di vittoria; che colorano la loro vita quotidianamente, non solo con pastelli, matite e tempere, ma con le braccia che sono sempre pronte a tendere.

Vi saluto e, da buona insegnante, vi lascio un compito.

Riflettete sulla seguente citazione: “Chi non ha figli sa crescere quelli degli altri e chi li ha afferma: “se fosse mio figlio…”

Laura F.

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Yâv|ÇtYâv|ÇtYâv|ÇtYâv|Çt BANCOMAT E CARTE DI CREDITO

Parliamo di una possibile modifica dei nostri “comportamenti” che potrebbe avere conseguenze non indifferenti sul nostro modo di vivere e su quello di relazionarci con il “potere”.

Ormai da un po’ di tempo la politica e gli organi d’informazione spingono affinché si elimini l’abitudine ad effettuare i pagamenti per contanti e si utilizzino in forma esclusiva solo le forme di pagamento elettronico.

A prima vista l’idea non pare balzana; sistema più sicuro (entro certi limiti), tracciabile, pratico.

Poi però sotto sotto, come un tarlo, qualche dubbio si insinua e mina queste immagini positive.

Situazione pratica che credo sarà capitata a più persone; si entra in un esercizio commerciale, ristorante o negozio, si consuma o si acquista e al momento di pagare si viene informati che il POS non funziona.

Se si hanno contanti il problema è facilmente superabile (anche se così facendo si inficia l’obiettivo di uscire senza contanti), già più imbarazzante se non si dispone di contante (mettersi d’accordo per ripassare, chiedere a chi ci accompagna di saldare al nostro posto, ecc.).

Vi è poi un altro problema, per accedere a questo sistema di pagamento è necessario disporre di un

conto corrente bancario o postale e questa non è, almeno al momento, cosa accessibile a tutti.

Tanto per cambiare poi il tutto si concretizza in un grosso regalo agli istituti di credito.

Più ancora comunque dei problemi sopra esposti, che possono essere corretti o almeno mitigati, vi è un altro aspetto che non dovrebbe essere sottaciuto o non considerato.

Penso al costante e assoluto controllo che si ottiene sulle nostre abitudini, sui nostri costumi, sul nostro vivere insomma.

A chi controlla il sistema diventano palesi i nostri gusti, il nostro vivere sociale, gli aspetti culturali che guidano la nostra vita, la nostra salute, le nostre amicizie, tutto il nostro io più privato.

Il rifugiarci nel “tanto non ho nulla da nascondere” penso sia errato. Il totale controllo del nostro io più intimo equivale ad un'indagine pervasiva, assimilabile ad uno degli aspetti delle dittature che il passato ci ha fatto conoscere ... solo più occulto.

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Yâv|ÇtYâv|ÇtYâv|ÇtYâv|Çt IL PENSIERO DI UN TREDICENNE RIGUARDO L’ITALIA

Spesso, penso al mio Paese e rifletto su cosa vorrei che cambiasse.

L’Italia sta subendo da diversi anni un periodo di crisi, causata anche dalla crisi europea: questa situazione è aggravata anche dalla continua immigrazione poiché risulta molto dispendiosa per il nostro Stato.

Questa terribile situazione ha comportato un radicale aumento di emigrazione dall’Italia verso Stati più stabili e forti economicamente: in questo modo abbiamo perso numerosi talenti impoverendoci non solo economicamente, ma anche intellettualmente.

I nostri giovani risultano preoccupati e depressi: hanno un enorme potenziale, ma non possono dimostrarlo a causa della disoccupazione che viene a crearsi e così sono costretti ad abbandonare famiglia ed affetti in cerca di fortuna.

Penso che l’Italia potrebbe vantare un’economia

molto più forte di quella attuale, ma questo non avviene perché i nostri politici non offrono tutele e riforme per salvaguardare il suo Popolo.

La cosa che mi fa più rabbia è che molti fondi sono destinati agli immigrati penalizzando quindi gli Italiani.

