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Aldo Moro EXPRESS - iccalcinate.edu.it...dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli...

Date post: 12-Jun-2020
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ALDO MORO EXPRESS EDITORIALE Eccoci qua, siamo arrivati alla fine dell’anno scolastico e il terzo numero è pronto. Anche questa volta troverete descritti i progetti della scuola, elencati gli appuntamenti più importanti, narrate le esperienze che i nostri ragazzi hanno vissuto in questi ultimi mesi (gite, laboratori, dinamiche di classe…). È un modo per voi per capire meglio il loro mondo, e per loro di metabolizzare tutte queste esperienze. Ad essere sinceri, quando questo giornalino ha mosso i primi passi non credevamo che avremmo trovato tanti argomenti interessanti di cui parlare: nel primo numero ci siamo scervellati per individuare articoli di vario genere su ciò che interessava ai ragazzi, ma andando avanti loro si sono dimostrati bravi anche a raccogliere vari spunti tra le loro numerose attività e a proporceli. Quindi il giornalino ha iniziato a “vivere di vita propria”. Non siamo stati scelti tra i primi venti vincitori del premio al concorso indetto dall’Ordine dei Giornalisti, ma non ce l’aspettavamo nemmeno: era già stato forte provarci! Penso che un bell’applauso i ragazzi lo meritino comunque! Il giornalino è comunque cresciuto, anche nella serietà e profondità degli argomenti trattati. Non saremo da Pulitzer, però ci siamo messi in gioco. A settembre torneremo ancora più carichi e con tante idee in più. Per ora vi lasciamo con un saluto, che è un arrivederci a presto. Noi, da parte nostra, continueremo a pubblicare! I professori responsabili Cecchini e Sottile. Mancano pochi giorni alla fine della scuola. In questa occasione l’istituto propone a tutti gli alunni un ultimo incontro, per divertirsi e stare insieme: quest’anno la festa si terrà il 31/05/2016 e il 01/06/2016 nello spazio dell’oratorio di Mornico, dove i professori di arte, musica e tecnologia presenteranno i nostri capolavori prodotti durante l’anno scolastico. Questi nostri lavori verranno venduti e il ricavato servirà per acquistare il materiale scolastico. Inoltre a questa festa parteciperanno tutti i plessi, ovvero Palo- sco, Mornico, Cavernago e Calcinate. LABORATORIO DI ARTE: Alcuni ragazzi delle classi prime sono molto contenti perché secondo loro è un’ottima idea vendere i mosaici prodotti a scuola seguendo le indicazioni della professoressa Mostosi. LABORATORIO DI TECNOLOGIA: Anche il professor Benfante, insegnante di tecnolo- gia, è molto entusiasta dell’iniziativa: infatti lui ha sempre venduto tutti i lavori e an- che questa volta dichiara che farà lo stesso. Mostrerà dei ciondoli realizzati nel laboratorio pomeridiano del vetro. I soldi ricavati da questi ciondoli verranno spesi per acqui- stare un nuovo forno per la fusione del vetro. Le classi prime hanno realizzato dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli di vetro. SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale organizzato dal professor Tenti, dove a cantare e suonare saranno gli alunni delle classi terze. Dice il professor Tenti che questa esperienza ormai si ripete da molti anni e può essere un momento per stare insieme anche perché il professore ha messo insieme una vera e propria “band musicale”. Sono passati i tempi in cui “saggio di musica” equivaleva a un “coro di flauti”: infatti nel triennio il professore prepara i suoi alunni a suonare stru- menti diversi, ad esempio la batteria, il basso e la chitarra, in vista del saggio finale, perché tutti gli alunni funzionino come un “gruppo” ben coordinato. Per quest’anno i ra- gazzi hanno preparato canzoni di cantanti famosi come Marco Mengoni, Emma Marrone e altri. Questa è l’organizzazione che la scuola ha preparato per la festa di fine scuola. Speriamo che veniate a vederci e a comprare i nostri capolavori. A CURA DI GREWAL E BALA 1^C E 1^B - Festa di fine anno: pag.1-2 - Attività scolastiche: pag. 3 - Progetti della scuola: pag. 4-5 - Gite scolastiche: pag. 6-7 - Festività: pag. 8 - Poesie, racconti: pag. 9 - Cultura e Culture: pag. 10 - Vignette: pag. 11 - Enigmistica: pag. 12-13 - Gli amici animali: pag.14-15 - Ludolinguistica: pag. 16 - Le dinamiche della classe: pag.17 - Le dipendenze: pag 1-18 - Sport: pag. 19 “La nuova tecnologia…” Già da alcuni anni è divampata, tra i ragazzi, la moda del cellulare che, come la televisione ed il computer, rappresenta uno strumento tecnologico di crescente utilizzo che ha superato ogni altro mezzo di comunicazione, incluso l’incontro faccia a faccia. Il comportamento dei ragazzi è diventato compulsivo, infatti influisce spesso sul rendimento scolastico, causando continua distrazione. Continua a pag 17 BREAKING NEWS FESTA DI FINE ANNO Aldo Moro EXPRESS Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO DI CALCINATE MONDO SCUOLA I GIOVANI E LE DIPENDENZE SOMMARIO
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Page 1: Aldo Moro EXPRESS - iccalcinate.edu.it...dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli di vetro. SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale

ALDO MORO EXPRESS

EDITORIALE Eccoci qua, siamo arrivati alla fine dell’anno

scolastico e il terzo numero è pronto. Anche

questa volta troverete descritti i progetti

della scuola, elencati gli appuntamenti più

importanti, narrate le esperienze che i nostri

ragazzi hanno vissuto in questi ultimi mesi

(gite, laboratori, dinamiche di classe…). È un

modo per voi per capire meglio il loro mondo, e

per loro di metabolizzare tutte queste

esperienze. Ad essere sinceri, quando questo

giornalino ha mosso i primi passi non credevamo

che avremmo trovato tanti argomenti

interessanti di cui parlare: nel primo numero ci

siamo scervellati per individuare articoli di

vario genere su ciò che interessava ai ragazzi,

ma andando avanti loro si sono dimostrati bravi

anche a raccogliere vari spunti tra le loro

numerose attività e a proporceli. Quindi il

giornalino ha iniziato a “vivere di vita propria”.

Non siamo stati scelti tra i primi venti vincitori

del premio al concorso indetto dall’Ordine dei

Giornalisti, ma non ce l’aspettavamo nemmeno:

era già stato forte provarci! Penso che un

bell’applauso i ragazzi lo meritino comunque! Il

giornalino è comunque cresciuto, anche nella

serietà e profondità degli argomenti trattati.

Non saremo da Pulitzer, però ci siamo messi in

gioco. A settembre torneremo ancora più

carichi e con tante idee in più. Per ora vi

lasciamo con un saluto, che è un arrivederci a

presto. Noi, da parte nostra, continueremo a

pubblicare!

I professori responsabili Cecchini e Sottile.

Mancano pochi giorni alla fine della scuola. In

questa occasione l’istituto propone a tutti gli

alunni un ultimo incontro, per divertirsi e

stare insieme: quest’anno la festa si terrà il

31/05/2016 e il 01/06/2016 nello spazio dell’oratorio di Mornico, dove i professori di

arte, musica e tecnologia presenteranno i nostri capolavori prodotti durante l’anno

scolastico. Questi nostri lavori verranno venduti e il ricavato servirà per acquistare il

materiale scolastico. Inoltre a questa festa parteciperanno tutti i plessi, ovvero Palo-

sco, Mornico, Cavernago e Calcinate.

LABORATORIO DI ARTE: Alcuni ragazzi delle classi prime sono molto contenti perché

secondo loro è un’ottima idea vendere i mosaici prodotti a scuola seguendo le indicazioni

della professoressa Mostosi.

LABORATORIO DI TECNOLOGIA: Anche il professor Benfante, insegnante di tecnolo-

gia, è molto entusiasta dell’iniziativa: infatti lui ha sempre venduto tutti i lavori e an-

che questa volta dichiara che farà lo stesso. Mostrerà

dei ciondoli realizzati nel laboratorio

pomeridiano del vetro. I soldi ricavati da

questi ciondoli verranno spesi per acqui-

stare un nuovo forno per la fusione del

vetro. Le classi prime hanno realizzato

dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze

degli anelli di vetro.

SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale organizzato

dal professor Tenti, dove a cantare e suonare saranno gli alunni delle classi terze. Dice

il professor Tenti che questa esperienza ormai si ripete da molti anni e può essere un

momento per stare insieme anche perché il professore ha messo insieme una vera e

propria “band musicale”. Sono passati i tempi in cui “saggio di musica” equivaleva a un

“coro di flauti”: infatti nel triennio il professore prepara i suoi alunni a suonare stru-

menti diversi, ad esempio la batteria, il basso e la chitarra, in vista del saggio finale,

perché tutti gli alunni funzionino come un “gruppo” ben coordinato. Per quest’anno i ra-

gazzi hanno preparato canzoni di cantanti famosi come Marco Mengoni, Emma Marrone

e altri. Questa è l’organizzazione che la scuola ha preparato per la festa di fine scuola.

