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Amplificatori operazionali - unibo.it · condizione: vo Vsat Regione di saturazione positiva: vo...

Date post: 30-Apr-2020
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Amplificatori operazionali Parte 2 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 16-5-2014) 2 Amplificatori operazionali non ideali Il comportamento degli amplificatori operazionali reali può discostarsi dal modello ideale per diversi motivi Di seguito verranno presi in esame gli effetti prodotti dalle seguenti caratteristiche non ideali Guadagno finito Saturazione Resistenza di ingresso finita Resistenza di uscita non nulla Massima corrente in uscita limitata Errori in continua Tensione di offset Correnti di polarizzazione
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Amplificatori operazionali

Parte 2

www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm

(versione del 16-5-2014)

2

Amplificatori operazionali non ideali

● Il comportamento degli amplificatori operazionali reali può discostarsi dal modello ideale per diversi motivi

● Di seguito verranno presi in esame gli effetti prodotti dalle seguenti caratteristiche non ideali

Guadagno finito

Saturazione

Resistenza di ingresso finita

Resistenza di uscita non nulla

Massima corrente in uscita limitata

Errori in continua

Tensione di offset

Correnti di polarizzazione

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Effetto del guadagno ad anello aperto finitoAmplificatore non invertente

● Se si tiene conto del valore finito del guadagno ad anello aperto , la relazione tra le tensioni di ingresso e di uscita di un amplificatore non invertente può essere ottenuta nel modo seguente

21

1oid RR

Rvvv

21

1oido RR

RvvAAvv

i211

21o

)(v

RRAR

RRAv

4

Effetto del guadagno ad anello aperto finitoAmplificatore non invertente

● Quindi il guadagno di tensione è

● Il guadagno ad anello aperto può essere considerato praticamenteinfinito se risulta molto grande rispetto a 1+ R2/R1

● L’errore relativo commesso utilizzando l’espressione del guadagno ideale è

121

2

211

21

i

oV 1

1)(

RRA

A

R

R

RRAR

RRA

v

vA

Vid1

2V

1

2 11 AR

RA

R

RA

Vid

Vid

12

12

12

1

2

121

2

Vid

VidV

1

1

1

11

1

AA

A

RRA

RR

RR

RR

RRAA

RR

A

AA

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Effetto del guadagno ad anello aperto finitoAmplificatore invertente

● Per l’amplificatore invertente, tenendo conto del valore finito del guadagno ad anello aperto si ottiene

21

1o

21

2id RR

Rv

RR

Rvv

21

1o2ido RR

RvRvAAvv

i211

2o v

RRAR

ARv

6

Effetto del guadagno ad anello aperto finitoAmplificatore invertente

● In questo caso il guadagno è

● Si può riconoscere che la condizione che deve essere soddisfattaaffinché A possa essere ritenuto praticamente infinito coincide con quella ricavata per l’amplificatore non invertente

● Quindi l’errore relativo commesso considerando A infinito è

121

2

211

2

i

oV 1 RRA

A

R

R

RRAR

AR

v

vA

Vid1

2V

1

21 AR

RA

R

RA

Vid

Vid

12

12

12

1

2

121

2

Vid

VidV

1

1

1

11

AA

A

RRA

RR

RR

RR

RRAA

RR

A

AA

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Esempio

10 M10 k

1 M10 k

100 k10 k

10 k10 k

Errore AVAVidErrore AVAVidR2R1

Amplificatore non invertente

Amplificatore invertente

Guadagno ad anello aperto: A 105

8

Retroazione

● Gli amplificatori invertente e non invertente sono casi particolari di amplificatori in retroazione

● Lo schema generale di un amplificatore in retroazione può essere rappresentato nel modo seguente

● Il blocco A rappresenta un amplifi-catore con guadagno A

● Il blocco rappresenta una rete linearepassiva (rete di retroazione) alla cui uscita si ha il segnale

● Questo segnale viene sottratto dal segnale di ingresso vi e la differenza

costituisce l’ingresso del blocco A

do Avv

of vv

fid vvv

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Retroazione

● Combinando le equazioni precedenti si può determinare il guadagno dell’amplificatore in retroazione Af (guadagno ad anello chiuso)

