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All’Università per Stranieri di Perugia la conferenza annuale...social media, ad esempio,...

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Gentes, anno II numero 2 - dicembre 2015 Recensioni e comunicazioni 233 Strumenti e strategie di una nuova comunicazione istituzionale. All’Università per Stranieri di Perugia la conferenza annuale dell’ Associazione europea dei comunicatori universitari (Euprio) di Nadia Catarinangeli 1 Turn it upside down! è il titolo che Euprio (European Universities Public Relations and Information Officers) ha voluto provocatoriamente scegliere per la sua conferenza annuale 2015. Oltre 280 fra responsabili, addetti stampa, graphic designer e professionisti del web della comunicazione pubblica, provenienti da 27 paesi europei, sono stati ospitati dall’Università per Stranieri di Perugia dal 6 al 9 settembre per esamina- re e ribadire il ruolo strategico della comunicazione a livello nazionale e internazionale. Negli ultimi anni gli atenei di tutta Europa stanno affrontando non solo un momento difficile sul fronte delle scarse risorse fi- nanziarie disponibili per la didattica e la ricerca, ma anche una fase di completa rivoluzione per il ruolo chiave che sono chiamati ad assolvere nel processo di sviluppo sostenibile della società della conoscen- za. Di conseguenza, la comunicazione istituzionale ha dovuto affrontare anch’essa rapidi cambiamenti di strategie e tecniche, rinnovandosi negli strumenti e nelle professionalità. Di tutto questo si è parlato per tre giorni nelle aule dell’Ateneo di Palazzo Gallenga: le sessioni parallele con una trentina di relatori hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi su temi spe- cifici. Petra Wend, vice rettore e direttore della Queen Margareth University di Edimburgo ha aperto la con- ferenza lanciando un appello: «Il pericolo della perdi- ta di centralità dei sistemi educativi, e dell’università in particolare, è direttamente collegato alla massi- ficazione dei saperi. La comunicazione istituzionale vissuta come valore e risorsa strategica può impedire che ciò avvenga». Esperti provenienti non solo dal mondo universi- tario hanno parlato delle loro esperienze professio- nali di communication e branding (Rijk van Ark, am- ministratore delegato del Dipartimento economico della città di Amsterdam; tanto per curiosità, sua è 1 Ufficio Stampa, Università per Stranieri di Perugia. Membro Euprio (European Universities Public Relations and Informa- tion Officers) e membro del Direttivo Aicun (Associazione Ita- liana Comunicatori d’Università) la campagna I-Amsterdam), di nuovi strumenti per il finanziamento delle università come il crowdfunding (Ivana Pais dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), della comunicazione internazionale per il recruitment degli studenti stranieri (Edilio Mazzoleni e Nicole Bri- ni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), di comu- nicazione attraverso i social media (Elisabetta Zua- nelli, docente dell’Università di Roma Tor Vergata), di strategie di rete e comunicazione digitale (Adrian Ebsary dell’Università di Ottawa), di social media e relazioni esterne (Alexander Derno di Deutsche Te- lecom), di comunicazione della scienza (Nico Pitrelli della Sissa di Trieste, Elena Lazaro dell’Università di Cordoba) e di gestione informativa delle situazioni di crisi (Lilly Korpiola dell’Università di Helsinki). Sono 18 i progetti che hanno partecipato al premio Euprio 2015 per la comunicazione universitaria: il primo classificato è #IAMIN - Your selfies 2 , una campagna di recruitment realizzata diffusa tramite i canali social che sarà oggetto di un workshop tenuto da Emma Leech (ideatrice e staff della Comunicazione presso l’Università di Loughborough, Leicestershire) nella Conferenza 2016 ospitata dall’Università di Anversa. Christine Legrand, Presidente Euprio e Responsa- bile della comunicazione e delle relazioni con le im- prese presso l’Ecole Supérieure de Chimie Physique Electronique di Lione ha così sintetizzato le prospetti- ve di cambiamento del ruolo delle strutture di comu- nicazione negli atenei di tutta Europa: “Il cambiamento delle missioni istituzionali delle universi- tà ha influenzato fortemente il lavorodei comunicatori, non solo perché si trovano nell’era digitale: il mutamento più im- portante riguarda il ruolo dell’università nella società della conoscenza e le aspettative dei target di riferimento, insie- me alla diminuzione dei finanziamenti, pubblici e privati che spinge gli atenei europei a percorrere nuove strade per au- mentare la propria attrattività, o addirittura per sopravvive- re. Nondimeno, nell’era digitale i target sono estremamente eterogenei. Un fenomeno che risulta difficile da controllare e gestire. Le informazioni seguono dinamiche sempre più veloci, i comunicatori devono essere molto reattivi e com- petenti su diversi fronti. Conseguentemente all’aumento dei target e del flusso dei contenuti, il messaggio va destruttura- to e sintetizzato, trasmettendo efficacemente l’essenziale. I social media, ad esempio, rappresentano oggi uno dei canali preferenziali per la diffusione e la fruizione di informazio- ni destrutturate riguardanti anche la didattica e la ricerca. Linguaggi, canali e professionalità tradizionalmente attribu- iti alla comunicazione accademica si stanno adattando alle regole dell’efficienza comunicativa, sempre più indirizzata verso il web”. 2 Loughborough University. #IAMIN - Your selfies. https:// www.youtube.com/watch?v=QeRLwnQH7Dw (URL visitata il 15/12/2015).
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Gentes, anno II numero 2 - dicembre 2015 Recensioni e comunicazioni

