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Alphega Farmacia Magazine n°3 Settembre-Novembre 2008

Date post: 06-Mar-2016
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La tua salute, la nostra priorità
24
Settembre-Novembre 2008 In collaborazione con Alliance Healthcare 03 Assumere correttamente le vitamine 10 > Salute in piccole dosi Qualcosa di più che un mal di testa 6 > Emicrania Mantenere i capelli sani, quindi belli 18 > Forfora e pidocchi
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Settembre-Novembre 2008

In collaborazione con Alliance Healthcare

03

Assumerecorrettamentele vitamine

10 >

Salutein piccole dosi

Qualcosa di piùche un mal di testa 6 >

Emicrania

Mantenere i capelli sani, quindi belli 18 >

Forfora e pidocchi

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Alphega Farmacia magazine • 3

In questo numero

Ricomincia la vitadi un anno intero

Chi l’ha detto che l’anno comincia a gennaio?Nei calendari è così, certo, ma in realtà losappiamo tutti che la vera cesura,

l’interruzione di tutte le attività dopo la quale siricomincia da capo, è quella dell’estate. E’ asettembre che tutto riparte, è in questo momentoche un anno nuovo comincia davvero. L’autunno, inquesto senso, è la prima stagione del ciclo, quella incui raccogliere energie che dovranno durare, a partequalche interruzione più o meno protratta, perun’altra decina di mesi e oltre.E allora per ricominciare occorre, tra l’altro, mettersiin pari con le vitamine, sostanze che vanno assuntenelle giuste dosi - perché esagerare non fa benenemmeno in questo campo - ma che, soprattutto,non devono mancare mai, perché sono essenziali permolti processi biologici. Ne parleremo in questonumero di Alphega Farmacia magazine, nel qualetratteremo pure di un sintomo che con l’arrivo delleprime giornate fredde tende quasi inevitabilmente aripresentarsi: la tosse, un disturbo contro il qualeesistono validi rimedi da usare, però, a ragion veduta;perché ogni tosse è diversa dall’altra, sia perl’origine sia per la natura, e quindi per il trattamentoche richiede.E con le attività abituali tendono a ripresentarsi anchegli episodi di una patologia che spesso, a torto, vienesottovalutata, e confusa con un semplice mal di testa:l’emicrania, che in realtà è qualcosa di più e risulta inmolti casi invalidante, durante gli attacchi, più dimalattie come diabete e Aids, parola di Organizzazionemondiale della sanità. Vedremo come affrontarla.Ma parleremo pure di cura dei capelli, di certi piccolistravizi (con caffè e cioccolato, per esempio) chepossono far bene, di farmaci contraffatti, di unlassativo naturale come la cascara sagrada.Buona lettura.

4SALUTE DA...

Informazionidi attualità

6SALUTE E VITA QUOTIDIANA

Emicrania, qualcosa di piùd’un semplice mal di testa

10SALUTE ALL’ARIA APERTA

Tosse, prima di calmarlaoccorre riconoscerla

16SALUTE A TAVOLA

Quando qualche stravizionon fa male, anzi fa bene

18SALUTE E BELLEZZA

Mantenere i capelli saniper averli anche belli

21IL CONSIGLIO

DEL FARMACISTA

Attenzioneai medicinali contraffatti

22DI SANA PIANTA

Intestino regolarecon la cascara

12DOSSIER PREVENZIONE

Vitamine, salutein piccole dosi

Anno IV, numero 3 (Settembre-Novembre 2008)

Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005Periodico trimestrale di DI PHARMA s.r.l., via Moggia 75/A, 16033 Lavagna - GEEdizione in esclusiva per le farmacie Alphega.

Direttore responsabile Angelo Cambié [email protected] Florio Bovio Coordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia ServiziEditoriali, via S. Antonino 3, 24122 Bergamo, tel. 035.226859, fax 035.4178840 (Consulenza scientifica Mariapia Fazio)Pubblicità InterMedia Servizi Editoriali, via S. Antonino 3, 24122 Bergamotel. 035.226859, fax 035.4178840(Gestione spazi e materiali pubblicitari Maria Grazia Palmerio) Editore Sinergie s.r.l., Corso Italia 1, 20122 Milano Stampa Galli Thierry Stampa s.r.l., via Caviglia 3, 20139 MilanoAmministrazione DI. PHARMA s.r.l., via Moggia 75/A, 16033 Lavagna - GeTel. 0185.315755, fax 0185.315745

© Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunquesupporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo.

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La Harvard Universitya Cambridge nel Massachusetts

4 • Alphega Farmacia magazine

Attualità in breve

La dieta mediterranea aiuta a tenere lontano il cancro.

Una ricerca eseguita nella Harvard University americana ribadisceancora una volta che se si vuol vivere sani e a lungo bisogna mangiaremolta frutta e verdura, sostituire il burro con l’olio di oliva e dare piùspazio al pesce che alla carne. Il gruppo coordinato da DimitriosTrichopoulos sostiene che chi attua integralmente la dietamediterranea abbassa del 22 per cento il rischio di tumori, e chi laadotta parzialmente di un 12 per cento. E un’altra ricerca, dell’Institute of Food Research britannico, segnalache broccoli, cavoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles hanno unaimportante capacità di prevenzione verso il tumore alla prostata.

SALUTE DA…

GENOVA • E’ lo stress il principale fattore che

determina la caduta dei capelli. Oltre 300 tricologi riuniti aGenova per il congresso annuale della European Hair ResearchSociety hanno sfatato alcuni luoghi comuni: sole, mare, casco elavaggi frequenti non incidono su questo fenomeno, nel quale hainvece un ruolo determinante la tensione nervosa, o, meglio, lafrequenza delle situazioni che la determinano. “E’ prassi di tutti i giorni”,ha affermato Alfredo Rebora, presidente del convegno, “verificare che alla basedi un incanutimento precoce o di una improvvisa caduta dei capelli ci sia unepisodio di disagio psicologico, che il paziente somatizza in questo modo.”

PARIGI • Che gli uomini possano procreare tranquillamente

fino a tarda età è solo un luogo comune: in realtà anche neimaschi esiste un ‘orologio biologico’, che accelera dopo i 35 anni. Lo

afferma uno studio eseguito nell’Eylau Centre for AssistedReproduction di Parigi. Secondo i dati raccolti dairicercatori su 12mila coppie curate nel centro, lapercentuale di aborti spontanei quando i padri hanno

superato i 40 è del 33%: quasi il doppio del 16,7% relativo ai30-34 enni. La produzione di spermatozoi diminuisceall’aumentare dell’età e può divenire via via più imperfetta, il cheaumenta il rischio che il nascituro abbia anomalie genetiche.

I telefoni cellulari non mettono a rischio la salute

degli adulti. E’ quanto emerge da uno studio dell’Ufficiofederale tedesco per la protezione contro le radiazioni. La ricerca,che è durata quasi dieci anni, non ha trovato alcuna prova delfatto che i cellulari e i telefoni senza fili provochino tumori alcervello, né che inducano mal di testa e insonnia se lasciati sulcomodino di notte. I ricercatori, però, evidenziano che non sipossono trarre al momento le stesse conclusioni per i bambini.