● La quantità 1 + A è detta tasso di retroazione

● Se 1 + A Af A (retroazione negativa o controreazione)

● Se 1 + A AfA (retroazione positiva o reazione)

A

A

v

vA

1i

of

do Avv

of vv

fid vvv

10

Effetti della retroazione negativa

● Negli amplificatori la retroazione negativa viene utilizzata per ottenere vari effetti quali

Desensibilizzazione del guadagno

Riduzione della distorsione non lineare

Riduzione dei disturbi

Aumento della larghezza di banda

● La retroazione positiva produce effetti opposti e, quindi, di solito non desiderati (esistono comunque anche applicazioni che sfruttano la retroazione positiva)

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Desensibilizzazione del guadagno

● Se il guadagno dell’amplificatore subisce una variazione dA, la corrispondente variazione del guadagno ad anello chiuso è

● Di conseguenza, la variazione relativa di Af è

Se 1 + A le variazioni relative di Af sono inferiori a quelle di A

2f

f )1(

A

dAdA

dA

dAdA

A

dA

AA

A

A

dA

AA

dA

A

dA

1

11

)1(

1

)1( 2f

2f

f

A

dA

A

dA

AA

dA

1

1

f

f

12

Desensibilizzazione del guadagno

● Al limite, se 1 + A è molto grande si ottiene una desensibilizzazione totale del guadagno

● In queste condizioni il guadagno dipende solo dalla rete di retroazione e risulta indipendente da A (purché A sia abbastanza grande)

● Questo rappresenta un vantaggio perché , essendo il parametro di trasferimento di una rete passiva, in genere può essere realizzato con una precisione molto superiore a quella con cui può essere un amplificatore con guadagno A

1

11 f A

A

A

AAA

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Linearizzazione

● Si considera il caso in cui l’amplificatore A ha una caratteristica di trasferimento non lineare

● La tensione all’ingresso del blocco A è

● In queste condizioni la pendenza della caratteristica di trasferimento dell’amplificatore in retroazione (guadagno differenziale) è

cioè

oid vvv

i

o

di

d

dii

o 1fff

dv

dv

dv

d

dv

dv

dv

d

dv

d

dv

dv

)f( do vv

d

d

i

o

f1

f

dvd

dvd

dv

dv

14

Linearizzazione

● La relazione

mostra che in presenza di retroazione negativa, cioè se

la caratteristica ha un andamento “più lineare” rispetto a f(vd)

● Infatti si ha una riduzione maggiore della pendenza della caratteristica nei tratti a pendenza più elevata e minore nei tratti a pendenza minore

● Al limite, nei tratti in cui il guadagno differenziale è molto elevato la pendenza diviene praticamente costante ed è determinata unicamente dalla rete di retroazione

11

f

i

o

d dv

dv

dv

d

d

d

i

o

f1

f

dvd

dvd

dv

dv

1f1 d dvd

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Linearizzazione

Con retroazione

Senza retroazione

Esempio

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Riduzione dei disturbi

● La retroazione negativa può essere utilizzata per ridurre disturbi che hanno origine nell’amplificatore

● Si considera il caso in cui un disturbo vn viene introdotto in uno stadio intermedio dell’amplificatore, dopo che il segnale ha subito un’amplifi-cazione A1

● Il segnale all’uscita dell’amplificatore è

noson2

io 11vvv

A

Av

A

Av

21AAA

vso segnale utilevno disturbo

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Riduzione dei disturbi

● In assenza di retroazione il segnale in uscita è

● A parità di segnale in ingresso il rapporto tra il segnale e il disturbo in uscita non è modificato alla retroazione

● A parità di segnale utile in uscita si ha un miglioramento del rapporto segnale-disturbo dovuto al fattore (1+A)

noson2io vvvAvAv

ii vv

no

so

n

so

2no

so 11

v

vA

v

v

A

A

v

v

soso vv

no

so

no

so

v

v

v

v

18

Riduzione dei disturbi

● La retroazione risulta utile nei casi in cui è possibile aumentare l’am-piezza del segnale in ingresso (in modo da avere lo stesso segnale utile in uscita) senza alterare il disturbo

