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AIAS Meeting Gruppo di Lavoro Tecnologie di Giunzione Reggio Emilia, 16-17 Aprile 2009 Prof. Ing....

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AIAS Meeting Gruppo di Lavoro Tecnologie di Giunzione Reggio Emilia, 16-17 Aprile 2009 of. Ing. Alessandro Pirondi, Ing. Fabrizio Moroni iversità di Parma, Dipartimento di Ingegneria Industriale
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AIAS

Meeting Gruppo di LavoroTecnologie di Giunzione

Reggio Emilia, 16-17 Aprile 2009

Prof. Ing. Alessandro Pirondi, Ing. Fabrizio Moroni

Università di Parma, Dipartimento di Ingegneria Industriale

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- Giunzioni incollate ibride- Simulazione fatica con modello di zona coesiva- Progettazione statica ed a fatica incollaggi- Educational

• Attività 2008-2009

OUTLINE

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Giunzioni incollate ibride

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Rivettatura

Rivettatura Autoperforante

Tecniche di giunzione meccanica per lamiere

Saldatura a resistenzaClinciatura

+ incollaggio = giunto ibrido !

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Analisi DoE

ProcessoFattori non controllabili xi

Fattori controllabili yj

Risultati zk

Analisi Giunti Ibridi - Risultato:

Carico Massimo, Rigidezza, Energia di Rottura - Fattori controllabili

Spessore aderendi / Materiale / Passo tra punti di fissaggio / Temperatura di esercizio/Invecchiamento (ciclo VDA 621-415)

Analisi Fattoriale

1 piano di esperimenti per ogni tipologia di giunto

Giunti saldati (stessi aderendi)

Giunti rivettati, SPR, clinciati (aderendi diversi)

Adesivo:

Terokal 50771K Hot curing epoxy.

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Fattori considerati / Livelli

1 pt. p=60mm 2 pt. p=30mm

Fattore Simbolo LivelliSpessore A 1.5 / 2.5 mmMateriale B Alluminio / AcciaioPasso C 30 / 60 mmTemperatura D 23 / 60 °C

Fattore Simbolo LivelliSpessore A 1.5 / 2.5 mmPasso C 30 / 60 mmTemperatura D 23 / 60 °C

Giunti omogenei

Giunti eterogenei

Applicata riduzione ½Analisi 24-1

Generatore riduzione D = - ABC

Trattamento Spessore -A Substrato - B Passo - C Temper. - D0 1.5 mm - Alluminio - 30 mm - 23°C -cd 1.5 mm - Alluminio - 60 mm + 60°C +bd 1.5 mm - Acciaio + 30 mm - 60°C +bc 1.5 mm - Acciaio + 60 mm + 23°C -ad 2.5 mm + Alluminio - 30 mm - 60°C +ac 2.5 mm + Alluminio - 60 mm + 23°C -ab 2.5 mm + Acciaio + 30 mm - 23°C -

abcd 2.5 mm + Acciaio + 60 mm + 60°C +

Analisi fattoriale completa 23

Trattamento Spessore - A Passo - C Temper. - D

0 1.5 mm - 30 mm - 23°C -

d 1.5 mm - 30 mm - 60°C +

c 1.5 mm - 60 mm + 23°C -

cd 1.5 mm - 60 mm + 60°C +

a 2.5 mm + 30 mm - 23°C -

ad 2.5 mm + 30 mm - 60°C +

ac 2.5 mm + 60 mm + 23°C -

acd 2.5 mm + 60 mm + 60°C +

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Sintesi risultati

I giunti weld-bonded presentano un netto incremento della resistenza in confronto ai semplicemente saldati a punti e comunque anche rispetto ai semplicemente incollati (effetto sinergico)

Per quanto riguarda i giunti rivet-, SPR- e clinch-bonded, il contributo alla resistenza da parte dell’adesivo è più elevato che nei weld-bonded e non si ha effetto sinergico.

Forte riduzione della dipendenza della resistenza dalla temperatura e dall’invecchiamento dei weld-bonded in confronto ai semplicemente incollati, mentre a riduzione è minore nel caso dei rivet-, SPR- e clinch-bonded (maggiore importanza dell’adesivo)

Per la rigidezza valgono considerazioni simili, mentre l’assorbimento di energia aumenta in ogni caso.

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Esempi

Property ValueStiffness [N/mm] 33005Maximum Load [N] 14886Energy Absorption [J] 8.75

Solution A Solution B Solution CPitch [mm] 45 70 45Thickness [mm] 1.65 2 2Stiffness [N/mm] 35167 +6.6% 35420 +7.3% 36548 +10.7%Maximum Load [N] 15071 +1.2% 14839 -0.3% 17308 +16.3%Energy Absorption [J] 75.9 +767% 97.6 +1015% 97.6 +1015%

Hybrid

Solution A Solution BWelding costs = -36%Material costs -12,5% =

Example 1: welded joint, steel substrates, 2 mm sheet thickness, 45mm pitch

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Property ValueStiffness [N/mm] 31611Maximum Load [N] 9917Energy Absorption [J] 3.26

Solution APitch [mm] 60Thickness [mm] 1.5Stiffness [N/mm] 33073 +5%Maximum Load [N] 11600 +17%Energy Absorption [J] 66.6 +1943%

Example 2: Bonded joint at 90°C, 1.5mm thick steel substrates

Hybrid, Weld-bonded

Esempi

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Attività in corso e prospettive

Simulazione danneggiamento e cedimento quasi-statico giunti weldbonded (rivet- e clinch-bonded già approcciati lo scorso anno)

Proposta PRIN 2007 con RE (capofila), TO, GE: non ammessa al cofinanziamento. Rilanciare in futuro? Puntare su valutazione resistenza a fatica?

