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ALCUNE RIFLESSIONI DI NATURA ECOLOGICO-SOCIALE … · A esempio, il tipo di microbiota è il...

Date post: 15-Feb-2019
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1 ALCUNE RIFLESSIONI DI NATURA ECOLOGICO-SOCIALE PER IL “BENESSERE PSICHICO-FISICO” DEL SISTEMA “UOMO1 D. Matassino *,** , G. Varricchio ** , M. Serluca *** e M. Occidente ** *Già professore ordinario di Miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica. Presidente emerito dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali ( ASPA). ** ConSDABI National Focal Point italiano FAO nell’ambito della Strategia Globale FAO per la gestione della risorsa genetica animale (GSAnGR, Global Strategy for the Management of Farm Animal Genetic Resources) Centro di Scienza Omica per la Qualità e per l’Eccellenza nutrizionali Centro di Ricerca sulle Risorse Genetiche Animali di Interesse Zootecnico in ambito mediterraneo Centro Produzione Sperma ed Embrioni Archivio storico dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni animali (ASPA) - Contrada Piano Cappelle 123, 82100 Benevento Italia - Tel.: +39 0824 334300; tf.: +39 0824 334046; email: [email protected]; Internet: http://www.consdabi.org . *** Ph. D. “Scienze della vita”– Centro Scienze dell’Invecchiamento (CeSI), Fondazione Università “Gabriele d’Annunzio” Università degli Studi “G. D’Annunzio” Via Colle dell’Ara, 66100 Chieti Italia email: [email protected]. Sommario 1. Alcune riflessioni introduttive. 2. Salute umana e complessità. 3. La cellula. 4. Cenni sulla evoluzione della medicina nella storia dell’umanità. 5. Alimentazione e benessere psichico dell’uomo. 6. La salute quale ‘olismo’ della ‘biodiversità’. 6.1. Biodiversità e clima. 7. Qualche cenno alla medicina evoluzionistica. 8. Alcune considerazioni sulla scelta alimentare dell’uomo. 9. Ruolo nutraceutico delle produzioni animali. 10. Qualche cenno all’ EXPO 2015 con particolare riferimento all’alimentazione. 11. Conclusioni. 12. Opere citate. 1 Il testo è un ampliamento, a febbraio 2015, dell’intervento programmato richiesto al prof. Donato Matassino, in qualità di 1. Presidente Emerito dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni animali (ASPA), in occasione dell’Workshop Scienza delle produzioni animali e Medicina umana per una società in salute ” organizzato dall’ASPA in Napoli il 6 giugno 2014.
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1

ALCUNE RIFLESSIONI DI NATURA ECOLOGICO-SOCIALE PER IL

BENESSERE PSICHICO-FISICO DEL SISTEMA UOMO 1

D. Matassino*,**

, G. Varricchio**

, M. Serluca ***

e M. Occidente**

*Gi professore ordinario di Miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica. Presidente

emerito dellAssociazione per la Scienza e le Produzioni Animali (ASPA).

** ConSDABI National Focal Point italiano FAO nellambito della Strategia Globale FAO per la gestione

della risorsa genetica animale (GSAnGR, Global Strategy for the Management of Farm Animal Genetic

Resources) Centro di Scienza Omica per la Qualit e per lEccellenza nutrizionali Centro di Ricerca sulle

Risorse Genetiche Animali di Interesse Zootecnico in ambito mediterraneo Centro Produzione Sperma ed

Embrioni Archivio storico dellAssociazione per la Scienza e le Produzioni animali (ASPA) - Contrada Piano

Cappelle 123, 82100 Benevento Italia - Tel.: +39 0824 334300; tf.: +39 0824 334046; email:

[email protected]; Internet: http://www.consdabi.org .

*** Ph. D. Scienze della vita Centro Scienze dellInvecchiamento (CeSI), Fondazione Universit Gabriele

dAnnunzio Universit degli Studi G. DAnnunzio Via Colle dellAra, 66100 Chieti Italia email:

[email protected].

Sommario

1. Alcune riflessioni introduttive. 2. Salute umana e complessit. 3. La cellula. 4. Cenni

sulla evoluzione della medicina nella storia dellumanit. 5. Alimentazione e

benessere psichico delluomo. 6. La salute quale olismo della biodiversit. 6.1.

