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Alessi: un’impresa virtuosa al servizio della comunità · • Social Intelligence: piattaforma...

Date post: 18-Jun-2020
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di Francesco Chiappetta I continui richiami di Confindustria ad una azione di Governo che operi concretamente per risollevare l'economia nazionale in profonda crisi chiedono un cambiamento profondo non solo alla Politica ma a tutti i cittadini. I dati sulla crisi della produzione (-15% dell'indu- stria manifatturiera in cinque anni), la disoccupa- zione, in special modo giovanile e l'inarrestabile crescita del debito pubblico necessitano di un inter- vento globale, in cui ciascun italiano apporti il suo contributo. Si deve tornare al tempi della Ricostru- zione, quando il senso di appartenenza alla comu- nità era il sentimento prevalente in tutti: dai politici agli industriali, dai lavoratori agli insegnanti. Tutti uniti per il bene comune: questo ha reso possibile il boom economico della fine degli anni Cinquanta. Oggi solo qualcuno inizia a rendersi conto che si deve cambiare: osservando, ad esempio, che impo- verire il Paese fa perdere le elezioni, che dissan- guare la classe media provoca la contrazione dei consumi interni e del Pil. E' dal mondo degli imprenditori che vengono i pri- mi segni di una nuova sensibilità. E' il caso di A- lessi, leader del Made in Italy per gli oggetti di de- sign, che reagisce alla riduzione del mercato non chiedendo la cassa integrazione, ma pagando i suoi operai per svolgere attività "utili" alla comunità locale: imbiancare le scuole, aiutare gli anziani e i disabili. Attività per le quali il Comune non aveva fondi, e che invece ora potranno essere realizzate; mentre gli operai potranno continuare a percepire il loro stipendio, lavorando al servizio della comuni- tà. Un esempio virtuoso, che invita a riflettere su come ciascuno può impegnarsi per il futuro dell'I- talia. Anno 7 - N. 12 6 giugno 2013 EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa Direttore responsabile Francesco Chiappetta - ISSN 2282-1139 INDICE INDICE INDICE INDICE Alessi: un’impresa virtuosa al servizio della comunità ISTITUZIONI Alemanno ascolta i giovani: dialogo su proposte giovanili IMPRESE Appello al nuovo governo: "Non dimenticate le startup" SOCIAL MEDIA L’esperienza BEWE al Barcamp della rete degli innovatori E-COMMERCE E-commerce: anche il fashion è digital
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di Francesco Chiappetta

I continui richiami di Confindustria ad una azione di Governo che operi concretamente per risollevare l'economia nazionale in profonda crisi chiedono un cambiamento profondo non solo alla Politica ma a tutti i cittadini. I dati sulla crisi della produzione (-15% dell'indu-stria manifatturiera in cinque anni), la disoccupa-zione, in special modo giovanile e l'inarrestabile crescita del debito pubblico necessitano di un inter-vento globale, in cui ciascun italiano apporti il suo contributo. Si deve tornare al tempi della Ricostru-zione, quando il senso di appartenenza alla comu-nità era il sentimento prevalente in tutti: dai politici agli industriali, dai lavoratori agli insegnanti. Tutti uniti per il bene comune: questo ha reso possibile il boom economico della fine degli anni Cinquanta. Oggi solo qualcuno inizia a rendersi conto che si deve cambiare: osservando, ad esempio, che impo-verire il Paese fa perdere le elezioni, che dissan-

guare la classe media provoca la contrazione dei consumi interni e del Pil. E' dal mondo degli imprenditori che vengono i pri-mi segni di una nuova sensibilità. E' il caso di A-lessi, leader del Made in Italy per gli oggetti di de-sign, che reagisce alla riduzione del mercato non chiedendo la cassa integrazione, ma pagando i suoi operai per svolgere attività "utili" alla comunità locale: imbiancare le scuole, aiutare gli anziani e i disabili. Attività per le quali il Comune non aveva fondi, e che invece ora potranno essere realizzate; mentre gli operai potranno continuare a percepire il loro stipendio, lavorando al servizio della comuni-tà. Un esempio virtuoso, che invita a riflettere su come ciascuno può impegnarsi per il futuro dell'I-talia.