Speriamo che veniate a vederci e a comprare i nostri capolavori.

A CURA DI GREWAL E BALA 1^C E 1^B

- Festa di fine anno: pag.1-2

- Attività scolastiche: pag. 3

- Progetti della scuola: pag. 4-5

- Gite scolastiche: pag. 6-7

- Festività: pag. 8

- Poesie, racconti: pag. 9

- Cultura e Culture: pag. 10

- Vignette: pag. 11

- Enigmistica: pag. 12-13

- Gli amici animali: pag.14-15

- Ludolinguistica: pag. 16

- Le dinamiche della classe: pag.17

- Le dipendenze: pag 1-18

- Sport: pag. 19

“La nuova tecnologia…”

Già da alcuni anni è

divampata, tra i ragazzi, la

moda del cellulare che, come

la televisione ed il computer,

rappresenta uno strumento

tecnologico di crescente

utilizzo che ha superato ogni

altro mezzo di comunicazione,

incluso l’incontro faccia a

faccia. Il comportamento dei ragazzi è diventato

compulsivo, infatti influisce spesso sul rendimento

scolastico, causando continua distrazione.

Continua a pag 17

BREAKING NEWS FESTA DI FINE ANNO

Aldo Moro EXPRESS Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C.

ISTITUTO

COMPRENSIVO

ALDO MORO

DI CALCINATE

MONDO SCUOLA I GIOVANI E LE DIPENDENZE

SOMMARIO

Page 2: Aldo Moro EXPRESS - iccalcinate.edu.it...dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli di vetro. SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale

ALDO MORO EXPRESS

Pagina 2 Aldo Moro EXPRESS

LA FESTA DI FINE ANNO… SPETTACOLO ASSICURATO!

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ALDO MORO EXPRESS

INTERVISTA ai ragazzi della scuola se-

condaria di Cavernago sul CCR:

D: In che anno è nato questo progetto? Chi ha

avuto l’idea?

R: Il progetto è nato nell’anno scolastico

2014-15 su proposta del comune di Cavernago,

progetto che la scuola ha accolto con entu-

siasmo.

D: Come funziona?

R: Il progetto è stato strutturato in due

fasi: una teorica in cui gli insegnanti ci hanno

fornito gli strumenti per poter operare, e

una fase pratica in cui noi ragazzi della secon-

daria di I grado insieme agli alunni della pri-

maria, divisi in gruppi misti, abbiamo formato

le liste elettorali e stilato un programma.

D: Come avviene l’elezione del Sindaco del

Consiglio Comunale dei Ragazzi?

R: Gli alunni candidati a sindaco, attraverso

un comizio, fanno conoscere le linee program-

matiche della propria lista. Il candidato che

ottiene il maggior numero di voti viene eletto.

D: Quanto dura il mandato?

R: Il mandato dura due anni.

D: Che compito ha il sindaco?

R: Il sindaco ha il compito di fare da porta

voce per le idee proposte del CCR e deve

convocare il CCR.

D: Quante volte incontrate il vero consiglio

comunale? Cosa avviene durante queste riu-

nioni?

R: Il vero Consiglio Comunale lo incontriamo

2/3 volte l’anno.

D: Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha gli

stessi ruoli di quello degli adulti?

R: Il nostro CCR non agisce su tutti gli am-

biti come il vero consiglio comunale.

D: Che classe devono frequentare i compo-

nenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi?

R: Gli alunni che possono partecipare al CCR

sono quelli di quinta elementare e quelli di

prima media

D: Questi componenti quali caratteristiche

devono avere?

R: I componenti devono essere responsabili,

portare avanti l’impegno che si sono presi

diventando membri del consiglio.

D: Ogni quanto si deve riunire?

R: Si riunisce a seconda delle necessità

minimo 2 volte all’anno.

INTERVISTA ai docenti della scuola se-

condaria di Cavernago sul CCR:

D: Che finalità ha il Progetto?

R: Il progetto ha la finalità di sviluppare

negli alunni il senso civico e il senso di ap-

partenenza a una comunità.

D: Quali competenze intende promuovere?

R: Il CCR promuove competenze comunica-

tive, sociali e civiche, ma anche competen-

ze matematiche e tecnologiche.

D: Quali sono stati i maggiori successi, e

quali i limiti?

R: I successi sono stati molti, ma primo fra

tutti promuovere un senso di appartenenza

e collaborazione.

Tra i limiti c’è sicuramente il tempo, consi-

derato che la scuola è a tempo normale e il

progetto richiede un grande impegno da

parte dei docenti e degli alunni.

Soluzioni? Il coinvolgimento di tutte le

discipline

D: Qual è il punto di forza del progetto?

R: Sicuramente il suo valore sociale e la

possibilità di sperimentare direttamente la

gestione della "Cosa Pubblica"

D: Vi divertite anche voi o a volte può di-

ventare un impegno?

R: E' un grande impegno per noi docenti ma

è una bella soddisfazione vedere i nostri

ragazzi crescere.

Pagina 3 Aldo Moro EXPRESS

NOTIZIE DA ALTRI PLESSI IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DI CAVERNAGO

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ALDO MORO EXPRESS

Come si chiama un progetto che fa in modo che

gli alunni stessi siano pienamente soddisfatti? Si

chiama “progetto accoglienza”. Questo lavoro

consiste nel presentare immagini e lavori artisti-

ci svolti durante l’anno scolastico. In generale

questo progetto serve a promuovere il valore

dell’accoglienza e a presentare nel migliore dei

modi ciò che viene affrontato nella scuola secon-

daria di primo grado. Per partecipare alla mostra

occorreva scattare delle foto con i compagni

rispettando il titolo consegnato dalla professo-

ressa Mostosi. Il tema delle classi prime era

“l’abbraccio”. I nostri compagni, impegnandosi,

hanno scattato parecchie foto, le quali verranno

mostrate l’8 giugno nella palestra della scuola di

Calcinate.

A CURA DI GREWAL E BALA 1^C E 1^B

Il progetto Kangourou è un concorso inter-

nazionale che serve a promuovere la passio-

ne per la Matematica. Il progetto consiste

in un gioco che si ripete annualmente in cui

concorrono diverse scuole internazionali e

nazionali. Alcuni pensano che lo scopo sia

confrontare i diversi livelli tra le varie na-

zioni, invece l’intento principale è quello di

avvicinare i giovani alla matematica. Nel

2015 i paesi che vi hanno preso parte erano

55, con più di 7.000.000 di partecipanti.

Tutto il nostro istituto comprensivo è stato

coinvolto, con i plessi di Calcinate, Mornico,

Cavernago e Palosco. La partecipazione era

libera, ma la quota era di €4,50. La finale

del torneo si sarebbe svolta a Mirabilandia.

Ecco le emozioni e sensazioni che ha prova-

to la vincitrice del nostro istituto compren-

sivo del plesso di Calcinate, Emma Mancori

di 1^B. Le abbiamo chiesto cosa l’avesse

spinta a partecipare, che emozioni ha prova-

to durante lo svolgimento e dopo, quando ha

scoperto di essere stata la migliore

dell’Istituto. Queste sono state le sue ri-

sposte. La motivazione a partecipare è sta-

ta soprattutto che le sue amiche vi prende-

vano parte, ma l’ha fatto anche per testare

KANGOUROU

Pagina 4 Aldo Moro EXPRESS

LABORATORIO DI INGLESE

Nel laboratorio di inglese negli ultimi due mesi

abbiamo realizzato dei video e le foto di Hallowe-

en, Carnevale e Natale; prima di girare i video

guardiamo l’argomento, poi il prof. ci dà un foglio

e dobbiamo tradurlo in inglese, quindi studiare le

nostre battute e infine incominciare a girare i

video in diversi spazi della scuola. Alla fine, il

professore ci mostra il risultato. Alcune volte il

prof. ci dà i cioccolatini perché siamo stati bravi

a realizzare il video, ma quando non facciamo

bene il nostro lavoro ci fa fare anche le verifi-

che. Il laboratorio è un ripasso di quello che fac-

ciamo in classe con la professoressa di inglese.

A CURA DI KUMAR 1^C

PROGETTI SCUOLA

PROGETTO ACCOGLIENZA

TORNEO DI LETTURA

Il terzo gioco si chiamava “trova l’inizio” e il

nostro capo squadra doveva scegliere 8

ragazzi che correvano veloci, la prof doveva

leggere l’inizio dei libri e chi sapeva ricono-

scere il libro doveva dirlo al corridore il

quale doveva prendere la bandierina che

aveva la prof e rispondere. L’ultimo gioco si

chiamava “ tutti in scena”: dovevamo recita-

re una scenetta tratta da uno dei libri e

l’altra squadra doveva indovinare. Il gioco

che mi è piaciuto di più è stato il crucipuz-

zle perché serviva l’aiuto di tutti e ognuno

doveva trovare una parola. Per me sono

stati tutti bravi e solo per poco ha vinto la

classe 1C. Questo torneo di lettura mi è

piaciuto tanto e non vedo l’ora di ripeterlo

in seconda media.