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Strumenti e strategie di una nuova comunicazione istituzionale. All’Università per Stranieri di Perugia la conferenza annuale dell’ Associazione europea dei comunicatori universitari (Euprio) di Nadia Catarinangeli1

Turn it upside down! è il titolo che Euprio (European Universities Public Relations and Information Officers) ha voluto provocatoriamente scegliere per la sua conferenza annuale 2015. Oltre 280 fra responsabili, addetti stampa, graphic designer e professionisti del web della comunicazione pubblica, provenienti da 27 paesi europei, sono stati ospitati dall’Università per Stranieri di Perugia dal 6 al 9 settembre per esamina-re e ribadire il ruolo strategico della comunicazione a livello nazionale e internazionale. Negli ultimi anni gli atenei di tutta Europa stanno affrontando non solo un momento difficile sul fronte delle scarse risorse fi-nanziarie disponibili per la didattica e la ricerca, ma anche una fase di completa rivoluzione per il ruolo chiave che sono chiamati ad assolvere nel processo di sviluppo sostenibile della società della conoscen-za. Di conseguenza, la comunicazione istituzionale ha dovuto affrontare anch’essa rapidi cambiamenti di strategie e tecniche, rinnovandosi negli strumenti e nelle professionalità. Di tutto questo si è parlato per tre giorni nelle aule dell’Ateneo di Palazzo Gallenga: le sessioni parallele con una trentina di relatori hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi su temi spe-cifici. Petra Wend, vice rettore e direttore della Queen Margareth University di Edimburgo ha aperto la con-ferenza lanciando un appello: «Il pericolo della perdi-ta di centralità dei sistemi educativi, e dell’università in particolare, è direttamente collegato alla massi-ficazione dei saperi. La comunicazione istituzionale vissuta come valore e risorsa strategica può impedire che ciò avvenga».