ROMA

CAMBRIDGE

BERLINO

L’acqua potabile dura

protegge dalle malattie

cardiovascolari. Lo segnalail Dipartimento di Ambientedell’Istituto superiore di sanità,sulla base di vari studi relativiall’incidenza di questepatologie e alle abitudini di vita.La durezza di un’acqua èprincipalmente riconducibile alsuo contenuto in sali di calcio edi magnesio, sotto forma dicarbonati, bicarbonati, solfati,cloruri e nitrati, e dipendedall’origine superficiale oprofonda e dalla geologiadell’area di captazione.I primi studi che dimostranouna correlazione inversa tracontenuto in sali delle acque emalattie cardiovascolaririsalgono agli anni ’50. Da allora si sono susseguitecentinaia di ricerche che hannoconfermato tali dati, ascrivendol’effetto protettivo soprattutto almagnesio e al calcio. Su queste basi,l’Organizzazione mondiale dellasanità raccomanda, per leacque demineralizzatedestinate al consumo umano,l’arricchimento in sali di calcio emagnesio e una correttainformazione ai consumatori.

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� Dolore forte, pulsante, daun solo lato della testa. Epoi nausea, ipersensibilitàalla luce e ai rumori, a voltepreceduti da disturbi visivi oformicolii. Una patologiainvalidante, che si puòtrattare e anche prevenire.

Solo in Italia ne soffrono seimilioni di persone, per lo piùdonne (18 per cento contro il 6-9per cento degli uomini).L’emicrania è una patologiaaltamente invalidante: il 68 percento di duemila pazientiintervistati in dieci paesi europeinell’indagine Migraine experiencesurvey ha dichiarato che durantegli attacchi presenta difficoltà nonsolo a compiere attivitàcomplesse come lavorare o

studiare, ma anche a eseguirecompiti semplici come guidarel’automobile, fare sport o uscirecon gli amici.Si stima che una persona affettada emicrania, in media, siacostretta ad assentarsi dal lavoroper quasi 20 giorni all’anno eche, considerando come duratadi una vita media quella di 75anni, perda cinque anni a causadegli attacchi.Pochi sanno che l’emicrania nonè un semplice mal di testa. Conle sue varie forme cliniche, rientranel capitolo delle cefalee primarie,ossia di quelle forme in cui il maldi testa si presenta cronicamentesenza che sia individuabile unacausa organica. E’ una patologiacaratterizzata da crisi intense ericorrenti di dolore pulsante,

accresciuto dai rumori e dallaluce, che generalmente interessaun solo lato della testa, dura fra lequattro e le 72 ore ed èaccompagnato da vari altrisintomi.Prima di una crisi emicranicamolti pazienti sono soggetti adepressione, irritabilità,agitazione, perdita di appetito.Inoltre, un 15 per cento circaaccusa emicranie con aura, untermine usato per indicare che lecrisi sono precedute da sintomisensoriali temporanei, comedisturbi visivi che in genereriguardano un solo occhio e chepossono variare dalle macchiecieche e dalle luci lampeggiantialla distorsione delle immagini;ma l’aura può anche esserecostituita da altri disturbi, come

Emicrania,qualcosadipiùd’unsemplicemalditesta

6 • Alphega Farmacia magazine

Salute e vita quotidiana

Un tipo di cefaleache si presentacon molti sintomi

I farmaci per trattarel’emicrania sono dilibera vendita?

� Solo alcuni. Imedicinali controquesta patologia sonosuddivisi in trecategorie:• gli analgesici, alcunidei quali, come quellia base di acidoacetilsalicilico,paracetamolo,naprossene, sipossono acquistaresenza ricetta, mentrealtri, come quelli conindometacina ooppioidi, richiedono laricetta;• i farmaci in grado diinterrompere le crisi,come quelli a base diergotamina,diidroergotamina,proclorperazina o deitriptani, tutti daprescrizione;• i farmaci per laprevenzione, comequelli che contengonometisergide,propanololo,valproato, verapamil:anche per questi ènecessaria la ricetta.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

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una sensazione di formicolio agliarti. In alcuni casi le aure sipresentano senza cefalea.Gli attacchi di emicrania possonoessere anche scatenati da alcunifattori specifici, fra i quali icambiamenti nei ritmi del sonno,lo stress, determinati alimenti(vino rosso, cioccolata, formaggistagionati, cibi contenentiglutammato come dadi da brodoe piatti cinesi) e gli estrogeni, fattoquesto che potrebbe spiegareperché l’emicrania possa esseremessa in relazione conl’andamento del ciclo mestruale eperché questa patologia simanifesti più frequentementenelle donne che negli uomini.Benché le crisi possano iniziare aqualsiasi età, la primamanifestazione si presenta disolito fra i 10 e i 40 anni; lafamiliarità è un fattorepredisponente.

COME SI CURA

Le due principali forme di curadell’emicrania sono la terapia percontrastare la fase acuta el’intervento a livello preventivo.Scopo del primo tipo di terapia,da somministrare non appena simanifestano i sintomi, è soltantoquello di ridurre la gravità e ladurata dell’attacco. Negli individuisoggetti a episodi frequenti oaltamente disabilitanti, però, lasola terapia sintomatica potrebbenon bastare. Questi pazientipotrebbero invece trarre beneficioda un trattamento preventivogiornaliero capace di ridurre lafrequenza, la gravità e la duratadegli episodi.Si ricorre a questo tipo di terapiaquando le crisi sono più di due almese, sono protratte e invalidantie non sono contrastabili con leterapie sintomatiche.

Alphega Farmacia magazine • 7

UN PO’ DI STORIAUNA PATOLOGIANOTA DA MILLENNI

� La prima testimonianzasull’emicrania risale al3000 avanti Cristo.Nell’antica Grecia, Aretodi Cappadociaraccomandava la birracome rimedio contro lecrisi, malgrado sia oggiriconosciuto che l’alcolpuò scatenare un attaccodi emicrania.

Emicrania è sinonimo di mal di testa.

FALSO. Il mal di testa è in realtà un sintomo mentre l’emicrania è una condizionepatologica cronica, che di fatto non viene diagnosticata in almeno il 50 per cento di coloroche ne soffrono. Accanto al dolore di testa, negli attacchi di emicrania sono presenti molti altrisintomi quali nausea, vomito e ipersensibilità alla luce e ai rumori intensi.

L’emicrania è una patologia di origine neurologica.

PROBABILMENTE VERO. L’ipotesi finora più accreditata per quanto riguarda le cause èche l’emicrania dipenda da disordini di circolazione, nelle quali le variazioni di calibro dei vasisanguigni all’interno del cranio costituiscono la principale causa del problema; ma accanto aquesta teoria si sta affermando anche l’ipotesi che l’emicrania sia causata da un’ipersensibilitàdel sistema nervoso centrale: le crisi sarebbero il risultato di uno squilibrio nelle attività dellaparte di cervello responsabile del controllo sul dolore. I fattori che originano questo squilibrio(disturbi nel ciclo sonno-veglia, sostanze contenute nel cibo, particolari condizionimeteorologiche, stress) divengono condizioni in grado di scatenare gli attacchi.

Non c’è nulla che si possa fare per combattere l’emicrania: bisogna solo saper

convivere con la malattia e con le sue conseguenze.

FALSO. Una terapia efficace per il mal di testa da emicrania, con farmaci sintomatici cheaiutano a controllare il dolore dopo il manifestarsi dell’attacco, può migliorare la vitaquotidiana riducendo la frequenza, la durata e la gravità degli attacchi, e di conseguenza ladisabilità associata alla malattia. E se, nonostante la terapia, gli attacchi continuano asuccedersi con frequenza, si può anche trarre giovamento da un eventuale trattamentopreventivo.

L’emicrania è una patologia disabilitante.