A CURA DI KUMAR 1^C

Il giorno 4 aprile ci siamo riuniti in palestra

per la seconda manche del torneo di lettu-

ra. All’inizio la nostra prof. ha distribuito

ad ogni squadra delle istruzioni. Il primo

gioco consisteva nella lettura di una frase

tratta da uno dei libri: chi sapeva di che

libro si trattava doveva dirlo al capo squa-

dra e se lo avevamo indovinato in cambio ci

davano un indizio con cui poter comporre

l’identità del libro. Il secondo gioco era un

crucipuzzle con 32 parole tratte dai libri

che avevamo letto e una chiave da trovare.

le proprie capa-

cità. Non pen-

sava di vincere,

perché le per-

sone che partecipavano erano tante, ed

anche più brave, quindi la vittoria è giunta

pressoché inaspettata. L’emozione principa-

le durante lo svolgimento è stata l’ansia, per

paura di non finire in tempo. In seguito,

quando ha capito di essere arrivata prima,

ha provato una grande soddisfazione.

A CURA DI HOTU 1^C

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ALDO MORO EXPRESS

UN GESTO PICCOLO… MA UNICO!!!

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 5

Quest'anno il Dirigente Scolastico ha pro-

posto a noi, alunni della classe 2^ C, il com-

pito di organizzare la seconda edizione della

Colletta alimentare che si è svolta dal 26 al

30 aprile. In tutto questo avvincente per-

corso ci ha accompagnati la prof.ssa Ciglio-

ne. Il nostro compagno Borali Iago ha chie-

sto di essere nominato responsabile dell'ini-

ziativa e, dopo aver chiesto alla classe chi

volesse partecipare, abbiamo costituito lo

Staff operativo. Il Progetto è partito dall'i-

deazione dei volantini per la pubblicizzazio-

ne della nostra iniziativa. Iago, con l'aiuto

del nostro compagno Dragos, li ha ideati e

stampati in numerose copie, anche per la

Scuola Primaria che ci ha supportato nella

raccolta presso la sede delle elementari.

Altro passaggio è stato l'acquisto di 11 ma-

gliette nere che, con l'aiuto della prof.ssa

Mostosi, abbiamo personalizzato decorando-

le con la scritta verde STAFF sul retro. Ci

siamo poi divisi in gruppi da 2 e abbiamo

Così, dal 2 al 6 maggio la Scuola Primaria ha

dato vita alla Colletta alimentare presso le

elementari che hanno raccolto perfino più di

noi! A loro vanno i nostri primi ringraziamenti!

Ringraziamo anche tutti i professori che han-

no messo a nostra disposizione il loro tempo e

la loro pazienza, soprattutto per tutte le volte

che ci hanno autorizzati ad uscire dalla classe

durante le loro ore di lezione.

Ma, su tutti, il nostro ringraziamento va al

Dirigente Scolastico Alessandro Mazzaferro,

per averci dato l’opportunità di vivere in prima

persona questa fantastica ed entusiasmante

esperienza di vita, un piccolo gesto… Ma unico!

E, seppur minuscolo, capace di cambiare un

pezzo di mondo!!!

Lo Staff della Colletta Alimentare

esposto alle altre classi dell'Istituto il

nostro progetto, distribuendo i volantini

e chiedendo a tutti di contribuire gene-

rosamente. La Dirigenza ha messo a

nostra disposizione una classe da utiliz-

zare come magazzino per il deposito del

cibo raccolto. Per tutta la settimana, gli

alunni della scuola hanno potuto deposi-

tare il cibo dentro uno scatolone deco-

rato dai membri del gruppo e posto

all'ingresso della scuola. Durante l'in-

tervallo alcuni dello staff avevano il

compito di prendere lo scatolone e por-

tarlo in magazzino per lo smistamento

dei viveri. Al termine della settimana di

raccolta, abbiamo invitato le classi quar-

te della Scuola Primaria a farsi nostri

portavoce presso le elementari. Abbia-

mo mostrato loro il nostro progetto

tramite un PPT invitando i volontari del

gruppo parrocchiale a cui destineremo la

raccolta.

PROGETTI SCUOLA

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ALDO MORO EXPRESS

Il 5 maggio ci siamo recati in gita a Tren-

to. A dire il vero è stata una gita davvero

emozionante, bella, interessante e diver-

tente! Inizialmente abbiamo visitato il

castello del Buonconsiglio. Immortalato

nel 1494 in un celebre acquerello di Al-

brecht Dürer, esso fu fondato come pre-

sidio imperiale nella prima metà del 13

secolo lungo le mura urbane in posizione

dominante rispetto alle città. Fin dal

1255 divenne la sede dei principi vescovi

di Trento che lo trasformarono nel corso

dei secoli in una residenza. Esso è diviso

in tre parti: Castel Vecchio, Magno Palaz-

zo e Giunta Albertina. Noi abbiamo visita-

to le tre sezioni, ma sfortunatamente non

abbiamo potuto vedere la Torre

dell’Aquila. La visita è durata fino alle

11.30, dopo di che ci siamo recati al Duo-

mo: sembrava di essere nella cattedrale

di San Pietro, il prete ha perfino voluto

farci prendere parte alla preghiera del

mezzogiorno. Dopo la pausa pranzo siamo

andati a visitare il Muse (il museo della

scienza naturale di Trento), dove siamo

stati divisi in due gruppi: il primo ha se-

guito la guida ai piani superiori, che ha

spiegato i vari stadi dell’evoluzione uma-

na, ha illustrato alcune delle principali

nuove conquiste tecnologiche (come la

stampante 3D) e spiegato i principali

problemi ambientali. Il secondo gruppo,

invece, è rimasto nella “palestra della

scienza”, dove ha eseguito alcuni esperi-

menti. Quello che è piaciuto di più in ge-

nerale è stato l’esperimento della cannuc-

cia: esso consisteva nell’ infilare una can-

nuccia in un bastoncino di metallo e mor-

derlo, in modo che tappandosi le orecchie

si sentiva della musica classica! Da parte

di noi ragazzi, vorremmo dire che è stata

una gita indimenticabile perché siamo

stati insieme, ci siamo divertiti e abbiamo

fatto nuove scoperte.

A CURA DI PEZZOTTA 1^B

Pagina 6 Aldo Moro EXPRESS

GITE SCOLASTICHE

Arena e natura...

Le seconde sono andate in gita il 18 aprile 2016 a Verona.

Sono partiti alle 7.30 e sono ritornati alle 19:30. Li hanno

accompagnati le professoresse Pievani, Barcella, Giavarini,

Ciglione e la nostra adorabile stagista Beatrice. Le seconde

hanno raccontato che si sono divertite perché a Sirmione

hanno giocato in riva al lago di Garda ma soprattutto perché

sono stati insieme. Il clima era sereno e caldo, dunque hanno

pranzato sulla spiaggia a Sirmione. La parte che ci ha colpiti

di più è stata l’arena di Verona. Hanno imparato la storia

della città, anche se i castelli ed i musei erano tutti chiusi, e

dunque non hanno potuto visitarli. A CURA DI ASGHAR 1^B

Trento: che Buonconsiglio!

Toscana: una terra ricca.. di energia!

Il ritrovo davanti alla scuola era previsto per

le 5:15, ma talmente tanta era l’adrenalina che

molti sono arrivati perfino in anticipo. Il viag-

gio è durato 5 ore, durante le quali qualcuno

ha dormito (recuperando preziose ore di son-

no perse la notte per l’emozione), qualcun

altro ha ascoltato musica, molti giocavano ad

“Obbligo o verità”… Insomma, i classici passa-

tempi da viaggio in pullman! Firenze è una città

bellissima, con molta gente per le viuzze, un

sacco di turisti (specie orientali: loro sono

dappertutto…) e moltissimi ambulanti, i prefe-

riti di noi ragazzi: come resistere alla tenta-

zione di un bel paio di occhiali “fashion”??

All’arrivo i professori ci hanno lasciati liberi di

scorrazzare – purché tornassimo in tempo per

la visita guidata – così ci siamo potuti sfogare,

dopo tutte quelle ore seduti in pullman. Abbia-

mo pranzato ai giardini, poi è iniziata la visita.

La prima tappa è stata Piazza della Signoria,

poi ci siamo avviati per Ponte Vecchio e in

seguito abbiamo visitato un Palazzo bellissimo

situato su una collina (sempre inseguiti dagli

onnipresenti venditori ambulanti). Dopo siamo

andati a Santa Maria del Fiore e abbiamo

visto la famosa cupola di Brunelleschi; infine i

professori ci hanno lasciato un po’ liberi e

siamo entrati all’Hard Rock Café e alla Apple.

