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ai Docenti, agli Studenti, al Pers. ATA Anno IX - N° 1 ... · Anno IX - N° 1 SETTEMBRE 2009...

Date post: 31-May-2020
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MENSILE D'INFORMAZIONE I.T.C. "Don LUIGI STURZO” Edizione riservata ai Docenti, agli Studenti, al Pers. ATA Anno IX - N° 1 SETTEMBRE 2009 STURZONEWS INDICE Editoriale Pag. 1 The English contest Pag. 2-3 Riforma e …tagli Pag. 4 Bossi e le …esternazioni Pag. 5 Riflessioni sulla Scuola meridionale Pag. 6-7 Accordo MIUR- REGIONE Pag. 8 Governare attaverso i tribunali Pag. 9 Attività anno scolastico 2009/10 Pag. 10 Giorni liberi per corsi Pag. 11 Risultati Esami di Stato 2008/09 Pag. 12 Scrutini giudizi sospesi Pag. 12 Direttore: Salvatore Provenzani Direttore Responsabile: Concetta Giamporcaro Comitato di Redazione: Giovanni Dioguardi, Fina Speciale (Docenti) EDITO dall’ I.T.C. “Don Luigi Sturzo” Via Sant’Ignazio di Loyola, 7 – 90011 Bagheria (PA) Tel. 091931656 – Fax 091900010 – [email protected] www.itcsturzo.it Rigore! Disciplina! Una scuola più severa e più seria!....Sono stati gli slogan che hanno caratterizzato l’anno scolastico scorso. I risultati parlano chiaro, elevatissimo il numero delle bocciature, sia nella scuola media di primo grado che di secondo grado. A leggere i dati risulta molto elevato il numero degli studenti fermati nel passaggio da una classe all’altra e agli Esami di Stato, naturalmente con le differenze di sempre: più alti i risultati negativi negli istituti professionali e tecnici e meno nei licei scientifici e classici, molti consigli di classe, poi, hanno fatto ricorso al 5 in condotta.. Perché è successo, quali le reali motivazioni? Gli studenti sono tutti demotivati, maleducati e disinteressati? Oppure noi docenti non siamo più in grado di gestire le classi? Non siamo capaci come una volta di interessare gli studenti? O forse la realtà che ci circonda è cambiata e noi ci ostiniamo a ripetere quello che abbiamo imparato quando a scuola stavamo dall’altra parte della cattedra? Non ho risposte, solo tanti, tantissimi dubbi e una sola certezza: la bocciatura, l’esclusione, la selezione non possono essere il modo per qualificare la scuola di oggi. Occorre … rimettersi in gioco, studiare e proporre contenuti ed attività in maniera diversa, ma se non riusciamo ad entrare in sintonia con i ragazzi- persone che ci stanno davanti, qualunque scelta didattica sarà fallimentare L’estate è stata ricca di spunti per il mondo della Scuola e il nostro Dirigente Scolastico ha colto l’occasione, di volta in volta, per esprimere il Suo pensiero, pertanto in questo numero troverete alcuni articoli sulle diverse questioni! I Docenti e gli Studenti interessati a collaborare con STURZONEWS potranno contattare la prof.ssa Concetta Giamporcaro. EDITORIALE di Concetta Giamporcaro
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Page 1: ai Docenti, agli Studenti, al Pers. ATA Anno IX - N° 1 ... · Anno IX - N° 1 SETTEMBRE 2009 STURZONEWS INDICE Editoriale Pag. 1 The English contest Pag. 2-3 Riforma e …tagli Pag.

MENSILE D'INFORMAZIONE

I . T . C .

" Don LU IG I S TURZO”

Edizione riservata ai Docenti, agli Studenti, al Pers. ATA

Anno IX - N° 1 SETTEMBRE 2009

STURZONEWS

INDICE

Editoriale Pag. 1 The English contest

Pag. 2-3

Riforma e

…tagli Pag. 4

Bossi e le

…esternazioni Pag. 5

Riflessioni sulla

Scuola meridionale

Pag. 6-7

Accordo MIUR-

REGIONE

Pag. 8

Governare attaverso i tribunali

Pag. 9

Attività anno scolastico 2009/10

Pag. 10

Giorni liberi per corsi

Pag. 11

Risultati Esami di Stato 2008/09

Pag. 12

Scrutini giudizi sospesi

Pag. 12

Direttore: Salvatore

Provenzani Direttore Responsabile: Concetta Giamporcaro

Comitato di Redazione:

Giovanni Dioguardi, Fina Speciale (Docenti) –

EDITO dall’ I.T.C. “Don Luigi Sturzo” Via Sant’Ignazio di

Loyola, 7 – 90011 Bagheria (PA) Tel. 091931656 – Fax

091900010 – [email protected]

www.itcsturzo.it

“Rigore! Disciplina! Una scuola più severa e

più seria!....”