Biodiversit e clima. 7. Qualche cenno alla medicina evoluzionistica. 8. Alcune

considerazioni sulla scelta alimentare delluomo. 9. Ruolo nutraceutico delle produzioni

animali. 10. Qualche cenno all EXPO 2015 con particolare riferimento

allalimentazione. 11. Conclusioni. 12. Opere citate.

1 Il testo un ampliamento, a febbraio 2015, dellintervento programmato richiesto al prof. Donato Matassino, in

qualit di 1. Presidente Emerito dellAssociazione per la Scienza e le Produzioni animali (ASPA), in occasione

dellWorkshop Scienza delle produzioni animali e Medicina umana per una societ in salute organizzato dallASPA

in Napoli il 6 giugno 2014.

http://www.consdabi.org/

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Il cibo come nutrimento del corpo, la cultura come nutrimento della mente e la spiritualit come

nutrimento dell anima sono i cardini di una dinamica dimensione interattiva in grado di realizzare, se ben

indirizzata, strategie alimentari consapevoli e consolidate, capaci di coniugare armonicamente gusto e piacere

con benessere, salute e sostenibilit in una prospettiva globale (V. Sironi, 2014).

1. ALCUNE RIFLESSIONI INTRODUTTIVE

La salute umana identificabile con il benessere fisico psichico sociale delluomo. Questa

triade costituisce un vero e proprio sistema le cui variabili quali-quantitative conducono a una

ottimizzazione (omeostasi) mutevole nel tempo e nello spazio entro un individuo. Questa

ottimizzazione il risultato di una continua interazione fra il corredo genetico (genoma) individuale

e i fattori ambientali, interni ed esterni allindividuo; interazione operante secondo i principi propri

dellepigenetica2. E ormai acclarato che il complesso flusso informativo, che parte dalla

molecola di DNA, coinvolge notevolmente i numerosi e raffinati meccanismi biologici che sono

gestiti da veri e propri comportamenti di tipo epigenetico. Sempre pi numerosi, infatti, sono gli

esempi [callipige, epimutazione, paramutazione, impronta genitoriale (parental imprinting)3,

disattivazione del cromosoma X4, effetto nonna, ecc.] che mostrerebbero lesistenza di una vera e

propria memoria epigenetica, cio di una memoria cellulare non genetica fornita dai cosiddetti

marcatori epigenetici (metilazione del DNA e degli istoni, acetilazione degli istoni, RNA non

codificante polipeptide5, ecc.), nonch dalla fenomenologia biochimica basata sulle leggi della

fisica quantistica (D. Matassino, 1997; D. Matassino et al., 2007a).

2 Epigenetica: termine coniato da C.H. Waddington (1953) per indicare Tutti i processi di cambiamento durante il

ciclo vitale di un organismo le cui istruzioni non sono contenute nella sequenza del DNA. Lepigenetica pu essere

ulteriormente definita come lo studio dei cambiamenti ereditabili nellespressione del DNA dovuti a modificazioni

chimiche del DNA senza il verificarsi di variazioni nella sequenza dello stesso; definizione ottenuta integrando quella

di A.P. Wolffe e M.A. Matzke (1999) e K. Singh et al. (2010). Si ricorda che Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) (nato

Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet cavaliere di Lamarck) pu essere considerato lintuitore dellepigenetica (D.

Matassino, 1998; D. Matassino et al., 2014).

3 Impronta genitoriale (parental imprinting): fenomeno per cui un allele a un locus si esprime differentemente a

seconda che venga ereditato dal padre o dalla madre.

4 Disattivazione del cromosoma X nella femmina di mammifero: fenomeno per cui ampi segmenti di uno dei due

cromosomi X vengono ereditabilmente silenziati, mentre il suo omologo continua a trascrivere nella sua interezza. 5 RNA non codificante polipeptide: categoria di RNA non tradotta in proteine, denominata anche RNA attivo o

regolativo; tale denominazione scaturisce dalle notevoli potenzialit, soprattutto in termini di regolazione

dellespressione di segmenti di DNA codificanti polipeptide/i (geni) emerse a partire dagli anni 70 per tale categoria di

RNA. LRNA regolativo include: microRNA, snRNA (small nuclear RNA = piccolo RNA nucleare), snoRNA (small

nucleolar RNA = piccolo RNA nucleolare), piRNA (PIWI-interacting RNA= RNA che interagisce con le proteine PIWI),

riboswitch (D. Matassino, 2006b).