Anno 7 - N. 12

6 giugno 2013

EDITORIALEEDITORIALEEDITORIALEEDITORIALE

E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa

Direttore responsabile Francesco Chiappetta - ISSN 2282-1139

INDICEINDICEINDICEINDICE

Alessi: un’impresa virtuosa

al servizio della comunità

ISTITUZIONI

Alemanno ascolta i giovani: dialogo su proposte giovanili IMPRESE

Appello al nuovo governo: "Non dimenticate le startup"

SOCIAL MEDIA

L’esperienza BEWE al Barcamp della rete degli innovatori E-COMMERCE

E-commerce: anche il fashion è digital

n. 12 - 6/6/2013 2

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Marilena Giordano

Nei giorni scorsi l'Associazione "Giovani per Ro-

ma", nell'ambito dell'iniziativa "Ripartiamo da

Roma", ha presentato le proposte elaborate dai giovani romani - mediante un contest che è durato diversi mesi - al Sindaco di Roma Gianni Ale-

manno, che ha risposto punto per punto alle ri-

chieste avanzate. Un incontro proficuo, in cui il Sindaco Alemanno ha mostrato interesse ed atten-zione, concludendo che "Il fatto che dei giovani riescano a prendere delle iniziative così importanti

per il futuro della città è una cosa molto significa-

tiva perchè dimostra che si possono fare delle pro-

poste intelligenti senza scadere nell' antipolitica

Tutti i temi da loro toccati sono nel programma del

centrodestra a partire da quello della sicurezza". Nell'occasione, il Sindaco ha anche annunciato la futura costruzione di un nuovo Ostello della Gio-ventù e il varo di convenzioni per "per consentire agli studenti universitari di avere agevolazioni che

semplifichino loro la vita". Non è nota invece la posizione degli altri candidati, poiché, come ha spiegato uno dei rappresentanti di "Giovani per Roma", "Volevamo consegnarle an-

che agli altri candidati ma non sono venuti''. Quindi, mentre gli altri candidati hanno rifiutato

di incontrare il gruppo di Giovani per Roma per ascoltare le loro istanze, il Sindaco Alemanno ha invece accettato un confronto costruttivo sui temi più importanti per i cittadini romani, dimostrando uno stile vicino alla popolazione che ha contraddi-stinto il suo mandato.

www.giovanixroma.org www.ripartiamodaroma.it

ISTITUZIONIISTITUZIONIISTITUZIONIISTITUZIONI

Alemanno ascolta i giovani:

dialogo su proposte giovanili

n. 12 - 6/6/2013 3

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

www.giovanixroma.org www.ripartiamodaroma.it

ISTITUZIONIISTITUZIONIISTITUZIONIISTITUZIONI

Alemanno ascolta i giovani:

dialogo su proposte giovanili

n. 12 - 6/6/2013 4

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Francesca Vespignani

È stato un appello accorato, quello rivolto da Italia Startup al nuovo Governo Letta il 14 maggio scor-so, il giorno dopo il ritiro in abbazia, a conferma della totale disponibilità da parte dell’Associazione a collaborare sul piano della creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Italia Star-tup considera in tal senso fondamentale la prosecu-zione di quanto avviato dal precedente Governo tecnico in tema di startup: non solo proteggere un settore in fase di forte affermazione in Italia e in tutto il mondo, ma anche cambiare e rinnovare la mentalità del nostro Paese. “Il mondo sta cambiando in modo drammaticamen-te veloce. –Ha commentato Riccardo Donadon, Presidente di Italia Startup- L’innovazione si sta diffondendo a un ritmo non prevedibile e non è solo di natura tecnologica, ma anche sociale. Sta riguardando il dna stesso della nostra società. Que-sto processo sta creando opportunità immense, mai viste prime, soprattutto per i giovani ed è fonda-mentale quindi far prendere loro coscienza dell’importanza del ruolo che possono giocare nel-la corsa verso la digitalizzazione che si sta vivendo in ogni settore. Mai come oggi i giovani sono un asset fondamen-tale proprio per la loro naturale predisposizione