● Non è possibile migliorare il rapporto segnale-disturbo se il disturbo èsovrapposto al segnale di ingresso

● Le considerazioni fatte per un disturbo che interviene in uno stadio intermedio possono essere ripetute anche nei casi in cui il disturbo viene introdotto all’uscita dell’amplificatore (in questo caso si ha A1 Ae A2 1) oppure all’ingresso (A1 1, A2 A) e le conclusioni che si ottengono sono le stesse

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Incremento della larghezza di banda

● Se la rete di retroazione è puramente resistiva, nel caso di retroazione negativa si ottiene anche una riduzione della dipendenza del guadagno dell’amplificatore dalla frequenza

● Di conseguenza si ottiene un ampliamento della banda passante dell’amplificatore

● Maggiori dettagli su questo punto verranno presentati in seguito

20

Amplificatore non invertente

● L’amplificatore non invertente può essere messo direttamente in corrispondenza con lo schema di un amplificatore in retroazione

● Il blocco è costituito dal partitore di tensione formato da R1 e R2

21

1

RR

R

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21

Amplificatore non invertente

● Il guadagno ad anello chiuso vale

● Imponendo A 1 si ritrova la condizione

Quando queste condizioni sono soddisfatte si ha

211

21

21

1fV

)(

11 RRAR

RRA

RRR

A

A

A

AAA

1

21R

RA

idV1

2V 1

1A

R

RA

22

Amplificatore invertente

● L’amplificatore invertente può essere rappresentato con uno schemasimile al precedente, costituito da un amplificatore in retroazione preceduto da un blocco con funzione di trasferimento

21

2

RR

R

21

1

RR

R

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Amplificatore invertente

● Il guadagno ad anello chiuso vale

● Anche in questo caso, imponendo A 1 si ritrova la condizione

Quando queste condizioni sono soddisfatte si ha

211

2

21

121

2fV

11 RRAR

AR

RRR

A

A

RR

R

A

AAA

1

21R

RA

1

2

1

21

21

2V R

R

R

RR

RR

RA

24

Saturazione

● Finora si è assunto che gli amplificatori operazionali avessero un comportamento lineare

● Questa ipotesi è verificata solo per un intervallo limitato di valori della tensione di uscita, che non può superare in valore assoluto la tensione di saturazione Vsat

● La caratteristica ingresso-uscita di un operazionale può essere rappre-sentata con un andamento lineare a tratti in cui si distinguono tre regioni

0sat A

VA

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Regioni di funzionamento

● Nelle tre regioni l’operazionale viene rappresentato mediante circuiti equivalente diversi

● Ciascun circuito equivalente può essere utilizzato solo se è verificata una condizione di validità

● Regione lineare: vd 0 condizione: vo Vsat

● Regione di saturazione positiva: vo Vsat condizione: vd 0

● Regione di saturazione negativa: vo Vsat condizione: vd 0

26

Regioni di funzionamento

● In generale, per analizzare un circuito con amplificatori operazionali occorre

studiare i circuiti equivalenti relativi alle varie regioni di funzionamento

verificare se le condizioni di validità sono soddisfatte, cioè se le soluzioni sono accettabili

● E’ opportuno notare che in alcuni casi il circuito può avere soluzioni multiple, cioè possono essere verificate simultaneamente le condizioni corrispondenti a più regioni di funzionamento

● Se il circuito contiene più operazionali si dovrebbero considerare tuttele possibili combinazioni di circuiti equivalenti

In pratica, spesso è possibile riconoscere a priori che alcune combinazioni non sono accettabili e quindi devono essere escluse

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Regioni di funzionamento

● Se si vuole ricavare la relazione tra una tensione o corrente che rappresenta l’ingresso di un circuito contenente operazionali e una tensione o corrente che ne rappresenta l’uscita

Si analizzano i circuiti relativi a tutte le condizioni di funzionamento

Per ciascun circuito si individuano i gli intervalli di valori della variabile di ingresso in corrispondenza dei quali sono soddisfatte le ipotesi di validità

In alcuni casi è possibile che, per certe regioni, le ipotesi non siano mai verificate

