Date post: | 01-May-2015 |
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ALCUNE INIZIATIVE A LIVELLO ALCUNE INIZIATIVE A LIVELLO INTERNAZIONALE ED EUROPEOINTERNAZIONALE ED EUROPEO
Per il livello internazionalePer il livello internazionale::
• ONU (Global Compact), ILO, OCSE (Linee Guida per ONU (Global Compact), ILO, OCSE (Linee Guida per Multinazionali)Multinazionali)
• Numerosi tavoli multi stakeholderNumerosi tavoli multi stakeholder• ISO: norma 14001(ambiente); norma ISO 26000 (in fase di ISO: norma 14001(ambiente); norma ISO 26000 (in fase di
preparazione)preparazione)• OHSAS 18001 (sicurezza)OHSAS 18001 (sicurezza)• GRI (Global Reporting Initiative)GRI (Global Reporting Initiative)
Per il livello europeo:Per il livello europeo: Carta Comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori Carta Comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori
(Strasburgo 1989)(Strasburgo 1989) Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000)Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000) Risoluzione del Parlamento sulle norma comunitarie applicabili Risoluzione del Parlamento sulle norma comunitarie applicabili
alle imprese europee che operano nei PVS: verso un codice di alle imprese europee che operano nei PVS: verso un codice di condotta europeo (1999)condotta europeo (1999)
Consiglio di Lisbona 2000;Consiglio di Lisbona 2000; Comunicazione della Commissione “Sviluppo sostenibile in Comunicazione della Commissione “Sviluppo sostenibile in
Europa per un mondo migliore: strategia dell’Unione Europea Europa per un mondo migliore: strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile” (2001)per lo sviluppo sostenibile” (2001)
ALCUNE INIZIATIVE A LIVELLO ALCUNE INIZIATIVE A LIVELLO INTERNAZIONALE E NAZIONALEINTERNAZIONALE E NAZIONALE
Comunicazione della Commissione “Promuovere le norme Comunicazione della Commissione “Promuovere le norme fondamentali del lavoro e migliorare la governance sociale nel fondamentali del lavoro e migliorare la governance sociale nel contesto della mondializzazione” (2001)contesto della mondializzazione” (2001)
Libro Verde Promuovere un quadro europeo sulla Libro Verde Promuovere un quadro europeo sulla responsabilità sociale delle imprese (2001)responsabilità sociale delle imprese (2001)
Risoluzione del Parlamento nell’ambito del “Quadro europeo Risoluzione del Parlamento nell’ambito del “Quadro europeo per la responsabilità sociale delle Imprese” (2001)per la responsabilità sociale delle Imprese” (2001)
Comunicazione della Commissione sulla responsabilità sociale Comunicazione della Commissione sulla responsabilità sociale delle imprese: il contributo delle imprese allo sviluppo delle imprese: il contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile (2002);sostenibile (2002);
il Multi-stakeholder forum sulla responsabilità sociale delle il Multi-stakeholder forum sulla responsabilità sociale delle imprese, lanciato dalla comunicazione citata sopra;Report imprese, lanciato dalla comunicazione citata sopra;Report finale pubblicato nel 2004finale pubblicato nel 2004
Risoluzione del Consiglio sulla responsabilità sociale delle Risoluzione del Consiglio sulla responsabilità sociale delle Imprese (2003)Imprese (2003)
Comunicazione della Commissione “Promuovere le norme Comunicazione della Commissione “Promuovere le norme fondamentali del lavoro” (2003)fondamentali del lavoro” (2003)
Comunicazione della Commissione “Lavorare insieme per la Comunicazione della Commissione “Lavorare insieme per la crescita e l’occupazione. Il rilancio della strategia di Lisbona” crescita e l’occupazione. Il rilancio della strategia di Lisbona” (2005)(2005)
ObiettiviObiettivi
Assicurare che stati e imprese che operano in Assicurare che stati e imprese che operano in
contesti multinazionali garantiscano i diritti contesti multinazionali garantiscano i diritti
umani riconosciuti internazionalmente e umani riconosciuti internazionalmente e
localmente attraverso il rispetto di alcuni localmente attraverso il rispetto di alcuni
principi cardine:principi cardine:
Norme ONU per imprese Norme ONU per imprese multinazionalimultinazionali
Approvate il 13 Agosto 2003 con la Risoluzione 2003/16 della Sotto-Commissione delle Nazioni
Unite sulla Promozione e Protezione dei Diritti Umani.
11 diritto alle pari opportunità e trattamento non diritto alle pari opportunità e trattamento non
discriminatorio;discriminatorio;
2 diritto alla sicurezza delle persone;2 diritto alla sicurezza delle persone;
3 diritti generali dei lavoratori;3 diritti generali dei lavoratori;
4 rispetto della sovranità nazionale dei diritti umani;4 rispetto della sovranità nazionale dei diritti umani;
5 rispetto degli obblighi riguardanti la tutela dei 5 rispetto degli obblighi riguardanti la tutela dei
consumatori;consumatori;
6 rispetto degli obblighi riguardanti la protezione 6 rispetto degli obblighi riguardanti la protezione
dell’ambiente.dell’ambiente.
Norme ONU per imprese multinazionaliNorme ONU per imprese multinazionali
Linee Guida OCSE per Linee Guida OCSE per MultinazionaliMultinazionali
Le "Linee Guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali" (più Le "Linee Guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali" (più semplicemente "Linee Guida") sono un corpo di raccomandazioni rivolte dai semplicemente "Linee Guida") sono un corpo di raccomandazioni rivolte dai Governi firmatari della Dichiarazione OCSE del 27 giugno 2000 alle imprese Governi firmatari della Dichiarazione OCSE del 27 giugno 2000 alle imprese multinazionali ed enuncianti "principi e norme volontari per il multinazionali ed enuncianti "principi e norme volontari per il comportamento responsabile delle imprese nell'adempimento delle leggi comportamento responsabile delle imprese nell'adempimento delle leggi applicabili".applicabili".