Penso anche che sarebbe meglio destinare delle risorse a favore dei bisognosi Italiani i quali non possono permettersi una casa poiché hanno perso il lavoro e, di conseguenza, non possono garantire l’istruzione ai propri figli.

Sono convinto che noi Italiani dovremmo essere più tutelati cominciando dalle cure sanitarie agevolate, agli aiuti concreti per i bisognosi e tutti quegli aiuti che permetterebbero di vivere meglio nella nostra amata Italia.

Edoardo G.

A foris - n. 1 2018

Direttore: Franca Fallica Editore: Giacinto Carriero Redazione: Sabrina Zapperi Periodicità: Bimestrale

Registrazione presso : Tribunale di Milano n.47 del 21/02/2014

Stampato in proprio

Indirizzo della redazione: [email protected]

Il lago di Como visto da Brunate

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gâÜ|áÅÉ x itvtÇéxgâÜ|áÅÉ x itvtÇéxgâÜ|áÅÉ x itvtÇéxgâÜ|áÅÉ x itvtÇéx UNA GITA A BRUNATE

Si avvicina finalmente la primavera e l'allungarsi delle giornate permette di fare le prime gite fuori porta.

La meta che oggi vi suggerisco è Brunate in provincia di Como.

Ad una altezza variante tra i 700 e i 900 metri il territorio di Brunate domina Como e il primo bacino dell'omonimo lago.

Per raggiungere Como senza i problemi del traffico vi consiglio di prendere uno dei treni delle Ferrovie Nord Milano che partendo dalla stazioni di Cadorna dopo circa un ora vi porterà alla stazione di Como Lago.

Seguendo il lungo lago di viale Geno (da dove si ha una delle viste migliori sul primo bacino) arriverete alla stazione della Funicolare di Brunate inaugurata nel 1894 che con un tragitto di soli sette minuti vi trasporterà dai 200 metri di Como ai 700 metri di altitudine di Brunate.

A Brunate vi si presenterà uno spettacolo che poche località possono vantare una vista che spazia dall'intero arco alpino occidentale (da cui si staglia in particolare il Monte Rosa) alla pianura padana, il profilo dei nuovi grattacieli di Milano spicca isolato sulla pianura.

Uno spettacolo veramente unico e che ha contribuito a ribattezzare il paese come "il Balcone sulle Alpi"

Dopo esserci goduto questo panorama consiglio di avviarsi verso la frazione di San Maurizio posta ad una altitudine di 900 metri.

Seguendo la strada che dal paese porta alla frazione si potranno ammirare una serie di ville di stile eclettico e liberty costruite nei primi anni del XX secolo.

Giunti a San Maurizio vi potrete fermare a pranzare nei vari locali che si affacciano sulla piazza o se preferite il pranzo al sacco prima della scalinata che porta al Faro Voltiano troverete il parco Marenghi dove rinfrescarvi all’ombra di piante secolari o godervi il panorama dalla rotonda che domina il lago.

Salita la scalinata arriverete alla base del Faro Voltiano una torre ottagonale di influenza razionalista alta 29 metri eretta nel 1927 sulla vetta del Monte Tre Croci in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta.

Progettato dall'ingegnere Gabriele Giussani, ha al suo interno una scala a chiocciola di 143 gradini che permette di raggiungere due balconate circolari: la prima poco sopra il portone d'ingresso, la seconda all'esterno della lanterna.

Dalla cima del Faro è possibile vedere panorami che spaziano sull'arco occidentale della catena alpina, fino al Monte Rosa. Il faro, a partire dal tramonto e fino all'alba, emette alternativamente luce verde, bianca e rossa.

B.L.

Il Faro Voltiano San Maurizio - Brunate

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Un locale piacevole in ogni momento della giornata, ambientato nella vecchia Milano, per la colazione, il pranzo, un attimo di piacere e di rilassamento in famiglia, fra amici o a due con un bicchiere, un libro o un gioco. Il venerdì torneo di calcio balilla.

Si organizzano feste private, cene ed happy hours aziendali.

Contattaci

That’s Milano

Via Thaon di Ravel, 28

Telefono 026080612


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