Sono stati gli slogan che hanno caratterizzato l’anno scolastico scorso. I risultati parlano chiaro, elevatissimo il numero delle bocciature, sia nella scuola media di primo grado che di secondo grado. A leggere i dati risulta molto elevato il numero degli studenti fermati nel passaggio da una classe all’altra e agli Esami di Stato, naturalmente con le differenze di sempre: più alti i risultati negativi negli istituti professionali e tecnici e meno nei licei scientifici e classici, molti consigli di

classe, poi, hanno fatto ricorso al 5 in condotta.. Perché è successo, quali le reali motivazioni? Gli studenti sono tutti demotivati, maleducati e disinteressati? Oppure noi docenti non siamo più in grado di gestire le classi? Non siamo capaci come una volta di interessare gli studenti? O forse la realtà che ci circonda è cambiata e noi ci ostiniamo a ripetere quello che abbiamo imparato quando a scuola stavamo dall’altra parte della cattedra? Non ho risposte, solo tanti, tantissimi dubbi e una sola certezza: la bocciatura, l’esclusione, la selezione non possono essere il modo per qualificare la scuola di oggi. Occorre … rimettersi in gioco, studiare e proporre contenuti ed attività in maniera diversa, ma se non riusciamo ad entrare in sintonia con i ragazzi-

persone che ci stanno davanti, qualunque scelta didattica sarà fallimentare L’estate è stata ricca di spunti per il mondo della Scuola e il nostro Dirigente

Scolastico ha colto l’occasione, di volta in volta, per esprimere il Suo pensiero,

pertanto in questo numero troverete alcuni articoli sulle diverse questioni!

I Docenti e gli Studenti interessati a collaborare con STURZONEWS

potranno contattare la prof.ssa Concetta Giamporcaro.

EDITORIALE di Concetta Giamporcaro

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Venerdì 12 Giugno 2009 alle ore 17.30 ha avuto luogo, presso l’Auditorium del nostro Istituto, la cerimonia di premiazione della Prima Edizione de “The English Contest”, competizione in Lingua Inglese riservata agli studenti del Primo e del Secondo Anno che maggiormente si sono distinti nello studio di questa disciplina. Tappa finale di un esaltante percorso didattico che ha avuto inizio nel mese di Settembre 2008 per concludersi 10 mesi dopo, di fronte all’intero corpo docenti ed ai genitori degli studenti vincitori. La competizione, che ha visto la partecipazione entusiastica di decine di studenti per la precisione uno o due per ogni classe del biennio, segnalati dai do-centi della disciplina in base ai risultati dello Scrutinio del Primo Quadrimestre è stata suddivisa in due fasi. Nella prima, che ha avuto il suo momento cruciale il 3 Aprile 2009, tutti gli studenti si sono misurati su prove aventi lo scopo di sfoltire la massa dei partecipanti; nella seconda, conclusasi il 29 Maggio 2009, gli studenti rimasti si sono sfidati per stabilire chi fossero i vincitori, ottenendo i seguenti risultati:

Name: PASSANTINO Roberta

Class: I G Name: MILITELLO Vittorio Emanuele Class: I H

Listening

27.00/30

Reading

34.00/40

Writing

28.00/30

Total

89/100

Comments

Very Good

Listening 19.50/30

Reading 24.50/40

Writing 24.00/30

Total 68.00/100

Comments Good

Name: DI MARIA Gloria

Class: I D Name: COLLETTA Maria Grazia Class: I M

Listening 22.50/30

Reading 32.00/40

Writing 28.00/30

Total 82.50/100

Comments Very Good

Listening 16.50/30

Reading 22.50/40

Writing 27.00/30

Total 66.00/100

Comments Good

Name: AIELLO Giuseppe

Class: I H Name: SCOZZARI Jessica Class: I N

Listening

20.50/30

Reading

30.00/40

Writing

28.00/30

Total

78.50/100

Comments

Very Good

Listening 13.50/30

Reading 26.50/40

Writing 26.00/30

Total 66.00/100

Comments Good

Name: D’AMICO Mauro Class: I G

Name: CASCINO Federica Class: I M

Listening 22.50/30

Reading 22.00/40

Writing 28.00/30

Total 72.50/100

Comments Good

Listening 18.00/30

Reading 17.00/40

Writing 20.00/30

Total 55.00/100

Comments Pass

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Name: ZEMA Francesca Class: II C Listening

18.00/20

Reading

12.00/15

Writing

24.00/45

Communication

11.00/20

Total

65.00/100

Comments

Good

Name: VELLA Fabrizio

Class: II O Listening 19.00/20

Reading 06.00/15

Writing 30.00/45

Communication 00.00/20

Total 55.00/100

Comments Pass

Name: KARAKAYA Paola

Class: II N Listening

17.00/20

Reading

09.00/15

Writing

24.00/45

Communication

00.00/20

Total

50.00/100

Comments

Pass

Name: SCALESE Claudia Class: II H Listening 15.00/20

Reading 06.00/15

Writing 17.00/45

Communication 08.00/20

Total 46.00/100

Comments Fail

Ai primi tre classificati del Primo Anno, oltre ad una Targa Ricordo dono della nostra Scuola, sono andati i seguenti premi offerti dalla “Siculiana Servizi Scuola”: 1° Classificato: Garzanti - Il Grande Dizionario Hazon di Inglese – Nuova Edizione 2008 (Versione con CD-ROM) 2° Classificato: Longman – Dictionary of Contemporary English (Versione con CD-ROM) 3° Classificato: Garzanti – Il Dizionario Medio di Inglese (Versione con CD-ROM) Ai primi tre classificati del Secondo Anno, oltre alla targa ricordo dono della nostra Scuola, sono andati i seguenti premi offerti dalla “PromoPress Soc. Coop”: 1° Classificato: Sansoni – Il Sansoni Inglese (Versione con CD-ROM) 2° Classificato: Oxford University Press – Oxford Advanced Learner’s Dictionary (Versione con CD-ROM) 3° Classificato: Garzanti – Dizionari Garzanti “Inglese” Medio L’appuntamento per la seconda edizione de “The English Contest” è dunque per l’Anno Scolastico 2009/10 sicuri che, una volta oliata la macchina organizzativa, saremo in grado di predisporre una competizione che vada ulteriormente incontro alle esigenze ed alle aspettative dei nostri studenti. Prof. Lanza Mariano