Il campo di applicazione delle "Linee Guida Il campo di applicazione delle "Linee Guida
destinate alle imprese multinazionali" riguarda destinate alle imprese multinazionali" riguarda
tutti i settori produttivi e travalica le multinazionali tutti i settori produttivi e travalica le multinazionali
per estendersi anche all'intera catena di fornitura per estendersi anche all'intera catena di fornitura
delle imprese ed alle PMI, sebbene il richiamo a delle imprese ed alle PMI, sebbene il richiamo a
queste ultime sia solo indiretto "Pur riconoscendo queste ultime sia solo indiretto "Pur riconoscendo
che le PMI non possono avere mezzi equiparabili a che le PMI non possono avere mezzi equiparabili a
quelli delle grandi imprese, i Governi (…) quelli delle grandi imprese, i Governi (…)
consigliano che l'osservanza delle Linee Guida sia consigliano che l'osservanza delle Linee Guida sia
la più larga possibile".la più larga possibile".
Linee Guida OCSE per Linee Guida OCSE per MultinazionaliMultinazionali
Le Linee Guida riguardano l'intero universo delle relazioni e delle attività delle imprese. Il testo è articolato in tre parti:Le Linee Guida riguardano l'intero universo delle relazioni e delle attività delle imprese. Il testo è articolato in tre parti:
La Parte ILa Parte I contiene la descrizione dei comportamenti e delle modalità operative alle quali si devono attenere le imprese contiene la descrizione dei comportamenti e delle modalità operative alle quali si devono attenere le imprese multinazionali nell'esercizio dell'attività e nella gestione dei rapporti con i terzi , direttamente od indirettamente, coinvolti multinazionali nell'esercizio dell'attività e nella gestione dei rapporti con i terzi , direttamente od indirettamente, coinvolti nel loro operato. In particolare, le raccomandazioni riguardano i seguenti ambiti dell'attività delle imprese: Pubblicazione di nel loro operato. In particolare, le raccomandazioni riguardano i seguenti ambiti dell'attività delle imprese: Pubblicazione di informazioni, Occupazione e Relazioni industriali, Ambiente, Lotta alla Corruzione, Interessi del Consumatore, Scienza e informazioni, Occupazione e Relazioni industriali, Ambiente, Lotta alla Corruzione, Interessi del Consumatore, Scienza e Tecnologia, Concorrenza, Fiscalità.Tecnologia, Concorrenza, Fiscalità.
La Parte IILa Parte II è dedicata alla descrizione della struttura e dell'attività degli organismi strumentali alla corretta diffusione ed è dedicata alla descrizione della struttura e dell'attività degli organismi strumentali alla corretta diffusione ed applicazione delle Linee Guida, quali i Punti di Contatto Nazionali (PCN) ed il Comitato degli Investimenti Internazionali e applicazione delle Linee Guida, quali i Punti di Contatto Nazionali (PCN) ed il Comitato degli Investimenti Internazionali e delle Imprese Multinazionali (CIME).delle Imprese Multinazionali (CIME).
Linee Guida OCSE per Linee Guida OCSE per MultinazionaliMultinazionali
La Parte III contiene il commento alle sezioni precedenti, per le quali individua le ragioni che sono alla base La Parte III contiene il commento alle sezioni precedenti, per le quali individua le ragioni che sono alla base delle raccomandazioni adottate e le finalità dalle stesse perseguite.delle raccomandazioni adottate e le finalità dalle stesse perseguite.
La promozione e la corretta applicazione delle Linee Guida è assicurata dal Punto di Contatto Nazionale La promozione e la corretta applicazione delle Linee Guida è assicurata dal Punto di Contatto Nazionale Italia.Italia.
In Italia il PCN è stato istituito con l'art. 39 della L. 273/2002 e rientra tra le attività del Ministero In Italia il PCN è stato istituito con l'art. 39 della L. 273/2002 e rientra tra le attività del Ministero delle Attività produttive, Direzione Generale per lo Sviluppo Produttivo e la Competitività.delle Attività produttive, Direzione Generale per lo Sviluppo Produttivo e la Competitività.
Linee Guida OCSE per Linee Guida OCSE per MultinazionaliMultinazionali
Le attività delle imprese multinazionali hanno dato luogo, nel Le attività delle imprese multinazionali hanno dato luogo, nel corso degli anni sessanta e settanta, a discussioni sostenute che corso degli anni sessanta e settanta, a discussioni sostenute che hanno portato all’elaborazione di strumenti internazionali volti a hanno portato all’elaborazione di strumenti internazionali volti a regolare la condotta di tali imprese ed a definire le modalità dei regolare la condotta di tali imprese ed a definire le modalità dei loro rapporti con i paesi di accoglimento, specialmente nel terzo loro rapporti con i paesi di accoglimento, specialmente nel terzo mondo. Nella misura in cui i problemi sollevati dalle attività di mondo. Nella misura in cui i problemi sollevati dalle attività di queste imprese avevano a che fare con il lavoro e la politica queste imprese avevano a che fare con il lavoro e la politica sociale, l’Organizzazione internazionale del Lavoro (OIL) non sociale, l’Organizzazione internazionale del Lavoro (OIL) non poteva astenersi dal partecipare alla fissazione di direttive poteva astenersi dal partecipare alla fissazione di direttive internazionali nel campo delle sue specifiche competenze. Dopo internazionali nel campo delle sue specifiche competenze. Dopo numerosi anni di studi, di consultazioni e di trattative, governi, numerosi anni di studi, di consultazioni e di trattative, governi, datori di lavoro e lavoratori sono giunti ad un accordo, ed il datori di lavoro e lavoratori sono giunti ad un accordo, ed il Consiglio di amministrazione dell’Ufficio internazionale del Consiglio di amministrazione dell’Ufficio internazionale del Lavoro ha adottato, nel 1977, la Dichiarazione tripartita di Lavoro ha adottato, nel 1977, la Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale (Dichiarazione sulle IMN).(Dichiarazione sulle IMN).