A questo punto il pullman ci ha portati all’hotel

e, dopo l’assegnazione delle camere, ci siamo

precipitati in stanza a fare una doccia sacro-

santa (dopo tutto quel caldo e quella strada).

Dopo cena i professori ci hanno lasciati liberi

di passare da una stanza all’altra (sarebbe

stato inutile impedircelo) fino alle 23.30 (vi

basti pensare che ad un certo punto eravamo

in 20 sdraiati su tre letti a vedere “Ciao

Darwin” e ridere come scemi!), poi sono

passati a controllare e tutti siamo andati

buoni a fare la nanna. Come potrete im-

maginare non tutti lo hanno fatto davve-

ro… Ma questa è un’altra storia! Ed è il

bello delle gite. Il giorno dopo la sveglia è

suonata alle 7 e abbiamo fatto colazione

tutti insieme per poi partire in direzione

di Larderello. Anche la visita alla centrale

geotermica è stata interessante (a parte

la micidiale puzza di zolfo). Ci hanno divisi

in due gruppi, mentre il primo visitava la

centrale l’altro visitava il “museo” e vede-

va un video esplicativo, poi ci si scambia-

va. Qualcuno l’ha trovato un po’ noioso, ma

ci siamo rifatti con il pranzo: infatti ab-

biamo mangiato una pizza strepitosa in un

luogo che ci hanno indicato le guide! Dopo

un po’ di svago, purtroppo è arrivato il

momento di partire: eravamo tutti molto

stanchi, ma le risate non sono mancate di

certo. Alla fine siamo rientrati alle 20.30

nella nostra Calcinate, pieni di bei ricordi.

Si ha ragione quando si dice che la gita di

terza media è la più bella, perché ci siamo

divertiti tantissimo e abbiamo avuto modo

di conoscerci meglio tra di noi.

A CURA DI GUSSAGO 3^C

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ALDO MORO EXPRESS

Pagina 7 Aldo Moro EXPRESS

LE MERAVIGLIOSE GITE SCOLASTICHE!!!!!!

TRENTO

TRENTO

FIRENZE

VERONA

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ALDO MORO EXPRESS

Questo sondaggio mi è sembrato molto

deludente perché mi aspettavo che il 90%

lo sapesse in quanto è un argomento molto

toccante. C'è a questo punto da chiedersi

quanto valori come la Resistenza siano

ancora attuali e come si potrebbe fare per

aumentare la consapevolezza di fronte a

questi temi...

A CURA DI CAPOFERRI 1^B

LA STORIA DI HOLI

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 8

Holi è la festa dei colori che si celebra

il 22 marzo in India e assomiglia un po’

al Carnevale europeo: infatti, come a

Carnevale si lanciano i coriandoli, in

India per la festa di Holi si gioca con i

colori, nel senso che i partecipanti

prendono la polvere colorata (rosso,

giallo, verde, blu, viola, azzurro ecc…),

la spargono nell’aria o la buttano ad-

dosso a qualcuno e infatti per questo

tutti devono vestirsi di bianco, da un

lato perché se qualcuno vuole buttare

il colore non si può sporcare con i ve-

stiti normali, dall’altro perché alla fine

i vestiti bianchi diventano colorati.

Tanto tempo fa c’era un re che doveva

vendicare la morte di suo fratello cau-

sata dal signore Vishnu che è il dio

degli hindu. Il re aveva un figlio di

nome Prahlad che pregava il dio Vishnu:

il padre cercava sempre di convincerlo

protetto dal dio Vishnu. La morale è quella che il

bene vince sempre e invece il male perde sem-

pre.

A CURA DI KAUR E BASRA 1^B

Ecco le risposte più esilaranti che abbiamo

ricevuto: per qualcuno è la festa del giubi-

leo o, ancora meglio, la gita scolastica. Tra

gli alunni di prima media il 70% non lo sa-

peva mentre il 30% lo sapeva. In seconda

media i dati sono invertiti: il 30% non lo

sapeva e al contrario il 70% lo sapeva.

Nella classe di terza media il 30% no men-

tre il 70% sì. .

a non pregare il dio Vishnu, ma non riusciva

mai. Un giorno decise di ucciderlo e lo disse a

sua sorella Holika, zia di Prahlad.

Il piano per ucciderlo era quello di far seder

Holika e Prahlad sul fuoco, ma quando Holika si

era seduta insieme a Prahlad succede che

Holika muore ma Prahlad no, perché era

Il 25 aprile 1945 l'Italia è stata liberata

dal nazifascismo. Era l’ultimo atto di una

terribile guerra civile iniziata con l’8 set-

tembre 1943, quando il nostro Paese si tro-

vò tagliato in due e teatro di scontro tra i

tedeschi da una parte e gli angloamericani

dall’altra. In questa drammatica situazione

a lottare per la libertà restavano solo i

partigiani, combattenti che non appartengo-

no a un esercito fisso ma a un movimento di

resistenza. Senza la lotta dei Partigiani noi

non avremmo un governo libero e democrati-

co. Quando ho sentito questa storia mi è

sembrata molto interessante ed emozionan-

te perché la nostra liberazione è costata

davvero lacrime e sangue. Io, insieme ad

alcune mie compagne, ho dunque fatto un

sondaggio su quanti studenti all'interno

della nostra scuola sapevano cosa è succes-

so e perché il 25 aprile è per l'Italia festa

nazionale.

IL 25 APRILE

FESTIVITÀ

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ALDO MORO EXPRESS

Le stelle che brillano

Nell’azzurro del ciel

Mi fanno pensare

Soltanto a te.

A CURA DI RANIERI 1^C

POESIE, RACCONTI, RECENSIONI.

ragazzi iscritti al club se vanno via perché

si annoiano. Le vacanze estive di Greg sono

quasi terminate, non sono andate tanto

bene, perché ha avuto alcune discussioni

con suo padre ma dopo si è risolto tutto.

“Diario di una schiappa” mi ha colpito mol-

to perché affronta le questioni di noi ado-

lescenti per esempio: essere responsabili,

affrontare le difficoltà, essere prudenti e

impegnarsi.

A CURA DI VECCHI 1^C

“INSIDE-OUT”: Il film parla di una

ragazza di nome Riley che dal Minnesota si

deve trasferire a San Francisco: la atten-

dono dunque una nuova vita, una nuova

scuola e una nuova casa.

In questo

numero vi

parlerò di

questo adole-

scente di nome

Greg Affley

che frequenta

le scuole se-

condarie che

si sente una

vera schiappa.

Sono appena

arrivate le

vacanze estive, tutti i ragazzi si divertono

molto all’aria aperta, ma Greg è un “nerd” che

si diverte a stare chiuso in casa davanti alla

televisione, a giocare ai video games; sua

madre Susan Affley vuole fargli capire che

l’estate è fatta non solo per stare davanti alla

televisione, ma anche per stare in compagnia

con la famiglia. Allora decide di andare in

vacanza con la famiglia del suo amico del cuo-

re, di nome Rowley ma non è andata come

sperava. Visto che Greg ei suoi amici non leg-

gono tanti libri, alla mamma di Greg viene in

mente un’idea stupenda: di fondare un club

per leggere i libri; ma a poco a poco tutti i

IL DIARIO DI UNA SCHIAPPA “VITA DA CANI” (di Jeff Kinney)

Pagina 9 Aldo Moro EXPRESS

LE STELLE

Ti vedo ma non ti

guardo,

ti sento ma non ti

ascolto.

Le tue dolci parole

Mi portano timore.

A CURA DI RANIERI 1^C

AFORISMI

Il silenzio non significa sempre sì.

A volte significa ‘sono stanca di spiegare

a persone a cui non importa di capire’.

Al giorno d’oggi,

le relazioni incominciano con un “mi piaci”

e finiscono con un “rimuovi dagli amici’”

la gente vede, sente, parla …

purtroppo vede male, sente poco e parla troppo.

Vado a scuola penso a te …

Vado alla lavagna penso a te …

Vado al posto e prendo tre.

Non ho tempo di odiare chi mi odia …

Sono impegnata ad amare chi mi ama …

Tanta voglia di crescere

Per poi accorgersi che rimanere bimbi

È la cosa più bella che ci sia.

A CURA DI MOUSHINE 1^C

IL TIMORE

RECENSIONI:

Riley non riesce ad accettare il cambiamen-

to e scappa. Nel frattempo, nel Quartier

Generale (ovvero il luogo della nostra mente

in cui nascono le emozioni), Gioia e Tristezza

vengono risucchiate da un tubo e finiscono

nella memoria a lungo termine. Insieme cer-

cano di ritornare al Quartier Generale anche

perché, in loro assenza, Rabbia, Disgusto e

Paura hanno preso il comando provocando una

serie di guai. Solo dopo un lungo viaggio Tri-

stezza e Gioia sono riuscite a ritornare nel

Quartiere Generale. Alla fine Gioia ha capito

che Tristezza sarebbe stata la salvezza di

Riley perché solo accettando la Tristezza

Riley inizia a compiere le scelte giuste per il

suo futuro.

