Ambasciata d’Italia
Oslo
Le donne italiane in Norvegia
Dati e statistiche
Rilevazione dati1:
16 novembre 2018
Numero di cittadine italiane iscritte2:
2822
1 A cura di Marta Valsania, Università degli Studi di Torino, email: [email protected]
2 Fonte: database A.I.R.E. / Ambasciata d’Italia a Oslo
2
Indice
1. Età 3
2. Paese di nascita 5
3. Anno di arrivo 7
4. Regione italiana di provenienza 8
5. Fylke di residenza 10
6. Titolo di studio 12
7. Professione 14
3
1. Età
Numero di osservazioni: 2822 (copertura 100%)
<18 848
18-30 532
31-50 1001
>50 441
Con riferimento all’età, la fascia più popolosa risulta essere quella compresa tra i 31 ed i
50 anni, con il 35% del totale. La seconda fascia per numerosità è rappresentata dalle
minori di 18 anni (30%), seguita dalla categoria 18-30 anni (19%) e dalle maggiori di 50
anni (16%).
Confrontando questi valori con quelli delle statistiche prive della distinzione di genere, si
conclude che per gli uomini la fascia con maggiore numerosità è quella tra i 31 e i 50 anni.
4
<18
30%
18-30
19%
31-50
35%
>50
16%
Età
5
2. Paese di nascita
Numero di osservazioni: 2822 (copertura 100%)
Italia 1100
Norvegia 1169
Altri paesi UE 101
Europa non UE 78
Africa 53
Asia 48
America centrale e meridionale 244
America settentrionale 21
Oceania 8
I due principali Stati di nascita sono la Norvegia (41%) e l’Italia (39%), in netta
superiorità rispetto a tutte le altre nazioni.
Dopo aver effettuato un raggruppamento per regioni geografiche, la terza zona per
numerosità risulta essere l’America centrale e meridionale (9%).
A seguire si trovano i paesi europei parte dell’Unione Europea (3%) e quelli non aderenti
all’UE (3%).
Con il 2% vi sono l’Asia e l’Africa, mentre con l’1% e lo 0% rispettivamente l’America
settentrionale e l’Oceania.
6
Italia
39%
Norvegia
41%
Altri paesi UE
3%
Europa non UE
3%
Africa
2%
Asia
2%
America centrale e
meridionale
9%
America settentrionale
1% Oceania
0%
Paese di nascita
7
0
50
100
150
200
250
300
3. Anno di arrivo
Numero di osservazioni dal 1970: 1474 (copertura 54%)
Rispetto all’anno di arrivo in Norvegia, il grafico con linea rossa continua evidenzia come
dal 1996 il numero di arrivi annui di donne italiane in Norvegia sia tendenzialmente
cresciuto.
In particolare, nel 2016 si è avuto un picco con 216 arrivi. Nel 2017 il numero di arrivi è
sceso a 98.
Sono 91 gli arrivi precedenti al 1970 che non sono mostrati nel grafico.
Simulazione: Laddove il dato sull’anno di arrivo in Norvegia fosse mancante, si è deciso
di usare come proxy l’anno di inserimento nel database. Il risultato è visibile nella linea
tratteggiata del grafico sovrastante. La copertura è in questo caso del 100%, con un
numero di osservazioni pari a 2822.
Sono visibili, nella linea tratteggiata, due ulteriori picchi nel 1997 (105) e nel 1999 (96)
che potrebbero però riferirsi a una maggiore attività di inserimento dei dati più che un
effettivo aumento degli arrivi annui. Dal 1995 ha avuto infatti inizio il trasferimento
delle cartelle dal solo formato cartaceo al formato digitale.
8
4. Regione italiana di provenienza
Numero di osservazioni: 2738 (copertura 97%)
Lombardia 442
Lazio 327
Toscana 218
Veneto 214
Emilia-Romagna 203
Piemonte 202
Sicilia 184
Campania 163
Friuli-Venezia Giulia 123
Liguria 118
Puglia 108
Sardegna 88
Calabria 87
Marche 81
Trentino-Alto Adige 79
Abruzzo 42
Umbria 26
Basilicata 19
Molise 8
Valle d'Aosta 6
La Lombardia risulta essere la prima regione di provenienza delle cittadine italiane
residenti in Norvegia (16%), dalla sola provincia di Milano arrivano circa la metà delle
lombarde (199 osservazioni).
La seconda regione di provenienza è il Lazio (12%), in cui Roma risulta la prima
provincia in assoluto (267 osservazioni).