verso le tecnologie digitali e verso l’utilizzo dei media sociali. Mai come in questo momento la cri-si sta portando le aziende a cercare nuovi modelli di business, aprendole a sperimentazioni innovati-ve. La parola chiave è contaminazione. Tra modelli tradizionali e modelli innovativi. E questi ultimi sono spesso frutto del lavoro di tante startup pre-senti sul territorio italiano. Le aziende consolidate, di settori maturi, soprattutto del Made in Italy, sono chiamate a investire in startup.” “Ma per fare questo, ha poi proseguito Donadon, bisogna creare le condizioni per chi vuole investire, siano esse imprese o investitori. Il precedente Go-verno ha fatto un ottimo lavoro, ma, per motivi di tempo, non l’ha portato a termine. Italia Startup ha dato una mano importante per impostare i provve-dimenti poi inseriti nella cosiddetta Legge “Crescita 2.0”. Ora bisogna dare attuazione con urgenza. Il mondo industriale e finanziario, startup incluse, attendono segnali concreti dal nuovo Go-verno per riportare alla ribalta un tema che costitui-sce un asset competitivo importante per il nostro Paese. La nostra Associazione è pronta a dare da subito il suo contributo.” Le basi su cui si fonda la filosofia di Italia Startup sono la digitalizzazione del sistema pubblico e pri-vato e la creazione di nuove imprese innovative viste come due facce della stessa medaglia. L’idea portante è di convogliare valore e innovazione ver-so l’ecosistema industriale, politico e sociale italia-no, sviluppando una formidabile opportunità in termini di nuova occupazione, con particolare at-tenzione a quella giovanile, ma senza dimenticare quella di tanti manager e funzionari, dotati di ec-cellenti competenze, che oggi già si trovano o ri-schiano di trovarsi senza un lavoro.

www.italiastartup.it

IMPRESEIMPRESEIMPRESEIMPRESE

Appello al nuovo governo:

"Non dimenticate le startup"

n. 12 - 6/6/2013 5

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Anna Giannetti

Quali sono le nuove frontiere per stimolare una

partecipazione attiva e ludica della cittadinanza

attraverso il web? Tra social community e

#gamification, gli stimoli presentati da BEWE al

BarCamp di Innovatori PA nel FORUM PA 2013

Il 29 maggio scorso si è svolto il BarCamp degli Innovatori Pubblici organizzato dalla rete per l'in-novazione nella Pubblica Amministrazione Italia-na, preziosa iniziativa congiunta del FORMEZ e del FORUM PA. La Rete degli Innovatori conta centinaia di professionisti e dirigenti che operano nel settore sia pubblico che privato nell’ambito dell’innovazione di processi, metodi, prodotti e tecnologie per avvicinare i cittadini alle proprie amministrazioni centrali e locali. Quest’anno il tema era centrato sul profilo dell'in-novatore pubblico e su cosa significa essere inno-vatori in tempi di spending review: “Innovare in

una PA che deve fare di più spendendo di meno

“http://www.innovatoripa.it/content/barcamp-innovatoripa-2013 Il barcamp è una conferenza generata dai parteci-panti: nessuno è spettatore e tutti contribuiscono all’evento portando un progetto, un'idea, una pre-sentazione, partecipando alla discussione o aiutan-do nell’organizzazione. Quindi, non è la classica conferenza in cui esiste una rigida scaletta degli interventi e degli argomenti da trattare. L’evento è stato supportato da tutti gli strumenti social a disposizione: Twitter wall: http://video.twitterwall.me/19931845/innovatoripa; Lin-kedin: ht tp :/ /www.linkedin.com/groups?gid=1482197&trk=hb_side_g ; Slideshare: http://www.slideshare.net/group/innovatoripa; Facebook: https://www.facebook.com/InnovatoriPA. Il barcamp 2013 è stato introdotto da Gianni Do-

minici (Direttore Generale FORUM PA), Flavia

Marzano (Presidente Stati Generali Innovazione) e da Salvatore Marras (Dirigente Formez); si è poi articolato in sei tavoli di discussione, associati ai temi più rilevanti: trasparenza, comunicazione pub-blica, formazione, usabilità e siti web, semplifica-zione, partecipazione Nel tavolo Partecipazione, coordinato da Laura

Manconi del Formez con il supporto di Angela

Creta (Formez/Stati Generali dell’Innovazione) e coadiuvato da Flavia Marzano, si sono affrontati i temi legati all’utilizzo dei Social media nella PA per facilitare il dialogo con i cittadini e le imprese. Sono state trattate le migliori esperienze attuali, tra cui l’iniziativa Giovani in Lombardia, di cui è protagonista BEWE, social media agency di Mila-no, nata due anni fa e attiva e operativa con clienti italiani e internazionali anche attraverso una pro-pria sede londinese. BEWE ha presentato la propria Digital Marketing