RIFORMA E… TAGLI

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Non si può, a questo punto, riflettere ancora di più di quanto non si sia fatto dall'inizio dell'anno scolastico che è oramai trascorso, sulla questione dei tagli di organico che sta investendo tutti i profili professionali presenti nella scuola, Docenti ed ATA in prima fila. Queste operazioni di snellimento forzato, ovviamente, trovano ragion d'essere nella contingente crisi economica che sta colpendo tutti i paesi occidentali, Italia compresa. C'è anche una strategia di contenimento dell'ampiezza del sistema già iniziata dal Governo precedente di centro-sinistra. C'è obbiettivamente anche la necessità di ridisegnare un sistema formativo che sia più rispondente alle esigenze del tempo, della società che richiede sempre maggiori e raffinate competenze. Il nostro sistema realmente arranca e fa evidente fatica a tenere il passo degli altri sistemi nel mondo, sebbene non ci si debba nascondere l' esistenza di difficoltà formative generali e diffuse. Non sarebbe dunque serio nascondere l'esigenza di un concreto cambiamento invocando uno statu quo improponibile, visti i risultati a livello mondiale. Il sistema di rilevamento OCSE-PISA condanna senza appello la scuola italiana proprio per il basso livello di efficacia. Tutto questo posto a serena ed obbiettiva premessa non ci può esimere dal rilevare che l'attuale Governo sta abilmente coniugando l'esigenza nelle cose con una originale strategia basata sullo “smontaggio” sistematico e radicale del sistema. Una strategia i cui fini non sono del tutto noti e trasparenti. Potrebbe trattarsi di una risposta obbligata al bisogno di contenere la spesa pubblica. Potrebbe essere una risposta magari esagerata all'attuale ridondanza e pletoricità accumulata in questi anni. Potrebbe essere anche, però, una linea di governo finalizzata ad equilibrare il sistema formativo statale pubblico e quello privato. Potrebbe essere tutto questo ed anche di più. Quello che però preoccupa al di fuori delle motivazioni che pure rileva conoscere, è che venendo meno migliaia e migliaia di posti di docenti e personale ATA si pongono in essere almeno due motivi di allarme e di forte criticità. Il primo punto di forte preoccupazione è rappresentato dalla diffusione dei licenziamenti del personale precario che tuttavia lavora da almeno dieci anni nella scuola. Tutto ciò determina un allarme sociale che non può passare sotto silenzio. Il secondo aspetto critico riguarda il livello di funzionamento delle scuole. Intanto diminuisce la qualità e la quantità di servizio e di offerta. In primo luogo le scuole diventano meno sicure. I classici bidelli, ora collaboratori scolastici, quelli che erano più numerosi dei carabinieri, per intenderci, stanno diventando “rara avis” e siccome i locali delle scuole restano identici, diminuisce anche la possibilità di mantenere igienicamente agibili le scuole stesse. Diminuendo sensibilmente il numero dei collaboratori si abbatterà il livello di vigilanza finora necessario per evitare l'intrusione di estranei malintenzionati nelle scuole e l'ordine interno sarà messo in crisi. Questa non è una ipotesi catastrofista è il doveroso tirare le somme, date le cause e le premesse. Cala vertiginosamente l'organico degli Assistenti Tecnici addetti ai laboratori che in tal modo non potranno funzionare come la scuola di oggi pretende. Cala il numero degli Assistenti Amministrativi. Ne risentirà necessariamente l'organizzazione degli uffici e ne risentiranno i docenti, gli alunni e le famiglie. Questo aspetto è proprio paradossale. Crescono i compiti e le incombenze burocratiche ed amministrative e diminuiscono gli addetti(!) Non diremo quasi nulla dei docenti, tanto è evidente che il taglio doloroso di cattedre e posti di lavoro depaupererà il patrimonio culturale del sistema e renderà ancora più problematico il recupero nella graduatoria dei migliori sistemi. Questa anomala contrazione di posti passa attraverso il maggiore numero di alunni per classe e tutto ciò ovviamente si chiama minore cura nella preparazione degli allievi. Questo è il quadro d'insieme proprio nell'anno precedente in cui andrà in onda la Riforma della secondaria fatta a costo zero! Se questa è la premessa, il quadro e la cornice, sarebbe bene che tutti, ma proprio tutti pensassero di bloccare questo processo di scientifico deterioramento della scuola travestito da razionalizzazione. Salvatore Provenzani

Un affettuoso saluto ai Proff. Savona e Vassallo che vanno in pensione, augurando Loro di godere

serenamente della riconquistata “liberta”.

Un GRAZIE di cuore e Tanti Auguri ai Tecnici: Vincenzo Balistreri, Salvatore Bongiovanni, Gino Di

Marco, che vanno in altre scuole.

Grazie e Tanti Auguri anche a tutto il personale di Segreteria e ai Collaboratori scolastici che sono

andati via.

Un caloroso BENVENUTO ai Docenti neo-arrivati: Aiello Mattea, Gaglio Maria, Molinelli Nando (Ec.

Aziendale), Madonia Patrizia (Scienze), Salvo Francesca (Mat. Lett.); ai nuovi Docenti di sostegno, ai

Tecnici e a tutto il personale ATA.