Morale della storia: la Gioia è importante ma

anche la tristezza lo è! A CURA DI NDOME 1^C

Sulle verdi foglie

Ci sta il bruco con le voglie

Su un cespuglio tutto e’ in fiore

ci sono le api che fan rumore.

Da lontano nello stagno ci sono le rane,

che fanno il bagno.

Le campane suonano a festa

sento un grillo nella testa.

Nell’erba ci sono i grilli,

e i bambini che corrono arzilli.

I balconi sono in fiore,

Trasformano tutto in colore.

La primavera è arrivata

E finalmente son rinata!

A CURA DI GRITTI 1^C

E’ PRIMAVERA!

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ALDO MORO EXPRESS

Ciao, mi chiamo Mamadou, ho 11 anni e mi

sono appena trasferito in Italia. Ora vi

racconterò qualcosa di me: vivevo a Kaolack,

che è una città del Senegal abbastanza

vicina a Dackar. Ogni mattina andavo a

scuola alle otto. La mia scuola si chiamava

Immaculè e le materie che facevo erano:

matematica, lingua inglese, scienze, geogra-

fia e storia. La storia era la mia materia

preferita. Dopo la scuola giocavo a calcio

con i miei amici ma prima andavo dai nonni e

mangiavo un bel piatto invitante di Khie-

budjen (mmm, che buoni). Poi andavo a casa

e facevo i compiti. Subito dopo, mangiavo

Chiere e andavo a dormire. Quando mi sono

trasferito in Italia ho sentito nostalgia di

Kaolack! Mi mancano molto i miei parenti, la

scuola, gli amici.

A CURA DI MAMADOU E NDOME 1^B E 1^C

CULTURA E CULTURE: PAESI DI ORIGINE

tici; quello che mi è piaciuto particolarmente

era lo scivolo nel quale scorreva l’acqua. Un

altro posto che abbiamo visitato è stato

“Haveli”, un museo, nel quale viene rappresen-

tata l’India antica, ad esempio le sculture dei

contadini che lavorano la terra senza macchi-

ne, le donne che si occupano della casa e figli

che aiutano il padre. Inoltre alcune stanze

erano fatte di terra: nell’antichità infatti il

mattone costava troppo e gli uomini poveri, non

avendo soldi, costruivano case fatte di terra.

Questi erano i luoghi nei quali ho viaggiato: mi

manca l’India, spero di tornarci presto.

A CURA DI BALA 1^B

Aeroporto, bagagli, aereo vi faranno ricor-

dare un bel viaggio. Quest’inverno, nono-

stante l’anno scolastico fosse in corso, sono

dovuta partire per l’India, per partecipare

ad un matrimonio. In India ci sono molte

tradizioni diverse per celebrare un matri-

monio; uno di questi è lo “Jaggo”, un rito che

consiste nel celebrare la felicità cantando e

ballando il “Giddha”. Io e mia cugina abbia-

mo ballato tantissimo. Il secondo giorno ci

siamo recati in un ristorante, nel quale ab-

biamo ballato, scattato tante foto e cele-

brato i riti. In seguito siamo andati nel

“Gurudwa-ra” (tempio indiano) nel quale il

sacerdote leggeva il libro sacro e lo sposo e

la sposa gli giravano intorno sette volte.

Successivamente, siamo tornati al ristoran-

te e abbiamo celebrato il “Jaimala”, un rito

nel quale il ragazzo deve mettere una colla-

na di fiori alla ragazza e viceversa. Da quel

momento i due sono diventati marito e mo-

glie. Dopo questo rito si balla e si celebra

l’ultimo rito, ovvero il “Doli”, nel quale la

ragazza deve lasciare la propria famiglia e

recarsi a casa del marito. Dopo due, tre

giorni mio cugino, per farci piacere, ci disse

di andare a Hardy’s World, un grande parco

giochi. Ci siamo divertiti tantissimo, in que-

sto parco abbiamo visto tanti giochi acqua-

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C.

VIAGGIO IN SENEGAL

VIAGGIO IN INDIA

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ALDO MORO EXPRESS

VIGNETTE: IL MONDO DI TOBY

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 11

A CURA DI VECCHI 1^C

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ALDO MORO EXPRESS

ENIGMISTICA

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 12

Definizioni orizzontali

1.La capitale dell’Italia. 3.Lo si dà al cane. 7.Gara in centro.

8.Li usano le tessitrici. 9.Parente brutto della rana 12. Un

po’ di energia. 13.Vi si mette la mano quando c’è freddo.

16.Si muovono mangiando. 18.Si presentano al Festival di

Sanremo. 19.Meravigliato, stupito. 21.Religioso. 22.Vocali

nel patto. 23.Mezza esca.

Definizioni verticali

1.Introvabili. 2.Metallo prezioso per fare catenine. 3.Vocali

della notte. 4.Non la conosce l’amico fidato. 5.Prima di Ni-

cola sul calendario. 6.Noia in centro. 8.La regione con Fi-

renze. 10.Lo è chi ha lavorato tanto. 11.Precede a tavola la

carne. 14.Dieci per dieci. 15.Fine della trasmissione. 16. Si

lavano a vicenda. 17. Bisticcio. 18.Lo emette il passerotto.

20.Mezzo osso.

1 2 3 4 5 6

7 8

9 10 11 12

13 14 15

16 17

18

19 20

21 22 23

C O M P I T I I I R O R R E I

B A M B I N I R B I L I A B S

A U M A N I T A E E B U D I S

C A E U R S N L T T E N I D A

I C L A E N A O C D T I C E L

T A E A D V N C I E M O I L C

T L M T A N G S G P E N R L O

A A E G U H E I E I M I L E M

D M N U Q R S G S S O A O G P

I A T E P E N N A O R V C A A

D I A R I O I I M D I I A P G

C O R R I D O I I I A V L N N

I D E E E I D E S E R C I Z I

AGENDA EPISODI NOTE

ALUNNI ERRORI PAGELLE

BACI ESAMI PENNA

BAMBINI ESERCIZI PRESIDE

BIDELLE GIOVANI QUADER-

NI

CALAMAIO GUERRE RADICI

CAMPIONI IDEE RETTORE

CLASSI IMPEGNO RIUNIONI

COMPAGNI INSEGNANTI SCOLARI

COMPITI LAVAGNA SEDIE

CORRIDOI LIBRI TEMI

DIARIO LOCALI TURNI

DIDATTICA MAESTRI UMANITÀ

ELEMENTARE MEMORIA

IL CRUCIVERBA

IL CRUCIPUZZLE della scuola

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ALDO MORO EXPRESS

ENIGMISTICA

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 13

IL CRUCIPUZZLE scientifico

A R T E R I E I

M A F O R T S N

R R T T T I I O

O O A I S T R I

F C T T V T C Z

O A O T N A A A

P L N E E B C S

E M C M R P I L

R A T U O O L U

I M R L M M A P

C E M O U P R A

A D U V R A T Z

R I S G I R I M

D A C O N E M E

I S O N M A L M

O T L R C O S B

S I O I V L I R

E N N L I E N A

P O A N E V N N

C V E R O M A E

Chiave – (5-11)Il cuore… può avere……………………………………….

AMORE-ANNI MUSCOLO

ARTERIE NORME

ATRI PERICARDIO

BATTITI PESO-PETTO

CALMA POMPARE

CAVITA’ PULSAZIONI

CENTRO RUMORE

CONICA SANGUE

FORMA SISTOLE

MEDIASTINO VALVOLE

MEMBRANE VELO-VENA

MITRALICA VOLUME

D E C R I S T O F A R O M L Q D

E U L E U N A M I K B N A Q C D

S N E Q D E I T E T R I R E A E

I V M A M O T R E G E C K L L D

R W I S L E O N A R D O I O W I

E M L B O L T T A V U L R G H V

E V I C A I E M I F A E R D N A

A R A I H C I C G W N I A X O D

I F N G S L T P R Z E E G F B M

R O O L V U U I O A G C B A X Z

S E H I E O O C I B B U B B D Z

M E A O V S F E G U A M G I F X

Q Q I N A V E I P I E T R O Z B

R A L E H C I M O S T O S I D W

O G A L L F D Y A R I W I A N B

R N P I M K F D O A E D M I G L

IL CRUCIPUZZLE dei nostri nomi ( 2^ B)

ANDREA BARCELLA BENFANTE

BUBBICO CHIARA CIGLIONE

DALILA DAVIDE DECRISTOFARO

DESIREE EMILIANO FABIO

FACOETTI FIORE GIAVARINI

GIORGIA IKRAM KEROLAIN

LEONARDO LIONEL LORENZO

MANUEL MICHELA MILVIA

MOSTOSI NICOLE NOHAILA

PIETRO PIEVANI REDUANE

SEMAA SONIA SVEVA

TENTI

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ALDO MORO EXPRESS

L’orso polare è uno degli animali più a rischio d’estinzione del pianeta, insieme

all’orso bruno, al lupo, alla lince iberica e al gipeto. L’orso polare si trova in Rus-

sia, in Groenlandia e in Svalbard, è a rischio d’estinzione soprattutto per i cambiamenti

del clima. Le 19 specie di orsi polari che abitano l’artico dal Canada all’Alaska (Stati Uniti),

dalla Russia alle Svalbard (Norvegia), fino alla Groenlandia (Danimarca), sono per gran

parte del loro tempo vicino alle banchise o ai loro margini, alla ricerca di cibo per nutrirsi.