Platform, piattaforma integrata per l’analisi del web, dei Social Media e lo sviluppo di strategie digitali avanzate per la gestione delle community sulle piattaforme 2.0 (Facebook, Twitter, blog, etc.), utilizzata dalla Regione Lombardia

(Direzione Generale Sport e Giovani) che ha atti-vato la pagina ufficiale Facebook Giovani in Lom-

b a r d i a h t t p s : / / www . f a c e b o o k . c om /GiovaniLombardia, per la divulgazione di iniziati-ve riguardanti il tempo libero, lo studio, la startup e il lavoro, destinata ai giovani che risiedono in Lombardia e dove stato recentemente attivato un sofisticato sistema di monitoring, basato sul tool proprietario di social media analytics (www.social-intelligence.it) e sul motore semantico di Intext al fine di identificare in tempo reale notizie, eventi e fatti di interesse regionale che si sviluppano sul territorio e la loro tempestiva pubblicazione.

(Continua a pagina 6)

SOCIAL MEDIASOCIAL MEDIASOCIAL MEDIASOCIAL MEDIA

L’esperienza BEWE al Barcamp

della rete degli innovatori

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

L’utilizzo di questi strumenti ha permesso di piani-ficare e attuare le iniziative in modo più efficace ed efficiente rispetto ai sistemi tradizionali, rendendo la Regione Lombardia un caso virtuoso in Italia per utilizzo efficace del social media monitoring a fa-vore del social community management efficace. La Digital Marketing Platform permette di gesti-re in modo completo tutta la comunicazione online, partendo dall’analisi integrata della propria reputa-zione online e della propria strategia digitale, en-trambe messe a confronto nel proprio contesto di riferimento e ottimizzate con attività di engagement e analisi delle relazioni con gli utenti al fine di creare un database di social CRM unico che capitalizza il valore di profili e azioni degli utenti. Più specificamente, la Digital Marketing

Platform è divisa in 3 macro-aree principali: 1) Digital Analysis: permette di monitorare la rete al fine di essere sempre aggiornati sulla propria reputazione online, attraverso dei sistemi di analisi attivati nei contesti di riferimento rilevanti: • Web Monitor: piattaforma di analisi e di ascolto della rete per un monitoraggio costante della pro-pria online reputation

• Social Intelligence: piattaforma di analisi e di ascolto dello scenario competitivo sui Social Network

2) Digital Engagement: supporta il coinvolgimen-to e alla fidelizzazione degli utenti attraverso espe-rienze di Gamification, concorsi su Facebook ed altri Social Network per potenziare la strategia on-line e migliorare l’esperienza e degli utenti online e creare valore aggiunto per il proprio Business. • Gamification APIs: Applica dinamiche di Gami-fication a qualsiasi tipo di contenuto online (video, ebooks, musica, contenuti testuali) per migliorare la performance delle tue strategie So-

cial e conquistare sempre più utenti grazie all’aspetto ludico della comunicazione.

• Easy Facebook Contest: Contest basati su appli-cazioni Facebook per migliorare l’Engagement della propria Social Strategy

3) Digital CRM: assicura di avere sempre il pieno controllo sui propri utenti: chi sono, quali interessi hanno, come si comportano in rete per poterli con-tattare e migliorare la strategia di Marketing grazie ad un database unico, il Customer Insights che in-tegra alla profilazione, lo storico delle attività So-cial da parte degli utenti. L’esperienza BEWE ha permesso di applicare ne-gli ultimi due anni i meccanismi della gamification all’interno di progetti di alcuni clienti operativi in diversi settori, verificando un consistente incre-mento del tasso di coinvolgimento dell’utenza: + 250% degli utenti registrati per viralità, + 200% delle comunicazioni spontanee su Facebook e + 1000% del tasso di partecipazione a sondaggi di customer satisfaction. Il tutto a fronte di una drasti-ca riduzione dei costi di comunicazione. Per ulteriori informazioni: http://www.bewe.it/digital-marketing-platform/digital-engagement/ h t t p : / / www . s l i d e s h a r e . n e t / s l i d e s h ow /embed_code/15854852 http://www.bewe.it/portfolio/freaks-series/ Contatti per un test: [email protected]