VERO. L’Organizzazione mondiale per la sanità l’ha valutata tra le prime venti cause didisabilità, in una classifica che la pone prima del diabete e dell’Aids. L’effetto disabilitanteprovocato da un grave attacco di emicrania è stato paragonato a quello prodotto da paralisi ditutti gli arti, demenza o schizofrenia. Eppure le persone che ne sono affette sono spessosoggette a pregiudizi o sul posto di lavoro per ciò che riguarda l’assenteismo, o nelle relazionipersonali. Spesso per chi soffre di questa malattia combattere simili pregiudizi è difficoltosoquanto superare gli episodi dolorosi delle crisi.

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Vero/o Falso

Un dispositivo portatile messo a punto in America e provatogià su molti pazienti si è dimostrato in grado di prevenirel’emicrania, in particolare per ora quella con aura. Ai primisintomi premonitori, basta azionare il ‘telecomando’ e il mal ditesta si blocca sul nascere. Sperimentato dalla Ohio StateUniversity, il dispositivo è basato sulla stimolazione magneticatranscranica, una procedura indolore e non invasiva che daanni è usata per studiare e modificare l’attività del cervello, etrova già impiego in numerose patologie come la depressione.

Ora la spegne un telecomando

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� C’è quella grassa e quellasecca, e si trattano inmaniera diversa. Chiedetecome al farmacista.

Dai 750 ai 1200 chilometri orari.L’aria espulsa con un colpo ditosse viaggia più o meno aquesta velocità, grosso modoquella di un jet supersonico. Giàda un dato del genere risultachiaro quanto l’organismo investaenergie in questo che seesteriormente appare come undisturbo fastidioso, uno dei piùtipici nella stagione fredda, è in

realtà un meccanismo difensivo diprim’ordine, destinato com’è arimuovere ostruzioni dell’alberorespiratorio che potrebberobloccare la più vitale delle attività,il respiro.E’ un processo molto complicato,la tosse, che si attiva quandoqualcuno degli specifici recettoridistribuiti lungo tutte le vie aereevengono stimolati da fattori didiverso tipo: un’infiammazione(sia infettiva sia allergica o di altraorigine), la presenza di polveri,corpi estranei, accumuli disecrezioni, gas irritanti, e anche il

passaggio di aria troppo calda otroppo fredda. Proprio per questo, la tossecostituisce uno dei sintomi piùfrequenti nelle malattiedell’apparato respiratorio: cometale, si presenta in genere osecca, cioè non dovuta allapresenza nei bronchi di secretoda far fuoriuscire, oppureproduttiva, vale a direaccompagnata da espettorato.Nel secondo caso si tratta di unsintomo prezioso, da noncombattere pena la permanenzadi secrezioni all’interno dell’albero

Tosse, prima di calmarlaoccorre riconoscerla

8 • Alphega Farmacia magazine

Salute all’aria aperta

Un disturbo che torna con il freddo

Quando bisognarivolgersi al medicoper la tosse?

� Quando il catarro èdenso, grigio o giallo-verdastro, se la tossesi prolunga per 7-10giorni mentre altrisintomi eventualmenteassociati scompaiono.E ancora, se la tossedura da più di tresettimane, se èaccompagnata dafebbre persistente osuperiore a 39° C, se ilrespiro è difficoltoso osibilante, se si vedesanguenell’espettorato.Al medico è beneriferire alcuni aspettiche vale la penaannotare prima dellavisita:• se la tosse è secca ograssa;• in quale momentodella giornata simanifesta conmaggior frequenza;• da quanto dura;• da quali condizioniambientali vieneaggravata;• se la si accusa piùfrequentemente dafermi o in movimento,da sdraiati oppure inpiedi;• se peggiora inparticolari periodidell'anno.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

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respiratorio; nel caso invece dellatosse secca - che vieneprovocata in genere da irritantiambientali, o da allergierespiratorie, o ancora dalle primemanifestazioni di un’infezionevirale a carico delle vie aeree -non esiste alcuna utilità: i colpisono del tutto inefficaci e,casomai, potenzialmente dannosi.In circostanze di questo tipooccorre dunque fare in modo cheil sintomo scompaia: innanzituttosi deve eliminare la causadell’irritazione che provoca i colpidi tosse, e trasformare questiultimi da secchi in produttivi. Perottenere ciò può esseresufficiente umidificare l’ambiente epraticare suffumigi con acquacalda, in cui può essere discioltobicarbonato di sodio; è ancheimportante bere in manieraabbondante, soprattutto bevandecalde, in modo da ottenere uneffetto emolliente sulle secrezioni.

QUANDO SERVONO I FARMACI

Qualora queste misure nonrisultassero efficaci, e la tosse simantenesse stizzosa e insistente,si può ricorrere a un farmacoantitussivo, che elimina lo stimoloagendo su uno specifico centrodel cervello. I medicinali di questotipo, alcuni dei quali possonoessere acquistati senza ricettamedica, inducono talvolta unacerta sonnolenza, soprattutto seassunti in dosi elevate; ciò vatenuto presente se si deveguidare un’automobile omanovrare macchinari pericolosi.Va inoltre evitata l’associazione traquesti sedativi della tosse ebevande alcoliche o altri farmaciche agiscono sul sistema nervosocentrale, come gli ansiolitici o gliantidepressivi.La tosse produttiva non va invece

sedata, ma solo ‘aiutata’ se sipresentano difficoltà a espellere ilsecreto dai bronchi: in casi delgenere, possono allora essereassunti farmaci in grado difluidificare le secrezioni, facilitandola loro eliminazione; anche traquesti medicinali, alcuni possonoessere acquistati senza ricettamedica. I prodotti di questo tipopossono provocare, a loro volta,disturbi gastrici e nausea, tuttiinconvenienti che in generevengono evitati se si rispettano ledosi consigliate. Le personesofferenti di fegato, reni o cuore,inoltre, devono evitare l’uso difluidificanti a base di ammoniocloruro. I diabetici, infine, devonofare a meno degli sciroppi - checontengono notevoli quantità dizucchero - indirizzandosi versoaltre formulazioni.E’ importante chiedere sempreconsiglio al proprio farmacista:l’uso di un antitussivo contro unatosse produttiva, infatti, ècontroproducente, e altrettanto loè l’impiego di un fluidificantecontro una tosse secca.

Alphega Farmacia magazine • 9

Per tenere lontano un sintomo fastidiosoREGOLE D’ORO

Una tosse che dura per più di tre settimane è ilsintomo principale della pertosse, una malattia diorigine batterica molto contagiosa, che colpisceprevalentemente bambini sotto i cinque anni.L’uomo è l’unico serbatoio noto del batterio; diconseguenza la trasmissione della malattia avvienesolo fra esseri umani, proprio attraverso la tosse.Il batterio della pertosse causa infezioni alle vierespiratorie che possono essere inapparenti, maanche estremamente gravi, soprattutto quando ilpaziente è un neonato. Dopo un’incubazione di circa dieci giorni, la malattiasi manifesta con una tosse lieve, accompagnata daqualche linea di febbre e abbondanti secrezioninasali: è la fase catarrale, che dura da una a duesettimane. Progressivamente la tosse diventaparossistica e si associa a difficoltà respiratorie: è lafase convulsiva, che può durare più di due mesi inassenza di trattamento. Nei neonati e nei bambini al di sotto di un anno, lapertosse può essere molto grave, addirittura mortale.Di qui l’importanza della vaccinazione, che in Italianon è obbligatoria ma viene raccomandata neibambini a partire dall’ottava settimana di vita. Acausa della perdita di immunità nel tempo, sononecessari più richiami, fin verso i due anni.