3

Un contributo al mantenimento di una memoria epigenetica attribuibile al complesso

enzimatico PRC2 (Polycomb repressive complex 2 = complesso di repressione Polycomb2)

responsabile, in molti phyla animali, della marcatura epigenetica H3K27me consistente nella

metilazione dellamminoacido lisina 27 a carico dellistone H3 della cromatina6. Nel nematode

Caenorhabditis elegans, tale enzima interviene nella disattivazione del cromosoma X a livello

delle cellule germinali, ove il cromosoma X mantenuto in uno stato represso, nella maggior parte

degli stadi di formazione dei gameti, tranne che nelle fasi terminali delloogenesi. La marcatura

epigenetica H3K27me, durante lo sviluppo7 e laccrescimento

8 embrionale e larvale del

nematode, viene trasmessa secondo un meccanismo basato su: (a) una memoria a breve termine,

indipendente dal complesso enzimatico PRC2, la quale permette un mantenimento temporaneo della

marcatura rilevabile fino allo stadio embrionale di 1624 cellule; (b) una memoria a lungo

termine, dipendente dal complesso enzimatico PRC2, il quale opera una metilazione ex novo

garantendo la presenza della marcatura epigenetica nel corso delle successive divisioni cellulari a

partire dalle 1624 cellule, negli stadi larvali e nelladulto (L. J. Gaydos et al., 2014).

Caratteristiche principali di un sistema epigenetico sono: (a) reversibilit; (b) auto-

perpetuazione; (c) ereditabilit (D. Matassino et al., 2007a). Grazie a tali caratteristiche, i

marcatori epigenetici sono responsabili della costituzione, del mantenimento e della inversione di

stati trascrizionali del DNA che conferirebbero a una cellula la capacit di ricordare eventi (a

esempio cambiamenti nellambiente interno e/o esterno) e di trasmetterli alle cellule figlie

attraverso la divisione cellulare. Pertanto, possibile paragonare linformazione epigenetica a

una serie di firme molecolari auto-propagantisi che forniscono alla cellula un ricordo di stimoli

precedentemente sperimentati (R. Bonasio et al., 2010). Secondo M. A. Bedau et al. (2008), i

meccanismi epigenetici contribuirebbero ad attribuire al segmento di DNA codificante polipeptide/i

6 Cromatina: complesso macromolecolare costituito dalle proteine istoniche e dal DNA organizzati in nucleosomi. Il

nucleosoma costituito da 2 copie di ciascuno dei seguenti 4 istoni: H2A, H2B, H3 E H4; tali istoni formano un

ottamero intorno al quale la doppia elica del DNA si avvolge strettamente per un tratto della lunghezza di 146

nucleotidi; due nucleosomi successivi sono associati allistone H1 e sono interconnessi grazie a un breve filamento di

DNA linker (connettore). Lacetilazione degli istoni sempre associata a un attivazione dellespressione di un

segmento di DNA codificante polipeptide/i (gene). La metilazione pu causare lo spegnimento o laccensione

dellespressione di un segmento di DNA codificante polipeptide/i (gene) a seconda dellamminoacido che viene

metilato e della sua posizione lungo la catena amminoacidica dellistone; infatti, la metilazione dell arginina sembra

favorire la trascrizione dellinformazione genetica; la metilazione della lisina, favorisce o lo spegnimento o l

accensione a seconda della sua posizione lungo la catena amminoacidica dellistone; a esempio, la metilazione della

lisina 27 dellistone H3 associata a uno spegnimento dellattivit di un segmento di DNA codificante polipeptide/i

(gene), mentre quella della lisina 9 dello stesso istone H3 causa l accensione dellattivit trascrizionale.

7 Sviluppo: variazione temporale di forma e di struttura di un individuo o di parte di esso (T.M. Bettini, 1972).

8 Accrescimento: variazione temporale di peso e di volume di un individuo o di parte di esso (T.M. Bettini, 1972).

4

(gene) una ulteriore nuova dimensione chiamata biografica, per cui i pregressi stati di

attivazione o di silenziamento di un segmento di DNA codificante polipeptide/i (gene)

diventano la sua storia e contribuiscono a determinare il suo utilizzo futuro.