Le differenze con le statistiche prive della divisione di genere risultano essere minori. Al
terzo posto si trova la Toscana con l’8% delle osservazioni, e con la stesa percentuale il
Veneto. A seguire si trovano Emilia-Romagna, Piemonte e Sicilia con il 7% delle
osservazioni, poi la Campania con il 6%, il Friuli-Venezia Giulia, la Liguria e la Puglia
con il 4%. Tutte le altre regioni non raggiungono tale quota.
9
Lombardia
16%
Lazio
12%
Toscana
8%
Veneto
8%
Emilia-Romagna
7%
Piemonte
7%
Sicilia
7%
Campania
6%
Friuli-Venezia
Giulia
4%
Liguria
4%
Puglia
4%
Sardegna
3%
Calabria
3%
Marche
3%
Trentino-Alto Adige
3%
Abruzzo
2%
Umbria
1% Basilicata
1% Molise
0%
Valle d'Aosta
0%
Regione italiana di provenienza
10
5. Fylke di residenza
Numero di osservazioni: 2822 (copertura 100%)
Oslo 1040
Akershus 455
Hordaland 270
Rogaland 241
Trøndelag 185
Buskerud 120
Østfold 93
Vestfold 85
Møre og Romsdal 50
Vest-Agder 49
Hedmark 49
Troms 47
Oppland 32
Telemark 31
Nordland 31
Aust-Agder 20
Sogn og Fjordane 18
Finnmark 5
Svalbard 1
Più della metà delle italiane in Norvegia risiede nella capitale, Oslo (37%), e nei suoi
dintorni: Akershus segue con il 16% delle osservazioni.
I fylke con più residenti italiane seguono lo stesso andamento delle città più popolose della
Norvegia (Oslo, Bergen, Stavanger, Trondheim, Drammen) che sembrano quindi attrarre
le cittadine italiane in modo proporzionale alla loro grandezza.
Dopo il fylke di Oslo e Akershus si trovano infatti l’Hordaland (10%), il Rogeland (9%), il
Trøndelag (7%) e il Buskerud (4%).
La regione geografica del Nord-Norge accoglie nel suo complesso solo 83 cittadine italiane
(3% delle osservazioni).
11
Oslo
37%
Akershus
16%
Hordaland
10%
Rogaland
9%
Trøndelag
7%
Buskerud
4%
Østfold
3%
Vestfold
3%
Troms
2%
Møre og Romsdal
2%
Vest-agder
2%
Hedmark
2%
Oppland
1%
Telemark
1%
Nordland
1% Aust-agder
1%
Sogn og Fjordane
1%
Finnmark
0%
Svalbard
0%
Fylke di residenza
12
6. Titolo di studio
Numero di osservazioni: 893 (copertura 44,1%)
Laurea 573
Diploma 255
Licenza media 62
Licenza elementare 3
Per questa statistica sono stati presi in considerazione solo le maggiori di 16 anni.
Il 64% delle donne che indicano il titolo di studio, dichiara di possedere una laurea, il
29% dichiara il possesso si un diploma, il 7% la licenza media e solo 3 donne di possedere
la licenza elementare.
13
Laurea
64%
Diploma
29%
Licenza media
7%
Licenza elementare
0%
Titolo di studio
14
7. Professione
Numero di osservazioni: 523 (copertura 28%)
Impiegato 107
Altra professione 100
Professione intellettuale 59
Libero professionista 50
Casalinga 39
Addetto sanità 37
Addetto settore alberghiero/ristorazione 34
Funzionario e dirigente 16
Operaio qualificato/non qualificato 12
Professione nelle attività commerciali 11
Disoccupato 16
Anche in questa statistica non sono state considerate le minori in età scolare e prescolare,
e le 153 donne in età pensionabile.
La professione svolta dal maggior numero di donne è l’impiegata (22%), seguita dalla
categoria della professione intellettuale (13%) in cui si sono considerati docenti, professori
universitari ma anche personale non docente A seguire si trovano le libere professioniste
(11%), le casalinghe (8%), le addette alla sanità (8%), e le addette del settore alberghiero
e della ristorazione (7%).
Per la Norvegia si trovano anche un 3% di donne che ricoprono la carica funzionario o
dirigente, e la stessa percentuale si ha per le operaie, qui raggruppate in qualificate e non
qualificate.
Un 2% ha mansioni nel settore agricolo, della pesca o del commercio, e solo il 3% dichiara
di non avere un’occupazione.
Questa statistica è soggetta a errori dovuti a cambi di professione non dichiarati.
15
Impiegato
22%
Altra
professione
21%
Professione
intelletuale
13%
Libero professionista
11%
Casalinga
8%
Addetto sanità
8%
Addetto settore
alberghiero/
ristorazione
7%
Funzionario e
dirigente
3%
Operaio
qualificato/non
qualificato
3%
Professione nelle
attività commerciali
2%
Disoccupato
3%
Professione