Ma non sarà pertosse?

1

Smettere di fumare. Il fumo può provocare durante la notte attacchi di tosseoccasionali. Nei fumatori incalliti, con il passare degli anni, la tosse puòtrasformarsi in cronica, a causa di una infiammazione permanente dei bronchi. Latosse può colpire anche chi inala il fumo altrui, soprattutto i bambini.

2

Se si vive in città particolarmente inquinate o si soffre di allergia, tutte le volte cheè possibile si deve cambiare aria recandosi in località più salubri. In questo modo,l'irritazione delle mucose delle vie respiratorie, e di conseguenza la tosse, siattenuano.

3Durante l’inverno mantenere un buon grado di umidità negli ambienti in cui sivive, cambiando spesso l'aria e mettendo vaschette di acqua sui termosifoni.

4Nei casi in cui la gola è molto irritata può essere utile inalare vapori di acquacalda.

5Quando il sintomo diventa fastidioso si può ricorrere a sedativi della tosse perbrevi periodi.

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10 • Alphega Farmacia magazine

Dossier prevenzione

� Vitamine suonava meglio; altrimentiil nome per esteso sarebbe stato, inlatino, vitae aminae: amine della vita. Ilmedico polacco Kazimierz Funk,quando nel 1911 scoprì la prima (lavitamina B1), la chiamò così perindicare che da essa dipendevanoprocessi biologici essenziali per

l’organismo. Poi vennero individuate,via via, tutte le altre; e il nome rimase,anche se in alcuni casi si trattava disostanze a cui non si adattava, adifferenza della B1, la denominazionechimica di amine.Oggi di queste sostanze si sapraticamente tutto. La loro comune

Vitamine, salute in piccole dosi

Hanno un ruoloimportante quali

catalizzatori dei processi

biologici, edevono essere

assunte in maniera

costante. Quandol’alimentazionenon ne fornisce

abbastanza, si può ricorrereagli integratori.

Importantesoddisfare il fabbisogno,ma senzaesagerare

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caratteristica è di essere attive inpiccole dosi e indispensabiliall’organismo, che ha bisogno diassumerle preformate visto chenon è in grado di produrle o nonlo fa a sufficienza.Il fatto che le vitamine agiscano inminime quantità è connesso conla loro funzione, che è diaccelerare, da sole o combinatecon altre sostanze elaborate dallostesso organismo, reazionichimiche che intervengono inessenziali processi biologici.Esse si comportano cioè comeveri e propri catalizzatori organici,e come tali ad esempio rendonopossibili le reazioni attraverso lequali l’organismo trasforma glialimenti nei materiali enell’energia necessari per lacrescita e il funzionamento dellesue strutture; oppure influenzanola produzione di alcuni ormoni edegli anticorpi, o ancoraprendono parte a processi comequello della visione (è il caso dellavitamina A), o rendono possibilela sintesi di sostanze cheintervengono nella coagulazionedel sangue (la vitamina K).In tutte queste caratteristiche levitamine risultano assai simili aicosiddetti oligoelementi(magnesio, zinco, manganese,eccetera), dai quali differisconotuttavia per la loro natura chimicamolto più complessa.

DUE GRANDI GRUPPI

Le vitamine vengono suddivise indue grandi gruppi:• idrosolubili, che si sciolgonocioè nell’acqua e non sonoaccumulabili dall’organismo,

dovendo essere quindi assuntequotidianamente conl’alimentazione: si tratta di tutte levitamine del gruppo B, compresol’acido folico, e poi delle vitamineH, PP e C, oltre che dell’acidopantotenico;• liposolubili, che si sciolgonocioè nei grassi, assieme ai qualivengono assorbite e accumulatenel fegato, tanto che la carenza simanifesta in seguito a unamancata assunzione per tempilunghi: ne fanno parte le vitamine

A, D, E e K (riquadri nelle paginesuccessive).Le vitamine vengono assunteattraverso i cibi, soprattutto quelli

Alphega Farmacia magazine • 11

Sono diverse le categorie di personeesposte, per lo più a causa di unaccresciuto fabbisogno, a una carenza divitamine:� adolescenti, per via della crescita edelle cattive abitudini alimentari che moltigiovani tendono a contrarre:particolarmente necessarie le vitamine B1,B2, C, D e PP;� gestanti e donne che allattano, chehanno una maggiore richiesta di vitamineB2, B6, B12, A, oltre che di acido folico: lamancata integrazione dell’apporto divitamina B6, in particolare, origina spessospossatezza mattutina nei primi mesi digravidanza; questa vitamina è inoltreessenziale per lo sviluppo del feto prima edel neonato poi: neonati di madri affetteda carenze di vitamina B6 presentanospesso un peso inferiore alla media;� anziani, che spesso si alimentano pocoe male, assumono molti farmaci, possonoavere problemi di assorbimento e ingenere, anche per difficoltà di

masticazione, consumano poca frutta everdura fresca e molti cibi cotti, nei quali lamaggior parte delle vitamine vienedistrutta dal calore: servono loro levitamine del gruppo B, la A, la D e la C;� persone sottoposte a stress fisico econvalescenti, soprattutto se hannoassunto antibiotici: in questo caso sononecessarie le vitamine del gruppo B, la A,la D e la C;� donne che impiegano contraccettiviorali, visto che gli estrogeni contenuti nella‘pillola’ possono provocare carenze divitamina B6 e C, oltre che di acido folico;� fumatori, cui le sigarette creano ilbisogno di un apporto quasi raddoppiatodi vitamina C;� forti bevitori, che si alimentano maleper l’inappetenza generata dall’alcol,soffrono spesso di disturbi digestivi ehanno una alterata funzionalità del fegato,che immagazzina e attiva le vitamine: aloro servono soprattutto la B1 la B6, la C el’acido folico;� persone che si sottopongono a dieteparticolari, soprattutto quelle dimagranti,che risultano spesso inadeguate agarantire un sufficiente apporto di vitamine.

Chi rischia di più uno stato di carenza

Non sempre con gli alimenti si riescead assumere tutte le vitamine nellaquantità necessaria, specie se la richiestaè accresciuta e la dieta non è razionale.

“”

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12 • Alphega Farmacia magazine

Dossier prevenzioneDossier prevenzione

LE VITAMINE IDROSOLUBILI

� I farmaci possonointerferire con levitamine?

Alcuni sì: ci sonomedicinali cheriducono ladisponibilità o l’attivitàdi queste sostanze. Gliantibiotici e isulfamidici, peresempio, provocanoun elevato consumo divitamine del gruppo Be inoltre, distruggendoi batteri normalmentepresenti nell’intestino,riducono l’apporto chequesti producono divitamina K e acidofolico. Alcuniantiinfiammatori

possono ridurre laconcentrazione divitamina C, gliantitubercolari inqualche casoprovocano carenza divitamina B6, qualcheantidiabetico a lungoandare abbassa laquantità di vitaminaB12 e certiantitumorali

impediscono l’azionedell’acido folico.