Dichiarazione tripartita ILODichiarazione tripartita ILO
I principi riguardano:I principi riguardano:
OccupazioneOccupazione: promuovere il pieno impiego attivo liberamente : promuovere il pieno impiego attivo liberamente scelto;scelto;
Uguaglianza di possibilità e di trattamento: Uguaglianza di possibilità e di trattamento: eliminare ogni eliminare ogni discriminazione fondata su sesso, razza, colore, religione, idee discriminazione fondata su sesso, razza, colore, religione, idee politiche, origine nazionale e estrazione sociale;politiche, origine nazionale e estrazione sociale;
Sicurezza dell’occupazioneSicurezza dell’occupazione: promuovere una politica di : promuovere una politica di occupazione stabile ai loro dipendenti e adempiere gli obblighi occupazione stabile ai loro dipendenti e adempiere gli obblighi liberamente negoziati riguardanti la stabilità dell’occupazione liberamente negoziati riguardanti la stabilità dell’occupazione e sicurezza sociale;e sicurezza sociale;
Formazione: Formazione: le imprese multinazionali dovrebbero o fare in le imprese multinazionali dovrebbero o fare in modo che i dipendenti, specialmente quelli residenti in PVS modo che i dipendenti, specialmente quelli residenti in PVS possano disporre disporre di formazione adeguata allo possano disporre disporre di formazione adeguata allo sviluppo dell’impresa e a quella personale.sviluppo dell’impresa e a quella personale.
Dichiarazione tripartita ILODichiarazione tripartita ILO
Salari, prestazioni e condizioni di lavoroSalari, prestazioni e condizioni di lavoro: i salari offerti dalle imprese : i salari offerti dalle imprese multinazionali devono essere non inferiori a quelli praticati da datori di multinazionali devono essere non inferiori a quelli praticati da datori di lavoro comparabili del paese in questione.lavoro comparabili del paese in questione.
Età minimaEtà minima: rispettare l’età minima per l’accesso al lavoro;: rispettare l’età minima per l’accesso al lavoro;
Sicurezza ed igiene: Sicurezza ed igiene: mantenere le più alte esigenze di sicurezza ed igiene mantenere le più alte esigenze di sicurezza ed igiene nel rispetto delle norme nazionali e dell’esperienza maturata dall’azienda in nel rispetto delle norme nazionali e dell’esperienza maturata dall’azienda in contesti analoghi;contesti analoghi;
Rispetto del sistema di gestione delle relazioni industriali.Rispetto del sistema di gestione delle relazioni industriali.
Dichiarazione tripartita ILODichiarazione tripartita ILO
Global Compact Codice di condotta o Codice Etico Codici per gruppi di imprese Global Reporting Initivative Bilancio sociale Standard AA1000 CSR-SC Standard SA8000
Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità sociale
Alcuni modelli di riferimento legati alla Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialeresponsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
Il Global Compact è un'iniziativa volontaria di cittadinanza Il Global Compact è un'iniziativa volontaria di cittadinanza d'impresa promossa dall’ONU. d'impresa promossa dall’ONU.
Il Global Compact cerca di promuovere una cittadinanza Il Global Compact cerca di promuovere una cittadinanza d'impresa responsabile per far sì che il mondo del d'impresa responsabile per far sì che il mondo del business possa contribuire a trovare delle soluzioni alle business possa contribuire a trovare delle soluzioni alle sfide della globalizzazione. In tal modo, il settore privato sfide della globalizzazione. In tal modo, il settore privato - in partenariato con altri attori sociali - può contribuire - in partenariato con altri attori sociali - può contribuire alla realizzazione dell'obiettivo di realizzare un'economia alla realizzazione dell'obiettivo di realizzare un'economia globale più inclusiva e più sostenibileglobale più inclusiva e più sostenibile..
I 10 Principi:
I dieci principi del Global Compact relativi ai diritti umani, al lavoro
e all’ambiente sono condivisi universalmente in quanto derivati da:
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’UomoLa Dichiarazione dell’OIL sui diritti fondamentali nel lavoro
La Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
I 10 Principi:I 10 Principi:
Diritti umaniDiritti umani
Principio I: Alle imprese è richiesto di promuovere e Principio I: Alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza; e nell'ambito delle rispettive sfere di influenza; e
Principio II:di assicurarsi di non essere, seppure Principio II:di assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
I 10 Principi:
LavoroLavoro
Principio III
Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva;
Principio IV
l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio;
Principio V
l'effettiva eliminazione del lavoro minorile; e
Principio VI
l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione;
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
I 10 Principi:
AmbienteAmbiente
Principio VII: Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali;
Principio VIII: di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale; e
Principio IX: di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
I 10 Principi:
Lotta alla corruzioneLotta alla corruzione
Principio X:
Le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Global CompactGlobal Compact
Il Codice EticoIl Codice Etico può essere definito come la può essere definito come la “carta costituzionale e comportamentale” di “carta costituzionale e comportamentale” di un’organizzazione, al cui interno devono essere un’organizzazione, al cui interno devono essere previsti i diritti e i doveri morali che definiscono previsti i diritti e i doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di ogni singolo la responsabilità etico-sociale di ogni singolo collaboratore che partecipa all’organizzazione collaboratore che partecipa all’organizzazione imprenditoriale.imprenditoriale.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Codice EticoCodice Etico
La struttura dei codici etici varia normalmente da impresa La struttura dei codici etici varia normalmente da impresa
ad impresa e normalmente si sviluppa su diversi livelli:ad impresa e normalmente si sviluppa su diversi livelli: Individuazione ed esposizione dei principi etici stabiliti per Individuazione ed esposizione dei principi etici stabiliti per
i rapporti e le relazioni che i propri collaboratori tenere i rapporti e le relazioni che i propri collaboratori tenere nei confronti dell’esternonei confronti dell’esterno
Determinazione delle sanzioni interne per violazioni delle Determinazione delle sanzioni interne per violazioni delle norme del codicenorme del codice
Nomina di un Comitato Etico con il compito di vigilare Nomina di un Comitato Etico con il compito di vigilare sulla corretta applicazione del codice.sulla corretta applicazione del codice.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Codice EticoCodice Etico
Codici di comportamento etico elaborati da gruppi di imprese dello stesso settore merceologico e da altre parti sociali coinvolte (ONG, governi, sindacati, etc.)