Nel controllo epigenetico dellespressione del DNA la dinamica della cromatina gioca un

ruolo fondamentale; essa, infatti, grazie alla sua architettura gerarchica, in cui lunit base il

nucleosoma, in grado di assumere variazioni del grado di compattazione in funzione delle

condizioni microambientali; variazioni che consentono una maggiore o minore accessibilit al DNA

dei fattori di trascrizione. Pertanto, la cromatina pu essere considerata una piattaforma di

trasduzione dei segnali provenienti dallambiente esterno; ambiente che pu modificare il

comportamento di un segmento di DNA codificante polipeptide/i (gene) in funzione dei messaggi

provenienti dal microambiente cellulare (R. Rohs et al., 2009; R. McDaniell et al., 2010; D.

Matassino et al., 2011c; D. Matassino, 2012b).

Leredit epigenetica potrebbe avere un ruolo importante nella genesi di malattie, con

particolare riferimento a quelle cosiddette non trasmissibili (NCD, non communicable disease)

quali a esempio: malattie cardiovascolari, diabete, obesit, ecc..

Il progetto Roadmap Epigenomics fornisce una collezione di 127 epigenomi di riferimento

provenienti da numerosi tipi cellulari e tessuti umani embrionali e adulti appartenenti a individui

sani o affetti da malattia (cancro, malattie autoimmuni, Alzheimer, ecc.). Trattasi di una mappa

delle modificazioni epigenetiche dellorganismo umano. I risultati confermano il ruolo centrale

dellinformazione epigenomica per la conoscenza della regolazione dellespressione di segmenti di

DNA codificanti polipeptide/i (geni): senza una regolazione epigenomica il DNA userebbe un

linguaggio caotico (J. R. Dixon et al., 2015; K. Farh et al., 2015; E. Gjoneska et al., 2015; D.

Leung et al., 2015; P. Polak et al., 2015; Roadmap Epigenomics Consortium, 2015; A. M. Tsankov

et al., 2015; M. J. Ziller et al., 2015). La conoscenza di tanti altri epigenomi umani comporterebbe

un incremento della complessit dellespressione di segmenti di DNA codificanti polipeptide/i

(geni).

La comprensione dei meccanismi epigenetici riveste particolare interesse anche ai fini della

riprogrammazione di cellule adulte per lottenimento di cellule staminali. I profili epigenetici e la

sintesi di RNA e di proteine di milioni di cellule riprogrammate secondo il metodo di K.

Takahashi e S. Yamanaka (2006) variano momento per momento con una serie di passaggi

5

molecolari che si estrinsecano in unampia serie di percorsi di ringiovanimento peculiari di diversi

stati di pluripotenza, tra cui le cellule F9.

Nel topo, alcuni effetti epigenetici dovuti, a esempio, al DDT e alla vinclozolina sono

rilevabili fino alla quinta generazione e sarebbero legati a fenomeni di epimutazione (cambiamenti

epigenetici anomali) indotti dalle suddette sostanze a carico della linea germinale (M.K. Skinner,

2014).

Il network di popolazioni microbiche, che popola le superfici mucosali e cutanee, rappresenta

un importante centro interno di segnalazione epigenetica dei sistemi biologici. Il microbioma

umano10

pu essere considerato un sistema epigenetico complesso in grado di fornire contributi

vitali a processi fisiologici essenziali: digestione (regolazione del metabolismo), crescita,

autodifesa (regolazione sistema immunitario). A esempio, il tipo di microbiota il principale

driver di marcatura epigenetica del sistema immunitario che ha nelle mucose il suo comparto

fondamentale. Lorganismo umano pu essere considerato un aggregato di segmenti di DNA

codificanti polipeptide/i (geni) umani e di segmenti di DNA codificanti polipeptide/i (geni)

microbici che fanno s che il nostro metabolismo e quello delle specie microbiche commensali si

intreccino, interagiscano ed evolvano parallelamente (D. Matassino, 2012a).

Il genoma bovino una testimonianza della stretta evoluzione tra microbioma e genoma

dellospite; il microbismo ruminale sarebbe relazionato alla comparsa (per mutazione) di nuovi

segmenti di DNA codificanti polipeptide/i (geni) coinvolti nella risposta immunitaria; tali

mutazioni specie-specifiche sono localizzate in regioni del genoma sede di duplicazioni

segmentali11

; duplicazioni particolarmente abbondanti nel genoma bovino, rispetto a quello di altre

specie (The Bovine Genome Sequencing and Analysis Consortium, 2009). La duplicazione di

segmenti di DNA rappresenterebbe uno dei meccanismi pi importanti per levoluzione delle

9 F: iniziale del termine fuzzy = confuso; tale denominazione si deve allaspetto crespo e sfilacciato delle colonie

formate da questa nuova categoria di cellule staminali. Si tratta di elementi staminali pluripotenti particolarmente

stabili; tale caratteristica di stabilit faciliterebbe un loro potenziale utilizzo per trattamenti terapeutici.