LE RISPOSTEDEL VOSTROFARMACISTA

VITAMINE FONTI

FABBISOGNOQUOTIDIANO

a = adultob = gestantec = bambino

FUNZIONI SINTOMI DI CARENZA

B1

(tiamina)

Lievito di birra,legumi, fruttaoleosa, germedei cereali, farineintegrali, fegato,carne di maiale

a) 1,2-1,5 mgb) 1,8 mgc) 0,8-1 mg

Interviene nei processi ditrasformazione dei carboidratie nel funzionamento dei nerviperiferici

Inappetenza, debolezza,perdita di peso, irritabilità

B2

(riboflavina)

Latte, uova,pesce, carne,germe deicereali

a) 1,6-1,7 mgb) 2,0 mgc) 1,2-1,5 mg

Partecipa ai processidi trasformazione di proteine,carboidrati e grassi; proteggele mucose di bocca e occhi

Lesioni della pelle e dellemucose; lacrimazione,intolleranza alla luce,congiuntivite

B6

(piridossina)

Latte, uova, carnirosse, legumi,germe deicereali

a) 2-4 mgb) 10 mgc) 0,4 mg

Interviene nei processi ditrasformazione delle proteine;contribuisce al correttofunzionamento del cervello

Depressione;infiammazione di bocca e lingua, lesioni della pelle intornoa occhi, bocca e naso

B12

(ciano-

cobalamina)

Carne, pesce,uova, latte,formaggi,frattaglie(è assentenei vegetali)

a) 3microgrammib) 6microgrammic) 4-5microgrammi

Prende parte alla formazionedei globuli rossi e alla sintesidel materiale genetico;permette l’accrescimentocorporeo

Anemia; disturbi del sistema nervoso

Acido folico

Uova, formaggi,legumi, fegato,carne, verdure a foglie scure

a) 0,4 mgb) 3 mgc) 0,2 mg

Partecipa alla formazione deiglobuli rossi e alla sintesi delmateriale genetico

Anemia

C

(acido

ascorbico)

Agrumi, vegetaliverdi, latte,fegato

a) 75 mgb) 100 mgc) 50 mg

Interviene nella sintesidella sostanza cementante dei tessuti; favoriscel’assorbimento del ferro;potenzia i sistemi di difesaimmunitaria

Ritardo nellarimarginazione delleferite e nella saldaturadelle fratture; emorragie,gonfiore e sanguinamentodelle gengive; debolezza

H

(biotina)

Latte, carne,lievito di birra,tuorlo d’uovo

a) 0,1-0,3 mgb) 0,2-0,3 mgc) 0,1 mg

Interviene nei processi ditrasformazione dei carboidrati,dei grassi e delle proteine

Rari: alterazione dellapelle, anemia, perditadell’appetito

PP

(niacina)

Fegato, carni,lievito di birra,farina integrale,uova

a) 18-20 mgb) 22-24 mgc) 10-12 mg

Catalizza i processidi ‘combustione’ del materiale energetico

Lesioni della pelle;diarrea; disturbi delsistema nervoso; perditadi peso; cefalea

Acido

pantotenico

Lievito di birra,tuorlo d’uovo,fegato, cuore,cuticola del riso,pappa reale

a) 4-7 mgb) 10 mgc) 2-3 mg

Consente l’immagazzinamentodell’energia nelle cellule;prende parte ai processi di trasformazione dei grassi

Stanchezza; disturbiall’apparato intestinale

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crudi visto che la cottura inattivamolte di esse: una dietaequilibrata dovrebbe contenernein quantità sufficienti alfabbisogno dell’organismo, chevaria tuttavia a seconda dellacostituzione fisica, dellecondizioni di salute, del tipo diattività, dell’età e così via.Non sempre, però, con glialimenti si riesce a fornire tutte levitamine nella necessariaquantità, soprattutto se larichiesta da parte dell’organismorisulta per qualche ragioneaccresciuta, o se le abitudinialimentari non consentono unadieta razionale.

LE IPOVITAMINOSI

Si determinano allora, quandol’apporto vitaminico non èsufficiente, stati patologici(ognuno tipico della carenza diuna particolare vitamina) cheprendono il nome diipovitaminosi, o, nei casi estremi,di avitaminosi. Queste ultimeconsistono in vere e propriemalattie (il beri beri per lavitamina B1, lo scorbuto per la C,la pellagra per la PP eccetera),che un tempo costituivanoimportanti cause di morte, mache oggi sono decisamente rarenei paesi industrializzati, doveanche la peggiore alimentazione

riesce a garantire un certoapporto vitaminico.Piuttosto frequenti sono invecestati di ipovitaminosi nonattribuibili a totale assenza divitamine, ma derivanti da parzialicarenze. Questi stati, definiticarenze vitaminiche marginali eoriginati da varie possibili cause,conoscono sei gradi progressividi sviluppo.I primi sono caratterizzati dadiminuzione della concentrazionedi vitamine nel sangue e daconseguenti alterazionibiochimiche nel funzionamentodelle cellule, che noncomportano tuttavia sintomi

Alphega Farmacia magazine • 13

SENZA RICETTACOME INTEGRAREL’APPORTO

� Mentre per lepreparazionifarmaceutiche contenentivitamine a elevati dosaggiè necessaria la ricetta delmedico, per quelledestinate a coprire ilfabbisogno è consentitala libera vendita dietroconsiglio del farmacista.I prodotti acquistabililiberamente sono tutti daassumere per bocca:gocce da diluire in acqua,compresse effervescenti,confetti, capsule, fiale peruso orale e così via.Alcune preparazionicontengono una solavitamina, altreassociazioni di piùvitamine (A+E, vitaminedel complesso B, tutte oin parte, eccetera); altreinfine comprendono tuttele vitamine - e alcuneanche gli oligoelementi -con dosaggi proporzionatial fabbisogno.Maggiore è il numero divitamine impiegate, piùproblematica è la stabilitàdella preparazionefarmaceutica, di cuioccorrerà dunquecontrollare attentamentela data di scadenza, chespesso è ravvicinata aquella di preparazione.Per lo stesso motivo laconservazione deveessere accurata: evitare iluoghi umidi e quelliesposti a luce e calore, econservare i preparatisempre nel contenitorecon cui vengono venduti.

LE VITAMINE LIPOSOLUBILI

VITAMINE FONTI

FABBISOGNOQUOTIDIANO

a = adultob = gestantec = bambino

FUNZIONI SINTOMI DI CARENZA

A

(retinolo)

Latte, formaggi,burro, olio di fegatodi pesce, fegato,uova, carote,spinaci, broccoli,zucca gialla

a) 1,0 mgb) 1,2 mgc) 0,7 mg

Interviene nel processo dellavisione, soprattutto notturna; ènecessaria al mantenimentodell’integrità della pelle e dialtri tessuti, come la corneadell’occhio

Perdita di peso,alterazioni della pelle edella cornea, difficoltànella visione notturna

D

(calciferolo)

Latte, burro,tuorlo d’uovo,olio di fegatodi merluzzo

a) 5microgrammib-c) 10microgrammi

Favorisce l’assorbimento delcalcio introdotto con la dieta econtrolla la sua deposizionenelle ossa

Insufficiente deposizionedi calcio nelle ossa informazione edecalcificazione di quellegià formate

E

(tocoferolo)

Olio di germedi grano, oliodi oliva,vegetali verdi

a) 10 mgb) 12 mgc) 5 mg

Preserva le sostanzebiologiche dall’ossidazione;mantiene integre le membranedelle cellule; interviene indiverse reazioni biochimiche

Anormale nutrimento deimuscoli; riduzione dellavita dei globuli rossi

K

(menadione)

Spinaci, cavoli,piselli, carote,lattuga

a) 4 mgb) 6 mgc) 2 mg

Partecipa ai processi diformazione di sostanzeindispensabili per lacoagulazione del sangue

Rallentamentodella coagulazione

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apprezzabili; tipica dei successiviè invece la comparsa dimanifestazioni cliniche, dapprimaaspecifiche quali debolezza,

insonnia, irritabilità, depressione odiminuzione di peso, e in seguitodi natura diversa a seconda dellavitamina carente. Il persistere di questo statocaratterizza gli stadi più evolutidelle carenze marginali, cheimpongono un immediatotrattamento per il reintegro delleriserve vitaminiche.