Esempi Europei:Ethical Trading Initiative (ETI)iniziativa del governo britannico per il miglioramento delle condizioni lavorative dei Paesi fornitori del Regno Unito
Clean Clothes Campaignorganizzazione no-profit dei Paesi Bassi che ha elaborato un Codice di lavoro applicabile alle industrie tessili
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
Codici per gruppi d’impresaCodici per gruppi d’impresa
• SVILUPPATA NEL 1999 DA I.S.E.A. (Institute of Social and Ethical Accountability) per uniformare gli approcci alla rendicontazione sociale e rendere confrontabili le informazioni provenienti da contesti diversi
• STRUTTURATA SU 5 ELEMENTI DI PROCESSO FONDAMENTALI:
1. DEFINIIONE OBIETIVI SOCIALE ED ETICI2. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI NECESSARIE, SVILUPPO
PIANI DI MIGLIORAMENTO3. COMUNICAZIONE CON LE PARTI INTERESSATE PER
RACCOGLIERNE LA SODDISFAZIONE4. IMPLEMENTAZIONE E MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PIANIFICATE5. COMUNICAZIONE CONTINUA CON LE PARTI INTERESSATE
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
AA1000AA1000
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
AA1000AA1000I Principi:
Responsabilità: è la capacità di spiegare o dare giustificazioni delle azioni e omissioni delle quali l’organizzazione è responsabile verso quanti hanno un interesse legittimo nei suoi confronti. Il concetto di accountability include il dovere di osservanza della legge e di conformità con standard internazionali.
Inclusività: l’attività di rendicontazione sociale deve riflettere in tutte le sue fasi i punti f di vista egli interessi legittimi di tutti gli stakeholder evitando le prevaricazioni.
Completezza: nessuna attività dell’organizzazione deve essere deliberatamente e sistematicamente esclusa dalla valutazione della performance etica e sociale nell’arco di più cicli di rendicontazione.
Importanza: l’informazione generata dal processo deve essere significativa, cioè fornire agli stakeholder una robusta base informativa sulla quale costruire i propri giudizi.
Regolarità e tempestività: l’attività di rendicontazione deve essere realizzata in modo regolare sistematico e tempestivo.
Viene istituita alla fine del 1997 per sviluppare e diffondere linee guida applicabili a livello globale per il reporting sulle performance economiche, sociali e ambientali. Promosse da CERES (Coalition for Enviromentally Responsible Economies) in partnership con UNEP ( United Nations Environment Programme) la GRI si fonda sul pieno coinvolgimento di tutte le Parti interessate.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità socialeGlobal Reporting Initiative (GRI)Global Reporting Initiative (GRI)
Prendono in considerazione le tre dimensioni della sostenibilità declinando per ogni sistema organizzativo:
Economica: include,ad es. retribuzioni benefit , spese perla fornitura, vendite, interessi e dividendi erogati, tasse pagate e dividendi erogati.
Ambientale: include, ad es., impatti di processi, beni e servizi su aria, acqua, biodiversità e salute.
Sociale: include,ad es. salute e sicurezza sul luogo di lavoro, livelli occupazionali,diritti dei lavoratori, diritti umani.
Per ognuna di queste dimensioni le GRI individuano categorie,a spetti e indicatori.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità socialeGlobal Reporting Initiative (GRI)Global Reporting Initiative (GRI)
Nel 2003 il ministero del Welfare ha dato l’avvio alla fase di sperimentazione del progetto CSR-SC
Si tratta di uno strumento volontario pensato per guidare le imprese nell’attività di rendicontazione delle proprie prestazioni sociali.
Gli obiettivi sono:
•standardizzare le modalità di rilevazione e presentazione delle informazioni
•favorire forme di confronto dei risultati ottenuti
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
CSR - SCCSR - SC
Il progetto si base sul concetto di Social Statement, cioè sulla definizione dei un opportuno set di indicatori di performance.