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Bossi e le ... sue esternazioni! In mezzo ad argomenti molto seri ed importanti per il Paese, quali la questione economica, le condizioni del mondo del lavoro,la sicurezza dei cittadini ed altro ancora, il Ferragosto 2009 si distingue per avere messo al centro dell'attenzione le problematiche del mondo della Scuola. Non tutti i problemi sollevati hanno lo stesso spessore ve ne sono stati di seri come per esempio quello degli esiti degli esami, e un po' più balneari, come quello relativo allo studio dei dialetti che la Lega vede come elemento di qualità della Riforma della Scuola. Qualcuno della stessa maggioranza ha definito frutto di una <botta di calore> l'insistenza del senatore Bossi nel pretendere che lo studio del dialetto diventi addirittura materia obbligatoria. Qualcun altro ha rispolverato la desueta storia dell'unità d’Italia ed ha bocciato l'iniziativa della Lega. Per la verità più che della Lega il problema l'ha posto Bossi, ma si sa, chi è disposto a contraddire il mitico Bossi? Così come è accaduto per la questione della Religione che ha agitato molto di più le acque estive, credo che anche questa del dialetto sia una “bufala” del tutto elettorale. Un argomento veramente di minima, buono soltanto in vista delle elezioni regionali, per scaldare il cuore dei valligiani del nord-ovest come del nord-est, lasciando intendere che alla Lega non interessa nulla che non sia il “territorio” di riferimento. Tuttavia la questione esiste e sarebbe superficiale eliminarla esclusivamente come un mezzuccio elettorale. Tutto quello che propone la Lega è da ricondurre ad una specificità della Padania per trasformarla in forza politica così come gli ultimi provvedimenti assunti dal Governo dimostrano. Si può dire serenamente che il dialetto, come le gabbie salariali siano una caricatura dell'identità del nord che purtroppo ha un ascolto elettorale del quale non si può non tener conto. La questione del dialetto, alcuni anni fa, fu posta sommessamente e senza l'eco di questi giorni, da diversi uomini di cultura siciliani. Era il tempo in cui un ulteriore decreto ministeriale ampliava i poteri esclusivi della Regione nel settore della scuola. Qualcuno pensò che sarebbe stato ottima cosa se applicando questa possibilità di intervento la regione avesse introdotto lo studio della lingua siciliana. Nonostante l'evidente differenza fra la lingua ed il dialetto, la cosa morì lì, nello stesso ambiente nel quale era nata. Per la verità nessuno di quelli che la proposero pensò di usare la lingua siciliana come strumento di separazione politica da Roma, né alcuno la lesse così, cosa che capita puntualmente ogni volta che la lega propone qualcosa che intenda valorizzare l'identità del territorio. Ancora oggi credo che tranquillamente si possa porre la questione. Naturalmente occorre verificare la possibilità di una tale “pensata”. In prima battuta si deve puntualizzare che mentre esiste una lingua siciliana, nata in quel di Palermo ai tempi nientemeno di Federico II, lingua che originò quella italiana che divenne tale solo quando Dante si occupò del problema linguistico. In Sicilia la questione identitaria anche sotto l' aspetto linguistico ha conseguito risultati eccezionali per essere riuscita a comprendere vaste regioni quali appunto la Sicilia e non solo. Moltissimi letterati hanno contribuito a dare dignità di vera e propria lingua al dialetto siciliano, Verga, Capuana, Pirandello per citare solo alcuni, ma anche nei giorni nostri, il Commissario Montalbano di Camilleri riesce ad essere compreso anche in Padania! Esiste in tutta la Sicilia, che non è una piccola isola, la possibilità di usare un linguaggio comune, condiviso su tutto il territorio, può cambiare il tono, la musicalità, qualche espressione tipica di una provincia piuttosto che di un'altra, ma il siciliano lo si capisce dappertutto. Per quanto riguarda i dialetti padani la questione è completamente differente. Già a Bergamo non riescono a comprendere il dialetto che si parla nella stessa provincia! Analoga cosa a Milano, la Val Brembana “parla” un dialetto che il milanese non capisce! Tutto ciò pone problemi insormontabili per realizzare eventualmente l'idea programmatica di Bossi. E poi quale sarebbe l'utilità di imparare a scuola un dialetto a giurisdizione minima che nel paese accanto non verrebbe conosciuto e riconosciuto? I ragazzini di quei paesi conoscono già quel dialetto, lo parlano in famiglia! Ben altra cosa sarebbe studiare la lingua lombarda, ma ahi loro non esiste e non è mai esistita una lingua lombarda. Non la inventerà la Lega certamente ed allora veramente l'uscita di Bossi è una invenzione tristemente elettorale della quale non conviene occuparsi più di tanto! S.P.

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RIFLESSIONI SULLA SCUOLA MERIDIONALE