COME SI CREA LA CARENZA

Le cause che possonodeterminare una carenza di

vitamine consistono in genere inun insufficiente apportoalimentare e/o in un aumentatofabbisogno. L’introduzione diqueste sostanze può risultareinadeguata a causa di dietesquilibrate come quelle indottedalla povertà, da abitudinialimentari sregolate, da una nonvaria scelta dei cibi, damancanza di appetito.Ma le vitamine possono risultareinsufficienti anche qualora la loroassunzione con gli alimenti siacorretta: in alcuni casi è infatticarente l’assorbimento, e ciò acausa di disfunzioni dellostomaco o dell’intestino, di vomitiripetuti, di diarrea (ancheconseguente all’abuso dilassativi), di alterazioni dellasuperficie interna del tubodigerente, di amputazione diampi tratti di questo, didiminuzione della secrezione dibile e così via. L’assorbimento e l’utilizzazionedelle vitamine possono inoltreessere ostacolati da sostanzedette antivitamine, come gli oliminerali di alcuni lassativi - cherendono inassorbibili le vitamineliposolubili - o l’avidina contenutanel bianco dell’uovo, cheimpedisce l’utilizzazione dellavitamina H, o ancora alcunifarmaci (trafiletto a pagina 12).La causa più frequente dellecarenze vitaminiche è tuttavial’aumentato fabbisogno, che sicrea con maggior frequenza inparticolari situazioni (periodi distress fisico, per esempio) e inalcune categorie di soggetti(riquadro a pagina 11).

14 • Alphega Farmacia magazine

Dossier prevenzione

sufficiente, si creano stati patologici che nei casi estremi consistono in veremalattie, come pellagra o scorbuto.

“”Ma è vero che le vitamine fanno male?

LA POLEMICA

Ha tenuto banco su giornali e notiziari radiotelevisivi, nei mesi scorsi, una ricercadell’organizzazione britannica Cochrane Collaboration secondo la quale gli integratori abase di vitamine, in particolare quelle A ed E, non fanno bene alla salute, non allungano lavita e, anzi, “sembrano aumentare la mortalità”. In realtà è noto da tempo che gliintegratori vitaminici non sono privi di tossicità come ci si aspetterebbe da questi farmaciun po’ particolari, che contengono sostanze non estranee all’organismo ma abitualmentepresenti al suo interno. Non bisogna tuttavia drammatizzare: l’importante è chiedereconsiglio sul loro uso al medico o al farmacista, e non superare le dosi consigliate. Il fatto è che alcune vitamine possono provocare le cosiddette ipervitaminosi, ovvero statidovuti alla loro eccessiva concentrazione nell’organismo, che si determinano in genere perl’assunzione di dosi superiori di molte volte (anche decine o centinaia) al fabbisogno.Sono diversi gli inconvenienti che possono essere provocati dalle vitamine a dosi molto alte.La A, oltre a poter originare vari disturbi reversibili, è sospettata di un’azione dannosa sulfeto e perfino di una cancerogena opposta a quella di prevenzione dei tumori che ha a dosinormali. La D può provocare non solo diverse reazioni avverse transitorie, ma anchecalcificazioni dei tessuti molli che creano danni irreversibili; la E può indurre alcuni sintomi,tutti passeggeri, e la B1, assunta mediante iniezioni, può dare reazioni anche gravi.Sempre a dosi esagerate, l’acido folico può generare alterazioni del midollo osseo, lavitamina PP può creare vari effetti indesiderati tra cui l’aggravamento di gastriti e ulcera, lavitamina B6 può provocare interferenze con la levodopa utilizzata nella malattia diParkinson. E perfino la più diffusa delle vitamine, la C, può originare, se sovradosata, varidisturbi, e secondo alcuni studi anche favorire la formazione di calcoli renali. Per altre vitamine, come la B2, l’acido pantotenico e la B12, la possibilità di disturbiderivanti da una eccessiva assunzione è praticamente assente.

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� Tutte le cose belle dellavita - diceva Bernard Shaw - osono immorali o sono illegali ofanno ingrassare. O fanno male,potremmo aggiungere. Ma ora peri golosi arrivano diverse buonenotizie: alcuni alimenti di cui èmeglio non abusare, da sempremessi all’indice da salutisti emedici, in piccole dosi fannobene. Caffè, cioccolato, tè, vino,spesso demonizzati, vengonooggi riabilitati da una serie di studiscientifici.Il caffè, per esempio, è beneficoper il fegato: secondo uno studiodell’Istituto Mario Negri di Milano,protegge questo organo damalattie gravi come la cirrosi e iltumore, soprattutto quando lapersona è ad alto rischio di questemalattie perché per esempio è unforte bevitore di alcolici.E poi il caffè fa bene agli anziani,

aiutandoli soprattutto a mantenereuna mente giovane e fresca,migliorando memoria, capacità diapprendimento e funzionicognitive. Addirittura il consumo dicaffeina sembra ridurre il rischio diessere colpiti dalla malattia diAlzheimer, secondo i risultati dellostudio europeo FINE (Finland, Italyand Netherlands Elderly) cui hapreso parte anche l'IstitutoSuperiore di Sanità.E non basta. Il caffè potrebberivelarsi anche - secondo unostudio sui topolini eseguito dallaOklahoma Medical ResearchFoundation - un’arma perprevenire la sclerosi multipla. Non c’è niente di più rincuorante,poi, di sapere che il cioccolato,pur così ricco di grassi, fa benegrazie ai flavonoidi, sostanzeantiossidanti che tengono pulite learterie e proteggono il cuore. Ne

danno prova numerosi studi, tracui uno con cui ricercatorigiapponesi hanno dimostrato cheil cioccolato fondente migliora lacapacità di dilatarsi dellecoronarie, che lasciano passarecosì una quantità maggiore disangue. Un altro studio, dell’Universitàtedesca di Colonia, ha svelato chemangiare poco più di sei grammial giorno di cioccolato fondente,pari a 30 calorie, abbassa lapressione senza far ingrassare.Un’ulteriore ricerca ha dimostratoche il cioccolato ha un’azioneantitrombotica.E secondo gli scienziati dellaGeorgetown University diWashington DC, mangiarecioccolata può servire acombattere quattro tumori, inparticolare in due varietà di cancroall’intestino, di cui rallenta lacrescita anche del 50 per cento. E poi il vino rosso. Contiene unamolecola semplice mapreziosissima control’invecchiamento, il resveratrolo,un flavonoide che secondo DavidSinclair della Harvard MedicalSchool di Cambridge, inMassachusetts, favorisce lalongevità e allontana effettidell’invecchiamento come lacataratta e le malattiecardiovascolari, oltre a rafforzare leossa.Inoltre molti studi dimostrano cheun moderato consumo di vinoriduce rischio cardiovascolare emortalità.