Per ogni indicatore è stato condotto un esame puntuale in base al quale sono stati analizzati e discussi:
• Rilevanza rispetto alla nozione di CSR;
• Comprensibilità;
• Producibilità di informazioni funzionali alla determinazione dell’indicatore;
• Modalità di rilevazione e misurazione;
• Applicabilità rispetto alle diverse tipologie delle imprese.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
CSR - SCCSR - SC
• Il Council on Economic Priorities è un Il Council on Economic Priorities è un Centro di ricercaCentro di ricerca indipendente, no-profit, fondato nel 1969indipendente, no-profit, fondato nel 1969
• Svolge attività di ricerca, informazione e pubblicazione per Svolge attività di ricerca, informazione e pubblicazione per sensibilizzaresensibilizzare i i consumatori, gli investitori, i dirigenti e i consumatori, gli investitori, i dirigenti e i lavoratori lavoratori sull’importanza delle loro scelte economichesull’importanza delle loro scelte economiche oltre che politicheoltre che politiche
ATTIVITÀ PARTICOLARI:ATTIVITÀ PARTICOLARI:• Corporate Coscience Awards:Corporate Coscience Awards: un premio alle imprese un premio alle imprese
che si sono distinte nella realizzazione di iniziative in aree che si sono distinte nella realizzazione di iniziative in aree di interesse sociale,di interesse sociale,
• Shopping for a better world:Shopping for a better world: la pubblicazione di un la pubblicazione di un testo di valutazione della performance sociale delle testo di valutazione della performance sociale delle maggiori imprese americane, maggiori imprese americane,
• Forum on Global Standard:Forum on Global Standard: tavoli di confronto tra tavoli di confronto tra imprese, distributori e fornitori sulla necessità di adottare imprese, distributori e fornitori sulla necessità di adottare codici etici e l’opportunità di monitorare l’intera filiera.codici etici e l’opportunità di monitorare l’intera filiera.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Nel maggio 1997 dal CEP è scaturita, come organismo autonomo, un’agenzia Nel maggio 1997 dal CEP è scaturita, come organismo autonomo, un’agenzia di accreditamento indipendente, il CEPAA, che ha sviluppato lo di accreditamento indipendente, il CEPAA, che ha sviluppato lo STANDARD SA8000.STANDARD SA8000.Dal luglio 2000, visto la diffusione e l’impatto a livello mondiale dello Dal luglio 2000, visto la diffusione e l’impatto a livello mondiale dello standard, il CEPAA cambia il proprio nome in SAI (Social Accountability standard, il CEPAA cambia il proprio nome in SAI (Social Accountability International)International)
ATTIVITÀ PRINCIPALI:ATTIVITÀ PRINCIPALI: Esamina l’idoneità degli Esamina l’idoneità degli organismi di certificazioneorganismi di certificazione ad essere ad essere
accreditatiaccreditati Monitora le procedure impiegate dagli organismi di certificazioneMonitora le procedure impiegate dagli organismi di certificazione Aggiorna e rende disponibile pubblicamente la lista degli organismi di Aggiorna e rende disponibile pubblicamente la lista degli organismi di
certificazione accreditaticertificazione accreditati Interviene nelle controversie sorte nella Interviene nelle controversie sorte nella interpretazione dello interpretazione dello
StandardStandard o nei confronti di auditor. o nei confronti di auditor.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
MISSION
Migliorare globalmente le condizioni di lavoro.
Fornire una norma universale per tutti i mercati e le nazioni.
Lavorare in parallelo con le organizzazioni del lavoro e per i diritti umani a livello mondiale.
Fornire un incentivo che dia beneficio al mercato e ai consumatori.
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Convenzioni ILO - International Labour Organisation:Convenzione ILO 29 & 105 (Lavoro forzato e coatto)Convenzione ILO 87 ( Libertà di Associazione),Convenzione ILO 98 (Diritto alla contrattazione collettiva),Convenzione ILO 110 &111 (Pari opportunità salariali e discriminazione),Convenzione ILO 135 (Rappresentanti dei lavori),Convenzione ILO 138 e raccomandazione 146 (Lavoro minorile),Convenzione ILO 155 & 164 (Salute e sicurezza),Convenzione ILO 159 (Inserimento dei disabili),Convenzione ILO 177 (Lavoro a domicilio),Convenzione ILO 182 (Peggiori forme di lavoro minorile)
Dichiarazione Universale dei diritti umaniConvenzione ONU sui Diritti dei BambiniConvenzione ONU sulla discriminazione verso le donne
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
SA8000
Altre leggi in vigore
Altri requisiti sottoscritti dall’azienda
Leggi nazionali
Documenti internazionali
ILO
Se affrontano gli stessi temi,
si applica la norma più restrittiva
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Lavoro minorile Lavoro obbligato Salute e Sicurezza sul lavoro Libertà di associazione e Diritto
alla contrattazione
collettiva Discriminazioni Procedure disciplinari Orario di lavoro
$ Criteri retributivi
Sistema di Gestione della Responsabilità
Sociale:8 Requisiti Sociali specifici:Politica
Riesame della Direzione
Rappresentanti dell’azienda
Pianificazione e implementazione
Controllo dei fornitori
Problematiche e Azioni correttive
Comunicazioni esterne
Accesso alle verifiche
Registrazioni
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI Ruolo delle parti interessate Coinvolgimento del management Tutti i settori dell’azienda sono coinvolti Privilegia la prevenzione piuttosto che il controllo Finalizzata al miglioramento continuo Prende a riferimento documenti ILO ed ONU E’ standard di riferimento per la certificazione da
parte di un Ente Terzo Indipendente
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
CAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONE
NazioniNazioni:tutte:tutte Settore:Settore: pubblico & privato, manifatturiero, pubblico & privato, manifatturiero,
agricoltura e serviziagricoltura e servizi Dimensioni delle aziende:Dimensioni delle aziende: tutte tutte Incluso il lavoro a domicilioIncluso il lavoro a domicilio Oggetto:Oggetto: l’estensione della certificazione l’estensione della certificazione
dipende dalla tipologia di attività (processo dipende dalla tipologia di attività (processo continuo) e dalla localizzazione, sui diversi siti, continuo) e dalla localizzazione, sui diversi siti, dei settori di attivitàdei settori di attività
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Punti di forzaPunti di forza
visibilità internazionalevisibilità internazionale
delimitazione opportuna del campo d’azionedelimitazione opportuna del campo d’azione
buona complementarietà con altri standardbuona complementarietà con altri standard
background metodologico consolidatobackground metodologico consolidato
coniuga approcci con performance coniuga approcci con performance
in pratica è l’unico strumento che consente una in pratica è l’unico strumento che consente una certificazione di terza parte credibile nel campo della certificazione di terza parte credibile nel campo della responsabilità sociale d’impresaresponsabilità sociale d’impresa
presenta diverse opportunità per le imprese, i lavoratori, i presenta diverse opportunità per le imprese, i lavoratori, i sindacati, i consumatori, le associazioni di rappresentanza, sindacati, i consumatori, le associazioni di rappresentanza, le istituzionile istituzioni
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Punti di debolezza
il suo nome non corrisponde ai contenuti effettivi
la sua struttura e la sua dinamica di funzionamento non sono del tutto condivise da alcune parti interessate (ONG in particolare);
lo scenario mondiale presenta numerosi competitors che, sebbene fino ad oggi non abbiano prodotto strumenti di pari livello, rendono comunque molto affollato il panorama delle iniziative che vengono proposte al sistema economico. Ciò determina maggiore confusione e lentezza nella diffusione di SA8000;
la credibilità che sino ad oggi SA8000 si è conquistata è discreta, ma non ottimale
Alcuni modelli di riferimento Alcuni modelli di riferimento legati alla responsabilità socialelegati alla responsabilità sociale
SA8000SA8000
Che cos’è la responsabilità sociale delle organizzazioni
Gli strumentiGli strumentiIl Bilancio Sociale vuole essere uno strumento moderno e concreto per dare
visibilità alle domande del proprio pubblico di riferimento ed alla loro necessità di informazione.