Il livello dei gas serra nell’atmosfera sta aumentando, ciò vuol dire che sta avvenendo un

surriscaldamento globale; infatti negli ultimi anni la formazione dei ghiacciai all’avvicinarsi

dell’inverno è sempre più in ritardo, per questo gli orsi polari hanno sempre meno tempo

per procurarsi cibo. Molti orsi infatti trascorrono primavera, inverno, autunno ed estate

alle banchise, dove è più semplice trovarne. Quando il ghiacciaio inizia a sciogliersi, molti

orsi restano sui frammenti di ghiaccio galleggianti, mentre altri raggiungono la terra fer-

ma, sfruttando il grasso che hanno

per sopravvivere. La fitta pelliccia

dell’orso polare è costituita da peli idrorepellenti ed essa nasconde una pelle nera,

ideale per assorbire i raggi del sole artico. L’orso polare si è adattato alla vita del

nord, dove le temperature sono rigidissime: non superano i 10° durante l’estate e

scendono anche a -30° d’inverno, per questo l’habitat preferito di questo animale è

il ghiaccio, dove trascorre la maggior parte del suo tempo, cacciando e riproducen-

dosi. I maschi adulti di orso polare possono misurare dai 200 ai 250 cm di altezza, e

possono pesare dai 400 ai 600 chilogrammi, mentre le dimensioni delle femmine

sono circa la metà. Secondo me, per non mettere più a rischio d’estinzione queste

specie di animali, bisognerebbe smettere di cacciarli e diminuire l’utilizzo dei gas

serra per evitare il surriscaldamento globale. Apprezzo molto le associazioni che

salvano gli animali in generale, come l’ ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che ogni giorno “lotta” per salvare gli animali di ogni spe-

cie. Molti pensano che sia stupido fare un album con una raccolta di figurine solamente per salvare gli animali ma secondo altre persone, è

una cosa molto importante, perché comunque stai contribuendo a dare un aiuto al pianeta e quando sentiranno pronunciare la frase: “grazie

a voi abbiamo potuto salvare molte specie a rischio d’estinzione”, si sentiranno orgogliosi di aver aiutato questi animali.

A CURA DI MANZONI 1^C

“I NOSTRI AMICI ANIMALI”

Pagina 14 Aldo Moro EXPRESS

Il mio coniglio si chiama Pepe ed è molto

furbo e vivace. Ha un pelo di color noccio-

la, ha la cresta e le orecchiette sempre

una su e l’altra giù. Quando me l’hanno

regalato, subito gli ho preso una mini vil-

letta di legno perché a lui piace sgranoc-

chiare il legno. Lo lascio libero per la casa

perché non mi fa i suoi bisogni in giro; lui

si lascia accarezzare ma se lo prendi dal

fondo schiena si allunga e fugge via, invece

se lo prendi dalle orecchie lui si lascia

prendere in braccio. Tutte le sere dopo

cena viene sempre sotto al tavolo e inizia a

tirarmi il pigiama. I difetti di Pepe sono

che odia i fili, le sedie di legno, i nastrini e

le foglie delle piante. Una sera ero a letto

e avevo lasciato aperta la porta della mia

camera e sento le zampe, allora mi sono

alzata a vedere dove era ed era sopra

l’altro letto, quindi ho chiuso la porta e

l'ho lasciato in camera mia; però io non

avevo pensato che lui potesse granocchia-

re tutti i fili della corrente, allora dopo un

po’ sento a cadere qualcosa e vedo che lui

era sul comodino e aveva sgranocchiato

tutto il filo della lampada.

Io a Pepe voglio tanto bene, anche se lo

vedo raramente perché i miei genitori lavo-

rano fino tardi e io sono sempre da mia

nonna. Io una volta volevo portare Pepe da

mia nonna dove c’era il suo cane Laki però

non sapevo che i cani e i conigli si odiano,

allora ho sentito Pepe sbattere le zampe

anteriori come segno di pericolo e Laki

invece iniziò ad avvicinarsi a me annusando-

mi ed a saltarmi addosso, quindi ho dato il

coniglio a mia mamma che l'ha portato a

casa. Pepe è l’unico dei fratelli che ha il

pelo diverso dai gli altri. Ora mostrerò

Pepe, Laki, la sua villetta e i suoi fratelli.

A CURA DI BENTI 1^B

L’ESTINZIONE DELL’ORSO POLARE

IL MIO CONIGLIO: PEPE

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ALDO MORO EXPRESS

Oggi vi parlerò del mio migliore amico, il coniglio. Questo buffo animaletto mol-

to dispettoso di colore bianco e nero e si chiama Fulmine. Ha una macchia nera

sull’ occhio destro e le zampe sono due nere e due bianche, con una coda candi-

da di colore bianco e una macchia nera al centro. Fulmine è un coniglio di razza

nana. Esistono altri tipi di conigli, ad esem-

pio il coniglio a cresta di leone che ha corna

di capricorno. Fulmine è una bestiola molto

carina: quando lo lascio andare nel giardino

salta come un matto, però poi quando lo chia-

mo si fa prendere per farsi mettere in gab-

bia. Nell’ ultima settimana fa un po’ il cattivello perché non si lascia prendere e

ti morsica ogni tanto. Il mio coniglio l’ha trovato il papà di un mio amico in un

cantiere e ha chiesto chi lo voleva, ma tutti quanti dicevano che se lo portavano

a casa se lo cucinavano con le patatine fritte, allora il papà di Luca ha chiesto a

sua moglie se per caso voleva un coniglio e lei gli ha risposto che andava bene e

l’ha portato a casa; la sera, quando il papà del mio amico è arrivato a casa, mi è

venuto a chiamare e abbiamo deciso il nome insieme e l’abbiamo chiamato Ful-

mine, poi Luca mi ha chiesto se volevo essere la padroncina di Fulmine e io gli ho

risposto che andava bene per me e allora sono diventata la sua padroncina. Il

mio coniglio mangia un sacco di cose, ad esempio il suo mangime, le carote. (ma

non troppe perché sta male), la lattuga e la mela secca.

A CURA DI MARENZI 1^C

“I NOSTRI AMICI ANIMALI”

Pagina 15 Aldo Moro EXPRESS

IL MIO TORO: E.T.

L’animale che accudisco è il toro, mi è arrivato due

anni fa, quando avevo otto anni; il mio toro ha 4 anni

e si chiama Eti perché dietro le sue orecchie aveva

inciso le lettere “ E T”. Quando mi avevano regalato

il toro, la mia prima sensazione è stata la paura, per-

ché temevo che se fosse uscito dal recinto mi avreb-

be fatto male. Poi mi è passata perché sapevo che

non mi avrebbe fatto niente. Il mio toro pesa circa

600kg, è alto 140cm circa ed è di colore nero con una

macchia sulla coda.

Gli piace mangiare

soprattutto il fieno

e la farina di grano.

Quando mi voglio

divertire vado nella

stalla del mio toro,

perché tante volte salgo sul fieno così mi rilasso e

intanto il toro mi guarda e mangia. Mio zio, che è

esperto di tori, mi ha detto che quando era piccolo i

maschi e le femmine venivano separati, invece alcuni

dicono che avere un toro porta anche fortuna.