Quando qualchestravizionon fa male, anzi fa bene

16 • Alphega Farmacia magazine

Salute a tavola

Caffè, cioccolato,tè e vino riabilitati da studi scientifici per varie proprietàprotettive

DONNE ANZIANEIL TE’ PROTEGGEDALL’OSTEOPOROSI

� Bere il tè protegge leanziane dall’osteoporosi. Iricercatori della Universityof Western Australia diPerth hanno seguito percinque anni oltre milledonne tra 70 e 85 anni,osservando una densitàossea, nell’anca,superiore di quasi il 3%nelle donne che bevevanotè rispetto a quelle chenon lo bevevano. Inoltrele consumatrici di tè, nelcorso dei cinque anni,sono andate incontro a unminor impoverimentoosseo, perdendo in medial’1,6% della densitàossea, contro il 4% delle altre.

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Gambe in su, docce fredde, calze elastiche: anche tu ci hai provato quando

senti le gambe gonfie e pesanti!

Contro i sintomi dell’insufficienza venosa.

È un medicinale a base di Oxerutina che agisce in modo specifico e mirato sulle vene.

L’azione anti-ossidante di Venoruton ha dimo-

strato di rinforzare le pareti venose facilitando la

circolazione. Così Venoruton ti aiuta a sentire le

gambe più attive, più leggere. Al passo con te.Vena in condizioni

normali

Simulazione computer izzata.

Vena deformata che provoca la cattiva

circolazione dei globuli rossi

È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Attenzione i medicinali vanno assunti con cautela. Autorizzazione del 02.04.08

VENORUTON. PIÙ TONO ALLE VENE, PIÙ SALUTE ALLE GAMBE.

ci hai provato anche tu?

puoi provare venoruton.

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� La desquamazioneeccessiva del cuoiocapelluto e l’eccesso disebo creano inestetismi che possono essere evitati.

Lavare i capelli, asciugarli,spazzolarli sono praticheigieniche semplici, di cui spesso

si sottovaluta l’importanza: invecedal modo in cui vengono attuatedipende molto della salute deicapelli, e quindi anche della lorobellezza. Una corretta igiene, peresempio, è in grado dicorreggere alcuni disturbi chesono fonte anche di inestetismi,come la forfora e la seborrea,

mentre pratiche sbagliatepossono determinare unpeggioramento delle condizioni.La forfora, il cui nome scientificoè pitiriasi semplice, è unaeccessiva desquamazione delcuoio capelluto, che si manifestacon il distacco, spontaneo oprovocato da grattamento, di

Mantenere i capelli saniper averli anche belli

18 • Alphega Farmacia magazine

Salute e bellezza

Una corretta igienecombatte la forforae altri disturbi

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squame fini, secche, grigiastre,che aderiscono ai capelli ocadono sui vestiti sotto forma diuna polvere biancastra; il tutto siaccompagna a un fastidiosoprurito. La desquamazione tipica dellaforfora è associata ad alterazionidel normale ciclo di crescitadell’epidermide, tali dacomportare un aumento delnumero di cellule checontinuamente, in maniera deltutto fisiologica, si distaccanodallo strato più superficiale,quello corneo.

FORFORA E SEBORREA

Un particolare tipo di forfora è lapitiriasi steatoide, nella quale ilsebo lega le squame inagglomerati grassi e spessi, dicolorito giallastro; questa forma siaccompagna spesso adalterazioni infiammatorie del cuoiocapelluto, conducendo verso ladermatite seborroica.Del resto la forfora siaccompagna spessoall’eccessiva produzione digrasso da parte del cuoiocapelluto, la seborrea, che neviene considerata una concausa:il sebo, infatti, oltre a essere ilmateriale di partenza per laformazione - a opera di alcunimicrorganismi - di sostanze cheprovocano irritazione del cuoiocapelluto, è anche un buonterreno per la proliferazione diquesti stessi microrganismi, edesercita inoltre un’azioneocclusiva che non permette ilnormale continuo distacco dicellule cornee, determinandoquindi il loro accumulo e laformazione di squame.La forfora ha un andamentostagionale, e peggiora spessodopo alcuni trattamenti cosmetici

poco salutari come messa inpiega, permanente, tinture.La terapia di questo disturboconsiste nel controllare lemanifestazioni con trattamentilocali, che devono essere ripetutia intervalli regolari secondo unadeguato programma di igiene. Icapelli vanno lavati una o duevolta a settimana con unoshampoo antiforfora, e a questilavaggi possono esserne alternatialtri con detergenti pocosgrassanti o ‘delicati’, o meglioancora con shampooseboequilibranti; oppure si potràadoperare direttamente unoshampoo antiforfora adatto alavaggi frequenti, utilizzabile tuttele volte che è necessario.Svariati sono i principi attivicontenuti nei preparati contro laforfora: la maggior partepossiede proprietà antibatterichee antifungine tali da ridurre lamicroflora del cuoio capelluto,una parte della quale è ritenutaresponsabile dei processi checonducono alla formazione e aldistacco delle squame. Siutilizzano inoltre principi attivi adazione antiinfiammatoria e altriche ritardano la crescitadell’epidermide e quindi il suoricambio, e che limitano laproduzione di sebo. Pureimpiegate - negli shampoo maanche in altri prodotti come lelozioni - sono sostanze in gradodi sciogliere, con azionecheratolitica, il tessuto corneo: inquesto modo provocano ildistacco delle squame di forfora,consentendone l’allontanamento.Come detergenti si impieganotensioattivi che non irritino il cuoiocapelluto. Il farmacista saprà consigliarvi ilprodotto con la formulazione piùadatta al vostro caso.

Alphega Farmacia magazine • 19

A volte si scambia per forfora quella che invece èuna infestazione da pidocchi, o pediculosi: si credeche siano scaglie di epidermide le lendini, vale a direle uova di questi insetti. Le lendini, distinguibili dallaforfora per il fatto che non si allontanano facilmentedalla capigliatura, sono deposte dalla femminaadulta, che le cementa alla base del capello; grandimeno di un millimetro, si schiudono 6-9 giorni dopola deposizione rilasciando la ninfa, che è grandequanto una capocchia di spillo e nel giro di unasettimana si trasforma in pidocchio adulto (nellafoto). Questo è lungo 2-3 millimetri e ha un coloregrigio-biancastro; vive circa un mese e si nutre di

sangue, che succhia dal cuoiocapelluto dopo averlo punto,provocando con la saliva unairritazione che si manifesta conprurito. Lontano dall’uomo, ilpidocchio non sopravvive piùdi un giorno o due, tant’è chela trasmissione più frequentedell’infestazione è per contattodiretto - tipico dei bambini -mentre più rara è quellaattraverso vestiti, pettini,asciugamani, cuscini e cosìvia. In ogni caso, il pidocchio

non vola e non salta da una persona all’altra.L’infestazione non è segno di cattiva igiene, né èassociata alla lunghezza dei capelli.Per il trattamento sono disponibili diversi prodottiche possono essere acquistati dietro consiglio delfarmacista, a base di principi attivi insetticidi o disostanze che eliminano i pidocchi per effetto fisico(ostruendo le vie respiratorie dell’insetto).Il prodotto va applicato su tutti i capelli e sul cuoiocapelluto, dopo di che si deve pettinare la testa conun apposito pettine in vendita in farmacia, cherimuove le lendini. Dopo il trattamento - che va ripetuto a distanza di 2-3 giorni - si devono usare abiti e biancheria puliti, elavare a 60 gradi quelli in uso precedentemente.