La caratteristica ingresso-uscita viene ottenuta combinando le soluzioni parziali relative alle varie regioni

28

Amplificatore non invertenteRegioni di funzionamento

● Regione lineare (Vsat vo Vsat)

sat21

1isato

sat21

1isato

i1

2o 1

VRR

RvVv

VRR

RvVv

vR

Rv

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Amplificatore non invertenteRegioni di funzionamento

● Regione di saturazione positiva (vd 0)

● Regione di saturazione negativa (vd 0)

sat21

1id V

RR

Rvv

sat21

1id V

RR

Rvv

sat21

1id 0 V

RR

Rvv

sat21

1id 0 V

RR

Rvv

30

Amplificatore non invertenteCaratteristica ingresso-uscita

Saturazione negativa

Saturazione positivaRegione lineare

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31

Amplificatore invertenteRegioni di funzionamento

● Regione lineare (Vsat vo Vsat)

sat2

1isato

sat2

1isato

i1

2o

VR

RvVv

VR

RvVv

vR

Rv

32

Amplificatore invertenteRegioni di funzionamento

● Regione di saturazione positiva (vd 0)

● Regione di saturazione negativa (vd 0)

2

1satid

21

1sat

21

2id

sato

0R

RVvv

RR

RV

RR

Rvv

Vv

2

1satid

21

1sat

21

2id

sato

0R

RVvv

RR

RV

RR

Rvv

Vv

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Amplificatore invertenteCaratteristica ingresso-uscita

Saturazione positiva

Saturazione negativa

Regione lineare

34

Esempio con retroazione positivaRegioni di funzionamento

● Regione lineare (Vsat vo Vsat)

In questa regione il comportamento del circuito è apparentemente identico a quello di un amplificatore invertente

sat2

1isato

sat2

1isato

i1

2o

VR

RvVv

VR

RvVv

vR

Rv

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Esempio con retroazione positivaRegioni di funzionamento

● Regione di saturazione positiva (vd 0)

● Regione di saturazione negativa (vd 0)

2

1satid

21

1sat

21

2id

sato

0R

RVvv

RR

RV

RR

Rvv

Vv

2

1satid

21

1sat

21

2id

sato

0R

RVvv

RR

RV

RR

Rvv

Vv

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Esempio con retroazione positivaCaratteristica ingresso-uscita

Saturazione positiva

Saturazione negativa

Regione lineare

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Stabilità

● La caratteristica completa del circuito con retroazione positiva è diversa da quella dell’amplificatore invertente

● Per valori di vi compresi tra R1R2Vsat si hanno tre possibili valori della tensione di uscita

● Si può verificare che i valori contenuti nella regione lineare corrispon-dono a stati instabili, quindi non è possibile fare funzionare l’amplifica-tore operazionale in questa regione

38

Stabilità

● Si assume che entrambi i circuiti operino nella regione lineare e che(per esempio a causa di un disturbo) si abbia un incremento di vo

● In entrambi i casi la tensione del nodo Xtende ad aumentare

● Nel primo circuito si ha un aumentodella tensione dell’ingresso invertenteche tende a fare diminuire vo riportan-dolo al valore iniziale

● Nel secondo circuito si ha un aumentodella tensione dell’ingresso non inver-tente che tende a fare aumentare ulte-riormente vo

● In questo caso vo continua ad aumentarefinché non viene raggiunta la regione disaturazione

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Stabilità

● In modo analogo si può verificare che un disturbo che tendesse a far diminuire la tensione di uscita porterebbe il secondo circuito nella condizione di saturazione negativa

● Nella regione di saturazione positiva, la tensione dell’ingresso non invertente viene mantenuta ad un valore maggiore di R1R2Vsat e quindi tale da mantenere l’amplificatore operazionale in saturazione

● Analogamente, nella regione di saturazione negativa, la tensionedell’ingresso non invertente viene mantenuta ad un valore minore di R1R2Vsat

Le regioni di saturazione corrispondono, quindi, a stati stabili

40

Ciclo di isteresi

● Si assume che inizialmente sia vi R1R2Vsat e quindi che il circuito sia in condizioni di saturazione negativa