Nei giorni d'agosto, periodo di vacanza, si è fatto un gran “parlare” della Scuola La questione della Religione, i voti eccellenti delle classi meridionali, i risultati dell'INVALSI nelle scuole medie meridionali che sarebbero stati “truccati” ed altro ancora legato a pareri non forniti, alla rottura del tavolo Stato-Regioni che mette in forse la stessa riforma della secondaria di secondo grado, hanno acceso i riflettori sulla scuola del Mezzogiorno. Hanno fatto da contorno le questioni sui Dirigenti Scolastici del Sud che saranno nominati al Nord. Tutto questo ha aperto un vero e proprio dibattito sulla qualità della scuola del Sud. Credo che sia un dibattito interessante e stimolante al quale è opportuno partecipare anche e soprattutto come operatori della scuola meridionale. Non credo che sia saggio rimuovere il problema e/o il confronto, anzi per l'interesse di tutti è bene che si prenda atto di ciò che di problematico c'è nel funzionamento della scuola e ci si attrezzi, se possibile, per migliorare. L'atteggiamento giusto non è quello di vantare i propri meriti che pure ci sono, ma è quello di analizzare le obbiettive condizioni della scuola meridionale e cercare di capire. A mio parere penso che occorra partire dall'assunto che effettivamente la scuola meridionale, quella che è interessata dal PON, per intenderci, è in notevole ritardo rispetto alle regioni del centro-nord. Sarebbe sciocco negarlo o ricorrere ai trucchi per dimostrare il contrario. Intanto bisogna chiarire per evitare equivoci che non c'entra nulla la qualità delle persone. La scuola del Sud è in ritardo non perché i suoi alunni non siano capaci, ma perché molta parte del contesto socio economico delle regioni meridionali è in forte ritardo rispetto al nord. Questo ritardo si riverbera sulle condizioni di vita della gente, delle famiglie, dei giovani e connota un contesto culturale altrettanto deprivato, nonostante la enorme tradizione delle regioni meridionali sul versante della letteratura, della filosofia, della matematica, delle scienze in generale. Questo quadro negativo è sotto gli occhi di tutti e determina una qualità di vita discutibile in fasce molto ampie della società meridionale e che dipendono direttamente dallo scarso benessere e dalle condizioni di vita lontane dai livelli “europei” che le regioni del Nord e del centro hanno raggiunto. Naturalmente questa condizione ha origini storiche molto precise e note a tutti coloro che hanno avuto l'interesse di analizzare le condizioni meridionali dalla fine dell'ottocento ai nostri giorni. Le difficoltà nel realizzare veramente l 'unità del paese è riscontrabile ancora oggi nella qualità delle infrastrutture obsolete e del tutto inadatte ai tempi moderni. Il cammino di trasformazione della gente meridionale da sudditi a cittadini è stato difficile e pieno di difficoltà che non sono state ancora oggi superate. La stessa annessione al Piemonte che rese Italia regioni che non lo erano né politicamente né spiritualmente, ha paradossalmente creato le condizioni di maggior ritardo. Le popolazioni meridionali hanno vissuto il loro inserimento nel regno d'Italia essenzialmente come un onere caratterizzato dal fisco ingordo e dalla leva militare. Tutto ciò ha creato una forma strisciante di contestazione dell'unità, sebbene la parte illuminata delle regioni meridionali la favorì apertamente. Bisogna anche tenere conto delle enormi difficoltà di partenza di queste regioni le due guerre mondiali e soprattutto l'ultima incise ancora di più nelle condizioni strutturali delle terre meridionali. Come era logico attendersi in un contesto caratterizzato da uno stato lontano e debole si affermarono prima il banditismo e poi prese definitivamente campo la malavita organizzata, la mafia, la camorra, la 'ndrangheta calabrese. Queste aperte forme di anti stato ovviamente trovarono un terreno agevole e favorevole per conquistare ancora di più il Sud, molto di più di quanto non seppe fare Giuseppe Garibaldi. Tutto questo mentre le regioni del centro nord da sempre industrializzate e progredite economicamente si muovevano con crescente velocità. Ora deve essere chiaro, una volta per tutte, che la mafia, la malavita in generale non determinano mai progresso e libertà. Qualcuno scelleratamente ha creduto il contrario. Le condizioni nelle quali si trovano intere regioni dominate dalla malavita organizzata dimostrano ampiamente il contrario. Le organizzazioni criminogene non hanno generato benessere e cultura, ma l'esatto contrario.

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Né potrebbe essere diversamente! Se i cittadini di queste regioni avessero la capacità di pensare autonomamente e di autodeterminarsi, certamente non sarebbero succubi dei mafiosi. Esserlo è causato essenzialmente dalla paura che deriva dall'ignoranza. Quella stessa paura ed ignoranza che allontana i cittadini dalla legalità e la trascina fra le braccia di chi li usa come carne da macello per i più loschi traffici. Questa filosofia di vita senza speranze inizia fin dalla più tenera età. La strada e la sua cultura, le privazioni, il bisogno allontanano dalla scuola che viene vista come una prigione dalla quale fuggire al più presto, dalla quale evadere. Il docente viene visto come un nemico e come un povero scemo che predica cose lontane ed irrealizzabili. In moltissimi luoghi e casi delle nostre regioni il primo impatto con la scuola con i Docenti è molto negativo e difficile. Altro che competenze ed istruzione! Nei luoghi più vicini alla strada insegnare significa lottare contro i disvalori che i bambini e poi gli adolescenti si portano dentro perchè le loro famiglie li hanno allevati in questo brodo. Tutto questo comporta una fatica enorme spesso non coronata da successi sensibili. In ogni caso la provenienza da un ambiente familiare disgregato e ignorante lascia il segno per molto tempo. Di queste difficoltà enormi si nutre il divario Nord- Sud. I risultati che vedono la scuola meridionale in difficoltà sono veri ed inoppugnabile e necessari. Come potrebbero essere diversi? In effetti questa gara che gli studenti del nord e del sud giocano è viziata da questa differenza in partenza per cui magari i traguardi saranno uguali, ma non sono tali i punti di partenza. Il benessere delle città del nord ovest o est non importa vivono una qualità della vita nella quale è anche più facile lo studio, non fosse anche per la dimestichezza che in famiglia hanno con i libri con il computer che li fa entrare nel mare immenso di internet. Sono patetici, ma comprensibili i trucchi dei Docenti meridionali in occasioni come quelle che vedono in gara gli studenti meridionali. Il tentativo di raggiungere gli altri con ogni mezzo anche non lecito dimostra chiaramente la voglia forte di riscatto e di libertà, ma cercata per una via sbagliata ed improduttiva. Cercare di barare significa accettare la sfida che non li potrà mai vedere vincenti. Nessuno dei politici o dei difensori del sud pensi di denunciare l'arroganza o l'accanimento mediatico di quelli del Nord. Sostenere di essere vittime di un complotto anti-meridionale è quanto di più dannoso si possa pensare di fare per il mezzogiorno. Bisogna riconoscere onestamente ed apertamente le proprie responsabilità ed individuare i reali colpevoli di una simile situazione di arretratezza. Capire di essere ancora irrimediabilmente sudditi ai quali è proibito di essere cittadini a pieno titolo può essere l'inizio del riscatto. La nostra Sicilia è una Regione a Statuto Speciale! La sua carta fondamentale le assegna possibilità incredibili che non sono mai state realizzate in 60 anni! Lo Statuto proprio alla scuola assegna poteri esclusivi di grande peso politico e concorrenti che potrebbero insieme, fare della scuola siciliana un vero eden. In questi 60 anni ci si è guardati bene dall'inverare lo statuto siciliano, anzi al contrario si è fatto si tutto perché quasi nessuno lo conoscesse adeguatamente. Questi ritardi, queste colpevoli omissioni, questo atteggiamento inerte e rassegnato colloca la Sicilia agli ultimi posti in ogni graduatoria possibile. Le nostre Università sono le ultime, la sanità è ultima, i trasporti sono ultimi. La viabilità è piena di buche e falle. Perché dunque la scuola non dovrebbe essere ultima? Per iniziare la salita verso mete più dignitose, occorre sarcire il tessuto sociale sfilacciato della nostra realtà. Occorre fare in modo che nelle scuole si possa insegnare ed imparare. Si possano conquistare le necessarie competenze che l'Europa richiede a gran voce. Per fare tutto ciò, bisogna “buttarla” in politica. Negli ultimi 60 anni così come nell'antichità la Sicilia è stato serbatoio di voti così come lo era di grano. Abbiamo tranquillamente ingrassato Roma ed i suoi apparati politici e partitici. Occorre conquistare la necessaria consapevolezza e finalmente cambiare il mondo!