Attenti a non confonderela forfora con i pidocchi

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� Un medicinale su dieci traquelli in commercio nel mondo èfalso e, secondo le stimedell’Organizzazione mondialedella sanità, il fenomeno interessanon più solo i paesi poveri, maanche gli Stati Uniti e l’Unioneeuropea. Ma la contraffazione èancora più diffusa tra i medicinalivenduti su Internet, che sono falsiper oltre la metà. Le vendite di farmaci on linecostituiscono il mezzo più facileper smerciare prodotti

contraffatti. Accanto a qualchesito legale gestito da farmacieche vendono sul web prodottiveri su richiesta di regolare ricettamedica, proliferano infatti moltisiti fuori legge che, nell’ipotesi piùfavorevole, vendono prodotti daprescrizione senza richiedere unaricetta, ma che il più delle voltediventano il canale internazionaleper distribuire medicinali diorigine sconosciuta e spessofraudolenta.Diversi sono i tipi di farmacicontraffatti in circolazione:� falsi perfetti, cioè prodottiche contengono gli stessicomponenti dell’originale, nellagiusta quantità, correttamenteconfezionati ed etichettati, masono importati medianteoperazioni di mercato parallelo;� falsi imperfetti, ovveromedicinali che contengono icomponenti giusti ma non inquantità esatte, e/o formulazioniche non rispettano, per esempio,i requisiti della scadenza;� falsi solo apparenza, cioèprodotti esteriormente simili aquelli autentici, che però noncontengono principi attivi;� falsi criminali, prodotti

anch’essi esteriormente simili aquelli autentici, ma a base disostanze diverse, talvolta anchenocive.Ci sono poi le falsificazioni suifarmaci in origine autentici, chevengono manipolati e resi cosìinefficaci se non nocivi.

Attenti ai farmaci contraffatti

Le autorità americane hannoesaminato un prodottoantiobesità venduto su varisiti Internet, trovando chenessuna delle capsuleconteneva il principio attivodel farmaco, alcunecontenevano solo talco eamido, e in altre era presenteun principio attivo di un altrofarmaco antiobesità, cheperò differisce dal primo siaper i soggetti in cui puòessere impiegato, sia per ladose.

� Sul problema delle contraffazioni dei farmaci, ilsostituto procuratore nazionale antimafia Luigi DeFicchy ha denunciato una situazione fortemente arischio per la sicurezza dei cittadini italiani. “Averconsentito la vendita dei medicinali senza prescrizionenei supermercati e nelle parafarmacie”, ha affermato ilmagistrato, “ha aperto una pericolosa brecciaconcettuale nel sistema di cautele che devecircondare la vendita dei farmaci.” Questa, consentitain esercizi sottoposti a minori verifiche, “induce allepiù ragionevoli preoccupazioni, considerato il rischioche nelle maglie di un sistema meno rigido si facciastrada la vendita di farmaci contraffatti”, un traffico -osserva De Ficchy - gestito per gran parte dallacriminalità cinese, che nel nostro paese è molto attiva.“Troppo alto”, rileva il magistrato antimafia, “è ilrischio derivante da una eccessiva liberalizzazione nelsettore: al contrario è necessario aumentare i controllilungo la catena distributiva dei farmaci persalvaguardare la salute dei cittadini.”

Il parere del magistrato

Una truffa tipica

Il consiglio del vostro farmacista

Alphega Farmacia magazine • 21

Su Internet falsoun medicinale ogni due, e ilproblema non siesaurisce con levendite on line

DIETILENGLICOLENON SOLO FALSOMA PURE VELENOSO

� Un tipico componentedei farmaci contraffatti,presente anche neldentifricio Colgate falsoscoperto poco tempo fanei supermercati, è ildietilenglicole, compostovelenoso impiegato inCina come sostituto dellapiù costosa glicerina.

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� In spagnolo il nome significacorteccia sacra: e sacra lacascara sagrada era agli indianid’America, ma gli esploratorispagnoli, quando la scoprirononel XVI secolo, ne apprezzaronosoprattutto le proprietà lassative.A metà del 1800 la pianta eraampiamente utilizzata dai pioniericercatori d’oro, che lachiamavano, con accezione piùlaica e prosaica, cortecciacagona, alludendo proprio aquell’uso contro la stipsi: ma soloa fine XIX secolo la cascara fuinserita nelle farmacopee. Utilizzata a lungo come rimedioper i disturbi di digestione, comeprotettore del fegato e contro icalcoli biliari, la corteccia dicascara sagrada è oggi usata

principalmente per il trattamentoper brevi periodi della stipsioccasionale, indicazione questache è anche l’unica a esserestata verificata clinicamente.I cascarosidi contenuti nellacorteccia della pianta stimolanola mucosa del colon, eccitando inquesto modo la motilitàintestinale: il risultato è ilristabilimento della normalefunzionalità dell’intestino.Come avviene per tutti i lassativi,l’uso deve essere accorto.Occorre evitare gli abusi e itrattamenti prolungati, e bisognainoltre tenere presente che lacascara può provocare crampiintestinali. Prima di assumerladovrebbe essere consultato ilproprio medico in ognuna diqueste condizioni:• durante il ciclo mestruale (èpossibile una stimolazionedell’utero);• se si è affetti da malattia diCrohn;• se si è affetti da colite ulcerosa;• se si è affetti da appendicite;• se si è affetti da qualsiasimalattia infiammatoria intestinale;• se si accusano doloriaddominali (soprattutto se diorigine sconosciuta);• se si stanno assumendodigitale o farmaci antiaritmici (lacascara può causare perdita dipotassio);• se si stanno assumendodiuretici tiazidici, liquirizia ocorticosteroidi (la perdita dipotassio può essere aumentatada queste sostanze).

In ogni caso la cascara è daevitare nelle seguenti condizioni:• durante la gravidanza o neiperiodi in cui la si programma;• durante l'allattamento;• sotto i due anni di età; neibambini oltre i due anni occorrel’approvazione del medico;• se si è affetti da malattie delfegato.

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Di sana pianta

Intestino regolare con la cascara

Un lassativo da usare con qualcheprecauzione

Sono disponibili capsule ocompresse, da ingerireassieme a quantitàabbondanti di acqua. E’ possibile preparare undecotto ponendo 2 grammidi corteccia tagliata in piccolipezzettini in acqua bollenteper 10 minuti.La dose di estratti di cascarasagrada da assumeregiornalmente è 20-30 mg diderivati idrossiantracenici; lasomministrazione non vaprotratta per più di una-duesettimane.

NOME BOTANICO: Rhamnus purshiana.FAMIGLIA: Rhamnaceae.DOVE CRESCE: originaria delle coste di Californiae Cile, è oggi diffusa in tutto il mondo e coltivatain maniera particolare sulla costa occidentaledel Canada e degli Stati Uniti e su quellaorientale dell'Africa.QUALI PARTI SI USANO: la corteccia del tronco edei rami, invecchiata di un anno o trattata con ilcalore per permettere l’ossidazione di alcunicomposti che, presenti nella corteccia fresca,possono causare irritazione gastrointestinalecon vomito e coliche; i lembi di cortecciavengono arrotolati in tubi, e così si presentanospesso sul mercato erboristico.CHE COSA CONTIENE: cascarosidi (A(( , B, C, D, Eed F), che sono glucosidi antrachinonici.FF

La carta d’identità Comesi utilizza

La cascara sagrada è un arbusto che puòraggiungere i 18 metri

di altezza. Il tronco è ricoperto da una

corteccia rugosa, mentre i rami sono lisci. Le foglie,

ovate, hanno il marginedentato; i fiori sono

bianco-verdastri, il fruttoè una drupa nerastra.

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