● Se si aumenta vi, vd rimane negativa finchévi non raggiunge il valore R1R2Vsat

● Per valori maggiori vd è positiva, quindiil circuito si porta nella condizione di sa-turazione positiva

● In queste condizioni, se si diminuisce vi, vd rimane positiva finché non viene rag-giunto il valore R1R2Vsat

● Per valori inferiori di vi, vd diviene nuovamente negativa e il circuito ritorna nella condizione di saturazione negativa

● Quindi, complessivamente si ottiene un ciclo di isteresi

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41

Ciclo di isteresi

42

Comparatore con isteresi

● Il comportamento del circuito dipende dal valore della tensione di uscita

Se vo = Vsat, vo passa al valore Vsat quando vi sale al di sopra della tensione di soglia positiva

Se vo = Vsat, vo passa al valore Vsat quando vi scende al di sotto della tensione di soglia negativa Vth

sat1

2th V

R

RV

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Esempio

● Dato un segnale di ingresso sinusoidale del tipo

si vuole realizzare un circuito che fornisca in uscita una tensione del tipo

● Questa funzione può essere realizzata mediante un amplificatore operazionalenon retroazionato

● In questo caso Vo corrisponde allatensione di saturazione dell’operazionale

)sen()( M tVtvi

0)(

0)()(

io

ioo tvV

tvVtv

per

per

44

Esempio

● Se al segnale vi(t) si sovrappone un disturbo, in prossimità dei punti in cuiil segnale si annulla si possono avereattraversamenti multipli dello zero chedanno luogo a impulsi spuri in uscita

● Se si hanno informazioni sulla massimaampiezza che può assumere il disturbo,è possibile evitare questo inconvenientemediante un comparatore a isteresi con tensione di soglia Vth adeguata

● In questo caso, per passare da uno stato all’altro occorre una variazionedel segnale di ingresso non inferiorea 2Vth

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45

Esempio: comparatore

46

Esempio: comparatore con isteresi

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47

Resistenza di ingresso

● In un amplificatore operazionale reale si hanno resistenze di valore finito sia tra i due ingressi sia tra gli ingressi e la massa

Si definiscono le seguenti resistenze di ingresso

Resistenza di ingresso differenziale Rid

misurata tra i due ingressi

valori tipici dell’ordine di 1 M

Resistenza di ingresso di modo comune Ric

misurata tra gli ingressi collegati tra loro e la massa

valori tipici dell’ordine di 100 M

48

Resistenza di ingresso

I

VR id

I

VR ci

Resistenza di ingresso differenziale

Resistenza di ingresso di modo comune

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Resistenza di ingresso di un amplificatore non invertente

● Per valutare la resistenza di ingresso di un amplificatore non invertente si può fare riferimento al seguente circuito

I

VR in

50

Resistenza di ingresso di un amplificatore non invertente

● Il circuito può essere ridisegnato in questo modo

● Quindi si ha

ic11 2// RRR

21id

2

d

id

i

d 111RRR

RAv

Rv

vvi

i21121id

21idd )(

)(v

RRRARRR

RRRv

21

21

21

1id

d

idi

1

iin 1

RR

RR

RR

RAR

v

Rv

i

vR

ciinin 2// RRR

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Resistenza di ingresso di un amplificatore non invertente

● Dato che normalmente R1 Ric e il secondo addendo nell’espressione di Rin è trascurabile rispetto al primo si può porre

● Quindi se 1 + A è molto grande risulta Rin Rid

ARRR

ARRR 11 id

21

1idin

ciidin 2//1 RARR

21

1

RR

R

52

Resistenza di uscita

● Se la resistenza di uscita dell’operazionale non è uguale a zero, si può determinare la resistenza di uscita sia dell’amplificatore invertente sia di quello non invertente mediante il seguente circuito

21

1d RR

RVv

VRRR

ARRRR

R

AvV

RR

VI

21o

1o21

o

d

21

I

VR out

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Resistenza di uscita

● Quindi si ottiene

● Dato che normalmente Ro AR1, si può porre

● Quindi se 1 + A è molto grande Rout è molto piccolo rispetto a Ro

● Per esempio, per un inseguitore di tensione (R1 ) realizzato con un amplificatore operazionale con A 105 e Ro 100 si ha Rout 1 m