Gli scopi per cui un’impresa decide di adottare un Bilancio Sociale sono molteplici:
permette di osservare, attraverso una lente diversa, la propria organizzazione; individua, rendendo partecipi i propri collaboratori, la propria missione sociale
ed aziendale; migliora la propria organizzazione, la gestione e la comunicazione interna ed
esterna. consolida la propria reputazione e di conseguenza la propria posizione sul
mercato. da conto degli obiettivi che l’impresa si impegna a conseguire in termini sociali
e ne redige il consuntivo.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Bilancio sociale: concetti principali (da Rusconi G. “Le caratteristiche principali del Bilancio Sociale”)
Concetto generale
Impresa: azienda di produzione a rischio di mercato, fonda la propria sopravvivenza e sviluppo sul successo competitivo.
Principi generali di costruzione del Bilancio Sociale
Perché si redige il bilancio sociale?
Pubbliche relazionicontro: un bilancio redatto con questo fine può tendere a mostrare solo gli aspetti
positivi con gravi carenze in termini di accountability.
Strategie sociali verso gli stakeholdercontro: se fatto nell’ottica di verificare i risultati raggiunti in relazione alle
aspettative degli stakeholder può essere di grande utilità gestionale, tuttavia rischia ancora di avere problemi di rendicontazione effettiva in quanto può rischiare di tener conto degli stakeholder solo in funzione della loro influenza sull’azienda.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Perché si redige il bilancio sociale?
Valutazione della ricchezza prodotta e distribuitacontro: limitare al solo calcolo del valore aggiunto, come modalità di distribuzione
della ricchezza prodotta dall’azienda verso il suo interno, da quanto emerso dal bilancio d’esercizio, fa perdere alcuni importanti elementi che vi sfuggono come la generazione di esternalità il livello di qualità della vita etc.
Miglioramento delle relazioni industrialicontro: un tipo di bilancio sociale interamente orientato sui dipendenti (es. legge
Francia);
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Perché si redige il bilancio sociale?
Difesa documentatacontro: se viene utilizzato per difendersi contro specifiche accuse dei gruppi di pressione
può rischiare, concentrandosi troppo su questi ultimi, di esserne tropo vincolati mancando in finale di neutralità e globalità
Difesa ant-iregulationcontro: si rischia di non fornire un’informazione adeguata in quanto i dati presentati sono in
funzione delle aree informative da cui si prevede possano giungere richieste dai pubblici poteri;
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Perché si redige il bilancio sociale?
Valutazione complessiva del contributo quantitativo dell’impresa
contro: aggiunge ai costi ricavi ed attività-passività del bilancio d’esercizio le esternalità: è un modello teorico di riferimento che non esaurisce tuttavia la necessità di rappresentare in maniera completa la dimensione sociale dell’azienda.
Valutazione globale dell’impresacontro: in questo modello si dovrebbe inserire nel bilancio anche elementi che sono
difficilmente riducibili a confronto contabile (giudizi sul comportamento morale o sugli effetti non economici sulla vita dei soggetti)….si tratta del modello ideale in quanto integra i valori in espressi al punto precedente, tuttavia i limiti alla realizzazione concreta ne fanno un obiettivo tendenziale.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Usualmente il BS rendiconta sui seguenti contenuti:
1. Valore aggiunto prodotto2. Valore aggiunto distribuito3. Condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti4. Impatto sull’ambiente naturale paesaggistico ed artistico5. Rapporti con i consumatori6. Rapporti con i clienti7. Portatori di handicap di vario tipo8. Minoranze etniche9. Rispetto dei diritti dell’uomo10. Difesa dei minori11. Uguaglianza e pari opportunità sessuale12. Pari opportunità in genere13. Trattamento delle emarginazioni14. Comportamenti della pratiche d’affari15. Comportamenti nei rapporti con i pubblici poterei16. Impatto socio-economico-culturale sulla comunità circostanze, anche in termini di
Know-How professionale diffuso.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Modalità di presentazione dei BS
A) Elenco spese socialiSi presentano le spese (o i ricavi cui si è rinunciato) per raggiungere obiettivi
sociali. E ‘ una modalità semplice immediata e controllabile con alcuni limiti:
mancanza di valutazione efficienza efficaciacredibilità: riguarda solo alcune azioni quasi certamente completamente estranee alla gestione ordinaria aziendale.mancanza di comparabilità tra aziende che rendicontano su aree diverse.
B) Inventario socialeSi mettono insieme moti dati cha abbracciano effettivamente la vita sociale
dell’azienda ma ci sono problemi di comparabilità e di valutazione di efficienza e completezza.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Modalità di presentazione dei BS
C) Analisi dei programmiSi analizzano solo alcune attività sociali dell’azienda: è possibile eseguire valutazioni di efficienza e giudicare più obiettivamente i risultati, ma non viene esaminata l’azione dell’azienda nella sua unitarietà.