Salvatore Provenzani

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Accordo MIUR-REGIONE

Non si può non essere contenti per la firma dell'accordo che è stato stipulato fra Miur e Regione Sicilia per attenuare sensibilmente il danno derivante dai tagli che il Governo ha fatto nel settore Scuola. Non c'è dubbio che in tempi di assoluta carestia un vero e proprio pannicello caldo come l'accordo di qualche giorno addietro, può apparire come la soluzione, da additare addirittura alle altre Regioni. Infatti la Lombardia ha assunto le stesse iniziative per un numero consistente di posti. In Sicilia saranno salvati 1800 posti fra Docenti e personale ATA. Ripeto si tratta di una buona iniziativa ed è frutto certamente dell'impegno delle OOSS della Scuola e della stessa Regione Sicilia che ha capito perfettamente come una situazione di

rigida contrazione delle opportunità lavorative può seriamente causare tensioni sociali non sempre governabili. Le modalità per attuare una simile iniziativa non sono del tutto note al pubblico, ma visto che i fondi sono del PON e del POR-Sicilia è facile prevedere che le Scuole dovranno “pensare” ad uno specifico progetto di impiego per gli alunni disabili o a rischio che interessi i Docenti ed il personale ATA presumibilmente “collaboratori” visto che si parla di supporto proprio a questi alunni in difficoltà. Una commissione poi giudicherà i progetti e li finanzierà. Voglio che sia chiaro: in un momento particolarmente difficile per il mondo del lavoro e della scuola in particolare un rimedio come questo è da apprezzare per lo meno per l'alleggerimento sulle famiglie dei lavoratori della scuola che avrebbero ricevuto un danno significativo proprio per la carenza di lavoro. È necessario, però, con altrettanta chiarezza sostenere che non bisogna pensare che questa sia stata una soluzione. Infatti per non alimentare illusioni, non ci deve dimenticare che i posti veri sono stati segati, cancellati irrimediabilmente. Questa “soluzione” concordata fra Stato e Regione è una vera e propria “pezza”, appunto un rimedio con il valore di un anno e con l'intenzione di placare gli animi di chi si sarebbe trovato tagliato fuori dal mondo del lavoro. È bene anche chiarire che il rimedio, positivo quanto si vuole, è assolutamente contraddittorio. Infatti i tagli che sono stati apportati nel mondo della scuola fra Docenti ed ATA, dal Governo sono stati definiti come “razionalizzazione” del sistema. Ricordiamo tutti la polemica sul numero dei collaboratori scolastici più numerosi dei Carabinieri e sul fatto che pochi alunni nelle classi erano un dispendio intollerante? Certamente tutte le procedure innovative sono state giustificate dall'intento razionalizzatore. Anche il maestro unico alle elementari fu presentato come un valore pedagogico. Bene, non appena ci si rende conto del danno apportato al funzionamento delle scuole e soprattutto non appena ci si rende conto che il taglio all'organico dei docenti di sostegno non è sostenibile a fronte delle necessità, ecco che la fantasia di Governo e Regione si mette in moto e che cosa accade? Si riassumono 1800 addetti che un attimo prima erano stati giudicati inutili. Questo ragionamento è valso sia per i docenti che proprio per i bidelli i quali ora riassunti, dovranno supportare i Docenti di sostegno, fra l'altro facendo ciò che era già previsto nel profilo. I docenti ripescati saranno assegnati alle scuole che li richiederanno attraverso una specifica progettualità e, guarda caso, potranno anche fare supplenze e ampliare l'offerta formativa per l'italiano, le scienze e la matematica! Che cosa non va in tutto questo? Semplicemente il fatto che con una evidente contraddittorietà il Governo ha fatto ciò che non era opportuno fare e l'esatto contrario di ciò che era necessario. Ha licenziato moltissimi precari e li ha retrocessi al livello di veri e propri avventizi tutto fare e ciò non tanto per l'interesse ed il bene della scuola, ma soltanto per una questione economica non secondaria e per acquisire meriti elettorali e politici. Tutto questo naturalmente approfittando del bisogno. E siccome il bisogno si placa ci tocca pure ringraziare!