1o21

21oout ARRRR

RRR

I

VR

A

R

RRAR

RR

11

o

21

1

oout

21

1

RR

R

54

Massima corrente in uscita

● La corrente di uscita di un amplificatore operazionale non può superare, in valore assoluto, un valore limite tipicamente dell’ordine di qualche decina di mA

● Se il circuito richiede all’amplificatore operazionale una corrente maggiore, la tensione di uscita satura al valore corrispondente alla massima corrente erogabile

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55

Tensione di offset

● Se le tensioni applicate agli ingressi di un amplificatore operazionale sono nulle, anche la tensione di uscita dovrebbe essere nulla

● In pratica, a causa di asimmetrie dello stadio di ingresso, in queste condizioni si ottiene una tensione diversa da zero

● La tensione di uscita può essere azzerata collegando un generatore di tensione di valore VOS (tensione di offset) con opportuna polarità ad uno degli ingressi (la polarità di VOS non è nota a priori)

● I valori tipici di VOS sono dell’ordinedi qualche mV

L’amplificatore operazionale si comporta come se internamentefosse presente un generatore di tensione VOS con polarità oppostarispetto al generatore esterno

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Tensione di offset

● La tensione di offset determina una traslazione della caratteristica ingresso-uscita dell’amplificatore operazionale, che di conseguenza non è più simmetrica rispetto all’origine

Quando gli ingressi si possono ritenere in condizioni di cortocircuito virtuale la tensione vd non è nulla ma è uguale a VOS

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Tensione di offset

● Azzerando l’ingresso gli amplificatori invertente e non invertente assumono la stessa configurazione

In entrambi i casi l’effetto della tensione di offset sull’uscita può essere determinato mediante questo circuito

La tensione in uscita è uguale alla tensione di offset moltiplicata per il guadagno corrispondente all’amplificatore non invertente

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Tensione di offset

● Di solito gli amplificatori operazionali dispongono di una copia di terminali aggiuntivi a cui viene collegato un circuito per la compensazione della tensione di offset

● Nel caso più comune questi terminali sono collegati mediante un potenzio-metro all’alimentazione negativa

● Spostando il cursore del potenziometrodalla posizione centrale si introduce uno“sbilanciamento” nel circuito con cui sipuò compensare l’effetto dell’asimmetriadello stadio di ingresso dell’operazionale

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Correnti di polarizzazione

● Per far funzionare l’amplificatore operazionale occorre che ai suoi terminali di ingresso vengano fornite delle correnti continue IB1, IB1dette correnti di polarizzazione di ingresso

● Queste correnti possono essere rappresentate mediante due generatori di corrente collegati tra gli ingressi e la massa

● E’ importante notare che la presenzadi queste correnti non è in relazione col fatto che la resistenza di ingressodell’amplificatore operazionale ha valore finito

● I valori di IB1 e IB2 di solito non sonouguali e la loro differenza

è detta corrente di offset ingresso

2B1BOS III

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Correnti di polarizzazione

● Per gli amplificatori operazionali realizzati con transistori bipolari i valori tipici delle correnti di polarizzazione sono dell’ordine di 100 nA, mentre il valore della corrente di offset e dell’ordine di 10 nA

● Sia nel caso dell’amplificatore invertente, sia in quello dell’amplificatore non invertente, l’effetto della tensione di offset sull’uscita può essere determinato mediante questo circuito

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Correnti di polarizzazione

● L’effetto delle correnti di polarizzazione sull’uscita può essere ridotto inserendo una resistenza in serie all’ingresso non invertente

1

2B3211B21

1

32B1B232B0 R

IRRRIRR

R

RIIRRIv

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Correnti di polarizzazione

● Se le correnti di polarizzazione fossero uguali si potrebbe azzerare la tensione di uscita ponendo R3 R1R2

● In pratica, con questo valore di R3 si ottiene

che, normalmente, corrisponde ad una riduzione della tensione di uscita di circa un ordine di grandezza

21

213321210 00

RR

RRRRRRRRv

OS22B1B20 )( IRIIRv


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