A CURA DI VECCHI 1^C

IL MIO CONIGLIO: FULMINE

Nella razza Sheltie il mantello è lungo come nella razza peruviana, ma cresce all'indietro lascian-

do scoperto il musetto dell'animale; ha una notevole quantità di pelo, grosso e lucido, soprattutto

ai lati e sulle guance. Mantello liscio, lungo fino alle zampe, morbidissimo e color ambra con rifles-

si biondi sul dorso, due simpatici occhietti neri sempre attenti e curiosi, sempre allegro e gioche-

rellone. Ama brucare erba in piccole quantità nel prato. Io adoro, durante le lunghe giornate

d’estate, accarezzarlo in giardino e farlo divertire con i suoi giochini. Mi piace tanto prenderlo in

braccio ogni giorno per accarezzarlo e ascoltare le sue dolci fusa. Goldie si ciba esclusivamente

di frutta e verdura, i suoi ortaggi preferiti sono: lattuga, radicchio rosso, erba del prato o dei campi, basilico, prezzemolo, salvia, alloro,

carote, sedano, fragole, pera, ciliegie, arancia e mela . Goldie proviene da sant’ Omobono Imagna e l’abbiamo acquistato da un veterinario

che gestiva un allevamento di porcellini d’india nella sua fattoria. Giunti a destinazione ci trovammo di fronte a centinaia di porcellini d’india

e non sapevamo proprio come avremmo potuto fare una scelta, ma fummo attratti da un porcellino d’india diverso dagli altri sia come aspet-

to che come carattere. Chiedemmo di poterlo vedere più da vicino. Nel 2013 Goldie aveva solo quattro mesi ed io lo presi in braccio e capii

subito che era lui che cercavamo. Nel frattempo mio fratello aveva già pensato al nome: “Goldie”, che significa dorato. Esattamente come il

colore del suo mantello. Da quel momento Goldie non tornò più nella sua piccola gabbia ma fu accolto da noi, nella nostra casa dove avevamo

già organizzato la sua stanzetta e la sua gabbia personalizzata. A CURA DI MANCORI 1^ B

IL MIO PORCELLINO D’ INDIA: GOLDIE

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ALDO MORO EXPRESS

LUDOLINGUISTICA

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 16

TUTTI POETI CON FIBONACCI

Sapendo che la serie Fibonacci è una progressione numerica (0-1-1-2-3-5-8-13) in cui ogni numero è la somma dei due pro-

cedimenti, utilizzatela come regola matematica per comporre versi. Scrivete un componimento poetico in cui ad ogni nume-

ro corrispondono le equivalenti parole (per ogni verso).

PRIMO COMPONIMENTO

Ciao,

ciao,

come va?

bene La La.

Cosa fai oggi di bello ?

Faccio tante cose come giocare sempre al trotterello.

Anche a me piace molto giocare al trotterello perché è troppo troppo bello.

SECONDO COMPONIMENTO

Piccolo

piccolo

come LoLò

è lo stupidino

che non ha un fratellino

noi insieme giochiamo a rincorrerci come dei pazzoidi

anche se cadiamo noi insieme ci rialziamo aiutati dai nostri cari amici stramboidi.

La Filastrocca dei personaggi improbabili (realizzata con la scacchiera)

Una tigre nuotava nel laghetto

quando un gatto la raggiunse su un traghetto.

Un bambino biondo e assai carino

correva nel prato con il suo cagnolino.

In fondo all’angolo più acuto

c’era un orsetto muto.

Poi, una splendida Barbie animata

allegramente faceva una passeggiata.

Nell’erba rimase abbandonato un astuccio sporco

per fortuna lo raccolse l’amico Orco.

A CURA DI GREWAL E BALA 1^C E 1^B

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ALDO MORO EXPRESS

La prima volta che sono arrivata davanti al cancello di scuola ero da sola perché cono-

scevo solo Bryan e Emma, ma loro non c’erano. Poi sono arrivati altri alunni della mia

stessa età e c’era una ragazza che era lì da sola, allora io mi sono fatta avanti e le ho

chiesto se voleva fare amicizia: lei ha accettato e ora dopo tutto siamo ancora amiche.

A metà anno scolastico con me c’è stato un problema: infatti ad alcuni compagni non

andavo bene perché dicevano che con il mio comportamento facevo litigare persone che

erano amiche già dall’infanzia, però da quei pochi alunni che si lamentavano alla fine mi

hanno dato addosso tutti. I miei compagni hanno dunque pensato di prepararmi una

“lettera di cambiamento entro 3 settimane,” che conteneva le seguenti indicazioni:

-non litigare più con gli altri

-non parlare alle spalle di altri

-rispettare gli altri

Io in quel momento se avessi avuto una pala mi sarei scavata una fossa e sarei sprofondata sottoterra. Dopo una settimana ho cercato

di cambiare un po’ ma non so se dal punto di vista dei miei compagni ero cambiata abbastanza. Dopo tre settimane ho fatto un passo

avanti e ho iniziato a scusarmi con loro. Ora vado d’accordo con quasi tutti: un po’ mi hanno fatto soffrire, ma mi rendo conto che senza

il loro aiuto non ce l’ avrei fatta.

A CURA DI BENTI E RAPIS 1^B

ADOLESCENTI ALLO “SBARAGLIO”

Pagina 17 Aldo Moro EXPRESS

LE DINAMICHE DI CLASSE

COSA DICONO LE RAGAZZE... Noi ragazze spesso veniamo paragonate a delle Barbie che sorri-

dono sempre, simpatiche, dolci, tenere e carine (fisicamente), ma

vi possiamo assicurare che dopo aver letto questo articolo cambie-

rete opinione. Di sicuro siamo molto complicate, quando qualcuno ci

chiede qualcosa e rispondiamo di “sì”, spesso significa “no” e vice-

versa. Siamo molto competitive, la maggior

parte delle volte si litiga perché magari

una va in giro a far vedere che ha il voto

più alto, o che piace al ragazzo più bello

della classe, insomma alla fine ce ne dicia-

mo di ogni e ci può essere la litigata che

dura un giorno e quella che dura un mese.

Le liti tra ragazze nella nostra classe si

verificano spesso in palestra durante le

partite di palla prigioniera, ad esempio

quando si dice: ”io non prendo te, tu non prendi me”, poi non si

rispetta il patto e si litiga per delle cavolate. Solitamente, quando

una ragazza di maggiore età passa davanti ad una più piccola, si

sente superiore. Spesso all’interno della

classe si creano dei piccoli gruppi formati

da ragazze solidali e che difendono i com-

pagni più fragili, mentre altri gruppi sono

formati da ragazze che si sentono superio-

ri e fanno le prepotenti peggio dei maschi!

Speriamo che ora abbiate capito che le

ragazze spesso non sono come dimostrano

di essere.

A CURA DI BALA E MANZONI 1^B E 1^C

COSA DICONO I RAGAZZI... In tutte le classi ci sono persone che vanno d’accordo ed altre invece

che non si sopportano; alcune addirittura erano amiche fin dalle ele-

mentari per poi scoprirsi acerrime nemiche alle medie. Ma come av-

viene tutto ciò? A volte queste dinamiche si creano a causa di amici,

altre volte invece a causa del maggior peso che i voti sembrano assu-

mere alle medie. Spesso, questi nodi vengo-

no al pettine durante l’ora di ginnastica,

quando si gioca a palla prigioniera, forse

perché tutti pensano che il nostro profes-

sore sia più tollerante. Un elemento della

nostra classe, ma non solo lui, ha il vizio di

prendere in giro, provocare o proporre

sfide che non riesce a vincere. Molti di noi,

dicono sempre di non dargli ascolto, ma

secondo la mia opinione è praticamente

impossibile, perché se si ignora continua con offese ben più gravi.

Indovinate un po’ dove succedono queste cose? Esatto, nello spoglia-

toio della palestra, solitamente in quello maschile. Durante l’ultima

gita, però, io e lui abbiamo discusso questo

fatto, e siamo giunti ad un chiarimento. La

mia questione è risolta, mentre i miei amici

devono ancora fare pace con lui. Tra maschi e

femmine è questa la differenza: noi le cose le

risolviamo in qualche modo, magari a botte o a

insulti, ma alla fine trovando una soluzione. Le

femmine invece si trascinano la lite anche per

diversi mesi, perché non sono capaci di dirsi

le cose in faccia!

A CURA DI HOTU 1^C

Page 18: Aldo Moro EXPRESS - iccalcinate.edu.it...dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli di vetro. SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale

ALDO MORO EXPRESS

Si trova scritto in molti articoli (ed è un opi-

nione comune) che il telefonino peggiora la

vista, l’udito oppure che ti può causare gravi

dipendenze e a volte ti serve per colmare

paure o insicurezze. Alcune di queste cose

sono vere per metà mentre altre sono del

tutto false. Per esempio non è vero che i tele-

foni hanno un impatto negativo sui ragazzi,

anzi, riesci a fare nuove conoscenze tramite i

social o a rafforzare amicizie sia a distanza

che in vicinanza; inoltre la tecnologia degli

smartphone può essere funzionale ad un uti-

lizzo didattico, come avviene ad esempio al

Liceo Scientifico Lussana, dove sono utilizzati

i tablet al posto dei libri. Certi ragazzi, però,

fanno un uso eccessivo del telefono e questo

fa temere che essi diventino un elemento di

distrazione: a questo si può ovviare fissando

alcune semplici regole, come impostare una

fascia oraria di utilizzo oppure limitarlo

all’uso scolastico. La cosa che non riesco a

capire è perché si facciano tante storie que-

sti smartphone: in fondo il mondo si è

sempre evoluto. Pensiamo per esempio

all’invenzione della stampa e questo ciclo

si ripeterà per sempre perché il progres-

so è nell’ordine delle cose. Forse il pro-

blema è che sono gli adulti ad avere paura

delle nuove tecnologie, perché non le

sanno usare, e d’altro canto noi che le

sappiamo usare non sappiamo spesso come

comportarci: allora forse dovremmo colla-

borare, noi mettendoci le competenze da

SMARTPHONE A SCUOLA: SÌ O NO?