10

Microbioma umano: totalit del genoma dei microrganismi colonizzanti il corpo umano e delle attivit metaboliche

codificate dal suddetto genoma; si stima che il solo microbioma intestinale a oggi noto ammonti a ~3,3 milioni di

segmenti di DNA codificanti polipeptide/i (geni) (da ~ 1.000 specie) vs solo 20.115 segmenti di DNA codificanti

polipeptide/i (geni) presenti nel genoma umano; il microbiota intestinale dominato da cinque phyla batterici: (a)

Firmicutes (Lactobacillus, Ruminococcus, Clostridium, Mycoplasma e Eubacterium); (b) Actinobacteria gram-positivi

(tra cui il Bifidobacterium); (c) Bacteroidetes; (d) Proteobacteria (tra cui lEscherichia Coli); (e) Verrucomicrobia.

11

Duplicazione segmentale: segmento di DNA di lunghezza > 1 kb che in un assemblaggio genomico di riferimento

presenta pi del 90 % di omologia rispetto a unaltra sequenza avente una localizzazione differente nel genoma; la

duplicazione detta: (a) inter-cromosomica se il segmento duplicato si localizza su cromosomi non omologhi; (b)

intracromosomica se il segmento duplicato si localizza allinterno dello stesso cromosoma (diverso o stesso braccio se

esistente) (D. Matassino et al., 2007a).

6

cosiddette famiglie geniche, le quali possono essere considerate il risultato dinamico di un vero e

proprio processo di conversione democratica di segmenti di DNA codificanti polipeptide/i, con

funzione principe di rete di mutazione; rete che consente la propagazione di mutazioni

favorevoli e quindi favorisce la capacit al costruttivismo (D. Matassino, 1989b, 1992b). La

maggiore presenza di elementi ripetitivi (duplicazioni, traslocazioni, DNA satellite, ecc.) nel

genoma, spesso associata alle regioni eterocromatiche dello stesso, sarebbe anche relazionata a

una pi elevata frequenza di riarrangiamento e di riorganizzazione del genoma e quindi a una pi

grande possibilit di speciazione. In termini di incremento di capacit al costruttivismo, la

ridondanza genica anche un meccanismo per incrementare la sintesi di determinate proteine o

enzimi utili per una efficiente risposta a stress ambientali12

.

Il microbiota intestinale ha anche una significativa influenza sullencefalo; nel topo

esisterebbe una comunicazione bidirezionale tra microbiota intestinale ed encefalo mediata dal

nervo vago, il quale funge da rice-trasmittente di segnali provenienti dal microbiota intestinale

all encefalo e viceversa (D. Matassino, 2012a). Alcuni risultati preliminari di studi sulluomo

confermerebbero questa comunicazione bidirezionale: un esempio quello dei batteri intestinali

cosiddetti antidepressivi, come i bifidobatteri e i lattobacilli (in particolare il Lactobacillus reuteri

e il Lactobacillus rhamnosus), acquisiti nellet neonatale attraverso il latte materno e

particolarmente abbondanti in alimenti quali lo yogurt, il formaggio e i crauti (B. Wang et al., 2010;

J. A. Bravo et al., 2011; S. Reinberger, 2012; A. C. Bested et al., 2013).

La relazione bidirezionale microbiota intestinale - encefalo soltanto un tassello di un

complesso sistema di comunicazione sempre bidirezionale tra lencefalo stesso e il sistema

nervoso enterico, detto anche cervello viscerale (G. Moser, 2012).

Il microbiota influenzato, fondamentalmente, dallo stress, dai farmaci, dallalimentazione.

Nel topo, il microbiota intestinale dei soggetti obesi caratterizzato da una prevalenza di batteri

appartenenti al phylum Firmicutes, mentre quello dei soggetti magri caratterizzato dalla

prevalenza di Bacteroides; nei soggetti obesi, in seguito alla perdita di peso, il rapporto tra i

phyla batterici diventa simile a quello dei topi magri. Il dato pi rilevante che lassetto

epigenetico, legato al microbiota intestinale strutturato con lalimentazione, verrebbe trasmesso

alla progenie; infatti, il trapianto in topi germ-free (privi di germi) di microbiota proveniente da topi

12

A esempio, negli ovini la presenza di segmenti di DNA alfa globinici in soprannumero responsabile di un quadro

ematologico caratterizzato da un pi elevato turnover eritrocitario il quale sembrerebbe conferire allanimale

resistenza a parassitosi endemiche TBD (Tick Borne Diseases = malattie trasmesse da zecche) (E. Pieragostini et al.,

2003). Negli insetti il DNA ripetitivo connesso a una maggiore sintesi dellenzima necessario per aumentare la

resistenza a un insetticida (L. Galleni e Rossi, 1999).