Esperti provenienti non solo dal mondo universi-tario hanno parlato delle loro esperienze professio-nali di communication e branding (Rijk van Ark, am-ministratore delegato del Dipartimento economico della città di Amsterdam; tanto per curiosità, sua è

1 Ufficio Stampa, Università per Stranieri di Perugia. Membro Euprio (European Universities Public Relations and Informa-tion Officers) e membro del Direttivo Aicun (Associazione Ita-liana Comunicatori d’Università)

la campagna I-Amsterdam), di nuovi strumenti per il finanziamento delle università come il crowdfunding (Ivana Pais dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), della comunicazione internazionale per il recruitment degli studenti stranieri (Edilio Mazzoleni e Nicole Bri-ni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), di comu-nicazione attraverso i social media (Elisabetta Zua-nelli, docente dell’Università di Roma Tor Vergata), di strategie di rete e comunicazione digitale (Adrian Ebsary dell’Università di Ottawa), di social media e relazioni esterne (Alexander Derno di Deutsche Te-lecom), di comunicazione della scienza (Nico Pitrelli della Sissa di Trieste, Elena Lazaro dell’Università di Cordoba) e di gestione informativa delle situazioni di crisi (Lilly Korpiola dell’Università di Helsinki). Sono 18 i progetti che hanno partecipato al premio Euprio 2015 per la comunicazione universitaria: il primo classificato è #IAMIN - Your selfies2, una campagna di recruitment realizzata diffusa tramite i canali social che sarà oggetto di un workshop tenuto da Emma Leech (ideatrice e staff della Comunicazione presso l’Università di Loughborough, Leicestershire) nella Conferenza 2016 ospitata dall’Università di Anversa.

Christine Legrand, Presidente Euprio e Responsa-bile della comunicazione e delle relazioni con le im-prese presso l’Ecole Supérieure de Chimie Physique Electronique di Lione ha così sintetizzato le prospetti-ve di cambiamento del ruolo delle strutture di comu-nicazione negli atenei di tutta Europa:

“Il cambiamento delle missioni istituzionali delle universi-tà ha influenzato fortemente il lavorodei comunicatori, non solo perché si trovano nell’era digitale: il mutamento più im-portante riguarda il ruolo dell’università nella società della conoscenza e le aspettative dei target di riferimento, insie-me alla diminuzione dei finanziamenti, pubblici e privati che spinge gli atenei europei a percorrere nuove strade per au-mentare la propria attrattività, o addirittura per sopravvive-re. Nondimeno, nell’era digitale i target sono estremamente eterogenei. Un fenomeno che risulta difficile da controllare e gestire. Le informazioni seguono dinamiche sempre più veloci, i comunicatori devono essere molto reattivi e com-petenti su diversi fronti. Conseguentemente all’aumento dei target e del flusso dei contenuti, il messaggio va destruttura-to e sintetizzato, trasmettendo efficacemente l’essenziale. I social media, ad esempio, rappresentano oggi uno dei canali preferenziali per la diffusione e la fruizione di informazio-ni destrutturate riguardanti anche la didattica e la ricerca. Linguaggi, canali e professionalità tradizionalmente attribu-iti alla comunicazione accademica si stanno adattando alle regole dell’efficienza comunicativa, sempre più indirizzata verso il web”.

2 Loughborough University. #IAMIN - Your selfies. https://www.youtube.com/watch?v=QeRLwnQH7Dw (URL visitata il 15/12/2015).

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Recensioni e comunicazioni Gentes, anno II numero 2 - dicembre 2015

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1. Cerimonia di Apertura della conferenza Euprio 2015. Aula Magna, Palazzo Gallenga, Univesità per Stranieri di Perugia.

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Gentes, anno II numero 2 - dicembre 2015 Recensioni e comunicazioni

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2. Euprio Awards. Presentazione del progetto Smart UNI dell’Università di Lodz, Sala Goldoniana di Palazzo Gallenga. Univesità per Stranieri di Perugia.

3. Euprio Awards. Presentazione del progetto vincitore #IAMIN - Your selfies, Sala Goldoniana di Palazzo Gallenga,Univesità per Stranieri di Perugia.

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Recensioni e comunicazioni Gentes, anno II numero 2 - dicembre 2015

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4. Partecipanti alla conferenza Euprio 2015. Palazzo Gallenga, Univesità per Stranieri di Perugia.


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