(Continua da pagina 5)

SOCIAL MEDIASOCIAL MEDIASOCIAL MEDIASOCIAL MEDIA

L’esperienza BEWE al Barcamp

della rete degli innovatori

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Francesca Vespignani

L’eCommerce italiano si attesta in crescita costante e con esso è salito, negli ultimi tre mesi, il numero degli eShopper che sfiorano i 14 milioni, con una media di 3,5 acquisti nel trimestre, secondo l’ultima ricerca condotta da Netcomm, il Consor-

zio del Commercio Elettronico Italiano, in colla-borazione con Human Highway. In particolare i consumatori che hanno comprato online un prodot-to di moda almeno una volta nella vita sono cre-sciuti di duecentomila unità negli ultimi sei mesi, arrivando a toccare quota 8 milioni. Questo è quanto emerso nel focus dedicato agli acquisti online di prodotti “moda”, presentato a Milano lo scorso 16 aprile nell’ambito del Digital

Fashion promosso da Netcomm. “I consumatori italiani mostrano nell’acquisto di prodotti “moda” una grande e crescente attenzione, al punto che stiamo parlando di 8 milioni di eFa-shionShopper – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm–. Una crescita tale si spie-ga, in primis col trend inarrestabile di acquisti in mobilità tramite smarthphone e tablet (+165% la loro incidenza), ma soprattutto dal mix virtuoso di variabili che determinano la decisione d’acquisto. Certamente la convenienza e il buon rapporto qualità/prezzo sono una condizione rilevante (36%), ad esempio nell’acquisto di scarpe, ma la

(Continua a pagina 8)

www.consorzionetcomm.it

EEEE----COMMERCECOMMERCECOMMERCECOMMERCE

E-commerce: anche

il fashion è digital

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

credibilità del sito, la marca del prodotto e l’occasione irripetibi-le (percepita come tale dal con-sumatore) pesano in modo deci-sivo come fattori di scelta. Merita osservare, poi, come si affermi fra i fattori anche la dif-ficoltà nel reperire il prodotto in un altro modo (10,4%), che è spia di una non cannibalizzazio-ne né della marca né di altri ca-nali di vendita. Infine, fra i pro-dotti più acquistati online pri-meggiano i capi di abbigliamen-to (maglie, pantaloni, vestiti e abiti). Un ulteriore segnale que-sto di interessante evoluzione del canale e di come gli operato-ri siano sempre più in grado di rendere emozionali le proprie vetrine virtuali”. I prodotti fashion più acquistati online sono capi di abbigliamen-to, seguiti da scarpe, accessori,

quali guanti, calze, cappelli e sciarpe, e infine borse da donna. Il tipo di capo di abbigliamento più acquistato è la maglietta/maglia, seguita da pantaloni, vestiti, abiti in genere, felpe, maglioni. Il settore delle calzature è quello che presenta il maggiore incre-mento di acquirenti, grazie alla intensa campagna pubblicitaria di uno dei maggiori competitor. Nelle scarpe il prodotto più ac-quistato è costituito da quelle da ginnastica, seguite da stivali, sandali, sneaker, tennis. Tra le tipologie di accessori che è pos-sibile acquistare online, i più gettonati sono le cinture, seguite da bigiotteria e sciarpe, borse e guanti, orologi, collane e porta-fogli. Lo scontrino medio più alto è nelle borse da donna con 85 euro, il più basso è negli ac-cessori con una spesa media di 53 euro.

(Continua da pagina 7)

E-commerce: anche il fashion è digital

EEEE----COMMERCECOMMERCECOMMERCECOMMERCE

SENTIERI DIGITALI

Via Elio Lampridio Cerva 87/A

00143 - Roma

Tel. 06 5195 6778

Fax 06 5193 250

Iscrizione Tribunale di Roma

n. 538 del 4 dicembre 2007

ISSN 2282-1139

Direttore responsabile

Francesco Chiappetta

[email protected]

Vice direttore esecutivo

Marilena Giordano

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Redazione

Andrea Chiappetta

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Anna Giannetti

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Ha collaborato a questo numero:

Francesca Vespignani

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