7

donatori obesi o di microbiota proveniente da topi donatori magri, provoca, dopo due settimane

(P.J. Turnbaugh et al., 2006):

(a) nei topi germ-free riceventi il microbiota obeso, un aumento del contenuto di grasso

corporeo totale13

del 47 % rispetto a quello iniziale;

(b) nei topi germ-free colonizzati con microbiota magro, un aumento del contenuto di

grasso corporeo totale del 27% rispetto a quello iniziale;

(c) la differenza (47% - 27%) risulta significativa (P

8

quali sarebbero funzionali al raggiungimento, dinamico nel tempo e nello spazio, del benessere

fisico psichico sociale delluomo.

In questo contesto, la grammatica (intesa come linsieme delle regole necessarie per

costruire frasi e sintagmi) e la sintassi (intesa come i modi in cui le parole possono combinarsi),

trasferite ai sofisticati sistemi biologici dei macro e dei micro-eventi, sono fondamentali nel

funzionamento della cellula e dei suoi rapporti con lintorno. Molti di questi eventi oggi vengono

scoperti grazie sia alla biologia sperimentale14

che a quella operazionale15

, nonch a quella in

silico; il tutto viene realizzato con lausilio della bio-matematizzazione; bio-matematizzazione che

rende possibile la messa a punto, si potrebbe dire, di infiniti modelli complessi ove, seguendo

unimpostazione sistemica, possibile variare, opportunamente, la qualit e la quantit delle

variabili per ottimizzare nel tempo e nello spazio il benessere fisico psichico sociale delluomo.

Indubbiamente, la soluzione cui si perviene deve essere in perfetta armonia con la natura. Si

ricorda che questa impostazione risale gi a Platone nel Timeo16

, ove il tempo viene inteso come

conoscenza del passato e del divenire quale immagine mobile delleternit seppure a essa

gerarchicamente inferiore; infatti, leternit considerata un presente immobile che prescinde

dai concetti di passato e di futuro.

Il parametro tempo pu essere considerato un prodromo dellidea di evoluzione. N. Stenone

(nome latinizzato del danese Niels Stensen), nel 1666, ravvisa nel tempo una causa di

trasformazione; sulla base di tale principio Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (1707 1788),

matura la consapevolezza dellesistenza di una trasformazione del paesaggio geologico. In tale

contesto da sottolineare, segnatamente, la illuminante intuizione di Jean-Baptiste Lamarck (1744

1829) (nato Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet cavaliere di Lamarck) il quale estende agli

esseri viventi la possibilit di trasformazione nel lungo periodo: Lambiente cambia, anche il

vivente cambia al fine di migliorare il suo rapporto con lambiente stesso (o meglio capacit al

14

Biologia sperimentale: ambito dellattivit conoscitiva della biologia in cui si raccolgono e si accumulano dati

biologici con osservazioni ed esperimenti.

15

Biologia operazionale: insieme di supporti (biomatematica, biofisica, bioinformatica) utili, forniti alla biologia per

lelaborazione di modelli biologici; tale ambito strettamente connesso a quello della biologia in silico, la quale

simula eventi biologici al calcolatore al fine di fornire informazioni su di essi soprattutto nel lungo periodo. Lo studio

delle reazioni chimiche oscillanti rappresenta un altro campo particolarmente importante dal punto di vista della

modellistica biologica, con particolare riferimento allinterpretazione dei fenomeni complessi (D. Matassino, 1975).

16

Nel Timeo un personaggio racconta la storia che Demiurgo cre il cosmo e tutto in esso perch, essendo buono, e

di conseguenza libero dalla gelosia, egli desiderava che tutte le cose fossero pi simili a lui; questo principio di

pienezza associato allidea che tutte le potenziali forme di vita siano essenziali per un universo ordinato nel quale i

rapporti numerici (elementi fondanti dellanima del mondo e delluomo) garantiscono la bellezza, lordine e la misura

del cosmo.