Salvatore Provenzani

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GOVERNARE ATTRAVERSO I TRIBUNALI Il decisionismo di questo Governo molto gradito agli Italiani, così come i sondaggi dicono, illude i cittadini sul fatto che mostrare i muscoli andando avanti senza curarsi degli opposti pareri, possa essere equivalente all'efficacia dell'azione del governo medesimo. Nel settore della scuola questo agire sta creando situazioni difficili al punto da mettere in seria discussione la possibilità di realizzare le riforma che sono state “varate” con tanta autorità e pubblicità. Realizzando le diverse sequenze e le necessarie procedure incentrate sulla emissione di pareri che sebbene non ostativi, tuttavia sono necessari e comunque chiaramente indicativi dell'umore che li emette, emerge un diffuso malessere ed un dilagante dissenso del quale occorre assolutamente tenere conto, maggioranza o no. Ad essere obiettivi questo atteggiamento nel governare è stato diffuso nel nostro paese a prescindere dagli orientamenti politici degli schieramenti al governo. Non si è mai capito sufficientemente che ciò che conta nelle riforme non è l'etichetta di chi le realizza, ma che siano nel modo più ampio, condivise. La Scuola, la Giustizia, la Salute non potranno mai essere di destra o di sinistra sono degli italiani. Anche il precedente Governo Prodi ebbe queste debolezze. Proprio durante il ministero Fioroni venne deciso che i Docenti di Religione dovessero a pieno titolo partecipare alle operazioni di scrutinio ed incidere nella quantificazione dei cosiddetti crediti che sono la base con cui gli studenti si presentano agli Esami di Stato. La decisione ministeriale era chiaramente un ammiccamento nei confronti del Vaticano. Nessuno si fa sfuggire l'occasione di essere gradito alla Santa Sede. Era altrettanto evidente che tecnicamente e giuridicamente il provvedimento non avrebbe retto di fronte ad un giudice amministrativo. La decisione di Fioroni peraltro per ovvi motivi, era anche condivisa dall'opposizione e dunque.....si poteva fare. La disposizione ministeriale giunse nelle scuole e fu naturalmente molto gradita ai Docenti di Religione che in tal modo ritennero di crescere in potere......politico all'interno del consiglio di classe e della scuola. Oggi la sentenza emanata dal Tar del Lazio ha rimesso le cose a posto! Molti gruppi dissenzienti ed associazioni laiche avevano proposto il ricorso che evidentemente era assolutamente fondato proprio per le ragioni giuridiche che il Governo aveva deliberatamente sottovalutato. Questa continua oscillazione da una norma all'altra, il Tar ha detto la sua sul maestro unico, sui libri di testo, sui regolamenti, sulle modalità di comporre l'organico ed ora sui docenti di Religione. Spostando dalla naturale sede, che è il Parlamento, il necessario dibattito ed il confronto fra i partiti per materia così coinvolgente come la scuola e governando con atti unilaterali che escludono la fase necessaria della concertazione, per esempio con le Organizzazioni sindacali, è naturale che i cittadini ricorrano alla magistratura amministrativa. Il magistrato sembra essere l'unico soggetto abilitato a fermare il procedere del Governo e tutto questo non agevola la costruzione di un modo migliore di fare la scuola. I Tar annullano i provvedimenti adottati e contestati e riportano l'orologio all'indietro, privando il sistema di quelle necessarie innovazioni che la gente reclama a gran voce. In questa ultima occasione il Tar ha cancellato un provvedimento che, se studiato e pensato meglio, poteva essere tranquillamente accettato. Sarebbe stato necessario realizzare ciò che è stato pensato da sempre. Avviare delle serie ed organizzate attività alternative all'IRC. Se così si fosse fatto sarebbe venuto meno il difetto della discriminazione per chi non si avvale della Religione Cattolica ed avrebbe inverato un principio sacrosanto della nostra Costituzione e cioè la parità fra i Cittadini che dovrebbero avere tutti gli stessi diritti. Questa disattenzione costante costringe i tribunali a sostituirsi alle camere parlamentari ed ad arrecare un serio vulnus al principio fondante della democrazia.

Salvatore Provenzani

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ATTIVITA' anno scolastico 2009/10

1 SETTEMBRE - ORE 9,00 COLLEGIO DOCENTI

DAL 2 AL 5 SETTEMBRE - VERIFICHE GIUDIZI SOSPESI

IL 7 E 8 SETTEMBRE - SCRUTINI GIUDIZI SOSPESI

9 E 10 SETTEMBRE - CONVOCAZIONE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

11 SETTEMBRE - CONVOCAZIONE CONSIGLI DI CLASSE DELLE DUE PRIME CHE SPERIMENTERANNO LA RIFORMA

14 SETTEMBRE - INIZIO DELLE LEZIONI PER LE CLASSI SECONDE, TERZE, QUARTE, QUINTE

16 SETTEMBRE - INIZIO DELLE LEZIONI PER LE PRIME CLASSI

DAL 14 AL 20 SETTEMBRE - CONSIGLI DI CLASSE (presa di contatto tra i componenti e avvio di programmazione)

settembre-09

ESAMI INTEGRATIVI E D'IDONEITA'