Pagina 18 Aldo Moro EXPRESS

Tra gli adolescenti, i soggetti più compulsi-

vi si sono dimostrate le ragazze che si

lasciano coinvolgere dai messaggi delle

chat e l’ansia di controllarli danneggia il

loro rendimento scolastico. Uno studio,

però ha dimostrato che allontanarsi per

una settimana, o più, dal proprio smartpho-

ne, porterebbe, chi ne fa uso, a non sentir-

ne più la mancanza in quanto si sforzereb-

be di trovare delle soluzioni alternative per

affrontare la giornata. Sicuramente emer-

gerebbero alternative anche più produtti-

ve, perché alla fine non siamo noi a essere

dipendenti dai telefoni, ma è esattamente

il contrario!

Telefoni a scuola… Per quanto

riguarda l’uso dei telefoni a scuola, ogni

istituto ha delle proprie regole, infatti per

esempio il nostro regolamento scolastico

cita che: “E’ fatto divieto di introdurre

telefoni cellulari nell’Istituto Scolastico,

se non previa specifica richiesta della fa-

miglia. In questi casi, gli alunni dovranno

consegnare il proprio telefono, al momento

LE RAGIONI DEL SÌ

LE RAGIONI DEL NO [Continua da pag 1]

dell’ingresso a scuola, ai Collaboratori

Scolastici, i quali depositeranno gli stessi

nella cassaforte della scuola per la neces-

saria custodia. I telefoni saranno ripresi

in consegna dagli alunni al momento

dell’uscita.” Io penso che la regola del

nostro Istituto sia giusta, perché il tele-

fono a scuola sarebbe solo una fonte di

distrazione continua… Se ne può benissimo

fare a meno!!!

Demenza digitale…

La tecnologia è sinonimo di futuro e sem-

pre più spesso sentiamo parlare di born

digital, ossia “nativi digitali”, riferendosi

alla generazione attuale che, con queste

tecnologie, ha a che fare fin dalla nascita

e spesso le padroneggia molto meglio degli

adulti di riferimento. In America si è arri-

vati progressivamente all’abbandono del

corsivo, considerata una scrittura antiqua-

ta e scomoda: lento da scrivere e difficile

da capire, infatti nelle scuole libri e qua-

derni iniziano a cedere il passo a dispositi-

vi elettronici. Perciò l’uso sempre più mas-

siccio di tablet, smartphone e computer

sia a scuola che a casa, inizia a far cresce-

re preoccupazioni di “demenza digitale” e

gravi danni neurologici nei bambini. Molti

studi infatti affermano che la tecnologia

può avere effetto negativo sull’istruzione

e che la scrittura a mano migliora

l’attenzione e la capacità di lettura e po-

tenzia l’apprendimento.

A CURA DI MANCORI 1^B

nativi digitali, loro l’esperienza e il senso

di responsabilità che spesso a noi manca.

A CURA DI RANIERI 1^ C

LIBERI DAI

CELLULARI ! ! ! !

Page 19: Aldo Moro EXPRESS - iccalcinate.edu.it...dei ciondoli, le seconde dei cubi e le terze degli anelli di vetro. SAGGIO MUSICALE: Adesso arriva la parte divertente, il saggio musicale

ALDO MORO EXPRESS

La Calcinatese è scarsa: ma questa non è una novità… Sabato scorso ci

siamo ritrovati al campo di Calcinate all’ una e 45 e siamo partiti alle 2.

Giunti al campo di Albano abbiamo atteso la squadra avversaria. Abbia-

mo fatto l’allenamento a piacere. Iniziata la partita abbiamo incomincia-

to noi a tirare la palla, ma ce la rubavano sempre e la tiravano in porta.

Alla fine abbiamo fatto solo un gol mentre loro ne hanno segnati ben 9!!

La colpa però non è del tutto del portiere (cioè mia) perché la difesa

era tutta spostata in avanti e quelli di Albano erano veloci come un

Freccia Rossa. Alla fine riuscivano a centrare sempre l’incrocio dei pali.

Io ci provavo, ma senza difesa non ho avuto scampo! Speriamo vada

meglio la prossima volta!!

A CURA DI BASSANI 1^B

La Champions League

è un torneo di calcio

che si svolge tutti gli

anni in tutta l’Europa.

La coppa della Cham-

p ions è fatta

d’argento. Dopo la

finale sul trofeo viene

inciso il nome della

squadra vincitrice. La

Champions 2015 è

stata vinta dalla FC

BARCELLONA, contro

la JUVENTUS per 3-1. Quest’anno sono state qualificate le squadre:

ATLETICO MADRID, REAL MADRID, MANCHESTER CITY, BAYER

MONACO per quarti di finali. Il BARCELLONA è stato squalificato

dall’ATLETICO MADRID, perché L’ATLETICO MADRID aveva capito la

strategia del BARCA, dopo la sconfitta dei quarti di finali della Cham-

pions League la FC BARCELLONA ha cambiato la strategia e per questo

è riuscita a vincere 8-0 contro il DEPORTIVO, 6-0 contro il VILLERE-

AL,2-0 contro BETIS e 5-0 contro ESPANYOL e 3-0 contro GRANA-

DA. Il pallone della Champions League viene cambiato ogni anno. La fina-

le della Champions League che si è svolta il 28 MAGGIO allo stadio SAN

SIRO è stata trasmessa da tutti i canali di sport. È stata una specie di

derby: infatti si sono scontrate l’ATLETICO MADRID con il REAL MA-

DRID: alla fine ha vinto il REAL ai rigori con uno strepitoso gol di Cri-

stiano Ronaldo. Quest’anno sono stati loro a sollevare la celebre “Coppa

dalle grandi orecchie”.

A CURA DI MANJOT 1^B

SPORT: IL CALCIO

Anno 1. Numero 3. a cura della classe 1^B e 1^C. Pagina 19

LA CALCINATESE “EL PIBE DE ORO” MARADONA

Diego Armando Maradona è un ex calciatore argentino, nato

a Lanùs il 30 ottobre 1960 nella periferia di Buenos Aiers.

Fin da bambino ha sempre amato e giocato a calcio, come

tutti gli altri bambini della periferia. Gran parte della sua

giornata, la trascorreva giocando a pallone. E grazie ai piccoli

spazi in cui era costretto a giocare, tra macchine, passanti e

trasporti, egli imparò a manovrare la palla in modo magistra-

le. Era già un mito per i suoi amici e così iniziarono a chiamar-

lo “el pibe de oro” (il ragazzo d’oro). Verrà chiamato così

anche quando diventerà una celebrità. Ben presto passa a

praticare il calcio a livello professionistico: all’inizio, entra a

far parte dei “Argentinos Juniors” poi nei “Boca Juniors”.

Grazie alle sue capacità, già a 16 anni è stato scelto per en-

trare nella nazionale Argentina. Da allora prende il volo la sua

carriera, che tuttavia non è stata tutta rosa e fiori: insieme

alla fama e alla ricchezza, sono arrivate le tentazioni, per le

donne, la “vida loca” e soprattutto la droga: infatti è risulta-

to 2 volte positivo a un test antidoping, ma a fregarlo è so-

prattutto lei, la “polvere degli dei”. La cocaina... E da quel

momento è solo una lunga, rapida discesa, costellata di scan-

dali. Sempre a causa degli eccessi, l’ex “pibe de oro” arriva a

pesare 127 chili e deve ricorrere ad un bypass gastrico per

rientrare in forma. Nel 2014 Maradona sostiene Fidel Castro

nella sua battaglia politica (l’aveva conosciuto all’inizio del suo

tentativo di riabilitazione dalle droghe, trascorso per

l’appunto a Cuba), ma già in precedenza aveva spreso ammira-

zione per il presidente venezuelano Hugo Chavez e per Erne-

sto “Che” Guevara. Resta un personaggio controverso e per

molti versi affascinante: episodi particolarmente “gustosi”

della sua vicenda sono il famoso “gol di mano” contro

l’Inghilterra nei mondiali del Messico nel 1986 (Maradona

disse che era stata la “mano de Dios” a segnare, per via della

contesa tra l’Argentina e l’Inghilterra per il possesso delle

isole Falkland), o, nella stessa partita, lo “slalom” pazzesco

che nemmeno il cronista sportivo Viktor Hugo Morales era

riuscito a rendicontare per quanto era stato rapido (60 me-

tri in 10 secondi, saltando 5 avversari!), se non con un “ta-ta-

ta-ta-ta-ta... Goooooool... “.

A CURA DI DIALLO E REDA 1^C

A CHI PIACE LA CHAMPIONS?


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