9

costruttivismo17

) e trasmette i suoi cambiamenti ai figli. In questo modo si stabilisce un vero e

proprio rapporto dialettico tra il vivente e lambiente.

A esempio, limportanza delle caratteristiche dellalimento disponibile quale motore di

cambiamento dellespressione dell informazione genetica messa in evidenza dal tipo di becco dei

famosi fringuelli delle Galapagos; la variabilit nella forma del becco (robusto o sottile o

relative forme intermedie), esistente tra le varie specie di fringuello che popolano le suddette isole,

sarebbe il frutto di una differenziata capacit al costruttivismo sviluppata dal fringuello in seguito

alla colonizzazione (favorita dallisolamento geografico) di habitat variabili per le condizioni

climatiche e, quindi, per la disponibilit di cibo: in ambiente qualificato da forte siccit, il fringuello

presenta un becco robusto per frantumare semi dal guscio duro (fonte prevalente di cibo in tale

contesto climatico); in ambiente qualificato da notevole piovosit, il fringuello caratterizzato da

un becco sottile in quanto dispone di semi dal guscio tenero e di insetti (fonte principale di cibo

in tale contesto climatico). Questa variabilit della struttura del becco legata allespressione

eterocronica18

ed eterotopica19

(durante lo sviluppo embrionale) di due segmenti di DNA: quello

17

Capacit al costruttivismo: indica che la comparsa di nuovi fenotipi, per quanto imprevedibile, non una produzione

dal nulla, ma una trasformazione di precedenti potenzialit grazie alla quale gli organismi partecipano attivamente

alla costruzione del microambiente in cui vivono (D. Matassino, 1989b). Nel corso dellevoluzione gli organismi si

modificano geneticamente e fenotipicamente fino a instaurare con lambiente in cui agiscono e operano un rapporto

vitale in grado di realizzare la massima fitness o idoneit biologica; questultima pu essere interpretata come

misura di sopravvivenza e di riproduzione (T. Dobzhanski, 1970; J.F. Crow e M. Kimura, 1970; D. Matassino,

1989b; R.C. Lewontin, 1993; J. Maynard Smith, 1998). Si ricorda che il termine fitness viene proposto da C. Darwin

(1859) per indicare il vigore mostrato da un organismo nellambiente in cui vive. Il concetto di capacit al

costruttivismo connesso a quello di ereditariet ecologica (ecological inheritance), nel senso che mentre la

trasmissione dei geni (segmenti di DNA codificanti polipeptide/i) una partita che si gioca tra le mura di casa, la

trasformazione dellambiente ecologico un fenomeno che coinvolge non soltanto i propri simili, ma anche le specie

che vivono nella medesima regione e che in qualche modo ne condividono il destino; tra le specie da considerare

anche luomo, quindi la cultura in quanto il binomio evoluzione culturale evoluzione biologica inscindibile (D.

Matassino, 2014e). Ci implica che le sorti evolutive delle varie specie sono indissolubilmente intrecciate tra loro in

fitte trame coevolutive. Pertanto, in chiave ecologica, sarebbe preferibile passare dal concetto di evoluzione della

specie a quello di evoluzione delle interazioni tra specie o, meglio, a quello di mosaico geografico di co-

evoluzione (F.J. Odling-Smee et al., 2003; F. Morganti, 2009; T. Pievani, 2013; J.N. Thompson, 2013; D. Matassino et

al., 2014).

18

Eterocronia: termine coniato da E. Haeckel nel 1879 e riferito a quelle modificazioni del ciclo biologico di una

specie che portano ad anticipare o a ritardare il momento in cui compaiono alcune manifestazioni fenotipiche (caratteri)

o il momento in cui un determinato segmento DNA codificante polipeptide/i (gene) si esprime. Pur non costituendo un

vero e proprio meccanismo di evoluzione, leterocronia rappresenta un potente fattore di produzione di variazione

fenotipica indotta da segnali esterni (ambientali) o interni (ormonali). Considerando lo stato di sviluppo del carattere

nellantenato e nel discendente, vengono distinte sei diverse forme di eterocronia: (a) ipermorfosi (nel discendente lo

sviluppo continua oltre il punto in cui esso si era arrestato nellantenato); (b) progenesi (lo sviluppo si arresta prima);

(c) accelerazione (lo sviluppo procede a velocit maggiore); (d) neotenia (lo sviluppo procede a velocit minore); (e)

divergenza posticipata (linizio dello sviluppo del carattere ritardato); (f) divergenza anticipata (linizio dello sviluppo

del carattere anticipato).