DAL 5 OTTOBRE - CONSIGLI DI CLASSE (PROGRAMMAZIONE)

Il 29 OTTOBRE - ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

Il 30 OTTOBRE - ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI (PER LE CLASSI CHE HANNO IL GIOVEDI' LIBERO)

ottobre-09

IL 30 OTTOBRE - ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI

CONSIGLI DI CLASSE DAL 16 AL 25 - VALUT. INFRAQUIM. - INSEDIAMENTO COMPONENTI ELETTI novembre-09

DAL 30 NOV. al 4 DIC. RICEVIMENTO GENITORI

dicembre-09 DAL 9 AL 19 DICEMBRE - ATTIVITA' DI RECUPERO

gennaio-10 IL 31 GENNAIO - CHIUSURA DEL 1° QUADRIMESTRE

DAL 1 AL 10 FEBBRAIO - SCRUTINI 1° QUADR.

DAL 18 AL 23 - CONSEGNA PAGELLE AI GENITORI

DAL 25 FEBR. AL 13 MARZO - ATTIVITA' DI RECUPERO

febbraio - marzo 10

CONSIGLI DI CLASSE DAL 22 AL 30 MARZO - VALUT. INFRAQUIM.

DALL'8 AL 13 APRILE - RICEVIMENTO GENITORI aprile-10

DAL 19 AL 30 APRILE - ESAMI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE DISCIPLINE AGGIUNTE QUINTE CLASSI

DAL 3 AL 7 CONSIGLI DI CLASSE (LIBRI DI TESTO )

IL 10 MAGGIO - COLLEGIO DOCENTI LIBRI DI TESTO maggio-10

DALL'11 AL 14 CONSIGLI DI CLASSE DELLE QUINTE E REDAZIONE DEL DOCUMENTO CONCLUSIVO

DAL 3 AL 7 - SCRUTINI QUINTE CLASSI

L'8 GIUGNO - CHIUSURA ANNO SCOLASTICO giugno-10

DALL'8 AL 15 - SCRUTINI ALTRE CLASSI

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GIORNI LIBERI PER CORSI

CORSI PLESSO A CORSI PLESSO B

Corso N°

Classi Giorno Libero Corso

N° Classi

Giorno Libero

B 5 SABATO A 5 SABATO

C ex M 5 MERCOLEDì E 5 VENERDì

D 5 VENERDì G 5 SABATO

F 5 LUNEDì I 5 GIOVEDì

H 5 MARTEDì L 5 SABATO

M ex C 3 MERCOLEDì 25

N 2 GIOVEDì

O 2 GIOVEDì

P 2 GIOVEDì

Q 1 VENERDì

R 1 LUNEDì

36

Sospensione attività didattica

LUNEDì 2 NOVEMBRE '09 COMMEMORAZIONE DEFUNTI

LUNEDì 7 DICEMBRE '09 VIGILIA IMMACOLATA

MARTEDì 8 DICEMBRE '09 IMMACOLATA CONCEZIONE

da LUNEDì 21 DICEMBRE '09 a MERCOLEDì 6 GENNAIO '10

VACANZE DI NATALE

MERCOLEDì 17 FEBBRAIO '10 LE CENERI

Giovedì 19 MARZO '10 SAN GIUSEPPE

da GIOVEDì 1 APRILE '10 a MARTEDì 6 APPRILE '10

VACANZE DI PASQUA

SABATO 1 MAGGIO '10 FESTA DEI LAVORATORI

SABATO 15 MAGGIO '10 FESTA DELLA REGIONE

MERCOLEDì 2 GIUGNO '10 FESTA DELLA REPUBBLICA

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SCRUTINI Giudizi Sospesi 2008/09 LUNEDI' 07/09/09 MARTEDI' 08/09/09

8,30 1 A 1 C 15,00 1 N 1 L 8,30 1 F 1 G

9,00 2 A 2 C 15,30 2 N 2 L 9,00 2 F 2 G

9,30 3 A 3 C 1 R 16,00 1Q 3 L 9,30 3 F 3 G

10,00 4 A 1S 16,30 1 H 4 L 10,00 4 F 4 G 10,30 1 O 1 I 4 M 17,00 2 H 1 B 10,30 1 E 4 D 11,00 2 O 2 I 3 M 17,30 3 H 2 B 11,00 2 E 3 D 11,30 1 P 3 I 1 M 18,00 4 H 3 B 11,30 3 E 2 D 12,00 2 P 4 I 2 M 18,30 4 B 12,00 4 E 1 D

Risultati Esami di Stato anno scolastico 2008/09

Classe esito

positivo interni

esito negativo interni

esito positivo esterni

esito negativo esterni

con 100/100 *LODE

5 A 21 0 BUTTITTA SALVATORE

CRIVELLO ANTONIA

5 B 16 0

5 C 1 AMATO ROSA

FIORELLA ROSA*

5 D 7 0 1

5 E 18 4

5 F 17 0 CALABRESE ANDREA

CINCOTTI LUCIANO

5 G 17 0 GIAMMANCO ROBERTA

5 H 1

GAMBINO MARIA MADIA *

NOTARO ROSARIO

RICCOBONO GIUSEPPE

TOMASELLO WALTER

5 I 19 0 LICCI MARIA GIOELA

TRIPOLI ALESSANDRA

5 L 16 0

ABBATE ROSALIA F.

MANCINO RITA

ROVETTO ROBERTA

SPATARO ALESSANDRA

TOTALE 131 4 2 1 17


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