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Simulazione a fatica con modello di zona coesiva

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Modello di zona coesiva

Modello micromeccanico per la previsione della propagazione di difetti

Distribuzione tensioni all’apice del difetto

Relazione tensioni apertura Risposta degradata

Risposta elastica

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Modello di zona coesiva e fatica

0

0

f

fd

Degrado della rigidezza (Lemaitre, 1985)

Ad

Ae -Ad

0

1Ad K

dAe K

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dNdAd

dAddd

dNdd

1dddAd Ae

Aczi

i

dNdAd

NdAd

*i

CZi Acz

dA dAd dAdndN dN dN

NdAd

Acz

AeNd

AdndN

dAdCZ

1

Omogeneizzazione del danno

1 mdd C GdN Acz Legge di Paris

[*] Turon, Costa, Camanho, Dàvila, Simulation of delamination in composites under high-cycle fatigue. Composites 38 (2007), 2270-2282

A = superficiedel difetto

NddA

ANddd

CZ

1

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Valutazione Tasso Rilascio Energia

Increm. n

Increm. n+1

Giunto DCB – substrati in acciaio

CZBC - Simmetria

F

Avanzamento del difetto

An+1 - An = dA

(W - U)n+1 - (W - U)n = d(W-U)

ivis

i Acz

A A Ad

dA

UWdG

Avis

Avis

i

i Acz

Ad

i

i Acz

Ad

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Valutazione Fattore Rilascio Energia

Validazione metodo di calcolo

Limite di validità relazione analitica

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Implementazione nel programma EF

Hyp: Massima variazione del danno per ogni incremento ΔdEquivalenza Incremento-Numero di cicli ΔN

Schema di FunzionamentoAd ogni incremento si esegue il loop:

Distribuzione danno incremento n

Distribuzione danno incremento n+1

Per ogni punto d’integrazione

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Dati sperimentali

Taratura parametri zona coesiva (confronto con test DCB)

Parametri della legge di Paris (da prove di propagazione su giunti DCB)

Parametro ValoreC 5.19m 3.64

Parametro ValoreГ [N/mm] 0.6

σmax [MPa] 30

δ0 [mm] 0.004

δC [mm] 0.04

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Risultati

Discontinuità nei primi incrementi

Pendenza prossima a quella sperimentale

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estensione del funzionamento per diversi modi di sollecitazione e diverse geometrie

identificazione di nuove leggi di omogeneizzazione del danno all’interno della zona coesiva

proposta PRIN 2008 con PD (capofila, Prof. Galvanetto), RE, TO, Cassino: in fase di valutazione

abstract per progetto FP7-Aerospazio attraverso EASN (European Aeronautic Science Network), stessa compagine PRIN, partner stranieri da individuare con l’aiuto di EASN: valutazione di fattibilità entro l’estate

Attività in corso e prospettive

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Progettazione statica ed a fatica incollaggi

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Progetto Poli MI (responsabili Prof. S. Beretta, Ing. A. Bernasconi) • Applicazione- Elemento strutturale con giunzioni composito-composito e metallo-metallo

- Laminato tessuto grafite-epoxy, acciaio, adesivo epossidico strutturale

[Goglio, Rossetto, Dragoni, AIAS ‘02, Parma]

• Flow-chart del progetto (statico e a fatica)

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Provini

Lap shear rastremato

TC 110.8 mm

Lap shear 2 inches

LS 50.8 mm

Lap shear 1 inch

LS 24.5 mm

Lap shear 1 inch acciaio

SC 25.4 mm

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Risultati: resistenza statica

zona di sicurezza

(resistenza statica)

max

max

prove di frattura in Modo I

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Risultati: resistenza a fatica

max

max

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Nucleazione vs. propagazione a fatica

Tipo di giunto NTOT Ni Ni / NTOT

LS 25.4 mm 17200 500 0.03

TC 110.8 mm 18700 3000 0.16

TC 110.8 mm 140500 25000 0.18

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Test di tenacità a frattura e propagazione di difetti a fatica

Direzione avanzamento difetto

Zona nonincollata

Propagazione nel composito

Propagazione nell’adesivo

Obbiettvo:

previsione della durata a fatica

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Educational

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• Progetto 2008: elementi incollati

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• Progetto 2009: elementi incollati

- Semiassi

- Piantone di sterzo

- Attacco scatola sterzo+

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That’s all Folks!(per quest’anno....)


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