19

Eterotopia: fenomeno per cui un segmento di DNA codificante polipeptide/i (gene) si esprime in un distretto

corporeo diverso da quello in cui normalmente si esprime.

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codificante la proteina Bmp420

e quello codificante la proteina calmodulina (CaM)21

. Queste due

proteine modulano lo sviluppo delle dimensioni e della forma del becco; in particolare, la Bmp4

agisce sulla robustezza del becco e la calmodulina sulla lunghezza dello stesso. Il coinvolgimento di

tali proteine, la cui sintesi presuppone una regolazione del rispettivo segmento di DNA codificante

(gene), indica che le diverse specie di fringuelli differiscono non tanto per variazioni strutturali dei

suddetti due segmenti di DNA (geni), ma per la loro entit di espressione e per il momento in cui

essi cominciano a esprimersi durante la morfogenesi (P.R. Grant, 1999; A. Abzanov et al., 2004):

(a) nella specie di fringuello caratterizzata da un becco robusto , il segmento di DNA

Bmp4 viene espresso con intensit elevata fin dal 5. giorno dello sviluppo

embrionale; viceversa, il segmento di DNA CaM viene espresso a bassa intensit;

(b) nella specie di fringuello caratterizzata da un becco sottile, il segmento di DNA

Bmp4 viene espresso con bassa intensit fino alla schiusa delluovo e la sua

espressione rilevabile solo a partire dal 7. giorno dello sviluppo embrionale;

viceversa, il segmento di DNA CaM viene espresso con intensit elevata;

(c) nelle specie di fringuello caratterizzate da un becco con caratteristiche di robustezza

intermedia, il segmento di DNA Bmp4 si esprime con intensit medio-bassa o

intermedia a partire dal 5. giorno dello sviluppo embrionale fino alla schiusa

delluovo, mentre quello di DNA CaM si esprime con intensit elevata o bassa.

La formazione di un fenotipo dipende dal concorso di vari fattori: (a) interazioni tra segmenti

di DNA codificanti polipeptide/i (geni); (b) regolazione della loro espressione; (c) interazione dei

segmenti di DNA codificanti polipeptide/i (geni) con lambiente.

Le predette interazioni darebbero origine a fenomeni di autoorganizzazione22

, nonch a

meccanismi epigenetici i quali svolgono un ruolo principe nei processi morfogenetici (L. Galleni,

2011).

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Bmp4 (bone morphogenetic protein 4 = proteina morfogenetica dellosso): appartiene alla famiglia del fattore di

crescita trasformante, il quale, interagendo con altri fattori di crescita, controlla la proliferazione e la differenziazione

cellulare. La Bmp4 altamente conservata evolutivamente. La Bmp4 coinvolta nello sviluppo delle ossa e della

cartilagine, in particolare, dei denti e degli arti; essa viene secreta dalla porzione dorsale della notocorda dellembrione

e agisce in sinergia con il sonic hedgahog (rilasciato dalla porzione ventrale della notocorda) per determinare un asse

dorso-ventrale necessario per la differenziazione delle strutture successive. La Bmp4 si lega a 2 recettori serina

treonina chinasi: [BMPR1 (bone morphogenetic protein receptor 1 = recettore 1 della proteina morfogenetica dellosso)

e BMPR2 (bone morphogenetic protein receptor 2 = recettore 2 della proteina morfogenetica dellosso)].

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Calmodulina proteina a forma di manubrio composta da 2 domini globulari collegati a un conduttore flessibile;

ciascuna delle 2 porzioni terminali si lega a due ioni calcio; trattasi di una proteina modulata dal calcio (CALcium

MODULated proteIN): essa in grado di percepire i livelli citoplasmatici di calcio e di rilasciare segnali a vari enzimi

sensibili al calcio, a canali ionici e a proteine.

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Autoorganizzazione (self-organization o self-assembly): intesa come propriet, determinata da principi fisici e

chimico-fisici, di sviluppare strutture ordinate partendo da situazioni localmente caotiche; tale propriet associata a

una riduzione della entropia termodinamica ma non di quella statistica. Numerosi sono in natura gli esempi di

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E. Schrdinger (1944), nellintuire come energia e organizzazione siano argomenti

intimamente collegati alla problematica propria della bioenergetica e della biocomu


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