D) Indicatori sociali standardizzatiViene presentato un insieme di indici secondo uno schema prefissato si facilita la comparazione dei vari indicatori; non c’è però una valutazione complessiva perché i diversi indici non sono comparabili e alcuni dati non esprimibili attraverso indicatori non vengono registrati.
E) Bilancio socio economicoSi rappresentano i risultati intermini di costi beneficio contabilmente contrapposti; permette comparabilità e valutazione globale ma ha i limiti di
non cogliere tutte le dimensioni dell’impegno sociale dell’azienda.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Le scelta ottimale è dunque un mix di strumenti e il riferimento a principi fissati da organismi competenti e indipendenti.
Questo per due ordini di motivi:
• Gli stakeholder hanno garanzia del rispetto dei loro diritti informativi
• Si può contare su una procedura consolidata• Timore di reputazione inversa.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Principi generali di redazione
Neutralità: informazione imparziale ed indipendente da interessi di parte o da particolari condizioni.
Coerenza: descrizione esplicita della conformità alle politiche e delle scelte del management ai valori dichiarati.
Inclusione: dare modo di includere la voce di tutti gli stakeholder esplicitando la metodologia di indagine. Eventuali esclusioni devono essere motivate.
Legame con il bilancio d’esercizio: riclassifica i valori del bilancio dì esercizio unificando valutazione dell’azienda e rischio di mercato.
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Chi revisiona i BS dovrebbe preoccuparsi di controllare, senza entrare nel merito del modello scelto se:
dati e informazioni e descrizioni in prosa rispettano i principi cui il redattore dichiara di aderire;
la coerenza interna fra dichiarazioni di principio e quanto emerge dai dati presenti nel report;
ciò che è descritto è conforme ai materiali informativi aziendali ed alle info disponibili;
il bilancio d’esercizio dell’azienda è attendile.
Principi di revisione
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
Concetto importante:Necessario separare la valutazione di attendibilità da quella di merito sui risultati: può
non esserci concordia sui giudizi etico sociali.
Un BS attendibile e verificato può in particolare essere utile a:
A) agenzie di rating etico;
B) agenzie pubbliche che intendono premiare in qualche modo aziende che sono particolarmente meritorie
Principi di revisione
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
A) utilizzo del BS come strumento d pura immagine;monopolio culturale nella standardizzazione che potrebbe essere rifiutato in alcuni
contesti;
B) esclusione dal processo delle PMI a causa degli alti costi di redazione;
C) mancanza di considerazione di stakeholder poco influenti come ad es. le generazioni future;
Rischi connessi alla reazione del BS
Principi generali di costruzione del Bilancio sociale
1) Disporre di adeguati standard di organismi indipendenti e avere revisori adeguatamente formati e
competenti;
2) Far contribuire alla redazione delle linee guida gruppi sempre più eterogenei e interculturali;
3) Lasciare redigere alle PMI schemi semplificati;
4) Coinvolgere movimenti di opinione importanti.
Possibili azioni di contrasto verso i rischi
Impatto della CSR sulle funzioni
Il processo di rendicontazione coinvolge le diverse funzioni e
rivela le opportunità di gestione delle variabili legate alla CSR.
Impatto della CSR sulle funzioni
Il processo di rendicontazione coinvolge le diverse funzioni e
rivela le opportunità di gestione delle variabili legate alla CSR.
FUNZIONI AZIENDALI
BUSINESS UNITS
Bilancio
Processi di gestione
e rendicontazione
Fund & asset mgt.
Gen.Insurance
Retail bank.
Human Resources
Procu-rement
RiskMgt.
Corp. Strategy
FacilitiesMgt.
Debt Recov.
Corpo-rate
Life Ass.
Bilancio Sociale / TBL reportingEspressione dell’impegno aziendale e dell’attenzione alle performance non
finanziarie dell’organizzazione.
Bilancio Sociale / TBL reportingEspressione dell’impegno aziendale e dell’attenzione alle performance non
finanziarie dell’organizzazione.
CSR management e reportingNon sempre il bilancio risulta supportato da una adeguata
identificazione di rischi, opportunità, processi, monitoraggio,
coinvolgimento degli stakeholder.
CSR management e reportingNon sempre il bilancio risulta supportato da una adeguata
identificazione di rischi, opportunità, processi, monitoraggio,
coinvolgimento degli stakeholder.
Impatto della CSR sulle BU
Per ciascuna area di affari emergono rischi e
opportunità legate alla CSR.
Impatto della CSR sulle BU
Per ciascuna area di affari emergono rischi e
opportunità legate alla CSR.
Il Bilancio Sociale: Il Bilancio Sociale: Come integrare i modelliCome integrare i modelli
Indicazioni di processo e dialogo con gli stakeholder
Indicazioni di struttura e aree di rendicontazione
Individuazione di adeguati indicatori di performance per il monitoraggio
Modello di rendicontazione
Storia e contesto
Valori di riferimento
Missione
Assetto istituzionale
Disegno strategico e piano programmatico
1. IDENTITÀIl bilancio sociale è solitamente strutturato in tre diverse sezioni:
La storia, i valori, la missione,
l’organizzazione e la strategia
Le relazioni con i propri portatori di interessi
2. RENDICONTO ECONOMICO
Il valore aggiunto economico prodotto e
distribuito
3. RELAZIONE SOCIALE
Azienda
Il Bilancio Sociale: Il Bilancio Sociale: Il modello GBS Il modello GBS
IDENTITÀ AZIENDALE
Assetto istituzionale – governance
Valori di riferimento - codice etico
Missione - ruolo
Disegno strategico e politiche
Storia e scenario
L’IDENTITÀ L’IDENTITÀ DELL’AZIENDA DELL’AZIENDA
rappresentata per “quello che è” rappresentata per “quello che è” e non solo per “quello che fa” - è e non solo per “quello che fa” - è espressa in una griglia capace di espressa in una griglia capace di rendere visibile e comprensibile rendere visibile e comprensibile sia l’aspetto valoriale, sia gli sia l’aspetto valoriale, sia gli elementi qualificanti della elementi qualificanti della gestione.gestione.
Identità dell’aziendaIdentità dell’azienda
Modello GBSModello GBS
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE
AGGIUNTO
SISTEMA IMPRESA
38%
SISTEMA STATO
13%
RISORSE UMANE
43%
DIVIDENDI SOCI6%
Calcolo del valore aggiuntoCalcolo del valore aggiunto
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO, ripartito fra:
•Remunerazione del personale dipendente e non dipendente
•Remunerazione della PA imposte dirette/indirette
- sovvenzioni in c/esercizio
•Remunerazione del capitaledi credito (oneri a breve e a lungo termine)di rischio (dividendi)
•Remunerazione del sistema impresaaccantonamenti a riserve
•Liberalità esterne
E’ uno schema che ripropone i dati rilevati dal conto economico riorganizzati in modo da evidenziare il processo di formazione del valore aggiunto e la sua distribuzione fra gli stakeholder di riferimento.
Il Bilancio Sociale: Il Bilancio Sociale: strutturastruttura
Clienti/Fornitori
RELAZIONE SOCIALERisorse
Umane
Soci/Finanziatori
Collettività
Stato e istituzioni
Ambiente naturale
Relazione socialeRelazione sociale
Contiene la documentazione qualitativa e numerica Contiene la documentazione qualitativa e numerica relativa alle relazioni di interscambio fra l’azienda e gli relativa alle relazioni di interscambio fra l’azienda e gli stakeholderstakeholder di riferimento; di riferimento;I contenuti minimi previsti dallo standard GBS richiedono, I contenuti minimi previsti dallo standard GBS richiedono, per ciascun interlocutore, l’esplicitazione delle politiche, dei per ciascun interlocutore, l’esplicitazione delle politiche, dei contenziosi e degli strumenti comunicazione esistenti.contenziosi e degli strumenti comunicazione esistenti.
Modello GBSModello GBS
Risorse umane
(a) Composizione del personale (distintamente fra personale dipendente, non dipendente e volontariato) (b) Consistenza per età, sesso, livello d’istruzione, qualifica, funzione,
anzianità, provenienza territoriale, nazionalità e tipologia contrattuale.
(c) Organizzazione del lavoro
(d) Turnover (per sesso, qualifica, età, nazionalità, motivi)
(e) Attività sociali
(f) Politica delle assunzioni
(g) Politiche di pari opportunità
(h) Formazione e valorizzazione
(i) Sistema di remunerazione ed incentivazione
(j) Attività sanitaria e sicurezza sul lavoro
(k) Relazioni industriali
Il Bilancio Sociale: Il Bilancio Sociale:
Controllo gestionale
Pubblico interesse
Cambiamento di Valore
MonitoraggioUtilizzare il sistema informativo per assumere decisioni, controllarle e valutarle.
Risk managementRidurre e prevenire i rischi operativi e gestionali di tipo etico-sociali, ambientali, di reputazione, etc.
Change managementGestire il cambiamento e diffondere la cultura aziendale in coerenza con i valori condivisi.
Intangible assets Rendicontare gli aspetti intangilbili dell’organizzazione, non ultima la fiducia.
Performances non-finanziarieCalcolare indicatori delle performances sociali e ambientali come nuovi fattori critici di successo.
Capitale intellettuleTrattenere e sviluppare le migliori risorse umane.
ReputazioneAumentare legittimazione e consenso comunicando con trasparenza.
PartnershipApprofondire e consolidare le relazioni lungo la catena del valore.
DialogoRendere sistematica la comunicazione a due vie per conoscere le aspettative legittime e il grado di soddisfazione.
Il triangolo razionale:
I benefici della rendicontazione sociale: I benefici della rendicontazione sociale: il il punto di vista aziendalepunto di vista aziendale
Il ruolo delle istituzioni nella diffusione della RS
Perché le istituzioni sono interessate a promuovere concetti come la RS?
- Affidabilità
- Sostenibilità
- Coesione sociale
- Miglioramento della competitività
- Maggiore tutela dei consumatori
- Maggiore attrattività dei sistemi locali
Il ruolo delle istituzioni nella diffusione della RS
Cosa fanno le istituzioni per la diffusione della RS?
L’Unione Europea.Finanziamenti a progetti dedicati allo sviluppo della RS nelle aziende finanziati dalla DG Imprese e dalla DG Affari Sociali.
Il Governo NazionaleSviluppo e diffusione del progetto CSR-SC anche attraverso il sistema delle Camere di Commercio.
Sgravi previsti nella legge finanziaria per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e per l’assunzione di personale da dedicare alla ricerca.
INAILRiduzione del premio assicurativo obbligatorio per le aziende che dimostrano di adottare comportamenti socialmente responsabili (MOD OT 24 da presentare entro il 31 gennaio di ogni anno).
Il ruolo delle istituzioni nella diffusione della RS
Cosa fanno le istituzioni per la diffusione della RS?
Le Camere di CommercioDiverse Camere di commercio hanno emanato e continuano ad emanare nel tempo bandi per sostenere gli strumenti di gestione della RS (essenzialmente la certificazione SA 8000), garantendo la copertura di quota parte dei costi di consulenza e certificazione
Le RegioniAttraverso gli strumenti di programmazione regionale (POR) sono state definite e messe a bando risorse per il sostegno diretto o indiretto di azioni di RS da molte amministrazioni regionali. Inoltre esistono leggi regionali che riguardano l’argomento, come la LR 17/2005 della Regione Emilia Romagna capitoli VIII (articoli 45/46).
Da ricordare anche il progetto organico della Regione Toscana Fabbrica Ethica.
Province e ComuniIniziative da parte delle amministrazioni locali a sostegno della RS
Che cos’è la responsabilità sociale delle organizzazioni
“Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal vecchio modo di pensare”.
Albert Einstein